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Registrazione Tribunale di Roma n. 103-99. Spedizione in a.p. -45% Art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di S. Alessio Siculo (Me) Periodico - Organo ufficiale dell’O.S.AP.P. Anno XI - numero 14 - 24 agosto 2009 Le bugie e le Le bugie e le mezze verità mezze verità hanno le hanno le gambe corte gambe corte

Polizia Penitenziaria Domani

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n.14 del 24 agosto 2009

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Page 1: Polizia Penitenziaria Domani

Registrazione Tribunale di Roma n. 103-99. Spedizione in a.p. -45% Art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Filiale di S. Alessio Siculo (Me)

Periodico - Organo ufficiale dell’O.S.AP.P. Anno XI - numero 14 - 24 agosto 2009

Le bugie e leLe bugie e le

mezze veritàmezze verità

hanno lehanno le

gambe cortegambe corte

Page 2: Polizia Penitenziaria Domani

2 Numero 14 - Anno XI - Lunedì 24 agosto 2009

In Amore, in Guerra e, da quanto

apprendiamo, nel Sindacato tutto è

ammesso.

Persino, da quanto apprendiamo,

trasformare a fini di tessere una

realtà assai parziale e non risoluti-

va nell’“economia” e nelle gravissi-

me ed ormai insopportabili carenze

di organico del Personale di Polizia

Penitenziaria, quale quella dei

distaccati ai Prap, nelle Scuole ed

al Dap-Ministero della Giustizia.

Perché ai fini del tesseramento?

Perché spesso più si è “poveri” e

più la guerra è tra i “poveri”. I più

poveri nell’Amministrazione peni-

tenziaria sono i Poliziotti Peniten-

ziari e, da sempre ma ancora più

nei momenti di grave disagio quale

quello che stiamo vivendo, l’abitu-

dine non è quella di attribuire le

responsabilità verso l’alto, a chi

comanda o dispone in maniera

discrezionale ed errata, bensì a

coloro che più direttamente vedia-

mo perché vestono (o dovrebbero

vestire) la nostra stessa uniforme e

che a nostro avviso sono i c.d.

“imboscati” o “fannulloni”.

Quindi, accade negli istituti che i

Colleghi/e dei servizi a turno guar-

dino con malcelata “rabbia” ai Col-

leghi/e delle Traduzioni ovvero

degli Uffici e poi, salendo ma sem-

pre restando nel Corpo, ai Colle-

ghi/e dei Provveditorati, delle

Scuole e del Dipartimento.

In sintesi, basta attaccare i Poli-

ziotti Penitenziari che stanno al

Dap, nei Prap, nelle Scuole o negli

Uffici e le tessere, da parte dei Col-

leghi/e dei servizi a turno ed a

diretto contatto con i detenuti che

sono la maggioranza, dovrebbero

venire quasi automaticamente.

E il “gioco”, per dirla tutta, era già

iniziato con la storia del recupero

del Personale degli spacci che,

guarda caso, il Capo del Dap Ionta

delle mille e una cose da fare subi-

to ha assunto quale priorità pres-

soché assoluta e….unica.

Non volendo difendere niente e

nessuno, né tanto meno le posizio-

ni di privilegio, essendo stati,

peraltro e guarda caso, per anni i

in primain prima

[email protected]

di

LeoBeneduci

Le bugie e le mezze veritàhanno le gambe corte

In amore, in guerra e

anche...nel sindacato

tutto è ammesso

primi e unici come sindacato a

richiedere la definizione degli

Organici e di inserire nella mobili-

tà a domanda Dap, Prap e Scuole

ovvero trasparenza e legittimità

nelle procedure di assegnazione a

tali sedi, abbiamo provato a fare

due conti anche noi sulle c.d. ecce-

denze esistenti in certe sedi.

Nella ricerca da Noi effettuata il cri-

terio esclude le unità addette a

compiti operativi quali la sorve-

glianza e le scorte, nonché i Poli-

ziotti Penitenziari che svolgono

attività direttamente connesse alla

sicurezza (compresi i detenuti) o

alla gestione di incombenze legate

alla gestione-organizzazione del

Corpo, mentre ricomprende anche

coloro che svolgono incarichi per i

quali sarebbe previsto personale di

altri profili e che “fannulloni” o

“imboscati” assolutamente non

sono.

Dipartimento dell’Amministrazione

penitenziaria e servizi connessi:

circa 200 unità eccedenti o da

ricollocare in funzioni di istituto o

direttamente connesse alle stesse;

Ministero della Giustizia – Uspev:

circa 50 unità eccedenti o da ricol-

locare in funzioni di istituto o diret-

tamente connesse alle stesse

Provveditorati Regionali: circa 150

unità eccedenti o da ricollocare in

funzioni di istituto o direttamente

connesse alle stesse:

Scuole e Istituti di Istruzione: circa

150 unità eccedenti o da ricolloca-

re in funzioni di istituto o diretta-

mente connesse alle stesse con

l’”avvertenza” che parte del Perso-

nale in servizio alle Scuole è lì per-

ché non può prestare servizio negli

istituti e a diretto contatto con i

detenuti.

Mancano i dati riguardanti UEPE e

Procure che però, riteniamo, non

siano superiori alle 100 unità.

Almeno per i livelli centrali e perife-

rici, quindi e nella migliore delle

ipotesi, non oltre 600/700 unità

eventualmente da “recuperare”,

che non sono certo un’inezia e che

comunque rappresenterebbero

meno del 10% della carenza di

Personale per un Corpo di Polizia il

cui organico è fermo dal 1992 e

non, come qualcuno ha scritto, dal

2001.

Peraltro, ulteriori domande appa-

iono d’obbligo.

1)Non si parla mai di eccedenza di

Direttori o di Educatori al Dap, nei

Provveditorati e nelle Scuole,

eppure ci sono decine di istituti

senza direttore titolare (con prov-

vedimenti di missione che durano

da mesi) ed alcune delle proteste

dei detenuti in corso riguardano la

mancata convocazione delle Equi-

pe di osservazione e trattamento e

la mancata possibilità di fruire di

permessi e benefici per mancanza

di Educatori negli istituti. Si fa quin-

di peccato a pensare male di quei

sindacati che, rappresentando

anche altri profili, parlano solo di

“imboscati” nella Polizia Peniten-

ziaria?

2)Negare la possibilità che appar-

tenenti al Corpo prestino servizio

negli Uffici, ovvero che Poliziotti

Penitenziari e non altre figure si

occupino e amministrino propri

Colleghi/e, invece che pretendere

che ciò avvenga con trasparenza e

legittimità (come mediante organi-

ci certi, interpelli e periodici avvi-

cendamenti), sottende forse il ten-

tativo, mai sopito nel tempo, di

relegare la Polizia Penitenziaria

alla mera apertura-chiusura delle

celle?

3)Che cosa può essere ritenuto più

agevole e comodo per l’attuale

Ministro della Giustizia che non ci

sembra ancora debitamente coin-

volto: aumentare in maniera netta

e consistente l’organico del Corpo,

come detto fermo al 1992, o pre-

stare fede alle voci che sostengo-

no che i Poliziotti Penitenziari ci

sono e vanno solo recuperati?

Occorre, quindi ed in conclusione,

stare bene attenti perché anche le

mezze verità, dette al momento

sbagliato, possono risultare di

molto peggiori delle bugie e provo-

care danni irreparabili.

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3Numero 14 - Anno XI - Lunedì 24 agosto 2009

BLOCK NOTESAppunti dal ‘pianeta Giustizia’

Oltre 20mila detenuti (pari acirca il 30-40%) sono stranieri. Que-sto dato ha convinto il Ministro dellaGiustizia a chiedere aiuto all'UnioneEuropea. “O l'Ue fa applicare i tratta-ti per il rimpatrio dei detenuti – hacommentato Alfano - oppure ci si dài fondi necessari per realizzare nuovipenitenziari”. “Intenzione del governo- ha sottolineato il Guardasigilli - nonè quella di far ricorso a nuove amni-stie o indulti, ma di costruire nuovecarceri per le quali, però, servonofondi. Per 17mila nuovi posti occorro-no 1,5 miliardi di euro: 200milionisono stati già stanziati dal Cipe, ma -ha aggiunto il ministro - devono esse-re definite le altre fonti di finanzia-mento prima di portare il piano carce-ri in uno dei prossimi consigli deiministri "entro il 15 settembre". Daqui il richiamo del Guardasigilli all'Ue:"Il nostro sistema detentivo è capacedi accogliere i detenuti italiani ma sea questi si sommano stranieri i pro-blema si ingigantisce. Sino ad ora cisono stati oltre 30 provvedimenti diamnistia e indulto talchè ogni dueanni in media le carceri si svuotava-no e poi si riempivano di nuovosenza che si costruissero nuovi peni-tenziari". Ma dal momento che "amnistia eindulto assolutamente incompatibilecon bisogno si sicurezza dei cittadi-ni", secondo il ministro - "l'unica stra-da costruire nuove carceri". "Abbia-mo interpellato l'Europa e durante lapresidenza svedese ho fatto presen-te che l'Ue non può da un lato di con-dannare l'Italia con perché in cella sista stretti e poi chiudere gli occhi di

ANNO XI - n. 14 Lunedì 24 agosto 2009

Direttore Responsabile Leo Beneduci

Direttore Editoriale Domenico Nicotra

Vice Direttore Domenico Mastrulli

Capi Redattori Canio Colangelo - Pasquale Montesano Gennaro Ricci

Direttore Organizzativo Luca Cruciani

Coordinamento Redazionale Alfio Grasso

Stampa Graph snc - S. Alessio Siculo

Roma - Via della Pisana, 228. Tel. 06.61165588 - 06.66154010. Sono sedi di Polizia

Penitenziaria Domani tutte le segreterie regionali dell’O.S.A.P.P.

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PRESENZE - Il Guardasigilli pone le regole per “l’ospitalità” dei detenuti stranieri che superano il 30%

[email protected]

di

DomenicoNicotra

Alfano chiede i soldi all’UE

fronte a un fenomeno che è soprat-tutto italiano e cioè che tra il 30 e40% dei detenuti è straniero. L'Euro-pa o fa applicare i trattati o ne stipuladi nuovi oppure ci si dà i fondi neces-sari per realizzare le carceri. Non esi-stono altre strade altrimenti l'Europaabdica rispetto a un proprio compitofondamentale".

'Ho sentito il ministro Alfano annunciare per meta' settembre un piano

del governo sulle carceri. A me parrebbe utile che questo piano fosse

preceduto da un dibattito parlamentare''. Lo ha detto il vicepresiden-

te del Senato, Emma Bonino. Per l'esponente radicale ''ci sono alcu-

ni problemi di fondo, a parte quello dell'edilizia penitenziaria, che

vanno dal sottorganico della Polizia penitenziaria al sovraffollamento.

A settembre il Piano Carceri

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Spray per difenderci dagli ‘attacchi’

4 Numero 14 - Anno XI - Lunedì 24 agosto 2009

NAPOLI SECONDIGLIANO - E’ iniziata dall’istituto campano la distribuzione di bombolette contro gli insetti

E' iniziata da Napoli la distribuzione

di uno stock di bombolette spray al

personale di Polizia Penitenziaria

per 'difendersi dagli insetti'. La sicu-

rezza all'interno delle sezioni non

ha prezzo. Un prezzo che però

questa amministrazione e questo

ministro della Giustizia stanno

ugualmente facendo pagare a que-

gli uomini e a quelle donne impie-

gate nei servizi a contatto con il

detenuto. La distribuzione di bom-

bolette per gli insetti è stata effet-

tuata per preservare la 'pelle' dei

poliziotti. Viste le condizioni igieni-

che e sanitarie delle strutture car-

cerarie italiane anche un attacco di

zanzare può risultare letale per chi

in carcere ci lavora.

Con circolare n. 0269464 - 2009 del 21 luglio 2009 il Capo del Dipar-timento Franco Ionta visto il momento di particolare complessitàdel sistema penitenziario ha disposto che all'interno delle struttu-re il Comandante di Reparto e il Direttore, soprattutto laddove nonsia presente il Dirigente aggiunto: non si assentino contempora-neamente per la fruizione del congedo estivo. Tanto è stata presa“seriamente” l’iniziativa del Capo del Dipartimento che presso

alcuni Provveditorati si sono addirittura premurati di monitorare leassenze dei comandanti a qualsiasi titolo assenti anche nel caso diconvocazione da parte dello stesso ufficio. Peccato che i Coman-danti di Reparto percepiscano un po’ meno dei Direttori a cui alme-no nella disposizione del Capo del Dap sono equiparati e peccatoche sul territorio in alcuni Istituti come in alcuni Provveditorati cisiano al momento solo Vice e non titolari né vicari.

Ionta dispone ma non cambia il... copione

Nell’incontro con le organizzazioni sindacali al Dap del 24 luglio si era,

tra l’altro, appreso che per le 62.302 ore di straordinario arretrate e non

pagate nel primo semestre 2009 si sarebbe provveduto mediante le inte-

grazioni del monte ore già dal mese di luglio. Accade, invece, che ad

agosto già non si pagano le prestazioni straordinarie di giugno. Tra gli

esempi da citare ci sono le 40 ore effettuate di cui 5 in pagamento e 35

accantonate.

Offerta speciale per gli straordinari

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5Numero 14 - Anno XI - Lunedì 24 agosto 2009

E' entrata in vigore la Legge n. 94

del 15 luglio 2009 che ha introdotto

delle sostanziali modifiche sul regi-

me detentivo di cui all’art. 41 bis

OP. Alcuni interventi del legislatore

si inseriscono nel quadro delle

misure di prevenzione antimafia

per una più articolata ed efficace

attività di contrasto al fenomeno

della criminalità organizzata ed

eversiva.

Le principali novità sono rappre-

sentate da:

Nuove norme per il 41 bis

NUMERI - Il DAP ‘ritocca’ i posti disponibili negli Istituti italiani, falsando la reale condizione di invivibilità

Il gioco delle tre carte3.219 posti in meno nelle carceri e la capienza regolamentare passa da 43.032 a 39.813 men-

tre la capienza tollerabile, che secondo il Dipartimento è di 64.039, in realtà non è superiore a

59.800. Questo significa che al 10 agosto la capienza tollerabile è stata superata di quasi 4000

unità. Al DAP giocano sui numeri e la capienza tollerabile la fanno derivare dalla capienza rego-

lamentare aumentata del 50% (nelle celle da due posti aggiungono il terzo letto) e anche que-

sto dato è assolutamente falsato perché entrerebbero nella capienza

regolamentare anche gli isolamenti e le infermerie.

- durata di efficacia del DM portata

a quattro anni;

- competenza esclusiva del Tribu-

nale di Sorveglianza di Roma sui

reclami

- maggiore attenzione custodiale

specialmente rivolta ad impedire

comunicazioni non consentite ed il

passaggio di oggetti tra detenuti

inseriti in diversi gruppi di socialità.

- Il DAP, dal canto suo, ha emana-

to una circolare rovesciando, di

fatto, sul personale dei reparti e

quello addetto alla vigilanza nelle

sale colloqui dove si teme che

avvenga la trasmissione di ordini e

messaggi. Nella circolare si legge:

è prevista la fruizione di un solo

colloquio visivo mensile che deve

essere comunque videoregistrato.

- La legge impone altresì il control-

lo auditivo del colloquio visivo,

ovviamente previa autorizzazione

della competente autorità giudizia-

ria.

- Le telefonate possono essere

effettuate solo se il detenuto, nel-

l’arco del mese solare, non ha frui-

to del colloquio.

Per quanto riguarda i colloqui visivi

e telefonici con i difensori la legge

n. 94 del 2009 stabilisce che i dete-

nuti hanno la possibilità di effettua-

re fino a un massimo di tre volte a

settimana una telefonata o un col-

loquio con i loro difensori della

stessa durata di quelli previsti con i

familiari (dieci minuti per la telefo-

nata e un’ora per il colloquio).

Volontari per la sorveglianza esterna: commissionate10.000 pettorineSta per partire un'iniziativa clamorosa sul fronte della sicurezza degli istituti e della

tutela del personale di Polizia Penitenziaria. L'iniziativa prevede, tra le altre cose, la libe-

ra istituzione di associazioni di volontari che s'incarichino, in base all'ultimo provvedi-

mento di legge sulla sicurezza delle strade, della sorveglianza intorno agli istituti peniten-

ziari più a rischio. E' stata già commissionata una fornitura di 10.000 pettorine con la

scritta 'Ausiliario della Sicurezza Penitenziaria' e dal prossimo settembre si possono fir-

mare accordi con le istituzioni cittadine che vogliono aderire all'iniziativa.

Rebibbia: mantenimento della socialità fino a tarda oraIl Capo del DAP Franco Ionta ha scritto alle organizzazioni sinda-

cali per chiarire la scelta del mantenimento della socialità a Rebib-

bia fino a tarda ora. “La scelta di confermare - scrive Ionta - anche

per quest’anno, dal 1 luglio, la socialità nelle stanze di detenzione

dalle ore 18.50 alle ore 22, seppur riconoscendo un conseguente

maggior sforzo da parte degli operatori, è innegabile che contribui-

sca al raggiungimento di una dignitosa qualità della vita in Istitu-

to”. “Si ritiene, infatti, che non confermare la socialità estiva sareb-

be stato, al contrario, un messaggio di chiusura dell’Amministra-

zione sicuramente malinteso dalla popolazione detenuta”.

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6 Numero 14 - Anno XI - Luned’ 24 agosto 2009

Disagi oltre al sovraffollamentoPROTESTE - Como, Firenze, Perugia, Biella: dalla battitura delle inferriate al lancio delle bombolette

Como, Firenze, Perugia, Biella dalla

battitura delle inferriate al lancio delle bom-

bolette, con incendio delle lenzuola e non

solo. In queste ultime ore, come una sorta di

reazione a catena, si stanno moltiplicando

gli episodi in cui dal “rumore” ottenuto sbat-

tendo pentole ed oggetti di metallo, i detenu-

ti stanno passando a proteste più gravi e

pericolose (soprattutto per loro stessi) come

a Como in cui sono state lanciate acqua e

bombolette contro i neon con l’intento di

creare corto circuiti, a Firenze-Sollicciano

dove sono state messi fuori dalle finestre

giornali e lenzuola in fiamme, oppure a Biel-

la dove le detenute hanno lanciato all’inter-

no della sezione farina, sugo e pomodori,

oltre alle immancabili bombolette.

Eppure la circolare Ionta del 6 luglio sul-

l’emergenza estiva in cui si indicava l’esi-

genza, persino oltre le possibilità e le risor-

se disponibili, di non abbandonare le attività

trattamentali era stata condivisa da tutti i

Provveditori quale concreto e fattivo stru-

mento per fronteggiare condizioni critiche e

in alcune regioni gli stessi Provveditori,

prima di andare in ferie, hanno disposto di

accentuare le iniziative rivolte al trattamento

anche se il Personale che tali iniziative

dovrebbe seguire non c’è assolutamente.

Comincia ad esserci qualcosa che non va,

oltre il sovraffollamento.Il Senatore Totaro chiede l’aumento diorganico Dopo la protesta dei detenuti del Carcere di

Firenze Solicciano il Senatore del Pdl in una

nota indica come la situazione di tale istitu-

to, dove è scoppiata una protesta, sia

da tempo insostenibile in ragione dell’ecces-

sivo sovraffollamento e di una grave caren-

za di Personale. Tali condizioni hanno porta-

to ad un’insurrezione del detenuti che

avrebbe potuto mettere a repentaglio la

sicurezza dei pochi agenti di polizia peniten-

ziaria presenti. Il Senatore Totaro, che è

stato eletto a Scandicci dove abita e dove

era già Consigliere Comunale e che, quindi,

la situazione di Firenze- Sollicciano la

dovrebbe conoscere dal vivo, conclude il

suo intervento facendo appello al Governo

acchè si lavori nei sensi indicati dal Ministro

Alfano per trasferire i detenuti extracomuni-

tari nelle carceri dei propri Paesi e perché si

aumenti il numero degli agenti

penitenziari. C’è sempre bisogno di chi è

anche dalla parte della Polizia Penitenziaria.

Adesso però occorrerebbe un altro piccolo

sforzo: andare dal Collega di partito Angeli-

no Alfano e chiedergli perché di aumentare

l’organico della Polizia Penitenziaria (fermo

dal 1992 ndr) non ne vuole assolutamente

sentir parlare

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7Numero 14 - Anno XI - Lunedì 24 agosto 2009

zappingzappingNews dal Mondo e dall’Italia

Il boss che ama l’arte eregala due disegni adun latitante dal 41 bis

“Spoleto 01/01/99” e “Spoleto 19/01/99”: un luogo e due date che

aprono uno scenario inquietante. Spoleto, luogo dove è sito il carce-

re di massima sicurezza. Gennaio 1999: il periodo in cui Francesco

Schiavone era detenuto. Due suoi disegni sono stati trovati in una

villa di Casapenna, a casa del boss Michele Zagaria. I due disegni

'particolari' portano la firma di Francesco Schiavone Sandokan,

capoclan rinchiuso al 41 bis. Si tratta di un effige di Cristo ed un ritrat-

to di Che Guevara, che, adesso, sono al vaglio degli inquirenti e della

Soprintendenza per i Beni archeologici ed artistici. Le terre di camor-

ra sono prolifiche di appassionati d’arte e letteratura. Il capoclan San-

dokan ama Van Gogh e Tiziano. Per i «cumparielli» di camorra, Fran-

cesco Schiavone resta e resterà sempre “Ciccio Barbon” battezzato

mediaticamente con suo disappunto Sandokan, il superboss che per

anni s'è fatto beffe delle polizie di mezzo mondo sfuggendo alla cat-

tura con l' astuzia e la velocità d' una tigre e dal carcere invia mes-

saggi e fa in modo che questi capitano nelle mani di un boss latitan-

te. Ma la storia di Sandokan diventa leggenda nel mondo criminale

quando, nel 1993, il boss esce di galera e sparisce prima che gli

possa essere notificato il provvedimento di sorveglianza speciale.

Quando l'11 luglio del 1998 gli agenti della Dia lo catturarono nel suo

nascondiglio bunker a Casal di Principe, non si trovarono di fronte a un

eroe romanzesco bensì a un uomo di 44 anni, con lo sguardo impaurito

celato dietro un gran paio di occhiali e una corporatura massiccia da con-

tadino. E di sicuro non immaginavano che, dentro quell'appartamento blin-

dato nascosto nella sua villa, avrebbero ritrovato tele dipinte dal «padri-

no», con relativa firma in calce. Faticarono, i poliziotti, a destreggiarsi fra

gli autoritratti, i quadri con immagini sacre e un profilo di Napoleone che

osservava l'orizzonte al tramonto.

Una passione, quella per la pittura, testimoniata anche dai numerosi libri

su Cézanne, Van Gogh, Tiziano e altri autori celebri sugli scaffali in ferro.

Gli stessi scaffali su cui campeggiavano due computer collegati a Internet.

Toccherà adesso agli investigatori svelare in che modo i due disegni firma-

ti da Sandokan siano finiti a casa di Zagaria. E soprattutto bisognerà sve-

larne il significato.

Il Cristo in croce con la spina potrebbe essere la rappresentazione della

morte; il ‘Che’ con la stella a 5 punte sul capello potrebbe significare la

rivoluzione del clan. Significati (ancora da verificare) che sono al vaglio

anche degli inquirenti che hanno sequestrato i disegni.

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