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N°4 - Lug/Ago 2010 La rivista ufficiale dell’ ssociazione izzerie taliane Poste Italiane Spa - Spedizione In Abbonamento Postale - DL 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 N. 46) Art. 1, Comma 1, S1/BA

Pizza Italian Food Anno 1 n° 4

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La rivista Ufficiale dell'Associazione Pizzerie Italiane

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N°4 - Lug/Ago 2010

La rivista ufficiale dell’ ssociazione izzerie taliane

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Stampa Grafica 080 srlModugno (BA)

Tutti i diritti di riproduzione di testi e foto, in qualsiasi forma, compresa la messa in rete, sono riservati. Per qualsiasi utilizzo è necessaria un’autorizzazione scritta di API. Ai sensi dell’Art. 10 della L. 675/1996, le finalità del trattamento dei dati relativi ai destinatari del presente periodico consistono nell’assicurare un’informazione tecnica, professionale e specializzata a soggetti identificati per la loro attività professionale.API, titolare del trattamento, garantisce ai soggetti interessati i diritti di cui all’Art. 13 della suddetta legge.

Direttore EditorialeAngelo IezziCoordinatore EditorialeBruno CollaroHanno collaborato a questo numero:Massimiliano Bacich,Foto & Foto,Claudio Fumagalli, Annamaria Giudice, Massimiliano Sorrentino.

Pizza Italian FoodLa rivista ufficiale dell’APIAssociazione Pizzerie ItalianeVia Acuto 138 - 00131 RomaTel. 06.41294996 - Fax 06.41294983www.associazionepizzerieitaliane.it

Pubblicazione BimestraleLuglio/Agosto 2010 - N° 4Reg. Trib. Roma 31/2010 del 24/02/2010Direttore ResponsabileFrancesco Amodio

S O M M A R I O5 Editoriale Orgoglio API

6 Reportage Il mondo della pizza in Italia. Manifestazioni e Campionati a go-go, fanno bene o fanno male al comparto?

10 Reportage 6ª Coppa del Mondo di Pizza per Squadre Nazionali.

13 Classifica6ª Coppa del Mondo di Pizza per Squadre Nazionali.

14 Reportage 10° Campionato Italiano Assoluto di Pizza. Dal 17 al 19 Maggio Fiumicino ha visto decollare l’arte della pizza.

25 AlbumFotografico6ª Coppa del Mondo di Pizza per Squadre Nazionali.

31 Classifichepercategoria10° Campionato Italiano Assoluto di Pizza.

37 Reportage Assemblea API

38 ScuoladiCataniaI corsisti di Maggio 2010

41 ScuoladiRomaI corsisti di Maggio 2010

43 CorsidiformazioneAPI

45 SediNazionaliScuoladiPizza

47 OkAPI. Tranquilli, garantisce API

48 NewsdalleAziende

51 InfoTecnicoLegislative

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Editoriale

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Editoriale

Grazie veramente, grazie a tut ti voi che avete partecipato alla grande festa di quest’anno che ha visto fiorire al massimo il nostro campionato mondiale a squadre. Chi si loda si imbroda, si dice, ma non posso fare a meno di ringraziare tut ti e festeggiare con voi il grande successo di Fiumicino 2010.Certo non voglio accentrare su di me i meriti di questo enorme lavoro che ci ha portato a questa grande gioia. Infat ti, voglio ringraziare tut ti i partecipanti italiani e le squadre internazionali, ma un’attenzione particolare la voglio rivolgere allo staff API che come al solito in modo unico e disinteressato ha saputo compiere questo grande sforzo sempre con il sorriso. Attenti e capaci, sono stati il pilastro fondamentale di tut ta la manifestazione, hanno lavorato per più di dodici ore al giorno per tre giorni di fuoco e tre not ti di festa e di lavoro. Sempre pronti a rispondere e a risolvere alle mille esigenze che nascono in una situazione dif ficile, dove non si gareggia con un materiale inerte, ma con l’impasto vivo e quindi con necessità imprescindibili a cui dar conto per permettere a tut ti di partecipare nel modo migliore. Siete stati grandi ed è per questo che vi voglio ringraziare personalmente per nome: Catia, Romina, mia moglie Simonet ta, Rambo, Marcello, Salvatore, Daniele, Pietro, i Roberto, Silvio, Nicola, Gianni, Federico, Fabrizio, Massimiliano, mio padre Giorgio Iezzi sempre infaticabile, Marcello, Daniele, Giancarlo, Gabriele, Ramona, Mauro, Francesco, Bruno, Francesca, Max, Salvatore. A tut ti dico grazie. Con la vostra grande f lessibilità ed equilibrio siamo riusciti a portare in porto anche questa avventura. I campionati sono un grande sforzo, ma danno la possibilità di vivere un grande divertimento ed una grande armonia e, anche se inevitabilmente qualcuno resta deluso perché non ha vinto, è bello vedere che alla fine resta sempre coinvolto nella grande festa e nella voglia di partecipare ancora. Ancora grazie a tut ti, e con il grande orgoglio di appartenere alla nostra associazione vi dico...alla prossima!

Voglio ringraziare tutti i partecipanti

italiani e le squadre internazionali, ma

un’attenzione particolare la voglio

rivolgere allo staff API che come al solito in

modo unico e disinteressato ha saputo compiere

questo grande sforzo sempre con il sorriso.

Orgoglio API

Angelo Iezzi

PresidenteAssociazione Pizzerie Italiane

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Come ogni artigiano l’indole primaria di un pizzaiolo è quella di tenere segreti i propri trucchi, di custodire gelosamente le proprie tecniche e magari, perché no, di ritenersi il migliore sulla piazza.Infaticabile lavoratore, il pizzaiolo, parliamo in generale, fatica quan-do la gente si sta rilassando e durante le feste, i week-end e le vacanze estive lavora il doppio.Il nostro maestro di pizza a volte è

al forno, lontano dai clienti, aspet-ta le comande e con abilità, tra il calore e lo sfavillio della fiamma, dà origine alla sua piccola grande opera d’arte quotidiana.I campionati giungono come uno squarcio nel trantran giornaliero di questo lavoro faticoso. Faticoso ma amato da tutti coloro che lo fanno, ma pur sempre faticoso.Ciò che nei campionati attira i pizzaioli sono alcuni fattori precisi:

la voglia di mettersi alla prova, la voglia di vincere ed essere ricono-sciuti non solo come pizzaioli, ma maestri di un’arte culinaria, la voglia di fare ferie e incontrare tanti colleghi e condividere le proprie storie.

ItanticampionatiCi sono gare che ormai vantano edizioni decennali, sponsor illustri, affluenze enormi e visibilità

Il Mondo della Pizza in Italia

Manifestazioni e Campionati a go-go, fanno bene o male al comparto?

a cura di A. M. Giudice

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mediatica, ma da qualche anno a questa parte sono anche spuntati una serie di campionati, diciamo minori, a livello locale.Spuntando un po’ come funghi danno la possibilità ai corregionali di vivere un’esperienza nuova e diversa, ma ci domandiamo se tante piccole realtà hanno poi senso e sono costruttive per i pizzaioli stessi.Partiamo dai vantaggi. Ogni picco-lo campionato promuove nella propria zona la pizza. Permette di avere un momento di gloria a chi vi partecipa e vince, magari un pizza-iolo che ha fatto pochi chilometri per raggiungere la gara vicina. Permette al pizzaiolo sempre chiu-so in pizzeria di prendere una boccata di ossigeno. Una gara locale dovrebbe tendere a unire pizza e territorio, il che in generale è cosa lodevole.Veniamo invece adesso ai lati nega-tivi. Una piccola gara è fatta fra pochi. Che valore ha competere con un gruppetto di pochi partecipanti?È vero che una delle caratteristi-che delle gare è anche la capacità di promuovere il prodotto, ma siamo sempre certi che la giuria tecnica di una piccola gara sia sempre all’altezza nell’esprimere un giudizio sulle varie pizze?Bisogna fare l’avvocato del diavolo quando si parla di gare, anche perché ci sono in mezzo classifi-

che, onori, allori e magari premi.Per cui, ultimo punto, siamo certi che la qualità organizzativa di tutti i campionati permetta una gara equa e ben congeniata?Sarebbe forse il caso di dare una spolverata ai campionati e magari di organizzarli secondo regole precise e criteri di giudizio comuni?Sono tante le domande che nasco-no riflettendo sul pullulare di locandine, coppe, e via dicendo.Magari tutte quante sono eque, ben organizzate, motivate nei migliori dei modi, con giurie tecni-che, capaci di creare cultura del prodotto.

Su queste domande abbia-mo voluto intervistare altelefono il Presidentedell’Associazione PizzerieItaliane Angelo Iezzi, piùvolte campionedelmondodipizzainteglia,peravereinpochitrattiilsuoparere.

Angelosecondotecisonotrop-pi campionatidiPizza in Italiainquestomomento?Quando quasi venti anni fa ho vinto il mio primo campionato del mondo di pizza, quella era l’unica manifestazione di questo genere. Da quel momento ne è passata di acqua sotto i ponti. Ma ritengo che il grande aumento di

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campionati e di gare di questo tipo che ha coinvolto il mondo Pizza, specie in questi ultimi anni, sono una buona cosa perché la gara offre ai professionisti del settore sempre un valido modo di confrontarsi e di esprimere le proprie capaci-tà, presentare al meglio il proprio prodotto, anche se un campionato locale mette il professionista di fronte ad una serie di difficoltà prati-che che solo se conosce bene il proprio lavoro potrà risol-vere e quindi vincere.

Ma un numero così alto dicompetizioni diminuisce ilvaloredellavittoriafinale?Ripeto, dai tempi di Castrocaro o di Salsomaggiore Terme le cose sono molto cambiate, ma anche quel campionato che è stato il primo oggi è un po’ l’ombra di se stesso a mio avvi-so, questo è dovuto a problemi organizzativi. La rigidità quasi militare di quella manifestazio-ne storica mette un po’ a disag-gio i pizzaioli che non capisco-no ed è per questo che poi nasce l’esigenza di aprire altre aree di competizione. Noi dell’API questa cosa l’abbiamo capita da tempo, da quando avviammo il nostro campiona-to, oggi alla decima edizione.

Per noi il pizzaiolo è al centro della gara come persona e come professionista. Oggi, oltre al nostro campionato italiano assoluto, abbiamo aperto la competizione a tutto il mondo, con 18 squadre stra-niere provenienti da ogni parte del globo, inoltre abbiamo favorito competizioni locali legate al territorio per mettere a proprio agio tutti, valorizzan-do le differenze e le tradizioni.

Quindituseiafavorediquestaframmentazionedigareinminicampionati?No, non è questo, la frammen-tazione disperde le forze, io sono favorevole alla valorizza-zione delle differenze e, se ci sono campionati specifici su cui si possono confrontare parti-colarità della tradizione locale, ben vengano, ma al tempo stesso ci stiamo attivando come associazione per tutti i campionati API, al fine di avere delle regole comuni che possa-no garantire la regolarità della gara e che possano essere rico-nosciute da tutti, sia nello stile dell’organizzazione che nelle regole generali. In ogni caso per noi la gara è strettamente legata al divertimento e l’au-mento dei partecipanti alle nostre manifestazioni ci sta dando ragione.

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6ª Coppa del Mondo di Pizza per Squadre Nazionali

A Fiumicino 18 lingue eunasolaparola:pizza!Grandissimo successo per la coppa dedicata alle squadre estere di

pizza.Sei anni in cui l’A.P.I. raduna pizza-ioli da tutto il mondo, sei anni di gara e divertimento, ma quest’an-no più di tutti gli altri, la Coppa del Mondo di Pizza per Squadre Nazionali è stata un successo con ben 18 squadre partecipanti prove-nienti da tutti gli angoli della terra: Italia, Spagna, Sri Lanka, Germania, Francia, Australia, Cipro, Afgha-nistan, Usa, Egitto, Inghilterra, Belgio, Romania, Brasile, Olanda, Bangladesh. Tante bandiere, tante lingue l’una contro l’altra in gara,

ma unite nella grande allegria e partecipazione. Ve le abbiamo nominate così some si sono classi-ficate, ma al di là delle vittorie, ciò che ogni anno emerge è che questa Coppa è una festa interna-zionale dedicata alla pizza nel mondo.

LaparticolaritàLa Coppa per Squadre Nazionali è una gara particolarissima, basti pensare che ogni squadra è composta da tre rappresentanti: due pizzaioli che gareggiano e un

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pizzaiolo che diventa parte della giuria. Quest’anno, quindi, i membri della giuria sono stati i diciotto pizzaioli rappresentanti i diciotto Paesi in gara: un meccani-smo unico che garantisce equità e imparzialità, dato che la giuria è costituita non da esterni, ma da componenti delle stesse squadre. Non è mancata la sorveglianza dei giurati API a garanzia che le squa-dre non facessero coalizioni fra loro, ma per la votazione delle pizze (una rossa e l’altra senza pomodoro) l’insindacabile giudizio è stato affidato solo alla giuria dei 18 membri internazionali.

TantaemozioneLe tre squadre sul podio sono state emozionanti ed emozionate.«Ai campionati ci divertiamo - ci dice Pereira Suresch, uno dei tre pizzaioli della squadra giunta al terzo posto, lo Sri Lanka - in pizze-ria lavoriamo sempre, le gare sono il momento in cui ci divertiamo e stiamo tutti insieme». L’amico dello Sri Lanka ha poi sottolineato

un aspetto importante, la serietà e la precisione dell’organizzazione: «Si è iniziato in orario, tutto era perfetto, preciso, non come in altre gare. Io vivo da 5 anni in Italia, lavoro a Messina e da 4 anni faccio il pizzaiolo dopo

aver fatto alcuni corsi, due anni fa feci il corso di Matellicani». Innamorato della pizza è diventato subito bravissimo.«Siamo stracontenti - ci racconta

6ª Coppa del Mondo di Pizza per Squadre Nazionali

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poi Luca Davide Tundis, che ha gareggiato per l’Italia insieme a Ramona Iezzi e Francesco Matellicani - proprio non ce lo aspettavamo. Le nostre pizze sono state persino applaudite».Una bella pizza a base rossa con pesto, salsiccia fresca, caprino fresco e una a base bianca con carciofi infarinati e fritti, erbette e lardo di colonnata e pecorino di fossa sono state le creazioni succu-lente che hanno meritato il plauso e i punti della giuria internazionale in gusto, cottura e presentazione.

Ilpuntodivistadiunorganiz-zatore:MaxSorrentinoArturo Graf affermava che “i giudi-zi che diamo degli altri dicono ciò che siamo noi stessi” e su questo principio API ha deciso di stravol-gere la visione annosa e retrogra-da di giuria di esperti per introdur-re la novità principale che ha carat-terizzato la 6ª edizione della coppa del mondo di pizza per squadre nazionali, ovvero i pizzaioli che giudicano altri pizza-ioli. La

competizione ha visto ai nastri di partenza 16 terzetti di pizzaioli provenienti dai 5 conti-

nenti, per ogni trio un pizzaiolo nella delicata mansio-ne di giudice e gli altri due alle prese con pale ed impasti per la creazione di due pizze di livello “mondiale”, una con base bianca ed una rossa. La formula per evita-re facili campanilismi o giochi di squadra prevedeva l’eliminazione del punteggio più basso e del punteggio più alto per ogni pizza giudicata al fine di rendere la competizione più equilibrata e trasparente; per ogni pizza il giudi-ce, nell’apposita scheda,

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apponeva 3 voti per giudicare il gusto, la cottura e la presentazio-ne della pizza.E così dopo 3 ore di competizione e ben 512 schede compilate dai giudici pizzaioli, il vecchio conti-nente si imponeva con la nota penisola a forma di stivale nei confronti della Spagna e dell’astro nascente dello Sri Lanka, ai piedi del podio la teutonica nazione in costante ascesa. API... gara, diver-timento e novità.

Totale Rossa Totale Bianca Totale1 Italia 2931 3075 60062 Spagna 2498 3024 55223 Sri Lanka 2650 2828 54784 Germania 2461 2988 54495 Francia 2410 2558 49686 Australia 2286 2604 48907 Cipro 2363 2479 48428 Afghanistan 2369 2440 48099 Usa 2172 2611 478310 Egitto 2142 2565 470711 Inghilterra 2136 2467 460312 Belgio 2124 2469 459313 Romania 2173 2186 435914 Brasile 1891 2401 429215 Olanda 1810 2042 385216 Bangladesh 1661 2049 3710

Classifica 6 ª Coppa del Mondo a Squadre

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Dal 17 al 19 maggio Fiumicinohavistodecollarel’artedellapizza

Assoluto è il termine perfetto per descrivere questo campionato. Perché è assolutamente unico nel suo genere: assolutamente profes-sionale, assolutamente ben orga-nizzato, assolutamente diverten-te, assolutamente importante per il mondo pizza e mai,

mai scontato, perché ogni anno riserva qualche novità. L’essenza di una gara è quella di far sfidare dei partecipanti, ma una gara di pizza come questa riserva qualco-sa in più; chi vi partecipa sa bene di cosa si tratta, ma per chi non aves-se vissuto le emozioni di questo campionato, consigliamo di conti-nuare a leggere, perché vi svelere-mo i retroscena di una “macchina perfetta” messa in piedi da

un’associazione prestigiosa come API, affinché la pizza, la professio-nalità e il divertimento siano protagonisti.

TantodivertimentoQuello del pizzaiolo, lo sapete tutti quanti amici e soci, è un mestiere duro, si lavora tutto il giorno fra farina e fuoco e non c’è un attimo di pausa. Bisogna amarlo molto questo mestiere, perché prende

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tutta la vita di un pizzaiolo, ma dà anche tante soddisfazioni. Il bello di una gara è che il pizzaiolo si sposta dalla sua pizzeria dove lavo-ra solo con le sue materie prime e i suoi attrezzi e scopre un mondo nuovo. Dal contatto con i clienti passa al contatto con tanti e tanti altri colleghi, provenienti da città o nazioni diverse dalla sua, con un bagaglio di storie, esperienze, professionalità propria e particola-re. Così inizia una piccola grande avventura; i partecipanti iniziano a chiacchierare, a familiarizzare, a diventare amici, anche se di lì a

poco saranno sfidanti.I giorni della gara sono una vacanza vera e propria: c’è il viaggio fino a Fiumicino, si giun-ge in albergo, si è accolti dagli organizzatori, e poi alla fine delle gare c’è il grande Pizza Party finale, dove musica, pizza, ballo e festeggiamenti rincuorano i pizzaioli in basso nella classifica ed esaltano i pizzaioli vittoriosi. Ciò che importa è lo spirito di partecipazione, il gusto dell’incon-trarsi, la felicità di scherzare e fare qualcosa di nuovo insieme a tanti altri numerosi professionisti.

Uno sguardo dall’interno:FedericoSono stati, insomma, due giorni di gara pieni di tanti aneddoti e tante situazioni risolte grazie alla

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organizzazione e alla professionalità di tutto lo staff che ha permesso che la gara si svolgesse in maniera impeccabile e che non ci fosse mai malcontento da parte dei partecipanti. Solo quando tutto scorre liscio è possibile che gli animi siano tranquilli e il cuore leggero per divertirsi. Può ben dirlo Federico Del Moro che come responsabile

delle giurie è stato infaticabile girando continuamente e intervenendo per risolvere tutte le situazioni.«Un grandissimo onore è stato per me essere il supervisore della Coppa del Mondo a Squadre, e non da meno del 10° Campionato Assoluto di Pizza - ci racconta entu-siasta Federico - un’occasione incredibile di poter assistere come una piccolissima mosca ad un turbinare di emozioni espresse dai concorrenti in gara... Grandissimi pizzaioli concentratissimi a voler esprimere in una pizza tutte le fantasie più sfrenate e represse

nelle proprie attività, novità di gusto e di impasti, ricerca dell’as-soluta creazione della pizza miglio-re... Confronti tra imprenditori finalizzati alla soluzione dell’enne-sima ricerca di migliorare la propria attività... Indescrivibile poi l’atten-zione di tutti coloro che hanno fatto sì che tutto questo potesse essere possibile».

L’importanteèpartecipareFederico pone a noi e a voi che leggete una domanda importante: «Posso permettermi di chiedervi se ognuno di Voi si è mai chiesto che significa “ASSOCIAZIONE”? La

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mia risposta è certa...essere associato

significa far parte di un club che racchiude tutte le razze, che mette a disposizione del tempo libero dove esprimere opinioni, idee personali, con l’opportunità di farle conoscere agli altri e arricchi-re le nostre conoscenze.

Anche la nostra goliardia si amplifi-

ca e diventa motivo di grandi risa-te, ridere e essere in compagnia può generare una carica positiva incredibile e ci può veramente ridare le energie di un lungo anno di lavoro.Parlo come pizzaiolo e istruttore

della scuola di pizza...Il mio sogno sarebbe di

vedere riuniti tanti pizzaioli pronti a scherzare come facciamo tutti nei nostri locali. Non pensate che l’importante è vincere in una gara, anche l’ultimo classificato (come lo sono stato io) ha in ogni modo contribuito al divertimento di

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tutti. E poi che altro dire, se pensa-te di essere superiori e di non avere il coraggio di ridere, allora mi sa tanto che avete sbagliato lavoro».

LenovitàLa prima novità in assoluto della decima edizione è stata l’uso nel free style della pizza in gomma.

Niente sprechi, niente farina da buttare via, ma solo l’abilità dei pizzaioli acrobatici e tanto rispetto per il cibo che non va sprecato. Tutto ciò che s’è risparmiato in farina è andato in beneficenza.La seconda novità è la location, un palazzetto intero a disposizione, quello di Fiumicino, e dunque tanto spazio per una gara intensa alla pari di una gara “sportiva”.Non è cosa da sottovalutare avere un palazzetto, come il Pala Danubio, ci spiega Bruno Collaro.Anche nelle gare maggiori i pizza-ioli si trovano riuniti nello spazio

della gara, ma non ne hanno per loro. Devono talvolta cambiarsi in auto. Per spirito di gara si fa tutto, ma volete mettere, rincalza Claudio Fumagalli detto “Rambo”, avere degli spogliatoi a disposizio-ne per vestirsi o cambiarsi la maglietta?Lo spazio del palazzetto, ci raccon-ta sempre Rambo, ha dato la possi-bilità di allestire dei banchi in accia-io, veri laboratori per l’impasto a disposizione dei concorrenti. Una volta preparato il tutto i pizzaioli, carichi di adrenalina, hanno inizia-to la loro avventura. Per alcuni

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questa ha rappresentato la

prima esperienza: il pubblico, la gara in sé, la giuria li ha emozionati parecchio.

La garaPer chi non ha mai partecipa-to ad una gara di pizza di grande livello capire ciò che vi sta dietro non è facilissi-mo. Iniziate, allora, a pensa-re a centinaia di concorren-ti, alcuni sono stranieri e non parlano in italiano; tutti devono essere accol-

ti al meglio e messi nelle condizioni di gareggiare. State già intuendo che una gara di pizza è una cosa non da poco. Continuate poi a pensare al vostro

lavoro di pizzaiolo, ai tempi dell’im-pasto, al forno che deve essere ad una certa temperatura in base all’impasto stesso. Insomma, garantire queste condizioni (che già normalmente vanno gestite con cura in pizzeria) in una batteria di gara dove si susseguono un pizzaiolo dopo l’altro, non è facile. È l’impasto che decide il turno di gara: quando è pronto (o meglio quando il pizzaiolo ritiene sia pron-to) il gareggiante chiede e aspetta il proprio turno. Nel frattempo chi sta già gareggiando deve finire la

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propria perfor-mance, lo staff sta attento a liberare lo spazio per il prossimo. È un po’ come “marciare” in un risto-rante, lo staff apparecchia, sparec-chia e ogni concorrente è concen-trato sull’impasto, la farcitura, il calore del forno...tutto deve filare liscio come l’olio.Simonetta Zanecchia può raccon-tarci bene un’altro degli aspetti tra i “più delicati” della gara, e cioè la votazione e lo scrutinio. Da dieci anni, infatti, si occupa di spogliare le schede della giuria e da due anni la aiuta Max Sorrentino.Bisogna essere seri, precisi nelle somme, e massimamente traspa-renti, affinché il risultato sia vero e indiscutibile.«Quest’anno c’è stata una novità - ci racconta Simonetta - cioè la

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scheda tecnica scritta: gli altri anni capitava che qualcuno si emozio-nasse nel descrivere la propria ricetta ai giudici; con la scheda scritta, invece, tutti i pizzaioli hanno avuto il tempo di risponde-re tranquillamente alle domande sulla propria pizza.Sono 10 anni che faccio lo spoglio degli scrutini, Max Sorrentino da

due anni mi aiuta, ed è un genio dei dati nell’elaborazione e nella trasparenza. Al nostro campiona-to tutti i concorrenti possono veni-re da me e visionare le schede, i risultati di ogni pizzaiolo sono visi-bili a tutti. La cosa che mi è piaciu-ta e ne andiamo orgogliosi è che su Facebook ci hanno tutti fatto tanti complimenti sulla trasparenza dello scrutinio.Quest’anno sono stati tutti soddi-sfatti. E i loro complimenti signifi-cano tanto, dato che mettere su un campionato come il nostro ha bisogno di un’organizzazione

enorme, l’attenzione e lo sforzo di tutti quanti».Ricordiamo anche le due new entry che hanno dato il proprio contributo nell’organizzazione di quest’anno: sono Nicola Salvatore (responsabile API Abruzzo) e Silvio Piluscio. “Sono fiero e orgoglioso di aver partecipato all’organizzazione API - ci racconta Nicola - una forza, la più grande associazione nazionale; ognuno aveva un ruolo preciso nella gara, ma ognuno faceva poi quello che c’era da fare, come in una famiglia”.

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Album fotografico

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Le ClassificheI Premiati

I Vincitori

Classifica Classica Over 26Nome Cognome Gusto Forno Tecnica Totale

1 Fernando Staglianò 1032 240 300 15722 Fabio Trabucco 1027 240 300 15673 Cristiano Valentinetti 1054 200 270 15244 Giuliano Bressan 1051 195 270 15165 Massimo Bruni 985 220 300 15056 Andrea Previato 1016 205 270 14917 Gianluca Procaccini 997 250 240 14878 Yuri Passerini 1013 231 240 14849 Mirko Covino 1032 200 240 147210 Roberto Giannotta 1031 230 210 147111 Biagio Saccomandi 945 205 300 145012 Nicolò Cusumano 989 215 240 144413 Antonio Sirianni 941 230 270 144114 Lidia Medici 930 230 270 143015 Giuseppe Giallongo 959 200 270 142916 Ernesto Amicucci 954 195 270 141916 Giuseppe Carchedi 976 203 240 141917 Marius Chitu Alexandre 973 174 270 141718 Daniele Ucciardo 934 211 270 141519 Stefano Cadeddu 875 235 300 141020 Francesco Ricca 929 210 270 140921 Gian Mario Fenu 922 210 270 140221 Alessio Antoneli 952 210 240 140221 Luca Marcotuli 972 160 270 140222 Cristian Marzoccato 930 215 240 138523 Antonio Verolini 954 218 210 138224 Alfiero Falasca 936 200 240 137625 Filippo Mariello 933 220 210 136326 Michele Chiari 918 200 240 135827 Domenico Cuccarese 905 180 270 135528 Marco Placidi 963 240 150 135329 Thomas Marchesi 925 190 210 132530 Roberto Cerbara 817 235 240 129231 Bruno Romano 943 120 210 127332 Ioan Szabo 811 218 240 126933 Nicola Modestino Argante 773 237 241 125134 Fabrizio Pecilli 761 203 270 123435 Elisa Cecchini 829 185 211 122536 Emiliano Aureli 680 207 300 118737 Louis Lema 701 197 270 116838 Giovanni Toma 790 131 151 107239 Lénaic Dreano 705 156 150 1011

Classifica Classica Under 25Nome Cognome Gusto Forno Tecnica Totale

1 Francesco Procacci 1090 190 300 15802 Francesco Normanno 992 253 240 14853 Stefano Ovidi 1015 175 270 14604 Giuliana Roci 1036 250 150 14365 Beniamino Bilali 979 180 270 14296 Stefano Locolle 889 215 300 14047 Mario Canino 875 240 270 13858 Alessio Belli 946 220 210 13769 Luca Vezzelli 990 203 182 137510 Giovanni Canzonieri 932 188 240 136011 Mary Evelyn Cusumano 939 160 240 133912 Valerio Stella 826 190 300 131613 Rinaldo D'arienzo 872 190 240 130214 Vito Nicola Rella 794 193 300 128715 Roberto Pansini 952 200 121 127316 Domenico Ferrarini 761 199 210 1170

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Le ClassificheI PremiatiI Vincitori

Le ClassificheI PremiatiI VincitoriClassifica Teglia Over 26

Nome Cognome Gusto Forno Tecnica Totale1 Yuri Passerini 1019 270 300 15892 Antonio Iaquinta 1101 230 240 15713 Massimo Bruni 1022 240 300 15624 Vincenzo Aureli 1077 150 300 15275 Guglielmo Ermini 974 240 300 15146 Fabio Trabucco 1022 245 240 15077 Maria Tofani 951 280 270 15018 Paola De Vecchis 1024 230 240 14949 Giuseppe Carchedi 1023 190 270 148310 Alessio Antonelli 926 285 270 148111 Giuseppe Buttinelli 933 240 300 147312 Marino Cesaroni 1019 230 210 145913 Giovanni Costigliola 1016 200 240 145614 Roberto Cacchione 916 275 240 143115 Nicolò Cusumano 927 190 300 141716 Alfiero Falasca 809 285 270 136416 Giuliano Bressan 944 150 270 136417 Palmerino Amicone 917 285 150 135218 Luca Polce 838 260 240 133819 Simone Spada 774 240 300 131420 Pina Scalesse 950 180 180 131021 Fabrizio Quaranta 977 115 210 130222 Ciro Vitiello 981 105 210 129623 Fabrizio Sestito 912 230 152 129424 Pietro Pifano 846 248 181 127525 Alberto Di Pietro 824 260 180 126426 Lioara Lepadatu 783 210 270 126327 Lucio Colombo 891 90 270 125128 Pasqualino Simoni 858 110 270 123829 Giovanni Toma 916 90 211 121730 Federico Freda 699 245 210 115431 Michela Mihalache 768 160 90 101832 Stefano Cadeddu 554 115 210 879

Classifica Teglia Under 25Nome Cognome Gusto Forno Tecnica Totale

1 Maurizio Magistri 1077 275 240 15922 Roberto Gioco 981 270 240 14913 Alessandro Laudisa 972 240 270 14824 Emanuela Belli 953 210 300 14635 Luca Di Tora 826 240 300 13666 Andriy Zlotko 865 211 180 12567 Piuma Amarù 812 170 240 12228 Alin Stroia 880 210 122 12129 Cristian Aureli 799 120 150 1069

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Le ClassificheI PremiatiI VincitoriClassifica Cadetti Teglia

Nome Cognome Gusto Forno Tecnica Totale1 Enrico Di Franco 1058 170 300 15282 Lidia Medici 924 285 300 15093 Maria Teresa Aceto 988 115 300 14034 Oliver Medda 960 135 180 12755 Matteo Podda 889 150 180 12196 Cristian Georgita 733 200 270 12037 Edoardo Lauisi 791 190 210 1191

Classifica Pala Under 25Nome Cognome Gusto Forno Tecnica Totale

1 Andriy Zlotko 948 225 181 1354

Classifica Pala Over 26Nome Cognome Gusto Forno Tecnica Totale

1 Antonino Scalzo 1136 256 270 16622 Filippo Miriello 1040 230 270 15403 Massimo Bruni 985 250 300 15354 Gianluca Procaccini 960 235 300 14955 Alberto Di Pietro 923 257 300 14806 Patrizia Brugnoni 1028 168 270 14667 Luciano Rizza 1057 174 210 14418 Innocenzo Febbi 1023 192 210 14259 Giuseppe Buttinelli 933 225 240 139810 Simone Listante 945 220 210 137510 Mario Negozianti 899 206 270 137511 Antonella Benni 1036 149 180 136512 Giuseppe Corrao 862 230 240 133213 Francesco Ricca 801 220 300 132114 Salvatore Chierchia 860 245 210 131515 Michele Lopiano 818 132 270 122016 Mirko Covino 749 205 240 119417 Giovanni Toma 899 138 121 1158

Classifica Cadetti ClassicaNome Cognome Gusto Forno Tecnica Totale

1 Michele Spadano 1023 193 300 15162 Gianluigi Di Vincenzo 1018 200 270 14883 Mohammed Rahimi 940 185 300 14254 Malik Ibrahimi 880 200 300 13805 Lorenzo Peverini 918 188 240 13466 James Biswas 904 200 211 13157 Claudia Cugnata 952 207 150 13098 Musa Fazli 834 150 300 12849 Hasan Rakibul 991 195 94 128010 Francesco Castello 944 140 180 126411 Gabriele Pongetti 846 175 240 126112 Ali Hashimi 776 210 270 125613 Samsoor Naseri 741 210 270 122114 Emanuele Colò 849 190 180 121914 Ibrahim Valizade 839 200 180 121915 Saverio Pitrolo 784 210 210 120416 Linda Fortuna 732 180 270 1182

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Le ClassificheI PremiatiI VincitoriClassifica Acrobatica ProfessionistiNome Cognome Abilità Tecnica Coreografia Totale

1 David A. Cruz 357 355 355 10672 Gustavo A. Marquina Ruiz 343 360 340 10433 Francesco Normanno 355 342 345 10424 Saverio Pitrolo 340 350 330 10205 Beniamino Bicali 263 278 266 8076 Lénaic Dreano 246 230 236 712

Classifica Acrobatica AspirantiNome Cognome Abilità Tecnica Coreografia Totale

1 Daniele Ucciardo 255 255 258 7682 Giuseppe Giallongo 228 275 255 7583 Mary Evelyn Cusumano 245 250 245 7403 Nicolò Cusumano 233 235 272 740

Classifica ArtisticaNome Cognome Preferenze

1 Roberto Giannotta 52 Suresh Pereira 0

Classifica Delegazione EsteraNome Cognome Gusto Forno Totale

1 John Berg 1029 225 12542 Tamer Salman 1002 205 12073 Luigi Smine 970 230 12004 Hamed Hamedi 992 200 11925 Adel Amer 965 195 11605 Ernesto D'Arienzo 940 220 11606 Fabio Bruni 955 204 11597 Thierry Proseley 990 157 11478 Salvatore Dato 929 209 11389 Gustavo A. Marquina Ruiz 927 185 111210 Luigi Smine 909 201 111011 Iman Tarek 893 200 109312 David Oddou 932 157 108913 David A. Cruz 763 210 97314 Gustavo A. Marquina Ruiz 722 210 93215 Salvatore Dato 929 150 92916 Francesco Salvaggio 659 215 87417 Maria del Mar Fernandez Repiso 669 157 82618 Frank Lory 650 156 80619 Suresh Perera 693 90 783

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Comunicazioni API

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Comunicazioni APIAssemblea API

IpuntiemersiNell’ultima assemblea dell’API, tre sono stati i punti di maggiore inte-resse emersi nel dibattito fra soci e aziende partner.Il primo è il successo del marchio OK API, ricordato da Bruno Collaro, «attraverso cui API garan-tisce, in qualità di esperto nel settore, la bontà e l’utilità di prodotti innovativi per la pizzeria». Tra questi, ricordiamo, Francia, Molino Iaquone, Fritto King, UNIT, Toronero, iPack&Trade. Secondo punto importante è il successo della rivista Pizza Italian Food, strategico mezzo di comunicazio-ne con la base sociale e strumento di informazione apprezzato dai soci. Terzo punto, ma non per questo meno importante, durante l’assemblea è stato posto

l’accento sull’importanza che da sempre ha lo staff API della sede di Roma, di quella parte dell’organico che non fa parte del mondo pizza e che svolge ruoli come l’ammini-strazione o il marketing con alto livello di competenze, a favore dello sviluppo dell’associazione. È intervenuto poi Dario di Norscia, responsabile estero di Molino Iaquone e referente estero per l’API, nonché coordinatore delle squadre della Coppa del Mondo a Squadre. Ha fatto un breve reso-conto della sinergia di azione e immagine tra Iaquone e API. La presenza di Iaquone ed API all’este-ro si consolida attraverso le fiere: molto importante è stata la presenza al CIBUS di Parma. «È una fiera generalizzata, ma è comun-que la fiera internazionale

sull’alimentazione terza al mondo per estensione, dove il flusso di visitatori esteri è enorme». Importante anche la presenza al Pizza Expo di Las Vegas. La Coppa del Mondo a Squadre, poi, è un esempio dei risultati della visibilità di API all’estero: «i pizzaio-li investono nella gara e nel viaggio perché sanno di trovare un evento serio e ricco di stimoli».In ultimo va segnalato l’intervento di “DATO”, titolare di un’avviata pizzeria in Germania, che ha ester-nato durante l’assemblea, la diffi-coltà di reperire sul territorio tede-sco un pizzaiolo italiano. Da questo scaturisce la necessità di istituire corsi di formazione per i ragazzi tedeschi, così da creare un gruppo di bravi pizzaioli che possa-no sfornare prodotti di qualità.

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I Corsisti di Maggio 2010

Scuola Catania

Salvatore Carruba Mariano Liccardi Mariya Slobodyan

Andrea Spampinato

Istru

ttore

Mario Pulvirenti

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I Corsisti di Maggio 2010

Scuola di Roma

Teg

lia

Luciana Cataldi

Teg

liaAndrea Fantinel

Teg

lia

Raffaele Geracitano

Teg

lia

Maria Pia Mattioli

Teg

lia

Massimiliano Saieva

Teg

lia

Francesco Scalzo

Ton

da

Matteo Battisti

Ton

da

Federico Bernardini

Ton

da

Emanuele Blasi

Ton

da

Edivan Di Marco

Ton

da

Andrea Guiana

Ton

da

Stefano Locolle

Ton

da

Romolo Salvati

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Comunicazioni API

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Comunicazioni API Corsi di formazione APIScuolaRomaFabrizio Torreggiani, Direttore Generale della scuola API di Roma ci racconta la ventennale esperien-za di questa scuola, nata nel 1989 e diventata oggi un riferimento per l’Italia e per l’estero.«Facciamo dieci corsi l’anno - ci spiega - tranne a dicembre e ad agosto e li strutturiamo in quattro settimane. In pratica facciamo un corso ogni mese. La frequenza è di quattro giorni a settimana per quattro ore al giorno in cui i nostri corsisti seguono teoria e pratica. Alla teoria è dedicata un’ora al giorno: i futuri pizzaioli o i pizzaioli che vogliono aggiornarsi, impara-no elementi sulle materie prime e sulla chimica. Mettono poi subito in pratica le nozioni apprese nelle tre ore successive di laboratorio, di modo che la formazione sia completa, omogenea e ordinata, dunque efficace. Ci teniamo ai nostri corsisti, e per garantire la massima attenzione ad ognuno, i corsi sono a numero chiuso e

ristretto: accettiamo otto corsisti per la sezione pizza tonda-pala e al massimo sei corsisti per la sezione pizza in teglia.Oramai abbiamo consolidato il nostro nome, tanto che i nostri corsi sono frequentati anche da gruppi di ragazzi provenienti da altre nazioni. Ultimamente abbia-mo concluso un corso per dei pizzaioli francesi. Siamo fieri di questo, attraverso internet gestia-mo le prenotazioni e la comunica-zione, il nostro “nome” è sinonimo di garanzia nel mondo.Organizziamo per l’estero corsi a parte in lingua straniera nella nostra sede romana. I prossimi corsi che “partono” sono quelli di luglio e settembre, per la precisio-ne le date di inizio sono 6 luglio e 14 settembre.Un plauso va al mio collaboratore Massimiliano Sorrentino e alla segreteria, Catia De Santis e Romina Anzivino per l’ottima organizzazione».

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OLBIA-TEMPIOResp.ScuolaDaniele CubedduVia Galileo Galilei, 4407100 SassariCell. 346.2300210

Sard

egna

CALTAGIRONEResp.ScuolaSalvatore Saraniti LanaVia G. Galilei 12/14Caltagirone (CT)Tel. 0933.25312Cell. 339.7771600

Sicil

ia

TERNIResp.ScuolaStefano PatriziVia delle Campore, 13Terni (TR) Tel. 0744.431680Cell. 340.5111302

Umb

ria

CATANIAResp.ScuolaSalvo CucèVia Ungaretti, 995030 Mascalucia (CT)Cell. 340.4864812

Sicil

ia

CATANIAResp.ScuolaClaudio LeocataBiancavilla (CT)Cell. 366.3669509

Sicil

ia

ABRUZZOResp.ScuolaNicola SalvatorePescara Cell. 348.1888.700Teramo Cell. 346.6359756Chieti Cell. 331.2895069(Prossima apertura anche a L’Aquila)

Abr

uzzo

PUGLIAResp.ScuolaSilvio PiluscioVia Torre D’Agera70032 Bitonto (BA)Cell. 339.1323463

Puglia

SICILIAResp.ScuolaGianni NormannoVia Del Quarantotto, 13497019 Vittoria (RG)Tel. 0932.992020Cell. 330.298199

Sicil

ia

CIVITAVECCHIA(RM)Resp.ScuolaEnzo VergatiVia Mario Dirottasi, 2 Cell. 340.0684069

Laz

io

COSENZAResp.ScuolaMarcello LambertiCell. 347.8884643

Mauro MazzottaCell. 340.3357019

Calab

ria

ROMAResp.SedeNazionaleAngelo IezziVia Acuto, 13800131 RomaTel. 06.41294996Fax 06.41294983

Sede

Naz

ionale

TORTORAMARINAResp.ScuolaFrancesco MatellicaniVia nazionale 12/ATortora Marina (CS)Tel. 0985.764001

Calab

ria

Scuole Sedi Nazionali

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Per offrire ai pizzaioli italiani una qualità garantita l’API ha voluto istituire un marchio di garanzia per le materie prime più importanti e per alcuni prodotti di servizio e di consumo. I prodotti con le relative aziende che attualmente propongono il logo OKAPI attualmente sono:

MozzarellaFranciaDa un apposito disciplinare redatto da Angelo Iezzi e dalla qualità Francia,

nasce una mozzarella per pizza di qualità superiore. Eccezionale resa sulla pizza sfornata, un sapore supe-riore al palato anche dopo la cottura e soprattutto intatte le qualità nutritive.

FarineIaquoneLe farine Iaquone griffate API sono il frutto di un lungo e laborioso proces-

so di ricerca e applicazione sul campo. Grazie ad un esclusivo trattamento enzimatico si può così disporre di una gamma di farine assolutamente uniche capaci di conferire agli impasti caratteristiche di eccellenza.

FrittoKingIn collaborazione con l’azienda Romana, API ha realizzato una gamma di supplì,

antipasti e stuzzicherie che vanno per la maggiore.

VNITTestati e migliorati dopo

una lunghissima serie di applicazione nelle scuole API e nei locali dei propri associati. Ecco una gamma di

prodotti per l’igiene e la pulizia dei locali e delle attrez-zature che garantiscono igiene assoluta.

Toronero La collaborazione fra API e Toro Nero condurrà a lanciare sul

mercato una particolare salsiccia appositamente studiata e prodotta per le esigenze della pizzeria.

iPack&TradePer API il contenitore della pizza

deve essere all’altezza della pizza prodotta secondo gli standard dell’associazione. Da questa esigenza nasce la collaborazione con iPack&Trade, il nuovo contenito-re per pizza di ultimissima generazione.

DoriDopo anni di impegno nasce la

pala per pizza fuxion, la fusione perfetta tra la legge-rezza dell’alluminio e l’eleganza del legno. Un prodotto professionale garantito dalla qualità dei materiali e dalla tradizionale lavorazione completamente italiana.

ESCLUSIVOEDORIGINALEUNPIATTOPERLAPIZZABianco, circonferenza giusta e le caratteristiche cana-lette a raggiera. Il piatto per Pizza griffato API è perfetto per offrire una pizza croccante: le canalette a raggiera disegnate sul fondo del piatto consentono al vapore della pizza appena sfornata di “evaporare” salvaguardando gusto e fragranza.

TRANQUILLI - Garantisce API

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News dalle AziendeOEMLa qualità, in cucina, ha biso-gno di un ap-proccio a 360 gradi. Fedele a questa scelta, Aurea, del gruppo ALI, si propone al mercato con una produzione rinnovata nel design - completamen-te ideato in Italia - e aggiornata alle esigenze della preparazione dinamica degli alimenti, attenta in pri-mo luogo a rispettare la “naturalezza” delle pietan-ze. Le serie di tagliaverdure, cutter, mixer, pelatori, tritacarne, hamburgatrici, segaossa, motoriduttori e affettatrici danno concretezza a un’ampia disponibi-lità di soluzioni che si adatta, in modo professionale e versatile, alle molteplici richieste di chi necessita di strumenti di lavoro affidabili nel tempo, semplici nell’utilizzo e performanti nelle applicazioni. www.oemali.com. Per informazioni: [email protected]

DABLa birra cruda DAB ha vinto per la terza volta consecutiva il titolo di “miglior birra premium lager chiara” ai World Beer Awards. Nata a Dortmund nel 1868, DAB Cruda è una chiara tutta naturale, dal parti-colare gusto morbido e pulito, prodotta secondo il tipico metodo a bassa fermentazione. Grazie all’accurata selezione delle materie pri-me e all’eliminazione di tutti i trattamenti inutili sul prodotto finito, DAB Cruda consente a chi l’assaggia di riscoprire la freschezza e la fragranza “dei tempi passati”.Le caratteristiche distintive di DAB Cruda la rendono perfetta per ac-compagnare i nostri momenti più belli, a casa e fuori, da soli e in compagnia. Inoltre, il suo gusto morbido e gradevolmente amaro, abbinato alla sua leggerezza, la rendono una “birra da tavola” ideale. Info: www.dabcruda.it

FerrarelleGrande soddisfazione e segno del successo di un’acqua storicamente amata dalla ristorazione italiana e dalle famiglie: Ferrarelle ha chiuso bene l’esercizio con un fatturato in aumento. Anche i volumi di vendita hanno registrato un incremento del 4,3%. A fronte di tali successi l’azienda prose-gue il piano di investimenti volto all’ammoderna-mento e potenzia-mento delle strut-ture produttive per offrire sempre il meglio.

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News dalle Aziende

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Ben ritrovati. La scorsa volta avevamo accennato alle principali categorie dei finanziamenti presenti sul mercato e le avevamo distinte in due grandi classi, quelle che prevedono un contributo in conto capitale e quelle che prevedono invece una agevolazione nelle condizioni di tasso. Nella pratica corrente le più diffuse sono le forme miste, cioè i finanziamenti che prevedono la combina-zione delle due agevolazioni, una parte coperta da un contributo a fondo perduto e la restante a condizioni agevolate.A questo si aggiunge la possibilità di accedere al Fondo di Garanzia, cioè ad una garanzia pubblica così da agevolare in modo concreto l’accesso della piccola impresa al finanziamento bancario. Il Fondo di Garanzia per le piccole imprese è stato isti-tuito diversi anni fa per favorire l’accesso al credito dei piccoli operatori mediante la concessione di una garan-zia pubblica. È stato finora non molto utilizzato forse anche per la mancanza di una corretta informazione da parte delle banche.Non staremo qui a discorrere sulle diverse modalità di intervento di questa garanzia, ma è sufficiente sapere che la sua richiesta potreb-be facilitare di molto l’ottenimen-to del finanziamento che si inten-de richiedere. C’è la possibilità di fare ricorso a tale garanzia anche per operazioni a breve termine, come per esempio un prestito rimborsabile in 18 mesi. La garan-zia arriva a coprire normalmente il 60% dell’importo richiesto. Tale

garanzia ha un costo che varia a seconda del luogo nel quale l’impresa è presente, della dimensione dell’im-presa e del tipo di operazione richiesta, e che non supera comunque l’1% dell’importo garantito, quindi non dell’intero finanziamento ma solo di quella parte coperta, cioè solo di quel 60%. È un costo che si sostie-ne una sola volta.Attualmente la suddetta garanzia non è prevista per le imprese con sede legale nelle regioni Lazio e Toscana.Con decorrenza 1 giugno 2010 per superare tale limite territoriale alcune banche, tra le quali Intesa Sanpaolo, in stretta collaborazione con Eurofidi hanno previsto l’utilizzo indiretto di questa garanzia sia per i finanzia-menti a breve termine sia per quelli a medio e lungo termine con una durata massima di 7 anni.Per una adeguata consulenza, anche su un parere di ammissibilità, consiglio, come già ripetuto più volte, sempre di rivolgersi agli esperti del proprio Confidi che vi sapranno assistere nella predisposizione delle prati-che di richiesta.

a cura di MassimoOttaviani dottore commercialista e revisore dei conti

Info Tecnico Legislative

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