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Portfolio sara soldaini architetto

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il progetto consiste in una

riqualificazione di un

antico zuccherificio del

‘600. Costruzione esclusi-­

vamente in terra cruda

svolta con la tecnica del

Pisè.

L’architettura comprende

di un grande bacino per la

raccolta dell’acqua piova-­

na e un acquedotto per il

trasposto dell’acqua fino

allo stabilimento stesso che

presentava una grande

ruota per macinare lo zuc-­

chero. Il progetto sul nuovo

prevede un museo che

racconti la storia della zuc-­

cherificio.

Il progetto consiste in un

restauro strutturale e

urbano dell’antico borgo

del Casentino, in provin-­

cia dell’Aquila. Il borgo

un tempo contava di un

centinaio di abitanti, ma

adesso è completamente

deserto a causa della sua

inagibilità dovuta al terre-­

moto stesso.

La parte da me interessata

è un lotto vicino alla chiesa,

occupato da residenze e

scantinati. La riqualificazio-­

ne prevede la ristrutturazio-­

ne delle residenze e

l’inseriemento di una strut-­

tura ricettiva e di una zona

ristoro per l’accoglienza

dei turisti.

Il progetto nasce da una

necessaria riqualificazio-­

ne della zona, completa-­

mente abbandonata. Si-­

tuato nella campagna

pratese ina una piccola

frazione, Comeana,

vicino alla zona industriale

di Carmignano. L’intero

lotto che comprende la

fabbrica e il terreno circo-­

stante verrano riqualificati

con l’inserimento di una

zona che comprenderà

una scuola superiore,

zona residenziale, centro

per la promozione dei pro-­

dotti locali e un centro

termale.Il progetto in que-­

stine riguarderà la zona

termale

Il progetto di recupero ri-­

guarda la parte termina-­

le del complesso delle

murate con parcheggio

annesso, che si affaccia

su Viale Giovine Italia.

Verrà inserito al posto

delle due braccia termi-­

nali un urban center che

ospiterà auditorium, bi-­

blioteca, uffici, atelier e

una zona residenziale.

Sottostante l’intera area

sarà pensato un par-­

cheggio sotterraneo che

sostituirà il piccolo

parcheggio esistente.

L’antico muro del carce-­

re sarà abbattuto per

dare apertura a questo

nuovo complesso che

dovrà abbracciare e ac-­

cogliere il visitatore.

La tesi prevedeva prima

della studio sull’aggregato

individuato, tutta un’analisi

sulle murature storiche del

paese di Casentino. Le

varie tipologie di murature

sono state catalogate e

raggruppateraggruppate in quattro ca-­

tegorie principali che si dif-­

ferenziavano a seconda

dei sette parametri

resistenza della malta, oriz-­

zontalità dei filari, regolarità

La tesi prevedeva prima

della studio sull’aggregato

individuato, tutta un’analisi

sulle murature storiche del

paese di Casentino. Le varie

tipologie di murature sono

state catalogate e raggrup-­

patepate in quattro categorie

principali che si differenzia-­

vano a seconda dei sette

parametri: qualità della

malta, forma degli elementi

sfalsamento dei giunti verti-­

cali, orizzontalità dei

filari,dimensione degli ele-­

menti, qualità degli element

resistenti, presenza di diato-­

ni. Lo studio è poi stato ap-­

profondito individuando un

aggregato che avesse de-­

terminate caratteristiche e

di forma conpatta e isolata.

La prima analisi è consistita

nello studio degli accresci-­

menti dell’edificio e dei mec-­

canismi locali di collasso

delle varie cortine murarie

che presentano lesioni. In se-­

condo momento siamo pas-­

sati ad un’analisi del compor-­

tamento globale

dell’aggregato per mezzo del

softwere tre muri. Il tutto si è

concluso con una riprogetta-­

zione dell’intero blocco e

dell’area antistante

[M.d.3]

[M.d.T]

[M.d.F]

[M.d.T]

[M.d.T]

[M3]

[M.d.T]

[M.d.T]

[M.d.1]

Meccanismi di danno via dell’Acquaro

L’Oratorio dell’antico comples-­

so dei frati filippini è stato rilevato

con tecniche strumentali, quali

laser Scanner che ci ha permes-­

so di ottenere la nuvoila di punti

con la quale siamo andati a re-­

situire graficamente parte

dell’aula.

Il rilevo è stato poi implementato

attraverso un rilievo diretto con

rotella metrica per inserire quei

punti che risultavano nascosti.

Il tutto si è concluso con una

campagna fotorafica che ci ha

permesso di,

una volta inserite tutte le foto

su photoscan, ottenere il mo-­

dello tridimensionale della

volfa analizzata. si sono così

ottenute tre visualizzazioni,

quella a nuvola di punti,

quella geoemetrica e quella

dal modello di photoscan.dal modello di photoscan.