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Dott. Patrizio MAZZA ...NON LA PENSANO TUTTI COSI’...

Elezioni Regionali Puglia 2010 Dott. Patrizio Mazza

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Manifesto + programma elettorale del candidato Dott. Mazza Patrizio per le elezioni regionali 2010 della regione puglia.

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Dott. Patrizio

MAZZA

...NON LA PENSANOTUTTI COSI’...

Taranto, Marzo 2010

Chi sono: sono un medico che da 18 anni vive ed opera nella città di Taranto e nella terra

di Taranto; sono un uomo che si è innamorato di questa terra e qui continua a costruire la

sua vita; sono un padre che vorrebbe dare ai suoi figli una terra sana e pulita.

Sono uno di voi, che ad un certo momento si è chiesto se abbiamo inciso abbastanza per

migliorare la qualità di vita nostra e di coloro che si interfacciano con noi, vuoi

affettivamente o per motivi di lavoro. Ci chiediamo se abbiamo prodotto buoni pensieri e se a

questi sono seguite le azioni conseguenti.

Poi arriva il momento in cui ti dici che sì ti sei impegnato, hai prodotto dei buoni pensieri,

hai creato anche buone cose ma, purtroppo, non hai potuto agire in maniera incisiva su quel

miglioramento della qualità di vita che auspicavi. Hai sempre detto che l’ambiente di vita è

importante ai fini della salute ma non hai inciso più di tanto, hai sempre detto che per la

salute è importante il tipo di ambiente di lavoro ma non è cambiato gran che, hai sempre

perorato una corretta alimentazione, una cultura adeguata, una scuola che entri

nell’istruzione di vita dei giovani, una sanità che sia all’altezza delle necessità della gente,

un disegno alternativo di economia locale, una riduzione dell’impatto industriale

sull’ambiente, una progettazione da parte delle componenti culturali locali di alternative,

una implementazione e aiuto organizzativo sia nei confronti dell’agricoltura che del turismo

ma, ahimè non si vedono grandi prospettive all’orizzonte.

Allora ti chiedi se il tuo operato non sia sufficiente o se necessiti di essere appoggiato e

approvato da altri, anzi da molti, se proprio vogliamo dirla chiara e tonda, deve essere

approvato dal popolo, ovverosia da coloro che dovrebbero usufruire di eventuali benefici da

cambiamenti necessari.

Allora occorre instaurare dapprima un linguaggio basato su argomentazioni comprensibili

e, se ciò avviene si può sperare di agire per incidere realmente. Il linguaggio comprensibile e i

benefici eventuali debbono essere chiari e perciò dettati direttamente dal popolo. Se si

sostiene che potrebbe essere arrivato il momento di cambiare il modello economico per

Taranto e provincia pensando di ridurre o interrompere il panorama della grande industria

dobbiamo subito dire che bisogna essere pronti per l’alternativa perché abbiamo ben chiaro

che il popolo va salvaguardato sul piano lavorativo, essendo questa una esigenza primaria,

indispensabile alla vita stessa.

Allora occorre un grande peso per poter programmare e dire che occorrono investimenti per

l’industria di trasformazione dei prodotti in loco, per creare un indotto nel commercio e nella

industria leggera di trasformazione o assemblaggio; la portualità può aiutare in questo senso.

Occorre rassicurare il popolo che posti di lavoro possono scaturire dalla semplice vendita

diretta al consumo dei prodotti locali; che la ricchezza e le risorse vengono dalla creazione di

uno sviluppo e non una costante regressione. Abbiamo bisogno di sviluppare progetti nel

settore del turismo che possano essere finanziati da investitori anche esteri solo se si creano

le condizioni propizie di un ambiente allettante. Ma su tutto deve dominare il fatto che in

una fase iniziale di progettualità e di cambiamento non si debbano perdere posti di lavoro. Il

peso che il popolo riesce a dare su un tale obiettivo sarà l’unico deterrente per ottenere ciò.

Arriva un giorno in cui ti avvicinano e ti dicono che condividono pienamente le tue

opinioni, soprattutto in tema di ambiente e sanità, e sarebbe ben accetto che la mia persona

si rendesse disponibile per essere candidata, in questo caso nell’Italia dei Valori. Un pensiero

dapprima rapido sulla possibilità di suffragare ciò che ho in mente avendo con me una

formazione politica in crescita e con l’appoggio di persone che lavorano onestamente; poi

subentrano i pensieri più approfonditi su ciò che faccio, sugli eventuali risvolti negativi nella

professione, sulla convenienza di scendere nell’agone della politica personalmente e non

lasciar fare ciò solo a chi il politico lo ha sempre fatto di mestiere. Ma è proprio qui il

nocciolo della questione; non si può sempre demandare ad altri idee e pensieri che ti sembrano

giusti e lasciare, senza una diretta presa in carico, che siano altri ad occuparsene. Occorre che

sia nuovo il messaggio che si vuol dare e utile per i bisogni della gente, ma occorre anche che

sia diverso dal passato chi conduce il nuovo.

In alcuni paesi, fra cui gli Stati Uniti, chi va a far politica, salvo alcune eccezioni di

senatori a vita, compreso lo stesso presidente possono essere rieletti solo 2 volte affinchè vi

sia quel rinnovamento necessario al progredire della nazione.

Se tale messaggio verrà colto dai cittadini pugliesi potrà essere una occasione per cambiare,

ciò rappresenterebbe il vero deterrente per un ulteriore impegno in settori che mi competono

come ambiente e sanità, altrimenti per me sarebbe un prendere atto che la politica debba

restare in mano ai professionisti “della politica”.

Con questo impegno pongo la mia candidatura per le prossime elezioni regionali, ma la mia

sarà una campagna anomala, continuando a fare il mio mestiere di medico. Qualcuno mi sta

dicendo che per poter raggiungere il numero di voti necessari occorre costruire un apparato

con segreteria politica, manifesti, spot sui giornali, e la televisione, tanta televisione. Io

personalmente non ho finanziatori o finanziamenti politici, io sono io, senza

condizionamenti dal partito che mi sostiene; la mia campagna sarà sobria e condotta verso

coloro che mi vorranno incontrare in sedi dove loro vorranno per poter scambiare idee e

possibilità di modificare qualche cosa in questa terra tanto ricca e bella ma tanto bistrattata.

Vorrei che questo messaggio fosse diffuso da chi ci crede e ha, come me, conservato quel pò

di idealismo che dovrebbe sussistere nella natura umana per guardare sempre avanti.

Le campagne elettorali altisonanti, a fior di soldi spesi, denotano indubbiamente la

potenza del candidato ma forse anche quella necessità di vender fumo che ancora hanno

coloro che il fumo lo hanno sempre venduto.

Patrizio Mazza