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29 gennaio

Rassegna 29 gennaio

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rassegna 29 gennaio

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29 gennaio

pagina 4

Mignottocrazia , il libro

che fece arrabbiare

il papà dell’ex igienista

L’ 11 gennaio scorso, a pochi giornidall'avviso di garanzia per SilvioBerlusconi, ma con Nicole Minetti già

indagata e lo scandalo festini e Ruby già pubblico, lagiovane consigliere regionale del Pdl parla con la suaassiste Clotinde di una situazione insopportabile e leracconta di aneddoto. Suo padre in libreria ha apertoMignottocrazia, il libro di Paolo Guzzanti, e ci ha

trovato un intero capitolo dedicato alla figlia. Dice laMinetti: “Poi Clo, scusami se ti interrompo ma tu sai...io ti ho chiamato, io ti ho chiamato quel giorno che eroa Milano coi miei genitori e dentro a una libreria e mi èvenuto il trip di comprare M i g n o t t o c ra z i a di PaoloGuzzanti? [….] certo, sì, però tu immaginati io dentrouna libreria con i miei genitori che apro un libro e trovouna roba del genere, son cose cioè porca puttana, che

lascia stare che uno ci passi sopra, se ne fotta, lasciaperdere, chi se ne frega, lascia perdere, tu sai bene chisei, poi arrivi a un punto in cui ti girano i coglioni [...]Clo, cazzo, anche i miei genitori, anche mio padre mi fa’porca puttana va bene tutto’ mi fa, ‘però finire, su unlibro dentro le librerie, non è il massimo’, cioè ma poi,capito, non c'era la Faggioli, non c'era la Marysthell,c'era Nicole Minetti”.

di Ferruccio Sansa

L e tempeste sui giornali, isondaggi che calano, laChiesa “turbata”, la crisiinternazionale e il Medio

Oriente che va in pezzi. Vabbè,le feste ad Arcore non le fermanessuno. È il 13 gennaio 2011quando Nicole Minetti mandaun messaggio all’amica FlorinaMarincea: “Amo’, lui c’è saba-to...!! Dobbiamo andare assolu-tamente... Tu hai qualche ami-ca carina che possiamo porta-re . . ? ”. Non è l’unica occasione:a ottobre, quando i legali delpremier stavano affannosa-mente compiendo le loro in-chieste difensive e avevano ca-pito che tirava una brutta aria,bè, ad Arcore si festeggiava.“Papi c’è?”, chiede una ragazzapreoccupata. “Papi viene saba-to”, viene rassicurata.Ma no, non c’è soltanto il mon-do di Silvio intorno al quale ruo-tano soubrette disinvolte e pre-fetti che ricevono con tutti glionori ragazzine fidanzate dispacciatori. A leggere le 600 pa-gine inviate dalla Procura allaCamera trovi che la protagoni-sta è lei: Nicole Minetti. L’ig ie-nista dentale-soubrette-consi-gliere regionale e chissà che al-tro. Dalle sue intercettazioniemerge una visione del mondoprecisa, una determinazioneda far paura. Un sistema di po-tere: la minettocrazia. No, Mi-netti non è uno dei cento, millepersonaggi che ruotano intor-no al presidente e cercano dispremerlo. Nicole si è costruitauna rete che dalla pulizia deimolari arriva fino alle massimestanze del potere, perché la ra-gazzina di Rimini è consapevo-le, come si capisce dalle inter-cettazioni, di conoscere trop-pe cose sul primo ministro.

ECCO NICOLE che sembraperdere la testa nelle ultime in-tercettazioni, quando nel Palaz-zo ormai appaiono le crepe, mache forse in realtà è lucida e lan-cia messaggi a lui, a Silvio, attra-verso i verbali dei pm: “Lui purdi salvare il suo culo flaccido,capito, lui non gliene frega nien-te”. Nicole è una delle poche,pare dalle intercettazioni, chesa dire “no” al presidente. Altroche un Paolo Bonaiuti e un San-dro Bondi. Minetti ha argomentivalidi per fare leva sul presiden-te: “Parlo con Gianca che parlicon il pres... Visto che lui nonmi chiama... Gli faccio prenderepaura... E gli faccio dire da Gian-ca che lo deve fare se…”, scrivein un sms Minetti il 13 gennaioscorso, quando ormai non puònon sapere di essere intercetta-ta. È sempre Nicole una dellepoche che “osa” opporsi a Papiaddirittura andando in vacanzacontro la sua volontà. All’amicaClotilde confida: “Si fa i cazzisuoi, capisci? Ma no, gliel’ave vodetto io che partivo, ma ancheperché non c’è niente di malecapito? Non sta né in cielo, né inter ra”. Ecco il ritratto della cor-

te di re Silvio, dove capita cheun’ig ienista-soubrette-consi-gliere regionale abbia in manole carte che contano. È Nicole,si capisce dalle intercettazioni,dal turbine di telefonate in cui laconsigliera regionale del Pdlspende tempo ed energie a par-lare di mono-bi-trilocali che de-vono essere distribuiti alle ra-gazze del Bunga bunga (un mec-canismo che andava avanti al-meno fino a due settimane fa). Èsempre Minetti che tiene i rap-porti con il San Raffaele, l’ospe -dale dove lei lavorava e che èguidato da don Verzé, fedelissi-mo del Cavaliere. “Nicole dice aMaristhelle di aver sentito lui, alquale ha riferito delle visite den-tistiche di Aris e Maristhelle. Luiha detto che andava bene eche ci avrebbe pensato lui.Poi problemino di linea:Nicole, rispondendo aidubbi di Maristhelle, sucome “farà lui”, diceche avrebbe trovato leiil modo. Nicole consi-glia di chiamarlo aRoma e di accenna-re al fatto che an-drà al San Raffaelee di suggerirgli

di dare i preventivi a Nicole”.Difficile dire se sia Berlusconi ausare lei oppure il contrario.Certo il mito del Cavaliere sem-pre al lavoro rischia di essere in-taccato dalle intercettazionidelle ragazze di Arcore. Comequella volta che deve declinareun invito di Nicole: “Guarda so-no a casa, ma tra poche ore par-to per Parigi perché ho un’as -semblea di Mondadori a cui nonposso non andare”. Poi –si sfogaNicole – ho sentito Barbara, ho

sentito altre ragazze e mi hannodetto che lui a tutte aveva datouna versione diversa, a chi ave-va detto che c’aveva la febbre, achi ha detto che andava a trova-re un amico all’ospedale, aun’altra ancora aveva detto cheandava a Napoli per i rifiuti, al-lora ho detto ‘bè, vabbè, boh sivede che c’avrà i cazzi suoi’.L’ho richiamato a casa due voltein un giorno dopo... di lì a duegiorni lui non mi ha richiamato,non ha risposto, non me l’hanpassato e mi hanno continuato adire che non c’era, e quando fancosì è perché lui fa dire di nonesserci, ho saputo che quella se-ra stessa ha fatto una cena e hachiamato su cani e porci allora

mi girano i coglioni. Io daquel giorno non l’ho piùchiamato, non gli ho più

scritto niente, non gliho fatto gli auguri dicapodanno, ma luinon ha fatto... lui hafatto altrettanto...però a questo puntoio ho riflettuto e mison fatta un esamedi coscienza... ionon ho trovato unbuon motivo percui avrei dovuto

prendere la cornettae chiamarlo, lui ne ave-

va mille, per cui stavoltadoveva farlo lui, ok? E io me

ne fotto se lui c’ha le crisi d’i-dentità, crisi di quel cazzo che

vuoi tu, gelosia”. Già, intercet-

LA NOTTE DELLA QUESTURA Il 27 maggio è lei che chiama il Cav

Le bugie di Michelle, l’amica di Ruby a

SENZA IMPEDIMENTI R i p re n d o n oi processi che agitano il Caimano

tazioni che sembrano quasi dia-ri di adolescenti inquiete. Ma il“lui” è il primo ministro. E l’im -magine del Cavaliere ne esce apezzi. Botte di obice sul suoego. Non soltanto perché si bec-ca del “culo flaccido” dalla Mi-netti.

IL PEGGIO deve ancora veni-re. È la sera del 23 ottobre 2010quando Nicole Minetti e l’amicaBarbara Faggioli si mettonod’accordo per la serata ad Arco-re. C’è un gran traffico, i mila-nesi sono tutti piantati nel traf-fico, ma Nicole fila dritta perchéha il pass per la corsia preferen-ziale. Ecco un altro dettagliodella Minetticrazia. Barbara do-manda: “Ma perché, tu dormilì?”. Nicole: “Non lo so, può es-

s e re ”. Barbara annotano gli in-vestigatori “s o s p i ra ”. Poi sbotta:“Minchia! No, io no, non ce lafaccio. No, zero, proprio nonc’ho voglia. Mi viene il vomito apensarci oggi. Giuro”.

I processi che Berlusconi voleva lasciare inibernazione, magari per sempre, riprendo-

no inesorabili dopo che la Corte costituzio-nale ha inviato le motivazione della sentenza,che ha raso al suolo il legittimo impedimento“ad premier e ministri”. Ieri il Tribunale di Mi-lano ha fissato per il 28 febbraio la ripresa delprocesso sulla compravendita dei diritti tvMediaset. Il presidente del Consiglio è impu-tato di frode fiscale insieme ad altre 11 per-sone, fra cui Fedele Confalonieri. Per evitaredi azzerare il processo e farlo ricominciare dinuovo, il Csm ha disposto la riapplicazionedel presidente della prima sezione penale,Edoardo D’Avossa, che è giudice a La Spezia.Il dibattimento era stato sospeso il 19 aprile,già nella fase delle prove testimoniali. La di-fesa si era appellata al legittimo impedimentospeciale, presentando un certificato di Palaz-zo Chigi con impedimenti per i tre mesi suc-cessi, ma il Tribunale si è rivolto alla Consultacontro la legge che obbligava il giudice ad ac-

cogliere la richiesta senza poter valutare sel’impedimento fosse assoluto. Quando ri-prenderà il processo Mediaset potrebbe es-serci già stata la decisione del gip sulla richie-sta di giudizio immediato per Berlusconi chela procura si appresta a chiedere per il casoRuby. Non sono state ancora stabilite le datedel processo Mills e dell’udienza preliminareMediatrade, sospesi sempre nell’attesa delladecisione della Consulta. È il processo Millsquello che il premier teme di più anche se,come il processo Mediaset, non arriverà a unasentenza definitiva grazie alla prescrizionedovuta alla ex Cirielli, una delle leggi ad per-sonam. Ma Berlusconi non vuole una sentenzaneppure di primo grado e per il processo Mil-ls potrebbe esserci anche quella d’appello.Probabilmente di condanna, dato che il cor-rotto, ma prescritto, avvocato Mills è stato ri-conosciuto colpevole di aver testimoniato ilfalso “ nell’interesse di Berlusconi” in cambiodi 600 mila dollari. Antonella Mascali

Indagatrice: “Miha detto di doverandare a Parigiper Mondadori,ma ad altreragazze ha datoversioni diverse”

LA MINETTOCRAZIAIl sistema di potere della donna che dà del “culo flaccido”

al premier e minaccia: “Gli faccio prendere paura”

L’ORGIA DEL POTERE

di Gianni Barbacetto

N on la racconta giusta, Michelle labrasiliana. Ha un ruolo centrale nella

scena centrale del caso Ruby: la notte inquestura, il 27 maggio 2010, quandoSilvio Berlusconi fa pressioni per libe-rare la “nipote di Mubarak”. È lei – dice– a chiamare Silvio Berlusconi per av-visarlo che Karima El Mahroug, in arteRuby, è stata fermata per furto. È lei achiamare in questura Nicole Minetti. Èlei, alla fine, a portare la ragazza a casasua. Ma Michelle Coinceicao Santos Oli-veira, 32 anni, mestiere incerto, casa aMilano in zona Navigli, su quella nottecontinua a imbrogliare le carte, anchedavanti ai magistrati Ilda Boccassini eAntonio Sangermano, che la interroga-no il 14 gennaio. Tanto che i due pm laavvertono che potrebbero incriminarladi favoreggiamento, trasformandola datestimone in indagata. Michelle raccon-ta alcune cose vere e alcune cose false.

Distinguerle non è facile. Ma è essen-ziale, per capire come s’attiva la reteche scatta il 27 maggio, in protezione diRuby. Alcune delle bugie di Michelleriguardano la sua vita e la sua attività.Dichiara di fare “l’indossatr ice”, manon sa dire per quali stilisti lavora. Al-cuni testimoni sostengono che faccia laprostituta. Lei, alla fine, ammette sol-tanto di non aver mai avuto una suafonte di reddito: “In pratica sono sem-pre stata mantenuta dagli uomini concui sono stata”. Ma questo fa parte dellasua vita privata.

PIÙ INTERESSANTI i suoi rapporticon Berlusconi e il mondo berlusconia-no. Con il ragionier Giuseppe Spinelli,per esempio, l’ufficiale pagatore, quelloche prepara le buste con i soldi per leragazze. Dice di non conoscerlo: “Riba-disco di non conoscere questa perso-na”. Eppure gli parla al telefono proprioil 27 maggio, alle 21.20: lo provano i

tabulati telefonici. Che cosa gli chiede?Dice di non conoscere neppure Cate-rina Pasquino detta Katia, la donna cheospitava Ruby e che il 27 maggio, dopoaver chiesto consiglio a Lele Mora, ladenuncia per furto, provocandone il fer-mo in questura. Non la conosce? Eppurequella notte Michelle parla al telefonocon Katia per ben dodici volte. Che cosale dice? Davanti ai magistrati, sostiene:“Ho scoperto che la Katia che io cono-scevo e quella che aveva denunciato Ru-by erano la stessa persona soltanto dopogli accadimenti del 5 giugno, e cioèquando, a seguito di un litigio, io e Rubyci siamo picchiate a vicenda e lei andòvia di casa”.“Ma lei si rende conto della inverosimi-glianza di queste sue dichiarazioni?”, lechiedono i magistrati. Eppure Michellecontinua a non chiarire, a non spiegare.Non spiega neppure la sua agenda, cosìben organizzata, con, accanto ai nomi, lequalifiche: “Augusto, cliente”; “M a rc o ,

La sua amicaBarbaraFaggiolisulle nottia Arcore: “Se cipenso mi vieneil vomito”

Sabato 29 gennaio 2011

a Rubacuor i

di Antonio Massari

L a “dignità politica” aitempi di Silvio Berlu-sconi si svela in pochepagine d’i n t e rc e t t a z i o -

ni telefoniche: nei dialoghitra Nicole Minetti, consiglie-re regionale della Lombardiae la sua assistente, ClotildeStrada, che le consiglia – ap-pena due settimane fa – didire tre cose al premier. Ledue donne hanno appena fi-nito di discutere sull’ultima“prefer ita” del premier:“Una montenegrina - dice Ni-cole - una scappata di casa,

una zingara... cioè hai pre-sente una zingara? Più è di-sperata meglio è”. “È il suotipo no? - risponde Clotilde -finché non lo metterà nei ca-sini, questa sarà il suo ti-po...

DETTO QUESTO, a pre-scindere da questo, bisognache tu, in maniera molto tran-quilla, e in maniera moltochiara, gli fai capire tre cose:uno, che sei una ragazza, chesei più intelligente di tuttequelle... da cui lui è abituatoad essere circondato. Due,che non è in debito con te, losarà in debito eternamentenella situazione in cui ti seivenuta a trovare, e che quin-di, comunque, sarebbe orache lui cominciasse a muove-re il culo. Numero tre, checomunque tu sei un consi-glie... che lui, ti ha fatto di-ventare un consigliere regio-nale e che come tale tu co-munque hai una dignità... Po-litica intendo eh? Sto parlan-do di dignità politica”. Nicoleconcorda e - come annotanogli inquirenti - si spinge in unparagone di caratura ministe-

riale: “Prende a esempio l’at-teggiamento della Carfagna edella Prestigiacomo” che, se-condo Clotilde, “hanno da di-re molto meno di lei”.Ecco cos’ha da dire, invece,la Minetti, sul suo ruolo po-litico: “Lui pensa di avermimessa lì e di avermi fatto con-tenta, che a me non me nefotte un cazzo”. Il punto èche se a Nicole non gliene“fotte un cazzo”, a Berlusconigliene importa anche meno,ed è la stessa Nicole ad am-metterlo: “A lui non glienefrega niente, io ho capitoquesto. (...) Per la prima volta- riflette la Minetti - ho rea-lizzato che lui non mi ha datoquel ruolo perché pensavache io fossi idonea e adatta.Mi ha dato quel ruolo – con-tinua a riflettere - perché inquel momento è la prima co-sa che gli è venuta in mente”.Non solo. “E se non ci fossistata io, ma ci fosse stataun’altra - conclude - l’av re bb edato a un’a l t ra ”. La signoraClotilde spiega che a Roma,con “quelle che lui ha messoin giro”, va anche “pegg io”.Intanto c’è chi, qualche dub-bio, sul senso di un futuro inpolitica, se l’è fatto venire: èla 25enne Barbara Faggioli.Ne parla, sempre con Nicole,l’8 gennaio, che ancora unavolta dimostra la propria af-fezione al parlamento regio-nale: “Tesoro - dice Nicole -,se noi riusciamo a fare quellacosa di cui ti ho parlato... iodo le dimissioni, cioè, sta ro-ba (la politica, ndr) è una robache ti rovina la vita, ti rovina irapporti, ti logora... devi ave-re un pelo sullo stomaco co-me una casa...”. “La politicano”, dice Barbara a Nicole,“cade lui cadiamo noi (...) Alui gli fa comodo capito? (...)A lui gli fa comodo mettereme e te in Parlamento, per-ché dice: ‘Bene, me le son le-vate dai coglioni le pagano lostipendio lo Stato’ ...i cittadi-ni no?”.

EPPURE UN TEMPO,Barbara e Nicole discutevanodegli apprezzamenti politiciricevuti dal premier e punta-vano al Parlamento: “Ah bè –diceva Nicole nell’a gosto2010, cioè appena 5 mesi fa -m’ha chiamato di domenica em’aveva chiamato per farmi icomplimenti, perché tutti glidicevano che ero bravissimae tutte ‘ste cose, ha detto: oh,mi raccomando eh! Cioè, al-lora, sei dei miei, di qua di là. . .”. “Sì, anche a me l'ha det-to”, risponde Barbara, “mel’ha detto davanti alla Rosi, aMaria Rosaria Rossi (deputatadel Pdl, ndr)”. Ad agosto la Mi-netti era fiduciosa: “Ve d i a m o .Comunque meno male unpo’ di gavetta l’ho fatta. Non

pensare che Mara (Carfagna,ndr) ne abbia fatta tanta dipiù”. “Ma stai scherzando?”,la interrompe Barbara, “pr i-ma di diventare ministro èstata un anno in Parlamentoa m o re ! ”. La Minetti è ottimi-sta: “Se si va a elezioni a di-cembre io ci son stata sei me-si”. Barbara è pessimista: “Maè appena uscita la roba tua!(...) e poi lui, adesso è un mo-mento delicatissimo (...).Non è questione di gavetta omeno, te l’a s s i c u ro ”.

STANDO ALLE PAROLEdi Barbara, Berlusconi neavrebbe affidato la gestione aGiancarlo (il senatore Serafi-ni, ndr), dicendogli: “Mi rac-comando, seguimele tu...perché lei e la Nicole le vo-glio portare lì”. È che il mo-mento politico è delicato:“Non è il fatto di gavetta onon gavetta”, continua Barba-ra, “è relativo quello fidati(...). Il fatto di questo momen-to che lui, cioè, cazzo guardache è brutto se va ad elezioni!Hai capito? Cioè non può ri-schiare nessun tipo di scan-dalo. Un conto è se va a ele-

zioni anticipate tra sei mesi,forse. No? Che le cose si sonoun po' più calmate. No? E al-lora è un... è un tipo di di-scorso, ma adesso...". La Mi-netti a questo punto confes-sa: ""Vuoi la verità? Sai che ionon ci andrei a Roma? Ba’, chicazzo me lo fa fare? Pensaci.Alla fine guadagnerei uguale,perché guadagni duemila eu-ro in più. Chi se ne frega perduemila euro. Io me ne sto lìdove sono. Tanto poi io sto daDio lì. C'ho la mia casa, la miapalestra, c'ho il mio fidanza-to". Barbara Faggioli invecenon ha alternative: "Di pros-simo immediato c'è questo ebasta per me. Le regionali sontra cinque anni. E non pensoche ho la voglia di aspettare.Cinque anni! A trent'anni.Noo. Le parlamentari o sontra due anni e mezzo, o sonoadesso, o sono di nuovo tracinque anni per me. Quindiio devo sperare di entrare oadesso o tra due anni e mez-zo. No? Capito?".

Le “arcorine”hanno un modello: Mara

L’ASCESA POLITICA?BASTA UN ANNO IN PARLAMENTO

La consiglierare g i o n a l evuole un seggioa Montecitorio:“Un po’di gavettaio l’ho fatta”

L’ORGIA DEL POTERE

E nellei n t e rc e t t a z i o n ile onorevoliPdl diventano“quelle chelui ha messoin giro”

pulizia”; “Ruby, troia”. Come ha cono-sciuto Silvio Berlusconi, di cui aveva bentre numeri privati in agenda (come nep-pure qualche ministro)? Michelle lo rac-conta così: “Io ho conosciuto il presi-dente del Consiglio tramite il mio ex fi-danzato, A.D., la persona che mi ha por-tato in Italia dal Brasile”. Chi è A.D.? Unimprenditore molto vicino a Berlusconi,un suo “amico”, racconta la donna. “Ioero la sua amante, perché lui era spo-sato. Lui in pratica mi pagava l’appar-tamento... ad Affori”.

DOPO TRE ANNI, il rapporto conA.D. si spezza. È il febbraio 2009. “Quan-do è finita la nostra relazione, io sonorimasta in mezzo a una strada, perché miaveva detto di avermi intestato l’appar-tamento dove io vivevo, e poi ho sco-perto invece che non era vero... Io nonsapevo che cosa fare e siccome quandoavevo conosciuto il presidente Berlusco-ni mi aveva dato un suo recapito tele-

fonico e sapevo cheil mio ex amante eraamico del presiden-te Berlusconi, lochiamai, gli spiegaiche A.D. mi aveva la-sciato, che non sape-vo che cosa fare, chenon avevo una lira egli chiesi se potevaaiutarmi. Lui fu molto gentile e dispo-nibile dicendo: Vedrò quello che possofa re ”.Il 9 febbraio 2009 Michelle va ad Arcore.La racconta così: “Sono stata ricevuta daBerlusconi, c’erano anche altre personeperché se non ho capito male era in cor-so una riunione politica, io mi sono in-trattenuta col presidente del Consiglionon più di mezz’ora e gli ho fatto vederei documenti che io avevo. E cioé il do-cumento del Comune di Milano che miinvitava a lasciare l’appartamento di Af-fori e rimanemmo che lui si sarebbe in-

teressato della mia situazione. Ho pro-vato poi successivamente a richiamarlo,ma non mi ha risposto”. Le celle tele-foniche la smentiscono ancora una vol-ta: era ad Arcore anche la notte dell’11luglio 2010. Non per una riunione po-litica. Ma la notte fatale è quella del 27maggio 2010, quando Michelle chiamaBerlusconi, poi Nicole Minetti, e portainfine la ragazza nella sua casa sui Na-vigli. “Io sapevo che Ruby esercitava lap ro s t i t u z i o n e ”, dichiara Michelle. Suquesto punto ha le idee chiare. Su tutto ilresto, lascia aperti troppi dubbi.

Karima El Mahroug, in arte Ruby Rubacuori (FOTO ANSA)

L’intervento di “Lui”

per risolvere il guaio

dell’auto con la droga

C’ era droga sulla macchina di NicoleMinetti prestata al fidanzato (poirestato per spaccio) di Maristhelle

Garcia Polanco. Un episodio che manda nel panico ilconsigliere regionale e che provoca l'intervento di unmisterioso “lui”, citato in una tesissima conversazione trale due. Gli inquirenti adesso vogliono assolutamentecapire chi sia questo lui. Minetti: “Lui mi chiama e mi dice:

‘guarda che mi ha chiamato un giornalista e mi ha dettoche è successo questo e questo e questo, che hannofermato un individuo sulla tua macchina con deglistupefacenti e che non è la prima volta’ mi fa ‘subito faiquesto, subito’ io lì per lì mi son messa a piangere, gli hodetto guarda che la macchina...". E ancora la Minetti: “Io tigiuro Marysthell, ti giuro io ti giuro su mio nipote, io eroqua, a un certo punto ero a cena, mi chiama la Barbara

Faggioli, no anzi mi scrive un messaggio e mi scrive‘richiamami è urgente’ ... mi dice che lui l'ha chiamata e gliha detto "chiama subito la Nicole e digli che devedenunciare la scomparsa della macchina". E poi sempre laMinetti aggiunge un particolare a Garcia: “Sta cosa èinspiegabile, è inspiegabile perché stando a quello che hadetto lui, in teoria se era vero la macchina la dovevanosequestrare, perché in effetti si è interessato dopo...”.

Il premier Silvio Berlusconi.Nella pagina a fianco,

l’ex igienista Nicole Minetti