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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE “ SCIASCIA e BUFALINO”
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO ERICE (TP)
ANNO SCOLASTICO 2016/2017
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA ANNUALE
CLASSE V D
Indirizzo: Amministrazione Finanza e Marketing Articolazione: Sistemi Informativi Aziendali
DOCENTE COORDINATORE
prof.ssa ROSARIA POMA
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
ITALIANO e STORIA prof.ssa Elisabetta Poma
INGLESE prof.ssa Paola Bandiera
MATEMATICA prof.ssa Rosaria Poma
INFORMATICA prof. Giuseppe Spezia
LABORATORIO DI INFORMATICA GESTIONALE
prof. Luigi Barraco
ECONOMIA AZIENDALE prof. Pietro Castiglione
DIRITTO ed ECONOMIA POLITICA prof.ssa Sergio Giacalone
SCIENZE MOTORIE prof.ssa Cristina Alaimo
RELIGIONE prof.ssa Caterina Alastra
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1. - Dati generali sulla classe La classe V D è composta attualmente da 19 alunni, di cui 16 maschi e 3 femmine,
tutti provenienti da Erice o Trapani.
Hanno frequentato la IV D dell’anno scorso 14 alunni, mentre 5 sono ripetenti dalla
V D dell'anno scorso.
Si riporta una sintesi dei risultati relativi alla conclusione dello scorso anno
scolastico:
Promossi allo scrutinio di giugno
7
Promossi allo scrutinio di agosto
7
Materie nelle quali è risultato il debito scolastico
ITAL STORIA INGLESE MATEM. DIRITTO ECON. AZIEN.
ECON. POL.
INFORM.
/ / 4 2 / 4 / 2
2. - Profilo della Classe
Gli alunni presentano una preparazione di base accettabile pur denotando lacune sul
piano linguistico espressivo, soprattutto in Inglese, e un metodo di studio ancora da
consolidare. Dal punto di vista della partecipazione e dell’impegno molti alunni mostrano
apprezzabile consapevolezza del proprio dovere di discente e senso di responsabilità; vi
è, comunque, un piccolo gruppo per i quali risultano insoddisfacenti i livelli di
partecipazione, di attenzione, di impegno e, soprattutto, di studio domestico. Pertanto, allo
scopo di intervenire tempestivamente sulle situazioni più critiche verranno messe tutte le
modalità operative utili ad incontrare le specifiche necessità di questi allievi, pur non
potendosi prevedere per loro modifiche tali da compromettere il valore legale del diploma,
pur tuttavia è palese la necessità che i docenti intervengano basandosi su valutazioni
pedagogico-didattiche idonee a stimolare maggiore serietà e dedizione allo studio.
Si rileva, infine, che quasi tutti i docenti conoscono la classe in quanto componenti
del consiglio di classe della IV D, ad eccezione del docente di matematica e di diritto che
hanno comunque già instaurato un rapporto franco e cordiale con tutti gli allievi.
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Tutti i docenti, infine, hanno instaurato in classe un clima sereno di dialogo e di
collaborazione che costituisce una buona premessa per un lavoro proficuo.
2.1 - Risultati dei test d’ingresso
Non sono stati effettuati test di ingresso, in quanto gli insegnanti già conoscevano il livello
per continuità. Alcuni docenti hanno già effettuato alcune verifiche che confermano quanto
suesposto.
3. - Programmazione per competenze
Premessa
3.1 - L’identità degli istituti tecnici e il Quadro di riferimento dell’Unione europea
Nel richiamare la Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio d’Europa 18 dicembre
2006 sulle “Competenze chiave per l’apprendimento permanente” e la Raccomandazione
23 aprile 2008 sulla costituzione del “Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento
permanente” (EQF), il Regolamento sul riordino degli istituti tecnici esplicita il nesso tra
l’identità degli Istituti tecnici e gli indirizzi dell’Ue.
Il rinnovamento degli istituti tecnici va inquadrato, quindi, all’interno della cooperazione
europea per la costituzione di un sistema condiviso di istruzione e formazione tecnico-
professionale (Vocational Education and Training - VET) e, più in generale, in coerenza
con gli impegni assunti dal nostro Paese a seguito del Consiglio di Lisbona del 2000.
Il Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF) consente, in
particolare, di mettere in relazione e posizionare, in una struttura a otto livelli, i diversi titoli
(qualifiche, diplomi, certificazioni, ecc.) rilasciati nei Paesi membri. Il confronto si basa sui
risultati dell’apprendimento (learning outcomes) e risponde all’esigenza di raggiungere
diversi obiettivi, tra cui quello di favorire la mobilità e l’apprendimento permanente
attraverso la messa in trasparenza di titoli di studio, qualifiche e competenze. L’attenzione
è dunque rivolta ai risultati di apprendimento (outcome-based approach), piuttosto che alla
durata degli studi (numero di anni), alle modalità o alle situazioni di apprendimento
(formale, informale, non-formale) o alle modalità di insegnamento (input-based approach).
Al centro è posta, quindi, la persona che apprende, indipendentemente dal tipo di percorso
seguito per apprendere.
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3.2 - Il profilo educativo, culturale e professionale (PECUP) e le competenze
trasversali
Il secondo ciclo di istruzione e formazione ha come riferimento unitario il profilo educativo,
culturale e professionale definito dal decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, allegato
A). Esso è finalizzato a:
a) la crescita educativa, culturale e professionale dei giovani, per trasformare la
molteplicità dei saperi in un sapere unitario, dotato di senso, ricco di motivazioni;
b) lo sviluppo dell’autonoma capacità di giudizio;
c) l’esercizio della responsabilità personale e sociale.
Tale impostazione viene ribadita e potenziata dal Regolamento sul Riordino degli Istituti
Tecnici, il DPR 15.03.2010 n. 88, che nell’Allegato A) sottolinea che l’identità degli Istituti
Tecnici è connotata “da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico in
linea con le indicazioni dell’Unione europea, costruita attraverso lo studio,
l’approfondimento, l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e
specifico, …correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del
Paese. Tale base ha l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e
applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee
per risolvere problemi, sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da
innovazioni continue, assumere progressivamente anche responsabilità per la valutazione
e il miglioramento dei risultati ottenuti”.
Agli istituti tecnici, insomma, è affidato il compito di far acquisire agli studenti non solo le
competenze necessarie al mondo del lavoro e delle professioni, ma anche le capacità di
comprensione e applicazione delle innovazioni che lo sviluppo della scienza e della
tecnica continuamente produce.
Quindi, in linea con questa premessa l’allegato A) esplicita i risultati di apprendimento
comuni a tutti i percorsi dei Tecnici nonché a quelli del Settore economico e di quello
Tecnologico.
Nell’Allegato B) vengono elencati i risultati di apprendimento degli insegnamenti dell’area
di istruzione generale, comuni ai due indirizzi del settore economico e di quella dei singoli
indirizzi (AFM e Turismo) e delle singole articolazioni dell’indirizzo AFM, e cioè RIM e SIA.
Si tratta nel primo caso delle c.d. competenze professionali comuni e nel secondo caso
delle competenze professionali di indirizzo.
Tra queste competenze, il consiglio di classe ritiene di perseguire in modo unitario le
seguenti Competenze trasversali:
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- Agire in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione, a
partire dai quali sapere valutare i fatti e ispirare i propri comportamenti
- Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più
appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento
- Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana e straniera
adeguandolo alla specificità dei diversi contesti comunicativi (professionale, sociale,
culturale, economico).
- Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento
razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi
problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente
- Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed
antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali,
culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.
- Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per
affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.
- Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca ed
approfondimento disciplinare.
- Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale
e culturale con particolare attenzione alla sicurezza dei luoghi di vita e di lavoro, alla
tutela della persona, dell’ambiente e del territorio
Tali competenze vanno ad aggiungersi alle competenze chiave di cittadinanza che
sebbene costituiscano dei punti di arrivo al termine dell’obbligo scolastico, possono
costituire dei continui punti di riferimento di ogni progettazione.
3.3 – Competenze, abilità e conoscenze
Tenendo conto dei risultati di apprendimento espressamente indicati negli allegati A) e B)
del Regolamento e nelle Linee Guida del secondo Biennio e del quinto anno, emanate con
le direttiva n. 4 del 16 gennaio 2012 (per gli Istituti tecnici – Settore Economico Indirizzo
Amministrazione, Finanza e Marketing Articolazione Sistemi Informativi Aziendali) nonché
dalle competenze trasversali desunte dalla programmazione educativa del Consiglio di
classe e di quelli concordati, sia a livello di Collegio Docenti che a livello di Dipartimento,
ciascun docente declina l’articolazione dei risultati di apprendimento attesi, espressi in
termini di competenze, abilità e conoscenze, e quindi si rimanda alle programmazioni dei
singoli docenti.
3.4 – Competenze comportamentali trasversali
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Per quanto riguarda la socializzazione:
disponibilità a instaurare buoni rapporti con tutti;
disponibilità all'ascolto, al rispetto dei tempi, degli spazi e dei diritti degli altri durante
il lavoro, il dibattito e le verifiche in classe;
disponibilità a collaborare con tutti nel lavoro.
Per quanto riguarda la responsabilizzazione:
consapevolezza dei propri doveri; autonomia nel lavoro individuale;
abitudine al rispetto delle scadenze (capacità organizzativa);
rispetto delle regole della convivenza scolastica e del comportamento in generale;
attitudine a riconoscere, valorizzare e utilizzare adeguatamente le proprie capacità.
4. - Metodologie didattiche
I percorsi dei nuovi istituti tecnici danno ampio spazio alle metodologie finalizzate a
sviluppare le competenze degli allievi attraverso la didattica di laboratorio e le
esperienze in contesti applicativi, l’analisi e la soluzione di problemi ispirati a situazioni
reali, il lavoro per progetti. Si prevede, inoltre, di adottare:
Lavoro coordinato tra tutti i docenti sia nella fase dell’impostazione che di gestione,
di verifica e di valutazione degli obiettivi.
Esposizione chiara e articolata tale da fare emergere gli elementi essenziali
dell’unità didattica in modo diretto e immediato.
Adozione delle strategie del problem posing del problem solving così da stabilire
con gli allievi un dialogo aperto e costruttivo rivolto a promuovere la costante ricerca
dei rapporti causali, logici, spaziali e temporali tra le conoscenze di cui sono già in
possesso e quelle che via via apprendono.
Gli allievi saranno, altresì, sollecitati a porre domande per chiarimenti e sviluppi
nonché a formulare ipotesi di soluzioni dei problemi che scaturiscono dall’esposizione dei
docenti e dalle loro stesse riflessioni (Lezioni frontali e a scoperta guidata. Lavori di
gruppo. Lezioni dialogate. Visite guidate. Lezioni pratiche Approccio comunicativo.
Lezione interattiva. Pair work/ group work. Skills development).
5. - Strumenti dell’azione didattica
Manuali. Riviste specializzate. Quotidiani economici. Fonti normative. Mappe concettuali.
LIM. Illustrazioni. Cassette audio-video. CD ROM e Sussidi informatici in genere (Software
didattico). Aula informatica. Lavagna luminosa.
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6. - Strumenti di verifica e di valutazione
La verifica dell’apprendimento è un processo continuo, messo in atto dal docente
quotidianamente per misurare l’apprendimento di conoscenze, l’acquisizione di abilità e
per verificare l’incidenza della propria azione didattica. Essa deve favorire la capacità di
autovalutazione dell’alunno e il suo coinvolgimento nel processo di apprendimento. Si
utilizzeranno sia le verifiche formative che quelle sommative in relazione alle loro diverse
finalità. Si precisa che la verifica formativa costituisce l’accertamento sistematico dell’iter
d’apprendimento per recuperare quanti non hanno raggiunto l’obiettivo e per gratificare
quelli che ci sono riusciti, perciò non comporta forme di classificazione ma valuta il corretto
svolgimento delle operazioni di apprendimento/insegnamento, permettendo così di sanare
in tempo reale le difficoltà e di organizzare interventi di recupero individualizzato. La
verifica sommativa si attua al termine di ogni modulo o di un suo segmento significativo,
per misurare in modo aggregato, sommativo appunto, l’apprendimento (conoscenze,
competenze, abilità) raggiunto dagli allievi, in relazione agli obiettivi prefissati.
Gli strumenti per entrambi i tipi di verifiche saranno: colloqui, interrogazioni orali,
rielaborazioni, relazioni scritte, tests scritti a risposta multipla e/o a risposta aperta,
risoluzioni di problemi, esercitazioni individuali o di gruppo, esercitazioni al computer,
controllo del lavoro svolto a casa.
Per quanto attiene al numero delle prove, si effettueranno non meno di tre prove
scritte e due orali per quadrimestre e per disciplina; per le materie solo orali sono previste
due prove di cui una propriamente orale, con la facoltà da parte dei docenti di aumentare il
numero delle prove in caso siano necessari ulteriori riscontri.
In ordine alla valutazione, considerando che rappresenta un processo continuo di
confronto critico tra gli obiettivi proposti, come traguardo del processo formativo, ed il
livello raggiunto dall’alunno, se ne sottolinea il valore formativo ed orientativo e non
punitivo. I docenti assumono come strumento fondamentale la misurazione, dalla quale
non si può prescindere, ma sono consapevoli che la valutazione non si esaurisce in essa.
Essa è finalizzata ad aiutare ciascun alunno a conoscere le proprie capacità e i propri limiti
e a prendere coscienza del proprio processo di apprendimento. Così il voto sarà sempre
comunicato tempestivamente e motivato, anche per consentire all’alunno di migliorare le
strategie di studio. Si ritiene inoltre fondamentale, ai fini dell’autonomia personale, guidare
ed abituare gli alunni all’autovalutazione.
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Nella valutazione periodica si terrà conto dell’esito delle verifiche sommative,
mentre in quella finale e globale, oltre a questi risultati si terrà conto del percorso di
apprendimento, del metodo di studio, dell’impegno rispetto alle scadenze, della
partecipazione attiva al lavoro di classe, dell’impegno, della motivazione allo studio, dei
progressi “in itinere”, anche in considerazione delle singole personalità.
Infine, il Consiglio concorda su un’equa distribuzione delle prove sommative
periodiche e giornaliere e del carico di lavoro domestico.
Per quanto riguarda la misurazione disciplinare, si rimanda alle programmazioni per
materia e alla griglie di valutazione adottata dal Collegio dei Docenti ed inserita nel POF
d’Istituto.
7. - Modalità di recupero, sostegno, approfondimento
Tutti i Docenti mettono in conto di effettuare interventi di recupero curricolare e in
itinere su segmenti di programma da chiarire o rinforzare.
Qualora si rendessero necessarie o venissero richieste attività di recupero in orario
pomeridiano, il Consiglio valuterà le modalità e i tempi di tali interventi, e ne informerà
tempestivamente la classe e le famiglie per iscritto. Analogamente si procederà per
eventuali attività di approfondimento.
8. - Proposte di argomenti e attività pluridisciplinari
Durante l’anno scolastico, nei vari momenti dello svolgimento dell’attività didattica, a
seconda dell’opportunità e delle occasioni, e soprattutto in graduale preparazione
dell’esame di Stato, saranno proposti collegamenti interdisciplinari e attività, al fine di
favorire, da parte dei ragazzi, un approccio non settoriale ai diversi ambiti culturali.
9. - Tipologia delle prove e/o degli elaborati da saper produrre
Pagine web ed elaborati allestiti avvalendosi di strumenti di tipo informatico.
Progetto. Traduzione in lingua. Test a risposte chiuse. Relazione scritta. Test a risposte
aperte. Esercizio applicativo. Risposte brevi. Colloquio orale. Risposte scritte a quesiti
aperti. Relazione orale. Risoluzione di problemi.
10. - Attività extracurriculari e inserimento in progetti d'istituto
Il Consiglio, in funzione del conseguimento degli obiettivi prefissati, prevede la
partecipazione della classe alle seguenti attività:
Uscite didattiche e viaggi di istruzione
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Rappresentazioni teatrali e spettacoli cinematografici, anche in lingua straniera
Tornei sportivi d'istituto
Convegni, conferenze, seminari di studi, stages organizzati da altri istituti o enti
riconosciuti
Incontri con psicologi ed esperti di tematiche adolescenziali.
Di seguito le programmazioni disciplinari.
Erice, lì 05/12/2016 La Coordinatrice
Prof.ssa Rosaria Poma
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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE
“ SCIASCIA e BUFALINO”
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO
ERICE (TP)
ANNO SCOLASTICO 2016/2017
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
CLASSE V D
Indirizzo: Amministrazione Finanza e Marketing
Articolazione: Sistemi Informativi Aziendali
MATERIA: ITALIANO
INSEGNANTE: Prof.ssa ELISABETTA POMA
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Secondo biennio
Competenze disciplinari:
COMPETENZA 1
Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e
responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi anche ai fini dell’apprendimento
permanente
ABILITA'
a) Contestualizzare testi e opere letterarie, artistiche scientifiche di differenti epoche e realtà territoriali in
rapporto di fronte alla tradizione culturale italiana e di altri popoli, riconoscendo i tratti peculiari o comuni
alle diverse culture nella produzione letteraria, artistica, scientifica e tecnologica contemporanea.
b). Individuare i caratteri specifici di un testo letterario, scientifico, tecnico, storico, critico ed artistico,
riconoscendone i caratteri stilistici e strutturali di testi letterari, artistici, scientifici e tecnologici e le linee di
sviluppo storico-culturale della lingua italiana.(analisi del patrimonio artistico riferita, in particolare, al
proprio territorio.)
COMPETENZA 2
Produrre testi scritti/orali di diversa tipologia e complessità
ABILITA' c) Utilizzare il codice lingua in maniera adeguata al contesto comunicativo, sostenendo con
argomentazioni coerenti le proprie affermazioni.
d. Produrre un testo coerente alla consegna, rispettando i vincoli formali esplicitati nella prova.
e. Organizzare gli argomenti intorno a un’idea di fondo utilizzando opportunamente informazioni e i dati.
f. Sviluppare le questioni proposte dimostrando capacità critiche.
g. Produrre un testo corretto dal punto di vista ortografico, morfosintattico e nell’uso dell’interpunzione.
h. Utilizzare il lessico con proprietà, precisione semantica e ricchezza lessicale.
COMPETENZA TRASVERSALE
Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei
contesti organizzativi e professionali di riferimento
UNITÀ TEMATICA N. 1
TITOLO: IL SECONDO OTTOCENTO TEMPI (mesi): settembre - dicembre
COMPETENZE DISCIPLINARI: 1 , 2
Abilità – capacità : a) Contestualizzare testi e opere letterarie, artistiche e scientifiche di differenti
epoche e realtà territoriali in rapporto alla tradizione culturale italiana e di altri popoli, riconoscendo i tratti
peculiari comuni alle diverse culture nella produzione letteraria, artistica, scientifica e tecnologica
contemporanea
b) Individuare i caratteri specifici di un testo letterario, scientifico, tecnico, storico, critico ed artistico
riconoscendone i caratteristilistici e strutturali di testi letterari, artistici, scientifici e tecnologici e le linee di
sviluppo storico-culturale della lingua italiana..(analisi del patrimonio artistico riferita, in particolare, al
proprio territorio.)
c) Utilizzare il codice lingua in maniera adeguata al contesto comunicativo, sostenendo con argomentazioni
coerenti le proprie affermazioni
CONOSCENZE
Il Naturalismo
Il Verismo e Verga
Il Decadentismo: Pascoli- D'Annunzio
UNITÀ TEMATICA N. 2
TITOLO: IL NOVECENTO: Poesia
TEMPI (mesi): dicembre – febbraio
COMPETENZE DISCIPLINARI: 1 , 2
Abilità – capacità:
a) Contestualizzare testi e opere letterarie, artistiche e scientifiche di differenti epoche e realtà territoriali in
rapporto alla tradizione culturale italiana e di altri popoli, riconoscendo i tratti peculiari comuni alle diverse
culture nella produzione letteraria, artistica, scientifica e tecnologica contemporanea
b) Individuare i caratteri specifici di un testo letterario, scientifico, tecnico, storico, critico ed artistico
riconoscendone i caratteristilistici e strutturali di testi letterari, artistici, scientifici e tecnologici e le linee di
sviluppo storico-culturale della lingua italiana..(analisi del patrimonio artistico riferita, in particolare, al
proprio territorio.)
c) Utilizzare il codice lingua in maniera adeguata al contesto comunicativo, sostenendo con argomentazioni
coerenti le proprie affermazioni
CONOSCENZE
il Futurismo
Ungaretti
Saba
Montale
UNITÀ TEMATICA N. 3
TITOLO: IL NOVECENTO: Prosa
TEMPI (mesi): marzo – maggio
COMPETENZE DISCIPLINARI: 1 , 2
Abilità – capacità
a) Contestualizzare testi e opere letterarie, artistiche e scientifiche di differenti epoche e realtà territoriali in
rapporto alla tradizione culturale italiana e di altri popoli, riconoscendo i tratti peculiari comuni alle diverse
culture nella produzione letteraria, artistica, scientifica e tecnologica contemporanea
b) Individuare i caratteri specifici di un testo letterario, scientifico, tecnico, storico, critico ed artistico
riconoscendone i caratteristilistici e strutturali di testi letterari, artistici, scientifici e tecnologici e le linee di
sviluppo storico-culturale della lingua italiana..(analisi del patrimonio artistico riferita, in particolare, al
proprio territorio.)
c) Utilizzare il codice lingua in maniera adeguata al contesto comunicativo, sostenendo con argomentazioni
coerenti le proprie affermazioni
CONOSCENZE
Svevo
Pirandello
Il Neorealismo
Strumenti
Manuale scolastico, materiali da Internet, audiovisivi, testi di diversa tipologia
Tipologia delle rilevazioni
Domande flash
Interventi, colloqui o relazioni orali
Prove semistrutturate e/o strutturate
Correzione di esercizi
Questionario
Analisi del testo, saggio breve-articolo, tema
UNITÀ TEMATICA N. 4
TITOLO: IMPARIAMO A COMUNICARE
Sviluppo nell’arco dell’anno scolastico
COMPETENZA DISCIPLINARE: 2
NOTE ILLUSTRATIVE DEL PERCORSO DIDATTICO
La competenza verrà sviluppata attraverso esercitazioni anche secondo le tipologie dell’Esame di Stato.
Strumenti Libro di testo, Giornali, Sussidi audiovisivi, CD-Rom e Internet
Metodologia di lavoro e tipologia delle rilevazioni Relazione scritta o orale; Analisi del testo; Saggio breve – articolo di giornale; tema storico; tema di ordine
generale .
E' prevista una simulazione della prima prova degli Esami di Stato
METODO DI INSEGNAMENTO (Si riportano le indicazioni generali elaborate dal gruppo disciplinare con opportuni adeguamenti riferiti alla
fisionomia della classe e alle scelte del docente nel quadro della libertà di insegnamento).
Il metodo di insegnamento sarà improntato alla centralità dell’apprendimento dello studente e al progressivo
conseguimento delle competenze, declinate in abilità e conoscenze. L'attività didattica sarà svolta utilizzando
i seguenti principi metodologici e le conseguenti tipologie di lezione:
Centralità del testo ed approccio ermeneutico
Presentazione schematica a cura del docente, soprattutto in occasione dell'introduzione a movimenti ed
autori
Lezione interattiva, in occasione della lettura diretta dei testi e relative analisi e decodifica
Pratica organizzata dell'esposizione orale, della lettura e della produzione scritta
Approfondimenti tematici individuali e/o di gruppo
Si privilegerà il metodo operativo, che farà dell'alunno il centro attivo della lezione. Si effettueranno una
lettura e un’analisi di testi, anche audiovisivi (testi letterari, documenti di vita e di pensiero, brani storico-
critici, testi professionalizzanti ), individuale o a gruppi, per pervenire a una sintesi guidata dall'insegnante,
del materiale letto e analizzato, per individuare e illustrare i concetti generali. La lezione di tipo tradizionale
avrà funzioni quali:
introduzione alla lettura,
sollecitazione di interesse,
commento al testo ove non basti l'apporto guidato degli studenti,
integrazione
raccordo informativo,
aiuto a costruire una sintesi conclusiva dell'unità.
ARTICOLAZIONE DELLE UNITA’ TEMATICHE
1. Il Secondo Ottocento
2. Il Novecento: poesia
3. Il Novecento. prosa
4 . Impariamo a comunicare
RECUPERO
Per le ore di recupero, si adopereranno le seguenti strategie e metodologie didattiche:
1. Riproposizione dei contenuti in forma diversificata
2. Attività guidate a crescente livello di difficoltà
3. Esercitazioni per migliorare il metodo di studio e di lavoro
STRUMENTI DI VERIFICA
La verifica ha lo scopo di:
assumere informazioni sul processo di insegnamento-apprendimento in corso per orientarlo o
modificarlo secondo le esigenze, controllando l’adeguatezza dei metodi e delle tecniche utilizzate;
accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati;
pervenire alla classificazione degli alunni.
La verifica sommativa, effettuata per classificare gli alunni, sarà effettuata al termine di ciascun modulo,
attraverso prove orali e verifiche scritte, quali test a risposta aperta e/o a risposta multipla, esercizi di
completamento.
Le verifiche si fonderanno sul principio della trasparenza quindi gli allievi saranno informati:
- degli obiettivi da verificare;
- degli elementi di cui di terrà conto ai fini della valutazione,
del metro di valutazione adottato ai fini dell’attribuzione del voto.
- degli obiettivi da verificare;
degli elementi di cui di terrà conto ai fini della valutazione,
- del metro di valutazione adottato ai fini dell’attribuzione del voto.
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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE
“ SCIASCIA e BUFALINO”
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO
ERICE (TP)
ANNO SCOLASTICO 2016/2017
PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
CLASSE V D
Indirizzo: Amministrazione Finanza e Marketing
Articolazione: Sistemi Informativi Aziendali
MATERIA: STORIA
INSEGNANTE: Prof.ssa ELISABETTA POMA
Competenze /Abilità disciplinari:
COMPETENZE
1. Riconosce gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico le connessioni
con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del
tempo, anche correlando la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle
tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.
ABILITA':
a. Restituisce conoscenze adeguate in relazione all’argomento proposto, ricostruendo processi di
trasformazione, individuando elementi di persistenza e discontinuità, e i cambiamenti (culturali, scientifico-
tecnologici, socio-economici e politico istituzionali).
b. Utilizza ed applica categorie, metodi e strumenti della ricerca e/o fonti storiche di diversa tipologia e/o
testi di diverso orientamento storiografico per analizzare problematiche del periodo considerato
c. Organizza la riflessione coerentemente con l’argomento proposto, utilizzando in modo adeguato gli
strumenti espressivi e il lessico specifico (ove previsto dai piani di lavoro, anche in lingua straniera)
UNITÀ TEMATICA N. 1
TITOLO: LA PRIMA GUERRA MONDIALE E I TOTALITARISMI
TEMPI (mesi): Settembre- Dicembre
COMPETENZE DISCIPLINARI:
Riconosce gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con
le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo,
anche correlando la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche
negli specifici campi professionali di riferimento.
ABILITÀ/CAPACITÀ
a. Restituisce conoscenze adeguate in relazione all’argomento proposto, ricostruendo processi di
trasformazione, individuando elementi di persistenza e discontinuità, e i cambiamenti (culturali, scientifico-
tecnologici, socio-economici e politico istituzionali).
b. Utilizza ed applica categorie, metodi e strumenti della ricerca e/o fonti storiche di diversa tipologia e/o
testi di diverso orientamento storiografico per analizzare problematiche del periodo considerato
c. Organizza la riflessione coerentemente con l’argomento proposto, utilizzando in modo adeguato gli
strumenti espressivi e il lessico specifico (ove previsto dai piani di lavoro, anche in lingua straniera)
CONOSCENZE
Conflitti politici e concezioni del potere:
La grande guerra- Il primo dopoguerra e la nascita del fascismo in Italia- I totalitarismi
Economia e società:
La crisi del '29
EVENTUALI NOTE ILLUSTRATIVE DEL PERCORSO DIDATTICO
Strumenti
Libro di testo, Internet, audiovisivi, fonti di diversa tipologia. Tipologia delle rilevazioni
Domande flash
Interventi, colloqui o relazioni orali
Prove semi strutturate
Correzione di esercizi
Questionario
Produzioni scritte di varia tipologia (tema storico, saggio breve - articolo)
UNITÀ TEMATICA N. 2
TITOLO: IL SECONDO CONFLITTO MONDIALE E IL LUNGO DOPOGUERRA
TEMPI (mesi): Gennaio- Marzo
COMPETENZE DISCIPLINARI:
1- Riconosce gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni
con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del
tempo, anche correlando la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle
tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.
ABILITÀ/CAPACITÀ
a. Restituisce conoscenze adeguate in relazione all’argomento proposto, ricostruendo processi di
trasformazione, individuando elementi di persistenza e discontinuità, e i cambiamenti (culturali, scientifico-
tecnologici, socio-economici e politico istituzionali).
b. Utilizza ed applica categorie, metodi e strumenti della ricerca e/o fonti storiche di diversa tipologia e/o
testi di diverso orientamento storiografico per analizzare problematiche del periodo considerato
c. Organizza la riflessione coerentemente con l’argomento proposto, utilizzando in modo adeguato gli
strumenti espressivi e il lessico specifico (ove previsto dai piani di lavoro, anche in lingua straniera)
CONOSCENZE
I conflitti politici e le concezioni del potere:
La II Guerra mondiale
Il nuovo ordine bipolare e la decolonizzazione
La nascita della Repubblica
Economia e società:
I trena anni gloriosi: dalla ricostruzione al Welfare State
EVENTUALI NOTE ILLUSTRATIVE DEL PERCORSO DIDATTICO Strumenti
Libro di testo, Internet, audiovisivi, fonti di diversa tipologia.
Tipologia delle rilevazioni
Domande flash
Interventi, colloqui o relazioni orali
Prove semi strutturate
Correzione di esercizi
Questionario produzioni scritte di varia tipologia (tema storico, saggio breve - articolo)
UNITÀ TEMATICA N. 3
TITOLO: ALLA RICERCA DI UN NUOVO ORDINE MONDIALE
TEMPI (mesi): Marzo – maggio.
COMPETENZE DISCIPLINARI:
1- Riconosce gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni
con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del
tempo, anche correlando la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle
tecniche negli specifici campi professionali di riferimento
ABILITÀ/CAPACITÀ
a. Restituisce conoscenze adeguate in relazione all’argomento proposto, ricostruendo processi di
trasformazione, individuando elementi di persistenza e discontinuità, e i cambiamenti (culturali, scientifico-
tecnologici, socio-economici e politico istituzionali).
b. Utilizza ed applica categorie, metodi e strumenti della ricerca e/o fonti storiche di diversa tipologia e/o
testi di diverso orientamento storiografico per analizzare problematiche del periodo considerato
c. Organizza la riflessione coerentemente con l’argomento proposto, utilizzando in modo adeguato gli
strumenti espressivi e il lessico specifico (ove previsto dai piani di lavoro, anche in lingua straniera)
CONOSCENZE
I conflitti politici e concezioni del potere:
La crisi dell'ordine bipolare e la fine del comunismo reale;
L'Italia e l'Europa verso una nuova identità
I conflitti in Medio oriente e il terrorismo
Economia e società:
L'età globale
EVENTUALI NOTE ILLUSTRATIVE DEL PERCORSO DIDATTICO Strumenti
Libro di testo, Internet, audiovisivi, fonti di diversa tipologia. Tipologia delle rilevazioni
Domande flash
Interventi, colloqui o relazioni orali
Prove semi strutturate
Correzione di esercizi
Questionario
Produzioni scritte di varia tipologia (tema storico, saggio breve – articolo)
D. METODO DI INSEGNAMENTO
Il metodo di insegnamento sarà improntato sulla centralità dell’apprendimento dello studente e sul
progressivo conseguimento delle competenze storiche, declinate in abilità e conoscenze. Si stimolerà lo
studente ad avere un ruolo attivo, nella costruzione del sapere storico, inteso come capacità di osservare,
valutare e confrontare i fatti storici in una dimensione diacronica e sincronica. In quest’ottica, i contenuti
nodali delle unità tematiche saranno presentati come problematiche a cui lo studente, guidato dal docente,
dovrà dare risposte desumibili dagli strumenti a sua disposizione. I fenomeni storici verranno affrontati
anche a partire dall’analisi di fonti e stimoli di diversa tipologia. In questa fase, essi saranno guidati
nell’acquisizione di un metodo di ricerca e di sistematizzazione dei dati raccolti. L’analisi delle
problematiche storiche sarà occasione di esercizio del metodo induttivo e di sviluppo delle competenze
chiave di cittadinanza.
ARTICOLAZIONE DELLE UNITA’ TEMATICHE
1-La Prima Guerra Mondiale e i Totalitarismi
2-Il Secondo conflitto mondiale e il lungo dopoguerra
3-Alla ricerca di un nuovo ordine mondiale
RECUPERO
Per le ore di recupero, si adopereranno le seguenti strategie e metodologie didattiche:
4. Riproposizione dei contenuti in forma diversificata
5. Attività guidate a crescente livello di difficoltà
6. Esercitazioni per migliorare il metodo di studio e di lavoro
STRUMENTI DI VERIFICA
La verifica ha lo scopo di:
assumere informazioni sul processo di insegnamento-apprendimento in corso per orientarlo o
modificarlo secondo le esigenze, controllando l’adeguatezza dei metodi e delle tecniche utilizzate;
accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati;
pervenire alla classificazione degli alunni.
La verifica sommativa, effettuata per classificare gli alunni, sarà effettuata al termine di ciascun modulo,
attraverso prove orali e verifiche scritte, quali test a risposta aperta e/o a risposta multipla, esercizi di
completamento.
Le verifiche si fonderanno sul principio della trasparenza quindi gli allievi saranno informati:
- degli obiettivi da verificare;
- degli elementi di cui di terrà conto ai fini della valutazione,
- del metro di valutazione adottato ai fini dell’attribuzione del voto.
VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE
Oltre che ai risultati delle prove sommative, per la valutazione dei discenti, si terrà conto di altri elementi
concordati in seno al Consiglio di Classe quali l’impegno, la partecipazione in classe, la progressione rispetto
al livello di partenza.
Per le valutazioni si fa riferimento alla griglia prevista dal P:O:F. d’Istituto. Si utilizzerà tutta la scala di
valori a disposizione ( da 1 a 10 ) in modo da stimolare gli allievi a dare il massimo rendimento anche in
considerazione dell’attribuzione del credito formativo.
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Il comportamento degli studenti sarà oggetto di valutazione collegiale da parte del Consiglio di Classe in
sede di scrutinio intermedio e finale, sulla base di fattori, inseriti nel POF, quali la partecipazione al dialogo
educativo, l’impegno, la diligenza nello studio, necessari per l’attribuzione del voto di condotta.
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
“Sciascia e Bufalino “- Erice
Anno scolastico 2016/2017
Classe 5 D SIA (Sistemi Informativi Aziendali)
Materia: Lingua Inglese Insegnante: Bandiera Paola
Il docente di “Seconda lingua comunitaria” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale:
stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;
individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete;
utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro;
utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare.
La disciplina, nell’ambito della programmazione del Consiglio di Classe, concorre in particolare al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento, espressi in termini di competenze : · padroneggiare la lingua inglese per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER) · utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete · redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali · individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento. L’acquisizione progressiva dei linguaggi settoriali è guidata dal docente con opportuni raccordi con le altre discipline, linguistiche e d’indirizzo, con approfondimenti sul lessico specifico e sulle particolarità del discorso tecnico, scientifico, economico, e con le attività svolte con la metodologia Clil. Per realizzare attività comunicative riferite ai diversi contesti di studio e di lavoro sono utilizzati anche gli strumenti della comunicazione multimediale e digitale. Nell’ambito del quinto anno, come indicato nelle linee guida ministeriali, l’insegnamento della “Lingua inglese” si articola in conoscenze e abilità, riconducibili, in linea generale, al livello B2 del QCER:
CONOSCENZE ABILITA’
Aspetti socio-linguistici e paralinguistici della comunicazione in relazione ai contesti di studio e di lavoro.
Strategie di esposizione orale e d’interazione in contesti di studio e di lavoro.
Strutture morfosintattiche adeguate alle tipologie testuali e ai contesti d’uso.
Principali tipologie testuali, comprese quelle tecnico-professionali, loro caratteristiche e organizzazione del discorso;
Modalità di produzione di testi
Esprimere e argomentare con relativa spontaneità le proprie opinioni su argomenti generali, di studio o di lavoro nell’interazione con un parlante anche nativo.
Utilizzare strategie nell’interazione e nell’esposizione orale in relazione ai diversi contesti personali, di studio e di lavoro.
Comprendere testi orali in lingua standard, riguardanti argomenti noti d’attualità, di studio e di lavoro, cogliendone idee principali ed elementi di dettaglio.
Comprendere globalmente, utilizzando appropriate strategie, brevi messaggi radio-televisivi e filmati divulgativi riguardanti l’attualità, argomenti di studio e di lavoro.
comunicativi relativamente complessi, scritti e/o orali, continui e non continui, anche con l’ausilio di strumenti multimediali e per la fruizione in rete.
Strategie di comprensione globale e selettiva di testi relativamente complessi, scritti, orali e multimediali, anche in rete, riguardanti argomenti di attualità, di studio e di lavoro.
Lessico e fraseologia convenzionale per affrontare situazioni sociali e di lavoro; varietà di registro e di contesto.
Lessico e fraseologia di settore codificati da organismi internazionali.
Tecniche d’uso dei dizionari, mono e bilingue, anche settoriali, multimediali e in rete.
Modalità e problemi basilari della traduzione di testi tecnici .
Aspetti socio-culturali della lingua e dei Paesi in cui è parlata.
Aspetti socio-culturali inerenti il settore di studio e di lavoro dei Paesi di cui si studia la lingua.
Comprendere, testi scritti relativamente complessi, continui e non continui, riguardanti argomenti di attualità, di studio e di lavoro, cogliendone le idee principali, dettagli e punto di vista.
Utilizzare le principali tipologie testuali, anche tecnico-professionali, rispettando le costanti che le caratterizzano.
Produrre, in forma scritta e orale, testi generali e tecnico-professionali coerenti e coesi, riguardanti esperienze, processi e situazioni relativi al proprio settore di indirizzo.
Utilizzare il lessico di settore, compresa la nomenclatura internazionale codificata.
Utilizzare i dizionari, compresi quelli settoriali, multimediali e in rete, ai fini di una scelta lessicale appropriata ai diversi contesti.
Trasporre in lingua italiana brevi testi scritti nella lingua comunitaria relativi all’ambito di studio e di lavoro e viceversa.
Riconoscere la dimensione culturale della lingua ai fini della mediazione linguistica e della comunicazione interculturale.
PIANO DI LAVORO
Situazione Di Partenza
La classe V D SIA è formata da 19 alunni, 3 ragazze e 16 ragazzi. Si tratta di alunni noti, cinque dei quali ripetenti, il resto provenienti dalla IV D. La classe si presenta sufficientemente disciplinata, sebbene qualcuno abbia la tendenza a polemizzare e disturbare. Riguardo alla preparazione, un gruppo di alunni stenta ad interagire in lingua straniera. Le difficoltà di comprensione ed espressione sono principalmente dovute a un limitato bagaglio lessicale e a carenze nelle quattro abilità di base. D’altro canto non mancano nella classe elementi di spicco per interesse verso la disciplina, motivazione allo studio e preparazione, due di essi hanno partecipato, l’anno scorso, ai lavori del partenariato Erasmus+ Leen Teen e all’incontro di insegnamento/apprendimento in Romania, ospitati dalle famiglie dei loro partner rumeni. Quattro alunni parteciperanno allo stage linguistico a Londra nel mese di febbraio. Gli obiettivi generali di apprendimento e le modalità di verifica e valutazione sono specificati nella programmazione didattica del dipartimento di lingue straniere concordata all’inizio dell’anno scolastico. Libri di testo: Business Cases - Trinity Whitebridge
Obiettivi Specifici di Apprendimento
MODULO UNO BUSINESS COMMUNICATION
Enquiries and Replies; Orders and Replies PREREQUISITI
Competenza nelle quattro abilità di base;
Conoscenze generali sull’economia ed il commercio mediate dalle discipline dell’area di indirizzo.
OBIETTIVI DEL MODULO
Comprendere ed analizzare il contenuto globale e le informazioni dettagliate di lettere commerciali;
Saper interagire al telefono su argomenti inerenti il modulo;
Comprendere ed utilizzare il lessico e la terminologia settorialì METODOLOGIA
Approccio comunicativo;
Lezione interattiva;
Pair work/ group work;
Skills development. STRUMENTI
Libro di testo;
Lavagna interattiva;
Laboratorio multimediale; VERIFICA
Tests di varia tipologia (true/false, multiple choice, fill in the blanks, odd man out, paragraph reordering, guided writing, translation, ) per le verifiche formative e sommative;
TEMPI settembre-ottobre e febbraio-marzo
MODULO DUE - BUSINESS THEORY International Trade; Banking; Marketing; Globalisation
PREREQUISITI
Competenza nelle quattro abilità di base;
Conoscenze generali sull'economia ed il commercio mediate dalle discipline dell'area di indirizzo.
COMPETENZE
Comprendere il senso globale di conversazioni e relazioni inerenti argomenti economico-commerciali;
Comprendere e riferire le informazioni principali di un testo scritto ;
Comprendere ed utilizzare lessico e registro specifici; METODOLOGIA
Approccio comunicativo;
Lezione interattiva;
Pair work/ group work;
Skills development. STRUMENTI
Libro di testo;
Lavagna;
Lavagna interattiva;
Laboratorio multimediale VERIFICA
Tests di varia tipologia (true/false, multiple choíce, fill in the blanks, odd man out, paragraph reordering, guided writing, translation) per le verifiche formative e sommative; Esposizione degli argomenti studiati come verifica orale sommativa
TEMPI novembre-dicembre-gennaio
MODULO TRE CULTURAL PROFILES
UK –USA - EU
PREREQUISITI
Competenza nelle quattro abilità di base;
Conoscenza dì alcuni aspetti socio-culturali dei principali paesi anglofoni ed Unione Europea.
OBIETTIVI DEL MODULO
Descrivere eventi e processi inerenti la sfera economico culturale con chiarezza logica ed accettabile correttezza formale e lessicale;
Usare la lingua con adeguata consapevolezza dei significati culturali da essa veicolati;
Operare confronti tra la realtà socio-economica di appartenenza e quella dei paesi anglofoni.
METODOLOGIA
Approccio comunicativo;
Lezione interattiva;
Pair work/ group work;
Skills development. STRUMENTI
Libro di testo;
Lavagna interattiva;
Laboratorio multimediale; VERIFICA
Tests di varia tipologia (true/false, multiple choice, fill in the blanks, odd man out, paragraph reordering, guided writing, translation) per le verifiche formative e sommative; Esposizione degli argomenti studiati come verifica orale sommativa
TEMPI aprile-maggio
IL DOCENTE Paola Bandiera
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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
SCIASCIA E BUFALINO - ERICE
ANNO SCOLASTICO 2016-2017
Classe V Sez. D - SIA
MATEMATICA
DOCENTE: POMA ROSARIA
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
FUNZIONI REALI DI DUE O PIÙ VARIABILI
GEOMETRIA ANALITICA DELLO SPAZIO E COMPLEMENTI Coordinate cartesiane nello spazio Distanza tra due punti Punto medio di un segmento Equazione cartesiana di un piano Rappresentazione cartesiana di una retta nello spazio Disequazioni in due variabili Sistemi di disequazioni in due variabili FUNZIONI REALI DI DUE O PIÙ VARIABILI Definizione di funzione reale di due o più variabili reali Limiti e continuità Derivate parziali Differenziale totale MASSIMI E MINIMI DI FUNZIONI REALI DI DUE O PIÙ VARIABILI Generalità sui massimi e sui minimi Massimi e minimi relativi Massimi e minimi assoluti in un insieme chiuso e limitato Massimi e minimi di funzioni lineari con vincoli lineari APPLICAZIONI DELL’ANALISI A PROBLEMI DI ECONOMIA
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Funzioni marginali Elasticità parziali Ricerca del massimo profitto di un’impresa Massimo di utilità del consumatore con il vincolo del bilancio Combinazione ottima dei fattori di produzione
INFERENZA STATISTICA E STATISTICA MATEMATICA
TEORIA DEL CAMPIONAMENTO Generalità sull’inferenza statistica Popolazione e campioni Campionamento casuale semplice Distribuzioni campionarie Parametri e stimatori Media campionaria e sua distribuzione Frequenza campionaria e sua distribuzione STIME CAMPIONARIE E VERIFICA DELLE IPOTESI Stime campionarie Stime puntuali di medie, totali, differenze tra medie Stima puntuale di frequenze Stima per intervallo di una media Stime per intervallo della differenze fra due medie Stime per intervallo di una frequenza La dimensione del campione La verifica delle ipotesi Verifica di ipotesi su medie e frequenze Confronto fra popolazioni statistiche RELAZIONI FRA GRANDEZZE STATISTICHE Relazioni fra due grandezze statistiche Metodo dei minimi quadrati Funzioni interpolanti Interpolazione e perequazione Regressione lineare semplice Correlazione lineare Regressione e correlazione per tabelle a doppia entrata
RICERCA OPERATIVA
RICERCA OPERATIVA. PROBLEMI DI DECISIONE Scopi e metodi della ricerca operativa Modelli matematici Problemi di decisione Scelte in condizioni di certezza con effetti immediati Il problema delle scorte Scelte in condizioni di certezza con effetti differiti
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Scelte in condizioni di incertezza Problemi di scelta con due variabili in condizioni di certezza LA PROGRAMMAZIONE LINEARE Generalità sulla programmazione lineare Problemi di programmazione lineare in due variabili: metodo grafico Problemi di programmazione lineare in tre o più variabili risolubili con metodo grafico Problemi particolari di programmazione lineare: problemi di trasporto Problemi particolari di programmazione lineare: problemi di assegnazione
ATTIVITA’ INTEGRATIVE PREVISTE (VIAGGI DI ISTRUZIONE, VISITE GUIDATE, INCONTRI CON ESPERTI, STAGE …)
Partecipazione ad eventuali mostre, conferenze od attività specifiche proposte da reti di scuole, associazioni culturali, enti….
STRUMENTI E MODALITA’ PER LE VALUTAZIONI VALUTAZIONE DIAGNOSTICA Ai fini della valutazione diagnostica si terrà conto per l’aspetto COGNITIVO:
possesso dei prerequisiti
capacità di apprendimento
comprensione ed uso del linguaggio specifico per l’aspetto FORMATIVO:
partecipazione attiva e costruttiva al dialogo educativo
metodo di lavoro
orientamento inteso come consapevolezza di sé, dei propri limiti, delle proprie capacità-fiducia in se stesso, autovalutazione
STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA
Osservazione attenta e sistematica dei comportamenti della classe e dei singoli alunni
Registrazione puntuale degli interventi nel momento in cui la lezione prevede il coinvolgimento attivo dell’alunno
Assegnazione e correzione di specifiche esercitazioni individuali, chiarendo gli obiettivi (compiti tradizionali, dalla cui attenta osservazione si possono rilevare eventuali difficoltà e conseguentemente organizzare un’immediata azione di recupero mediante l’aggiunta di compiti differenziati)
Discussione ed eventuale approfondimento di esercizi od argomenti proposti dagli allievi
Osservazione sulla corrispondenza tra voti assegnati e livelli raggiunti
STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA
Verifiche sommative scritte quadrimestrali (minimo tre): prove strutturate, semistrutturate, test a scelta multipla, esercizi e problemi a risposta aperta
Verifiche sommative orali (minimo tre, anche frutto di più interventi documentati)
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CRITERI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLE VERIFICHE VALUTAZIONE La valutazione va considerata un processo da cui trarre indicazioni sul percorso di crescita dello studente (valutazione formativa). In quest’ottica essa sarà improntata al principio della massima trasparenza, e si avrà cura di stabilire quel clima di fiducia necessario tra gli interlocutori del processo valutativo in modo che lo studente si possa consapevolmente riconoscere nel giudizio del docente. Il tradizionale voto numerico verrà integrato e convalidato da tutti quegli strumenti (griglie valutative, giudizi, schede, ecc..) che possano renderlo leggibile, trasparente e pienamente condivisibile. In particolare la valutazione delle prove scritte sarà accompagnata da un attento lavoro che coinvolgerà lo studente, con l’ausilio di griglie che possano guidarlo nello sviluppo della consapevolezza dell’errore e nella capacità della sua valorizzazione per l’auto-correzione. STRUMENTI DI VALUTAZIONE Saranno utilizzati i seguenti strumenti in relazione alla prova in analisi: · Tassonomia di BLOOM, per le prove orali, · Griglia di valutazione INDICATORI/PUNTEGGIO, per le prove scritte strutturate e non, appresso indicata. Se l'esercizio / item è:
esatto punti 3 incompleto o con qualche imperfezione punti 2 con errori diffusi ma non gravi punti 1 con errori diffusi e gravi oppure omesso punti 0
Il punteggio di un esercizio Pc si ottiene moltiplicando i punti (3, 2, 1, 0) ottenuti in quell'esercizio per il peso p dello stesso esercizio. Il punteggio totale conseguito Pc è dato dalla somma dei singoli punteggi. Il voto (V), intero su un massimo di dieci, è dato da: 1 più 9 che moltiplica il Punteggio conseguito (Pc) diviso il Punteggio massimo ottenibile (Pmax). Il giudizio sintetico sarà espresso in: ottimo, buono, sufficiente, lacunoso e carente. FATTORI CHE CONCORRONO ALLA VALUTAZIONE PERIODICA FINALE
- Impegno, attenzione, motivazione allo studio - Partecipazione - Interventi pertinenti - Confronto tra la situazione iniziale e quella finale per individuare la crescita culturale
ed i progressi raggiunti nel processo di formazione di ogni singolo alunno e della classe stessa
- Puntualità e precisione nel rispetto delle consegne e nell’esecuzione dei compiti domestici
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- Capacità di approfondimento e di rielaborazione, anche a livello interdisciplinare.
METODOLOGIE DIDATTICHE – CRITERI
METODOLOGIE DIDATTICHE
Lezione frontale
Lezione interattiva intesa come dialogo costruttivo e cooperativo con gli alunni (didattica della matematica per problemi)
Esercizi applicativi guidati
Esercizi applicativi individuali
Individuazione dei nodi concettuali dell’argomento oggetto di studio e schematizzazione in mappe concettuali
Attività di recupero mediante pause didattiche
Attività di approfondimento
Attività di laboratorio informatico. Utilizzo delle TIC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione) e delle TD (Tecnologie Didattiche)
CRITERI METODOLOGICI
7. Impostazione metodologica basata sul coinvolgimento attivo degli alunni per accrescere l’interesse, la partecipazione costruttiva e, quindi, l’assimilazione con minor sforzo dei vari argomenti
8. Trattazione teorica dei contenuti accompagnata 9. Da numerosi esercizi volti a rafforzare l’acquisizione di padronanza e di speditezza
nei calcoli, la capacità di scegliere i procedimenti più adatti, la consapevolezza del significato delle operazioni eseguite
10. da numerosi esempi e controesempi (nell’introduzione dei nuovi concetti) che ne rafforzino la comprensione, mettano in luce i casi particolari e ne diano, ove possibile, una visualizzazione grafica
Impostazione didattica che renda possibile agganci e collegamenti interdisciplinari
MODALITA’ DI RECUPERO E/O APPROFONDIMENTO
RECUPERO Ripresa dei contenuti non assimilati alternata all’esecuzione in classe di esercizi guidati (realizzata sia con pause didattiche, sia con corsi IDEI)
APPROFONDIMENTO Svolgimento individuale di esercizi che richiedono una particolare capacità di rielaborazione personale (sviluppo delle capacità di analisi e sintesi)
Erice, 30/11/16 L’INSEGNANTE Rosaria Poma
Analisi della situazione di partenza
La classe è composta da 19 studenti, dei quali 3 femmine e 16 maschi. Il gruppo è ben amalgamato ed ha subito integrato gli alunni ripetenti neo inseriti. Non si rilevano problemi disciplinari. Dal punto di vista didattico emerge un piccolo gruppo di studenti sempre ben predisposti all’attività didattica ed allo studio. Il resto della classe, se pur attento, sembra avere la sufficienza come traguardo. Il lavoro a casa lascia a desiderare e nel complesso gli alunni non sembra che abbiano ancora maturato l’idea
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della costanza nell’impegno e nel sacrificio come unica via ai successi , oggi scolastici, domani lavorativi. Gli alunni, nel loro complesso, devono sviluppare il senso critico e la capacità di operare collegamenti tra le materie e con la realtà. In parte della classe si intravede, tuttavia, la possibilità di raggiungere buoni percorsi di maturazione in corso d’anno e nella strada verso la maturità.
Prerequisiti Conoscenze base dell’asse dei linguaggi e dell’asse storico e sociale; capacità di analisi e di sintesi; capacità di collegare i vari argomenti riuscendo a collegare le tematiche ; capacità critica e adeguata tecnica di memorizzazione; acquisite capacità di comprendere ed utilizzare il linguaggio tecnico giuridico e buone conoscenze di base di teoria generale del diritto.
Obiettivi educativi e formativi con
riferimento alla metodologia
L’esperto contabile che ha frequentato l’indirizzo SIA alla fine del suo percorso di studi deve essere in grado di: rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali; redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali; gestire adempimenti di natura fiscale; collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda; svolgere attività di marketing; collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali; utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione, finanza e marketing. Nell’articolazione “Sistemi Informativi aziendali “ oltre a quanto previsto dall’Indirizzo generale “Amministrazione, Finanza e Marketing” il profilo si caratterizza per il riferimento sia all’ambito della gestione del sistema informativo aziendale sia alla valutazione, alla scelta e all’adattamento di software applicativi. Tali attività sono tese a migliorare l’efficienza aziendale attraverso la realizzazione di nuove procedure, con particolare riguardo al sistema di archiviazione, all’organizzazione della comunicazione in rete e alla sicurezza informatica. Per sviluppare le competenze necessarie, nel corso dei 5 anni, occorre privilegiare apprendimenti metacognitivi utilizzando le “metodologie esperienziali” e la “pratica” di attività idonee a: sviluppare capacità diffuse di vision, motivate dalla necessità di promuovere continue innovazioni di processo e di prodotto; promuovere competenze relazionali; stimolare sensibilità e interesse per le interrelazioni tra le varie aree didattiche in indirizzo. Attenzione particolare deve essere riservata alle metodologie didattiche attive ed agli organici collegamenti con il mondo del lavoro. I percorsi formativi devono prevedere metodologie finalizzate a sviluppare competenze basate: sulla didattica di laboratorio; sull’analisi e la soluzione di problemi; sul lavoro per progetti. I percorsi sono: orientati alla gestione di processi in contesti organizzati e all’uso di modelli e linguaggi specifici. Sbocchi nel mondo del lavoro: Centri telematici operativi (Centri di calcolo aziendale, Internet Service Provider, Application Service Provider, Web Farm);Aziende pubbliche e private; Istituti di credito, finanziari, assicurativi; Sofware house e aziende di progettazione software. Possibilità di intraprendere un’attività in proprio con ruolo di: Esperto in contabilità aziendale riferita ai mercati nazionali ed internazionali (uso dell’inglese tecnico e tecnologico); Analista programmatore con uso dei linguaggi di base. Sbocchi universitari: accesso a qualsiasi facoltà universitaria; accesso diretto alla futura Istruzione Tecnica Superiore.
LINEE GUIDA ISTITUTI
TECNICI-SETTORE ECONOMICO-
INDIRIZZO SIA- DIRITTO IV ANNO
Il docente di diritto concorre a far conseguire allo studente i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo culturale e professionale: padroneggiare l'uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell'ambiente del territorio; orientarsi nella normativa pubblicistica, civilistica e fiscale, analizzare la realtà e i fatti concreti della vita quotidiana ed elaborare generalizzazioni che aiutino a spiegare comportamenti individuali e collettivi in chiave economica. Diritto, nell'ambito della programmazione del consiglio di classe, concorre in particolare al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento relativi all'indirizzo espressi in termini di competenza: utilizzare le reti e gli strumenti informatici nella attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare; analizzare il valore, i limiti e rischi delle varie soluzioni tecniche per l’impresa con particolare attenzione alla sicurezza dei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell'ambiente e del territorio; identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti; redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali; individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento; individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica, fiscale; individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione del personale dell'impresa; interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi di gestione e flussi informativi.
PREMESSA ALLA PROGRAMMAZIONE
DIDATTICA
La prima lezione dell’anno è dedicata alla stipula del patto formativo ed alla condivisione delle regole per il consolidamento dell’elemento complesso classe. Si tiene, inoltre un’ulteriore lezione introduttiva con la quale si enucleano dei concetti fondamentali di teoria generale del diritto, facendo molto uso della didattica partecipata, per poter registrare il codice di comunicazione tra docente e discenti.
Programmazione in Moduli per obiettivi con relativa programmazione dei tempi MODULO CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE PERIODO
Lo Stato
e gli Stati
Lo Stato come organizzazione politica; L'attività giuridica dell'attività sociale dello Stato; Gli
Descrivere gli elementi costitutivi dello Stato; Distinguere diversi modi di acquisto della cittadinanza; Individuare il
Individuare l'origine e il ruolo dello Stato come ente politico; Comprendere la
Dal 15 Settembre al 20 Dicembre.
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elementi costitutivi dello Stato: Popolo, territorio e sovranità; I modi di acquisto della cittadinanza italiana; Lo status di cittadino, straniero e apolide; Il popolo, la popolazione e la nazione; Le funzioni dello Stato; Le classificazioni degli organi statali; La costruzione dello Stato; I diversi tipi di costituzione; Il Parlamento: struttura, organizzazione e funzionamento; Lo status dei membri del Parlamento; Il Presidente della Repubblica: requisiti , elezione, supplenza e poteri; Le prerogative e la responsabilità del Capo dello Stato; Il governo: composizione, formazione e funzioni; La Corte Costituzionale e le garanzie costituzionali; La magistratura e l'attività giurisdizionale; Le cause e le fasi del processo di formazione dell'Unione Europea; La composizione, le funzioni e i rapporti tra le istituzioni comunitarie; Le relazioni tra l'Unione europea e gli Stati membri; Le fonti comunitarie; Il collegamento tra il diritto italiano e il diritto comunitario.
territorio dello Stato e gli elementi che lo compongono; Definire la nozione e i caratteri della sovranità; Comprendere la distinzione tra costituzione formale e costituzione materiale; Confrontare diversi tipi di costituzione; Evidenziare rapporti tra il Parlamento il governo; Spiegare la natura e il contenuto delle prerogative parlamentari; Riconoscere il ruolo di garante costituzionale del Presidente della Repubblica; Distinguere gli atti presidenziali degli atti governativi; Analizzare gli organi e le funzioni del governo; Descrivere il procedimento di formazione del governo; Definire le attribuzioni della Corte Costituzionale; Individuare i principi dell'attività giurisdizionale e la funzione della magistratura; Individuare le ragioni storiche politiche alla base del processo di unificazione europea; Sintetizzare le fasi dell'integrazione europea; Distinguere l’Unione Europea dall'Unione economica e monetaria; Descrivere le principali competenze dei diversi organi comunitari; Definire e confrontare le fonti del diritto comunitario.
funzione della Costituzione come Legge fondamentale dello Stato; Inquadrare gli organi statali nell'ambito dell'ordinamento costituzionale; Comprendere il ruolo ed i rapporti tra i diversi organi costituzionali; Cogliere l'importanza del processo di integrazione a livello europeo; Sintetizzare il quadro istituzionale dell'Unione Europea; Applicare rapporti tra fonti nazionali e fonti comunitarie a casi concreti; Comprendere i caratteri distintivi dell'ordinamento internazionale rispetto a quello statale; Individuare la posizione costituzionale dell'Italia rispetto all'ordinamento internazionale; Identificare le funzioni e i limiti dell'azione dell’ ONU.
2. La Riforma
Costituzionale ed il Referendum Costituzionale
Riforma Costituzionale; Referendum Costituzionale e c.d. “Riforma Boschi”
Analizzare, distinguere e confrontare i vari organi costituzionali e capire come possano essere cambiate le loro funzioni se dovesse vincere il SI al referendum
Comprendere l’importanza della partecipazione al voto referendario e della partecipazione attiva del singolo cittadino alle vicende politiche nazionali; capire le rifluenze della riforma sull’esercizio della democrazia diretta.
4 lezioni da tenere entro il 04/12/16 (data
fissata per il referendum)
MODULO CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE PERIODO
3. La pubblica
amministrazione
L'attività amministrativa: nozione e caratteri distintivi; L'attività amministrativa attiva, consultiva e di controllo; I principali organi della amministrazione diretta o statale: composizione e funzioni; L'amministrazione indiretta: nozione e caratteri distintivi; La natura, l'organizzazione e le funzioni delle regioni; La natura, l'organizzazione e le funzioni degli enti locali.
Differenziare l'attività amministrativa dalle altre attività pubbliche; Comprendere la distinzione tra amministrazione in senso oggettivo e in senso soggettivo; Analizzare l'organizzazione della pubblica amministrazione; Individuare gli organi principali dell'amministrazione attiva, consultiva e di controllo; Classificare gli enti pubblici in base alla loro diversa natura; Confrontare i modelli dell'accentramento e del decentramento amministrativo; Distinguere diverse funzioni delle Regioni; Illustrare la disciplina degli enti locali.
Individuare la funzione i principi dell'attività amministrativa; Distinguere il ruolo dell'amministrazione attiva, consultiva e di controllo; Classificare gli organi amministrativi in base alle diverse funzioni svolte; Distinguere l'amministrazione diretta (centrale e periferica) da quella indiretta.
Dal 9 gennaio al giorno 3 di febbraio
4. L’attività
amministrativa
L'attività di diritto pubblico della pubblica amministrazione; La
Riconoscere gli elementi di un provvedimento amministrativo; Applicare i caratteri di un
Comprendere la distinzione tra attività di diritto privato e di diritto
Dal 6 febbraio al 30 di aprile
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classificazione degli atti e dei provvedimenti amministrativi; La struttura e i caratteri dei provvedimenti amministrativi; I principali provvedimenti amministrativi ampliativi e restrittivi; Le fasi del procedimento amministrativo; Le norme sul procedimento amministrativo; La validità e l'efficacia di un provvedimento amministrativo; I presupposti e gli effetti della nullità di un provvedimento amministrativo; I presupposti e gli effetti dell’annullabilità di un provvedimento amministrativo; Il ritiro, la convalescenza e la conservazione di un provvedimento amministrativo; La classificazione dei beni e dei diritti della pubblica amministrazione; La disciplina giuridica dei beni e dei diritti della pubblica amministrazione; La natura, i presupposti e la procedura delle espropriazioni per pubblica utilità; L'indennità di espropriazione; L'attività contrattuale della pubblica amministrazione; La procedura di formazione dei contratti della pubblica amministrazione; Il rapporto di pubblico impiego; La privatizzazione del rapporto di lavoro con la pubblica amministrazione; La disciplina del rapporto del pubblico impiego; Lo status e la responsabilità dei dipendenti pubblici; La tutela amministrativa nei confronti della pubblica amministrazione; I diversi tipi di ricorsi amministrativi; La tutela giurisdizionale nei confronti della pubblica amministrazione; La giurisdizione amministrativa di legittimità, di merito di esclusiva; I principi e i caratteri del processo amministrativo.
provvedimento amministrativo a casi concreti; Distinguere diversi tipi di provvedimenti amministrativi; Analizzare le diverse fasi di un procedimento amministrativo; Individuare gli istituti a tutela dei privati nell'ambito di un procedimento amministrativo; Distinguere un provvedimento amministrativo valido e invalido; Individuare nei casi concreti le cause e le conseguenze della invalidità di un provvedimento amministrativo; Precisare la differenza tra incompetenza, eccesso di potere e violazione di legge; Riconoscere le diverse figure del ritiro, convalescenza e conservazione di un atto; Distinguere i diversi tipi di beni e diritti pubblici; Identificare la disciplina giuridica applicabile a questi tipi di beni e servizi pubblici; Comprendere la natura e la funzione delle espropriazioni per pubblica utilità; Confrontare i diversi tipi di provvedimenti ablatori; Evidenziare i caratteri distintivi dei contratti a evidenza pubblica; Individuare le fasi del procedimento di formazione di un contratto pubblico; Distingue rapporto di servizio e rapporto di impiego; Ricercare le fonti del rapporto di pubblico impiego; Individuare la disciplina applicabile al rapporto di impiego alle dipendenze della pubblica amministrazione; Analizzare lo status giuridico dei dipendenti pubblici; Confrontare le diverse ipotesi di responsabilità dei dipendenti pubblici; Esporre il presupposto e la funzione dei diversi ricorsi amministrativi; Confrontare la tutela amministrativa e giurisdizionale nei confronti della pubblica amministrazione; Distinguere i diversi tipi di azioni amministrative e i loro aspetti; Descrivere lo svolgimento del processo amministrativo.
pubblico della P.A.; Descrivere le tipologie e le funzioni dei diversi provvedimenti amministrativi; Sapere applicare la normativa in materia di procedimento amministrativo; Distinguere le figure di invalidità degli atti amministrativi e i rispettivi effetti giuridici; Comprendere la funzione economico sociale dei limiti della proprietà nell'interesse pubblico; Ricercare e analizzare la normativa in materia di contratti della PAConosce disciplina evoluzione del rapporto di pubblico impiego. Confrontare diverse figure di responsabilità dei pubblici dipendenti. Individuare mezzi di tutela, amministrativi e giurisdizionali, rispetto all'attività della P.A.; Scegliere, nei casi concreti, tra le diverse modalità di tutela nei confronti dell'amministrazione.
MODULO CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE PERIODO 5.
La globalizzazione dei mercati e l’impresa
la globalizzazione dei mercati. Le fasi del processo di globalizzazione. Gli organismi internazionali di global governance. Le barriere tariffarie e non tariffarie all'integrazione economica. Le agevolazioni a favore dello sviluppo nazionale. Gli effetti e le cause della globalizzazione. I criteri di selezione dei mercati esteri. Le esportazioni indirette e dirette. Gli accordi di collaborazione internazionale. Gli investimenti diretti all'estero.
Analizzare la natura della globalizzazione come fenomeno economico e giuridico; Comprendere l'evoluzione storica della globalizzazione; Riconoscere i diversi tipi di ostacoli all'internazionalizzazione delle imprese; Individuare gli incentivi e le agevolazioni all'integrazione economica; Applicare i criteri per la scelta di un mercato estero.; Individuare costi, rischi e vantaggi delle diverse modalità di ingresso in un mercato estero; Distinguere le imprese internazionali e multinazionali.
Riconoscere le interdipendenze tra i sistemi economici; Individuare le differenze e le relazioni tra globalizzazione economica e globalizzazione giuridica; Analizzare i diversi tipi di ostacoli alla globalizzazione.; Analizzare i diversi tipi di incentivi alla globalizzazione; Comprendere i motivi le conseguenze dell'attività internazionale delle imprese; Confrontare le possibili modalità di internazionalizzazione delle imprese.
Dal 02 di maggio al 31 maggio
Metodologie e
strumenti Per il raggiungimento degli obiettivi formativi e didattici sarà utilizzato l'approccio dell'osservazione diretta dei fenomeni giuridici ed economici avvalendosi di un taglio formativo concreto al di là del libro di testo. Si tenderà allo sviluppo delle capacità critiche degli alunni nella direzione dello sviluppo della “professionalità”, privilegiando la linea d’azione che ritiene la formazione giuridica ed economica destinata a formare prima di tutto cittadini responsabili. Rifuggendo da uno studio astratto e nozionistico, al metodo della lezione frontale si affiancheranno tecniche di brainstorming e di costruzione collettiva della lezione. Quando possibile si sperimenteranno il role play e la flipped classroom, suscitando l'avanzamento didattico del gruppo classe
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attraverso la costruzione quotidiana della collaborazione attiva e partecipativa degli alunni all’attività didattica. Le tavole sinottiche, le mappe concettuali e gli esercizi del libro saranno resi patrimonio dell'intera classe, affinché ne possano beneficiare per primi coloro che ne hanno più bisogno per particolari esigenze didattiche e poi, perché possano diventare per tutti un valido aiuto ad una memorizzazione che sia soltanto la parte finale e conclusiva del percorso di studio. Verranno affiancati al libro di testo tutti quegli strumenti che facilitano l'apprendimento: oltre l'uso delle TIC, si farà uso anche di riviste giuridiche ed economiche e di codici, magari riportati in formato elettronico, quanto meno attraverso scansioni, in modo che la visione su schermo ne possa favorire la fruizione nei nati digitali. Alle mappe concettuali fornite dall' autore del testo se ne affiancheranno altre costruite dagli stessi alunni sotto la guida del docente.
OBIETTIVI, VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE (del sapere, del saper fare, del saper essere; mai disgiunti dalla valutazione della costanza nell’impegno, dalla partecipazione, dell’adeguatezza e dalla maturità raggiunte)
OBIETTIVI MINIMI Livello del sapere essenziale, costituito da conoscenze, abilità e competenze irrinunciabili. Acquisizione di competenze lessicali tecnico-gergali, padronanza delle nozioni fondamentali, capacità di consultazione dei testi normativi e di orientamento al linguaggio ed ai temi del diritto. Valutazione in decimi: 6 (sei).
OBIETTIVI MEDI Livello di adeguatezza del sapere. Esposizione scorrevole ed efficace di
conoscenze complete, non meccaniche, rielaborate consapevolmente; analisi non superficiali, logiche ed articolate dei contenuti; abilità nel coordinamento del sapere giuridico. Valutazione in decimi: 7 (sette) ed 8 (otto).
OBIETTIVI MASSIMI Livello di eccellenza: Proprietà metodologica, autonomo ed originale stile
espressivo, rigore analitico, personale e critica rielaborazione dei temi, abilità nella ricerca, conoscenze vaste e documentate. Valutazione in decimi: 9 (nove) e 10 (dieci).
VERIFICHE ORALI Le valutazioni orali avranno frequenza giornaliera e si affiancheranno a domande dal posto ed alle verifiche degli esercizi assegnati. La verifica orale avrà la forma del dialogo con il docente, garantendo l’intervento dal posto al resto della classe e sarà finalizzata allo stimolo della capacità critica e di rielaborazione delle nozioni.
VERIFICHE SCRITTE Almeno due per quadrimestre. Trattandosi di scritti non obbligatori, saranno finalizzati ad una valutazione di tipo formativo e sommativo per accertare le competenze. Saranno utilizzate domande aperte, semi strutturate, strutturate, vero o falso, risposta multipla (…). Il voto finale sarà attribuito come verifica orale.
ALTRI CRITERI DI VALUTAZIONE Data la natura principalmente educativa, formativa e socializzante della scuola, l'osservazione del comportamento nel contesto didattico, fuori ed indipendentemente dalla proposta del voto di condotta, costituirà un correttivo della misurazione dei livelli di apprendimento, di impegno e di partecipazione. Sul registro personale dell'insegnante apparirà una chiara legenda con l'indicazione di simboli (ad esempio, ↑, ↓), il cui scopo sarà rispettivamente gratificare l'aiuto ai compagni (cooperative learning), iniziative autonome o guidate di ricerca, eventuali lavori di gruppo, e penalizzare interventi intempestivi, gratuiti, evidentemente pretestuosi, che producessero, con il rallentamento delle lezioni , un pregiudizio all'intera scolaresca. Ugualmente tali segni stigmatizzeranno l’atteggiamento, la responsabilità, la costanza.
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Trasparenza e tempi delle valutazioni, monitoraggio della soddisfazione dell' utenza, recuperi .
Il docente comunicherà contestualmente gli esiti delle prove orali condividendo con gli alunni la griglia di valutazione; motiverà le correzioni ed i risultati delle prove scritte integrative, consegnandole entro 10 giorni dall'esecuzione e discutendole pubblicamente. Si prevede l'effettuazione di pause didattiche, riportate sul registro di classe, di eventuali corsi di recupero previa segnalazione al docente coordinatore e alla Presidenza, di sportelli di tutorato con frequenza facoltativa per colmare carenze occasionali e favorire approfondimenti. Gli eventuali interventi integrativi pomeridiani saranno realizzati compatibilmente e nell'ambito delle disponibilità della scuola.
Erice 30/11/16 Il docente
Prof. Sergio Giacalone
Analisi della situazione di partenza
La classe è composta da 19 studenti, dei quali 3 femmine e 16 maschi. Il gruppo è ben amalgamato ed ha subito integrato gli alunni ripetenti neo inseriti. Non si rilevano problemi disciplinari. Dal punto di vista didattico emerge un piccolo gruppo di studenti sempre ben predisposti all’attività didattica ed allo studio. Il resto della classe, se pur attento, sembra avere la sufficienza come traguardo. Il lavoro a casa lascia a desiderare e nel complesso gli alunni sembra che non abbiano ancora maturato l’idea della costanza nell’impegno e nel sacrificio come unica via ai successi , oggi scolastici, domani lavorativi. Gli alunni, nel loro complesso, devono sviluppare il senso critico e la capacità di operare collegamenti tra le materie e con la realtà. In parte della classe si intravede, tuttavia, la possibilità di raggiungere buoni percorsi di maturazione in corso d’anno e nella strada verso la maturità.
Prerequisiti Conoscenze base dell’asse dei linguaggi, dell’asse storico e sociale, nonché dell’asse matematico ; capacità di analisi e di sintesi; capacità di collegare i vari argomenti riuscendo a collegare le tematiche ; capacità critica e adeguata tecnica di memorizzazione; acquisite capacità di comprendere ed utilizzare il linguaggio economico.
Obiettivi educativi e formativi con
riferimento alla metodologia
L’esperto contabile che ha frequentato l’indirizzo SIA alla fine del suo percorso di studi deve essere in grado di: rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali; redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali; gestire adempimenti di natura fiscale; collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda; svolgere attività di marketing; collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali; utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione, finanza e marketing. Nell’articolazione “Sistemi Informativi aziendali “ oltre a quanto previsto dall’Indirizzo generale “Amministrazione, Finanza e Marketing” il profilo si caratterizza per il riferimento sia all’ambito della gestione del sistema informativo aziendale sia alla valutazione, alla scelta e all’adattamento di software applicativi. Tali attività sono tese a migliorare l’efficienza aziendale attraverso la realizzazione di nuove procedure, con particolare riguardo al sistema di archiviazione, all’organizzazione della comunicazione in rete e alla sicurezza informatica. Per sviluppare le competenze necessarie, nel corso dei 5 anni, occorre privilegiare apprendimenti metacognitivi utilizzando le “metodologie esperienziali” e la “pratica” di attività idonee a: sviluppare capacità diffuse di vision, motivate dalla necessità di promuovere continue innovazioni di processo e di prodotto; promuovere competenze relazionali; stimolare sensibilità e interesse per le interrelazioni tra le varie aree didattiche in indirizzo. Attenzione particolare deve essere riservata alle metodologie didattiche attive ed agli organici collegamenti con il mondo del lavoro. I percorsi formativi devono prevedere metodologie finalizzate a sviluppare competenze basate: sulla didattica di laboratorio; sull’analisi e la soluzione di problemi; sul lavoro per progetti. I percorsi sono: orientati alla gestione di processi in contesti organizzati e all’uso di modelli e linguaggi specifici. Sbocchi nel mondo del lavoro:
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Centri telematici operativi (Centri di calcolo aziendale, Internet Service Provider, Application Service Provider, Web Farm);Aziende pubbliche e private; Istituti di credito, finanziari, assicurativi; Sofware house e aziende di progettazione software. Possibilità di intraprendere un’attività in proprio con ruolo di: Esperto in contabilità aziendale riferita ai mercati nazionali ed internazionali (uso dell’inglese tecnico e tecnologico); Analista programmatore con uso dei linguaggi di base. Sbocchi universitari: accesso a qualsiasi facoltà universitaria; accesso diretto alla futura Istruzione Tecnica Superiore.
LINEE GUIDA ISTITUTI TECNICI-SETTORE
ECONOMICO-INDIRIZZO SIA-
ECONOMIA POLITICA SECONDO BIENNIO IV
ANNO
Il docente di economia politica concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale: analizzare la realtà dei fatti concreti della vita quotidiana ed elaborare generalizzazioni che aiutino a spiegare i comportamenti individuali e collettivi in chiave economica; riconoscere la varietà e lo sviluppo storico delle forme economiche, sociali e istituzionali attraverso le categorie di sintesi fornite dall'economia e dal diritto; riconoscere l'interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione locale/globale; analizzare, con l'ausilio di strumenti matematici e informatici, i fenomeni economici e sociali; analizzare i problemi scientifici, etici, giuridici e sociali connessi agli strumenti culturali acquisiti; utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare. L'economia politica nell'ambito della programmazione del consiglio di classe concorre nell'ambito del secondo biennio al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento, relativi all'indirizzo, espressi in termini di competenza: riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell'ambiente naturale e antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo; identificare ed applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti; redigere relazioni tecniche e documentare attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali; riconoscere ed interpretare le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali anche per cogliere le ripercussioni in un dato contesto, i macro fenomeni economici nazionali e internazionali per connetterli alla specificità di un'azienda, i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto tra epoche storiche nella dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culture
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diverse; riconoscere i diversi modelli organizzativi aziendali, documentare le procedure e ricercare soluzioni efficaci rispetto a situazioni date; inquadrare l'attività di marketing nel ciclo di vita dell'azienda e creare applicazioni con riferimento a specifici contesti e diverse politiche di marketing; orientarsi nel mercato dei prodotti assicurativi e finanziari, anche per collaborare nella ricerca di soluzioni economicamente vantaggiose; iniziare a produrre documenti relativi alla rendicontazione sociale e ambientale alla luce dei criteri sulla responsabilità sociale d'impresa. Nell’organizzare percorsi di apprendimento il docente contestualizza la disciplina attraverso la simulazione di casi reali. L’articolazione dell'insegnamento di “economia politica” in conoscenze e abilità è indicata quale orientamento per la progettazione didattica del docente in relazione alle scelte compiute nell'ambito della programmazione collegiale del Consiglio di Classe.
PREMESSA ALLA PROGRAMMAZIONE
DIDATTICA
La prima lezione dell’anno è dedicata alla stipula del patto formativo ed alla condivisione delle regole, per il consolidamento dell’elemento complesso classe e a registrare il codice di comunicazione tra docente e discenti.
MODULI (E TEMPI) CONOSCENZE COMPETENZE ABILITÀ Strumenti e funzioni della politica economica
(dalla metà di settembre alla metà di novembre: 21 ore)
Concetti generali sull’economia pubblica e sulla politica economica
I principali strumenti dell’intervento pubblico
Concetti generali sulle funzioni della politica economica
La funzione microeconomica di allocazione delle risorse
Le funzioni macroeconomiche di redistribuzione, stabilizzazione, sviluppo
Il rapporto fra politica economica nazionale e integrazione europea
Interpretare il ruolo dell’operatore pubblico nella realtà politica, economica e sociale degli Stati contemporanei
Riconoscere i termini del dibattito fra le diverse scuole di pensiero economico riguardo alle funzioni e agli strumenti dell’intervento pubblico
Valutare gli aspetti positivi e negativi delle scelte pubbliche in materia di efficienza, equità e crescita economica
Inquadrare le politiche economiche nazionali nel contesto dell’integrazione europea
Ricercare informazioni e interpretare dati sulla stabilità dell’economia e sulla distribuzione della ricchezza nel nostro paese
Riconoscere le differenze fra l’attività pubblica e l’attività del mercato
Analizzare le ragioni che giustificano l’intervento pubblico in campo economico
Riconoscere le differenze fra gli strumenti della politica fiscale e quelli della politica monetaria
Confrontare il ruolo dello “Stato produttore” e dello “Stato regolatore”
Individuare le condizioni dell’equilibrio economico e gli interventi diretti a fronteggiare gli squilibri congiunturali
Individuare i criteri di coordinamento fra le competenze dell’Unione europea e quelle degli Stati Membri
La finanza pubblica (dalla metà di novembre
alla
La spesa pubblica: struttura, dimensioni, effetti economici
Individuare la funzione delle spese e delle entrate pubbliche come strumento di
Distinguere le diverse tipologie di spesa pubblica in relazione alla loro
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fine di dicembre: 15 ore) Il sistema delle entrate pubbliche. Le fonti di entrata. La pressione fiscale
I diversi livelli della finanza pubblica. La finanza locale e il federalismo fiscale
La finanza della protezione sociale. Forme di tutela e sistemi di finanziamento
politica economica
Valutare gli effetti economici dell’incremento della spesa pubblica e della pressione fiscale
Rendersi conto dei problemi attuali riguardanti la spesa pubblica e le politiche di contenimento
Interpretare il rapporto fra la politica fiscale del Governo centrale e l’autonomia finanziaria degli enti territoriali
Valutare il ruolo dei sistemi di protezione sociale nella vita dei cittadini e nell’attività economica del paese
destinazione e incidenza economica
Riconoscere le differenze fra le diverse forme di entrata
Osservare l’andamento della pressione fiscale e l’incremento della spesa pubblica nel tempo
Confrontare i sistemi del centralismo fiscale e del federalismo fiscale ed
evidenziarne gli aspetti positivi e negativi
Distinguere le forme di tutela in cui si articolano i sistemi di protezione sociale e individuare le rispettive fonti di finanziamento
MODULI (E TEMPI) CONOSCENZE COMPETENZE ABILITÀ Il bilancio
(dall’inizio di gennaio alla metà di febbraio: 18 ore)
Funzione e struttura del bilancio pubblico: concetti generali ed evoluzione storica
Il procedimento di formazione, approvazione e gestione del bilancio dello Stato
L’equilibrio dei conti pubblici.
Effetti economici delle situazioni di squilibrio
I bilanci delle regioni e degli enti locali
Individuare la funzione del bilancio come strumento di vincolo giuridico e come strumento di programmazione delle scelte pubbliche
Inquadrare il processo di formazione del bilancio nel contesto istituzionale dello Stato e nell’ambito dell’integrazione europea
Riconoscere la complessità del problema dell’equilibrio dei conti pubblici a livello nazionale ed europeo
Individuare il rapporto fra l’autonomia finanziaria e contabile degli enti territoriali e l’esigenza di armonizzazione del sistema di contabilità pubblica
Analizzare i profili strutturali del bilancio statale e i criteri di classificazione delle voci di entrata e di spesa
Analizzare e interpretare i risultati differenziali di bilancio Individuare la struttura e la funzione degli atti politici e legislativi su cui è fondata la manovra di bilancio
Distinguere i concetti di disavanzo di bilancio e debito pubblico e considerarne le correlazioni e gli effetti economici
Individuare i vincoli alle politiche di bilancio degli Stati europei e i limiti alla creazione di disavanzi
Mettere in evidenza i caratteri e la struttura dei bilanci degli enti locali e le ragioni dell’armonizzazione con il bilancio statale
Imposizione fiscale e sistema tributario
(dalla metà di febbraio alla fine di marzo: 20 ore)
Le imposte e il sistema tributario.
Principi generali e requisiti fondamentali
L’equità dell’imposizione La certezza e semplicità dell’imposizione
Gli effetti economici dell’imposizione
Individuare la funzione del prelievo fiscale come strumento di finanziamento e come strumento di politica economica
Riconoscere la funzione che le diverse forme di prelievo possono svolgere nel quadro generale del sistema tributario
Inquadrare il concetto di sistema tributario nel contesto istituzionale, socio-economico e politico dello Stato
Individuare e valutare le problematiche relative all’imposizione fiscale sotto il profilo dell’equità impositiva, dell’efficienza amministrativa e
Riconoscere, schematizzare e confrontare le diverse tipologie di imposta
Individuare la ragione per la quale i sistemi tributari sono costituiti da una pluralità di imposte diverse
Precisare il concetto di capacità contributiva e individuare gli elementi che concorrono a determinarlo
Individuare le fasi del procedimento applicativo delle imposte
Analizzare gli effetti delle imposte sulla propensione a lavorare e produrre e sull’andamento dei prezzi di
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degli effetti economici mercato
Valutare fino a che punto le diverse tipologie di imposta corrispondono alle esigenze di equa distribuzione del carico tributario, certezza e semplicità amministrativa, razionalità economica
MODULI (E TEMPI) CONOSCENZE COMPETENZE ABILITÀ Il sistema tributario italiano
(dall’inizio di aprile alla fine di maggio: 25 ore)
Struttura ed evoluzione del nostro sistema tributario
Il procedimento di determinazione del reddito ai fini fiscali
L’imposta sul reddito delle persone fisiche
L’imposta sul reddito delle società
L’imposta sul valore aggiunto
L’accertamento e la riscossione delle imposte sui redditi e dell’Iva
Cenni sulle altre imposte erariali
I tributi regionali e locali
Interpretare la correlazione fra i mutamenti del sistema tributario italiano e i mutamenti della realtà
socioeconomica e istituzionale a livello nazionale ed europeo
Riconoscere le differenti finalità della normativa civilistica e di quella fiscale
ai fini della determinazione del reddito di impresa
Riconoscere il ruolo centrale attribuito all’imposta sul valore aggiunto nel contesto dell’integrazione europea
Individuare il ruolo del contribuente e quello dell’Amministrazione
fiscale ai fini della concreta applicazione delle imposte
Individuare la correlazione fra il sistema dei tributi regionali e locali e i principi generali in materia di autonomia degli enti territoriali
Spiegare le ragioni della riforma fiscale del 1971 e quelle delle successive revisioni del sistema tributario
Individuare e applicare a casi concreti le regole sulla determinazione dell’imponibile e dell’imposta ai fini dell’Irpef e dell’Ires
Analizzare e applicare il procedimento mediante il quale si giunge dal reddito contabile al reddito fiscalmente imponibile
Spiegare la funzione della detrazione e della rivalsa nell’applicazione dell’Iva e riferire a casi concreti le regole sulla determinazione dell’Iva a
credito e dell’Iva a debito
Applicare le norme sulla compilazione della dichiarazione dei redditi e della dichiarazione Iva
Calcolare il valore netto della produzione ai fini dell’Irap
Analizzare la particolare struttura della Iuc e il presupposto dei tributi che la compongono
Metodologie e strumenti
Per il raggiungimento degli obiettivi formativi e didattici sarà utilizzato l'approccio dell'osservazione diretta dei fenomeni economici avvalendosi di un taglio formativo concreto al di là del libro di testo. Si tenderà allo sviluppo delle capacità critiche degli alunni nella direzione dello sviluppo della “professionalità”, privilegiando la linea d’azione che ritiene la formazione economica destinata a formare prima di tutto cittadini consapevoli. Rifuggendo da uno studio astratto e nozionistico, al metodo della lezione frontale si affiancheranno tecniche di brainstorming e di costruzione collettiva della lezione. Quando possibile si sperimenteranno il role play e la flipped classroom, suscitando l'avanzamento didattico del gruppo classe attraverso la costruzione quotidiana della collaborazione attiva e partecipativa degli alunni all’attività didattica. Le tavole sinottiche, le mappe concettuali e gli esercizi del libro saranno resi patrimonio dell'intera classe, affinché ne possano beneficiare per primi coloro che ne hanno più bisogno per particolari esigenze didattiche e poi, perché possano diventare per tutti un valido aiuto ad una memorizzazione che sia soltanto la parte finale e conclusiva del percorso di studio. Verranno affiancati al libro di testo tutti quegli strumenti che facilitano l'apprendimento: oltre l'uso delle TIC, per le quali l’aula si rivela adeguatamente attrezzata, si farà uso anche di riviste e quotidiani, quando possibile di settore, magari riportate in formato elettronico, quanto meno attraverso scansioni, in modo che la visione su schermo ne possa favorire la fruizione nei nati digitali. Alle mappe concettuali fornite dall' autore del testo se ne affiancheranno altre costruite dagli stessi alunni sotto la guida del docente.
OBIETTIVI, VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE (del sapere, del saper fare, del saper essere; mai disgiunti dalla valutazione della costanza nell’impegno, dalla partecipazione, dell’adeguatezza e dalla maturità raggiunte)
OBIETTIVI MINIMI Livello del sapere essenziale, costituito da conoscenze, abilità e
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competenze irrinunciabili. Acquisizione di competenze lessicali tecnico-gergali, padronanza delle nozioni fondamentali, capacità di consultazione di riviste specializzate e di orientamento al linguaggio ed ai temi dell’economia politica. Valutazione in decimi: 6 (sei).
OBIETTIVI MEDI Livello di adeguatezza del sapere. Esposizione scorrevole ed efficace di conoscenze complete, non meccaniche, rielaborate consapevolmente; analisi non superficiali, logiche ed articolate dei contenuti; abilità nel coordinamento del sapere economico. Valutazione in decimi: 7 (sette) ed 8 (otto).
OBIETTIVI MASSIMI Livello di eccellenza: Proprietà metodologica, autonomo ed originale stile espressivo, rigore analitico, personale e critica rielaborazione dei temi, abilità nella ricerca, conoscenze vaste e documentate. Valutazione in decimi: 9 (nove) e 10 (dieci).
VERIFICHE ORALI Le valutazioni orali avranno frequenza giornaliera e si affiancheranno a domande dal posto ed alle verifiche degli esercizi assegnati. La verifica orale avrà la forma del dialogo con il docente, garantendo l’intervento dal posto al resto della classe e sarà finalizzata allo stimolo della capacità critica e di rielaborazione delle nozioni.
VERIFICHE SCRITTE Almeno due per quadrimestre. Trattandosi di scritti non obbligatori, saranno finalizzati ad una valutazione di tipo formativo e sommativo per accertare le competenze. Saranno utilizzate domande aperte, semi strutturate, strutturate, vero o falso, risposta multipla (…). Il voto finale sarà attribuito come verifica orale. Strumenti dispensativi e compensativi oltre alla costante attenzione dell’insegnante permetteranno anche agli alunni con bisogni speciali di approcciare con serenità le prove.
ALTRI CRITERI DI VALUTAZIONE Data la natura principalmente educativa, formativa e socializzante della scuola, l'osservazione del comportamento nel contesto didattico, fuori ed indipendentemente dalla proposta del voto di condotta, costituirà un correttivo della misurazione dei livelli di apprendimento, di impegno e di partecipazione. Sul registro personale dell'insegnante apparirà una chiara legenda con l'indicazione di simboli (ad esempio, ↑, ↓), il cui scopo sarà rispettivamente gratificare l'aiuto ai compagni (cooperative learning), iniziative autonome o guidate di ricerca, eventuali lavori di gruppo, e penalizzare interventi intempestivi, gratuiti, evidentemente pretestuosi, che producessero, con il rallentamento delle lezioni , un pregiudizio all'intera scolaresca. Ugualmente tali segni stigmatizzeranno l’atteggiamento, la responsabilità, la costanza.
Trasparenza e tempi delle valutazioni, monitoraggio della soddisfazione dell' utenza, recuperi .
Il docente comunicherà contestualmente gli esiti delle prove orali condividendo con gli alunni la griglia di valutazione; motiverà le correzioni ed i risultati delle prove scritte integrative, consegnandole entro 10 giorni dall'esecuzione e discutendole pubblicamente. Si prevede l'effettuazione di pause didattiche, riportate sul registro di classe, di eventuali corsi di recupero previa segnalazione al docente coordinatore e alla Presidenza, di sportelli di tutorato con frequenza facoltativa per colmare
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carenze occasionali e favorire approfondimenti. Gli eventuali interventi integrativi pomeridiani saranno realizzati compatibilmente e nell'ambito delle disponibilità della scuola.
Erice 30/11/16 Il docente
Prof. Sergio Giacalone
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
SCIASCIA E BUFALINO - ERICE
ANNO SCOLASTICO 2016-2017
Classe V Sez. D - SIA
Materia: Economia Aziendale
Insegnante: Prof. Pietro Castiglione
PIANO DI LAVORO
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Premessa Il nuovo assetto della Scuola secondaria di secondo grado, entrato in vigore nell’anno scolastico 2010/2011, ha messo al centro dell’attività di insegnamento le competenze. Le indicazioni ministeriali, in particolare le “Linee guida” elaborate per ciascuna disciplina, offrono ai docenti un quadro di competenze culturali e professionali, articolate in una serie di conoscenze e abilità, da sviluppare nell’attività con gli studenti. A questa innovazione sul versante didattico si accompagna il nuovo modo di apprendere dei ragazzi: sempre meno interessati alla tradizionale lezione frontale con una trasmissione unilaterale del “sapere” dal docente al discente e capaci di apprendere in situazioni operative, nelle quali venga chiesto di organizzare le conoscenze essenziali per risolvere problemi, con il libro di testo e con i nuovi media. Questo Piano di lavoro è stato realizzato tenendo conto dei profondi cambiamenti che caratterizzano la Scuola Italiana in questo decennio.
FINALITA' DELL'INSEGNAMENTO In questa classe si completa la formazione professionale ricomponendo, rispetto a strutture aziendali più complesse, la visione globale d’azienda impostata nel terzo anno. I punti qualificanti riguardano:
la struttura e la funzione di alcune aziende tipiche (industriali, bancarie e di erogazione) che andranno viste anche in relazione al processo di internazionalizzazione in atto;
lo studio approfondito dei bilanci e della normativa fiscale,
lo studio delle strategie d’impresa viste come strumento di integrazione e sintesi di quanto appreso nel corso degli studi.
Alla fine dell’anno scolastico l’allievo dovrà essere in grado di:
riconoscere gli aspetti che caratterizzano la gestione delle diverse aziende con i rispettivi cicli economici, finanziari, produttivi ed applicarvi le relative tecniche amministrativo-contabili;
analizzare ed elaborare piani e programmi, interpretare e redigere bilanci, calcolare e valutare indici relativamente ai vari tipi di impresa e di situazione aziendale;
collegare principi e tecniche di revisione dei bilanci alle finalità di controllo. Al raggiungimento degli obiettivi trasversali previsti per questo anno di corso si perverrà accentuando l’autonomia dell’allievo nell’affrontare e risolvere casi di complessità crescente.
ARTICOLAZIONE DELLA DISCIPLINA
Unità A – Aspetti economico-aziendali delle imprese industriali
In questa unità esamineremo le principali tipologie delle imprese industriali, iniziando dalle caratteristiche generali e dai riflessi che queste hanno sulla struttura del patrimonio e dell’organizzazione aziendale. Approfondiremo poi le tematiche, in parte già note, relative alla gestione di queste aziende e al loro sistema informativo contabile, occupandoci, in particolare, della contabilità generale ed esaminando le fondamentali scritture d’esercizio e di assestamento fino alla formazione del bilancio d’esercizio.
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Obiettivi di apprendimento
Conoscenze
i caratteri della produzione industriale
le principali classificazioni delle imprese industriali
i settori e le scelte operative che caratterizzano la gestione delle imprese industriali
la contabilità generale: alcune scritture d’esercizio tipiche delle imprese industriali
le scritture di assestamento dei conti a fine esercizio
il bilancio d’esercizio Abilità
riconoscere e classificare le imprese industriali
individuare, in casi concreti, il tipo di struttura patrimoniale delle imprese industriali
individuare i tipici settori della gestione e i processi che li determinano
comporre le tipiche scritture d’esercizio, di assestamento e di chiusura che caratterizzano la contabilità generale delle imprese industriali
redigere il bilancio d’esercizio secondo le norme del Codice Civile Competenze
comprendere l’organizzazione e la gestione strategica delle imprese industriali
gestire il sistema delle rilevazioni aziendali
riconoscere la funzione informativa del bilancio
Lezioni
Le imprese industriali: generalità e classificazioni – la gestione delle imprese industriali e i suoi processi – i settori e gli aspetti della gestione – la contabilità generale e il Piano dei conti delle imprese industriali – le scritture relative alle immobilizzazioni materiali – i contributi pubblici alle imprese – assestamenti di fine esercizio: completamenti e integrazioni – assestamenti di fine esercizio: rettificazioni e ammortamenti – scritture di fine periodo – il bilancio d’esercizio: funzioni e principi – il sistema informativo di bilancio secondo il Codice Civile – lo Stato patrimoniale – il Conto economico – la Nota integrativa – i criteri di valutazione – la Relazione sulla gestione e l’informativa supplementare – il bilancio in forma abbreviata – la struttura del bilancio secondo i principi contabili IAS/IFRS.
Tempi di attuazione
Settembre – Ottobre - Novembre
Unità B – Le analisi di bilancio per indici e per flussi e la revisione legale dei conti
Per capire se un’impresa opera in condizioni che ne rendano possibile la sopravvivenza, occorre analizzarne con attenzione i dati di bilancio per cogliere lo “stato di salute” (patrimoniale, finanziario ed economico) della gestione. In questa unità esamineremo la metodologia delle analisi per indici, partendo dalla rielaborazione dello Stato patrimoniale e del Conto economico per proseguire con il calcolo e l’interpretazione dei principali indicatori che se ne possono ricavare. Mediante l’analisi per flussi, poi, vedremo come si redigono i rendiconti finanziari, documenti che fanno percepire in quale misura i fenomeni (reddituali e patrimoniali) che hanno caratterizzato la gestione hanno determinato la variazione complessiva delle risorse finanziarie dell’azienda. Concluderemo, infine, con alcuni cenni alla normativa sulla revisione legale dei conti.
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Obiettivi di apprendimento
Conoscenze
le funzioni e gli obiettivi delle analisi per indici e per flussi
le fasi dei processi di analisi e i criteri di riclassificazione dei bilanci
i diversi tipi di indicatori: la classificazione, il calcolo e l’impiego degli stessi
il coordinamento degli indici di bilancio e la loro lettura unitaria
la metodologia di analisi dei flussi di Ccn e di cassa e la formazione dei relativi rendiconti finanziari
le tipologie di auditing e la funzione dei revisori
la revisione legale dei conti: procedure e tipi di giudizio sul bilancio
Abilità
riclassificare il bilancio in funzione delle analisi
calcolare i principali indici di bilancio
coordinare gli indici a sistema e redigere una relazione interpretativa
determinare il flusso finanziario prodotto dalla gestione reddituale
ricostruire e rappresentare le variazioni finanziarie “patrimoniali”
redigere il rendiconto finanziario dei flussi di Ccn e dei flussi di cassa
redigere una relazione interpretativa del rendiconto finanziario
leggere e interpretare una relazione di revisione del bilancio Competenze
analizzare ed interpretare i dati di bilancio
individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica e fiscale con particolare riferimento alle attività aziendali
Lezioni L’interpretazione della gestione e le analisi di bilancio – la riclassificazione finanziaria dello Stato patrimoniale – la rielaborazione del Conto economico – l’analisi della situazione patrimoniale – l’analisi della struttura finanziaria – l’analisi della struttura economica – il coordinamento degli indici di bilancio – analisi sequenziali di bilancio: esame di un caso – analisi di bilancio per flussi: generalità – la metodologia dell’analisi dei flussi di capitale circolante netto – il rendiconto delle variazioni di capitale circolante netto – il rendiconto finanziario delle variazioni di liquidità - la revisione della contabilità e del bilancio: norme e procedure.
Tempi di attuazione
Dicembre - Gennaio
Unità C – Le imposte sul reddito d’impresa La disciplina civilistica che regola la redazione del bilancio d’esercizio si discosta, talvolta anche in modo assai significativo, dalla normativa fiscale in materia di determinazione del reddito d’impresa. In questa unità, allora, dopo aver esaminato i fondamentali principi fiscali relativi al reddito d’impresa, analizzeremo le principali norme da cui scaturiscono le variazioni da apportare al reddito di bilancio per trasformarlo nel reddito fiscale. A tal fine ci avvarremo di
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opportune esemplificazioni concrete e ci soffermeremo, in particolare, sul procedimento di determinazione dell’IRES e dell’IRAP.
Obiettivi di apprendimento
Conoscenze
il concetto di reddito d’impresa ai fini fiscali
i principi fondamentali ai quali si ispirano le norme fiscali sui componenti del reddito d’impresa
la relazione tra il reddito contabile e il reddito fiscale
le norme del TUIR relative ai principali componenti del reddito d’impresa e le conseguenti variazioni fiscali in aumento e in diminuzione
le imposte che colpiscono il reddito d’impresa
la differenza tra variazioni permanenti e variazioni temporanee: imposte differite e imposte anticipate
la dichiarazione dei redditi d’impresa e i versamenti Ires e Irfef
l’Irap: nozioni generali e base imponibile
Abilità
individuare i soggetti ai quali imputare i redditi d’impresa
cogliere le cause delle divergenze tra reddito di bilancio e reddito fiscale
applicare il metodo LIFO a scatti per la valutazione fiscale delle rimanenze
calcolare gli ammortamenti fiscalmente deducibili
valutare la deducibilità fiscale delle spese di manutenzione, riparazione, ammodernamento, ecc.
individuare e determinare le principali variazioni fiscali in aumento e in diminuzione del reddito d’impresa
calcolare l’Ires dovuta e quella di competenza
calcolare l’Irap di una S.p.A. industriale
Competenze
determinare le imposte dirette
individuare le differenze tra valutazione civilistica e fiscale.
calcolare il reddito fiscale d'impresa e le basi imponibili per ciascuna imposta diretta
Lezioni Il reddito fiscale d’impresa: concetto e principi generali – i ricavi, le plusvalenze e le sopravvenienze attive – altri componenti positivi del reddito fiscale d’impresa – la valutazione fiscale delle rimanenze – l’ammortamento delle immobilizzazioni materiali e immateriali – i canoni di leasing e le spese di manutenzione e riparazione – la svalutazione fiscale dei crediti commerciali – il trattamento fiscale degli interessi passivi – altri componenti negativi del reddito d’impresa – la liquidazione e il versamento delle imposte sul reddito: l’Ires – l’Irap e la sua determinazione – imposte differite e imposte anticipate.
Tempi di attuazione
Febbraio
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Unità D – La pianificazione strategica e il sistema di programmazione e controllo della gestione
In un ambiente dinamico e complesso, la gestione delle imprese deve fondarsi su una razionale attività di previsione, di programmazione e di controllo. In questa unità parleremo della gestione strategica d’impresa, analizzandone le fasi fondamentali, ed esamineremo poi gli strumenti di programmazione e di controllo della gestione, con particolare riferimento alle varie metodologie di calcolo dei costi e al loro impiego nelle scelte gestionali. Affronteremo, inoltre, le tematiche relative all’elaborazione del budget d’esercizio e all’impiego del sistema di reporting per analizzare e valutare i risultati raggiunti. Infine, tratteremo del business plan, esaminandone la funzione, la struttura e i contenuti.
Obiettivi di apprendimento
Conoscenze
il processo di pianificazione strategica e le sue fasi
la programmazione e il controllo della gestione
l’oggetto della contabilità analitica e le differenze con la contabilità generale
le principali classificazioni e la metodologia di calcolo dei costi
la break-even analysis
i costi standard e il sistema di budgeting
il sistema di reporting
il business plan
Abilità
classificare i costi secondo vari criteri
rappresentare graficamente i costi fissi e i costi variabili
calcolare i costi di prodotto e di processo secondo configurazioni a costi pieni e a costi variabili
applicare la break-even analysisi a concreti problemi aziendali
risolvere alcuni problemi di scelta
redigere i budget settoriali e il budget d’esercizio
analizzare gli scostamenti tra dati standard e dati effettivi e individuare interventi correttivi
costruire business plan Competenze
applicare i principi e gli strumenti della programmazione e del controllo di gestione, analizzandone i risultati
Lezioni La gestione strategica d’impresa – la definizione degli obiettivi e l’analisi dell’ambiente – la formulazione e la realizzazione del piano strategico - il controllo dei costi: la contabilità analitica – i costi delle imprese industriali: classificazioni e configurazioni – la metodologia del calcolo dei costi di prodotto – la contabilità a costi pieni o full costing – la contabilità a costi variabili o direct costing – l’activity based costing – i costi nelle decisioni aziendali – la break-even analysis – il controllo di gestione e i suoi strumenti – il budget annuale e la sua articolazione – la formazione dei budget settoriali – il budget degli investimenti e il budget finanziario – il budget generale d’esercizio – il controllo budgetario e il sistema di reporting – l’analisi degli scostamenti nei costi – l’analisi degli scostamenti nei ricavi e nel
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risultato industriale – il business plan: parte descrittiva – il business plan: il piano economico-finanziario
Tempi di attuazione
Marzo - Aprile
Unità E – politiche di mercato e piani di marketing Questa unità è interamente dedicata alla trattazione delle strategie di marketing messe in atto da Apple per i suoi prodotti e aiuta a comprendere il ruolo delle strategie nel creare una “brand image” di particolare successo.
Obiettivi di apprendimento
Conoscenze
il marketing: concetto, tipologia e funzioni
il piano di marketing: concetto, elaborazione, attuazione e verifica
gli strumenti di marketing: ciclo di vita del prodotto, politiche di vendita, attività promozionali
Abilità
raccogliere dati, elaborarli e interpretarli per studiare il comportamento dei consumatori e delle imprese concorrenti
collaborare all’elaborazione di piani di marketing in relazione alle politiche di mercato di un’azienda
individuare, in casi ipotizzati, il marketing mix per il lancio di nuovi prodotti
rappresentare graficamente (in casi concreti) gli andamenti delle vendite e individuare le fasi del ciclo di vita di un prodotto Competenze
riconoscere e interpretare le tendenze dei mercati locali, nazionali e globali per coglierne le ripercussioni in un dato contesto
inquadrare l’attività di marketing nel ciclo di vita dell’azienda e realizzare applicazioni con riferimento a specifici contesti e a diverse politiche di mercato
Lezioni La strategia di marketing – i prodotti del nuovo millennio: iPod e iTunes – l’innovazione di prodotto: l’iPhone, un cellulare rivoluzionario – la scelta controcorrente: l’Apple Store - Smartphone Wars: il confronto tra Apple e samsung – il futuro.
Tempi di attuazione
Maggio METODI DI INSEGNAMENTO I vari argomenti del piano di lavoro saranno svolti facendo ricorso a diverse metodologie per sviluppare negli studenti abilità e competenze diverse in funzione degli obiettivi fissati:
la lezione frontale nei momenti introduttivi e di raccordo tra le varie unità didattiche;
lo studio dei casi, per sviluppare la capacità di costruzione di modelli ed evitare un apprendimento meccanicistico e frammentario;
la scoperta guidata per sviluppare la creatività;
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il problem solving per sviluppare le capacità logiche;
esercitazioni individuali guidate dal docente ed esercitazioni di gruppo allo scopo di consolidare le conoscenze acquisite.
STRUMENTI DI LAVORO Saranno utilizzati: il libro di testo, altri testi per argomenti particolari e per approfondimenti, quotidiani economici, riviste specializzate, il Codice civile, il TUIR, manuali tecnici, sussidi multimediali e lavagna interattiva multimediale.
LABORATORIO INFORMATICO L’utilizzo del laboratorio è previsto durante l’intero anno per un’ora settimanale. Le maggiori competenze informatiche acquisite dagli studenti permetteranno una più efficace integrazione interdisciplinare nell'analisi di problemi aziendali scelti per sviluppare la metodologia di lavoro concordata.
ATTIVITA’ INTEGRATIVE L’efficacia dell’insegnamento sarà verificata periodicamente tramite l’analisi dei risultati dell’intera classe. Qualora detti risultati si ritenessero insoddisfacenti, in riferimento agli obiettivi minimi prefissati, si imposterà un lavoro di recupero generale o personalizzato impiegando metodologie e strumenti diversi da quelli usati in precedenza nello svolgimento delle unità didattiche.
VERIFICHE E VALUTAZIONE Le verifiche formative per il controllo in itinere del processo di apprendimento saranno effettuate con modalità differenti quali domande orali, dibattiti, esercitazioni individuali o di gruppo, controllo del lavoro svolto a casa. Le verifiche sommative per il controllo del profitto ai fini della valutazione saranno proposte al termine delle varie unità didattiche o alla fine di unità didattiche tra loro collegate. Si utilizzeranno i parametri di valutazione definiti dal Dipartimento disciplinare e concordati con il Consiglio di classe, tenuto conto degli orientamenti del Collegio dei docenti. In particolare, nella valutazione finale, si terrà conto dei livelli di partenza dei singoli alunni e del gruppo classe e dei progressi o regressi constatati. Le verifiche orali e scritte saranno strutturate in modo da considerare la conoscenza, la comprensione, la capacità di applicazione, la capacità di analisi, la capacità di sintesi. Erice, 20/11/2016 L’insegnante
Prof. Pietro Castiglione
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ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE “ SCIASCIA e BUFALINO”
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO
ERICE (TP)
ANNO SCOLASTICO 2016/2017 PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE
CLASSE 5 D Indirizzo: Amministrazione Finanza e Marketing
Articolazione: Sistemi Informativi Aziendali
Disciplina: Informatica prof. Giuseppe Spezia
Competenze disciplinari:
11. Utilizzare le reti e gli strumenti informatici
12. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi e flussi informativi
13. Utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata
d’impresa per gestire il sistema delle rilevazioni aziendali e realizzare attività
comunicative
UNITÀ TEMATICA N. 1
TITOLO: I sistemi operativi
TEMPI (ore): 15 TEMPI (mesi): settembre - novembre
COMPETENZE DISCIPLINARI: 1, 3
ABILITÀ/CAPACITÀ CONOSCENZE
a. Comprendere il funzionamento dei sistemi operativi
Classificazione dei sistemi operativi Sistemi operativi per ambienti batch,
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real time e time sharing Il kernel: politiche di scheduling della
CPU, processi,thread, interrupt e context switch
Concorrenza e multiprogrammazione Mutua esclusione Gerarchie di memoria Memoria virtuale, tecniche di overlay Cenni alla gestione delle periferiche Il file system
UNITÀ TEMATICA N. 2
TITOLO: Progettazione database: approfondimenti
TEMPI (ore): 25 TEMPI (mesi): durante tutto l’anno
COMPETENZE DISCIPLINARI: 2,3
ABILITÀ/CAPACITÀ CONOSCENZE
b. Documentare con metodologie standard le fasi di raccolta, archiviazione e utilizzo dei dati
Progettazione Data Base Il livello concettuale (il modello
Entity/Relationship: Entità, Associazioni, Attributi ) Il modello logico
Il Linguaggio SQL: approfondimenti
EVENTUALI NOTE ILLUSTRATIVE DEL PERCORSO DIDATTICO Revisione e approfondimenti di argomenti dello scorso anno. In particolare l’approfondimento verrà portato avanti partendo dallo svolgimento di esercizi tratti da prove dell’Esame di Stato degli anni passati
UNITÀ TEMATICA N. 3
TITOLO: Applicazioni di rete
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TEMPI (ore): 25 TEMPI (mesi): ottobre novembre
COMPETENZE DISCIPLINARI: 1
ABILITÀ/CAPACITÀ CONOSCENZE
c. Progettare, realizzare e pubblicare si Internet pagine web statiche e dinamiche
Accessibilità, validazione e usabilità di un sito Utilizzo dei CSS Il web 2.0
Script lato server Generazione pagine web dinamiche Active Server Pages SQL embedded
UNITÀ TEMATICA N. 4
TITOLO: reti e internet
TEMPI (ore): 35 TEMPI (mesi): gennaio - marzo
COMPETENZE DISCIPLINARI: 1
ABILITÀ/CAPACITÀ CONOSCENZE
d. Organizzare la comunicazione in rete per migliorare i flussi informativi
Introduzione alle reti di computer Il modello client/server Classificazione per estensione Classificazione delle LAN per topologia Classificazione per modalità di Apparati di rete (hub, switch, router) La commutazione di circuito e la
commutazione di pacchetto Il modello ISO/OSI Internet
Storia e architettura Internet Indirizzi IP Protocollo TCP Nomenclatura dei domini (DNS) ISP e indirizzi pubblici WWW e i servizi Web server e protocolli Posta elettronica (POP, SMTP, IMAP) Impatti delle applicazioni multimediali
sulle reti La sicurezza in rete
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Tipologie di attacchi Meccanismi di controllo degli accessi Metodi di prevenzione Backup e Restore Firewall Crittografia e firma digitale Posta elettronica certificata Scambio sicuro di informazioni via web:
protocolli sicuri Wireless e mobile computing
Cenni sui tipi di trasmissione Modulazione del segnale Principali standard wireless Problemi caratteristici delle applicazioni
mobili e senza fili (interferenze, intercettabilità, roaming)
Access point e schede di rete Tecniche di sicurezza nelle reti Wireless
METODOLOGIE
Le indicazioni metodologiche sono volte ad individuare delle strategie operative intese a
creare situazioni problematiche dove l’alunno sarà portato prima a formulare un’ipotesi di
soluzione, poi a ricercare la soluzione più idonea.
L’insegnamento per problemi non esclude però che il docente faccia ricorso e alla lezione
frontale e ad esercizi di tipo applicativo allo scopo di consolidare le nozioni apprese dagli
allievi e per fare acquisire loro una sicura padronanza dei procedimenti risolutivi.
Nel predisporre l’itinerario didattico si farà in modo da mettere in luce analogie e
connessioni tra argomenti appartenenti al modulo, allo scopo di realizzare l’integrazione e
di facilitare la comprensione degli stessi da parte degli allievi.
Continui input saranno di stimolo agli alunni per un apprendimento attivo e partecipe, in
modo che essi saranno i veri protagonisti delle attività svolte in classe usufruendo della
guida continua del docente.
L’azione didattica faciliterà l’apprendimento e nello stesso tempo il recupero di alunni che
mostrano difficoltà e carenze.
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Per ogni modulo saranno predisposte delle ore per eventuali recuperi o approfondimenti in
base ai risultati ottenuti dalle verifiche formative e sommative. Per quanto riguarda il
recupero si effettuerà un ripasso delle conoscenze fondamentali con mappe concettuali o
facendo uso della didattica breve, lavori di gruppo con leader ecc.
L’attività di approfondimento si attuerà tramite la risoluzione di problematiche
interdisciplinari legati soprattutto a problemi di economia aziendale e matematica.
Inoltre, in sede di consiglio di classe si segnaleranno quegli alunni, se è necessario, per
indirizzarli agli interventi didattici-educativi.
VERIFICHE FORMATIVE E SOMMATIVE, VALUTAZIONE
Per la valutazione di ogni singolo alunno si terrà conto del livello di partenza, della sua
partecipazione al dialogo educativo, del suo impegno, della sua capacità di analisi e di
rielaborazione e del profitto raggiunto. La valutazione, quindi, non si limiterà solamente ad
un controllo dell’abilità nella risoluzione dei problemi ma verterà su tutte le tematiche,
tenendo conto se ogni alunno ha raggiunto pienamente o parzialmente le finalità e gli
obiettivi stabiliti.
Durante il corso dell’anno si procederà ad effettuare delle verifiche formative che servono
per il controllo in itinere del processo di apprendimento e sono collocate alla fine di ogni
unità didattica. Si proporranno test, esercizi su traccia interrogazioni breve, lavori di
gruppo, laboratorio ecc. Alla fine di ogni modulo (composto di una o più unità didattiche) si
effettueranno le verifiche sommative per il controllo del profitto e il raggiungimento degli
obiettivi prefissati. Tale verifica consisterà nella risoluzione di esercizi e problemi con
difficoltà di diverso livello. Il numero delle verifiche sommative previste sono almeno due
scritte e due orali per ogni quadrimestre. La scala adottata per la misurazione della
valutazione sono i numeri che vanno da uno a dieci. Per assicurare la trasparenza sarà
comunicato il voto e la griglia di valutazione (per i compiti scritti) e commentando il perché
del voto attribuito, cioè quali sono stati gli elementi presi in considerazione.
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ISTITUTO TECNICO STATALE “L.SCIASCIA-BUFALINO” Erice Programmazione Disciplinare di Scienze Motorie e Sportive Anno scolastico 2016/2017 Docente: Prof.ssa Alaimo Cristina Classe 5 ^ D Presentazione della classe La classe è costituita da 19 studenti variamente assidui nella presenza. Tutti gli alunni presentano caratteristiche fisiche adeguate alla loro età e alla fase auxologica. Il grado di apprendimento motorio appare più che sufficiente e quasi tutti mostrano disponibilità ad acquisire nuove esperienze motorie. Obiettivi generali
Conoscenza del corpo umano
Miglioramento delle qualità fisiche
Conoscenza degli sport individuali e di squadra
Informazione sulla salute e prevenzione degli infortuni
Consolidamento del carattere e del senso civico Verifiche
Osservazioni in itinere
Prove pratiche
Prove teoriche Metodologia La metodologia varierà secondo le singole unità didattiche e terrà conto delle capacità e delle esigenze dei singoli alunni. I metodi di insegnamento adottati saranno i seguenti:
14. lezione frontale con dimostrazione del gesto tecnico 15. metodo analitico 16. metodo globale
Criteri di valutazione Nella valutazione si terrà conto oltre che delle verifiche indirizzate per la conoscenza del grado di conseguimento degli obiettivi didattici, anche della partecipazione, dell’impegno e dell’interesse mostrato verso le attività proposte e del risultato riferito alle potenzialità di partenza dell’alunno. La valutazione si arricchirà di verifiche scritte che riguardano gli aspetti teorici della disciplina.
Programma delle attività Unità di apprendimento 1: TEST D’INGRESSO SULLE QUALITA’ MOTORIE DI BASE Competenze: -Espressioni motorie fondamentali ContenutI: -Lancio della palla ,salto in lungo da fermi, flessione del busto avanti da seduto, vari tipi di corsa, esercizi in circuito, prove di rapidità, destrezza e coordinazione, prove d’equilibrio Obiettivi:
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-Testare la forza degli arti superiori e inferiori -Testare la flessibilità -Testare la coordinazione -Testare l’equilibrio Unità di apprendimento 2: I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA TEORIA E DELLA METODOLOGIA DELL’ALLENAMENTO Competenze: -Acquisizione dei metodi di allenamento -Acquisizione della capacità di trasferire le competenze acquisite in realtà ambientali
diversificate
Contenuti:
-La preparazione fisica e l’allenamento
-I principi dell’allenamento
-La periodizzazione dell’allenamento
Obiettivi: -Conoscere le metodologie dell’allenamento -Comprende la procedura di una seduta di allenamento -Comprendere i benefici dell’allenamento Unità di apprendimento 3: MIGLIORAMENTO DELLE QUALITA’ FISICHE Competenze: -Varie esperienze motorie in attività di resistenza, forza ,velocità Contenuti: -Attività aerobiche -Attività anaerobiche -Attività di potenziamento Obiettivi: -Miglioramento delle capacità fisiche generali -Miglioramento del gesto motorio-Miglioramento delle risposte agli stimoli Unità di apprendimento 4: LE QUALITA’ CONDIZIONALI Competenze: -Conoscere ed analizzare le qualità condizionali: forza –resistenza –velocità -Classificare vari tipi di forza, resistenza, velocità Contenuti: -Studio teorico delle varie forme di forza; resistenza; velocità -Allenamento delle qualità condizionali Unità di apprendimento 5: CONOSCENZA DEGLI SPORT Competenze: -Attività sportive fondamentali -Partecipazione al gioco -Riconoscere la cultura sportiva Contenuti:
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-Fondamentali di gioco nella pallacanestro ,nella pallavolo, nel calcio -Tecnica di gioco -Regole di gioco -Atletica leggera: tecnica delle varie discipline -Il nuoto(vari stili ) Obiettivi: -Conoscere i giochi sportivi di squadra -Conoscere le regole di gioco -Conoscere gli sport individuali Unità di apprendimento 6: APPARATI E SISTEMI DEL CORPO UMANO: L’APPARATO MUSCOLARE E LA CINESIOLOGIA MUSCOLARE Competenze: -Riconoscere i fondamenti che regolano il movimento -Riconoscere gli effetti del movimento sul corpo umano Contenuti: -Le proprietà del muscolo -L’azione muscolare e i tipi di contrazione -L’energia muscolare -L’attivazione neuro –muscolare -Principali muscoli del corpo umano Obiettivi: -Conoscere apparati e sistemi del corpo umano -Conoscere gli effetti del movimento sull’apparato muscolare e sul sistema nervoso -Conoscere i muscoli che determinano il movimento dei vari segmenti corporei Unità di apprendimento 7 : INFORMAZIONI SULLA SALUTE
Competenze: -Conoscere sane abitudini di vita -Conoscere le controindicazioni delle sostanze dopanti ,dell’alcol e del fumo Contenuti: -Educazione alimentare(alimentazione e sport; integratori alimentari; disturbi alimentari) -Le droghe e gli effetti collaterali -Il fumo : rischi e pericoli -Il doping e le sostanze dopanti Obiettivi: -Saper riconoscere cattive abitudini di vita e saper trasferire il concetto di benessere al proprio modo di essere -Saper discriminare i danni provocati dalle sostanze tossiche Unità di apprendimento 8 :PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI Competenze: -Conoscere le nozioni di primo soccorso -imparare a prevenire gli infortuni CONTENUTI -Il primo soccorso
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-Alterazioni e traumi a carico dei vari apparati -i principali traumi nello sport Obiettivi: -Conoscere i principali traumi -Conoscere gli interventi da fare in caso di infortunio -Conoscere le tecniche di primo soccorso Unità di apprendimento 9 : ALLA SCOPERTA DELLA NATURA E DEL TERRITORIO: IL TREKKING Competenze: -Conoscere il proprio territorio -Sapersi orientare -Muoversi all’aria aperta Contenuti: -L’escursionismo e il trekking -L’equipaggiamento -I sentieri -Escursione ad Erice percorso CAI M-601 TRAPANI 25/11/2016
L’Insegnante
Prof.ssa Cristina Alaimo
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I.I.S.S. “SCIASCIA E BUFALINO”
A.S. 2016/17 Classe 5a ERICE/VALDERICE Materia: RELIGIONE CATTOLICA Indirizzo: TUR e AFM/SIA Docenti prof.sse Alastra Caterina – Elvira Lipari
1 modulo
2 modulo
3 modulo
TITOLO
Gli uomini cittadini del mondo La partecipazione dell’uomo nella società. Gli uomini chiamati a realizzarsi nel lavoro La dottrina sociale della Chiesa
Il mondo chiamato alla salvezza
Obiettivi
Prendere coscienza che è necessario realizzare se stessi nella comunità umana.
Scoprire i valori e i legami profondi che uniscono gli uomini e i popoli.
Scoprire il lavoro come vocazione e realtà entro la quale maturare e realizzarsi.
Scoprire che ciascun uomo è chiamato a costruire la città per l’uomo in un ordine sociale e civile rispettoso dell’uomo stesso, senza mai strumentalizzare il potere.
Saper vagliare che fra tutte le svariate forme di felicità offerte all’uomo quella di Cristo è l’unica per i cristiani che garantisce la salvezza.
Contenuto
L’uomo e la società, i mali che affliggono l’umanità: fama, malattie, violenza, guerre. I mezzi di comunicazione e loro utilizzo
Tolleranza e pluralismo;
Cooperazione,
Solidarietà e volontariato.
L’occupazione; il lavoro e i lavori; l’ambiente di lavoro; i beni appartengono all’uomo; dignità dell’uomo soggetto del lavoro e non schiavo di ciò che produce; il bene comune. Grandi fenomeni economici, sociali e politici: rivoluzione industriale, le diverse ideologie; Tradizione della Chiesa; Dottrina sociale: dalla Rerum Novarum alla Centesimus Annus. La politica: valore e coinvolgimento; impegno di tutti per il bene comune; i cittadini e le pari opportunità; situazione politica attuale.
L’alleanza fra DIO e gli uomini; l’alleanza del Sinai; le Dieci Parole. I mali del mondo: male e peccato; la salvezza dell’uomo; l’unione a Cristo; Cristo, VIA VERITÀ E VITA.
Competenze generali
Sviluppare un ma<turo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto col messaggio cristiano, aperto all’esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale
Competenze
(saper essere)
L’alunno sarà
in grado di:
Discutere sulla necessità di criteri etici per l’azione politica. Rilevare il valore del modello politico ispirato ai valori cristiani.
Sensibilizzarsi verso la situazione di povertà di vaste aree del mondo. Rilevare il valore del contributo dell’insegnamento sociale della chiesa. Discutere e riconoscere la necessità di uno stile di vita differente.
Essere consapevole dei propri atteggiamenti non ispirati a solidarietà ed equità.
Tempi di svolgimento
Ottobre Novembre
Dicembre-Gennaio Febbraio
Marzo-Aprile Maggio
Criteri di valutazione
a) Conoscenza degli argomenti; b) capacità di analisi e sintesi; c) capacità di rielaborazione personale.
Strumenti di
Metodologia didattica e strumenti utilizzati Lezione frontale, metodo induttivo e deduttivo, libro di testo, riviste, documenti sacri e profani, audiovisivi.
Difficoltà incontrate ed azioni per il recupero Si ovvierà alla mancanza
d’interesse, d’impegno e alla scarsa partecipazione al dialogo scolastico per mezzo di visione di filmati e ricerche interattive
Note
Gli alunni con disabilità seguiranno la stessa programmazione della classe per obiettivi minimi.
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valutazione Verifica tradizionale, questionari, in
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terventi, interesse e partecipazione al dialogo edu
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cativo.
L’insegnante, aderirà ai progetti o alle attività promossi dalla Diocesi che si possa ritenere abbiano una ricaduta positiva
sui discenti.
La docente Prof.ssa Alastra Caterina