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RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2016 DIREZIONE E VERIFICA SEGRETARIO GENERALE APPROVATO CONSIGLIO CAMERALE DELIBERA NR. 10 DEL 29.10.2015 RACCOLTA E ELABORAZIONE DATI UFFICIO CONTABILITA’ E BILANCIO

RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2016 · Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo 10 Nel secondo trimestre dell’anno si confermano segnali

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RELAZIONE PREVISIONALE E

PROGRAMMATICA 2016

DIREZIONE E VERIFICA SEGRETARIO GENERALE

APPROVATO CONSIGLIO CAMERALE DELIBERA NR. 10 DEL 29.10.2015

RACCOLTA E ELABORAZIONE DATI UFFICIO CONTABILITA’ E BILANCIO

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Premessa ................................................................................................... 5

1. LO SCENARIO ECONOMICO ......................................................................... 7

2. IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO .............................................. 12

3. LE RISORSE ECONOMICHE ........................................................................ 17

4. LE RISORSE UMANE .................................................................................. 20

5. GLI OBIETTIVI A SOSTEGNO DEL SISTEMA ECONOMICO PROVINCIALE ... 26

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

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Premessa

Il 2015 rappresenta un anno di transizione e in qualche misura di ri-posizionamento

per le Camere di Commercio, tenuto conto dei progetti di ridefinizione delle relative competenze avviati dal Governo.

In primo luogo, il taglio progressivo stabilito dal D.L. 24 giugno 2014, n. 90 convertito in Legge 114/2014, che ha portato alla diminuzione delle risorse derivanti dal

diritto annuale, del 35% nel 2015 e del 40% dal 2016, ha imposto una attenta valutazione non solo dell’entità delle risorse disponibili e quindi delle iniziative

realizzabili a favore del sistema economico locale, ma anche della mission degli Enti camerali.

La legge 3 agosto 2015, n. 124, “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”, all’articolo 10, ha dettato principi e criteri direttivi a

cui dovrà ispirarsi il Governo nell’adottare un decreto legislativo per la riforma dell’organizzazione, delle funzioni e del finanziamento delle Camere di Commercio, quali:

determinazione del diritto annuale a carico delle imprese; ridefinizione delle circoscrizioni territoriali, con riduzione del numero dalle

attuali 105 a non più di 60 mediante accorpamento di due o più Camere di Commercio; possibilità di mantenere la singola Camera di Commercio non accorpata sulla base di una soglia dimensionale minima di 75.000 imprese e

unità locali iscritte o annotate nel Registro delle imprese; ridefinizione dei compiti e delle funzioni, con particolare riguardo a quelle

di pubblicità legale generale e di settore, di semplificazione amministrativa, di tutela del mercato, limitando e individuando gli ambiti di attività nei quali

svolgere la funzione di promozione del territorio e dell’economia locale, nonché attribuendo al sistema camerale specifiche competenze, anche delegate dallo Stato e dalle Regioni, eliminando le duplicazioni con altre amministrazioni

pubbliche, limitando le partecipazioni societarie a quelle necessarie per lo svolgimento delle funzioni istituzionali;

riordino delle competenze relative alla tenuta e valorizzazione del Registro delle imprese, con particolare riguardo alle funzioni di promozione della trasparenza del mercato e di pubblicità legale delle imprese;

definizione di standard nazionali di qualità delle prestazioni delle Camere di Commercio, in relazione a ciascuna funzione fondamentale, ai relativi servizi

ed all’utilità prodotta per le imprese; riduzione del numero dei componenti dei Consigli e delle Giunte e

riordino della relativa disciplina, compresa quella sui criteri di elezione per

assicurare un’adeguata consultazione delle imprese, e sul limite ai mandati, nonché delle Unioni Regionali, delle Aziende Speciali e delle società controllate;

riordino della disciplina dei compensi dei relativi organi, prevedendo la gratuità degli incarichi diversi da quelli nei collegi dei revisori dei conti; definizione di limiti al trattamento economico dei vertici amministrativi delle Camere di

Commercio e delle Aziende Speciali.

La ridefinizione della mission delle Camere di Commercio dovrà rendere gli Enti camerali istituzioni maggiormente dinamiche, propositive, e semplici, al servizio delle imprese e di riferimento per l’avvio e lo sviluppo dei territori di competenza e delle

rispettive economie. In tal modo le Camere rafforzeranno il ruolo di vicinanza alle imprese e la capacità di risposta alle loro richieste e la funzione di raccordo degli attori

del sistema economico di riferimento.

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

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Per quanto riguarda il processo di programmazione dell’Ente, così come previsto dall’articolo 15 della Legge 580/1993, il Consiglio camerale è chiamato ad approvare

la presente Relazione Previsionale e Programmatica dell’anno 2016 che evidenzia i principali obiettivi strategici definiti per il prossimo anno e i relativi risultati attesi.

Considerato che il Consiglio camerale si è insediato soltanto nel marzo di quest’anno e

che ad oggi vi sono ancora numerose incertezze nel quadro istituzionale e operativo di riferimento, il Consiglio, nella sua funzione di indirizzo, rinvia la definizione del Programma pluriennale di mandato al momento in cui saranno chiarite a livello

normativo le funzioni delle Camere di Commercio e vi sarà certezza sulle relative modalità di finanziamento.

La definizione del Programma pluriennale di mandato potrà, di conseguenza, portare a

un riallineamento della programmazione 2016, in sede di aggiornamento del bilancio preventivo.

Il presente documento rappresenta comunque la base informativa per la predisposizione del Preventivo economico e del Piano della Performance 2016-2018 e

costituisce il necessario riferimento operativo anche per l’attività dell’Azienda Speciale Bergamo Sviluppo.

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

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1. LO SCENARIO ECONOMICO

Il ciclo internazionale è ancora in espansione nelle economie avanzate, grazie

soprattutto al consolidarsi della crescita negli USA. Il rallentamento dell’attività economica nei paesi emergenti, a seguito della crisi in Brasile e Russia, dei problemi del modello di sviluppo cinese, del calo dei prezzi delle materie prime e del rischio di

deflusso dei capitali dalle economie della periferia, indebolisce le prospettive del commercio mondiale e aumenta l’incertezza sui mercati finanziari. Nella prima metà

dell’anno è migliorata la situazione nell’Eurozona in conseguenza del calo dei prezzi del petrolio, dei tassi d’interesse a lungo termine e dello stesso valore dell’Euro, tre condizioni importanti che hanno sostenuto la stessa crescita dell’economia italiana.

Stime e previsioni nazionali

In Italia la ripresa è in corso dall’inizio dell’anno. Nel secondo trimestre del 2015 il prodotto interno lordo nazionale è cresciuto dello 0,3% sul trimestre precedente dopo una variazione del +0,4% nei primi tre mesi dell’anno. La variazione acquisita per il

2015, cioè quanto si registrerebbe a fine anno in caso di variazione nulla nei due restanti trimestri, è pari al +0,6 %.

Nel secondo trimestre dell’anno hanno dato un contributo positivo alla variazione del PIL le scorte e i consumi finali (soprattutto di beni durevoli) delle famiglie, mentre ha

sottratto punti alla crescita la domanda estera netta per via di una crescita delle importazioni superiore a quella dell’export.

0,7

0,5

0,4 0,4

0,2

-0,5

-1,0 -1,0

-0,7

-0,5 -0,5

-0,9

-0,1

0,1

0,0

-0,2 -0,2

-0,1

0,0

0,40,3

-1,2

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-0,8

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-0,2

0,0

0,2

0,4

0,6

0,8

1,0

370.000

375.000

380.000

385.000

390.000

395.000

400.000

405.000

410.000

I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II

2010 2011 2012 2013 2014 2015

%

Mil €

-valo

ri c

oncate

nati con a

nno d

i ri

feri

mento

=2010

CCIAA BG su dati Istat

Italia. PIL trimestrale (sx) e variazione congiunturale (dx)

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

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Segni di ripresa sono presenti anche sul mercato del lavoro: nel secondo trimestre dell’anno sono aumentati sia l’input di lavoro che il numero degli occupati (con una crescita concentrata tra i dipendenti e i lavoratori part-time); si è ridotto il ricorso alla

Cassa integrazione e il tasso di disoccupazione è diminuito su base annua. A fine settembre si sono registrati anche consistenti miglioramenti nel clima di fiducia

dei consumatori e delle imprese. Le previsioni economiche delle principali istituzioni internazionali e centri di ricerca sono state riviste al rialzo. Quelle formulate più di recente stanno convergendo verso

un dato positivo (tra il +0,7 e il +1) nel 2015 e un’accelerazione (tra il +1,1 e il +1,5) nel 2016.

Il quadro provinciale

La produzione industriale a Bergamo è in risalita dal 2013, ma gli ultimi trimestri hanno mostrato variazioni pressoché nulle. Le vendite sui mercati esteri compensano

la debolezza del fatturato interno, anche se affiorano primi segni di ripresa della domanda interna. L’indice della produzione è ancora in flessione nell’artigianato manifatturiero e, con attenuazione della caduta, nelle costruzioni. Segni positivi sono

invece comparsi nelle vendite del commercio e nel giro d’affari dei servizi. Le esportazioni hanno superato nel primo semestre del 2015 i 7 miliardi di euro a

prezzi correnti con una crescita del 3,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’export sul mercato interno europeo è aumentato del 3%. Le vendite sui mercati extraeuropei sono cresciute del 5,1% grazie all’indebolimento dell’euro sul

-2,5

-2,0

-1,5

-1,0

-0,5

0,0

0,5

1,0

1,5

I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II

2010 2011 2012 2013 2014 2015

Contributi alla variazione trimestrale del PIL

variazione scorte

domanda estera netta

investimenti

consumi finali delle AAPP

consumi finali delle famiglie

PIL

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

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dollaro, che ha compensato il rallentamento delle esportazioni verso alcuni mercati

emergenti.

La lenta fuoriuscita dalla crisi si accompagna ad una selezione della struttura imprenditoriale della provincia, con la crescita costante delle società di capitale ed una

altrettanto costante riduzione delle società di persona e delle imprese individuali. Rispetto ai livelli massimi raggiunti nel terzo trimestre del 2011 lo stock delle imprese

attive si è ridotto, a metà del 2015, di oltre 1.400 unità, in larga parte riconducibili ai settori dell’edilizia e dell’artigianato. Negli ultimi trimestri si sta tuttavia attenuando la tendenza ad una contrazione delle imprese operative.

In provincia risultano registrate a metà del 2015 poco meno di 96mila imprese, di queste 85.638 sono operative. Le oltre 67mila imprese con addetti impiegano

complessivamente, anche fuori dal territorio provinciale, circa 352mila addetti.

80,0

85,0

90,0

95,0

100,0

105,0

110,0

I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

CCIAA BG

Bergamo. Produzione industriale (indice 2005=100)

2.000

2.300

2.600

2.900

3.200

3.500

3.800

4.100

I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II IIIIV I II

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

CCIAA BG su dati Istat

Bergamo. Export (milioni € prezzi correnti)

-1,5

-1,0

-0,5

0,0

0,5

1,0

1,5

2,0

83.500

84.000

84.500

85.000

85.500

86.000

86.500

87.000

87.500

88.000

I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II

2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

CCIAA BG

Stock imprese attive (sx) Var % su base annua (dx)

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Nel secondo trimestre dell’anno si confermano segnali di miglioramento del mercato del lavoro con una netta riduzione della Cassa integrazione e un saldo positivo dell’occupazione industriale risultante dall’indagine campionaria. L’insieme delle

comunicazioni di assunzione e cessazione per i contratti di lavoro dipendente nel primo semestre del 2015 registra un saldo positivo, in aumento su base annua, e un

significativo incremento dei nuovi contratti a tempo indeterminato. Nella media dell’anno 2014 il tasso di occupazione in provincia di Bergamo è del 61,1% sulla popolazione dai 15 ai 64 anni – al di sotto della media regionale pari al

64,9% -. Il tasso di disoccupazione è al 7,4%, (8,2% in Lombardia). Le previsioni del sistema Excelsior indicano per il 2015 un saldo occupazionale, nel

settore privato, del -0,8 per cento, pari a circa 2mila lavoratori dipendenti in meno, con una perdita inferiore a quella prevista nell’anno precedente.

Il valore aggiunto e le stime per i prossimi anni

Secondo le stime di Prometeia, il valore aggiunto generato in provincia di Bergamo, dopo una prolungata caduta tra il 2007 e il 2012, sarebbe tornato a crescere leggermente nel 2013 (+0,2%) e nel 2014 (+0,2%).

BERGAMO - Imprese al 30 giugno 2015

Imprese di cui Imprese Imprese Addetti

Sezioni ateco 2007 registrate artigiane attive con addetti totali

(fonte: Inps) (I trim 2015)

A Agricoltura, silvicoltura pesca 5.038 152 5.006 2.770 6.225

B Estrazione di minerali da cave e miniere 68 11 56 43 423

C Attività manifatturiere 12.349 7.295 11.193 9.973 124.137

D Fornitura di energia elettrica, gas 190 1 179 46 379

E Fornitura di acqua; reti fognarie 229 79 211 179 2.484

F Costruzioni 20.372 14.818 18.806 15.693 42.435

G Commercio ingrosso e dettaglio; riparaz. auto 21.245 1.571 19.956 17.492 57.139

H Trasporto e magazzinaggio 2.475 1.447 2.258 1.962 18.310

I Attività dei servizi alloggio e ristorazione 6.480 851 5.736 5.079 21.364

J Servizi di informazione e comunicazione 1.981 291 1.850 1.287 5.289

K Attività finanziarie e assicurative 2.240 3 2.180 1.767 10.531

L Attivita' immobiliari 6.785 16 6.233 1.561 2.744

M Attività professionali, scientifiche e tecniche 3.662 564 3.421 2.175 8.769

N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi alle imprese 2.577 959 2.413 1.863 18.099

P Istruzione 413 48 391 292 3756

Q Sanita' e assistenza sociale 582 6 547 429 18.230

R Attività artistiche, sportive, intrattenimento 1.088 130 979 483 1.740

S Altre attività di servizi 4.315 3.552 4.192 3.856 9.232

NC Imprese non classificate 3.862 9 31 227 985

TOTALE 95.952 31.803 85.638 67.177 352.271

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

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Negli scenari di previsione di Prometeia, formulati nel luglio scorso, è prevista

un’accelerazione (+1,3%) nel 2015. Il confronto tra i tassi di variazione medi annui di Bergamo, Lombardia e Italia nel

periodo (2009-2013) della recessione e in quello (2014-2018) di fuoriuscita dalla crisi indica nel primo quinquennio per Bergamo una caduta, più marcata rispetto alle medie regionale e nazionale, di prodotto, reddito, occupazione (in termini di effettive unità di

lavoro) ed export deflazionato. Nel quinquennio successivo, la dinamica del prodotto (+1,6 medio annuo) risulterebbe

più vivace rispetto alle medie regionale e nazionale con una crescita della produttività, in termini di valore aggiunto per occupato, più elevata della stessa media regionale. Il contributo delle esportazioni si conferma fondamentale: il rapporto tra valore

dell’export e valore aggiunto salirebbe per Bergamo nello scenario di previsione fino al 45,5%.

Al termine dello scenario di previsione, nel 2018, il valore aggiunto pro-capite si porterebbe a oltre 28mila euro per abitante contro i 24mila euro della media nazionale e i 33mila euro della Lombardia e il tasso di disoccupazione tornerebbe al di sotto del

5%.

Bergamo. Valore aggiunto.

MIL € a prezzi concatenati in base 2010

(Prometeia, Scenari economici provinciali, luglio 2015)

Agricoltura Industria Costruzioni Servizi TOTALE

2000 235 9.258 2.771 17.574 29.838

2001 244 9.438 2.828 18.110 30.620

2002 236 9.623 2.997 18.350 31.206

2003 224 9.697 2.971 18.469 31.361

2004 249 10.264 3.156 18.203 31.872

2005 242 10.455 3.255 18.449 32.401

2006 251 10.849 3.187 19.447 33.733

2007 233 10.922 3.230 19.245 33.629

2008 270 10.218 2.993 18.554 32.035

2009 265 9.001 2.752 18.482 30.499

2010 268 9.395 2.673 18.119 30.455

2011 260 9.596 2.582 17.981 30.419

2012 272 9.299 2.466 17.707 29.744

2013 276 9.115 2.308 18.098 29.796

2014 275 8.978 2.335 18.264 29.853

Scenari al 2018 (Prometeia, luglio 2015)

(tassi di variazione medi annui 2009-2013 e 2014-2018 su valori a prezzi concatenati 2010, se non altrimenti indicato)

09-13 14-18 09-13 14-18 09-13 14-18

Esportazioni -0,6 3,4 -0,5 3,6 0,0 3,9

Importazioni -3,2 5,5 -2,9 5,8 -2,1 4,1

Valore aggiunto -1,4 1,6 -0,8 1,5 -1,4 1,0

Occupazione (unità totali di lavoro) -1,5 0,8 -0,8 1,0 -1,3 0,5

Reddito disponibile a valori correnti -0,4 2,2 -0,3 2,3 -0,4 1,9

Esportazioni/valore aggiunto (% a fine periodo) 41,6 45,5 32,6 36,1 26,0 29,9

Importazioni/valore aggiunto (% a fine periodo) 23,3 28,1 32,5 39,9 22,2 25,8

Valore aggiunto per occupato (*) 71,4 74,1 71,9 73,8 59,8 61,3

Valore aggiunto per abitante (*) 26,9 28,4 31,5 33,0 23,1 23,9

Tasso di occupazione (% a fine periodo) 41,6 42,5 42,8 44,0 36,8 37,5

Tasso di disoccupazione (% a fine periodo) 7,4 4,9 8,0 5,9 12,1 10,6

Tasso di attività (% a fine periodo) 44,9 44,7 46,6 46,8 41,9 41,9

(*) valori pro-capite a fine periodo (migliaia di euro)

BERGAMO LOMBARDIA ITALIA

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

12

2. IL CONTESTO NORMATIVO

Il contesto normativo di riferimento per gli enti camerali, attualmente in attesa di una

chiara definizione, rimane condizionato dai diversi interventi normativi, che dal 2007 in poi, hanno inciso nella autonomia di spesa e nella autonomia organizzativa

dell’ente.

Norme di contenimento delle spese - Legge 24.12.2007, n. 244 (Finanziaria 2008) e in particolare i commi 618, 619

e 623 dell’articolo 2, relativi alle misure di contenimento delle spese per

interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria agli immobili utilizzati dalle Pubbliche Amministrazioni e dei relativi versamenti, da effettuare entro il 30

giugno al bilancio dello Stato, vedasi circolare n. 3131 del 21.4.2008 con la quale il Ministero dello Sviluppo Economico dettava disposizioni applicative in materia.

- Art. 6 del D.L. 31.5.2010, n. 78 convertito con modifiche in Legge 30.7.2010, n. 122 e in particolare il comma 21 che impone il versamento a favore del bilancio

dello Stato, entro il 31 ottobre, delle somme provenienti da tali ulteriori riduzioni della spesa (che si vanno ad aggiungere a quelli già stabiliti dal D.L. 112/2008, trattasi di rimodulazione dei limiti per le seguenti tipologie di spesa:

studi e consulenza, pubblicità e rappresentanza, acquisto e esercizio autovetture, organismi collegiali) a cui se ne aggiungono altre (missioni,

formazione). - D.L. 6.7.2012, n. 95 (c.d. Spending Review) convertito con modifiche in Legge

7.8.2012, n. 135 contenente disposizioni urgenti per la revisione della spesa

pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini e in particolare il comma 3 dell’art. 8 che impone agli enti dotati di autonomia finanziaria che non ricevono

trasferimenti dal bilancio dello Stato, ferme restando le misure di contenimento della spesa previste dalle vigenti disposizioni, l’adozione di ulteriori interventi di razionalizzazione per la riduzione della spesa per consumi intermedi, in modo

da assicurare risparmi nella misura pari al 5% per il 2012 e al 10% a decorrere dal 2013, della spesa sostenuta nell’anno 2010, e il versamento a favore del

bilancio dello Stato delle somme provenienti da tali riduzioni (si veda in proposito la circolare del Ministero dello Sviluppo Economico n. 218482 del 22.10.2012, la circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze n. 31 del

23.10.2012 e la nota del Ministero dell’Economia e delle Finanze n. 3289 del 24.1.2013); i relativi risparmi sono da versare entro il 30 giugno all’Erario.

- Legge 24.12.2012 n. 228 (Legge di stabilità 2013) che ai commi 141 e 142 dell’articolo 1 stabilisce che le Amministrazioni Pubbliche, negli anni 2013 e 2014, non possono effettuare spese di ammontare superiore al 20% della spesa

sostenuta in media negli anni 2010 e 2011 per l’acquisto di mobili e arredi, e che le somme derivanti da tali riduzioni di spesa vanno versate annualmente,

entro il 30 giugno di ogni anno, all’Erario. - Legge 27.12.2013, n. 147 (Legge di stabilità 2014) e circolari del Ministero

dello Sviluppo Economico n. 119342 del 5.2.2014 e n. 34807 del 27.2.2014 che hanno fornito indicazioni applicative in merito al comma 322 dell’articolo 1 della medesima legge che modifica il comma 6 dell’articolo 18 della legge 580/1993

in ordine al regime applicabile alle variazioni compensative tra le diverse tipologie di spesa soggetta a contenimento di finanza pubblica che la Camera di

Commercio è autorizzata a effettuare, garantendo il conseguimento degli obiettivi generali e l’eventuale versamento dei risparmi dovuti a favore del bilancio dello Stato.

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- D.L. 24.4.2014, n. 66 convertito in Legge 23.6.2014, n. 89 che all’articolo 50

dispone un’ulteriore riduzione della spesa per consumi intermedi in misura pari al 5% della spesa sostenuta per consumi intermedi nel 2010.

Norme con impatto organizzativo

Il D.Lgs. 27 ottobre 2009, n. 150 “Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in

materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni” che riforma la disciplina del rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici intervenendo in particolare in tema di contrattazione

collettiva, di valutazione delle strutture e del personale delle amministrazioni pubbliche, di valorizzazione del merito, di promozione delle pari opportunità, di

dirigenza pubblica e di responsabilità disciplinare. Il D. Lgs. 15 febbraio 2010, n. 23 “Riforma dell'ordinamento relativo alle camere di

commercio, industria, artigianato e agricoltura, in attuazione dell'art. 53 L. 23 luglio 2009, n. 99”, con il quale è stato rivisto il ruolo delle Camere di Commercio, nonché i

compiti e le funzioni sul territorio e le modalità organizzative e la governance. Le Camere di Commercio sono definite come “enti pubblici dotati di autonomia funzionale” e lo svolgimento delle loro funzioni viene ancorato al “principio di

sussidiarietà di cui all’art. 118 della Costituzione” riconoscendone il ruolo di rappresentanza degli interessi delle comunità delle imprese.

Il D.P.R. 7 settembre 2010, n. 160 “Regolamento per la semplificazione ed il riordino della disciplina sullo sportello unico per le attività produttive, ai sensi

dell'articolo 38, comma 3, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”.

Il D. Lgs. 30/12/2010, n. 235 “Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, recante Codice dell'amministrazione digitale, a norma dell'articolo

33 della legge 18 giugno 2009, n. 69” che ha introdotto importanti modifiche al CAD (entrato in vigore il 25.1.2011), su cui si basa il processo di rinnovamento della P.A.

insieme al Decreto legislativo 150/2009. Il D.L. 24 gennaio 2012, n. 1 “Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo

delle infrastrutture e la competitività”, convertito nella legge 24 marzo 2012, n. 27 e il D.Lgs 6 agosto 2012, n. 147 che riconfermano il principio di libertà di iniziativa

economica, diminuendo i vincoli burocratici, nell’intento di aumentare il grado di concorrenzialità di determinati settori. Il sostegno all’imprenditorialità viene a essere un elemento portante delle riforme, con l’introduzione della società a responsabilità

limitata semplificata, costituita da persone fisiche che non abbiano compiuto i trentacinque anni di età, che – oltre a non sottostare a limiti per la formazione del

capitale sociale – possono avvalersi di facilitazioni fiscali e sgravio di spese notarili.

Il D.L. 83 del 22 giugno 2012 “Misure urgenti per la crescita del Paese” (c.d. Decreto Sviluppo), convertito nella legge 2012, n. 134, che ha introdotto diverse disposizioni incidenti sul Registro imprese, sulla regolazione del mercato, sulla tutela

ambientale, sul sostegno all’internazionalizzazione, sull’”Amministrazione Aperta”.

Il D.L. 18 ottobre 2012, n. 179 “Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese” (c.d. Decreto Crescita bis), convertito nella legge 17 dicembre 2012, n. 221, che disciplina l’Agenda digitale, lo Start up, le infrastrutture, gli investimenti esteri, il

Credito alle PMI.

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La legge 6 novembre 2012, n. 190 “Disposizioni per la prevenzione e la

repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”.

Il D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”, che ha definito ruoli, responsabilità e processi in capo alle PA e gli

organi di controllo.

Il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze 27 marzo 2013 che ha dettato nuovi criteri e modalità di predisposizione del budget economico delle Amministrazioni pubbliche in contabilità civilistica.

Il D.Lgs. 8 aprile 2013, n. 39 “Disposizioni in materia di inconferibilità e

incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico, a norma dell'articolo 1, commi 49 e 50, della legge 6 novembre

2012, n. 190”. Il D.L. 28 giugno 2013, n. 76 “Primi interventi urgenti per la promozione

dell'occupazione, in particolare giovanile, della coesione sociale, nonché in materia di Imposta sul valore aggiunto (IVA) e altre misure finanziarie urgenti” (c.d. Decreto

Lavoro), convertito nella legge 9 agosto 2013, n. 99, che prevede un coinvolgimento del sistema camerale per l’attuazione della garanzia giovani, oltre a modifiche alla disciplina delle start up semplificate.

Il D.L. 23 dicembre 2013, n. 145, “Interventi urgenti di avvio del piano

"Destinazione Italia", per il contenimento delle tariffe elettriche e del gas, per l'internazionalizzazione, lo sviluppo e la digitalizzazione delle imprese, nonché misure per la realizzazione di opere pubbliche ed EXPO 2015”, convertito nella legge 21

febbraio 2014, n. 9, che oltre all’avvio delle misure per attrarre gli investimenti esteri e migliorare l’ambiente d’impresa prevede che le Camere di Commercio rilascino

anche in lingua inglese i certificati che le imprese devono produrre nelle operazioni con l’estero (art. 5 c. 4) e formalizza la prassi per cui le Camere rilasciano le attestazioni di libera vendita e commercializzazione di vari prodotti e le certificazioni

dei poteri di firma necessarie per l’avvio di relazioni commerciali con l’estero.

Il D.L. 24 aprile 2014, n. 66 “Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale” (c.d. Decreto Renzi), convertito nella legge 23 giugno 2014, n. 89, che ha previsto il riconoscimento, per il 2014, di un’agevolazione (c.d. “bonus 80 euro”) a

favore dei lavoratori dipendenti e assimilati, la riduzione delle aliquote IRAP a decorrere dal 2014, la revisione del regime di tassazione delle rendite finanziarie e del

capital gain, il versamento in unica soluzione dell’imposta sostitutiva dovuta per la rivalutazione dei beni d’impresa, l’obbligo quasi “generalizzato” di utilizzo dei servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate e degli intermediari convenzionati per i

versamenti da effettuare con il mod. F24; l’obbligo di utilizzo della fattura elettronica dal 31.3.2015 nei confronti delle “altre” PA e delle Amministrazioni locali.

Il D.L. 24 giugno 2014, n. 90 “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari”, convertito nella legge 11

agosto 2014, n. 114, che ha avviato un percorso di riforma del sistema delle Camere di Commercio prevedendo che l’importo del diritto annuale dovuto alle

Camere stesse venga ridotto per l’anno 2015 del 35%, per l’anno 2016 del 40% e, a decorrere dall’anno 2017 del 50%. Ha inoltre previsto che le tariffe e i diritti siano

fissati sulla base di costi standard definiti dal Ministero dello Sviluppo Economico, sentite la Società per gli studi di settore (SOSE) S.p.A e l’Unioncamere, secondo criteri di efficienza da conseguire anche attraverso l’accorpamento degli enti

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e degli organismi del sistema camerale e lo svolgimento delle funzioni in

forma associata.

Il D.L. 24 giugno 2014, n. 91 “Disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento energetico dell'edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe

elettriche, nonché per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea” (c.d. Decreto Competitività), convertito nella legge 11 agosto

2014, n. 116, che ha definito nuove agevolazioni per il settore agricolo, agevolazioni fiscali a favore delle imprese che acquistano beni strumentali nuovi, la c.d. “super ACE” per le società quotate, novità in materia di capitale sociale e Collegio sindacale

per le società di capitali, l’iscrizione immediata nel registro imprese delle richieste alle quali sia allegato un atto notarile, con una accelerazione quindi degli adempimenti

della pubblicità legale delle imprese.

Il D.L. 12 settembre 2014, n. 132 “Misure urgenti di degiurisdizionalizzazione ed altri interventi per la definizione dell'arretrato in materia di processo civile”, che segna l’avvio del processo di riforma della giustizia civile.

Il D.L. 12 settembre 2014, n. 133 “Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la

realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attivita' produttive” (c.d. Sblocca Italia), che interviene in materia di infrastrutture, fondi EU,

edilizia, export, finanza per la crescita, Cassa Depositi e Prestiti, settore immobiliare.

Il D.Lgs. 21 novembre 2014, n. 175 “Semplificazione fiscale e dichiarazione dei redditi precompilata”, le cui principali semplificazioni riguardano il mod. 730 precompilato, il mod. IRE per le spese di riqualificazione energetica, l’esecuzione del

rimborso del credito IVA, la comunicazione dei dati delle dichiarazioni d’intento, la comunicazione delle operazioni black list, la “sospensione” dell’iscrizione al VIES, la

compilazione dei modd. Intra servizi, la ritenuta ridotta sulle provvigioni degli agenti, il limite di detraibilità degli omaggi ai fini IVA.

La legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015), che contiene disposizioni in materia di: bonus 80 euro (commi 12 – 15), TFR in busta paga (commi

26 – 34), Sospensione delle penalizzazioni per pensioni anticipate (comma 113), Incentivo alle assunzioni a tempo indeterminato (comma 118), Bonus bebè (comma 125), Promozione del made in Italy (comma 202), Blocco della contrattazione e

corresponsione dell’IVC (commi 254 – 255), Divieto di comando/distacco per il personale del comparto scuola (comma 331), Assoggettamento delle Camere di

commercio al regime di Tesoreria unica (commi 391 – 394), Razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie delle P.A. (commi 611 – 614), Scioglimento società e aziende speciali (comma 616), Applicazione del cd. "Split Payment" alle

pubbliche amministrazioni (comma 629), Tetto al trattamento pensionistico (comma 707).

Il Decreto 26 gennaio 2015 “Criteri e modalità per il deposito telematico dei titoli della proprietà industriale” che ha introdotto la variazione dello strumento

telematico per il deposito delle domande brevettuali, la previsione del deposito diretto all'UIBM e nuove modalità di versamento delle tasse e dei diritti attraverso il Modulo

F24. Il D.M. 30 gennaio 2015 in materia di Semplificazione in materia di documento

unico di regolarità contributiva (c.d. Durc on-line) che, dallo scorso 1 luglio, ha

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introdotto la nuova procedura per cui basta un semplice clic per ottenere, in tempo

reale, una certificazione di regolarità contributiva con una validità di 120 giorni e utilizzabile per ogni finalità richiesta dalla legge.

Il Regolamento Regione Lombardia 17 marzo 2015, n.1, entrato in vigore il 15 maggio 2015, relativo all'Albo regionale delle cooperative sociali, consorzi e organismi

analoghi, che trasferisce la competenza della tenuta e della gestione dell'Albo dalle Province alle Camere di commercio.

La legge regionale della Regione Lombardia 8 luglio 2015, n.19 “Riforma del sistema delle autonomie della regione e disposizioni per il riconoscimento della

specificità dei territori montani in attuazione della legge 7 aprile 2014 n.56 (disposizioni sulle città metropolitane, sulle provincie, sulle unioni e fusioni di comuni

– legge Del Rio)” che provvede al riordino delle funzioni conferite alle province, distinguendo le funzioni che restano confermate alle province da quelle trasferite alla

Regione, fra cui la gestione del sistema informativo agricolo e forestale di livello provinciale nonché le rilevazioni statistiche agricole previste dal programma statistico nazionale e dagli analoghi programmi regionali, in raccordo

con i sistemi informativi attivati presso le Camere di Commercio (L.R. 31/2008 art. 34 comma 1 lett. s).

La legge 3 agosto 2015, n. 124, “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”, che, all’articolo 10, fissa l’obiettivo di ridefinire la

mission delle Camere di Commercio e rafforzare la loro funzione di sostegno alle imprese, riducendone i costi e dimezzandone il numero.

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3. LE RISORSE ECONOMICHE

La stima, sulla base dell’ipotesi di consuntivo 2015, dell’indice di rigidità (che misura il rapporto tra oneri di struttura e costo del personale sui proventi correnti) è circa pari

60%, confermando il valore calcolato da Unioncamere nello studio che, nel 2014, riconosceva all’ente bergamasco il secondo posto nella classifica degli enti virtuosi, tenuto conto che la media nazionale si posizionava all’85,8%. L’indicatore misura

sinteticamente l’efficienza della struttura e il margine operativo per realizzare le politiche promozionali a favore delle imprese.

La solidità di bilancio trova il proprio presupposto nell’attenta gestione delle risorse economiche e strumentali e delle risorse umane. Al contenimento dei costi deve

continuare a corrispondere un incremento dell’efficienza organizzativa con parametri verificabili e misurabili, al fine di assicurare risorse per il sostegno alle imprese e al

tessuto economico territoriale, e di promozione dello sviluppo dell’economia locale. Allo scopo di mantenere un adeguato livello di interventi a favore delle imprese, l’Ente

continuerà nella propria linea di contenimento delle spese di funzionamento, anche grazie a un costante potenziamento delle forme digitali di comunicazione verso

l’esterno e al processo di telematizzazione di numerosi servizi. Il regolamento di contabilità consente di perseguire il principio del pareggio di bilancio

mediante l’utilizzo degli avanzi patrimonializzati. E’ possibile quindi che disavanzi economici siano “coperti” attraverso la diminuzione del patrimonio netto.

Decisioni che comportino un ammontare di oneri superiore al totale dei proventi devono essere però attentamente valutate con riferimento ai possibili effetti sulla

struttura patrimoniale e sulla sostenibilità finanziaria a medio-lungo termine di tali scelte.

L’analisi deve tener conto della composizione del patrimonio camerale nelle sue

componenti (attivo e passivo), della necessità di assicurare la copertura degli investimenti previsti nel piano annuale, e delle risorse da destinare agli interventi economici.

Il finanziamento degli interventi a sostegno dell’economia provinciale potrà essere

rafforzato destinando a tale scopo una quota, attentamente ponderata, degli avanzi patrimonializzati, tenuto conto peraltro che l’attuale incertezza sulla riorganizzazione del sistema camerale impone una impostazione prudenziale del

bilancio.

Tra le “fonti”, il diritto annuale, che proviene dal sistema imprenditoriale e costituisce la principale entrata del bilancio, in applicazione del disposto dell’articolo 28 del D.L. 90/2014 convertito in Legge 11.8.2014 n. 114, è previsto dal 2016 in

riduzione del 40% rispetto all’esercizio 2014.

La stima dei proventi da diritti di segreteria è stata ipotizzata sostanzialmente in linea con la stima di chiusura 2015.

La stima dei proventi dalla gestione di servizi e altre entrate riguarda in particolare contributi e rimborsi diversi e i ricavi per i servizi di natura commerciale

che sono previsti, per il 2016, in linea con la stima di consuntivo 2015.

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La previsione dei proventi dalla gestione finanziaria non tiene conto degli

eventuali dividendi delle partecipate e delle possibili riscossioni derivanti dalla dismissione di immobilizzazioni materiali e finanziarie.

La gestione finanziaria inoltre sconta gli effetti dell’assoggettamento delle Camere di Commercio al regime di Tesoreria Unica, e la riduzione degli interessi attivi riconosciuti sul conto fruttifero che dal 1° gennaio 2015 è pari allo 0,24% lordo.

Non sono stati in questa sede stimati le componenti straordinarie e di

rivalutazione/svalutazione delle partecipazioni, apprezzabili solo al momento di redazione dei bilanci d’esercizio.

Tra gli “impieghi”, la previsione degli oneri per il personale è attestata sui valori di consuntivo degli ultimi anni, a fronte del sostanziale blocco del turnover, e tiene conto

del previsto rinnovo contrattuale.

Gli oneri di funzionamento sono stati stimati in riduzione, anche in applicazione delle norme di contenimento delle spese per consumi intermedi disposte con il D.L. 95/2012 “spending review” e con il D.L. 66/2014.

E’ confermata l’attenzione al contenimento degli oneri per l’acquisizione di beni e

servizi, a fronte del significativo calo dei proventi. Si evidenzia la riduzione delle voci di spesa direttamente determinate in base all’entità del diritto (quote associative del sistema camerale).

Si deve evidenziare inoltre che le economie di spesa derivanti dalle manovre di finanza

pubblica sono neutralizzate dalla previsione di riversamento al bilancio dello Stato dei relativi risparmi, che per la Camera di Bergamo ammontano annualmente a quasi un milione di euro.

Per quanto riguarda gli ammortamenti e gli accantonamenti occorre tener conto

che nella voce è compreso l’accantonamento al fondo svalutazione crediti che rettifica i proventi del diritto annuale ed è calcolato sulla base della presunta esigibilità dei relativi crediti.

Dalla stima dei proventi e degli oneri si possono quantificare le risorse generate dalla

gestione e destinabili ad interventi economici. Una parte di dette risorse è da destinare all’Azienda Speciale in relazione ai progetti e iniziative previste.

Le proiezioni implicano un drastico ridimensionamento degli impieghi, avendo a

riguardo la sostenibilità dell’equilibrio economico e finanziario del bilancio. Gli importi non considerano eventuali contributi di soggetti terzi, e le eventuali risorse

ulteriori derivanti dal ricorso all’utilizzo degli avanzi patrimonializzati, con diminuzione del patrimonio netto nel limite della parte liquida effettivamente disponibile.

La previsione degli investimenti del 2016 dovrà tener conto dei necessari interventi di sostituzione delle dotazioni tecnologiche e informatiche e di alcuni interventi di

manutenzione straordinaria agli immobili di proprietà dell’Ente.

Nel prospetto che segue sono riassunte le ipotesi formulate:

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FONTI 2013 20142015

stima consuntivo

2016

stima preventivo

- Diritto Annuale 20.458.886€ 20.296.451€ 13.240.000€ 12.160.000€

- Diritti di Segreteria 5.553.663€ 5.286.128€ 5.010.000€ 5.000.000€

- Contributi Trasferimenti e altre entrate 905.690€ 895.384€ 450.000€ 450.000€

TOTALE PROVENTI CORRENTI 26.918.239€ 26.477.963€ 18.700.000€ 17.610.000€

PROVENTI FINANZIARI 686.217€ 934.032€ 655.000€ 40.000€

GESTIONE STRAORDINARIA 958.446€ 2.042.578€ 70.000€ 0

TOTALE FONTI (A) 28.562.902€ 29.454.573€ 19.425.000€ 17.650.000€

IMPIEGHI

- Personale 4.638.712-€ 4.387.108-€ 4.240.000-€ 4.220.000-€

- Funzionamento (comprese quote associative sistema camerale) -€ 5.815.048 -€ 5.939.153 -€ 4.950.000 -€ 4.940.000

- Ammortamenti e accantonamenti 4.927.792-€ 4.906.214-€ 3.115.000-€ 2.950.000-€

Svalutazione partecipazioni 908.326-€ 1.327.843-€ 300.000-€ -€

TOTALE IMPIEGHI (B) 16.289.878-€ 16.560.318-€ 12.605.000-€ 12.110.000-€

DISPONIBILITA' (A-B) PER INTERVENTI ECONOMICI 12.273.024€ 12.894.255€ 6.820.000€ 5.540.000€

2.362.887-€

9.182.887€

STIMA UTILIZZO AVANZI PATRIMONIALIZZATI 2015

STIMA INTERVENTI ECONOMICI 2015

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4. LE RISORSE UMANE

La Camera di Commercio di Bergamo ha assicurato negli anni una costante attenzione

nella gestione delle risorse umane e delle correlate risorse economiche, attraverso politiche di contenimento della spesa e scelte di razionalizzazione e riorganizzazione

delle attività e dei servizi interni, oltre che di monitoraggio periodico e di valutazione dei risultati finali.

La particolare attenzione riservata al necessario contenimento della spesa non può però ridurre l’impegno dell’Ente per un’adeguata continua crescita culturale e

professionale del proprio capitale umano, che è la principale garanzia di una gestione efficiente in grado di soddisfare gli standard qualitativi dei servizi richiesti dalle

imprese. La Camera di Commercio di Bergamo adotta un modello organizzativo ispirato alla

semplificazione e flessibilità delle strutture interne, basato sulla forte leva fornita dalla digitalizzazione dei servizi all’utenza e dei servizi interni, e fondamentalmente centrato

sulle esigenze e sulle specifiche attese del mondo imprenditoriale. L’attuale organigramma rispecchia tale impostazione e risulta articolato in tre aree

dirigenziali.

Le tre aree dirigenziali sono attualmente affidate alla responsabilità del Segretario Generale e di un dirigente, e alla collaborazione di funzionari di qualificata professionalità ed esperienza, posti a presidio degli otto servizi previsti

nell’organigramma.

In particolare si rileva che i servizi dedicati alla gestione di processi prevalentemente interni sono due e ad essi è assegnato il 20% del personale in servizio.

Si ricorda che con delibera n. 45 del 27.2.2014 l’Ente ha inquadrato, in esecuzione della sentenza n. 544/2013 della Corte d’appello di Brescia, sezione lavoro, e nelle

more dell’esito del ricorso presentato in Cassazione, una dipendente nella qualifica dirigenziale.

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PRESIDENTE

Il personale attualmente in servizio è pari a 101 unità e corrisponde al 75% della dotazione organica dell’Ente definita con delibera di Giunta nr. 55 del 27.3.2014 in

135 unità.

L’annuale programmazione del fabbisogno di personale è stata aggiornata con i seguenti provvedimenti di Giunta del 12 febbraio 2015:

- nr. 17 “Ricognizione delle condizioni di soprannumero e di eccedenza del

personale dell’Ente”, - nr. 18 ”Piano occupazionale anno 2015”,

con i quali si è preso atto della riduzione di personale verificatasi negli ultimi anni, (anche nel corso del 2015 si sono verificate cinque cessazioni dal servizio), ma in attesa di una ridefinizione delle funzioni degli enti camerali, si è disposto, in via

provvisoria, di provvedere ad eventuali assunzioni con mobilità volontaria esterna al fine di mantenere l’attuale consistenza di personale.

In esito ad una procedura di mobilità volontaria esterna, in data 1 settembre 2015 è stata assunta una unità di personale di categoria C, ed è attualmente in corso un’altra

procedura di mobilità per l’acquisizione di una unità di personale di categoria C.

La consistenza di personale ha risentito negli ultimi anni del persistente blocco del turn-over e ha subito una riduzione del 10% rispetto all’anno 2012, come evidenziato

nella seguente tabella, nella quale si riporta anche la stima di personale in servizio alla fine del corrente anno e a fine 2016.

SERVIZIO DELLA COMUNICAZIONE SEGRETARIO GENERALE

Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) e dei rapporti con la stampa

Ufficio gestione sito internet e intranet camerale

Ufficio segreteria

Progetti direzionali e di supporto

AREA 1

INTERNAZIONALIZZAZIONE,

PROMOZIONE E STUDI

AREA 2

ANAGRAFE E REGOLAZIONE

DEL MERCATO

AREA 3

GESTIONE RISORSE

Ufficio partecipazioni

SERVIZIO INTERNAZIONALIZZAZIONE E PROMOZIONE DEL SISTEMA

ECONOMICO E TERRITORIALE

SERVIZIO STUDI E

INFORMAZIONE ECONOMICA

SERVIZIO ATTIVITA’

ANAGRAFICHE

SERVIZIO

SPORTELLI ANAGRAFICI

SERVIZIO REGOLAZIONE DEL

MERCATO

SERVIZIO GESTIONE RISORSE

STRUMENTALI

SERVIZIO GESTIONE RISORSE UMANE E

FINANZIARIE

Ufficio internazionalizzazione

e promozione

Ufficio statistica, prezzi e biblioteca

Ufficio registro

delle imprese Ufficio attività complementari del registro

imprese (ACRI)

Ufficio marchi e brevetti

Ufficio metrico e delle attività ispettive Ufficio sanzioni amministrative e pratiche ambientali

Ufficio del personale Ufficio contabilità e bilancio

Ufficio diritto

annuale

Ufficio provveditorato Ufficio servizi informatici e strumentali

GIUNTA CONSIGLIO

Ufficio legale

Ufficio registri

albi e ruoli

Camera arbitrale e servizio di

conciliazione

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

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Nel 2016, qualora si verificassero cessazioni impreviste, l’Ente effettuerà una attenta analisi dei fabbisogni e delle possibili razionalizzazioni prima di procedere ad eventuali assunzioni.

Inoltre, va ricordato che la quantificazione delle risorse umane effettivamente

disponibili deve tener conto dell’applicazione di alcuni istituti normativi e contrattuali (part-time, congedi straordinari e parentali, permessi per cure, benefici di cui alla L. 5

febbraio 1992, n. 104, aspettative retribuite e non retribuite) che ne riducono sensibilmente la consistenza.

Per quanto riguarda le forme di lavoro flessibile, sono 33 i dipendenti (pari al 32,67%) che hanno un rapporto di lavoro part-time. Sono 13 i dipendenti che annualmente

hanno diritto di fruire di congedi straordinari, parentali e permessi a vario titolo. L’indice complessivo FTE (full time equivalent), che esprime il numero di risorse

umane a tempo pieno utilizzate nell’anno, è pari a 94,64 unità di personale, indice calcolato tenendo conto del personale con contratto di lavoro part time.

Le Pubbliche Amministrazioni devono garantire una elevata qualità di prodotti e servizi che richiede un costante incremento della conoscenza e dello sviluppo delle

competenze, così da avere vantaggi dall’evoluzione tecnologica e proseguire nel processo di semplificazione amministrativa.

La programmazione della formazione deve però tener conto delle risorse destinabili che a decorrere dal 2011 hanno subito una drastica riduzione ad opera dell’articolo 6 c. 13 del D.L 78/2010 convertito in Legge 122/2010. Il costo annuo è infatti

cristallizzato nella misura del 50% della spesa dell’anno 2009. L’Ente dovrà quindi valutare attentamente le esigenze formative in relazione agli

obiettivi dati e al rapporto costo/beneficio, privilegiando forme di trasmissione delle conoscenze con affiancamento, focus group. Il Piano formativo elaborato a cura dell’Unione regionale delle Camere di Commercio,

sulla base delle indicazioni e delle proposte avanzate dalle Camere della Regione, rappresenta uno strumento che offre vantaggi sia per le economie di scala che per i

risultati ottenuti tenuto conto che i corsi risultano aderenti alle specifiche tematiche che coinvolgono il sistema camerale.

La gestione a livello contrattuale e retributivo del personale dirigente e del personale del comparto è regolata dai relativi contratti collettivi nazionali di lavoro del comparto

Regioni e Autonomie Locali che sono in attesa di rinnovo dal 2009.

Personale in servizio

Categoria Dotazione

organica 31.12.2012

stima al

31.12.2015

Riduzione di

personale

2012-2015

stima al

31.12.2016

DIRIGENTI 3 3 3 0 3

D3 9 7 5 -2 5

D1 21 15 13 -2 13

C 64 52 45 -7 46

B3 22 21 21 0 21

B1 12 12 10 -2 10

A 4 4 4 0 4

TOTALE 135 114 101 -13 102

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

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Oltre alle disposizioni contrattuali, si applicano le leggi sul rapporto di lavoro

subordinato. Importanti interventi legislativi hanno negli ultimi anni inciso in diversi ambiti della

gestione, determinando: -il blocco delle retribuzioni, -il blocco dei fondi dedicati alla contrattazione decentrata integrativa,

-la riduzione del 50% delle spese per missioni, -la riduzione del valore dei buoni pasto,

-il blocco delle assunzioni di personale a tempo determinato, -la riduzione del 50% delle spese per la formazione e delle spese per missioni.

Si riportano nel seguito alcune tabelle che analizzano la composizione del personale dipendente per categoria giuridica di inquadramento, genere, età e titolo di studio.

Suddivisione di genere per categorie

Categoria di

inquadramento Uomini Donne TOTALE

Dirigenti 2 1 3

D 6 12 18

C 9 36 45

B 5 26 31

A 1 3 4

TOTALE 23 78 101

I dipendenti con rapporto di lavoro part-time sono distribuiti nelle categorie di inquadramento professionale come riportato nella seguente tabella:

1

12

36

26

3

Donne

Dirigenti

D

C

B

A

2

6

9

5

1

Uomini Dirigenti

D

C

B

A

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

24

Part-time per categoria e genere

Uomini Donne TOTALE

D 0 2 2

C 5 16 21

B 0 8 8

A 0 2 2

TOTALE 5 28 33

I dati relativi all’anzianità di servizio e all’età media dei dipendenti dell’Ente sono in linea con i dati medi del comparto Regioni e autonomie locali come indicati dall’Aran nell’ultimo Occasional paper predisposto sulla base dei dati trasmessi con il conto

annuale 2013. Anche nell’Ente le classi di età con maggior densità di dipendenti sono quelle tra 50 e 59 anni di età.

Classe di età Uomini Donne TOTALE % Media

comparto

fino a 39 anni 2 6 8 7,9 15,3

da 40 a 49 anni 9 30 39 38,6 33,2

da 50 a 59 anni 11 39 50 49,5 44,8

da 60 a 67 anni 1 3 4 4,0 6,7

TOTALE 23 78 101 100 100

Nella seguente tabella l’età media del personale viene rappresentata con la distinzione

per genere.

Il seguente grafico illustra invece i dati relativi all’anzianità di servizio del personale

evidenziando che la maggior parte dei dipendenti ha meno di vent’anni di servizio.

fino a 39anni

da 40 a 49anni

da 50 a 59anni

da 60 a 67anni

2

9 11

1

6

30

39

3

nr.

pe

rso

ne

Età media per genere

uomini

donne

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

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Dall’esame della tabella relativa al livello di istruzione del personale in servizio, si registra che il personale in possesso di un titolo di studio universitario è sensibilmente

maggiore (37%) del valore medio rilevato (21%) tra gli occupati nel comparto Regioni e autonomie locali, come indicato dall’Aran nell’ultimo Occasional paper.

Titolo di studio Uomini Donne Totale %

Media comparto

licenza media inferiore 3 10 13 13% 26%

licenza media superiore 11 40 51 50% 54%

laurea breve 0 3 3

37% 21% laurea 8 25 33

specializzazione post-laurea 1 0 1

23 78 101 100 100

fino a 10 anni diservizio

da 11 a 20 anni diservizio

da 21 a 30 anni diservizio

da 31 anni diservizio

16

48

25

12

nr.

pe

rso

ne

Anzianità di servizio

0

5

10

15

20

25

30

35

40

3

11

0

8

1

10

40

3

25

0

Titoli di studio

uomini

donne

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

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5. GLI OBIETTIVI A SOSTEGNO DEL SISTEMA ECONOMICO

PROVINCIALE

“Promuovere e supportare il sistema delle imprese sul territorio e garantire la

regolazione del mercato e la tutela dei consumatori” è la mission delle Camere di Commercio come definita nella legge 580/1993.

L’Ente deve continuare a porsi come punto di riferimento per i diversi soggetti del territorio (istituzioni, associazioni di categoria, ordini professionali, sindacati,

associazioni di tutela dei consumatori) e come luogo di tutela degli interessi del sistema economico, in modo da garantire il corretto e trasparente svolgersi delle transazioni commerciali a tutela delle imprese, dei consumatori e dei lavoratori.

Più nel dettaglio, la Relazione Previsionale e Programmatica per l’anno 2016 mette in

evidenza gli obiettivi strategici da realizzare e le principali attività collegate e riguarda tutte le attività della Camera di Commercio (amministrative – certificative, di studio, di regolazione del mercato, di promozione economica, di staff e supporto alle

precedenti).

Gli obiettivi strategici sono definiti nell’ambito delle seguenti aree strategiche di intervento:

Area Strategica 1 - Attività Istituzionali

Area Strategica 2 - Sostegno alle imprese Area Strategica 3 - Gestione delle Risorse

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

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AREA STRATEGICA 1 – ATTIVITA’ ISTITUZIONALI

L’area anagrafica è chiamata ad operare su due nuovi fronti: sviluppare il rilevante

patrimonio informativo presente nel Registro delle Imprese e coordinare ed indirizzare la nascente “rete delle pubbliche amministrazioni locali”.

Si proseguirà la collaborazione con gli Ordini professionali e le Associazioni di categoria con l’obiettivo di confermare i risultati che, negli ultimi anni, sono stati già

raggiunti: si è abbandonato il format dei tavoli istituzionali, poco produttivi, preferendo quello dei gruppi di lavoro tematici che, riunendo tutti i soggetti portatori di interessi rilevanti e, coniugando le rispettive peculiarità e competenze, restituiscono

una modalità di gestione unica e condivisa.

La nuova sfida che attende il Registro delle Imprese è quindi quella di sviluppare un approccio intersettoriale attribuendo ai singoli adempimenti, e di conseguenza poi alle

risultanze pubblicizzate negli output (visure, certificati, elenchi), il loro “completo valore”.

Nell’ambito della riforma del sistema camerale sono confermate e rafforzate le competenze in tema di tutela della fede pubblica, regolazione del mercato e forme di

giustizia alternativa (mediazione e arbitrato) considerati utili strumenti cui legare la competitività del territorio.

Questa conferma richiederà un nuovo accordo con Unioncamere Nazionale e il Ministero dello Sviluppo Economico per mantenere qualitativamente e

quantitativamente adeguata l’attività di informazione sulle regole di sicurezza e qualità dei prodotti. Dall’accordo dovranno provenire indicazioni su quali settori, e con quali modalità, intensificate le attività di verifica e di vigilanza, anche in materia di

metrologia legale.

Prosegue poi la riorganizzazione dei servizi legati all’innovazione con una più stretta collaborazione con l’Azienda Speciale Bergamo Sviluppo in particolare nella gestione dello sportello Brevetti e Marchi con l’obiettivo di razionalizzare e ampliare il panorama

dei servizi offerti alle neo imprese e/o alle imprese innovative che, secondo il progetto delineato dalla Giunta Camerale, hanno così la possibilità di avere un interlocutore

unico che coniuga specializzazione e completezza delle informazioni.

Nel ruolo di osservatorio privilegiato dell’economia locale, particolare attenzione sarà dedicata al monitoraggio della congiuntura, all'evoluzione della struttura economica delle imprese, alla loro presenza sui mercati internazionali e alla domanda di lavoro.

Resta confermato l’impegno al mantenimento della Certificazione di qualità in

conformità alla norma UNI EN ISO 9001 in quanto, per la Camera di Commercio di Bergamo, la qualità rimane un aspetto importante nell’erogazione dei propri servizi.

AREA STRATEGICA 2 – SOSTEGNO ALLE IMPRESE

Investire nella formazione continua del capitale umano: necessità per il

territorio provinciale

“Le competenze sono un driver chiave della crescita inclusiva, poiché facilitano l’accesso a lavori e aumentano le opportunità imprenditoriali… La fornitura di adeguate opportunità di training e l’affinamento delle competenze sono fondamentali per

mantenere e migliorare la competitività delle aziende”.

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

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L’invito a continuare ad investire nella formazione continua del capitale umano è

contenuto nelle raccomandazioni formulate da OCSE e inserite nel documento Territorial review sulla provincia di Bergamo presentato lo scorso marzo.

La formazione è infatti sempre più considerata “fattore che può fare la differenza”; dall’indagine “Formazione imprenditoriale nelle PMI” condotta recentemente da Asfor, emerge che manager e imprenditori che partecipano ad attività formative si sentono

più preparati, ossia sanno ponderare meglio le decisioni e agiscono con maggiore consapevolezza, rendendo al contempo le imprese nelle quali operano più robuste e

resistenti ai mutamenti esterni (es. evoluzioni del mercato, crisi, cambiamenti organizzativi, innovazioni). È quindi importante continuare a proporre interventi di formazione e di aggiornamento

qualificati a chi è inserito nel mercato del lavoro: l’acquisizione di nuove competenze rende infatti flessibili, favorisce l’introduzione di innovazione e aumenta al contempo

la competitività delle imprese in cui questi soggetti operano.

Aumentare la propensione imprenditoriale e il tasso di imprenditorialità: priorità per l’Italia

“Crescere facendo impresa”: è questo il titolo della ricerca prodotta dal Club Ambrosetti e presentata all’annuale Forum di Cernobbio lo scorso settembre.

La ricerca attribuisce all’imprenditorialità, e alle PMI in particolare, un valore essenziale per trainare sempre di più il Paese verso la ripresa. Risulta quindi fondamentale incentivare la realizzazione sia di iniziative che facilitino lo

sviluppo di una mentalità imprenditoriale, di progetti di accompagnamento e di formazione, che aiutino concretamente gli aspiranti imprenditori a dare forma al

proprio progetto imprenditoriale, che deve prima essere adeguatamente ponderato, e poi durare nel tempo. Solo favorendo la nascita di imprese solide si possono realizzare le condizioni per

creare nuovi posti di lavoro e avviare una vera ripresa dell’economia.

Sostenere lo sviluppo d’impresa delle PMI locali per aumentare la competitività del sistema economico provinciale

“Liberare il potenziale di innovazione e promuovere ancora di più

l’internazionalizzazione”: queste altre due raccomandazioni chiave inserite nel documento Territorial review di Bergamo di OCSE. L’internazionalizzazione è una grande opportunità, se non addirittura un’esigenza, per

la maggior parte delle imprese. I dati statistici di questi anni hanno evidenziato come l’espansione all’estero sia stata

una strategia vitale per le imprese internazionalizzate, che hanno infatti mostrato una maggiore tenuta durante la crisi. Per quanto riguarda l’innovazione, la provincia di Bergamo, come sostiene il

documento di OCSE, “…ha ancora del potenziale di innovazione non sfruttato”, rappresentato dalle piccole imprese che costituiscono la maggioranza delle aziende

attive in provincia. È in queste aziende che i processi innovativi devono essere stimolati e integrati, diventando processi costanti e non casuali all’interno delle imprese.

In un contesto caratterizzato da instabilità e da segnali di ripresa ancora contrastanti, risulta pertanto importante continuare a programmare interventi di sostegno che

aiutino le imprese, soprattutto quelle più piccole e dotate peraltro di risorse limitate, a colmare eventuali gap di competenze (non solo a livello di internazionalizzazione, ma

anche a livello di nuovi materiali e tecnologie, di tutela e valorizzazione dei diritti di proprietà intellettuale, di conoscenza delle nuove opportunità digitali per lo sviluppo d’impresa o delle normative tecniche), così da accelerare i processi di cambiamento

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

29

che possono permettere la crescita sul mercato sia interno, sia eventualmente anche

estero.

Tali attività promozionali si possono suddividere in quattro categorie: A) azioni di promozione diretta delle imprese all’estero, che si realizzeranno

attraverso incontri B2B personalizzati con operatori di Paesi target individuati con missioni commerciali di comparto e multisettoriali (missioni out) e

l’incoming di buyer (missioni in). Anche nell’ambito dell’Accordo di Programma con la Regione ed il supporto di Unioncamere Lombardia, sarà confermata la partecipazione di operatori orobici a eventi fieristici di settore (es. Vinitaly, HOMI).

Proseguirà, inoltre, il sostegno dell’Ente a Invest in Lombardy, progetto del sistema camerale lombardo, cofinanziato dalla Regione per favorire l'attrazione

degli investimenti diretti esteri in Lombardia;

B) attività di assistenza/consulenza e formazione, attraverso il consolidamento della rete LombardiaPoint, che dal 2003 riunisce tutti gli sportelli internazionalizzazione lombardi e le rappresentanze lombarde di ICE, Simest S.p.A.

e SACE S.p.A., con il coordinamento di Unioncamere Lombardia. Proseguirà l’attività editoriale e la realizzazione di seminari tecnici e Giornate

Paese, anche con servizi consulenziali;

C) agevolazioni a imprese tramite bandi di concorso e contributi a Enti, organismi e

associazioni;

D) relazioni con autorità ed organismi italiani ed esteri, per il mantenimento e l’implementazione di rapporti istituzionali che possano tradursi in efficaci azioni operative a supporto delle imprese.

Le linee d’azione dell’Azienda Speciale

Gli interventi relativi alla formazione, alla creazione e al sostegno alle imprese (con particolare riferimento all’internazionalizzazione e all’innovazione) saranno, anche nel

2016, attuati dall’Azienda Speciale Bergamo Sviluppo in coerenza con gli ambiti di intervento della propria mission (orientamento, formazione, consulenza, creazione e

sviluppo di impresa, innovazione e internazionalizzazione). Le diverse attività e progetti saranno realizzati nelle due sedi di Bergamo e Dalmine (all’interno del Point - Polo per l’Innovazione Tecnologica), avvalendosi di una rete di

collaborazioni che coinvolge 18 Organizzazioni di categoria, l’Università (con alcuni Centri tecnici di ateneo), diversi enti territoriali, nonché Parchi scientifici della rete

APSTI (Associazione Parchi Scientifici e Tecnologici Italiani), di cui Bergamo Sviluppo è membro.

Nell’ambito della formazione l’Azienda Speciale proseguirà ad organizzare interventi di formazione sia abilitante (tre le diverse tipologie di corsi realizzati), sia continua (ad esempio i corsi della Scuola Pratica di Commercio, i seminari di approfondimento sui

temi della gestione d’impresa, dell’internazionalizzazione, dell’ict, dei materiali, della sostenibilità ambientale o, ancora, della proprietà industriale), con l’obiettivo di

favorire la crescita delle competenze e il miglioramento continuo delle conoscenze di chi opera nei diversi settori. Per creare un’offerta efficace, in grado di leggere e anticipare le esigenze del sistema

economico, il collegamento e il confronto con il mondo delle imprese e il sistema scolastico ed universitario saranno essenziali.

Sul tema della formazione superiore Bergamo Sviluppo continuerà, anche nel 2016, a partecipare ai lavori e ai tavoli di confronto di diverse fondazioni e poli formativi

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

30

(progetti di integrazione tra mondo della scuola e del lavoro nei settori della

meccanica, meccatronica, automazione, tecnologia e turismo). L’Azienda Speciale proseguirà inoltre nell’azione di accompagnamento alla creazione

d’impresa per contribuire a far nascere, anche in una situazione economica ancora instabile e rallentata, imprese solide. In particolare nel 2016, accanto a progetti e servizi consolidati destinati ad aspiranti e

neo-imprenditori (ad esempio Sportello Punto Nuova Impresa, Sportello Orientamento Crisalide, Incubatore d’Impresa, Laboratorio delle idee e Progetti Territoriali),

nell’ambito dei quali verranno realizzate attività di orientamento, accompagnamento, formazione o consulenza. Sarà anche sviluppato, in collaborazione con le Camere di Commercio lombarde, il Progetto Startupper – Sviluppo dei servizi di sostegno alla

creazione e allo start up di nuove imprese, finanziato sul Fondo di Perequazione 2014.

Sempre con l’obiettivo di educare all’autoimprenditorialità, ma nell’ambito dell’area orientamento, Bergamo Sviluppo, in raccordo con il mondo scolastico locale,

proseguirà a realizzare iniziative di orientamento e formazione rivolte agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado del territorio (Progetto Orientamento).

La consulenza mirata sarà invece lo strumento principale attraverso il quale l’Azienda Speciale cercherà di rafforzare e far crescere le imprese locali. Coinvolgendo le

figure di professionisti esperti, i temporary manager, saranno garantiti alle imprese interventi “tailor made”, cioè altamente specialistici e personalizzati, nell’ambito in particolare dei Progetti Territoriali, Incubatore d’Impresa e Bergamo Tecnologica-

Opportunità e nuovi modelli di business attraverso soluzioni di open source e additive.

Per sostenere e facilitare i processi di innovazione nelle imprese locali, nel 2016

proseguiranno anche le attività e i servizi dei progetti Tutela e valorizzazione della

Proprietà Industriale a supporto dell’innovazione e della competitività delle MPMI

bergamasche, nell’ambito del quale, oltre ad attività formative/seminariali,

continueranno ad essere proposte anche le attività di informazione e assistenza

realizzate attraverso lo Sportello Valorizzazione della Proprietà Industriale, e

Incubatore 2020, all’interno del quale saranno messi a disposizione delle imprese

alcuni business service, tra cui lo sportello Punto Uni e i servizi e le attività MaTech

Point, grazie alla collaborazione con il Parco Scientifico Tecnologico Galileo di Padova.

Il progetto Incubatore d’Impresa sarà potenziato: nel 2016 altri spazi destinati ad

accogliere le attività manifatturiere saranno infatti disponibili.

Per sostenere infine la presenza del sistema imprenditoriale bergamasco sui mercati

internazionali, l’Azienda Speciale continuerà a realizzare attività informative e

formative anche in tema di internazionalizzazione, grazie alle proficue

collaborazioni messe in atto con enti come NIBI - Nuovo Istituto di Business

Internazionale di Promos e con SdM e Cyfe dell’Università di Bergamo. Il bisogno di

internazionalizzarsi, commercializzando all’estero beni e/o servizi, oppure creando reti

di fornitura o cooperando a livello produttivo e/o tecnologico con aziende estere o

ancora delocalizzando all’estero la propria produzione, è infatti ormai una priorità per

tutte le imprese, anche per quelle più piccole.

CREDITO

Il permanere della difficile congiuntura economica a livello nazionale e locale impone

di continuare nelle iniziative finalizzate a rendere più facile l’accesso al credito da parte delle imprese, che è condizione essenziale per il loro sviluppo.

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

31

E ciò nonostante i recenti interventi legislativi (in primis l’art. 28 del D.L. n. 90/2014)

che riducono sensibilmente le risorse a disposizione delle Camere per gli interventi economici a favore del sistema economico locale.

Occorre poi ricordare che la Legge 27 dicembre 2013 n. 147 (Legge di stabilità 2014) stabilisce che una somma pari a 70 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014, 2015

e 2016 sia destinata dal sistema delle Camere di Commercio al sostegno dell’accesso al credito delle piccole e medie imprese attraverso il rafforzamento dei confidi,

rinviando i criteri e le modalità di attuazione all’adozione di uno specifico decreto che, peraltro, ad ora non ha ancora visto la luce.

L’azione camerale dovrà comunque procedere sulla base dell’impianto tracciato con la deliberazione nr. 105 del 10.9.2014 “Intervento a sostegno del sistema lombardo

della garanzia”, e delle linee guida per la definizione del sistema lombardo della garanzia approvate dalla Regione Lombardia con l’obiettivo di stimolare il processo di

integrazione e di ottimizzazione dei confidi e la strutturazione di un sistema delle garanzie sostenibile e semplificato, caratterizzato da crescenti livelli di servizio e di migliore accesso al credito per le MPMI lombarde.

Con riferimento all’iniziativa Confiducia, con deliberazioni della Giunta camerale:

n. 50/2009 è stato approvato l’accordo tra Regione Lombardia, Camere di Commercio lombarde, Unioncamere Lombardia e Federfidi per favorire l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese lombarde nell’ambito

dell’operazione Confiducia; n. 149/2009 sono state approvate integrazioni e modifiche dell’accordo di cui alla

deliberazione n. 50/2009 sopra richiamata, al fine di rendere più efficace la gestione e le procedure di Confiducia;

n. 202/2010 è stata prorogata la scadenza dell’accordo Confiducia al 31 marzo

2011.

L’Ente ha sinora effettuato pagamenti per € 577,437 a copertura delle insolvenze verificatesi.

Le sofferenze ancora possibili richiederanno l’intervento, a norma di convenzione, dell’Ente a copertura di parte delle insolvenze.

PROMOZIONE DEL TERRITORIO

La valorizzazione dell’attrattività del territorio bergamasco quale leva per incrementarne la competitività e il posizionamento strategico, costituisce da tempo un

obiettivo primario per la Camera di commercio. L’Ente camerale persegue una strategia di marketing territoriale centrata sugli eventi e sull’offerta turistica legata alle eccellenze del territorio. La provincia può vantare i

due seguenti asset: il terzo aeroporto d’Italia per volumi di traffico e un importante polo fieristico.

La Camera di commercio proseguirà nell’attività di supporto ad eventi significativi in funzione attrattiva nonché in quella di valorizzazione delle eccellenze del territorio, pur tenendo conto della notevole riduzione delle risorse economiche e con la

consapevolezza della necessità quindi di un’attenta valutazione delle iniziative proposte.

Dovrà anche continuare la collaborazione con il Polo fieristico per consolidare i

risultati sin qui raggiunti, anche a livello internazionale. Imprescindibile sarà dedicare attenzione al mantenimento dei contatti e al follow up

delle attività realizzate in occasione di Expo 2015, che ha visto l’Ente in prima fila nel

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

32

coordinamento del Sistema Bergamo attraverso l’istituzione del Tavolo Expo con

Comune, Provincia, Università degli Studi, Confindustria, Imprese & Territorio e la Diocesi.

In tale contesto, molte sono state le iniziative che la Camera di commercio ha intrapreso per sfruttare appieno il successo e le grandissime opportunità di promozione economica e territoriale di Expo 2015, in uno sforzo che l’aveva vista

impegnata già a partire dal febbraio 2014, con l’organizzazione della Convention di 350 delegati di 32 Paesi cluster, che hanno partecipato all’Esposizione Universale in

un’area condivisa all’interno di padiglioni tematici. Proprio in quella occasione sono stati allacciati i primi importanti rapporti che hanno portato alla presenza di rappresentanze estere – provenienti da Colombia, Marocco, Zimbabwe, Israele,

Kazakhstan e Cina – alla fiera Agri Travel & Slow Travel Expo (Bergamo, 9 – 11 ottobre 2015).

Tradizionalmente, poi, l’Ente pone un’attenzione prioritaria al tema della competitività

territoriale, con interventi mirati di marketing per la valorizzazione del patrimonio culturale, artistico e naturalistico di Bergamo e della sua provincia, attuando iniziative finalizzate a favorire l’attrattività turistica integrata. In questo contesto, va ricordato

che con la recente legge quadro regionale in materia (l.r. n. 27 del 1° ottobre 2015) si promuove la collaborazione con le Camere di Commercio per l’individuazione di

progetti di sistema e imprenditorialità a supporto delle PMI, per la competitività delle imprese e per la formazione e l’aggiornamento degli operatori.

Sarà mantenuta la collaborazione con la propria partecipata Turismo Bergamo che, oltre a fornire il materiale promozionale e il supporto operativo, rappresenta

l’indispensabile trait d’union con gli operatori professionali del settore. Saranno realizzate azioni di marketing territoriale su scala provinciale, regionale, nazionale e internazionale, anche con la partecipazione a fiere di promozione

turistica, che rappresentano un importante veicolo di promozione anche verso specifici segmenti turistici (sport invernali, turismo green, enogastronomia).

Si intende inoltre proseguire la collaborazione con la Regione e il sistema camerale lombardo nella realizzazione di progetti integrati di promozione turistica ed

enogastronomica, rivolti sia al pubblico (promozioni, attività di comarketing), sia agli operatori professionali (organizzazione di workshop, sostegno alla partecipazione

ad eventi di settore) con la promozione delle produzioni enologiche ed agroalimentari tipiche del territorio e la loro commercializzazione in Italia e all’estero, il sostegno ai processi di innovazione e di qualità del sistema turistico - alberghiero, la tutela della

qualità dei prodotti, l’organizzazione di eventi culturali, scientifici o dello spettacolo, che si possono riassumere nei seguenti ambiti:

piani di comunicazione arte e cultura musica, teatro e spettacolo

enogastronomia e food experience natura e sport attivi

turismo religioso, Il 2016 vedrà l’Ente camerale impegnato sul progetto ERG - European Region of

Gastronomy, recentemente assegnato da IGCAT (Istituto Internazionale per la Gastronomia, la Cultura, le Arti e il Turismo) alla Lombardia orientale: Bergamo,

Brescia, Cremona e Mantova. Il riconoscimento di European Region of Gastronomy (Regione Europea della

Gastronomia) potrà generare maggiore attrattività dei rispettivi territori grazie alla valorizzazione delle risorse turistiche, ricettive, commerciali e della filiera della ristorazione lombarda.

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

33

Si intende inoltre proseguire con le azioni per il rafforzamento qualitativo dell’offerta del territorio con politiche della qualità che si traducano nell’implementazione, nella

diffusione e nella valorizzazione di marchi di qualità per la promozione dei prodotti del territorio, della ristorazione e l’accoglienza di eccellenza, con un’attenzione verso produzioni e servizi che si contraddistinguano per l’alto valore aggiunto e la tipicità.

GOVERNANCE DEL TERRITORIO

Con riferimento alla “governance del territorio“ si sottolinea come l’agire in modo coordinato con le altre istituzioni determini benefici sia in termini di qualità dell’azione

sia di evidenti economie di scala. Per tale motivo, particolare importanza continueranno ad avere le azioni tendenti a favorire il dialogo tra la Camera di

Commercio e gli altri protagonisti a livello locale e nazionale di azioni a sostegno del sistema economico provinciale.

A questo proposito si richiamano le raccomandazioni contenute nella Territorial Reviews commissionata a OCSE dalla Camera di Commercio fra le quali particolare

evidenza viene attribuita all’elaborazione di un piano di sviluppo della provincia supportato da tutti gli attori locali.

In particolare OCSE dice: La creazione di una struttura per la costruzione di una strategia di sviluppo per

Bergamo rimane un ingrediente fondamentale per la programmazione e implementazione dell’azione politica futura. Solamente uno sforzo concertato, da parte

degli attori locali pubblici e privati, può contribuire a una strategia olistica che promuova la complementarietà delle azioni politiche. La recente riforma amministrativa del governo provinciale rende ancora più pressante il bisogno di creare

una piattaforma dove gli attori locali possano incontrarsi ed elaborare una visione comune per il futuro di Bergamo.

Proprio per questo Camera di Commercio si farà promotrice della trasformazione del già esistente tavolo di confronto fra gli attori territoriali denominato “Modello

Bergamo” e attualmente coordinato da Confindustria Bergamo, in quella “piattaforma” auspicata e suggerita da OCSE.

Verrà inoltre proseguita l’attività di gestione e coordinamento del “Tavolo per l’edilizia” costituito, oltre che dalla Camera di Commercio, dall’Università, da ANCE Bergamo,

dalle Associazioni di categoria artigiane, dagli Ordini degli architetti, ingegneri e geologi nonché dai Collegi dei geometri e periti industriali.

Il tavolo, che riunisce tutta la filiera dell’edilizia, è nato per individuare nuovi modelli di sviluppo di un settore da sempre trainante per l’economia bergamasca ma che da

alcuni anni risente di una pesante crisi con conseguenze particolarmente gravi anche per l’occupazione.

AREA STRATEGICA 3 – GESTIONE DELLE RISORSE

Il permanere delle misure di contenimento della spesa pubblica e i recenti interventi legislativi rendono necessario gestire e monitorare con sempre maggior attenzione le

risorse disponibili per assicurare il mantenimento della qualità dei servizi offerti, l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa.

L’Ente, al fine di assicurare il rispetto dei criteri di efficienza ed economicità della propria azione, intende proseguire il progetto Unioncamere (avviato nel 2012) di

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

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rilevazione e analisi dei costi dei processi che, oltre a essere funzionale alla definizione

delle tariffe e dei diritti dei proventi derivanti dalla gestione di attività e dalla prestazione di servizi, come previsto dall’art. 28 D.L. 90/2014, consente anche di

valutare il posizionamento dell’Ente rispetto alle Camere di medesime dimensioni. Con riferimento alle politiche di gestione delle risorse umane, nonostante la riduzione

di forza lavoro alla quale non è possibile dare ricambio, per le misure di limitazione del turn-over, l’Ente conferma l’impegno nel percorso di valorizzazione professionale del

personale finalizzata a incrementare le competenze, la motivazione e quindi la produttività.

Per quanto riguarda gli acquisti di beni e servizi, le leggi impongono agli enti pubblici procedure specifiche per rispondere ai principi, anche previsti dalla normativa

comunitaria, di apertura al mercato, pari opportunità tra gli operatori economici e trasparenza, uniti all’efficienza dell’azione amministrativa. Il codice degli appalti

regolamenta tutti gli acquisti, ma, nell’ipotesi di importi inferiori alla soglia comunitaria (€ 207.000) è prevista la facoltà di ricorrere alla procedura in economia più semplificata che tiene conto dei principi generali e del principio della

proporzionalità dei costi della procedura rispetto al valore del contratto. La Camera di Commercio di Bergamo ha approvato un proprio regolamento per

normare le modalità di acquisto in economia. Il D.L. 52/2012 convertito in Legge 94/2012 ha reso obbligatorio affidare gli acquisti inferiori alla soglia comunitaria mediante e-procurement, per cui le pubbliche

amministrazioni sono tenute ad aderire a convenzioni o a fare ricorso al mercato elettronico della centrale di riferimento nazionale Mepa-Consip o regionale Arca-Sintel

(istituita per la Lombardia ai sensi dell’articolo 328 del regolamento di attuazione del Codice Appalti). Le uniche altre modalità di affidamento consentite sono quelle cosiddette “in house” a società consortili (es. Infocamere).

L’Ente ha consolidato la modalità di periodica rivisitazione delle condizioni contrattuali di servizi e forniture di beni.

Sono ormai standardizzate le procedure per la stipula dei contratti: richiesta Cig (codice identificativo gara), acquisizione Durc (documento di regolarità contributiva), utilizzo dei portali pubblici di e-procurement, utilizzo della firma digitale per la stipula

dei contratti (eliminazione della carta).

Nell’ambito del processo di dematerializzazione si dovrà registrare il passaggio dai fascicoli cartacei ai fascicoli informatici, in attuazione dell’articolo 41 del Codice dell’Amministrazione digitale. Importanti presupposti per la realizzazione degli

obiettivi di dematerializzazione, trasversali a tutti gli uffici dell’Ente sono: - l’adeguamento continuo delle tecnologie e degli strumenti a disposizione

- la formazione del personale - la conservazione a norma dei documenti informatici prodotti o acquisiti.

La politica delle partecipazioni

Con provvedimenti succedutisi a partire dal 2010 (delibere n. 170/2010, n. 10/2012, n. 9/2013, n. 26/2014 e n. 124/2014), ai sensi dell’art. 3, comma 29, della Legge 244/2007, la Camera di Commercio ha provveduto a effettuare la prevista

ricognizione delle proprie partecipazioni, disponendo l’avvio delle procedure di dismissione per quelle ritenute non strategiche.

Nel corso del 2015, secondo il disposto dell’art. 1 comma 611 della legge 23.12.2014, n. 190 (Legge di Stabilità 2015), la Camera di Commercio ha approvato, con

deliberazione n. 35 del 9.3.2015, il “Piano di razionalizzazione delle società partecipate”, che indica come non indispensabili al perseguimento delle finalità

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

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dell’Ente le partecipazioni in Ateneo Bergamo S.p.A., Gal 4 Comunità delle Valli e dei

Laghi Soc. coop., T.E.B. Tramvie Elettriche Bergamasche S.p.A..

La procedura per la cessione di Ateneo Bergamo Spa, avviata con provvedimento di Giunta n. 69 del 25.6.2015, si è conclusa positivamente nello scorso mese di settembre con il trasferimento della quota di proprietà della Camera all’Università

degli Studi di Bergamo.

Con delibera n. 75 del 9.7.2015 è stato disposto il recesso dal GAL 4 Comunità delle Valli e dei Laghi Soc. coop.; formale comunicazione è stata successivamente inviata alla società lo scorso 13 luglio.

Sono tuttora in corso le procedure per la dismissione delle quote di partecipazione in

Agenzia per la Cina s.r.l., Infracom S.p.A., A4 Holding S.p.A. (deliberazioni n. 10/2012, 185/2012, 116/2013, n. 49/2014, determinazione n. 104/2014), Borsa

merci telematica italiana S.C.p.A., Centro Tessile Cotoniero S.p.A. e Gal Valle Brembana s.r.l. (delibera 124/2014 e determinazione n. 372/2014). Poiché le procedure a evidenza pubblica per l’alienazione di dette partecipazioni sono

andate deserte, alle Società è stato richiesto formalmente di riassorbire le quote attualmente detenute dalla Camera e di provvedere al pagamento del relativo

corrispettivo, sulla base dei criteri individuati dall’art. 2437 ter, comma 2, c.c. così come stabilito dall’art. 1, comma 569 della Legge 27 dicembre 2013, n. 147 (consistenza patrimoniale, prospettive reddituali e valore di mercato delle azioni).

A4 Holding, con note successive dell’8 giugno e del 31 agosto u.s. ha comunicato di ritenere inapplicabile il meccanismo di cessazione ope legis introdotto dalla legge

147/2013, sulla base di specifiche valutazioni professionali acquisite dalla società ed esposte nelle medesime note, e che pertanto non ricorrano in capo ad essa gli obblighi di liquidazione della quota.

Riguardo la partecipazione delle Camere di Commercio in Borsa Merci Telematica S.C.p.A., con nota del 10.12.2014 il MISE ha evidenziato come la partecipazione a

BMTI Scpa, essendo espressamente prevista normativamente, appare strettamente necessaria per il perseguimento delle finalità istituzionali delle Camere, in particolare per lo svolgimento delle competenze in tema di monitoraggio dei prezzi all’ingrosso e

di regolazione dei mercati e che l’uscita da BMTI Scpa delle camere di commercio non consentirebbe lo svolgimento di funzioni delegate dal Ministero delle Politiche Agricole

nell’ambito di interventi ritenuti dal medesimo Ministero strategici. Tuttavia, considerato che sono più di 20 le Camere che hanno in corso procedure di cessione, il Consiglio di Amministrazione di BMTI, nella seduta del 7 settembre scorso, ha

deliberato, in attesa di raccogliere il parere di Unioncamere sulla questione, di definire la metodologia da applicare per la determinazione del valore delle azioni in caso di

liquidazione. Si è in attesa di riscontro per quanto riguarda le altre partecipazioni.

Nel 2015 si sono inoltre concluse le operazioni di aumento di capitale di Futurimpresa Spa, realizzate nell’ambito del progetto “Piattaforma per le imprese”, volto a costituire

una partnership per sviluppare sinergie imprenditoriali nel settore degli investimenti nelle PMI con l’obiettivo di sostenere la promozione e lo sviluppo delle eccellenze aziendali e del territorio in cui le stesse imprese operano. Azimut Holding Spa, con

una quota del 55%, è ora il socio di maggioranza mentre la partecipazione dell’Ente è pari all’8,10%.

Infine, nel corrente anno il quadro delle partecipate si è modificato anche per effetto

della messa in liquidazione di: JobCamere S.r.l. (il 28.7.2015) e Riccagioia S.C.p.A. (il 28.8.2015).

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

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Proseguono le procedure di liquidazione di Servitec S.r.l. (da ottobre 2012),

Retecamere S.c.a r.l. (da settembre 2013), SIBEM S.p.A. (da dicembre 2013) e Tirreno Brennero S.r.l. (da maggio 2014).

Di seguito si riportano le partecipazioni societarie che l’Ente ritiene indispensabili ai fini del perseguimento delle proprie finalità istituzionali e che quindi intende

mantenere (dati al 30.9.2015).

SOCIETA' OGGETTO SOCIALE

VALORE NOMINALE

DELLA PARTECIPAZIO-

NE (in euro)

in% sul capitale

AGENZIA PER LO

SVILUPPO E LA

PROMOZIONE

TURISTICA

DELLA

PROVINCIA DI

BERGAMO SCARL

Promuove il turismo, interagendo con i consorzi turistici della bergamasca, il "prodotto Bergamo" nel mondo e l'immagine turistica di Bergamo e provincia.

129.000 45,15%

ALTRI SOCI:

Provincia di Bergamo 129.000 45,15%

Comune di Bergamo 26.000 9,10%

Altri 1.720 0,60%

Capitale Sociale 285.720 100 %

AUTOSTRADE

BERGAMASCHE

SPA – Bergamo

Promozione, progettazione, costruzione e gestione dell’interconnessione autostradale.

95.581,00 5,00%

ALTRI SOCI:

Autostrade Lombarde SpA 534.458 27,96%

Provincia di Bergamo 481.729 25,20%

UBI Banca 172.045 9,00%

Credito Bergamasco 172.045 9,00%

Banca Infrastrutture innovazione e sviluppo 172.045 9,00%

Consorzio Stabile Eureca 65.575 3,43%

Impresa Pizzarotti & C. Spa 65.575 3,43%

ABM SpA 62.971 3,30%

Consorzio GOL 44.707 2,34%

Banca di Credito Cooperativo Treviglio 35.585 1,86%

Altri 9.297 0,49%

Capitale Sociale 1.911.613 100 %

AUTOSTRADE

LOMBARDE SPA

– Bergamo

Nata dalla trasformazione della BreBeMi, da società promotrice dell’autostrada direttissima Bergamo-Brescia-Milano in holding finanziaria, cui fa capo la gestione del progetto autostradale.

3.341.000 0,71%

ALTRI SOCI:

Intesa San Paolo Spa 198.531.609 42,45%

SATAP Spa 62.373.411 13,33%

Impresa Pizzarotti & C. Spa 30.000.000 6,41%

Unieco Società Cooperative 27.000.000 5,77%

Autostrade Centro Padane Spa 25.288.900 5,41%

Mattioda Pierino & Figli Autostrade Srl 25.000.000 5,34%

A4 Holding Spa 22.925.653 4,90%

Comune – Provincia – Camera di Commercio Brescia 17.994.541 3,85%

Provincia e Camera di Commercio Milano – Parcam srl 16.026.071 3,43%

Milano Serravalle-Milano Tangenziali Spa 13.000.000 2,78%

Tecnoinvestimenti Srl 10.000.000 2,14%

Provincia di Bergamo 5.330.000 1,14%

Altri 10.915.441 2,34%

Capitale Sociale 467.726.626 100 %

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

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SOCIETA' OGGETTO SOCIALE

VALORE NOMINALE

DELLA PARTECIPAZIO-

NE (in euro)

in% sul capitale

BERGAMO FIERA

NUOVA SPA –

Bergamo

Gestisce il centro fieristico – congressuale espositivo polivalente. Promuove lo sviluppo economico, turistico, culturale e sportivo di Bergamo e provincia attraverso iniziative di categoria, convegni, mostre e rassegne locali.

5.798.925 48,83%

ALTRI SOCI:

Comune di Bergamo 2.226.084 18,74%

Provincia di Bergamo 1.795.026 15,12%

UBI Banca 1.027.398 11,70%

Banco Popolare Soc. Coop. 513.699 4,33%

Promoberg 273.971 2,31%

BCC Treviglio 239.727 2,02%

Comune di Seriate 788 0,00%

Capitale Sociale 9.820.823 100 %

DIGICAMERE

SCARL – Milano

Fornisce servizi informatici e telematici avanzati, soluzioni informatiche e servizi innovativi in outsourcing al sistema camerale.

10.000,00 1,00%

ALTRI SOCI:

Camera di Commercio Milano 610.000,00 61%

Camera di Commercio Monza Brianza 130.000,00 13%

Infocamere 130.000,00 13%

Unione Regionale CCIAA Lombardia 20.000,00 2%

Camera di Commercio Varese 20.000,00 2% Camera di Commercio Pavia 20.000,00 2% Camera di Commercio Como 10.000,00 1%

Camera di Commercio Lodi 10.000,00 1% Ecocerved S.c.a r.l. 10.000,00 1% Camera di Commercio Mantova 10.000,00 1%

Camera di Commercio Sondrio 10.000,00 1% Camera di Commercio Cremona 10.000,00 1%

Capitale Sociale 1.000.000 100 %

FUTURIMPRESA

SPA – Milano

Investe in PMI italiane eccellenti e con validi piani di sviluppo con sede in Lombardia per promuoverne la crescita tramite apporto di capitali e grazie al contributo di relazioni e cultura manageriale.

270.000,00 18,00%

ALTRI SOCI:

Azimut Holding Spa 1.833.333 55%

Parcam srl (Camera di Commercio di Milano) 825.000 24,80%

Camera di Commercio di Brescia 270.000 8,10%

Camera di Commercio di Como 135.000 4,10%

Capitale Sociale 1.500.000 100 %

IC

OUTSOURCING

SCARL – Padova

Fornisce servizi di facility management e logistici, acquisizione ed elaborazione dati, gestione archivi cartacei e informatici.

132,06 0,04%

ALTRI SOCI:

Infocamere 141.360,00 38,00%

Camera di Commercio Torino 36.539,70 9,82%

Camera di Commercio Padova 34.819,82 9,36%

Camera di Commercio Milano 33.908,82 9,12%

Camera di Commercio Roma 33.902,94 9,11%

Altri (Camere di Commercio, Unioni regionali, Unioncamere) 91.336,66 24,55%

Capitale Sociale 372.000 100 %

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

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SOCIETA' OGGETTO SOCIALE

VALORE NOMINALE

DELLA PARTECIPAZIO-

NE (in euro)

in% sul capitale

INFOCAMERE

SCPA – Roma

Realizza, organizza e gestisce per conto delle Camere di Commercio un sistema informatico nazionale in grado di trattare e distribuire in tempo reale documenti e informazioni utili per la realizzazione dei servizi camerali.

10.471,80 0,06%

ALTRI SOCI:

Camera di Commercio Torino 2.892.851,80 16,37%

Camera di Commercio Padova 2.756.656,40 15,60%

Camera di Commercio Milano 2.684.525,60 15,19%

Camera di Commercio Roma 2.684.063,70 15,19%

Camera di Commercio Vicenza 757.506,70 4,29%

Camera di Commercio Bologna 706.818,60 4,00%

Unione Italiana CCIAA 638.590,70 3,61%

Altri (Camere di Commercio, Unioni regionali) 4.538.514,70 25,69%

Capitale Sociale 17.670.000 100 %

S.A.C.B.O. SPA -

Orio al Serio

(Bg)

Gestisce lo scalo aeroportuale di Orio al Serio. 2.253.504 13,25%

ALTRI SOCI:

SEA SpA - Società esercizi aeroportuali 5.269.474 30,98%

Unione di Banche Italiane 3.043.978 17,90%

Comune di Bergamo 2.353.598 13,84%

Provincia di Bergamo 2.244.744 13,20%

Credito Bergamasco 1.184.544 6,96%

Italcementi SpA 556.867 3,27%

Confindustria Bergamo 100.771 0,59%

Aereoclub Taramelli 2.520 0,01%

Capitale Sociale 17.010.000 100 %

SISTEMA

CAMERALE

SERVIZI SRL –

Roma

Società, nata dalla fusione tra Mondimpresa S.c.r.l. e CamCom Universitas Mercatorum S.c.r.l., che eroga servizi di ricerca e di assistenza tecnica, giuridico-amministrativa e in tema di internazionalizzazione.

777,00 0,0518%

ALTRI SOCI:

Unioncamere 1.189.881 79,33%

Camera di Commercio Reggio Emilia 49.790 3,32%

Camera di Commercio Parma 35.475 2,36%

Camera di Commercio Campobasso 17.662 1,18%

Unioncamere Toscana 11.109 0,74%

Altri 195.241 13,02%

Capitale Sociale 1.499.935 100 %

TECNOSERVICE

CAMERE SCPA –

Roma

Fornisce assistenza e consulenza nei settori tecnico-progettuali, studi di fattibilità, ricerche, direzione dei lavori, valutazioni di congruità tecnico-economica, studi di impatto ambientale, facility e property management, prestazioni di servizi e attività di global service.

6.620 0,50%

ALTRI SOCI:

Camera di Commercio Torino 271.275,68 20,57%

Camera di Commercio Milano 256.183,20 19,42%

Camera di Commercio Roma 185.010,28 14,03%

Unione Italiana CCIAA 148.883,28 11,29%

Camera di Commercio Padova 92.721,72 7,03%

Camera di Commercio Alessandria 39.786,76 3,02%

Altri (Camere di Commercio, Unioni regionali) 243.781,32 18,47%

Capitale Sociale 1.318.941 100 %

TECNODAL SPA

– Dalmine (Bg)

Cura l’acquisizione e la riqualificazione di aree e di fabbricati da destinare a sede del Polo per l’Innovazione Tecnologica (POINT) a supporto di iniziative imprenditoriali tecnologicamente caratterizzate.

2.989.000 49%

ALTRI SOCI:

Provincia di Bergamo 2.989.000 49%

Comune di Dalmine 122.000 2%

Capitale Sociale 6.100.000 100 %

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

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Di seguito si riportano le partecipazioni societarie che l’Ente non ritiene indispensabili ai fini del perseguimento delle proprie finalità istituzionali e per le

quali sono state avviate le procedure per la dismissione (dati al 30.9.2015).

SOCIETA' OGGETTO SOCIALE

VALORE NOMINALE

DELLA PARTECIPAZIO-

NE (in euro)

in%

sul capitale

AGENZIA PER LA

CINA SRL –

Milano

Fornisce servizi commerciali, tecnici ed organizzativi con una presenza continuativa sul mercato della repubblica popolare cinese e paesi del sud-est asiatico.

13.322 1,78%

ALTRI SOCI:

Baimex Srl 266.447 35,56%

Saiba Quarantanove Spa 72.225 9,64%

Manifattura Castiglioni Spa 30.000 4,01%

Finlombarda 20.000 2,67%

Gicar Srl 19.904 2,66%

Altri 327.435 43,70%

Capitale Sociale 749.336 100 %

A4 HOLDING

SPA – Verona

Holding di partecipazioni nel settore infrastrutturale, immobiliare, delle reti tecnologiche e di mobilità viabilistica. Controlla il 100% del capitale di Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova, la concessionaria del tratto autostradale dell’A4 da Brescia a Padova e dell’A31 della Valdastico.

2.074.938 1,55%

ALTRI SOCI:

VICENZA: Comune-VI Patrimonio–Camera di Commercio 11.734.724 8,75%

VERONA: Comune-Provincia–Camera di Commercio 13.924.763 10,38%

PADOVA: Comune-Provincia–Camera di Commercio 1.810.536 1,35%

BRESCIA: Provincia–Camera di Commercio 8.157.609 6,08%

BERGAMO: Comune-Provincia 3.189.731 2,38%

VENEZIA: Comune-Provincia–Camera di Commercio 1.690.157 1,26%

MILANO: Provincia–Camera di Commercio (Parcam srl) 637.470 0,48%

SOCI PRIVATI 90.890.138 67,77%

Capitale Sociale 134.110.065 100%

BORSA MERCI

TELEMATICA

ITALIANA SCPA

– Roma

Gestisce il mercato telematico dei prodotti agricoli, ittici e agroalimentari, assicurando efficienza e razionalità ai mercati e determinando, in tempi rapidi ed in modo trasparente, i prezzi realizzati ed i quantitativi scambiati.

1.498,10 0,06%

ALTRI SOCI:

Camera di Commercio Parma 633.097,06 26,52%

Infocamere 455.122,78 19,06%

Camera di Commercio Brescia 456.620,88 19,10%

Camera di Commercio Milano 162.693,66 6,80%

Camera di Commercio Roma 125.540,78 5,20%

Altri (CCIAA, Unioni Regionali, Unioncamere) 552.798,90 23,26%

Capitale Sociale 2.387.372,16 100 %

CENTRO TESSILE

COTONIERO SPA

– Busto Arsizio

(VA)

Organizza e diffonde informazioni e documentazioni di natura tecnico-economica e scientifico-sociale, relative alle industrie del settore tessile/cotoniero e della meccanica strumentale.

5.164,60 0,34%

ALTRI SOCI:

Camera di Commercio Varese 558.293,26 36,45%

Provincia di Varese 162.684,90 10,62%

Unione Industriali Varese 116.203,50 7,59%

Associazione Tessile Italiana 102.775,54 6,71%

Banca di Legnano S.p.A. 72.304,40 4,72%

Unione di Banche Italiane ScpA 56.810,60 3,71%

Camera di Commercio Milano 51.646,00 3,37%

Altri 405.937,56 26,49%

Capitale Sociale 1.531.820,36 100 %

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

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SOCIETA' OGGETTO SOCIALE

VALORE NOMINALE

DELLA PARTECIPAZIO-

NE (in euro)

in% sul capitale

GAL VALLE

BREMBANA SRL

- Zogno (Bg)

Agenzia di Sviluppo Locale che realizza il Piano di Sviluppo Locale 2007-2013 con l’obiettivo di innovare il ruolo economico, territoriale e ambientale delle aziende agricole.

1.000 7,69%

ALTRI SOCI:

Comunità Montana n. 13 Valle Brembana 1.900 14,62%

Confcooperative Unione provinciale di Bergamo 1.690 13,00%

Provincia di Bergamo 1.000 7,69%

Associazione Terranostra 980 7,54%

Comunità Montana Valle Seriana 500 3,85%

Federazione provinciale coltivatori diretti 500 3,85%

Comunità montana Lario Orientale 500 3,85%

Comunità montana Valle Imagna 500 3,85%

Banca di Credito Cooperativo di Sorisole e Lepreno 500 3,85%

Confesercenti Bergamo 500 3,85%

Altri 3.430 26,38%

Capitale Sociale 13.000 100 %

INFRACOM

ITALIA SPA –

Verona

Sviluppa, realizza e commercializza prodotti e servizi di informatica, telematica e telecomunicazione; fornisce, gestisce e installa infrastrutture e reti di telecomunicazione.

46.000 0,05%

ALTRI SOCI:

Serenissima Partecipazioni Spa 80.615.000 94,12%

APS Holding 750.000 0,87%

Società delle Autostrade Serenissima Spa 515.000 0,60%

Autostrade Centro Padane Spa 515.000 0,60%

Banco popolare soc. cooperativa 475.000 0,55%

A2A Spa 380.000 0,44%

La Scuola Spa 285.000 0,33%

Padova Attiva Srl 217.000 0,25%

Altri 1.850.000 2,19%

Capitale Sociale 85.648.000 100 %

TRAMVIE

ELETTRICHE

BERGAMASCHE –

Bergamo

Gestisce la tramvia elettrica che collega Bergamo al circondario e alle sue valli e cura l’esercizio del servizio fino allo svolgimento della gara per l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale dell’area.

2.780.000 10,00%

ALTRI SOCI:

ATB – Agenzia della mobilità SpA 12.510.000 45,00%

Provincia di Bergamo 12.510.000 45,00%

Capitale Sociale 27.800.000 100 %

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

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L’Ente partecipa attualmente alle seguenti associazioni:

ENTE ATTIVITA'

ASSOCIAZIONE BERGAMOSCIENZA Promuove attività culturali per sollecitare la partecipazione dei cittadini e pone al centro della sua azione lo studio, la ricerca, il dibattito, le iniziative editoriali, la formazione e l'aggiornamento culturale nel settore scientifico.

ASSOCIAZIONE PROMOZIONE DEL TERRITORIO

Si propone di valorizzare l'arte della cucina e l'enogastronomia sul territorio in una logica di filiera produzione-distribuzione-servizi. Partecipa e organizza la selezione italiana del concorso mondiale Bocuse d'Or.

BERGAMO CENTRO - ASSOCIAZIONE DEL DISTRETTO

URBANO DEL COMMERCIO DI BERGAMO

Attua il programma di intervento del distretto urbano del commercio di Bergamo e realizza iniziative di promozione e di marketing per migliorare la capacità di attrazione dell’area e valorizzare le attività economiche del territorio.

COMITATO PER GLI ISTITUTI TECNICI INDUSTRIALI "P. PALEOCAPA" E "G. NATTA"

Attivo sul territorio di Bergamo e Provincia, ha lo scopo di promuovere iniziative per valorizzare e potenziare gli istituti tecnici industriali P. Paleocapa e G. Natta e raccogliere fondi a vantaggio degli istituti stessi.

ENTE BERGAMASCHI NEL MONDO

Valorizza la presenza dei bergamaschi all’estero. Organizza corsi di aggiornamento della lingua e cultura italiana e viaggi nella nostra provincia per

mantenere il legame con le proprie origini. Realizza incontri, meeting, manifestazioni e promuove i prodotti bergamaschi nel mondo.

FONDAZIONE BERGAMO NELLA STORIA

Ha lo scopo di realizzare un museo storico osservatorio della città per presentare come Bergamo e il territorio della provincia si sono modificati nei secoli, nella struttura urbanistica e in quella della società.

FONDAZIONE PER LA STORIA ECONOMICA E SOCIALE DI

BERGAMO

Ha finalità di carattere scientifico, didattico, culturale e divulgativo; cura la ricerca, individuazione, studio, elaborazione e promozione di ricerche, documentazioni, fonti bibliografiche, archivi volti ad illustrare l'evoluzione economico-sociale del territorio e delle genti bergamasche.

PRO UNIVERSITATE BERGOMENSI Associazione che ha lo scopo di sostenere le attività dell'Università di Bergamo, così come ogni iniziativa di servizio per l'economia bergamasca da realizzarsi in collaborazione con l'Università stessa.

(0,06%) (8,10%) (5%) (49%) (48,83%) (1,78%) (45,15%) (1%)

(1,55%) (13,25%) (0,05%) (20%) (0,34%)

(0,71%) (10%) (7,69%) (0,50%)

(0,05%)

(0,06%)

(0,04%)

SISTEMA

CAMERALE

SERVIZI S.r.l.

PROMOZIONE

DEL TERRITORIO

GAL VALLE

BREMBANA S.r.l.

CENTRO

TESSILE

COTONIERO

S.p.A.

TECNOSERVICE-

CAMERE

S.c.p.A.

INFRACOM

ITALIA S.p.A.

IC

OUTSOURCING

S.c.r.l.

INFOCAMERE

S.c.p.A.

AGENZIA PER

LA CINA S.r.l.

INTERNAZIO-

NALIZZAZIONE

TURISMO,

PROMOZIONE

DEL TERRITORIO

E INNOVAZIONE

ALTRE ATTIVITÀ

ECONOMICHE

DIGICAMERE

S.c.r.l.

TURISMO

BERGAMO

S.c.r.l.

BERGAMO

FIERA NUOVA

S.p.A.

S.A.C.B.O.

S.p.A.

T.E.B. S.p.A.

TECNODAL

S.p.A.

AUTOSTRADE

BERGAMASCHE

S.p.A.

A4 HOLDING

S.p.A.

AUTOSTRADE

LOMBARDE

S.p.A.

FUTURIMPRESA

S.p.A.

BORSA MERCI

TELEMATICA

ITALIANA

S.c.p.A.

AGROALIMEN-

TARECREDITO

GRANDE

VIABILITÀIMMOBILIARE

INFRA-

STRUTTURE E

TERRITORIO

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

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Il patrimonio immobiliare

Con riferimento al palazzo sede di Largo Belotti e al Palazzo Contratti e delle

Manifestazioni - Piazza della Libertà, una particolare attenzione sarà dedicata agli interventi di manutenzione per assicurare la conservazione degli stessi, nel rispetto

della normativa vigente in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.

Si ricorda che i palazzi di proprietà sono immobili di pregio, in particolare la sede di Largo Belotti è sottoposta a vincolo storico paesaggistico (art. 10, c.5, D.Lgs. 42/2004 e s.m.i.) per cui gli interventi di manutenzione straordinaria sono soggetti a

preventiva autorizzazione della Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici di Milano.

Nell’anno 2016 si prevede di avviare l’intervento per la messa in sicurezza degli elementi in pietra delle facciate e per la sistemazione della copertura della sede di

Largo Belotti, per una spesa stimata di € 460.000, intervento per il quale è pervenuto lo scorso 10 settembre il relativo nulla osta dalla Soprintendenza.

Nella programmazione degli interventi di manutenzione sia ordinaria sia straordinaria degli immobili si terrà conto dei vincoli previsti dal D.L. 78/2010 convertito in Legge

122/2010 (art. 8 c. 1).

E’ in corso una nuova procedura di gara per l’alienazione della porzione di

fabbricato di Brembate Sopra in via Privata Legler n. 14, per la parte relativa agli uffici e alle aule, con un importo a base d’asta di € 975.000,00, poiché la prima gara è andata deserta. Il termine per la presentazione delle offerte è fissato al 13

novembre prossimo.

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

43

Di seguito sono descritti i principali obiettivi individuati per ciascuna area, i risultati attesi nel periodo di previsione e i relativi strumenti attuativi. Viene illustrato inoltre

brevemente l’attuale scenario attuativo di ogni area e vengono indicati i principali fabbisogni da soddisfare.

Registro delle Imprese

AREA STRATEGICA 1

Attività Istituzionali

AREA STRATEGICA 3

Gestione delle risorse

Internazionalizzazione

OBIETTIVI

AREA STRATEGICA 2

Sostegno alle imprese

Innovazione

Credito

Formazione

Certificazioni e altri servizi per le imprese

Risorse finanziarie e

patrimoniali

Risorse umane

Risorse tecnologiche e strumentali

Promozione del territorio

Governance del territorio

Regolazione del mercato

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

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AREA STRATEGICA 1

ATTIVITA' ISTITUZIONALI

REGISTRO IMPRESE

Scenario attuale e analisi dei bisogni

Negli ultimi anni sempre più normative hanno individuato il Registro delle Imprese quale strumento di pubblicità delle attività economiche ampliando l’originale finalità di contenere la mera pubblicità legale. L’attività istituzionale della Camera di Commercio si è prima ampliata al coordinamento degli Sportelli Unici delle Attività Produttive (S.U.A.P.) e quindi alle altre Pubbliche Amministrazioni coinvolte nelle Segnalazioni Certificate di Inizio Attività (S.C.I.A.) che prosegue e si rafforza anno dopo anno con il crescere degli Enti coinvolti e delle pratiche gestite. La volontà di favorire la nascita e la crescita delle Imprese hanno determinato la creazione di due Sezioni Speciali del Registro Imprese riservate rispettivamente alle Start Up Innovative e alle PMI Innovative. In perfetta coerenza con questo progressivo ampliamento dei contenuti del Registro delle Imprese, soprattutto di arricchimento delle sue valenze (giuridica, economica, fiscale), si inserisce la competenza sull’Albo delle Cooperative Sociali e sull’alternanza Scuola/Lavoro che aggiungono anche un connotato sociale e educativo al grande patrimonio informativo gestito dalle Camere di Commercio.

Obiettivi strategici

Prosecuzione dell’attività di accompagnamento dei Comuni all’accreditamento come SUAP autonomi e associati;

Consolidamento della rete telematica tra le Pubbliche Amministrazioni utilizzando i portali “Verifiche PA” e “SU-RI”;

Gestione delle sezioni speciali Start Up Innovative e PMI Innovative

Gestione dell’Albo Regionale delle cooperative sociali;

Attivazione della sezione speciale per l’alternanza Scuola/Lavoro;

Partecipazione al progetto “Fascicolo d’Impresa della Lombardia”, coordinato da Regione e Unioncamere Lombardia, unitamente ai SUAP di Bergamo e Dalmine;

Attivazione della collaborazione con l’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e con i principali S.U.A.P. della Provincia per il rilascio delle Carte Nazionali dei Servizi (CNS).

Risultati attesi

Ampliare la conoscenza del Registro delle Imprese come strumento di informazione economica multidisciplinare e multisettoriale;

Diminuzione della richiesta di documentazione delle Pubbliche Amministrazioni alle imprese e aumento del livello qualitativo e quantitativo delle informazioni contenute nel Registro delle Imprese.

Strumenti attuativi

Integrazione nel Registro delle Imprese dell’Albo regionale delle cooperative sociali;

Diffusione della conoscenza dei Portali dedicati a Start Up Innovative e PMI Innovative;

Informazione ad imprese e istituti scolastici circa le modalità di iscrizione e consultazione dei dati contenuti nella sezione speciale Alternanza Scuola/lavoro;

Aggiornamento d’ufficio delle risultanze del Registro delle Imprese

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

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CERTIFICAZIONI E ALTRI SERVIZI PER LE IMPRESE

Scenario attuale e analisi dei bisogni

I servizi amministrativi (certificati e visure, documenti per il commercio con l’estero, vidimazioni) costituiscono una necessità imprescindibile per l’operatività delle imprese e devono essere erogati con modalità sempre più semplificate e in tempi sempre più rapidi Inoltre gli stakeholder dell'ente camerale hanno l’esigenza di conoscere il posizionamento competitivo del sistema economico locale nonché i punti di forza e di debolezza nell'evoluzione socio-economica della provincia e dei suoi territori Particolare attenzione va poi riservata all’accoglienza del pubblico che deve essere messo in condizione di ottenere agevolmente i servizi richiesti nonché alla comunicazione istituzionale che deve essere completa, comprensibile ed efficace.

Obiettivo strategico

Semplificare la richiesta dei servizi amministrativi ed erogarli in maniera puntuale e rapida

Raccogliere, elaborare e diffondere informazioni sull'economia locale

Agevolare il momento di incontro fra pubblico e istituzione camerale

Rendere l’attività di comunicazione e informazione istituzionale sempre più diffusa ed efficace

Risultati attesi

Agevolare l’operatività delle imprese

Rafforzare il ruolo dell'ente camerale come osservatorio privilegiato dell'economia locale

Efficacia del servizio di prima accoglienza con miglioramento dell’immagine percepita dagli utenti

Raggiungimento del più ampio numero di destinatari

Strumenti attuativi

Implementazione degli strumenti telematici con riferimento alla richiesta, al pagamento e alla consegna del prodotto

Elaborazione e diffusione di report anche con interpretazione e commento sull'evoluzione dell'economia locale

Incentivazione dell’uso del sito internet camerale e degli strumenti web oriented

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

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REGOLAZIONE DEL MERCATO

Scenario attuale e analisi dei bisogni

Il legislatore continua a scommettere sugli strumenti alternativi di Risoluzione

(A.D.R.) delle controversie ampliando l’ambito delle materie assoggettabili e,

coadiuvato da un numero crescente di magistrati favorevoli agli istituti dell’A.D.R.,

inasprendo le conseguenze di una mancata partecipazione fattiva ai procedimenti

delle parti in lite.

La Metrologia legale prosegue nel percorso di apertura al mercato delle

autorizzazioni e controlli di primo livello e nella diffusione della Segnalazione

Certificata di Inizio Attività (S.C.I.A.) per le domande ancora da rivolgere agli Enti

pubblici. In parallelo si stanno progettando i sistemi di controllo, in cui la Camera

continuerà a svolgere un ruolo primario, che però necessitano di nuove forme di

finanziamento.

Quanto alla Proprietà intellettuale, essa si rivela sempre di più uno strumento di

competizione sul mercato globale con la necessità di incrementare, soprattutto

nei confronti delle P.M.I., l’attività di accompagnamento verso la ricerca e la

brevettazione.

Obiettivi strategici

Promuovere l’adesione alle procedure di mediazione e arbitrato

Tutelare il mercato guidandolo verso comportamenti di leale

concorrenza tra imprese potenziando il monitoraggio-vigilanza del

mercato quale stimolo alla responsabilità degli operatori

Valorizzare la proprietà intellettuale attraverso la promozione della

cultura brevettuale

Risultati attesi Incremento degli arbitrati e delle mediazioni

Diffusione dell’uso di marchi e brevetti registrati

Strumenti attuativi

Informazione sui vantaggi offerti dagli istituti A.D.R., formazione

continua per i mediatori e gli arbitri; incentivazione dei professionisti

all’uso della tecnologia informatica.

Adesione alla Convenzione Unioncamere-Ministero dello Sviluppo

Economico e realizzazione dei controlli ivi previsti;

Potenziamento dell’informazione sui servizi garantiti da Camera e

Azienda Speciale a supporto della registrazione di titoli di proprietà

industriale.

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

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AREA STRATEGICA 2

SOSTEGNO ALLE IMPRESE

INTERNAZIONALIZZAZIONE

Scenario attuale e analisi dei bisogni

La globalizzazione dell’economia e le crisi economiche e finanziarie ancora in atto evidenziano la necessità di rispondere con politiche e progetti integrati ai bisogni delle imprese bergamasche, soprattutto di quelle di piccole e medie dimensioni, in materia di internazionalizzazione, realizzando attività dirette a favorire l’implementazione e la diffusione a tutti i livelli di una cultura dell’internazionalizzazione per la crescita dell’interscambio commerciale.

Obiettivo strategico

Incrementare la capacità delle imprese bergamasche ad operare in modo strutturato ed efficace sui mercati internazionali, promuovendo e rafforzando il ruolo dell’Ente di guida e coordinamento delle diverse iniziative a sostegno dei processi di internazionalizzazione

Risultati attesi Diffusione della cultura dell’internazionalizzazione

Conoscenza dei mercati internazionali

Posizionamento stabile delle imprese sui mercati internazionali

Strumenti attuativi

Progetti di accompagnamento verso l’internazionalizzazione (bandi camerali)

Focus paese

Fiere e missioni commerciali

Convegni formativi

Ricerche di partner esteri e scouting commerciale

Workshop di settore o intersettoriali

Strumenti BTB (business to business)

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

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INNOVAZIONE

Scenario attuale e analisi dei bisogni

Le imprese si riferiscono alla Camera di Commercio come all’Ente che rappresenta i loro interessi in generale e che promuove e stimola l’economia provinciale nel suo complesso; il tema dell’innovazione, nei suoi vari aspetti (tecnologica, organizzativa e di posizionamento), diventa così centrale per la tenuta della competitività. Per favorire e rafforzare la competitività e l’efficienza del sistema economico locale è necessario sostenere la nascita, il consolidamento e l’ammodernamento delle iniziative imprenditoriali e delle strutture aziendali in tutti i comparti produttivi, incoraggiare la diffusione dell’innovazione tecnologica favorendo l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese e investendo nello sviluppo del capitale intellettuale.

Obiettivi strategici

Migliorare la competitività delle imprese del territorio grazie alla leva dell’innovazione

Rafforzare il sistema economico locale favorendo la nascita di nuove imprese in grado di resistere sul mercato, supportando le imprese già costituite, promuovendo aggregazioni e reti fra imprese

Svolgere funzioni di coordinamento e di indirizzo dei progetti territoriali realizzati dalle diverse organizzazioni/enti sui temi dell’innovazione

Stabilire rapporti con Università, Centri di ricerca, Enti formativi di eccellenza e promuovere le collaborazioni e gli interscambi con le imprese

Risultati attesi

Miglioramento dei processi di innovazione del sistema imprenditoriale in tutte le sue declinazioni e nell’ambito di tutte le fasi del “fare impresa”

Rafforzamento del tessuto imprenditoriale locale

Incremento della cultura della valorizzazione della proprietà industriale e brevettuale

Strumenti attuativi

Progetti di innovazione tecnologica, organizzativa e di posizionamento

Bandi e concorsi anche all’interno dell’Accordo di Programma fra Regione e Unioncamere Lombardia

Realizzazione di interventi innovativi attraverso azioni di scouting e trasferimento tecnologico: innovazione Watch, Progetto Valorizzazione della Proprietà Industriale, sportello Uni, sportello MaTech Point, progetto Bergamo Tecnologica, Fabbrica Intelligente

Potenziamento dell’attività, dei servizi offerti e del ruolo del Polo Tecnologico di Dalmine (Point)

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

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CREDITO

Scenario attuale e analisi dei bisogni La facilità di accesso al credito è condizione essenziale per lo sviluppo dell'attività di impresa. Soprattutto negli ultimi anni si sono rilevate gravi difficoltà nell'accedere alle fonti di finanziamento esterne.

Obiettivo strategico

Favorire l'accesso al credito da parte delle imprese del territorio

Favorire il rapporto tra il sistema bancario e i consorzi fidi operativi sul territorio, in particolare promuovendo interventi a sostegno dei fondi rischi per l’effetto moltiplicatore in essi insito

Risultati attesi

Miglioramento e facilitazione del rapporto fra il sistema del credito e le imprese

Strumenti attuativi

Contributi al fondo rischi dei consorzi fidi

Azioni positive per favorire l’accesso al credito delle aziende del territorio (anche tramite i consorzi fidi) ai fondi pubblici di Controgaranzia Regionali, Ministeriali, Europei

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

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FORMAZIONE

Scenario attuale e analisi dei bisogni

Accrescere le competenze professionali è oggi un obiettivo non solo per chi ancora deve entrare nel mercato del lavoro ma anche per chi già vi opera. La logica del miglioramento continuo deve accompagnare le risorse umane impiegate a diverso titolo nelle organizzazioni e nelle imprese. Le indicazioni provenienti dai diversi rapporti, nazionali ed europei, da anni sostengono la necessità di investire maggiormente nella formazione delle risorse umane, che a sua volta può generare innovazione e sviluppo. Investire in formazione porta i singoli, imprenditori e dipendenti, a soddisfare le esigenze di aggiornamento e di miglioramento del proprio profilo professionale e permette alle imprese di affrontare trasformazioni produttive dovute ai cambiamenti nelle tecnologie, nelle normative, nei bisogni e nei modelli organizzativi.

Obiettivi strategici Incrementare la professionalità degli imprenditori e più in generale delle

risorse umane operanti nelle imprese della provincia

Risultati attesi Incremento delle professionalità di imprenditori e dipendenti

Strumenti attuativi

Bandi per l’erogazione di voucher di formazione

Interventi di formazione mirati, realizzati nell’ambito di un’ampia gamma di progetti grazie anche al coinvolgimento del sistema associativo che consentano l'aggiornamento professionale e la qualificazione e riqualificazione di personale occupato imprese della provincia

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

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PROMOZIONE DEL TERRITORIO

Scenario attuale e analisi dei bisogni

La provincia di Bergamo è ricca di risorse che vanno valorizzate e fatte conoscere all’esterno. A tal fine occorre promuovere una “politica provinciale di sviluppo del turismo” finalizzata a creare un sistema il più possibile coerente e sinergico di eventi, manifestazioni, strutture espositive. La partecipazione a “Turismo Bergamo” dovrà rappresentare un’importante occasione per enfatizzare il ruolo propositivo dell’Ente. Oltre che al turista occorre poi un marketing territoriale rivolto alle imprese operando, nei ristretti limiti concessi, sul fronte della semplificazione amministrativa e sul tema delle infrastrutture.

Obiettivi strategici

Promuovere e valorizzare la qualità e specificità dell’offerta turistica, e eno-gastronomica

Promuovere il turismo congressuale

Supportare la crescita dei distretti commerciali

Rendere il territorio attrattivo per le imprese

Risultati attesi Forte identità e visibilità del territorio bergamasco

Attrattività del territorio rivolta al turista e alle imprese

Strumenti attuativi

Concorsi e bandi anche a valere sull’Accordo di Programma Regione Unioncamere Lombardia

Fiere turistiche in Italia e all’estero

Promozione dei Marchi di qualità

Realizzazione o promozione di eventi culturali qualificati

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

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GOVERNANCE DEL TERRITORIO

Scenario attuale e analisi dei bisogni

La complessità della crisi sta evidenziando quanto sia indispensabile fare ricorso a “sistemi di governance locali” finalizzati all’elaborazione di politiche in grado di determinare, in stretto rapporto con i bisogni del territorio, un uso strategico e mirato delle risorse complessivamente disponibili e delle azioni che ne debbono scaturire Appare necessario continuare a impostare azioni per superare la crisi e riavviare lo sviluppo partendo da idee e obiettivi condivisi.

Obiettivi strategici

Realizzare un sistema di governance strutturato locale partecipato da tutti gli attori del territorio (Camera di Commercio, Istituzioni Università, Parti sociali, Enti Bilaterali) che possa individuare priorità, obiettivi e risorse per conseguirli

Risultati attesi Forte condivisione per fornire una risposta adeguata alle sollecitazioni e

alle istanze dell’economia locale

Strumenti attuativi

Adattamento del “Modello Bergamo” alla “piattaforma” di governance auspicata e suggerita da OCSE.

Partecipazione al tavolo permanente che lavori nel senso indicato dall’obiettivo strategico

Protocolli, intese

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Relazione previsionale e programmatica 2016 Camera di Commercio di Bergamo

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AREA STRATEGICA 3

GESTIONE DELLE RISORSE

Scenario attuale e analisi dei bisogni

Gli interventi legislativi e le misure di contenimento delle spese rendono necessario continuare a gestire e monitorare con attenzione le risorse disponibili e nel contempo assicurare il mantenimento della qualità dei servizi offerti e l’efficienza e l’efficacia dell’azione amministrativa

Obiettivi strategici

Monitorare l'equilibrio economico e patrimoniale dell’Ente

Implementare i processi di condivisione delle informazioni, di valorizzazione delle professionalità, per assicurare il mantenimento dei servizi all’utenza

Rendere maggiormente efficienti i processi interni

Risultati attesi

Sostenere gli investimenti programmati e massimizzare le risorse da destinare alle iniziative a sostegno del sistema delle imprese

Assicurare qualità ed efficienza dei processi operativi con il contenimento dei costi di struttura anche con la digitalizzazione dei procedimenti amministrativi

Strumenti attuativi

Verifica indici di equilibrio dimensionale con utilizzo indicatori di benchmarking

Revisione della dotazione organica, in funzione delle finalità di razionalizzazione dei costi e di ottimizzazione delle risorse umane

Attuare nuove soluzioni tecnico/organizzative, nel rispetto del contenimento della spesa, per semplificare e migliorare l’efficienza delle attività anche proseguendo nel processo di dematerializzazione della gestione dei documenti

Momenti di confronto, formazione e autoformazione su tematiche di interesse trasversale

Revisione sistema di misurazione e valutazione della performance

Azioni mirate a potenziare le misure di monitoraggio dei processi

Il Presidente

Giovanni Paolo Malvestiti ottobre 2015