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Scienza dei Materiali 2Scienza dei Materiali 2EsercitazioniEsercitazioni
3. 3. EqEq. . ClausiusClausius--ClapeyronClapeyrondiagrammi di diagrammi di EllinghamEllingham
ver. 1.1ver. 1.1
M. Leoni - 2003
DiagrDiagr. di . di EllinghamEllingham
più nobili (più difficili da ossidare). L’ossido è reattivo
meno nobili (più facili da ossidare). Il metallo è reattivo
Quasi tutte reazioni del tipo:
(s) 2(g) 2(s)M +O MO�quindi riduco entropia
M. Leoni - 2003
DiagrDiagr. di . di EllinghamEllingham(s) 2(g) (s)2Mn +O 2MnO�
Un dato metallo può ridurre gli ossidi di tutti i metalli che abbiano una linea posta al di sopra della propria.Es. Mn (linea azzurra centrale) può ridurre l’ossido di Zn (linea rossa, in alto) a tutte le temperature, ma non potrà mai ridurre l’ossido di Ti (linea verde, in basso)
M. Leoni - 2003
DiagrDiagr. di . di EllinghamEllingham(s) 2(g) (g)2C +O 2CO�
Come detto in precedenza, il carbonio riduce un ossido quando la linea della reazione del metallo è sopra a quella di ossidazione del carbonio. In questo caso però posso avere incrocio e quindi dipendenza da T.
passo da 1 a 2 moli di gas:aumento l’entropia
riduco l’ossido
ossido il metallo
M. Leoni - 2003
DiagrDiagr. di . di EllinghamEllingham
alla tempeatura TP>PO2
il metallo viene ossidato (stabile MnO)
Pressione parziale di ossigeno di equilibrio alla temperatura T
T
PO2
alla temperatura TP<PO2
l’ossido viene ridotto (stabile Mn)
(s) 2(g) (s)Mn +O 2MnO�
ESERCIZIESERCIZI
M. Leoni - 2003
Ex 3.1. Ex 3.1. ClausiusClausius--ClapeyronClapeyronUn liquido incognito ha una pressione di vapore di 85 mmHg a 45°C e di 39 mmHg a 25°C. Qual è il calore di vaporizzazione? (R = 8.314 J/mol K)
Dati:
Svolgimento
p45°C = 85 mmHg R = 8.314 J/mol Kp25°C = 39 mmHg
Trascurando il volume specifico del liquido rispetto a quello del vapore, possiamo scrivere che:
( )
( )
1 vap
vap
HdPdT V T
∆=
W
W W
Tutti i valori con apice £ sono da ritenersi in condizioni di equilibrio mentre al solito la barra sotto alla variabile indica che il valore è da considerarsi riferito ad una mole.Se consideriamo che il vapore del nostro solido sia un gas ideale, possiamo esprimerne il volume molare in termini di temperatura e pressione
( )vapP V RT=W W
M. Leoni - 2003
Ex 3.1. Ex 3.1. ClausiusClausius--ClapeyronClapeyron
( ) ( )2 2 2
1 1 1
( ) ( )2 2
P T Tvap vap
P T T
H HdP dT dTP R RT T
∆ ∆= =∫ ∫ ∫
W W W
W W W
e quindi scrivere che:
Assumendo che il calore di vaporizzazione sia indipendente dalla temperatura (nel range di temperature dato), possiamo integrare l’equazione ed ottenere:
( )( ) ( )
2vap vapH HdP P dP dT
dT RT T P R T
∆ ∆= ⇒ =
W W W W
W W W W W
( )2
1 1 2
1 1ln vapHP
P R T T
∆ = −
W
W W W
Basta ora sostituire i dati nel problema e ricavare l’unica incognita (il calore di vaporizzazione).
2
1dxd
x x = −
M. Leoni - 2003
Ex 3.1. Ex 3.1. ClausiusClausius--ClapeyronClapeyron
Sembra doveroso ribadire che i logaritmi sono logaritmi NATURALI e le temperature vanno SEMPRE espresse in KELVIN!
1
( )2 2( )
1 1 2 1 1 2
1 1 1 1ln lnvap
vap
HP PH R
P R T T P T T
−∆ = − ⇒ ∆ = −
W W
W W W W W W
Risultato: ( ) 32kJ/molvapH∆ =
M. Leoni - 2003
Ex 3.2. Ex 3.2. ClausiusClausius--ClapeyronClapeyronLa pressione di vapore dell’acqua a 20°C è di circa 21.3 Torr. Qual è il calore di vaporizzazione? (R = 8.314 J/mol K)
Dati:
Svolgimento
T1 = 20°C P1 = 21.3 TorrR = 8.314 J/mol K
Il problema è analogo al precedente. In questo caso, però, i dati del problema forniscono solamente un punto nella curva P £ /T £.
Possiamo ricavare il dato mancante nel problema ricordando che nel punto di ebollizione (100°C per l’acqua) la pressione parziale di vapore è uguale a quella atmosferica (760 Torr). La soluzione si trova applicando ancora l’equazione di Clausius-Clapeyron integrata tra le due pressioni:
1
( )2 2( )
1 1 2 1 1 2
1 1 1 1ln lnvap
vap
HP PH R
P R T T P T T
−∆
= − ⇒ ∆ = −
W W
W W W W W W
Risultato: ( ) 40.6kJ/molvapH∆ =
M. Leoni - 2003
Ex 3.3. Ex 3.3. ClausiusClausius--ClapeyronClapeyronIl naftalene bolle a 218°C ed ha un calore di vaporizzazione di 43.3 kJ/mol. Qual’è la pressione di vapore a temperatura ambiente (25.0°C)?(R = 8.314 J/mol K)
Dati:
Svolgimento
TB = 218 °C R = 8.314 J/mol K
Possiamo provare a utilizzare ancora l’equazione di Clausius-Clapeyron per risolvere il problema. In questo caso l’unica incognita è la pressione alla temperatura di 25°C (ovvero di 298.15K) visto che, anche in questo caso, la pressione di vapore all’ebollizione è uguale a quella ambiente (760 Torr). Possiamo utilizzare la formula ottenuta negli esercizi precedenti (integrale della Clausius-Clapeyron) e ricavare:
( ) ( )22 1
1 1 2 1 2
1 1 1 1ln expvap vapH HP
P PP R T T R T T
∆ ∆ = − ⇒ = −
WW W
W W W W W
Risultato:
( ) 43.3kJ/molvapH∆ =
2 0.79TorrP =W
M. Leoni - 2003
Ex 3.4. Ex 3.4. ∆∆GG00 di reazionedi reazioneStabilire a 25°C il ∆G0 per la reazione di riduzione dell’ossido di ferro da parte dell’alluminio:
2 Al + Fe2O3 ⇒ Al2O3 + 2 Fe
Svolgimento
Il problema può essere risolto molto velocemente utilizzando il diagramma di Ellingham. Volendo calcolare il valore in maniera analitica, scomponiamo dapprima la reazione in:
( )
02 2 3
02 3 2
32Al+ O Al O 1570kJ/mol
23
Fe O 2Fe+ O 740 kJ/mol2
f
f
G
G
→ ∆ = −
→ ∆ = − −
e facciamo un bilancio delle energie:
0 1570 740 830kJ/molG∆ = − + = −
Siccome ∆G0 è negativo, la reazione è favorita dal punto di vista energetico. Tuttavia, per motivi cinetici, a 25°C la reazione è estremamente lenta!
Risultato: ∆G0 = -830 kJ/mol
M. Leoni - 2003
Ex 3.5. Ex 3.5. ∆∆GG00 di reazionedi reazioneDeterminare il ∆G0 per la reazione di riduzione dell’ossido di ferro da parte del titanio:
2 Ti + 2/3 Fe2O3 ⇒ 2 TiO + 4/3 Fe
Svolgimento
Anche in questo caso il diagramma di Ellingham ci dice immediatamente se la reazione è favorita o no dal punto di vista energetico e ci consente di valutare il ∆G0 alla temperatura richiesta
( )
02 ,1500
02 3 2 ,1500
2Ti+O 2TiO 750kJ/mol
2 4Fe O Fe+O 290 kJ/mol=290kJ/mol
3 3
f K
f K
G
G
→ ∆ = −
→ ∆ = − −
Come in precedenza, facciamo un bilancio di energie:
0 750 290 460kJ/molG∆ = − + = −
Il ∆G0 su intervalli di temperatura limitati, ha una dipendenza pressoché lineare dalla temperatura (∆H0 e ∆S0 circa costanti).
M. Leoni - 2003
Ex 3.5. Ex 3.5. ∆∆GG00 di reazionedi reazione
Su intervalli più ampi, le curve rappresentate nel diagramma di Ellinghamsono talvolta parametrizzate con un’equazione del tipo:
0 TlnT TG a b c∆ = + +
ed i valori delle costanti possono essere trovati in letteratura.
Risultato: ∆G0 = -460 kJ/mol
M. Leoni - 2003
Ex 3.6. Ex 3.6. DiagrDiagr. di . di EllinghamEllinghamSi vuole ridurre della silice a 500°C impiegando una miscela di monossido ed anidride carbonica. Determinare il rapporto CO/CO2 necessario.
Svolgimento
La miscela CO/CO2 è spesso utilizzata come miscela riducente così come la miscela H2/H2O. La pressione di ossigeno può essere infatti controllata variando il punto di equilibrio di queste due reazioni. Per idrogeno/acqua, infatti:
2 2 22H + O 2H O→
possiamo scrivere che:
2 2
2
2 2 2
22
2
1H O H Oa O
H O a H
P PK P
P P K P
= ⇒ = ⋅
Considerando i due gas come ideali, il rapporto tra le pressioni è uguale al rapporto molare
M. Leoni - 2003
Ex 3.6. Ex 3.6. DiagrDiagr. di . di EllinghamEllinghamUn ragionamento analogo può essere fatto per la reazione CO/CO2:
Come è possibile usare queste relazioni in pratica? Vi sono degli assi addizionali nel diagramma di Ellingham che permettono direttamente di tenere conto della costante di reazione e di lavorare con il rapporto molare H2/H2O oppure CO/CO2.
La soluzione del problema dato può essere quindi trovata graficamente (vedi disegno).
E’ anche possibile stabilire, contemporaneamente, la pressione parziale di ossigeno che si realizza.
2 22CO+O 2CO→
2 2
2
2
22
2
1CO COa O
CO O a CO
P PK P
P P K P
= ⇒ = ⋅
M. Leoni - 2003
Ex 3.6. Ex 3.6. DiagrDiagr. di . di EllinghamEllingham
500°C
rapporto CO/CO2cercato
∆G0 dellareazione
2 2Si+O SiO�
FINEFINE