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007 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 4, numero 25, dal 2 all’8 luglio 2007 Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona 252 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. FISCO La Corte dei Conti difende gli Stu- di di Settore. In materia di entrate i giudici contabili hanno segnala- to con preoccupazione le “resi- stenze incontrate sui nuovi studi di settore”. Permane inoltre la dif- ficoltà di controllo della spesa corrente primaria nelle grandi ca- tegorie “a rischio”: pubblico im- piego, pensioni e spesa sanitaria. ONAOSI Il CdA dell’ONAOSI ha chiesto al- l’ADEPP la convocazione di un’Assemblea straordinaria sulla sentenza 190/2007 della Corte Costituzionale: “il principio po- trebbe essere esteso, per trasci- namento, a tutti gli altri Enti del D. Lgs. 509/94”. ETICHETTE Dal 1 luglio si applica il regola- mento europeo 1924/2006 che stabilisce i principi generali appli- cabili a tutte le indicazioni fornite sui prodotti alimentari; si applica alle indicazioni nutrizionali e di sa- lute sia nell’etichettatura che nella pubblicità. ORTHOVET SUPER SITE È attivo alle pagine web www.orthovetsupersite.org il nuo- vo sito dell’ESVOT. L’obiettivo, spiega Aldo Vezzoni, Presidente della Società Europea di Ortope- dia Veterinaria, è di promuovere l’interscambio di informazioni nel- la comunità internazionale di orto- pedia veterinaria. CLIMA Un tavolo permanente tra il mini- stro dell’Ambiente e quello della Salute per affrontare, valutare e programmare gli interventi legati ai rischi per la salute legati all’am- biente: dai cambiamenti climatici all’aria inquinata delle città. La proposta è del ministro dell’Am- biente, la tutela del territorio e del mare, Alfonso Pecoraro Scanio. “SALVACONTRADE” È imminente l’emanazione del de- creto sulla fiscalità delle associa- zioni senza fini di lucro, in favore delle tradizioni locali più antiche fra cui è annoverato il Palio di Sie- na. Per le contrade senesi si preannunciano esenzioni fiscali. Brevi Presentato il Ddl sull'intramoenia la PR O FESSI O NE VETERINARIA www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line Gli Ordini siano “giudici” delle professioni “Occorre costruire i percorsi di acces- so alla professione per assicurare l’a- deguata preparazione del professioni- sta senza bloccare l’ingresso di nuovi concorrenti. Non è necessario abolire gli ordini, ma riformarli. Il loro compito precipuo è la promozione della qualità delle prestazioni, il continuo aggiorna- mento dei professionisti, la tutela dei clienti prima che degli iscritti. È questo il salto di qualità”. Così Antonio Catricalà, presidente dell’Autorità garante della concorrenza nel corso della presentazione della Re- lazione Annuale sull’attività svolta nel 2006. In primo piano, al capitolo sugli interventi svolti nel settore delle profes- sioni, il Garante ha ricordato il procedi- mento che ha riguardato la veterinaria, concludendo che la FNOVI si è impegnata a tutte le azioni che hanno permesso la chiusura dell’istrutto- ria: intervenire sul codice deontologico - in modo da consentire ai medici veterinari la pubblicità su titoli e specializzazioni professionali, caratteri- stiche del servizio offerto, onorario e costi complessivi delle prestazioni - nonché a introdurre una disposizione in base alla quale il professionista determina con il cliente il compenso professionale e ad abrogare altre norme in contrasto con la concorrenza come pure la previsione di una di- stanza minima tra le strutture veterinarie. Infine, la Federazione si è impe- gnata a sottoporre all’Autorità tutte le eventuali future revisioni del codice deontologico rilevanti ai fini della tutela della concorrenza. Due giorni dopo, il 28 giugno scorso, Catricalà è tornato sul tema delle professioni, riferendo alle Commissioni riunite Bilancio e Attività Produtti- ve i risultati dell’adeguamento degli Ordini alla Legge Bersani e lamen- tando che, a differenza dei veterinari, molti Ordini non hanno ancora ap- plicato i principi delle liberalizzazioni. Quello del Garante, ha detto, non è un atteggiamento “punitivo”: “lo sforzo dell’Autorità - ha ribadito - è pro- muovere un processo di modernizzazione delle professioni, senza un lo- ro snaturamento”. “Nel settore delle professioni - secondo l’Antitrust - i principi della competizione possono essere applicati in modo compatibi- le con la tutela degli interessi pubblici garantiti dalla regolazione”. Catri- calà ha confermato le note tesi sui difficili rapporti fra concorrenza e ordi- namento professionale, chiedendo un “un freno al proliferare del sistema ordinistico”, che costituisce “un apparato di controllo sproporzionato e costoso”. Tuttavia, ha anche riconosciuto che gli Ordini sono “il baluardo deontologico delle professioni e probabilmente - ha aggiunto - altri giudi- ci potrebbero essere impropri”. I nuovi indici economici, definiti dal Ministero dell'Economia per gli Studi di Settore, hanno suscitato negli ulti- mi tempi forti rimostranze da parte di tutte le categorie coinvolte ed anche dure contestazioni nei confronti degli esponenti del Governo, fra cui il Pre- sidente del Consiglio Prodi, ma so- prattutto, il Viceministro all'Economia, Vincenzo Visco. Molti Ministri di fron- te a queste proteste hanno cercato di prendere le distanze, sostenendo che i controlli non terranno conto di questi indici, che non vuole essere un ritorno alla minimum tax, che si ri- prenderà un ampio confronto con le categorie, ecc. Visco, invece, e biso- gna dargli atto di avere una forte coerenza, difende l'operato del Mini- stero sostenendo la correttezza del lavoro svolto e la piena attendibilità dei nuovi indici. In sostanza il Vice- ministro ritiene che questi indici non siano applicabili a molti solo perché la forte evasione fiscale ne stravolge il rapporto con la realtà. Secondo i dati del Ministero, riferiti al 2005, il 53,8% dei professionisti era congruo con un reddito medio di 59.300 euro mentre il 35,2%, con 23.600 euro, non era in linea con gli Studi. Secon- do la logica di Visco dovremmo pen- sare che questo 35,2% sia composto solo da incredibili evasori. Compren- diamo benissimo che ci possano es- sere casi limite di: ammortamenti ine- sistenti, magazzini fasulli, dipendenti o collaboratori in nero o pacchi di ri- cevute mai emesse, ma da questo come è possibile pensare che chi di- chiara poco sia automaticamente un evasore? Magari i grossi evasori sono quelli che dichiarano anche i valori mag- giori e comunque, per questo, piac- ciono tanto a Visco. Parlando del no- stro settore non crediamo accettabi- le che tanti giovani che oggi guada- gnano due euro e che presentano denunce da fame possano essere colpevolizzati perché non rientrano negli indici previsti dal Ministero. Sappiamo tutti in che difficoltà si tro- va il nostro settore e, quindi, con quale diversa attenzione andrebbero considerati i redditi di molti colleghi. La verità è che gli Studi di Settore so- no uno strumento che farà anche co- modo al Ministero, per superare l'in- capacità dello Stato di fare controlli fiscali seri, ma favorisce ancora una volta i più furbi ed i veri evasori. VISCO, SARÀ ANCHE VERO, MA... Libera professione dei dirigenti veterinari Tempi stretti per le nuove regole: dopo il 31 luglio non si potrà più esercitare nelle strutture private A PAG. 3

Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 25

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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Page 1: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 25

007SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 4, numero 25, dal 2 all’8 luglio 2007Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003

(conv. in L. 27/02/2004 N. 46) art. 1, comma 1, DCB MilanoConcessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona 252ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

FISCO

La Corte dei Conti difende gli Stu-di di Settore. In materia di entratei giudici contabili hanno segnala-to con preoccupazione le “resi-stenze incontrate sui nuovi studidi settore”. Permane inoltre la dif-ficoltà di controllo della spesacorrente primaria nelle grandi ca-tegorie “a rischio”: pubblico im-piego, pensioni e spesa sanitaria.

ONAOSI

Il CdA dell’ONAOSI ha chiesto al-l’ADEPP la convocazione diun’Assemblea straordinaria sullasentenza 190/2007 della CorteCostituzionale: “il principio po-trebbe essere esteso, per trasci-namento, a tutti gli altri Enti del D.Lgs. 509/94”.

ETICHETTE

Dal 1 luglio si applica il regola-mento europeo 1924/2006 chestabilisce i principi generali appli-cabili a tutte le indicazioni fornitesui prodotti alimentari; si applicaalle indicazioni nutrizionali e di sa-lute sia nell’etichettatura che nellapubblicità.

ORTHOVET SUPER SITE

È attivo alle pagine webwww.orthovetsupersite.org il nuo-vo sito dell’ESVOT. L’obiettivo,spiega Aldo Vezzoni, Presidentedella Società Europea di Ortope-dia Veterinaria, è di promuoverel’interscambio di informazioni nel-la comunità internazionale di orto-pedia veterinaria.

CLIMA

Un tavolo permanente tra il mini-stro dell’Ambiente e quello dellaSalute per affrontare, valutare eprogrammare gli interventi legatiai rischi per la salute legati all’am-biente: dai cambiamenti climaticiall’aria inquinata delle città. Laproposta è del ministro dell’Am-biente, la tutela del territorio e delmare, Alfonso Pecoraro Scanio.

“SALVACONTRADE”

È imminente l’emanazione del de-creto sulla fiscalità delle associa-zioni senza fini di lucro, in favoredelle tradizioni locali più antichefra cui è annoverato il Palio di Sie-na. Per le contrade senesi sipreannunciano esenzioni fiscali.

Brevi Presentato il Ddl sull'intramoenia

laPROFESSIONE VETERINARIA

www.vet.journal.it vet.journal - aggiornamento scientifico permanente on-line

Gli Ordini siano “giudici” delle professioni

“Occorre costruire i percorsi di acces-so alla professione per assicurare l’a-deguata preparazione del professioni-sta senza bloccare l’ingresso di nuoviconcorrenti. Non è necessario aboliregli ordini, ma riformarli. Il loro compitoprecipuo è la promozione della qualitàdelle prestazioni, il continuo aggiorna-mento dei professionisti, la tutela deiclienti prima che degli iscritti. È questoil salto di qualità”.Così Antonio Catricalà, presidentedell’Autorità garante della concorrenzanel corso della presentazione della Re-lazione Annuale sull’attività svolta nel2006. In primo piano, al capitolo sugliinterventi svolti nel settore delle profes-sioni, il Garante ha ricordato il procedi-

mento che ha riguardato la veterinaria, concludendo che la FNOVI si èimpegnata a tutte le azioni che hanno permesso la chiusura dell’istrutto-ria: intervenire sul codice deontologico - in modo da consentire ai mediciveterinari la pubblicità su titoli e specializzazioni professionali, caratteri-stiche del servizio offerto, onorario e costi complessivi delle prestazioni -nonché a introdurre una disposizione in base alla quale il professionistadetermina con il cliente il compenso professionale e ad abrogare altrenorme in contrasto con la concorrenza come pure la previsione di una di-stanza minima tra le strutture veterinarie. Infine, la Federazione si è impe-gnata a sottoporre all’Autorità tutte le eventuali future revisioni del codicedeontologico rilevanti ai fini della tutela della concorrenza. Due giorni dopo, il 28 giugno scorso, Catricalà è tornato sul tema delleprofessioni, riferendo alle Commissioni riunite Bilancio e Attività Produtti-ve i risultati dell’adeguamento degli Ordini alla Legge Bersani e lamen-tando che, a differenza dei veterinari, molti Ordini non hanno ancora ap-plicato i principi delle liberalizzazioni. Quello del Garante, ha detto, non èun atteggiamento “punitivo”: “lo sforzo dell’Autorità - ha ribadito - è pro-muovere un processo di modernizzazione delle professioni, senza un lo-ro snaturamento”. “Nel settore delle professioni - secondo l’Antitrust - iprincipi della competizione possono essere applicati in modo compatibi-le con la tutela degli interessi pubblici garantiti dalla regolazione”. Catri-calà ha confermato le note tesi sui difficili rapporti fra concorrenza e ordi-namento professionale, chiedendo un “un freno al proliferare del sistemaordinistico”, che costituisce “un apparato di controllo sproporzionato ecostoso”. Tuttavia, ha anche riconosciuto che gli Ordini sono “il baluardodeontologico delle professioni e probabilmente - ha aggiunto - altri giudi-ci potrebbero essere impropri”.

I nuovi indici economici, definiti dalMinistero dell'Economia per gli Studidi Settore, hanno suscitato negli ulti-mi tempi forti rimostranze da parte ditutte le categorie coinvolte ed anchedure contestazioni nei confronti degliesponenti del Governo, fra cui il Pre-sidente del Consiglio Prodi, ma so-prattutto, il Viceministro all'Economia,Vincenzo Visco. Molti Ministri di fron-te a queste proteste hanno cercato diprendere le distanze, sostenendoche i controlli non terranno conto diquesti indici, che non vuole essereun ritorno alla minimum tax, che si ri-prenderà un ampio confronto con lecategorie, ecc. Visco, invece, e biso-gna dargli atto di avere una fortecoerenza, difende l'operato del Mini-stero sostenendo la correttezza dellavoro svolto e la piena attendibilitàdei nuovi indici. In sostanza il Vice-ministro ritiene che questi indici nonsiano applicabili a molti solo perchéla forte evasione fiscale ne stravolgeil rapporto con la realtà. Secondo idati del Ministero, riferiti al 2005, il53,8% dei professionisti era congruocon un reddito medio di 59.300 euromentre il 35,2%, con 23.600 euro,non era in linea con gli Studi. Secon-

do la logica di Visco dovremmo pen-sare che questo 35,2% sia compostosolo da incredibili evasori. Compren-diamo benissimo che ci possano es-sere casi limite di: ammortamenti ine-sistenti, magazzini fasulli, dipendentio collaboratori in nero o pacchi di ri-cevute mai emesse, ma da questocome è possibile pensare che chi di-chiara poco sia automaticamente unevasore? Magari i grossi evasori sono quelliche dichiarano anche i valori mag-giori e comunque, per questo, piac-ciono tanto a Visco. Parlando del no-stro settore non crediamo accettabi-le che tanti giovani che oggi guada-gnano due euro e che presentanodenunce da fame possano esserecolpevolizzati perché non rientranonegli indici previsti dal Ministero.Sappiamo tutti in che difficoltà si tro-va il nostro settore e, quindi, conquale diversa attenzione andrebberoconsiderati i redditi di molti colleghi.La verità è che gli Studi di Settore so-no uno strumento che farà anche co-modo al Ministero, per superare l'in-capacità dello Stato di fare controllifiscali seri, ma favorisce ancora unavolta i più furbi ed i veri evasori.

VISCO, SARÀ ANCHE VERO, MA...

Liberaprofessionedei dirigentiveterinariTempi stretti per le nuove regole: dopo il 31 luglio non si potrà più esercitare nelle strutture private A PAG. 3

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Il Disegno di Legge del Mini-stro della Salute sulla liberaprofessione intramoenia è

arrivato in Senato. Le “Disposizio-ni in materia di sicurezza dellestrutture sanitarie e gestione del ri-schio clinico, nonché di attività li-bero - professionale intramuraria edi esclusività del rapporto di lavo-ro dei dirigenti del ruolo sanitariodel Servizio sanitario nazionale”-sono a detta del Ministro Livia Tur-co, principalmente motivate dall’e-sigenza, “di assicurare criteri dimaggior rigore nei controlli delleattività e delle apparecchiaturedestinate agli interventi e alle pre-stazioni erogate dalle strutture delServizio sanitario nazionale (SSN)a garanzia della sicurezza dei pa-zienti, riducendo il margine deglierrori e degli eventi avversi chepossono manifestarsi nel corso diprocedure cliniche”.

Scadenze pressantiSul provvedimento pesano sca-denze pressanti per la rapida con-versione in legge da parte del Par-lamento. Il Ddl è infatti determina-to dall’ urgenza di intervenire sulsistema dell’attività libero-profes-sionale intramoenia della dirigen-za sanitaria del Servizio sanitarionazionale, poiché è prossimo ascadere il termine del 31 luglio2007, entro il quale è consentita lapossibilità di utilizzare gli studiprofessionali privati, in attesa delcompletamento degli interventistrutturali da parte della aziendasanitaria di appartenenza per indi-viduare e mettere a disposizionedei professionisti interessati all’at-tività intramoenia di idonei spazi.Destinatari diretti sono i direttorigenerali delle aziende unità sani-tarie locali, delle aziende ospeda-liere e delle aziende ospedaliereuniversitarie, le regioni e le provin-ce autonome, i dirigenti del ruolosanitario.

Il ruolo delle RegioniLa materia è disciplinata dall’arti-colo 4 del Ddl, che affida molte re-sponsabilità e iniziative alle Regio-ni. Infatti, il provvedimento non in-cide sulla potestà legislativa delleregioni, in quanto rimette alle stes-se la determinazione delle moda-lità organizzative. Ciascuna regio-ne provvede all’assunzione di ogniiniziativa per assicurare una conti-nuità nello svolgimento dell’attivitàlibero-professionaleintramuraria oltre che con gli inter-venti di ristrutturazione anche conil reperimento di ulteriori spazi al-l’esterno delle aziende sanitarie.

Accelerare le ristrutturazioniSi legge nella presentazione deltesto: “Poiché a tutt’oggi è risulta-

to che solo alcune regioni hannoutilizzato adeguatamente i fondidestinati a tale scopo (alcune re-gioni non hanno richiesto alcun fi-nanziamento e non hanno presen-tato progetti), con la disposizioneall’esame, ferma restando la sca-denza del 31 luglio 2007, si affidaalle Regioni il compito di accelera-re presso le aziende sanitarie ilcompletamento degli interventi diristrutturazione dei locali da adibi-re a detta attività, entro un arcotemporale non superiore a dodicimesi dalla data del 31 luglio 2007,periodo durante il quale restanocomunque in vigore i provvedi-menti già adottati per assicurarel’esercizio dell’attività libero pro-fessionale intramuraria”.

Passaggio al regime ordinarioViene affidata altresì la responsa-bilità alle regioni e alle provinceautonome per il definitivo passag-gio a regime ordinario della attivitàlibero-professionale intramurariadella dirigenza sanitaria del SSN edi quella universitaria, attraversoproprie iniziative, in accordo conle organizzazioni sindacali dellecategorie interessate e nel rispet-to del contratto collettivo naziona-le di lavoro. Fra tali iniziative, valu-tate anche dal Collegio di direzio-ne, è prevista la possibile acquisi-zione di altri spazi ambulatoriali e-sterni all’azienda, tramite acqui-sto, locazione, convenzioni.

Controlli e tariffeViene, inoltre, rimesso alle regionie alle province autonome il con-trollo del corretto e rigoroso eser-cizio, da parte delle aziende sani-tarie con integrale responsabilitàdelle medesime, dell’attività libe-ro-professionale intramuraria, nelrispetto di ulteriori specifici criteridi organizzazione quali: la deter-minazione, in accordo con i pro-fessionisti, di un tariffario che con-tribuisca alla integrale coperturadei relativi costi; l’affidamento alpersonale dell’azienda medesima,senza ulteriori oneri aggiuntivi, delsistema di prenotazione, in spazio tempi diversi dallo svolgimentodell’attività istituzionale, al fine diconsentire il miglior controllo deivolumi delle prestazioni effettuateche, in ogni caso, non devono su-perare, globalmente considerati,quelli eseguiti durante il normaleorario di lavoro; le modalità di ri-scossione, con garanzia di ter-zietà, degli onorari delle tariffe re-lative alle prestazioni erogate, de-rivanti dallo svolgimento dell’atti-vità libero-professionale intramu-raria.

I dirigenti veterinari del SSNÈ, infine, rimessa all’autonomia re-

gionale l’adozione di criteri e mo-dalità per garantire lo svolgimentodelle prestazioni libero-professio-nali da parte dei dirigenti veterina-ri del SSN, in ragione della parti-colare tipologia della prestazionemedesima. Con l’articolo 5 si so-stituisce il comma 4 dell’articolo15-quater del decreto legislativo30 dicembre 1992, n. 502, e suc-cessive modificazioni, relativo alsistema dell’esclusività del rap-porto di lavoro per i primari re-sponsabili di strutture complessee per tutti i responsabili di artico-lazioni organizzative rilevanti.

EsclusivitàÈ riaffermato il principio secondoil quale la direzione di strutturacomplessa comporta l’esclusivitàdel rapporto per tutta la duratadell’incarico prevista dal contrattoindividuale; analoga previsionevale per la direzione di strutturasemplice dotata di autonomia ge-stionale. Per tutti gli altri incarichiche non rientrano nelle suddettefattispecie è prevista la possibilità,a domanda, e al termine dell’im-pegno assunto con il contratto in-dividuale, di transitare dal rappor-to esclusivo a quello non esclusi-vo e viceversa, con effetti giuridicied economici decorrenti dal primogiorno del mese successivo. Vie-ne inoltre stabilito che le disposi-zioni sopra indicate esplicano ipropri effetti, per gli incarichi asse-gnati, dopo la data di pubblicazio-ne della legge in Gazzetta Ufficia-le, ovvero al momento del rinnovoper gli incarichi attualmente in vi-gore.

Indagine conoscitivaLa Commissione Igiene e Sanitàdel Senato ha intenzione di rende-re più rigido il Ddl sull’intramoenia,inserendo le conclusioni della re-cente indagine conoscitiva che hasvolto sulla libera professione. Inquesto senso il relatore Paolo Bo-dini ha pronta una bozza di emen-damenti che riprendono le propo-ste dell’indagine conoscitiva con-fermando la rapida fine della libe-ra professione negli studi privati eobbligando le Regioni a predi-sporre gli spazi e responsabiliz-zando le aziende sanitarie e i di-rettori generali. L’indagine conoscitiva sull'eserci-zio della libera professione medi-ca intramuraria, avviata il 26 set-tembre 2006 dalla stessa Com-missione, era stata condotta attra-verso lo svolgimento di numeroseaudizioni, con particolare riguardoai riflessi della libera professionee all’irrisolto problema delle listed’attesa. L’intramoenia, regola-mentata da un complesso di nor-me legislative e contrattuali che la

connotano quale diritto dei profes-sionisti sanitari operanti nel SSN,ha visto un diffuso ricorso allestrutture private non accreditate oin studi medici, ricorso che era in-dividuato come soluzione transito-ria nelle more dell’adeguamentodelle strutture del SSN all’eserciziointerno delle attività libero-profes-sionali. In fase di audizione, il Mi-nistro aveva sottolineato il proble-ma degli spazi, mettendo in evi-denza l’entità dei finanziamentiancora non utilizzati (327 milioni dieuro) e anticipato di non ritenereopportuna un'ulteriore prorogadell'istituto dell'intramoenia allar-

gata e l'intenzione di ripristinarel'esclusività del rapporto legato al-l'incarico, e quindi reversibile, peri dirigenti di strutture complesse.Dalle audizioni dei rappresentantidelle Regioni è invece emerso chequeste (con l’eccezione della To-scana) hanno problemi logistico-strutturali nelle proprie aziende sa-nitarie e che difficilmente questisaranno risolti entro il 31 luglio2007. Alcuni rappresentanti delleRegioni avevano inoltre ipotizzatoche il gettito reale dell’intramoeniafosse maggiore di quello che risul-ta, a causa della possibile evasio-ne fiscale. ■

3ATTUALITÀ

Presentato al Senato il Ddl del Ministro della Salute

Affidata alle Regioni la libera professione dei dirigenti veterinari del SSNRapporto di esclusività per la direzione di struttura complessa per tutta la durata dell’incarico

laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2007

Salute e sicurezza sul lavoro in tutti isettori e per i lavoratori autonomi

Con 155 voti a favore, nessun contrario e nessun astenuto, ilSenato ha approvato il ddl 1507, recante “Delega al Governo

per l’emanazione di un testo unico per il riassetto e la riforma della nor-mativa in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro”. Ilnuovo provvedimento sancisce l’applicazione della normativa in mate-ria di salute e sicurezza sul lavoro a tutti i settori di attività e a tutte le ti-pologie di rischio, a tutti i lavoratori e lavoratrici, autonomi e subordina-ti. Sono previste adeguate misure di tutela per i lavoratori autonomi, se-condo i principi della Raccomandazione 2003/134/CE del Consiglio,del 18 febbraio 2003 e per contro la semplificazione degli adempimen-ti meramente formali in materia nei luoghi di lavoro. Il Ministro della Sa-lute Livia Turco e il Sottosegretario Giampaolo Patta hanno espresso illoro forte apprezzamento per l’approvazione del Disegno di legge de-lega da parte del Senato. “La svolta nelle politiche di promozione dellasalute sul lavoro - hanno dichiarato - è ormai avviata. E con la prossimaapprovazione della Camera sarà realtà. Abbiamo mantenuto la promes-sa - hanno sottolineato - di dare un nuovo quadro normativo per miglio-rare e rendere sinergici i servizi e le iniziative di tutela del lavoratore. Lostesso hanno fatto anche le Regioni che hanno approvato in sede diconferenza dei presidenti il Patto per la Salute sul lavoro che prevedeun Piano nazionale per la sicurezza, la triplicazione delle ispezioni fattedalle Asl, che passeranno dalle attuali 75.000 a 250.000 l’anno, e larealizzazione del Sistema nazionale di monitoraggio degli infortuni edelle malattie professionali”. Il testo passa ora all’esame della Cameradei Deputati.

Page 4: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 25

Giancarlo Belluzzi, MarcoColombo ed AlessandroRossi sono i tre colleghi

che hanno partecipato al Congres-so Nazionale di Biuatria Polacco,svoltosi nella prestigiosa sede delMuseo dell’Agricoltura di Ciecha-nowiec, una cittadina a poco più dicento chilometri da Varsavia.

La presenza dei tre colleghi diANMVI si inserisce nel progettoANMVI-Regione Lombardia cheha come scopo la divulgazione delmodello lombardo di produzioneagro alimentare e l’indirizzo dellegiovani leve delle quattro Univer-sità polacche verso la materiabuiatrica e quella igienico sanitaria

di produzione delle derrate.I tre veterinari italiani hanno tratta-to rispettivamente il tema dellabiosicurezza nell’allevamento bo-vino, il veterinario aziendale se-condo il modello italiano di siner-gia pubblica-privata e la modernadiagnostica di campo. Conte-stualmente, però, i tre colleghi

hanno sviluppato anche l’argo-mento della formazione veterina-ria, sul modello di cluster europeocon lo scambio di esperti dei ri-spettivi paesi, il confronto fra loroe con i partecipanti ai vari corsi. Èsempre più pressante la presen-za straniera sui mercati delle der-rate alimentari dell’Europa, spe-

cialmente per quanto riguarda illatte e le carni bovina e suina;ANMVI non vuole lasciarsi scap-pare la strada del confronto traspecialisti e la libera concorrenzatra professionisti, convinta che ilmodello di formazione italianodebba confrontarsi sempre di piùcon quello degli altri Paesi, spe-cialmente quelli emergenti nell’a-rea est europea. ■

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Congresso Nazionale di Buiatria a Ciechanowiec

ANMVI porta il modello italiano in Polonia

laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2007ANMVI INFORMA

Giancarlo BelluzziVice Presidente ANMVI

Marco ColomboPresidente SIVAR

Alessandro RossiANMVI International

www.sivarnet.it

Page 5: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 25

5laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2007

Con 12 voti a favore su 21votanti dei 23 aventi di-ritto, Bruno Stefanon,

(nella foto) 48 anni, ordinario diZootecnica speciale, è stato elet-to preside della facoltà di Medici-na veterinaria dell’università di U-dine. Sei sono state le preferenzeper il secondo candidato, il pro-fessor Edi Piasentier, e tre leschede bianche. Stefanon succe-de a Marco Galeotti, giunto al ter-mine del suo secondo e non piùrinnovabile mandato triennale.Entrerà in carica a ottobre e saràal timone della facoltà per il trien-nio 2007-2010. Tra gli obiettivi pri-mari del neoeletto “l’attivazione -dice Stefanon - di un percorsograduale che porti alla realizza-zione del corso di laurea in Vete-rinaria, con la condivisione daparte dell’Ateneo tutto, in dialogocon l’Ordine dei medici veterinari,con i professionisti e con tutte leparti interessate al progetto”. Ilneoeletto, infatti, intende “cercaredi superare - dice - le criticità chein alcune occasioni sono statemanifestate da parte dei profes-sionisti in ambito locale, e di pro-muovere delle collaborazioniscientifiche, didattiche e profes-sionali con gli Enti e le associazio-ni di categoria interessati alla sa-nità, all’allevamento animale e al-la sicurezza alimentare, quali, adesempio l’Istituto ZooprofilatticoSperimentale”. Sarà mantenuta epotenziata l’offerta didattica,compresa la Scuola di specializ-zazione nell’ambito dell’acqua-coltura, e specificatamente “nel-l’area - afferma Stefanon - dellescienze animali, degli animali do-mestici, d’affezione e delle specieittiche, inclusi gli aspetti economi-co-gestionali ed ambientali, per lequali il corpo docente presentaun’elevata qualificazione, ancheattraverso iniziative di internazio-nalizzazione e di collegamento al-le realtà tecniche-operative delterritorio”. Anche l’offerta formati-va sarà potenziata, in particolare“nell’ambito - precisa Stefanon -delle biotecnologie veterinarie edelle scienze animali, in quantorappresentano delle interessantiprospettive di ricerca e di nuoveapplicazioni professionali, chepossono essere rese disponibiliagli operatori in ambito della me-

dicina veterinaria e delle produ-zioni animali”. Nato a Vicenza nelsettembre 1958, Bruno Stefanonsi è laureato con il massimo deivoti in Scienze agrarie all’Univer-sità di Padova. È giunto all’Uni-versità di Udine in qualità di ricer-catore nel 1984 dove, nel 2000, èdiventato ordinario di Zootecniaspeciale. È presidente del corsodi laurea triennale interfacoltà in

Biotecnologie dell’Ateneo di Udi-ne. È autore di oltre 180 memoriescientifiche, di cui oltre 70 pub-blicate su riviste internazionali incollaborazione con ricercatori dialtri dipartimenti e istituti. Stefa-non è inoltre membro del diretti-vo dell’Associazione scientificadi produzione animale italiana(Aspa) e coordinatore della Com-missione scientifica Aspa “Pro-

duzioni biologiche e qualità deiprodotti”. È stato presidente del-la commissione di vigilanza econtrollo sulla regolarità delle ga-re e del gioco relativi alle corsedei cavalli del ministero dell’Eco-nomia e finanza e delle Politicheagricole (2003-2007). Coordinaprogetti nazionali di ricerca mini-steriali, CNR ed europei sui fatto-ri di induzione dello stress e re-

golazione genica dell’apoptosinella ghiandola mammaria. È re-sponsabile del progetto Srep Cesull’impiego degli estratti vegeta-li e di fitoterapici negli animali dareddito e d’affezione, ed è re-sponsabile locale di un progettoFirb sull’identificazione di genicoinvolti nello sviluppo muscola-re nel suino. (Fonte: Università diUdine) ■

Facoltà di Medicina Veterinaria

Bruno Stefanon, nuovo Preside a UdineL'obiettivo dichiarato è il corso di laurea in veterinaria

INFO REGIONI

Controlli sulla sicurezza alimentare

Nasce in Lazio un nucleo regionale di coordinamento

I l 18 giugno, si è insediato allapresenza dell’Assessore alla

Sanità del Lazio, Augusto Batta-glia, il Nucleo regionale per il coor-dinamento dei controlli sulla sicu-rezza alimentare. Del Nucleo dicoordinamento fanno parte lecomponenti mediche e veterinariedel Servizio sanitario Regionaleche operano nel campo della Si-curezza Alimentare, i Servizi del-l’Assessorato all’Ambiente e del-l’Agricoltura, i rappresentanti deilaboratori dell’Istituto Zooprofilatti-co e dell’Arpalazio ed i NAS. Ilnuovo organismo è stato istituito

congiuntamente ad un Comitatoconsultivo per dare voce alle i-stanze dei consumatori ed agli o-peratori del settore alimentare, co-sì come previsto dalla deliberadella Giunta regionale dello scor-so 10 febbraio che ha inoltre di-sposto un potenziamento del Cen-tro Studi per la valutazione del ri-schio alimentare presso l’IstitutoZooprofilattico. Con la definizionedell’organizzazione dei controlli sututta la filiera alimentare, volutadall’Assessore Battaglia, di con-certo con l’Assessore all’Agricol-tura, Daniela Valentini, e l’Asses-

sore alla Tutela dei consumatori,Mario Michelangeli, il Lazio è laprima Regione in Italia a dotarsi diun modello organizzativo per la si-curezza alimentare in linea con idettami della normativa comunita-ria. Obiettivo primario del nuovoassetto è quello di separare i mo-menti della valutazione scientificadel rischio alimentare, affidandotale compito ad organi dotati disolide basi scientifiche (Centrostudi e Consulta scientifica), daquello della gestione del rischioche invece viene affidato alle strut-ture del SSR coordinate ed inte-grate, per la prima volta, con altriimportanti attori del sistema (Ass.alla Ambiente, all’Agricoltura, NAS

e laboratori dell’Arpalazio e dell’I-stituto Zooprofilattico). Nell’ambitodi tali misure rientra anche il po-tenziamento dell’anagrafe zootec-nica regionale che l’Assessoratoalla Sanità ha avviato, affidandonela realizzazione all’IZS Lazio-To-scana, di concerto con il Servizioveterinario regionale. A tal fine, èstata avviata a partire dal 18 Giu-gno, la formazione specifica di 24operatori informatici ed ammini-strativi che sono stati assunti e di-slocati presso le ASL della Regio-ne Lazio a supporto dei servizi ve-terinari per il potenziamento e lamessa a regime del servizio di a-nagrafe zootecnica regionale.(Fonte: Regione Lazio) ■VALLE D’AOSTA

Conservazione degli uccelliselvatici e della fauna

Èpubblicata sul bollettino ufficiale della Valle d’Aosta la leggeregionale n. 8 del 21 maggio 2007, “Disposizioni per l’adempi-

mento degli obblighi della Regione autonoma Valle d’Aosta derivantidall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee. Attuazione delledirettive 79/409/CEE, concernente la conservazione degli uccelli selva-tici, e 92/43/CEE, relativa alla conservazione degli habitat naturali e se-minaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche. Legge comuni-taria 2007”.

UMBRIA

Anagrafe canina regionale on line

Con lo scopo di limitare il fenomeno del randagismo, ma ancheper fornire un utile strumento facilmente consultabile per tutti

coloro che ritrovano un cane e vogliono individuarne il proprietario, èstata inserita nel sito internet del Ministero della Salute, su iniziativa delservizio IV dell’assessorato alla sanità della Regione Umbria, l’anagra-fe canina regionale. “Il grave fenomeno del randagismo, oltre che conl’educazione, l’informazione e la sterilizzazione, si contrasta soprattuttocon l’iscrizione dei cani all’anagrafe - ha detto l’assessore regionalealla sanità, Maurizio Rosi - In contemporanea all’acquisizione dellacertificazione di qualità da parte del canile di Collestrada, che ha otte-nuto il marchio Iso 9001, l’anagrafe canina regionale, una delle primeesistenti in Italia, è stata collegata con l’anagrafe canina nazionale. LaRegione infatti - ha aggiunto - sta portando avanti un’azione a tutto ton-do che va dalla realizzazione di nuove strutture qualificate ad aiuti con-creti per combattere anche un altro fenomeno, quello dell’abbandonodei cani che si registrata proprio in questo periodo, vigilia della parten-za per le ferie”. L’assessore alla sanità ha ricordato che “la particolaritàdell’anagrafe canina regionale è anche quella di permettere l’iscrizionetemporanea e provvisoria per tutti quei cani - già iscritti in altre regioni -i cui proprietari si trovano in Umbria magari per motivi di studio o di la-voro, o più semplicemente di turismo. Un’iscrizione gratuita ma checonsente, in caso di smarrimento, di rintracciare il proprio cane in ma-niera veloce. È un servizio ulteriore che la Regione Umbria aggiunge -ha concluso l’assessore - visto che nel nostro territorio sono presentinumerosi studenti e turisti”. (Fonte: Regione Umbria)

Agenzia delle adozioni a Roma

Nasce a Roma l’Agenzia delle Adozioni. È la nuova iniziativa deiVolontari dell'Associazione Canile di Porta Portese, per

facilitare gli amanti degli animali che non possono permettersi di tene-re un cane tutto per sé, né di fare volontariato, ad offrire una opportu-nità di riscatto in più ai quatto zampe reclusi nei canili romani. "Con l'A-genzia delle Adozioni si potranno tenere, anche solo per poche ore, inostri cani ospiti nelle strutture comunali, magari riempiendo di gioiamomenti di solitudine estiva - commenta Monica Cirinnà, delegata delSindaco ai Diritti degli Animali del Comune di Roma - grazie a una ini-ziativa che unisce Volontari, cittadini e amministrazione pubblica peraiutare i nostri amici a quattro zampe a trovare un'adozione del cuore.Pochi ricordano che nelle nostre strutture ci sono cani per tutti i gusti,taglie piccole, medie e grandi, di razza e meticci, cuccioli e adulti. Per-ché acquistarli in negozio quando ce ne sono tanti, e di buon carattere,che attendono con ansia che qualcuno li liberi dalle gabbie?". Il pro-getto è stato presentato dai volontari sabato 23 giugno al canile muni-cipale della Muratella.

GAZZETTA UFFICIALEDELL’UNIONE EUROPEA

L 153 - 14 giugno 20072007/407/CEDecisione della Commissione, del 12giugno 2007, relativa al monitoraggioarmonizzato della resistenza antimi-crobica della Salmonella nei volatilida cortile e nei suini [notificata con ilnumero C (2007) 2421] (1).

L 154 - 14 giugno 2007Decisione n. 623/2007/CE del Parla-mento europeo e del Consiglio, del 23maggio 2007, recante modifica delladirettiva 2002/2/CE, che modifica ladirettiva 79/373/CEE del Consiglio re-lativa alla circolazione degli alimenticomposti per animali.

L 164 - 26 Giugno 2007Regolamento (CE) 722/2007 del 25Giugno 2007 che modifica gli allegatiII, V, VI, VIII, IX e XI del Regolamento(CE) n. 999/2001 del Parlamento Eu-ropeo e del Consiglio recante dispo-sizioni per la prevenzione, il controlloe l’eradicazione di alcune encefalo-patie spongiformi trasmissibili.

L 165 - 27 Giugno 2007Regolamento (CE) 727/2007 del 26Giugno 2007 che modifica gli AllegatiI, III, VII e X del Regolamento (CE) n.999/2001 del Parlamento Europeo edel Consiglio recante disposizioni perla prevenzione il controllo e l’eradica-zione di alcune encefalopatie spon-giformi trasmissibili.

LEGGI IN GAZZETTA

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In Grecia, un’iguana verde (I-guana iguana rhinolopa)d’importazione, femmina di

2,5 anni, veniva visitata con un’a-namnesi di anoressia e pica da un

mese. All’esame clinico presenta-va cachessia, grave distensioneaddominale e osteodistrofia fibro-sa. Nonostante il trattamento, mo-riva dopo un mese. All’esame necroscopico si osser-vavano accumuli massivi di ne-matodi filiformi nel grosso intesti-no, identificati come Ozolaimus

megatyphlon, membro della fami-glia Pharyngodonidae (Ossiuridi),parassita intestinale solitamentenon patogeno dell’iguana. A co-noscenza degli autori, la presen-za di questo parassita non è maistata segnalata in Europa, mentreun’infestzione patogena è statadescritta in Giappone. L’infesta-

zione dell’iguana qui descritta eraverosimilmente avvenuta primadell’importazione. Benché la mor-te fosse attribuibile alla pesantecarica parassitaria, la dieta pove-ra e le scadenti condizioni igieni-che del terrario, oltre alla mancan-za di un regime antielmintico,contribuivano ulteriormente al de-

terioramento delle condizioni del-l’animale. Il riconoscimento di questa condi-zione, che può essere stata intro-dotta recentemente oppure esse-re presente ma sotto-diagnostica-ta, può contribuire a migliorare glistandard medici e del commercioper questa specie. ■

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Ozolaimus megatyphlon letale in un’iguana verdeIl parassita descritto in Grecia. Primo caso in Europa

laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2007LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

www.vetjournal.it

Tubercolosibovina:

variabilità dellarisposta ai test

diagnosticiUno studio suggerisce lanecessità di test multipli perla conferma diagnosticadell’infezione

I l test della tubercolina e/o lasorveglianza al macello sono

i metodi diagnostici utilizzati daiprogrammi internazionali per ilcontrollo e l’eradicazione dellatubercolosi bovina. Al fine diconfrontare diversi esami dia-gnostici per la tubercolosi e diottenere una conferma diagno-stica, è stato effettuato uno stu-dio in un gruppo di 14 manzi dirazza Frisona che reagivanopositivamente al test della tu-bercolina. Si effettuavano tre te-st ante-mortem in base al tipo dicampione disponibile: il testdell’interferone gamma (IFN-gamma), che quantifica il rila-scio di questa citochina nelsangue intero da parte dei linfo-citi sensibilizzati in risposta aiderivati proteici purificati (PPD)e alle proteine ricombinanti E-SAT-6 e CFP10; la PCR e la col-tura batteriologica su tamponenasale e il test intradermico del-la tubercolina. Tali esami eranoeffettuati in tempi diversi per va-lutare l’evoluzione dei parametriclinici. L’esame microscopicomostrava lesioni tubercolotichemicroscopiche e macroscopi-che con colture positive ai ba-cilli acido-resistenti. Mediantespoligotyping si osservava chetutti gli isolati mostravano lostesso aspetto. La positività ba-sata sul confronto con le lesioniosservate variava dal 58% al75% per il test dell’IFN-gamma,fino al 72% per le colture e dal50% al 90% per la PCR su tam-pone nasale. Gli autori conclu-dono che, in una mandria affet-ta dallo stesso ceppo batterico,i parametri diretti ante mortem eimmunodiagnostici variano, in-dicando la necessità di testmultipli per un più rapido con-trollo dell’infezione in campo.

Page 10: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 25

Mentre scrivo sono re-duce da un colloquiotelefonico con un col-

lega e amico di una città del sud.Lo avevo chiamato per un’infor-mazione su un problema relativoalla leshmaniosi, poi, more solito,il colloquio è scivolato sugli argo-menti d’obbligo: “Come va lì, silavora? Qui non si batte un chio-do. Eh, ma voi a Reggio Emilia,siete fortunati. Lì gira il grana e lagrana”. Già, peccato che il grana sia co-stantemente in promozione, neisupermarket, a 9 €/kg (quello sta-gionato 24 mesi), mentre la moz-zarella di giornata sia venduta a13, per l’insipienza di chi non rie-sce a commercializzare adegua-tamente un prodotto che il mondoc’invidia. Quanto alla grana gira disicuro, ma nelle concessionaried’auto, nei negozi di telefonini e inquelli di articoli d’abbigliamentofirmati. Quando è ora di pagare ilveterinario sono gemiti e ululati,

degni di un cane operato alla co-lonna vertebrale usando soltantola ketamina. “Poi, i clienti, non lisopporto più. Ieri mi chiama unache voleva un appuntamento. Eraun problema lungo e complesso eho provato sette orari diversi in tregiornate. Una volta la palestra, l’al-tra il figlio in piscina, l’altra il par-rucchiere, l’altra ancora gli ultra-suoni al polso… Stavo ancora par-lando quando mi ha risposto cheio non capivo le sue esigenze e hamesso giù il telefono. L’ho richia-mata e, prima ancora di profferireverbo, mi ha intimato di non distur-barla se no mi avrebbe denuncia-to. Deve solo augurarsi che non laveda attraversare la strada fuoridalle zebrate”.In effetti non so se avete anche voiquesta netta sensazione, anzi, perquanto mi riguarda questa nettacertezza. Sarà che oggi, dal luogodi vacanza, non si spedisce più lacartolina ma l’sms, sarà che senon arriva l’e mail dopo trenta se-

condi dall’invio, le mani comincia-no a tremare dalla rabbia, saràche se il cellulare è fuori campoper più di dieci minuti parte un at-tacco di panico, sarà che io hovissuto i tempi di quando si aspet-tavano dieci giorni le foto e quin-dici i super 8 (un mese quelli dellaKodak, se non andavano persi),sarà quel che sarà, ma trattarecon i clienti è diventata la parte piùdifficile in assoluto della professio-ne. Sarò un tantino superbo e ar-rogante, ma qui c’è troppa genteuscita di melone. Le indagini stati-stiche dicono che il 90%, più omeno, dei proprietari ha pienasoddisfazione del proprio veteri-nario, ma capita solo a me che,dopo avere miracolato (come dadebita richiesta del padrone) il ca-ne investito da un TIR con traspor-to eccezionale, di fronte alla ri-chiesta di un migliaio d’euro ioperda le sembianze del Cristo tor-nato transitoriamente sulla terra?Tra gente che ha fretta, che vuole

il pet guarito e subito, che vuoleovviamente spendere poco, che èandata a vedere su Internet equello che dite non torna perchéWilkipedia la conta diversamente,che il fornaio (ha lo stesso canecon la stessa età e la stessa ma-lattia da lui diagnosticata perchése ne intende), insomma per so-pravvivere a questa follia collettivavi do un paio di consigli, dettatidall’esperienza più che da corsi dipractice management. Date del leia tutti, ragazzini/e compresi, pochisorrisini e confidenze, atteggia-mento serio, distaccato quel giu-sto, senza troppe melensaggini suFufino e Lolotta. Rispetto dato e a-vuto, anche se avete ancora lelentiggini. Cortesia sobria ma fer-mezza nel controbattere le millescemenze che si sentono. Se ave-te passato i 20 anni di lavoro ognitanto potete cacciarne qualcunofuori dalla porta. Meglio dello yoga, quanto a sod-disfazione. ■

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Diamo del “lei” ai clienti prima che vadano su Wikipedia

laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2007

Grazie ad un accordo fra

@nmvi Oggi e Libero, gli

articoli scritti dal Collega

Oscar Grazioli per il

quotidiano di Vittorio

Feltri sono disponibili on

line. @nmvi Oggi pubblica

regolarmente gli articoli

dopo le ore 12.00.

La rubrica LiberOscar li

mantiene in archivio per la

consultazione.

@nmvi Oggi ringrazia

Oscar Grazioli.

[email protected]/anmvioggi

di Oscar Grazioli

Medico Veterinario, Reggio Emilia

L’OPINIONE

Sara Bowden, recruitment manager di Vets now, è molto soddisfattadella partecipazione al 56° Congresso della SCIVAC. Oltre a garantireche tornerà a Rimini il prossimo anno, si dice contenta dei contatti a-vuti e speranzosa di rivedere alcuni Colleghi in Regno Unito. Vets nowè infatti in cerca di veterinari. Si tratta di una rete di 27 cliniche veteri-narie (5.000 casi di medicina d’urgenza dichiarati al mese) sparse fraInghilterra, Galles, Scozia e Irlanda del Nord, che si occupa di medi-cina d’urgenza veterinaria per animali da compagnia. Si legge sul sitowww.vetsnow.com: we employ qualified veterinary surgeons and vete-rinary nurses within our clinics to work specifically within emergencyand critical care (ECC), similar to the A&E department of a human ho-spital” . Le cliniche sono aperte 24 ore, anche nei fine settimana, Na-tale e Capodanno compresi. Il sito dà informazioni e dettagli sulle atti-vità di Vets now, mentre la casella recruitment@vets-now-com rispon-de ai veterinari interessati a collaborazioni.

cerca veterinari

I veri amici non si perdonoÈ pubblicata sul portaledel Ministero della Salutela locandina “I veri amicinon si perdono” realizzatadall’ANMVI e veicolatanelle scorse settimane aimedici veterinari per l’af-fissione in sala d’attesa.Ora la campagna per il ri-spetto degli obblighi dilegge a carico dei pro-prietari raggiunge il vastopubblico. L’AssociazioneNazionale Medici Veteri-nari Italiani (ANMVI) hapromosso, con la collabo-razione del Ministero del-la salute, la campagnainformativa “I veri amici...non si perdono”, per favo-rire l’identificazione elet-

tronica dei cani tramite microchip. L’identificazione elettronica del ca-ne consente di rintracciarne il luogo di registrazione e il legittimo pro-prietario in caso di smarrimento. La registrazione del cane, annota ilMinistero, rappresenta anche un efficace strumento di dissuasione da-gli abbandoni. È per questo che l’ANMVI e il Ministero promuovono l’i-dentificazione elettronica quale “segno di responsabilità e di fedeltàverso il proprio animale”.

Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 25

Abbiamo più volte pub-blicato dati sulla diffu-sione degli animali da

compagnia in Italia, una realtà

con luci ed ombre. Da un lato lapossibilità di una significativa cre-scita del settore, dall'altro una an-cora limitata cultura verso la salu-

te ed il benessere degli animali.Abbiamo anche avuto occasionedi sottolineare che più di una fa-miglia su tre, nel nostro paese, o-spita un cane o un gatto, datocertamente importante e che haun forte significato non solo sani-tario ed economico, ma anche so-ciale, dato che però in ambito eu-ropeo ci limita al 10° posto nellaclassifica dei paesi europei per ladiffusione dei cani ed al 12° per igatti. Pensiamo ad esempio chenel Regno Unito ed in Francia il51% delle famiglie ha in casa unanimale da compagnia e chequesta percentuale in Spagna ar-riva al 60%. Ci sembra comunqueinteressante andare oltre. Qualisono i motivi per cui le famiglie i-taliane decidono di ospitare un a-nimale e quali sono le razze di ca-ni e gatti più diffuse? A questedue domande ha risposto l'inda-gine svolta dal Centro Studi Zoo-mark su un ampio campione di fa-miglie con animali da compagnia.Fra i motivi il primo è Amore pergli animali con il 36%, e non è po-co, seguito da Compagnia perso-nale con il 33%. Spesso si pensache chi ha bambini sia orientato aprendere un animale per tenerglicompagnia, ma in verità non è co-sì. Questa motivazione si ferma al3% (figura 1).Per quanto riguarda la diffusionedelle razze, iniziando dai cani (fi-gura 2), il più diffuso è il meticciocon un 27%, seguito dal Pastoretedesco, 12%, Yorkshire e Bar-boncino con il 5%. Quello chesorprende è l'assenza di razze dacaccia, assenza motivata proba-bilmente dalla scelta del campio-ne per l'indagine, e che i Labra-dor ed i Dalmata abbiano più omeno la stessa diffusione del PitBull, circa il 3%, anche se questoè ritenuto ormai in assoluto il ca-ne più "pericoloso".Fra i gatti il meticcio si ferma alsecondo posto con il 22%, supe-rato dal Persiano che arriva al23%. Come abbiamo già detto,soprattutto per i gatti, questi datinon possono essere precisi per latipologia del campione ma sonocertamente significativi o comun-que indicativi delle razze verso lequali si orientano oggi le famiglieche desiderano ospitare in casaun animale da compagnia. ■

11laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2007ATTUALITÀ

Perché si ospita un animale?

Cani e gatti, ma quali?Dal Centro Studi Zoomark un'indagine sulle razze più diffuse

Fig. 1 - Le motivazioni per l’acquisto dell’animale domestico

Fig. 2 - Le razze canine

Fig. 3 - Le razze feline

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2007, Nr 25

Il 14 giugno 2007 presso laSala delle Colonne di Palaz-zo Marini a Roma si è tenuto

il Convegno dal titolo “Sperimen-tazione animale, verso quale futu-ro?” promosso dall’On.le Benedet-to Dalla Vedova, presentatore del-la Pdl di riforma 2157, che ripren-de in toto la Pdl 5442 dell’On.leSchmidt della passata legislatura.Il Convegno è stato occasione pervalutare lo stato dell’arte dellariforma del D.Lgs. 116/92. L’On.leDalla Vedova, dichiarando le moti-vazioni che lo hanno spinto a pro-seguire l’opera dell’On.le Schimdt,frutto del lavoro del Comitato di re-visione D.Lgs.116/92 che ha vistola partecipazione delle diversecomponenti coinvolte nelle proble-matiche dell’utilizzazione degli a-nimali a fini scientifici e tecnologi-ci (mondo accademico, mondoprofessionale, mondo industriale emondo protezionista) e che haportato alla condivisione dell’o-biettivo finale di miglioramentodella legislazione esistente, habrevemente illustrato i punti prin-cipali e innovativi della Pdl chepossono così essere riassunti:- restrizione dei campi di appli-

cazione della sperimentazioneanimale (prodotti cosmetici do-mestici, materiale bellico, atti-vità didattica “in vivo”);

- incentivazione all’utilizzazionedi metodiche alternative

- regime autorizzativo per tutte leattività di sperimentazione;

- reinserimento degli animali dalaboratorio al termine delle atti-vità sperimentali;

- istituzione dell’osservatorio na-zionale per la tutela degli ani-mali da laboratorio.

Dopo l’introduzione, l’On.le DallaVedova ha dato apertura alla I ses-sione: “Necessità di una nuovalegge” invitando i seguenti relatori:Roberta Bartocci, ResponsabileSettore Vivisezione della LAV,che ha analizzato il potenziale im-patto che l’adozione della nuovanormativa potrebbe avere sul nu-mero di animali utilizzati in Italia afini sperimentali. Sulla base dellestatistiche recentemente pubblica-te dal Ministro della Salute per iltriennio 2001-2003, il divieto di uti-lizzare animali per la didattica, peri test su cosmetici, su prodotti peruso domestico, sul materiale belli-co e limitando gli esperimenti ditossicità acuta LD50 si potrebbearrivare ad una riduzione stimatatra i 6300 e 7800 animali/anno.Armanda Jori, Segretario Gene-rale E.B.R.A. (European Biome-dical Research Association), cheha brevemente ripercorso i pro-cessi legislativi che hanno portatonel tempo all’attuale pdl e sullaquale si è soffermata per sottoli-nearne i punti salienti relativi alreinserimento degli animali, all’uti-lizzazione degli animali genetica-mente modificati, all’utilizzazionedei metodi alternativi, alla discipli-na del personale abilitato, alle pro-cedure di autorizzazione e all’isti-tuzione dei Comitati per la cura el’utilizzo degli animali sottolinean-done l’aspetto tecnico-scientifico econcludendo che della sperimen-tazione animale non se ne può an-cora fare a meno.(Questa affermazione ha determi-nato le proteste in sala da partedei componenti delle associazionianimaliste.)Nella seconda sessione: “Il be-

nessere animale” l’On.le Dalla Ve-dova ha invitato i seguenti relatori:Patrizia Costa, Ordine NazionaleBiologi, che ha esposto i principidelle 3’R (Reducement, Refini-ment, Replacement) specificandocome siano tra loro profondamen-te collegate e come sia fondamen-tale capire il significato di ognunae la possibile applicazione in rela-zione alle altre.PC ha inoltre sottolineato la neces-sità di applicare i principi delle 3Ra tutte le tecniche, gli esperimenti,i progetti e i programmi di ricerca,le procedure, le regole e le leggiche coinvolgono gli animali da la-boratorio e applicare tali principi aqualsiasi modello animale vengaconsiderato per poter tradurre nel-la pratica sperimentale il concettofilosofico della cultura del rispettodel benessere degli animali.Alberto Petrocelli, ANMVI/SI-VAL-FNOVI, che ha illustrato ilcompito assegnato alla MedicinaVeterinaria nell’ambito delle attivitàlegate alla sperimentazione ani-male ed il ruolo di “terzietà” delmedico veterinario nel conciliarele esigenze di tutela del benesse-re animale con il raggiungimentodegli obiettivi della ricerca scienti-fica. Precisando che, professio-nalmente, la valutazione ed il con-trollo del benessere animale deveavvenire mediante il monitoraggiodi “indicatori” obiettivi e misurabili,AP ha evidenziato la necessità diuna formazione appropriata per e-spletare con competenza il com-pito assegnato dalla normativa ela necessità di un cambiamento diforma mentale che veda la pre-senza del medico veterinario noncome un adempimento ad un ob-bligo di legge, ma come una pre-ziosa risorsa per il settore della ri-cerca.Sottolineando la presenza all’inter-no della Categoria di posizioni dif-ferenti in merito all’utilizzazionedegli animali nella ricerca scienti-fica, AP ha indicato nella prepara-zione specifica, che consente diavere un “linguaggio comune” fraprofessionisti, la maggiore garan-zia della tutela del benessere ani-male.Nella III sessione, “Nuove pro-spettive”, l’On.le Della Vedova hainvitato:Massimo Tettamanti, ProgettoRiabilitazione animali da labora-torio, che ha illustrato l’aspetto delreinserimento di animali a finesperimentazione, già previsto dal-l’art 6 della 116/92 e ulteriormenterafforzato nella nuova proposta dilegge. MT ha riportato i numeri didue esperimenti pilota che hannocoinvolto circa 450 animali di spe-cie diverse, provenienti da 7 istitu-zioni di ricerca. Si tratta di attivitàche hanno come obiettivo il pro-gressivo reinserimento degli ani-mali in un ambiente comunque

confinato (semilibero) in quantogli animali non sono in grado disostenere gli stimoli di un ambien-te naturale, non riconoscono i pre-datori, non sanno procurarsi damangiare, sono comunque dipen-denti dall’uomo. La finalità ultimaè assicurare agli animali dellecondizioni dignitose in cui trascor-rere la vita che a loro rimane.Isabella De Angelis, Associazio-ne Italiana Tossicologia in Vitroche, riprendendo il concetto delle3R (Reduction, Refinement e Re-placement) e indicando i muta-menti culturali avvenuti nell’attualesocietà, illustra lo stato dell’arte ele prospettive dell’utilizzo dei me-todi alternativi, valutandone sia gliaspetti positivi che negativi, con-cludendo che il progresso scienti-fico, pur nella necessità di perse-guire i propri fini deve essere “u-mano” e mantenere sempre un ri-ferimento diretto al bene della so-cietà.Thomas Hertung, Direttore EC-VAM (European Centre for theValidation of AlternativeMethods), che ha ricordato il di-lemma costituito dall’esigenza digarantire la sicurezza dei consu-matori e allo stesso tempo di tute-lare il benessere animale. TH af-ferma che ci sono circa 100.000sostanze chimiche attualmentesul mercato in Europa, oltre l’80%delle quali non sufficientementestudiate dal punto di vista del po-tenziale rischio per la salute uma-na. ECVAM sta cercando di pro-porre metodi e protocolli per ridur-re il numero di animali, tuttavia laprocedura di introduzione di nuo-ve metodiche è estremamentelunga: una volta individuato il me-todo occorrono 4-5 anni per la va-lidazione, almeno 2 anni per l’ap-provazione legale e 2-3 anni perl’adozione ufficiale del metodo daparte delle autorità regolatorie. Al termine delle sessioni, in partedisturbate dalle proteste di alcuniappartenenti ad associazioni ani-

maliste “abolizioniste”, che hannoportato all’allontanamento dei di-sturbatori, l’On.le Dalla Vedova hapassato la parola al giornalistaRoberto Giacobbo, per modera-re il dibattito.RG ha invitato alcuni esponenti delmondo politico, accademico, indu-striale e protezionista ad esprime-re le proprie considerazioni.Alla conclusione del dibattito,l’On.le Dalla Vedova, ringrazian-do gli intervenuti e ricordandoche la proposta di legge ha unampio sostegno da parte di par-lamentari di tutti gli schieramentipolitici, ha auspicato una rapidaconclusione dell’iter legislativoche darebbe la possibilità di ave-re per primi in Europa la normati-va più avanzata e rispettosa deidiritti degli animali. ■

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Sperimentazione animale,verso quale futuro?La SIVAL alla presentazione della pdl dell’on. Della Vedova

laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2007DALLE ASSOCIAZIONI

La nuova pdl

L a proposta di legge, sulla quale l’As-sociazione assicura la propria qualifi-

cata collaborazione attraverso la SIVAL, ri-propone il percorso di riforma della discipli-na sulla sperimentazione animale presenta-ta nella scorsa legislatura dall’onorevoleGiulio Schmidt, al quale avevano attivamen-te collaborato rappresentanti di ANMVI/SI-VAL. Si è trattato, come osserva lo stessoDella Vedova, del “risultato di un Tavolo di

lavoro a cui hanno partecipato i migliori esperti del settore, in rappre-sentanza dell’industria farmaceutica nazionale e multinazionale, delleuniversità, delle società scientifiche, degli ordini e delle associazioniprofessionali, degli istituti di ricerca e delle organizzazioni animaliste”.Nella definizione della nuova disciplina sono stati inoltre tenuti in contoi suggerimenti e i riscontri che l’attività del Tavolo di lavoro ha registratoda parte del Ministero della salute e dell’Istituto superiore di sanità.Il testo di riforma nella sintesi elaborata dallo stesso Della Vedova, èpubblicato sul numero 20/2007 della nostra rivista.

Un corso di microchirurgia

in ottobre

L a SIVAL organizzerà nelmese di ottobre, dal 17 al

19, un Corso base di microchi-rurgia con modelli complemen-tari e sostituitivi. Il corso si col-loca in una più ampia propostadidattica alternativa, con l’o-biettivo di ridurre e ogni qual-volta sia possibile eliminarel’impiego di modelli animali, inaccordo al principio delle 3R’s(Refinement, Reduction, Re-placement). Scopo del corso èdi introdurre giovani ricercatoriai principi della microchirurgiapreclinica, fornendo una pre-parazione di base teorico-pra-tica.

Per informazioni: Tel. 0372/40.35.41

E-mail: [email protected]

di Alberto Petrocelli

Nella foto il ConsiglioDirettivo SIVAL. A sini-stra Alberto Petrocelli- Vice Presidente SI-VAL e delegato dal-l'ANMVI a rappresen-tare l'Associazione inoccasione della pre-sentazione della pdl2157. Accanto a luiFrancesco Carù (Se-gretario-Tesoriere) eMassenzio Fornasier(Presidente). "I due anni dell’attivitàdi SIVAL - affermano imembri del ConsiglioDirettivo SIVAL - di-mostrano che la con-

divisione e discussione, tra colleghi veterinari, di temi riguardanti l’u-tilizzo di modelli animali per scopi sperimentali hanno contribuito inmaniera sostanziale al miglioramento e al raffinamento di tecniche eprocedure, a decisivo vantaggio del benessere del singolo animale.In questo periodo di attività si è avuta inoltre la possibilità di cono-scere ed approfondire temi non esclusivamente legati alla ricercabiomedica, consentendo un approccio più razionale, fondato su i-stanze mediche, biomediche ed etiche, all’impatto emotivo legato altema della sperimentazione animale".

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Sull’anonimatoGentile Direttore,faccio riferimento alla letterapubblicata sul numero 22, a pa-gina 17. Prendo atto con dispia-cere che la Vs. rivista dedica am-pio spazio a lettere anonime dalcontenuto e dai toni quantomenodi cattivo gusto (“tutti si agitanocome femminelle isteriche”, “ca-tegoria IMPESTATA di gentagliaasserragliata dentro istituzionipubbliche”) quando non anchevagamente diffamatori (“figli, mo-gli, ruffiani, raccomandati e a-manti dei professoroni...”). Per la verità, l’intitolazione dellalettera (“Sana indignazione”), lamancanza di qualsiasi commen-to e di una presa di distanza dal-l’usanza di indirizzare lettere a-nonime, mi fa sorgere anchequalche vago dubbio che il con-tenuto sia stato ampiamente con-diviso da parte della redazionee/o dalla direzione. Spero peròche possa essere concesso unminimo di spazio anche ad unarisposta che, lo assicuro, non in-tende minimamente abusare del-l’ospitalità.Anzi, per la verità non intendonemmeno rispondere a quel col-lega perché, pur rispettandosempre e comunque le opinionialtrui (e chi mi conosce lo può te-stimoniare), trovo che il fatto dinon avere il coraggio di sottoscri-vere col proprio nome le proprieopinioni, commenti meglio diqualsiasi altra parola il grado dimaturità di tale persona, che do-vrebbe avere almeno 34-35 anni,essendosi laureato 10 anni fa.Preferisco domandarmi invece ilperché sia stata pubblicata talelettera perché, se l’autore non sene assume la responsabilità, è e-vidente che la scelta di pubbli-carla ricade per intero sul Diret-tore della rivista.Può essere che il motivo fosse

quello di dare voce al malconten-to dei Liberi Professionisti versol’Università e la Veterinaria Pub-blica? A parte che è cosa ben nota (an-che se comprendo la necessitàdi non lasciare cadere l’argo-mento), mi domando se non fos-se disponibile alcuna lettera fir-mata che dicesse le stesse cosein maniera più civile. È questo illivello del dialogo che si vuolestabilire? Mi parrebbe davverostrano, considerando il contenu-to della relazione morale delDott. Baroni, Presidente uscentedi SCIVAC, pubblicato sullo stes-so numero di PV ed altri articoli einterviste a Presidi di Facoltà diMedicina Veterinaria italiane, ap-parsi in passato su “ProfessioneVeterinaria”, in cui si è semprecercato di sottolineare la neces-sità di un maggiore dialogo tra lediverse componenti della veteri-naria italiana e dove certamentenon sono stati nascosti i proble-mi dell’accademia. La stessa vi-cenda del corso di Laurea di Ca-tanzaro, in prima pagina dellostesso numero 22 di PV, non hacertamente suscitato reazioni u-nanimi di approvazione in tutte leFacoltà italiane. Esiste una partedella veterinaria universitaria, viassicuro non minoritaria, che dia-loga e collabora con i Liberi Pro-fessionisti, che rispetta e viene ri-spettata. Certo si può fare di piùe meglio, e c’è anche la volontàdi farlo. Ma i problemi delle Fa-coltà di Medicina Veterinaria nonsono tutti risolvibili solo con labuona volontà, purtroppo, e sonoi problemi di tutta l’Università edella ricerca in Italia. Questoperò non vuol certo dire che siatutto da buttare, per questo mi èdispiaciuta la scelta di pubblica-re quella lettera: mi è parsa unascelta fatta nella logica di affos-sare un dialogo, anziché di farlocrescere, ed il modo scelto, per-

mettetemi, mi è sembrato davve-ro una spiacevole caduta di stile.Rispettosamente,

Stefano FaverzaniDipartimento di Scienze ClinicheVeterinarie - Facoltà di Medicina

Veterinaria, Milano

La Tua lettera mi fa piacere per-ché più di una volta, l’ultima sulnumero scorso, ho lamentato ilcrescente ricorso all’anonimatoda parte di molti Colleghi che puravendo qualcosa da dire in unpubblico dibattito non se la sen-tono di sottoscrivere il proprio in-tervento con tanto di nome e co-gnome. Concordo anche sul rischio chel’anonimato faccia scivolare i te-sti in una certa trasandatezza for-male e non di rado di sostanza.Diverso è il caso, torno a ribadir-lo, della formula “lettera firmata”che consente riservatezza, macomporta il dichiararsi almenonei riguardi dell’organo di stam-pa che si assume- come corret-tamente dici - la responsabilità didargli spazio. Ma appunto è lo

“spazio” che viene accordato ela pubblicazione, lo abbiamo giàdetto, non coincide necessaria-mente con la “condivisione”. Sepubblicassimo solo le lettere“condivise” o dai contenuti “co-modi”, vorrebbe dire che a mon-te c’è stata da parte della direzio-ne una sorta di filtro o di sceltadelle lettere. Questo non avvienemai. L’unico limite censorio è da-to dal rispetto delle leggi sulla li-bertà di stampa e di opinione.Per altro, in quindici anni di dire-zione editoriale posso dire che èpiù frequente la lettera “contro”di quella propositiva o di consen-so, evidentemente perché si èpiù mossi all’intervento quandoc’è un disagio da esprimere.Quanto alle risposte, non sempresono richieste e comunque non èsolo il sottoscritto a poter replica-re. Sono invitati a farlo tutti i Col-leghi: questo è uno spazio dipubblico dibattito di Categoria.E, infine, proprio perché trattasidi dibattito, non è in questa rubri-ca che si deve cercare il pensie-ro ufficiale dell’ANMVI e delle sue

13laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2007

Associazioni federate. Per questo ci sono sedi ufficiali eformali (assemblee, spazi edito-riali riconoscibili, documenti for-mali, sito ufficiale, ecc.) in cui sipossono leggere le prese di po-sizione dei nostri organismi diret-tivi. Né l’ANMVI né questa rivistaimpongono la condivisione, cosìcome sono sempre estremamen-te chiare, dirette e determinatenel dire come la pensano. Cor-dialità.

Carlo Scotti

LETTERE AL DIRETTORE

@

Il compito precipuo degli Ordini

è la tutela dei clienti prima che degli iscritti

Antonio Catricalà

Torneo nazionale di calcio

Questa volta l’evento sportivo dell’anno si è celebrato a Bormio, dal 30 Maggio al 2 Giugno. Lo squa-drone lombardo, tridecorato campione, organizzava la manifestazione nazionale, sempre più grande

ed importante, nel cuore delle alpi lombarde. Dieci le rappresentative regionali presenti: Abruzzo, Campa-nia, E. Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Sardegna, Umbria e Triveneto.Si è cominciato bene, ma la difficoltà iniziale che molte delle squadre hanno dovuto affrontare è stata il ri-tardo accusato da molti degli atleti provenienti dal centro-sud. Navigatori dai dubbi suggerimenti, frane enevicate primaverili hanno fatto sì che alcuni passi alpini venissero chiusi al traffico e che qualcuno abbiadeviato addirittura per la Svizzera, arrivando la mattina successiva con tante cose da raccontare e grannervosismo dei vari mister. La compagine campana si è presentata puntuale in bus, in gran parata con schiamazzi e Pulcinella (Luci-belli), che ballando precedeva gli atleti e accompagnatori durante la sfilata inaugurale. La festa è comin-ciata bene e con gran cordialità, nota costante di tutta la spedizione, anche se inizialmente c’è sempre u-na punta di diffidenza. Ci si guarda, ci si riconosce, ma con occhio vigile e già concentrato. All’indomani sisarebbero svolte le prime partite. Due gironi da cinque all’italiana, con le prime che poi disputano la finalee le seconde la finalina, terzo e quarto posto. Ognuno di noi spera di vincere, e nel calcio, l’agonismo è la spinta in più, il giusto condimento per unabuona partita. Durante i primi dieci minuti del riscaldamento ci si saluta, ci si abbraccia, si rivedono i figlicresciuti che giocano sulla porta; poi basta poco e da lì a qualche minuto si scatena la furia. Quattro parti-te in due giorni e mezzo per le eliminatorie. Importantissimo il turn over ma poche squadre ce l’hanno.Al secondo giorno la condizione atletica raggiunge il suo massimo, dopo di che iniziano i bollettini di guer-ra: stiramenti, contusioni, strappi e anche cose più serie. Inizia il calo. Al momento delle due finali c’è tantavoglia e carica, ma poco fisico. Si fa quel che si può e la situazione è uguale per tutti. Rigidità muscolare eipossia cerebrale rendono lo scontro ancora più eroico. In panchina c’è qualcuno con le stampelle ed unpiede fasciato, reduce da una delle partite iniziali. A questo punto tatticismo poco, volontà tanta. La finale per il primo e secondo posto è stata disputata tra Piemonte e Sardegna, il derby sabaudo. I pie-montesi erano attesi alla finale da brillanti prestazioni nelle precedenti edizioni; in continua crescita tecni-ca, squadra giovane e di qualità per la presenza di elementi ottimi in ognuno dei settori della squadra.Buon gruppo con pochi bambini ma tanti cani al seguito. I sardi hanno stupito per la disposizione in cam-po, ben organizzati da un nuovo allenatore e per la voglia di far bene. La lotteria dei rigori ha dichiarato ipiemontesi campioni. Nella finalina, i padroni di casa eleganti e dal buon gioco hanno avuto la meglio sugli umbri, storicamentesempre presenti e ben piazzati, dal gioco semplice ed efficace con qualche stella ma tanto lavoro di operai. Finite le finali si va a festeggiare tutti insieme. L’ingresso dei vincitori alla mega cena è salutato dai calicialzati ed applausi da parte della immensa tavolata ormai affamata e rilassata. È il momento della sinceravicinanza del sano sfottò, divertente e professionale, fino e goliardico. Che meraviglia! Finalmente ci si sa-luta, si beve insieme e si parla di tutt’altro, con la gioia di quanto tutto questo sia una gran fortuna. Unagran festa in cui si gioca tutto il giorno a calcio o meglio a pallone, su campi veri, ben tenuti, con tanto dilinee dritte e porte e con arbitri veri. Un gran gioco, in grandi dimensioni, dal sud alle isole al nord ed o-gnuno con lo spirito della propria terra. L’organizzazione lombarda, la spontaneità dei campani, la sobrietàed il rigore dei sardi, la saggezza degli umbri e il clamore dei romani. Nuove tute con grafiche moderne, giacche borse e loghi, un grande sfoggio che ognuno ha rimediato daqualche nuovo sponsor. Bei “ragazzi”, belle mogli e bei bambini, sempre tanti e sempre di più. Belle an-che le montagne che giganteggiavano intorno ai campi sportivi. Bella anche la gente che ci ha ospitato,cordiale, gentile e di buon umore, probabilmente grazie al posto in cui vive, in simbiosi col freddo, ma rin-francata da acque calde ed abbondanti, ben utilizzate, con centri termali che fanno parte della vita locale,del ritrovo, dello sportivo e del turista.Il livello tecnico (per lo meno delle prime partite) è ancora in crescendo come anche il livello della organiz-zazione. Finalmente è stato espugnato il baluardo lombardo, grazie anche alla fiaccatura procuratagli dal-lo sforzo organizzativo. Ma si sa chi ospita non vince! Grazie a tutti costoro e ai grandi calciatori intervenu-ti. Aspettiamo che le regioni assenti si facciano vive. Ci siamo salutati con un arrivederci al prossimo an-no…. Speriamo bene.

David Blasetti

Anche Garibaldi a Palazzo Trecchi

G iuseppe Garibaldi è nato aNizza il 4 luglio del 1807.

Ricorre quindi quest'anno il due-centenario della nascita. La noti-zia, sia pur importante per la sto-ria del nostro paese, per il ruoloassolutamente di primo pianosvolto dal Generale per l'unitàd'Italia, non avrebbe trovato spa-zio sul nostro settimanale se lanostra sede, Palazzo Trecchi,non lo avesse ospitato nella suaprima venuta a Cremona nel1862.Chi ha avuto occasione di venirenella nostra sede avrà certamen-te notato sulla facciata del Palaz-zo ed all'interno, fra due finestreche si affacciano sul cortile, unalapide che ricorda che in occa-sione della sua venuta nella no-stra città, Garibaldi visitò Palaz-zo Trecchi e fu fotografato a ca-vallo. In occasione dei 200 annidalla sua nascita ci fa piacere ri-cordarlo pubblicando la fotogra-fia che lo ha immortalato nel cor-tile del Palazzo.

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14 laPROFESSIONE VETERINARIA 25/2007CALENDARIO ATTIVITÀ

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INCONTRO SISCA LA GERARCHIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Perinformazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SIVAE / SCIVAC PRIMO NON NUOCERE: APPROCCIO ALLA TERAPIA D’URGENZA NEGLI ANIMALI ESOTICI DA FRIULI VEN. GIULIA COMPAGNIA - “Il Quadrifoglio srl” Ronchi dei Legionari - Gorizia - Via Staranzano, 23 - ECM: 4 Crediti - Per

informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA LE LUSSAZIONI ARTICOLARI TRAUMATICHE NEL CANE E NEL GATTO - Matera - ECM: Richiesto Ac-creditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +390372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA LA GESTIONE DELLE PIÙ COMUNI CARDIOPATIE DI RISCONTRO AMBULATORIALE - Palermo - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC -Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC DERMATOLOGIA: IV PARTE - TERAPIA IN DERMATOLOGIA DEL CANE E DEL GATTO: APPRENDI-MENTO BASATO SUL PROBLEMA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Ac-creditamento - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

ITINERARIO DIDATTICO SCIVAC DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: VI PARTE - ECOGRAFIA AVANZATA - Centro Studi SCIVAC, Cremona -Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC -Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC IN COLLABORAZIONE CON CORSO REGIONALE SICILIA - CHIRURGIA NEI PICCOLI ANIMALI - Istituto Zooprofilattico sperimentale DELEGAZIONE SCIVAC SICILIA della Sicilia, Ragusa - c/a Nunziata km 1.3 S.P 40 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Moni-

ca Borghisani - Segr. Del. Reg. SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

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La rivista è un settimanale

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laVETERINARIAPROFESSIONE

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QUIZ 2Corso di neonatologia equina,SIVE febbraio 2004Risposta corretta: a)

SOLUZIONI

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