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L ’appuntamento per le cele- brazioni rituali è al 48° Congresso Nazionale della SCI- VAC (Rimini 27-30 maggio), “un evento particolarmente significa- tivo”, come giustamente ha scrit- to il Sottosegretario di Stato alla Salute Cesare Cursi nella sua nota augurale indirizzata al Presi- dente SCIVAC Gildo Baroni. “Si- gnificativo”, rileva Cursi, “sia per la sua specificità sia per la sua corrispondenza ai venti anni di vi- ta dell’associazione, la cui attività mi risulta essere stata sempre al centro delle problematiche in ambito veterinario e sempre con l’impostazione ed il taglio prevalentemente scientifico. Non posso, quindi che esprimere il mio compiacimento - conclude Cursi - per quanto l’associazione sta facendo in un campo, come quello della veterinaria, che fino a poco tempo fa era sotto-con- siderato e in un certo senso disatteso”. La SCIVAC ringrazia. Ringrazia soprattutto i suoi Soci e lo fa con le pa- role di Aldo Vezzoni, socio fondatore della SCIVAC nel 1984, ora Past President, sempre attivo in tutti i questi anni all’interno della Società: “Questi primi vent’anni della SCIVAC hanno lasciato un segno determi- nante nella storia della professione veterinaria in Italia, i prossimi lo fa- ranno ancora di più”. È un augurio per tutti, ma è anche una promessa: la SCIVAC sarà sem- pre al fianco dei suoi iscritti, con il compito di innalzare continuamente il profilo medico-scientifico della veterinaria italiana. Assemblea dei soci SCIVAC: il ritorno alla scienza I l 28 maggio i soci SCIVAC sono convocati in Assemblea Ordinaria ed Elettiva per il rinnovo del Consiglio Direttivo. Quest’anno l’Assemblea assume un significato particolare non solo per questo, ma anche perché i Soci sono chiamati a fare il bilancio dei primi venti anni di attività e a definire i nuovi orientamenti e le nuove strategie del futu- ro. La SCIVAC, infatti, dopo aver delegato all’ANMVI l’aggiornamento sui temi professionali della veterinaria, torna ad essere una società con finalità esclusivamente scientifiche e culturali. Questa svolta sarà determinante per tutti i progetti futuri e per il nuovo Consiglio Direttivo 2004-2007, che dovrà esprimere competenze speci- fiche nei diversi settori della medicina veterinaria per animali da com- pagnia. Il Consiglio dovrà anche essere aperto alla componente femminile del- la Società che rappresenta ormai la maggioranza degli iscritti. Il Consi- glio della SCIVAC, infatti, in questi venti anni di storia ha visto raramen- te la presenza di veterinarie: un socio fondatore, Donella Tristi, un Pre- sidente, Alessandra Fondati, ed un consigliere, Michela Romanelli. Buon lavoro al nuovo Consiglio. Ventennale SCIVAC 1984-2004 S i avvicinano le elezioni eu- ropee che, quest’anno, si svolgeranno insieme alle ammini- strative. Si va al voto il 12 e il 13 giugno. Le forti tensioni fra mag- gioranza ed opposizione di Go- verno rendono questo appunta- mento molto importante ed atte- so. Per il Governo una buona te- nuta dei voti ottenuti alle ultime politiche sarà la conferma che la strada intrapresa è quella giusta, mentre per l’opposizione una buona affermazione sarà l’occa- sione per ritrovare compattezza e mettere in crisi la maggioranza. Il desiderio di ottenere quindi il maggior consenso elettorale ha spinto più o meno tutti i partiti a cercare candidati di forte richia- mo indipendentemente dalle loro capacità, conoscenze, esperien- ze o professionalità. Troviamo co- sì nelle varie liste per le prossime elezioni europee nomi di noti gior- nalisti televisivi (e questi almeno dovrebbero conoscere i proble- mi) attori, cantanti, ballerine, cal- ciatori, ecc. Con i problemi che il nostro paese dovrà affrontare nel nuovo Parlamento Europeo, dopo l’allargamento dell’Unione, è im- portante essere rappresentati da persone competenti e professio- nalmente preparate nei settori do- ve il confronto sarà più difficile. Pensiamo ad esempio alla zoo- tecnia, alla sicurezza alimentare, al commercio degli animali, ecc. Rischiamo invece di avere nel Parlamento europeo personaggi dello spettacolo e dello sport che non saranno in grado di dare al- cun contributo serio ed importan- te al dibattito ed alla discussione nella difesa degli interessi del no- stro paese. Un noto politico ha commentato la corsa dei partiti al- le celebrità televisive annuncian- do un Parlamento di “nani e balle- rine”. In mezzo a tutto questo, ab- biamo appreso con piacere che l’On. Gianni Mancuso si presen- terà alle elezioni europee per la circoscrizione Nord/Est nelle liste di An. Mancuso, unico veterinario alla Camera dei Deputati, ha sempre dato un forte contributo alle nostre cause, con grande di- sponibilità ed impegno. Siamo si- curi che saprebbe fare altrettanto bene a Strasburgo. “Nani e ballerine” www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I. 004 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 1, numero 19, dal 24 al 30 maggio 2004 Spedizione in abbonamento postale - 45% Art. 2 comma 20/b-Legge 662/96 - Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona la VETERINARIA PR O FESSI O NE 192 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. Vent’anni di aggiornamento La SCIVAC compie vent’anni. Celebrazioni al 48° Congresso Nazionale di Rimini. Gli auguri del Ministero della Salute 1984 con la fondazione della SCI- VAC abbia rivoluzionato il modo di intendere la professione veterina- ria. Questa trasformazione ha con- tagiato nel tempo tutti i settori della nostra Categoria, dando vita ad un vero e proprio movimento cultural- professionale che sta contribuen- do in modo determinante a fare prendere coscienza al Medico Ve- terinario del ruolo che gli spetta nella società moderna. Da quando è nata l’ANMVI, la SCIVAC è fra le Associazioni Federate da cui arri- vano le maggiori sollecitazioni sui problemi professionali, essendo la Società numericamente più consi- stente ed espressione della fetta più numerosa della veterinaria ita- liana: quella di chi si occupa di animali da compagnia. Un sistema così articolato e com- plesso richiede un dinamismo ed un presenzialismo notevole. So- vente è necessario prendere posi- zioni estremamente determinate, come ad esempio la decisione di ricorrere al Tar contro l’apertura del corso di Laurea in Medicina Veteri- naria a Catanzaro, oppure il dimo- strare con dati alla mano quale sarà il futuro della professione se non si interviene con correttivi seri ed in tempi brevi. L’esempio è da- to dall’indagine che ANMVI ha commissionato a Nomisma (Vet 2020). La sempre maggior incidenza dell’Europa sulle cose Italiane e la globalizzazione della professione ha fatto sì che la SCIVAC si sia dovuta impegnare sovente all’e- stero in varie organizzazioni, co- me la Fecava e la Wsava. L’espe- rienza europea e americana ha in- fluenzato il nostro modo di fare i congressi, ci siamo aperti ad eventi di portata internazionale (il Congresso SCIVAC-FECAVA del 1998) ed abbiamo adottato il mo- dello multi-sala. (...) Non vorrei cadere nel celebrativo, ma cre- do che il movimento culturale nato nel 20 anni di business? Editoriale di Carlo Scotti CONTINUA A PAG. 3

Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 19

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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Page 1: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 19

L ’appuntamento per le cele-brazioni rituali è al 48°

Congresso Nazionale della SCI-VAC (Rimini 27-30 maggio), “unevento particolarmente significa-tivo”, come giustamente ha scrit-to il Sottosegretario di Stato allaSalute Cesare Cursi nella suanota augurale indirizzata al Presi-dente SCIVAC Gildo Baroni. “Si-gnificativo”, rileva Cursi, “sia perla sua specificità sia per la suacorrispondenza ai venti anni di vi-ta dell’associazione, la cui attività

mi risulta essere stata sempre al centro delle problematiche in ambitoveterinario e sempre con l’impostazione ed il taglio prevalentementescientifico. Non posso, quindi che esprimere il mio compiacimento -conclude Cursi - per quanto l’associazione sta facendo in un campo,come quello della veterinaria, che fino a poco tempo fa era sotto-con-siderato e in un certo senso disatteso”.La SCIVAC ringrazia. Ringrazia soprattutto i suoi Soci e lo fa con le pa-role di Aldo Vezzoni, socio fondatore della SCIVAC nel 1984, ora PastPresident, sempre attivo in tutti i questi anni all’interno della Società:“Questi primi vent’anni della SCIVAC hanno lasciato un segno determi-nante nella storia della professione veterinaria in Italia, i prossimi lo fa-ranno ancora di più”.È un augurio per tutti, ma è anche una promessa: la SCIVAC sarà sem-pre al fianco dei suoi iscritti, con il compito di innalzare continuamenteil profilo medico-scientifico della veterinaria italiana.

Assemblea dei soci SCIVAC: il ritorno alla scienza

I l 28 maggio i soci SCIVAC sono convocatiin Assemblea Ordinaria ed Elettiva per il

rinnovo del Consiglio Direttivo. Quest’annol’Assemblea assume un significato particolare non solo per questo, maanche perché i Soci sono chiamati a fare il bilancio dei primi venti annidi attività e a definire i nuovi orientamenti e le nuove strategie del futu-ro. La SCIVAC, infatti, dopo aver delegato all’ANMVI l’aggiornamentosui temi professionali della veterinaria, torna ad essere una società confinalità esclusivamente scientifiche e culturali. Questa svolta sarà determinante per tutti i progetti futuri e per il nuovoConsiglio Direttivo 2004-2007, che dovrà esprimere competenze speci-fiche nei diversi settori della medicina veterinaria per animali da com-pagnia. Il Consiglio dovrà anche essere aperto alla componente femminile del-la Società che rappresenta ormai la maggioranza degli iscritti. Il Consi-glio della SCIVAC, infatti, in questi venti anni di storia ha visto raramen-te la presenza di veterinarie: un socio fondatore, Donella Tristi, un Pre-sidente, Alessandra Fondati, ed un consigliere, Michela Romanelli.Buon lavoro al nuovo Consiglio.

Ventennale SCIVAC 1984-2004

Si avvicinano le elezioni eu-ropee che, quest’anno, si

svolgeranno insieme alle ammini-strative. Si va al voto il 12 e il 13giugno. Le forti tensioni fra mag-gioranza ed opposizione di Go-verno rendono questo appunta-mento molto importante ed atte-so. Per il Governo una buona te-nuta dei voti ottenuti alle ultimepolitiche sarà la conferma che lastrada intrapresa è quella giusta,mentre per l’opposizione unabuona affermazione sarà l’occa-sione per ritrovare compattezza emettere in crisi la maggioranza.Il desiderio di ottenere quindi ilmaggior consenso elettorale haspinto più o meno tutti i partiti acercare candidati di forte richia-mo indipendentemente dalle lorocapacità, conoscenze, esperien-ze o professionalità. Troviamo co-sì nelle varie liste per le prossimeelezioni europee nomi di noti gior-nalisti televisivi (e questi almenodovrebbero conoscere i proble-mi) attori, cantanti, ballerine, cal-ciatori, ecc. Con i problemi che ilnostro paese dovrà affrontare nelnuovo Parlamento Europeo, dopo

l’allargamento dell’Unione, è im-portante essere rappresentati dapersone competenti e professio-nalmente preparate nei settori do-ve il confronto sarà più difficile.Pensiamo ad esempio alla zoo-tecnia, alla sicurezza alimentare,al commercio degli animali, ecc. Rischiamo invece di avere nelParlamento europeo personaggidello spettacolo e dello sport chenon saranno in grado di dare al-cun contributo serio ed importan-te al dibattito ed alla discussionenella difesa degli interessi del no-stro paese. Un noto politico hacommentato la corsa dei partiti al-le celebrità televisive annuncian-do un Parlamento di “nani e balle-rine”. In mezzo a tutto questo, ab-biamo appreso con piacere chel’On. Gianni Mancuso si presen-terà alle elezioni europee per lacircoscrizione Nord/Est nelle listedi An. Mancuso, unico veterinarioalla Camera dei Deputati, hasempre dato un forte contributoalle nostre cause, con grande di-sponibilità ed impegno. Siamo si-curi che saprebbe fare altrettantobene a Strasburgo. ■

“Nani e ballerine”

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004SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 1, numero 19, dal 24 al 30 maggio 2004

Spedizione in abbonamento postale - 45% Art. 2 comma 20/b-Legge 662/96 - Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità

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192ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANI

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A.N.M.V.I.

Vent’anni diaggiornamentoLa SCIVAC compie vent’anni.Celebrazioni al 48° Congresso Nazionaledi Rimini. Gli auguri del Ministero della Salute

1984 con la fondazione della SCI-VAC abbia rivoluzionato il modo diintendere la professione veterina-ria. Questa trasformazione ha con-tagiato nel tempo tutti i settori dellanostra Categoria, dando vita ad unvero e proprio movimento cultural-professionale che sta contribuen-do in modo determinante a fareprendere coscienza al Medico Ve-terinario del ruolo che gli spettanella società moderna. Da quandoè nata l’ANMVI, la SCIVAC è fra leAssociazioni Federate da cui arri-vano le maggiori sollecitazioni suiproblemi professionali, essendo laSocietà numericamente più consi-stente ed espressione della fettapiù numerosa della veterinaria ita-liana: quella di chi si occupa dianimali da compagnia.Un sistema così articolato e com-plesso richiede un dinamismo edun presenzialismo notevole. So-vente è necessario prendere posi-zioni estremamente determinate,come ad esempio la decisione diricorrere al Tar contro l’apertura delcorso di Laurea in Medicina Veteri-naria a Catanzaro, oppure il dimo-strare con dati alla mano qualesarà il futuro della professione senon si interviene con correttivi seried in tempi brevi. L’esempio è da-to dall’indagine che ANMVI hacommissionato a Nomisma (Vet2020).La sempre maggior incidenzadell’Europa sulle cose Italiane e laglobalizzazione della professioneha fatto sì che la SCIVAC si siadovuta impegnare sovente all’e-stero in varie organizzazioni, co-me la Fecava e la Wsava. L’espe-rienza europea e americana ha in-fluenzato il nostro modo di fare icongressi, ci siamo aperti adeventi di portata internazionale (ilCongresso SCIVAC-FECAVA del1998) ed abbiamo adottato il mo-dello multi-sala. (...)

Non vorrei cadere nelcelebrativo, ma cre-do che il movimentoculturale nato nel

20 anni di business?Editoriale

di Carlo Scotti

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L a SCIVAC compie vent’an-ni. La più grande societàscientifico-culturale dei

medici veterinari per animali dacompagnia celebra prima di tuttoi suoi Soci. Fra tutti loro, non ce nevogliano i soci fondatori e di lungadata, la SCIVAC celebra in parti-colare i neo iscritti degli ultimi an-ni. Che sono tanti, ogni anno sem-pre di più (il 9% del totale iscrittinel 2002 e il 14% nel 2003), e che

si confrontano con una realtà eco-nomico-professionale molto com-plessa, in via di radicale trasfor-mazione. Guardiamo al futuro dunque e,facciamo di questo ventennaleun’occasione per riflettere sul si-gnificato dell’associativismo dicategoria, sul suo ruolo di collet-tore delle esigenze dei medici ve-terinari e su quello di propulsoredella professione. In 20 anni la

SCIVAC ha dato molte risposte,ha spesso giocato d’anticipo suitempi e compiuto scelte formativenon sempre popolari e di imme-diata comprensione (certe formu-le d’aggiornamento come adesempio il multisala, lo sviluppo disettori nascenti come la medicinadegli animali esotici, il practicemanagement, la medicina com-portamentale, ecc..., il ricorso pio-neristico al Web già ai primi anni

Novanta fino alle ultime video-conferenze). Ma alla fine i suoi So-ci, oggi 8.270, le hanno sempredato ragione.Nel presente e negli anni che ver-ranno la SCIVAC dovrà mantenerela sua natura di avanguardia dellaprofessione e continuerà a lancia-re nuove sfide alla Categoria perpromuoverne e innalzarne il profi-lo culturale. La SCIVAC, infatti, “halo scopo di perseguire finalità

scientifiche e culturali per favorirel’educazione permanente deimembri nel settore degli animalida compagnia, di promuovere ini-ziative che possano contribuire almiglioramento delle condizioni divita degli animali stessi” (dal De-creto del Ministero della Sanità peril riconoscimento della personalitàgiuridica della SCIVAC, firmato dalSottosegretario di Stato il 10 mag-gio del 1999). ■

3VENTENNALE SCIVAC

1984-2004

La SCIVAC festeggia il suo futuroCelebrazioni al 48° Congresso Nazionale di Rimini

laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2004

Venti anni e poi?di Antonio Manfredi

Q uando hoiniziato a

collaborare con laSCIVAC, coinvoltodall’amico Vezzo-ni, il ristretto grup-po di soci fonda-tori stava ancoraragionando sullostatuto e sul mar-chio. Per questomi sono sempre

sentito un po’ anch’io un “fondatore laico”di questo importante progetto. Dico que-sto soltanto per ricordare come questi 20anni di storia della SCIVAC sono semprestati vissuti da me in prima fila e mi per-mettono quindi di esprimere alcune consi-derazioni sulle grandi trasformazioni delmondo veterinario italiano a cui ho potutoassistere. Vent’anni fa non sapevo nulladel mondo veterinario e ben poco di ani-mali. Avevo un cucciolo di cane infestato

dai parassiti intestinali (a proposito di se-rietà di qualche allevatore), che portavodal veterinario con disperazione. Erano itempi in cui il veterinario che si occupavadi loro, in sostanza soltanto cani e soprat-tutto da caccia, era chiamato dai colleghiin modo dispregiativo “cagnaro” come sefosse un sottoprodotto della veterinariache si riteneva nobile solo occupandosi dianimali da reddito. Erano i tempi in cuinelle facoltà di veterinaria si parlava so-prattutto di bovini, suini e cavalli. Erano itempi dei pochi ambulatori per animali dacompagnia distribuiti soprattutto nel norddel paese e si facevano chilometri perportare il proprio animale alla Clinica Uni-versitaria o dal professionista di cui avevaparlato il giornale. Erano i tempi dell'Ama-ro Montenegro, del veterinario “santone”,un po’ alcolizzato, che svolgeva la profes-sione come una missione e che dopo averfatto il miracolo si accontentava di unbuon bicchiere d'amaro.

Una scommessa ancora aperta di Aldo Vezzoni

Scrivere unpezzo sui

vent’anni dellaSCIVAC è per mecome scrivere unpezzo sulla miavita professionalee familiare, tantoimportante è stataper me l’esperien-za SCIVAC ed ilcoinvolgimento

totale che essa ha determinato nella miavita personale dalla sua fondazione nel1984 alla sua crescita nel corso degli an-ni. Non voglio pertanto dilungarmi sulle in-numerevoli esperienze vissute in tutti que-sti anni che hanno portato la SCIVAC adessere l’Associazione veterinaria più nu-merosa ed importante nel nostro Paese edanche in tutta Europa e che mi hannosempre visto coinvolto nel loro vissutoquotidiano; voglio solo proporre una breveanalisi delle condizioni in cui essa si è svi-luppata e del suo futuro possibile. All’inizio degli anni ottanta il settore deglianimali da compagnia iniziava quell’e-spansione che lo ha portato poi, di annoin anno, a diventare il primo settore di oc-cupazione in termini numerici di tutta laprofessione veterinaria in Italia. Fino alla fi-ne degli anni settanta chi si occupava dipiccoli animali costituiva una piccola nic-chia nella compagine veterinaria e nean-che tanto ben vista dagli altri Colleghi, edil livello di specializzazione nel settore eramolto basso; visitando però altri Paesi, edin particolare l’Inghilterra, la Francia e gliStati Uniti, si osservava in questo settoreun grande fermento di innovazione, di ap-profondimento e di interesse che facevaintravedere le possibilità di sviluppo cheesso poteva raggiungere anche nel nostroPaese. L’interesse per gli animali da com-pagnia, in un contesto sociale di maggiorbenessere, stava gradualmente aumen-tando e di pari passo aumentava la richie-sta di prestazioni veterinarie in questo set-tore, ma mancavano ancora le competen-ze ed i mezzi per acquisirle. La SCIVACnasceva quindi in questo panorama e co-gliendo le esigenze di approfondimento inun settore così trascurato nella formazioneuniversitaria di base riusciva a colmare ilgap che si era creato tra domanda ed of-ferta di conoscenze. L’apertura agli spe-cialisti internazionali più quotati e compe-

tenti, oltre ad innalzare il livello delle infor-mazioni e del “come fare”, permetteva diinnescare un meccanismo di emulazioneda parte dei Colleghi più motivati che in-traprendevano i primi percorsi di specia-lizzazione frequentando istituzioni stranie-re. Con il passare degli anni si è verificatoun progressivo miglioramento del livello dipreparazione e competenza di base deimedici veterinari di questo settore, macontemporaneamente si rendeva eviden-te come la medicina veterinaria degli ani-mali da compagnia non poteva più essereconsiderata come una specializzazione atutto campo che permettesse ad ogni ve-terinario del settore di saper affrontare concompetenza tutte le branche che essacomprendeva, dalla medicina interna, allacardiologia, chirurgia, anestesiologia,neurologia, ecc. Sulla scorta, pertanto,delle esperienze statunitensi che avevanodeterminato nel loro Paese una forte spin-ta alla specializzazione nelle varie bran-che della medicina degli animali da com-pagnia, si sviluppava anche in Italia, co-me anche negli altri Paesi Europei, l’inte-resse per le specializzazioni che la SCI-VAC aveva dapprima coltivato attraverso iGruppi di Studio per poi svilupparle nellevarie Società Specialistiche. Questo pro-cesso di specializzazione nella specializ-zazione ha permesso da una parte unamaggior crescita culturale di tutto il setto-re che ha potuto usufruire di questo svi-luppo in ciascuna branca, e dall’altra hapermesso la crescita e la formazione dispecialisti che hanno potuto dedicarsiesclusivamente al loro settore operando instrutture associate polifunzionali o propo-nendosi come referenti per gli altri Colle-ghi. Negli ultimi anni questo processo dispecializzazione è stato favorito anche dauna maggior esigenza di molti proprietaridi animali che per loro richiedono le curepiù avanzate e moderne, oltre che dall’au-mento delle contestazioni per prestazioniveterinarie ritenute non adeguate. Oggi pertanto la SCIVAC è impegnata siasul fronte della formazione permanentedi base che su quella specialistica conuna proficua interazione dei vari settori esu questa strada dovrà continuare amuoversi per promuovere l’eccellenzadelle competenze dei medici veterinariiscritti in qualunque settore essi operino,dalla medicina di base a quella speciali-stica.

(...) Ci siamo spinti anche verso la forma-zione d’eccellenza con il Master di Chirur-gia, per stare al passo con una professioneche da 20 anni, con noi, si è elevata sem-pre di più. E per garantire sempre all’asso-ciato la qualità del servizio prestato ci si ècertificati ISO, con i conseguenti costi dasostenere.Nell’era della comunicazione globale unaCategoria come la nostra non può continua-re ad usare il pennino e il calamaio, ma de-ve avere strumenti dinamici per potere ag-giornare in tempo reale i propri associati:nascono così le pubblicazioni scientifiche,un settimanale e un quotidiano professiona-le, un trisettimanale scientifico on line, listedi discussione e servizi di consulenza a tut-to campo. È necessario essere presenti evisibili anche all’esterno della nostra profes-sione e stringere alleanze con altre organiz-zazioni professionali, vedi Conf-professioni. Tutto questo richiede un coordinamento lo-gistico complesso che nel caso del nostromovimento, oggi, vede impiegate a tempopieno nella sede di Palazzo Trecchi venti-due persone, coordinate da Ev. srl, societàcostituita apposta per la gestione economi-ca delle nostre Associazioni.Tutto questo ha anche dei costi notevoli e,non godendo il nostro movimento di sov-

venzione alcuna, non può che gestirsi at-traverso una politica di tipo aziendal-mana-geriale che consenta il mantenimento eco-nomico di tutte le molteplici attività che ven-gono proposte, di cui molte locali e gratui-te, nonostante i costi che si devono soste-nere per il loro accreditamento ECM.Nel ventennale della fondazione di Scivac,credo che sia giusto celebrare l’evento an-che spiegando al socio, e a chi sovente sichiede che sorta di business si faccia den-tro Palazzo Trecchi, cosa vuol dire realizza-re una idea vincente come la nostra anchedal punto di vista economico-gestionale.Soltanto perseguendo una politica mana-geriale di questo tipo, senza curarci dellesterili critiche dei malpensanti, potremoavere le risorse economiche per continuarea crescere e porre in essere tutte le iniziati-ve che possano andare a favore e a tuteladella nostra professione.Spero che la Classe dirigente che tra diecianni sarà alla guida del nostro movimentopossa avere una organizzazione così po-tente da imporre alla società la figura di unMedico Veterinario formato secondo i para-metri di una Sanità moderna, in ruoli e com-petenze di primo attore che spettano di di-ritto alla nostra professione e che è dovero-so pretendere.

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Editoriale

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laPROFESSIONE VETERINARIA 19/20044

La battaglia per farsi riconoscere econo-micamente la propria professionalità eragià iniziata! Erano i tempi in cui i veterina-ri consigliavano al proprietario l’alimenta-zione più adatta per il proprio cane indi-candogli complicati menu diversificati peri vari giorni della settimana, (il Venerdì dimagro). Erano i tempi in cui nessuno siazzardava a parlare di benessere animaleed il taglio delle orecchie e della coda ve-niva effettuato in modo barbaro e spessosenza anestesia. Erano i tempi in cui aicongressi era un miracolo vedere una ve-terinaria. Erano i tempi in cui l’aggiorna-mento professionale sembrava essereuna perdita di tempo ed i relatori eranosoltanto professori universitari. Erano itempi in cui l’unica associazione di veteri-nari nel settore degli animali da compa-gnia si riferiva ai “piccoli animali”. Asso-ciarsi a questa associazione era più diffi-cile che entrare nel Rotary. Per molti letto-ri tutto questo può sembrare storia anticao vera archeologia, ma non dimenticateche sono passati solo 20 anni. La veteri-naria da allora è cambiata completamen-te e non vi è dubbio che questa enormetrasformazione scientifica, culturale e pro-fessionale è dovuta in gran parte proprioalla nascita ed allo sviluppo che ha avutola SCIVAC in questi anni. Lo sforzo com-piuto dai primi soci fondatori e poi da tuttiquanti, con ruoli diversi, hanno creduto inquesto progetto ed hanno collaborato afarlo crescere è stato enorme anche per laforte opposizione di una parte della cate-goria che voleva difendere privilegi acqui-siti negli anni ma soprattutto per quella delmondo pubblico ed istituzionale che ve-deva nel movimento culturale della SCI-VAC il rischio di perdere ruoli ed interessida tempo definiti in uno statu quo chesembrava andar bene a tutti. Quando ilvecchio mondo universitario senza capirel’importanza che la SCIVAC avrebbe avu-to per la crescita culturale di tutti i veteri-nari, invece di rendersi disponibile a col-laborare, si è sentito tagliato fuori o smi-nuito nel proprio ruolo, si è purtroppocreata, salvo pochi casi, una profondafrattura con il mondo professionale checresceva velocemente. L’università 20 an-ni fa ha perso una grande occasione diessere protagonista e riferimento di que-sta grande trasformazione del settore ve-terinario e solo negli ultimi anni, con l’arri-vo di una nuova classe di docenti, si stalentamente creando un rapporto di rispet-tosa e costruttiva collaborazione. La SCI-VAC entro la fine dell’anno supererà gli8.500 iscritti, prima associazione in Euro-pa, seconda nel mondo dopo quella degliUSA. L’attività svolta, se si volesse fare unbilancio, è veramente enorme sia sotto l’a-spetto qualitativo che quantitativo. Moltedelle iniziative sono state riprese comeesempio o riferimento da associazioni dialtri paesi. Decine di relatori stranieri sonostati invitati alle diverse occasioni di ag-giornamento organizzate dalla SCIVAC efra questi i nomi più noti e significativi delpanorama internazionale. Molti giovaniveterinari italiani che sono cresciuti nellesocietà specialistiche affiliate alla SCIVAC

sono oggi relatori nei più importanti con-gressi internazionali, sono consiglieri disocietà scientifiche europee, hanno il Col-lege Europeo o Americano nelle diversediscipline o sono docenti nelle più presti-giose università italiane o straniere. Primadi delegare la parte professionale al-l’ANMVI, di cui è socio fondatore e mag-gior associazione federata, la SCIVAC haavuto un importante ruolo anche in questosettore portando suoi uomini negli Ordini enella FNOVI convinta che la crescita pro-fessionale non potesse essere limitata al-l’aggiornamento scientifico. La grande vit-toria ottenuta dalla FNOVI, per l’impegnodel suo Segretario Vezzoni, con il dl 306,che ha riconosciuto la professionalità delMedico Veterinario autorizzandolo alla ge-stione diretta del farmaco, è il risultato diuna battaglia iniziata molti anni prima dal-la SCIVAC. Non dimentichiamolo! E po-tremmo elencare molti altri obiettivi rag-giunti nell’interesse di tutta la veterinaria.Possiamo quindi concludere dicendo chela SCIVAC ha svolto bene il suo compito epuò ritenersi appagata dei risultati ottenu-ti? Decisamente no perché, nonostante gliobiettivi raggiunti siano stati tanti e spes-so importanti, la situazione del mondo ve-terinario è ancora estremamente difficileed i risultati sino ad ora raggiunti rischia-no di essere compromessi da una fortecrisi del settore dovuta ad un incontrollatonumero di laureati e ad una situazioneeconomica del paese veramente preoc-cupante. Dopo tanti anni di crescita cultu-rale e professionale si assiste oggi a feno-meni involutivi dovuti principalmente allaforte disoccupazione e sottoccupazioneche rischiano di annullare gli sforzi fatti. Ilnuovo Consiglio che sarà eletto propriodurante il Congresso celebrativo del ven-tennale di fondazione della SCIVAC si tro-verà quindi di fronte una situazione digrande crisi e difficoltà. Lo aspetta uncompito estremamente impegnativo chesono certo sarà in grado di svolgere conla serietà e le competenze di tutti quanti sisono impegnati nell’associazione ed han-no sempre creduto nelle sue finalità. ■

La SCIVAC però non si è occupata solo diformazione permanente post-universita-ria, ma ha dovuto anche operare nel cam-po professionale e della politica veterina-ria per accogliere le esigenze espresseda un settore in così rapida crescita e co-sì trascurato dalle istituzioni veterinarieorientate in modo preponderante versoambiti tradizionali della professione veteri-naria come quello pubblico e quello deglianimali da reddito. Con una strada tutta insalita e con grande dispendio di energie,la SCIVAC ha dovuto creare una rete peri-ferica di organismi di rappresentanza chepotessero evidenziare le esigenze e leproblematiche locali e portare un rinnova-mento a livello degli Ordini provinciali al fi-ne di creare a livello istituzionale un’atten-zione per questo settore. Questo impegno della SCIVAC nel coinvol-gimento dei veterinari per animali da com-pagnia nel governo della professione, pa-rallelamente alla nascita di altre associa-zioni in settori professionali diversi (SIVE -Società Italiana Veterinari per Equini, SIVAR- Società Italiana Veterinari per Animali daReddito, SIVAE - Società Italiana Veterinariper Animali Esotici, AIVEMP - AssociazioneItaliana Veterinaria di Medicina Pubblica)ha portato alla nascita dell’ANMVI, federa-zione nazionale di molteplici associazioniveterinarie nazionali e locali, come stru-mento di rappresentanza politica delle va-rie componenti professionali e di lobby ve-terinaria per la tutela delle prerogative pro-fessionali. La nascita e lo sviluppo dell’ANMVI, cui laSCIVAC ha potuto delegare negli ultimianni il suo impegno professionale, per-mette ora alla SCIVAC di dedicarsi conmaggior impegno al progresso culturale escientifico del proprio settore, ma su alcu-ni aspetti determinanti per il suo stesso fu-turo è necessario che l’ANMVI possa otte-nere a livello politico dei cambiamenti nel-l’attuale situazione. Mi riferisco soprattutto alla proliferazionedissennata delle facoltà di medicina vete-rinaria ed all’eccessivo numero di laureatiche ogni anno le Università italiane river-sano nel bacino professionale dove glisbocchi “tradizionali” dei settore zootecni-co e pubblico sono ormai chiusi e tutti ten-tano di inserirsi in quello degli animali dacompagnia. Non esiste a livello universitario una pro-grammazione commisurata alle esigenzedel mercato e confrontata con le organiz-zazioni professionali e la progressiva sa-turazione del settore degli animali dacompagnia sta rendendo sempre più con-flittuale e difficile il rapporto di concorren-za tra Colleghi, snaturato da un continuoafflusso ben superiore alle capacità di in-tegrazione del sistema. Il progresso culturale e scientifico, invece,presuppone delle condizioni occupazio-nali che siano in equilibrio con la doman-da di prestazioni e permettano quindi gliinvestimenti necessari per la formazione eper il miglioramento delle dotazioni tecno-logiche.L’altra sfida che attende la SCIVAC el’ANMVI nei prossimi anni è la gratifica-

zione ed il riconoscimento dei Colleghi edelle strutture veterinarie che hanno in-nalzato i loro livelli di competenza e glistandard delle loro prestazioni, secondoquanto già previsto a livello europeo dalcodice per le Buone Pratiche Veterinarie(BPV); non solo è necessario ed auspi-cabile un riconoscimento di chi ha inve-stito e continua ad investire nella qualitàprofessionale energie e risorse finanzia-rie, ma occorre anche permettere alpubblico di saper distinguere tra chiopera perseguendo l’eccellenza e chi in-vece non lo fa. Nell’ottica delle BPV, che si stanno diffon-dendo già in diversi Paesi europei comesistema di certificazione di qualità, oltreche nell’ottica dei sempre più pressantioneri burocratici che la gestione fiscale esanitaria richiede, è prevedibile una con-versione dell’attuale proliferazione di pic-cole strutture veterinarie in una maggiorconcentrazione di risorse veterinarie incentri polifunzionali in grado di poter as-solvere meglio sia alle esigenze dei clien-ti, con orari di apertura più estesi e pre-stazioni più qualificate e diversificate, siaalle esigenze di specializzazione dei sin-goli medici veterinari e di miglioramentodelle loro condizioni di lavoro. Questo processo di concentrazione ri-chiede un cambiamento di mentalità conuna maggior disponibilità alla collabora-zione interpersonale, l’adozione di crite-ri moderni di marketing professionale, lacondivisione delle responsabilità gestio-nali ed una maggior considerazione delruolo assunto dalla clinica degli animalida compagnia nella società odierna. Anche in questo processo la SCIVAC po-trà fornire gli elementi per ottimizzare lescelte e le strategie, affinché la crescitadel settore determini sia una maggior sod-disfazione della categoria, sia una più al-ta considerazione pubblica della sua im-magine. Questi primi vent’anni della SCIVAC hannolasciato un segno determinante nella storiadella professione veterinaria in Italia, i pros-simi lo faranno ancora di più. ■

VENTENNALE SCIVAC

La sede della SCIVAC, in Via Pal-lavicino a Cremona, prima del tra-sferimento in Palazzo Trecchi (nelmaggio del 1993) attuale sededella Società.

Intervallo nel cortile di Palatrecchi(prima del restauro) al corso AO1995.

CONSIGLIO DIRETTIVO SCIVAC 2001/2004

Presidente SeniorPier Mario

Piga

PresidenteErmenegildo

Baroni

Vice PresidenteMassimo

Baroni

SegretarioMatteo

Spallarossa

TesoriereCarlo

Damiani

ConsigliereCarlo

De Feo

ConsigliereRobertoTovini

PAST PRESIDENT

LucianoCostigliolo1984-1986

ErnestoFiore

1986-1987

StefanoPizzirani

1987-1989

AldoVezzoni

1989-1991

AlessandraFondati

1991-1993

GiorgioRomanelli1993-1995

CarloScotti

1995-1998

Page 5: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 19

Fulvio Stangaè il DirettoreS c i e n t i f i c odella SCIVAC.Da sempre. In questa ve-ste, affianca ilConsiglio Di-rettivo, la

Commissione Scientifica e il Con-siglio dei Consulenti Scientificidella Società, per tradurre in pra-tica gli orientamenti formativi e di-dattici elaborati da questi organi-smi: oltre trenta Medici Veterinaridi alta qualificazione scientifico-professionale (specializzazioni,colleges europei, riconoscimentiinternazionali e lunga esperienzanella didattica dell’aggiornamen-to). In venti anni, Stanga ha vistoda vicino le trasformazioni dellaformazione post-laurea della vete-rinaria italiana. Da diversi anni èanche Delegato SCIVAC alla FE-CAVA e può così confrontare la si-tuazione nostrana con quella del-la veterinaria europea. Ha tenuto,e tiene tutt’ora, i contatti con “igrandi” della medicina veterinariainternazionale, per portarne le re-lazioni ai Colleghi italiani. Nessu-no più di lui può raccontare duedecenni di aggiornamento, vistidalle “quinte” della SCIVAC...

Come è cambiata in 20 anni ladomanda aggiornamento di chisi occupa di animali da compa-gnia?La domanda di formazione oggiha aspettative che 20 anni fa era-no del tutto inimmaginabili. Il li-vello culturale medio dell’utenzain generale si è PER FORTUNAaccresciuto notevolmente. Possoserenamente affermare che ineo-laureati degli ultimi 20 annihanno beneficiato di una crescitadell’offerta formativa che non hauguali negli altri settori. D’altraparte anche i neolaureati di oggisono enormemente più preparatidi quelli di 20 anni fa.

E come è cambiata invece l’of-ferta formativa della SCIVAC?Rispetto a 20 anni fa l’offerta è si-curamente aumentata e moltovariegata: esistono oggi settori elivelli per tutti i gusti. Direi che tal-volta l’offerta è anche difficile daspiegare, nel senso che è tale dadisorientare l’utilizzatore che de-ve a sua volta imparare a farescelte attente e oculate per nontrovarsi deluso. Con solo un cor-so di ortopedia e uno di cardiolo-gia di base e uno di dermatolo-gia di base, gli unici dei primi an-ni, c’era poco da spiegare! Eratutto più facile? Forse, ma sicura-mente meno stimolante. Abbia-mo visto tutti in questi 20 anni co-me sia aumentata l’offerta infor-mativa in generale: ci siamo abi-

tuati (o assuefatti) a usufruire diun flusso di informazioni enorme:dobbiamo forse imparare solo (!)a gestirlo meglio. Anche per nonincorrere nella sindrome da so-vraccarico informativo.

Quali sono i settori “nascenti”dell’aggiornamento veterina-rio?Sicuramente la medicina deglianimali esotici, o, come megliosono definiti, animali domesticinon tradizionali. Sono numerica-mente aumentati nelle famiglieitaliane gli animali definiti esotici.Da qui la richiesta di informazionie conoscenza da parte dei vete-rinari che si trovano ad affrontaresituazioni cliniche su soggettiquasi del tutto sconosciuti. Inoltre negli ultimi anni sta cre-scendo notevolmente l’interesseper i disordini comportamentalidegli animali da compagnia, siada parte dei medici veterinari,che da parte dei proprietari. I di-sordini comportamentali sono trale prime cause di alterazione dellegame uomo-animale, cui spes-so fa seguito l’allontanamento ocomunque il rifiuto dell’animaleda compagnia dal nucleo fami-gliare ed il conseguente abbando-no o la richiesta di eutanasia. Perovviare a tali spiacevoli conse-guenze è necessario che il medi-co veterinario possa essere ingrado di rispondere alla richiestad’informazioni, svolgere una cor-

retta indagine diagnostica suiproblemi comportamentali cheinteressano i cani ed i gatti e in-traprendere le terapie più oppor-tune.

Dal corso base al Master inChirurgia: quali sono oggi ipercorsi di aggiornamento po-st-laurea definibili “di eccellen-za” offerti dalla SCIVAC?La domanda formativa si è forte-mente caratterizzata negli ultimianni dividendosi sostanzialmentein due tipologie differenti: quelladella formazione generica, doveaccedono colleghi con un digni-tosissimo bisogno di “saperne dipiù” in svariati campi, anche i piùdifferenti, e quella invece dellaformazione mirata, dove il di-scente si orienta da subito versouna branca specifica della medi-cina veterinaria, che possiamodefinire per semplicità area spe-cialistica, mirando in questi am-biti a traguardi di eccellenza. SCIVAC, occupandosi da sem-pre di formazione permanentepost universitaria del Medico Ve-terinario per animali da compa-gnia, ha colto l’evoluzione delleesigenze di formazione ed ègiunta negli anni a fornire al pro-fessionista diverse opportunità diaggiornamento.Oltre alla educazione permanen-te di base costituita da Congres-si monotematici e multisala, Se-minari, Giornate di aggiornamen-

to, negli anni si è colta l’esigenzadel Medico Veterinario italiano diaccedere anche a programmi diaggiornamento più settoriali edanche di maggior approfondi-mento specialistico. Inizialmentesono nati i Corsi SCIVAC di Baseed avanzati, che hanno elevatoulteriormente l’opportunità scien-tifica offerta.L’ulteriore esigenza colta è quel-la di dare un senso all’iter forma-tivo scientifico portandolo ad unlogico traguardo che possa es-sere significativo del proprio gra-do di apprendimento.È questo il traguardo che si pro-pongono i MASTER SCIVAC.

I gruppi di studio si sono tra-sformati in Società Specialisti-che, ben 17 oggi, più il gruppodi management. Come stannoandando?L’evoluzione dei Gruppi in So-cietà ha sicuramente in qualchemodo sancito situazioni che giàdi fatto avevano raggiunto livelliscientifici e numerici ragguarde-voli e contribuito a dare unamaggiore consapevolezza aicolleghi coinvolti circa il ruolo daessi svolto. L’aspetto associativone ha sicuramente giovato e si èpassati da gestioni spesso perlo più personali a gestioni colle-giali, con gruppi affiatati che col-laborano positivamente in tuttele fasi progettuali e organizzati-ve delle attività scientifiche delle

società. Le Società sono ormaiper molti colleghi un punto di ri-ferimento utilissimo nell’affronta-re i problemi che emergono nel-la pratica clinica e rappresenta-no un momento di confronto e

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Intervista a Fulvio Stanga, Direttore Scientifico della SCIVAC

La nostra missione è l’aggiornamentoL’offerta di oggi è più stimolante, ma occorre sapersi orientare. Il socio SCIVAC è garantito ISO-9001.L’ECM? Si aggiorna chi l’ha sempre fatto.

di Sabina Pizzamiglio

laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2004

Claudio Peruccio direttore/relato-re al primo corso di oftalmologia(1995) impegnato alla cara, vec-chia lavagna luminosa.

VENTENNALE SCIVAC

Page 6: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 19

la

crescita consolidato.

Parliamo di ECM: come ha in-fluenzato, se l’ha influenzato,l’aggiornamento dei medici ve-terinari?Eccome se l’ha influenzato!!! Lapartecipazione ha registrato unincremento iniziale, subito dopol’avvio del sistema, seguito dauna sostanziale stabilizzazione.Sempre inizialmente abbiamoavuto un risvolto positivo, cherientrava pienamente negli obiet-tivi del progetto: vedere colleghimai visti prima ad un evento for-mativo mi aveva personalmentefatto ben sperare. La pigrizia nel-l’aggiornamento è una cosa chenon ho mai sopportato in un col-lega. Sia questo aspetto chequello numerico sono però rapi-damente scemati: probabilmentela realizzazione da parte dei col-leghi che le regole non sono af-fatto chiare e che l’obbligatorietàrimane fumosa e che le sanzionidi fatto non esistono ha tolto lemotivazioni a chi già poche neaveva. Rimane ad aggiornarsi chi già siaggiornava prima, con tutti gli or-pelli e le pastoie che l’ECM ha in-trodotto... e per i provider riman-gono i costi organizzativi, note-volissimi tra le ore/uomo neces-sarie per l’inserimento e l’accre-ditamento, i versamenti al Mini-stero della Salute, le schede dapreparare e verificare, i test, icontrolli agli ingressi (alle volteanche imbarazzanti e difficili daapplicare e far capire e far ac-cettare), ecc. Costi che poi si ri-percuotono negativamente suibilanci economici degli eventi equindi sulle quote di iscrizione osui servizi erogati. D’altra partel’entusiasmo iniziale ha provoca-to la nascita di una pletora dinuovi provider, spesso effimeri,

con dubbie qualità organizzativee scarsa affidabilità scientifica.

Per il futuro, ECM o no, ci sonocomunque parecchie sfide daraccogliere: la FAD, cioè la for-mazione a distanza, l’auto-ag-giornamento...L’auto-aggiornamento in gene-rale è per un professionista unmodo per mettere a confronto leproprie conoscenze con il mon-do scientifico. L’attività profes-sionale nella sua attività quoti-diana mette spesso il clinico difronte alle situazioni come sin-golo individuo, con il rischio dichiudersi in se stesso: la possi-bilità di confrontarsi con opinionied esperienze diverse serveproprio ad ovviare a ciò e costi-tuisce l’essenza stessa dell’ag-giornamento. SCIVAC ha comemissione principale la presenta-zione ai propri iscritti di un’offer-ta formativa e di aggiornamentoestremamente variegata: in que-st’offerta si inseriscono la forma-zione classica “residenziale”con congressi, corsi e seminarinazionali e regionali, incontri diSocietà Specialistiche e “a di-stanza”, con libri, riviste e mezziinformatici.

La SCIVAC e con lei tutte leSocietà con sede a PalazzoTrecchi offrono iniziative certi-ficate ISO. Quali garanzie sidanno al medico veterinariopartecipante?La certificazione ISO 9001 ga-rantisce all’utente che l’aziendafunziona con un sistema di con-trollo certificato e standardizza-to della qualità dei servizi eroga-ti, nel nostro caso eventi formati-vi. Questo significa che tutti ifornitori coinvolti nel processo dierogazione, dalla progettazionealla realizzazione sono selezio-

nati con criteri oggettivi e chetutte le fasi produttive sono sog-gette a valutazione (interna oesterna) e che anche l’utentepuò intervenire con la propriavalutazione o un reclamo, deter-minandone il miglioramento. Inrealtà il nostro sistema prevede-va già buona parte di questicontrolli: il sistema ISO ce ne hadato la consapevolezza, ci hapermesso di ottimizzare alcuniprocessi e ci ha dato la possibi-lità di interagire con le istituzioniche richiedono obbligatoria-mente la certificazione interna-zionale di qualità. ■

PROFESSIONE VETERINARIA 19/20046

Fui eletto Presidente in un ristorante, a Genova...

Apparecchiature Radiologiche

Camere oscure

Pellicole RX

Elettromedicali

Assistenza tecnica

di LUCARELLI M. & C.

SAS

VIA ISONZO, 8 - 20095 CUSANO MIL. (MI) - Telefono: 02.66401060 - Fax: 02.66400884

di Luciano Costigliolo

Past President SCIVAC, primo Presidente SCIVAC dal1984 al 1986

Esercitazioni di incannulazione venosa al corso di chirurgia del 1994: chiriconosce l’istruttore?

S ono vent’anni, passati inun lampo, sembra ieriquando, con un manipolo

di colleghi, transfughi da un’altraassociazione, abbiamo fondatoSCIVAC. In un ristorante di Geno-va fui eletto primo presidente e dalì con tante idee, pochi soldi, macon unità di intenti, iniziammo lanostra attività di cultura veterina-ria permanente post-universitaria.Nell’84, in quel di Salsomaggiore,pur con molti debiti, osammo or-ganizzare il primo congresso SCI-VAC con un argomento particola-re e a quei tempi ostico: l’oncolo-gia. Il prestigioso relatore il Prof.Richardson e forse il nostro mododi presentarci ai colleghi, ci re-galò un grande e prestigioso suc-cesso. Da quel giorno l’Associa-

zione, che in questi due decenniha organizzato tanti congressi,seminari e corsi, redatto pubbli-cazioni scientifiche e svolto tantolavoro per la categoria, è stataampiamente ripagata dalla parte-

cipazione dei nostri soci che oltrea renderci particolarmente felici,conferma che il cammino intra-preso sia quello giusto. I clienti ora, pretendono semprepiù, prestazioni qualificate e pen-so che proprio anche grazie aSCIVAC che siamo in grado disoddisfarli e farci apprezzare.Purtroppo in questi ultimi anni lasituazione economica generale digrave crisi unitamente al fatto chesiamo sempre più numerosi ha in-ciso negativamente sulla nostraprofessione e questo ci confermache la strada tracciata da SCIVACdi continua educazione è e saràsempre l’arma vincente. ■

In questa scherzosa rielaborazione grafica, ecco alcuni dei soci fondato-ri della SCIVAC: da sinistra Maurizio Cornelli, Gianenrico Odazzi, Edoar-do Vitali, Stefano Pizzirani, Mario Zunino, Luciano Costigliolo, Mauro Ri-cagno, Claudio Peruccio, Donella Tristi, Ernesto Fiore, Aldo Vezzoni.La SCIVAC è stata fondata il 31 ottobre 1984 a Milano

Aldo Vezzoni

VENTENNALE SCIVAC

Stefano Pizzirani

Giorgio Romanelli

Alessandra Fondati

Fulvio Stanga e Carlo Scotti

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laPROFESSIONE VETERINARIA 19/20048

L ’On. Gianni Mancuso, par-lamentare dal 2002 nellefile di AN si è candidato

alle europee del 12-13 giugno. Èmembro della Commissione AffariSociali della Camera dei Deputatidove ha portato avanti numerosiprogetti di legge di diretta perti-nenza veterinaria. Fra i tanti, quellosulla cosiddetta “pet therapy” (v.Professione Veterinaria 17/2004)che il 20 maggio ha fatto passiavanti verso la discussione in Aula.

Come nasce la Sua scelta dicandidarsi alle Europee?A lato degli studi, prima, e dellaprofessione, poi, mi sono sem-pre occupato di politica per pas-sione ed ho fatto la classica ga-vetta.Dal Quartiere al Comune, dallaProvincia alla Regione, fino alParlamento nazionale, in 21 annidi incarichi elettivi ho accumula-to una buona conoscenza dellaPubblica Amministrazione e deirituali della politica. Ne sanno

qualcosa i colleghi della miaProvincia, cui nel tempo ho chie-sto fiducia per i vari incarichi ri-coperti, che ho ricambiato condisponibilità totale.Il Parlamento Europeo non è piùil “cimitero degli elefanti” politici;oggi è un’entità autorevole checondizionerà sempre più la vitadi noi tutti. In questo scenario ri-tengo di poter essere utile alla

nostra comunità nazionale comeesperto del settore veterinario,specificatamente della sicurezzae del benessere animale.

Quali sono le battaglie politi-che che ritiene di portare avan-ti in Europa? E quali in partico-lare quelle specificatamentelegate alla veterinaria?La Comunità Europea deve di-

ventare comunità politica, oltreche economica.Abbiamo una valuta comune, manon abbiamo una Giustizia Euro-pea, né un esercito europeo, néuna costituzione europea.L’ingresso dei nuovi 10 Paesimembri ci porrà sfide nuove;questi popoli si aspettano moltodalla C.E. ed entrano con l’inten-to di essere protagonisti e noncomparse. Mediamente lavorano più di noi,sono meno retribuiti e si accon-tentano di un tenore di vita as-sai più basso del nostro, presu-mibilmente per qualche annosaranno temibili competitori in-terni.Sorvolo per brevità sui competi-tori esterni nuovi (Cina e India) esu quelli vecchi (Nordamerica eGiappone) che saranno ancorapiù pericolosi in un sistema diconcorrenza globale.Venendo al nostro settore. Riten-go prioritaria la sicurezza ali-mentare nel cui ambito la nostraprofessionalità ha, da sempre,un ruolo strategico che non deveessere sacrificato sull’altare de-gli interessi economici delle va-rie filiere dei prodotti alimentaridi origine animale.È necessario aggiungere livellidi qualità con la istituzione delveterinario Aziendale sul model-

lo francese o inglese. Grande at-tenzione va posta alla razionaliz-zazione delle Facoltà di Medici-na Veterinaria: in Italia sono trop-pe e puntano a rimpiazzare i ve-terinari, ormai troppo numerosi,con nuove figure professionali(lauree triennali).Ricordo, ancora, la battagliaportata dal sottoscritto nel Parla-mento nazionale sulla riduzionedell’I.V.A. sulle prestazioni veteri-narie, ove ho appreso che si trat-ti di materia comunitaria. Da ulti-mo, non per importanza, sonoconvinto della necessità di rico-noscere al cavallo il ruolo di ani-male da compagnia.

In caso di Sua elezione nel-l’Europarlamento, possiamodire che sarà protagonista trale molte questioni che ormai siaffrontano partendo da Bruxel-les, piuttosto che a Roma?L’esperienza parlamentare mi hainsegnato che l’attività dei Mini-steri italiani (specialmente Salutee Agricoltura) sempre più spes-so viene neutralizzata dal Parla-mento europeo che con lo stru-mento della Direttiva Comunita-ria supera le norme predispostedal Governo nazionale. QuindiEuropa cuore della politica checonta e non periferia.Siamo professionisti e siamo aconoscenza del movimento dipensiero delle professioni intel-lettuali che ha predisposto unmanifesto per l’Europa; in questocontesto possiamo “pesare dipiù” e puntare ad una maggiorequalificazione sociale per punta-re ad una maggiore considera-zione sociale.

Una battuta sull’allargamento:condivide il timore da più partiespresso sulle possibili rica-dute negative sulla sicurezzaalimentare in Europa? Il Com-missario europeo Byrne ha an-nunciato più controlli. Qual è ilsuo punto di vista?I produttori dei 10 nuovi Paesimembri contano di fare concor-renza a quelli dei Paesi membristorici attraverso prezzi più bas-si e concorrenziali.Ovviamente il sistema di regoleposte a tutela della salute dellepersone di quegli Stati è assaipiù semplice e la mano d’operaè assai meno costosa.Con gradualità e pervicacia laComunità Europea deve imporrei nostri standards, nell’ambito diuna relativa semplificazione peressere più competitivi nei con-fronti degli altri giganti economi-ci mondiali citati prima.Troppe regole potrebbero soffo-care l’economia continentale. ■

L’On. Mancuso, candidato alle europee

Il Parlamento Europeo non è più il “cimitero degli elefanti” Prioritarie la sicurezza alimentare e tutte le battaglie che ormai si possono affrontare solo a Bruxelles

di Sabina Pizzamiglio

L’INTERVISTA

Il Parlamento Europeo

I l Parlamento europeo ha sedein Francia, ma anche in Belgio

e Lussemburgo. Le sessioni ple-narie mensili cui partecipano tutti ideputati si svolgono a Strasburgo(Francia), “sede” ufficiale del Par-lamento. Le riunioni delle commis-

sioni parlamentari e le eventuali sessioni plenarie straordinarie si svol-gono a Bruxelles (Belgio), mentre gli uffici amministrativi (il “Segretaria-to generale”) si trovano a Lussemburgo. Nella prossima legislatura(2004-2007) l’Italia ha diritto a 78 seggi. Il Parlamento ha tre funzioniprincipali: condivide con il Consiglio il potere legislativo. Il fatto che es-so è eletto direttamente dai cittadini contribuisce a garantire la legitti-mità democratica del diritto europeo; esercita un controllo democraticosu tutte le istituzioni dell’UE e in particolare sulla Commissione. Ha il po-tere di approvare o respingere la nomina dei commissari e ha il dirittodi censurare collettivamente la Commissione; condivide con il Consiglioil potere di bilancio dell’UE e può pertanto modificare le spese dell’UE.

(http://www.europarl.eu.int/home/default_it.htm)

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9ATTUALITÀ

laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2004

Due articoli in tutto per ri-durre dal 20 al 10% l’ali-quota IVA sui cibi per

cani e gatti. Il ddl 4934 presenta-to a fine aprile dall’On. LuanaZanella (Verdi-U) punta ad alli-neare l’aliquota IVA con la mediaeuropea. Si legge nella presentazione delddl curata dall’On. Zanella: “Pochisanno che il nostro Paese è un im-portante produttore europeo di ci-bo per animali da compagnia (...)Dal punto di vista sociale, il pos-sesso di un animale domesticorappresenta un fenomeno ormaidiffusissimo: l’invecchiamentodella popolazione e una mutata

sensibilità sociale hanno portato,soprattutto negli ultimi anni, sem-pre più nuclei familiari a possede-re animali domestici. Non solo lavalenza affettiva, ma anche l’im-portanza “terapeutica” dell’ani-male da compagnia sono ormaiuniversalmente riconosciute. (...)”Nonostante ciò, inspiegabilmentein Italia viene applicata al pet foodun’aliquota IVA del 20 per cento,equiparandolo a beni di lussoquali il caviale o il salmone. Unaaliquota che ha portato il nostroPaese ad andare in una direzioneopposta alla normativa europeache lo prevede invece tra le ali-quote ridotte. Non è un caso che

sia la Spagna che la Germania di-mostrano come il passaggio adun’aliquota ridotta (7 per cento)abbia consentito un significativo ecorrelato sviluppo del mercato”.

L’Associazione Nazionale Me-dici Veterinari Italiani ha subi-to commentato: “Non manche-remo di far notare al deputatoZanella come le premesse della

sua proposta di legge si sposi-no, a maggior ragione, con lanostra richiesta di rivedere l’IVAsulle prestazioni medico-veteri-narie”. ■

Proposta dell’On. Zanella

IVA al 10% sugli alimenti per animali domesticiLa deputato Verde: non sono beni di lusso

E l’IVA sulle prestazioni veterinarie?

Cattive notizie dal fronte europeo per la riduzionedell’aliquota IVA sulle prestazioni veterinarie:

se le agevolazioni fiscali non favoriscono l’occupazionee non fanno scendere i prezzi dei servizi non vannoprese in considerazione. In base a queste conclusionila Commissione Europea propone di abolire o comun-

que ridurre drasticamente i settori economici sui quali i singoli Statimembri possono autonomamente decidere se ridurre o meno l’aliquotaIVA. Ed è proprio fra questi settori che l’ANMVI sta cercando di far rien-trare anche quello veterinario. Come faceva notare il Governo italiano aseguito di ben due tentativi parlamentari di inserire la riduzione dell’“IVAveterinaria” nella legge Finanziaria, il settore veterinario non è fra quel-li sui quali i singoli Governi possono intervenire per decidere le aliquo-te. La decisione della Commissione europea fa tramontare l’ipotesi chepossa diventarlo in futuro. Dopo il fallimento dell’iter parlamentare cheper ben due anni ha visto impegnato l’On. Mancuso, era anche arriva-ta la risposta negativa del Ministro Tremonti: “L’eventuale riduzionedell’aliquota- spiegava il Dicastero delle Finanze- esporrebbe l’ammini-strazione al giudizio della Corte di Giustizia della CE”. L’ANMVI ha quin-di imboccato la strada europea tentando di far rientrare il settore vete-rinario fra quelli autonomamente regolamentabili in materia di aliquoteIVA. La maggior disponibilità in questa direzione è stata trovata nel sin-dacato dei veterinari francesi che hanno un’aliquota al 19,6%. Ma la de-cisione della Commissione Europea di abolire o ridurre questi settorinon lascia ben sperare.

Ma per l’Agenzia delle Entrate, l’IVA è al 20%

L ’Agenzia delle Entrate nel novembre del 2003 ha confermatocon la risoluzione n. 210 che i prodotti alimentari per animali da

compagnia, anche quando sono proposti in confezioni superiori ai 10chili, sono soggetti ad IVA del 20% se commercializzati attraverso det-taglianti in quanto devono essere considerati per la vendita al minuto. Con questa risoluzione l’Agenzia è nuovamente intervenuta sulla inter-pretazione dell’Art. 75, comma 6, della legge 413/91 che ha assogget-tato ad aliquota ordinaria le cessioni al minuto di preparazioni alimen-tari per cani e gatti lasciando l’IVA del 4% e del 10%, a seconda del ti-po di prodotto, per le altre situazioni. L’Agenzia precisa quindi che so-no soggette ad aliquota del 4% o del 10% (ai sensi del n. 20 della tab.A,parte II, allegata al dpr 633/72, o del n. 91 della parte III) le cessioni del-le preparazioni alimentari per cani e gatti in specifiche confezioni, conla dicitura “uso professionale-vietata la vendita al dettaglio” e di pesosuperiore ai 10 chili, quando, per le loro dimensioni, non sono com-mercializzate tramite i commercianti al dettaglio, ma vendute esclusi-vamente all’ingrosso, o tramite utilizzatori professionali o in grande. E sulla materia, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta anche nel maggiodello stesso anno per ribadire che le confezioni di prodotti alimentari percani e gatti che contengano tutte le informazioni necessarie sul loro con-tenuto e utilizzo sono soggette ad aliquota ordinaria (20%) e non agevo-lata, indipendentemente dalla natura dell’acquirente. Lo ha stabilito l’A-genzia delle Entrate, rispondendo all’istanza di una società esportatriceverso l’Italia di alimenti per animali. L’azienda reputava non condizionatiper la vendita al minuto bensì all’ingrosso i beni commercializzati con pe-so, etichettatura e dicitura definite. Per l’Agenzia il tipo di attività svoltadall’acquirente (consumatore finale, o commerciante al dettaglio) non co-stituisce elemento per stabilire quale aliquota applicare.

Uniformare l’IVA in Europa(Dalla relazione parlamentare sul ddl 4934) Il mercato italiano del cosiddetto “pet food” haraggiunto 983 milioni di euro in termini di fatturato al netto dell’imposta sul valore aggiunto(IVA) (dati Euromonitor 2002). Ad oggi, tale fatturato è coperto per il 50 per cento da pro-duzione interna e per il 50 per cento da produzione importata. Nonostante questo, il mer-cato dei prodotti destinati all’alimentazione animale resta un mercato ancora immaturo e conampi margini di crescita come, ad esempio, nel settore dei cani e dei gatti, la cui popola-zione ha raggiunto i 15 milioni.Proprio in questi mesi il Parlamento sta discutendo alcuni progetti di legge tesi proprio a fa-

vorire tale pratica. Nonostante ciò, inspiegabilmente in Italia viene applicata al pet food un’aliquota IVA del 20per cento, equiparandolo a beni di lusso quali il caviale o il salmone. Una aliquota che ha portato il nostro Pae-se ad andare in una direzione opposta alla normativa europea che lo prevede invece tra le aliquote ridotte. Nonè un caso che sia la Spagna che la Germania dimostrano come il passaggio ad un’aliquota ridotta (7 per cen-to) abbia consentito un significativo e correlato sviluppo del mercato. La proposta di legge che sottoponiamoalla vostra attenzione si propone da un lato di portare l’aliquota IVA sul cibo per animali domestici al 10 percento, come previsto dalla normativa europea, dall’altro di uniformare i diversi regimi IVA ai quali sono attual-mente sottoposti gli alimenti per animali domestici, a seconda che questi alimenti siano destinati al consumoal dettaglio o all’ingrosso, e a seconda della composizione degli stessi.La stessa Agenzia delle entrate in occasione della formulazione di un parere (espresso con risoluzione n. 106/Edel 13 maggio 2003) ha precisato che i prodotti destinati all’allevamento di animali domestici possono fruire diun’aliquota IVA agevolata soltanto qualora non siano condizionati per la vendita al minuto, e chiarendo che at-tualmente viene applicata un’aliquota del 20 per cento per gli alimenti per cani o per gatti destinati alla vendi-ta al minuto, un’aliquota del 10 per cento se questi alimenti sono destinati alla vendita all’ingrosso, e un’aliquotadel 4 per cento se questi alimenti, sempre destinati alla vendita all’ingrosso, sono di origine vegetale. Insom-ma tre differenti aliquote. Naturalmente appare evidente che simili doppi o tripli regimi creano un’estrema in-certezza e confusione sia nei singoli produttori che nello stesso erario, oltre che vere e proprie distorsioni sulmercato la cui logica ancora oggi sfugge ai più. Il livello di copertura per il primo anno derivante dalla diminu-zione dell’aliquota IVA è quantificato in 15 milioni di euro. Una cifra modesta nell’ambito di un bilancio pubbli-co che tuttavia apporterebbe un significativo effetto positivo sui prezzi finali di questi prodotti e, allo stesso tem-po, un forte stimolo sia alla produzione che ai consumi.

On. Luana Zanella

Page 10: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 19

A l Congresso di Rimini atutti gli iscritti, le previ-sioni sono oltre i 2500,

sarà distribuito un questionario,realizzato con la consulenza tecni-ca dell’Università di Torino, primostrumento di una ampia indagineche la SCIVAC in collaborazione

con l’Assalzoo ha avviato fra i ve-terinari che operano nel settore de-gli animali da compagnia.Lo stesso questionario sarà poi dif-fuso attraverso questa rivista ed ilForum SCIVAC per renderlo dispo-nibile a tutti i veterinari. Questa in-dagine è di grande importanza per

vari e diversi aspetti.È la prima volta che una associa-zione di veterinari, la SCIVAC, tro-va una forte disponibilità in una as-sociazione di produttori, l’Assal-zoo, per sviluppare insieme ungrande progetto che sarà moltoutile ad entrambe le categorie rap-

presentate ed allo sviluppo di unmercato che vede anche i veteri-nari fortemente protagonisti dellasua evoluzione.Questo accordo di collaborazioneè importante quindi non solo pergli obiettivi che si pone ma perchéè anche un significativo riconosci-

mento del ruolo e della professio-nalità che il veterinario esprime inquesto settore e della rappresen-tatività della SCIVAC, più di 8.500iscritti, del mondo veterinario cheopera sugli animali da compagnia.D’altra parte è anche giusto ricor-dare che negli anni il mondo vete-rinario e produttivo si sono semprepiù ravvicinati in interessi comuni,basti pensare all’introduzione delPetcorner che ha portato il veteri-nario ad avere un ruolo diretto nel-la distribuzione di alcuni prodotti enon più soltanto quello di espertoinformatore e consigliere del clien-te, ed alle decine, se non centi-naia, di veterinari che le aziendemangimistiche hanno assunto inquesti ultimi anni a livelli dirigen-ziali, nei centri di ricerca o comeinformatori scientifici.Questa indagine è inoltre molto im-portante perché finalmente si riu-scirà ad avere dati attendibili, datal’ampiezza del campione al qualeci si rivolge e la competenza con laquale è stato preparato il questio-nario, sull’atteggiamento che han-no i veterinari verso il petfood. Co-me li usano, come li giudicano, co-sa ne pensano, cosa criticano,ecc. Da questa prima indagine sipotranno poi approfondire aspettispecifici dando precise rispostealle esigenze che emergerannodal mondo veterinario sia in termi-ni di maggior informazione, attra-verso seminari, pubblicazioni, arti-coli, ecc., sia in termini di precisevalutazioni da parte dell’Assalzooe delle aziende che vi aderiscono,le maggiori presenti sul mercato,per avviare nuovi progetti che ve-dano sempre più coinvolto il veteri-nario. La SCIVAC ha deciso di pro-muovere, in collaborazione conl’Assalzoo, questa indagine cono-scitiva fra tutti i veterinari sui temilegati alla sicurezza sanitaria ed al-la completezza nutrizionale dell’ali-mentazione degli animali da com-pagnia al fine di sviluppare nuovesinergie tra il mondo produttivo e laprofessione veterinaria.In questa ricerca si fa unicamenteriferimento agli alimenti industrialipreconfezionati che non copronopatologie specifiche, che sonopresenti nella grande distribuzioneorganizzata e quindi reperebili neisupermercati.Obiettivo di questa prima indagineè quello di identificare le aree di in-teresse dei veterinari sul tema, alfine di promuovere un successivostudio di approfondimento condot-to in collaborazione con enti di ri-cerca universitari e le autorità disanità pubblica.Siamo convinti che il veterinario siasempre di più riferimento e prota-gonista del mercato del petfood.Siamo certi quindi che questa in-dagine evidenzierà ancora di più ilsuo ruolo professionale e la suacompetenza anche nel settore del-l’alimentazione rendendolo partnerinsostituibile per tutte le aziendeche vi operano. ■

10ATTUALITÀ

Cosa pensa il veterinario del petfood?Indagine SCIVAC-Assalzoo. In arrivo un questionario

laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2004

di Antonio Manfredi

Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 19

L e tariffefisse e i li-miti alla

pubblicità pro-fessionale nonpiacciono alCommissario Eu-ropeo alla Con-

correnza Mario Monti che a metàmaggio, dalle pagine del Sole 24Ore, ha rilanciato le sue critiche alsistema ordinistico italiano. Se-condo Monti, gli ordini dovrebberosottoporsi ad una “cura di concor-renza”: “L’Italia - ha dichiarato- èuno dei paesi in cui la regolamen-tazione statale è molto forte. Ve-diamo positivamente gli sforzi,che però durano da tanto tempo,per organizzare una riforma delsettore. Ne seguiamo attentamen-te gli sviluppi. Spero - ha aggiun-to- che Governo e Legislatore ten-gano conto dell’azione di advo-cacy che la Commissione euro-pea sta compiendo. Che non si-gnifica un attacco agli Ordini chemanterranno le loro funzioni es-senziali. Però credo sia un vantag-gio per le professioni se gli ordinisi concentrano sulle funzioni di tu-tela dell’interesse generale, comela preparazione professionale deimembri e la qualità dei servizi, de-dicandosi meno all’autoregola-mentazione economica e tariffaria.(...) In un mercato aperto alla con-correnza è improbabile che i prez-zi regolamentati garantiscanoprezzi inferiori ai livelli concorren-ziali. Quanto alla qualità dei servi-zi, se ci sono professionisti senzascrupoli è difficile immaginare chei prezzi fissi impediscano l’offertadi servizi scadenti. Bisogna rispet-tare il criterio della proporzionalità,trovare meccanismi meno restritti-vi della fissazione dei prezzi. Peresempio, la pubblicità sui diversiprezzi e servizi offerti può aiutare ilconsumatore a prendere decisioniuniformate. Noi a Bruxelles sarem-mo contenti se nei vari Paesi fosseaperta una discussione con l’one-re della prova su chi vuole mante-nere la regolamentazione. Siamocontrari -ha concluso- a chi si limi-ta a dire si fa così perché lo si èsempre fatto”.

Reazioni e apertureLe tariffe fisse, già duramente cri-ticate nel rapporto diffuso dallaCommissione Europea a febbraio,sembrano ora messe in discus-sione anche dal Sottosegretarioalla Giustizia Michele Vietti: “Nonsi può pensare di riordinare la ma-teria cancellando la storia delleprofessioni italiane - ha detto Viet-ti- ma ritengo che non tutte le pre-stazioni professionali abbiano lostesso grado di esigenza pubbli-ca. Dunque si può pensare ad untariffario flessibile a seconda dellarilevanza della prestazione. L’eli-minazione in blocco non è pensa-

bile”. Anche Raffaele Sirica, Pre-sidente del CUP (CoordinamentoUnitario delle Professioni, in prati-ca tutti gli Ordini professionali) haapprezzato le parole di Monti e siè detto disponibile ad un confron-to sereno con la UE. “Le parole diMonti saranno uno stimolo in piùperché la riforma si faccia in tem-pi brevi”- ha dichiarato Sirica, ag-giungendo: “Chiederemo al piùpresto al Commissario un’audizio-ne, un confronto a quattr’occhiper discutere su come dosare tu-tela della fede pubblica e merca-to. Nessuna ricerca afferma chele tariffe minime siano di ostacoloalla concorrenza”. Il Presidentedel CUP ha ricordato di averecommissionato all’Università diBologna uno studio sul rapporto

tra concorrenza e tariffe i cui risul-tati dovrebbero essere pronti en-tro giugno e potranno essere utilial confronto fra la UE ed il mondoprofessionale italiano. Si trattadella contro-indagine annunciataalcune settimane fa dallo stessoSirica all’indomani del rapportoeuropeo (febbraio 2004) sul gra-do di concorrenza delle professio-ni intellettuali.

Rischio-ritardo per il tariffarioveterinario“Proprio ora che finalmente era-vamo in dirittura di arrivo con l’i-ter legislativo, la situazione che sista delinenando nel mondo politi-co potrebbe creare ulteriori ritar-di, rimettendo in discussione lalegittimità stessa di un tariffario

minimo. C’è poi anche il rischioche più passa il tempo più ci sitrovi poi con un tariffario ormaivecchio e superato. Comunque,fin che alle altre categorie, so-prattutto sanitarie, è concesso untariffario minimo, questo deve es-sere per forza concesso anche aimedici veterinari”. Questo il com-mento del segretario della FNOVIAldo Vezzoni al clima politicoche si sta creando attorno allaquestione delle tariffe professio-nali, dopo le accuse di anti-con-correnzialità lanciate dal Com-missario Europeo, Mario Monti, eda Giuseppe Tesauro, Presidentedell’Antitrust. (da @nmvi Oggi, 17/05/2004)

Adeguamenti tariffariIntanto, molte categorie profes-sionali stanno sollecitato l’appro-vazione di aumenti tariffari. Inqualche caso, gli adeguamentiauspicati toccano il 50%. È il ca-so dei ragionieri, che chiedonoaumenti consistenti (+45%), pertariffe ferme al 1991. Gli psicologiinvece hanno fatto da sé e loscorso anno si sono aumentati letariffe del 10-15% rispetto al1998. Il sottosegretario alla Giu-stizia Michele Vietti, incalzatodalla UE che sollecita il varo del-la riforma delle professioni intel-lettuali, ha dichiarato che gli au-menti “arriveranno entro la finedell’anno”. E il tariffario veterina-rio? Il Vicepresidente dell’ANMVI,Carlo Scotti si è detto “fortemen-te preoccupato, perché l’aria chesi respira in questo momento nelmondo politico non è certamentefavorevole agli Ordini ed ai limitiche da questi vengono imposti,tariffe, pubblicità, società con ter-zi, ecc...” Quanto al dibattito eu-ropeo sul fatto che le tariffe fissecostituirebbero un ostacolo allaconcorrenza, Scotti ha dichiarato:“Ritengo che per una professionesanitaria come la nostra un tarif-fario è necessario, a garanziadello stesso consumatore.L’ANMVI continuerà a sostenere edifendere questa posizione”. ■

11ATTUALITÀ

laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2004

Aperture inaspettate alle critiche di Monti

Tempi duri per i tariffariAnche il Sottosegretario Vietti favorevole al “tariffario flessibile”. Adeguamenti per alcune professioni. E il tariffario veterinario non c’è ancora

Appello del CUP: sbloccare la riforma degli Ordini

Appello a tutti i politici per sbloccare la riforma delle professio-ni intellettuali regolamentate. Senza un impegno bipartisan,

che metta d’accordo Governo e Parlamento, il riordino giuridico degliordini e delle professioni rischia di naufragare. Riunite a Napoli il 9 mag-gio, le rappresentanze professionali (CUP e ADEPP) hanno invocatol’approvazione di una riforma, ma non di una riforma qualsiasi: la boz-za Vietti, elaborata dal Sottosegretario Vietti è la via da seguire.Mai presentata in Parlamento, “sconfessata” dal Ministro Castelli e in-debolita da progetti parlamentari concorrenti (la proposta Cavallaro-Fe-derici), la proposta del Sottosegretario Vietti è per il CUP “il frutto di unpregevole lavoro di concertazione tra tutte le parti interessate”. De Tillasi è rivolto al premier Berlusconi affinché faccia sparire i veti incrociatiche pesano sul destino della riforma.

Un Manifesto per l’Europa

Dalla manifestazione del 9 maggio è nato un manifesto delleprofessioni per l’Europa. L’obiettivo è quello di chiedere al le-

gislatore comunitario la definizione di uno statuto delle professioni in-tellettuali. “Nel manifesto - spiega Raffaele Sirica, presidente del Cup -chiediamo ai futuri parlamentari di mantenere in Europa lo schema dua-le che distingue tra Ordini, tutori delle libere professioni e depositari diun interesse pubblico rappresentato da prestazioni qualificate, percor-si formativi, regole deontologiche certificati e tariffe”. E le professionisenza Albo? “Sono un’altra cosa”, dice Sirica.Lo Statuto del professionista deve essere informato ai principi della com-petenza e della deontologia. Quanto alle leggi della concorrenza, nel Ma-nifesto si chiarisce che le professioni fondano il proprio operato su “valo-ri” riconosciuti dalla Costituzione italiana e dal Trattato UE. Quello dellaconcorrenza è solo uno “strumento” subalterno al loro rispetto.

Il messaggio di Berlusconi alle professioni

I l Presidente del Consiglio si è dichiarato favorevole ad un sistemaregolamentato e tradizionale, rispetto al modello anglosassone

che basa il controllo delle attività professionali sull’autoregolamentazione.Con un messaggio ai convenuti di Napoli ha dato la “Disponibilità delGoverno a condividere il Manifesto delle professioni per l’Europa”. E, invista della riforma del settore, “impegno nella difesa del modello pro-fessionale continentale articolato in ordini di categoria, con enti di dirit-to pubblico alla cui gestione partecipano direttamente i professionisti,rispetto al modello anglosassone organizzato in associazioni private”.Proprio in questa prospettiva, il presidente del Consiglio ha ricordatoche è stato approvato “un decreto legislativo per la ricognizione deiprincipi fondamentali in materia di professioni. Un passo importantesulla strada della chiarezza e della trasparenza”.

Verso la liberacircolazione

nella UE

Dopo aver ottenuto in feb-braio un primo via libera

dall’Europarlamento, la propo-sta di direttiva sul riconosci-mento delle qualifiche profes-sionali in Europa ha visto matu-rare, il 18 maggio a Bruxelles,un accordo politico tra i ministrieuropei responsabili della com-petitività. Il testo dovrà ora passare in se-conda lettura la Parlamento UE,per poi tornare al Consiglio deiMinistri europei per l’approva-zione finale. “Dopo questo ac-cordo politico, ci sono buonesperanze di arrivare in fretta al-la conclusione definitiva- hadetto Rocco Buttiglione, Mini-stro per le Politiche Comunitarie- perché siamo su posizioni nonlontane da quelle emerse nelParlamento Europeo, con l’o-biettivo di aiutare l’utente a di-stinguere il ciarlatano dal pro-fessionista.”.I cardini della Direttiva sonoquattro:Prestazioni di servizi. La natu-ra temporanea e occasionaledella prestazione sarà stabilitacaso per caso sulla base di cri-teri empirici quali durata, fre-quenza, regolarità e continuità.Il Consiglio prevede che il pro-fessionista sia soggetto alle di-sposizioni in vigore nello Statodi destinazione del servizio. IlPaese di destinazione può im-porre l’iscrizione pro-forma al-l’Albo.Libero stabilimento. Il ricono-scimento della qualifica del pro-fessionista migrante avverrà allivello di qualifica equivalentenel Paese di stabilimento.Esclusioni. Non sono ricom-prese nella direttiva, che costi-tuisce una sorta di testo unicoper il riconoscimento delle qua-lifiche, le attività connesse apubbliche funzioni.Il testo del Consiglio. Rispettoal testo del Parlamento il docu-mento approvato dal Consigliodei ministri ha tolto la definizio-ne di libera professione.

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 19

L a Camera ha approvato invia definitiva il decretolegge che cancella l’irre-

versibilità dell’esclusiva dei me-dici. Soddisfatta la maggioranza,meno l’ex Ministro Rosy Bindiche ha parlato di “misure cliente-lari”. Con la conversione in leggedel DL 81/2004, entro il mese dinovembre di ogni anno, con ef-fetto da gennaio dell’anno suc-

cessivo, i camici bianchi posso-no modificare la propria opzione. I medici che rimarranno in esclu-siva con il Servizio pubblico,continueranno a ricevere l’inden-nità in busta paga. In altre paro-le, si è restituita ai medici la li-bertà di esercitare la libera pro-fessione anche nelle strutture pri-vate che sono in competizionecon le ASL di appartenenza.

Per il Sottosegretario Cursi “è lafine di un’ingiustizia durata troppianni e l’avvio del progetto di rifor-ma della Legge Bindi’’.

Il commento delMinistro Sirchia“Credo che sia un segno impor-tante. Certamente, non interessala grande maggioranza dei medi-

ci. Ma è un importantissimo se-gnale di libertà.Mi sembra una cosa così assurdadover fare una scelta e non potermai più tornare indietro nella vita.Se non è illiberale cos’è alloraquesta situazione? Io non credo inalcun modo nei provvedimenti re-strittivi. Sono di natura liberale enon ritengo che la restrizione pos-sa a priori generare dei migliora-

menti. Piuttosto vanno create lecondizioni per rendere interes-sante il lavoro e svolgere l’attivitàprofessionale in maniera soddi-sfacente. Anzitutto, per soddisfa-re il malato. Cosa che finora non èavvenuta. Anche perché, dicia-molo, la libera professione dentroil SSN è spesso mal governata. Enon sono rari i casi di medici checon mille trucchi fanno la liberaprofessione all’esterno del SSN”.(dall’intervista rilasciata al Sole 24Ore l’11/05/2004)

12ATTUALITÀ

Cancellata la Riforma Bindi. Cursi: è la fine di un’ingiustizia

laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2004

I.C.

Per informazioni:0372/[email protected]

A.N.M.V.I.ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI

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Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 19
Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 19

La FNOVI contro l’ECM

Sospendere l’ECM e tornare all’articolo 24 Lettera della FNOVI al Ministero: il sistema ECM non ha basi giuridiche certe e non funziona. La Federazione è preoccupata per le conseguenze sul dovere deontologico dell’aggiornamento

I l Comitato Centrale dellaFNOVI, nella seduta del 19maggio, ha deliberato di

scrivere al Ministro della Salute ealla Commissione ECM per direche il programma per l’Educazio-ne Continua in Medicina non fun-ziona. Di più: per dire che è comese non esistesse, tanto è “inattua-bile”. Di più ancora: per chiedereche il sistema sia sospeso. Ma laFederazione fa anche delle pro-poste per superare l’empasse delmomento, in attesa che la Confe-renza Stato-Regioni ridefinisca gliobiettivi formativi e vada a regimela fase più evoluta del sistema:quella in cui, si dice, i provider au-to-accrediteranno i loro eventi.Ecco, suddivisa in brani, la letterafirmata dal Presidente D’Addario.

La Commissione ECM non èintervenutaI referee non sono stati informatidelle determinazioni assunte dallaCommissione e nulla di sensibilesi registra in merito alla revisionedelle valutazioni (assegnazionedegli eventi “problema” alla Com-missione). Ne consegue che glieventi per i medici veterinari con-tinuano a non essere accreditati ovengono accreditati con un ritar-do incompatibile per gli organiz-zatori ed inaccettabile per i fruito-ri del sistema. La scrivente Federazione ricevesegnalazioni di centinaia di even-ti fermi o non accreditati per ritar-di di sistema (valutazioni nonevase dai referee, tardiva asse-gnazione al quarto referee, ecc.),incongruenze relative agli obbiet-tivi (in particolare relative aglieventi destinati agli animali d’af-fezione), incongruenze e/o conte-stazioni finalizzate a determinarela paralisi del sistema. Riceviamoaltresì sollecitazioni dai nostri

iscritti i quali, non messi in condi-zione di entrare correttamente nelsistema, lo rifiutano (a nostro av-viso, a ragione).

Il dovere deontologicodell’aggiornamentoSiamo inoltre ancora a conferma-re il disagio della Professione nelvedere irrisolto il nodo che è allabase della stessa sopravvivenzadel sistema, ovvero la mancanzadi una base giuridica che con-senta di supportare quanto indi-cato dalla Circolare Ministeriale 5marzo 2002 relativamente ai do-veri del libero professionista. L’in-disponibilità di mezzi di verificadel sistema e di controllo sull’ac-quisizione dei crediti (sempre an-nunciata e mai attuata), nonchéla mancanza di sanzioni indirizzaverso la non obbligatorietà del si-stema ed in ogni caso non forni-sce certezze al sanitario che con-tinua a percepire l’aggiornamen-to, al più, come un proprio dove-re deontologico, fuori dagli obbli-ghi previsti da sistema. Con l’ag-gravante che l’ECM ha messo incrisi l’istituto deontologico del-l’aggiornamento e l’istituzioneche è preposta a farlo rispettare,appunto la FNOVI. Oggi il doveredeontologico dell’aggiornamentorischia di essere buttato a maredai veterinari insieme all’ECM percolpa dell’ECM. Per questo moti-vo questa Federazione manifestauna viva preoccupazione, nongià per il futuro dell’ECM, ma perla difficoltà conseguente all’eser-cizio di questa funzione di tuteladell’utenza che discende dallostesso ordinamento giuridico de-gli Ordini.

Proposta 1: togliere gli eventi airefereeIn esito a quanto esposto, preso

atto dell’assoluta inadeguatez-za del sistema di valutazione tra-mite i referee, questa Federazioneritiene indispensabile decretarnecon urgenza l’immediata sospen-sione operativa, provvedendocontestualmente affinché sia lastessa Commissione a provvede-re sugli eventi al momento sotto-posti ai referee. Tale proceduraconsentirebbe di gestire con mag-giore garanzia e certezza l’inte-ro periodo transitorio fino all’avve-nuta attivazione del sistema di ac-creditamento dei provider ed allaridefinizione degli obbiettivi forma-tivi nazionali da parte della Confe-renza Stato Regioni prevista per ilprossimo mese di giugno.

Proposta 2: sia la FNOVI adattribuire i creditiQualora la descritta modalità ap-paia di difficile realizzazione, sichiede che la stessa Commissio-ne autorizzi espressamente, in viatransitoria, questa stessa Federa-zione ad accreditare provvisoria-mente gli eventi non ancora valu-tati ad una settimana dal loro svol-gimento; tale accreditamento ver-

rebbe effettuato, previa verificadei contenuti culturali e dell’as-senza di conflitto d’interesse, uti-lizzando il parametro propostodalla Commissione ECM: 1 ora =1 credito.

Proposta 3: la FNOVI si chiamafuoriIn diverso caso la scrivente Fede-razione si vedrà costretta a pren-dere atto che l’ECM in veterinarialimitatamente a questa fase non èattuato, in quanto inattuabile; in

conseguenza di ciò i medici vete-rinari che non potranno consegui-re i crediti previsti entro il 2005 acausa delle deficienze del siste-ma non potranno essere chiamatia rendere conto di questo obbli-go. La Federazione si solleva daogni responsabilità rispetto all’a-dempimento dei medici veterinaridel sistema ECM e, ai fini dell’ag-giornamento dei suoi iscritti, con-tinuerà ad attenersi al dettatodeontologico previsto dall’artico-lo 24. ■

14ATTUALITÀ

laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2004

L’articolo 24 del codice

I l medico veterinario è tenutoa continuo aggiornamento

delle proprie conoscenze incampo tecnico-scientifico, on-de fornire sempre prestazioniprofessionali di elevata qualità.L’aggiornamento professionaleva assicurato sia mediante l’ini-ziativa individuale, sia mediantel’intervento delle pubbliche isti-tuzioni sanitarie tenute a pro-muovere la migliore formazioneprofessionale.

E.C.M. e deontologia (dal sito: http://www.ministerosalute.it/ecm/ecm.jsp)

La professionalità di un operatore della Sanità può venire defini-ta da tre caratteristiche fondamentali:

• Il possesso di conoscenze teoriche aggiornate (il sapere); • Il possesso di abilità tecniche o manuali (il fare); • ll possesso di capacità comunicative e relazionali (l’essere). La E.C.M. è finalizzata alla valutazione degli eventi formativi, in manie-ra tale che il singolo medico, infermiere, o altro professionista sanitariopossa essere garantito della qualità ed utilità degli stessi ai fini della tu-tela della propria professionalità; la E.C.M., inoltre, è lo strumento per ri-cordare ad ogni professionista il suo dovere di svolgere un adeguatonumero di attività di aggiornamento e di riqualificazione professionale.Partecipare ai programmi di E.M.C. è un dovere degli operatori dellaSanità, richiamato anche dal Codice Deontologico, ma è anche - natu-ralmente - un diritto dei cittadini, che giustamente richiedono operatoriattenti, aggiornati e sensibili. A chi è diretto il programma nazionale E.C.M. Il programma naziona-le di E.C.M. riguarda tutto il personale sanitario, medico e non medico,dipendente o libero professionista, operante nella Sanità, sia privatache pubblica. Il programma nazionale prevede che l’E.C.M. deve es-sere controllata, verificata e misurabile; inoltre, deve essere incorag-giata, promossa ed organizzata.

La progressione dei crediti ECMLa Commissione ha ritenuto opportuno prevedere una progressio-ne nel numero di crediti acquisibili annualmente secondo il pro-gramma quinquennale così definito:- 2002 : 10 crediti (con un minimo di cinque ed un massimo di 20) - 2003 : 20 crediti (con un minimo di 10 ed un massimo di 40) - 2004 : 30 crediti - 2005 : 40 crediti - 2006 : 50 crediti

La valutazione e i referee L’accreditamento di un evento formativo, con la relativa attribuzione deicrediti, fa rientrare lo stesso nel programma nazionale di E.C.M.. A questo scopo, vengono valutati il programma e gli altri dati forniti dal-l’organizzatore, assegnando il punteggio attraverso una serie di para-metri di giudizio, o indicatori di qualità, quali la rilevanza delle attività di-dattico-formative, l’importanza degli argomenti, la autorevolezza pro-fessionale dei docenti, l’esistenza o meno di sistemi di valutazione del-le attività da parte dei partecipanti, la qualità della organizzazione, lasua durata, ecc., La Commissione nazionale, per questa valutazione, siavvale della collaborazione di esperti suddivisi per specifiche aree pro-fessionali. Gli esperti sono scelti tra operatori della Sanità che hannoaccettato di collaborare in via riservata; ad essi sono trasmesse, via in-ternet, le informazioni (fornite dagli organizzatori) relative agli eventi for-mativi per i quali è richiesta l’attribuzione dei crediti.

L’attestatoL’accreditamento consiste nella assegnazione all’evento di un certo nu-mero di Crediti formativi E.C.M., che sono formalmente riconosciuti aipartecipanti all’evento. È compito degli organizzatori segnalare ai par-tecipanti il valore dei Crediti formativi E.C.M. assegnati dalla Commis-sione Nazionale e rilasciare agli stessi un attestato apposito; l’attestatodeve essere conservato dall’interessato per essere presentato, ai finidella registrazione dei crediti, all’Ordine, Collegio o Associazione.

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 19

L ’On. Lucchese sta proce-dendo ad un approfondi-mento dei numerosi

emendamenti (500) presentati allapdl che regolamenta le medicinenon convenzionali e lo sta facen-do ”anche attraverso un ulterioreconfronto con le categorie interes-sate, cui farà seguito quello con ilGoverno”. Dopo le critiche dellaFNOMCEO al testo base adottatoin Commissione Affari Sociali,l’On. Lucchese, relatore del prov-vedimento, ha informato i Colleghiparlamentari di aver avuto un in-contro con i rappresentanti dellaFederazione nazionale dell’ordinedei medici. Al riguardo, ha sottoli-neato che la Federazione, che inprecedenza aveva manifestato lapropria contrarietà all’esercizio daparte di non medici dell’osteopa-tia e della chiropratica, “sembre-rebbe ora convenire, anche allaluce degli orientamenti provenien-ti dalla Comunità europea, sullaprevisione per tali professioni diuna laurea specialistica”. LaU.M.N.C.V., dopo i pronuncia-menti della FNOMCeO e del Co-mitato nazionale di Bioetica ha in-viato una nota di sostegno al te-sto-Lucchese. Scrive FrancescoLongo, delegato UMNCV, “sep-pur emendabile in alcuni suoi

punti, risulta valido strumento‘tecnico’ di riordino per tutto il set-tore delle MNC”. La U.M.N.C.V. haespresso il proprio consenso edappoggio alla stessa PDL, e neha pertanto inviato comunicazio-ne al Presidente della XII Com-missione Affari Sociali della Ca-mera dei Deputati, On. GiuseppePalumbo, ed allo stesso relatoreOn. F.P. Lucchese, auspicando

che il testo sia presto convertito inlegge. “Sarebbe quanto mai de-precabile- scrive Longo- nongiungere ora ad un definitivo rior-dino, considerando che comun-que queste discipline si praticanocorrentemente (seppure senza al-cuna regola o garanzia) e semprepiù numerose sono le richieste diprestazioni non convenzionali sul-l’uomo e sugli animali”.

15ATTUALITÀ

Medicine non convenzionali, schiarite all’orizzonte

laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2004

Si vuol mantenerelo Status quodi Francesco Longo,

Vicepresidente S.I.A.V. eVicepresidente S.I.M.Ve.N.Co.

Ormai tutto è chiaro: non si tratta didivergenze dottrinarie o di disputescientifiche, bensì lo scontro dellaMedicina cosiddetta ufficiale (o do-vremmo dire di stato?) e le MNC ètutto incentrato sul mantenimentoad oltranza di uno status quo, quel-lo attuale che permette di mante-nere in attivo un grosso giro di affa-ri (quello che da sempre è legatoalla sanità) e le royalties delle indu-strie farmaceutiche, e che consen-te di perpetuare (o dovremmo par-lare di successioni) baronie di ognisorta. Tutto ciò fa sì che FNOMCeOe CNB neghino l’innegabile, con-traddicano se stessi e le preceden-ti posizioni, ignorino le direttiveCEE ed i pronunciamenti dellaW.H.O., calpestino il diritto del cit-tadino (e del proprietario degli ani-mali - conduttore -) alla libertà discelta terapeutica, disconosconol’autonomia del medico nella sceltaconsapevole delle pratiche tera-peutiche (sentenza della Corte diCassazione n.301 - 8/2/’01), affon-dano il principio del pluralismoscientifico. Nel nostro settore parlada sola la zootecnia biologica: nonsolo risparmio economico, menoresidui di ogni tipo in giro, ma an-che alimenti più sani per il consu-matore. Ma tutto questo si scontracon interessi economici molto forti.E poi ci sono le sedi ufficiali del sa-pere, carenti però di soggettiesperti nel settore non convenzio-nale.Ma tutto questo si scontra con inte-ressi di potere e predominio.

CONVEGNO NAZIONALEin collaborazione con la U.M.N.C.V.

Cremona, 2 luglio 2004 - (9.30 - 13.30)Le medicine non convenzionali in veterinaria

Il punto sulla legislazione italianae sul riconoscimento dell’atto medico veterinario nelle mnc

Sono previsti interventi di ANMVI, FNOVI, FNOMCEO, UMNCV, SIAV,SIMVENCO, SIVAR. Le conclusioni saranno affidate all’On. FrancescoPaolo Lucchese, Vice presidente XII Commissione Affari Sociali.Info:tel 0372/40.35.37 - [email protected]

A.N.M.V.I.?/K?h?W.?V'@h??W.YeN@L?g??7H?e?31?g??@g@Lg??@fO&@@?@(?e??W2@@Ue?(Y?@K?W.M?I/X?e?J@@@?W.Y?/KV)Ke?.M??W.Y??S@@@@@@f??W&Ue?&@@@?g??7R/g@?g??3L?W.e?J5?g??S1?7He?*U?g?W&@?@?e?V/?g?*Ue@?hf?N@@?@?f@?g??@Y?@?hf??3@@@@@?@6X?g??V'X@?e?@)Xg?V'@??W&@V1g??N@??.Y@W5g?3Le?@(Yg?V/e?@H?g??/T5h??V@U?@g??W2@@)T5g?W&@X?I+Yg??W&(R/[email protected]??@V/T2@Uh??@?S(MS,h??@?7H?7Hh??@?@e@?h??@?@e@?h??3@@e@Lh??V'@@@@@h?N@e@Hh??3L?@?@?g??V/?@?@?g?@?@?g?@?@?g?@@@T5?g??J(MS(Y?g??7HW&Hh??@W&@?h??@@8he??@@?@?h??3@?he??N@?he?@Lhe?31he?V'he?

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 19

I l titolo potrebbe sembrareuna contraddizione ma in ve-rità non è così. Il mercato dei

servizi veterinari è effettivamente increscita, come spesa globale, maè generalmente in crisi in alcunisettori per la situazione economicadel paese e, soprattutto in quellodegli animali da compagnia, per la

incontrollata crescita degli addetti.È evidente che se in un mercato,che sia pur lentamente continua acrescere, il numero degli operatoriaumenta in modo spropositato lospazio per ciascuno tende a ridur-si. Da una indagine da noi condot-ta con la collaborazione del Dr. Mi-netti, ed alla quale hanno aderito

221 strutture veterinarie, di frontealla domanda se avevano avutonel 2003 un calo di lavoro il 39%ha risposto di no, il 54% sì ed il ri-manente 7% non so. La domandanon entrava nello specifico se il ca-lo era riferito ad una diminuzionedel reddito o del numero delle pre-stazioni e può anche darsi che il

calo della clientela, in alcuni casi,non abbia influito particolarmentesul reddito per un aumento delletariffe applicate ma non vi è dub-bio che la situazione di crisi lastanno sentendo tutti i veterinari.Infatti alla domanda se eranopreoccupati per il loro futuro hannorisposto di sì nell’80% dei casi.

Siamo anche convinti che nei primitre mesi del 2004 la situazione è ul-teriormente peggiorata ed anchetutte le aziende che operano nelsettore ne hanno risentito. Il mer-cato del farmaco ha avuto un leg-gero calo, quello dei mangimi è ri-masto stabile e quello delle atrez-zature ha dovuto affrontare grossedifficoltà. Da aprile la situazione ècambiata ed i segnali di ottimismoche possiamo perceperire ci per-mettono di pensare che anche il2004 vedrà una crescita, sia purmodesta, del settore degli animalida compagnia. Per quanto riguar-da il 2003, i dati espressi dall’As-salzoo (associazione dei produtto-ri di mangimi), dall’AISA (associa-zione dei produttori di farmaci) edall’Ascofarve (associazione deigrossisti di farmaci) sono, sia pursenza grandi entusiasmi, in cresci-ta e globalmente positivi. Ripren-dendo la relazione presentata dalDr. Schiappapietra, Presidentedell’Assalzoo per il settore deglianimali da compagnia, in occasio-ne della conferenza stampa delloZoomark, il 14 aprile scorso, è im-portante evidenziare due aspettiche sono indici importanti del no-stro settore. "Nel corso del 2003 ècontinuata a crescere la presenza degli animali nelle case degli ita-liani che oggi Assalzoo stima in ol-tre 53 milioni: cani 6,9, gatti 7,4,pesci 24, uccelli 13, roditori 1,95,altri animali 600 mila. Sono circa20 milioni le famiglie italiane cheospitano un animale da compa-gnia. Il 30% delle famiglie possie-de almeno un gatto, un cane o en-trambi. A livello europeo l’Italia ètra gli stati con il maggior numerodi animali da compagnia ed è in-teressante segnalare che il mer-cato italiano dei prodotti ad essidestinati ha un potenziale di svi-luppo maggiore rispetto ad altripaesi europei”. Questa continuacrescita della popolazione anima-le che Schiappapietra spiega de-rivare da diversi fattori quali: “unamaggiore sensibilità, la crescitaurbana, le mutate condizioni so-ciali, la diminuzione della natalitàe l’aumento dell’età media dellapopolazione” è certamente unagaranzia per il futuro del ruolo delveterinario anche perché le stessecondizioni che l’hanno sviluppataportano maggior attenzione versola salute ed il benessere degli ani-

16ATTUALITÀ

Un settore in crescita ma in forte crisiCrescono il petfood, i farmaci, ma non le prestazioni veterinarie

laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2004

Visite dal medicoveterinario/anno

(fonte: Dossier Irisme - Il Salva-gente - “Stivale? No, Arca diNoè! Gli italiani e gli animali do-mestici: costi, atteggiamenti eabitudini” - www.irisme.it/dossie-rAnimali.htm - 2002 - pagina 4)

mai: 14, 6%

1-2 volte: 49,6%

3-6 volte: 28,6%

+ 6 volte: 7,2%

di Antonio Manfredi

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 19

mali. L’altro aspetto secondo noiimportante è che "Il mercato deipetfood mantiene la sua dinamicadi crescita (per il 2003 +5,9%).Questo trend, se da una parte èdeterminato dalla crescita dellapopolazione animale, dall’altratrova giustificazione anche in unasempre maggiore consapevolez-za da parte dei consumatori chegli alimenti pre-confezionati rap-presentano il modo migliore di ali-mentare gli animali familiari". Unaconsapevolezza che deriva dauna maggior conoscenza ed at-tenzione verso le esigenze delproprio animale soprattutto perquanto riguarda benessere e sa-lute. Una consapevolezza che èfortemente cresciuta negli anni ingrande parte per merito del vete-rinario che ha informato e sensibi-lizzato i proprietari. Una consape-volezza che diventa quindi anchegaranzia futura per il ruolo dellostesso veterinario che oggi oltread avere una funzione di informa-tore e consigliere potrebbe anche,attraverso il Petcorner, prendersiuno spazio diretto di questo mer-cato. La stessa Assalzoo lo rico-nosce quando il suo Presidentedichiara parlando dello Zoomark:"Una fiera in cui non solo Assal-zoo, le aziende produttrici e altrihanno svolto un ruolo importante,ma in cui l’associazione dei veteri-nari, partecipando in modo attivo,ha contribuito in modo determi-nante. Ed è proprio con l’ANMVIche Assalzoo mantiene uno stret-to rapporto di collaborazione tesoa migliorare sempre di più la qua-lità della vita degli animali". Sequesti due aspetti sono decisa-mente positivi ve ne sono però al-tri che mettono in grande difficoltàil mondo veterinario e creanoquindi forti tensioni fra tutti gli ope-ratori. Il Dr. Scotti intervenendo, inrappresentanza dell’ANMVI, allaconferenza stampa Zoomark li haevidenziati esprimendo moltapreoccuapzione per il futuro dellaveterinaria. "Con 6.000 ambulatoridistribuiti su tutto il territorio nazio-nale l’Italia è il paese che ha unaassistenza veterinaria più capilla-re rispetto a qualsiasi altro paesedel mondo. Per fare un esempiopaesi come la Francia o la GranBretagna hanno un numero di am-bulatori inferiore alla metà del no-stro. 14.000 veterinari che si oc-cupano di animali da compagniasono quattro volte il numero dellaFrancia, della Gran Bretagna odella Germania. Possiamo certodire, quindi, che l’assistenza pri-vata veterinaria nel nostro paese èestremamente presente ed in gra-do di dare un ampio servizio a tut-ti i proprietari di animali. È anchegiusto ricordare che le tariffe me-die praticate in Italia sono le piùbasse fra tutti i paesi europei no-nostante il livello qualitativo siafortemente cresciuto negli ultimianni e non abbia più nulla da invi-diare ad altri. Nonostante questo,un’indagine pubblicata da Il Sal-vagente nel 2002 evidenziava cheil 14,6% dei proprietari di animalinon era mai andato dal veterina-rio. Questa percentuale si sta pro-babilmente riducendo anche se la

crisi economica che sta attraver-sando il nostro paese ha portatoad un calo generale del fatturatodelle strutture veterinarie. La stessa indagine riportava laripartizione percentuale dellaspesa per cani e gatti dimostran-do che mentre il 60% era soste-nuto per l’alimentazione solo il29,3% per i cani ed il 21,9% peri gatti era rivolto alla salute del-l’animale (veterinari, farmaci, an-tiparassitari, ecc.)". Queste per-centuali dimostrano come l’at-tenzione del proprietario verso il

benessere e la salute del proprioanimale sia tuttora molto scarsae ci si debba quindi ancora im-pegnare moltissimo per infor-marlo ed educarlo. Scotti haquindi ricordato: "Non dimenti-chiamo che questo sforzo disensibilizzazione non può esse-re lasciato soltanto al mondo ve-terinario o animalista ma checompete anche al settore pro-duttivo e commerciale dei pro-dotti che si rivolgono agli anima-li da compagnia, nel loro stessointeresse". ■

17ATTUALITÀ

laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2004

Stima dell’incidenza delle diverse voci di spesa per il mantenimento

di cani e gatti in Italia(fonte: Dossier Irisme - Il Salvagente - “Stivale? No, Arca di Noè! Gli ita-liani e gli animali domestici: costi, atteggiamenti e abitudini” - www.iri-sme.it/dossierAnimali.htm - 2002 - pagina 1)

specie spesa per spesa per spesa per totaleanimale alimenti salute (veterinari servizi,

e farmaci) accessori, ecc.

cani 59,3 % 29,3% 11,4% 100%

gatti 58,1% 21,9% 20% 100%

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 19
Page 19: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 19

U na vera carta di credito,utilizzabile in tutti i650.000 punti vendita

del circuito internazionale VISA,che abbina un marchio prestigio-so con il logo associativo ANMVI. È la nuova iniziativa proposta inesclusiva dall’ANMVI ai MediciVeterinari iscritti ad una delle sueAssociazioni federate e presen-tata ufficialmente a Rimini in oc-casione del 48° Congresso SCI-VAC. La carta di credito ANMVI-VISA è uno strumento di paga-mento moderno, veloce ed effi-cace, ed un elemento distintivodella Categoria.Ci sono tutti gli elementi per con-siderare di grande interesse e at-tualità la proposta concordatadall’ANMVI con la CONSEL SpAdi Torino, la società finanziariadel GRUPPO BANCA SELLA,tra le più recenti nel gruppo delleSocietà italiane del credito alconsumo associate alla ASSO-FIN. Tra le attività più significativedel 2003, è da evidenziare il po-tenziamento dello sviluppo dellaemissione delle carte di credito“revolving”, distribuite ai Clienti

acquisiti con l’attività del creditoal consumo. A fine dicembre lecarte attive erano 6.038 che han-no generato 65.155 transazioniper complessivi 8,1 milioni di eu-ro; l’importo totale accordato è di8,1 milioni di euro. Oggi il nume-ro di carte attive si avvicina a8.000, con un trend di crescitacostante.La carta VISA-ANMVI presentaalcune caratteristiche esclusivetra le carte di credito più diffusesul mercato italiano. ■

23ANMVI INFORMA

Una nuova esclusiva per i medici veterinari

Ecco la Carta di Credito ANMVI-VISAIl fiore all’occhiello del veterinario che viaggia e che acquista

laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2004

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Il mercatoitaliano delle

carte di credito

I l mercato dei finanziamenticonnessi all’utilizzo delle

carte di credito “revolving” (apagamento rateale) costituisceuno dei comparti più dinamici: iflussi erogati sono cresciuti del31,6% nel 2003, ma nel quartotrimestre hanno fatto registrareuna ulteriore accelerazione (più36% di crescita). La quota di mercato del creditoerogato attraverso la “plastica”,in termini di flussi, risulta pariall’11,2%, ma la rilevanza delcomparto emerge più compiu-tamente quando si ragiona intermini di numero di operazioni:il numero di transazioni effettua-te con carta di credito, infatti, in-cide per ben l’82% sul totaledelle operazioni finanziate dalleSocietà finanziarie associateAssofin.Si consolida anche nel 2003 latendenza verso transazioni diimporto sempre più contenuto,in media circa 125 euro perogni “strisciata”, un dato checonferma la tendenza dei con-sumatori italiani (in linea con ilmercato europeo più avanzato)verso l’utilizzo delle carte di cre-dito rateali come mezzo di pa-gamento anche per le piccolespese quotidiane.

Dieci ottimi motivi per chiedere la carta di credito VISA-ANMVI:

1. È una carta che prevede il pagamento rateale (revolving): mette a disposizione del titolare un fido (da3.000 a 5.000 euro) da spendere dove e come si desidera, e da rimborsare in comode rate mensili. A ma-no a mano che avvengono i rimborsi, si ricostituisce il valore iniziale del fido e la carta può continuare adessere utilizzata. In sostanza: è una carta-serbatoio, che si può utilizzare fino all’esaurimento della scortadisponibile; poi di mese in mese il serbatoio torna a riempirsi con le carte rimborsate, e quindi la cartapuò continuare ad essere utilizzata. La carta dà anche la possibilità di scegliere la modalità di pagamen-to a saldo.

2. Ha un tasso di interesse dell’1 per cento mensile (12% annuale), il più conveniente sul mercato italianodelle carte rateali, come appare da una ricerca CRIF-EURISKO del settembre 2003.

3. Può essere utilizzata su tutto il circuito mondiale VISA: punti vendita, negozi, centri commerciali, risto-ranti, caselli autostradali, distributori di carburante (senza nessuna commissione supplementare!), bigliet-terie aeree e ferroviarie, acquisti su Internet… ovunque sia esposto il marchio VISA.

4. Consente prelievi di denaro presso tutti i distributori automatici (bancomat).5. Dà la possibilità di trasferire tutto o parte dell’importo assegnato sul proprio conto corrente, per far

fronte ad esigenze di liquidità o pagamenti. Basta telefonare al Servizio carte di CONSEL per richiedere illbonifico immediato dell’importo desiderato.

6. Con carta VISA-ANMVI è possibile effettuare tutti i pagamenti previsti a livello associativo: quota asso-ciativa annuale, quote per i servizi, abbonamenti… ed usufruire dei vantaggi esclusivi per i possessoridella carta (sconti, agevolazioni, condizioni di favore per acquisti presso i punti vendita convenzionati conla CONSEL).

7. Dà la possibilità di accedere ad altri servizi finanziari proposti dalla CONSEL a condizioni di assolutovantaggio: in particolare il leasing automobilistico e i prestiti personali “Pronto Tuo” (fino a 30.000 eu-ro, risposta e bonifico dell’importo entro la giornata).

8. Possibilità di consultazione on line degli estratti conto e dei movimenti della carta, con accesso (tra-mite password e codice personale) all’Area Riservata Clienti sul sito Internet www.e-consel.it

9. Numeri verdi del Servizio carte CONSEL “dedicati” per ogni informazione sull’utilizzo delle carte, e perle operazioni più comuni: modifica e personalizzazione della rata mensile, aumento del fido disponibile, ri-chiesta di trasferimento del fido dalla carta al conto corrente. Numero verde “24 ore su 24” per bloccocarta in caso di furto, smarrimento, uso fraudolento.

10. Possibilità di usufruire della copertura assicurativa “Salvacarta” nei casi di uso fraudolento della carta ru-bata o smarrita, malattia grave, infortunio, decesso.

Una carta perfare status

Quasi tutti abbiamo in ta-

sca una carta di credito.

Siamo già entrati nell’era del

paperless money e al contante

ricorriamo sempre meno. In me-

dia, i pagamenti con carta di

credito per l’acquisto di servizi

professionali (quote associati-

ve, corsi, congressi, testi, ecc.)

sfiora il 50% dei pagamenti.

Quasi del tutto sparita la moda-

lità dell’assegno, stabile invece

il ricorso al bonifico, al vaglia e

al conto corrente postale. Si

fanno strada anche le transazio-

ni on line: le iscrizioni via Inter-

net (possibili solo con carta di

credito) alla SCIVAC e alle So-

cietà nazionali Federate ANMVI

sono in costante aumento e

vanno di pari passo con la con-

fidenza e la fiducia in questi

nuovi strumenti. Le transazioni

tramite carta di credito in qual-

che caso (congressi e manife-

stazioni internazionali, editoria e

servizi on line) sono addirittura

l’unica modalità di pagamento

ammessa. Senz’altro la più co-

moda.

Questa evoluzione è nei fatti e

non dipende certo dall’ANMVI.

La novità è tutta nell’idea che la

carta di credito personalizzata

possa contribuire a fare “status”

per la nostra professione, a sot-

tolineare ogni volta che la to-

gliamo dal portafoglio e la con-

segnamo ad un operatore per i

nostri pagamenti che siamo

professionisti. Noi medici veteri-

nari siamo i primi, forse gli unici,

ad averci pensato. La carta

ANMVI potrebbe anche diven-

tare lo strumento privilegiato

per le nostre spese professio-

nali, differenziando in questo

modo la nostra contabilità per-

sonale e familiare.

E allora, carta per carta, perché

non usare la carta ANMVI?

Page 20: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 19

Iniziato nel giugno 2002, con lacostituzione di ANMVI Pie-monte, il processo di regiona-

lizzazione ANMVI dopo due annidal suo avvio sta per essere com-pletato. Sono 17 le regioni in cui siè costituito un organismo ANMVIdeputato ai rapporti con le istituzio-ni locali. Tre (Basilicata, Campaniae Valle D’Aosta) le regioni in cui ilConsiglio Direttivo ANMVI Regioneè in via di costituzione. Partendodal Coordinamento RegionaleANMVI (Stefano Candotti per ilNord Est, Marina Perri per il NordOvest, Giovanni Petroccia per ilCentro e Sergio Spirito per il Sud) siè voluto sviluppare un organigram-ma dirigenziale più capillare e at-tento alle diverse realtà regionalidella professione veterinaria, in col-laborazione con le rappresentanzeregionali già in carica presso tuttele società nazionali e con le asso-ciazioni regionali e provinciali fede-rate ANMVI. Devolution e federali-smo, decentramento e regionaliz-zazione sono termini diversi chestanno ad indicare quel processodi riforma delle istituzioni che stacambiando il volto delle Regioni,ormai divenute interlocutrici impre-scindibili in molti ambiti politico-amministrativi. La stessa propostadi riordino delle professioni intellet-tuali ha dovuto confrontarsi conuna nuova definizione dei rapportifra Ordini e Regioni per le rispettivecompetenze sulle professioni. An-che la professione veterinaria av-verte l’esigenza di un rapporto conle amministrazioni regionali, chevanno acquisendo sempre più pe-so in ambito sanitario. L’ANMVI hafatto propria questa esigenza assu-mendosi l’impegno di garantire allacategoria la presenza in ogni regio-ne di un corpo direttivo formato dacolleghi disposti all’impegno pro-fessionale e alla rappresentanza,ogni volta che la professione stes-sa lo renderà necessario, presso leistituzioni regionali, provinciali, co-munali, le ASL, gli Istituti Zooprofi-lattici, le Università e le delegazioniterritoriali delle organizzazioni di

categoria. Numerosi sono i proble-mi e le attività che hanno impegna-to in questi due anni i Consigli Re-gionali ANMVI: a partire dall’Accor-do Stato-Regioni sulle Strutture ve-terinarie, per il quale le ANMVI Re-gione dovranno vigilare sui rischi diun’attuazione regionale dell’Accor-do (le Regioni, entro un anno dallapubblicazione dell’Accordo - G.U.del 23/12/2003 - dovranno dare at-tuazione alle disposizioni contenu-te) che crea quelle sperequazioniche in Stato Regioni si sono evitate,al problema delle sterilizzazioni suicani padronali che sta interessan-do diverse regioni, in particolareAbruzzo, Basilicata e Sardegna.Attiva la partecipazione delle ANM-VI regionali a rappresentare la ca-tegoria veterinaria in CONSILPConf-professione. Si ricorda a que-sto proposito che dal 2000 l’ANMVIè affiliata a CONSILP Conf-profes-sioni, l’organizzazione confederaleche riunisce tutte le professioni in-tellettuali. In seno alla CONSILP,l’ANMVI ha attivato un’area-sanitàper il confronto fra le professionisanitarie. Ne consegue che tanto leANMVI REGIONE, quanto le orga-nizzazioni periferico-regionali diConsilp-CONFPROFESSIONI, pos-sono spendere il titolo di “parte so-ciale” sul loro territorio. In conse-guenza della velocità con cui molteRegioni stanno legiferando in ma-teria di professioni intellettuali e disanità pubblica animale, i ConsigliRegionali ANMVI hanno comunica-to agli assessorati competenti ilruolo che rivestono di “parte socia-le”. Inoltre di recente, attraverso unrapporto di collaborazione traANMVI e CO.AN.AN. (ConsorzioAnagrafe Animali) sono stati avviatidei tavoli di consultazione in Abruz-zo, Calabria, Puglia, Sicilia e Cam-pania per la realizzazione di un si-stema di tracciabilità dell’intera fi-liera dei capi bovini. Il primo incon-tro si è tenuto nella regione Sicilianel mese di marzo. Per l’ANMVI hapreso parte ai lavori il collega Sal-vatore D’Avola.

ANMVI ABRUZZOPRESIDENTE - Dr. Della Torre MarcoVICEPRESIDENTE - Dr. ManeraMaurizioSEGRETARIO - Dr. Cianfaglione Vit-torioTemi emergenti: Incontro con i Consi-glieri Regionali e con il Segretario delPresidente della Regione Abruzzoper discutere sulle modifiche alla leg-ge regionale sul randagismo. Avviatoun tavolo di consultazione traCO.AN.AN. e la consulenza dei me-dici veterinari dell’ANMVI.

ANMVI BASILICATAIn fase di costituzioneTemi emergenti: Campagna di pre-venzione del randagismo indetta dallaASL 2 di Potenza che prevede uncamper che sterilizzerà gratuitamentei cani.

ANMVI CALABRIA In fase di costituzioneTemi emergenti: Firmato un accordotra la Regione e il Ministero del Wel-fare per la realizzazione dell’anagrafezootecnica.

ANMVI CAMPANIAIn fase di costituzioneTemi emergenti: Creazione dell’ospe-dale veterinario di Napoli per la clini-ca degli animali da compagnia. Vac-cinazione contro la blue tongue con isiereotipi 2 e 9.

ANMVI EMILIA ROMAGNAPRESIDENTE - Gariboldi Marco VICEPRESIDENTE - Banchio AndreaSEGRETARIO - Marchetti SusannaCONSIGLIERE - Medioli MarcoCONSIGLIERE - Melley Maria Fausta CONSIGLIERE - Pagani RobertoCONSIGLIERE - Rubini MarcoCONSIGLIERE - Zocca AlessandroTemi emergenti: Introduzione della fi-gura del veterinario riconosciuto inzootecnia. Approvato il Regolamentoper la tutela degli Animali. Per l’emer-genza aflatossine istituito un tavolo difiliera con compiti di controllo e diprevenzione. La regione Emilia Ro-magna ha stanziato 3,6 milioni di eu-ro per lo sviluppo delle attività pro-duttive regionali, nella quale sonopreviste agevolazioni anche per i li-beri professionisti. Istituita una Con-sulta Regionale delle professioni.

ANMVI FRIULI VENEZIA GIULIAPRESIDENTE - Candotti StefanoSEGRETARIO - Angelini RobertoCONSIGLIERE - Gabassi EnricoCONSIGLIERE - Gallo DanieleCONSIGLIERE - Del Savio RenatoTemi emergenti: Convenzione conl’Associazione Allevatori sul piano diipofecondità bovina 2003. Istituito nel

giugno 2003 un assessorato regionalealle professioni. Varata nel 2004 unalegge regionale a sostegno delle pro-fessioni.

ANMVI LAZIOPRESIDENTE - Gargiulo MarzioVICEPRESIDENTE - Petroccia GiovanniSEGRETARIO - Boltrini DanielaTemi emergenti: Avvio del progettosull’anagrafe canina. Possibilità divaccinare con i stereotipi 2 e 9 gli ovi-ni, contro la malattia della lingua blu.

ANMVI LIGURIAPRESIDENTE - Carlisi GiancarloVICEPRESIDENTE - Tanturli GualtieroSEGRETARIO - Cuneo ElioTemi emergenti: Legge regionale sul-le strutture veterinarie. Disegno dilegge sui microchip. Disegno di leg-ge sul randagismo. Operazione disterilizzazione dei gatti randagi aspese del Comune. Istituita una Com-missione Regionale ECM. Incontro tral’Assessore alla Sanità e ANMVI LI-GURIA, per un confronto con le auto-rità regionali su temi di interesse ve-terinario. Consegnate le linee guidaelaborate dall’ANMVI in materia diaggressività ed educazione del cane.Tassa di ispezione per gli apparecchiradiologici.

ANMVI LOMBARDIAPRESIDENTE - Perri MarinaVICEPRESIDENTE - Marco MaggiSEGRETARIO - Roberto ToviniCONSIGLIERE - Boccalari FrancescoCONSIGLIERE - Millefanti MassimoCONSIGLIERE - Tolasi GiacomoTemi emergenti: Anagrafe canina: in-troduzione del sistema identificativodei cani mediante utilizzo di micro-chip. Istituita una Consulta delle Pro-fessioni e una Commissione Regio-nale per la formazione continua. Ac-cordo per la creazione del Distrettodelle biotecnologie.

ANMVI MARCHEPRESIDENTE - Principi MarcoVICEPRESIDENTE - Carotti CorradoSEGRETARIO - Giardinieri StefanoCONSIGLIERE - Cervini GiovanniCONSIGLIERE - Domesi AnastasiaCONSIGLIERE - Giuliodori AlbertoCONSIGLIERE - Trussardi LorenzoTemi emergenti: Applicazione dei mi-crochip riservata ai servizi veterinaridelle ASL e preclusa agli ambulatoriprivati. Carta dei diritti degli animali.

ANMVI MOLISEPRESIDENTE - Carluccio RobertoVICEPRESIDENTE - Fazio AntonelloSEGRETARIO - Gagliardi DanieleTemi emergenti: Utilizzo del vaccinobivalente agli animali appartenenti allespecie sensibili alla febbre catarraledegli ovini.

ANMVI PIEMONTEPRESIDENTE - Piga PiermarioVICEPRESIDENTE - Brignolo AndreaSEGRETARIO - Comino GiovanniCONSIGLIERE - Bonioli AlessandroCONSIGLIERE - Fassola FrancoCONSIGLIERE - Fissore Mario CONSIGLIERE - Griglio BartolomeoTemi emergenti: Convocato in regio-ne il CD ANMVI Piemonte per la de-finizione dei testi di legge in materiadi tutela degli animali.

ANMVI PUGLIAPRESIDENTE - Spirito SergioVICEPRESIDENTE - Caporaletti Ser-gioSEGRETARIO - Dovolich DanielaCONSIGLIERE - Angelillo VitoCONSIGLIERE - Apollonio SergioCONSIGLIERE - Frione AlessandroCONSIGLIERE - Tedesco DonatoCONSIGLIERE - Tortorella GiovanniTemi emergenti: Abolita la tassa diispezione per gli apparecchi radiolo-gici. Comunicato stampa ANMVI PU-GLIA sul ritiro dell’ordinanza Sirchiasui cani pericolosi.

ANMVI SARDEGNAPRESIDENTE - Cresci ElioVICEPRESIDENTE - Cavedagna Gio-vanniSEGRETARIO - Casu GiancarloCONSIGLIERE - Cocco Giuseppino CONSIGLIERE - Farina SalvatoreCONSIGLIERE - Sini AlessandroCONSIGLIERE - Vittinio MassimoTemi emergenti: Circolare della Re-gione Sardegna per l’attuazione dellalegge regionale che recepisce la 281:per il controllo delle nascite su anima-li di proprietà. Utilizzo del vaccino te-travalente contro la lingua blu.

ANMVI SICILIAPRESIDENTE - Antoci FrancescoVICEPRESIDENTE - Ilardo StefanoSEGRETARIO - Guttadauro SergioCONSIGLIERE - Licitra GiuseppeCONSIGLIERE - Pellegrino AndreaCOORDINATORI EST SICILIA: Dr. DiMarco Piero - Dr. D’Avola Salvatore COORDINATORI OVEST SICILIA: Dr.Di Bella Salvatore - Dr. Di MartinoMassimo Temi emergenti: Redatto un docu-mento unitario sulla lingua blu. Incon-tro tra ANMVI Sicilia e CO.AN.AN. Si-cilia per la realizzazione di un sistemadi tracciabilità dell’intera filiera dei ca-pi bovini.

ANMVI TOSCANAPRESIDENTE - Pizzirani CarloVICEPRESIDENTE - Carrani France-sco SEGRETARIO - Stefanini ClaudioCONSIGLIERE - Borghetti LucianoCONSIGLIERE - Melosi MarcoCONSIGLIERE - Marioni ClaudioTemi emergenti: Istituita una commis-sione regionale degli ordini e delleassociazioni professionali della To-scana. Approvato il regolamento perl’identificazione elettronica dei caniiscritti all’anagrafe canina.

ANMVI TRENTINO ALTO ADIGEPRESIDENTE - Cornali MaurizioVICEPRESIDENTE - Zorzi GiovanniSEGRETARIO - Mariotti MarcoCONSIGLIERE - Garotti MassimoCONSIGLIERE - Pallante GiuseppeTemi emergenti: Costituzione dellaConsulta provinciale per la formazio-ne continua. Attivazione delle speri-mentazioni a distanza dal 7/11/2002.Avviato nel luglio 2003 il progettosull’anagrafe canina.

ANMVI UMBRIAPRESIDENTE - Violini AmatoVICEPRESIDENTE - Sandro BianchiniSEGRETARIO - Vergara MarioCONSIGLIERE - Cozza MarcoCONSIGLIERE - Colombo FilippoCONSIGLIERE - Sciarra EmanuelaCONSIGLIERE - Vescera FrancescoTemi emergenti: Comunicato al Co-mune di Terni per modificare l’ordinan-za firmata dal sindaco il 13 novembre2001 sulla circolazione dei cani neiterritori pubblici. Autorizzazione dalminSal ad effettuare la vaccinazioneagli ovini coni stereotipi 2 e 9 contro lalingua blu.

ANMVI VALLE D’AOSTAIn fase di costituzione

ANMVI VENETOPRESIDENTE - Castellucci AntonioVICEPRESIDENTE - Zanon DavideSEGRETARIO - Bertazzoli LauraCONSIGLIERE - Cereser AndreaCONSIGLIERE - Piccolo DonatoCONSIGLIERE - Ansoldi AlbertoTemi emergenti: Sollevata la questio-ne del parcheggio autorizzato ac-canto a strutture veterinarie private,con particolare riferimento almenoa quelle 24h su 24 e che fanno pron-to soccorso. Tavolo regionale indettoda CONSILP Conf-professioni sullaregolamentazione delle professionia livello territoriale. Presentata inConsiglio Regionale una proposta dilegge sulla pet therapy e un pdl peristituire un servizio di gelotologia ne-gli ospedali.

24ANMVI REGIONE

In dirittura d’arrivo la regionalizzazione dell’ANMVI17 le Regioni in cui è presente un organismo ANMVI regionale

laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2004

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Page 21: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 19

I nviata da ANMVI Sardegnauna proposta all’AssessoratoIgiene Sanità e dell’Assi-

stenza Sociale e al Direttore delServizio di Prevenzione, DonatellaCampus in merito al piano di ste-rilizzazione dei cani di proprietàavviato per combattere il fenome-no del randagismo. Proposto un“bonus” al proprietario o detento-re del cane che decide di far ste-rilizzare il proprio animale nellastruttura privata del Medico Vete-rinario Libero Professionista disua fiducia, eliminando le proble-matiche relative alla libera con-correnza e permettendo al cittadi-no di scegliere liberamente lastruttura veterinaria. “Questasemplice procedura - si leggenella lettera citata - permette diassicurare la massima soddisfa-zione dell’utente, la minima altera-zione di quelli che sono i delicatiequilibri delle concorrenza e di ot-tenere da parte dell’Assessorato i

risultati migliori con il minimo di-spendio economico”. SecondoANMVI Sardegna il bonus “deveessere affidato ai comuni e puòavere caratteristiche diverse: puòcoprire in parti più o meno impor-tanti, o completamente la spesadella prestazione indicata dagli

Ordini Professionali; può essereuguale per tutti oppure pensatocon dei valori diversi in funzionedi fascia economica del proprie-tario”. Per ANMVI Sardegna “Ilpiano iniziale della campagna disterilizzazione, indicato dall’As-sessorato come sperimentale po-

trebbe avere degli aspetti negati-vi sia per il mondo libero profes-sionale che per l’utenza del servi-zio. La convenzione della fasesperimentale - conclude ANMVISardegna - “può divenire un otti-mo piano di sterilizzazione deicani randagi dove, in questo ca-

so le AA.UU.SS.LL. inviano, a tur-no, alle varie strutture private pre-senti sul territorio, i cani da ope-rare. La regione o direttamente leASL pagheranno la prestazioneai Medici Veterinari Liberi Profes-sionisti delle strutture private con-venzionate”. ■

25ANMVI REGIONE

Proposta di ANMVI Sardgena

Sterilizzazioni: ai proprietari un bonus

laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2004

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CO.AN.AN.: in Abruzzo,

al via la fase disperimentazione

In Abruzzo prende il via, nel-l’ambito del progetto finan-

ziato dal MIUR denominato “Ri-cerca e Sviluppo di sistemi e pro-cessi innovativi ad alto contenutotecnologico per garantire la sicu-rezza alimentare” e gestito dalCO.AN.AN., la fase di sperimen-tazione dei risultati delle attività diricerca attuata nei laboratori delConsorzio. Due le modalità ditracciabilità e rintracciabilità infase di test: sistemi per l’identifi-cazione elettronica e sistemi perla tracciabilità genetica. Con lesperimentazioni si cercherà divalorizzare le attività di controlloeffettuate lungo l’intero processoproduttivo delle carni (mangimifi-ci, ASL, allevamenti, mattatoi,punti vendita) anche con l’obietti-vo di implementare le informazio-ni presenti nelle Banche Dati diriferimento. Con questo sistemasperimentale, si prevede di iden-tificare circa 12.500 capi in quat-tro regioni (Abruzzo, Sicilia, Cala-bria e Puglia). Ad oggi le attività sono iniziate inAbruzzo con l’identificazione dicirca 600 capi. La filiera produtti-va individuata è quella che si av-vale del marchio IGP (Indicazio-ne Geografica Protetta) ”Vitellonebianco dell’Appennino centrale”.Verranno coinvolti in questa Re-gione circa 15 mangimifici, 8 im-pianti di macellazione e una de-cina di punti vendita. Per le altretre Regioni interessate è in via didefinizione la mappatura territo-riale delle filiere di produzione ecommercializzazione su cui ap-plicare i test. Tutte le attività ven-gono realizzate in stretta collabo-razione con Coldiretti, Confagri-coltura, Cia e con la consulenzadi medici veterinari dell’ANMVI,presenti ai tavoli tecnici delle re-gioni Abruzzo, Calabria, Puglia,Sicilia e Campania.

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Dal 10 giugno, potremoproporre ai nostri clientiuna polizza che rimborsa

le spese veterinarie. È la PolizzaCane & Gatto, rinnovata e aggior-nata di nuovi contenuti assicurativi,che Sicuramente Srl ha realizzatoin esclusiva per i medici veterinariiscritti alle Associazioni Federate

ANMVI, con Bernese AssicurazioniSpa del Gruppo Allianz. È articola-ta in tre formule: Basic (rimborsospese veterinarie), Standard (re-sponsabilità civile verso terzi edAssistenza) e Full (rimborso speseveterinarie Responsabilità civileterzi e Assistenza). I medici Veteri-nari delle Associazioni federate

ANMVI possono scaricare le con-dizioni di polizza e la modulisticaper l’adesione sul sito dell’ANMVIwww.anmvi.it e sul sito www.sicura-mente.it

Le garanzie basic e fullCon le opzioni “basic” e “full”, lapolizza rimborsa al proprietario le

spese veterinarie sostenute e rego-larmente documentate, sulla basedi parametri di indennizzo indicatidalla compagnia assicuratrice. Lacopertura assicurativa prevede,pertanto, il rimborso delle spese re-lative a:• visite veterinarie;• terapie somministrate dal Veteri-

nario;• esami diagnostici effettuati pre-ventivamente all’intervento chirur-gico e/o a seguito di infortunio;• in caso di malattia compresa nel-le garanzie prestate, gli esami stret-tamente necessari alla diagnosidella stessa;• ricovero indispensabile effettuatoin clinica veterinaria autorizzatadalla competente ASL.Sono escluse dall’Assicurazione:• Malattie ereditarie e congenite,nonché pregresse e recidivanti;• Conchectomia e Caudectomia ;• Qualsiasi malattia che fa sorgeresintomi clinici prima o entro 30 gior-ni dall’inizio dell’assicurazione;• Cure, visite ed esami diagnosticipreventivi o facoltativi;• Cure, visite ed esami diagnosticiper esigenze di carattere estetico;• Gravidanza, parto, vaccinazioni,sterilizzazione e castrazione e/oesigenze di carattere riproduttivo;• Cure relative a malattie croniche;• Ricovero in clinica veterinaria nonindispensabile e chiamate a domi-cilio a meno che il Medico Veteri-nario ritenga che muovere l’Anima-le Assicurato possa seriamentedanneggiare la sua salute;• Spese veterinarie riguardo a eu-tanasia e cremazione;• Spese relative a cure dentarie,salvo per le cure necessarie in se-guito ad infortunio. Sono pureescluse le cure estetiche e le pro-tesi;• Problemi comportamentali;• Problemi connessi alla diminuzio-ne della capacità visiva (visus) del-l’animale assicurato;• Cibo dietetico.

I documenti per il rimborsoLa Società corrisponde l’indenniz-zo su presentazione della seguen-te documentazione:a) Spese Veterinarie• Fatture veterinarie;• Libretto Sanitario originale dell’a-nimale assicurato;• Cartella Clinica dell’Animale Assi-curato presentata a spese del Con-traente/Assicurato.b) Responsabilità Civile verso Terzi• Libretto Sanitario originale dell’a-nimale assicurato;• Qualsiasi lettera, richiesta,mandato o citazione dovrà imme-diatamente essere inoltrata allaSocietà.

Le dichiarazioni del proprietarioAi sensi e per gli effetti degli artico-li 1892 e 1893 del Codice Civile ilContraente dichiara che l’animale:a) al momento della stipula dellapolizza è in buono stato di salute eprivo di qualsiasi lesione o invali-dità fisica; b) non ha subito infortu-ni precedentemente alla stipulazio-ne della polizza; c) non è affetto dadifetti fisici o malformazioni; d) ècorrentemente vaccinato contro ci-murro, epatite infettiva, leptospiro-si, parvovirosi e rabbia per quantoriguarda i cani; panleucopenia, ri-notracheite infettiva, calicivirosi eleucemia infettiva per quanto ri-guarda i gatti. ■

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Dal 10 giugno 2004

Una polizza per i nostri clienti

laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2004ATTUALITÀ

Page 23: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 19

Nei ricettari dell’ambulatorio enell’elenco di PAGINE GIALLE, fi-gura ancora il mio nome, ma nonne faccio più parte. Chiedo comeposso rivalermi nei confronti deimiei ex-soci che continuano a farfigurare il mio nome e che tuteleposso addurre affinché non ven-ga più usato il mio nome.Il dottore deve, in primis, diffidareper iscritto, a mezzo lettera racco-mandata i colleghi ex Associati,dall’utilizzare il suo nome, chie-dendo la liquidazione del danno,in via equitativa, per eventualesviamento della clientela.In caso di mancato adempimentoda parte degli ex Associati, l’inte-ressato potrà citarli in giudizio perottenere la tutela dei suoi diritti.Nessuno può utilizzare il nome al-trui nell’esercizio di una attività (ameno che non sia previsto nell’At-to costitutivo) e men che meno diuna professione, senza il consen-so scritto dell’interessato.

Acquisizionemotivazioni permancatorisarcimentoIn caso di mancato pagamentoda parte di una compagnia assi-curativa, a fronte di una richie-sta di copertura per infortunionon accettata dai medici dellacompagnia, l’assicurato ha di-ritto a chiedere di conoscere lemotivazioni con le quali i medi-ci hanno giudicato non risarci-bile un dato infortunio?L’assicurato può richiedere, periscritto, alla propria Compagnia diAssicurazione copia della periziamedico legale redatta dal medicoche l’ha visitato ex L. 675/1996 esuccessive modifiche e/o integra-zioni. In assenza di una rispostapositiva alla domanda, l’assicura-to può rivolgersi ad uno studio le-gale per la tutela dei suoi diritti.

Onorario comeCTUIn una causa civile tra il proprie-tario di un cane e un’assicura-zione, dove sono stato nomina-to CTU, il giudice mi chiede, trai vari quesiti, di verificare “qua-le sia stato il costo delle presta-zioni svolte dal veterinario cheha curato il cane della parte at-trice”. A questo proposito nelladocumentazione del fascicolo èstata acclusa una bozza di notu-la che è stata vidimata a suotempo dal consiglio dell’Ordinecome equa e decorosa: vorreisapere se mi devo adeguare algiudizio che l’Ordine ha espres-so in merito o se invece non te-nerne conto e dare secondo ilmio giudizio un diverso parere.Nella sua veste di C.T.U., il medi-co veterinario può rispondere alquesito postogli dal Giudice circala congruità dell’onorario, in mododifforme da quanto indicato nella

nota vidimata dall’Ordine, soprat-tutto se in tale nota sono stati ap-plicati onorari di gran lunga supe-riori a quelli minimi indicati dagliOrdini per le prestazioni ivi espo-ste. In tale evenienza il C.T.U. ètenuto a ben motivare la sua valu-tazione e il Giudice sarà, comun-que, libero di decidere quale deidue onorari vada ritenuto equo.

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Utilizzo del nome del Collega che non è più socio

laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2004RUBRICA LEGALE

di Maria Teresa Semeraro

Avvocato, Bologna

Non mi paghi? Non ti rendo il caneNon sono stato pagato per la prestazione su un cane. Posso non restituire l’animale fino a quando nonsarò pagato?L’art. 2235 del codice civile così dispone: “Il prestatore d’opera non può ritenere le cose e i documenti ricevu-ti se non per il periodo strettamente necessario alla tutela dei propri diritti, secondo le leggi professionali”.La legge che regola la professione veterinaria non prevede in nessuna sua disposizione il diritto del veterina-rio a ritenere l’animale/res in caso di mancato adempimento della prestazione medico veterinaria.

Page 24: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 19

È detraibile l’IVA sui carburantidi un operatore che svolge l’at-tività di informatore scientificodel settore farmaceutico e con-temporaneamente di affianca-mento e guida di altri informato-ri scientifici?L’imposta sui carburanti è detrai-bile se è ammessa in detrazionel’imposta sull’acquisto dell’auto-

vettura. Poiché, nel caso, l’Iva sul-l’autovettura non risulta totalmen-te detraibile, in quanto l’attivitàdell’informatore scientifico nonpuò comprendersi tra quelle degliagenti e rappresentanti di com-mercio, consegue l’indetraibilitàdell’imposta sull’acquisto dei car-buranti. Questo ai sensi dell’arti-colo 19-bis 1, lettera d) del Dpr

633/72. (L’esperto risponde - IlSole 24 Ore, 25 aprile 2004)

Deducibilità deibeni strumentaliSono un giovane medico e hoaperto da poco la partita iva(cod. attività 8512A). Vorrei sa-

pere se le spese che sosterròper acquistare i mobili, le attrez-zature, i computer e gli altri be-ni da utilizzare nella mia attivitàsono deducibili dall’Irpef e inquale misura.Il costo per l’acquisto dei benistrumentali del professionista èdeducibile, secondo quanto sta-bilito dall’art. 54 del Tuir. In parti-

colare, se il costo non eccede516, 46 euro, la deducibilità è am-messa immediatamente nell’annoin cui la spesa è sostenuta. Se, in-vece, il costo di acquisto supera illimite, occorre ammortizzarlo, os-sia ripartirlo in quote annuali de-terminate facendo applicazionedei coefficienti stabiliti nell’appo-sita tabella (gruppo XXI - servizisanitari) contenuta nel Dm 31 di-cembre 1988; non è richiesto al-cun adeguamento della quotanell’anno di acquisto. Nel caso incui i beni siano adibiti anche all’u-so personale o familiare del medi-co, la deducibilità è limitata al50%, mentre se si tratta di oggettid’arte, di antiquariato o da colle-zione, il costo d’acquisto è dedu-cibile nel limite dell’1% dei com-pensi percepiti nell’anno. Si fa no-tare, infine, che i medesimi criterivalgono anche per la deducibilitàai fini Irap. (Il Sole 24 Ore Sanità4-10 maggio 2004)

Si scala metàdell’affitto diuno studio-abitazioneUn libero professionista cheprende in affitto un’abitazionein città dove lavora, diversa dalluogo di residenza, può dedur-re le spese di affitto ai fini fi-scali? Nell’addebitare questicosti al cliente il professioni-sta può aggiungere in fattura il2% relativo all’appartenenzaall’ordine?Se l’appartamento preso in loca-zione dal lettore è utilizzato a usopromiscuo (cioè sia come benestrumentale sia come abitazione)è deducibile il 50% del canone dilocazione (articolo 54, comma 3del nuovo Tuir). Gli importi corri-sposti dai clienti a titolo di rimbor-so delle spese di affitto hanno na-tura di compensi professionali. Suquesti, pertanto, è legittimo appli-care l’addebito del contributo in-tegrativo del 2 per cento. (L’e-sperto risponde, 17 maggio 2004)

Portiere econdomini“responsabili”dei caniAl numero 18 del regolamentodel servizio di portierato, il por-tiere fra gli altri doveri, è tenutoa richiamare i proprietari di caniche facessero circolare i proprianimali sprovvisti di museruolae di guinzaglio e, qualora do-vessero sporcare, a obbligare iproprietari (cosa alquanto diffi-coltosa) a ripulire immediata-mente dagli escrementi. Vorreisapere quali provvedimenti, nel-l’ambito del condominio, pos-sono essere proposti, adottati eda parte di chi, nei confronti de-gli inadempienti.

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L’informatore scientifico non “scala” il carburante

laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2004RUBRICA LEGALE E FISCALE

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Page 25: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 19

A parte gli obblighi incombenti alportiere nell’ambito del contrattodi lavoro, l’amministratore è tenu-to a fare rispettare il regolamentocondominiale e a disciplinare l’u-so delle cose comuni, nonché adisciplinare la prestazione deiservizi nell’interesse comune, inmodo che ne sia assicurato il mi-glior godimento a tutti i condomini(articolo 1130, n.1 e 2 del Codicecivile). In quest’ottica, l’ammini-stratore deve richiamare i condo-mini responsabili dei pregiudizi la-mentati - oltre che lo stesso por-tiere - e può agire in giudizio con-tro i responsabili, a norma degliarticoli 844 del Codice civile perimmissioni intollerabili e per re-sponsabilità da illecito. Occorretuttavia tener conto delle difficoltàdi una causa di questo tipo, chesarà inevitabilmente decisa da ungiudice amico o nemico dei cani.(L’esperto risponde, Il Sole 24Ore, 17 maggio 2004) ■

In base all’articolo 32 della leg-ge 432 del 2000, per la parte

che eccede l’importo di euro129,11 e nel limite massimo di euro387,34 nella dichiarazione dei red-diti in compilazione in questi giornipotete riportare la cifra di detrazio-ne del 19% per ”gli animali legal-mente detenuti a scopo di compa-gnia e pratica sportiva” come previ-

sto dal Decreto n.289, 6 giugno2001, del Ministro delle Finanze. Atitolo esemplificativo se il proprieta-rio ha speso un totale di 464,81 eu-ro, l’onere sul quale calcolare la de-trazione spettante è pari a 258,23euro. Per i cani guida per non ve-denti c’è la possibilità di “scaricare”per una sola volta in un periodo diquattro anni, salvo i casi di perdita

dell’animale, l’acquisto di un caneguida ed una riduzione forfettaria dieuro 516,46 per il suo mantenimen-to; quest’ultima “a prescindere dal-la documentazione della spesa ef-fettivamente sostenuta”. Sono de-ducibili anche le somme date spon-taneamente in denaro ad Onlus,Organizzazioni Non Lucrative diUtilità Sociale, anche nel campo

degli animali, per un importo nonsuperiore a 2.065,83 euro nell’anno2003.

730 e UnicoSul modulo 730 va riportato il ri-sultato dell’operazione nel rigo15 o 16 o 17 “Altri oneri” dellasezione I del quadro E, appo-nendo il Codice “25”; se invecesi presenta l’Unico va compilatoil rigo RP15 o 16 o 17 “Altri one-ri”, quadro RP Sezione I, sempreapponendo accanto il Codi-ce“25”. Tutti i dettagli al sito del-l’Agenzia delle Entrate:http://www.agenziaentrate.it

laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2004 29RUBRICA LEGALE E FISCALE

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Ancora sulle targhe e insegne!

La società incaricata dal mioComune di riscuotere i tribu-ti ritiene che l’esenzione del-l’imposta sulle targhe e sulleinsegne non valga per i pro-fessionisti. Come mi devocomportare?Per quanto riguarda l’esenzio-ne dall’imposta sulle targhe edinsegne, confermo che la cir-colare del Ministero delle Fi-nanze del 3 maggio 2002 di-spone l’esenzione anche per iprofessionisti.È interessante anche consulta-re la risoluzione ministeriale 6marzo 2003 n. 2/DPF che con-tiene delle precisazioni in meri-to alla quantificazione della su-perficie relativa al messaggiopubblicitario.Per controbattere le pretesedei comuni nel caso in cui es-se vengano ritenute illegittimel’unica strada percorribile èquella del ricorso alla Commis-sione Tributaria Provinciale peril quale sarebbe opportuno far-si assistere da un professioni-sta al fine di evitare errori pro-cedurali che potrebbero deter-minare la nullità del ricorsostesso.

Giovanni Stassi

Le spese veterinarie sono deducibiliPer il quarto anno i proprietari possono risparmiare

RC PROFESSIONALEIn esclusiva per l’ANMVI, Sicu-ramente srl (Bernese Assicura-zioni- Gruppo Allianz) ha realiz-zato una Polizza di Responsabi-lità Civile Professionale rivolta ai medici veterinari iscritti ad unaAssociazione Federata ANMVI.Per informazioni è attivo il nu-mero verde: 800906377.

Si veda anche al sito www.sicuramente.it

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A.N.M.V.I.

Page 26: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 19

30 laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2004

Lo sapevate che più di quattromilioni di utenti Web italianihanno utilizzato i servizi

bancari on line nello scorso anno?Tale dato è ancor più sorprendenteper i navigatori che risiedono nelnostro Paese se si considera chel’incremento degli utenti dei servizifinanziari on line è stato quasi dop-pio rispetto a quello degli utenti

Web in generale e che la loro cre-scita è superiore a quella media deipaesi europei: + 10,3% in Italia,contro + 9,2% nel resto dell’Europa.Del fenomeno e delle possibilità diaccedere ai servizi bancari on linene avevamo già parlato in un’altraoccasione proprio dalle colonne diquesta rubrica, tuttavia i dati chesono emersi dal rapporto DigitalFi-

nance dimostrano, semmai ce nefosse stato bisogno, che il futuro diInternet è già il presente. Quasi tut-ti questi portali facenti capo a gran-di e medi gruppi bancari, permetto-no di chiedere direttamente unacarta, controllare il saldo online, frui-re di offerte convenienti con player(istituti di credito) convenzionati, ef-fettuare pagamenti come la ricarica

telefonica o un qualsiasi bonificobancario, stando comodamente se-duti alla scrivania del proprio ambu-latorio o di casa, ma anche di effet-tuare operazioni attraverso il pro-prio cellulare. Sotto il profilo profes-sionale, gli utilizzatori dei servizi fi-nanziari on line sono per lo più libe-ri professionisti, (fin qui i medici ve-terinari potrebbero riconoscersi in

questo profilo), appartenenti ad unafascia d’età compresa tra 35 e 49anni, con un reddito medio-alto.Il rapporto DigitalFinance ha accer-tato che la percentuale degli utentiche si servono dei servizi bancari edi pagamento on line in Italia (inmedia si registra un uso almenosettimanale dei servizi on line) è del65%, inoltre, di questi, il 21% movi-menta il proprio denaro direttamen-te dal Web. Nonostante questi datisiano da considerarsi del tutto inco-raggianti, i margini di crescita e ma-turità del mercato dell’Internetbanking in Italia sono ancora tuttida conquistare: infatti, il “grado dipenetrazione” di questi servizi nelnostro paese raggiunge appena il30% degli utenti, contro il 61% fattoregistrare dalla Svezia, il 58% dal-l’Inghilterra e il 55% dalla Francia. A conferma di questi dati, in fatto diutilizzo di servizi bancari e di paga-mento on line in Europa, l’Italia si at-testa solamente all’ottavo posto. Trale cause di questa poco invidiabileclassifica vi è un livello d’informatiz-zazione di base non ancora gene-ralizzato e un utilizzo ancora irrile-vante di tecnologie evolute d’ac-cesso a Internet, quali la banda lar-ga ma, soprattutto, la frammenta-zione dell’offerta. Per quanto riguar-da i dati che provengono dagliUSA, un recente rapporto realizzatoda Gartner Group ha evidenziatol’uso crescente dei servizi di e-banking tra gli utenti Internet statu-nitensi. Stando ai dati raccolti: nel2002, il 17% degli americani ha uti-lizzato servizi di online banking, (iltasso di crescita annuale previsto inquesto settore sarà del 14% entro il2007). Secondo la società di ricer-ca l’uso dell’online banking è asso-ciato all’abitudine degli utenti che loscelgono all’uso della rete, infatti il10% di coloro che effettuano opera-zioni bancarie sul Web hanno ini-ziato a navigare almeno un annoprima. Altro fattore importante se-condo Gartner sono i settori demo-grafici della popolazione: tra i reddi-ti più alti (tra i 50 ed i 75 mila dollariannui) aumenta anche l’uso di que-sti servizi (un utente su cinque).Ma che cos’è esattamente l’internetbanking e che cosa offre? Il serviziodell’internet banking consente allabanca l’opportunità di offrire ai suoiclienti l’ingresso alla propria struttu-ra 24 ore al giorno per 7 giorni allasettimana, direttamente e comoda-mente da casa o dall’ufficio. Tramitela Rete ogni cliente è abilitato auto-nomamente ad aprire, gestire econsultare il proprio conto corrente,disporre bonifici, RID, giroconti, ac-quistare o vendere azioni, eseguiretrasferimenti, senza aver quindi lanecessità di recarsi fisicamente in fi-liale evitando code ed inutili perditedi tempo. Per il medico veterinario,quindi, una buona occasione perevitare code agli sportelli bancari enon solo, oltre ad avere la possibilitàdi poter gestire più da vicino, se nondirettamente, il proprio conto cor-rente e le relative movimentazionibancarie, troppo spesso in passatopoco accessibili e trasparenti. ■

Internet banking: l’Italia all’ottavo posto in Europadi Fabrizio Pancini

IN RETE

Page 27: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 19

C onsapevoli dell’elevatorischio di svilupparemalattie scheletriche

correlate alla nutrizione a cui so-no esposti i loro cuccioli, i pro-prietari dei cani di grossa tagliaincorrono spesso in dannosi er-rori alimentari, che aggravanoanziché migliorare la situazione.Ne parlerà Ellen Kienzle, Profes-sore ordinario di nutrizione e die-tetica veterinaria dell’UniversitàLudwig-Maximilians di Monaco,in Germania, al 48° CongressoNazionale SCIVAC a Rimini (“Ali-mentazione e patologie schele-triche nei cuccioli di razze gi-ganti”, 29 maggio 2004). Nei ca-ni di grossa taglia, sono tre leprincipali cause di malattiascheletrica correlata alla nutri-zione: carenza di calcio, ecces-so di calcio ed eccesso di ener-gia, quest’ultima responsabile diuna crescita estremamente rapi-da. La relatrice illustrerà i più co-muni errori alimentari e le misuredietetiche corrette per evitarequesti squilibri. Il proprietariospesso imposta piani alimentaricomplicati, anziché utilizzare unalimento specifico per cucciolicome unica fonte di energia. Lacarenza di calcio è frequente incaso di alimentazione mista traalimenti per animali e cibi ad al-ta energia o ad alto tenore pro-teico e basso contenuto di cal-cio, come la carne, il formaggiofresco, l’olio, il miele e avanzi dicucina, oppure in caso di dietefatte in casa. L’unico modo pergarantire un apporto sufficientedi calcio in un cucciolo di grossataglia in accrescimento attraver-so una dieta casalinga consistenell’impiego di un alimento mine-rale contenente almeno il 20% dicalcio in quantità di circa 20-40g al giorno (a seconda del pesoprevisto alla maturità del cane ein base all’età). L’eccesso di cal-cio può invece essere indottodall’aggiunta di miscele mineraliricche di questo elemento, cal-care o ossa ad un alimento com-pleto per cuccioli. Quest’ultimocontiene già una quota sufficien-te di calcio e l’aggiunta di un’in-tegrazione calcica elevata puòfacilmente raddoppiare o tripli-care l’assunzione di questo ele-mento. L’associazione di alimenti com-pleti per cuccioli, avanzi di cuci-na ed integratori può esitare siain un eccesso sia in una carenzadi calcio.

L’eccesso di energia si può veri-ficare con qualsiasi dieta alta-mente appetibile e ad elevatadensità energetica, sia casalin-ga sia commerciale. Nei cuccioli in crescita questa

condizione non induce necessa-riamente la deposizione di unaquantità esagerata di grassi, percui i soggetti sovralimentati pos-sono presentare punteggi di con-dizione corporea nella media ed

apparire normali al proprietario.Spesso vengono definiti “grandiper la loro età”. Tuttavia, lo svilup-po del peso può essere confron-tato con delle curve standard e ilcucciolo va alimentato in funzione

della sua crescita ponderale. Se questa supera il peso corpo-reo consigliato per la corrispon-dente età, la quantità di cibo varidotta.M.G. Monzeglio ■

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Dieta e patologie scheletriche nelle razze gigantiErrori alimentari e misure dietetiche corrette al Congresso SCIVAC di Rimini

laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2004LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

Page 28: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 19

L a misurazione del rappor-to cortisolo/creatinina(C:C) nelle urine fornisce

una valutazione della secrezionedi cortisolo nel tempo. Questo te-st consente dunque una misura-

zione molto sensibile della funzio-ne surrenalica. Lo stress causatodalla procedura diagnostica e al-cune malattie non surrenalichepuò aumentare il rapporto C:C uri-nario. Inoltre, malattie come l’iper-

tiroidismo possono influenzare laclearance metabolica del cortiso-lo. Per valutare l’effetto dell’ecces-so di ormone tiroideo su tale valo-re, il rapporto C:C urinario è statomisurato in 32 gatti con ipertiroidi-

smo e 45 gatti domestici sani. In 7gatti, il rapporto è stato misuratosia prima che dopo il trattamentodell’ipertiroidismo. Dai dati rilevatinei gatti sani, si determinava unintervallo di riferimento del rap-

porto C:C urinario pari a 8,0 - 42,0× 10/-6. Nei gatti affetti da iperti-roidismo il rapporto (mediana37,5 × 10/-6; intervallo 5,9-169,5 ×10/-6) era significativamentemaggiore a quello dei gatti sani(mediana 16 × 10/-6; intervallo4,8-52,5 × 10/-6). In 15 gatti conipertiroidismo, il rapporto C:C uri-nario era superiore al limite mag-giore dell’intervallo di riferimento.Il trattamento dell’ipertiroidismoinduceva una marcata riduzionedel rapporto C:C urinario. I risulta-ti di questo studio dimostrano cheil rapporto C:C urinario può esse-re elevato nei gatti con ipertiroidi-smo, verosimilmente a causa del-l’aumentata clearance metabolicadel cortisolo e dell’attivazione del-l’asse ipofisi-surrene da parte del-la malattia. Benché gli aspetti cli-nici dell’ipertiroidismo e dell’ipe-radrenocorticismo nel gatto sianodifferenti, l’ipotesi di ipertiroidismodovrebbe comunque essereesclusa nei gatti in cui si sospettaun iperadrenocorticismo sulla ba-se di un rapporto C:C urinario ele-vato. M.G. Monzeglio ■

Energia pulitadalle deiezionianimali

P rodurre energia pulita par-tendo dalle deiezioni ani-

mali, sfruttando i prodotti dellafermentazione naturale dei rifiutiorganici: è il progetto al quale stalavorando un gruppo di ricercato-ri del Massachussets Institute ofTechnology (MIT). Il processo difermentazione, che produce me-tano povero, è dovuto a microrga-nismi anaerobi che ne metaboliz-zano alcune frazioni leggere. Conuna prima modifica biotech, èstato notevolmente potenziato“l’appetito” dei batteri preposti al-la digestione, mentre con un se-condo intervento si è imposto lorodi liberare il solo bioidrogeno,trattenendo il carbonio. I primi ri-sultati di laboratorio sono estre-mamente incoraggianti, si leggesul bollettino interno del MIT. Se-condo Clearance H. Farnbouro-gh, autore dei test, “consideratal’estrema rapidità con la quale lebiomasse si sviluppano e misura-te le quantità di elementi rilascia-ti, questa tecnologia sarà la prin-cipale fonte di bioidrogeno a im-patto zero del futuro”. (fonte: As-sobiotech) ■

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Rapporto cortisolo/creatinina nel gatto ipertiroideoUno studio ha riscontrato valori urinari elevati nei gatti affetti da ipertiroidismo

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http://www.evsrl.it/vet.journal/

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Page 29: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 19

L ’ANMVI, oltre alla pubbli-cazione gratuita di an-nunci sul settimanale “La

Professione Veterinaria”, offre atutti i Medici Veterinari un servizioon line gratuito per facilitare l’in-contro tra chi offre e chi cerca at-trezzature professionali e occa-sioni di lavoro. Dalla home pagedell’ANMVI è infatti possibile ac-cedere a Vet job e Vet exchange:un mercato virtuale di proposte escambi commerciali reali, gestibi-li dai Colleghi e dalle aziende disettore. Aggiornati di frequente,Vet Job e Vet Exchange sono di-rettamente utilizzabili dai mediciveterinari. Per inserire la propriaofferta o richiesta di lavoro è ne-cessaria la registrazione al servi-zio tramite un modulo on-line. Altermine della registrazione il siste-ma fornirà all’utente un codiceche, insieme alla password, con-sentirà di accedere all’area riser-vata per modificare/integrare/ri-muovere le proprie inserzioni e lascheda dati personale.

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Bologna o altre province dell’Emilia Ro-magna e zone limitrofe. Barbara339/2947050.• Medico Veterinario laureato nel 1990,esperienza sui piccoli animali e nel-l’informazione scientifica esamina pro-poste di lavoro, disposto a trasferirsi.Cell. 330/553375, Tel. 080/37366475.• Quarantenne veterinario, serio, lau-reato in Albania, regolarizzato con per-messo di soggiorno, con esperienzanel settore bovino e suino, cerca lavorocome responsabile aziendale o altro.Valuta proposta. Chiamare in ore pastoal numero 348/4786745.

• Veterinaria laureata a Milano nel 2002con esperienza clinica dei piccoli ani-mali (ambulatorio e pronto soccorso)cerca lavoro in Catania e provincia,causa trasferimento, presso ambulatorio come informatore scientifico. E-mail:[email protected] Tel: 328/8648956.

33ANNUNCI

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laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2004

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Page 30: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 19

“Se avete figli minoridi cinque anni, pocoportati a seguire re-gole rigorose d’igie-ne, meglio non avereun rettile in casa. Ol-

tre quell’età, chi manipola questianimali (che si tratti di un’iguana odi una lucertola!) deve lavarsi be-ne le mani e, se è il caso, cam-biarsi d’abito prima di mangiare otoccare gli altri”. È quanto afferma

Roberto Albani, pediatra di Romae professore dell’Albert EinsteinCollege of Medicine di New York,che ha indicato alcune norme d’i-giene da seguire per evitare ilcontagio di salmonella che, se-

condo il professore, viene tra-smesso sempre più frequente-mente da alcuni animali esotici. Silegge nell’articolo pubblicato suCorriere Salute: “negli anni ’70 sibandì dal commercio la tartaru-

ghina d’acqua, popolarissimoospite degli acquari domestici,perché causa di un gran numerod’infezioni da salmonella. Da allo-ra altre specie di rettili, dai pitoniai camaleonti, sono diventati ospi-ti in molte case, trattati come verie propri “pets”, spesso a contattofisico con i proprietari. Risultato: siè scoperto che un po’ tutti gli ap-partenenti a questa famiglia d’ani-mali, ma anche gli anfibi, comerane, rospi e salamandre, sonoportatori di salmonella, per la loroprovenienza da luoghi contamina-ti dal batterio e la loro abitudine amangiare le feci. Anche per gliesemplari nati in cattività non c’èscampo: il germe viene trasmes-so dalla mamma ai neonati nelpassaggio attraverso il canale ge-nitale o per diretta contaminazio-ne delle uova. Per l’animale il ger-me non è patogeno, anzi fa partedella normale flora intestinale. So-no gli amici umani che possonofacilmente ammalarsi e trasmette-re il germe agli altri se non fannoattenzione a decontaminarsi dopoaver toccato il rettile. Pensate chenegli USA un professore universi-tario di biologia, che usava mani-polare un serpente durante le suelezioni, ha contagiato gravementeil figlio di pochi mesi, pur avendolavato scrupolosamente le mani:non si era cambiato gli abiti primadi prendere in braccio il piccolo”.Secondo Claudio Peccati - Presi-dente della SIVAE - l’articolo è al-larmistico, come spesso accadesui quotidiani. “Il pericolo di sal-monella - spiega Peccati - èsenz’altro un pericolo concreto edè uno dei motivi per cui nei rettilid’importazione si effettua la qua-rantena sanitaria. Purtroppo i con-trolli si fanno sulle tartarughined’acqua, ma non su altri rettili chehanno il medesimo rischio. La sal-monella è un batterio ubiquitario,cioè lo possiamo trovare tranquil-lamente in qualunque ambiente,però l’ambiente di vita dei rettili el’evoluzione ha fatto sì che questogerme sia frequentemente pre-sente in queste specie animali.L’affermazione che i rettili mangia-no le feci per abitudine è sbaglia-ta. Quest’abitudine, comunquenon esclusiva dei rettili e presenteanche in molti altri animali (anchecani e gatti, per esempio) non èassolutamente indicativa di unmaggior rischio di salmonellosidegli animali: il mangiare le fecinon significa cioè essere a mag-gior rischio di albergare le salmo-nelle e, viceversa, il non mangiar-le non vuol dire che il rischio siaminore. In effetti - continua Clau-dio Peccati - non c’è distinzionesu rettili di cattura o d’allevamen-to per quanto concerne il rischiosalmonella, ma non è vero che neirettili non causi problemi: anche inquesti animali la salmonella puòessere causa di gravi malattie.

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Animali esotici portatori di salmonellaPeccati, Presidente SIVAE: è un pericolo concreto, ma sugli animali vengono effettuati numerosi controllisanitari. La situazione, non è assolutamente allarmante

laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2004DALLE ASSOCIAZIONI

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Page 31: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 19

Che dire del professore di biolo-gia degli USA? Sembra tanto unaleggenda metropolitana... In ognicaso - conclude il Presidente del-la SIVAE - le misure d’igiene (la-varsi le mani dopo aver toccatogli animali) valgono sempre, an-che per i comunissimi cani e gat-ti. I bambini piccoli dovrebberoessere strettamente sorvegliati incaso di contatti con gli animali enon solo per la loro salute, ma an-che per evitare che si faccianodel male o facciano del male all’a-nimale stesso. I rettili poi non so-no proprio indicati per i bambiniche quindi, non dovrebbero nem-meno manipolarli”. ■

“L’ovino tracultura ricerca esviluppo”

S i terrà dal 3 al 5 giugno un convegno organizzato

dall’Università di Teramo, Facoltàdi medicina Veterinaria - Diparti-mento di Scienze Biomedichecomparate - dal titolo “L’ovino, tracultura ricerca e sviluppo”. Scopodel convegno è quello di fornire aipartecipanti lo stato dell’arte delleprincipali discipline correlate al-l’allevamento ovino, patologia, ri-produzione e tecnologia lattierocasearia. Per informazioni contattare la Se-greteria: dott. Federica Lopes Tel-Fax: 0861/411285, e-mail: [email protected]

Seminario dipatologiacomportamentale

L ’Ordine dei medici Veterinaridi Torino, in collaborazione

con la Facoltà di Medicina Veteri-naria di Torino e con SISCA, orga-nizza domenica 6 giugno un Se-minario di patologia comporta-mentale dal titolo “Come ricono-scere le più frequenti patologiecomportamentali del cane, dall’in-fanzia alla senilità”. I relatori sonodocenti e ricercatori dell’Univer-sità di Torino, Medici Veterinari Li-bero Professionisti, Medici Veteri-nari Dipendenti Pubblici.La partecipazione è gratuita,

aperta agli studenti della Facoltàdi Medicina Veterinaria. Il pro-gramma è stato organizzato perrispondere alle nuove esigenzedella categoria veterinaria di fron-te alla crescente richiesta da par-te della clientela nel settore dellaclinica comportamentale e dell’i-giene urbana veterinaria. È ne-cessario confermare la propriaadesione inviando una e-mail [email protected] conil proprio nome e cognome e ledate scelte e indicando nel sog-

getto “seminari di patologia com-portamentale” oppure inviando unfax al n. 011/3851267 o una lette-ra indirizzata all’Ordine, CorsoLione 36 - 10141 Torino, indican-do gli stessi dati.

86a GiornataSOVEP

Radiologia ed ecografia ad-dominali: 2 tecniche com-

plementari è il titolo dell’86° incon-

tro SOVAEP che si terrà domenica13 giugno presso il Centro con-gressi “Spazio S.V.O.L.T.A.” Via PioVII 97 - Torino. Relatori: Marco Rus-so, Monica Merlo. Per informazioni: Dr. Alliani Mauri-zio - cell. 338/4825658 e-mail:[email protected]

Seminario AVULPdi ortopedia

S i terrà domenica 20 giugnopresso il Centro Studi

SCIVAC-AVULP il SeminarioAVULP dal titolo “Approfondi-menti in ortopedia (I parte)”. Re-latore del Seminario il Dr. Gianlu-ca Rovesti. Il seminario è il primodi un percorso suddiviso in tregiornate. La seconda e la terzagiornata si svolgeranno nel cor-so dell’anno e le date verrannocomunicate successivamente.Per ulteriori informazioni sul pro-gramma e sulla scheda d’iscri-zione telefonare allo 075-5058703.

laPROFESSIONE VETERINARIA 19/2004 35DALLE ASSOCIAZIONI

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Convegno ASVAC “Terapia del

dolore”

L ’A.S.V.A.C. in collaborazio-ne con l’Ordine Professio-

nale dei Medici Veterinari dellaprovincia di Cagliari organizza,il 6 giugno presso la sede del-l’Ordine in Via Dei Carroz 14, aCagliari, una giornata di studiosulla “Terapia del Dolore”. Re-latore: Dr. Emilio Feltri. per gliiscritti all’Ordine Provinciale diCagliari e per i soci ASVAC eSCIVAC la quota d’iscrizione èdi 15,00 € mentre per tutti gli al-tri la quota d’iscrizione sarà di €50. Per informazioni chiamareDr. Cavedagna al 349/1623711o il Dr. Pani al numero329/2108858

Page 32: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 19

laPROFESSIONE VETERINARIA 19/200436

P er l'anno accademico2004-2005 l'ammissionedegli studenti ai corsi di

laurea avviene previo superamen-to di apposite prove sulla basedelle disposizioni fissate dal De-creto del 30 aprile scorso del MI-nistero dell’Istruzione, dell’Univer-sità e della Ricerca. "Le prove diammissione consistono nella so-

luzione di ottanta quesiti a rispo-sta multipla, di cui una sola rispo-sta esatta tra le cinque indicate suargomenti di: logica e cultura ge-nerale; biologia; chimica; fisica ematematica". Nell'allegato A, checostituisce parte integrante deldecreto, "vengono predispostiventisei quesiti per l'argomento dilogica e cultura generale e diciot-

to per ciascuno dei restanti argo-menti". La prova di ammissione amedicina veterinaria si svolgeràl’8 settembre 2004.

GAZZETTA UFFICIALESerie Generale n. 101 del30 Aprile 2004VARIAZIONI AL PRON-

TUARIO FARMACI VETERINARIMinistero Della Salute - Provvedi-

menti di autorizzazione all’immis-sione in commercio delle seguen-ti specialità: Nobilis IB H120, No-bilis Gumboro D78, Nobilis IBMa5, Nobilis Nd Hitchner, NobilisND Clone 30, Nuflor suini inietta-bile, Gabbrocet 20%

Serie Generale n. 106 del 07Maggio 2004Ministero Della Salute - Provvedi-menti di autorizzazione e revoca

di decreti di sospensione delleseguenti specialità medicinali peruso veterinario: Tiamulina 10% li-quida - Industria italiana integra-tori-Trei S.p.a, Tiamulina 8% Che-mifarma S.p.a, Spectin 500, Tia-mix, Tiamulina 10% liquido Che-mifarma S.p.a, Liquicil.

Serie Generale n. 109 dell'11maggio 2004Ministero dell'Istruzione, dell'Uni-versità e della Ricerca - Decreto30 aprile 2004 - Definizione dellemodalità e dei contenuti delle pro-ve di ammissione degli studenti aicorsi di laurea di cui all'art. 1,comma 1, lettere a) e b), della leg-ge 2 agosto 1999, n. 264, con gliallegati A, B, C, per l'anno acca-demico 2004-2005.

GAZZETTA UFFICIALEDELL’UNIONE EUROPEA

L 136 del 30 Aprile 2004Direttiva 2004/28/CE del 31 Marzo2004 che modifica la Direttiva2001/82/CE recante un codicecomunitario relativo ai medicinaliveterinari.

L 136 del 30 Aprile 2004Regolamento (CE) 726/2004 del31 Marzo 2004 che istituisce pro-cedure comunitarie per l’autoriz-zazione e la sorveglianza dei me-dicinali per uso umano e veterina-rio, e che istituisce l’agenzia euro-pea per i medicinali.

L 162 del 30 Aprile 2004Regolamento (CE) n. 880/2004del 29 Aprile 2004 che autorizzal’utilizzo senza limiti di tempo delBetacarotene e della Cantaxanti-na come additivi nell’alimentazio-ne degli animali appartenenti algruppo sostanze coloranti, com-presi i pigmenti

L 162 del 30 Aprile 2004Regolamento (CE) n. 879/2004del 29 Aprile 2004 relativo all’au-torizzazione provvisoria di un nuo-vo impiego di un additivo già au-torizzato nell’alimentazione deglianimali (Saccharomyces cerevi-siae)

L 162, 30 aprile 2004Regolamento (CE) n. 878/2004della Commissione, del 29 aprile2004, che fissa misure transitoriea norma del regolamento (CE) n.1774/2002 relative a taluni sotto-prodotti di origine animale classi-ficati come materiali di categoria1 e 2 destinati ad usi tecnici

L 162, 30 aprile 2004Regolamento (CE) n. 876/2004della Commissione, del 29 aprile2004, che modifica l’allegato VIIIdel regolamento (CE) n. 999/2001del Parlamento europeo e delConsiglio concernente gli scambidi ovini e caprini da riproduzione

L 155 del 30 Aprile 2004Decisione della Commissione(CE) del 29 aprile 2004 che modi-fica la decisione 2004/233/CE conriguardo all’elenco dei laboratoriautorizzati a controllare l’efficaciadella vaccinazione antirabbica inalcuni carnivori domestici

L 155 del 30 Aprile 2004Decisione della Commissione(CE) del 24 aprile 2004 che stabi-lisce requisiti uniformi per il conte-nuto delle domande di finanzia-menti comunitari destinati a pro-grammi di eradicazione, sorve-glianza e controllo delle malattieanimali

LEGGI IN GAZZETTA

L’8 settembre il test di ammissione a veterinariaIl decreto è pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell’11 maggio scorso

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L a sponsorizzazione è unrapporto a prestazionicorrispettive tra due parti

denominate sponsor e sponsee.Questo tipo di partnership si fondasull’esistenza di legittimi interessiche ambedue le parti dichiarano inmateria esplicita nel contratto. In al-tri termini, non può sussistere alcu-na sponsorizzazione se non vi sonointeressi e vantaggi tanto per losponsor quanto per lo sponsee. Lasponsorizzazione prevede il rispet-to dei seguenti principi: 1) rapportodi sinallagmaticità tra sponsor esponsee; 2) inerenza del progettosponsorizzato all’attività dell’impre-sa; 3) congruità dei costi contenuti;4) bilanciamento dei ruoli nellapartnership; 5) esclusività (totalenel caso di eventi monosponsor osettoriale per sponsorizzazioni mul-tisponsor). A fronte della naturastessa del rapporto si evince che,laddove le parti - nella fase prelimi-nare di contratto denominata mat-ching - intravedono dei potenzialiconflitti di interesse tra le loro ri-spettive mission o nelle modalità at-te a perseguire i propri interessi, ilcontratto non può essere sottoscrit-to rendendo dunque impossibileanche il solo avvio della partner-ship. In un contratto di sponsoriz-zazione sottoscritto dalle parti - iconflitti d’interesse non possonoesistere a meno che non si verifi-chino le seguenti condizioni: sussi-stono degli interessi non dichiarati,parzialmente dichiarati o delibera-tamente sottaciuti -anche da unasola delle due parti - al fine di otte-nere indebiti vantaggi; il destinata-rio (fruitore o target) del progetto disponsorizzazione non è messo ingrado di distinguere chiaramente einequivocabilmente: 1) le finalitàdella partenship; 2) i ruoli di spon-sor e sponsee; 3) i messaggi con-tenuti nel progetto medesimo; 4) lefonti di provenienza degli stessi. Il conflitto nell’ECM. Occorre chesponsor e sponsee ricerchinoun’intesa salvaguardando i principidi eticità, trasparenza, imparzialità,nonché obiettività, veridicità e com-pletezza dell’informazione. Trovareun equo accordo - eticamente ac-cettabile - sulle modalità di sponso-rizzazione di un evento ECM equi-vale a risolvere due problemi: dauna parte si recepiscono risorseper la formazione e dall’altra si offreall’industria la possibilità di bilan-ciare la propria azione promoziona-le diminuendo l’informazione sulprodotto e incoraggiando la forma-zione scientifica. I vantaggi per lo sponsor. Un pro-vider o un’azienda possono deci-dere liberamente di promuovere unevento scientifico ECM. Nel casol’evento sia sostenuto da un unicosponsor, lo stesso potrà avere a di-sposizione fino a un massimo del25% del tempo dell’evento per lapresentazione di studi clinici pro-mossi e finanziati in proprio. Nel ca-

so gli sponsor, siano più di uno, iltempo massimo utilizzabile daglistessi nell’ambito dell’evento puòaumentare fino a un massimo del50% del tempo dell’evento. I relato-ri designati dagli sponsor sono te-nuti a presentare la relazione al co-

mitato scientifico dell’evento concongruo anticipo. Hanno inoltrel’obbligo di dichiarare all’inizio dellaloro relazione i rapporti economiciintrattenuti con lo sponsor. Lo spon-sor potrà chiedere al provider di ri-servare fino a un massimo del 25%

dei posti disponibili per l’evento amedici da lui stesso segnalati. Lapubblicizzazione dell’evento rima-ne in capo al provider, che ha il di-vieto di appaltarla allo sponsor. Infi-ne lo sponsor - stante l’attuale situa-zione normativa che assimila i costi

sostenuti per la sponsorizzazione aspesa di pubblicità e non di rappre-sentanza, avrebbe la possibilità didedurre per intero la spese soste-nuta. (Ecm: chiarezza pro-sponsordi Vittorio Lodolo D’Oria - Il Sole 24Ore - Sanità, 4-10 maggio 2004) ■

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ECM: conflitto d’interessi e sponsorLodolo D’Oria: la presenza di sponsor non origina automaticamente conflitto di interessi

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laPROFESSIONE VETERINARIA 19/200438CALENDARIO ATTIVITÀ

La rivista è un settimanalespecializzato rivolto a Medici

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CONVEGNO SIVAR ZOOTECNIA BIOLOGICA I° CONVEGNO NAZIONALE SULLA ZOOTECNIA BIOLOGICA: “NUOVE OPPORTUNITA' DI REDDITO PER L'AGRICOLTORE MODERNO”(FIERA DELL'AGRICOLTURA DI VISCIANO, 4-5-6 GIUGNO 2004) - Info: dr. Sergio Castaldo (cell. 328/00.24.76, E-mail: [email protected])

SISCA ESPERIENZE DI ZOOANTROPOLOGIA DIDATTICA - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403502 - email [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI CITOLOGIA MIDOLLARE- Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

CORSO SCIVAC/SISCA CORSO AVANZATO DI ZOOANTROPOLOGIA APPLICATA ALLA DIDATTICA - Perugia - Centro Studi SCIVAC/AVULP Crediti ECM: 18 - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

MERIAL 6° CONGRESSO INTERNAZIONALE MERIAL - Riccione - Centro Congressi Le ConchigliePer informazioni: New Team - tel. 0521/293913 - Fax 0521/294036 - www.newteam.it

CORSO SCIVAC CORSO DI FISSAZIONE ESTERNA - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

SIMEF SEMINARIO SULLE PATOLOGIE DELL’APPARATO RESPIRATORIO SUPERIORE DEL GATTO - Cremona - Richiesto accredita-mento ECM - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403502 - email [email protected]

SIMIV ARTROPATIE D’INTERESSE INTERNISTICO NEL CANE E NEL GATTO - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403502 - email [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC TRENTINO ALTO ADIGE FONDAMENTI DI PRONTO SOCCORSO E TERAPIA INTENSIVA - c/o la sede dell’ordine di Trento, Via Zambra,16 Trento- Relatore: dr. Fabio Viganò- Richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email: [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC CALABRIA PERCORSI DIAGNOSTICI E SCELTE TERAPEUTICHE NELLE PIU’ FREQUENTI CARDIOPATIE ACQUISITE DEL CANE- Relatore: Dr. Francesco Migliorini- Cen-tro Congressi Palagarden, C.Da Marchesino, Roges di rende -CS- Per info: Monica Borghisani - Segr. SCIVAC - Tel 0372/403506 - email: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI ECOGRAFIA - Perugia - Centro Studi SCIVAC/AVULP - Crediti ECM: 23 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

CORSO AIVEMP LA MEDICINA VETERINARIA E LA SICUREZZA ALIMENTARE - Lipari - Richiesto accreditamento ECMPer informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel 0372/403541 - email [email protected]

CORSO AIVEMP EPIDEMIOLOGIA DEI SERVIZI QUALE STRUMENTO DI PROGRAMMAZIONE IN SANITA’ PUBBLICA VETERINARIA - Lipari - Ri-chiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel 0372/403541 - email [email protected]

SEMINARIO SCIVAC AGGIORNAMENTI IN ECOCARDIOGRAFIA E ARITMOLOGIA - Cavaion Veronese (VR) - Eurocongressi Hotel,Via L. Fiumi 24 -Relatori: dr. Michele Borgarelli, dr. Claudio Bussadori, dr. David Chiavegato, dr. Gino D’Agnolo, dr. Roberto Santilli - Richiestoaccreditamento ECM - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC BASILICATA ARGOMENTI DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI - Ostello Femminile Le Monacelle Via Riscatto, 9/10 Matera - Relatore: dr.ssa Ivana DeFrancesco - Richiesto accr. ECM - Per info: Monica Borghisani - Segr. SCIVAC - Tel 0372/403506 - email: [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC LAZIO MEDICINA DI BASE NEL CONIGLIO DA COMPAGNIA - EX Scuderie di Palazzo Farnese -Caprarola -VT - Relatore: dr.ssa MartaAvanzi - Crediti ECM: 4 - Per info: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email: [email protected]

GIORNATE DI APPROFONDIMENTO PRACTICE MANAGEMENT - Cremona - Crediti ECM: 19 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI METODOLOGIA CLINICA IN MEDICINA INTERNA - Cremona - Richiesto accreditamento ECMPer informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

SIVE - MACROREGIONI NORD ORIENTALE E NORD OCCIDENTALE SEMINARIO MACROREGIONE - Relatori: J.M. DENOIX - M.TONIATO - Cremona, Palazzo Trecchi Richiesto accreditamento ECM - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel 0372/403502 - email [email protected]

SIVE - MACROREGIONI CENTRALE E MERIDIONALE SEMINARIO MACROREGIONE - Relatori: J.M. DENOIX - M.TONIATO - Roma - Richiesto accreditamento ECMPer informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel 0372/403502 - email [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC CAMPANIA FONDAMENTI DI ANESTESIA GASSOSA - Campania - Relatore: dr. Emilio Feltri - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email: [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC ABRUZZO L’ARTE E LA SCIENZA DELLA CITOPATOLOGIA DIAGNOSTICA - Pescara - Relatore: dr. Davide De Lorenzi - Richiesto accredi-tamento ECM - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC NUOVI APPROCCI A VECCHI PROBLEMI GASTROENTERICI NEGLI ANIMALI DA COMPAGNIA - Cremona -Relatore: dr. GrantGuilford - Richiesto accr. ECM - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC NUOVI APPROCCI A VECCHI PROBLEMI GASTROENTERICI NEGLI ANIMALI DA COMPAGNIA - Teramo -Relatore: dr. GrantGuilford - Richiesto accr. ECM - Per info: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI CARDIOLOGIA 2a PARTE - Cremona - Crediti ECM: 18 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC SICILIA IL PRURITO E TUTTE LE SUE CAUSE - Sicilia - Relatore: dr.ssa Fabia Scarampella -Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email: delregionali@scivac

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC VENETO MALATTIE INFETTIVE NELLA PRATICA CLINICA - Veneto - Relatore: dr.Tommaso Furlanello - Richiesto accreditamento ECM -Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403506 - email: [email protected]

SICARV TRACHIRITMIE SOPRAVENTRICOLARI E IPOCINESIA VENTRICOLARE SINISTRA - Cremona - Richiesto accreditamento ECM -Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403502 - email [email protected]

MASTER SCIVAC MASTER SCIVAC IN CHIRURGIA DEL CANE E DEL GATTO (prima parte corso) - Cremona - Richiesto accreditamento ECM -Per informazioni: Monica Villa - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403504 - email [email protected]

MASTER SCIVAC MASTER SCIVAC (Esame Master 2002-2003) - Cremona Per informazioni: Monica Villa - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403504 - email [email protected]

SEMINARIO SCIVAC MEDICINA COMPORTAMENTALE - Alghero - Hotel Carlos V - Relatori: dr. Raimondo Colangeli, dr. Corrado Sgarbi - Richiestoaccreditamento ECM - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel 0372/403508 - email [email protected]

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21-22set.

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Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

IN QUESTO NUMEROCOPERTINA:

VENT’ANNI DI AGGIORNAMENTO

SPECIALE VENTENNALE SCIVAC

INTERVISTA A GIANNI MANCUSO• IL PARLAMENTO UE NON È PIU’ IL

CIMITERO DEGLI ELEFANTI, di Sabina Pizzamiglio

ATTUALITÀ• IVA AL 10% SUGLI ALIMENTI PER

ANIMALI DOMESTICI• COSA PENSA IL VETERINARIO DEL

PET FOOD?, di Antonio Manfredi• TEMPI DURI PER I TARIFFARI • CANCELLATA LA RIFORMA BINDI • SOSPENDERE L’ECM E TORNARE

ALL’ARTICOLO 24 • MNC, SCHIARITE ALL’ORIZZONTE• UN SETTORE IN CRESCITA MA IN

FORTE CRISI, di Antonio Manfredi• UNA POLIZZA PER I NOSTRI

CLIENTI

ANMVI INFORMA• ECCO LA CARTA DI CREDITO

ANMVI-VISA

RUBRICA LEGALE• UTILIZZO DEL NOME DEL

COLLEGA, di Maria Teresa Semeraro

IN RETE• INTERNET BANKING,

di Fabrizio PanciniDALLE ASSOCIAZIONI• ANIMALI ESOTICI PORTATORI DI

SALMONELLA

LE RUBRICHE• LA RASSEGNA DI VET JOURNAL• DALLE ASSOCIAZIONI• LEGGI IN GAZZETTA• LETTO SU

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