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PROVINCIA DI FERMO Perché l’Europa siamo tutti noi….. Newsletter n. 10 Dicembre 2014 Perché l’Europa siamo tutti noi…..

Perché l’Europa siamo tutti noi….. · Distretto Culturale Evoluto ..... 6 3. Opportunità ... Il Fondo di Coesione è destinato invece agli Stati membri nei quali il PIL pro

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PROVINCIA DI FERMO

Perché l’Europa siamo tutti noi…..

Newsletter n. 10 Dicembre 2014

Perché l’Europa siamo tutti noi…..

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Newsletter realizzata con il contributo dell’Unione europea

In questo numero

1. In Focus ................................................................................................................................................... 3

Accordo di Partenariato per l’utilizzo dei Fondi Strutturali 2014-2020 ........................................................ 3

2. Programmi e Progetti .............................................................................................................................. 6

Distretto Culturale Evoluto ......................................................................................................................... 6

3. Opportunità ............................................................................................................................................ 7

“L’umanesimo Che Innova” - I Edizione 2014 .............................................................................................. 7

Web Learning ………………………………………………………………………………………………………………………………………….9

4. Finanziamenti .........................................................................................................................................11

L’Investment Plan della Commissione ........................................................................................................11

5. Diritti europei - Un Diritto al mese! ......................................................................................................12

Il Mediatore Europeo .................................................................................................................................12

6. Servizi Europei – Un Servizio al mese! ....................................................................................................13

RAY Network ..............................................................................................................................................13

7. News dal Centro .....................................................................................................................................15

Settimana dell’imprenditorialità ................................................................................................................15

ILONews UNIMC ……………………………………………………………………………………………………………………………………16

Recruitment Day nell'animazione turistica……………………………………………………………………………………………. 16

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1. In Focus

Accordo di Partenariato per l’utilizzo dei Fondi Strutturali 2014-2020 La Commissione Europea ha adottato il 29 ottobre l'accordo di partenariato con l'Italia, in cui si

definisce la strategia per l'uso ottimale dei Fondi strutturali e di Investimento europei nel nostro

Paese. L'accordo apre la strada per l'investimento dei 32,2 miliardi di euro complessivi previsti

dalla politica di coesione per il periodo 2014-2020. L’Italia riceve anche 10,4 miliardi per lo sviluppo

rurale e € 537,3 milioni per il settore marittimo e della pesca.

Gli investimenti dell'UE serviranno, tra l’altro, ad affrontare il problema della disoccupazione e ad

incentivare la competitività e la crescita economica, dando sostegno all'innovazione, alla

formazione e all'istruzione negli ambiti urbani e nelle zone rurali. Essi serviranno anche a

promuovere l'imprenditoria, a combattere l'esclusione sociale e ad aiutare lo sviluppo di

un'economia ecocompatibile ed efficiente sul piano della risorse.

I Fondi strutturali e di Investimento europei sono:

il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale

il Fondo di Coesione (non in Italia)

il Fondo Sociale Europeo

il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale

il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca

I Fondi strutturali sono indiretti, ogni Stato membro

elabora un piano strategico che indica obiettivi e

priorità. Questo viene poi attuato tramite i Programmi

Operativi, che prevedono azioni concrete. I programmi

vengono implementati dalle Amministrazioni a livello

nazionale, regionale, locale.

Il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale mira a

rafforzare la coesione economica e sociale nell’UE bilanciando gli squilibri tra le sue regioni; esso

non finanzia solo i programmi degli Stati membri, ma anche quelli di cooperazione territoriale. Gli

obiettivi tematici e le priorità di investimento rilevanti sono:

• Innovazione e ricerca

• ICT

• Competitività delle PMI

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• Transito verso economia a basse emissioni di carbonio

• Protezione dell’ambiente, efficienza energetica

• Sostegno a mobilità e lavoro

• Educazione, formazione, apprendimento

Il Fondo di Coesione è destinato invece agli Stati membri nei quali il PIL pro capite non supera il

90% della media europea; l’FC è pensato per ridurre le disparità economiche e sociali tra i membri

dell’UE e promuovere lo sviluppo sostenibile.

A seconda delle esigenze di investimento e infrastrutture dello Stato membro, il Fondo di Coesione

può servire a:

• Investimenti per l’ambiente, compresi gli ambiti dello sviluppo sostenibili e dell’energia con

ricadute positive sull’ambiente

• Reti di trasporto trans-europee e infrastrutture

Il Fondo Sociale Europeo mira a

promuovere la mobilità del lavoro e in

generale il livello di specializzazione

e qualità professionale dei lavoratori

europei. I Programmi Operativi

possono riguardare interi Stati e/o

Regioni, ma anche fungere da

Programmi di cooperazione

riguardanti più di uno Stato. Le azioni finanziabili vengono definite nei Programmi Operativi

elaborati dagli Stati membri. A seconda delle scelte fatte in questi programmi, l’FSE può servire,

tra le altre cose, a:

• Formazione per lavoratori di aziende in ristrutturazione o bisognose di manodopera

qualificata

• Formazione per lavoratori disagiati o appartenenti a gruppi svantaggiati che li assista

nell’acquisizione di competenze e nell’ottenimento di posti di lavoro migliori

• Sostegno al mutual learning, creazione di reti e partenariati, disseminazione e promozione

di buone prassi e metodologie di innovazione sociale.

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Il Fondo Europeo per lo Sviluppo Agricolo promuove lo sviluppo economico delle aree rurali. I

fondi vengono allocati dalle Amministrazioni designate dai singoli Stati membri. A seconda dei

bisogni e delle scelte dei vari Paesi, i fondi possono servire a:

• Diversificazione delle aziende agricole e conversione ad attività in altri settori

• Sviluppo di PMI non agricole in aree rurali e loro impegno in politiche di turismo sostenibile

e responsabile

• Ripristino/miglioria del patrimonio culturale e naturale dei borghi e del loro paesaggio

rurale.

Il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca ha tra le sue priorità quella di incrementare

l’occupazione e la coesione territoriale delle aree costiere e delle comunità dipendenti dalla pesca

e l’acquacoltura. Queste priorità si perseguono tramite:

• La promozione di crescita economica e inclusione sociale, la creazione di posti di lavoro e

mobilità in queste comunità

• La diversificazione delle attività di pesca e degli altri settori dell’economia marittima.

Nell’ambito del programma operativo nazionale, si prediligono particolarmente i finanziamenti al

patrimonio culturale marittimo, con progetti di sviluppo del turismo, specialmente l’ecoturismo, della

gastronomia, delle escursioni ecc.

Johannes Hahn, Commissario responsabile per la Politica Regionale, ha affermato: "[…]

Quest'accordo di partenariato rispecchia la determinazione comune alla Commissione europea e

all'Italia di fare l'uso più efficiente possibile degli investimenti dell'UE e di evitare gli errori del

passato. I nostri investimenti devono avere una portata strategica, conformemente alla nuova

politica di coesione, ed essere incentrati sull'economia reale, sulla crescita sostenibile e

sull'investimento nelle persone. Cosa altrettanto importante, essi devono essere accompagnati da

strutture amministrative salde ed efficienti ad ogni livello […]".

Anche László Andor, Commissario responsabile per

l'Occupazione, gli Affari Sociali e l'Inclusione, ha commentato:

"[…] Sono estremamente compiaciuto per il fatto che l'Italia

abbia deciso di usare 10,5 miliardi di euro del Fondo Sociale

Europeo (FSE) in modo da assicurare che le azioni finanziate

dall'FSE abbiano un impatto significativo al fine di raggiungere

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gli obiettivi occupazionali e di lotta contro la povertà della strategia Europa 2020. Apprezzo anche il

fatto che sia stata attribuita una priorità elevata alla lotta contro la disoccupazione giovanile, anche

attraverso un programma che attua l'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile […]"

Per consultare l’Accordo di Partenariato:

http://www.dps.gov.it/it/AccordoPartenariato

2. Programmi e Progetti

Distretto Culturale Evoluto La Regione Marche ha lanciato il progetto Distretto Culturale Evoluto delle Marche (DCE) come azione strategica della programmazione regionale, promossa in coerenza con le direttive dell’Unione Europea. Il DCE, come sistema territoriale di relazioni tra il pubblico e il privato volto a sviluppare le potenzialità del territorio in ambito culturale, può contare oggi su un “parco progetti” regionale, frutto di un’ampia mobilitazione di competenze, energie, risorse materiali e immateriali. Il Programma del Distretto Culturale Evoluto si avvale di un ammontare di risorse pari a 4,2 milioni. A seguito dell’avviso per progetti di interesse regionale (scaduto lo scorso 21 giugno) sono pervenute 20 proposte progettuali. L’ammontare totale dei progetti è pari a 17.365.280,00 di euro con un contributo richiesto pari a circa 5,4 milioni con una cospicua mobilitazione di risorse in cofinanziamento da parte dei partenariati pubblico – privati. A fronte di 20 progetti presentati, sono stati giudicati ammissibili 18 progetti; di questi 10 sono stati finanziati per un importo complessivo del concorso finanziario regionale di 2.450.000,00 euro.

Ai progetti partecipano oltre 400 partner, aggregati attorno a capofila pubblici, con una buona partecipazione di partner privati, a riprova dell’interesse ad investire in innovazione di prodotto, di processo ed organizzativa nel settore delle imprese culturali, creative e della «manifattura culturale». In una buona parte dei progetti figurano azioni e interventi che valorizzano l’impiego di ICT sia secondo un approccio più di tipo “tradizionale” che ricorre alle nuove tecnologie

come strumento di potenziamento del patrimonio culturale, aumentandone i livelli di fruizione e di accessibilità, che secondo un approccio più “innovativo” dove l’ICT è considerato un campo di sperimentazione per certi versi autonomo, che coglie opportunità di sviluppo non solo nell’ambito

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culturale, ma anche in altre filiere (agroalimentare, sociale, artigianale, industriale, etc.), così da aumentare le possibilità di creare e di penetrare nuovi mercati. Nella maggior parte dei casi i progetti si collocano in aree vaste, di scala provinciale, oppure nei maggiori centri urbani, anche in questo caso mostrando sia approcci di tipo più localistico, che tendono a concentrarsi maggiormente sulle risorse interne (capitale umano, economico, di competenze, etc.) che di tipo opposto, ovvero aperto a reti e connessioni lunghe. Infine, alcuni progetti si caratterizzano per la individuazione di luoghi o complessi monumentali dotati di particolare attrattività come centri di concentrazione, specializzazione ed al tempo stesso irradiazione di attività su territori omogenei di ambito più vasto, veri e propri ‘ecosistemi’ dell’impresa culturale e creativa. Contestualmente ai progetti di interesse regionale sono stati elaborati i progetti di iniziativa e a regia regionale, coerenti con lo sviluppo del distretto culturale evoluto, individuabili in 4 macro aree di intervento per un totale di 1.750.000 euro. Si tratta di progetti concepiti e promossi direttamente dalla Regione Marche e dunque a titolarità regionale.

Per saperne di più: http://www.cultura.marche.it/CMDirector.aspx?id=11313 3. Opportunità

“L’umanesimo Che Innova” - I Edizione 2014* L’Università degli Studi di Macerata, particolarmente sensibile all’integrazione degli studi umanistici e scientifici nell’era del 2.0, intende:

stimolare negli studenti degli Istituti Secondari Superiori, Tecnici e Linguistici, una propensione al pensiero interdisciplinare, creativo e innovativo;

sensibilizzare il mondo scolastico all’importanza degli studi umanistici e alla necessità di recuperare la cultura e il pensiero filosofico che hanno caratterizzato la storia del nostro Paese e i suoi grandi autori, e di integrarla attivamente nell’era contemporanea tecnologica, materialista e principalmente incentrata sulla concretezza;

diffondere negli studenti la necessità di riscoprire e attualizzare la cultura classica e le discipline che dovrebbero caratterizzare i leader del domani, in grado di essere autocritici e lungimiranti e di comprendere i fenomeni innovativi che caratterizzano l’attuale knowledge society in un’ottica di Learning by doing;

stimolare la creatività degli studenti alla realizzazione di uno strumento educativo attrattivo per la generazione dei giovanissimi (dai 6 anni in su) che al momento dell’ingresso a scuola trovano una modalità di apprendimento molto diversa dal mondo digitale in cui sono immersi.

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Pertanto, all'interno del Progetto sul distretto culturale evoluto "PlayMarche: un distretto regionale dei beni culturali 2.0" finanziato dalla Regione Marche e in collaborazione con il Laboratorio Umanistico per la Creatività e l’Innovazione LUCI dell’Università di Macerata, bandisce il PREMIO “L’UMANESIMO CHE INNOVA” - I EDIZIONE 2014. Il Premio “l’Umanesimo che innova” ha la finalità di stimolare negli studenti una propensione al

pensiero interdisciplinare, creativo e innovativo, riscoprendo i valori degli studi umanistici ed integrandoli attivamente nell’era contemporanea digitale e tecnologica. Il Premio è rivolto agli studenti che nell’anno scolastico 2014-2015 frequentano gli Istituti di scuola secondaria superiore, gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) e i corsi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS) che abbiano:

sede nella Regione Marche oppure con sede in altra Regione italiana purché l’Istituto abbia svolto attività in

collaborazione con l’Università di Macerata ovvero sottoscritto con essa una specifica convenzione.

Il concorso chiede agli studenti di realizzare uno strumento educativo attrattivo – App mobile, gioco interattivo, o altre piattaforme – dedicato alla generazione dei giovanissimi (over 6). A questi utenti, al momento dell’ingresso a scuola, si intende offrire una modalità di apprendimento molto diversa dal mondo digitale in cui sono immersi, e che li aiuti nello studio e nell’apprendimento delle materie umanistiche.

I progetti presentati dovranno riguardare lo sviluppo di applicazioni mobile, giochi virtuali o altri strumenti di apprendimento digitale incentrati sui seguenti temi: 1) Giacomo Leopardi, la sua vita e le sue opere. 2) Lo Sferisterio, la sua struttura, storia e il suo attuale utilizzo. 3) L’Abbadia di Fiastra, la sua collocazione, la sua storia e le attività ad essa correlate. 4) Padre Matteo Ricci, la sua figura, il suo pensiero e la sua eredità culturale. Scadenza: 30 gennaio 2015 ore 13.00 Per maggiori informazioni: http://ricerca.unimc.it/it/ricerca-territorio/premio-lumanesimo-che-innova *Fonte: Università degli Studi di Macerata

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Web learning: l’apprendimento a portata di click!*

Nel corso degli anni, è stato definito in centinaia di modi diversi a causa del rapido sviluppo e conseguente cambiamento delle tecnologie coinvolte nei processi produttivi. Oggi possiamo certamente affermare che è l'uso di tecnologie che permettono alle persone di apprendere sempre e ovunque e che, per web learning, s’intende la possibilità d’imparare sfruttando la rete Internet e la diffusione di informazioni a distanza!

Si pensi solo che l’Europa, che ha un mercato ancora giovane, ha potuto vantare un fatturato nel 2001 del valore di 717 milioni di dollari che è salito a 4 miliardi di dollari nel 2004. Il boom c’è stato anche in Italia quando, nei primi quattro anni del millennio, si sono toccati i 259 milioni di dollari! I paesi europei che, più di tutti, hanno investito nel web learning sono Germania, Gran Bretagna e Francia col 40% degli investimenti totali effettuati in Europa. Seguono - con un netto distacco -Olanda, Italia e Paesi scandinavi col 10%. La Commissione europea ha investito sulle opportunità di apprendimento elettronico ed ha posto le basi per un crescente interesse riguardo la formazione su Internet. All'origine del ritardo del mercato europeo nei confronti di quello degli USA, vi sono le variegate differenze geografiche e culturali tra Stato e Stato che inducono a una forte richiesta di personalizzazione dei contenuti. Per quanto riguarda il nostro territorio nazionale, vediamo alcuni dei progetti che sono stati realizzati. Primo fra tutti, merita di esser citato TRIO, il sistema di web learning della Regione Toscana che mette a disposizione di tutti, in forma totalmente gratuita, prodotti e servizi formativi su aree tematiche trasversali e specifiche.

TRIO è un sistema per l’apprendimento innovativo, facile e intuitivo, basato su ambienti software Open Source. Trio offre un ampio catalogo di prodotti formativi: circa 1700: - il rilascio di un attestato di frequenza previo superamento dei test di verifica delle conoscenze acquisite; - un servizio di tutoraggio di supporto all’apprendimento erogato da esperti tematici; - un servizio di orientamento all’offerta formativa per fornire consulenza sulle risorse didattiche disponibili e per aiutare le organizzazioni nella personalizzazione dei percorsi formativi; - un servizio di help desk a cui si accede attraverso un numero verde dedicato; - la possibilità di partecipare ad aule virtuali sincrone di tipo tematico o dedicate all’offerta formativa disponibile; - la possibilità di accedere al sistema di web learning attraverso Poli di teleformazione situati all'interno di strutture penitenziarie regionali; - il supporto ai Poli di teleformazione distribuiti sul territorio e gestiti direttamente dalle Province e dai Circondari;

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- l’attivazione, lo sviluppo e il monitoraggio dei Web Learning Groups (WLG), una modalità che consente l'accesso al sistema da parte di Enti Pubblici, Imprese, Organismi formativi accreditati, Scuole, Associazioni, ecc.; - il supporto alla rete dei PAAS, una rete di Punti per l'Accesso Assistito ai Servizi on-line. Per entrare nel mondo TRIO, basta collegarsi in rete dal proprio computer al sito www.progettotrio.it oppure recarsi in uno dei Poli di teleformazione distribuiti su tutto il territorio regionale o usufruire della rete dei PAAS. Chiunque può trovare su TRIO una risposta valida ai propri interessi e alle proprie esigenze formative e migliorare le proprie competenze e la propria spendibilità nel mercato del lavoro! L’attestato di certificazione viene stampato e inviato per posta ordinaria all’indirizzo che l’utente inserisce in fase di registrazione al portale. Si consiglia, prima di procedere con la richiesta, di verificare sempre l’esattezza e la completezza dei dati associati al proprio profilo utente. Tutto completamente gratuito! Per maggiori info, visitate il link sottostante: http://www.progettotrio.it/trio/wlg.html

Nella nostra regione invece arriva … MARLENE: “Marche Learning Network”, il sistema di Web Learning della Regione Marche! Marlene nasce a seguito di un accordo siglato con la Regione Toscana per il riuso dell’intera piattaforma di teleformazione denominata TRIO e di Learning Object con l’obiettivo di massimizzare gli investimenti pubblici dedicati a tale attività. Il progetto costituisce sicuramente il primo caso a livello nazionale di riuso di un’intera infrastruttura informatica per l’apprendimento on-line e sarà, per la Regione Marche, la base per la realizzazione della rete di collaborazione individuata nel progetto RITEF: “Rete Interregionale sull’uso delle Tecnologie per la Formazione” per lo scambio di know how sulla formazione on-line e per la condivisione e il riuso di risorse didattiche! Il sistema MARLENE si compone di due ambienti: l’Infoteca e la Didateca.

L’Infoteca è l’area nella quale si possono trovare tutte le informazioni su MARLENE: i suoi servizi, la sua storia, i progetti, le risposte alle domande più frequenti, le notizie sulle novità, ecc. E’ l’area informativa di Marlene che è utile consultare per conoscere come funziona e quali opportunità offre agli utenti. La Didateca è invece l’area che contiene le risorse didattiche di Marlene: corsi, percorsi, collane didattiche, risorse multimediali. La fruizione dei suoi corsi, essersi registrato e iscritto, avviene in quest’area e, in caso di dubbi o difficoltà, molte risposte possono essere trovate sulle FAQ presenti in “Risorse di ausilio”! IMPORTANTE: la frequenza ai corsi MARLENE e la fruizione sono completamente GRATUITI! Ecco finalmente un apprendimento accessibile a tutti, a portata di click! Per info: http://marlene.regione.marche.it/marlene/ *articolo scritto da Angelica Scarponi, studentessa dell’Università

degli Studi di Macerata e stagista presso il Centro ED Fermo.

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4. Finanziamenti

L’Investment Plan della Commissione La Task Force sugli investimenti dell'UE ha pubblicato il 9 dicembre un rapporto che rivela un importante potenziale di nuovi investimenti in Europa. Il documento, infatti, identifica oltre duemila progetti su tutto il territorio europeo il cui valore ammonta investimenti per circa 1 300 miliardi di euro, dei quali oltre 500 miliardi di euro potrebbero essere implementati nei prossimi tre anni.

Molti dei progetti contenuti nel rapporto presentato dalla task force non sono stati realizzati sino ad ora a causa di barriere finanziarie, normative e di altro tipo. Jyrki Katainen, Vicepresidente per l’Occupazione, la Crescita, gli Investimenti e la Competitività ha dichiarato:

"Il rapporto di oggi ci rivela una grande esigenza di investimenti e la presenza di molti progetti realizzabili, che potrebbero portare alla crescita economica e creare più posti di lavoro in Europa. Abbiamo assistito a una fase di gap sostanziale tra gli investimenti disponibili e i progetti concreti da realizzare: questo è un grande passo in avanti per colmare questa rottura e rispristinare la fiducia negli investimenti."

Il presidente della Banca Europea per gli Investimenti (BEI) Werner Hoyer ha dichiarato:

"Il lavoro di questa task force dimostra che esistono in Europa numerosi progetti di investimenti. Gli Stati Membri hanno presentato un gran numero di proposte per creare un portafoglio di progetti interessanti. Si tratta ora di analizzare i progetti e individuare quelli economicamente realizzabili e che meglio possano promuovere la competitività dell'Europa. La Banca Europea per

gli Investimenti è pronta a finanziare i progetti della lista ed anche altri esterni purché compiano i criteri di fattibilità e di rilevanza strategica. Inoltre la priorità consiste in abbattere anche quelle barriere non finanziarie che impediscono la realizzazione di questi progetti".

La task force si è concentrata soprattutto su progetti di investimenti strategici nelle infrastrutture, in particolare nella banda larga e nelle reti energetiche, nei trasporti negli agglomerati industriali, nonché nell’istruzione, nella R&S, nelle energie rinnovabili e nell’efficienza energetica. Inoltre ha prestato particolare attenzione alla questione degli investimenti per le PMI innovative e le imprese

a media capitalizzazione, struttura portante dell'economia europea.

La lista di progetti pubblicati oggi dalla task force rappresenta comunque solo un punto di partenza, nessuno di questi progetti potrà accedere al finanziamento in modo automatico e qualsiasi proposta dovrà comunque essere analizzata in tutti i suoi dettagli.

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Questo significa che qualsiasi altro progetto interessante e strategicamente valido potrebbe essere aggiunto alla lista.

La task force ha tracciato le azioni prioritarie e le linee guida da attuare per eliminare i significativi ostacoli normativi e di altra natura tuttora presenti in tutti i settori:

migliorare il contesto imprenditoriale: la priorità sarà data all’eliminazione dei significativi ostacoli normativi e di altra natura nei principali settori delle infrastrutture, dall’energia alle telecomunicazioni, ai trasporti e al digitale, nonché degli ostacoli nei mercati dei servizi e dei prodotti;

potenziare piani d'investimenti nazionali a lungo termine: gli Stati membri devono sviluppare una strategia d'investimenti a lungo termine e procedere ad uno scambio di migliori pratiche su progetti di successo;

fornire assistenza tecnica per individuare i progetti e contribuire a renderli più attraenti per gli investitori privati;

stilare valutazioni economiche dei rapporti qualità prezzo per poter individuare le soluzioni più vantaggiose per la realizzazione dei progetti, con l'appoggio e il sostegno della Commissione europea e della BEI;

promuovere strumenti finanziari innovativi per attrarre fondi di investimento privati. In particolare gli Stati membri dovrebbero cercare di accelerare l'utilizzo del Fondo Europeo per gli Investimenti.

Il 9 dicembre il rapporto della task force è stato discusso dai Ministri dell'Economia e delle Finanze (ECOFIN) per poi essere presentato nel prossimo Consiglio europeo che si terrà il 18 e il 19 dicembre.

Il Parlamento europeo e il Consiglio europeo di dicembre sono invitati ad approvare il piano di investimenti per l’Europa che comprende un impegno alla rapida adozione delle pertinenti misure legislative.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: http://ec.europa.eu/priorities/jobs-growth-investment/plan/index_en.htm 5. Diritti europei - Un Diritto al mese!

Il Mediatore Europeo Il Mediatore europeo è un organo indipendente e imparziale che chiede conto all’amministrazione dell’UE e conduce indagini su casi di cattiva amministrazione nell’azione di istituzioni, organi, uffici e agenzie dell’Unione europea. Solo la Corte di Giustizia dell’UE, nell’esercizio della sua funzione

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giurisdizionale, non rientra nel mandato del Mediatore. Quest’ultimo può constatare cattiva amministrazione nel caso in cui un’istituzione non rispetti i diritti fondamentali, le norme o i principi giuridici o i principi della buona amministrazione.

Ciò comprende, ad esempio, irregolarità amministrative, ingiustizia, discriminazione, abuso di potere, mancanza di risposta, rifiuto di accesso all’informazione e ritardo ingiustificato. Tutti i cittadini o i residenti dell’Unione europea, nonché imprese, associazioni o altri organismi con sede legale nell’UE, possono presentare una denuncia. Per farlo non è necessario essere stati personalmente vittime del caso segnalato. È opportuno rammentare che il Mediatore europeo può trattare esclusivamente denunce riguardanti l’amministrazione dell’UE e non quelle concernenti le amministrazioni nazionali, regionali o locali, anche nel caso in cui esse riguardino materie dell’Unione europea.

Il Mediatore non può aprire indagini riguardanti: denunce contro autorità nazionali, regionali o locali degli Stati membri dell’Unione europea,

anche nel caso in cui le denunce siano relative a materie dell’Unione europea; attività delle autorità giudiziarie e dei difensori civici.

La denuncia va presentata: entro due anni dall’avvenuta conoscenza dei fatti contestati; dopo aver contattato preventivamente l’istituzione dell’UE in questione per cercare di

risolvere il caso; per iscritto, anche attraverso il formulario di denuncia online disponibile sul sito web del

Mediatore europeo.

Il formulario può essere inviato elettronicamente o per posta in versione stampata. È disponibile anche in versione cartacea, che è possibile ottenere su richiesta dall’ufficio del Mediatore europeo. La denuncia può essere presentata in una qualsiasi delle 23 lingue ufficiali dell’UE.

Sito web del Mediatore Europeo: http://www.ombudsman.europa.eu 6. Servizi Europei – Un Servizio al mese!

RAY Network A partire dal 2014 l’Agenzia Nazionale per i Giovani ha aderito alla rete europea RAY (acronimo per Research-based Analysis of Youth in Action), composta dalle Agenzie europee che gestiscono

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il capitolo Gioventù di Erasmus+ di 18 differenti Paesi europei e dai loro partner nel settore della ricerca.

La Rete si occupa di studiare e analizzare quali sono gli effetti del Programma Youth in Action su giovani partecipanti, youth workers, youth leader, istituzioni e comunità locali coinvolti nei progetti finanziati. Nello specifico, la Rete ha il compito di indagare gli effetti in termini di apprendimento sui partecipanti ai progetti e quali competenze sono state sviluppate, quali sono le buone prassi in questo campo e come possono essere utili a sviluppare nuovi percorsi di educazione non formale e di valorizzazione dello youth work.

L’obiettivo è produrre una documentazione di base consultabile e scientificamente valida, con particolare valore da un lato per la comprensione dei processi e dei risultati dei progetti finanziamenti dal Programma Gioventù in Azione, dall’altro per contribuire ad uno sviluppo delle politiche giovanili e dell’educazione non formale basato su un fondamento scientifico. I lavori di indagine sono condotti con strumenti di ricerca dell’Istituto di Scienze dell’Educazione dell’Università di Innsbruck (partner di ricerca dell’Agenzia nazionale austriaca) e realizzati attraverso due questionari online (multilingue): uno rivolto ai partecipanti e uno rivolto ai project leader dei progetti Gioventù In Azione 2007-2013. Le survey sono iniziate nel 2009 e saranno regolarmente proposte dal Network fino al completamento dei progetti Gioventù in Azione e dei possibili loro effetti di medio e lungo periodo. Fino a marzo 2013 sono stati coinvolti più di 100.000 partecipanti e project leader, con un feedback di oltre il 30%. Parallelamente il Network conduce anche indagini a livello nazionale, attraverso interviste a project leader e particolari focus group, al fine di supportare ulteriormente i risultati rilevati e indirizzare i lavori futuri.

Attraverso incontri periodici durante tutto il 2014, la Rete, sta riflettendo su come sviluppare il proprio lavoro all’interno del nuovo Programma Erasmus+ : al termine del sondaggio che attuerà nel mese di novembre e la conseguente elaborazione degli ultimi dati relativi a Gioventù in Azione, il team concentrerà infatti la

propria ricerca sull’impatto di Erasmus+. Per valorizzare i risultati raggiunti nel settennio precedente e il lavoro dei giovani che hanno preso parte ai progetti finanziati dal Programma GIA 2007-2013, l’Agenzia Nazionale ha deciso, quindi, di

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dare il proprio contributo alla Rete; ma lo ha fatto anche e soprattutto nell’ottica di strutturare al meglio la propria attività in seno al Programma Erasmus+. Sito RAY Network: http://www.researchyouth.net/ Agenzia Nazionale Giovani: http://www.agenziagiovani.it/home.aspx 7. News dal Centro

Settimana dell’imprenditorialità (17 AL 23 NOVEMBRE 2014) Innovatori, creatori di lavoro, start-up. Ma anche giovani e aziende. Sono stai tutti i protagonisti della Global Entrepreneurship Week (GEW), una settimana in cui gli attori si sono incontrati per dare vita a idee innovative, promuovere la crescita economica e diffondere il benessere sociale. Nel concreto, a livello locale, nazionale e globale sono state organizzate delle attività con l'obiettivo di far incontrare milioni di individui per scambiarsi idee ed esplorare le loro potenzialità come imprenditori e innovatori. Potenziali collaboratori, mentori ed investitori hanno avuto la possibilità di conoscersi online e offline e creare rete attraverso attività, competizioni ed eventi e, così facendo, intravedere nuove possibilità e opportunità. Startup create in poche ore con eventi seminariali come il Weekend delle Start-up e competizioni come Start- up Open, università che stringono rapporti per rendere commerciabili le ricerche effettuate presso i loro laboratori, politici si impegnano in discussioni in tutto il mondo per analizzare le politiche necessarie per promuovere la crescita imprenditoriale. Durante il 2013 leader e amministratori mondiali hanno abbracciato la campagna, 126 Capi di Stato e Ministri di 69 Paesi: il motore economico delle start-up è in continua crescita nei Paesi europei ed è quindi uno dei fronti su cui puntare. Per l'Italia hanno collaborato, fra gli altri, BIC Lazio, META Group, TrentoRise e Confindustria Young Entrepreneurs. Nel corso della settimana, sono stati proclamati i vincitori di Start-up Open, il concorso che premia le star-up più innovative per aiutarle ad accrescere il proprio business. Oltre 600 le start-up che si sono iscritte tra il 1° gennaio e il 16 settembre 2014, avviate, tra esse un’apposita giuria ne ha selezionate 50 di 19 Paesi, e c’è anche l’italiana Horus Technology di Genova che ha messo a punto un dispositivo ideato per migliorare la qualità della vita delle persone non vedenti. Link: www.gew.co/ ILONEWS UNIMC

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Vi segnaliamo ILONews Unimc, la Newsletter curata dall’Ufficio Valorizzazione della Ricerca – ILO (Industrial Liaison Office) dell’Università degli studi di Macerata, uno strumento agile e tempestivo di comunicazione, attraverso cui divulgare informazioni su iniziative ed opportunità connesse ai temi dell’imprenditorialità, start up, spin off, finanziamenti alle imprese, opportunità di lavoro e di formazione e, in genere, novità che coinvolgono le imprese, la ricerca applicata e il trasferimento tecnologico. Link: http://us4.campaign-archive2.com/?u=18178f0881dcd5744a97ce503&id=44c1f18c6c&e=6b4be4021c OPPORTUNITA’ DI LAVORO NEL SETTORE DELL’ANIMAZIONE TURISTICA: l’Agenzia Holiday Service, in collaborazione con la Rete Informagiovani del Fermano e il Centro ED Fermo, organizza un RECRUITMENT DAY VENERDI’ 16 GENNAIO 2015 ORE 14.30 presso la Sala Imperatori del Comune di Porto San Giorgio (FM): selezione di giovani di età compresa tra 18-35 anni nel settore dell’animazione turistica per la stagione estiva. Scadenza: iscrizione obbligatoria entro e non oltre il 14 gennaio 2015 via mail a [email protected]

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Il Centro Europe Direct Fermo Marche Sud informa che

rimarrà chiuso durante il periodo natalizio dal 24 dicembre al 6 gennaio e nel pomeriggio di giovedì 8 gennaio 2015

ed augura a tutti i suoi lettori i più sinceri Auguri di Buon Natale e di Felice Anno 2015

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EUROPE DIRECT FERMO MARCHE SUD – PROVINCIA DI FERMO

Viale Trento 113-119, 63900 Fermo

+39 0734/232.412-413 +39 0734/232.419

[email protected] http://provincia.fm.it/?p=1838

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ORARIO DI APERTURA: da mar a gio 8.00-14.00 e mar-giov 15.00-18.00

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