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ResponsabilitàSociale d’impresa: Buone Pratiche e Raccomandazioni
DESUR: Sviluppare Regioni sostenibili attraverso PMI responsabili
DESUR è un progetto cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale FESR attraverso il programma INTERREG IVC
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INTRODUZIONE 4
1. PERCHÈ ESSERE SOCIALMENTE RESPONSABILI? 51.1. Che cosa è la Responsabilità Sociale d’impresa? 5 1.2. Benefici della RSI 71.3. Storia della Responsabilità Sociale d’impresa 8 Origini della RSI 8 Sviluppo Sostenible 8 RSI a livello internazionale 10 Iniziative europee sulla RSI 11
2. COME USARE QUESTA GUIDA 16
3. PERCHÉ LE ALTRE IMPRESE DEVONO ESSERE SOCIALMENTE RESPONSABILI? 203.1. Buone Pratiche DESUR 21 AREA TEMATICA: AMBIENTE 21 AREA TEMATICA: LAVORO/RISORSE UMANE 32 AREA TEMATICA: SOCIETÀ 35 AREA TEMATICA: BUONA AMMINISTRAZIONE 453.2. I Casi di successo 51 AREA TEMATICA: AMBIENTE 52 AREA TEMATICA: LAVORO/RISORSE UMANE 54 AREA TEMATICA: SOCIETÀ 56 AREA TEMATICA: BUONA AMMINISTRAZIONE 58
4. COSA POSSIAMO FARE PER ESSERE SOCIALMENTE RESPONSABILI? 60 AREA TEMATICA: AMBIENTE 61 AREA TEMATICA: LAVORO/RISORSE UMANE 65 AREA TEMATICA: SOCIETÀ 70 AREA TEMATICA: BUON GOVERNO 73
INDICE
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5. COME COMUNICHIAMO LE NOSTRE PRASSI SULLA RESPONSABILITÀ? 79
6. ALLEGATI 81 ALLEGATO I. QUESTIONARIO PER INDIVIDUARE ASPETTI AMBIENTALI IN UFFICIO 82 ALLEGATO II. MODULO DI INDAGINE PER L’AMBIENTE DI LAVORO 83 ALLEGATO III. MODELLO DI ACCORDO DI COLLABORAZIONE 85 ALLEGATO IV. MODELLO DI PROGETTAZIONE E FOGLIO DI CONTROLLO 89 ALLEGATO V. QUESTIONARIO DI MISSIONE, VISIONE E VALORI 90 ALLEGATO VI. ESEMPIO DI MAPPA DI DIALOGO. MANUALE DI LAVORO SULLA RSI PER LE PMI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI VALENCIA. 91 ALLEGATO VII. MODELLO PER L’INDAGINE DEL GRADIMENTO DEI CONSUMATORI 92 ALLEGATO VIII. MODELLO DI INDAGINE PER MISURARE LA PERCEZIONE DEI FORNITORI 93
7. DEFINIZIONI 94
8. ALTRE RISORSE WEB 96
BIBLIOGRAFIA 97
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INTRODUZIONE
L’Unione europea svolge un ruolo prioritario nel-la promozione della Responsabilità Sociale di Impresa in quanto è l’unico organismo sovrana-zionale che fi no ad ora ha affrontato questo tema in modo così deciso e rilevante.Tuttavia, affrontare il tema della RSI implica no-tevoli complessità data la disparità delle azioni di RSI che attualmente coesistono in diversi paesi e le notevoli differenze nel grado di attuazione delle politiche pubbliche a livello locale.
Il progetto europeo DESUR, fi nanziato dal Pro-gramma di Cooperazione INTERREG IVC (www.interreg4c.eu), è un progetto volto a migliorare le politiche regionali, gli strumenti e le strategie per promuovere l’innovazione responsabile nelle PMI attraverso lo scambio di esperienze tra tutte le organizzazioni partner provenienti da Irlan-da, Italia, Lituania, Ungheria, Slovenia, Grecia e Spagna. L’approccio adottato nell’ambito del progetto Desur considera l’innovazione un tema basato su tre istanze: PERSONE-PROFITTO-PIANETA.
Questo obiettivo è in linea con gli obiettivi che l’Unione Europea ha individuato nell’ambito della strategia Europa 2020, volta a creare una economia sostenibile e inclusiva attraverso le attività a livello locale e regionale.
Il progetto DESUR mira in particolare a indivi-duare le diffi coltà che le PMI incontrano nel per-corso volto all’integrazione nei propri modelli di business delle azioni di responsabilità sociale. Tra queste diffi coltà ricorrono la mancanza di in-formazioni, di risorse, di mezzi o di strumenti di lavoro.
Pertanto, è necessario unire e condividere le buone pratiche e le azioni innovative sviluppate nel campo della responsabilità sociale di im-presa. Questa guida è destinata principalmente a sensibilizzare le PMI rispetto al tema della Responsabilità Sociale e a fornire informazioni, strumenti e metodologie per integrare la RSI nel-la gestione dell’impresa.
In conclusione, questa guida si propone di evi-denziare i benefi ci della RSI, che offre alle pic-cole e medie imprese strumenti facilmente adat-tabili alle loro dimensioni e ai diversi contesti in cui esse operano.
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1. PERCHÈ ESSERE SOCIALMENTE RESPONSABILI?
La Responsabilità Sociale d’Impresa (di seguito RSI) si riferisce a una gestione aziendale equa, secondo un elevato standard etico e secondo modalità sostenibili, e alla assunzione di una serie di impegni volontari, al fine di controlla-re l’impatto sociale, ambientale ed economico delle attività d’impresa e di ottenere il massimo beneficio per l’intera società.
Responsabilità Sociale d’impresa significa adottare misure specifiche e integrare consi-derazioni di ordine sociale e ambientale negli obiettivi dell’azienda.
Numerose definizioni di RSI sono state propo-ste dai principali organismi internazionali, sia pubblici che privati, ed elenchiamo di seguito quelle che riteniamo in grado di integrare il maggior numero di concetti:
• Definizione della Commissione Europea
La Commissione europea nel Green Paper “Promuovere un quadro europeo per la respon-sabilità sociale delle imprese “, del 18 luglio 2001, ha definito la RSI come un concetto attraverso il quale l’impresa include volonta-riamente la dimensione sociale e ambientale nella propria attività e nel rapporto con i pro-pri stakeholders. La Responsabilità Sociale di impresa è essenzialmente un concetto secondo il quale le imprese decidono volontariamente di contribuire a una migliore società e ad un am-biente più sano.
La Responsabilità Sociale d’impresa è rap-presentata dal continuo impegno delle impre-se per contribuire allo sviluppo sostenibile, coinvolgendo i dipendenti, le loro famiglie, la comunità locale e la società in generale nel mi-glioramento della qualità di vita.
• Definizione del World Business Council for Sustainable development (WBCSD)
La Responsabilità Sociale d’impresa è il com-promesso continuo he le imprese devono adot-tare er contribuire allo sviluppo economico so-stenibile, lavorando con gli imprenditori, le loro famiglie, la comunità in generale per migliorare la qualità della vita.
• Definizione del Segretario delle Nazioni Unite Kofi Annan – 1999
Una nuova visione delle implicazioni e della importanza dell’attività di impresa nel mondo globalizzato nel quale viviamo.
1.1. Che cosa è la Responsabilità Sociale d’impresa?
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In generale, la RSI è un concetto che viene spes-so riferito alle grandi aziende, ma può essere considerato uno strumento strategico anche per migliorare la competitività delle PMI. È importante sottolineare che la RSI non dovreb-be essere considerata alla stregua di un com-portamento altruista o filantropico messo in atto dall’impresa né uno strumento di marketing per migliorare l’immagine aziendale. La RSI dovreb-be essere piuttosto considerata come una moda-lità di gestione che implica sia la collaborazione con la società, i cui interessi sono considerati parte della strategia aziendale, sia l’impegno a rispondere delle proprie azioni in modo traspa-rente.Tuttavia, pur essendo un impegno sostanzial-mente volontario, la RSI implica il rispetto della normativa nazionale ed internazionale, nonché qualsiasi altra azione volontaria che l’azienda in-tenda adottare per migliorare la qualità della vita dei propri dipendenti, dell’ambiente in cui opera e della società nel suo complesso, cioè, di tutte le parti con cui essa interagisce.
La RSI non può essere considerata come una strategia univoca, in quanto varia a seconda di molti parametri come il settore a cui l’impresa appartiene, la dimensione o l’ubicazione geogra-fica. Così, più che attraverso azioni concrete, la RSI si manifesta attraverso l’integrazione nella gestione aziendale degli interessi di soggetti che potrebbero essere coinvolti nell’impatto delle at-tività di impresa.Il crescente interesse per la RSI ha portato, per citare solo alcuni esempi, alla ideazione di nuovi premi e riconoscimenti, alla proposta di indivi-duare un set di indicatori utili alla valutazione e misurazione delle performance aziendali, allo studio della percezione che gli stakeholder hanno dell’impresa (tra gli stakeholders van-no inclusi lo staff di Gestione, gli azionisti, i dipendenti, i clienti, ecc.) e all’inclusione di criteri sociali e ambientali nell’aggiudicazione degli appalti pubblici. In questo modo la RSI cessa di essere un trend momentaneo e assu-me il profilo di un nuovo modo di intendere il ruolo dell’impresa nella società.
IN SINTESI, LA RSI È CARATTERIZZATA DA:
• Performance e prassi aziendali responsabili.• L’impegno a intraprendere iniziative volontarie che vadano al di là di quanto richiesto dalla legge
e dagli obblighi contrattuali.• L’integrazione della Responsabilità Sociale d’impresa nella gestione e nella strategia
aziendale in quanto la RSI non consiste in azioni isolate.• Lo sviluppo di azioni che sortiscano effetti positivi per i diversi interlocutori dell’azienda. • Il raggiungimento simultaneo di benefici economici, sociali e ambientali e del miglioramento
della competitività dell’azienda.
1. PERCHÉ ESSERE SOCIALMENTE RESPONSABILI?
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1.2. Benefici della RSI
1. PERCHÉ ESSERE SOCIALMENTE RESPONSABILI?
Una impresa che intraprende iniziative nel campo della Responsabilità Sociale tende ad essere più competitiva, incrementa le vendite, grazie anche alla buona immagine aziendale, e costruisce un rapporto di fiducia e lealtà con i clienti. Tuttavia, a volte, l’impatto di un’impresa responsabile può non trovare riscontro in dati concreti e può non diventare evidente nel breve termine.
Qui di seguito sono riassunti alcuni dei benefici che un’impresa può ottenere grazie alla RSI:
I benefici possono essere divisi in tre categorie:
• Benefici in termini di efficienza gestionale. Miglioramento del clima all’interno delle imprese e della loro competitività, maggiore produttività, maggiori profitti e miglioramenti gestionali. Si riducono i costi. Si assumono le risorse umane più qualficate che saranno orgogliose di lavorare per l’impresa, con conseguente miglioramento della produttività e della qualità dei prodotti / servizi offerti dall’impresa. Inoltre, esercitare una buona influenza sull’ambiente di lavoro influisce positivamente sulla reputazione dell’impresa, che a sua volta viene percepita dai clienti.
• Benefici per il marchio e l’immagine aziendale. Reputazione e lealtà. Alimentare il rapporto con i clienti e con la comunità locale influisce sul volume delle vendite. Avere un comportamento virtuoso rappresenta una garanzia di grande rilevanza per le istituzioni finanziarie e per le compagnie di assicurazione.
• I benefici per il sistema valoriale e per il contesto nel quale l’azienda opera. Maggiore accettazione e / o credibilità nel contesto sociale. Contributo allo sviluppo sostenibile e allo sviluppo armoni-co della società.
BENEFICI ESTERNI• miglioramento dei livelli di fiducia dei potenziali
investitori• attrazione di risorse umane qualificate,• posizionamento e differenziazione del brand• attrazione di nuovi clienti• costruzione di un rapporto di lealtà con i clienti• miglioramento dell’immagine aziendale• miglioramento della relazione con il contesto in
cui l’impresa opera
BENEFICI INTERNI
• alti livelli di motivazione dei dipendenti; • miglioramento del clima lavorativo in modo da
alzare i livelli della produttività e della qualità del servizio erogato;
• miglioramento della comunicazione interna; • lealtà e impegno dei dipendenti; • creazione di una cultura condivisa nell’ambito
dell’organizzazione, attraverso la promozione di valori comuni nel contesto aziendale.
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I.3. Storia della Responsabilità Sociale d’impresa
1. PERCHÉ ESSERE SOCIALMENTE RESPONSABILI?
Origini della RSI
Le prime manifestazioni della RSI risalgono agli anni venti, ma è stato solo negli anni Cinquanta e Sessanta che il concetto di RSI ha davvero preso piede. Si è affermata l’idea che se le aziende utilizzano risorse che appartengono alla società, questo stesso utilizzo genera un dovere etico, e quindi, in qualche modo, dovrebbe essere ricambiato alla società sotto forma di benefici apportati dall’impresa.
Negli anni Settanta i doveri delle imprese vennero specificati.
Negli anni Ottanta si afferma il concetto di Stakeholder (portatore di interesse) come unica parte oltre al socio azionista ad avere interesse nell’azienda. Secondo questo nuovo punto di vista, l’imprenditore dovrebbe prendere in considerazione non solo l’azionista ma anche tutte le parti interessate (dipendenti, fornitori, clienti e società).
La creazione delle Nazioni Unite e la successiva dichiarazione dei diritti dell’uomo è stata la base per una maggiore consapevolezza sociale.
Inoltre, elementi come il Rapporto Brundtland nel 1987, la nascita di gruppi civili come Amnesty International, WWF o Transparency International; iniziative formali relative al mondo imprenditoriale come AA1000 , SA8000, le Linee Guida OCSE o il Global Compact, così come l’emergere di organizzazioni come la Global Reporting
Initiative, sono serviti come base per aumentare la costruzione sociale e ambientale conosciuta come Responsabilità Sociale d’Impresa.
Oggi, la RSI è considerata un sistema di gestione aziendale che cerca di capire il ruolo sociale delle imprese, di identificare tutti gli stakeholder (dipendenti, fornitori, clienti, azionisti, ecc.) e di soddisfarli secondo le proprie possibilità nel quadro di un modello di miglioramento continuo.
Sviluppo Sostenibile
Il termine sviluppo sostenibile è usato per la prima volta nel corso del secondo Summit della Terra tenutosi nel 1982 a Nairobi, con la partecipazione della Commissione Mondiale sull’Ambiente e lo Sviluppo delle Nazioni Unite, in un rapporto socio-economico per le Nazioni Unite chiamato “Rapporto Brundtland”.
Lo Sviluppo sostenibile è definito come uno sviluppo in grado di soddisfare i bisogni del presente senza compromettere quelli delle generazioni future.
L’obiettivo dello sviluppo sostenibile è quello di conciliare aspetti economici, sociali e ambientali delle attività umane. Questo obiettivo deve essere compreso e capito dalle persone, dalle imprese e soprattutto dallo Stato.
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1. PERCHÉ ESSERE SOCIALMENTE RESPONSABILI?
Concettualmente, i termini RSI e sviluppo sostenibile convergono intorno a tre dimensioni: dimensione economica, dimensione ambientale e dimensione sociale. Questo assunto delinea ciò che è noto come modello Triple Bottom Line secondo il quale una impresa, per sopravvivere nel contesto attuale, debba:
imprese e dei loro prodotti in termini di processo produttivo, consumo di risorse difficilmente reperibili o di risorse lentamente rinnovabili, in termini di rifiuti e di emissioni.
Dalla coniazione del termine “sviluppo sostenibile”, sono stati compiuti molti progressi nell’impegno degli Stati nel campo della Responsabilità Sociale. In occasione del Millennium Summit delle Nazioni Unite nel settembre 2000, è stata emanata la Dichiarazione del Millennio adottata da 189 paesi e firmata da 147 capi di Stato e di governo. La dichiarazione contiene gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDG), otto ambiziosi obiettivi da raggiungere entro il 2015
http://www.un.org/es/millenniumgoals/pdf/mdg-report-2013-spanish.pdf
DIMENSIONE ECONOMICA: intesa come “classica” performance finanziaria, indica anche la capacità di contribuire allo sviluppo economico grazie alla creazione di imprese a tutti i livelli;
DIMENSIONE SOCIALE: intesa come insieme delle conseguenze sociali che l’attività di impresa sortisce a tutti i livelli: al livello dei dipendenti (condizioni di lavoro, livello salariale, ecc), fornitori, clienti, comunità locali, a livello di società in generale e di bisogni umani fondamentali;
DIMENSIONE AMBIENTALE: intesa come la sostenibilità delle attività dell’impresa e la conservazione della biodiversità e degli ecosistemi. Questa dimensione include un’analisi degli impatti dello sviluppo sociale delle
DimensioneAmbientale
Dimensione Sociale
DimensioneEconomica
- Essere economicamente sostenibile- Essere ambientalmente sostenibile- Essere socialmente responsabile
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1. PERCHÉ ESSERE SOCIALMENTE RESPONSABILI?
La RSE a livello internazionale
Ci sono alcuni enti internazionali che sono impegnati nell’individuazione delle linee guida destinate alle imprese che decidono di integrare la Responsabilità Sociale nella propria strategia aziendale. Quelli che giocano il ruolo più rilevante nel promuovere la RSI sono i seguenti:
• Report BRUNTDLAND, 1987 - Commissione mondiale per l’ambiente e lo sviluppohttp://www.un.org/es/comun/docs/?symbol=A/42/427
• OCDE Línee guida per le multinazionali (rielaborata nel 2000)http://www.oecd.org/daf/inv/mne/MNEguidelinesESPANOL.pdf
• “Global Compact” - Nazioni Unite (2000) http://pactomundial.org/
• ILO - Dichiarazione tripartita dei principi riguardanti le imprese multinazionali e la politica sociale (rivisto nel 2000)http://ilo.org/wcmsp5/groups/public/---ed_emp/---emp_ent/---multi/documents/publication/wcms_151548.pdf
• Norme sulle responsabilità delle imprese transazionali e di altre imprese riguardo ai Diritti Umani. Commissione delle Nazioni Unite per i diritti dell’uomo (2003)http://www.unhchr.ch/Huridocda/Huridoca.nsf/0/a389702baa023990c1256d59004814a4?Opendocument
• Dichiarazione Universale dei diritti umani. Nazioni Unite. (approvata nel 1948) http://www.un.org/es/documents/udhr/
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1. PERCHÉ ESSERE SOCIALMENTE RESPONSABILI?
Iniziative Europee sulla RSI
L’Unione Europea ha optato per un modello di sviluppo sostenibile e per la RSI come strumento ideale per perseguirlo, come è stato dimostrato in diverse occasioni. Qui di seguito viene mostrato un riepilogo delle diverse iniziative europee che sono state intraprese.
DATA INIZIATIVA
2000(23-24 Marzo)
CONSIGLIO DI LISBONAUn appello al senso di Responsabilità Sociale in materia di buone pratiche, di formazione continua, di organizzazione del lavoro, di pari opportunità, di inclusione sociale e di sviluppo sostenibile.http://europa.eu/legislation_summaries/education_training_youth/general_framework/c10241_es.htm
2000(7-10 Dicembre)
CONSIGLIO DI NIZZAUn nuovo riferimento riferimento alla Responsabilità Sociale delle imprese viene approvato e incluso nell’Agenda sociale europea.http://www.europarl.europa.eu/summits/nice1_es.htm
2001(23-24 Marzo)
CONSIGLIO DI STOCCOLMALa commissione annuncia che presenterà un Green Paper sulla RSI.http://www.consilium.europa.eu/ueDocs/cms_Data/docs/pressData/es/ec/ACF429.html
2001 (18 Luglio)
Il Green Paper viene pubblicato: Promozione di un contesto europeo per la RSI.http://eur-lex.europa.eu/legal content/EN/TXT/PDF/?uri=CELEX:52001DC0366&qid=1399486569474&from=EN
2002(27 Luglio)
Comunicazione: RSI. Il contributo delle imprese allo sviluppo sostenibile.http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2002:0347:FIN:es:PDF
2004(Gennaio)
“RSI. Politiche pubbliche nazionali nell’Unione europea” comprende le iniziative pubbliche in materia di RSI negli Stati membri (una nuova versione viene pubblicata nel settembre 2007)http://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=738&langId=es&pubId=632&type=2&furtherPubs=no
2004(29 Giugno)
La relazione del forum europeo multilaterale raccomanda alle Pubbliche Amministrazioni di assu-mere un proprio specifico ruolo nel campo della RSI.http://ec.europa.eu/enterprise/policies/sustainable-business/corporate-social-responsi-bility/multi-stakeholder-forum/2010-meetings/index_en.htm
2005(22-23 Marzo)
CONSIGLIO DI BRUXELLESSi è convenuto che lo sviluppo sostenibile è l’obiettivo fondamentale di tutte le politiche della Comunità europea.http://www.consilium.europa.eu/ueDocs/cms_Data/docs/pressData/es/ec/84344.pdf
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Alcune delle più conosciute organizzazioni e iniziative private in Europa sono:
Coalizione Europea per la Giustizia di impresa(ECCJ) Promuove la responsabilità aziendale raccogliendo a livello nazionale diverse organizzazioni della società civile (ONG, sindacati, gruppi di difesa dei consumatori e istituzioni accademiche di tutta Europa). ECCJ rappresenta oltre 250 organizzazioni provenienti da 15 paesi europei, come Oxfam, Greenpeace, Amnesty International e Friends of the Earth.http://www.corporatejustice.org/?lang=es
1. PERCHÉ ESSERE SOCIALMENTE RESPONSABILI?
DATA INIZIATIVA
2006(22 Marzo)
Comunicazione: creare una partnership per la crescita e l’occupazione. Fare dell’Europa un polo di eccellenza in materia di RSI.http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2006:0136:FIN:es:PDF
2007Marzo
Il Parlamento approva il Report Howitt sulla RSI: Una nuova Partnershiphttp://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//NONSGML+REPORT+A7-2013-0023+0+DOC+PDF+V0//ES
2010Ottobre
Viene pubblicato lo studio del quadro giuridico in materia di Diritti Umani e di ambiente applicabi-le alle imprese europee che operano al di fuori dell’Unione Europeahttp://ec.europa.eu/enterprise/policies/sustainable-business/files/business-human-rights/101025_ec_study_final_report_es.pdf
2011 Studio della Commissione sulla situazione descritta dai Report sulla Sostenibilità nella UE http://ec.europa.eu/social/main.jsplangId=en&catId=331&newsId=1013&furtherNews=yes
2011 Comunicazione: Una nuova strategia della UE 2011-2014 sulla Responsabilità Sociale di Impresa http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2011:0681:FIN:ES:PDF
Fonte: Autori
Promuovere la RSI in Europa non è stata solo una questione di iniziative pubbliche. Senza svilire l’importanza della pubblica amministrazione nella regolazione e promozione di ciò che viene inteso come Responsabilità Sociale delle imprese, altre iniziative del settore privato (non solo del mondo imprenditoriale) sono diventate modelli, occasioni di sviluppo delle conoscenze e di generazione di buone pratiche e modi di incoraggiare o motivare le imprese a cambiare i propri comportamenti produttivi e le proprie performance aziendali.
L’Impresa nella comunità (BITC)Associazione di 700 aziende britanniche impegnata nello sviluppo delle comunità locali con oltre 20 anni di esperienza nel campo delle iniziative a forte impatto sociale. L’associazione opera nell’incentivare l’impresa a rafforzare il proprio marchio, nella ricerca di sponsorizzazioni e nella organizzazione di premi.http://www.bitc.org.uk
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1. PERCHÉ ESSERE SOCIALMENTE RESPONSABILI?
CSR EuropeOrganizzazione non-profit per la promozione della RSI in Europa che fornisce assistenza ai propri membri. Si tratta di un punto di riferimento sulla RSI per le aziende europee. È responsabile del dialogo con gli stakeholders e dello sviluppo di iniziative come la campagna European Business sulla RSI o L’Accademia europea dell’impresa nella società.http://www.csreurope.org/http://www.csreurope.org/
Eurosif (Forum Europeo per l’investimento sociale)Rete europea la cui missione è quella di sviluppare la sostenibilità attraverso i mercati finanziari europei. Gli attuali membri dell’Eurosif includono investitori, fornitori di servizi finanziari, istituzioni accademiche, organizzazioni di ricerca, sindacati e ONG. L’associazione è un ente senza scopo di lucro.http://www.eurosif.org/
The World Business Council for Sustainable DevelopmentCommissione composta da più di 170 imprese internazionali, fondata nel 1991, che spinge gli imprenditori ad intraprendere cambiamenti nell’ottica dello sviluppo sostenibile. La Commissione promuove l’uso efficiente delle risorse naturali attraverso l’innovazione e la responsabilità sociale. Tra i campi di attività: l’organizzazione di eventi, pubblicazioni e lo sviluppo di programmi basati sulle buone pratiche riscontrate nel campo della RSI. È composta da membri provenienti da una rete regionale.http://www.wbcsd.org/home.aspx
L’impresa per la Responsabilità SocialeONG degli Stati Uniti che fornisce servizi relativi alla RSI, in modo da integrare quest’ultima nei modelli strategici delle aziende e di promuovere la cooperazione intersettoriale. La prospettiva di azione è orientata verso il mercato globale e ha fondamentalmente un profilo di consulenza. Contribuisce alla Labour Law, implementa banche dati con statistiche raccolte in più di 60 paesi circa l’attuazione della RSI nella catena di fornitura, nonché attività di consulenza e di ricerca.http://www.bsr.org/
Network europeo di impresa ed etica (EBEN) Rete europea dedicata alla promozione dei criteri etici nelle mondo imprenditoriale, nel settore privato e pubblico, nel mondo delle ONG e nell’ambiente accademico. In dettaglio, si tratta di una associazione senza scopo di lucro con sede in Olanda. Il suo ruolo è quello di promuovere il management di impresa basato su un sano sistema valoriale, su una leadership etica e sulla Responsabilità Sociale delle imprese. Si cerca anche di incoraggiare e facilitare gli incontri, le discussioni e gli scambi sui temi etici.http://www.eben-net.org/
Ci sono anche altri enti e iniziative nazionali specializzate in materia di Responsabilità Sociale che contribuiscono alla creazione e diffusione di una cultura di responsabilità tra le organizzazioni che compongono la rete commerciale e imprenditoriale di ciascun paese.
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Nasce l’Organizzazione
Internazionale del Lavoro (ILO)
Nasce l’International Organization for Standardization
Viene pubblicato il primo libro che
sviluppa il concetto di Responsabilità Sociale d’Impresa
(H. Bowen)
Principi della RSI
(M. Friedman)
Teoria degli stakeholder(M. Friedman)
Nasce il gruppo intergovernativo
di esperti sul cambiamento
climatico (IPCC)
Nascono le Nazioni Unite
(ONU)
Dichiarazione Universale dei Diritti Umani
Nascono Amnesty International e World Wildlife Fund (WWF)
Primo testo giuridico internazionale che afferma che la Libertà, la Giustizia
e la Pace si fondano sul riconoscimento della dignità
e della parità dei Diritti
Nasce l’Unione Internazionale per la
Conservazione dell’Ambiente Naturale
(UICN)
Linee Guida per le Imprese
Multinazionali (OCSE)
Guida per il comportamento
responsabile delle imprese in settori quali i Diritti
del Lavoro, Diritti Umani, ambiente, ecc.
Brundtland Report(Il nostro futuro comune)Lo sviluppo sostenibile
Viene istituita la Commissione Mondiale
sull’Ambiente e lo Sviluppo
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Vengono individuatiin forma integrata i diritti Economici, Sociali, Culturali,
Civili e Politici dei bambini
Convenzione sui Diritti del fanciullo
14000 ISO Gestione ambientale
Linee guida dell’OCSEPrincipi di Governance
di Impresa
Lancio del Global Compactdelle Nazione Unite
Nascita degli Indici di sostenibilità del
Dow Jones
Standard AA1000Certifi cazione Ambientale
Libro Verdesulla Responsabilità
Sociale delle imprese
Protocollo di Kyoto
(Cambiamenti Climatici)
Proposta di una Direttiva europea per la divulgazione
di informazioni non fi nanziarie
Protocollo di Montreal
(sostanze lesive dell’ozono)
Nasce ilWorld Business Council per lo
Sviluppo Sostenibile (WBCSD)
Nasce ilGlobal Reporting
Initiative (GRI)
Pubblicazione e diffusione di Social Accountability
International Norma SA8000
Libro Bianco sulla Responsabilità
Ambientale
Millennium Development Goals delle Nazioni Unite
Summit mondiale
sullo Sviluppo Sostenibile
ISO 26000Linee guida sulla
Responsabilità Sociale
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2. COME USARE QUESTA GUIDA
Come accennato in precedenza, l’obiettivo principale di questa guida è quello di facilitare e promuovere l’attuazione della RSI nelle PMI. Pertanto, questa guida è un documento di lavoro che permette l’integrazione di buone pratiche nella gestione delle PMI. Questa guida è presentata in un modo utile, pratico, comprensibile e semplice, con l’obiettivo di integrare facilmente le buone pratiche descritte nelle dinamiche della gestione aziendale.
Dato lo scopo della guida e il tipo di utente previsto, questo documento si concentra sia sul miglioramento della RSI nell’ambito dell’impresa, sia sull’introduzione della Responsabilità Sociale nelle piccole e medie imprese che non hanno ancora integrato questo approccio nella propria gestione, coniugando i concetti teorici con esempi pratici che supportano l’attuazione di azioni responsabili.
Nel corso di questa guida, si presuppone che le aziende e gli altri attori a cui è destinata e che, quindi, sono interessati alle buone pratiche indicate, siano in grado di soddisfare 4 principi fondamentali:
• COINVOLGERE i propri stakeholders.• INTEGRARE la RSI nelle proprie strategie e nei processi decisionali• COMUNICARE in modo trasparente e obiettivo• MIGLIORARE grazie alla analisi dei risultati ottenuti
INTEGRAREla ResponsabilitàSociale
COMUNICAREed essere transparenti
PROGREDIREe analizzare i risultati
COINVOLGEREle parti interessate
Impatto delle decisionie delle attività
ORGANIZZAZIONE
SOCIETA’PARTI
INTERESSATE
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La parte pratica della Guida si articola in una serie di schede descrittive come illustrato di seguito:
BUONE PRATICHE IMPLEMENTATE DA ALTRE ORGANIZZAZIONI NELL’AMBITO DELLA RSI:
• Buone pratiche DESUR: descrizione delle pratiche in materia di RSI individuate dai partner del progetto Desur attraverso visite di studio nelle rispettive regioni.
• Casi di successo: attività di RSI intraprese dalle aziende a livello europeo e internazionale, che dimostrano l’impatto positivo della loro attuazione sull’impresa e quindi, sul raggiungimento degli obiettivi.
BUONE PRATICHE GENERALI DA IMPLEMENTARE PRESSO LE PMI:
• Buone pratiche da implementare:descrizione di semplici strumenti e/o metodologie che facilitano l’attuazione delle pratiche di RSI all’interno delle PMI consentendo l’integrazione della RSI nella organizzazione aziendale.
• AMBIENTE: politiche svolte dall’impresa per ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività. • LAVORO/RISORSE UMANE: politiche e procedure interne orientate al personale per assicurare un ambiente lavorativo sano e sicuro, pari opportunità, equilibrio vita-lavoro, formazione, partecipazione e dialogo, sviluppo permanente e formazione continua delle risorse umane. • PERFORMANCE SOCIALI: politiche e procedure interne orientate al personale per assicurare un ambiente lavorativo sano e sicuro, pari opportunità, equilibrio vita-lavoro, formazione, partecipazione e dialogo, sviluppo permanente e formazione continua delle risorse umane. • BUONA AMMINISTRAZIONE: insieme di regole e prassi orientate ad assicurare appropriati processi decisionali all’interno dell’azienda (consenso, responsabilità, effi cienza, trasparenza, partecipazione e applicazione della legge), al fi ne di tener conto degli interessi di tutta l’organizzazione e di tutta la società.
2. COME USARE QUESTA GUIDA?
AMBIENTE
PERFORMANCESSOCIALI
LAVORO/RISORSE UMA-
NE
BUONA AMMINISTRAZIONE
Le aree tematiche della RSI possono essere classifi cate come segue:
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Sia le buone pratiche che i casi di successo sono descritti in alcune schede descrittive che raccolgono infor-mazioni diverse a seconda della categoria di appartenenza.
Allo stesso modo, a seconda dell’area tematica, le schede saranno identificate da un colore o da un altro.
2. COME USARE QUESTA GUIDA?
IMPRESA / ORGANIZZAZIONE Nome dell’organizzazione dove la buona pratica viene implementata
PAESE Paese dove l’impresa/organizzazione è collocata
OBIETTIVI Descrizione dei principali obiettivi qualitativi/quantitativi da raggiungere con l’imple-mentazione della buona pratica
STAKEHOLDERS Gruppi di interesse che beneficiano dell’implementazione della buona pratica
DESCRIZIONE Descrizione dettagliata della buona pratica
AZIONI TRASFERIBILI Identificazione delle possibili azioni da trasferire e replicare in altre organizzazioni in modo semplice e con un ridotto utilizzo di risorse.
IMPRESA / ORGANIZZAZIONE Nome dell’organizzazione dove il caso di successo viene implementato
OBIETTIVI Descrizione dei principali obiettivi qualitativi/quantitativi da raggiungere
STAKEHOLDERS Gruppi di interesse che beneficiano dell’implementazione dell’azione da trasferire e replicare
DESCRIZIONE Descrizione dettagliata del caso di successo: metodologia impiegata, risorse investite, etc. Se disponibili, in questa sezione verranno allegati in pdf i documenti che riguar-dano il caso di successo.
RISULTATI Descrizione dei risultati quantitativi raggiunti. Impatto positivo nell’impresa/organiz-zazione
TRASFERIMENTO Lista degli aspetti o delle azioni trasferibili e replicabili
NOME DELLA BUONA PRATICA
NOME DEL CASO DI SUCCESSO
19
2. COME USARE QUESTA GUIDA?
OBIETTIVI Descrizione dei principali obiettivi qualitativi da raggiungere con l’implementazione della buona pratica nell’impresa
STAKEHOLDERS Gruppi di interesse che beneficiano dell’implementazione della buona pratica
DESCRIZIONE Descrizione dettagliata della Buona pratica
MISURAZIONE Indicatori per rilevare e valutare l’impatto positivo sortito dalla buona pratica sull’im-presa
ISTRUZIONI Metodologia proposta per implementare la buona pratica nell’impresa. Questa metodologia è descritta attraverso semplici istruzioni di facile comprensione e attuazione
STRUMENTI Risorse aggiuntive per facilitare l’implementazione della buona pratica: modelli, guide, strumenti
NOME DELLA BUONA PRATICA DA IMPLEMENTARE
20
3. PERCHÈ LE ALTRE IMPRESE DEVONO ESSERE SOCIALMENTE RESPONSABILI?
AMBIENTE LAVORO/ RISORSE UMANE PERFORMANCE SOCIALI BUONA
AMMINISTRAZIONE
BUONE PRATICHEDESUR
MACROOM E Edificio sostenible
INCHYDONEY HOTEL Eco-Hotel
ZAGORJE OB SAVI MUNICIPALITYProgramma di riduzione dell’inquinamento
RED CALEA Agro-ecologia
MAM HUNGARIA LTD Programma ambientale
APINI Programma di educazione ambientale
GAIA KINDERGARTEN Environmental
COOP. ADRIATICARadicamento nella comunità
BARTEC VARNOSTGestione della occupazione, della salute e sicurezza
DEWESOFT COMPANY Gestione delle risorse umane e dei talenti
PARK INN SÁRVÁRCodice etico
SCALLY´S SUPERVALURadicamento nella comunità locale
OFICINA DERESPONSABILIDADSOCIAL UEXPremio Idea Responsable
GRUPO EUROLIMPIEZASEurolimpiezas Foundation
EFFIX-MARKETING LTD Sviluppo di progetti sociali
INTERJERO ERDVÉ(DESIGN)Promozione di giovane designer, offerta di spazi espositivi
IMPRONTA ÉTICAPromozione della RSI
CISE Promozione della RSI
SOCIAL RESPONSABILITY OFFICE.Strumenti di autovalutazione nel campo della RSI
ALPHA KOUKOUTARIS Controllo di qualità
PRODUCTS LAND VOIOU Filiera corta senza intermediari
BIOPAN KOURELASCertificazioni BRC e prodotti organici
PHARMACEUTICAL“ACONITUM”Certificazioni “GMP” Good Manufacturing PracticesBUONE PRATICHE INDUSTRIALI
CASI DI SUCCESSO
GULPENER BIERAcquisti Sostenibili
LIPPEMEIER GEBÄU-DEREINIGUNG-SDIENST GMBHProgramma Ambientale
COMPENSA CAPITAL HUMANOProgramma diremunerazione
MELISSAPolítiche per le risorse umane
MONNALISA SPAFoundation
PARAVANImpegno per i disabili
GRUPPO CH BUSINESS CONSULTING Gestione responsabile
DENKSTATTConsulenza
La seguente tabella presenta un riepilogo delle buone pratiche e dei casi di successo identificati e descritti nelle varie schede descrittive:
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3.1 Buone pratiche DESUR
IMPRESA/ORGANIZZAZIONE
MACROOM E Impresa attiva nella creazione e nello sviluppo delle imprese nella regione Lee Valley. Si tratta di una iniziativa intrapresa da una serie di organismi pubblici. L’edificio può ospitare molti tipi di imprese in un ambiente solidale e accogliente e il personale di Macroom E aiuterà tutti i clienti a sviluppare il proprio business. L’edificio offre una vasta scelta di spazi per uffici che vanno da hotdesk a piccoli uffici per unità industriali.
http://macroom-e.com/
PAESE IRLANDA
OBIETTIVI Riduzione del consumo energetico
STAKEHOLDERS DIPENDENTI, PARTNER, SOCIETA’
DESCRIZIONE • Sistema di riscaldamento solare dell’acqua• Sensori di mobilità e luci a risparmio energetico• Raccolta di acque piovane dal tetto da utilizzare come acque grigie per gli scarichi dei WC• Apparecchiature elettriche ad alta efficienza • Caldaia a cippato e impianto geotermico per il riscaldamento • Riscaldamento solare passivo da finestre rivolte a sud• Utilizzo di tubi luminosi e lucernari con esposizioni a Nord per aumentare la luce naturale e ridurre la dipendenza dalla illuminazione artificiale
AZIONITRASFERIBILI
• Illuminazione a risparmio energetico• Sistema di riscaldamento solare dell’acqua• Apparecchiature elettriche ad alta efficienza• Caldaia a cippato e impianto geotermico per il riscaldamento
ARCHITETTURA ED EDILIZIA SOSTENIBLE
3.1. Buone pratiche DESURArea tematica: AMBIENTE
22
3.1 Buone pratiche DESUR
Area tematica: AMBIENTE
IMPRESA/ORGANIZZAZIONE
INCHYDONEY ISLAND LODGE AND SPA HOTEL
Inchydoney Island Lodge and Spa Hotel è un esempio di buona pratica nel campo della edilizia eco-sostenibile e dell’attività delle imprese. L’hotel è situato a circa cinquanta metri dalla spiaggia, con tutte le camere affacciate sull’Atlan-tico nei pressi della baia di Inchydoney. È un hotel di medie dimensioni su quattro piani, con ristoranti, spa, piscina, palestra e altre strutture. L’Hotel ha una buona reputazione come “hotel sostenbile” e di alta qualità.
http://www.inchydoneyisland.com/
PAESE IRLANDA
OBIETTIVI • Riduzione del consumo energetico• Riduzione dell’impatto ambientale• Formazione dello staff sui temi ambientali
STAKEHOLDERS CLIENTI, SOCIETA’
DESCRIZIONE • Sostituzione degli impianti di riscaldamento e raffreddamento (funzionanti con combustibili fossili e gas) con impianti che utilizzano un combustibile rinnovabile (pellet di legno) prove-niente da foreste rinnovabili nella regione. • L’acqua viene pompata dal mare, riscaldata e diffusa nel centro benessere e nella piscina. L’acqua viene poi restituita al mare e sostituita (non c’è alcun trattamento chimico nel proces-so). • L’acqua di mare è riscaldata con pannelli solari sul tetto della piscina e con il sistema gene-rale basato su combustibile rinnovabile. • I sistemi di illuminazione si basano sull’utilizzo di lampadine a risparmio energetico e di ampade a LED. • Formazione speciale sui temi della sostenibilità ambientale a tutto il personale in modo che tutti sappiano come funziona il sistema e il ruolo che essi devono svolgere.
AZIONITRASFERIBILI
• Sistema di illuminazione con lampadine a risparmio energetico e lampade a LED.• Formazione sui temi della sostenibilità a tutto lo staff
HOTEL SOSTENIBLE
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3.1 Buone pratiche DESUR
Area tematica: AMBIENTE
IMPRESA/ORGANIZZAZIONE
ZAGORJE OB SAVI
Zagorje ob Savi è una città situata nella Slovenia centrale. L’intero comune è incluso nella regione Zasavje. La città ha circa 7.000 residenti e la popolazione del comune è di circa 17.000 abitanti. Negli ultimi anni, il comune ha dedicato particolare attenzione alla riconversione degli edifici pubblici in chiave sostenibile. Il comune dispone di una Unità di Ricerca, il cui scopo è quello di promuovere lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili in città come Zasavje, che hanno risentito dell’impatto delle attività minerarie del passato.
http://www.zagorje.si/
PAESE SLOVENIA
OBIETTIVI • Riduzione dell’inquinamento
STAKEHOLDERS SOCIETA’
DESCRIZIONE • Piani per ridurre l’inquinamento dovuto al settore minerario attraverso misure come, ad esempio, la promozione di impianti solari o stazioni per auto elettriche.
• Sistemi di gestione dell’energia che permettono di misurare e ottimizzare il consumo energetico.
AZIONITRASFERIBILI
• Sistemi di misurazione del consumo energetico; risparmio energetico.
SVILUPPO DEI PROGRAMMI PER LA RIDUZIONE DELL’INQUI-NAMENTO
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3.1 Buone pratiche DESUR
Area tematica: AMBIENTE
IMPRESA/ORGANIZZAZIONE
RED CALEA
Red Calea è un gruppo di professionisti impegnati nella promozione e diffusione dei valori dell’agro-ecologia.
L’obiettivo è quello di espandere e rafforzare il ruolo dell’agro-ecologia nelle aree rurali, come strumento per raggiungere un vero sviluppo sostenibile, in una prospettiva locale e secondo i criteri della ecologia sociale.
Si tratta di un team di lavoro che dal nord dell’Estremadura lavora con le pubbliche ammini-strazioni, le imprese e le organizzazioni sociali attraverso reti di collaborazione che sono state create con persone che condividono gli stessi valori e le stesse idee progettuali.
Red Calea opera nei seguenti settori:• Produzione e commercializzazione di alimenti biologici• Ingegneria• Area di Formazione• Cooperazione internazionale
http://www.redcalea.org/
PAESE SPAGNA
OBIETTIVI • Promozione dell’agro-ecologia
STAKEHOLDERS SOCIETÀ
DESCRIZIONE • Impiego delle tecniche agro-ecologiche nella sede dell’impresa che si trova a Robledillo de la Vera• Prodotti certificati secondo CEE 2092/91• Marketing diretto, attraverso l’offerta di cibo biologico prodotto in proprio a casa del consu-matore• Sezione Web www.larecolecta.com per acquistare i prodotti • Controllo delle emissioni di CO2 • Riduzione dei rifiuti, del consumo di acqua e delle emissioni inquinanti • Riciclo di prodotti e imballaggi• Sistema di monitoraggio dell’impatto al fine di controllare tutti i processi di produzione e consumo all’interno dell’impresa • Partecipazione a diverse reti regionali (Produzione e consumo ecologico Rete dell’Extrema-dura, Seed Rete della Extremadura, ecc,)
http://www.redcalea.org/Dossier_Red_Calea_4.7.pdf
AZIONITRASFERIBILI
• Buona pratica interamente trasferibile ad altre imprese agro-alimentari dello stesso tipo.
AGRO-ECOLOGIA
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3.1 Buone pratiche DESUR
IMPRESA/ORGANIZZAZIONE
MAM HUNGARIA LTD Il fondatore del MAM è l’austriaco Peter Röhrig, un ingegnere qualificato delle materie plasti-che. MAM è attiva nella produzione di prodotti di alta qualità per bambini.Il primo ciuccio MAM è stata venduto nel 1976 e l’impresa è poi gradualmente evoluta fino a diventare leader mondiale nella progettazione di prodotti per bambini.Il centro internazionale di vendita e produzione fu collocato in Svizzera nel 1987. La fabbrica di MAM fu inaugurata in Ungheria nel 1990. ( MAM Hungaria Ltd.).Da quando l’impresa è stata fondata nel 1976, la collaborazione con il mondo della scienza e della ricerca è stata un tratto distintivo di MAM. Grazie a questa rete di esperti , è stato possi-bile identificare le questioni chiave relative alla salute dei bambini e tenerne conto nell’attività dell’impresa.Ma MAM non si limita a condividere le proprie competenze con gli esperti; l’azienda sostiene anche le organizzazioni di supporto ai genitori e ai bambini di tutto il mondo tra cui, a titolo di esempio, l’organizzazione che sostiene i bambini malati di cancro o gli ospedali nei paesi emergenti e in via di sviluppo.L’impresa ha una spiccata consapevolezza dei temi relativi alla tutela ambientale. Gli strumenti di RSI adottati sono: MAM Foundation, gite per i dipendenti, la selezione per individuare il “lavoratore dell’anno”, ecc
http://www.mambaby.com/
PAESE UNGHERIA
OBIETTIVI • Produzione ambientale
STAKEHOLDERS LAVORATORI E SOCIETÀ
DESCRIZIONE • L’impresa sta progressivamente adottando nuove misure per il risparmio energetico e pro-grammi per il riciclo• Alta tecnologia appropriata al tipo di prodotti• La produzione prevede severi controlli per garantire la sicurezza del bambino e un ambiente produttivo sterile. • Le strutture sono ben delimitate e hanno un “punto riciclo” dove tutti i rifiuti sono adeguata-mente selezionati per essere riciclati• Per garantire gli standard di qualità, l’azienda ha propri laboratori che certificano il rispetto degli standard e dei requisiti internazionali • Imballaggio prodotto secondo le specifiche dei singoli paesi. • Lo stoccaggio del prodotto è breve poiché la produzione è commisurata agli ordini dei clienti, quindi l’impresa è in grado di prevedere le esigenze produttive mantenendo l’efficienza dei consumi
AZIONITRASFERIBILI
• Riciclo• Creazione di “Punti di riciclo”• Sistemi di misurazione e risparmio energetico
PROGRAMMA AMBIENTALE
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3.1 Buone pratiche DESUR
Area tematica: AMBIENTE
IMPRESA/ORGANIZZAZIONE
ISTITUTO DI INGEGNERIA AMBIENTALE (APINI)
L’Istituto di Ingegneria Ambientale ( APINI ) è stata fondato nel 1991 come unità di ricerca indipendente affiliata a Kaunas University of Technology. Nel 2000 APINI ha aperto un ufficio a Vilnius. APINI è stata la prima istituzione in Lituania ad affrontare le criticità ambientali e individuare delle possibili soluzioni. APINI ha ottenuto il riconoscimento internazionale grazie alle proprie attività di ricerca e alla applicazione di innovativi metodi formativi.I lavoratori di APINI partecipano attivamente a diversi progetti e programmi internazionali, collaborano nella ricerca con altre università provenienti da paesi stranieri. .Le principali attività di APINI sono: ricerca scientifica; master e dottorati; partecipazione a progetti nazionali ed internazionali; formazione, condivisione delle conoscenze e consulenza in materia di sviluppo sostenibile e tematiche ambientali; partecipazione ad attività nazionali ed internazionali in qualità di esperti.La maggior parte delle attività di APINI ha influenza diretta nel settore dello sviluppo sosteni-bile e delle politiche per l’educazione ambientale.Lo scopo del centro è promuovere la protezione ambientale, in modo che sia parte integrante della filosofia aziendale. APINI svolge un ruolo affine a quello di un agente intermediario che gioca una parte rilevante nella promozione delle misure per la protezione dell’ambiente, princi-palmente nell’industria e nelle fabbriche che richiedono l’impiego di tecnologia.Al fine di mostrare come i principi dello sviluppo sostenibile possono essere applicate al lavoro quotidiano, APINI ha preso la decisione di presentare pubblicamente il bilancio sociale 2012 e proseguirà su questa strada. Così, è stato creato un sistema di “indicatori di sostenibi-lità “, che permette di misurare i cambiamenti , valutarli e individuare soluzioni adeguate.
http://ktu.edu/apini/en/
PAESE LITUANIA
OBIETTIVI • Promozione e tutela ambientale
STAKEHOLDERS LAVORO E SOCIETÀ
PROGRAMMA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE
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3.1 Buone pratiche DESUR
Area tematica: AMBIENTE
DESCRIZIONE • Strumenti di misurazione per aiutare le aziende a valutare i propri consumi • Strumenti e metodologie per abbattere le tariffe relative al consumo energetico e ad altri tipi di consumo.• “Punti di riciclo”, in cui i rifiuti vengono raccolti in appositi contenitori per ogni tipo di rifiuto• Acquisti verdi• Come parte del gruppo di ricerca dell’Università, APINI lavora nel campo della ricerca, dell’istru-zione e della formazione cercando di realizzare programmi e progetti per lo sviluppo sostenibile e per processi produttivi più sostenibili, in Lituania e all’estero.• Il riutilizzo di vecchie apparecchiature mettendole all’asta, favorendo il riutilizzo dei materiali • Tutto il personale è profondamente coinvolto in ogni attività • Programma per educare la società sui principi del consumo responsabile e dello sviluppo sosteni-bile • Master in Gestione Ambientale e Processi produttivi sostenibili• Evento “Facciamolo”, una attività di pulizia in collaborazione con scuole e centri educativi. • Tutti i dipendenti sono concretamente e fattivamente impegnati nel ruolo che l’organizzazione ha nella promozione del concetto di “green economy”, che coinvolge molte aziende internazionali e lituane.• Partecipazione a numerosi progetti (nazionali e internazionali) relativi a RSI / Sviluppo Sostenibile e Prevenzione dell’inquinamento
AZIONITRASFERIBILI
• Partecipazione a progetti ambientali di altre organizzazioni• Creazione di “punti di riciclo”• Misure per il risparmio energetico• Eco-formazione per i lavoratori • Acquisti verdi/sostenibili.
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3.1 Buone pratiche DESUR
Area tematica: AMBIENTE
IMPRESA/ORGANIZZAZIONE
ASILO NIDO GAIA
L’asilo Nido GAIA è gestito da CADIAI, cooperativa sociale fondata a Bologna nel 1974 e ora registrata come ONLUS. CADIAI eroga servizi sociali per la salute e l’istruzione, spesso in collaborazione con le istituzioni pubbliche.L’asilo Nido Gaia è stato inaugurato nel settembre 2009 ed è gestito dal Consorzio Karabakh Cinque in accordo con il Comune di Bologna. La gestione di tutti i servizi di formazione erogati da Gaia Kindergarten viene assegnata a CADIAI che opera secondo i propri valori fondamen-tali. Questi servizi sono finalizzati a contribuire all’interesse generale della comunità attraverso strumenti diretti a migliorare la qualità della vita, consentire il coinvolgimento degli utenti e delle loro famiglie e promuovere il coinvolgimento degli attori territoriali. L’interesse di Gaia in termini di sostenibilità e responsabilità sociale risiede nella sua gestione finanziaria (project financing) e nel rispetto dell’ambiente che caratterizza tutti i comparti di attività.http://www.cadiai.it/gaianido-p-74.html
http://www.cadiai.it/gaianido-p-74.html
PAESE ITALIA
OBIETTIVI • Tutela ambientale• Staff qualificato• Incoraggiare la conoscenza dei temi ambientali da parte delle famiglie
STAKEHOLDERS LAVORATORI E SOCIETÀ
DESCRIZIONE • Ricircolo dell’aria• Risparmio energetico (riscaldamento e aria condizionata). Vendita di parte dell’energia prodotta.• Pannelli Solari per l’acqua calda ad uso domestico• L’edificio e gli arredi sono integrati nel paesaggio• Pannolini ecologici e lavabili. Fazzoletti di stoffa al posto di quelli di carta• Prodotti per la pulizia eco-compatibili• La struttura dell’edificio e gli arredi sono in legno così la maggior parte di essi è riutilizzabile• Particolare cura ed attenzione per il cibo destinato ai bambini• Attrezzature e strumentazione adeguata • Formazione specifica per il personale a seconda delle attività svolte• Revisioni annuali per controllare le procedure e la corretta formazione del personale • L’80 % del cibo destinato ai bambini proviene da fornitori locali in modo che si contribuisca a rafforzare l’economia locale
PROGRAMMA AMBIENTALE
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3.1 Buone pratiche DESUR
Area tematica: AMBIENTE
DESCRIZIONE • Collaborazione con i fornitori locali con l’invio di tutto il materiale di tessuto (pannolini, asciuga-mani, fazzoletti) a lavanderie locali• Insegnamento delle tematiche relative alla ecocompatibilità rivolto alle famiglie dei bambini • Tutto il team di lavoro è molto coinvolto nella adozione delle misure di RSI, nell’attuazione di azioni e comportamenti ecocompatibili e nella formazione erogata ai dipendenti secondo la rispettiva posizione lavorativa.• Grande spirito di squadra nel “percorso di sostenibilità”• L’asilo Gaia gioca un ruolo molto importante all’interno della comunità , non solo nella sfera economica, ma anche in qualità di esempio di come si possa procedere per essere responsabili e rispettosi dell’ambiente.
AZIONITRASFERIBILI
• Formazione ambientale per i clienti e per i lavoratori• Acquisti da fornitori locali• Misure per il risparmio sui consumi e per il riciclo.
30
3.1 Buone pratiche DESUR
Area tematica: AMBIENTE
IMPRESA/ORGANIZZAZIONE
COOP. ADRIATICA
Coop Adriatica è una delle nove grandi cooperative che fanno parte del sistema Coop, il più impor-tante gruppo italiano attivo nella grande distribuzione e, allo stesso tempo, una grande associazione di consumatori. Coop Adriatica è nata dalla disponibilità dei consumatori ad unirsi per proteggere meglio il proprio potere d’acquisto e per ottenere garanzie sulla qualità e sicurezza dei prodotti. La missione principale di Coop Adriatica si basa sui seguenti pilastri:
1. Fornire ai propri membri prodotti e servizi più convenienti e sicuri e promuovere l’educazione dei consumatori 2. Sviluppare una filosofia di cooperazione e aumentare i beni a disposizione della comunità 3. Valorizzare il lavoro e l’impegno dei dipendenti 4. Incoraggiare lo sviluppo e la capacità di innovazione5. Incrementare i principi di trasparenza e correttezza in ogni rapporto di mercato. 6. Aiutare a migliorare l’ambiente fisico e umano in cui la cooperativa opera e il ruolo del movimento cooperativo.
Il punto vendita INCOOP di Conselice è un negozio avanzato per la quantità e qualità delle soluzioni adottate durante il suo ciclo di attività a partire dalla scelta dei materiali. Il negozio è costruito con materiali riutilizzabili e riciclabili, recuperando anche edifici esistenti. La struttura è stata progettata come un sistema integrato, in cui le singole soluzioni si integrano a vicenda dando vita a un equili-brio “virtuoso”. Questo equilibrio si basa su: eco-innovazione (questa area tematica comprende sia l’innovazione tecnologica e strutturale che le innovazioni di gestione); fruibilità del negozio, valutazio-ne e gestione delle implicazioni sociali e dell’influenza che l’attività del punto vendita ha sul tessuto sociale di Conselice.
http://www.e-coop.it/web/guest/coop-conselice-il-supermercato-amico-dell-ambiente
PAESE ITALIA
OBIETTIVI • Tutela ambientale• Accrescere e incoraggiare la consapevolezza e conoscenza dei temi sociali e ambientali• Promuovere l’innovazione
STAKEHOLDERS LAVORATORI/SOCIETÀ
IMPEGNO PER LA COMUNITÀ
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3.1 Buone pratiche DESUR
Area tematica: AMBIENTE
DESCRIZIONE • Supermercato verde e Ecologico• Eco-innovazione nelle procedure e nella progettazione, negozio eco -friendly• lIl punto vendita è stato costruito con materiali riutilizzabili e riciclabili• Risparmio idrico ed energetico (ad esempio attraverso misure quali l’uso di lampade ad alta efficienza, recupero acqua piovana, ecc ... )• Riduzione dei riifiuti e adozione di processi per la corretta gestione dei riifiuti • Riutilizzo dei contenitori• I prodotti a marchio proprio soddisfano i più avanzati standard di eco- compatibilità• La campagna “Acqua di casa mia “promuove la consapevolezza dei consumatori e il consumo responsabile di questa risorsa• Adozione dei principi dello sviluppo sostenibilepromozione di strategie per la riduzione, il riutilizzo, il recupero e il riciclo• Tutto lo stabile è stato progettato e costruito tenendo presenti i principi di sicurezza e di salute non solo per il personale, ma anche per i clienti .• L’educazione ambientale per il personale .• Strumenti di informazione e di educazione ambientale per i clienti e per la società per creare / aumentare la consapevolezza ambientale• La linea ViviVerde contiene prodotti che provengono interamente da agricoltura biologica. Si tratta di prodotti naturali e sani e provenienti da un sistema di produzione che rispetta l’ambiente e gli animali• Mobilità sostenibile: il punto vendita è facilmente raggiungibile a piedi e in bicicletta
AZIONITRASFERIBILI
• Formazione di dipendenti e clienti sui temi della RSI• Adozione di strategie per ridurre, riutilizzare, recuperare e riciclare• Sviluppo di campagne per la sensibilizzazione rispetto ai temi ambientali e sociali.
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3.1 Buone pratiche DESUR
3.1. Buone practiche DESURArea tematica: LAVORO / RISORSE UMANE
IMPRESA/ORGANIZZAZIONE
BARTEC VARNOST
L’azienda Bartec Varnost è una delle principali aziende europee nel settore dello sviluppo e della produzione di dispositivi elettrici antideflagranti. Tra le pratiche e gli strumenti di respon-sabilità sociale di impresa vi sono prassi per la protezione delle persone e dell’ambiente attra-verso componenti, sistemi e impianti di sicurezza. Tutti i prodotti e le attività sono conformi agli standard europei. L’azienda produce prodotti e servizi per le aziende del petrolchimico, del settore chimico e farmaceutico, dell’industria mineraria e per i produttori di apparecchiature e macchinari.Grazie alle soluzioni innovative adottate, l’impresa migliora continuamente i propri prodotti ed è pronta a soddisfare le nuove esigenze del mercato.
http://www.bartec.si
PAESI ESLOVENIA
OBIETTIVI • Migliorare la salute e sicurezza dei lavoratori.
STAKEHOLDERS DIPENDENTI, SOCIETÀ
DESCRIZIONE L’azienda ha implementato un sistema OHSAS 18001 per la Gestione della Salute e Sicurezza dei lavoratori, certificato dall’organizzazione internazionale Bureau Veritas e recentemente rinnovato fino al 2015. L’impresa ha anche certificato un Sistema di Gestione Qualità e Ambiente, secondo le norme ISO 9001 e ISO 14001..
AZIONITRASFERIBILI
• Implementazione e certificazione di un sistema per la salute e la sicurezza dei lavoratori conformemente allo standard OHSAS 18001..
SISTEMI DI GESTIONE PER TUTELARE LA SALUTE E LA SICUREZZA DEI LAVORATORI
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3.1 Buone pratiche DESUR
IMPRESA/ORGANIZZAZIONE
DEWESOFT COMPANY
DEWESoft è una impresa che unisce esperti informatici, esperti di ingegneria elettronica ed esperti di ingegneria meccanica. L’azienda produce software e soluzioni hardware all’avan-guardia nel campo dei trasporti, automobilistico, aerospaziale e nei settori metalmeccanico e dell’energia. La sensibilità alla RSI è testimoniata dalla creazione di molti nuovi posti di lavoro, da soluzio-ni innovative e dalle misure per la protezione dell’ambiente.
http://www.dewesoft.com/
PAESI SLOVENIA
OBIETTIVI • Migliorare la salute e la sicurezza dei lavoratori
STAKEHOLDERS LAVORATORI E SOCIETÀ
DESCRIZIONE Le risorse umane sono il settore che ha contribuito maggiormente ai rapidi e buoni risultati conseguiti dalla impresa: • Un vero e proprio impegno nei riguardi dei talenti nazionali • Buone condizioni di lavoro per i propri dipendenti • Motivazione dei propri dipendenti grazie al loro coinvolgimento nella gestione dell’impresa• Promozione dello spirito di squadra• Premio Golden Gazelle per l’azienda in più rapida crescita della Slovenia nel 2012. • Sostegno al tessuto regionale attraverso iniziative filantropiche
AZIONITRASFERIBILI
• Buona pratica interamente trasferibile.
VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE
Area tematica: LAVORO/RISORSE UMANE
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3.1 Buone pratiche DESUR
IMPRESA/ORGANIZZAZIONE
PARK INN BY RADISSON SÁRVÁR
Park Inn by Radisson ® è un hotel che offre ospitalità cordiale e accogliente ad un prezzo competitivo.L’hotel è stato costruito nel 2006. Ha ottenuto il premio ungherese per il turismo di qualità e il riconoscimento “Green Hotel Award”. L’atmosfera amichevole è dovuta anche ai colori utilizzati nei corridoi e nelle stanze che con le decorazioni creano un piacevole effetto.L’Hotel è situato nel cuore dell’Ungheria Occidentale, a Sárvár, che è ben nota per il suo centro termale. Il centro della città è facilmente raggiungibile. L’hotel e la zona offrono diverse attra-zioni e programmi di attività.Park Inn by Radisson Sarvar ha una spiccata coscienza ambientale. L’Hotel ritiene che sia importante che le prossime generazioni possano crescere in un ambiente pulito e in un pianeta vivibile. L’hotel, come membro del gruppo alberghiero Carlson Rezidor, è impegnato a garantire azioni di sviluppo sostenibile, sia che si tratti di raccogliere i rifiuti, di beneficenza o risparmio energetico. Nel 2001, questo impegno è stato confermato a livello globale attraver-so un documento chiamato Responsible Business programme. L’hotel dispone di un piano d’azione per alcune aree di intervento come il supporto all’infanzia, I miglioramenti ambientali, il benessere e la salute dei lavoratori.
http://www.parkinnsarvar.hu/
PAESI UNGHERIA
OBIETTIVI • Stabilire le Regole e le Politiche di Comportamento etico che guidano l’Organizzazione nel raggiungimento dei propri obiettivi
STAKEHOLDERS LAVORATORI, SOCIETÀ
DESCRIZIONE • Attuazione del “Codice Etico” promosso da un numero verde e da uno strumento che con-sente ai lavoratori di lasciare suggerimenti anonimi.
http://www.carlson.com/cdc-cms/pdf/Carlson%20Code%20of%20Business%20Conduct%20and%20Ethics.pdf
http://media.corporate-ir.net/media_files/IROL/20/205430/2012_Rezidor_Responsible_Business_Brochure.pdf
AZIONITRASFERIBILI
• Buona pratica interamente trasferibile
CODICE ETICO
Area tematica: LAVORO/RISORSE UMANE
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3.1 Buone pratiche DESUR
3.1. Buone pratiche DESURArea tematica: SOCIALE
IMPRESA/ORGANIZZAZIONE
SCALLY’S SUPERVALUE CLONAKILTY
SuperValu è parte del Gruppo Musgrave, il più grande distributore di generi alimentari irlandese. Ci sono 193 punti vendita SUPERVALU in tutta l’Irlanda. Scally‘s SuperValu è un esempio particolarmente innovativo di punto vendita ed ha ottenuto riconoscimenti a livello nazionale. Scally‘s SuperValu è un’azienda a conduzione familiare e ha servito la comunità di Clonakilty dal 1984. In risposta alla domanda dei consumatori, i proprietari sono tornati alle origini e hanno predi-sposto una cucina pienamente funzionante per la preparazione casalinga dei pasti utilizzando solo i migliori ingredienti naturali. È stato aperto anche un Artisan Bakery che produce ogni giorno pane fresco.Scally‘s SuperValu garantisce a molti produttori locali un livello di domanda costante per i loro prodotti. Scally‘s SuperValu realizza anche stock di pesce e carne dei produttori locali e può fornire informazioni sulle origini di questi prodotti. Inoltre è possibile dare ai clienti l’opportunità di acquistare carne fresca biologica da un’azienda agricola locale.Scally‘s SuperValu collabora con la comunità locale in molte attività. Lo staff Scally coopera con le scuole locali per educare il personale e gli studenti circa l’importanza di una dieta sana e per promuovere i benefici del cibo proveniente da fonti locali.Scally‘s SuperValu valorizza i propri dipendenti e riconosce che il proprio successo è il risul-tato diretto di tutti coloro che compongono il gruppo di lavoro SuperValu. Come parte delle pratiche di RSI, ci sono politche di gestione che agevolano i genitori con orari flessibili e si adotta la politica della ‘porta aperta’, dove tutti i membri del team di lavoro possono libera-mente avvicinarsi al direttore se hanno dubbi o idee da esporre.
http://www.supervaluclon.ie/
PAESI IRLANDA
OBIETTIVI Essere aperti ad ascoltare le esigenze dei consumatori e dei clienti come il modo migliore per crescere e avere successo
STAKEHOLDERS SOCIETÀ
COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITÀ
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3.1 Buone pratiche DESUR
DESCRIZIONE • Formazione per la comunità sui temi del consumo sano e responsabile • Acquisti effettuati presso piccoli produttori locali senza intermediari • Lo sviluppo locale come garanzia per una comunità più sicura e sana• Programma “Kids in action”. Visite presso le scuole per divulgare e promuovere l’importanza del cibo fresco.
http://www.supervaluclon.ie/community/post/kids-in-action
AZIONITRASFERIBILI
• Istituzione di canali di comunicazione con tutti gli stakeholders• Sviluppo di programmi di sensibilizzazione / formazione rivolti alla comunità locale.
Area tematica: SOCIALE
37
3.1 Buone pratiche DESUR
PREMIO IDEA RESPONSABLE
Area tematica: SOCIALE
IMPRESA/ORGANIZZAZIONE
UFFICIO PER LA RSI – UNIVERSITÀ DELLA EXTREMADURA
Questo ufficio è stato istituito presso l’Università della Extremadura con l’intento di sviluppare una serie di azioni volte a rafforzare le relazioni tra l’università e la società. L’Università della Extremadura, come istituto di istruzione superiore, è consapevole che la responsabilità sociale è parte intrinseca dei doveri che essa ha nei confronti della società e degli altri stakeholders. Lavorare con l’obiettivo di essere socialmente responsabili significa che l’isti-tuzione deve adottare politiche e sistemi di gestione in tre aree fondamentali: economica, sociale e ambientale. Queste azioni hanno lo scopo di ottenere la soddisfazione e il benessere di tutte le persone coinvolte nella gestione dell’Università attraverso la promozione di uno sviluppo sostenibile e armonioso e cercando di lasciare un ambiente sano ed equilibrato alle generazioni future, ridu-cendo le disuguaglianze sociali e impegnandosi per la collaborazione tra le parti coinvolte e con i paesi meno sviluppati.
http://www.unex.es/organizacion/oficinas/responsabilidadsocial
PAESI SPAGNA
OBIETTIVI • Promuovere la cultura della RSI
STAKEHOLDERS LAVORATORI, STUDENTI, SOCIETÀ
DESCRIZIONE • Organizzazione del Premio “Una Idea responsabile nella Università della Extremadura” assegnato al miglior progetto per sviluppare Azioni Socialmente Responsabili da avviare presso l’Università di Extremadura. Il premio affronta i vari aspetti del possibile miglioramento della qualità della vita presso l’univer-sità: la cura per le persone con bisogni speciali, salute e sicurezza, formazione, equilibrio vita-lavoro, pari opportunità, volontariato, insegnamento e ricerca, acquisto responsabile, gestione efficiente dei reclami, tutela ambientale, ecc.
http://www.unex.es/organizacion/oficinas/responsabilidadsocial/archivos/ficheros/docs/pag2
AZIONITRASFERIBILI
• Buona pratica interamente trasferibile
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3.1 Buone pratiche DESUR
FONDAZIONE
Area tematica: SOCIALE
IMPRESA/ORGANIZZAZIONE
GRUPO EUROLIMPIEZAS
EURO LIMPIEZAS viene fondata nel 1993 con una sola persona assunta. Oggi conta 180 operai e 18 di loro sono persone disabili. Il servizio offerto copre la cura integrale di spazi privati e pubblici, attraverso la creazione di un concetto di prevenzione totale dei rifiuti negli uffici, nelle associazioni di quartiere e nei centri pubblici. Uno dei tratti identitari di Euro Limpiezas è rappresentato dai controlli di qualità a seconda dell’attività di ogni cliente e dei luoghi dove i servizi vengono erogati e secondo le esigenze e le indicazioni di ciascun cliente.Eurolimpiezas è stata la prima azienda in Extremadura certificata come socialmente responsabile da AENOR. Per quanto riguarda la RSI, l’impresa aiuta i propri lavoratori a raggiungere l’ equilibrio tra lavoro e vita familiare e supporta le persone svantaggiate e la cura dell’ambiente con la promozione di prodotti e strumenti ecologici.http://www.eurolimpiezas.eu/
PAESI SPAGNA
OBIETTIVI • Supporto alla integrazione delle persone svantaggiate• Tutela ambientale
STAKEHOLDERS SOCIETÀ
DESCRIZIONE Eurolimpiezas ha dato vita alla Fondazione “Eurolimpiezas Foundation” per implementare le seguenti azioni:• Collaborazione attiva con mense e chiese in zone emarginate della regione, fornendo cibo e soddisfacendo altre necessità di base • Organizzazione di una cena annuale di beneficenza per raccogliere fondi per le mense sociali • Attività di formazione • Creazione e gestione di infrastrutture per lo sviluppo regionale e locale
http://www.fundacioneurolimpiezas.com/index.php
AZIONITRASFERIBILI
• Buona pratica interamente trasferibile.
39
3.1 Buone pratiche DESUR
SVILUPPO DI PROGETTI SOCIALI
Area tematica: SOCIALE
IMPRESA/ORGANIZZAZIONE
EFFIX-MARKETING LTD Questa impresa offre soluzioni a lungo termine per i propri clienti. È formata da un team dinamico e pronto a trovare idee e soluzioni innovative per le PMI e per le imprese multinazionali. I servizi sono adeguati alle esigenze dei clienti che cercano di raggiungere il massimo rapporto prezzo-profitto. L’impresa eroga servizi nei settori della ricerca di marketing, progettazione grafica, organizzazione eventi, candidature per conto dei clienti nell’ambito delle call per i progetti europei.
http://www.effix.hu/en/
PAESI UNGHERIA
OBIETTIVI • Collaborazione per il miglioramento della società
STAKEHOLDERS SOCIETÀ
DESCRIZIONE • Corsi speciali e programmi di assunzione per gli studenti • Collaborazione con enti locali come la Scuola di Musica di Sopron e la squadra locale di basket • Strumenti e strategie per il trasporto condiviso• Promozione del trasporto ecocompatibile
40
3.1 Buone pratiche DESUR
PROMOZIONE DELLE ARTI
Area tematica: SOCIALE
IMPRESA/ORGANIZZAZIONE
INTERJERO ERDVÉ
Centro espositivo per il design di interni che espone prodotti non standard di alta qualità realizzati da designer lituani (e stranieri) principianti e professionisti in collaborazione con i produttori. Si tratta di un luogo unico in Lituania per presentare i progettisti lituani, i costruttori e le nuove soluzioni d’interni.“Interjero erdvė” è una emanazione della impresa JSC “Interjero elementai”, che è specializzata nei servizi di impiallacciatura e produzione di mobili e arredi interni.“Interjero erdvė” è stata fondata nel 2011 per l’esposizione di prodotti e quindi assolve fondamen-talmente ad una funzione di marketing.Molte delle attività svolte possono essere considerate come azioni di RSI: pratiche di eco-gestione, cura della salute e sicurezza dei lavoratori, prassi non discriminatorie (pari opportunità, prevenzione del mobbing, ecc), incentivi non economici, iniziative verso la comunità (donazioni, sponsorizzazioni, volontariato aziendale, ...), eccNel 2011, “Interjero erdvė” ha dato il via al progetto “Didėja”, con l’obiettivo di promuovere il design - come ramo delle industrie creative - e di sviluppare il mercato del design lituano. Il progetto è ancora in corso e mira a liberare il potenziale del dialogo tra “la creatività, i produttori lituani e i giovani designer lituani al fine di creare prodotti locali innovativi.“Interjero erdvė” organizza l’evento “Dizaino savaitė” (“Settimana del Design”) nella città di Kaunas. L’evento è dedicato alla diffusione delle nuove tendenze del design e si svolge in diversi spazi, dalle università ai negozi. Il direttore di “Interjero erdvė” tiene conferenze per gli studenti senza ricevere alcun compenso al fine di presentare il nuovo approccio al design e i nuovi mate-riali disponibili.www.interjeroelementai.ltwww.ie-laminart.lt
PAESI LITUANIA
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3.1 Buone pratiche DESUR
Area tematica: SOCIALE
OBIETTIVI • Promozione delle arti nella società lituana• Supporto per giovani designers• Supporto alla creazione di un mercato lituano del design
STAKEHOLDERS SOCIETÀ
DESCRIZIONE • Sostegno per i giovani designer offrendo loro uno spazio espositivo per il proprio lavoro e an-che per vendere i propri prodotti. In questo luogo si può anche imparare da altri artisti, entrando in contatto con altre opere, altri disegni, altre tecniche e altri materiali. • Punto di Formazione per i clienti / visitatori che vogliono saperne di più su arredamento e decorazione d’interni • Incentivi alla partecipazione e al coinvolgimento delle famiglie per promuovere l’arte tra i giovani e i bambini
AZIONITRASFERIBILI
• Donazioni, sponsorizzazioni di eventi culturali.
42
3.1 Buone pratiche DESUR
Area tematica: SOCIALE
IMPRESA/ORGANIZZAZIONE
IMPRONTA ETICA
Impronta Etica è una organizzazione non profit italiana per lo sviluppo della cultura della RSI. È stata fondata nel 2001 da alcune aziende situate in Emilia-Romagna, che erano già attive nel campo della RSI. L’associazione promuove lo sviluppo sostenibile, la creazione di una rete di aziende e organizzazioni interessate ad attivare pratiche di RSI. Impronta Etica svolge attività di ricerca, informazione e aggiornamento sui temi della RSI, implementa progetti con le aziende associate e svolge attività di netoworking. Infatti, Impronta Etica si propone di rendere l’Italia un attore centrale in Europa su questi temi. Ecco perché nel 2002 l’Associazione è diventata membro del CSR Europe’s Network of National Partner Orga-nisations (NPO) per promuovere lo scambio di buone pratiche e per partecipare al dibattito europeo sulla RSI.Impronta Etica conta attualmente 26 membri.
http://www.improntaetica.org/en/about-us/
PAESI ITALIA
OBIETTIVI • Promozione dello sviluppo sostenibile• Promozione della RSI
STAKEHOLDERS SOCIETÀ
DESCRIZIONE • Seminari di formazione sulla RSI • Diffusione dei principi della RSI tra i cittadini • Collaborazione nell’ambito di reti e progetti regionali, nazionali ed europei come in LOWaste (prevenzione e riduzione dei rifiuti urbani) e LACRe (Local Alliance for Climate Responsibility) • Informazioni sulla RSI attraverso la pubblicazione di una newsletter• Informazioni su convegni, seminari, eventi pubblici e pubblicazioni• Monitoraggio delle tavole rotonde e delle principali politiche attuate in Europa • Monitoraggio degli strumenti più importanti e delle novità introdotte nella legislazione italiana in materia di RSI
AZIONITRASFERIBILI
• Formazione sulla RSI rivolta a specifiche categorie di stakeholders• Monitoraggio continuo della legislazione sulla RSI• Pubblicazione di notizie sugli aspetti più innovativi della RSI• Collaborazione e coinvolgimento in diverse inziative sulla RSI.
PROMOZIONE DELLA RSI
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3.1 Buone pratiche DESUR
Area tematica: SOCIALE
PROMOZIONE DELLA RSI
IMPRESA/ORGANIZZAZIONE
CISE
Il CISE - Centro per l’Innovazione e lo Sviluppo Economico - Azienda Speciale della Camera di Commercio di Forlì-Cesena, si occupa di progetti e iniziative per lo sviluppo sostenibile nell’am-bito delle sfide e delle opportunità della globalizzazione dei sistemi economici. Il CISE ha identificato la gestione della responsabilità sociale nelle organizzazioni come un aspet-to essenziale dello sviluppo sostenibile. In particolare, la diffusione dei principi e degli strumenti per la gestione della responsabilità so-ciale delle organizzazioni si è sviluppata attraverso progetti finalizzati alla trasparenza, al rispetto degli stakeholders e alla promozione dei sistemi di certificazione della RSI nelle PMI. Il punto informazioni sulla RSI è un’iniziativa della Camera di Commercio di Forlì-Cesena e CISE, in collaborazione con Network Lavoro Etico. Il CISE opera come promotore di iniziative progettuali finalizzate a supportare i piani per raggiun-gere il miglioramento delle imprese tanto dal punto di vista della competitività quanto nei campi sociale e ambientale.
http://www.ciseonweb.it
PAESI ITALIA
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3.1 Buone pratiche DESUR
Area tematica: SOCIALE
OBIETTIVI • Promozione della RSI
STAKEHOLDERS SOCIETÀ
DESCRIZIONE • Promozione, rivolta alle aziende, di progetti e azioni per l’ ecocompatibilità• Ampia gamma di iniziative formative finalizzate a trasferire conoscenze e a sviluppare compe-tenze per svolgere diverse attività legate alla RSI con alta professionalità. • Diffusione di strumenti e principi per la gestione della responsabilità sociale di impresa.• Accountabbility Social Watch (SAW) come strumento per conoscere e dare risalto ai comporta-menti socialmente responsabili delle organizzazioni • Certificazione dei Sistemi di Gestione SA8000 • Formazione sulla certificazione SA8000 • Notizie e aggiornamenti relativi a eventi, attività, iniziative in materia di RSI a livello nazionale e internazionale. • Costante e aggiornata attività di ricerca su temi di sostenibilità • Punti informativi per promuovere e far conoscere le competenze e gli strumenti di RSI
AZIONITRASFERIBILI
• Certificazione basata sullo standard SA8000• Formazione sulla RSI
45
3.1 Buone pratiche DESUR
3.1. Buone pratiche DESURArea tematica: BUONA AMMINISTRAZIONE
IMPRESA/ORGANIZZAZIONE
UFFICIO PER LA RSI PRESSO LA REGIONE DELL’EXTREMADURA
L’amministrazione regionale considera lo sviluppo sostenibile come il driver principale per la coesione sociale della regione.
Pertanto, l’Ufficio della Direzione generale per l’Occupazione, che appartiene al Ministero per il Lavoro, Impresa e Innovazione del Governo della Extremadura mira a fornire supporto e consulenza alle aziende per l’implementazione di pratiche responsabili in materia sociale, ambientale, economica e nelle tematiche relative alla trasparenza.
La legge 15/2010 del 9 dicembre 2010, RSI in Extremadura: attraverso questa legge il governo della Extremadura ha istituito l’Ufficio per la Responsabilità Sociale, che disciplina la pro-cedura per la qualificazione delle imprese come socialmente responsabili. L’ufficio ha una organizzazione collegiale, con finalità di consulenza e supporto per introdurre la responsabilità sociale d’impresa tra le PMI, alle quali viene dedicata particolare attenzione, e tra i lavoratori autonomi.
http://www.rsextremadura.es/
PAESE SPAGNA
OBIETTIVI • Incoraggiare l’implementazione della RSI e la sua integrazione nelle strategie aziendali e nelle organizzazioni.
STAKEHOLDERS IMPRESE/SOCIETÀ
DESCRIZIONE • ORSE è uno strumento di auto-valutazione per le PMI progettato dal Governo della Extrema-dura. Questo strumento integra i più importanti standard relativi alla responsabilità sociale.• ORSE consente l’identificazione del livello di competitività di un’organizzazione in base alla performance economica, sociale, ambientale, etica e in base agli standard adottati in materia di trasparenza e gestione delle risorse umane.• A seconda delle risposte date ad alcune domande (quantitative, a risposta doppia o multi-pla) l’organizzazione ottiene automaticamente il livello al quale si attesta per quanto riguada l’implementazione della RSI, un riepilogo sui temi della RSI e un report che confronta l’impre-sa con altre organizzazioni che hanno effettuato l’accesso e la registrazione al software.
http://www.rsextremadura.es/index.php?modulo=contenidos&id_bloque=8&id_area=1
STRUMENTO DI AUTO-VALUTAZIONE SULLA RSI
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Area tematica: BUONA AMMINISTRAZIONE
3.1 Buone pratiche DESUR
AZIONI TRASFERIBILI
• Auto-valutazione sulla RSI con strumenti gratuiti in modo da conoscere il grado di attuazione della RSI presso l’impresa
http://www.deres.org.uy/manuales_pdf/Manual_Autoevaluacion.pdf
http://www.camaracastellon.com/desarrollo-empresarial/responsabilidad-social/
http://business.un.org/en/documents/9472
http://www.discerno.eu/index.php?option=com_content&task=view&id=2&Itemid=6
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AZIONI TRASFERIBILI
• Il controllo di qualità dei processi produttivi e dei servizi dell’impresa• Set di requisiti a cui i fornitori devono rispondere.
Area tematica: BUONA AMMINISTRAZIONE
3.1 Buone pratiche DESUR
IMPRESA/ORGANIZZAZIONE
ALPHA KOUKOUTARIS
Alpha è un’azienda a conduzione familiare fondata da Athanasios Koukoutaris, che ha avviato l’attività a metà del 1950 con la produzione e la vendita di torte artigianali. Oggi Alpha detiene la posizione di leader nel mercato alimentare greco, le sue esportazioni sono in rapida crescita e l’impresa si sta espandendo in Europa, Stati Uniti, Canada e Australia.
Alpha utilizza ingredienti naturali e di prima qualità per creare prodotti di pasticceria dal sapo-re distintamente mediterraneo e con un alto valore nutritivo.
Attualmente Alpha impiega 220 persone e attribuisce molta importanza a seminari di forma-zione, specializzazione e informazione sulle nuove tecniche e sui nuovi metodi in materia di produzione, approvvigionamento, distribuzione, vendita e assistenza.
Alpha si avvale di produttori principalmente locali in modo da contribuire attivamente allo sviluppo del territorio, mantenendo tra l’altro un ottimo rapporto qualità / prezzo.
http://www.alfapastry.com
PAESI GRECIA
OBIETTIVI • Individuare e stabilire standard di controllo per garantire la qualità del processo di produzione
STAKEHOLDERS FORNITORI/SOCIETÀ
DESCRIZIONE • Impegno a raggiungere i più alti standard internazionali di qualità e di sicurezza ISO 9001:2008 ACCPP, IFS, BRC • Rafforzamento del mercato locale, utilizzando solo prodotti locali • Continuo impegno per la qualità, sicurezza e innovazione • Laboratori interni chimici e microbiologici che dispongono degli strumenti più recenti e avanzati per l’analisi e il controllo delle materie prime e dei campioni di produzione • Individuazione dei requisiti relativi a diversi aspetti (inclusi i requisiti in materia di RSI), che i fornitori devono soddisfare per entrare nella lista dei fornitori approvati • Raccolta dei reclami dei clienti come strumento per il miglioramento
CONTROLLO DI QUALITÀ
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Area tematica: BUONA AMMINISTRAZIONE
3.1 Buone pratiche DESUR
IMPRESA/ORGANIZZAZIONE
PRODUCTS LAND VOIOU
L’azienda è stata fondata nel 2008 a Tsotili Kozani. Il suo obiettivo principale è la lavorazione e il confezionamento dei legumi secchi. L’azienda applica un sistema di qualità e di sicurezza alimentare secondo la norma EN ISO 22000:2005, e anche un sistema di gestione della quali-tà, secondo lo standard GLOPALGAP, per i produttori che coltivano legumi.
Tutti i processi dell’ impresa sono ecocompatibili, a partire dalla costruzione degli impianti che possono vantare un sistema per la raccolta e l’uso dell’acqua piovana, che viene utiliz-zata principalmente per la cura dell’edificio e la pulizia. L’impresa ha inoltre implementato un sistema per il riciclo di carta e dei materiali di imballaggio. Non usano pesticidi e i prodotti vengono inviati a laboratori esterni per un controllo ancora più accurato su questo aspetto della produzione.
http://www.proiontavoiou.gr
PAESE GRECIA
OBIETTIVI • Soddisfare le esigenze e le aspettative dei propri fornitori, al fine di integrarli nell’impresa e ottenere la loro piena adesione alle politiche aziendali
STAKEHOLDERS FORNITORI
DESCRIZIONE • l fornitore utilizza sementi certificate (greche) al fine di garantire la qualità del prodotto • Seminari formativi tenuti due volte all’anno per il personale sul miglioramento delle pratiche colturali • Cooperazione con l’Università nella formazione dei produttori in materia di eco-compatibilità • 125 agricoltori lavorano con l’impresa grazie a contratti in esclusiva • I prodotti vengono portati direttamente dai campi senza intermediari in modo che i produttori possano ottenere un prezzo equo
AZIONI TRASFERIBILI
• Formazione per i dipendenti• Acquisti senza intermediari • Acquisti da fornitori locali.
IMPEGNO CON I FORNITORI LOCALI
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Area tematica: BUONA AMMINISTRAZIONE
3.1 Buone pratiche DESUR
IMPRESA/ORGANIZZAZIONE
BIOPAN KOURELLAS
Kourellas SA è stata fondata nel 1992 nella città di Grevena e si occupa di prodotti lattiero-caseari e mangimi e di sviluppare l’economia agricola con applicazioni innovative.
L’impresa ha una propria rete di raccolta del latte, di stoccaggio, pastorizzazione, lavorazione, stagionatura e confezionamento dei prodotti finali.
L’impresa ha anche un laboratorio integrato per il controllo qualità e un sistema di tracciabilità.
L’azienda produce diversi tipi di formaggio e yogurt, e anche un formaggio locale, di origine certficata ed è distribuito in Grecia e in Europa.
Nel 1996, Kourellas SA è stata la prima impresa greca attiva nella produzione di prodotti lattiero-caseari biologici. Da allora, l’azienda ha sviluppato un sistema integrato per la pro-duzione di prodotti caseari. L’azienda ha implementato il sistema HACCP (analisi dei rischi e controllo dei punti critici) per ogni linea di prodotto al fine di garantire pienamente la sicurezza dei prodotti e un sistema di qualità certificato secondo la norma ISO 9001:2000 e secondo i requisiti della certificazione BRC per i prodotti lattiero-caseari. Ha anche individuato laboratori con attrezzatura completa e personale qualificato per svolgere verifiche.
http://www.kourellas.gr
PAESE GRECIA
OBIETTIVI • Garanzia della sicurezza alimentare
STAKEHOLDERS LAVORATORI, CLIENTI, SOCIETÀ
DESCRIZIONE • Standard globale BRC per la sicurezza alimentare
Standard di certificazione sviluppato nel Regno Unito e riconosciuto a livello mondiale, che contiene i requisiti per un sistema HACCP in base ai requisiti del Codex Alimentarius, un sistema documentato per la gestione della qualità ed il controllo dei requisiti relativi alle condizioni ambientali degli impianti, dei prodotti, dei processi e del personale.
http://www.brcglobalstandards.com/
AZIONI TRASFEERIBILI
• Buona pratica interamente trasferibile.
CERTIFICAZIONE BRC E PRODOTTI ORGANICI
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Area tematica: BUONA AMMINISTRAZIONE
3.1 Buone pratiche DESUR
IMPRESA/ORGANIZZAZIONE
IMPRESA FARMACEUTICA “ACONITUM”
L’azienda farmaceutica “Aconitum” è l’azienda leader nella produzione farmaceutica e nutraceutica in Lituania. JSC “Aconitum” è un’azienda farmaceutica innovativa e in rapida crescita che opera con successo da oltre 13 anni. Il Certificato di Good Manufacturing Practice, ottimi locali di produzione e stoccaggio, le alte qualifiche del personale sono fattori importanti per assicurare l’eccezionale qualità e la sicurezza della produzione.
Qualità: “Aconitum” produce prodotti farmaceutici e nutraceutici utilizzando standard di controllo della qualità: l’azienda è certificata secondo Good Manufacturing Practice (GMP), e ha implementato il sistema per l’ Analisi di rischio e il controllo dei punti critici (HACCP) per la produzione di integratori alimentari. La qualità della produzione è controllata da agenzie statali: Agenzia statale per il controllo dei medicinali e State Food and Veterinary Service.
Innovazione: uno dei valori fondamentali dell’impresa è l’innovazione. Ogni anno “Aconitum” porta sul mercato diversi nuovi farmaci. Lo sviluppo di un nuovo farmaco è un processo difficile e intenso che richiede professionisti altamente qualificati e tecnologie all’avanguardia, sia nei laboratori sia nelle linee di produzione. Questo processo dura 5-7 anni.
Ambiente: “Aconitum” ha realizzato un progetto ecologico su vasta scala che si concentra sull’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili (energia geotermica e solare) nei processi produttivi. L’emissione di CO2 viene ridotta di oltre il 70%, riducendo significativamente gli impatti nocivi all’ambiente.
L’azienda ha installato un sistema di approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili. Questo sistema riduce il consumo di elettricità e di gas naturale fino all’ 80% e le emissioni di CO2 di 81 000 m3 (valore equivalente a 820 vetture che percorrono 1000 km al mese). Aconitum è la prima azienda in Europa centrale e orientale ad aver implementato un sistema di gestione ambientale di tale portata.
http://www.aconitum.lt/en/
PAESE LITUANIA
OBIETTIVI • Produzione controllata e garantita di farmaci
STAKEHOLDERS LAVORATORI, CLIENTI
DESCRIZIONE • Certificato di Good Manufacturing Practice (GMP) Il Good Manufacturing Practice contiene una serie di requisiti minimi che un laboratorio farmaceutico deve rispettare per garantire la produzione di farmaci sotto controllo, secondo gli standard di qualità richiesti.
AZIONI TRASFERIBILI
• Buona pratica interamente trasferibile ad imprese attive nella produzione farmaceutica, cosmetica e alimentare.
CERTIFICAZIONE GMP - GOOD MANUFACTURING PRACTICES
51
3.2 I Casi di successo
3.2. I Casi di successo
Sono stati individuati alcuni requisiti di base che l’azione svolta da una organizzazione o da una impresa deve soddisfare per essere considerata un caso di successo, e quindi per essere inclusa nella Guida. Questi requisiti sono:
• INNOVAZIONE: la buona pratica è innovativa in quanto si basa sull’adozione di nuove metodologie, nuove attrezzature o tecnologie, nuovi strumenti.
• SOSTENIBILITÀ: la buona pratica impatta in maniera permanente sulla strategia o sul modo di lavorare, perchè implica cambiamenti che possono durare nel lungo periodo.
• BISOGNO:la buona pratica risponde ai bisogni dell’impresa o di un altro portatore di interesse.
• IMPATTO: la buona pratica ha un impatto positivo sugli stakeholders.
• COLLABORAZIONE: la buona pratica implica lo sviluppo di partnership con altre imprese o altre organizzazioni.
• PARTICIPAZIONE: tutte le parti coinvolte partecipano alla progettazione, implementazione e valutazione della buona pratica.
• TRASFERIBILITÀ: è possibile scambiare o trasferire o replicare la buona pratica presso altre imprese.
• RISULTATI: la buona pratica è attestata da risultati qualitativi e quantitativi e dal miglioramento di alcune aree gestionali.
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Area tematica: AMBIENTE
3.2 I Casi di successo
IMPRESA/ORGANIZZAZIONE
GULPENER BIER
Piccola impresa tedesca attiva nella produzione di birra.
http://www.gulpener.nl/
OBIETTIVI • Garantire la sostenibilità• Abbattere l’impatto ambientale delle attività dell’impresa
STAKEHOLDERS LAVORATORI, CLIENTI, FORNITORI, SOCIETÀ
DESCRIZIONE • La dichiarazione di intenti rilasciata dall’impresa “Linked to nature” comporta un controllo della catena di approvvigionamento per garantire la sostenibilità del processo.
Gli ingredienti utilizzati per la produzione di birra sono coltivati organicamente nella regione e il processo di produzione si serve dell’energia solare. Le bottiglie sono riciclabili.
I fornitori non utilizzano pesticidi e ricevono per i prodotti un prezzo superiore del 10% rispetto al prezzo di mercato.
D’altra parte, la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori è fondamentale.
RISULTATI • Riduzione delle emissioni di CO2 emissioni del 18% negli ultimi 5 anni• il 50% dell’energia proviene da fonti rinnovabili(Maggiori informazioni nel report di sostenibilità)
TRASFERIBILITÀ Buona pratica interamente trasferibile ad altre imprese di qualunque dimensione.
ACQUISTI VERDI
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Area tematica: AMBIENTE
3.2 I Casi di successo
IMPRESA/ORGANIZZAZIONE
LIPPEMEIER GEBÄUDEREINIGUNGSDIENST GMBH
Impresa tedesca che fornisce servizi di pulizia
http://www.lippemeier.com/
OBIETTIVI • Abbattere l’impatto ambientale delle attività dell’impresa
STAKEHOLDERS CLIENTI, SOCIETÀ
DESCRIZIONE Utilizzo di procedure e apparecchiature sostenibili, adozione del sistema di pulizia dei pavi-menti “Envirostar Verde”.
Utilizzo di materiali ecocompatibili che riducono la necessità di utilizzare prodotti chimici particolarmente aggressivi (un esempio è il rivestimento antiaderente per una facile pulizia).
L’edificio che ospita l’azienda dispone di pannelli solari per il riscaldamento, di Eco-pavimen-tazione e di una “bio-zona” per piante e libellule.
Utilizzo di acqua piovana per lavare le attrezzature impiegate per la pulizia.
RISULTATI • Riduzione dei rifiuti e del consumo di energia
TRASFERIBILITÀ Buona pratica interamente trasferibile a imprese di qualunque dimensione e settore.
PROGRAMMA AMBIENTALE
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Area tematica: LAVORO / RISORSE UMANE
3.2 I Casi di successo
IMPRESA/ORGANIZZAZIONE
COMPENSA CAPITAL HUMANO
Impresa spagnola che offre ai propri clienti soluzioni per individuare, premiare e differenziare i propri professionisti in modo competitivo in base al reale contributo offerto e agli obiettivi strategici dell’impresa.
L’impresa ha ottenuto le seguenti certificazioni:• Sistema di gestione per la sicurezza delle informazioni ISO 27001• Certificazione FRC (Family Responsible Company)• Gestione di qualità ISO 9001• R+D+IManagement UNE 166002
Inoltre, l’impresa è entrata nella classifica 2013 che raccoglie e classifica i migliori ambienti di lavoro. La classifica ha riconosciuto il buon contesto lavorativo che caratterizza questa impresa e che migliora il servizio clienti, riduce i costi di manodopera e attrae e trattiene le risorse umane qualificate.
http://www.greatplacetowork.es/mejores-empresas/las-mejores-empresas-pymes-espana http://www.compensach.com/
OBIETTIVI • Motivare lo staff• Creare un maggiore impegno dello staff all’interno dell’impresa• Facilitare e incoraggiare la crescita personale e professionale dei lavoratori.
STAKEHOLDERS LAVORATORI
DESCRIZIONE L’impresa offre un programma di compensazione per i dipendenti denominata Compensare”. Questo programma si propone di rispondere a tutte le esigenze dei dipendenti attuali e futuri rispetto a tre questioni fondamentali che qualsiasi politica di remunerazione deve prendere in considerazione: la remunerazione economica (Voi contribuite), il riconoscimento del lavoro svolto (Hai avuto successo) e la retribuzione emotiva (Sei). Le tre aree confluiscono in un pacchetto di 50 misure messe a disposizione del lavoratore: programmazione flessibile, formazione, sviluppo di carriera all’interno dell’azienda, telelavoro, retribuzione flessibile, comunicazione aperta, ecc
http://www.compensach.com/Compensate.aspx
RISULTATI Staff impegnato e integrato nell’impresaMiglioramento del capitale reputazionale
TRASFERIBILITÀ Buona pratica interamente trasferibile ad imprese di qualunque dimensione o settore.
PROGRAMMA DI REMUNERAZIONE
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Area tematica: LAVORO / RISORSE UMANE
3.2 I Casi di successo
IMPRESA/ORGANIZZAZIONE
MELISSA
Industria alimentare greca dedicata principalmente alla produzione di pasta di semola di grano duro.
http://www.melissa.gr/
OBIETTIVI • Motivare lo staff• Creare un maggiore impegno dello staff all’interno dell’impresa• Facilitare e incoraggiare la crescita personale e professionale dei lavoratori.
STAKEHOLDERS LAVORATORI
DESCRIZIONE L’impresa offre un ambiente di lavoro sicuro. Vengono offerti programmi di formazione in materia di prevenzione e primo soccorso sul luogo di lavoro e vengono distribuiti materiali informativi.
Test medici, esami del sangue o consulenze mediche sono disponibili gratuitamente una volta alla settimana presso il medico dell’azienda.
Disponibili mutui agevolati con condizioni di pagamento favorevoli. Interesse per la famiglia, la salute o i problemi finanziari dei lavoratori, offrendo autorizzazioni e / o assistenza finanziaria.
A Natale e Pasqua a tutti i dipendenti viene donato un pacco con prodotti lanciati di recente, così come dolci, cibi di stagione, bibite e regali.
Durante tutto l’anno vengono distribuiti inviti gratuiti per spettacoli teatrali, anteprime di film o eventi per bambini.
Ogni due mesi vengono offerti gratuitamente a tutto il personale pasta e derivati e pomodoro a scelta.
Maggiori informazioni:http://www.melissa.gr/en/company/career/
RISULTATI Staff impegnato e integrato nell’impresaMiglioramento del capitale reputazionale
TRASFERIBIITÀ Buona pratica interamente trasferibile ad imprese di qualunque dimensione o settore.
GESTIONE DELLE RISORSE UMANE
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Area tematica: SOCIETÀ
3.2 I Casi di successo
IMPRESA/ORGANIZZAZIONE
MONNALISA SPA
Impresa italiana attiva nel settore dell’abbigliamento per bambini e adolescenti presente in 49 mercati mondiali. I suoi clienti sono negozi specializzati e centri commerciali.
http://www.monnalisa-spa.com/
OBIETTIVI • Promuovere lo sviluppo e il benessere della comunità locale
STAKEHOLDERS SOCIETÀ
DESCRIZIONE Azienda certificata SA 8000.
Monnalisa è una impresa impegnata nel sociale, in particolare nelle iniziative per bambini, e per questo motivo, nel novembre 2006 viene creata la Fondazione Monnalisa Onlus.
La Fondazione opera a favore delle persone svantaggiate per difficoltà fisiche, psichiche, economiche e sociali e delle loro famiglie, nei seguenti settori:• Assistenza sociale• Educazione e formazione• Protezione, promozione e miglioramento della tutela ambientale, del territorio e della cultura
http://www.fondazionemonnalisa.org/
RISULTATI • 23 progetti sociali supportati• 273 aziende donatrici
TRASFERIBILITÀ Buona pratica interamente trasferibile a imprese di qualunque dimensione o settore.
FONDAZIONE
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Area tematica: SOCIETÀ
3.2 I Casi di successo
IMPRESE/ORGANIZZAZIONE
PARAVAN
Azienda tedesca specializzata in tecnologie destinate ai veicoli per disabili. Dal 2009 PARA-VAN è leader mondiale nel mercato dei veicoli adattati per le persone con particolari disabilità fisiche.
http://www.paravan.de/es
OBIETTIVI Supportare e incoraggiare la mobilità delle persone disabili
STAKEHOLDERS SOCIETÀ
DESCRIZIONE Impiego di persone disabili.
L’impresa sponsorizza associazioni e gruppi di auto-aiuto per affrontare le problematiche legate alla disabilità.
L’impresa fornisce alle scuole materiale per il sostegno delle persone disabili ed eroga donazioni a scuole, istituzioni, attività culturali sviluppate da persone disabili, ecc,
Il proprietario dell’impresa è presidente onorario di un’associazione per i disabili e sostiene una campagna di sensibilizzazione finanziata dall’UE, mettendo la propria esperienza al servizio della promozione della mobilità dei disabili.
L’impresa ha ricevuto numerosi premi e il denaro raccolto viene destinato ad attività di ricerca e sviluppo: German Business Innovation Award- First world innovation award(2011), Foreign Trade’s German Award (2009), etc
RISULTATI • Riconoscimenti e premi• Prodotti innovativi ad alta tecnologia
TRASFERIBILITÀ Sponsorizzazioni, donazioni e impiego di persone disabili.
IMPEGNO PER LE PERSONE DISABILI
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Area tematica: BUONA AMMINISTRAZIONE
3.2 I Casi di successo
IMPRESE/ORGANIZZAZIONE
GRUPO CH BUSINESS CONSULTING
Gruppo portoghese che, attraverso varie società del gruppo, fornisce servizi integrati di consulenza nei seguenti campi: pianificazione strategica dei mercati, analisi di benchmarking, auditing, progetti di investimento, consulenza su qualità e ambiente, formazione, ecc,
http://www.chconsulting.pt/
OBIETTIVI • Assicurare la sostenibilità dell’organizzazione nei suoi tre aspetti fondamentali: economico, ambientale e sociale
STAKEHOLDERS LAVORATORI, CLIENTI, FORNITORI, COLLABORATORI, SOCIETÀ
DESCRIZIONE L’impresa ha un Codice Etico e di Condotta Aziendale che individua diverse pratiche da adottare in materia di Responsabilità Sociale:
• Obiezione di coscienza: l’impresa si riserva il diritto di rifiutare le commesse di lavoro che provengono da imprese la cui attività rispecchia pratiche illecite• Ambiente: l’impresa promuove il rispetto per l’ambiente, il riciclo dei rifiuti e il riutilizzo di materiali di uso quotidiano• Rispetto della vita privata• Intervento sociale: l’impresa partecipa e autorizza i propri collaboratori a partecipare a conve-gni e seminari non retribuiti• Inclusione attiva: l’impresa incoraggia i clienti a rispettare le persone disabili e favorire la loro integrazione nel mondo del lavoro• Società: l’impresa si assume una responsabilità che va oltre i risultati economici, il modo in cui l’azienda è integrata nella società e svolge la propria attività si coniuga con l’attuazione di buone pratiche di amministrazione• Persone: le risorse umane sono il bene più prezioso per l’impresa. La gestione delle risorse umane avviene sulla base di un impegno alla piena trasparenza e a garantire la crescita e la soddisfazione personale e professionale di tutti i dipendenti.
Report di sostenibilità:http://www.chconsulting.pt/files/Grupo_CH-Relatorio_Sustentabilidade_2012.pdf
RISULTATI • Tasso di soddisfazione dei clienti all’ 83%• Tasso di soddisfazione dei lavoratori all’81,4%• 380 ore di partecipazione ad azioni volontarie• 0 incidenti sul lavoro
TRASFERIBILITÀ Buona pratica interamente trasferibile a imprese di qualunque dimensione o settore.
GESTIONE RESPONSABILE
59
Area tematica: BUONA AMMINISTRAZIONE
3.2 I Casi di successo
IMPRESE/ORGANIZZAZIONE
DENKSTATT
Società austriaca di consulenza che fornisce soluzioni ai clienti nel campo della innovazione ambientale e delle buone pratiche per la sostenibilità.
http://denkstatt.at/
STAKEHOLDERS LAVORATORI, CLIENTI, FORNITORI, COLLABORATORI, SOCIETÀ
DESCRIZIONE L’impresa ha un codice di condotta
L’impresa è certificata secondo le norme ISO 9001 e ISO 14001
L’impresa è certificata per la riduzione della CO2
L’impresa sviluppa numerose partnership con altre organizzazioni per garantire la sostenibilità della propria attività
L’impresa redige Rapporti di sostenibilità secondo le linee guida GRI
http://denkstatt.at/files/denkstatt_broschuere_final.pdf
RISULTATI Crescita dell’organizzazione
TRASFERIBILITÀ Buona pratica interamente trasferibile a imprese di qualunque dimensione o settore.
SOSTENIBILITÀ
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4.COSA POSSIAMO FARE PER ESSERE SOCIALMENTE RESPONSABILI?
AMBIENTE LAVORO/RISORSE UMANE SOCIETÀ BUONA AMMINISTRAZIONE
Piano ambientale
Guida delle buone pratiche ambientali
Acquisti verdi
Sistema di gestione ambientale
Sistema di gestione per la salute e la sicurezza dei lavoratori
Valutazione dell’ambiente di lavoro
Sviluppo di un Codice Etico
Benefit
Premio Best practice
Piano per l’azione sociale
Rilevamento e valutazione dell’impatto dell’attività di impresa sulla società
Definizione della mission, della vision e della cultura valoriale dell’impresa
Identificazione e dialogo con gli stakeholders
Misurazione della ‘custo-mer satisfaction’
Misurazione della percezione che i fornitori hanno dell’impresa
Considerando tutte le buone pratiche descritte in questa guida e realizzate da diverse imprese europee, e al fine di agevolare l’attuazione della RSI nelle PMI, di seguito sono descritte le azioni e le metodologie la cui attuazione non comporta sforzi molto significativi per l’azienda. Pertanto, queste buone pratiche sono state selezionate attraverso i seguenti requisiti di base:
• DISPONIBILITÀ: metodologie e strumenti, ecc per la corretta attuazione delle buone pratiche• SOSTENIBILITÀ: la buona pratica può impattare sulla strategia e / o il metodo di lavoro, perché essa implica modifiche che diventare stabili e durature se attuate sistematicamente in azienda. • BISOGNO: La pratica risponde a comuni esigenze di base delle imprese o degli stakeholders• PARTECIPAZIONE: partecipazione di tutte le parti coinvolte nella progettazione, attuazione e valutazione della buona pratica. • TRASFERIBILITÀ: buone pratiche trasferibili, facile da replicare in diversi tipi di impresa• RISULTATI: valutazione e misurazione dell’eventuale impatto positivo che la buona pratica ha sortito sulla società, attraverso la misurazione dei risultati relativi alle performance previste dagli indicatori propo-sti
61
Area tematica: AMBIENTE
4. COSA POSSIAMO FARE PER ESSERE SOCIALMENTE RESPONSABILI?
OBIETTIVI • Stabilire le linee guida per un business sostenibile. • Identificare gli impatti ambientali dell’attività di impresa• Definire linee guida per minimizzare i rischi ambientali causati dalle attività svolte dalla impresa
STAKEHOLDERS LAVORATORI, FORNITORI, CLIENTI E SOCIETÀ
DESCRIZIONE Il Piano Ambientale è uno strumento attraverso il quale una impresa si impegna a gestire, al fine di prevenirli o mitigarli, gli impatti ambientali negativi delle proprie attività, prodotti e/o servizi. Questo piano comprende obiettivi, responsabilità e scadenze necessarie per ridurre l’impatto ambientale.
MISURAZIONE • Nº di criticità ambientali individuate• Nº di obiettivi raggiunti nel campo della tutela ambientale
RACCOMANDAZIONI I seguenti step facilitano l’implementazione della buona pratica:
1. Creare un comitato o una commissione per la gestione ambientale e definirne le funzioni. 2. Se necessario, erogare attività di formazione destinate al Comitato/Commissione in merito alle tematiche ambientali.3. Identificare le criticità ambientali derivanti dalle attività di impresa o dai processi produttivi (consumo di risorse, la gestione dei rifiuti, ecc.).4. Individuare degli obiettivi ambientali per ogni criticità ambientale individuata e identificare le risorse, gli indicatori, le responsabilità e le scadenze per ognuno di essi.5. Redigere il Piano di Gestione Ambientale.6. Esaminare ed approvare il Piano di Gestione Ambientale. 7. Diffondere e promuovere presso tutto il personale in azienda il Piano di Gestione Ambientale attraverso mezzi di comunicazione interna. 8. Follow-up del Piano di Gestione Ambientale.
STRUMENTI Questionario per l’identificazione delle criticità ambientali (Ufficio)
Linee Guida per individuare i KPI in campo ambientale
http://archive.defra.gov.uk/environment/business/reporting/pdf/envkpi-guidelines.pdf
Documenti per la gestione ambientale elaborati da Envirocentre.ie
http://www.envirocentre.ie/Content.aspx?ID=97861425-C328-4B1B-AA3F-472CA8E3D759&PID=A257BECE-C1E7-464A-9CD0-FDE10D3A18C3
Ecomapping
http://www.ecomapping.org/es/index.html
PROGETTAZIONE DI UN PIANO AMBIENTALE
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Area tematica: AMBIENTE
4. COSA POSSIAMO FARE PER ESSERE SOCIALMENTE RESPONSABILI?
OBIETTIVI • Diffondere presso il personale dell’azienda le buone pratiche, i suggerimenti e le raccomanda-zioni ambientali. • Ridurre gli impatti negativi delle attività di impresa sull’ambiente.
STAKEHOLDERS LAVORATORI, FORNITORI, CLIENTI E SOCIETÀ
DESCRIZIONE Le buone pratiche ambientali sono semplici, poco costose, facili da adottare e sortiscono risulta-ti misurabili che richiedono il coinvolgimento di tutta l’impresa
MISURAZIONE • Nº delle criticità ambientali individuate• Nº degli obiettivi ambientali raggiunti
RACCOMANDAZIONI I seguenti sono step facilitano l’implementazione della buona pratica:
1. Creare un gruppo di lavoro2. Identificare le criticità ambientali derivanti dalle attività dell’impresa o dai processi produttivi (consumo di risorse, la gestione dei rifiuti, ecc,) 3. Redigere la Guida. 4. Esaminare ed approvare la Guida. 5. Diffondere e promuovere la guida presso tutto il personale attraverso mezzi di comunicazione interna
STRUMENTI Guida delle buone pratiche: uffici
http://www.camarazaragoza.com/medioambiente/docs/buenaspracticas/buenaspracticas3.pdf
Piccoli passi per la sostenibilità. Una guida per rendere sostenibile la tua PMI (U.S. Environmental Protection Agency. EPA)
http://www.epa.gov/osbp/pdfs/smart_steps_greening_guide_042101.pdf
SVILUPPO DI UNA GUIDA SULLE BUONE PRATICHE AMBIENTALI
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Area tematica: AMBIENTE
4. COSA POSSIAMO FARE PER ESSERE SOCIALMENTE RESPONSABILI?
OBIETTIVI • Individuare linee guida e strumenti che semplificano la gestione sostenibile e responsabile degli acquisti e dei consumi in azienda.
STAKEHOLDERS LAVORATORI, FORNITORI, CLIENTI E SOCIETÀ
DESCRIZIONE Le aziende fanno scorta di prodotti e/o servizi, che nel loro sviluppo potrebbero aver causato un impatto ambientale. Questo è il motivo per cui le aziende devono controllare la propria catena di fornitura, richiedere il rispetto dei criteri ambientali ai propri fornitori, come ad esempio il rispetto delle leggi e dei requisiti che riducono al minimo gli impatti ambientali del prodotto e / o servizio acquistato.
MISURAZIONE • Nº dei requisiti ambientali richiesti ai fornitori• N º dei Fornitori dell’impresa che rispettano i requisiti ambientali richiesti. • Conformità agli obiettivi e ai criteri stabiliti nella politica per gli acquisti verdi.
RACCOMANDAZIONI I seguenti step facilitano l’implementazione della buona pratica:
1. Creare un gruppo di lavoro2. Identificare i requisiti ambientali di cui devono essere dotati i fornitori. Politica per gli acqui-sti verdi. Es. Utilizzo di acqua 100% riciclata, Certiciato Forest Stewardship Council certificate FSC o Programme for the Endorsement of Forest Certification (PEFC) and chlorine free.3. Disseminazione della politica per gli acquisti verdi presso tutti gli stakeholders e, in particola-re, presso i fornitori.4. Set di indicatori e obiettivi. Es . Il 100% della carta deve essere riciclata
STRUMENTI Acquisti sostenibili per le PMIhttp://www.mas-business.com/documentos/Compras_Sostenibles_PYMES.pdf
Guida per gli acquisti verdihttp://www.ader.es/fileadmin/redactores/SERVICIOS/Innovacion/Proyecto_Eneco/Guias_Compras_Sostenibles.pdf
Network internazionale per gli acquisti verdihttp://www.igpn.org/
ACQUISTI VERDI
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Area tematica: AMBIENTE
4. COSA POSSIAMO FARE PER ESSERE SOCIALMENTE RESPONSABILI?
OBIETTIVI • Ridurre gli impatti ambientali delle attività dell’impresa• Ottimizzare la gestione delle risorse e dei rifiuti • Migliorare le prestazioni ambientali.
STAKEHOLDERS LAVORATORI, FORNITORI, CLIENTI E SOCIETÀ
DESCRIZIONE Le aziende devono conformarsi alla sempre più esigente normativa ambientale.
Quindi, è importante definire un sistema che permetta di integrare la gestione ambientale nella gestione complessiva dell’impresa.
ISO 14001 è uno standard internazionale volontario che può essere adottato e applicato da un’organizzazione indipendentemente dalle sue dimensioni o dal settore di appartenenza.
Questo standard può essere certificato, garantendo agli stakeholders che l’azienda ha un adegua-to sistema di gestione ambientale.
MISURAZIONE • Periodo di implementazione• Certificazione
RACCOMANDAZIONI I seguenti step facilitano l’implementazione della buona pratica:
1. Creare un gruppo di lavoro2. Adottare lo standard ISO 14001 e studiarne i requisiti3. Se necessario, erogare formazione sui requisiti della ISO 1400 al gruppo di lavoro e, più in generale, allo staff4. Definire la politica ambientale5. Identificare le criticità ambientali e le relative normative6. Preparare la documentazione richiesta dal sistema di gestione ambientale (procedure, istru-zioni, etc). Per questo step, si può ipotizzare il ricorso a consulenti specializzati.7. Controllare e approvare la documentazione richiesta.8. Implementare il sistema di gestione ambientale (ad es. rispettare le procedure e le istruzioni individuate) 9. Far certificare il sistema di gestione ambientale (opzionale) da Enti accreditati.
STRUMENTI Linee Guida per l’implementazione dello standard ISO 14001 presso le PMI. Aragon Governmenthttp://www.conectapyme.com/files/publica/guia_norma_une.pdf
Strumenti di gestione ambientale per le PMIhttp://ec.europa.eu/environment/emas/toolkit/further/resources_2.htm
SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE
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Area tematica: LAVORO/RISORSE UMANE
4. COSA POSSIAMO FARE PER ESSERE SOCIALMENTE RESPONSABILI?
OBIETTIVI • Migliorare la gestione dei rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro. • Dimostrare l’impegno dell’impresa nei confronti dei lavoratori. • Garantire il rispetto della legge sulla prevenzione dei rischi sul lavoroaborales.
STAKEHOLDERS LAVORATORI
DESCRIZIONE La salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro sono aspetti molto importanti dell’attività di qualsiasi organizzazione dal momento che la legislazione è sempre più esigente su questi temi. Inoltre le politiche economiche e misure di altro tipo mirano a incoraggiare le buone pratiche per la salute e la sicurezza dei lavoratori e vi è una crescente attenzione a questi temi da parte degli stakehol-ders.
Un sistema di gestione per la salute e la sicurezza dei lavoratori aiuta a proteggere l’azienda e i suoi dipendenti.
OHSAS 18001 è uno standard internazionale volontario, applicabile a qualsiasi organizzazione, a prescindere dal settore di appartenenza, che definisce i requisiti per l’attuazione di un Sistema per la gestione della salute e sicurezza.
Questo standard può essere certificato, garantendo agli stakeholders che l’impresa ha adottato un adeguato sistema di Gestione della Salute e Sicurezza.
MISURAZIONE • Periodo di implementazione• Certificazione
RACCOMANDAZIONI I seguenti step facilitano l’implementazione della buona pratica:
1. Creare un gruppo di lavoro2. Adottare lo standard OHSAS 18001 e studiarne i requisiti3. Se necessario, erogare attività di formazione sui requisiti della OHSAS 18001 al gruppo di lavoro e, più in generale, allo staff.4. Definire la politica per la Salute e la Sicurezza5. Identificare i rischi e le relative normative6. Preparare la documentazione richiesta dal sistema di gestione della Salute e Sicurezza sul luogo di lavoro (procedure, istruzioni, etc). Per questo step, si può ipotizzare il ricorso a consu-lenti specializzati.7. Controllare e approvare la documentazione richiesta.8. Implementare il sistema di gestione della Salute e Sicurezza sul luogo di lavoro (es. Definire e implementare prcedure e istruzioni) 9. Far certificare il sistema di gestione della Salute e Sicurezza sul luogo di lavoro (opzionale) da Enti accreditati.
SISTEMA DI GESTIONE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA DEI LAVORATORI
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Area tematica: LAVORO/RISORSE UMANE
4. COSA POSSIAMO FARE PER ESSERE SOCIALMENTE RESPONSABILI?
STRUMENTI Standard OHSAS 18001
http://www.ohsas.org/
http://fiis.unheval.edu.pe/images/galeriaseg/Cursos/002-NormaOHSAS18001-2007AENOR.pdf
Linee guida per l’implementazione dello Standard OHSAS 18001. NQA. Regno Unito
Premi Europei per le buone pratiche nel campo della Salute e Sicurezza. Agenzia europea per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro. EU-OSHA).
https://osha.europa.eu/en/publications/reports/european-good-practice-awards-2012-2013
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Area tematica: LAVORO/RISORSE UMANE
4. COSA POSSIAMO FARE PER ESSERE SOCIALMENTE RESPONSABILI?
RACCOMANDAZIONI I seguenti step facilitano l’implementazione della buona pratica:
1. Creare un gruppo di lavoro.2. Realizzazione di un questionario di rilevazione. Si raccomanda di inserire, in primo luogo, le variabili quali genere, lavoro, età, dipartimento/unità di appartenenza, anni di anzianità, etc. in modo da ottenere un maggior numero di informazioni dall’analisi statistica. Si raccomanda di inserire successivamente i quesiti classificati per argomenti: lavoro, salute e sicurezza, formazione, etc. così come una sezione dedicata ai suggerimenti per il miglioramento. 3. Inviare il questionario a chiunque svolga un ruolo all’interno dell’impresa attraverso modalità che assicurino riservatezza e anonimato. Si consiglia quindi di stabilire un termine entro il quale completare il questionario di rilevazione. 4. Ricevere e analizzare i risultati da un punto di vista statistico. Conclusioni.5. Redigere il report con la rilevazione e la valutazione dell’ambiente lavorativo.6. Identificare, classificare secondo criteri di priorità e implementare le azioni di miglioramento.
STRUMENTI Modello di questionario per la valutazione dell’ambiente lavorativo.
Linee Guida per l’implementazione presso le PMI. ManpowerGroup
http://www.manpowergroup.com.mx/uploads/estudios/Guia_de_apliacion.pdf
OBIETTIVI • Rilevare il grado di soddisfazione dei lavoratori• Individuare possibili azioni di miglioramento per il lavoro e le risorse umane
STAKEHOLDERS LAVORATORI
DESCRIZIONE Soddisfare le esigenze e le aspettative dei dipendenti è molto importante per qualsiasi organiz-zazione, al fine di generare un senso di appartenenza all’azienda, migliorare l’ambiente di lavoro e aumentare la produttività. Rilevare e misurare il grado di soddisfazione è un processo che deve essere eseguito in modo sistematico al fine di ottenere informazioni utili al miglioramento dell’organizzazione nel suo complesso.
MISURAZIONE • Livello di soddisfazione dello staff •% di persone partecipanti alla ricerca• Nº di azioni di miglioramento individuate• Nº di azioni di miglioramento implementate
VALUTAZIONE DELL’AMBIENTE DI LAVORO
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Area tematica: LAVORO/RISORSE UMANE
4. COSA POSSIAMO FARE PER ESSERE SOCIALMENTE RESPONSABILI?
OBIETTIVI • Stabilire un modello di comportamento adeguato per l’impresa, i suoi fornitori, i clienti e il personale.• Migliorare l’immagine aziendale.
STAKEHOLDERS LAVORATORI, FORNITORI, AZIONISTI E CLIENTI
DESCRIZIONE Sviluppo e implementazione del codice di condotta in cui sono definiti i principi e i comporta-menti a cui le persone in azienda devono attenersi.
MISURAZIONE • Nº dei lavoratori aderenti al Codice di condotta.
RACCOMANDAZIONI I seguenti step facilitano l’implementazione della buona pratica:
1. Creare un gruppo di lavoro2. Lettura di Guide, esempi e documenti di vario tipo al fine di acquisire conoscenze e com-petenze sulle diverse metodologie per sviluppare un codice di condotta, nonché il contenuto minimo da includere. 3. Redigere un codice di condotta, tenendo conto della mission, della vision e della cultura valoriale dell’impresa. 4. Esaminare ed approvare il Codice di Condotta. 5. Tutto il personale deve sottoscrivere il proprio impegno a rispettare i principi e i comporta-menti indicati nel Codice. 6. Diffondere il Codice di Condotta attraverso i mezzi di comunicazione interna (sito web, blog, social network, ecc,)
STRUMENTI Codice Etico. L’identità sociale dell’impresa. Xertatu Diputación Foral de Bizkaia
http://www.xertatu.net/fitxategiak/xertatu/dokumentuak/up/codigos.pdf
Istruzioni per redigere un Codice Etico per le PMI. Greebiz.
http://www.greenbiz.com/sites/default/files/document/BusinessEthicsforSMEs.pdf
Manuale per redigere un Codice Etico. DERES - Uruguay
http://deres.org.uy/wp-content/uploads/Manual-de-Etica-DERES.pdf
Codice Etico della Coca-Colahttp://assets.coca-colacompany.com/45/59/f85d53a84ec597f74c754003450c/COBC_English.pdf
SVILUPPO DI UN CODICE ETICO
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Area tematica: LAVORO/RISORSE UMANE
4. COSA POSSIAMO FARE PER ESSERE SOCIALMENTE RESPONSABILI?
OBIETTIVI Aumentare l’impegno dei lavoratori all’interno dell’impresa
STAKEHOLDERS LAVORATORI
DESCRIZIONE Progettare un piano di benefit che accrescano il benessere del personale aziendale (assicurazio-ne sanitaria, cellulare aziendale, sconti presso i fornitori, ecc.
MISURAZIONE • Nº di benefit offerti.
RACCOMANDAZIONI I seguenti step facilitano l’implementazione della buona pratica:
1. Creare un gruppo di lavoro costituito da dirigenti e dipendenti che rappresentino l’intera impresa e quindi gli interessi di ciascun gruppo. 2. Identificare i potenziali benefit da offrire, in base alle risorse aziendali disponibili. 3. Progettare il Piano dei benefit4. Approvare il Piano dei benefit5. Avvio e follow-up del Piano dei benefit
STRUMENTI Strategie per l’erogazione dei benefit al personale
http://www.edenred.es/soluciones/beneficios-sociales
BENEFIT
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Area tematica: SOCIETÀ
4. COSA POSSIAMO FARE PER ESSERE SOCIALMENTE RESPONSABILI?
OBIETTIVI • Promuovere la responsabilità sociale nel contesto imprenditoriale. • Incoraggiare la partecipazione di tutta la società nella creazione di un ambiente sostenibile e responsabile.
STAKEHOLDERS SOCIETÀ
DESCRIZIONE Progettazione di un premio rivolto a diverse categorie di destinatari (scuole, associazioni, ecc.,), affidando la valutazione ad un Comitato, costituito in precedenza, che individui il miglior pro-getto in categorie specifiche relative al miglioramento della società quali, ad esempio, ambiente, accessibilità, ecc.
MISURAZIONE • Nº di candidature presentate• Miglioramento degli aspetti connessi ai temi proposti. La misurazione dovrebbe avvenire attraverso indicatori quantitativi.
RACCOMANDAZIONI I seguenti step facilitano l’implementazione della buona pratica:
1. Progettare le specifiche del Premio (requisiti di partecipazione, termine ultimo per la pre-sentazione delle candidature, la documentazione da presentare, la giuria, i criteri del metodo di valutazione, il premio in palio, ecc.,) e il logo. Nei documenti da presentare, dovrebbe essere stabilito l’obbligo di indicare gli obiettivi quantitativi da raggiungere, così come gli indicatori da misurare/quantificare e valutare per verificare il raggiungimento di tali obiettivi. 2. Promuovere il premio attraverso le risorse a disposizione dell’impresa (sito web, social media, radio, giornali, opuscoli, ecc.,) 3. Ricevere e valutare i progetti proposti. Il comitato deve essere costituito in precedenza e deve includere sia personale aziendale sia appartenenti ad altre organizzazioni pubbliche o private per garantire obiettività alle procedure di valutazione e selezione. 4. Assegnare il premio e svolgere attività di disseminazione e promozione. 5. Implementare e monitorare il progetto premiato
STRUMENTI Premio per l’idea responsabile. Ufficio per la Responsabilità Sociale presso l’Università della Extremadura (UEX)
http://www.unex.es/organizacion/oficinas/responsabilidadsocial/archivos/ficheros/docs/pag2
PREMIO PER IL MIGLIOR PROGETTO
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Area tematica: SOCIETÀ
OBIETTIVI • Contribuire al miglioramento delle comunità e dei contesti in cui l’azienda opera.• Supporto alla risoluzione di questioni sociali.
STAKEHOLDERS SOCIETÀ
DESCRIZIONE I progetti sociali mirano a sortire effetti positivi sulla qualità della vita della comunità locale (salute, istruzione, occupazione, ecc.,), e possono essere svolti dalle imprese come parte delle rispettive strategie di RSI.
L’azione sociale, se sviluppata in collaborazione con / per altre organizzazioni, deve essere regolata da un accordo, affinchè sia possibile descrivere le caratteristiche della collaborazione prevista (obiettivi, scadenze, ecc.), e monitorare il raggiungimento degli obiettivi.
IMPATTO • Nº degli accordi di collaborazione stipulati.• Nº dei progetti di azione sociale realizzati• I risultati relativi al raggiungimento degli obiettivi e agli indicatori individuati al fine di verifi-care se siano state raggiunti.
RACCOMANDAZIONI I seguenti step facilitano l’implementazione della buona pratica:
1. Creare un gruppo di lavoro. 2. Redigere il progetto di azione sociale (descrizione, obiettivi, beneficiari, tema, risorse, ecc.,) 3. Identificare gli enti potenzialmente interessati a collaborare per la realizzazione di un progetto di azione sociale. 4. Contatti con le organizzazioni da coinvolgere e accordi di collaborazione (determinati obiettivi, durata, indicatori per la misurazione/valutazione, responsabili, ecc.). 5. Redigere la bozza di accordo con il progetto di azione sociale. 6. Controllo ed approvazione dell’accordo. 7. Implementazione e follow-up dell’accordo.
STRUMENTI Modello per l’accordo di collaborazione
Modello per la redazione del progetto e schede di controllo e valutazione
PROGETTO DI AZIONE SOCIALE
4. COSA POSSIAMO FARE PER ESSERE SOCIALMENTE RESPONSABILI?
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Area tematica: SOCIETÀ
4. COSA POSSIAMO FARE PER ESSERE SOCIALMENTE RESPONSABILI?
OBIETTIVI • Rilevare l’impatto delle attività dell’impresa sul contesto nel quale essa opera• Attuare azioni correttive per favorire lo sviluppo di effetti positivi e ridurre quelli negativi.
STAKEHOLDERS SOCIETÀ
DESCRIZIONE Le attività della impresa hanno un impatto positivo o negativo sulle comunità e sui contesti nei quali essa opera. Una impresa socialmente responsabile, attraverso il dialogo con i propri stakeholders, individua questi impatti e cerca di attuare meccanismi per ridurre quelli negativi e potenziare quelli positivi.
MISURAZIONE • Nº degli impatti individuati• Nº delle azioni proposte per il migliormanento dei risultati• Livello di conformità agli obiettivi presunti
RACCOMANDAZIONI I seguenti step facilitano l’implementazione della buona pratica:
1. Misurare l’impatto dell’impresa sulla società. A tal fine, raccogliere, ad esempio, informazioni riguardanti: premi, riconoscimenti ricevuti negli ultimi anni, posti di lavoro creati, supporto agli imprenditori, fornitori selezionati nell’ambito del contesto locale e / o tra aziende attive nell’inse-rimento lavorativo, partecipazione a progetti per promuovere lo sviluppo locale, ecc., 2. Stabilire indicatori e obiettivi. 3. Proporre azioni per migliorare i risultati. 4. Implementare, misurare e monitorare queste azioni.
STRUMENTI Strumenti per la misurazione dell’impatto economico delle attività dell’impresa sul proprio contesto di riferimento.https://www.lm3online.com/
Strumento per il profitto Socialehttp://www.thesroinetwork.org/
Strumento per la misurazione e la valutazione del contributo allo sviluppo dell’impresahttp://www.wbcsd.org/work-program/development/measuring-impact.aspx
Strumento per la misurazione del livello di attuazione della RSI all’interno dell’impresa. Test CSR of Action CSR +
http://test.accionrse.cl/
Strumento per misurare l’impatto della partnership. Global Compacthttp://www.unglobalcompact.org/Issues/partnerships/pat.html
RILEVAZIONE DELL’IMPATTO DELL’IMPRESA SULLA SOCIETÀ
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Area tematica: BUONA AMMINISTRAZIONE
OBIETTIVI • Creare una cultura aziendale• Fornire una guida per la definizione della strategia aziendale• Stabilire un obiettivo comune e condiviso da tutto il personale
STAKEHOLDERS LAVORATORI, FORNITORI, CLIENTI E SOCIETÀ
DESCRIZIONE La mission, la vision e la cultura valoriale dell’impresa dovrebbero essere condivisi da tutti i dipendenti dell’impresa e questo dovrebbe essere il punto di partenza per definire la strategia aziendale.
La mission è la ragion d’essere dell’impresa e rappresenta la risposta alle seguenti domande: Cosa fa l’azienda? Perché questa impresa esiste?
La vision definisce come vorremmo che l’impresa fosse in futuro e rappresenta la risposta alla domanda: Come dovrebbe essere l’impresa in cui vorremmo lavorare?
I valori ispirano e guidano il modo di essere dell’impresa, le modalità di gestione e di funziona-mento, i comportamenti. Si tratta di regole e principi di comportamento collegati alla mission e alla vision.
MISURAZIONE • N º di dipendenti che hanno partecipato alla definizione della mission, della vision e dei valori, anche avanzando proposte. • N º di proposte raccolte • N º di dipendenti che aderiscono alla mission, alla vision e ai valori che sono alla base della cultura aziendale• Gli stakeholders sono informati e aggiornati sulla mission, sulla vision e sulla cultura valoria-le dell’impresa
RACCOMANDAZIONI I seguenti step facilitano l’implementazione della buona pratica:
1. Creare un gruppo di lavoro formato da dirigenti e dipendenti che rappresentano l’intera azienda. 2. Il gruppo di lavoro deve definire una proposta su quale siano la mission, la vision e i valori aziendali. 3. Progettare un questionario per raccogliere proposte e suggerimenti su come migliorare la mission, la vision e la cultura aziendale, inviare il questionario a tutto il personale e stabilire un termine entro il quale rispondere. 4. Raccogliere e analizzare le proposte del personale. 5. Apportare le modifiche a mission, a vision e ai valori aziendali, al fine di accogliere e integrare tutte le proposte avanzate dal personale. 6. Distribuire il documento finale della mission, vision e valori dell’impresa. 7. Diffondere il documento relativo a mission, vision e valori aziendali al personale e agli stake-holders attraverso ogni mezzo di comunicazione disponibile in azienda.
DEFINIZIONE DI MISSION, VISION E CULTURA VALORIALE
4. COSA POSSIAMO FARE PER ESSERE SOCIALMENTE RESPONSABILI?
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Area tematica: BUONA AMMINISTRAZIONE
4. COSA POSSIAMO FARE PER ESSERE SOCIALMENTE RESPONSABILI?
STRUMENTI Questionario per la definizione di mission, vision e valori aziendali
Esempi di mission, vision e valori aziendali
http://www.copreca.es/index.php?option=com_content&view=article&id=2&Itemid=2
http://www.cavexsl.com/mision-vision-y-valores/
http://www.gesor.es/mision-vision-valores.php?cod=es
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Area tematica: BUONA AMMINISTRAZIONE
4. COSA POSSIAMO FARE PER ESSERE SOCIALMENTE RESPONSABILI?
OBIETTIVI • Individuare gli stakeholders, in modo da prendere in considerazione le loro esigenze e aspet-tative
STAKEHOLDERS STAKEHOLDERS
DESCRIZIONE Gli stakeholder sono persone o gruppi di persone coinvolti e interessati dalla presenza o dall’at-tività di imprese e organizzazioni e che detengono un interesse ad esse relativo (ad esempio, personale, clienti, fornitori, ecc.).
È necessario conoscere le aspettative e le posizioni degli stakeholder. È possibile individuare molte categorie di stakeholders ma, a seconda di ciascuna impresa, alcune di queste categorie saranno più rilevanti di altre. Generalmente gli stakeholders possono essere divisi in due gruppi:
Stakeholders diretti o più influenti: azionisti e dipendenti.
Stakeholders indiretti: organizzazioni e individui che possono essere interessati a vario titolo all’impresa tra cui clienti, fornitori, ONG, comunità locali, amministrazioni pubbliche, analisti finanziari, ecc
L’azienda deve tenere conto delle esigenze dei propri stakeholder e cercare di soddisfarle.
MISURAZIONE • Nº degli stakeholders individuati.• Nº dei bisogni e delle aspettative identificate per ciascuno stakeholder in seguito all’imple-mentazione della “mappa del dialogo con gli stakeholder”
IDENTIFICAZIONE E DIALOGO CON GLI STAKEHOLDERS
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RACCOMANDAZIONI Questi step facilitano l’implementazione della buona pratica:
1. Creare un gruppo di lavoro.2. Identificare le persone, i gruppi o le organizzazioni, interne ed esterne, che possono influen-zare o essere influenzati dagli obiettivi della impresa. A tal fine, il brainstorming è uno strumento che può rivelarsi particolarmente utile. 3. Stabilire la metodologia per identificare i bisogni e le aspettative degli stakeholder. Sviluppo di una mappa di dialogo”.4. Implementare la “mappa di dialogo”
STRUMENTI Metodologia per l’individuazione degli Stakeholder. Manuale sulla RSI per PMI. Camera di Commercio di Valencia
http://www.rse.org.es/docs/anlisis%20gi.pdf
Esempio della mappa di dialogo. Manuale sulla RSI per PMI. Camera di Commer-cio di Valencia
Guida per la gestione e il dialogo con gli stakeholders. Governo delle Isole Baleari.
http://www.caib.es/govern/archivo.do?id=845043
Area tematica: BUONA AMMINISTRAZIONE
4. COSA POSSIAMO FARE PER ESSERE SOCIALMENTE RESPONSABILI?
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Area tematica: BUONA AMMINISTRAZIONE
4. COSA POSSIAMO FARE PER ESSERE SOCIALMENTE RESPONSABILI?
OBIETTIVI • Rilevare il livello di soddisfazione dei clienti. • Migliorare il processo di Customer Service e i prodotti e servizi offerti. • Tenere conto delle esigenze manifestate dai clienti nel rapporto con l’impresa.
STAKEHOLDERS CLIENTI
DESCRIZIONE Le aziende dovrebbero manifestare un forte orientamento al cliente, adattando continuamente i prodotti o i servizi offerti ai bisogni e alle aspettative manifestate dai clienti al fine di ottenerne la soddisfazione e la lealtà. La misurazione della soddisfazione del cliente è un processo che deve essere eseguito in modo sistematico al fine di ottenere informazioni utili al miglioramento dell’impresa.
MISURAZIONE • % dei clienti che hanno partecipato all’indagine • N º dei suggerimenti di miglioramento raccolti • N º delle proposte di miglioramento attuate • Livello di soddisfazione generale
RACCOMANDAZIONI Questi step facilitano l’implementazione della buona pratica:
1. Creare un gruppo di lavoro.2. Progettare un sondaggio. Si raccomanda di inserire, in primo luogo, le variabili quali genere, lavoro, età, prodotto/servizio richiesto in modo da ottenere un maggior numero di informazioni dall’analisi statistica. Si raccomanda di inserire successivamente i campi tematici del sondaggio e una sezione dedicata ai suggerimenti per il miglioramento. 3. Segmentare i clienti in base a variabili come la frequenza di acquisto, il volume di acquisto, ecc., 4. Inviare il sondaggio al campione ottenuto in base alla segmentazione dei clienti. Assegnare un termine entro il quale rispondere al sondaggio.5. Ricevere e analizzare statisticamente i risultati. Conclusioni. 6. Redigere il report sulla Customer Satisfaction. 7. Identificare, classificare secondo le diverse priorità e implementare le azioni di miglioramento.
STRUMENTI Modello per il sondaggio sulla Customer Satisfaction.
Guida per rilevare e misurare la Customer satisfaction. Asturian Quality Club.http://www.clubcalidad.com/V2/html/downloads/documentaciones/2008_Guia_medicion_di-recta_de_la_Satisfaccion_del_Cliente.pdf
Guida per misurare la soddisfazione degli utenti sui servizi erogati. Governo di Navarra.http://www.navarra.es/NR/rdonlyres/5A006CFC-7EBC-4A3F-9FA5-4574ADA817D8/0/GuiaPA-RAMEDIRLASATISFACCION2012.pdf
MISURAZIONE DELLA CUSTOMER SATISFACTION
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Area tematica: BUONA AMMINISTRAZIONE
4. COSA POSSIAMO FARE PER ESSERE SOCIALMENTE RESPONSABILI?
OBIETTIVI • Rilevare il livello di soddisfazione dei fornitori• Migliorare i processi di acquisto e le relazioni con i fornitori.• Tenere conto delle esigenze manifestate dai fornitori nel rapporto con l’impresa.
STAKEHOLDERS FORNITORI
DESCRIZIONE I fornitori giocano un ruolo chiave nella soddisfazione del cliente. Pertanto, l’impresa deve cercare di integrarli nella gestione aziendale, soddisfacendone le esigenze e le aspettative. La ri-levazione e misurazione della soddisfazione dei fornitori è un processo che deve essere eseguito in modo sistematico al fine di ottenere informazioni utili per il miglioramento delle performance dell’impresa.
MISURAZIONE • % fornitori partecipanti al sondaggio • Nº dei suggerimenti per il miglioramento raccolti• Nº dei suggerimenti per il miglioramento implementati • Livello di soddisfazione generale
RACCOMANDAZIONI Questi step facilitano l’implementazione della buona pratica:
1. Creare un gruppo di lavoro.2. Redigere il sondaggio. Si raccomanda di inserire, in primo luogo, le variabili quali fornito-re, prodotto o servizio erogato etc., in modo da ottenere un maggior numero di informazioni dall’analisi statistica. Si raccomanda di inserire successivamente i campi tematici del sondaggio e una sezione dedicata ai suggerimenti per il miglioramento. 3. Inviare il sonsaggio a tutti i fornitori principali dell’impresa attraverso modalità che assicurino riservatezza e anonimato. Stabilire un termine entro il quale rispondere al sondaggio.4. Ricevere e analizzare statisticamente i risultati. Conclusioni. 5. Redigere il report sulla Percezione che i fornitori hanno dell’impresa. 6. Identificare, classificare secondo le diverse priorità e implementare le azioni di miglioramento.
STRUMENTI Modello di sondaggio per il rilevamento e la misurazione della percezione che i fornitori hanno dell’impresa
MISURAZIONE DELLA PERCEZIONE DEI FORNITORI
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5. COME COMUNICHIAMO LE NOSTRE PRASSI SULLA RESPONSABILITÀ?
Comunicare le pratiche svolte nelle diverse di-mensioni della RSI è essenziale per garantire un dialogo attivo con le diverse parti interessate, per ottenere un’immagine positiva delle nostre imprese e dei nostri prodotti e servizi e per distinguere le imprese dalla concorrenza.
Ci sono diversi strumenti attraverso i quali l’azien-da può comunicare ai propri stakeholder l’impegno per migliorare la società. La stampa, le informa-zioni su iniziative sociali intraprese dall’organiz-zazione o la sua adesione ai principi promulgati dal Global Compact delle Nazioni Unite sullo sviluppo di report sulla sostenibilità e i Codici Etici, che sono strumenti che aiutano l’impresa ad essere trasparente e per dimostrare che le parole si accompagnano ai fatti
Qui di seguito sono riportati alcuni di questi stru-menti:
• Guida per sviluppare I Report sulla Soste-nibilità, dall’iniziativa del “Global Repor-ting”
https://www.globalreporting.org/resourcelibrary/Spanish-G4-Part-One.pdf
https://www.globalreporting.org/resourcelibrary/Spanish-G4-Part-Two.pdf
La Guida per sviluppare i Report sulla Sostenibilità (di seguito la Guida) mostra alcuni principi sul come sviluppare i report, il contenuto basilare e il Manuale di applicazione per facilitare lo sviluppo dei report sulla sostenibilità da parte delle organizzazioni, a prescindere dalla loro dimensione, settore o luogo in cui si trovano.
Il Report sull’Avanzamento del Global Compact
http://www.pactomundial.org/
Report annuale attraverso cui ogni impresa informa i propri stakeholders sulle azioni intraprese per applicare i 10 principi del Global Compact.
AA1000 Standard di Sicurezza (2008)
http://www.accountability.org/standards/aa1000as/index.html
L’AA1000 Standard di Sicurezza (2008) è uno standard per valutare e rafforzare la credibilità e la qualità della Reportistica sulla Sostenibilità di un’organizzazione dei suoi principali processi di responsabilità, sistemi e capacità. E’ destinato principalmente per l’uso da parte di organismi di controllo esterni che assicurano la reportistica di un’organizzazione o dei conti sociali . Fornisce anche indicazioni su elementi chiave del processo di garanzia.
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• Bilancio Sociale dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL)
http://www.ilo.org/global/lang--es/index.htm
http://www.insht.es/InshtWeb/Contenidos/Documentacion/FichasTecnicas/NTP/Ficheros/601a700/ntp_687.pdf
http://www.insht.es/InshtWeb/Contenidos/Documentacion/FichasTecnicas/NTP/Ficheros/601a700/ntp_688.pdf
5. ¿CÓMO COMUNICAMOS NUESTRAS PRÁCTICAS RESPONSABLES?
Il Bilancio Sociale fornisce informazioni necessarie per valutare la conformità con la Responsabilità Sociale verso gli obiettivi interni ed esterni stabiliti da ciascuna organizzazione.
La forma del Bilancio Sociale dell’ ILO è stata testata dall’ Associazione Nazionale degli Industriali (ANDI) della Colombia.
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6. ALLEGATI
• Allegato I. Questionario per individuare aspetti ambientali in ufficio
• Allegato II. Modulo di indagine per l’Ambiente di lavoro
• Allegato III. Modello di Accordo di Collaborazione
• Allegato IV. Modello di Progettazione e Foglio di controllo
• Allegato V. Questionario di Missione, Visione e Valori
• Allegato VI. Esempio di Mappa di Dialogo, Manuale di lavoro sulla RSI per PMI
della Camera di Commercio di Valencia.
• Allegato VII. Modello per l’indagine del Gradimento dei Consumatori
• Allegato VIII. Modello di indagine per misurare la Percezione dei Fornitori
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ASPETTO AMBIENTALE IMPATTO ORIGINE
Rifiuti di carta Impatto ambientale o inquinamento da rifiuti
Lavoro d’ufficio
Rifiuti assimilabili a quelli urbani (spazzatura)
Impatto ambientale o inquinamento da rifiuti
Lavoro quotidiano d’ufficio
Cartuccia d’inchiostro e toner Impatto ambientale o inquinamento da rifiuti
Stampanti e fotocopiatrici
Scarico di acque reflue Impatto ambientale Bagni e Pulizia
Consumo di acqua Uso di risorse Bagni e Pulizia
Consumo di energia Uso di risorse Illuminazione delle attrezzature
Lampade fluorescenti Inquinamento da rifiuti Mantenimento delle strutture
Batterie usate Inquinamento da rifiuti Attività quotidiana
Computer ed apparecchiature elettroniche
Inquinamento da rifiuti Attività quotidiana
Perdite di gas refrigeranti Riduzione dell’ozono/Inquinamento atmosferico
Sistema di condizionamento
Inquinamento acustico Inquinamento acustico Lavoro d’ufficio
Prodotti per la pulizia ed imballaggi Inquinamento da rifiuti Pulizia
ALLEGATO I. QUESTIONARIO PER INDIVIDUARE ASPETTI AMBIENTALI IN UFFICIO
6. ALLEGATI
INDIVIDUA CON X L’ASPETTO APPLICABILE
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ALLEGATO II. MODULO DI INDAGINE PER L’AMBIENTE DI LAVORO
6. ALLEGATI
DATA LAVORO (Opzionale)
DIPARTIMENTO ETÀANNI DI SERVIZIO SESSO Maschio Femmina
VARIABILI
TEMI 1 2 3 4 5CONDIZIONI ERGONOMICHE ED AMBIENTALI
Le strutture sono appropriate
La temperatura è appropriata Strumenti e attrezzature, tecniche e software, sono adeguati rispetto ai bisogni del mio lavoro
SUPERIORI
Sono trattato/a in modo gentile dai miei superiori
Delegano le loro funzioni
Hanno padronanza tecnica
Risolvono i problemi in modo efficace
Partecipiamo alle procedure decisionali
ORGANIZZAZIONE
Il lavoro del mio Dipartimento è ben organizzato
Nel mio Departimento i carichi di lavoro sono ben distribuiti
È incoraggiato il lavoro di gruppo
È necessario stabilire procedure lavorative documentate
COMUNICAZIONE INTERNA
C’è una buona comunicazione interna
Tutti gli aspetti legati allo sviluppo delle funzioni, vengono riportati/comunicati
FORMAZIONE
Vengo formato/a rispetto alle necessità per lo svolgimento del mio lavoro
Partecipo allo sviluppo del Piano di Formazione
1 = Totalmente d’accordo, 2= Non d’accordo, 3 = Nè d’accordo nè in disaccordo 4= D’accordo e 5=Totalmente d’accordo
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6. ALLEGATI
TEMI 1 2 3 4 5SODDISFAZIONE GENERALE
Sono soddisfatto/a nell’azienda
Indicare in ordine descescente gli aspetti elencati in base all’importanza che ritenete di attribuire ( da 1 a 8; Considerando 1 il più importante e 8 il meno importante):Condizioni ergonomiche ed ambientali
Superiori
Organizzazione
Comunicazione interna
Formazione
Soddisfazione generale
SUGGERIMENTI PER MIGLIORARE
Grazie per la collaborazione
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ALLEGATO III. MODELLO DI ACCORDO DI COLLABORAZIONE
6. ALLEGATI
Li, (Luogo e data di entrata in vigore dell’accordo)
INCONTROSign./ Sign.ra (rappresentante legale di/del) con (documento legale che dimostra il ruolo di rappresentante), maggiorenne, residente a (città, provincia), indirizzo lavorativo presso (indirizzo dell’organizzazione), munito di documento, n. (numbero).
Sign./ Sign.ra (rappresentante legale di/del) con (documento legale che dimostra il ruolo di rappresentante), maggiorenne, residente a (città, provincia), indirizzo lavorativo presso (indirizzo dell’organizzazione), munito di documento, n. (numbero).
COINVOLTISign./ Sign.ra (rappresentante legale di/del) , in nome di (Nome dell’ente/organizzazione) no-profit , con codice identificativo fiscale (numero), ufficio di (citta e provincia), indirizzo (registrato legalmente come da documento fornito),
Sign./ Sign.ra (rappresentante legale di/del) ,in nome di (società/impresa), con numero fiscale identificativo (numero), ufficio di (città e provincia) constituita il (data), davanti al Notaio, (nome del Notaio), con numero (numero) del suo protocollo, registrato nel Registro delle Imprese (nº volume), libro (nº libro), pagina (nº pagina), sezione (nº sezione), registrazione (nº icrizione).
Le parti esprimono reciproco riconoscimento circa la loro autorità legale per impegnarsi nel presente Accordo e dichiarano che:
DICHIARANOI. (Nome della società) è una no – profit dedicata ad ottemperare agli obiettivi di interesse generale, nel cui ambito, opera ed è principalmente intesa (descrivere la missione/scopo della società/entità).II. La (società) è una entità che sviluppa in … (indicare il paese) l’attività inquadrata nella sua natura sociale come segue: (obiettivo sociale).
CLAUSOLEPRIMO. DESIGNAZIONE.- Questo accordo di collaborazione, nonché gli obiettivi e le attività che sono in programma da sviluppare è chiamato
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ALLEGATO III. MODELLO DI ACCORDO DI COLLABORAZIONE
6. ALLEGATI
- (Titolo del progetto).
SECONDO. OBIETTIVO.-
Lo scopo di questo partenariato è la collaborazione (impresa/azienda) e (entità) per lavorare insieme allo scopo di (lo scopo dell’Entità).L’obiettivo sarà raggiunto attraverso le seguenti attività: - (Lista delle Attività di Progetto).
TERZO. DURATA.-
Le parti, mediante accordo reciproco, basato sulla natura, carattere e circostanze del presente Accordo, tanto quanto una ottimale esecuzione, concorda che il termine di inizio del medesimo decorrerà il (mese giorno anno) e termi-nerà (mese giorno anno) , senza pregiudizio sulla sua estensione fino al termine del medesimo, e si intende approvato nel momento in cui le due parti concordano.
Ciascuna parte,in qualsiasi momento, può dare termine al presente Accordo, nel suo primo periodo di validità così come nelle sue estensioni. Tale circostanza o diversamente, sarà resa resa nota con un mese di anticipo.
QUARTO. DESCRIZIONE DI PROGETTO (TITOLO).-
Il Progetto (Titolo) è dettagliato nei seguenti obiettivi:Definire gli obiettivi di progetto (generale e specifico)…
Allo scopo di raggiungere gli obiettivi, è pianificato lo svolgimento delle azioni indicate di seguito:(lista della attività pianificate per il progetto)
Lo svolgimento delle attività sarà riportato in apposito schema di azioni pianificate e intraprese in un report che (l’entità) farà pervenire (l’impresa/azienda) entro il giorno (data).
QUARTO. DIRITTI ED OBBLIGHI DELLE PARTI COINVOLTE. -(In questa clausola, o in allegato a cui quale si riferisce, deve essere chiaro le responsabilità di ciascuna delle parti la gestione operativa del progetto, le spese saranno a carico di ciascuna delle parti come la valutazione del progetto.
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6. ANEXOS
In termini di buona fede contrattuale, (la società) e l’ (entita’), con la sottoscrizione del presente Accordo, espressamente ed irrevocabilmente accettano l’applicazione delle seguenti:
Esempi di elementi che potrebbero essere inclusi:
a) Per mantenere la riservatezza in relazione all’Accordo, che non deve essere divulgate senza il previo consenso scritto delle parti.b) Per rispettare e proteggere in ogni momento i principi, norme e valori (entità) e (business), che sono state informate prima dello sviluppo e dell’attuazione dell’Accordo da parte dell’entità....c) Di adottare le necessarie o le opportune azioni per la realizzazione degli obiettivi del presente Accordo, contenuti nel relativo allegato.d) Essere parte del Comitato di Sorveglianza che sarà istituito nell’ambito di questo partenariato, la cui funzione sarà quella di garantire il rispetto degli obiettivi all’interno del partenariato.
SESTO. COMITATO DI MONITORAGGIO.-
Per la vigilanza in conformità con il presente Accordo verrà creato un Comitato di Sorveglianza che sarà costituito da (numero) di persone (società/azienda), e (numero) persone (l’entità). Tale Comitato sarà convocato (numero) di volte all’anno.
SETTIMO. PRIVACY.-
Entrambe le parti dovranno attenersi alle normative e la legislazione corrente in materia di protezione dei dati, e soprattutto con la Legge Organica 15/1999 sulla protezione dei dati personali, i suoi regolamenti di attuazione e quanto ulteriore regolamento si applichi in qualsiasi momento.
OTTAVO. LEGGE APPLICABILE E GIURISDIZIONE COMPETENTE.-
Il presente Accordo è vincolato ed interpretato dalle disposizioni in esso contenute e in materia non ivi compresa, dalle disposizioni di applicazione civili e commerciale.
Per il solo corso di dubbio o discrepanza derivante nell’interpretazione e nell’applicazione del presente documento, le parti contraenti, rinunciando al proprio foro se ne avranno, presentano alle Corti e Tribunali di (città), dove sottoscrivono.
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6. ALLEGATI
E, a prova della conformità di quanto sopra, entrambe le Parti hanno firmato in duplice copia e ad unico effetto, sia il presente Accordo e il documento allegato che accompagna come sua parte integrante, nel luogo e data specificata nell’in-testazione.
Per l’Organizzazione Per l’impresa
Sign./ Sign.ra. Sign./ Sign.ra.
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6. ALLEGATI
ALLEGATO IV. MODELLO DI PROGETTAZIONE E FOGLIO DI CONTROLLO
Data N. di Progetto Budget stimato (€)
Beneficiari Tematica
Entità/parti cooperanti
Attività da sviluppare nel progettoFasi Attività da sviluppare Budget (€) Budget speso (€) Responsabile Data indicativa
di esecuzione
Indicatori di Misurazione del ProgettoDescrizione dell’indi-
catoreLivello d’obiettivo Frequenza di
monitoraggio Risultato Commenti
Imprevisti durante l’implementazione del progettoImprevisti Data dell’imprevisto/
impedimentoSoluzione Responsabile della
soluzioneCommenti
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6. ALLEGATI
ALLEGATO V. QUESTIONARIO DI MISSIONE, VISIONE E VALORI
MISSIONEDetermina l’essenza della società, la ragione della sua esistenza e definisce i suoi campi d’azione, così come il valore trasmesso ai clienti. In questo senso deve essere specifico per la società, deve essere inequivocabilmente associato con la nostra organizzazione. Sarebbe la risposta a parenti e amici a domande come ciò che la società sa fare? Qual è la particolarità di questa azienda? Perché è necessaria?
Valutazione (1 Totale disaccordo e 5 Totale accordo)
1 2 3 4 5
Redazione della missione proposta
SUGGERIMENTI PER MIGLIORARE:
VISIONEDescrive sinteticamente quale società si vuole per il futuro, deve essere sfidante, eccitante e stimolante per tutti gli stake-holder (dipendenti, clienti, partner, ecc.,) Deve essere POSSIBILE E REALISTICA. Sarebbe la risposta che si darebbe alla domanda su quale sarebbe la società ideale per lavorare?, Allo stesso tempo, l’azienda che si vuole come cliente, come fornitore, ecc.,
Valutazione (1 Totale disaccordo e 5 Totale accordo)
1 2 3 4 5
Redazione della visione proposta
SUGGERIMENTI PER MIGLIORARE:
VALORIDeterminano il modo di essere dell’azienza, come lavora in tutto ciò che fa, come si comporta e soprattutto ciò che fa percepire al personale di essere parte dell’azienda come organizzazione, tra I colleghi e allo stesso tempo ciò che rende l’azienda attrattiva per I clienti, I fornitori, ecc.…
Valutazione 1 Totale disaccordo e 5 Totale accordo)
1 2 3 4 5
Redazione dei valori proposti
SUGGERIMENTI PER MIGLIORARE:
91
6. ALLEGATI
ALLE
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6. ALLEGATI
ALLEGATO VII. MODELLO PER L’ INDAGINE DEL GRADIMENTO DEI CONSUMATORI
Cliente(opzionale): Data:
Valutare le seguenti domande da 1 a 5, considerando 1 Totalmente in disaccordo, 2 in disaccordo, 3 Né d’accordo nè in disaccor-do, 4 e 5 Sono totalmente d’accordo.
DOMANDE 1 2 3 4 5Le attrezzature/servizi sono appropriati
Gli orari di apertura sono adeguati
Sono assistito in modo adeguato e per le mie necessità
Le mie richieste vengono trattate/risolte in un tempo accettabile
Le mie lamentele /reclaimi vengono risolte in modo appropriato
La qualità del prodotto/servizio offerto è buona
Il personale addetto è competente e qualificato
Il trattamento ricevuto è cortese
Si prega di valutare da 1 a 10 l’importanza dei seguenti aspetti del servizio offerto, essendo 1 irrilevante e 10 massima importanza.Trattamento ricevutoRapidità di attenzioneRisoluzione di dubbi/problemiProfessionalità Qualità del prodotto/servizioAltro/i (si prega di indicare quale/i):
Suggerimenti per migliorare:
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Grazie per la collaborazione
93
6. ALLEGATI
ALLEGATO VIII. MODELLO DI INDAGINE PER MISURARE LA PERCEZIONE DEI FORNITORI
ASPETTI 1 2 3 4 5L’informazione sull’ordine di acquisto è chiara
L’attenzione del personale dell’azienda è professionale
La relazione con la nostra l’azienda è migliore rispetto a quella con altri
consumatoriLe condizioni e le scadenze di pagamento sono adeguate
Il pagamento viene eseguito secondo la tempistica concordata
Valutazione Globale dell’azienda(1 scarsa soddisfazione e 10 altissima soddisfazione)
Si prega di valutare da 1 a 10 l’importanza dei sequenti aspetti della vostra organizzazione:
Professionalità
Informazione chiara dell’ordine
Rispetto delle scadenze di pagamento
Attenzione e trattamento ricevuti
Altro/i (si prega di indicarlo/i)
Suggerimenti per migliorare
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Grazie per la collaborazione
DATA FORNITORE(opzionale)SERVIZIO/PRODOTTO
1 = Totalmente in disaccordo, 2 = Disaccordo, 3 = Nè in disaccordo nè d’accordo, 4 = D’accordo e 5 = Totalmente d’accordo
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7. DEFINIZIONI
PERFORMANCE SOCIALE: Insieme di azioni svolte dalla società che contribuiscono a migliorare l’ambiente in cui opera. La prestazione sociale non è da intendersi come azioni occasionali. Alcune delle azioni più comuni sono: dona-zioni, sponsorizzazioni di iniziative sociali, culturali e sportive, promozione del volontariato dei dipendenti, ecc.,
PARTNERSHIP: iniziative congiunte in cui ciascuno contribuisce con le risorse, siano esse umane, tecniche, finanzia-rie, ecc, e partecipa al processo decisionale.
BENEFICI SOCIALI: Benefici non remunerativi he le organizzazioni forniscono al loro personale con l’obiettivo di migliorare la loro qualità di vita e dei loro familiari.
IL VALORE DELLA FILIERA: Si descrive il processo attraverso cui una società passa (in senso orizzontale) nel corso del ciclo di vita del prodotto/servizio, dalla concezione alla consegna del cliente, in questo modo in ogni fase della produzione c’è un valore aggiunto.
CERTIFICAZIONE: Processo mediante il quale un organismo autorizzato (pubblico o privato) si valuta e riconosce che un prodotto /servizio o organizzazione ha raggiunto i requisiti predeterminati o le disposizioni di una regola o di uno standard.
CLIMA LAVORATIVO: L’ambiente di lavoro in una società. La qualità dei risultati della vita lavorativa di vita in buon ambiente di lavoro, che influenza logicamente il livello di soddisfazione e la produttività del personale.
CODICE DI CONDOTTA: Documento volontariamente scritto da parte della società, ed è una dichiarazione formale dei principi etici della società e delle sue regole d’ingaggio con le parti interessate, che unilateralmente si impegnano a rispettare.
COMUNITÀ: È l’ambiente in senso stretto della società, non solo da un punto di vista geografico, ma anche della vicinanza dell’attività.
CONSUMO RESPONSABILE: Atto/azione per la quale una persona è consapevole che dietro ogni atto di consumo compiuto, dà inizio a un certo meccanismo che può favorire o aggravare certe disparità .
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PORTATORI D’INTERESSE: Sono coloro che direttamente o indirettamente sono influenzati dallo sviluppo d’affari dell’azienda e che hanno al contempo l’abilità di influenzare tale sviluppo sia direttamente che indirettamente.
INDICATORI: Misure che riassumono situazioni importanti di cui è interessante conoscerne l’ evoluzione nel tempo.
MISSIONE: la ragione d’essere di una organizzazione.
VALORI: insieme di principi, credo ed ideali e dichiarazioni che fanno parte della cultura di una società. I valori sono la base che guidno le decisioni all’interno di un’organizzazione.
VISIONE: Definisce cosa intende realizzare l’azienda in futuro.
7.DEFINIZIONI
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8. ALTRE RISORSE WEB
INTERNAZIONALI
• REAP Programme. UnitedNations industrial Development Organizationhttp://www.unido.org/es/que-hacemos/creacion-de-capacidad-comercial/responsabilidad-social-empresarial-para-la-integracion-de-los-mercados/reap.html
• Greenbiz Nethttp://www.greenbiz.com/
• International Labor Organization ILO. Guide of Resources on CSRhttp://www.ilo.org/public/spanish/support/lib/resource/subject/csr.htm
• Ashridge Center for Business and Societyhttp://www.ashridge.org.uk/website/content.nsf/wCON/Sustainability+Practice+Group+Homepage?opendocument
• CSR 360 NetGlobal Partner Network (BITC)http://www.csr360gpn.org/
EUROPEI
• European Commission. Enterprise and Industryhttp://ec.europa.eu/enterprise/policies/sustainable-business/documents/corporate-social-responsibility/toolkit/index_en.htm
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Bibliografia
DOCUMENTI
• La Responsabilidad SocialEmpresarial de las Pymes. Ejemplos prácticos parafomentar la competitividad de las Pymes. Documento basado en el estudio “CSR and CompetitivenessEuropean SMEs’ Good Practice”.• Guía RSE para el sector textil. Xunta de Galicia.• Responsabilidad empresarial. Recopilación de casos de buenas prácticas entre pequeñas y medianas empresas de Europa. Comisión Europea. Dirección General de Empresa.• Libro verde. un marco europeo para la responsabilidad social de las empresas(COM 2001.336 FINAL) - Comisión de las Comunidades Europeas, 2001 • Casos de éxito. Responsabilidad Social de las empresas. Comisión Europea. Dirección General de Empresa.• Catálogo de Buenas Prácticasen Responsabilidad Corporativa. Club de Excelencia en Sostenibilidad. • Tendencias de la RSE en España. Documento Final. Congreso Nacional del Medioambiente.• RSE y la PYME: Del Discurso a la Implementación. Una perspectiva Europea.Dirección General de Política de la Pequeña y Mediana Empresa del Gobierno de España.• Guía de la RSC para las Pymes. Observatorio RSC y Fundación El Monte.• Guía de Responsabilidad Social Empresarial para PYMEs. Gobierno del Principado de Asturias.• Responsabilidad social empresarial: Su origen, evolución y desarrollo en Colombia. Universidad Santiago de Cali.• Consejos para asesores. Responsabilidad social para las pequeñas y medianas empresas. adelphi.• Comunicación interna y RSE. DERES.• Estudio de la percepción de laresponsabilidad social empresarialen las pymes navarras. Eco innovación y Responsa-bilidad SocialEmpresarial en las PYMEs navarras.EcoinnovaRSE• Guía de Compras Sostenibles. Proyecto ENECO. • Guía CARPE de compra responsable. Ciudades Europeas por el Consumo Responsable.• Cuadernos de Trabajo RSE para PYMES. Cámara de Comercio de Valencia.• Voluntariado apoyado por la empresa. Guía para entidades de acción social. Comunidad de Madrid.• Gestión de la responsabilidad social de laempresa (RSE) en las pymes. Modelo de indicadores de RSEpara pymes. Manual de uso.