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PIANO SCOLASTICO PER LA DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA INTRODUZIONE DA DAD A DDI IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO COME ORGANIZZARE LA DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA - L’ANALISI DEL FABBISOGNO - GLI OBIETTIVI DA PERSEGUIRE - GLI STRUMENTI DA UTILIZZARE - PIATTAFORME DIGITALI IN DOTAZIONE E LORO UTILIZZO GLI ORDINI DI SCUOLA: INFANZIA, PRIMARIA, SECONDARIA - L’ORARIO DELLE LEZIONI REGOLAMENTO PER LA DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA METODOLOGIE E STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE PERCORSI INCLUSIVI PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI QUESTIONE DI PRIVACY e SICUREZZA RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA FORMAZIONE DEI DOCENTI OCCASIONI DI CONDIVISIONE

PIANO SCOLASTICO PER LA DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA

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PIANO SCOLASTICO PER LA

DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA

INTRODUZIONE

DA DAD A DDI

IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

COME ORGANIZZARE LA DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA

- L’ANALISI DEL FABBISOGNO

- GLI OBIETTIVI DA PERSEGUIRE

- GLI STRUMENTI DA UTILIZZARE

- PIATTAFORME DIGITALI IN DOTAZIONE E LORO UTILIZZO

GLI ORDINI DI SCUOLA: INFANZIA, PRIMARIA, SECONDARIA

- L’ORARIO DELLE LEZIONI

REGOLAMENTO PER LA DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA

METODOLOGIE E STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE

PERCORSI INCLUSIVI PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

QUESTIONE DI PRIVACY e SICUREZZA

RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA

FORMAZIONE DEI DOCENTI

OCCASIONI DI CONDIVISIONE

INTRODUZIONE

Questo documento, in periodico aggiornamento, intende sostenere l’operato

quotidiano dei docenti della nostra scuola attraverso la condivisione di indicazioni,

procedure, riferimenti.

Prende spunto dalle indicazioni del Ministero dell’Istruzione circa la necessità di

mantenere la relazione didattica con gli studenti e le studentesse promuovendo la

DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA senza “vincolare la progettazione del Piano

scolastico per la Didattica digitale integrata alla sola sospensione delle attività

didattiche, ma anche a eventuali necessità di contenimento del contagio; la

previsione di supporto alle scuole da parte degli Uffici scolastici regionali, sulla base

delle specifiche situazioni territoriali in caso di nuova sospensione delle attività

didattiche in presenza; il riferimento a ché i docenti per le attività di sostegno siano

da intendersi esplicitamente assegnati alla classe; tutto quanto indicato e attinente,

in generale, alla tutela della privacy e alla predisposizione di apposito documento del

Ministero in collaborazione con l’Autorità garante per la protezione dei dati personali”

(“Linee guida sulla Didattica digitale integrata, di cui al Decreto del Ministro

dell’Istruzione 26 giugno 2020, n. 39”)

Siamo naturalmente consapevoli che l’attuale emergenza sanitaria non ci permetta

di delineare comportamenti netti e rigidi, ma, considerato il continuo divenire della

situazione e, soprattutto, il suo impatto in tante famiglie, crediamo che richieda, da

parte nostra, un agire responsabile ed orientato alla cautela, alla delicatezza,

all’ascolto, nel rispetto della condizione di fragilità e di disorientamento che

accompagna la didattica nel corrente anno scolastico.

DA DIDATTICA A DISTANZA A DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA

In relazione all’esperienza acquisita durante i mesi di Didattica a Distanza (DAD),

nello scorso anno scolastico, che ha evidenziato delle criticità (la non uniformità

nell’uso delle piattaforme digitali, le oggettive difficoltà nell’usare dispositivi e

software in modo massivo, senza la necessaria preparazione, sia da parte di alcuni

docenti che da parte di diversi alunni), l’Istituto si dota di un Piano di Didattica

Digitale Integrata per affrontare un’eventuale nuova emergenza. Il ricorso alle

modalità della didattica a distanza con l’uso delle nuove tecnologie, e dei numerosi

strumenti didattici, consente, infatti, l’approfondimento disciplinare e

interdisciplinare, la personalizzazione dei percorsi e il recupero degli apprendimenti,

lo sviluppo di competenze disciplinari, digitali e personali, il miglioramento

dell’efficacia della didattica in rapporto ai diversi stili di apprendimento (sensoriale:

visuale, uditivo, verbale o cinestesico, globale-analitico, sistematico-intuitivo,

esperienziale, etc.). Consente altresì di rispondere alle esigenze dettate da bisogni

educativi speciali (disabilità, disturbi specifici dell’apprendimento, svantaggio

linguistico, etc.).

Con il termine DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA si intende una “metodologia

innovativa di insegnamento-apprendimento” rivolta non solo “in caso di nuovo

lockdown, agli alunni di tutti i gradi di scuola, secondo le indicazioni impartite nel

presente documento. La progettazione della didattica in modalità digitale deve

tenere conto del contesto e assicurare la sostenibilità delle attività proposte e un

generale livello di inclusività, evitando che i contenuti e le metodologie siano la mera

trasposizione di quanto solitamente viene svolto in presenza si intende l’insieme

dell’attività didattiche svolte non in presenza e, quindi, senza la compresenza di

docenti e studenti nello stesso spazio fisico. Si può esprimere con diversi metodi,

strumenti e approcci, alcuni dei quali digitali, cioè mediati attraverso un device

tecnologico tipo il computer, il tablet, il cellulare e, spesso, la rete Internet”.

(“Linee guida sulla Didattica digitale integrata, di cui al Decreto del Ministro

dell’Istruzione 26 giugno 2020, n. 39”)

Il Ministero, considerato il prolungarsi dell’emergenza sanitaria, invita le scuole a

riproporre una “progettazione della didattica in modalità digitale” che “ deve tenere

conto del contesto e assicurare la sostenibilità delle attività proposte e un generale

livello di inclusività, evitando che i contenuti e le metodologie siano la mera

trasposizione di quanto solitamente viene svolto in presenza”.

(“Linee guida sulla Didattica digitale integrata, di cui al Decreto del Ministro

dell’Istruzione 26 giugno 2020, n. 39” )

La DDI consente di integrare e arricchire la didattica quotidiana in presenza.

In particolare, la DDI è uno strumento utile per :

● gli approfondimenti disciplinari e interdisciplinari;

● la personalizzazione dei percorsi e il recupero degli apprendimenti;

● lo sviluppo di competenze disciplinari e personali;

● il miglioramento dell’efficacia della didattica in rapporto ai diversi stili di

apprendimento (sensoriale: visuale, uditivo, verbale o cinestesico, globale-analitico,

sistematico-intuitivo, esperienziale, etc.);

● rispondere alle esigenze dettate da bisogni educativi speciali (disabilità,

disturbi specifici dell’apprendimento, svantaggio linguistico, etc.).

La didattica a distanza, tuttavia, non si esaurisce nell’uso di una piattaforma di

istituto (per noi le G-suite for Education o le Aule Virtuali del Registro Elettronico),

ma si esprime attraverso l’uso di tecnologie plurime: alcune più moderne e digitali

(e le vedremo nelle sezioni dedicate agli ordini di scuola), altre più tradizionali e

consolidate (il telefono, la lettera, la scrittura, il gioco, il disegno).

DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA non esiste senza la sua necessaria premessa,

compagnia e conseguenza: la “didattica della vicinanza”. La didattica della

vicinanza allarga l’orizzonte educativo, si nutre di comportamenti di attenzione e di

cura e affonda le sue radici nella scelta inclusiva della scuola italiana.

Didattica della vicinanza è ricercare modi e tempi affinché chi è più distante o ha

meno tecnologie o tempo familiare a disposizione sia comunque con noi, a volte con

modalità diverse, ma con noi. Didattica della vicinanza è perciò incoraggiamento;

restituzione delle attività con una valutazione formativa (più che sommativa), che

sappia di attenzione ai processi di apprendimento e di crescita; recupero della

dimensione relazionale della didattica; accompagnamento e supporto emotivo.

Didattica della vicinanza è anche condivisione di strategie e materiali con i colleghi

e le colleghe; è spazi comuni per progettare insieme attraverso chat, mail e Meet;

è disponibilità a rendere pubblici alcuni nuovi spunti didattici affinché altri ne

possano fruire; è aderire a iniziative che ci interroghino sul senso umano del nostro

agire come persone di scuola (es. una poesia al giorno, gli arcobaleni nei balconi;

altri segni che verranno…).

Didattica della vicinanza è il coltivare le relazioni con le famiglie, cercando, per

quanto possibile, di innescare un circolo virtuoso solidale tra le famiglie e un filo

comunicativo di senso tra noi e le famiglie.

Un altro aspetto importante del nostro agire lo ritroviamo nel concetto di “misura”.

Misura nelle proposte, nel modo di comunicare, nell’uso della parola e dello sguardo.

La misura non è un freno nei confronti del (possibile) traboccare delle emozioni. Lo

abbiamo visto nelle videoconferenze attivate coi genitori e studenti: c’è emozione

nel ritrovarsi, soprattutto quando i bimbi sono più piccoli ed è facile intercettare

emozioni di bimba/o, di mamma, di papà, di docente, soprattutto nell’infanzia.

Con “misura” qui intendiamo l’equilibrio tra le nostre proposte e l’età dei nostri

bambini/ragazzi. Con “misura” intendiamo anche la necessità di condividere metodi

e strumenti a livello di consiglio di classe (secondaria), di team di classe e interclasse

(primaria), di plesso e di ordine di scuola (infanzia). Con misura intendiamo evitare

un eccesso di carico e, insieme, un difetto di attenzione e di presenza. Con misura

intendiamo anche il rispetto delle condizioni soggettive delle famiglie e, in taluni

casi, del loro dolore, delle loro attese, delle loro difficoltà, che a volte non

conosciamo o conosciamo in modo relativo.

QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

● Nota prot. 388 del 17 marzo 2020 (documento pdf) Emergenza sanitaria da nuovo Coronavirus. Prime indicazioni operative per le attività didattiche a

distanza

● Il decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 che ha finanziato ulteriori interventi

utili a potenziare la didattica, anche a distanza, e a dotare le scuole e gli studenti degli strumenti necessari per la fruizione di modalità didattiche

compatibili con la situazione emergenziale, nonché a favorire l’inclusione scolastica e ad adottare misure che contrastino la dispersione.

● il decreto n. 35/2020 del Ministero dell’Istruzione avente ad oggetto “Linee Guida per l’insegnamento dell’educazione civica ai sensi della Legge n.

92/2019”;

● il decreto del Ministero dell’Istruzione n. 39/2020 “Adozione del Documento

di pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le

Istituzioni del sistema nazionale di istruzione per l’a.s. 2020-2021”

● il D.M. 6 agosto 2020, n. 87, Protocollo d’intesa per garantire l’avvio dell’anno scolastico nel rispetto delle regole di sicurezza per il contenimento della diffusione di COVID-19;

● le Linee guida e le Note in materia di contenimento della diffusione del SARS-

CoV-2 in ambito scolastico e l’avvio in sicurezza dell’anno scolastico 2020/2021 emanate dal Comitato Tecnico-Scientifico e dai diversi Uffici

Scolastici Regionali

● il Regolamento recante misure di prevenzione e contenimento della diffusione del SARS-CoV-2 dell’Istituto, il Regolamento generale d’Istituto e ogni altro regolamento vigente che definisca i diritti e i doveri degli studenti e delle loro

famiglie nonché del personale scolastico;

ANALISI DEL FABBISOGNO

L’istituto avvierà una rilevazione di fabbisogno di strumentazione tecnologica e di

connettività, al fine di prevedere la concessione in comodato d’uso gratuito degli

strumenti per il collegamento, agli alunni che non abbiano l’opportunità di usufruire

di device di proprietà, per verificare se il quadro sia mutato, anche in considerazione

dell’ingresso dei nuovi alunni nelle classi prime.

(“Adozione delle Linee guida sulla Didattica digitale integrata, di cui al Decreto del

Ministro dell’Istruzione 26 giugno 2020, n. 39”

Per assicurare la DDI è fondamentale garantire una adeguata connettività sia per i

docenti che per gli alunni anche in ambito domiciliare.

OBIETTIVI DELLA DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA

L’obiettivo principale della DDI è di mantenere un contatto con alunni e famiglie per

sostenere la socialità e il senso di appartenenza alla comunità scolastica e per

garantire la continuità didattica. Per questo motivo gli obiettivi della DDI devono

essere coerenti con le finalità educative e formative individuate nel Ptof dell’istituto

e nel Piano di miglioramento:

● sviluppo degli apprendimenti e delle competenze e cura della crescita

culturale e umana di ciascuno studente, tenendo conto dell’età, dei bisogni

e degli stili di apprendimento;

● potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli

alunni con bisogni educativi speciali

● valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio

e in grado di sviluppare e aumentare l’interazione con le famiglie

● condivisione di un insieme di regole con individuazione delle modalità ritenute

più idonee per favorire la responsabilizzazione, l’integrazione e l’assunzione

di impegni di miglioramento e di esercizio di cittadinanza attiva e

legalità

● Adeguamento della didattica e l’azione formativa e organizzativa della scuola

al nuovo PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale), valorizzando le tecnologie

esistenti, favorendo il passaggio a una didattica attiva e laboratoriale e

promuovendo gradualmente ambienti digitali flessibili e orientati

all’innovazione, alla condivisione dei saperi e all’utilizzo di risorse aperte.

● Rimodulazione da parte del team docenti delle progettazioni didattiche

individuando i contenuti essenziali delle discipline, i nodi interdisciplinari, al

fine di porre gli alunni, pur a distanza, al centro del processo di

insegnamento-apprendimento per sviluppare quanto più possibile autonomia

e responsabilità (vedasi programmazione bimestrale).

● Costruzione di significati e di saperi fondata sulla condivisione degli obiettivi

di apprendimento con gli studenti e la loro partecipazione attiva, attraverso

il costante dialogo con l’insegnante;

GLI STRUMENTI DA UTILIZZARE

Usiamo una pluralità di strumenti inserendoli con naturalezza nella relazione

educativa. Una interrogazione diventa una conversazione, un dibattito, un confronto

anche tra bambini.

Sono più importanti le domande degli alunni che le loro risposte. Semplici

prove strutturate diventano un gioco, una sfida, un feed-back, prove più complesse

diventano «compiti di realtà» (costruire piccoli libri, realizzare mappe concettuali,

registrare audio o video, ecc.). Diamo molto spazio ad una valutazione «narrativa»,

che descrive serenamente e non giudica.

Ricordiamo inoltre che l’autovalutazione è frutto di processi fondamentali

per la crescita degli studenti. L’alunno deve diventare consapevole delle cose

(procedure più che contenuti) che sta imparando, anche attraverso biografie

cognitive (l’allievo parla di ciò che sta facendo e imparando), diari di bordo (l’allievo

ricostruisce i diversi «passaggi» di un lavoro fatto), portfoli (l’allievo «mette da parte»

i prodotti migliori da lui elaborati: disegni, schemi, foto, grafici, tabelle).

L’insegnante può aiutare l’autoriflessione fornendo agli allievi scalette, istruzioni per

l’uso, procedure di lavoro).

La valutazione formativa si basa anche sulla progressione di ogni singolo verso i

traguardi comuni, attraverso una descrizione espressa in termini sempre positivi,

persino nei livelli iniziali.

Piuttosto che i prodotti degli allievi (elaborati, test, compiti, esercizi) si potrebbero

mettere al centro, le soft skills quali ad esempio (cfr. Linee Guida Certificazione delle

competenze, gennaio 2018)

● autonomia

● relazione

● partecipazione,

● responsabilità

● flessibilità

● resilienza

● creatività

● consapevolezza

PIATTAFORME DIGITALI IN DOTAZIONE E LORO UTILIZZO

Vengono utilizzati:

● Piattaforma G-Suite Education

● Registro Elettronico CLASSEVIVA

La Piattaforma G-Suite Education di Google è una piattaforma strutturata e offre un

cloud appositamente creato per la scuola che rispetta tutte le norme e le indicazioni

del GDPR. Il sistema permette la creazione di account individuali utilizzabili anche da

utenti che non abbiano compiuto l’età legale prevista per l’utilizzo di strumenti cloud.

Ogni alunno e ogni operatore della scuola (Dirigente, docente, personale ATA)

disporrà della propria identità digitale e con le conseguenti responsabilità che sono

collegate ad essa.

La piattaforma dispone di appositi strumenti di comunicazione come:

❏ Indirizzo di posta elettronica personale di istituto

([email protected])

❏ mailing list di gruppo

❏ calendario: per una migliore gestione degli impegni e degli eventi

❏ messaggistica istantanea/chat interna al sistema.

Si rende noto che NON è consentito l’utilizzo di strumenti non autorizzati e

non definiti all’interno del documento (es. instagram, facebook,

messaggistica privata).

Il registro elettronico rappresenta il necessario adempimento amministrativo di

rilevazione della presenza in servizio dei docenti e la registrazione della presenza

degli alunni a lezione. Inoltre è lo strumento privilegiato per la comunicazione tra la

scuola e le famiglie (comunicazioni, circolari, attività giornaliere, compiti per casa).

GLI ORDINI DI SCUOLA: INFANZIA, PRIMARIA, SECONDARIA

SCUOLA DELL’INFANZIA

“Scuola dell'infanzia: l’aspetto più importante è mantenere il contatto con i bambini

e con le famiglie. Le attività, oltre ad essere accuratamente progettate in relazione ai

materiali, agli spazi domestici e al progetto pedagogico, saranno calendarizzate

evitando improvvisazioni ed estemporaneità nelle proposte in modo da favorire il

coinvolgimento attivo dei bambini. Diverse possono essere le modalità di contatto:

dalla videochiamata, al messaggio/mail per il tramite del rappresentante di sezione

o anche la videoconferenza, per mantenere il rapporto con gli insegnanti e gli altri

compagni. Tenuto conto dell’età degli alunni, è preferibile proporre piccole

esperienze, brevi filmati o file audio [anche tramite registro elettronico]”.

(Adozione delle Linee guida sulla Didattica digitale integrata, di cui al Decreto del

Ministro dell’Istruzione 26 giugno 2020, n. 39”)

L’aspetto più importante è mantenere il contatto con i bambini e con le famiglie. Le

attività, oltre ad essere accuratamente progettate in relazione ai materiali, agli spazi

domestici e al progetto pedagogico, saranno calendarizzate evitando improvvisazioni

ed estemporaneità nelle proposte in modo da favorire il coinvolgimento attivo dei

bambini. Diverse possono essere le modalità di contatto: dalla videochiamata, al

messaggio/mail per il tramite del rappresentante di sezione o anche la

videoconferenza, per mantenere il rapporto con gli insegnanti e gli altri compagni.

Tenuto conto dell’età degli alunni, è preferibile proporre piccole esperienze, brevi

filmati o file audio (anche tramite registro elettronico).

Si consiglia di evitare l’uso di schede, che, oltre ad essere decontestualizzate,

rischiano di essere prevalentemente riproduttive, senza generare processi

significativi di apprendimento e richiedendo stampe o fotocopie che le famiglie spesso

non sono in grado di sopportare.

Il primo obiettivo è promuovere momenti di vicinanza: una telefonata, un messaggio,

un piccolo audio/video di saluto da indirizzare collettivamente o individualmente,

rispettando le condizioni di ogni bambina e bambino. In questa fase, importanti alleati

saranno le rappresentanti di classe, che potranno aiutarci a veicolare messaggi e

attività a tutti i bambini e le bambine e restituire un ritorno circa la validità di queste

proposte di carattere ludico o esperienziale.

Si rimanda al documento di lavoro “Orientamenti pedagogici sui Legami educativi a

Distanza. Un modo diverso per ‘fare’ nido e scuola dell’infanzia”, del quale si riportano

alcuni stralci molto significativi. Questo documento vuole essere un supporto agli

operatori per rinforzare il filo delle relazioni, mantenere o ricostruire quel contatto fatto

di emozioni, sguardi, voci, vicinanza, condivisione, complicità che per il personale

educativo, i bambini e le loro famiglie rappresenta il vissuto quotidiano.

I LEAD (LEGAMI EDUCATIVI A DISTANZA) richiedono necessariamente la mediazione

dei genitori, i quali, ancor più che nella scuola in presenza assumono un ruolo attivo di

patner educativi, a partire dalla progettazione del momento dell’incontro.

Alle insegnanti, professioniste dell’educazione, vengono richieste sensibilità e apertura

al dialogo e al confronto, ai genitori vengono richiesti il rispetto dei ruoli e collaborazione

attiva.

Qui di seguito si riportano a titolo puramente esemplificativo alcune esperienze di gioco

e di attività che è possibile attuare anche a distanza, che richiedono di essere adattate

all’età dei bambini, al tema su cui si lavora e agli obiettivi che si perseguono in termini

di prime abilità, conoscenze e competenze:

- canzoni, filastrocche, storielle mimate (meglio, soprattutto all’inizio, riproporre quelle

che si cantano tutti i giorni al momento dell’accoglienza o durante le routine);

- narrazione di storie, a braccio oppure tramite la lettura di un libro, con o senza

condivisione di immagini, tramite brevi animazioni, spezzoni di cartoni animati, video;

- giochi di ruolo attraverso il teatrino dei burattini (bastano dei cappucci di carta sulle

dita e una cornice di cartone), le ombre cinesi, il Kamishibai;

- caccia al tesoro guidata in casa (es. cercare oggetto di un certo colore, di una certa

forma, di certe dimensioni, legati al tema trattato);

- esperienze di confronto, riordino, seriazione, conto degli oggetti trovati;

- indovinelli, rime, giochi linguistici;

- semplici esperienze motorie da fare in poco spazio (o, se il bambino ha il cortile,

all’aperto);

- produzione di ritmi e melodie con oggetti domestici (es. pentole e coperchi, scatole e

cartoni), con parti del corpo e con la voce;

- esperienze di manipolazione e trasformazione (es. semplici ricette – dopo aver

verificato con la famiglia la disponibilità degli ingredienti-, costruzione di oggetti con

materiali di riciclo presenti in tutte le case);

- esperienze scientifiche che a scuola è difficile condurre ma che sono quotidiane in

ambito domestico (es. evaporazione dell’acqua mentre si cuoce la pasta, condensazione

sui vetri freschi, solidificazione in freezer”.

In ogni caso, è bene provare personalmente le esperienze che proponiamo, in modo da

ricevere prima una restituzione di senso personale e successivamente una

rielaborazione sul significato della proposta, all’interno di un percorso il più possibile

concreto e/o affondato sulla realtà e sulle emozioni legate al tempo che scorre. Il tutto,

senza affanni, dando tempo al tempo. Ulteriore momento di vicinanza, ad alto tasso

emotivo, potrà essere l’organizzazione periodica di qualche momento in

videoconferenza, dedicato ai genitori. Il vedersi e l’ascoltarsi, quindi, come momento

per ritrovarsi e sentirsi insieme può aiutare a mantenere il contatto con i compagni,

essenziale per lo sviluppo delle autonomie, delle competenze, degli apprendimenti, e

della socialità".

Il tutto, naturalmente con la delicatezza del mantenere i contatti, con chi non potrà

essere presente, e con il rispetto a ogni situazione familiare, a volte difficile e a noi

non sempre nota.

E’ importante che la scuola, attraverso i canali ufficiali raggiunga tutti i bambini,

secondo il principio di “non uno di meno” non solo i bambini fortunati che hanno in

casa un pc e una buona connessione internet, ma compresi i bambini di famiglie che

non parlano bene la lingua italiana, e che appartengono a contesti svantaggiati.

La nostra sfida è di dare voce e rintracciare ”gli invisibili”.

L’ORARIO DELLE LEZIONI

Nel caso in cui la DDI divenga strumento unico di espletamento del servizio

scolastico, a seguito di eventuali nuove situazioni di lockdown, sarà mantenuto il

contatto con i bambini e con le famiglie attraverso videoconferenze. Le attività

sincrone si svolgeranno, preferibilmente in orario pomeridiano entro le ore

17.00, sabato, domenica e festivi esclusi.

SCUOLA PRIMARIA

Durante l’anno scolastico 2019/2020 i docenti della scuola primaria sono stati formati

dal Dirigente Scolastico e dall’Animatore Digitale che hanno fornito loro supporto con

video tutorials sull’utilizzo di piattaforme, incontri di aggiornamento sulle funzionalità

del registro elettronico adatte alla DAD e links di materiali per approfondire le

conoscenze sul digitale.

A loro volta, i docenti hanno diffuso alle famiglie quanto appreso per garantire un

utilizzo adeguato e funzionale delle piattaforme comunicative.

La scuola primaria, che copre un insieme molto eterogeneo di bisogni, età, condizioni,

opportunità, richiede la capacità di variare interventi e azioni in modo diversificato in

verticale, ma il più possibile coerente e condiviso in orizzontale.

Non esiste perciò un protocollo valido per tutti, se non la messa a disposizione, come

opportunità, di strumenti e ambienti, anche digitali, che vanno declinati tenendo

prioritariamente conto delle età, dei percorsi didattici già attivati e delle necessità

proprie delle classi e/o sezioni.

In questo ordine di scuola, occorre prestare particolare attenzione all’età degli alunni,

alla quantità di attività proposte e alla loro sostenibilità familiare. Infatti, il grado di

autonomia degli alunni è limitato ed è spesso indispensabile il supporto delle famiglie

sia nelle attività ordinarie che nell’utilizzo dei devices tecnologici.

Dall’esperienza della DAD nell’anno scolastico scorso, i docenti si sono resi conto che

la presenza dell’adulto in questa fascia età risulta fondamentale per il prosieguo

dell’apprendimento, soprattutto nelle prime classi.

Le lezioni saranno proposte in modalità sincrona, mediante videoconferenze e

asincrona utilizzando il registro elettronico.

L’ORARIO DELLE LEZIONI

INDICAZIONI PER LE LEZIONI IN MODALITÀ SINCRONA

Soprattutto nella fase iniziale e per le prime classi, gli incontri in videoconferenza

saranno proposti come “incontri di vicinanza”, in quanto lo sguardo e la voce sono

riferimenti emozionali fondamentali, in grado di sorreggere motivazione, fiducia e

senso di appartenenza.

In generale, per tutte le classi, le lezioni in videoconferenza saranno

proposte in fascia mattutina o pomeridiana secondo le possibilità di

connessione delle famiglie, in base alla disponibilità data dai docenti e alla

necessità di favorire la partecipazione di tutti gli studenti. Le videoconferenze

potranno essere organizzate anche per gruppi di classi parallele, avendo cura di

presentare le medesime attività.

In accordo con le linee guida per DDI e al fine di garantire almeno 15 ore

settimanali di attività sincrona ad alunno (10 per le classi prime), sembra

opportuno non superare, come soglia massima, tre ore quotidiane. In caso di

videoconferenze contigue è opportuno considerare un intervallo di stacco dal

videoterminale. E’ necessario che i nuclei tematici ritenuti irrinunciabili siano stabiliti

dai docenti dei team in proporzione alle ore del curricolo.

Le videolezioni non avranno una natura frontale ma, ancor più rispetto a una “lezione

tradizionale”, dovranno privilegiare la partecipazione attiva degli studenti, anche

attraverso la valorizzazione dell’elemento motivazionale e comunitario.

I docenti sono tenuti ad assicurarsi che alla videoconferenza partecipino tutti gli

alunni; in caso di criticità dovute alla connessione o alla mancanza di devices,

riferiranno le problematiche all’Animatore Digitale.

INDICAZIONI PER LE LEZIONI IN MODALITẢ ASINCRONA

Le attività della DDI, in modalità asincrona, saranno riportate nelle apposite sezioni

del registro elettronico.

Le lezioni potranno essere proposte utilizzando modalità diverse quali: foto, messaggi

audio, piccoli video di saluto, links di lezioni di presentazione di attività,

audio/videoletture, links di videolezioni già fruibili dalla rete, giochi didattici, video

tutorials …

E’ consigliabile che la richiesta del materiale da stampare e le schede siano ridotti.

Particolari alleati delle azioni didattiche e di vicinanza sono i rappresentanti dei

genitori e i genitori stessi, con i quali i docenti sono invitati a mantenere e consolidare

relazioni di collaborazione, anche al fine di cercare i modi per coinvolgere, con

discrezione e ascolto, tutte le famiglie e per calibrare meglio le attività tenendo conto

del contesto.

SCUOLA SECONDARIA

Nella scuola secondaria, la piattaforma cardine da utilizzare per la DDI è

rappresentata dalle Google Suite for education di cui tutti gli studenti possiedono un

account. Continueranno ad essere realizzate capillari azioni di formazione e di

sostegno all’uso da parte dei docenti delle principali applicazioni (videoconferenza

Meet; Classroom, Drive e i suoi strumenti).

Questa modalità didattica, implementata con successo e celerità nella nostra scuola,

sarà applicata con tempi distesi e svincolati dalla mera acquisizione di

contenuti. Scopo della scuola, in seguito alle Indicazioni Nazionali del 2012, è

perseguire l’acquisizione di competenze che, sebbene condizionate dai

contenuti, non si esauriscono con essi.

Elemento centrale nella costruzione degli ambienti di apprendimento, sarà la “misura”

delle proposte, condivisa all’interno dei consigli di classe, in modo da ricercare il

giusto equilibrio delle richieste e perseguire l’obiettivo prioritario della loro

sostenibilità, precondizione per il benessere dello studente e per l’acquisizione di

qualsiasi apprendimento significativo.

SCUOLA SECONDARIA: USO DELLE GOOGLE SUITE

MEET

Gli incontri in Meet si svolgeranno in fascia mattutina o pomeridiana in base alla

disponibilità data dai docenti e alla necessità di evitare blocchi troppo lunghi di

partecipazione degli studenti. A questo proposito, si attueranno almeno quindici

ore settimanali di didattica in modalità sincrona con l'intero gruppo classe,

organizzate anche in maniera flessibile, in cui costruire percorsi disciplinari e

interdisciplinari, con possibilità di prevedere ulteriori attività in piccolo gruppo,

nonché proposte in modalità asincrona secondo le metodologie ritenute più idonee

(Allegato - Decreto del Ministro dell’Istruzione 26 giugno 2020, n. 39) e di

non superare tre incontri quotidiani (durata massima un’ora ciascuno) per classe. In

caso di videoconferenze contigue è opportuno considerare un intervallo di stacco dal

videoterminale.

Il calendario settimanale delle videoconferenze deve essere comunicato

almeno al termine della settimana precedente, tramite registro elettronico, e

deve essere strutturato in modo tale da garantire un adeguato monte orario

settimanale a tutte le discipline. I coordinatori di classe si occuperanno di integrare,

in caso di modifiche, il calendario dei Meet, in modo che gli studenti siano informati

per tempo e sia favorita l’organizzazione familiare nell’uso dei device disponibili.

L’incontro Meet non dovrà essere di natura frontale, ma, ancor più rispetto a una

“lezione” tradizionale dovrà privilegiare la partecipazione attiva degli studenti, anche

attraverso la valorizzazione dell’elemento motivazionale e comunitario. Trattandosi

di momento didattico, è auspicabile che lo studente possa fruire del Meet in

autonomia con l’ausilio di cuffie e microfono in modo da non ricevere sollecitazioni o

disturbi dall’ambiente circostante. Malgrado sia sufficiente disporre di un cellulare o

un tablet per partecipare alle videoconferenze, consigliamo, se disponibile, di

utilizzare un computer (desktop o note/netbook) così da poter disporre in modo

semplice di tutte le funzionalità.

CLASSROOM

L’applicazione Classroom, integrato con gli strumenti Drive, sarà l’ambiente

privilegiato per l’assegnazione, la cura e la restituzione dei compiti e delle attività

assegnate agli studenti.

I compiti assegnati saranno misurati senza eccedere così da consentirne a tutti lo

svolgimento autonomo ed evitare sovraccarico cognitivo e uso troppo intensivo delle

tecnologie. Tra di queste, pur nel rispetto delle specificità disciplinari, si segnalano:

● diari di bordo/autobiografie cognitive dello studente;

● esperienze di rielaborazione personale sui temi educativi da trattare

(sulla base di letture, materiali, film, video, …) invitandolo eventualmente a

documentarsi di persona e relazionare;

● attività di tipo espressivo e laboratoriale;

● compiti di realtà proposti tenendo conto del grado di autonomia di

ogni singolo studente;

I docenti si occuperanno di fornire, in tempi congrui e tenendo conto del calendario

delle videoconferenze, una restituzione delle attività svolte, attivando forme di

valutazione formativa (vedi capitolo dedicato alla valutazione).

Per le discipline che utilizzano la piattaforma Meet, con integrazione con Classroom,

riteniamo opportuno lasciare uno spazio specifico nel Meet successivo per il confronto

e la restituzione sulle attività e i compiti svolti. In caso, invece, di richiesta di attività

più elaborate, meglio lasciare un lasso di tempo maggiore. Naturalmente le scelte

didattiche possono cambiare a seconda della disciplina e della necessità di calibrare

in modo sostenibile la quantità dei compiti e delle attività proposte.

REGOLAMENTO PER LA DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA

Per evitare usi impropri della piattaforma, agli studenti è stata inibita la possibilità di

convocare riunioni ed è stato stilato un apposito regolamento contenente il codice di

condotta da mantenere durante le videolezioni. (REGOLAMENTO ATTIVITÀ

DIDATTICHE IN VIDEOCONFERENZA)

Appena la funzione sarà disponibile, verrà implementata la possibilità di bloccare le

videoconferenze, una volta terminate.

Il docente durante la propria videolezione avrà cura di annotare assenze e ritardi con

lo scopo di poter in seguito intervenire sugli assenti e/o sulle loro famiglie per

sollecitarne la partecipazione. I docenti sono tenuti ad assicurarsi che la

videoconferenza sia accessibile a tutti gli alunni.

METODOLOGIE E STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE

La normativa vigente attribuisce la funzione docimologica ai docenti, con riferimento

ai criteri approvati dal Collegio dei docenti e inseriti nel Piano Triennale dell’Offerta

formativa. Anche con riferimento alle attività in DDI, la valutazione deve essere

costante, garantire trasparenza e tempestività e, ancor più laddove dovesse venir

meno la possibilità del confronto in presenza, la necessità di assicurare feedback

continui sulla base dei quali regolare il processo di insegnamento/apprendimento.

[...] La valutazione formativa tiene conto della qualità dei processi attivati, della

disponibilità ad apprendere, a lavorare in gruppo, dell’autonomia, della responsabilità

personale e sociale e del processo di autovalutazione. In tal modo, la valutazione

della dimensione oggettiva delle evidenze empiriche osservabili è integrata, anche

attraverso l’uso di opportune rubriche e diari di bordo, da quella più propriamente

formativa in grado di restituire una valutazione complessiva dello studente che

apprende.

(Allegato A - Linee guida per la Didattica digitale integrata)

Le variabili in gioco sono tante e nuove, compresa la necessità di seguire l’obiettivo

primario: essere vicini ai percorsi di crescita e di apprendimento dei nostri studenti,

avendo consapevolezza della diversità di opportunità, strumenti, tempo e situazione

familiare.

Si ritiene opportuno sottolineare come non sia possibile riprodurre tempi, modalità e

approcci tipici dell’attività in presenza.

La valutazione formativa è attenta ai processi, al miglioramento, al sostegno

della motivazione, la valutazione sommativa accerta i risultati al termine di

un percorso; teniamo quindi sullo sfondo la preoccupazione della

valutazione sommativa (o dei voti). La normativa (D.lgs. 62/2017) parla di

descrizione di processi, di autovalutazione, di documentazione dell’identità, di

competenze di cittadinanza.

All’interno della DDI possono configurarsi momenti valutativi di vario tipo, nell’ottica

di una misurazione complessiva del rendimento, dell’impegno, della partecipazione al

dialogo educativo. L’insegnante riporta sul Registro elettronico gli esiti delle verifiche

degli apprendimenti svolte nell’ambito della DDI.

La valutazione degli apprendimenti realizzati con la DDI dagli alunni con bisogni

educativi speciali è condotta sulla base dei criteri e degli strumenti definiti e

concordati nei Piani didattici personalizzati e nei Piani educativi individualizzati.

TIPOLOGIE DI VERIFICA

E’ evidente che, mancando la compresenza nello spazio fisico, lo studente non è più

sotto il controllo del docente e potrebbe avvalersi di una serie di ausili e supporti con

il rischio di falsare la prestazione. Ciò implica da un lato la necessità di far leva sulla

responsabilizzazione degli studenti (si potrebbe pensare anche alla stesura condivisa

di un codice d’onore), dall’altro di ripensare profondamente la tipologia di verifiche

da somministrare. Come spesso accade però una condizione di crisi a volte può

dischiudere nuove opportunità e sviluppo di competenze professionali che resteranno

disponibili anche in futuro. La verifica tradizionale di solito ruota intorno ad un numero

molto limitato e limitante di prestazioni, è una verifica “carta e penna” o “voce” e

diffida dello strumento digitale, che invece è di per sé un potente rivelatore di

competenze. Essere costretti ad utilizzare la didattica digitale integrata ci permette

di ricorrere ad una serie di strumenti meno consueti che fanno emergere diverse

intelligenze, attitudini e talenti e possono rimotivare studenti che nelle attività

tradizionali sono più in crisi.

Partendo dai più frequenti (ad es, letture, stesura testi, svolgimento di esercizi sui

manuali in adozione, schede di lavoro, realizzazione di elaborati di espressività varia

a tema, approfondimenti attraverso ricerche, presentazioni, pdf e documenti vari) ci

si potrà avventurare verso compiti più sfidanti, complessi e innovativi.

Qui di seguito vengono suggerite (sempre lasciando massima libertà ai docenti

e senza che nessuno si faccia intimidire dalla presenza importante della tecnologia)

alcune proposte di verifica la cui attuazione sarà condizionata dalla presenza

degli strumenti tecnologici e il livello di età:

Colloquio individuale

Accorgimenti tecnici

La classe è collegata, gli studenti sono in video, l’interrogato ha la webcam accesa,

sguardo in camera come se effettivamente guardasse negli occhi il docente. Potrebbe

essere utile dare agli alunni la possibilità di utilizzare lavagne condivise come ad

esempio Jamboard (di GSuite) in condivisione dello schermo, in modo che il docente

possa controllare e valutare quanto lo studente dice ma anche ciò che scrive

contemporaneamente. Tutto ciò che viene scritto su Jamboard può essere esportato

in pdf.

Modalità

Vanno formulate domande non riproduttive, ma tali da lasciare emergere il

ragionamento (“Perché…?”, “Cosa te lo fa dire?”, “Quali evidenze porti?” ecc ecc). In

altre parole, la verifica orale (come dovrebbe in verità essere anche in presenza)

punterà a misurare le competenze e le abilità e non le sole conoscenze. Durante lo

svolgimento di problemi o esercizi è opportuno chiedere allo studente di verbalizzare

il procedimento che sta seguendo. Il docente può interrompere, chiedere

collegamenti e approfondimenti.

Esposizione di un argomento

Accorgimenti tecnici

La classe è collegata, gli studenti sono in video, l’interrogato ha la webcam accesa,

sguardo in camera come se effettivamente guardasse negli occhi il docente.

L’argomento che sarà esposto potrà essere semplicemente frutto di un’attività di

studio, o di un’attività di ricerca o approfondimento svolta individualmente o

nell’ambito di un gruppo.

Modalità

Dopo un primo breve momento, nel corso del quale l’alunno è lasciato libero di

introdurre l’argomento o gli argomenti oggetto della verifica, è opportuno passare ad

una fase durante la quale il docente pone più domande a risposta breve, verificando

la prontezza e la pertinenza con cui lo studente risponde alle sollecitazioni e la

capacità di operare collegamenti con argomenti attinenti. L’obiettivo di questa

seconda fase della verifica è di accertare che lo studente non stia leggendo o

ricorrendo a qualunque tipo di aiuto esterno. Le domande saranno poste in modo

veloce ma lasciando comunque spazio al ragionamento. La verifica può prevedere

anche una terza fase per l’accertamento di competenze, attraverso domande che

portino lo studente ad ipotizzare scenari, formulare ipotesi, risolvere compiti di realtà.

Compiti a tempo

Accorgimenti tecnici

Diverse piattaforme consentono di somministrare compiti veloci, a tempo, che

possono essere proposti agli studenti immediatamente dopo una fase di spiegazione

o illustrazione. (Quizziz, QuestBase, Kahoot; ecc)

Modalità

La videolezione non può mai avere una durata eccessiva perché la curva

dell’attenzione è molto meno duratura che in presenza. Intervallare la spiegazione

con compiti veloci permette di conseguire due obiettivi: valutare l’attenzione degli

studenti e verificare l’efficacia dell’intervento didattico. Anche in questo caso occorre

formulare domande “non googlabili”, strettamente inerenti l’illustrazione

dell’argomento appena illustrato e sempre di ragionamento. Le stesse piattaforme

che permettono di somministrare i compiti forniscono generalmente il report

dell’andamento della classe oltre che i risultati individuali. I compiti possono essere

composti solamente da domande a risposta multipla o anche da un mix di domande

chiuse e aperte, in base a ciò che il docente desidera verificare.

Compiti su Google Moduli

Accorgimenti tecnici

Nell’ambiente Google Classroom è possibile creare dei “compiti con quiz” generando

dei Moduli (Google Forms). Selezionando la voce “importa voti” è possibile importare

su classroom le valutazioni assegnate durante la correzione del form. In alternativa

è possibile creare il modulo direttamente da Google Moduli ed inserirlo come link

quando si crea il “compito” su Classroom. In questo caso tuttavia non è possibile

attivare l’importazione automatica delle valutazioni. Le risposte date dagli studenti si

riversano automaticamente in un foglio di lavoro.

Modalità

Questi compiti possono essere una variante dei compiti a tempo se somministrati

durante la lezione in videoconferenza, ma possono essere anche assegnati da

svolgere in differita, avendo cura di formulare domande ben strutturate e che

richiedano risposte di ragionamento, come negli esempi precedenti. Anche in questo

caso è possibile somministrare sia domande con risposta a scelta multipla che

domande aperte.

Verifiche scritte (saggi, relazioni, ecc)

Accorgimenti tecnici

Le verifiche scritte possono essere svolte con una molteplicità di supporti.

Modalità

Anche in questo caso la strutturazione della consegna deve essere tale da evitare il

facile ricorso a materiali preconfezionati e deve stimolare al contrario l’uso di elementi

di personalizzazione, riflessione, ragionamento, collegamenti. Un particolare valore

aggiunto può derivare dal fatto che, utilizzando lo strumento digitale per svolgere un

compito scritto, questo può essere “aumentato” con il ricorso a finestre ipertestuali.

Una parte della consegna può vertere sull’apertura di collegamenti su determinate

parole del testo, o scelte dal docente o lasciate a discrezione dello studente. La

pertinenza e l’originalità di questi collegamenti permetterà di acquisire elementi

preziosi per la valutazione di competenze. Il successivo riscontro orale con richiesta

di motivare le scelte potrà rendere la prestazione più attendibile.

Commenting

Accorgimenti tecnici

Utilizzando software come “Now Comment”, “ActivelyLearn” (che è disponibile anche

come plug-in di Gsuite), “Genius”, o anche più semplicemente un documento

condiviso in modalità di scrittura collaborativa, il docente può caricare in piattaforma

dei testi e chiedere agli studenti di lavorare su di essi con commenti “a margine” di

porzioni specifiche di testo. Esiste la possibilità in alcune piattaforme di caricare anche

immagini e video e promuovere su queste un lavoro di commento.

Modalità

Gli strumenti sopra menzionati possono essere utilizzati in modalità sincrona o

asincrona. Nel caso di uso in modalità sincrona il docente ha la possibilità di seguire

direttamente il processo di scrittura dello studente. Il tipo di lavoro che si può

svolgere su testi o immagini in queste piattaforme è “di commento” e “di aumento”.

Nel primo caso il docente, attraverso domande-stimolo mirate, guida lo studente a

formulare dei commenti sul testo che possono essere di vario tipo, letterario,

stilistico, linguistico, intertestuale e/o intratestuale, di riflessione personale. Il lavoro

di commenting non è limitato alle sole discipline umanistiche, ma può utilmente

coinvolgere anche le materie scientifiche e matematiche. In questo caso possono

essere sottoposti a commento immagini da illustrare, formule, testi scientifici, ecc.

Nel caso del lavoro di “aumento” del testo o dell’immagine, si chiede algi alunni di

arricchire il materiale caricato attraverso collegamenti con film, opere d’arte, brani

musicali, altre opere letterarie, altri argomenti scientifici, link di approfondimento

ecc.. I compiti di commento, oltre che in modalità asincrona o sincrona, possono

essere assegnati in forma individuale o di gruppo. Nel caso in cui il commento sul

testo sia svolto dall’intera classe o da gruppi di studenti, si dà luogo ad una vera e

propria forma di social reading. Il commenting può essere oggetto di ulteriore prova

orale successiva, volta a verificare la reale originalità del lavoro svolto (sempre

attraverso domande come “Perché hai scritto questo?”, “Che cosa ti ha portato a fare

questo collegamento?”)

Mappe Mentali

Accorgimenti tecnici

Esiste una gamma vastissima di strumenti semplici e gratuiti per creare mappe

mentali digitali. A titolo di esempio citiamo: FreeMind, Mindmaple lite, Mind42,

Coggle, ecc Tutti questi strumenti permettono di esportare le mappe create o di

visualizzarle attraverso dei link. Per la produzione di mappe in modalità cartacea

verrà inviato un testo apposito.

Modalità

Una mappa mentale non si può googlare, non si può copiare, è divertente da

costruire, si può “aumentare” con molti collegamenti ipertestuali e generalmente gli

studenti si divertono molto a costruirne a partire da un nodo scelto autonomamente

(da un argomento/tema dato) o assegnato. Si tratta poi di uno strumento utilmente

utilizzato con gli alunni DSA. Le mappe riproducono percorsi mentali, connessioni,

evidenziano l’apprendimento profondo e sono strumenti molto potenti per dare conto

del processo di costruzione della conoscenza. La mappa può essere semplicemente

corretta e valutata come compito scritto, oppure può servire da supporto alla verifica

orale.

Blogging

Accorgimenti tecnici

Esistono in rete diversi software per creare blog, il più agevole dei quali è sicuramente

Blogger di Google.

Modalità

Il blog può essere lanciato dal docente a partire da un tema, un brano, un’opera

d’arte, una lezione svolta, ecc. su cui si intende promuovere una riflessione profonda,

oppure può essere strutturato come blog di classe in cui, di volta in volta, si scrivono

post su argomenti diversi. La differenza sostanziale con il commenting è che non si

lavora in questo caso a margine del testo, ma si interviene con commenti liberi a

partire da uno stimolo. Anche in questo caso è importante sottolineare che,

nonostante l’apparenza, il blog non è appannaggio delle sole discipline umanistiche,

ma si può dar vita efficacemente ad un blog matematico, scientifico, di economia,

ecc… Può essere gestito e moderato dal docente o anche co-gestito con alcuni

studenti moderatori. In un blog possono essere messe in gioco diverse competenze,

dalla capacità di interagire in modo autonomo, costruttivo ed efficace, alla qualità ed

originalità dei contributi, valutando positivamente quelli che permettono un

accrescimento della conoscenza della comunità e quelli che affrontano problemi da

prospettive differenti. Per gli eventuali studenti-moderatori si può valutare anche la

competenza a gestire il flusso della comunicazione e a rilanciare la discussione. Per

valutare il lavoro nei blog è quanto mai opportuno operare delle categorizzazioni degli

interventi, distinguendo a monte le loro funzioni e graduandone la valutazione.

Debate

Accorgimenti tecnici

E’ sufficiente disporre di una “stanza virtuale” che funga da aula, in cui il docente

lancia il claim, lasciando la parola ai diversi gruppi e svolgendo la partita come

solitamente si svolge in presenza e con gli stessi ruoli.

Modalità

E’ evidente che il momento del debate rappresenta, come anche in presenza, il

momento finale di un lavoro iniziato in precedenza dal docente su un tema sul quale

gli studenti, in un tempo definito, devono prepararsi consultando fonti e strutturando

argomentazioni. Il debate permette di valutare una pluralità di competenze:

linguistiche (sia in lingua italiana che in lingua straniera), espositive, argomentative,

logiche, di analisi e scelta delle fonti, di rispetto dell’avversario, ecc. Anche su questo

tema verrà inviato un testo di supporto.

Esperimenti e relazioni di laboratorio

Accorgimenti tecnici

In assenza di un laboratorio fisico è possibile lavorare con gli studenti in laboratori

virtuali. Esistono numerosi portali che mettono a disposizione ambienti di simulazione

(il più famoso è PhET dell’Università del Colorado che è disponibile anche nella

versione in lingua italiana).

Modalità

In modalità sincrona lo studente interrogato condivide il suo schermo mentre opera

nel laboratorio virtuale e agisce sugli elementi dell’esperimento. In modalità

asincrona lo studente può registrare il proprio schermo mentre svolge l’esperimento

simulato e verbalizza le operazioni che svolge. Lo svolgimento di un esperimento

virtuale può dare luogo ad una relazione, come nel laboratorio fisico e a formulazione

di ipotesi.

PERCORSI INCLUSIVI PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

Obiettivo prioritario nella promozione di azioni a distanza e di vicinanza è non lasciare

indietro nessuno e, nel contempo, attivare, quando e se possibile, momenti e attività

significative, legati ai piani individualizzati e personalizzati. Cruciale è l’apporto delle

FS inclusione, DSA BES, stranieri punto di riferimento per tutti gli insegnanti e in

grado di indirizzare azioni consapevoli e mirate.

“Il Piano scuola 2020, allegato al citato DM 39/2020 prevede che l’Amministrazione

centrale, le Regioni, gli Enti locali e le scuole, ciascuno secondo il proprio livello di

competenza, operino per garantire la frequenza scolastica in presenza degli alunni

con disabilità con il coinvolgimento delle figure di supporto (Operatori educativi per

l’autonomia e la comunicazione e gli Assistenti alla comunicazione per gli alunni con

disabilità sensoriale). Per tali alunni il punto di riferimento rimane il Piano Educativo

Individualizzato, unitamente all’impegno dell’Amministrazione centrale e delle singole

amministrazioni scolastiche di garantire la frequenza in presenza.

Particolare attenzione va dedicata alla presenza di alunni in possesso di diagnosi

rilasciata ai sensi della Legge 170/2010 e di alunni non certificati, ma riconosciuti con

Bisogni educativi speciali dal team docenti e dal consiglio di classe, per i quali si fa

riferimento ai rispettivi Piani Didattici Personalizzati. Per questi alunni è quanto mai

necessario che il team docenti o il consiglio di classe concordino il carico di lavoro

giornaliero da assegnare e garantiscano la possibilità di registrare e riascoltare le

lezioni, essendo note le difficoltà nella gestione dei materiali didattici ordinari nel

rispetto della richiamata disciplina di settore e delle indicazioni fornite dal Garante

(cfr. Vademecum scuola). L’eventuale coinvolgimento degli alunni in parola in attività

di DDI complementare dovrà essere attentamente valutato, assieme alle famiglie,

verificando che l’utilizzo degli strumenti tecnologici costituisca per essi un reale e

concreto beneficio in termini di efficacia della didattica. Le decisioni assunte dovranno

essere riportate nel PDP.

Per gli alunni ricoverati presso le strutture ospedaliere o in cura presso la propria

abitazione e frequentanti le scuole carcerarie l’attivazione della didattica digitale

integrata, oltre a garantire il diritto all’istruzione, concorre a mitigare lo stato di

isolamento sociale e diventa, pertanto, uno degli strumenti più efficaci per rinforzare

la relazione. Il Dirigente scolastico attiva ogni necessaria interlocuzione con i diversi

attori competenti per individuare gli interventi necessari ad attivare proficuamente la

didattica digitale integrata”.

(Allegato A - Linee guida per la Didattica digitale integrata)

Tra questi, oltre alla proposta di momenti di confronto dedicati agli insegnanti di

sostegno su piattaforma Meet, verranno mantenuti e consolidati contatti con i CTS

territoriali, che “in collaborazione con la Direzione generale per lo studente,

l’inclusione e l’orientamento scolastico, gestiscono l’assegnazione di ausili e sussidi

didattici destinati ad alunni e studenti con disabilità, ai sensi dell’art. 7, co.3 del D.Lgs.

63/2017” (Nota n. 833 del 17 marzo 2020).

Desideriamo inoltre sottolineare come l’attività dell’insegnante di sostegno, oltre a

essere volta a supportare alunni e alunne con disabilità, eventualmente anche con

software e proposte personalizzate e mirate, è importante risorsa umana della

sezione/team di classe/consiglio di classe, e, pertanto, si interfaccia con i docenti di

sezione/classe, partecipa a eventuali incontri Meet e, quando necessario, segue gli

studenti singolarmente o in piccolo gruppo, offrendo consulenza anche in modalità di

sportello nella secondaria. Simmetricamente il docente di sezione/classe dovrà

adottare strategie inclusive adatte a tutti i propri studenti, calibrando in modo

opportuno, e in sintonia con piani individualizzati e personalizzati, le proposte

didattiche.

Un ulteriore elemento importante è la disponibilità del docente di sostegno nel

prendersi cura, in accordo con i docenti di classe, degli studenti e delle studentesse

che al momento sembrano poco raggiungibili, nel tentativo di riprendere, con cautela

e vicinanza, i contatti, anche telefonici e intercettare eventuali necessità. Per quanto

riguarda, in particolare, gli studenti stranieri che necessitano di alfabetizzazione, la

Funzione Strumentale Stranieri si potrà attivare per promuovere percorsi di

mediazione e facilitazione linguistica e culturale.

Il consiglio di classe e interclasse, attento agli alunni, organizzerà e pianificherà il

processo di insegnamento-apprendimento nel rispetto delle potenzialità di tutti e di

ciascuno, dei tempi e delle esigenze di ogni singolo alunno.

Per questi alunni è quanto mai necessario che il team docenti o il consiglio di classe

concordino il carico di lavoro giornaliero da assegnare e garantiscano la possibilità di

registrare e riascoltare le lezioni, essendo note le difficoltà nella gestione dei materiali

didattici ordinari. L’eventuale coinvolgimento degli alunni in attività di DDI

complementare dovrà essere attentamente valutato, assieme alle famiglie,

verificando che l’utilizzo degli strumenti tecnologici costituisca per essi un reale e

concreto beneficio in termini di efficacia della didattica.

Le decisioni assunte dovranno essere riportate nel PDP o nel PEI. (Decreto del Ministro

dell’Istruzione 26 giugno 2020, n. 39)

QUESTIONE DI PRIVACY e SICUREZZA

Sugli aspetti relativi al trattamento dei dati personali, il Ministero dell’istruzione, in

collaborazione con l’Autorità garante per la protezione dei dati personali, predisporrà

un apposito documento di dettaglio contenente indicazioni specifiche.

Il Dirigente scolastico, in qualità di datore di lavoro, ha il compito di tutelare la salute

dei lavoratori attraverso attività di informazione mirata, anche se la prestazione

avviene in ambienti di lavoro diversi dai locali scolastici. Pertanto è opportuno che il

Dirigente trasmetta ai docenti a vario titolo impegnati nella didattica digitale

integrata, nel caso in cui essa sia erogata dal loro domicilio, e al Responsabile dei

Lavoratori per la Sicurezza una nota informativa, redatta in collaborazione con il

Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, inerente i comportamenti di

prevenzione da adottare per ridurre i rischi derivanti dall'esecuzione della prestazione

lavorativa al di fuori dell’ambiente scolastico.

(“Linee guida sulla Didattica digitale integrata, di cui al Decreto del Ministro

dell’Istruzione 26 giugno 2020, n. 39”)

Occorre subito precisare che le istituzioni scolastiche non devono richiedere il

consenso per effettuare il trattamento dei dati personali (già rilasciato al momento

dell’iscrizione) connessi allo svolgimento del loro compito istituzionale, quale la

didattica, sia pure in modalità “virtuale” e non nell’ambiente fisico della classe, è (vedi

nota 388 MI del 18/03/2020 e provvedimento Garante della Privacy del 26/03/2020)

Il consenso dei genitori, che non costituisce una base giuridica idonea per il

trattamento dei dati in ambito pubblico e nel contesto del rapporto di lavoro, non è

richiesto perché l’attività svolta, sia pure in ambiente virtuale, rientra tra le attività

istituzionalmente assegnate all’istituzione scolastica, ovvero di didattica nell’ambito

degli ordinamenti scolastici vigenti. Pertanto, le istituzioni scolastiche sono

legittimate a trattare tutti i dati personali necessari al perseguimento delle finalità

collegate allo svolgimento della DDI nel rispetto dei principi previsti dalla normativa

di settore.

Le istituzioni scolastiche sono invece tenute, qualora non lo abbiano già fatto, ad

informare gli interessati del trattamento secondo quanto previsto dagli artt. 13 e 14

del Regolamento UE 2016/679. Tale informativa è presente al sito web di istituto

www.ictorri.gov.it alla sezione privacy policy.

Per quanto riguarda l’uso delle immagini di bambine/i e ragazzi/e, fisse e in

movimento, desideriamo tuttavia ricordare il divieto di veicolare le stesse in ambienti

social o esterni alla scuola. Inoltre, come scelta interna, non pubblichiamo sul sito

immagini di studenti in primo piano o con volto riconoscibile, sebbene l’informativa

ne permetta la pubblicazione in situazione didattica e per un periodo di tempo

limitato. Analoga cautela va posta in casi di utilizzo di ambienti web pubblici, tipo

padlet.

1 - Gli insegnanti dell’Istituto sono nominati dal Dirigente scolastico quali incaricati

del trattamento dei dati personali degli alunni e delle loro famiglie ai fini dello

svolgimento delle proprie funzioni istituzionali e nel rispetto della normativa vigente.

2 - I genitori degli alunni o chi riveste la responsabilità genitoriale:

a) prendono visione dell’Informativa sulla privacy dell’Istituto ai sensi dell’art.

13 del Regolamento UE 2016/679 (GDPR);

b) prendono visione del Regolamento per la DDI

Le attività didattiche saranno erogate rispettando i principali aspetti della disciplina

in materia di protezione dei dati personali nella DDI come da nota ministeriale 11600

del 03/09/2020.

RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA

Sarà favorito il necessario rapporto scuola-famiglia attraverso attività formali di

informazione e condivisione della proposta progettuale della didattica digitale

integrata. In caso di condizioni di emergenza, l’istituzione scolastica assicura,

comunque, tutte le attività di comunicazione, informazione e relazione con la famiglia,

avendo cura di esplicitare i canali di comunicazione attraverso cui essi potranno

avvenire.

Al fine di offrire un supporto alle famiglie prive di strumenti digitali potrà essere

istituito un servizio di comodato d’uso gratuito di personal computer o altri

dispositivi digitali, per favorire la partecipazione delle studentesse e degli studenti

alle attività didattiche a distanza.

Le famiglie si impegnano a:

● fare il punto della situazione: genitori e figli prendono visione quotidianamente

delle comunicazioni nel Registro elettronico;

● rassicurare la presenza e la puntualità alle attività sincrone;

● favorire, durante le attività sincrone, un ambiente consono alla concentrazione

senza interferenze da parte dei familiari, se non specificatamente richieste;

● vigilare affinché siano rispettate le consegne relative ai compiti nei modi e nei

tempi stabiliti e garantirne la restituzione;

● creare delle routines: i ragazzi hanno bisogno di ritmo e di avere un’agenda da

seguire;

● discutere sugli argomenti affrontati a lezione;

● non eccedere nel supporto: la formazione a distanza è un’occasione per

diventare più responsabili e imparare a regolare da soli il tempo dell’apprendimento.

L'utilizzo della bacheca di comunicazione di Classroom (Stream) è riservato alle

interazioni tra alunni e docenti; per le comunicazioni scuola-famiglia i genitori

potranno utilizzare il registro elettronico, la mail istituzionale dei docenti, secondo

indicazioni degli stessi.

IL RUOLO DEI RAPPRESENTANTI DI CLASSE DEI GENITORI

Nella nostra scuola cruciale risulta il ruolo dei e delle rappresentanti di sezione e di

classe, vero ponte virtuoso nelle comunicazioni scuola-famiglia. Punti di approdo e di

rilancio delle comunicazioni istituzionali relative alla riorganizzazione del servizio,

sono essenziali nell’aiuto a mantenere viva la relazione tra le famiglie della stessa

classe e della stessa sezione, cercando di intercettare, con delicatezza e discrezione,

i bisogni di tutte le famiglie, con particolare riguardo nei confronti delle situazioni più

fragili o con meno opportunità.

Particolarmente importante sarà l’organizzazione di alcuni momenti di confronto:

oltre a essere momento di verifica e di feedback, rappresenteranno occasioni per

rinsaldare il senso di appartenenza alla comunità scolastica e consolidare il clima di

reciproca vicinanza e fiducia.

FORMAZIONE DEI DOCENTI

La formazione dei docenti rappresenta una leva fondamentale per il miglioramento e

per l’innovazione del sistema educativo italiano. Il periodo di emergenza vissuto dalla

scuola ha attivato processi di formazione dovuti all'impellente necessità di affrontare

l’esperienza della didattica a distanza. È quanto mai opportuno che ciascuna scuola

predisponga, all’interno del Piano della formazione del personale, attività che

sappiano rispondere alle specifiche esigenze formative.

I percorsi formativi a livello di singola istituzione scolastica o di rete di ambito per la

formazione potranno incentrarsi sulle seguenti priorità:

1. informatica (anche facendo riferimento al DigCompEdu4), con priorità alla

formazione sulle piattaforme in uso da parte dell’istituzione scolastica;

2. con riferimento ai gradi di istruzione:

a. metodologie innovative di insegnamento e ricadute sui processi di

apprendimento (didattica breve, apprendimento cooperativo, flipped

classroom, debate, project based learning);

b. modelli inclusivi per la didattica digitale integrata e per la didattica

interdisciplinare;

c. gestione della classe e della dimensione emotiva degli alunni;

3. privacy, salute e sicurezza sul lavoro nella didattica digitale integrata;

4. formazione specifica sulle misure e sui comportamenti da assumere per la tutela

della salute personale e della collettività in relazione all’emergenza sanitaria.

(“Adozione delle Linee guida sulla Didattica digitale integrata, di cui al Decreto del Ministro

dell’Istruzione 26 giugno 2020, n. 39”

Il Dirigente Scolastico istituisce una task force di supporto e di consulenza già

operante in Istituto costituito da:

- l’ Animatore Digitale e Amministratore della G-Suite

- Team per l’innovazione digitale;

- Collaboratori del Dirigente scolastico;

- Responsabili di plesso;

- Assistente tecnico individuato dall’Ambito territoriale.

Saranno previsti corsi di formazione per livelli rivolti a tutti i docenti dell’Istituto.

Saranno predisposti materiali informativi e formativi per i genitori utilizzando il

registro elettronico e lo spazio predisposto sul sito della scuola.

OCCASIONI DI CONDIVISIONE

Questi tempi di lavoro e di relazioni lontani dalla presenza possono costituire

occasione per ripensare al proprio modo di fare scuola e di essere persone di scuola.

Innumerevoli possono essere le occasioni di (auto)formazione e di relazione con altri

insegnanti. Fioccano proposte commerciali, gratuite per un certo lasso di tempo,

webinar, gruppi social di mutuo aiuto, condivisione di esperienze varie. Non è facile

orientarsi in un universo così popolato di proposte. Nella scelta di applicazioni e

ambienti digitali il consiglio è di attenersi alle indicazioni contenute in questo

documento, senza però dimenticare l’opportunità di conoscere altre esperienze e di

sondare altre opportunità, che, al di là del momento emergenziale, possano poi

accompagnarci una volta tornati a scuola.

In rete, e in particolare sui social, sono molto attivi insegnanti e gruppi di insegnanti

che rendono disponibili tutorial sull’uso di diversi strumenti. Può essere utile

frequentare tali spazi, soprattutto quando possano costituire interessanti spunti

didattici, da riprendere con spirito critico e da adattare, personalizzandoli, al nostro

contesto.

Il movimento del ricevere, tuttavia, richiede, per simmetria e senso etico, il

movimento del dare. È perciò auspicabile che anche ciascuno di noi si renda

partecipe contribuendo alla crescita della comunità professionale, sia al di fuori della

scuola, sia internamente alla scuola. A questo proposito, sono incoraggiati momenti

di condivisione tra consigli di classe, dipartimenti, interclassi, sezioni e plessi. Inoltre,

riteniamo opportuno la condivisione di spunti didattici attraverso le pagine social di

Istituto, in modo pubblico: non come autoattribuzione di merito, ma, piuttosto, come

contributo alla intera comunità scolastica, che si esprime in uno specifico contesto

territoriale, ma vive della contaminazione positiva tra territori diversi.

Un modo efficace per favorire il ricircolo e il riuso di idee, tutorial o documenti è

diffonderli con una licenza che ne consenta la diffusione senza problemi sul diritto

d’autore. A questo proposito, il ministero, nel PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale),

ha incoraggiato le scuole e gli insegnanti a utilizzare le OER (Risorse Educative

Aperte).

Si ringrazia il Dirigente Scolastico Alberto Ardizzone dell’ICS Copernico di Corsico (MI)

per aver reso possibile l’utilizzo del presente documento, rielaborato secondo le

necessità dell’IC Torri di Quartesolo

Si ringraziano inoltre il Prof. Giancarlo Cerini e la Dirigente Scolastica Alessandra

Rucci per i contributi sulla valutazione

Approvato dal Consiglio di Istituto con Delibera n. 20 prot. 9235 del

20/11/2020