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Bimestrale di informazione ecosostenibile e gioioso coordinamento delle iniziative dei Gruppi di Acquisto Solidali e del territorio per un’economia locale del buon senso. N. 7 Dopo una lunghissima attesa, il 25 Agosto 2010 era stato pubblicato in Gazzetta Uf- ficiale il DM 6 agosto 2010, il cosiddetto 3° conto energia, che regolava gli incentivi a disposizione di chi produrrà energia fo- tovoltaica nel biennio 2011-2013. Tale 3° conto energia prendeva il via il 1° gennaio 2011 e dava respiro e chiarezza al settore per un lungo periodo di tempo. Poi però l’imprevisto: a inizio marzo l’annun- cio che il 3°conto energia avrebbe lasciato prestissimo il passo ad un 4° conto ener- gia, che però era ancora tutto da fare. Si è venuta a creare una situazione para- dossale in cui chi aveva già programmato lavori e investimenti non aveva più alcuna certezza di riuscire a finire in tempo e non sapeva di quali incentivi avrebbe potuto usufruire. Invece chi doveva ancora parti- re con i progetti si è messo alla finestra ad aspettare che la nuova legge fosse fatta. Morale della favola quasi tre mesi di buio assoluto in cui le aziende si sono viste az- zerare montagne di ordinativi. Gli inve- stitori si sono spaventati e le banche, in mancanza di indicazioni finanziare chiare (incentivi), hanno chiuso i rubinetti. Il settore ha subito un duro colpo dal punto di vista dell’affidabilità. Finalmente a maggio è arrivato il 4° conto energia, il DM 05/05/2011. Possono usufruire degli incentivi definiti nel provvedimento tutti gli impianti, di potenza non inferiore a 1 kW, che entra- no in esercizio dopo il 31/05/2011 e fino al 31/12/2016. Il 4° conto energia porta un deciso taglio agli incentivi e pone un tetto alla cifra “in- COME COSTITUIRE UN G.A.S.: ISTRUZIONE D’USO! Facciamo il punto su quali sono i passi principali per creare nuovi gruppi nel folto panorama di leggi e leggine Per organizzare un Gruppo d’Acquisto So- lidale (G.A.S.), la cosa principale è unire un gruppo di persone con gli stessi obiet- tivi e intenti e che condividano la filosofia dei gruppi d’acquisto (per vedere i princi- pi consulta www.retegas.org). Ogni gruppo deciderà in base alla sua sen- sibilità quali punti o principi abbracciare come punto cardine: per alcuni potreb- be essere la sostenibilità sociale, per altri i prodotti biologici, per altri la tutela del territorio e i prodotti locali, ecc... Questo gruppo di persone deciderà se rimane- re gruppo informale, cioè una coesione spontanea di persone che si uniscono per discutere e agire per un obiettivo comu- ne, ma che non ha nessun riconoscimento giuridico; oppure costituirsi in associa- zione ed essere un gruppo di persone con uno statuto condiviso e registrato all’Uffi- cio delle Entrate. Le associazioni possono essere di: - Volontariato - Promozione Sociale. Le associazioni di Volontariato sono quelle che rivolgono la propria attività all’esterno rispetto la propria base associativa. “Il volontariato è un’attività libera e gra- tuita svolta per ragioni private e personali, che possono essere di solidarietà, di giusti- zia sociale, di altruismo o di qualsiasi altra natura. Può essere rivolto a persone in difficoltà, alla tutela della natura e degli animali, alla conservazione del patrimonio artistico e culturale. Nasce dalla spontanea volontà dei cittadini di fronte a problemi non ri- solti, o non affrontati, o mal gestiti dallo Stato e dal mercato.” (da Wikipedia) Cosa sono le APS Le Associazioni di Promozione Sociale (APS) possono essere definite quelle orga- nizzazioni in cui individui si associano per perseguire un fine comune non di natura commerciale. Possono assumere la deno- minazione di associazione di promozione sociale: associazioni riconosciute e non ricono- sciute movimenti (e loro coordinamenti o fede- razioni) gruppi (e loro coordinamenti e federazio- ni). Detto questo, è chiaro che per costituire un GAS le due strade possibili sono o di costituire un gruppo informale o di costi- tuire una APS (Associazione di Promozio- ne Sociale). Le Associazioni di Promozione Sociale sono disciplinate dalla legge 383/2002 che stabilisce: “sono considerate associa- zioni di promozione sociale le associazioni riconosciute e non riconosciute, i movi- menti, i gruppi e i loro coordinamenti o federazioni costituiti al fine di svolgere at- tività di utilità sociale a favore di associati o di terzi, senza finalità di lucro e nel pieno rispetto della libertà e dignità degli asso- ciati”. La stessa legge esclude da questa ca- tegoria “i partiti politici, le organizzazioni P e r i o d i c o P e r i o d i c o - P e r i o d i c o - IMPATTO ZERO Un anno turbolento per il fotovoltaico Molte variazioni legislative hanno creato confusione ma ora si viaggia spediti con il 4° conto energia Buone Feste La cucina riciclona Non si butta nulla a tavola, e queste semplici ricette lo dimostrano Questa nuova rubrica vuol testimoniare come sia possibile rispettare il valore di quello che ci apprestiamo a buttare, evi- tando di considerarlo come qualcosa di cui liberarsi e ripensando alle nostre cat- tive abitudini. Questa serie di ricette vuole valorizzare la cultura culinaria della nostra tradizione locale e di un mondo in cui lo spreco non esisteva. Un patrimonio che vale la pena recuperare. L’obiettivo è: smettere di pen- sare che gli avanzi siano sempre da gettare. Si può fare la differenza anche mangiando e cucinando! In casa sistematicamente avanza del pane raffermo. I più prodigiosi lo trasformano in pangrattato per la cucina; i più pigri lo gettano nell’umido (se fanno la raccolta differenziata!). Con questa ricetta vi offria- mo un’alternativa golosa per utilizzarlo in modo… dolce! sindacali, le associazioni dei datori di lavo- ro, le associazioni professionali e di catego- ria e tutte le associazioni che hanno come finalità la tutela esclusiva di interessi eco- nomici degli associati. Non costituiscono altresì associazioni di promozione sociale i circoli privati e le associazioni comunque denominate che dispongono limitazioni con riferimento alle condizioni economi- che e discriminazioni di qualsiasi natura in relazione all’ammissione degli associati o prevedono il diritto di trasferimento, a qualsiasi titolo, della quota associativa o che, infine, collegano, in qualsiasi forma, la partecipazione sociale alla titolarità di azioni o quote di natura patrimoniale.” Si avvalgono prevalentemente delle attività prestate volontariamente e gratuitamente dai propri aderenti, pur ammettendo la possibilità di retribuire lavoro dipendente e autonomo. Le APS si costituiscono redigendo uno statuto ed un atto costitutivo che viene registrato all’Ufficio delle Entrate (si pa- gano i bolli e le tasse, circa € 200) e poi si può richiedere il codice fiscale, o l’even- tuale partita iva se l’associazione fa scam- bi commerciali. E’ importante ricordarsi che dopo la costituzione e la registrazione all’Ufficio delle Entrate si hanno 60 giorni per presentare sempre all’Ufficio delle En- trate il modello EAS. L’Associazione di Promozione Sociale così costituita è un’associazione non ricono- sciuta; se si vuole fare un’associazione rico- nosciuta ci vuole un atto pubblico, quindi bisogna andare da un notaio e versare una quota di capitale sociale (questo implica che in caso di fallimento i presidenti delle associazioni non riconosciute rispondono con il loro patrimonio; invece nelle asso- ciazioni riconosciute il presidente rispon- de solo con il capitale sociale). segue a pag 2 centivabile” nazionale. Ecco alcune delle novità più importanti: -la convenienza economica rimane immu- tata grazie al calo dei prezzi (dimezzati in 3 anni): - penalizzazione economica e normativa per gli impianti su terreno agricolo: ora si può destinare al fotovoltaico solo un 10 % del terreno che si ha a disposizione; - creazione del registro dei “grandi im- pianti” (su tetto quelli sopra 1 mwp e a terra quelli sopra i 200 kwp) con obbligo di iscrizione e la non certezza di rientrare nel budget incentivabile; - ottimo incentivo per chi smaltisce amian- to (5 centesimi in più ogni kwh prodotto nei 20 anni di incentivazione); - incentivi in calo ma già fissati fino a tut- to il 2013 (per il 2012/2013 previsti 1° e 2° semestre); ad ogni semestre si cala ma i prezzi stanno seguendo il calo degli in- centivi - dal 2014 si passerà ad un incentivo “om- nicomprensivo” di cui si parlerà nei pros- simi anni. Quindi avanti tutta e alla svelta! Con il ritmo di installazioni in atto in Italia stia- mo velocemente arrivando alla cifra limite incentivabile prevista dal conto energia (si prevedeva di arrivarci nel giro di molti anni e invece sembra che siamo già vicini all’obbiettivo). La bella notizia è che se tutto continuerà senza intoppi potremmo arrivare presto alla famosa grid parity, ovvero il fotovol- taico sarà conveniente anche senza incen- tivi. [Luca Ricci - RiGAS e socio fondatore coop Poco di buono] Torta dolce di pane Ingredienti: 200 gr di zucchero di canna 500 gr di pane raffermo grattugiato 100 gr di cacao amaro 100 gr di uvetta Mezzo lt. di latte 500 gr di burro Una dozzina di amaretti Ammollate il pangrattato nel latte per un’ora e poi strizzatelo bene. Ammorbidi- te l’uvetta in acqua tiepida. In una terrina unite il pane, il cacao, 1 hg di zucchero, gli amaretti sbriciolati e il burro ammor- bidito. Imburrate una tortiera, versate il composto e spolveratelo con il rimanente zucchero. Mettete in forno a temperatura medio-alta per un’ora circa. Alcuni aggiungono mandorle, pinoli e noci, altri castagne arrostite, altri ancora il cioccolato fondente. Aiutateci a diffondere la cultura della cu- cina riciclona, trascrivete e inviateci la vo- stra ricetta fatta con gli avanzi: potrà essere inserita nella prossima edizione di questa rubrica! [email protected] [Barbara Martini] www.atuttogas-online.it La Redazione del giornale augura a tutti i Gasisti, e a quelli che magari lo diventeranno, un Felice Natale e un Sereno Anno Nuovo! Incontriamo i Produttori Una “golosità solidale” per aiutare Onna, paese-simbolo del terremoto in Abruzzo A pag. 3 A tutta spina! Sempre più diffusi i negozi con i distributori alla spina A pag. 4 Novembre-Dicembre 2011

Romagna e dintorni...a tutto Gas_n.7

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Bimestrale di informazione ecosostenibile e gioioso coordinamento delle iniziative dei Gruppi di Acquisto Solidali e del territorio per un’economia locale del buon senso.

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A TUTTO GASRomagna e dintorni...

Bimestrale di informazione ecosostenibile e gioioso coordinamento delle iniziative dei Gruppi di Acquisto Solidali e del territorio per un’economia locale del buon senso.

N. 7

Dopo una lunghissima attesa, il 25 Agosto 2010 era stato pubblicato in Gazzetta Uf-ficiale il DM 6 agosto 2010, il cosiddetto 3° conto energia, che regolava gli incentivi a disposizione di chi produrrà energia fo-tovoltaica nel biennio 2011-2013.Tale 3° conto energia prendeva il via il 1° gennaio 2011 e dava respiro e chiarezza al settore per un lungo periodo di tempo. Poi però l’imprevisto: a inizio marzo l’annun-cio che il 3°conto energia avrebbe lasciato prestissimo il passo ad un 4° conto ener-gia, che però era ancora tutto da fare.Si è venuta a creare una situazione para-dossale in cui chi aveva già programmato

lavori e investimenti non aveva più alcuna certezza di riuscire a finire in tempo e non sapeva di quali incentivi avrebbe potuto usufruire. Invece chi doveva ancora parti-re con i progetti si è messo alla finestra ad aspettare che la nuova legge fosse fatta.Morale della favola quasi tre mesi di buio assoluto in cui le aziende si sono viste az-zerare montagne di ordinativi. Gli inve-stitori si sono spaventati e le banche, in mancanza di indicazioni finanziare chiare (incentivi), hanno chiuso i rubinetti. Il settore ha subito un duro colpo dal punto di vista dell’affidabilità.

Finalmente a maggio è arrivato il 4° conto energia, il DM 05/05/2011. Possono usufruire degli incentivi definiti nel provvedimento tutti gli impianti, di potenza non inferiore a 1 kW, che entra-no in esercizio dopo il 31/05/2011 e fino al 31/12/2016. Il 4° conto energia porta un deciso taglio agli incentivi e pone un tetto alla cifra “in-

COME COSTITUIRE UN G.A.S.: ISTRUZIONE D’USO!Facciamo il punto su quali sono i passi principali per creare nuovi gruppi nel folto panorama di leggi e leggine

Per organizzare un Gruppo d’Acquisto So-lidale (G.A.S.), la cosa principale è unire un gruppo di persone con gli stessi obiet-tivi e intenti e che condividano la filosofia dei gruppi d’acquisto (per vedere i princi-pi consulta www.retegas.org).Ogni gruppo deciderà in base alla sua sen-sibilità quali punti o principi abbracciare come punto cardine: per alcuni potreb-be essere la sostenibilità sociale, per altri i prodotti biologici, per altri la tutela del territorio e i prodotti locali, ecc... Questo gruppo di persone deciderà se rimane-re gruppo informale, cioè una coesione spontanea di persone che si uniscono per discutere e agire per un obiettivo comu-ne, ma che non ha nessun riconoscimento giuridico; oppure costituirsi in associa-zione ed essere un gruppo di persone con uno statuto condiviso e registrato all’Uffi-cio delle Entrate.Le associazioni possono essere di:- Volontariato - Promozione Sociale.Le associazioni di Volontariato sono quelle che rivolgono la propria attività all’esterno rispetto la propria base associativa. “Il volontariato è un’attività libera e gra-tuita svolta per ragioni private e personali, che possono essere di solidarietà, di giusti-zia sociale, di altruismo o di qualsiasi altra natura.Può essere rivolto a persone in difficoltà, alla tutela della natura e degli animali, alla conservazione del patrimonio artistico e culturale. Nasce dalla spontanea volontà dei cittadini di fronte a problemi non ri-solti, o non affrontati, o mal gestiti dallo Stato e dal mercato.” (da Wikipedia)

Cosa sono le APS Le Associazioni di Promozione Sociale (APS) possono essere definite quelle orga-nizzazioni in cui individui si associano per

perseguire un fine comune non di natura commerciale. Possono assumere la deno-minazione di associazione di promozione sociale:•associazioni riconosciute e non ricono-sciute•movimenti (e loro coordinamenti o fede-razioni)•gruppi (e loro coordinamenti e federazio-ni).Detto questo, è chiaro che per costituire un GAS le due strade possibili sono o di costituire un gruppo informale o di costi-tuire una APS (Associazione di Promozio-ne Sociale).Le Associazioni di Promozione Sociale

sono disciplinate dalla legge 383/2002 che stabilisce: “sono considerate associa-zioni di promozione sociale le associazioni riconosciute e non riconosciute, i movi-menti, i gruppi e i loro coordinamenti o federazioni costituiti al fine di svolgere at-tività di utilità sociale a favore di associati o di terzi, senza finalità di lucro e nel pieno rispetto della libertà e dignità degli asso-ciati”. La stessa legge esclude da questa ca-tegoria “i partiti politici, le organizzazioni

Periodi

co

Periodico

-

Periodico -

IMPATTO

ZERO

Un anno turbolento per il fotovoltaicoMolte variazioni legislative hanno creato confusione ma ora si viaggia spediti con il 4° conto energia

Buone Feste

La cucina riciclonaNon si butta nulla a tavola, e queste semplici ricette lo dimostrano

Questa nuova rubrica vuol testimoniare come sia possibile rispettare il valore di quello che ci apprestiamo a buttare, evi-tando di considerarlo come qualcosa di cui liberarsi e ripensando alle nostre cat-tive abitudini.Questa serie di ricette vuole valorizzare la cultura culinaria della nostra tradizione locale e di un mondo in cui lo spreco non esisteva. Un patrimonio che vale la pena recuperare. L’obiettivo è: smettere di pen-sare che gli avanzi siano sempre da gettare. Si può fare la differenza anche mangiando e cucinando!

In casa sistematicamente avanza del pane raffermo. I più prodigiosi lo trasformano in pangrattato per la cucina; i più pigri lo gettano nell’umido (se fanno la raccolta differenziata!). Con questa ricetta vi offria-mo un’alternativa golosa per utilizzarlo in modo… dolce!

sindacali, le associazioni dei datori di lavo-ro, le associazioni professionali e di catego-ria e tutte le associazioni che hanno come finalità la tutela esclusiva di interessi eco-nomici degli associati. Non costituiscono altresì associazioni di promozione sociale i circoli privati e le associazioni comunque denominate che dispongono limitazioni con riferimento alle condizioni economi-che e discriminazioni di qualsiasi natura in relazione all’ammissione degli associati o prevedono il diritto di trasferimento, a qualsiasi titolo, della quota associativa o che, infine, collegano, in qualsiasi forma, la partecipazione sociale alla titolarità di azioni o quote di natura patrimoniale.” Si avvalgono prevalentemente delle attività prestate volontariamente e gratuitamente dai propri aderenti, pur ammettendo la possibilità di retribuire lavoro dipendente e autonomo. Le APS si costituiscono redigendo uno statuto ed un atto costitutivo che viene registrato all’Ufficio delle Entrate (si pa-gano i bolli e le tasse, circa € 200) e poi si può richiedere il codice fiscale, o l’even-tuale partita iva se l’associazione fa scam-bi commerciali. E’ importante ricordarsi che dopo la costituzione e la registrazione all’Ufficio delle Entrate si hanno 60 giorni per presentare sempre all’Ufficio delle En-trate il modello EAS.L’Associazione di Promozione Sociale così costituita è un’associazione non ricono-sciuta; se si vuole fare un’associazione rico-nosciuta ci vuole un atto pubblico, quindi bisogna andare da un notaio e versare una quota di capitale sociale (questo implica che in caso di fallimento i presidenti delle associazioni non riconosciute rispondono con il loro patrimonio; invece nelle asso-ciazioni riconosciute il presidente rispon-de solo con il capitale sociale).

segue a pag 2

centivabile” nazionale. Ecco alcune delle novità più importanti:-la convenienza economica rimane immu-tata grazie al calo dei prezzi (dimezzati in 3 anni):- penalizzazione economica e normativa per gli impianti su terreno agricolo: ora si può destinare al fotovoltaico solo un 10 % del terreno che si ha a disposizione;- creazione del registro dei “grandi im-pianti” (su tetto quelli sopra 1 mwp e a terra quelli sopra i 200 kwp) con obbligo di iscrizione e la non certezza di rientrare nel budget incentivabile;- ottimo incentivo per chi smaltisce amian-

to (5 centesimi in più ogni kwh prodotto nei 20 anni di incentivazione);- incentivi in calo ma già fissati fino a tut-to il 2013 (per il 2012/2013 previsti 1° e 2° semestre); ad ogni semestre si cala ma i prezzi stanno seguendo il calo degli in-centivi- dal 2014 si passerà ad un incentivo “om-nicomprensivo” di cui si parlerà nei pros-simi anni.Quindi avanti tutta e alla svelta! Con il ritmo di installazioni in atto in Italia stia-mo velocemente arrivando alla cifra limite incentivabile prevista dal conto energia (si prevedeva di arrivarci nel giro di molti anni e invece sembra che siamo già vicini all’obbiettivo).La bella notizia è che se tutto continuerà senza intoppi potremmo arrivare presto alla famosa grid parity, ovvero il fotovol-taico sarà conveniente anche senza incen-tivi.[Luca Ricci - RiGAS e socio fondatore coop

Poco di buono]

Torta dolce di paneIngredienti:• 200 gr di zucchero di canna• 500 gr di pane raffermo grattugiato• 100 gr di cacao amaro• 100 gr di uvetta• Mezzo lt. di latte• 500 gr di burro• Una dozzina di amaretti

Ammollate il pangrattato nel latte per un’ora e poi strizzatelo bene. Ammorbidi-te l’uvetta in acqua tiepida. In una terrina unite il pane, il cacao, 1 hg di zucchero, gli amaretti sbriciolati e il burro ammor-bidito. Imburrate una tortiera, versate il composto e spolveratelo con il rimanente zucchero. Mettete in forno a temperatura medio-alta per un’ora circa.Alcuni aggiungono mandorle, pinoli e noci, altri castagne arrostite, altri ancora il cioccolato fondente.

Aiutateci a diffondere la cultura della cu-cina riciclona, trascrivete e inviateci la vo-stra ricetta fatta con gli avanzi: potrà essere inserita nella prossima edizione di questa rubrica! [email protected]

[Barbara Martini]

www.atuttogas-online.it

La Redazione del giornale augura a tutti i Gasisti, e a quelli che magari lo

diventeranno, un Felice Natale e un Sereno Anno Nuovo!

Incontriamo i ProduttoriUna “golosità solidale” per aiutare Onna,paese-simbolo del terremoto in Abruzzo

A pag. 3

A tutta spina!Sempre più diffusi i negozicon i distributori alla spina

A pag. 4

Novembre-Dicembre2011

Andrea Bizzocchi è l’autore di un libro illustrato per bambini Lettera da Babbo Natale (Macro Junior, 64 pag., 9,80 euro) in cui viene raccontata una favola educati-va sull’importanza di celebrare un Natale senza sprechi. Abbiamo chiesto il suo pun-to di vista sul Natale e dintorni.Cosa vuol dire celebrare un Natale ver-de? Celebrare un Natale verde significa vivere un Natale con una attenzione ed una con-sapevolezza verso l’ambiente. Significa dunque rimettere in discussione tutto ciò che noi consideriamo “normale” dei Na-tali che abbiamo sempre vissuto e provare a viverne altri con una coscienza critica. Questo vale per gli aspetti più meramente concreti, come il cibo, i regali, le confe-zioni ecc. e direi anche e soprattutto per gli aspetti più “spirituali” di questa festa. Il Natale non dovrebbe essere la festa del consumismo più sfrenato, ma semmai l’e-satto opposto. Dovremmo rivalutare altri aspetti, come ad esempio quello relaziona-le, sia in famiglia che con gli amici. Se si coglie la vera essenza del Natale, cosa che non dovrebbe essere troppo difficile, tutto ci porta a ridurre i nostri consumi o perlo-meno ad effettuarne di più sostenibili (ad esempio un gioco educativo in legno pro-dotto in Italia piuttosto che uno in plasti-ca prodotto in Cina). A quel punto stiamo già compiendo dei passi significativi nella direzione di un Natale verde.Spesso le persone hanno l’errata sensa-zione che un Natale più sostenibile vo-glia dire eliminare dal Natale l’atmosfe-ra di festa. Cosa vorresti dire a chi teme di dover rinunciare a celebrare il Natale? Come ho detto sopra, è l’esatto opposto. Natale significa amore, condivisione, ri-spetto, tempo da dedicare alla famiglia e agli amici e anche a chi ha bisogno, tutte cose che non hanno nulla a che fare con il rito del regalo confezionato e costoso. Io credo che se tu passi del tempo a costruire una casa per le bambole in legno assieme a tua moglie, la decori e la pitturi, quel

Ecologico e sostenibile, finalmente un Natale verde!Abbiamo intervistato l’autore di un libro anomalo, rivolto ai bimbi per far capire loro che Babbo Natale può essere anche ben altro che solo regali e sprechi

COME COSTITUIRE UN G.A.S.: ISTRUZIONE D’USO!

La chimica nel piatto o sulla pelle,come conoscerla ed evitarla

Quella tassa è una truffa!Va chiesto il rimborso del 10% dei 10 anni retroattivi per la tariffa sui rifiuti solidi urbani

Quando la lattuga… fa la rivoluzione!

regalo vale mille volte di più della casetta della barbie in plastica. E i bambini que-sta cosa la sentono: sentono che i genitori hanno messo tempo e amore nella casetta di legno.Tu hai due figlie piccole. È difficile far capire loro l’importanza di celebrare un Natale verde? A volte sì, è inutile negarlo. Io e la mia famiglia viviamo in parte fuori dal siste-ma ma non del tutto, cosa che personal-mente non troverei neppure troppo giusto nei confronti delle mie figlie. Io credo che sia giusto insegnare ad un bambino che ci sono sempre diversi modi di fare le cose e vivere la vita. E questo vale anche per il Natale ovviamente, che non deve esse-re regali per forza. Per cui si parla ai figli e si spiega loro il motivo delle scelte di mamma e papà. Non sempre capiscono, è normale. Del resto ti scontri con un ap-parato massmediatico particolarmente ag-gressivo, e neppure amici e parenti spesso

aiutano. Inoltre ogni bambino, ogni persona, è pri-ma di tutto un essere umano unico e irri-petibile, e quindi ognuno di noi dovrà fare la sua strada e decidere come vuol condur-re la propria vita. Il fatto è che se in que-sto sistema non si insegna niente ai pro-pri figli, il sistema sceglierà per loro. Dire no ad un bambino è la cosa più difficile. Però quando si passa del tempo con loro, spiegando e motivando le proprie scelte, i bambini istintivamente sanno che dietro quei “no” c’è tanto amore, mentre sanno che dietro al regalo, magari comprato in fretta e furia c’è del vuoto e spesso sensi di colpa. Le anime pure, e ogni bambino è e ha un’anima pura, sa esattamente quando dietro ad un atteggiamento c’è amore.Cosa vorresti augurare alle persone di trovare sotto l’albero? Il coraggio di guardarsi dentro, vedere cosa c’è che non va nelle nostre vite, e infine ancora di trovare il coraggio di cambiare.

vai che vai beneaccettabileci potrebbero essere dei problemi ma, tutto sommato si può chiudere un occhio soprattutto se il componente è alla fine degli ingredienti;problema, se ne sconsiglia l’uso a meno che sia il solo componente in rosso o che sia presente in misura minore (cioè elencato alla fine della lista INCI)inaccettabile

segue da pag.1L’APS (Associazione di Promozione Socia-le) può aprire un conto corrente bancario intestato all’associazione, può prendere in affitto locali e intestarsi utenze, può fare accordi con le amministrazioni, può par-tecipare a bandi e concorsi e richiedere fondi sia italiani che europei.Un registro nazionaleLa legge istituisce un registro nazionale e prevede dei registri regionali, provincia-li e comunali ai quali è necessario essere iscritti (normalmente l’iscrizione avviene dopo un anno dalla costituzione dell’asso-ciazione presentando la relativa domanda e modulistica) per poter godere delle age-volazioni della legge e per poter stipulare convenzioni con enti pubblici. Molti co-muni a tal proposito hanno dei registri ai quali le associazioni del territorio possono iscriversi ed avere un accesso privilegiato e gratuito alle strutture presenti in loco: esempio le sale pubbliche.Le A.P.S. avranno l’obbligo di gestirsi come tutte le associazioni, quindi princi-palmente tenuta libro soci e bilancio fina-le d’esercizio.Il fenomeno dei GAS è stato per la prima volta regolamentato dalla Legge Finan-ziaria 2008, il cui Art. 1, comma 266 ci offre la definizione dei “gruppi di ac-quisto solidale” di consumatori come:“Soggetti associativi senza scopo di lucro co-

stituiti al fine di svolgere attività di acquisto collettivo di beni (ma non di servizi) e di-stribuzione dei medesimi, senza applicazio-ne di alcun ricarico sul prezzo di acquisto della merce, esclusivamente agli aderenti, con finalità etiche, di solidarietà sociale e di sostenibilità ambientale, in diretta attuazio-ne degli scopi istituzionali e con esclusione di qualsiasi attività di somministrazione e di vendita, cioè di commercio all’ingrosso o al dettaglio, sempre di beni”.In sintesi questa legge ci dice che un Gruppo d’Acquisto Solidale costituito in associazione può distribuire i beni solo tra i suoi associati e non a terzi, non può far rincaro sui prezzi d’acquisto, deve rispet-tare le finalità dell’associazione, non può fare attività di vendita (quindi non si può fare magazzino).Infine le associazioni sia di promozione sociale che di volontariato possono rice-vere donazioni e anche il 5x1000 (queste informazioni sono da ritenersi valide fino a fine luglio 2011, non si conoscono i cambiamenti che verranno introdotti con la nuova finanziaria).Dopo aver fatto questa ampia, ma pur-troppo non esaustiva panoramica (la ma-teria è varia e complessa) sul prossimo numero vi scriverò l’esperienza del nostro G.A.S.

Federica Neri [ViVèGAS]

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Spiritualità

Se come il sottoscritto anche voi odiavate chimica a scuola, adesso c’è un’occasione ghiotta per avere una sorta di rivincita. Viene dal sito www.biodizionario.it che ci permette di capire cosa finisce di chimico nel nostro piatto, sui nostri capelli, sulla nostra pelle ecc… ecc… Insomma, una chimica spiegata anche a chi di chimica non capisce un’acca ma in questo modo la conosce e, se necessario, la evita!L’idea è di Fabrizio Zago “chimico industriale, consulente Ecolabel, obiettore di coscienza, quando si rischiava la galera” – come lui stesso si definisce nel sito.Nel sito trovate tutte le istruzioni sul come decifrare quello che potete leggere in tante etichette e una tabella vi riassume in estrema sintesi (ma molto pratica) quello che c’è da sapere sul singolo componente chimico. Prendete, per esempio, il flacone di doccia-schiuma che usate di solito. Leggete l’etichetta e scrivete nello spazio apposito del sito gli ingredienti del prodotto. Vi apparirà una sorta di semaforo come lo riproduciamo qui a parte che dà una classifica di pericolosità o meno al singolo ingrediente. Può capitarvi (come è capitato al sottoscritto) di capire di avere in mano

Nel mondo ci sono 800 milioni di contadini urbani che coltivano tra il 15 e il 20% del cibo consumato. Sono concentrati soprattutto nei paesi in via di sviluppo, ma sono sempre di più i giovani e le famiglie che nel ricco nord vogliono riconquistare gli spazi delle città e soprattutto ripensare il rapporto con quello che mangiano. Accanto a questo esercito armato di zappa, che fa rivivere aree dismesse, si dedica all’orto, e realizza fattorie sui tetti, cresce il numero delle persone che acquistano diversamente affollando i mercati a filiera corta, entrando a far parte di un gruppo di acquisto, sottoscrivendo servizi di vendita diretta. Sono i nuovi cittadini del cibo,

consumatori che vogliono ribellarsi a un sistema all’apparenza efficiente, in realtà tutt’altro che perfetto, raccontati nel libro di Franca Roiatti “La rivoluzione della lattuga. Si può riscrivere l’economia del cibo?” (Egea, 216 pagg., 20 euro in formato cartaceo, 11,99 digitale).

Il mercato del cibo, dalla commercializza-zione delle sementi alla distribuzione dei prodotti commestibili, è in mano a poche potenti multinazionali e grandi catene di supermercati. Un sistema globalizzato che ha tagliato il prezzo di quello che mettiamo nei piatti. Ma, a quale costo? Nei paesi avanzati ci si ammala di cibo e si sprecano tonnellate di alimenti, mentre nei paesi poveri quasi un miliardo di persone continua a morire di fame. La Terra è esausta anche a causa dell’agricoltura che si nutre di petrolio, risorsa scarsa e inquinante.

Il libro tenta di dare una risposta attraverso un viaggio tra realtà molto diverse tra loro: dagli orti senza petrolio dell’Avana a quelli creativi di Nairobi, le fattorie sociali di Detroit e i tetti coltivati di New York, le parcelle (ex) abusive di Torino e le aiuole improvvisate di Todmorden in Gran Bretagna. È un racconto di come le città del mondo stanno reagendo di fronte alla travolgente passione di tutti coloro che sono intenzionati a ritrovare il legame con la terra, strappandola al cemento. La storia dei nuovi patti tra i centri urbani e la campagna, che si stringono in Francia, a Milano, Bologna, Pisa, nei quali chi compra il cibo si assume la responsabilità di ascoltare la fatica di chi lo produce.

La Cassazione ha finalmente stabilito che la tassa sui rifiuti solidi urbani è di fatto una tassa e non una tariffa; di conseguenza hanno applicato l’IVA su un importo dove non doveva essere applicata in quanto ap-punto “tassa”. Pertanto tutti gli utenti hanno diritto al rimborso del 10% dei 10 anni retroattivi; inoltre controllando sul sito della Feder-consumatori (www.federconsumatori.it) si deduce che chi richiede il rimborso (che come al solito arriverà, lentamente ma arriverà) bloccherà di fatto l’iva sulle prossime fatture. Chi non lo fa si troverà a continuare a pa-gare tutto come prima perché, come capi-ta solo in Italia, gente come anziani o fasce inferiori che non conoscono i loro diritti non ne usufruiscono in automatico, ma solo se se ne accorgono e fanno richiesta. Fate girare comunque tale comunicazione perché, come spesso avviene, i mezzi di comunicazione non ne parlano sufficien-temente.

AFORISMA“Avvicinandosi il 25 dicembre, decine di migliaia di teneri abeti vengono strappa-ti dai boschi della Penisola per allestire il tradizionale albero di Natale. Ogni anno lo scempio si ripete, tra la generale indifferenza. Soppresso l’ Ente protezio-ne animali, figuriamoci se qualcuno ha voglia di proteggere gli alberi. Diciamo la verità: la sola pianta che interessi all’ italiano medio è la pianta stabile.”

Indro Montanelli

una sorta di bomba chimica che vi date addosso senza mai averci pensato prima. Il “giochino” potrebbe continuare con molte altre cose che avete in casa, e non è detta che sia proprio un divertimento. Ma almeno da adesso non si può più dire che non lo sapevamo!

[Ivano Barocci]

Nell’autunno 2010 Jessica, iscritta al Ri-Gas (Rimini) proponeva via mail a tutti gli iscritti un’iniziativa di “golosità solida-le” per sostenere Dolci Aveja, una picco-la pasticceria artigianale situata a un chi-lometro da Onna, epicentro del terribile terremoto che il 6 aprile 2009 ha profon-damente ferito L’Aquila nelle sue mura, e i suoi abitanti nel cuore. Entrava così nelle nostre case il commovente SOS con cui la titolare Maria Teresa raccontava il dram-ma vissuto personalmente… e di lì a poco anche i suoi sorprendenti e morbidissimi pasticcini di pasta di mandorla e nocciola (al naturale o arricchiti con originali ab-binamenti di sapore), i biscotti e i liquori del bosco. Grazie al passaparola, la fama di queste bontà si è diffusa rapidamente e ha permesso di inserire Aveja come pro-duttore in alcuni Gas della provincia. La loro qualità non poteva passare inosservata in una regione come la nostra, ben nota per la sua cultura gastronomica! Tuttavia, l’incontro più toccante è stato quello con Maria Teresa, donna solo apparentemente fragile, così minuta accanto a suo marito e ai suoi figli, in realtà appassionata e te-nace: attraverso le sue mail e le sue parole abbiamo “sentito” il dramma di L’Aquila e di una regione abbandonata a se stessa, abbiamo provato le sensazioni del dopo terremoto, lo sconforto che ha colto le persone in questi due anni, ma soprattutto l’incomparabile voglia di rinascita. Maria Teresa, attraverso di te abbiamo com-preso l’orgoglio degli Aquilani, caparbi nel dimostrare amore immenso per la loro città. Anche se capiamo che la ferita è ancora aper-ta, ti va di raccontare cos’hai provato quel 6 aprile 2009? Sappiamo che quando sei scesa in laboratorio e cercavi di assimilare il disastro che avevi davanti agli occhi, il tuo primo pensiero è stato per i tuoi dipendenti, fortunatamente tutti vivi… e a loro hai fatto una promessa.

VISP(o)... ovvero Persona Veramente Impegnata nella Sostenibilità

Una “golosità solidale” per aiutare OnnaNel paese epicentro del terremoto aquilano c’è la pasticceria Dolci Aveja, diventata produttore eccellente di molti Gas

Una proposta per facilitare la vita dei Gas!

Ofelia Tuttotorna: l’atelier del riusoTante idee e fantasia da Federica e Giulia per oggetti che hanno due, tre vite e sempre belle, divertenti e soprat-tutto utili. E una volta al mese c’è lo... swap party!

Le 99 fontane, monumento simbolo de L’Aquila

Maria Teresa e suo marito

Come già migliaia di volte ho avuto modo di raccontare a te e a tutti voi che ci sie-te stati vicino, ognuno a suo modo, mi sono presa un impegno morale con i miei

collaboratori, un impegno a non mollare, a non farci prendere dallo sconforto, un impegno a non affidare solo ad altri la no-stra ripresa, la nostra ripartenza, il nostro

Incontriamo i produttori

Una bottega piena di creazioni che si sono ribellate al proprio destino: oggetti sfuggiti al loro uso quotidiano per ricominciare a vivere da capo, in bilico tra origine e origi-nalità. È la filosofia di ‘Ofelia Tuttotorna’, atelier di prodotti realizzati con materiali di scarto, aperto la scorsa primavera in via Fra Michelino a Cesena dalle giovanissime Federica Giordani e Giulia Lambertini. “Il nostro è un laboratorio di artigianato contemporaneo che insegna a recuperare e a plasmare in modo etico tanto i mate-riali quanto le emozioni, rispettando l’am-biente naturale — spiegano le due ragazze 28enni, ex compagne di università a Ri-mini—. Ofelia è l’unione dei nostri nomi, Federica e Giulia, mentre Tuttotorna è per il riciclo: gli oggetti possono avere una se-conda vita, come i materiali.”Qui si trovano oggetti di design e accessori realizzati da eco-brands. Come i pouf co-lorati provenienti dallo sfrido delle solette per le scarpe, attacapanni realizzati con vecchie palle da biliardo e scarti di teck da yacht, anelli realizzati dai tagli di vecchi piatti di ceramica o con ferri in alluminio per lavorare la lana, shopping bag fatte con una vecchia camera d’aria. «Il comune denominatore dei prodotti che vendiamo sono recupero e sostenibilità - dicono Federica e Giulia, laureate in tecniche del costume e della moda - . Non solo nella merce, anche nell’allestimento, per il qua-le stiamo usando tutto materiale di riuso:

futuro. Ho continuato in questi due anni a trascurare tutto il mio privato per essere fedele a quell’impegno, che sento un do-vere non solo verso di loro ma verso tut-

ta la mia città. Con loro da quel giorno conduco una battaglia per salvare la no-stra storia e il nostro futuro attraverso il lavoro, senza assolutamente vergognarmi

di averlo a volte anche elemosinato.Purtroppo di L’Aquila non si parla più sui mass-media. Cos’è cambiato? Siete riusciti a tornare d una relativa normalità?Questa parola, quasi scontata per mol-ti, per noi ha perso il suo significato. Ci siamo abituati a convivere con un’amara e quotidiana emergenza, con la precarietà costante, con un sistema di vita aberrante che temiamo possa entrarci dentro come una malattia di cui sarà difficile liberarci, cambiando così le nostre vite, le nostre abitudini, la nostra anima nel profondo irrimediabilmente, permettendoci solo di sopravvivere. Ognuno di noi sta provan-do a riconvertirsi, pur di farcela, per non soccombere, con tutto ciò che ha compor-tato nei rapporti umani, e sociali… Siamo un altro popolo, così in pochi secondi un territorio è stato stravolto profondamente con tutta la sua gente.Sappiamo che state lavorando al restauro della Fontana delle 99 cannelle, simbolo di L’Aquila nel mondo.Certo da qualcosa bisogna ripartire. Le 99 cannelle sono da anni il nostro marchio, ci sarà una ragione?! Con trentacinque anni di duro lavoro pensiamo di rappresentare la storia dei dolci aquilani, quindi quale immagine migliore per rappresentarci? Visto che ormai ci hai preso per la gola, puoi spiegarci il segreto dei tuoi prodotti più ca-ratteristici?I nostri dolci in tanti anni hanno saputo dire da soli molto più di tante parole, la-sciando un ricordo e un gusto profondo in molti nostri clienti ed amatori. Dopo il sisma, la scelta è stata obbligata: andare avanti senza esitazioni e puntare sulla qua-lità, restando fedeli alle nostre tradizioni.E da lì la scelta del cioccolato puro, la sele-zione ancor più accurata delle materie pri-me, la cura dell’immagine della azienda e delle sue confezioni, la creazione di nuovi prodotti nel rispetto della grande tradizio-ne aquilana. Ed eccoci qui, dopo quasi tre anni, ancora in un equilibrio molto preca-rio a presentarci senza veli, con la nostra voglia di farcela, malgrado tutto…

[Agnese Moretti - Angela Campidelli]

ASPIC e GAS:un contatto naturale.

Dai residui organici domestici, alla raccolta differenziata casalinga dell’organico di qualità, al compost domestico o industriale di qualità, all’agricoltura (meglio se locale e biologica), ai prodotti dell’agricoltura che consumiamo e i cui residui sono una risorsa da non sprecare, il sistema Sumus® ottimizza ogni fase di questo ciclo del rifiuto organico.

È composto da sacchetti brevettati in carta riciclata al 100%e dal cestello aerato.

I sacchetti sono certificati compostabili a norma di legge.

Usati insieme al cestello Sumus®, evitano i cattivi odori e il formarsi dei liquami perché la carta respira e in questo modonon si verifica l’effetto “marcio” che si ha con le pattumiere chiuse o con i sacchetti in plastica o in altro materiale.

Aspicè catena di custodia

FSC e PEFC.Sumus®: il sistema più efficace e virtuoso per la raccolta dei rifiuti umidi domestici.

Per maggiori informazioni: www.aspicsrl.com/gas

abbiamo usato la legna caduta a terra nelle grandi nevicate di marzo mentre il banco-ne è fatto con una vecchia cassa di legno con cui si imballavano le caldaie». E la fantasia non manca a questi nuovi ar-tigiani del riuso. «Abbiamo scelto i forni-tori soprattutto tramite internet, scopren-do che anche nel nostro territorio esistono giovani artigiani attenti alla naturalità dei materiali», sottolineano.Il cartone, in particolare, la fa da padro-ne: talmente duttile da poterci comporre simpatici orologi a muro e complementi d’arredo decorativi. E poi shopping bag per tutti i gusti: quelle vintage realizzate con un mix di carta e plastica, e quelle coloratissime fatte con tappetini per la va-sca da bagno e scarti dei teloni. E poi c’è una linea pensata apposta per i più pic-cini, con giochi di cartone, pupazzi fatti con ritagli di tessuto, body e bavaglini in cotone naturale. Non solo vendita, ‘Ofelia Tuttotorna’ am-bisce a diventare un punto di riferimento per tutti gli appassionati del riciclo. Una volta al mese il negozio ospita gli ‘swap parties’, in cui si possono barattare capi di abbigliamento che non si usano più, e a breve partiranno corsi artistici su cartone e legno. Per informazioni: tel. 0547.481410 www.ofeliatuttorna.com.

[Francesca Siroli]

Da circa un paio d’anni, insieme ad alcuni amici, abbiamo deciso di creare un’asso-ciazione (Gaia è il nome) che ci permet-ta di contribuire alla diffusione di stili di vita sostenibili, alla riscoperta dei profu-mi e dei sapori del proprio territorio, alla crescita culturale e, prima di tutto, all’in-contro tra le persone che quel territorio lo abitano.Per questo motivo, da circa un anno, stia-mo lavorando ad un sistema che renda più semplice la gestione finanziaria e logistica dei gruppi e, soprattutto, più semplice ini-ziare ad acquistare con i Gruppi Gas.Gaia per i GAS si occuperebbe di: forni-re un inquadramento giuridico e fiscale; gestione e manutenzione del sito (lascian-do la possibilità ai vari gruppi di acqui-sto di gestirsi da soli le proprie pagine e forum); gestione della contabilità (l’idea è di rendere automatica o quasi tutta la rendicontazione, fornendo uno strumen-to più semplice da leggere ed interpreta-re rispetto all’attuale file excel); gestione degli ordini più semplice e chiara sia per chi fa il ritiro che per il produttore stesso; ridurre la quantità di mail giornaliere rice-vute tramite l’organizzazione in forum per argomento e per gruppo; acquisire rap-presentatività nei confronti delle autorità territoriali.In sostanza, vorremmo caricarci sul grop-pone la parte burocratico/organizzativa e lasciare ai Gasisti quelle che sono le atti-vità per cui nascono. Se qualcuno di voi è interessato, vi prego di contattarmi, sarò felice di spiegare più nel dettaglio ciò di cui abbiamo bisogno. Il link al sito è : http://gaiasocial.ning.com/

[Davide Crescentini]

Brocche filtranti vs depuratori d’acqua: danni o benefici?Ci sono molte soluzioni disponibili a chi vuole migliorare l’acqua del rubinetto. Ma a chi dare ragione? E voi che ne pensate?

Tutti ci dicono che l’acqua del rubinetto è controllata, sicura e di buona qualità, ma permangono comunque i dubbi de-gli italiani che sembrano crederci poco. Il business delle acque in bottiglia intanto continua a salire e i dati ci dicono che nel 2010-2011 noi italiani abbiamo mantenu-to il primato europeo di consumo dell’ac-qua in bottiglia con 192 litri/abitante, più del doppio rispetto alla media europea

(rapporto Beverfood). Chi non si affida alla bottiglia si lancia in soluzioni alterna-tive come le caraffe filtranti, ora tanto di moda anche per la grande pubblicità, dal costo di € 20 circa ad altre soluzioni più costose come l’osmosi inversa. riassumen-do i sistemi sono dal più economico al più costoso: caraffe filtranti, filtri a carboni attivi, addolcitori d’acqua (filtri a scambio ionico), microfiltrazione, osmosi inversa.

Ognuna di queste soluzioni offre vantag-gi e svantaggi di fondo, secondo alcuni esperti (ad esempio, Giorgio Temporel-li, fisico ed esperto di acque di consumo umano - www.giorgiotemporelli.it/) non puliscono, ma al più migliorano il gusto di ciò che beviamo. Secondo il medico omeopatico (dott. Roberto Antonio Bian-chi, Casa Salute di Crema - www.casasa-lute.com) l’osmosi inversa è il sistema che

più tutela la salute perché l’acqua risulta molto più depurata e pulita per il nostro organismo.Mandateci la vostra opinione e la vostra esperienza in merito. Un confronto tra ga-sisti su questi argomenti è più che mai in-teressante e proficuo. Nei prossimi numeri analizzeremo ogni singolo sistema per sco-prirne vantaggi e criticità.

[La redazione]

Caraffa filtrante Microfiltrazione

Federica e Giulia e (sopra) una parte del loro atelier

A tutta spina: l’ecologia in venditaSempre più diffusi i negozi con distributori alla spina per i più diversi prodotti, bypassando imballaggi e sprechi vari

Un cuore di maglia grande così!!

Stiamo diventando tutti sempre più gre-en, cioè sensibili alle tematiche ambientali ed ecologiche, sempre più attenti alla qua-lità e alla provenienza degli alimenti con cui ci alimentiamo, alla sostenibilità in genere dei nostri consumi sia alimentari che non, in termini di impatto ambientale e anche sociale. In questo scenario sempre più verde stanno facendo la loro appari-zione negozi e distributori di prodotti alla spina. Effecorta, Negozio Leggero, Ali-mentari Point, Al kilo-metro 70 e l’ultimo nato Pesonetto, sono i nomi delle prime e uniche (al momento) 5 realtà commercia-li presenti in Italia, che hanno in comune un nuovo sistema di vendita, quello che ai tempi dei nostri nonni era invece la norma: la vendita di prodotti sfusi e alla spina.

Un grazie a...Un sentito ringraziamento da parte della redazione tutta, al mitico GAS Malate-sta di Cesena www.gasmalatesta.net per il suo sostegno economico (e spirituale) al giornale! Un bel regalo di Natale davvero!

(MERCATI DEL CONTADINO)

IMOLA: Mercatino biologico “Mercol bio” presso Centro sociale “La Stalla” via Serraglio, Imola, tutti i mercoledì dalle 16.30 alle 19.30RAVENNA: MARTEDI’ GRAS tutti i martedì sera - Casa Spartaco - Via Chiavica Romea, 88Gras - Gruppo Ravennate di Acquisto Solidale, www.spartaco.org/grasMERCATINO DEL BIOLOGO terzo fine settimana di ogni mese; primo fine settimana di ogni mese da gennaio a maggio e da ottobre a novembre; primo e secondo fine settimana di dicembre; tutti i venerdì dal penultimo di giugno al secondo di settembre - Via Diaz, Ilaria Bonatesta Comune di Ravenna, Tel. 0544/482028LUGO: BIO MARCHE’ tutti i venerdì 16.30 - 20.00 - Logge del Pavaglione - ang. Piazza Trisi Fernanda Useri - Associazione Eco, Aiab, Comune di Lugo, Poderi di Romagna Tel. 347/3230485FAENZA: BIO MARCHE’ tutti i lunedì sera - Via Corbari - ang. Via Emiliani (in estate), Via Canal Grande, 44 (in inverno) info: Christian Grassi Poderi di Romagna, www.poderidiromagna.it, Centro Comm.le Capuccini, il lunedì 16.30 - 20.00FORLÌ: P.zza Alighieri, sabato 07.30-12.30FORLIMPOPOLI: MERCATINO BIOLOGICO tutti i giovedì mattina - Largo Paolucci de Calboli, giovedì 7.30 - 12.30 referente: Pietro Venezia, Associazione Antichi sapori e vecchi mestieri di Romagna, Prober, Comune di Forlimpopoli Tel. 0547/335281CESENA: Piccolissimo mercatino del biologico tutti i mercoledì sera - Magazzino Parallelo - Via Genova, 70 (Zona Ex Mercato) 18.30 - 21.00 Fabio ed Erika Tel. 349/2202612 - 339/7773819 Lungo fiume Savio, Viale IV Novembre, tutti i mercoledì e sabato, 07.30 - 13.00SANTARCANGELO: sabato mattina (Parcheggio Francolini)RIMINI: venerdì mattina, parcheggio Sartini, centro storico tra la Rocca e Ponte TiberioGEMMANO: mercoledì mattinaS.GIOVANNI IN M.: lunedì mattinaRICCIONE: venerdì mattina (via Manin, traversa V.le A.DiazREPUBB. SAN MARINO: giovedì a Borgo CASOLA VALSENIO (RA): tutte le domeniche dei mesi di giugno, luglio ed agosto dalle ore 14,00 alle ore 19,00 nel parcheggio di via Roma all’incrocio con via Gramsci in zona “Buratta”.BAGNACAVALLO (RA): via Mazzini, il martedì 16.30-19 (ogni 15 gg)

Per segnalare la nascita di nuovi Farmer Market scrivere a: [email protected]

Per spazi [email protected]

La redazione specifica che il giornale si sostiene esclusivamente con gli spazi pubblicitari e che questi sono resi disponibili a realtà commerciali legate o vicine al mondo dei G.A.S. che rispondono a principi etici di ecosostenibilità e solidarietà. Per le altre nuove realtà che si vogliono presentare sarà cura della redazione, in collaborazione con i G.A.S., valutarne l’inserimento.

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Farmer’s Market Come iscriversi al gas piÙ vicino a te!VILLA VERUCCHIO VivèGAS [email protected] - www.vivegas.it

BELLARIA IGEA MARINA GAS per l’Uso Stefano Pompili: [email protected]

MISANO ADRIATICO GAS Misano Sara Zanni: [email protected]

REP. S.MARINO GASmarino Cristina Conti: [email protected] www.gasmarino.org

PESARO [email protected] www.gaspesaro.org

URBINOGASU Francesco Serafini: [email protected]

RAVENNA GRAS [email protected] - www.spartaco.org/gras

LUGO LuGASGiuliano Gentilini: [email protected] gaslugo.wordpress.com

IMOLAGAS [email protected]

FORLÌInGASati Paolo Ricci: [email protected] Monica Benini: [email protected] www.gasgas-fo.org

CESENADai GAS Malatesta Franco Sirri: [email protected] www.gasmalatesta.netDaiDeGASCaterina [email protected]

BERTINOROGas del ColleMonica Casadei: [email protected]

FORLIMPOPOLIBarcoGAS Appena nato!Carlo Rondoni: [email protected] cell. 3409716539

SANTARCANGELOAtuttoGAS Roberto Zanni: [email protected]

RIMINI RIGAS Luca Alberti: [email protected] www.riminigas.org

FAENZAGASFAENZASoviet: [email protected]

ZONA RUBICONE GAS RUBICONE Barbara Montanari:[email protected]

Se cerchi un GAS in un’altra città clicca qui: www.retegas.org, www.economia-solidale.org

Vi ricordiamo che il giornale è distribuito presso tutti i Gas elencati qui sopra e negli uffici di informazione turistica (IAT) delle stesse città. Puoi richiedere di ricevere a casa tua il giornale con un piccolo rimborso spese. Info: [email protected] - Tel. 0547 345238.

Registrazione al Tribunale di Forlì n. 29/010 del 04 Settembre 2010

Direttore Responsabile: Giorgio Gustavo Rosso Proprietà: Associazione Movimento Impatto Zero Onlus di CesenaLa Redazione: Ivano Barocci, Simona Empoli, Paolo Marani, Barbara Martini, Federica Neri, Elisa ZangariHanno collaborato: Angela Campidelli, Davide Crescentini, Claudia Lombardi, Agnese Moretti, Luca Ricci, Francesca SiroliGrafica: Luca GardelliImpaginazione: Mexa Solution - CesenaStampato da WAFRA - Cesena (FC) Stampa con inchiostri per alimenti su carta riciclata ECF con energia da fonti rinnovabili.

Per contattare la redazione:[email protected]

Avete mai sentito i racconti dei vostri non-ni e delle vostre mamme che andavano a comprare le sigarette sfuse, il sale, la farina, i fagioli e la pasta sfusi a peso? Ora è di nuovo possibile grazie a questi negozi che si propongono di vendere (quasi) tutto alla spina e sfuso, dalla pasta, alle farine,ai cereali, al vino, ai detergenti, al cibo degli animali, fino al sapone solido! I negozi di Effecorta (Lucca), Al kilo-metro 70 (Fer-rara)e di Pesonetto (Pesaro), oltre alla ven-dita alla spina propongono anche prodotti biologici di alta qualità e di provenienza locale, hanno un loro codice etico e la possibilità di scegliere tra prodotti più eco-nomici e quelli di qualità eccellente, por-tandosi da casa il proprio contenitore op-pure scegliendo sacchetti compostabili per l’acquisto, il tutto all’insegna dell’eticità e del rispetto dell’ambiente. Ma quali sono i vantaggi di un acquisto in questi empori dello sfuso di nuova generazione? Secon-do un’indagine di Federconsumatori, sce-gliendo i prodotti alla spina al posto di quelli confezionati, una famiglia italiana può arrivare a risparmiare fino a 64 euro al mese, ovvero circa 774.58 euro all’an-no. Eliminando scatole, bottiglie, confe-zioni e flaconi, che occupano il 50% dello

spazio nella nostra spazzatura, non solo il prodotto ha un prezzo notevolmente infe-riore, ma si inquina di meno. Acquistando prodotti sfusi e riciclando i propri conte-nitori, si calcola infatti che, in un anno, si risparmiano in media 750 mila confezio-ni, non male per un paese come il nostro che ha una media di rifiuti procapite an-nua pari a 541 kg, che finiscono perlopiù negli inceneritori e quando va meglio nelle discariche. I benefici dell’acquisto presso questi negozi sono diversi quindi: si rispar-mia sui prodotti di qualità, la filiera è corta e il trasporto è minimo inquinando molto meno, favoriscono l’economia locale e una spesa consapevole a impatto (quasi) zero.Qualcuno si chiede se questi negozi favo-riranno o indeboliranno i GAS: noi della

redazione crediamo che debbano entrare in sinergia fra loro e favorire il territorio, il biologico e la riduzione dell’inquinamen-to da più fronti, proponendo una spesa consapevole accessibile a tutti, gasisti e non. Il problema della riduzione degli im-ballaggi rimane infatti un problema consi-stente anche per i GAS che, esclusi alcuni produttori come quelli per il vino, per la frutta e verdura, devono comunque fare i conti con gli imballaggi non evitabili di diversi prodotti come la pasta, i formaggi, la carne, i detergenti per via del trasporto e della loro conservazione. Forse il nego-zio alla spina potrebbe essere un utile al-leato per i GAS per limitare il packaging del fresco pur mantenendo intatta la sua struttura organizzativa e aggregativa che lo contraddistingue. Nel frattempo buona spina a tutti.

Anche a Cesena sarà presto attivo un negozio di questo genere, ti piacerebbe partecipare al progetto della sua realizzazione o farne parte? Per richiedere informazioni in me-rito contattare: [email protected] tel. 349.3207788

[Barbara Martini, redazione]

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Appello a chi sa cucire bene con la macchina da cucire

Servono tanti piccoli body per neonati prematuri che sono nelle incubatrici dei no-stri ospedali italiani.Cuore di Maglia sarebbe lieto di riceverne tantisssssimi e di consegnarli a destinazio-ne. Sono body piatti che vengono avvolti sul bébé senza dare intrigo a tutti i cateteri e alle attrezzature mediche. Andate a leggere il post e divulgate il più possibile questa stupenda iniziativa. Invitate e coinvolgete le vostre amiche.Grazie mille, anche a nome di Cuore di Maglia.

[Claudia Lombardi]

Vi ricordiamo che il giornale ha una sua versione web all’indirizzo che vedete scritto sopra.E’ un sito in aggiornamento costante dove potete trovare l’archivio di tutti i numeri del giornale usciti finora, in formato Pdf.Ben vengano aiuti e suggerimenti per migliorarlo!! Basta scrivere a: [email protected]

www.atuttogas-online.it