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Milano. Come comunicare con il paziente. Al via la prima scuola di formazione ad hoc per i medici Partirà il prossimo 15 marzo il primo corso di formazione accreditato Ecm organizzato dalla “Scuola di comunicazione in sanità” promossa dall’Omceo di Milano, Asst Rhodense, Aigr e l’Associazione Lampada di Aladino. Dieci incontri da cui scaturirà il “decalogo del buon medico” che sarà presentato alla Commissione Sanità della Regione Lombardia 02 MAR - Quando comunicare una “flogosi delle prime vie aeree” può far cadere in un baratro di ansia e apprensione un paziente a cui si sta semplicemente diagnosticando un banale mal di gola, significa che il medico e il paziente si parlano, ma molto spesso non comunicano. Un’affermazione supportata anche da una recente indagine condotta in alcune oncologie italiane, secondo la quale circa il 60% dei clinici ritiene poco adeguata la propria formazione universitaria in questo ambito; il rapporto con il paziente è infatti costruito più in base a caratteristiche personali e alla propria esperienza che non su competenze strutturate.

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Milano. Come comunicare con il paziente. Al via la prima scuola di formazione ad hoc per i medici

Partirà il prossimo 15 marzo il primo corso di formazione accreditato Ecm organizzato dalla “Scuola di comunicazione in sanità” promossa dall’Omceo di Milano, Asst Rhodense, Aigr e l’Associazione Lampada di Aladino. Dieci incontri da cui scaturirà il “decalogo del buon medico” che sarà presentato alla Commissione Sanità della Regione Lombardia

02 MAR - Quando comunicare una “flogosi delle prime vie aeree” può far cadere in un baratro di ansia e apprensione un paziente a cui si sta semplicemente diagnosticando un banale mal di gola, significa che il medico e il paziente si parlano, ma molto spesso non comunicano. Un’affermazione supportata anche da una recente indagine condotta in alcune oncologie italiane, secondo la quale circa il 60% dei clinici ritiene poco adeguata la propria formazione universitaria in questo ambito; il rapporto con il paziente è infatti costruito più in base a caratteristiche personali e alla propria esperienza che non su competenze strutturate.

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Proprio per capire come costruire in rapporto comunicativo efficace con il paziente partirà il prossimo 15 marzo e proseguirà fino a novembre il primo corso di formazione organizzato dalla “Scuola di comunicazione in sanità”, promossa da un comitato formato da Ordine dei Medici di Milano, Asst Rhodense, Associazione italiana giornalismo responsabile e l’Associazione Lampada di Aladino. Non solo formazione, obiettivo del corso sarà anche quello di stilare un “Decalogo della buona sanità in pillole” che sarà portato all’attenzione della Terza Commissione Sanità della Regione Lombardia, affinché valuti e prenda in considerazione le proposte che pervengono dalla scuola di formazione, sottoscritte da dieci e più “esperti”.

Il corso accreditato Ecm, sarà articolato in 10 incontri con cadenza settimanale di circa 3 ore ciascuno (2,15 h di parte teorica e 40 min. di dibattito che sarà moderato da un giornalista di Aigr) e che si terranno nell’aula V. Capacchione presso il Presidio Ospedaliero di Rho (Asst Rhodense), in corso Europa n.250. Ognuna delle 10 tematiche affrontate terminerà con una proposta risolutiva da trasmettere agli organi competenti e verrà pubblicizzata alla stampa. Ne scaturirà quindi una sorta di “Decalogo della buona sanità in pillole” ovvero 10 proposte per aggiornare, integrare, innovare il rapporto medico-paziente, migliorando l’immagine e la credibilità dell’istituzione sanitaria verso i cittadini, pazienti e non. Il “Decalogo della buona sanità in pillole verrà portato all’attenzione della Terza Commissione Sanità di Regione Lombardia, affinché valuti e prenda in considerazione le proposte che pervengono dalla scuola di formazione, sottoscritte da dieci e più “esperti”. L’invio delle ‘10 pillole’ ai componenti della Commissione Sanità di Regione Lombardia ha l’obiettivo di far valutare dai membri dell’assemblea osservazioni, riflessioni, esigenze e proposte che pervengono loro direttamente dai medici. A sua volta sarà così possibile attivare il virtuoso iter istituzionale che vedrà il coinvolgimento dell’Assessorato alla partita, nonché dell’intera giunta regionale, affinché possano essere recepite ‘piccole’ esigenze operative che possono migliorare la vita quotidiana del rapporto medico-paziente. “È sempre più impellente che il medico apprenda una comunicazione efficace a completamento dell’atto terapeutico – affermano Martino Trapani e Roberto Bollina che fanno parte del Comitato Scientifico assieme ad altri esperti del mondo medico e della comunicazione specializzata - per un medico infatti risulta particolarmente difficile semplificare non solo la terminologia utilizzata, ma soprattutto l’approccio squisitamente umano al paziente stesso. Il che diventa ancora più complesso nel caso della comunicazione relativa ad esempio a malattie oncologiche o particolarmente gravi. Quello che ci attendiamo da questo corso è non solo di ottimizzare le relazioni con assistiti e famiglie e di aumentare la consapevolezza del paziente, migliorando anche il livello di soddisfazione e l’adesione ai percorsi terapeutici, ma anche di ridurre le controversie medico-legali e la medicina difensiva in generale, contribuendo a prevenire il logorio psico-fisico dei clinici a cui sono sempre più sottoposti”.

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Le materie e i docenti. I 10 incontri tenuti da esperti della materia, spaziano negli ambiti sanitari più vari: - Patologie della globalizzazione (Roberto Carlo Rossi, Presidente Omceo Milano e Provincia); - Il contenzioso e la medicina difensiva (Umberto Genovese, Università Statale Milano ); - Dottor web: quando il paziente arriva già ‘informato’ (Paola Mosconi, Irccs Mario Negri Milano); - Le parole per dirlo - Oltre la medicina: il dialogo medico-paziente nelle cure di fine vita(C. Cacioppo, Direttore Sanitario Hospice S. Maria delle Grazie, Monza e S. Mengo, Medico Palliatore); - Il buon esito della terapia passa anche attraversouna efficace comunicazione (Grazia Strepparava, Psicologia della Comunicazione Università Milano Bicocca); - Il rapporto medico-paziente nelle diverse culture e nella medicina alternativa. Due mondi paralleli? (Davide Toniolo, Dirigente medico oncologia Asst Rhodense); - La responsabilità del medico nella struttura pubblica e privata. Osservazioni sulla legge delega in fase di approvazione (Alessandro Gnani, Magistrato 2° sezione civile Tribunale Monza); - Il consenso informato: non un arido e impersonale strumento di legge, ma un elemento di umanizzazione e interazione tra medico e paziente (Alfredo D’Ari, Dirigente Ufficio III Direzione Generale della Comunicazione e Relazioni Istituzionali Ministero della Salute; - “Dal curare al prendersi cura”: il percorso politico e giuridico tracciato dal legislatore in materia della legge di riordino della sanità regionale (Roberto Bollina, Direttore Sanitario Asst Rhodense); - “Quando il paziente è un bambino...” (Mariella Enoc, Presidente Irccs Ospedale Bambino Gesù).

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Milano: nasce la “Scuola di comunicazione in sanità” Pubblicato il 2 marzo 2017

“Dieci incontri, 10 proposte per aggiornare, integrare, innovare il rapporto medico-paziente, soprattutto avviare una pratica di comunicazione e di ascolto che non si impara all’università. E’ la ‘Scuola di comunicazione in sanità”, promossa da un comitato composto dall’Ordine dei Medici e Odontoiatri di Milano, da ASST Rhodense, Associazione Italiana Giornalismo Responsabile, Associazione Lampada di Aladino. Gli incontri, di circa 3 ore ciascuno, si terranno dal 15 marzo a novembre 2017 nell’aula V.Capacchione presso il Presidio Ospedaliero di Rho. Toccheranno varie tematiche sul rapporto medico-paziente come ‘Le patologie della globalizzazione’, ‘Dottor web: il paziente arriva già informato’, ‘Il dialogo medico-paziente nelle cure di fine vita’, ‘Il consenso informato’, ‘Dal curarsi al prendersi cura’, e altre, senza trascurare il problema del paziente bambino. “Sono tutti corsi accreditati ECM – precisa Roberto Carlo Rossi, presidente dell’Ordine dei Medici e Odontoiatri (OMCEO) di Milano -. Da ogni corso scaturirà una proposta risolutiva da trasmettere agli organi competenti e verrà pubblicizzata alla stampa. Ne scaturirà una sorta di ‘Decalogo della buona sanità in pillole’. E sarà un’iniziativa che contiamo non solo di replicare nei prossimi anni, ma anche di esportare in altre realtà”. L’assessore regionale lombardo al Welfare, Giulio Gallera, oggi alla presentazione dell’iniziativa, ha assicurato l’appoggio della Regione Lombardia e chiesto che alla sua conclusione ci sia un incontro Ordine-Regione “che diventi atto formale per costruire linee guida comuni e arrivare a un modello applicativo da proporre a tutti i medici”.

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[Lombardia] SCUOLA DI COMUNICAZIONE IN SANITA' , GALLERA: STRATEGICA PER MIGLIORARE RAPPORTO MEDICO-PAZIENTE mercoledì 1 marzo 2017

"TAVOLO DI LAVORO CON ORDINE MEDICI PER LINEE GUIDA REGIONALI"

"La nostra riforma sanitaria ha come principio fondamentale quello di mettere al centro il paziente passando dalla semplice cura al prendersi cura di lui in modo completo. Alla luce di questo obiettivo il progetto di una scuola che migliori la comunicazione tra medico e paziente, come quello che voi avete ideato, e' di fondamentale importanza". Lo ha detto l'assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera intervenendo, questa mattina, nella sede dell'Ordine dei Medici di Milano, alla presentazione del primo corso di formazione per medici, che partira' il prossimo 15 marzo, organizzato dalla 'Scuola di comunicazione in sanita'', promossa da un comitato formato da Ordine dei Medici di Milano, Asst Rhodense, Associazione italiana giornalismo responsabile, Associazione Lampada di Aladino.

COMUNICAZIONE CAMBIATA - "I tempi sono cambiati - ha sottolineato l'assessore - la comunicazione e' cambiata, l'avvento del web e la possibilita' di accedere a una moltitudine di informazioni anche sanitarie ha creato grande confusione, lo abbiamo constatato recentemente anche per quanto riguarda il tema delle vaccinazioni e non a caso abbiamo deciso di creare un sito ad hoc, www.wikivaccini.com , dando agli utenti la possibilita' di consultare il parere di esperti per fugare ogni dubbio su falsi miti o credenze che circolano in rete".

AGGIORNAMENTO - "Pertanto - ha aggiunto - aggiornare il linguaggio comunicativo dei medici adeguandolo anche a una categoria di pazienti, piu' informata del passato e pertanto piu' complicata da gestire, sono certo potra' contribuire a offrire una migliore assistenza da un lato, ma anche a rafforzare l'autorevolezza del medico, soprattutto quello di medicina generale, da un altro".

TAVOLO - "Anche in considerazione di questa lodevole iniziativa - ha concluso Gallera - oltre alle altre numerose che l'Ordine, grazie all'abile guida del presidente Carlo Maria Rossi mette in campo in tema di comunicazione, abbiamo deciso, con il presidente, di istituire un Tavolo di lavoro con l'Ordine che ci porti a delle linee guida sui rapporti verbali medico-paziente che confluiranno in un successivo provvedimento amministrativo di giunta".

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Giovedì, 2 marzo 2017 - 08:47:00

Milano, medici a scuola per imparare a parlare ai pazienti Gallera, tavolo di lavoro con Ordine medici per linee guida regionali su comunicazione

I MEDICI IMPARANO A PARLARE AI PAZIENTI A SCUOLA

Lo sguardo interrogativo di un paziente davanti al medico che gli comunica la diagnosi di 'flogosi delle prime vie aeree', in parole povere un banale mal di gola. E' uno degli esempi più semplici per fotografare il 'corto circuito' che può verificarsi davvero nella realtà quotidiana: a volte i camici bianchi e i malati si parlano, ma non comunicano efficacemente. Ed è per ovviare a questo problema che l'Ordine dei medici di Milano, la Asst Rhodense, l'Associazione italiana giornalismo responsabile e l'Associazione di volontariato Lampada di Aladino, hanno promosso la 'Scuola di Comunicazione in Sanità' che, dal 15 marzo, darà il via a un corso di formazione che si concluderà entro il 2017.

L'iniziativa è stata presentata oggi nel capoluogo lombardo, alla presenza dell'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera che ha sottolineato "l'importanza" del progetto di "una scuola che migliori la comunicazione tra medico e paziente. I tempi sono cambiati, la comunicazione è cambiata, l'avvento del web e la possibilità di accedere a una moltitudine di informazioni anche sanitarie ha creato grande confusione, lo abbiamo constatato recentemente anche per quanto riguarda il tema delle vaccinazioni e non a caso abbiamo deciso di creare un sito ad hoc (wikivaccini.com), dando agli utenti la possibilità di consultare il parere di esperti per fugare ogni dubbio su falsi miti o credenze che circolano in rete".

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Il dottore torna a scuola, per imparare a dialogare coi pazienti Nasce a Milano la scuola di comunicazione in sanità

di Carlo Maria Feltri

«E’ da ieri che cerchiamo di parlare con qualcuno per avere informazioni».

«Il dottore è stato gentile nello spiegarmi cos’ha mio marito, ma, sinceramente, non ho capito nulla».

«Qui non parla nessuno, l’infermiere dice di rivolgermi alla caposala, lei dice di cercare il medico, il dottore non si vede e…».

A chi non è capitato di aver sentito queste affermazioni da famigliari, amici o conoscenti vittime di problemi di salute?

Si chiama Scuola di Comunicazione in Sanità la prima risposta concreta per ridurre sempre più il divario comunicazionale che mette a disagio i pazienti e loro famigliari, ma anche tutto il personale sanitario.

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L’idea, lanciata dall’Associazione Italiana Giornalismo Responsabile, di cui è presidente il giornalista Ettore Politi, è stata subito accolta dal presidente dell’Ordine provinciale dei Medici e degli odontoiatri di Milano, Roberto Carlo Rossi, il quale ha trovato ampia condivisione e collaborazione nell’Asst Rhodense, nelle persone del dott. Martino Trapani, direttore medico di presidio, e del Direttore sanitario Roberto Bollina, nonché dall’Associazione di volontariato Lampada di Aladino.

L’Iniziativa lanciata dal collega Ettore Politi, ora portavoce della Scuola di Comunicazione in Sanità, è stata accolta positivamente dall’Assessore Regionale alla Sanità, Giulio Gallera, al quale non è certo sfuggita l’importanza che l’evento formativo avrà sia sui medici che sui loro pazienti.

Il ciclo delle 10 lezioni alla quali parteciperanno oltre 100 medici milanesi vedrà in cattedra magistrati, esperti di psicologia della comunicazione, dirigenti sanitari e docenti universitari.

Ognuna delle 10 tematiche affrontate terminerà con una proposta risolutiva da trasmettere agli organi competenti e verrà pubblicizzata alla stampa.

Ne scaturirà quindi una sorta di “Decalogo della buona sanità in pillole” ovvero 10 proposte per aggiornare, integrare, innovare il rapporto medico-paziente, migliorando l’immagine e la credibilità dell’istituzione sanitaria verso i cittadini, pazienti e non.

Il Decalogo della buona sanità in pillole verrà portato all’attenzione della Terza Commissione Sanità di Regione Lombardia, affinché valuti e prenda in considerazione le proposte che pervengono dalla scuola di formazione, sottoscritte da dieci e più esperti.

L’invio delle ‘10 pillole’ ai componenti della Commissione Sanità di Regione Lombardia ha l’obiettivo di far valutare dai membri dell’assemblea osservazioni, riflessioni, esigenze e proposte che pervengono loro direttamente dai medici.

A sua volta sarà così possibile attivare il virtuoso iter istituzionale che vedrà il coinvolgimento dell’Assessorato alla partita, nonché dell’intera giunta regionale, affinché possano essere recepite ‘piccole’ esigenze operative che potranno migliorare la vita quotidiana del rapporto medico-paziente.

“E’ sempre più impellente che il medico apprenda una comunicazione efficace a completamento dell’atto terapeutico – affermano i membri del comitato scientifico della Scuola. Per un medico infatti risulta particolarmente difficile semplificare non solo la terminologia utilizzata, ma soprattutto l’approccio squisitamente umano al paziente stesso.

Il che diventa ancora più complesso – aggiungono Bollina, Trapani e Politi – nel caso della comunicazione relativa ad esempio a malattie oncologiche o particolarmente gravi. Quello che ci attendiamo da questo corso è non solo di ottimizzare le relazioni con assistiti e famiglie e di aumentare la consapevolezza del paziente, migliorando anche il livello di soddisfazione e l’adesione ai percorsi terapeutici, ma anche di ridurre le controversie medico-legali e la medicina difensiva in generale, contribuendo a prevenire il logorio psico-fisico dei clinici a cui sono sempre più sottoposti”.

Una opportunità per tutti, dunque, verso quell’alleanza terapeutica tanto cercata dai pazienti, ma troppe volte disattesa.

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Pubblicata il 01/03/2017 alle 17:16:01 in Salute

LOMBARDIA. SCUOLA DI COMUNICAZIONE IN SANITA', GALLERA: STRATEGICA PER MIGLIORARE RAPPORTO MEDICO-PAZIENTE

"TAVOLO DI LAVORO CON ORDINE MEDICI PER LINEE GUIDA REGIONALI"

Milano, 01 marzo 2017 - "La nostra riforma sanitaria ha come principio fondamentale quello di mettere al centro il paziente passando dalla semplice cura al prendersi cura di lui in modo completo. Alla luce di questo obiettivo il progetto di una scuola che migliori la comunicazione tra medico e paziente, come quello che voi avete ideato, e' di fondamentale importanza". Lo ha detto l'assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera intervenendo, questa mattina, nella sede dell'Ordine dei Medici di Milano, alla presentazione del primo corso di formazione per medici, che partira' il prossimo 15 marzo, organizzato dalla 'Scuola di comunicazione in sanita'', promossa da un comitato formato da Ordine dei Medici di Milano, Asst Rhodense, Associazione italiana giornalismo responsabile, Associazione Lampada di Aladino. COMUNICAZIONE CAMBIATA - "I tempi sono cambiati - ha sottolineato l'assessore - la comunicazione e' cambiata, l'avvento del web e la possibilita' di accedere a una moltitudine di informazioni anche sanitarie ha creato grande confusione, lo abbiamo constatato recentemente anche per quanto riguarda il tema delle vaccinazioni e non a caso abbiamo deciso di creare un sito ad hoc, www.wikivaccini.com , dando agli utenti la possibilita' di consultare il parere di esperti per fugare ogni dubbio su falsi miti o credenze che circolano in rete". AGGIORNAMENTO - "Pertanto - ha aggiunto - aggiornare il linguaggio comunicativo dei medici adeguandolo anche a una categoria di pazienti, piu' informata del passato e pertanto piu' complicata da gestire, sono certo potra' contribuire a offrire una migliore assistenza da un lato, ma anche a rafforzare l'autorevolezza del medico, soprattutto quello di medicina generale, da un altro". TAVOLO - "Anche in considerazione di questa lodevole iniziativa - ha concluso Gallera - oltre alle altre numerose che l'Ordine, grazie all'abile guida del presidente Carlo Maria Rossi mette in campo in tema di comunicazione, abbiamo deciso, con il presidente, di istituire un Tavolo di lavoro con l'Ordine che ci porti a delle linee guida sui rapporti verbali medico-paziente che confluiranno in un successivo provvedimento amministrativo di giunta". Redazione

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ORDINE E REGIONE

Medici a lezione per comunicare con i pazienti • Lo sguardo interrogativo di un paziente al medico che gli comunica la diagnosi di «flogosi delle prime vie ae­ree». In parole povere, mal di gola. È uno degli esempi più semplici per fotografare il «corto circuito» che si verifi­ca nella realtà: a volte camici bianchi e malati si parlano, ma non s'intendono. Per ov­viare a questo problema Ordi­ne dei medici, Asst Rhodense e altri enti hanno promosso la «Scuola di comunicazione in sanità» che, dal 15 marzo, darà il via a un corso di forma­zione che si concluderà entro il 2017. L'iniziativa è stata pre­sentata ieri. L'assessore regio­nale al Welfare Giulio Gallerà ha sottolineato l'importanza del progetto di una scuola che migliori la comunicazio­ne tra medico e paziente.

OMCEO MILANO

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CORSI DI FORMAZIONE

Il dottore al tempo del web Una scuola e un decalogo per comunicare col malato

CI SONO cose che non insegnano alla facoltà di Medicina. Come parlare a un paziente spaventa­to, a un bambino malato o anche - sempre più spesso - a chi si presenta, in studio o in ospedale, convinto di saperne più del dottore, perché «si è informato sul web». Tutti temi in agenda alla «Scuola di comunicazione in sanità» che s'inaugu­ra all'Asst Rhodense (ex Salvini di Garbagnate) il 15 marzo: dieci incontri entro fine anno, aperti a tutti i medici e accreditati Ecm, organizzati con l'Ordine dei medici di Milano, l'Associazione ita­liana giornalismo responsabile e la Lampada di Aladino, onlus di volontari dell'Oncologia del Sal­vini, dov'è nata l'idea. Gli esperti approfondiran­no materie come la medicina alternativa, il con­senso informato, la riforma della sanità lombar­da, e l'obiettivo parallelo è stendere un decalogo «della buona sanità in pillole», da sottoporre alla Commissione Sanità del Pirellone ma anche da utilizzare come base «per costruire linee guida co­muni», propone l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallerà, che alla fine dell'anno scorso ha lanciato il portale vAkivaccini.com (esperti che ri-

- MILANO -

spondono a dubbi innescati dalle bufale antivacci-niste), e sottolinea come alla «tutela del ruolo e dell'autorevolezza del medico» si debbano affian­care «nuove chiavi di comunicazione con un pa­ziente che s'informa». PER IL MEDICO, saper comunicare in maniera efficace è un «completamento dell'atto terapeuti­co», chiariscono gli oncologi Martino Trapani e Roberto Bollina. Semplificare la terminologia, al­lora ma anche «umanizzare l'approccio», con chi ha una malattia grave e non solo. «Anche una ri­sposta frettolosa su una questione marginale può incrinare il rapporto di fiducia col paziente», sot­tolinea Roberto Carlo Rossi, presidente dell'Ordi­ne di Milano, ricordando un caso citato in un'in­dagine della Fondazione Giancarlo Quarta. E fe­steggiando il via libera, dopo un lungo iter parla­mentare, della legge sulla responsabilità di chi esercita professioni sanitarie, ricorda che quel rap­porto -1 «alleanza terapeutica» - è la strada per li­mitare il contenzioso medico-legale da una parte, e la medicina difensiva dall'altra. Giulia Bonezzi

O R D I N E Roberto Carlo Rossi presidente Omceo di Milano

OMCEO MILANO

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Brevi OMCEO Scuola di comunicazione in sanità: 10 incontri

Dieci incontri, 10 proposte per aggiornare, integrare, in­novare il rapporto medico­paziente, e soprattutto av­viare una pratica di comuni­cazione - ascolto che non si impara all'università. È la «Scuola di comunicazione in sanità», promossa da un co­mitato composto dall'Ordine dei Medici e Odontoiatri di Milano, da ASST Rhodense, Associazione Italiana Gior­nalismo Responsabile, Asso­ciazione Lampada di Aladino. Gli incontri, di circa 3 ore cia­scuno, si terranno dal 15 mar­zo a novembre 2017 nell'au­la V.Capacchione presso il Presidio Ospedaliero di Rho.

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giovedì 9 marzo 2017

Comunicazione medico-paziente. In Lombardia nasce il tavolo Regione/Ordine per la stesura di linee guida

Le linee guida interesseranno tutti i medici e avranno anche l’obiettivo di contribuire a ridurre i contenziosi. Per l'assessore Gallera “questo percorso potrà contribuire a offrire una migliore assistenza ma anche a rafforzare l'autorevolezza del medico e il legame medico-paziente che è alla base del percorso di cura”.

“Migliorare e salvaguardare il rapporto medico-paziente è fondamentale, soprattutto alla luce della riforma del sistema socio sanitario lombardo che mette al centro il paziente e il passaggio dalla cura al prendersi cura. Per questo Regione Lombardia e l'Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri Milano hanno creato una Commissione che lavori alla stesura di Linee guida che diano indicazioni per una comunicazione sempre più appropriata tra i medici e i pazienti al fine di rafforzarne il legame”. Lo ha annunciato in una nota l'assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera.

Della Commissione fanno parte: Dario Vivone, Consigliere giuridico direzione Welfare di Regione Lombardia; Aldo Bellini, responsabile programmazione Polo ospedaliero di Regione Lombardia; Roberto Bollina, Direttore Sanitario Asst-Rhodense; Matteo Stocco, direttore generale Asst Monza; Massimo Giupponi, direttore generale Ats Brianza; Maurizio Viecca, coordinatore Collegio dei primari ospedale Sacco; Alan Pampallona, Managing Director di Fondazione Giancarlo Quarta Onlus; Martino Trapani, Presidente Collegio dei Revisori Omceo Mi; Ugo Tamborini, consigliere segretario Omceo Mi; Mariagrazia Manfredi, consigliere Omceo Mi. “Le Linee guida - ha sottolineato l'assessore - interesseranno tutti i medici sia quelli ospedalieri sia i medici di medicina generale, perché la comunicazione è elemento centrale del rapporto medico-paziente. I tempi però sono cambiati - ha spiegato - ed è necessario che anche la comunicazione dei nostri medici si adegui. Oggi il paziente ha la possibilità di accedere a una moltitudine di informazioni sanitarie che qualche volta però possono creare confusione. Compito dei medici è fornire le informazioni in maniera precisa e puntuale e con le Linee guida offriremo loro strategie di comunicazione che li aiutino ad aggiornare il loro linguaggio comunicativo adeguandolo alle situazioni”.

Per Gallera “questo percorso potrà contribuire a offrire una migliore assistenza ma anche a rafforzare l'autorevolezza del medico e il legame medico-paziente che è alla base del percorso di cura. Le Linee guida diventeranno delibera di Giunta e rappresenteranno il superamento del parziale lavoro avviato precedentemente”. “La comunicazione - ha spiegato il Presidente dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Milano Carlo Roberto Rossi - fa parte del processo di cura, per questo è compito del medico, di fronte al paziente, utilizzare il giusto registro comunicativo che non deve essere né troppo tecnico né troppo affrettato. Non bisogna dimenticare, poi, che una buona comunicazione è alla base della risoluzione e prevenzione dei conflitti medico-paziente. Credo che elaborare delle Linee guida per una comunicazione più appropriata sia il modo corretto per un approccio globale anche a questo problema”.