SANITA'. Abruzzo - Verbale 8 Aprile 2013

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    RIUNIONE CONGIUNTA DEL TAVOLO TECNICO PER LA VERIFICA DEGLI

    ADEMPIMENTI REGIONALI CON IL COMITATO PERMANENTE PER LA

    VERIFICA DEI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA

    Regione Abruzzo

    Riunione dell 8 aprile 2013

    Oggetto della riunione:

    - Provvedimenti in contrasto con il Piano di rientro

    - Debito al 31/12/2005

    -

    Rideterminazione risultato desercizio relativo allanno 2011

    - Stato patrimoniale 2011 e trasferimenti spettanze regionali al SSR

    - Risultato di esercizio relativo allanno 2012;

    - Verifica attuazione del Piano di rientro;

    - Verifica adempimenti.

    Sono presenti:

    per il Tavolo di verifica degli adempimenti: i rappresentanti delle Amministrazioni centrali(Ministero delleconomia e delle finanze, Ministero della salute), dellAgenzia nazionale per i

    Servizi Sanitari Regionali, della Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province

    Autonome, del Dipartimento per gli Affari regionali, Turismo e Sport della Presidenza del

    Consiglio dei Ministri, del coordinamento salute Regione Veneto, degli ulteriori rappresentanti

    della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome Regione Toscana e Regione

    Calabria;

    per il Comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza (LEA) irappresentanti delle Amministrazioni centrali (Ministero delleconomia e delle finanze, Ministerodella salute), dellAgenzia nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, del Dipartimento per gli

    Affari regionali, Turismo e Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Regione

    Campania;

    il Commissario e il Sub commissario della Regione Abruzzo; ladvisor contabile.

    Alla riunione ha partecipato lAIFA.

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    OGGETTO DELLA RIUNIONE

    Nella riunione del 13 novembre 2012 Tavolo e Comitato valutavano quanto segue:

    - evidenziavano che, per quanto riguarda la legge 1/2012, nellarticolato del disegno di legge di

    modifica in attuazione dellarticolo 2, comma 80, della legge 191/2009, non risultavano

    indicati tutti gli articoli della legge sottoposti al giudizio di legittimit costituzionale promosso

    dal Governo con DCM del 9.3.2012, e, in particolare, lart. 6, commi 1 e 2 e lart. 45, comma

    2.

    I rappresentanti di Tavolo e Comitato delegavano i Ministeri affiancanti a rappresentare al

    componente assente del Dipartimento per gli affari regionali turismo e sport della Presidenza

    del Consiglio quanto valutato nella riunione del 23 luglio 2012, con riferimento alla tematica

    trattata dallarticolo 6, comma 2, della LR 1/2012 oggetto di impugnativa.

    Pertanto ribadivano quanto riportato nel verbale della riunione del 23 luglio 2012 in merito al

    compito precipuo del Commissario ad acta, in esecuzione del potere sostitutivo del governo,

    di avviare la procedura prevista dallart. 2, comma 80, della l. 191/2009, pur in pendenza del

    giudizio promosso con delibera del CdM del 9/03/2012 avanti la Corte Costituzionale.Restavano in attesa dellapprovazione delle modifiche/abrogazioni degli ulteriori

    provvedimenti in contrasto con il Piano di rientro;

    - sulla base delle nuove informazioni disponibili, la necessit di copertura della Posizione

    finanziaria netta di 198 mln di euro era rideterminata in 183 mln di euro.

    Nel prendere atto di tale rideterminazione Tavolo e Comitato evidenziavano che la

    riconciliazione non era ancora terminata e pertanto non erano nella condizione di esprimersi

    definitivamente.

    Chiedevano nuovamente alla Struttura commissariale di inviare le informazioni definitive

    sulla riconciliazione del debito al 31/12/2005, gi richieste a partire dalla riunione del 14

    dicembre 2011 e confermate nelle successive riunioni di verifica;

    - valutavano che, dopo la rideterminazione del rischio, a seguito degli approfondimenti

    regionali, la Regione Abruzzo presentava a consuntivo 2011 un avanzo prima delle coperture

    di 36,770 mln di euro. Dopo le coperture lavanzo era rideterminato in 92,809 mln di euro;

    - in merito allo Stato Patrimoniale 2011, si ricordava che nella precedente riunione la regione

    aveva fatto presente che era in corso, attraverso un apposito gruppo di lavoro, lattivit di

    riconciliazione dei crediti e debiti esposti dalle aziende con il bilancio regionale.

    A tal proposito chiedevano di conoscere se sono state trasferite alle aziende sanitarie le

    somme iscritte a credito verso regione per spesa corrente per 192 mln di euro e le somme

    destinate al ripiano perdite per 670 mln di euro. Sulla base dei dati dello stato patrimoniale

    2011 risultavano crediti verso la regione (al netto dei debiti) per complessivi 752 mln di euro.

    Tavolo e Comitato chiedevano alla struttura commissariale, con il supporto delladvisor, di

    produrre una relazione nella quale sia aggiornata la situazione dei crediti verso regione su

    somme gi versate dal bilancio dello Stato al bilancio regionale.

    Raccomandavano alla struttura commissariale di provvedere ad attivarsi verso il bilancio

    regionale affinch tutte le somme incassate dallo Stato sia a titolo di fondo sanitario corrente,

    che a titolo di entrate fiscali preordinate dal Piano di rientro che a titolo di ulteriori coperture

    statali siano tempestivamente trasferite al SSR;

    - prendevano atto delle iniziative intraprese in merito allattuazione del D.Lgs. 118/2011 e

    chiedevano di essere relazionati puntualmente sulle relative attivit;

    - con riferimento al secondo trimestre 2012, a part ire dalle valutazioni operate dalladvisor si

    profilava un avanzo di 33 mln di euro. Tuttavia, in relazione al diverso saldo di mobilitextraregionale scontato, -67 mln di euro in luogo di -116 mln di euro di cui alla proposta di

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    riparto, la stima a chiudere era rettificata di 49 mln di euro. Tavolo e Comitato, stimavano

    quindi, una proiezione a chiudere che evidenziava un disavanzo prima delle coperture di 16

    mln di euro. Tale disavanzo era coperto dalle aliquote fiscali relative allanno dimposta 2013

    che copriva lanno 2012, al netto della quota destinata alla copertura del debito, che era pari a

    41,686 mln di euro;

    - prendevano atto delle avanzate iniziative intraprese in merito allattuazione del D.L. 95/2012

    e chiedevano di essere relazionati puntualmente sulle relative attivit;

    - in merito allattuazione del Piano di rientro, rinviavano a quanto sotto dettagliato;

    - in merito alla verifica adempimenti listruttoria era ancora in corso.

    In relazione alla possibilit di erogare spettanze residue legate allinvio e alla positiva valutazione

    della documentazione di cui alle conclusioni del verbale del 23 luglio 2012, tenendo conto degli

    obiettivi e del relativo stato di attuazione del Programma operativo, si faceva presente quanto segue:

    -

    rimozione da parte della regione di tutti gli atti in contrasto con il Piano di Rientro: gli atti nonrisultavano completati rispetto a quanto richiesto ed erano stati adottati ulteriori provvedimenti

    in contrasto con il Piano di rientro;

    - criticit aziendali presenti nella redazione dei conti patrimoniali: si restava in attesa dellavvenuta

    riconciliazione tra i crediti/debiti delle aziende con il bilancio regionale e si restava in attesa che

    la struttura commissariale, producesse una relazione in ordine al trasferimento delle risorse

    costituenti crediti verso la regione che il bilancio regionale aveva ricevuto e non aveva trasferito

    al SSR. Si raccomandava la struttura commissariale di provvedere ad attivarsi verso il bilancio

    regionale affinch tutte le somme incassate dallo Stato sia a titolo di fondo sanitario corrente, che

    a titolo di entrate fiscali preordinate dal Piano di rientro che a titolo di ulteriori coperture statali

    fossero tempestivamente trasferite al SSR. Si prendeva atto che, in via ulteriore rispetto a quanto

    rappresentato con riferimento alle partite debitorie al 31/12/2005, risultavano ancora criticit in

    ordine alla riconciliazione dei crediti e dei debiti al 31/12/2011 che non era stata ancora

    completata;

    - implementazione di strutture residenziali per gli anziani ed in particolare di strutture residenziali

    dedicate allassistenza ai malati terminali (hospice) al fine di non compromettere lerogazione dei

    LEA: si apprezzavano le azioni messe in atto dalla regione, relativamente agli hospice, e si

    attendeva leffettiva attuazione delle direttive impartite si rimaneva in attesa

    dellimplementazione delle strutture dedicate allassistenza residenziale e semiresidenziale

    rivolta ai pazienti non autosufficienti;

    - completamento della rete laboratoristica si valutava positivamente il processo avviato e si

    attendeva il completamento previsto entro il 31/12/2012;

    - concretizzarsi delle azioni inerenti la rete di emergenza-urgenza: si restava in attesa di quanto

    richiesto nelle precedenti riunioni;

    - rimodulazione delle U.O.C., revisione delle linee guida sugli atti aziendali e completamento degli

    atti aziendali coerentemente con le linee guida approvate: si rimaneva in attesa dellemanazione

    di un atto che recepisse gli standard delle unit operative semplici e complesse ex art. 12 del

    Patto per la salute 2010-2012, cos come individuati dal Comitato Lea e le disposizioni contenute

    nell art. 15, comma 13 del DL 95/12 convertito dalla L. 135/12, e che verificasse la coerenza tra

    gli atti aziendali gi approvati con i suddetti standard, eventualmente rimodulandoli tenendo

    anche conto dei pareri ministeriali relativi.

    -

    personale: si restava in attesa delle informazioni e dei chiarimenti richiesti;

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    - contratti con gli erogatori privati: si richiedeva alla regione di fornire opportuni chiarimenti sul

    rilascio di nuove autorizzazioni quando il fabbisogno individuato risulti inferiore a quello

    definito dallattuale dotazione delle strutture private. Si richiamavano altres le disposizioni, in

    materia di standard sui posti letto, del D.L.95 del 2012 convertito il Legge n. 135 del 2012 e

    lemanando regolamento ministeriale disposto in attuazione dellart. 15 comma 13, lettera C

    della predetta Legge 135/2012.- completamento delle procedure di accreditamento: si ribadiva il ritardo nellattuazione delle

    previsioni contenute nellart. 1 comma 796 della l. 296/2006, che impone un cronoprogramma

    preciso per la conclusione delliter di accreditamento istituzionale e si rimaneva in attesa dei

    chiarimenti richiesti;

    - tessera sanitaria: si prendeva atto delle iniziative;

    - contabilit analitica : si valutava positivamente il percorso intrapreso

    Al termine dellistruttoria la possibilit di erogare spettanze residue era stata rinviata alla prossima

    riunione di verifica sulla base dellulteriore documentazione da trasmettere da parte della regione al

    fine di superare le criticit evidenziate.

    In relazione alle criticit in essere e al fine di consolidare e rendere effettivamente strutturali gli

    interventi previsti nel Piano di rientro la cui realizzazione stava avvenendo con ritardi, Tavolo e

    Comitato chiedevano alla struttura commissariale di redigere ed adottare il Programma operativo per

    gli anni 2013-2015 entro il 31 dicembre 2012.

    Tavolo e Comitato specificavano che in ordine alla richiesta di avvalersi di quanto previsto

    dallarticolo 2, comma 80, terzo periodo, della legge 191/2009 in merito alla facolt di

    rideterminazione del gettito delle aliquote fiscali con riferimento allanno dimposta 2012 in

    relazione al risultato di gestione 2011, al fine di esprimersi in ordine alla relativa coerenza con

    quanto previsto dalla legislazione vigente, era necessario che venisse prodotto il relativo disegno di

    legge accompagnato da una relazione che riportasse la stima del minor gettito fiscale che doveva

    essere certificata dal competente Dipartimento delle finanze.

    La riunione odierna convocata per la valutazione del risultato desercizio 2012 al fine di dare

    attuazione a quanto previsto dallarticolo 1, comma 174, della legge 311/2004 e s.m.i. e dallarticolo

    2, comma 86, della legge 191/2009. Nel corso della riunione sar esaminata la situazione relativa allo

    stato di attuazione del decreto legislativo 118/2011 e dello stato patrimoniale. Sar la condotta la

    verifica annuale dello stato di attuazione del Piano di rientro e aggiornata la verifica adempimenti.

    Si precisa che saranno oggetto della riunione i provvedimenti pervenuti entro il 15 marzo 2013.

    A. PROVVEDIMENTI IN CONTRASTO CON IL PIANO DI RIENTROA.1 LEGGI REGIONALI N. 1/2012 , N. 51/2012 E N. 2/2013

    Nella riunione di verifica del 13 novembre 2012, Tavolo e Comitato, rilevavano la continua

    approvazione da parte del Consiglio regionale di leggi in contrasto con il Piano di rientro e con i

    poteri commissariali e ribadivano la criticit di tale situazione.

    Inoltre ribadivano come fosse compito precipuo del Commissario ad acta, in esecuzione del potere

    sostitutivo del Governo, di avviare la procedura prevista dallart. 2, comma 80, della L. 191/2009, pur

    in pendenza del giudizio promosso dal Governo avanti la Corte Costituzionale.

    La struttura commissariale ha inviato la nota n. 248656 dell8.11.2012 (prot. 302_2012) nella qualerappresenta che sul Bollettino Ufficiale Ordinario n. 58 della Regione Abruzzo del 07.11.2012 stata

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    pubblicata la legge regionale n.51 del 29.10.2012 recante Sospensione disposizioni di cui alla legge

    regionale n. 1/2012, in applicazione dellart. 17, comma 4, del D.L. 6 luglio 2011, n. 98, che

    provvede alla sospensione, fino alla conclusione del Piano di Rientro, delle seguenti disposizioni

    della legge regionale n. 1/2012: art. 1, comma 1 (limitatamente al rifinanziamento della L.R.

    72/2000); art. 42, comma 2; art. 44; art. 46.

    Al riguardo si rappresenta che la Legge Regionale n. 51/2012 stata impugnata con Delibera C.d.M. del21.12.2012, in quanto ritenuta in contrasto con il Piano di rientro ed interferente con le funzioni

    del Commissario ad acta. Il Consiglio dei Ministri ha ritenuto infatti che la legge, disponendo la

    sospensione fino alla realizzazione del Piano di Rientro di alcuni articoli della legge regionale n.

    1/2012, in particolare art. 1, comma 1, art. 42, comma 2, art. 44 e art. 46, attualmente sottoposti al

    vaglio di legittimit costituzionale, ne ribadisce la vigenza, stabilizzandone gli effet ti per i periodi

    nei quali non opera la sospensione. Tali disposizioni sono, pertanto, censurabili per gli stessi motivi

    esposti nella relazione allegata alla delibera del Consiglio dei Ministri del 9 marzo 2012,

    relativamente alle disposizioni in materia sanitaria delle quali la norma in esame dispone la

    sospensione. Pi in generale, dunque lo stesso istituto della "sospensione" di leggi regionali gi

    impugnate dal Governo a configurarsi, a sua volta, come costituzionalmente illegittimo. Larticolo 2,

    commi 80 e 95, della legge n. 191/2009, impone infatti la rimozione e non la mera sospensione deiprovvedimenti che siano di ostacolo alla piena attuazione del Piano di rientro.

    Inoltre la struttura commissariale ha inviato la nota n. 62103 del 4.03.2013 (prot. 66_2013), con la

    quale sostiene che larticolo 6, commi 1 e 2, e larticolo 45, comma 2, della L.R. n. 1/2012 non

    risultano in contrasto n con le norme vigenti, n con le disposizioni del Piano di rientro

    In particolare, per quanto riguarda larticolo 6 comma 1, (che dispone che le economie di

    stanziamento relative agli importi iscritti in bilancio per il rimborso dellanticipazione di liquidit cui

    al comma 98 della legge n. 191/2009 siano destinate al finanziamento delle spese relative al servizio

    di trasporto pubblico locale regionale, e che stata impugnata in quanto in contrasto con il principio

    di contenimento della spesa pubblica perch proprio la destinazione di tale anticipazione di liquidit

    alla copertura dei debiti sanitari ha consentito alla regione di essere valutata positivamente), lastruttura commissariale sostiene che la disposizione in esame non disciplinerebbe lutilizzo

    dellanticipazione dello Stato, bens riprogrammerebbe unicamente limporto complessivo di 13 mln

    di euro, pari alla rata di rimborso che sarebbe per, dovuta allo Stato solo se la regione avesse chiesto

    nellanno 2011 la somministrazione dellanticipazione, cosa non avvenuta.

    Si rileva in via ulteriore che il Consiglio regionale ha approvato la legge regionale n. 2/2013, (legge

    finanziaria regionale 2013), pubblicata il 16 gennaio 2013, con cui allarticolo 7, comma 4 si

    ripropone: Le economie di stanziamento relative agli importi iscritti in bilancio per il rimborso

    dell'anticipazione di cui al comma 98, dellart. 2, della L. 23 dicembre 2009, n. 191 recante

    "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria

    2010)" non utilizzata dalla Regione Abruzzo e per la quale non sorto nell'anno 2012 alcun obbligo

    di rimborso, sono riprogrammate e destinate nel bilancio di previsione del 2013 al finanziamentodelle spese relative al servizio di trasporto pubblico locale regionale nell'ambito della

    riprogrammazione delle economie di cui Allegato 3".In pratica, con tale disposizione, si ripropone

    la formulazione dellarticolo 6, comma 1, della legge regionale n. 1/2012.

    Anche tale legge regionale stata oggetto di impugnativa con delibera del Consiglio dei Ministri del l

    8.03.2013. In particolare sullarticolo 7, comma 4, si contesta che la ricollocazione di risorse

    finalizzate al settore sanitario a funzioni extra-sanitarie, risulta impropria in quanto non ancora stata

    puntualmente definita la situazione del debito pregresso che incide sullo stato del patrimonio e sulla

    corretta gestione della liquidit delle aziende sanitarie, profilando, perci, contrasto con i principi

    fondamentali in materia di coordinamento della finanza pubblica, di cui allart. 2, comma 98, della

    legge n. 191/2009.

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    Tavolo e Comitato ribadiscono che la destinazione di una presunta economia di stanziamento

    sulla rata per la restituzione dellanticipazione di liquidit, senza che i competenti Tavoli di

    verifica si siano espressi definitivamente in merito alla situazione debitoria, non assentibile.

    Larticolo in esame, in particolare, risulta elusivo di quanto stabilito dallarticolo 2, comma 98,

    della legge 191/2009, che ha previsto la possibilit, per le regioni sottoposte ai Piani di rientro

    dai disavanzi sanitari, di avvalersi dellaccesso allanticipazione di liquidit a copertura deidebiti sanitari pregressi. La Regione Abruzzo, come riportato nel verbale della riunione dell8

    marzo 2011, ha chiesto di accedere ad unanticipazione di liquidit per 200 mln di euro,

    impegnandosi alla restituzione delle relative rate annue, per trentanni, dellimporto di 13 mln

    di euro. Proprio la destinazione di tale anticipazione di liquidit alla copertura dei debiti

    sanitari ha consentito alla regione, di essere valutata positivamente nella successiva riunione del

    7 aprile 2011 in ordine alla definitiva copertura del disavanzo sanitario emerso a tutto il

    31.12.2009 e conseguentemente, nella successiva riunione del 20 luglio 2011, di avere accesso ad

    una quota di spettanze residue condizionata alle verifiche positive degli adempimenti regionali.

    Anche le valutazioni operate nelle successive riunioni del 4 aprile 2012, del 23 luglio 2012, del 13

    novembre 2012 si sono basate su tale presupposto di accesso allanticipazione di liquidit.

    Le disposizioni di cui allart. 6, comma 1, della legge regionale n. 1/2012 e di cui allart. 7,

    comma 4, della legge regionale n. 2/2013, si presentano in contrasto con il Piano di rientro in

    quanto prescindono dalle valutazioni sul debito di Tavolo e Comitato che sono deputati alla

    verifica dellattuazione del Piano di rientro, disponendo la destinazione di eventuali economie a

    favore di settori extra-sanitari. Le disposizioni si pongono inoltre in contrasto con il mandato

    commissariale conferito al Presidente pro tempore della regione in data 12 dicembre 2009 con

    riferimento alla copertura del debito pregresso.

    La regione sta autorizzando la destinazione di risorse finalizzate al settore sanitario a funzioni

    extra-sanitarie, senza che sia stata puntualmente definita la situazione del debito pregresso, che

    incide tuttora sullo stato del patrimonio e sulla corretta gestione della liquidit delle aziende

    sanitarie.

    In merito al comma 2, dellarticolo 6 della legge regionale n. 1/2012, si riporta quanto espresso nella

    riunione del 13 novembre 2012:

    I rappresentanti di Tavolo e Comitato delegano i Ministeri affiancanti a rappresentare al componente

    assente del Dipartimento per gli affari regionali turismo e sport della Presidenza del Consiglio quanto

    valutato nella riunione del 23 luglio 2012, con riferimento alla tematica trattata dallarticolo 6, comma 2,

    della LR 1/2012 oggetto di impugnativa.

    Al riguardo il rappresentate del Dipartimento affari regionali turismo e sport riferisce che, in

    data 27 marzo 2013, il Consiglio dei Ministri ha deliberato la rinuncia parziale allimpugnativa

    della legge regionale della Regione Abruzzo n. 1/2012, deliberata in data 9 marzo 2012, conriferimento allarticolo 6, comma 2, in quanto venuto meno il motivo di ricorso proposto, ed ha

    confermato il permanere dei restanti motivi di impugnativa.

    Per quanto riguarda larticolo 45, comma 2 della legge regionale, 1/2012, sempre nella nota n.62103

    del 4.03.2013, la struttura commissariale ritiene che detta disposizione non si ponga in contrasto con

    le disposizioni vigenti n con il Piano di rientro, in quanto avrebbe eliminato un vincolo

    programmatorio alla autorizzazione alla realizzazione di uno studio professionale, ovvero del luogo

    ove la persona o le persone fisiche, regolarmente abilitate alle sercizio della professione medica,

    svolgono lattivit per cui hanno conseguito labilitazione, precisando inoltre che gli studi

    professionali in questione, sono comunque soggetti ad autorizzazione.

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    A. 2- LEGGE REGIONALE N. 3/2012

    Lart. 1, comma 1, lettere a) e b), della legge regionale n. 3/2012 ha modificato lart. 35, comma 1,

    della L. R. 6/2009, che, nel testo originario, prevedeva che le strutture pubbliche e private che alla

    data del 1 gennaio 2009 erogano prestazioni socio sanitarie a seguito di "Progetti obiettivo" sono

    provvisoriamente autorizzate, ai sensi dell'art. 8-ter del d.lgs. n. 502/1992, fino alla data del 31

    dicembre 2011, a continuare ad erogare le stesse prestazioni in attesa della ridefinizione dellanormativa regionale che consente di accedere all'accreditamento istituzionale, fermo restando il

    possesso dei requisiti strutturali, organizzativi e di personale.

    La legge regionale 3/2012, aggiunge, dopo le parole "provvisoriamente autorizzate", le parole "ed

    accreditate", e sostituisce la data del 31 dicembre 2011 con la data del 31 dicembre 2012".

    Con Delibera del Consiglio dei Ministri del 16.3.2012 stata decisa limpugnativa davanti alla Corte

    Costituzionale, sullassunto che la norma de quo, stabilendo un accreditamento ex lege, fino al 31

    dicembre 2012, delle strutture socio-sanitarie indicate nel menzionato art. 35 del L.R. 6/2009, che

    fossero gi state autorizzate ai sensi dellart. 8-ter del decreto legislativo n. 502/1992, violasse i

    principi fondamentali della legislazione statale in materia di accreditamento istituzionale, che

    interferisse con le funzioni commissariali, ed, infine, che non rispettasse i vincoli posti dal Piano di

    rientro del 6.3.2007.Il Commissario ad acta, con nota del 3.10.2012 (prot. 244_A/2012), rappresentava di avere avviato la

    procedura ex lege 191/2009, trasmettendo al Consiglio Regionale larticolato contenente la richiesta

    di soppressione dellart. 1, comma 1, della L. R. 3/2012.

    Con nota del 28.11.2012 (prot. 315_A/2012), la regione ha trasmesso la Sentenza n. 260/2012 della

    Corte Costituzionale, che ha ritenuto legittima la suddetta norma regionale.

    La Corte sottolinea la posizione del tutto peculiare delle prestazioni inserite in Progetti Obiettivo,

    che sono oggetto di una valutazione di priorit in Conferenza Stato Regioni e che seguono un

    autonomo percorso, anche in ordine alla ripartizione dei fondi ad esse destinati, non incidenti sul

    disavanzo regionale. Secondo la Corte, pertanto legittima la proroga fino al 31 dicembre 2012 del

    temporaneo accreditamento gi concesso, con precedenti delibere della Giunta regionale, alle

    particolari strutture sanitarie autorizzate inserite in Progetti obiettivo gi approvati (termine che

    coincide con quello previsto dalla legislazione sta tale per il passaggio dallaccreditamento

    provvisorio al definitivo per le strutture non ospedaliere e non ambulatoriali).

    A. 3 - LEGGE REGIONALE N. 33/2012

    Con delibera del Consiglio dei Ministri del 14.09.2012 stato impugnato larticolo 3 della legge

    regionale n. 33/2012, che ha previsto la corresponsione di un rimborso, cos come stabilito dalla legge

    regionale 9 febbraio 2000, n. 6, ai cittadini residenti in ambito regionale affetti da patologie

    oncologiche.

    Nellimpugnativa stato evidenziato che la disposizione, riconoscendo una provvidenza economica

    che comporta lassunzione di oneri aggiuntivi per prestazioni sanitarie e garantendoconseguentemente ai propri residenti livelli di assistenza ulteriori rispetto a quelli stabiliti a livello

    nazionale, eccede dalle competenze regionali e si pone in contrasto con gli obiettivi di risanamento

    imposti dal Piano di rientro.

    Alla riunione del 13.11.2012 il Commissario ad acta si era impegnato a provvedere alla rimozione

    della norma impugnata, e ad inviare una copia della legge (prot. 72_13).

    Con nota del 20.12.2012 (prot. 326-A/2012) il Commissario ad acta rappresentava di avere attivato la

    procedura prevista dallart. 2, comma 80, della legge n. 191/2009, per labrogazione della normativa

    regionale.

    Tavolo e Comitato prendono atto e restano in attesa di aggiornamenti sulla procedura.

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    A. 4 - ALTRI PROVVEDIMENTI IN CONTRASTO CON IL PIANO DI RIENTRO

    Il Commissario ad acta, con nota del 31/10/2012 (prot. 297-A/2012) d atto della pubblicazione della

    L.R. n. 50/2012, che provvede a:

    - abrogare lart. 3 della legge regionale 10 marzo 2008, n. 5 e modificare alcune disposizioni

    della medesima legge (Un sistema di garanzie per la salute - Piano sanitario regionale

    2008-2010).- Sospendere fino alla conclusione del Piano di rientro la legge regionale 5 maggio 1998, n. 33

    (Disposizioni in favore degli invalidi di guerra, civili di guerra e degli invalidi per

    servizio).

    - Sospendere fino alla conclusione del Piano di rientro alcune disposizioni di cui alla legge

    regionale 21 aprile 1998, n. 29 (Modifiche ed integrazioni alla L.R. 19 del 1977, alla L.R. n.

    69 del 1978 e alla L.R. n. 60 del 1983 concernenti provvidenze a favore dei neuropatici);

    Tavolo e Comitato prendono atto dellattivit posta in essere dalla struttura commissariale

    finalizzata alla sospensione e/o abrogazione delle normative regionali in contrasto con il Piano

    di rientro, secondo la procedura prevista dallart. 2, comma 80, della l. 191/2009.

    Tavolo e Comitato ribadiscono che lapprovazione continua da parte del Consiglio regionale di

    provvedimenti in contrasto con il Piano di rientro e con i poteri commissariali sia segnaletica

    di criticit negli organi regionali nellesercizio delle funzioni ordinarie proprie.

    Ribadiscono che compito precipuo del Commissario ad acta, in esecuzione del potere

    sostitutivo del Governo, di avviare la suddetta procedura pur in pendenza dei giudizi promossi

    dal governo davanti alla Corte Costituzionale.

    Si ravvisa la necessit che la struttura commissariale attivi la procedura ex lege 191/2009

    finalizzata alla abrogazione delle medesime norme, anzich alla loro mera sospensione,

    qualora le norme regionali siano sottoposte dal Governo al giudizio di legittimit

    costituzionale.

    B. RELAZIONE SUL PROCESSO DI RICOGNIZIONE E RICONCILIAZIONE DEBITOAL 31/12/2005

    Nella riunione del 13 novembre 2013 Tavolo e Comitato avevano valutato che, alla luce delle nuove

    informazioni trasmesse, si evinceva una rideterminazione della Posizione finanziaria netta (PFN) in

    diminuzione di 15 mln di euro, da 823 mln di euro a 808 mln di euro. Si evinceva inoltre che erano

    ancora oggetto di riconciliazione 30 mln di euro relativi alle Asl di Avezzano e de LAquila.

    Nel prendere atto di tale rideterminazione, Tavolo e Comitato evidenziavano che, non essendo lariconciliazione ancora terminata, non erano messi nella condizione di esprimersi definitivamente.

    Pertanto avevano richiesto nuovamente alla Struttura commissariale di inviare le informazioni

    definitive sulla riconciliazione del debito al 31/12/2005, gi richieste a partire dalla riunione del 14

    dicembre 2012 e confermate nelle successive riunioni di verifica.

    Nella medesima riunione il Commissario aveva reso noto che erano state date indicazioni affinch

    listruttoria si chiudesse entro dieci giorni. In caso contrario avrebbe preso dei provvedimenti avverso

    le strutture che ancora non avevano fornito i dati tali da permettere la completa ricognizione della

    situazione debitoria pregressa.

    Tavolo e Comitato rilevano che non risulta trasmessa la richiesta documentazione

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    Chiedono alla regione a alladvisor la motivazione di tale mancata trasmissione.

    La regione, a tal proposito, fa presente di aver trasmesso una relazione avente ad oggetto: Procedura

    di riconciliazione e certificazione dei debiti delle aziende sanitarie al 31.12.2006 (prot. 115_2013).

    In tale relazione illustra lo stato di attuazione alla data del 12 marzo 2013, della riconciliazione e

    certificazione dei debiti delle aziende sanitarie al 31/12/2006.

    A tal proposito Tavolo e Comitato fanno presente che la documentazione richiesta nella

    riunione del 13 novembre 2012 era quella relativa alla conclusione del processo di ricognizione

    del debito al 31/12/2005, e non la documentazione a tutto il 31/12/2006. Ci in relazione alla

    definitiva determinazione del debito al 31/12/2005 che era stato oggetto di stima ai fini

    dellaccesso allanticipazione di liquidit di 200 mln di euro valutata nella riunione dell8 marzo

    2011 a copertura del disavanzo pregresso imputabile alla gestione fino al 31/12/2005 e

    determinato dalla distrazione di risorse del fondo sanitario operata dalla regione.

    Tavolo e Comitato fanno presente che sono trascorsi pi di due anni da tale accesso e che la

    regione non ha ancora ultimato la certificazione n ha proceduto, neanche per tranche,

    allaccesso allanticipazione di liquidit. Ricordano che la regione ha a disposizione tali risorseaggiuntive, sulla cui presenza la regione stata valutata positivamente nelle successive riunioni

    di verifica, che hanno permesso lo sblocco di risorse premiali.

    Ricordano che la tematica dei ritardati pagamenti con riferimento ai debiti del Servizio

    sanitario, pi volte attribuita alla mancata erogazioni di risorse statali, vede in questo caso un

    consapevole atteggiamento regionale di dilazione dei tempi di pagamento, aggravato anche dal

    sistematico riutilizzo delle risorse preordinate al pagamento delle relative rate di

    ammortamento che sono state destinate alla copertura di spese regionali extrasanitarie, oggetto

    come sopra riportato, di impugnativa da parte del Consiglio dei Ministri.

    In merito alla relazione regionale, che risulta molto dettagliata, Tavolo e Comitato rilevano

    tuttavia che la stessa risulta inutilizzabile per i fini di calcolo richiesti. A partire da talerelazione si evince comunque il persistere di criticit sulle singole aziende sanitarie per le quali

    il Commissario si era impegnato ad adottare i conseguenti provvedimenti per la relativa

    risoluzione.

    Tavolo e Comitato chiedono alladvisor se si conclusa la riconciliazione del debito al

    31.12.2005.

    In merito ladvisor fa presente che in effetti una relazione stata prodotta, ma con ritardo, in quanto

    stata inviata solo il 25 marzo 2013. Tale ritardo, rispetto alla scadenza stabilita nel 15 marzo 2013 per

    linvio della documentazione per listruttoria odierna, stato determinato dal fatto che la regione ha

    messo a disposizione delladvisor alcune informazioni necessarie allo svolgimento dellanalisi solo a

    partire dal 15 marzo 2013.Ladvisor fa presente che la riconciliazione del debito fino al 31.12.2005 terminata, essendo stato

    riconciliato anche limporto residuo di 30 mln di euro relativo alle Asl di Avezzano e de LAquila. La

    conclusione di tale processo ha comportato una rideterminazione della Posizione finanziaria netta

    (PFN) in diminuzione di 20 mln di euro, da 823 mln di euro a 803 mln di euro.

    Tavolo e Comitato, pur rilevando il ritardo con cui la regione ha messo a disposizione

    delladvisor le informazioni relative alla chiusura del processo di riconciliazione, che ha

    determinato il mancato invio della relazione delladvisor nei termini stabiliti, in considerazione

    del fatto che un ulteriore rinvio dellesame della documentazione possa portare ad ulteriori

    rinvii dei pagamenti verso i fornitori, prendono atto di quanto affermato dalladvisor, e

    rideterminano definitivamente la posizione finanziaria netta cui dare copertura a valere

    sullanticipazione di liquidit da 198 mln di euro a 178 mln di euro.

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    Invitano la struttura commissariale a dare tempestivamente attuazione ai pagamenti verso i

    fornitori.

    Al riguardo il Commissario afferma che limporto del debito residuo al 31/12/2005 ancora non

    liquidato in massima parte composto da debiti finiti in contenzioso.

    C. CONTO ECONOMICO CONSUNTIVO 2011RIDETERMINAZIONE ALIQUOTETavolo e Comitato nella riunione del 13 novembre 2012 in riferimento alla richiesta del

    Commissario ad acta di avvalersi di quanto previsto dallarticolo 2, comma 80, terzo periodo, della

    legge n. 191/2009 in merito alla facolt di rideterminazione del gettito delle aliquote fiscali con

    riferimento allanno dimposta 2012 in relazione al risultato di gestione 2011, avevano specificato

    che per esprimersi sulla coerenza di tale richiesta con quanto previsto dalla legislazione vigente, era

    necessario produrre il relativo disegno di legge, accompagnato da una relazione che riportasse la

    stima del minor gettito fiscale, e della certificazione del competente Dipartimento delle Finanze.

    La struttura commissariale ha trasmesso la nota 289234 del 17.12.2012 (prot. 323_2012) con cui

    invia il testo del disegno di legge regionale in cui la riduzione complessiva del gettito fiscale dieuro 40 mln.

    Successivamente stata trasmessa attraverso il sistema documentale, la nota del Dipartimento delle

    Finanze del 17.12.2012 (prot. 324_2012), con cui si comunica alla Regione Abruzzo e per

    conoscenza al Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato che la stima di una minore entrata

    da manovra regionale pari a complessivi 40 mln di euro su base annua, sulla base delle elaborazioni

    effettuate dal Dipartimento delle Finanze, risulta coerente e pertanto pu ritenersi congrua.

    Successivamente la regione ha adottato la legge regionale n. 70 del 28 dicembre 2012, non trasmessa

    a sistema documentale, con la quale agli articoli 1, 2, 3, 4 ha approvato nei termini rappresentati il

    disegno di legge inviato attraverso il sistema documentale il 17/12/2012. Pertanto sulla base di

    quanto disposto dalla predetta legge regionale Tavolo e Comitato procedono alla rideterminazione

    del risultato di gestione 2011 nei termini riportati nella seguente tabella:

    Riunione

    del 4 aprile 2012

    Riunione

    del 24 luglio 2012

    Riunione

    del 13 novembre 2012

    Riunione

    dell'8 marzo 2013

    IV tr imestre 2011 consuntivo 2011 consuntivo 2011 consuntivo 2011

    risultato di gestione 11,730 38,042 38,042 38,042

    Rischio Obiettivi di Piano ante 2011 -0,676

    Rischio Insussistenze attive -6,107

    Rischio sopravvenienze attive per medicina

    penitenziaria -2,100 -1,272 -1,272

    risultato di gestione 2011 rideterminato 4,947 35,942 36,770 36,770

    coperture:

    stima gettito da aumento delle aliquote Irap e add.

    Irpef sui livelli massimi -anno imposta 2012 38,143 38,143 38,143 38,143

    rideterminazione stima gettito a.i. 2010, 2011 e

    consuntivazione a.i. 2009 17,896 17,896 17,896 17,896

    minore gett ito fiscale derivante da quanto disposto

    dalla legge regionale 70/2012 (articoli 1,2,3,4) -40,000

    totale coperture 56,039 56,039 56,039 16,039

    risultato di gestione 60,986 91,981 92,809 52,809

    Pertanto il risultato di gestione relativo allanno 2011, che presenta un avanzo di 36,770 mln di

    euro, dopo le coperture, rideterminate a seguito dellapprovazione della legge regionale n.

    70/2012, evidenzia un avanzo di 52,809 mln di euro.

    In merito a tale risultato, Tavolo e Comitato ricordano che larticolo 30 del decreto legislativo118/2011 prevede che resta fermo quanto previsto dallarticolo 1, comma 6, dellIntesa Stato

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    Regioni del 3 dicembre 2009 per cui eventuali risparmi nella gestione del servizio sanitario

    nazionale effettuati dalle regioni rimangono nelle disponibilit delle regioni stesse.

    Precisano che gli eventuali risparmi nella gestione del SSR dovranno essere accertati da Tavolo

    e Comitato stessi con riferimento allintera gestione sanitaria regionale sia da un punto di vista

    patrimoniale che economico; solo a seguito di tali analisi le regioni potranno effettivamente

    disporre di eventuali eccedenze.

    D. STATO PATRIMONIALE 2011CHIARIMENTINella riunione del 13 novembre 2012, Tavolo e Comitato rimanevano in attesa di chiarimenti su

    alcune poste di stato patrimoniale al 31.12.2011. In particolare, chiedevano se erano state trasferite

    alle azienda sanitarie le somme iscritte a credito verso la regione per spesa corrente pari a 192 mln di

    euro e le somme destinate a ripiano perdite per 670 mln di euro. Tavolo e Comitato, con riferimento

    ai predetti crediti ricordavano come i tempi di pagamento registrati dalla regione, superiori ai sei

    mesi, fossero anche conseguenza di tale situazione. Avevano infine richiamato quanto previsto dalla

    direttiva europea sui tempi di pagamento (2011/7/UE del 16/02/2011).

    Tavolo e Comitato avevano raccomandato alla struttura commissariale di provvedere ad attivarsiverso il bilancio regionale affinch tutte le somme incassate dallo Stato sia a titolo di fondo sanitario

    corrente, che a titolo di entrate fiscali preordinate dal Piano di rientro che a titolo di ulteriori

    coperture statali fossero tempestivamente trasferite al SSR.

    In merito, la struttura commissariale, ha trasmesso con nota n. 73861/COMM (prot. 113_2013) una

    relazione, redatta con il supporto delladvisor, sulla pianificazione e trasferimento delle risorse

    finanziarie 2007-2009.

    Nella nota viene trasmessa la situazione dei crediti verso la regione iscritti nello Stato patrimoniale

    consolidato 2011 aggiornati al 15/03/2013. Nella tabella seguente, estratta da detta relazione, sono

    inoltre riportati gli importi dei crediti verso regione distinti per anno di competenza.

    Degli 862 mln di euro di crediti totali verso la regione risultano confermati alla data del 15/03/2013

    797 mln di euro a seguito dellerogazione di 65 mln di euro trasferiti alle aziende.

    Di detto importo risultano:

    o

    229,332 mln di euro di risorse trasferite dallo Stato al bilancio regionale quali quote premiali eripiani disavanzi pregressi;

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    o 200 mln di euro di mutuo sottoscritto nellanno 2011 cui la regione non ha ancora attinto

    o 53,553 mln di euro di risorse FAS erogate dallo Stato alla regione

    o 190,413 mln di euro di fiscalit regionale per ripiano disavanzo gi riversata dallo Stato sul

    bilancio regionale.

    Risultano inoltre iscritti 102,199 mln di euro denominate spettanze per copertura perdite 2006.Tavolo e Comitato chiedono alla regione e alladvisor di quale risorse si tratti .

    A fronte di tali crediti la regione procede alla valutazione del trasferimento delle risorse relative agli

    anni 2007-2009.

    Al riguardo allega la presente tabella:

    Sulla base di quanto riportato risulterebbe per gli anni 2007-2009:

    un risultato civilistico di -379,092 mln di euro

    un risultato da Tavolo di 289,447 mln di euro; coperture da Tavolo per 329,698 mln di euro.

    Al riguardo Tavolo e Comitato rappresentano che i valori riportati in detta tabella non

    coincidono con informazioni a disposizione di Tavolo e Comitato. Nel dettaglio:

    il risultato civilistico non corrisponde ai valori desunti dal CE consolidato regionale

    trasmessi dalla regione al NSIS ;

    il risultato da Tavolo non coincide per lanno 2007

    le coperture non coincidono con quelle desunte dai relativi verbali di Tavolo e Comitato

    Nel dettaglio: tabellaregione

    NSIStabella

    regione

    verbali di

    verifica*

    tabella

    regione

    verbali di

    verifica

    anni

    risultato

    civilistico

    risultato da

    modelli CE

    risultato da

    Tavolo

    risultato da

    Tavolo

    coperture

    Tavolo

    coperture

    Tavolo

    2007 -164,007 -164,006 -138,433 -163,506 117,197 95,24

    2008 -122,999 -125,542 -107,656 -107,656 95,176 102,853

    2009 -92,086 -96,981 -43,358 -43,358 117,326 92,538

    somma -379,092 -386,529 -289,447 -314,52 329,699 290,631 *per lanno 2007 il risultato da Tavolo desunto dal verbale del 17 marzo 2010

    per lanno 2008 il risultato da Tavolo desunto dal verbale del 18 dicembre 2009

    per lanno 2009 il risultato da Tavolo desunto dal verbale del 7 aprile 2011

    Pertanto Tavolo e Comitato chiedono chiarimenti in merito.

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    In ogni caso, sulla base della propria tabella, la struttura commissariale afferma che le coperture di

    331 mln di euro (e non di 329,699 riportate nella tabella), individuate e trasferite dallo Stato, sono

    state trasferite per 47 mln di euro alle aziende e quindi ne residuano 284 mln di euro. Di tale importo,

    in relazione allavanzo di 41 mln di euro dato dalla differenza tra il risultato del Tavolo (da tabella

    regione) e le coperture Tavolo (da tabella della regione) che potrebbero essere usate per la riduzionedel mutuo, la struttura commissariale ritiene opportuno al momento non distribuirle, per cui ne

    residuano 242 mln di euro.

    Al fine di erogare tale ultimo importo a titolo di copertura perdite pregresse, la struttura

    commissariale rende noto che le aziende apriranno un sottoconto vincolato di tesoreria per far affluire

    le risorse in argomento, e predisporre una tabella in cui si riporta, anno per anno il debito maturato

    complessivo e il debito liquidato complessivo, da inviarsi alla GSA entro il 15 aprile 2013. Il servizio

    Bilancio, invece, entro e non oltre il 31 marzo 2013, dovrebbe trasferire le risorse finanziarie pari a

    100 mln di euro, dal conto ordinario al conto sanit della regione. La restante parte, pari a 142 mln di

    euro, verr trasferita dal servizio Bilancio, dal conto ordinario al conto sanit con cadenza trimestrale

    tenendo conto delle comunicazioni trasmesse dalle aziende sanitarie. La GSA sulla base dei dati

    forniti dalle aziende, predisporr la determinazione dirigenziale di trasferimento delle risorsefinanziarie a titolo di copertura perdita anni pregressi a favore delle aziende sanitarie regionali. La

    struttura commissariale dispone che, in ottemperanza alle disposizioni dellAccordo per il Piano di

    rientro del 6 marzo 2007 che allarticolo 1, comma 4, vieta tassativamente lutilizzo di risorse

    correnti per la copertura dei debiti pregressi e ai sensi del decreto legislativo 192/2012, articolo 1,

    commi 2 e 5 che stabiliscono il termine massimo di pagamento delle fatture a 60 giorni da

    ricevimento delle stesse, le risorse in argomento devono essere utilizzate per i pagamenti dei debiti

    pregressi mentre con le risorse correnti si deve rispettare obbligatoriamente il termine dei 60 giorni.

    Nel corso della riunione il Commissario rende noto che in data 28/03/2013 la regione ha trasferito al

    conto di tesoreria sanit, lintero importo di 242 mln di euro , riservandosi di inviare la relativa

    documentazione al Sistema documentale del Piano di rientro.

    Tavolo e Comitato prendono atto di quanto dichiarato dal Commissario.

    In ogni caso, Tavolo e Comitato, nellevidenziare che i risultati desunti dai verbali sono diversi

    da quelli desunti dalla tabella inviata dalla regione, fanno presente che a partire dal mese di

    maggio 2013 procederanno alla ricognizione delle partite pregresse con riferimento alla data

    del 31/12/2011, al fine di determinare la situazione definitiva a tale data che tenga conto dei

    criteri di determinazione dei disavanzi annuali in relazione alla non inclusione delle partite

    relative agli ammortamenti non sterilizzati, alla mobilit sanitaria extraregionale, alle ulteriori

    partite che dovessero emergere. Ci al fine di determinare se la gestione al 31/12/2011 necessita

    di ulteriori coperture e al fine di dare attuazione a quanto previsto nella riunione del 24 marzo

    2011 dedicata al trattamento contabile degli ammortamenti. Inoltre le valutazioni dellasituazione al 31/12/2011 risultano al netto della procedura di ricalcolo degli ammortamenti di

    cui allarticolo 29 del decreto legislativo 118/2011 nei termini contenuti nella circolare del

    Ministero della salute e del Ministero delleconomia e delle finanze del 25 marzo 2013.

    Pertanto parlare da parte della struttura commissariale dellesistenza di avanzi, al momento

    appare prematuro in assenza dei risultati della predetta ricognizione.

    Rilevano comunque che il trasferimento di 242 mln di euro risulta essere solo una piccola parte

    delle spettanze del SSR che sono ferme presso il bilancio regionale. Evidenziano ancora una

    volta che, a distanza di due anni dalla sottoscrizione del relativo contratto, la regione non ha

    attinto allanticipazione di liquidit richiesta dalla regione e assentita dai Tavoli sulla base del

    cui accesso la regione stata valutata positivamente in ordine al ripristino delle risorsepregresse sottratte dal bilancio regionale. Tale distrazione, sanata in termini di competenza,

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    permane ancora oggi in termini di cassa, in ragione del mancato utilizzo di tale anticipazione di

    liquidit da parte della regione.

    Rilevano che i tempi di pagamento sono tuttora superiori ai 6 mesi.

    La struttura commissariale evidenzia che il trasferimento di risorse alle aziende comunquesubordinato alla conclusione del processo di riconciliazione e certificazione dei debiti delle stesse

    aziende e che questultime presentano al loro interno delle problematiche amministrative che non

    consentono il pagamento in tempi rapidi dei propri fornitori. A tali problematiche amministrative,

    prosegue la struttura commissariale, si aggiungono anche delle tempistiche non adeguate, a livello

    amministrativo, della struttura regionale.

    Tavolo e Comitato, alla luce delle criticit pi volte rappresentate dalla struttura

    commissariale, chiedono che il Programma operativo 2013-2015, da inviarsi entro il 10 maggio

    2013, contenga un intervento volto al trasferimento al SSR delle spettanze trattenute dal

    bilancio regionale ed un intervento volto al pagamento dei fornitori al fine di ricondurre i tempi

    di pagamento ai valori previsti dalla apposita direttiva europea e tale da superare le criticit

    aziendali e regionali rappresentate.

    E. RISULTATO DESERCIZIO 2012La regione ha inviato al NSIS i conti relativi al IV trimestre 2012 sulla quale Tavolo e Comitato

    hanno richiesto la produzione di specifica relazione da parte della regione e da parte delladvisor.

    Sulla base di quanto inviato si rappresenta quanto segue:

    Ricavi

    -

    AA0030 Contributi da regione per quota Fondo sanitario regionale indistinto, risultaiscritto limporto di 2.321,895 mln di euro di cui allIntesa del 22 novembre 2012 sul riparto

    del finanziamento del SSN per lanno 2012. Tale importo risulta interamente iscritto sul

    bilancio regionale a seguito di quanto disposto dalla L.R. 10 gennaio 2012, n.2, dalla D.G.R.

    n. 868 del 17 dicembre 2012 e dalla DGR 925 del 27 dicembre 2012. La regione ha fornito il

    dettaglio di tale importo.

    - AA0040 - Contributi da regione per quota Fondo sanitario regionale vincolato, risultanocontabilizzati 42,474 mln di euro. Tale importo dato dalla somma di 35,589 mln di euro per

    Obiettivi di Piano 2012 , di 6,886 mln di euro per somme vincolate come stimate e

    comunicate dal Coordinamento Commissione Salute Veneto via e-mail in data 18/01/2013.

    Nellaggregato aziendale sono esposti gli utilizzi di somme finalizzate riferiti ad anni

    precedenti al 2012 pari ad 3,969 mln di euro, che sono stati opportunamente riclassificati nellavoce AA0070 in sede di redazione del riepilogo regionale 999.

    La regione ha fatto presente che , in assenza degli atti formali di assegnazione, la Regione

    Abruzzo iscrive nel proprio bilancio le somme vincolate (AIDS, Borse MMG, Extra-

    comunitari, Indennit Abbattimento animali, Hanseniani, fibrosi cistica, medicina

    penitenziaria, Fondo per lesclusivit) per cassa, per cui si origina un disallineamento tra il

    bilancio regionale e il consolidato 999. La regione ha riportato il dettaglio della

    composizione della voce.

    Si rinvia alla trattazione sugli accantonamenti lerrata contabilizzazione dei relativi

    accantonamenti per quote non utilizzate appostata dalla GSA su una voce errata.

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    In merito alla saldo di mobilit extraregionale Tavolo e Comitato rilevano che, la

    regione, contrariamente a quanto disposto dallarticolo 29, lettera h), del decreto

    legislativo 118/2011, non ha provveduto ad inserire gli importi di cui allIntesa sul

    riparto 2012 nel modello CE. Nelle more della rettifica dei valori contabili da parte della

    regione, provvedono ad inglobare il differenziale rilevato, pari a 48,986 mln di euro, nel

    risultato di gestione.

    - AA0070 Contributi da regione (extra Fondo) vincolati, risultano contabilizzati 5,714 mlndi euro di cui 3,969 mln di euro sono relativi alla riclassifica sopra citata di somme vincolate

    degli anni 2008/2012 per le quali la regione ha iscritto per la quota inutilizzata i relativi

    accantonamenti nei rispettivi anni. I restanti 1,745 mln di euro sono relativi a somme

    vincolate extra-fondo erogate nel corso dellesercizio 2012. Di entrambi gli importi la regione

    ha fornito il relativo dettaglio. Tali risorse saranno opportunamente riclassificate in sede di

    consuntivo nella specifica voce AA0290;

    - AA0080 Contributi da regione (extra Fondo) risorse aggiuntive da bilancio regionale atitolo di copertura LEA, Tale voce risulta pari a zero.

    Al riguardo Tavolo e Comitato evidenziano che la voce dovrebbe opportunamente

    riportare le risorse che concorrono allequilibrio economico dellanno e rinvenienti dalla

    leva fiscale massimizzata obbligatoria per le regioni in Piano di rientro, ai sensi di

    quanto disposto dallarticolo 20 del decreto legislativo 118/2011.

    - AA0090 Contributi da regione (extra Fondo) risorse aggiuntive da bilancio regionale atitolo di copertura extra LEA,

    - AA0100Contributi da regione (extra Fondo) altroEntrambe le voci non risultano valorizzate.

    - AA0250 Rettifica contributi in conto esercizio per destinazione ad investimenti da regione

    per quota FS,la voce non risulta valorizzata.Tavolo e Comitato chiedono alla regione se la mancata valorizzazione di tale voce debba

    intendersi come assenza di acquisti con contributi in conto esercizio oppure altro.

    - AA0280 Utilizzo fondi per quote inutilizzate contributi di esercizi precedenti da regioneper quota Fondo sanitario vincolato, la regione ha fatto presente che limporto iscritto di

    20,641 mln di euro costituito da utilizzi di somme per Obiettivi di Piano relative agli anni

    2009, 2010 e 2011. Di tale importo ha fornito il relativo dettaglio.

    Costi

    il costo del personale dipendente e non dipendente, pari a 765,550 mln di euro, inferiore

    rispetto al Consuntivo 2011 di 6,8 mln di euro. Risulta in diminuzione di 32 unit rispetto alconsuntivo 2011, in ragione dellaumento di 10 unit di personale dipendente a tempo

    determinato, della diminuzione di 11 unit a tempo determinato e della diminuzione di 31 unit

    del restante personale. La valorizzazione delle variazioni in termini di presenze medie riscontrata

    tra il 2011 e il 2012 determina una valorizzazione del risparmio teorico di 9,7 mln di euro, che

    risulta coerente con il decremento osservato a CE IV trimestre 2012. Ladvisor ha fatto presente

    che solo 3 aziende su 4 hanno fornito il dato richiesto dalla regione sul raggiungimento

    dellobiettivo di risparmio del 4% sul costo del personale con rapporto di lavoro flessibile;

    i prodotti farmaceutici, pari a175,355 mln di euro, evidenziano un maggior costo di 3,5 mln dieuro rispetto al consuntivo 2011. Ladvisor specifica che il flusso IMS per la rilevazione dei

    consumi interni non tiene conto dellabbassamento dei prezzi di gara regionale ma applica i

    prezzi al pubblico e lo sconto fissato per legge. Anche il valore a CE viene calcolato applicando

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    agli scarichi di magazzino il prezzo medio del farmaco relativo ai 12 mesi precedenti. Ladvisor

    fa presente che su tale questione sar necessario un approfondimento sulle modalit di

    contabilizzazione derivanti dalle differenti convenzioni per la valorizzazione dei farmaci;

    la spesa per farmaceutica convenzionata, pari a 233,976 mln di euro, evidenzia rispetto al

    consuntivo 2011 una riduzione di 22,4 mln di euro. La spesa netta regionale da DCR diminuisce

    di circa 23,4 mln di euro e risulta coerente con la diminuzione riscontrata sul modello CE, chericomprende la quota per le farmacie rurali e altre spese. Si evidenzia che il valore registrato a

    CE recepisce le disposizioni del D.L. 95/2012 (art. 15, comma 2) in merito allo sconto farmacie

    per circa 0,6 mln di euro ed al maggior pay-back dovuto dalle aziende farmaceutiche stimato pari

    a circa 3,6 mln di euro;

    gli altri beni sanitari, pari a 184,324 mln di euro, diminuiscono di 1,9 mln di euro rispetto al

    consuntivo 2011;

    i beni non sanitari, pari a 10,346 mln di euro, sono quasi allineati al valore di consuntivo 2011,(crescono di 0,4 mln di euro);

    il costo dei servizi , pari a 254,396 mln di euro, aumenta rispetto al consuntivo 2011 di 13,8 mln

    di euro; nel complesso la voce altri beni e servizi, pari a 449,066 mln di euro, evidenzia un incremento

    rispetto al consuntivo 2011 di 12,3 mln di euro. Con riferimento alle azioni poste in essere dalle

    aziende in merito alle disposizioni dellarticolo 15, comma 13, lett. a-b), del D.L. 95/2012, cio

    la riduzione del 5% degli importi e delle connesse prestazioni relative ai contratti in essere di

    appalti di servizi e di fornitura di beni e servizi, nonch la rinegoziazione dei contratti i cui prezzi

    di fornitura siano maggiori del 20% rispetto ai prezzi di riferimento individuati dallAutorit per

    la Vigilanza sui Contratti Pubblici, ladvisor ha fatto presente quanto segue in merito alle attivit

    poste in essere e alle criticit riscontrate:

    o le aziendehanno iniziato a rinegoziare i contratti a maggior valore e gli impatti pi efficaci sisono riscontrati nei casi in cui stato possibile ristrutturare completamente il contratto

    o

    si agito in via prioritaria su beni e servizi caratterizzati da bassa specificit medica ed altastandardizzazione, quali ad esempio quelli relativi allInformatica, con maggiore possibilit

    di intervento sui servizi che sui beni;

    o per quanto riguarda i contratti di pulizia, la conoscenza puntuale dei metri quadrati e

    rispondenza degli stessi al contratto, ha permesso di intervenire direttamente riducendo le

    quantit;

    o per quanto riguarda i beni sanitari, la rinegoziazione del 5% stata bloccata da

    Assobiomedica che ha limitato la leva di rinegoziazionesolo sulle quantit e non sui prezzi;o per quanto riguarda lapplicazione deiprezzi di riferimento AVCP nei casi di delta maggiore

    del 20%, i fornitori hanno impugnato al TAR Lazio e al Consiglio di Stato che ha sospeso

    lapplicazione della riduzione, richiedendo una verifica del prezziario di riferimento

    esclusivamente per i dispositivi medici;Per la sola ASL di Chieti si registra una diminuzione tra IV trimestre 2012 e consuntivo 2011 per

    la voce altri beni e servizi pari allo 3,2%, le altre ASL registrano tutte un aumento, in particolare

    rileva un aumento dell11,3% della ASL di LAquila.

    La ASL di Chieti ha dichiarato di aver rinegoziato 45 contratti di servizi su un totale di 68

    contratti in essere, e 3 contratti di beni su un totale di 38 contratti in essere. La ASL di Chieti

    dichiara che adotta due distinte modalit per la rinegoziazione dei contratti. Per i servizi ha

    proceduto allinterpello formale dei fornitori circa la disponibilit ad effettuare uno sconto netto

    sui singoli prezzi di aggiudicazione ed ove possibile, ha investito i direttori dellesecuzione dei

    singoli contratti ovvero i responsabili delle strutture interessate dalle attivit oggetto dei singoli

    appalti. Relativamente ai beni ha proceduto ad un interpello formale dei singoli fornitori circa la

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    disponibilit ad effettuare uno sconto netto sui prezzi di aggiudicazione riscontrando un generale

    rifiuto.

    La ASL di Teramo ha dichiarato di aver rinegoziato 3 contratti di servizi su un totale di 18

    contratti, e 2 contratti di beni su un totale di 26 contratti in essere.

    Ha inoltre dichiarato di aver istituito un Gruppo di lavoro aziendale per lattuazione piena epuntuale della materia nel rispetto del D.L. 95/2012. Nella seduta del 10.01.2013, il Gruppo di

    lavoro ha stabilito di incontrare i fornitori in data 4.03.2013 per la rinegoziazione dei seguenti

    contratti:

    o ristorazione: proposta di quantit invariate a fronte della garanzia del pagamento fatture in

    30-60 gg;

    o pulizia: proposta di riduzione delle prestazioni da 5 a 3 gg negli uffici amministrativi;

    o vigilanza e lavanolo: proposta di riduzione del 5% sul prezzo, in difetto riduzione del

    servizio;

    o formazione e manutenzione hardware: riduzione ottenuta e gara aggiudicata con un

    risparmio di 90 mila euro.

    Per la ASL de LAquila si registra una variazione della spesa per altri beni e servizi tra primo e

    secondo semestre del 25,4%, determinata dallincremento alla voce Servizi e Appalti per un

    costo di 10,5 mln di euro per ripristino funzionalit del P.O. San Salvatore, a fronte del relativo

    costo sono stati inseriti ricavi di pari importo che hanno prodotto di fatto un impatto nullo a CE.

    Sempre la ASL de LAquila ha dichiarato che in ordine ai contratti di appalto di servizi, al

    31.12.2012, ha proceduto a contattare 27 fornitori su un totale di 46. Lazienda informa, inoltre,

    di aver riscontrato un netto rifiuto da parte dei fornitori aderenti ad Assobiomedica a fronte di

    ogni proposta di rinegoziazione dei contratti in essere.

    La ASL di Pescara afferma di aver ottenuto migliori risultati nella rinegoziazione dei contratti di

    beni che in quella di servizi. In relazione ai servizi sono stati ricogniti 75 contratti; il prezzo

    praticato in alcuni casi era allineato o inferiore ai prezzi di riferimento AVCP; in alcuni casi la

    richiesta di rinegoziazione ha avuto quale unico effetto quello di calmierare le richieste di

    revisione tariffaria in contratti di durata pluriennale.

    Tavolo e Comitato, nel prendere atto delle iniziative intraprese e delle criticit evidenziate,

    ricordano che il D.L. 95/2012 legge dello Stato che deve essere applicata. Richiamano le

    disposizioni innovate dalla legge di stabilit a decorrere dallanno 2013.

    il costo della medicina di base, pari a 152,613 mln di euro, rispetto al consuntivo 2011 risulta

    pressoch stabile, (diminuisce di 0,447 mln di euro). Ci risulterebbe coerente con il valore deltetto per la medicina convenzionata di base per il 2012, stabilito dal decreto commissariale n.

    27/2012;

    in merito alle prestazioni acquistate da erogatori privati accreditati si evidenzia quanto segue:

    o per il IV trimestre 2012 il valore complessivo delle prestazioni da privato, pari a 368,832

    mln di euro, risulta inferiore di 0,495 mln di euro rispetto al dato di consuntivo 2011. Tale

    dato frutto:

    - di un incremento di 3,243 mln di euro sulla voce Altre prestazioni da privato (RSA,RA, Termale, Tossicodipendenza, ecc.),

    - di un incremento di 1,932 mln di euro per assistenza riabilitativa extra-ospedaliera,

    - di una diminuzione di 2,677 mln di euro per assistenza ospedaliera (sulla quale la

    regione ha avviato un approfondimento sulla corretta e tempestiva contabilizzazione

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    delle fatture dellultimo trimestre 2012, nonch la corretta applicazione del decreto

    commissariale n. 39/2012 sulla spending review),

    - di una diminuzione di 3,114 mln di euro per assistenza ambulatoriale (anche qui la

    regione ha avviato un approfondimento sulla corretta e tempestiva contabilizzazione

    delle fatture dellultimo trimestre 2012, nonch sulla corretta applicazione del decreto

    commissariale n. 47/2012 sulla spending review),- di un incremento di 1,412 mln di euro per i sumaisti imputabile alle ASL di LAquila,

    Pescara e Chieti, mentre nella ASL di Teramo si osserva una riduzione. In merito si

    consiglia la regione, da parte delladvisor, di avviare un approfondimento

    sullargomento, anche in considerazione del fatto che le disposizioni di limitazione della

    crescita dei trattamenti economici anche accessori previsti per il personale SSN fino al

    31.12.2014 si applicano anche al personale convenzionato con il SSN;

    - di un incremento di 1,291 mln di euro per assistenza integrativa e protesica,

    o sullassistenza ospedaliera la riduzione dello 0,5% della spesa consuntivata 2011 stata

    recepita dalla regione mediante rettifica dei budget 2012, decreto commissariale n. 39/2012,

    per 13,8 mln di euro, applicando la riduzione degli importi e dei corrispondenti volumi dei

    tetti del decreto commissariale n. 25/2012 nella misura del 9,9%. Si resta in attesa delgiudizio di merito relativamente alla sospensiva del TAR Abruzzo con sentenza avversa al

    decreto commissariale n. 39/2012. In merito la struttura commissariale ha trasmesso la nota

    n. 8380/COMM dell11.01.2013 (prot. 8_2013), con cui ha portato a conoscenza dei

    Ministeri affiancanti le ordinanze cautelari del TAR Abruzzo n.874/2012, n. 358/2012 e n.

    378/2012, con le quali il TAR ha sospeso gli effetti del decreto commissariale n. 25/2012

    (sulla rimodulazione dei posti letto delle strutture provvisoriamente accreditate) e su cui i

    Ministeri attendono chiarimenti come da parere 65-P del 4.03.2013. In data 7.03.2013 il

    Commissario ad acta ha trasmesso la nota n. 66546/COMM (prot. 74_2013), che a riscontro

    dei chiarimenti richiesti dai Ministeri precisa che le ordinanze cautelari di sospensione degli

    effetti del decreto commissariale n. 25/2012, sono state concesse con la motivazione:considerato che, non gravando di per se gli oneri dei PL delle strutture private sul SSR

    essendo i costi determinati in base al budget assegnato, la valutazione dei reciproci interessi

    delle parti evidenzia la consistenza del pregiudizio lamentato.

    Successivamente stata trasmessa la nota n. 75321/COMM del 18.03.2013 (prot.

    119_20013) con cui si informa che il Consiglio di Stato, accogliendo lappello proposto dal

    Commissario ad acta, ha riformato le ordinanze cautelari n. 874/2012, n. 358/2012 e n.

    378/2012 respingendole, con la motivazione: considerato che la dotazione dei PL

    ospedalieri accreditati e a carico del SSN appare suscettibile di interferire, comunque, sui

    complessi meccanismi dellofferta sanitaria e di qui, anche in ipotesi indirettamente, sulla

    relativa spesa sanitaria, con conseguenti ricadute sullinteresse pubblico al riequilibrio ed

    alla razionalizzazione della spesa stessa anche al fine di garantire la possibilit dierogazione di prestazioni essenziali per la tutela del diritto alla salute.

    E stata trasmessa anche la nota n. 8490/COMM (prot. 9_2013), con cui si rendono note le

    ordinanze del TAR Abruzzo sulla sospensione degli effetti del decreto commissariale n.

    39/2012 (sulla ridefinizione dei tetti di spesa per acquisto prestazioni ospedaliere da privati),

    e su cui i Ministeri affiancanti rimangono in attesa di aggiornamenti sul contenzioso, come

    da parere 77-P dell8.03.2013. In seguito la struttura commissariale ha trasmesso anche la

    nota n. 75030/COMM del 18.03.2013 con cui si comunica che il Consiglio di Stato, ha

    accolto lappello proposto dal Commissario ad acta.

    Si segnala che il budget 2012 riconoscibile tiene conto delle riduzioni per mancata attivit

    nel corso dellanno di due strutture (Sanatrix e Santa Maria). Relativamente al IV trimestre

    2012, dai dati forniti da ASR Abruzzo, risulta che il fatturato delle strutture ospedaliere inferiore della produzione SDO per circa 2,563 mln di euro, ma complessivamente

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    superiore al budget complessivo riconoscibile per 6,308 mln di euro. Si segnala che le

    strutture Pierangeli e Villa Serena hanno fatturato 4,501 mln di euro pi del budget.

    Complessivamente stato conteggiato che in totale gli erogatori hanno eroso il tetto per

    circa il 107% del totale rispetto ai budget complessivi riconoscibili per lanno 2012

    (decreto commissariale n. 39/2012 e seguenti).

    Si segnala anche che il fatturato 2012 aggiornato al mese di marzo 2013 fornito da ASR sidiscosta dal contabilizzato delle aziende a IV trimestre 2012 di circa 3,4 mln di euro per

    invio tardivo di fatture/note di credito da parte delle strutture private successivamente alla

    chiusura di CE; in particolare la ASL di LAquila ha un maggior fatturato di 1,021 mln di

    euro rispetto al contabilizzato, la ASL di Chieti ha un minor fatturato di 2,111 mln di euro

    rispetto al contabilizzato e la ASL di Pescara ha un maggior fatturato di 4,501 mln di euro

    rispetto al contabilizzato, a fronte del quale lazienda ha un accantonamento per rischio da

    prestazioni erogate da privati di circa 7 mln di euro.

    o sullassistenza specialistica ambulatoriale per il IV trimestre 2012, dai dati forniti da ASR

    Abruzzo risulta che il fatturato aggiornato al mese di marzo 2013, inferiore alla produzione

    art. 50 per 5,282 mln di euro. Si sottolinea che il valore del fatturato non include la quotaparte relativa alle branche a visita. Gli scostamenti pi rilevanti della produzione rispetto al

    fatturato si rilevano per le case di cura Pierangeli (ASL Pescara) di circa 2,5 mln di euro e

    per Villa Letizia (ASL LAquila) di circa 0,7 mln di euro che complessivamente

    contribuiscono a circa il 57% dello scostamento regionale.Sul tetto stabilito dal decreto commissariale n. 47/2012 risulta complessivamente gli

    erogatori hanno prodotto al netto dello sconto e della quota di compartecipazione di 10 euro

    a ricetta, per circa il 121% del totale del netto.

    Rispetto al valore delle prestazioni soggette a tetto per residenti e non residenti si segnala

    che il fatturato 2012 aggiornato al mese di marzo 2013, fornito da ASR, mostra uno

    scostamento rispetto al valore contabilizzato al IV trimestre 2012 pari a 1,713 mln di euro

    riferibile prevalentemente alla ASL di Pescara.

    Tavolo e Comitato, nel ricordare che le prestazioni oltre il tetto ai sensi del contratto

    sottoscritto dagli erogatori non sono da remunerarsi, chiedono alla regione e

    alladvisor se e per quali motivazioni vi siano rischi sulla maggiore produzione rispetto

    al tetto oltre a quello contabilizzato dalla ASL di Pescara.

    o sullassistenza territoriale si evidenzia quanto segue:

    - riabilitazione ex art.26: la Asl di Pescara ha contabilizzato minori fatture rispetto al dato

    aggiornato al mese di marzo 2013 fornito da ASR Abruzzo per 1,4 mln di euro. Si

    segnala che lAzienda ha accantonato per rischio relativo alle prestazioni da privatocomplessivamente circa 7 mln di euro. Si segnala, inoltre, che la struttura Maristella, a

    seguito di fallimento al 30.09.2012, stata acquistata dalla societ CISE che per non ha

    inviato fatture n in ASL di Chieti n in ASR Abruzzo. Complessivamente, sulla base

    delle informazioni ad oggi disponibili, il maggiore fatturato rispetto a quanto

    contabilizzato nel CE IV Trim 2012 risulterebbe ricompreso nelle poste

    prudenzialmente accantonate dalle aziende;

    - psicoriabilitazione: non si evidenziano scostamenti rilevanti rispetto al budget. Si segnala

    che LAquila e Chieti hanno contabilizzato anche fatture per prestazioni erogate a

    cittadini non residenti. Si ribadisce che il budget per la remunerazione delle prestazioni

    residenziali territoriali assegnato per i soli cittadini residenti.

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    - RSA ed RA: non si evidenziano scostamenti rilevanti rispetto al budget. Si segnala che

    LAquila ha contabilizzato fatture ulteriori per0,018 mln di euro, non pervenute in ASR

    Abruzzo.

    Accantonamenti

    la regione ha inviato il dettaglio della composizione degli accantonamenti per rischi voceBA2700- che sono stati valorizzati complessivamente in 15,852 mln di euro. Tale voce

    composta principalmente dagli accantonamenti per rischi connessi allacquisto di prestazioni

    sanitarie da privato effettuati dalla ASL di Pescara per 7,198 mln di euro gi in precedenza

    nominati, dagli accantonamenti per cause civili e oneri processuali dalla ASL di Avezzano-

    Sulmona-LAquila per 2,558 mln di euro, dalla ASL di Teramo per 1,746 mln di euro, dalla ASL

    di Lanciano-Vasto-Chieti per 1,5 mln di euro, e dagli accantonamenti per contenzioso personale

    dipendente effettuati prevalentemente dalla ASL di Pescara per 1,275 mln di euro.

    la regione ha inviato altres la composizione della voce altri accantonamenti voce BA2820-

    valorizzata per 53,920 mln di euro. In tale voce sono presenti

    o

    accantonamenti per interessi di mora per 4,491 mln di euro, di cui 2,5 mln di eurocontabilizzati dalla ASL Teramo e 1,991 dalla ASL Lanciano-Vasto-Chieti, per interessi di

    mora stimati sul monte debiti fornitori al 31.12.2012;

    o accantonamenti per rinnovo convenzioni per 1,264 mln di euro, si precisa che le aziendehanno applicato le linee guida emanate dalla Direzione Politiche della Salute per la

    redazione del CE IV trimestre 2012, accantonando la percentuale dello 0,75% sul monte

    compensi delle singole professionalit calcolato sui valori di consuntivo 2011;

    o 48,165 mln di euro sono altri accantonamenti, per la quasi totalit dellimporto, 44,963 mln

    di euro, contabilizzato sulla GSA 000. Tale importo si compone:

    - per 35,589 mln di euro per obiettivi di piano 2012, somma non attribuita alle aziende

    perch assegnata alla regione;

    -

    per 6,886 mln di euro da somme vincolate competenza 2012, somma non assegnata alleaziende in quanto il frutto di una stima e quindi non ancora definitiva. Pertanto come

    previsto dal decreto legislativo 118/2011 sono state contabilizzate dalla GSA sia tra i

    ricavi sia tra gli accantonamenti. Inoltre in tale voce sono presenti 2,508 mln di euro

    erroneamente accantonati e relativi a quote di fondo indistinto non ancora assegnate alle

    aziende, lassegnazione verr comunque fatta in sede di redazione del consuntivo;

    - per 0,236 mln di euro per accantonamento effettuato a seguito di una comunicazione

    dellufficio personale al 31.12.2012;

    - per 0,597 mln di euro per una accantonamento per multe ed ammende , formazione e

    servizi veterinari;

    - per 2,369 mln di euro per:

    o

    accantonamenti fondo oneri per personale in quiescenza per 1,787 mln di euro, si

    riferisce a contributi INPDAP personale dipendente. Laccantonamento stato

    costituito in via prudenziale, in quanto nellanno 2012 sopravvenuta la somma di

    1,327 mln di euro per sistemazione ruoli INPDAP;

    o accantonamenti allextra budget ambulatoriale per 0,582 mln di euro.

    In merito agli accantonamenti si fa presente che sono in corso verifiche regionali in merito

    alla situazione presentata dalla Asl di Chieti relativamente allo stato di avanzamento della

    procedura concorsuale della societ assicurativa Faro spa, posta in liquidazione coatta

    amministrativa, su cui la stessa Asl (creditore privilegiato) si insinuata nel passivo. La Asl di

    Chieti in sede di predisposizione dei CE previsionali 2013-2015, aveva previsto di

    accantonare complessivi 9 mln di euro nel triennio 2013-2015 (riferimento documentoStrumenti di programmazione 2013-2015 Deliberazione del DG 1897 del 14.12.2012).

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    Con successiva nota prot. n.19886 del 14.01.2013, la stessa Asl ha dichiarato di aver gi

    liquidato agli aventi diritto, in virt di statuizioni giudiziali e/o atti di transazione, una somma

    pari 1,3 mln di euro. Alla data di redazione del presente documento, come da osservazioni

    rilevate nel verbale n.2 del 25.01.2013 del Collegio Sindacale e da nota regionale prot. n.

    02/DG22 del 14.03.2013, la Asl non ha ancora rideterminato la quota di accantonamento

    prevista da imputarsi in un unico esercizio, anche in considerazione dei margini di recuperoche potrebbero definirsi nel corso dei prossimi esercizi in esito alle operazioni di riparto dello

    stato passivo da parte della Liquidazione Coatta Amministrativa;

    Tavolo e Comitato chiedono alla regione e alladvisor se tale circostanza determina la

    necessit di accantonamenti rischi sul risultato 2012.

    Oneri per contratti e convenzioni

    la regione e ladvisor confermano lavvenuta erogazione dellindennit di vacanza contrattuale

    per il triennio 2010-2012 relativamente allanno 2012 con riferimento al personale dipendente . Il

    relativo onere risulta valorizzato a costo;

    per il personale convenzionato lindennit di vacanza contrattuale per il triennio 2010-2012relativamente allanno 2012 non risulta corrisposta da nessuna azienda. Le aziende hanno

    provveduto ad accantonare a titolo prudenziale nella voce BA2840 Accantonamenti rinnovi

    convenzioni MMG/Pls/MCA ed altri la relativa quota, calcolata in misura pari allo 0,75% del

    monte compensi desumibile dal CE Consuntivo 2011. Tali accantonamenti risultano coerenti

    con quelli attesi da parametrarsi, in ogni caso, al valore del consuntivo 2010 relativo al

    personale convenzionato in ragione del fatto che il 2010 risulta il primo anno del triennio di

    validit della convenzione.

    Proventi e oneri straordinari

    con riferimento ai proventi straordinari, voce EA0010 pari a 12,750 mln di euro, le principali

    voci sono:o EA0090 Sopravvenienze attive v/terzi relative al personale che riporta un importo di

    0,933 mln di euro e riguarda principalmente la ASL di Pescara (0,893 mln di euro);

    o EA0120 Sopravvenienze attive v/terzi relative allacquisto di prestazioni sanitarie da

    operatori accreditati- che riporta un importo di 2,697 mln di euro e riguarda principalmente

    le note di credito emesse dai privati accreditati a seguito di verifiche ispettive ed accordi

    transattivi;

    o EA0130Sopravvenienze attive v/terzi relative allacquisto di beni e servizi - che riporta un

    importo di 3,048 mln di euro e che accoglie importi relativi a note di credito riguardanti

    fatture passive relative agli esercizi 2011 ed ante e di cui si fornisce dettaglio;

    o EA0140 -Altre sopravvenienze attive v/terzi- di 3,225 mln di euro, limporto pi rilevante

    quello della ASL di Pescara e della ASL di Teramo. Questultima in particolare (1,503 mlndi euro), ha erroneamente contabilizzato un importo per pay-back anno 2011 di 1,170 mln di

    euro invece di 0,671 mln di euro, la rettifica sar riportata correttamente a consuntivo. Si

    evidenzia che la ASL di Avezzano-Sulmona-LAquila non ha inserito la sopravvenienza

    attiva per pay-back 2011, che verr riportata a consuntivo;

    Tavolo e Comitato chiedono conferma alla regione e alladvisor che le entrate da

    payback costituenti le predette iscrizioni non sono state in precedenza contabilizzate

    sul modello riepilogativo regionale 2011;o EA0190 -Insussistenze attive v/terzi relative al personale- che riporta un importo di 0,260

    mln di euro corrispondente a quanto riportato per minor debito IRAP dalla ASL di Pescara;

    o EA0200 -Insussistenze attive v/terzi relative alle convenzioni con medici di base- che riporta

    un importo di 0,109 mln di euro corrisponde a quanto riportato dalla ASL di Pescararelativamente allannullamento delle deliberazioni del direttore generale concernenti la

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    rideterminazione del fondo aziendale per la ponderazione qualitativa delle quote capitarie

    per i medici di assistenza primaria e per i pediatri di libera scelta al 31.12.2011;

    o EA0220 - Insussistenze attive v/terzi relative allacquisto prestazioni sanitarie da operatori

    accreditati- di importo pari a 0,109 mln di euro;

    o EA0230 -Insussistenze attive v/terzi relative allacquisto di beni e servizi di importo pari a

    0,97 mln di euro;o EA0240 - Altre insussistenze attive v/terzi- di importo complessivo pari a 2,240 mln di euro

    riguarda principalmente la ASL di Lanciano-Vasto-Chieti (1,467 mln di euro) derivanti dallo

    storno dal fondo per attivit libero professionale degli accantonamenti effettuati nel corso

    degli anni e non utilizzati, e la ASL di Avezzano-Sulmona-LAquila (0,764 mln di euro)

    relativi ad un fondo imposte IRPEG accantonato prudenzialmente nellanno 2002 e mai

    utilizzato in quanto lamministrazione finanziaria non ha mai proceduto ad effettuare

    verifiche sulle dichiarazioni dei redditi negli esercizi successivi;

    o EA0250Altri proventi straordinari- che evidenzia un importo di 0,6 mln di euro relativo ad

    altri oneri per diritti di accesso della ASL di Teramo.

    in merito agli oneri straordinari, pari a 16,630 mln di euro, le voci pi significative sono:o EA0360 Sopravvenienze passive v/terzi relative alla mobilit extraregionale- che

    valorizzata per 0,164 mln di euro, si precisa che le aziende si sono attenute alle linee guida

    della Direzione Politiche della Saluteper la redazione del CE IV trimestre 2012;o EA0380Sopravvenienze passive v/terzi relative al personale dirigenza medica- valorizzata

    per 1,089 mln di euro e sulla quale si precisa che la ASL di Pescara ha inserito un importo di

    0,528 mln di euro per arretrati (competenze ed IRAP) di competenza di esercizi precedenti e

    non rilevati, rispetto alla dirigenza medica;

    o EA0390 Sopravvenienze passive v/terzi relative al personale dirigenza non medica

    valorizzata per 0,91 mln di euro e per la quale si precisa che la ASL di Pescara ha inserito un

    importo di 0,68 mln di euro(competenze ed IRAP) di competenza di esercizi precedenti e

    non rilevati, rispetto alla dirigenza non medica;o EA0400 Sopravvenienze passive v/terzi relative al personale comparto- valorizzata per

    0,516 mln di euro e su cui si evidenzia che la ASL di Pescara ha inserito 0,447 mln di euro

    per arretrati (competenze ed IRAP) di competenza di esercizi precedenti e non rilevati

    spettanti al personale del comparto;

    Tavolo e Comitato chiedono di conoscere la motivazione per cui la ASL di Pescara

    evidenzia tali sopravvenienze sul personale in relazione al fatto che gli oneri

    contrattuali dovrebbero essere stati annualmente accantonati sui relativi bilanci

    pregressi.

    o EA0410 Sopravvenienze passive v/terzi relative alle convenzioni con medici di base

    valorizzata per 0,719 mln di euro e riferita principalmente alla ASL di Teramo e di

    Lanciano-Vasto-Chieti, per competenze e contributi anni precedenti;

    o EA0430 Sopravvenienze passive v/terzi relative allacquisto di prestazioni sanitarie da

    operatori accreditatidi 0,739 mln di euro e riferita principalmente alla ASL di Pescara per

    fatture emesse da operatori sanitari accreditati relative a prestazioni sanitarie di varia natura,

    erogate negli anni precedenti e non registrate negli esercizi di competenza;

    o EA0440Sopravvenienze passive v/terzi relative allacquisto di beni e servizi valorizzata

    per 9,967 mln di euro e di cui la regione fornisce il dettaglio per ASL;

    o EA0450 Altre sopravvenienze passive v/terzi valorizzata per 2,006 mln di euro, di cui

    limporto pi rilevante quello della ASL di Avezzano-Sulmona-LAquila (1,364 mln di

    euro) riferito a fatture pervenute successivamente alla chiusura dei bilanci di esercizio delle

    annualit precedenti;

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    o EA0530 Insussistenze passive v/terzi relative allacquisto di prestazioni sanitarie da

    operatori accreditati- di 0,522 mln di euro quasi interamente riferito alla ASL di Pescara e

    riferita ad unintegrazione budget per lanno 2011 della Fondazione Papa Paolo VI, che

    inizialmente era stato registrato quale extra-budget e quindi come nota credito da ricevere,

    ma in seguito allintegrazione del budget tale importo stato regolarmente pagato alla

    struttura e registrato quale insussistenza passiva;o EA0540 Insussistenze passive v/terzi relative allacquisto di beni e servizi valorizzata

    per 0,566 mln di euro e di cui si precisa che lintero importo riferibile allerrata

    registrazione di una nota credito da parte della ASL di Lanciano-Vasto-Chieti.

    Attuazione del decreto legislativo 118/2011

    In merito allo stato di attuazione del decreto legislativo 118/2011 si ricorda che stata attivata la

    GSA individuando come responsabile il dirigente del Servizio Programmazione Economico

    Finanziaria e Controllo di Gestione delle aziende sanitarie ( DGR n. 953/2011 integrata e modificata

    dalla DGR n. 57/2012).

    Lattivazione del sistema economico-patrimoniale stata realizzata con il recepimento dei nuovi

    modelli CE ed SP, (DGR n. 151/2013), con lapprovazione del piano dei conti del SSR ai sensidellarticolo 27 del D.Lgs. 118/2011 e successivi decreti attuativi (DGR n. 153/2013), con la

    predisposizione dei libri contabili obbligatori ai sensi dellarticolo 24 del D.Lgs. 118/2011, con la

    predisposizione di un foglio di calcolo per la rilevazione delle scritture nel Libro Giornale nelle more

    dellimplementazione di un software contabile presso la GSA, e con lindividuazione di ununit di

    personale dedicata esclusivamente alla tenuta delle rilevazioni contabili.

    Sulla riconciliazione di cassa la regione mensilmente effettua la quadratura, per il conto sanit, con

    lIstituto Tesoriere e trimestralmente il responsabile della GSA certifica la riconciliazione stessa.

    Sulla perimetrazione dei capitoli di bilancio sanitario la regione ha adottato la DGR n. 172/2012 con

    cui ha individuato i capitoli della sanit e ha adottato anche la DGR n. 192/2013 con cui ha definito la

    perimetrazione dei capitoli sanit per lanno 2013.

    Sono stati istituiti i conti di Tesoreria unica intestati alla Sanit ed ha svolto le attivit correlate e su

    cui affluiscono i finanziamenti ordinari del SSR mentre le ulteriori risorse sono versate in appositi

    conti correnti appositamente istituiti. Il responsabile della GSA stato individuato come soggetto

    incaricato delle disposizioni attive e passive sui conti intestati alla sanit e con la DGR n. 102/2012 si

    disciplinata lattivit sulle movimentazioni del conto di tesoreria regionale sanit.

    Si rende noto che la regione ha avviato le attivit propedeutiche alla predisposizione dello stato

    patrimoniale iniziale 2012.

    La regione ha inoltre, individuato (DGR n. 533/2012) il responsabile certificatore nella persona del

    dirigente del Servizio Affari comunitari e cooperazione interistituzionale della regione.

    Si premette che in attesa della predisposizione dello Stato Patrimoniale 2012 da parte delle aziendesanitarie, le uniche informazioni disponibili relative alle poste patrimoniali e finanziarie, riguardano

    solo le attivit realizzate dalla regione per la predisposizione dello SP di apertura della GSA e le

    attivit di riconciliazione effettuate per garantire la coerenza delle rilevazioni in contabilit

    economico-patrimoniale con le risultanze del bilancio finanziario.

    Attuazione articolo 29 del decreto legislativo 118/2011

    In merito alla puntuale attuazione dei principi specifici previsto dallarticolo 29 del decreto

    legislativo 118/2011 a quanto chiarito con circolare del 28 gennaio 2013 del Ministero della salute di

    concerto con il Ministero delleconomia e delle finanze, a quanto riportato nella casistica applicativa

    di cui al decreto ministeriale 17 s