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Servizio Civile Nazionale – Città di Vercelli Creative Commons 3.0: ServizioCivileVercelli 2014 Rendicontazione Civica dei Progetti di Serviziocivilevercelli 2014

Rendicontazione civica 2014

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Rendicontazione civica dei 5 progetti di Serviziocivilevercelli 2014: Racconti, attività e risultati raggiunti, foto

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Rendicontazione Civica dei Progetti di Serviziocivilevercelli

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Rendicontazione Civica dei Progetti 2014 di Serviziocivilevercelli

In questo documento si intende offrire (ai cittadini e, per conoscenza, alla Regione Piemonte) una Rendicontazione Civica del grado di Efficacia dei 5 progetti 2014 di servizio civile, che hanno coinvolto 15 giovani e 10 Operatori Locali di Progetto (OLP). Tale Rendicontazione è inserita in un più ampio scenario di ciclo del progetto1: un sistema – che coinvolge i giovani, gli OLP e i responsabili degli enti – frutto dell’esperienza acquisita sul campo in questi anni, con tutto ciò che essa comporta (scoperte, errori, fatiche ed entusiasmo). Come rappresentato nella seguente figura, la valutazione di Efficacia si conduce in relazione ai Risultati e agli Obiettivi specifici del progetto.

Questo documento è stato redatto in collaborazione con i Giovani e gli OLP dei progetti 2014 e sulla base delle procedure di monitoraggio, verifica e valutazione adottate, che hanno previsto l’utilizzo di un Giornale di bordo per ogni progetto e di specifici incontri di revisione mensili e quadrimestrali.

1 In accordo con le politiche europee di qualità, Serviziocivilevercelli realizza il ciclo dei progetti secondo la metodologia ideata e promossa dalla Commissione europea (si veda il documento: European Commission, Project Cycle Management Guidelines, marzo 2004, reperibile all’indirizzo http://ec.europa.eu/europeaid/multimedia/publications/publications/manuals-tools/t101_en.htm). Una trattazione completa del Ciclo di progetto di Serviziocivilevercelli si trova nel Documento G1, consegnato in Regione all’atto della progettazione.

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Introduzione I 5 Progetti di Serviziocivilevercelli 2014 sono stati avviati il 7 gennaio e si sono conclusi il 6 gennaio 2015. Hanno coinvolto 15 giovani e 10 Operatori di progetto, dipendenti del Comune di Vercelli e degli altri Enti partner (Università del Piemonte Orientale, Museo Borgogna ed Ente formativo Coverfop). Nel corso dell’anno, oltre alle attività di Formazione Generale e specifica, è stata realizzata una serie di eventi di animazione civica, previsti nei progetti, a sostegno di importanti iniziative cittadine o ideate e condotte direttamente dai Giovani di Serviziocivilevercelli, di cui si offre qualche istantanea in queste prime pagine (per le altre immagini si rimanda al profilo www.facebook.com/serviziocivilevercelli). Il 19 dicembre 2014 è anche stato realizzato il convegno #tuttacolpadelserviziocivile: 10 anni di Servizio civile a Vercelli. Nelle pagine seguenti, il fascicolo contiene una breve rendicontazione dei 5 progetti.

Momenti della Formazione generale

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Giochi in piazza animati dai Ragazzi di Serviziocivilevercelli in occasione della Festa dell’Europa (maggio 2014).

Preparando il convegno del 19 dicembre, in posa nel chiostro di Sant’Andrea

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#tuttacolpadelserviziocivile Locandina del convegno del 19 dicembre, presso la cripta di Sant’Andrea

#tuttacolpadelserviziocivile Momenti del convegno

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Il saluto del Sindaco di Vercelli, Maura Forte, a conclusione dei progetti. (8 gennaio 2015)

Altro materiale è reperibile sul sito www.serviziocivilevercelli.it, nella sezione dedicata ai progetti 2014 o nella sezione contenente il materiale foto-video, oppure sui social-media Flickr e Facebook, su cui è presente Serviziocivilevercelli.

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La sfida delle autonomie

Quando:Quando:Quando:Quando: Il Progetto, avviato il 7 gennaio 2014, si è concluso il 6 gennaio 2015. Dove:Dove:Dove:Dove: presso i centri Diurni per disabili del Comune di Vercelli (Cascina Bargè e Centro Galilei). Chi:Chi:Chi:Chi: 4 Giovani di Servizio Civile e 2 Operatori Locali di Progetto. Cosa:Cosa:Cosa:Cosa: A-06 - Attività educative e ricreative rivolte a soggetti disabili, laboratori realizzati in collaborazione con le associazioni del territorio e le scuole. Di seguito:

1. i Racconti dei giovani e olp 2014 2. la Valutazione del progetto 3. la Photogallery

1. Vi racconto un anno di servizio…1. Vi racconto un anno di servizio…1. Vi racconto un anno di servizio…1. Vi racconto un anno di servizio… Nel progetto La sfida delle autonomie hanno prestato servizio

– Angela Karamani (Cascina Bargè) – Francesco Arculeo (Cascina Bargè) – Letizia Giordani (Cascina Bargè) – Chiara Saluta (Centro Galilei)

Con gli Olp Elena Aguggia (Cascina Bargè) e Gianna Caldera (Centro Galilei). Nelle pagine seguenti: i loro racconti…

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Angela Karamani

Anno di nascita 1991 Vivo a Trino (VC) Studi Laureanda in Scienze e Tecniche

psicologiche

Perché ho scelto il progetto Ho scelto il progetto “La sfida delle autonomie” per mettermi in gioco, fare una nuova esperienza in un ambito affine ai miei studi e migliorare le mie conoscenze riguardanti la disabilità, a partire dalla dimensione concreta, assistenziale ed educativa. La più grande sorpresa Mi sono candidata per il Servizio Civile scegliendo come sede la Cascina Bargè, centro diurno comunale per disabili, chiedendomi se sarei stata in grado di relazionarmi e di trovarmi a mio agio con utenti adulti, visto che le mie esperienze lavorative precedenti e le mie preferenze personali mi avevano portato ad occuparmi di minori. La più grande sorpresa per me è stata scoprire un interesse per ogni tipo di disabilità, a prescindere dall’età della persona. E’ stata una scoperta molto piacevole, poiché mi ha dato la conferma che, una volta conclusi i miei studi in Psicologia, potrò e sarò in grado di lavorare con soggetti di diverse tipologie. Quello che mi porto via… Mi porto via tanta esperienza, lavoro e tantissimi sorrisi! Fare il servizio civile vuol dire...… ...fare un’esperienza formativa e lavorativa per un anno, mettersi in gioco, imparare cose nuove a contatto con persone in difficoltà.

Vi racconto di…... una gita! Io e Letizia, la mia collega del Servizio Civile, abbiamo portato alcuni dei ragazzi della cascina Bargè a fare una gita fuori porta. Abbiamo deciso di fare un pic-nic all’aperto...e un caldo sole di aprile è stato nostro compagno! Abbiamo trascorso una divertente e piacevole gita, nella quale noi volontarie del Servizio Civile ci siamo cimentate per la prima volta nell’organizzazione di un’intera giornata trascorsa all’esterno del Centro, senza gli operatori. E’ stato impegnativo, ma ci è stato utile a comprendere i complessi meccanismi che ci sono dietro ad una semplice uscita. Dopo vari permessi, chiamate e raccolta soldi, ce l’abbiamo fatta.. ed ecco a voi il nostro SELFIE!

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Francesco Arculeo

Anno di nascita 1989 Vivo a Vercelli Studi Qualifica di operatore meccanico

Perché ho scelto il progetto Ho scelto questo progetto perché mi sembrava il più adatto a me e mi consentiva l’accesso dato il mio titolo di studio. Avevo già svolto in precedenza lavoro agricolo e sono appassionato di cavalli. Mi sono candidato per fare esperienza con ragazzi disabili. La più grande sorpresa La più grande sorpresa è stata scoprire alla cascina Bargè una grande famiglia che comprende ragazzi e operatori. Ho trovato un ambiente bello e accogliente, ragazzi favolosi che, nonostante i loro limiti, svolgono i loro compiti e hanno un ruolo nella fattoria. Quello che mi porto via… Il Servizio Civile è servito per “aprirmi”, per maturare ed essere più sensibile alla disabilità Fare il servizio civile vuol dire… Fare il Servizio Civile è un’opportunità di stare in mezzo alla gente, svolgere attività diverse, imparare cose nuove. Un’esperienza da non perdere che rifarei!

Vi racconto di…... una mia difficoltà diventata conquista! Nel corso dell’anno è stato organizzato dagli operatori un laboratorio teatrale rivolto ai ragazzi disabili. Io sono stato coinvolto ma ho accettato malvolentieri perché la ritenevo un’attività noiosa, che mi faceva sentire in difficoltà. Nel giro di qualche incontro, invece, mi sono sentito più a mio agio, parte di un gruppo, fino a sentirmi protagonista e a divertirmi un sacco!

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Letizia Giordani

Anno di nascita 1994 Vivo a Castelletto Cervo (BI) Studi Diploma Liceo Scienze Sociali

Studentessa in Filosofia e Comunicazione

Perché ho scelto il progetto Ho scelto il progetto “La sfida delle autonomie” perché sono sempre stata interessata dal mondo della disabilità. Avendo già conosciuto la Cascina Bargè durante gli studi, ho pensato di tuffarmi in questa nuova esperienza, mettendo alla prova le mie capacità. La più grande sorpresa La prima grande sorpresa è stata quella di essere scelta per svolgere il Servizio Civile alla Cascina Bargè, sorpresa perché, anche se carica di entusiasmo, non avevo nessuna esperienza nell’ambito della disabilità e credevo fosse un aspetto fondamentale per passare la selezione. Inoltre, mi sono trovata perfettamente a mio agio nell’affiancare gli utenti durante i vari momenti della giornata. E’ stata la mia prima vera esperienza all’interno del mondo della disabilità... Quello che mi porto via… Mi porto via un anno intenso, ricco di esperienza concreta e conoscenze acquisite. Fare il servizio civile vuol dire...… ...trascorrere un anno in modo diverso, mettere in gioco se stessi e le proprie capacità, conoscere nuove persone, formarsi in un settore specifico, ma più importante di tutte impegnarsi a fondo in una nuovo ed irripetibile esperienza.

Vi racconto di…... Il laboratorio di teatro A partire dal primo mese, noi volontari del Servizio Civile, abbiamo accompagnato gli utenti della Cascina durante lo svolgimento del laboratorio di teatro. Il nostro compito è stato quello di affiancarli

durante le prove, di dare una mano dietro le quinte, con la preparazione della scenografia e dei costumi. Abbiamo messo in scena “Il cavaliere che pestò la coda al drago”, uno spettacolo che tratta temi come la diversità ed il pregiudizio, temi fondamentali anche per il nostro lavoro quotidiano all’interno della Cascina. La preparazione della messa in scena è stata sicuramente impegnativa, ma ne è valsa la pena! La prima presentazione dello spettacolo è stata al teatro “Barbieri” di Vercelli, mentre la seconda a Casale M.to. La fatica e l’impegno sono stati premiati: i ragazzi hanno ricevuto numerosi applausi e a noi, che abbiamo lavorato dietro le quinte, ciò è bastato

per sentirci realizzati di aver portato a termine il nostro compito.

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Chiara Saluta

Anno di nascita 1992 Vivo a Vercelli Studi Iscritta alla facoltà di Scienze

dell’Educazione

Perché ho scelto il progetto Ho scelto il progetto perché ho sentito l’esigenza di voler partecipare attivamente nel territorio della mia città, per assumere una maggior consapevolezza dei bisogni ed esigenze civiche ed etiche, sperimentando le mie capacità e rendendole disponibili al servizio del centro presso cui faccio parte. La più grande sorpresa Tutti ma proprio tutti sono indispensabili nella nostra società, anche quelli che ci sembrano non possano fare molto… Riuscire a lavorare nel rispetto altrui con tutte le sue sfaccettature è un arricchimento. Il bello sta in tutto ciò che è diverso, la troppa normalità porta alla noia. Quello che mi porto via… Di aver condiviso momenti preziosi con utenti, colleghi, ragazzi del servizio civile, formatori. Ognuno ha contribuito alla mia crescita personale. Questa esperienza oltre esser stata una sfida con me stessa mi ha dato l’opportunità di rendermi più autonoma e definire con occhi critici i valori su cui si fonda la nostra società. Fare il servizio civile vuol dire… Sperimentarsi, mettersi in gioco, essere un valore aggiunto nella società, capire il lavoro dietro le quinte della nostra città, apprezzare meglio il luogo dove si vive e il rispetto di regole per una buona e sana integrazione di tutti.

Vi racconto di…... Quest’ anno sono stati attivati diversi laboratori al centro Galilei in collaborazione con la Cascina Bargè, quest’ultimi si sono occupati dei laboratori strutturati, per quanto riguarda alle attività ricreative del centro Galilei sono stati organizzati da me e le mie colleghe. Ritengo che i laboratori siano delle risorse importanti per i ragazzi, i più efficaci sono quelli che prendono in considerazione i bisogni e le esigenze di ogni ragazzo in collaborazione con le scuole, enti lavorativi, associazioni, corsi aperti a tutti, favorendo la condivisione e l’inclusione. Migliorare la cooperazione tra servizi è vitale per un buon servizio educativo, assistenziale e sanitario. Il fine di questi interventi è di incrementare l’autonomia dei ragazzi e di favorire l’integrazione lavorativa, nonostante la patologia. Insomma ognuno devi sentirsi partecipe in società, è un operazione che richiede l’impegno di tutti, ma non è impossibile. Ecco, a proposito d’integrazione vi mostro una foto che racchiude un momento di inclusione tra ragazzi e scuola.

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Elena Aguggia

Ruolo servizio civile

OLP

Dove lavoro Centro diurno per disabili CASCINA BARGE’ Ruolo Coordinatore psicologo

Cosa ricorderò di questo progetto Ricorderò i primi passi dei ragazzi all’interno della struttura, la graduale conoscenza del nostro “mondo”, l’approfondimento delle relazioni con gli ospiti, la scoperta di spazi e ruoli di lavoro, l’adattamento, fino a sentirsi anche loro “padroni di casa”, partecipi delle molteplici azioni che compongono le nostre giornate in un centro diurno per disabili. I ragazzi hanno condiviso con noi operatori un anno di lavoro, con soddisfazioni e frustrazioni, successi e fallimenti, allegria e demotivazione. Hanno visto nascere progetti, alcuni destinati a svilupparsi, altri a ridimensionarsi e ne sono stati attori insieme a noi. Hanno toccato con mano la complessità del lavoro all’interno di una organizzazione che fa capo ad una pubblica amministrazione. Hanno sperimentato in prima persona un lavoro basato sulla relazione d’aiuto, sono diventati parte di un contesto di vita comunitaria, hanno assimilato uno stile educativo improntato all’acquisizione di autonomie e abilità. Hanno scoperto il mondo della disabilità e del disagio in maniera protetta, hanno conosciuto utenti con diversi tipi di limite e difficoltà, trovando un modo personale di entrare in relazione con loro. Hanno osservato i modi di agire degli operatori dei Servizi e compreso la ricchezza e la difficoltà del lavoro di squadra. Hanno affiancato gli operatori nelle “aperture” del Centro al mondo esterno, scuole e associazioni, hanno condiviso l’impegno nell’organizzare iniziative di integrazione sociale e sensibilizzazione alla diversità. Tra tutte le immagini di quest’anno che rimarranno nella mia mente, spiccano in particolare quelle di una affaccendata e allegra primavera, immersi nel lavoro agricolo, con il ragazzi del Servizio Civili impegnati nell’offrire ai bambini opportunità didattiche in Cascina e alla “Fattoria in Citta”.

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Gianna Caldera

Ruolo servizio civile OLP Dove lavoro Centro diurno per disabili GALILEI

Ruolo Educatrice

Cosa ricorderò di questo progetto Poco da insegnare molto da imparare: così vorrei sintetizzare l'esperienza del Servizio Civile vissuta in questi anni. Tradurre il Progetto, che indica a grandi linee obiettivi e percorsi, significa far dialogare conoscenze e culture diverse poiché è dal confronto delle idee che nasce la ricchezza dal lavoro educativo. L'esperienza che stiamo portando a termine è avvenuta in un contesto difficile ma questo ha permesso di evidenziare capacità della persona altrimenti difficilmente valutabili. Mi riferisco in particolare all'abilità di usare strategie alternative da mettere in campo per dare risposte ai bisogni evidenziati (vedi flessibilità nella risposta con attenzione alle responsabilità). Il lavoro sul contesto di vita delle persone (sostegno alla famiglia quasi sempre costituita da un solo genitore molto anziano) ha dato l'opportunità di far emergere concretezza ma anche sensibilità e disponibilità di tempo e non solo. Ogni inizio crea aspettative ed ansie. A questo punto del Progetto le attese sono realizzate, basta utilizzare come indicatori di valutazione il grado di soddisfazione degli ospiti e delle loro famiglie; le ansie sono state superate dalla fiducia, frutto di un lavoro condiviso con tutti gli operatori del servizio ma anche da una predisposizione personale. Resta l'amarezza per un rapporto professionale che non può proseguire nel tempo ma questa è un'altra storia.

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2. Valutazione del progetto2. Valutazione del progetto2. Valutazione del progetto2. Valutazione del progetto

2.1. Cosa prevedeva il progetto? Obiettivo specifico e Indicatori di Obiettivo (beneficio per i destinatari)

Obiettivi Specifici Indicatori

1) Nuove competenze raggiunte dai soggetti disabili. Nel dettaglio:

- autonomie incrementate,

- abilità sociali e relazionali migliorate,

- capacità espressive aumentate,

- modalità comunicative ampliate,

- nuove abilità tecniche acquisite,

- conoscenze teoriche arricchite,

- abilità motorie potenziate.

Le competenze acquisite dai soggetti disabili verranno valutate al termine del progetto tramite: -osservazione diretta da parte degli educatori; - misurazione delle competenze dell’area cognitiva, comportamentale, psicomotoria e sociale tramite scheda opportunamente predisposta, con scala a 5 livelli (capacità assente, scarsa, sufficiente, buona, ottima); - colloqui di approfondimento con gli utenti e le famiglie. L’obiettivo sarà considerato raggiunto se: -dall’osservazione sistematica degli educatori deriverà una valutazione positiva dell’esperienza, in termini di mantenimento, perfezionamento e potenziamento delle competenze dei soggetti disabili; -tutti gli utenti coinvolti nelle varie attività educative al termine del progetto raggiungeranno valutazioni delle competenze in media sufficienti sulla scala a 5 livelli; -dai colloqui di approfondimento con utenti e famiglie deriverà una valutazione di buon livello di gradimento delle iniziative.

2) Giovani e insegnanti sensibilizzati sul tema “diversità”

L’efficacia della sensibilizzazione sul tema “diversità” sarà valutata tramite: - incontri di verifica con alunni e insegnanti, - somministrazione di questionari di gradimento degli interventi; - report di valutazione degli interventi compilati dagli educatori. L’obiettivo sarà considerato raggiunto se: -dagli incontri con alunni e insegnanti deriveranno valutazioni positive, in termini di interesse suscitato, coinvolgimento e motivazione all’approfondimento; -dai questionari deriverà una valutazione di buon livello di gradimento delle iniziative; -dai report compilati dagli educatori emergerà una valutazione di efficacia formativa complessiva.

3) Abilità di tipo pre-lavorativo acquisite dai soggetti svantaggiati

Le abilità di tipo pre-lavorativo acquisite dai soggetti svantaggiati verranno valutate al termine del progetto tramite: - osservazione diretta da parte degli educatori; - misurazione delle abilità dell’area cognitiva, corporea, comportamentale, sociale e delle competenze professionali tramite scheda opportunamente predisposta, con scala a 5 livelli (abilità assente, scarsa, sufficiente, buona, ottima). L’obiettivo sarà considerato raggiunto se: -dall’osservazione sistematica degli educatori deriverà una valutazione positiva dell’esperienza, in termini di adattamento al contesto, rispetto delle regole, impegno nell’attività, risultati produttivi; - tutti gli utenti coinvolti nelle attività lavorative al termine del progetto raggiungeranno valutazioni delle abilità in media sufficienti sulla scala a 5 livelli.

Risultati e Indicatori di Risultato (servizi e prodotti)

Risultati Indicatori 1) Realizzazione di laboratori artistici, tecnici, espressivi, psicomotori rivolti a soggetti disabili, in collaborazione con volontari, associazioni del territorio e altri enti.

- Soggetti disabili coinvolti nelle attività laboratoriali: si intende rivolgere le proposte educative ai n. 28 ospiti fissi dei due Centri diurni comunali (nel 2011 erano n. 25 gli ospiti coinvolti). Si intende allargare il bacino di utenza, raggiungendo n. 10 nuovi utenti disabili del territorio (nel 2011 erano n. 6). -Laboratori / attività educative organizzate con volontari, Associazioni e altri enti. Si ipotizza la realizzazione di n. 7 diverse attività da offrire ai soggetti disabili suddivisi in piccoli gruppi, sulla base di interessi e attitudini (nel 2011 erano n. 4) Si intende migliorare la qualità delle proposte educative in relazione ai bisogni dei destinatari. Sarà effettuata una verifica della qualità dell’offerta formativa tramite un report compilato al termine di ciascun percorso, in cui l’educatore valuterà l’efficacia dell’attività in generale e in relazione ai singoli soggetti partecipanti. Inoltre verranno effettuati colloqui di approfondimento con gli utenti e le famiglie, volti a verificare l’utilità e il livello di gradimento delle proposte.

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2) Interventi rivolti alle scuole finalizzati alla conoscenza del mondo della disabilità. Per le scuole superiori: - attività di formazione - tirocinii e stage - laboratori -Centro Estivo presso Cascina Bargè Per gli Istituti Comprensivi: -percorsi di didattica ambientale Creazione di una equipe trasversale tra operatori del settore disabilità, referenti handicap delle scuole e insegnanti.

Per le Scuole Superiori si ipotizza il raggiungimento di: - n. 5 istituti scolastici superiori (nel 2011 erano n. 4) Istituto professionale B. Lanino, Istituto tecnico Cavour Liceo psicopedagogico/Liceo Scienze Sociali Rosa Stampa Liceo artistico Alciati IPSIA Lombardi - n. 15 classi (nel 2011 erano n.10) con un numero approssimativo di circa 300 alunni - n. 20 insegnanti (nel 2011 erano n.15) - n. 5 laboratori attivati (nel 2011 erano n. 3) Verrà effettuata una valutazione degli interventi formativi e dei laboratori tramite approfondimento, scheda di valutazione e report dell’operatore. Tirocinii: - n. 6 esperienze formative per studenti di scuola superiore sospesi dalla frequenza scolastica per provvedimenti disciplinari (nel 2011 erano n.2) - n. 4 tirocini di studenti di scuola superiore (nel 2011 erano n.2) - n. 2 tirocini di operatori in formazione (nel 2011 non ci sono stati) Al termine di ciascun tirocinio viene effettuata una valutazione dell’esperienza formativa tramite scheda sia da parte dell’alunno che da parte del tutor. Per il Centro Estivo presso Cascina Bargè si ipotizza il coinvolgimento di n. 10 soggetti con patologie di tipo autistico (nel 2011 erano n. 8) Per gli istituti comprensivi si ipotizza il raggiungimento di: -n. 15 classi per un totale di circa 300 alunni con cui intraprendere percorsi di didattica ambientale (nel 2011 erano n.10 classi). -n° 30 insegnanti raggiunti (nel 2011 erano n. 20)

3) Inserimento di soggetti svantaggiati nel contesto produttivo agricolo di Cascina Bargè

Si ipotizza il raggiungimento di: -n. 15 soggetti con disabilità medio-lieve coinvolti nell’attività agricola, con compenso mensile simbolico (nel 2011 il coinvolgimento dei n.15 soggetti era ridotto); - n. 1 percorso riabilitativo con un soggetto psichiatrico in carico al Dipartimento di Salute Mentale, con compenso mensile simbolico (assente nel 2011); - n. 2 Borse Lavoro retribuite, rivolte a soggetti svantaggiati, inviati dal Servizio Sociale (nel 2011 era n. 1); - n. 1 cantiere di lavoro retribuito rivolto a un soggetto disoccupato di lungo periodo, su progetto della Provincia / Centro per l’Impiego (assente nel 2011). - n. 1 Cantiere di lavoro retribuito, rivolto a un soggetto detenuto, su invio del Ministero di Grazia e Giustizia (assente nel 2011).

2.2. Cosa è stato realizzato? 1. Realizzazione di laboratori artistici, tecnici, espressivi, psicomotori rivolti a soggetti disabili, in

collaborazione con volontari, associazioni del territorio e altri enti. L’obiettivo di far acquisire nuove competenze ai soggetti disabili è stato perseguito attraverso la progettazione e l’attuazione di laboratori, in cui sono stati coinvolti i 28 ospiti fissi dei due Centri diurni comunali. E’ stato allargato il bacino di utenza, raggiungendo 10 nuovi utenti disabili del territorio ed è stata migliorata la qualità delle proposte educative in relazione ai bisogni degli utenti. I soggetti sono stati coinvolti nei laboratori suddivisi in piccoli gruppi, sulla base di interessi e attitudini.

Sono state realizzate durante l’anno 7 attività laboratoriali. Laboratorio Artistico “Oltre il Colore” realizzato in collaborazione con l’Associazione Artes Liberales, presso l’atelier di via F.lli Garrone. Durante il percorso sono state sperimentate varie tecniche grafico pittoriche ed è stato approfondito l’uso della pittura ad olio.

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Laboratorio di Cucina realizzato presso la scuola di cucina “Casa Verdi” dell’agenzia Formater / Ascom. I partecipanti hanno avuto la possibilità di apprendere abilità di base per la trasformazione dei cibi, la cottura, la preparazione dei piatti e di svolgere un percorso di educazione alimentare.

Laboratorio di Teatro Presso il teatro Barbieri si è svolto un percorso espressivo e di animazione teatrale che si è concluso con uno spettacolo aperto al pubblico, proposto a Vercelli e a Casale.

Musica Con la guida di un’insegnante volontaria si è svolto un corso di musica finalizzato alla realizzazione di esibizioni canore in occasione delle feste.

Tai-Chi In collaborazione con l’Accademia Arti Marziali si è svolto un corso di Tai Chi, pratica caratterizzata da movimenti morbidi uniti a tecniche di respirazione che migliorano la postura, l’equilibrio e il senso dello spazio. Yoga Guidati da una volontaria dell’Associazione Mangalam, presso la palestra Mazzini è stato svolto un corso di yoga e rilassamento, attività che favoriscono l’equilibrio del corpo e della mente, insegnano a gestire le emozioni, riducono le tensioni e aumentano la concentrazione.

Attività psico motoria Con la guida di un’insegnante volontaria si è svolto presso la palestra del Centro un percorso di attività psicomotoria con esercizi individuali e di gruppo con finalità riabilitative. E’stata svolta una verifica della qualità dell’offerta formativa tramite un report compilato al termine di ciascun percorso, in cui gli educatori hanno valutato l’efficacia dell’attività in generale e in relazione ai singoli soggetti partecipanti. Dall’osservazione sistematica degli educatori è derivata una valutazione positiva delle attività, in termini di mantenimento, perfezionamento e potenziamento delle competenze dei soggetti disabili. E’ stato possibile rilevare significativi miglioramenti nelle seguenti aree: - autonomie, - abilità sociali e relazionali, - capacità espressive, - modalità comunicative, - abilità tecniche, - conoscenze teoriche, - abilità motorie. La misurazione delle competenze dell’area cognitiva, comportamentale, psicomotoria e sociale è stata effettuata tramite una scheda opportunamente predisposta, con scala a 5 livelli (capacità assente, scarsa, sufficiente, buona, ottima). Tutti gli utenti coinvolti nelle varie attività educative al termine del progetto hanno raggiunto valutazioni delle competenze in media sufficienti sulla scala a 5 livelli. Dai colloqui di approfondimento con gli utenti e le famiglie è derivata una valutazione di buon livello di gradimento delle iniziative.

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2. Interventi rivolti alle scuole finalizzati alla conoscenza del mondo della disabilità. L’obiettivo di sensibilizzare giovani e insegnanti sul tema “diversità” è stato perseguito attraverso diverse attività condotte con vari ordini di scuole. Per quanto riguarda le Scuole superiori nell’anno 2014 è stato possibile raggiungere solo 2 Istituti, meno del previsto, causa grandi difficoltà organizzative delle scuole nell’aderire a progetti con partner esterni. Sono state sviluppate collaborazioni con: -Istituto professionale B. Lanino -Liceo Scienze Umane Rosa Stampa Sono state realizzate attività di formazione rivolte a 6 classi con un numero approssimativo di 140

alunni raggiunti e 10 insegnanti Sono stati realizzati 2 laboratori che hanno previsto l’affiancamento degli studenti ai ragazzi disabili: -Laboratorio Creativo In collaborazione con l’Istituto Professionale Lanino è stato realizzata una attività tecnica e creativa finalizzata alla produzione di costumi e scenografie per lo spettacolo teatrale. -Attività Fisica Adattata In collaborazione con il Liceo delle Scienze Umane “Rosa Stampa” si è svolto un percorso di attività fisica adattata nei parchi della città, con approfondimenti di didattica ambientale. Tirocinii: Sono stati svolti 6 tirocini di studenti di scuola superiore (Ist profess. Lanino). La fattiva collaborazione con le scuole ha consolidato l’equipe trasversale tra operatori del settore disabilità, referenti handicap delle scuole e insegnanti. Agenzie Formative e Università Sono stati realizzati progetti formativi comprensivi di stage a Cascina Bargè, a studenti e operatori informazione su invio di 4 agenzie formative e 1 facoltà universitaria: Coverfop – corso OSS Filos – corso OSS Formater – corso di avviamento al lavoro per soggetti svantaggiati Cerseo – esperienze formative per studenti stranieri Università di Torino – facoltà di scienze dell’educazione Sono state svolte attività di formazione individuale e in gruppo, raggiungendo circa 100 studenti. Sono stati svolti 5 stage di operatori in formazione: - 1 tirocinio lavorativo di un utente svantaggiato - 2 tirocini di OSS in formazione - 1 tirocinio di educatore in formazione -1 esperienza formativa di studente straniero Al termine di ciascun tirocinio è stata effettuata una verifica dell’esperienza formativa tramite schede opportunamente predisposte per la valutazione dell’alunno e per quella del tutor. Nell’estate 2014 presso Cascina Bargè è stato organizzato un Centro Estivo aperto a 12 utenti aggiuntivi, con disturbi di tipo autistico: sono state realizzate attività ricreative rivolte a soggetti con patologie complesse.

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Didattica Ambientale Cascina Bargè è riconosciuta come Fattoria Didattica dalla Regione Piemonte, aperta alle visite degli alunni delle scuole dell’infanzia, elementari e medie di Vercelli e provincia, che vengono condotte dagli operatori del Centro, affiancati dagli ospiti disabili. Si svolgono percorsi di educazione ambientale nel campo dell’Orticoltura, basati sulla scoperta delle coltivazioni, e nel campo dell’Allevamento, orientati alla conoscenza diretta degli animali della fattoria. Grazie alla presenza dei volontari Servizio Civile e al loro ruolo attivo nella conduzione degli incontri, nell’anno 2014 è stato possibile aumentare il numero di visite didattiche raggiungendo circa 350 alunni e

50 insegnanti e assistenti E’ stato sperimentato anche un percorso individuale rivolto ad 1 studente di scuola media con sostegno scolastico, composto da più incontri, orientati all’attività in serra.

Pet Therapy con asini e cavallo Nell’ampia area di pascolo e nella stalla si sono svolti percorsi di avvicinamento, conoscenza e conduzione dei due asini e del cavallo allevati presso la struttura, che per le loro caratteristiche si prestano ad interventi con finalità riabilitative e terapeutiche rivolte ad ragazzi con disturbi del comportamento. Tale attività, svolta per l’intero anno nelle ore pomeridiane, ha coinvolto 5 nuovi utenti minorenni, con

disagio psichico grave e autismo. A maggio 2014 la Cascina Bargè ha partecipato alla manifestazione Fattoria in Città, della durata di 5 giorni, con l’allestimento di un vasto stand, l’esposizione di piante e la presenza continuativa di operatori e volontari SC, per accogliere i visitatori e le classi, avvicinando bambini e famiglie agli animali della fattoria. L’efficacia della sensibilizzazione sul tema “diversità” è stata valutata attraverso diversi canali. Dagli incontri di verifica con alunni e insegnanti sono derivate valutazioni positive, in termini di interesse suscitato, coinvolgimento e motivazione all’approfondimento. Dai questionari proposti è derivata una valutazione di buon livello di gradimento delle iniziative; Dai report compilati dagli educatori è emersa una valutazione di buon livello di efficacia formativa complessiva. 3. Inserimento di soggetti svantaggiati nel contesto produttivo agricolo di Cascina Bargè L’obiettivo di far acquisire abilità di tipo pre-lavorativo a soggetti svantaggiati è stato perseguito coinvolgendo nell’attività agricola: - 15 soggetti con disabilità medio-lieve, con compenso mensile simbolico, - 1 soggetto autistico, - 1 soggetto con disagio psichiatrico, inviato dal Dipartimento di Salute Mentale, con borsa lavoro retribuita, - 2 soggetti disoccupati provenienti da contesti di disagio, inviati dal Servizio Sociale con compenso mensile simbolico, - 2 soggetti detenuti, inviati dal Ministero di Grazia e Giustizia con cantiere di lavoro retribuito. Durante l’anno sono state svolte 4 attività di tipo agricolo:

Orticoltura Il progetto ha previsto la coltivazione di un orto di 1200 mq, di un campo di granoturco e la cura di un frutteto, con il coinvolgimento quotidiano degli ospiti della Cascina Bargè. La produzione orticola è destinata in parte agli ospiti e alle loro famiglie e in parte alla vendita a famiglie appartenenti ad un Gruppo di Acquisto. La trasformazione e la vendita dei prodotti orticoli ha coinvolto anche gli ospiti con difficoltà motorie: essi si occupano di pesatura, confezionamento e consegna della merce, oltre che dell’accoglienza dei clienti.

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Vivaismo L’attività in serra consiste nella semina, coltivazione e trapianto di piante aromatiche, fiorite e orticole, destinate alla messa a dimora nell’orto o alla vendita in occasione di fiere.

Allevamento Presso la struttura vengono allevati animali da cortile di piccola e grande taglia (cavallo, asini, maiali, capre, numerose specie avicole). Gli ospiti di Cascina Bargè hanno compiti quotidiani definiti e suddivisi che riguardano la cura degli animali e la pulizia dei loro ricoveri. Falegnameria Nel laboratorio di falegnameria con l’ausilio di utensili e materiali vari si costruiscono ricoveri per gli animali, recinti, gabbie, fioriere e manufatti di vario genere. Le abilità di tipo pre-lavorativo acquisite dai soggetti svantaggiati sono state valutate al termine del progetto attraverso diversi canali. Dall’osservazione sistematica degli educatori è derivata una valutazione positiva dell’esperienza, in termini di adattamento al contesto, rispetto delle regole, impegno nell’attività, risultati produttivi. E’ stata effettuata una misurazione delle abilità dell’area cognitiva, corporea, comportamentale, sociale e delle competenze professionali tramite scheda opportunamente predisposta, con scala a 5 livelli (abilità assente, scarsa, sufficiente, buona, ottima). Tutti gli utenti coinvolti nelle attività al termine del progetto hanno raggiunto valutazioni delle abilità in media sufficienti sulla scala a 5 livelli.

Gite, Visite d’Istruzione Durante l’anno sono state frequenti le gite giornaliere, talvolta finalizzate alla partecipazione ad eventi e manifestazioni, altre volte finalizzate all’approfondimento di alcuni aspetti del lavoro agricolo.

3. Photogallery3. Photogallery3. Photogallery3. Photogallery Visita la pagina del progetto sul nostro sito www.serviziocivilevercelli.it

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1

#tuttacolpadellacultura

Quando:Quando:Quando:Quando: Il Progetto, avviato il 7 gennaio 2014, si è concluso il 6 gennaio 2015. Dove:Dove:Dove:Dove: presso la Biblioteca Civica del Comune di Vercelli, il Museo Borgogna e l’ente formativo Co.ver.fo.p. (Consorzio Vercellese per la Formazione Professionale). Chi:Chi:Chi:Chi: 3 Giovani di Servizio Civile e 3 Operatori Locali di Progetto. Cosa:Cosa:Cosa:Cosa: D-03 - Attività di valorizzazione del patrimonio storico-artistico locale attraverso laboratori di animazione culturale negli Istituti superiori del territorio. Di seguito:

1. i Racconti dei giovani e olp 2014 2. la Valutazione del progetto

3. la Photogallery

1. Vi racconto un anno di servizio…1. Vi racconto un anno di servizio…1. Vi racconto un anno di servizio…1. Vi racconto un anno di servizio… Nel progetto #tuttacolpadellacultura hanno prestato servizio

– Gianfranca Zandarin (Biblioteca Civica, Comune di Vercelli) – Viviana Gili (Museo Borgogna) – Alice Guala (Co.Ver.Fo.P.)

Con gli Olp Patrizia Carpo (Biblioteca Civica, Comune di Vercelli), Cinzia Lacchia (Museo Borgogna) e Claudio Osenga (Co.Ver.Fo.P.). Nelle pagine seguenti: i loro racconti…

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2

Gianfranca Zandarin

Biblioteca civica, Comune di Vercelli

Anno di nascita 1986 Vivo a Palazzolo V.se (VC) Studi Laurea Magistrale in Storia del

Patrimonio Archeologico e Storico

Artistico e Master di I livello in Management per i Beni Culturali e le

Industrie Culturali e Creative

Perché ho scelto il progetto Perché mi avrebbe dato la possibilità di sperimentare sul campo le nozioni che avevo acquisito durante il mio percorso di studi. La più grande sorpresa L’accoglienza calorosa riservata alle volontarie dai docenti e dagli studenti che hanno partecipato al progetto #tuttacolpadellacultura, oltre al grande entusiasmo da loro dimostrato durante gli incontri. Quello che mi porto via… La consapevolezza che il detto ha ragione… l’unione fa davvero la forza!!!! Fare il servizio civile vuol dire… … Mettersi alla prova!!!

Vi racconto di… Dopo aver terminato il primo degli incontri con una delle classi che ha aderito al progetto, all’uscita dei ragazzi Alice, Viviana ed io ci siamo fermate a scuola per risistemare l’aula in cui avevamo lavorato, a riorganizzare i materiali che avevamo portato ed a scrivere l’articolo che per prassi avremmo dovuto pubblicare, assieme alle foto, sul sito del Servizio Civile di Vercelli. Una volta uscite, abbiamo incontrato per strada la docente e gli studenti che ci avevano accolti quel giorno che subito ci hanno fermate e, con grande entusiasmo, ci hanno riferito che avevano appena visitato alcuni dei luoghi descritti durante il nostro intervento… Beh, era chiaro: missione compiuta!!!

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Viviana Gili Museo Borgogna

Anno di nascita 1986 Vivo a Recetto (NO) Studi Laurea in Studio e Gestione dei

Beni Culturali

Perché ho scelto il progetto Per sperimentare sul campo le mie capacità e per capire quale potesse essere il mio contributo concreto nella valorizzazione dei beni culturali. Penso, infatti, che cercare di riaccendere l’amore per l’arte, per la lettura e, in generale, per la cultura nei giovani sia la chiave per formare delle generazioni di cittadini più consapevoli e attenti al bene comune. L’arte è vita, creatività e stimolo. È il mezzo attraverso il quale ogni popolo esprime se stesso e l’unico modo che l’uomo ha per conoscere i meandri nascosti della propria anima. La più grande sorpresa Constare che il nostro progetto funziona e che i ragazzi si sentono davvero i protagonisti di un processo educativo nuovo e stimolante. Quello che mi porto via… Mi porto via un anno di vita ricco di stimoli e vissuto intensamente; la consapevolezza di essere cresciuta, di aver capito meglio me stessa e quale potrebbe essere la mia strada. Fare il servizio civile vuol dire… Mettersi in gioco e sviluppare una particolare sensibilità verso il prossimo.

Vi racconto di… Quella ragazza che, salendo le scale del Museo Borgogna durante la caccia al tesoro, ha esclamato: “Wow! Ma questa è Hogwarts, il castello di Harry Potter!!!”

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Alice Guala

Co.Ver.Fo.P.

Anno di nascita 1991 Vivo a Vercelli Studi Laurea triennale in Nuove tecnologie

dell’arte

Perché ho scelto il progetto Ho scelto il progetto per poter fare un’esperienza nuova, e perché rispecchiava anche una parte delle mie passioni (artistiche, creative). La più grande sorpresa La partecipazione e l’entusiasmo degli insegnanti e degli alunni che hanno aderito al nostro progetto!| Quello che mi porto via… Un’esperienza di vita, nonché un lavoro affiatato e soddisfacente di gruppo. Fare il servizio civile vuol dire… Mettersi a disposizione di un ente e di un progetto, ma anche di una città e del suo sistema (nel nostro caso culturale). Vuol dire capire che con le nostre azioni possiamo cambiare delle cose, seppur nel piccolo: credere nel cambiamento, mettersi in gioco e non fermarsi.

Vi racconto di… Durante la caccia al tesoro in museo, ho chiesto ai ragazzi di una terza superiore come mai secondo loro non erano più visibili alcune parti della tavola raffigurata nel dipinto dell’Ultima cena di Bernardino Lanino. I ragazzi, dopo un attimo di riflessione, hanno risposto che probabilmente gli apostoli avevano già sparecchiato dopo aver mangiato.

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Patrizia Carpo

Biblioteca civica, Comune di Vercelli

Ruolo servizio civile OLP Dove lavoro Biblioteca Civica di Vercelli

Ruolo Istruttore Direttivo Tecnico Socio-culturale, Cat. D, Archivista e Bibliotecaria, Responsabile dell’Ufficio Archivio Storico del Comune di Vercelli, della Sezione Manoscritti e rari e della Catalogazione SBN (antico e moderno) della Biblioteca Civica

Cosa ricorderò di questo progetto Mercoledì 22/10/14 ore 16, 45: SMS Gianfranca (volontaria Biblioteca Civica #tuttacolpadellacultura) Ciao! Un trionfo, con tanto di applauso finale. Domani ti racconto. Buona serata. Si è appena concluso il primo incontro con la classe III A Corso Sociale dell’Istituto Lanino (ins. Sabrina Campisi). Ho ricevuto in tempo reale il messaggio che mi comunicava il felice esito del primo step condotto da Gianfranca con le altre due volontarie Viviana (Museo Borgogna) e Alice (Coverfop) nell’ambito del progetto #tuttacolpadellacultura . E’ stata un’emozione perché mi sono detta: “Ma allora il progetto funziona davvero!”. Infatti si aggiunge ai commenti più che positivi formulati dagli studenti e dagli insegnanti che hanno aderito all’iniziativa.

Cinzia Lacchia

Museo Borgogna

Ruolo servizio civile OLP Dove lavoro Museo Borgogna - Vercelli

Ruolo Conservatore

Cosa ricorderò di questo progetto I momenti di avvio del progetto, l’entusiasmo delle volontarie, le difficoltà operative, gli incontri di gruppo e con gli altri OLP della squadra vercellese, la risposta degli studenti coinvolti nei laboratori in museo con la loro partecipazione attiva e curiosa.

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)

Claudio Osenga

Co.Ver.Fo.P.

Ruolo servizio civile OLP Dove lavoro Coverfop

Ruolo Direttore

Cosa ricorderò di questo progetto In poche parole è difficile riassumere un anno complicato e certo singolare di Servizio Civile. Un paragone con i passati progetti? Una valutazione partendo dalle aspettative che avevo ad inizio progetto? Nulla di ciò, ricorderò la crescita dei volontari culminata nel grande evento del 19 dicembre. L’inizio pieno di speranze, le prime difficoltà. Lo scoramento di metà progetto e poi la salita, percorsa con rabbia e voglia e la discesa finale. Sono sicuro che le volontarie hanno aggiunto al loro progetto personale la parola autonomia, come competenza vissuta e conquistata.

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2. Valutazione del progetto2. Valutazione del progetto2. Valutazione del progetto2. Valutazione del progetto

2.1. Cosa prevedeva il progetto? Obiettivo specifico e Indicatori di Obiettivo

(beneficio per i destinatari)

Obiettivo Indicatori Legame rinsaldato tra l’offerta culturale e la domanda di cultura, in special modo giovanile.

• Aumento delle presenze del target di destinatari (docenti e studenti) del 10% nel corso dell’anno rispetto ai valori raggiunti dal precedente progetto “Innamorati della cultura”. Fonte: indici di soddisfazione e quantitativi nella fruizione del Museo e della Biblioteca (questionari) per i pubblici specifici con valori almeno sufficienti. I questionari di analisi delle aspettative erogati saranno espressi con scala di valore da 1 a 5. Sarà considerato valore sufficiente un indice uguale/superiore a 3.

• Aumento della partecipazione nella fruizione del patrimonio culturale e documentario (monitoraggio cfr. sistemi di qualità interni agli Enti) da parte di cittadini e giovani rispetto ai valori raggiunti dal precedente progetto “Innamorati della cultura”.

• Aumento generale della partecipazione e della consapevolezza dell’offerta culturale del territorio con un sensibile incremento del target del progetto e dei cittadini con un diretto interesse ad aumentare nuovi servizi (richiesta di continuità e incremento del servizio erogato) Indagine statistica svolta attraverso un sondaggio informatico con un panel di riferimento individuato attraverso un campionamento degli stakeholder individuati nel progetto. Il questionario sarà sottoposto al panel tre volte, ad inizio progetto, al termine del progetto e due mesi dopo la conclusione del progetto

Risultati e Indicatori di Risultato

(servizi e prodotti)

Risultato 1 Valorizzazione del patrimonio culturale esistente, attraverso una comunicazione più efficace e un lavoro di rete tra i diversi attori del territorio. Risultato 1 Indicatori 1.1. Migliore e più efficace comunicazione e promozione dei servizi, mediante la predisposizione di materiali (cartacei o telematici) e percorsi per l’utenza nelle sedi con innovazioni nell’offerta dei servizi nei luoghi della cultura (laboratori, percorsi, integrazioni linguistiche e strumentali)

Biblioteca: Aggiornamento ed integrazione dei Segnalibri e della Guida (in italiano e in inglese) e stesura di bibliografie tematiche, che valorizzino la raccolta della biblioteca, in continuità con la bibliografia riguardante S. Marco e le altre chiese cittadine realizzata nel precedente progetto. Redazione di proposte di lettura rivolte ad un pubblico giovane. Le bibliografie e le proposte di lettura (disponibili anche on-line) saranno redatte in una forma grafica accattivante e adatta al target di utenza scelto. Sarà curata la diffusione dei materiali prodotti a studenti e insegnanti: Museo: materiali informativi, schede, pwp, ricaduta nelle positive valutazioni del pubblico e aumento delle richieste di visita e laboratorio in museo Coverfop: azioni di studio dell’utenza (stili di apprendimento e di comunicazione del target individuato) e di progettazione di campagne comunicative in special luogo incentrate sui social network (evidenza la creazione di un blog specificatamente dedicato all’utenza individuata che racconti e raccolga l’esperienza di progetto)

1.2. Personalizzazione dell’accoglienza ai target individuati presso Biblioteca e Museo, mediante la presenza del volontario e il suo supporto

Biblioteca: attività di accoglienza e supporto dell’utenza. Sostegno a forme di monitoraggio delle domande e delle richieste del pubblico, da quelle informali – integrate con l’attività di assistenza ed orientamento, a quelle strutturate in questionari. Museo: attività di accoglienza e supporto del volontario con valutazione dell’apprezzamento monitorato da parte dell’utenza; miglioramento dei supporti (pannelli, didascalie, informazioni su supporti diversi tra cui il sito) e dei percorsi .

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Coverfop: coordinamento delle attività delle altre sedi (formazione specifica ai volontari sulle competenze di orientamento e comunicazione) e messa a disposizione di strumentazione informatica per studio modalità innovative (evidenza produzione di uno studio su metodologie di accoglienza diversificate per target e registri formazione).

1.3. Migliorata capacità degli Attori del territorio di compiere azioni coordinate e sinergiche per la promozione del sistema culturale della città e del territorio di riferimento (scuole, docenti, cittadini)

Condivisione e realizzazione di una campagna di sensibilizzazione condotta attraverso mezzi di comunicazione innovativi (social network, QR reader) rivolta al target individuato. Produzione, condivisione ed adozione di procedure condivise (evidenza predisposizione e condivisione delle procedure).

Risultato 2 Sviluppo delle “competenze civiche” dei giovani relative alla conoscenza del patrimonio e all’interesse per la sua fruizione.

Risultato 2 Indicatori 2.1. Ideazione e realizzazione di laboratori nelle scuole superiori (città e ampliamento al territorio) con l’aumentata presenza di attori responsabili dell’offerta culturale nell’iter formativo grazie al numero di studenti e professori coinvolti.

Biblioteca, Museo, Coverfop: progettazione e realizzazione di n° 10-laboratori (ognuno dei quali consistente in tre incontri e da svolgere sull’intero territorio provinciale) con gruppi classe con un coinvolgimento totale di circa 220-250 allievi. Progettazione e realizzazione di 2 laboratori rivolti agli insegnanti coinvolgendo almeno 20 insegnanti con incontri preliminari con gli insegnanti e i dirigenti. Tali laboratori saranno propedeutici sia alle successive azioni rivolte agli allievi (obiettivo è l’aumentata capacità di interesse per le attività svolte con l’utilizzo di riferimenti autorevoli e conosciuti) sia ad una più efficace veicolazione dei messaggi prodotti agli utenti (studenti delle scuole medie superiori) non raggiunti direttamente dai laboratori.

2.2. Cosa è stato realizzato?

IL PROGETTO

N° ISTITUTI ADERENTI

4

N° DOCENTI COINVOLTI

6

N° CLASSI ADERENTI AL PROGETTO

9

N° STUDENTI TOTALI

150 circa

N° LABORATORI TOTALI

18

N° LABORATORI IN BIBLIOTECA CIVICA E MUSEO BORGOGNA

6

N° LABORATORI IN AULA

12

N° QUESTIONARI PROPEDEUTICI RACCOLTI

86

N° ARTICOLI PUBLICATI SUL SITO SC VERCELLI

40

N° ARTICOLI PUBBLICATI SUI QUOTIDIANI LOCALI

3

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9

IN SEDE

GIANFRANCA ZANDARIN

Biblioteca Civica

1. Sono stati realizzati: • aggiornamento dei Segnalibri • stesura di una proposta di lettura: Percorso di lettura in ricordo della

Shoah. Libri da leggere, rileggere, consultare (in occasione del Giorno della Memoria, 27 gennaio 2014)

• stesura della bibliografia tematica: Gaudenzio e gli altri… Gli artisti

della scuola pittorica vercellese e il “Sodoma” nelle raccolte della

Biblioteca Civica di Vercelli. La Bibliografia e il Percorso di lettura sono stati resi disponibili anche online. � stata curata la diffusione dei materiali prodotti a studenti e insegnanti, ai Musei, alle Biblioteche delle istituzioni locali. 2. Attività di accoglienza e di supporto dell’utenza.

VIVIANA GILI Museo Borgogna

1. Attività di accoglienza e di supporto all’utenza durante gli eventi previsti dal calendario de L’Arte di fa sentire e i fine settimana di aperura;

2. Assistenza ai laboratori didattici; 3. Documentazione fotografica delle attività svolte in Museo; 4. Somministrazione e analisi dei questionari di gradimento sottoposti

ai visitatori; 5. Creazione e gestione del percorso guidato per l’evento Invasioni

Digitali (27 aprile 2014), promossa da Terre Riflesse in collaborazione con i musei cittadini – Museo Borgogna, Museo del Tesoro del Duomo, Museo Leone;

6. Creazione dell’immagine fotografica per il volantino de L’Arte si fa

sentire – autunno 2014; 7. Gestione autonoma del percorso didattico con laboratorio per le

scuole secondarie di primo grado A tavola ragazzi, rientrante nel progetto Jump (21 ottobre e 11 dicembre 2014).

ALICE GUALA Coverfop

Attività di accoglienza e gestione/supporto utenza.

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3. Photogallery3. Photogallery3. Photogallery3. Photogallery

Andiam andiam per musei! La formazione innanzitutto Visita al Museo Leone, accompagnati dal conservatore Luca Brusotto, e al Museo del Tesoro del Duomo, guidate da Silvia Faccin, borsista della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli

Let’s go! Liceo Scientifico A. Avogadro, III B. Il nostro primo internvento in aula

La Biblioteca Agnesiana Visita formativa accompagnate dall’arch. Daniele De Luca -Direttore Ufficio Beni Culturali, Archivio Storico e Biblioteca

Agnesiana e Diocesana.

Work in progress…

Sperimentazione del secondo incontro al Museo Borgogna

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L’Ultima Cena di Bernardino Lanino interpretata dalle III B dell’Istituto Lanino

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Servizio Civile Nazionale – Città di Vercelli

Creative Commons 3.0: ServizioCivileVercelli 2014

Obiettivo: Aria pulita!

Quando:Quando:Quando:Quando: Il Progetto, avviato il 7 gennaio 2014, si è concluso il 5 gennaio 2015. Dove:Dove:Dove:Dove: presso il Servizio Ecologia del Comune di Vercelli. Chi:Chi:Chi:Chi: 2 Giovani di Servizio Civile e 2 Operatori Locali di Progetto. Cosa:Cosa:Cosa:Cosa: C-02 - Attività di sensibilizzazione ambientale della cittadinanza per il miglioramento della qualità urbana. Di seguito:

1. Racconti dei giovani e olp 2014 2. Valutazione del progetto 3. Photogallery

1. Vi racconto un anno di servizio…1. Vi racconto un anno di servizio…1. Vi racconto un anno di servizio…1. Vi racconto un anno di servizio… Nel progetto Obiettivo aria pulita hanno prestato servizio

– Marco Borgarelli – Stefania Sabatino

Con gli Olp Anna Maria Nadalin e Enrico Razzano. Nelle pagine seguenti: i loro racconti…

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Marco Borgarelli

Anno di nascita 26 Febbraio 1988 Vivo a Vercelli Studi Diplomato in Scienze Sociali

Perché ho scelto il progetto Ho scelto questo progetto perché mi interessava l’idea di lavorare sul territorio, di avere la possibilità di vedere da vicino quali sono effettivamente le problematiche che si trova ad affrontare il mio comune nell’ambito ambientale. Il fatto che a questa attività si affiancasse poi l’uso di supporti informatici, con i quali mi trovo molto a mio agio, non ha fatto altro che consolidare ulteriormente la mia scelta. La più grande sorpresa Sono rimasto molto colpito nel rendermi conto di quanto sia complesso il sistema che sta dietro alla risoluzione dei problemi inerenti all’ambiente all’interno di un comune. Non avrei mai pensato che ci fossero così tanti enti coinvolti, e sono rimasto sorpreso dalla sinergia necessaria tra questi affinchè il sistema funzioni correttamente. Quello che mi porto via… Di questo anno mi resta un’esperienza di crescita sia sul piano personale che su quello professionale, ho avuto la possibilità di affrontare sfide, di conoscere persone e di rendermi utile. Direi che non esiste modo migliore per descrivere la parola “esperienza”. Fare il servizio civile vuol dire Il servizio civile è una giusta via di mezzo tra un’esperienza formativa e una lavorativa, rappresenta probabilmente uno dei modi migliori per passare dal mondo della scuola a quello del lavoro, ti dà la possibilità di aiutare gli altri mentre aiuti te stesso a crescere.

Vi racconto di… Vi racconto della Panda Young in dotazione all’Ufficio Ecologia del comune; classe 1987, questo carro armato in miniatura mi ha accompagnato in tutti i sopralluoghi effettuati in quest’anno di servizio civile. Il primo giorno che l’ho guidata avrei scommesso che non sarebbe durata un mese, invece ne sono passati dodici e, salvo per l’accensione che richiede un uso chirurgico del tiraggio dell’aria e un po’ di fortuna, è ancora funzionante… un vero miracolo dell’ingegneria made in Italy di una volta!!!

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Stefania Sabatino

Anno di nascita 1989 Vivo a Vercelli Studi Laurea in Chimica Industriale

Perché ho scelto il progetto Ho scelto questo progetto perché ho ritenuto che fosse un modo per conoscere meglio alcune problematiche ambientali incontrate durante il mio percorso di studi. La più grande sorpresa … Aver incontrato e affrontato le problematiche ambientali ma allo stesso tempo aver conosciuto e compreso anche da un punto di vista burocratico grazie all’aiuto degli Olp come vengono affrontati questi problemi. Quello che mi porto via Pur non avendo terminato l’anno di servizio civile, mi porto via un’esperienza formativa sia da un punto di vista pratico per ciò che comportava il lavoro dell’ufficio ma anche un arricchimento umano grazie alle nuove conoscenze degli Olp, gli altri volontari e il personale dei vari uffici fatte durante questo periodo. Fare il servizio civile vuol dire… …Arricchire le proprie conoscenze ma anche e soprattutto rendersi utile alla cittadinanza attraverso le attività svolte.

Vi racconto di… (un utente o un episodio particolare, anche scherzoso…) Vi racconto dell’esperienza avuta durante i giochi in piazza che si sono svolti durante la Festa dell’Europa. Una bellissima giornata di sole, svoltasi con i bambini delle scuole elementari di Vercelli in Piazza Cavour. Ho un bellissimo ricordo perché in quell’occasione sono riuscita a far divertire i bambini con i vari giochi di gruppo ma allo stesso tempo mi son divertita anche io sia con gli stessi bambini che con gli altri volontari!!.. In questo tipo di esperienze e altre simili a questa si riesce proprio a capire il significato del Servizio Civile come UN ANNO PER TE E UN ANNO PER GLI ALTRI!!!

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Anna Maria Nadalin

Ruolo servizio civile OLP Dove lavoro Ufficio Tecnico Comunale

Servizio Ambiente Via Q. Sella,1

Ruolo Impiegata amministrativa Cosa ricorderò di questo progetto Ancora una volta l’anno di SCN è volato via in un lampo e alle porte si prospetta una nuova selezione di giovani. Dell’anno trascorso insieme ai nostri ragazzi ritengo che la memoria non mi porterà tanto alle singole iniziative condivise quanto allo spirito con il quale sono state affrontate e che ha permesso il gratificante raggiungimento degli obiettivi prefissati dal progetto. Veri protagonisti sono stati l’entusiasmo, la curiosità, la voglia di apprendere e di mettersi in gioco che i ragazzi hanno saputo trasmettere da subito e che alla fine del loro percorso li ha premiati con la capacità di riconoscere opportunità professionali nuove delle quali non avevano una precisa consapevolezza e verso una sensibilizzazione sulle tematiche ambientali che difficilmente può essere raggiunta senza averne un contatto diretto.

Enrico Razzano

Ruolo servizio civile OLP

Dove lavoro Ufficio Tecnico Comunale Servizio Ambiente, Via Q. Sella, 1

Ruolo Istruttore Direttivo Amm.vo Cosa ricorderò di questo progetto L’iniziativa riferita alle domeniche ecologiche con il coinvolgimento dei ragazzi del Servizio Civile di questo progetto, di alcuni ragazzi degli altri progetti in aggregazione con gli OLP, i cittadini ed alcuni amministratori cittadini è stato sicuramente uno dei momenti più interessanti del progetto in questione. L’organizzazione delle domeniche ecologiche, la distribuzione dei volantini presso i negozi, l’iscrizione dei partecipanti alla manifestazione, la camminata lungo percorsi prestabiliti con la collaborazione di Associazioni Sportive, il controllo dei Vigili Urbani ed altre varie azioni hanno reso tali iniziative molto utili alla formazione civica dei ragazzi. Tutto questo, associato a momenti di aggregazione durante la camminata (un’ora città di divertente passeggiata) con i cittadini, è stata sicuramente un’esperienza utile sia dal punto di vista sociale, ambientale e di maggior conoscenza del territorio. A conclusione l’organizzazione della manifestazione prevedeva anche un buon piatto di panissa, distribuito a tutti i partecipanti, presso il Piccolo Studio, che ha ancor di più contribuito a creare un vero feeling tra i nostri ragazzi, la Pubblica Amministrazione e la cittadinanza (bambini, anziani, uomini, donne, infanti in passeggino ed anche cittadini con i cagnolini al guinzaglio).

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2. 2. 2. 2. Valutazione del progettoValutazione del progettoValutazione del progettoValutazione del progetto

2.1. Cosa prevedeva il progetto? Obiettivo specifico e Indicatori di Obiettivo (beneficio per i destinatari)

Obiettivo Indicatori Miglioramento della vita quotidiana sia del singolo individuo che della collettività attraverso attività di sensibilizzazione ambientale della cittadinanza direttamente coinvolta relativamente alla tutela ambientale.

Come indicatori maggiormente significativi del raggiungimento dell’obiettivo di progetto si individuano: – Organizzazione di domeniche ecologiche con aumento del

numero di partecipanti dagli attuali 40 circa a 100; – Elaborazione dati del Pm10 per rilevamento n.ro superamenti

rispetto ai limiti tabellari: ci si attende di non aumentare il livello attuale (41);

– Parchi in movimento: aumento del n.ro di partecipanti all’iniziativa dagli attuali 30 a 70.

Risultati e Indicatori di Risultato (servizi e prodotti)

Risultati Indicatori 1. Domeniche ecologiche: Aumentare la qualità dell’informazione alla cittadinanza, attraverso vari canali d’informazione con elenco delle domeniche ecologiche (limitazione dell’uso dell’auto nel centro cittadino) in programma ed elenco delle attività in programma durante la manifestazione, coinvolgendo sempre più un maggior numero di persone.

- Realizzazione di 200 locandine - Realizzazione pagina sul sito del Comune - Aumento del numero di partecipanti dagli attuali 40 a 100

2. Parchi in movimento: Aumentare la qualità dell’informazione alla cittadinanza, in merito alle attività da svolgere (camminate, esercizi ginnici ecc…) all’interno dei parchi comunali avvicinando così il cittadino alla natura.

- Aumento del numero di partecipanti dagli attuali 30 a 70

3. Sensibilizzazione al controllo impianti di riscaldamento: Sensibilizzare il cittadino al risparmio energetico con conseguente riduzione del Pm10 attraverso locandine informative, comunicati stampa; comunicazioni agli amministratori di condominio e coinvolgimento del Direttori della strutture pubbliche e private a non superare i 20°C all’interno degli edifici.

Campagna di sensibilizzazione per comunicare: o il divieto di superamento dei 20°C all’interno degli

edifici pubblici e privati come previsto da un’ordinanza del Sindaco;

o l’incentivo alla conversione delle caldaie ancora alimentate ad olio combustibile o gasolio a metano:

- Realizzazione di 200 locandine - Realizzazione pagina sul sito del Comune

4. Mobilità sostenibile: Diminuzione delle auto diesel e benzina, sensibilizzando il cittadino all’uso delle biciclette,autobus,oppure alla conversione della propria auto alimentata a benzina in Gpl e/o metano.

Campagna di sensibilizzazione alla conversione delle auto da benzina a GPL/Metano attraverso l’obiettivo di raggiungere le 10 conversioni mensili rispetto alle attuali 4/5 al mese: - Realizzazione pagina sul sito del Comune

5. Pedibus: attività motoria per andare a piedi attraverso percorsi prestabiliti da casa a scuola rivolto ai bambini delle scuole elementari

Aumento del numero di partecipanti dagli attuali 200 bambini a 300, e aumentare di conseguenza il numero di accompagnatori dagli attuali 20 a 30.

2.2. Cosa è stato realizzato? 1 ARIA PULITA In merito alla suddetta tematica sono stati raggiunti svariati obiettivi che di seguito si trascrivono: 1) sono state organizzate durante lo svolgimento del progetto n. 4 domeniche ecologiche nelle domeniche di gennaio, febbraio, marzo ed aprile, (1 al mese) nella quali i ragazzi del servizio civile hanno provveduto a realizzare volantini, farli stampare e distribuirli ai vari esercizi pubblici; hanno fatto inserire sul sito internet del Comune di Vercelli l’avviso dell’iniziativa; hanno partecipato alla domenica ecologica, raccogliendo le iscrizioni e collaborando con i VV.UU., accompagnato i partecipanti lungo il percorso; hanno avviato colloqui con i partecipanti stessi circa l’importanza dell’andare a piedi.

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Al termine di ciascuna iniziativa hanno elaborato in ufficio una serie di dati circa il n.ro dei partecipanti da cui si deduce che: gennaio: n. 92 persone: di cui 37 maschi, 39 femmine, 11 bambini, 5 cagnolini; febbraio: n. 126 persone di cui 62 maschi, 41 femmine, 17 bambini, 6 cagnolini; marzo: n. 155 persone di cui 73 maschi, 53 femmine, 20 bambini, 9 cagnolini; aprile: n. 172 persone; di cui 79 maschi, 62 femmine, 22 bambini, 9 cagnolini. 2) sono stati organizzati n.ro 2 cosiddetti “tour dei parchi” ove sono stati fatti conoscere i vari parchi cittadini ai partecipanti attraverso percorsi a piedi dove nel frattempo si descrivevano le caratteristiche dei vari parchi sia in merito alle essenze ivi presenti, sia per i giochi in dotazione per i bambini; i ragazzi del servizio civile hanno provveduto a sensibilizzare l’iniziativa anche in questo caso come per le domeniche ecologiche provvedendo a coinvolgere i partecipanti nella descrizione dei vari parchi; n.ro partecipanti complessivi: 185 circa per ogni iniziativa. 3) quale attività d’ufficio i ragazzi del Progetto Obiettivo Aria Pulita hanno provveduto attraverso tabelle in excell ad elaborare i dati sulla qualità dell’aria, in particolare le polveri sottili (PM10), estrapolando i medesimi calcolati da Arpa Piemonte Dipartimento di Vercelli e rilevabili dalle centraline sia da fondo, sia da traffico presenti sul territorio comunale. Hanno inoltre effettuato confronti con i dati rilevabili dalle centraline degli altri comuni capoluogo piemontesi, di cui si allega una tabella esemplificativa. Sono inoltre stati effettuati confronti con i dati sulle polveri sottili anche delle centraline del capoluoghi delle città lombarde insistenti sulla pianura Padana, più soggette a criticità legate agli sforamenti dei valori limite stabiliti dalla Legge sulle polveri sottili. 2 PEDIBUS Nell’ambito di tale servizio sono stati attivate iniziative di conoscenza delle problematiche legate all’inquinamento delle polveri sottili causate dai gas di scarico degli automezzi circolanti sul territorio comunale al fine di poi pervenire alla realizzazione del pedibus vero e proprio (andare a scuola a piedi). I ragazzi del servizio civile in collaborazione con il Servizio Ambiente hanno attivato le procedure per organizzare un corso sull’inquinamento atmosferico e salute dei bambini svoltosi presso la sala del Piccolo Studio. Hanno attivato le procedure per invitare gli insegnanti di tutte le scuole comunali dei quattro Istituti Comprensivi oltre alla scuole private di Vercelli, hanno contattato l’Arpa per insediare all’interno del Parco Kennedy il mezzo Mobile di Arpa medesima che rileva i dati sulle polveri sottili; hanno partecipato al corso stesso che ha permesso loro, attraverso le relazioni di dottori dell’ASL VC di Vercelli e di Arpa, di conoscere quale possa essere il potenziale pericolo che le polveri sottili arrecano alla salute pubblica in particolare sui bambini. Al corso hanno partecipato 45 insegnanti a cui i ragazzi del Servizio Civile hanno consegnato gli attestati di partecipazione. Come fase successiva gli insegnanti medesimi inseriranno durante le loro lezioni in classe quanto hanno acquisito durante il corso ai loro bambini. I ragazzi del Servizio Civile si sono fatti anche promotori di trasmettere i file contenenti le slide del corso in argomento alle varie scuole partecipanti al corso. Sono stati anche consegnati i “dischetti” che vengono utilizzati da Arpa per la rilevazione delle polveri sottili. Entrambe le attività di cui sopra (ARIA PULITA E PEDIBUS) sono state realizzate in modo soddisfacente dai ragazzi del Servizio Civile presso il Servizio Ambiente e si ritiene che le stesse siano state di notevole importanza per conoscere le problematiche legate all’inquinamento atmosferico, nonché approfondire le dinamiche che emergono durante l’organizzazione di iniziative ambientali nei rapporti tra Enti Pubblici, cittadino e colleghi dello stesso Comune di Vercelli.

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ALLEGATI: TABELLA RIASSUNTIVA PM 10 FINO AD OTTOBRE 2014 (il dato è fino a detto mese per poterlo correttamente confrontare con i dati degli altri Comuni capoluogo della Regione Piemonte) TABELLA DATI STORICI DELLA CITTA’ DI VERCELLI (PM 10 ed ozono): elaborazione alla data odierna. TABELLA VALORI DI CONFRONTO CON LE VARIE CENTRALINE degli altri Comuni capoluogo della Regione Piemonte scn\DATI ARIA CONI aggiornati al 7 dicembre 2014.xls scn\Sforamenti pm10 piemonte fino a Ottobre 2014.xlsx scn\Valori pm10 comuni capoluogo piemonte 7 dicembre 2014.xls

3. Photogallery3. Photogallery3. Photogallery3. Photogallery Visita la pagina del progetto sul nostro sito www.serviziocivilevercelli.it

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Servizio Civile Nazionale – Città di Vercelli

Creative Commons 3.0: ServizioCivileVercelli 2014

Meeting Point

Quando:Quando:Quando:Quando: Il Progetto, avviato il 7 gennaio 2014, si è concluso il 6 gennaio 2015. Dove:Dove:Dove:Dove: presso il Rettorato dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale. Chi:Chi:Chi:Chi: 4 Giovani di Servizio Civile e 2 Operatori Locali di Progetto. CCCCosa:osa:osa:osa: E-11 - Attività di orientamento per gli studenti delle scuole superiori e di tutoraggio per gli studenti dell’università, in particolare per disabili e DSA. Di seguito:

1. i Racconti dei giovani e olp 2014 2. la Valutazione del progetto 3. la Photogallery

1. Vi racconto un anno di servizio…1. Vi racconto un anno di servizio…1. Vi racconto un anno di servizio…1. Vi racconto un anno di servizio… Nel progetto Meeting Point hanno prestato servizio

– Laura Ferraro (orientamento) – Simona Matraxia (orientamento) – Rebecca Pozzi (servizi agli studenti) – Roberta Gambizza (servizi agli studenti)

Con gli Olp Nadia Piloni (orientamento) e Emma Altomare (servizi agli studenti) e la referente di ente partner Cristina Cortissone. Nelle pagine seguenti: i loro racconti…

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Laura Ferraro Anno di nascita 1987

Vivo a Vercelli Studi Giurisprudenza

Perché ho scelto il progetto Memore del fatto che non sempre è così semplice capire se e quale percorso universitario sia quello da intraprendere, appena ho letto il progetto meeting point ho deciso di candidarmi. Mi è subito sembrata una bellissima iniziativa quella di fornire un contributo alle persone che si trovano a dover effettuare una scelta così importante e così eccomi qua! La più grande sorpresa La gratitudine delle persone dopo aver dato loro le informazioni di cui avevano bisogno. Quello che mi porto via… La gioia di aver aiutato tante persone, delle nuove amicizie e un’esperienza indimenticabile che mi ha permesso di mettermi in gioco. Fare il servizio civile vuol dire… Crescere, riflettere, sperimentarsi e aiutare gli altri; il tutto in un contesto informale e sereno.

Vi racconto di… Quest’anno abbiamo fatto un sacco di incontri orientativi e di saloni dell’orientamento…sono state tutte delle bellissime esperienze!! Però quello che mi ha colpito di più è stato come è possibile cambiare la percezione dei servizi offerti impiegando parole simili! In particolare, dopo i primi Saloni di Orientamento, nelle schede di valutazione, i ragazzi dichiaravano di non aver visto studenti universitari con i quali confrontarsi. In realtà i nostri studenti collaboratori avevano partecipato a queste iniziative ed erano presenti in punti che avevamo indicato nei cartelli come “Info Point”. I ragazzi delle scuole superiori però non avevano capito che potevano chiedere informazioni non solo di carattere organizzativo della giornata, ma anche sui corsi di laurea e sulle esperienze personali. Così per i saloni successivi io e la mia socia Simona abbiamo modificato i cartelli con la scritta “Meeting Point”. Il risultato sono stati una pioggia di commenti positivi e di ringraziamenti! Veramente sorprendente!!

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Simona Matraxia

Anno di nascita 1986 Vivo a Asigliano V.se Studi Scienze della Comunicazione (triennio) –

Linguistica (biennio)

Perché ho scelto il progetto Ho scelto di candidarmi al SCN in questo progetto perché ho frequentato l’università del Piemonte Orientale e ne sono rimasta entusiasta. Ho trovato un ambiente dove tutto è veramente vicino agli studenti. Finita l’esperienza di studio, sono stata davvero felice nell’intravedere la possibilità di impegnarmi per un altro anno per questo Ateneo. Non avrei potuto scegliere un altro progetto.

La più grande sorpresa Le colleghe e l’attenzione per le persone. Ho sentito ripetere tutti i giorni dai miei genitori che l’ufficio (o comunque l’ambiente di lavoro) non è il posto in cui si possa sperare di trovare amici. Invece io dopo questa esperienza ho prove scientifiche per poter confutare la loro tesi. Le persone con cui ho lavorato sono straordinarie, sia umanamente sia per quello che fanno. Prestano la massima attenzione a ogni singola richiesta, ogni singolo studente o aspirante tale. Niente viene fatto in modo superficiale.

Quello che mi porto via… Tantissime cose. Esperienze pratiche, punti di vista, ricordi, amicizie. Il bagaglio di tutto un anno di crescita, riflessione, consapevolezza. È un po’ come essere stati in un calderone dove ribollono idee, attività, riflessioni, domande, risposte, confronti, attenzioni, pareri, dialoghi, spunti per mettersi in discussione.

Fare il servizio civile vuol dire… Imparare, scoprire, mettersi in relazione, provare, crescere, sentirsi utili. Arrivati quasi alla chiusura dell’anno mi verrebbe da dire che è stato più un anno per me, che un anno per gli altri, perché sono stata bene e ho avuto grandi soddisfazioni. Anche se di fatto “gli altri” sono stati il punto cruciale di tutto. Fare il servizio civile è stata l’opportunità per chiudere il cerchio: trovare soddisfazioni per sé, dedicandosi agli altri.

Vi racconto di… Un imprevisto. Avevo iniziato il Servizio Civile da poco più di un mese. Era un giorno di Febbraio piovoso, anzi proprio fradicio, quando arriva una telefonata da Legnano. Al Salone che si sta svolgendo sono finiti i volantini del Dipartimento di Studi Umanistici e la cosa pare stia creando qualche problema. Dalla telefonata al momento in cui sono salita sul treno saranno passati sì e no 15 minuti. Così il mio carico di volantini DISUM e io ci siamo messi in viaggio alla volta di Legnano, con una cartina presa dalla famosa guida “Copia e incolla da Google Maps” sfuocata, sbiadita e bagnaticcia. Ma siamo arrivati sani e salvi a destinazione, mica per niente siamo all’Orientamento...

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Rebecca Pozzi

Anno di nascita 1988 Vivo a Novara Studi Filologia moderna, classica e comparata

Perché ho scelto il progetto Ho scelto il progetto Meeting Point perché conoscevo già l’ambiente universitario, inoltre, essendo già venuta in contatto con il mondo della disabilità, volevo mettermi ulteriormente alla prova. La più grande sorpresa Le persone incontrate, dai colleghi ai ragazzi seguiti. Sono stati per motivo di crescita e stimolo continuo. Quello che mi porto via… Racchiudo tutto in una parola: Responsabilità. A gennaio mi è ero prefissata questo obiettivo e credo di averlo raggiunto. Fare il servizio civile vuol dire… Maturare, crescere, sensibilizzarsi, mettersi in gioco, scoprirsi, reinventarsi, sorridere e arrabbiarsi.

Vi racconto di… A gennaio ho cominciato a seguire una ragazza disabile: l’ho motivata nel suo percorso di crescita aiutandola a proseguire negli studi. Ora è a un passo dalla laurea. Sono fiera di lei.

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Roberta Gambuzza

Anno di nascita 1987 Vivo a Vercelli Studi Laureanda in Lettere

Perché ho scelto il progetto Ho scelto di far parte di questo progetto di SCN perché frequento questa Università e, negli anni trascorsi, ho avuto modo di conoscere e collaborare con i servizi agli studenti in qualità di tutor accompagnatrice. Conservando un ricordo positivo di questa esperienza, ho voluto fare in modo di ripeterla. La più grande sorpresa Vedermi capace di gestire persone e situazioni rispetto alle quali mi vedevo inadeguata. Quello che mi porto via… Un bagaglio di nuove competenze, esperienze e amicizie. Tante occasioni di crescita e spunti per migliorarmi a livello umano e professionale. Fare il servizio civile vuol dire… Mettersi in gioco, aprirsi a nuove realtà, vedere la possibilità di aiutare gli altri come un’occasione di arricchimento personale.

Vi racconto di… un esempio pratico che mi ha vista mettermi in gioco. Proprio venerdì scorso mi è stato chiesto di seguire un gruppo di studenti stranieri per alcune pratiche. La mia reazione? Un sì perplesso e decisamente poco convinto, dal momento che loro non parlavano la nostra lingua e io non conosco una parola di inglese. Il risultato, tutto sommato, mi ha stupita: missione compiuta, come per dimostrare che un pizzico di intraprendenza e spirito di iniziativa a volte non guastano!

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Nadia Piloni

Ruolo servizio civile OLP Dove lavoro Servizio Orientamento - Rettorato

Ruolo Responsabile

Cosa ricorderò di questo progetto Un’esperienza umana di forte valore educativo che la partecipazione e il coinvolgimento autentico verso un progetto di impegno sociale hanno saputo realizzare.

Emma Altomare

Ruolo servizio civile OLP Dove lavoro Servizi agli Studenti - Rettorato

Ruolo Responsabile

Cosa ricorderò di questo progetto Un buon rapporto umano con le volontarie e con i colleghi della struttura, tanta solidarietà nei momenti di maggiore criticità e aiuto reciproco nella ricerca di soluzioni ottimali per situazioni e casi veramente complessi.

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Cristina Cortissone

Ruolo servizio civile Referente di ente partner Dove lavoro Servizio Stage e Job placement

Ruolo Responsabile

Cosa ricorderò di questo progetto Già da qualche hanno non sono più olp e non ho “sotto le mie grinfie” un volontario di servizio civile. Però, per gliobiettivi di “Meeting Point”, per la struttura degli uffici dell’Ateneo e soprattutto per la missione del servizio civile, ho avuto modo di approfondire la conoscenza di Laura, Rebecca, Roberta e Simona in diverse occasioni. 4 ragazze in gamba, che si sono impegnate in un progetto nel quale hanno creduto, in un’esperienza che è stata formativa e importante per tutti noi.

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2. 2. 2. 2. Valutazione del progettoValutazione del progettoValutazione del progettoValutazione del progetto

2.1. Cosa prevedeva il progetto? Obiettivo specifico e Indicatori di Obiettivo (beneficio per i destinatari)

Obiettivi Indicatori Studenti superiori meglio orientati nella scelta universitaria nel bacino territoriale di riferimento

• Rilevazione degli incontri con i docenti e gli studenti delle scuole superiori, mediante questionario di soddisfazione

Individuazione degli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) e attivazione di misure compensative

• Elenco studenti con DSA

• Report delle misure e degli strumenti utilizzati per il target individuato con specifico riferimento al numero di CFU acquisiti rispetto a quelli iniziali (ad inizio progetto)

Risultati e Indicatori di Risultato (servizi e prodotti)

Risultati Indicatori Far conoscere meglio l’Ateneo e il sistema universitario, le informazioni per i singoli argomenti e i canali per reperirli, attraverso un contatto tra pari (universitari e volontari del servizio civile) e attraverso l’utilizzo degli strumenti tradizionali (guide, sito di Ateneo, ecc) e dei nuovi canali multimediali sperimentati (facebook, video, radio)

• Attivazione di 6 Punti Informativi Matricola (PIM) ad agosto-settembre in orario di Segreteria (lunedì, martedì e mercoledì dalle 9.00 alle 12.00 e martedì e giovedì dalle 13.00 alle 15.30), e di 6 punti Servizio Orientamento e Servizio Tutorato di Ateneo (SOSTA) da ottobre a giugno in orario 13.00-16.00 per 2/3 giorni a settimana con la gestione operativa di studenti universitari in collaborazione part-time agli sportelli (n. 2 per ogni sportello) e con il supporto organizzativo dei giovani in servizio civile presso l’ufficio orientamento del Rettorato. Prevista la rilevazione dei contatti con gli utenti ai punti informativi SOSTA.

• Organizzazione del Salone di Orientamento di Ateneo nel mese di febbraio in n. 3 giornate nelle sedi di Alessandria, Novara e Vercelli. Prevista la rilevazione delle presenze durante i salonI.

• Partecipazione ai Saloni di Orientamento organizzati da altri Enti sul territorio. Obiettivo di mantenere la partecipazione ad almeno 6 eventi come lo scorso anno. Prevista la rilevazione delle presenze alle giornate.

• Incontri nelle Scuole superiori. Obiettivo di mantenere la partecipazione ad almeno 10 incontri come lo scorso anno. Prevista la rilevazione delle presenze e del gradimento dell’iniziativa attraverso appositi questionari

• Realizzazione di almeno n. 4 spot radiofonici (3 in più rispetto allo scorso anno) per sponsorizzare i servizi di Ateneo, le immatricolazioni e i saloni di orientamento. Obiettivo: incrementare la diffusione delle informazioni rispetto scorso anno (n. 4 spot; radio coinvolte: 4 radio del territorio e la web radio di Ateneo).

• Realizzazione della Guida dello studente a.a. 2013-2014 e aggiornamento di tutti i materiali informativi sul web (schede sui corsi di laurea, video di presentazione dell’Ateneo. Obiettivo di mantenere la produzione di materiale dello scorso anno.

• Invio dell’offerta formativa a tutti le Scuole superiori e Informagiovani del territorio e ai diplomandi contattati durante le iniziative. Obiettivo di mantenere la divulgazione dell’anno in corso (circa 9.000 invii nel 2012)

• Aggiornamento costante della pagina facebook relativa all’Orientamento. Obiettivo di incrementare il numero delle visite e dei “mi piace” (n. 198 al momento della scrittura del presente progetto)

• Progettazione di manifesti e coordinamento per l’affissioni di manifesti nell’area di Alessandria, Novara, Vercelli. Obiettivo di mantenere la produzione di materiale dello scorso anno (circa 800 affissioni).

Raggiungere gli studenti con DSA e con altri fabbisogni (disabilità) mediante interventi specifici loro destinati

• Per quanto riguarda le scale SDAI i risultati attesi sono modesti e non esprimibili in valori percentuali, sia perché si tratta di valutazioni qualitative sia perché è la prima volta che si introduce questo strumento di valutazione.

• N.40 interventi di tutorship

• N. 20 strumenti compensativi utilizzati (es. dragon naturally speacking, sintesi vocale Personal reader + map, voice, jaws, calcolatrici parlanti, carlo mobile, software per potenziamento delle abilità visuo-spaziali, delle abilità di memoria e per migliorare le strategie di studio)

• N. interventi del servizio counseling

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• Monitoraggio degli utenti delle categorie svantaggiate e delle attività per loro svolte

2.2. Cosa è stato realizzato? Nell’anno 2014 i volontari hanno prestato la loro attività in aderenza agli obiettivi definiti in sede progettuale, in particolare:

- accoglienza degli studenti immatricolati al Punto informativo matricole di Vercelli; - aiuto nella preiscrizione online, per studenti con disabilità fisiche e sensoriali; - accompagnamento a lezione, agli esami e per la ricerca di materiali bibliografici di difficile accesso; - trasformazione dei materiali didattici in formati alternativi; - aiuto agli studenti nell’uso delle tecnologie assistive (dragon naturally speacking, sintesi vocale Personal

reader + map, voice, jaws, calcolatrici parlanti, carlo mobile, software per potenziamento delle abilità visuo-spaziali, delle abilità di memoria e per migliorare le strategie di studio)

- implementazione dei materiali didattici sulla piattaforma dir, Corso Metodologie di studio cooperativo: ricerca.dir.unipmn.it;

- aiuto ai docenti, nell’adozione delle misure compensative da adottare durante le verifiche (esempio: assistere lo studente con BSE, che effettua la prova di verifica con il pc, ovvero svolgere la funzione di lettore umano, nel caso di studenti ciechi o ipovedenti, ecc..)

- supporto nel progetto sperimentale di videoregistrazione delle lezioni universitarie (aiuto agli studenti collaboratori della Radio6023 nella ripresa audiovideo);

- partecipazione all’organizzazione e gestione dell’International Day (15 maggio 2014) - partecipazione all’organizzazione e gestione del Career Day di Ateneo (24 ottobre 2014); - partecipazione all’organizzazione e gestione della Festa dei Popoli (dal mese di agosto al 28 novembre

2014).

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Interviste radiofoniche

- In seguito alla riorganizzazione degli uffici dell’amministrazione e alla conseguente redistribuzione delle competenze, le attività descritte per l’orientamento in entrata e in itinere ai punti e 1.5 (spot radiofonici), 1.8 (pagina facebook) e 1.9 (progettazione e affissione di manifesti) non sono state realizzate poiché assegnate al nuovo Ufficio Comunicazione. D’altra parte le volontarie hanno avuto la possibilità di effettuare in prima persona alcune interviste radiofoniche sulla WebRadio di Ateneo 6023 in occasione dei Saloni di Orientamento di Ateneo sede di Vercelli 13 e 14 marzo 2014

Laura e Simona a Radio 6023

Colloqui di orientamento individuali e a piccoli gruppi Le volontarie all’interno delle attività di orientamento hanno svolto in ufficio colloqui di prima accoglienza con gli utenti e gestito contatti e-mail

- Realizzazione di colloqui di prima accoglienza per l’orientamento informativo - Predisposizione di comunicazioni email e risposte a contatti telefonici di richiesta di orientamento.

A partire dal mese di aprile 2014 l’ufficio ha iniziato a monitorare l’affluenza agli spazi informativi, in particolare i contatti telefonici, le email informative e il flusso degli incontri in ufficio monitorando separatamente i colloqui per l’orientamento alla scelta (su appuntamento) e i colloqui di prima accoglienza (senza appuntamento, in orario di apertura al pubblico). Di seguito i dati rilevati: Affluenza utenti in ufficio da aprile 2014 a settembre 2014

Tipologia di contatto

ANNO

ACCADEMICO

N. TOTALE

CONTATTI

PRESSO

SERVIZIO

ORIENTAMENTO-

VERCELLI

Colloqui di

orientamento

su

appuntamento

Incontro

informativo

senza

appuntamento

Risposte

a

richieste

info e-

mail

Mailing list

invio

comunicazioni

telefono

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11111111

2013/2014

(dati da aprile

2014 a

settembre

2014)

1.984

61

79

117

1353 utenti

374

* Il numero degli incontri informativi si riferisce agli utenti ricevuti in orario di sportello, senza appuntamento, a volte diversi dall’interessato (genitori). In questi casi il servizio eroga le informazioni senza utilizzare la scheda di registrazione riservata al colloquio individuale.

Valutazioni. In particolare durante i colloqui di orientamento avvenuti su appuntamento abbiamo introdotto da dicembre 2013 un monitoraggio sulle valutazioni degli utenti. Abbiamo ottenuto la compilazione di 31 schede di valutazione, registrando i seguenti dati

Valutazioni

soddisfazione colloquio (voti da 1 a 10)

ANNO

ACCADEMICO N. SCHEDE

valutazione

compilate

Buono

8

Ottimo

9-10

2013/2014

(dati da

dicembre 2013

al 30/09/14)

31

8

23

Simona e Laura accolgono due studentesse nelle sedi universitarie

P.I.M. e S.O.S.T.A.

- Realizzata l’attivazione di 6 Punti Informativi Matricola (PIM) dal 4 agosto 2014 al 15 ottobre 2014 in orario di Segreteria (lunedì, martedì e mercoledì dalle 9.00 alle 12.00 e martedì e giovedì dalle 13.00 alle 15.30), e di 6 punti Servizio Orientamento e Servizio Tutorato di Ateneo (SOSTA) – primo ciclo dal 29 ottobre 2013 al 26 giugno 2014: secondo ciclo dal 30 ottobre 2014 e tuttora in corso - in orario 13.00-16.00 per 2 giorni a settimana con la gestione operativa di studenti universitari in collaborazione part-time agli sportelli (n. 2 per ogni sportello) e con il supporto organizzativo dei giovani in servizio civile presso l’ufficio orientamento del Rettorato. Effettuata la rilevazione dei contatti con gli utenti ai punti informativi SOSTA.

DATI REGISTRI AFFLUENZA AI P.I.M.

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DETTAGLIO AFFLUENZA NELLE SEDI P.I.M. ANNO

ACCADEMICO

N. TOT.

UTENTI

PRESSO

I P.I.M. DISEI MED DSF DISIT DIGSPES DSU

2014/2015

(dal 23/08/2014

al 15/10/2014)

1.838 198 167 227 280 255 711

DATI REGISTRI AFFLUENZA SOSTA

DETTAGLIO AFFLUENZA NELLE SEDI ANNO

ACCADEMICO

N. TOTALE

CONTATTI

PRESSO I

S.O.S.T.A. DISEI MED DSF DISIT DIGSPES DISUM

TIPOLOGIA UNI SCU UNI SCU UNI SCU UNI SCU UNI SCU UNI SCU UNI SCU

2013/2014

(dati da

ottobre 2013 a

giugno 2014)

204 291 37 205 11 4 19 -- 81 49 32 -- 24 33

Locandina realizzata da Laura e Simona per l’affissione in Ateneo

Salone di Orientamento di Ateneo - Realizzati i Saloni di Orientamento di Ateneo nel mese di febbraio in n. 3 giornate nelle sedi di Alessandria,

Novara e Vercelli. Partecipazione all’organizzazione e gestione dei Saloni di Orientamento di Ateneo: (13 e 14 febbraio 2014 a Novara presso la sede UPO del Complesso Perrone; 20 febbraio 2014 a Alessandria presso la sede UPO di Palazzo Borsalino; 13 e 14 marzo 2014 a Vercelli presso la sede UPO del Dipartimento di Studi Umanistici).

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Le presenze complessive ai saloni di Ateneo 2014 : n. 2.311 persone così suddivise nei tre incontri: Alessandria n. 629; Novara n. 1223; Vercelli n. 459

Laura e Simona al salone di Orientamento di Ateneo nella sede di Vercelli

Simona guida un gruppo di studenti alla scoperta del Salone di Ateneo sede di Novara

- Saloni di Orientamento organizzati da altri Enti sul territorio. L’obiettivo di mantenere la partecipazione ad almeno 6 eventi come nell’anno precedente, è stato raggiunto, abbiamo aderito a 16 iniziative. Di seguito i principali interventi in cui le volontarie sono state coinvolte, sia con la partecipazione alle fasi organizzative, sia nella gestione dell’evento sul campo:

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• Salone Città di Magenta (25 gennaio 2014)

• Salone di Orientamento Città di Legnano : 7 febbraio 2014

• salone Biella presso il polo universitario “Città Studi” 22 febbraio 2014

• Salone Campus Orienta a Milano presso i padiglioni fieristici “La Fabbrica del Vapore”, 21 marzo 2014

• Salone Campus Orienta a Torino 1- 2 ottobre 2014 oltre alla presenza allo stand informativo, le volontarie hanno effettuato, durante le due giornate, presentazioni dell’Ateneo in aula magna.

Laura e Simona in aula magna al salone Campus Orienta di Torino durante una delle presentazioni di orientamento agli studenti delle scuole superiori

Incontri nelle scuole. - Gli incontri previsti nelle scuole descritti al punto 1.4 sono stati realizzati prevalentemente nei mesi di novembre

e dicembre 2013 quando il progetto di servizio civile non era ancora iniziato. Le volontarie hanno comunque partecipato agli incontri che si sono svolti fra i mesi di febbraio e dicembre 2014 (scuole di Vigevano, Bollate).

- incontro di Orientamento presso l’ITIS Caramuel di Vigevano il 29 marzo 2014 - incontro di Orientamento presso Istituto Primo Levi di Bollate il 3 dicembre 2014

Laura, Simona e Rebecca insieme a studenti tutor dell’Ateneo per l’intervento nella scuola di Vigevano

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Guide informative

- Realizzazione della Guida dello studente a.a. 2014-2015 e aggiornamento di tutti i materiali informativi sul web (schede sui corsi di laurea, video di presentazione dell’Ateneo. Obiettivo di mantenere la produzione di materiale dello scorso anno.

Di seguito i dépliant sui servizi di Ateneo (lingua italiana e lingua inglese) realizzati nel 2014 con il contributo delle volontarie di servizio civile che sono presenti anche nelle foto riportate

- -

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Data base invio personalizzato offerta formativa

- Invio dell’offerta formativa a tutti le Scuole superiori e Informagiovani del territorio e ai diplomandi contattati durante le iniziative. Obiettivo di mantenere la divulgazione dell’anno in corso (circa 9.000 invii nel 2012)

n. complessivo di invii: 8.923 di cui

- studenti diplomandi: 8.421 - istituti superiori: 169 - docenti referenti orientamento nelle scuole superiori: 195 - dirigenti Istituti superiori: 169 - Informagiovani: 118

- Gruppi di studio: si tratta di un’attività nuova, non prevista nel progetto e che abbiamo sperimentato tra maggio e luglio 2014 con il supporto dei tutor SOSTA oltre che delle volontarie in servizio civile. I GS sono un'iniziativa di peer mentoring rivolta in particolare agli studenti del primo anno, atta a prevenire situazioni di difficoltà, inattività e a rischio di abbandono. L’azione degli studenti tutor è volta sia a favorire la partecipazione degli studenti alle attività di tutorato didattico già offerte dal Dipartimento, sia a incoraggiare la creazione di Gruppi di studio fra pari, monitorandone l’andamento e dando utili consigli su metodi e organizzazione degli studi.

Le volontarie hanno contribuito in modo fondamentale all’ideazione dei primi interventi e al supporto nella organizzazione e gestione dei gruppi di studio,)

maggio e luglio 2014: realizzati n. 27 gruppi di studio all’interno di tutti i dipartimenti dell’Ateneo, registrando la partecipazione di 53 studenti

3. Pho3. Pho3. Pho3. Photogallerytogallerytogallerytogallery Visita la pagina del progetto sul nostro sito www.serviziocivilevercelli.it

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Servizio Civile Nazionale – Città di Vercelli

Creative Commons 3.0: ServizioCivileVercelli 2014

Pronti per gli altri

Quando:Quando:Quando:Quando: Il Progetto, avviato il 7 gennaio 2014, si è concluso il 6 gennaio 2015. Dove:Dove:Dove:Dove: presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Vercelli. Chi:Chi:Chi:Chi: 2 Giovani di Servizio Civile e 1 Operatore Locale di Progetto. Cosa:Cosa:Cosa:Cosa: E-11 – Operare nell’interesse dei cittadini, con particolare attenzione alle fasce deboli della popolazione, al fine di garantire loro una facilitazione nel rapporto con il Comune e con gli altri enti pubblici. Di seguito:

1. i Racconti dei giovani e olp 2014 2. la Valutazione del progetto 3. la Photogallery

1. Vi racconto un anno di servizio…1. Vi racconto un anno di servizio…1. Vi racconto un anno di servizio…1. Vi racconto un anno di servizio… Nel progetto Pronti per gli altri hanno prestato servizio

– Denise Manfrinato – Maria Allara

Con la Olp Annamaria Ivaldi. Nelle pagine seguenti: i loro racconti…

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Denise Manfrinato

Anno di nascita 22.04.2014 Vivo a Vercelli

Studi Laurea Magistrale in Filologia Moderna Classica e Comparata

Perché ho scelto il progetto Ho scelto il progetto “Pronti per gli altri” perché ho maturato negli anni una forte passione per il contatto con il pubblico e la comunicazione, ed ero interessata ad approfondire questo interesse anche a livello sociale. Questo particolare progetto, inoltre, mi ha stimolato e interessato molto fin dall’inizio perché mi offriva la possibilità di aiutare in maniera concreta i cittadini. La più grande sorpresa La più grande sorpresa l’ho riscontrata nel clima di rispetto e interesse nei confronti di noi volontarie nell’ufficio in cui ho prestato servizio. Mi è stata data la possibilità di sperimentarmi, di imparare e di mettermi in gioco, ma sempre in un contesto di estrema protezione e tutela del mio lavoro che mi ha permesso di non sentirmi mai abbandonata a me stessa o trascurata. Una sensazione mai provata finora, in nessuno degli svariati luoghi di lavoro che ho frequentato. Quello che mi porto via… Tanti sorrisi e tanti ‘grazie’, dati e ricevuti da tutte le persone con cui ho parlato e che ho aiutato in questi mesi. Sono stati una ricompensa di grande valore. Fare il servizio civile vuol dire… Fare il servizio civile nel mio progetto vuol dire conoscere il mondo del lavoro degli enti pubblici, interiorizzarlo e guidare i cittadini all’interno di esso, utilizzando per quanto possibile un linguaggio semplice e chiaro. Significa lavorare dietro le quinte di un ufficio, conoscerne ‘gli attori e i protagonisti’ e le regole, e operare affinché gli utenti possano usufruire di queste informazioni nella maniera più corretta.

Vi racconto di… Nel mese di ottobre i cittadini hanno dovuto districarsi tra alcune tipologie di tasse. Tra saldi, acconti e scadenze sono state giornate particolarmente frenetiche, in cui io e la mia collega abbiamo dovuto ripetere svariate volte le procedure di pagamento e indirizzare i vari utenti agli uffici corretti. In moltissimi sono ritornati poi a ringraziarci nei giorni successivi, per l’aiuto che gli avevamo fornito. L’episodio più simpatico riguarda però sicuramente il signore che si è presentato allo sportello armato di ricevute di pagamento, perché, a suo dire, era giusto che noi operatrici visionassimo le ricevute in modo da essere sicuri della sua onestà.

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Maria Allara

Anno di nascita 1-10-1991 Vivo a Vercelli Studi Diplomata

Perché ho scelto il progetto Quando si parla del Comune ci si immagina molto spesso un ente astratto, un' immensa macchina portata avanti da questa fantomatica "Pubblica Amministrazione". Si pensa sempre agli enti come a dei giganti distanti, lontani dai reali problemi che affliggono i cittadini. Nella realtà, dietro a tutti gli ingranaggi di questo macchinario, ci sono delle persone in carne e ossa. Il lavoro principale dell' URP è quello di cercare di avvicinare il cittadino al Comune. È di questi che si occupano tutte le ragazze dell' Ufficio che, ogni giorno, facilitano la comunicazione, grazie all' utilizzo dei vari siti web, alla compilazione dei moduli e all' accoglienza allo sportello. È questo che mi ha attirato del progetto: la possibilità di dare un aiuto a tutte persone che, per vari motivi, non riescono a destreggiarsi fra i vari uffici comunali. Ho scelto "Tutti Pronti Per Gli Altri" per stare a contatto con il pubblico, per aiutare, per capire il funzionamento del retroscena del Comune, per migliorare il mio livello comunicativo (parlare in maniera chiara, semplice e efficace non è sempre facile: quello che per me risulta ovvio, può non esserlo per gli altri. Per questo motivo bisogna cercare di immedesimarsi nell' altra persona per trovare un modo per farsi davvero capire. Vi assicuro che l' URP è un' ottima palestra!) e, soprattutto, per crescere. La più grande sorpresa La mia più grande sorpresa è stata quella di capire che, nel contesto sicuro quale è l’URP potevo davvero mettermi in gioco, sperimentare e crescere a livello personale. Tutto questo è stato affrontato in un clima sereno e, soprattutto di collaborazione. Questo è stato possibile grazie alla simpatia, allegria e competenza delle colleghe che mi hanno accompagnato in questo anno di cambiamenti. Quello che mi porto via… Porto via le nuove conoscenze apprese, porto via la serenità e la felicità che provo quando riesco ad aiutare davvero qualcuno. Porto via i sorrisi e i ringraziamenti ricevuti dagli utenti dell’ufficio. Fare il servizio civile vuol dire… Fare il servizio civile vuol dire crescere, migliorarsi, apprendere. È un’esperienza che consiglio a tutti.

Vi racconto di… A volte in ufficio si presentano degli utenti con richieste un po’… particolari! Ci sono delle persone che vorrebbero prenotare delle visite mediche, altre che vorrebbero sapere i luoghi migliori per fare shopping a Milano, altre che ci contattano per sapere quanto devono pagare di tasse per le stazioni sciistiche che si trovano ad Alagna e altre ancora che ci chiedono se gli italiani posso richiedere l’asilo politico in Italia. Un giorno un signore che è arrivato disperato all’URP, perché non riusciva ad utilizzare il servizio delle “Bicincittà”. Solo dopo una mezz’oretta abbiamo capito che tentava di prendere la bici utilizzano la tessera di un supermercato.

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Annamaria Ivaldi

Ruolo servizio civile OLP Dove lavoro Ufficio Relazioni con il Pubblico

Ruolo

Cosa ricorderò di questo progetto L’ improvvisa, fulminante consapevolezza di stare DAVVERO invecchiando. Da tanti anni, ormai almeno 30, lavoro con questi giovani, prima obiettori di coscienza, poi volontari di servizio civile (per non parlare nel frattempo dei vari cantieri e stage scolastici) e mi ero rassegnata ad averli prima come coetanei, poi fratelli e sorelle minori, poi figli e, VI PREGO, almeno risparmiatemi un futuro in cui possano essere miei nipoti! Ho sempre ricevuto più di quello che ho dato, ma in qualche modo mi sembrava di essere ancora un passo avanti, di poter comunque dire, in tante occasioni, “Ok ragazzi, adesso vi insegno come fare”. Ma il dialogo più ricorrente di quest’anno con Maria e Denise è stato: “Maria ci sarebbe da fare… già fatto!” “Denise dovremmo studiare come utilizzare quell’app …ma te lo faccio vedere io!” “Cavolo, mi sono dimenticata di fare quella telefonata… non preoccuparti ci abbiamo pensato noi” Insomma o io sto perdendo colpi, o si sta affacciando una nuova specie di volontari bionici. Delle due, potendo, preferisco la seconda.

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2. 2. 2. 2. Valutazione del progettoValutazione del progettoValutazione del progettoValutazione del progetto

2.1. Cosa prevedeva il progetto? Obiettivo specifico e Indicatori di Obiettivo Obiettivo Indicatori Migliorare il grado di Facilitazione dei cittadini in difficoltà attraverso l’iter burocratico che coinvolge diversi Enti pubblici del territorio (Prefettura, Regione Piemonte, Provincia, Agenzia delle entrate, Inps, Questura, Asl, Enel e Atena, ecc…). Facilitare l’integrazione di cittadini in difficoltà facilitandone la conoscenza e l’accesso alle iniziative istituzionali, culturali e sociali intraprese nella nostra città. Attività di accompagnamento per categorie specifiche (anziani e stranieri).

� Questionari di valutazione del servizio : almeno l’80% di risposte e almeno l’80% di feed back positivi da parte delle categorie destinatarie del progetto. N.B. Il dato scaturisce dal questionario annualmente somministrato a 100 utenti nell’ambito dell’indagine di “customer satisfaction” settoriale ai sensi del D.Lgs. 150/2009

� Realizzazione di supporto ad almeno l’80% dell’utenza specifica giornaliera: 40 persone (il monitoraggio viene effettuato a campione e periodicamente per un totale di 36 giorni annuali )

2.2. Cosa è stato realizzato? RISULTATI:

1. Colloqui e servizi di supporto agli utenti, con tempi personalizzati. (Aumento del tempo medio

riservato dai volontari ad ogni utente disagiato rispetto al tempo medio di 3 minuti del frontoffice dell’Urp, di una percentuale > 100%)

2. Realizzazione di supporto ad almeno l’80% dell’utenza specifica giornaliera: 40 persone (il

monitoraggio viene effettuato a campione e periodicamente per un totale di 36 giorni annuali ) 3. Fornire al pubblico adeguate informazioni relative ai servizi, alle strutture, ai compiti, ai procedimenti

ed al funzionamento dell’Amministrazione. 4. Aiutare e facilitare le categorie specifiche (anziani, disabili e stranieri) sia tramite l’accoglienza allo

sportello, sia tramite le attività di accompagnamento. 5. Informazione online sempre disponibili:

� Numero di contenuti revisionati o inseriti nel sito istituzionale superiore a > 213 (dato 2014) � Numero di tweet e post sui social superiore a > 122 (dato 2014) � Numero di newsletter inviate superiore a >32 (dato 2014)

6. Anticipare le necessità: permettere ai cittadini di reperire informazioni, modulistica e dati sul sito istituzionale senza doversi rivolgere agli operatori. Oltre rappresentare un vantaggio per il cittadino che presenta l’istanza, questo si traduce in ridotti tempi di attesa per gli altri utenti, e quindi in una migliore percezione della pubblica amministrazione.

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3. Photogallery3. Photogallery3. Photogallery3. Photogallery

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Servizio Civile Nazionale – Città di Vercelli

P.zza Municipio, 5 – 13100 Vercelli Tel. 0161 596 608 - Fax 0161 596 323 e-mail [email protected] - internet www.serviziocivilevercelli.it