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Sottobanco dicembre 2008

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Sottobanco dicembre 2008

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2EDITORIALE

SOMMARIOSiamo al 20 dicembre e ilNatale è ormai alle porte.Il trimestre è già giunto altermine eppure sembravaieri che si tornava dopo trelunghi mesi a scuola.Avete tutte le ragioni alamentarvi se il giornalinoquest’anno ha tardato unpoco ad arrivare, ma si sa,per le cose migliori bisognaavere della sana pazienza.Dai numeri scorsi abbiamocambiato e forse miglioratola grafica, aggiunto nuovepagine per le novità tecno-logiche e stilistiche da tuttoil mondo, ma soprattuttoabbiamo dato più voce a voistudenti.In questi mesi sono succes-se molte cose sia a scuolache nel mondo e noi abbia-mo cercato di fare luce suifatti.Ora vi lascio alla lettura e datutta la redazione vi augurobuone feste!

Tommie Diena

Giorgio Barison

UNA MATTINATA INEDITA I nostri giornalisti allascoperta del giornalismo

Venerdì 17 ottobre, noi del-la redazione del giornali-no abbiamo fatto una gita

a Milano dove abbiamo parte-cipato ad un convegno “ Teena-ger 2008”, organizzato daRepubblica. Il congresso si èsvolto nel Teatro Dal Verme diMilano. Siamo partiti dalla Sta-zione di Meda e da qui con iltreno abbiamo raggiunto Mila-no, arrivati, a piedi abbiamo poiraggiunto il teatro.Durante il convegno sono inter-venute diverse personalitàimportanti del giornalismo enon solo; il primo ad interveni-re è stato Paolo Garimberti,

direttore di Repubblica e Tv, egiornalista de La Repubblica.Garimberti ha cercato di spie-gare l’evoluzione del giornali-smo dagli anni Sessanta aigiorni nostri, raccontandocialcuni interessanti aneddoti,come quando si trovava aMosca nel 1970, dove c’eranomolte limitazioni dovute alregime comunista presente ele notizie giungevano con moltadifficoltà ed erano filtrate dalgoverno centrale.Poi rispondendo ad unadomanda, posta da uno dei par-tecipanti, su quale fosse lamigliore facoltà per diventare

giornalista ha detto che unamigliore facoltà non c’è, madiverse possono essere moltoutili come Scienze Politiche, ealtre facoltà giornalistiche spe-cifiche. Poi è intervenuto FedericoPace, giornalista del GruppoEspresso, che ha spiegato ilprogetto Repubblica@Scuola,grazie al quale gli studenti del-le scuole medie e superioriscrivono articoli da mettere on-line, poi i migliori sono messisul sito de La Repubblica.In seguito vi è stato un dibatti-to mediato da Luca Valtorta, acui hanno partecipato ChiaraGamberale, scrittrice e condut-trice radiofonica, Raffaele Piro-la, direttore di Intercultura,riguardo la priorità della for-mazione internazionale inter-culturale.Alla fine come ultimo interven-to, quando eravamo molto affa-mati, sono giunti i Sonohra, duoemergente italiano. I musicistihanno risposto a delle doman-de, poi per la gioia di numerosefan hanno intonato il ritornellodella loro canzone più celebre.Finita questa lunga mattinataabbiamo pranzato e verso ledue siamo ritornati a Meda.E’ stata una giornata molto uti-le per conoscerci meglio tra noidella redazione. Siamo di clas-si diverse e stare un giorno

Songia e i suoi fans

ARIA DI NATALEIl 20 dicembre sarà l’ultimo

giorno di scuola prima dellevacanze di Natale, che tutti

stiamo aspettando con trepida-zione. La giornata qui al Curiesarà organizzata come negliultimi anni, cioè alle prime dueore ci sarà regolare lezione epoi nell’istituto ci sarannodiverse attività, saranno alle-stiti i banchetti del gruppo soli-darietà , e di altre associazioniumanitarie, e in Aula Magna siesibiranno diverse band dellanostra scuola.

Giorgio Barison

insieme è stato molto impor-tante. Inoltre il convegno ci hafatto capire numerose cose delgiornalismo, come funziona ecome si lavora in una redazio-ne.

Pagina 2-3-14-15Scuola

Pagina 4-5Musica

Pagina 6-7-8Tv e cinema

Pagina 9-10Sport

Pagina 11Moda

Pagina 12-13Novità dal mondo

Pagina 16-17Racconto

Pagina 18-19Giochi

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Sottobanco | Numero 1 | Dicembre 2008

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Giorgio Barison

TEMPO DI FIRMEAnche quest’anno è arriva-

to l’11 Ottobre, giorno diSan Firmino; come è nel-

la tradizione del Curie i ragazzidi seconda, terza, quarta equinta, hanno “festeggiato” iprimini, firmandoli da capo apiedi, chi con semplici penne echi con pennelli o peggio. Alcu-ni strumenti decorativi nonerano proprio permessi, ma aparte le limitazioni per l’ordinepubblico, è stata una mattinatadivertente, in cui, sia noi “arti-sti” che le nostre piccole “ope-re d’arte”, i primini, ci siamo

divertiti. E’ uno dei pochi giorni di diver-timento qui al “Curie” forse nonmolto per i primi, che avrannocomunque la possibilità di riva-lersi negli anni a venire. A chivorrebbe sopprimere la festadiciamo che, in fondo, è soloun gioco goliardico. Siamoragazzi alla fine!!La redazione di Sottobanco hadeciso di effettuare un sondag-gio su San Firmino, per sentireanche le vostre opinioni.

IO SCIOPERO, E TU? Un riassunto delle vicende scio -peristiche nella nostra scuola

Il giorno 30 ottobre c'è statolo sciopero che ha mobilitatotutta Italia; molti studenti, e

a quanto pare anche moltigenitori, infatti non sono d'ac-cordo con il decreto dal mini-stro Gelmini approvato definiti-vamente dal Senato il 29 otto-bre 2008.Alle scuole elementari la boc-ciatura avverrà solo in casimolto particolari e con decisio-ne unanime; verrà introdotto ilmaestro unico, il cui pagamen-to avverrà dal fondo dell'istitu-to se le ore supereranno l'ora-rio di servizio di 24ore; e saròintrodotto anche il voto nume-rico.

Nel primo e nel secondo ciclodi istruzione verranno introdot-te sensibilizzazione riguardantila cittadinanza e la costituzio-ne; alla terza media rimarral'esame conclusivo; alle mediee alle superiori le edizioni deilibri di testo rimarranno lestesse per sei anni; a causa delrischio sismico verranno datinuovi fondi per le edilizie scola-stiche; nelle scuole superiori cisarà la valutazione del compor-tamento di ogni studenteespessa in voto numerico indecimi. Infine gli specializzandiSiss (scuola di specializzazioneper l'insegnamento seconda-rio) potranno essere inseriti

nelle graduatorie a esaurimen-to a seconda dei titoli ottenuti.Anche la nostra scuola, chenon scioperava da molti anni,ha deciso di fare protesta: stia-mo parlando però di una cifrairrisoria. Solo 40 studenti sonopartiti dal “Marie Curie” perandare a Milano e seguire i varicortei. Là però erano già pre-enti altri gruppi di studenti pro-venienti dal nostro istituto chehanno deciso di raggiungere ilcorteo indipendentemente. Lo sciopero però non è finitoqui: infatti il gruppo di forma-zione libera (gfl) ha approvatola manifestazione del 7 novem-bre nel nostro liceo.

Camilla Rinaldi

Ecco le stime del sondaggio fatto tra leclassi sull’usanza di San Firmino:

Sei d’accordo con l’usanza di San firmino?

Sì 85,7% No 14,3%

Ritieni opportuno sospenderla?

Sì 21.4% No 78,6%

Sei d’accordo con l’utilizzo di bombo-lette, colle, vernici etc..?

Sì 26,5% No 73,5%

Ritieni esagerati i provvedimenti presi dal preside?

Sì 52% No 48%

Quel giorno alla mobilitazioneerano presenti 260 studenti datutte le classi. I ragazzi sonovenuti a scuola, ma al posto dientrare il classe e seguireregolarmente le lezioni, hannodeciso di rimanere in aulamagna per discutere dellariforma Gelmini. Durante l'in-tervallo c'è stata anche un'oc-cupazione del corridoio delleaule di disegno al primo pianodove gli studenti pro e contro losciopero si sono i n s u l t a t i avicenda.Alla fine ognuno ha il diritto dimanifestare come di non farlo,onguno ha il diritto di scelta.E proprio per il diritto di scelta,il Sottobanco vi offre a pagina15 un’intervista doppia ai duerappresentanti d’istituto che ciesporranno i loro pensieri sugliscioperi attuati.

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SIMPLE PLAN @ ALCATRAZI SP tornano in Italia

riempiendo l’Alcatraz;noi c’eravamo

Ancora una volta i SimplePlan ci hanno regalato unmagnifico concerto

all’Alcatraz a Milano il 13novembre. Hanno aperto lospettacolo il due gruppi spalla,ossia gli “Zebrahead” che han-no cantato alcuni brani del loronuovo album “Phoenix” , e i“Kids in glass houses”, chehanno generato le grida entu-siaste della folla. Solo dopoaver fatto attendere il pubblico,quali vere star, sono entrati gliheadliner della serata, i fanta-stici “Simple Plan”. Già dal fat-to che il club più spazioso dellacapitale lombarda fosse pieno,è relativo riguardo al successo

che ha acquisito questo grupponegli ultimi anni. Hanno iniziatoil loro live con una delle canzo-ni più ascoltate del loro ultimodisco “ My generation” prose-guendo con “Take My Hand”,“Shut Up ”Jump”, When I'mGone”, “Addicted”, “The End”, “Me Against”,” Love is a Lie”, “Say Goodbye”, “ Save You”,“Promise”, e poi con altre can-zoni dell’album precedente“Welcome To My Life”, “ Cra-zy”,” I'd Do Anything”, “Unti-tled”, “ Just A Kid” e per finire,la loro canzone per eccellenza“Perfect” che ha suscitatocome sempre la commozionegenerale del pubblico. Grandis-simo merito viene attribuito alcantante Pier Bouvier, che hadimostrato la sua bravuramusicale suonando la batteria

con il gruppo di supporto gli“Zebrahead”. Pier con la suainstancabile vitalità è stato ilvero protagonista della serata,affiancato da David Desrosiers,bassista e corista, che ha atti-rato l’attenzione di migliaia difun sia per la bellezza che perla voce incredibilmente capacedi emozionare il suo pubblico.Di notevole bravura inoltresono stati Sébastien Lefebvre,e Jeff Stinco,addetti alla chitar-ra elettrica e ai cori, e il gran-dioso batterista Chuck Come-au.Un vero spettacolo per tuttigrandi e piccoli che hanno par-tecipato al concerto di un grup-po in continuo successo. I Sim-ple Plan hanno ancora una vol-ta dato prova del loro talento edella loro simpatia, citando

durante il concerto “gnocchet-tini” “pizza” “pappardelle”“pasta” e altre specialità italia-ne da loro apprezzate, che han-no utilizzato come propagandaper avvicinare il pubblico. Ciauguriamo che i prossimi con-certi riescano a coinvolgerciquanto l’ultimo, grazie soprat-tutto all’energia sfrenata, lechitarre lancinanti, la sensibili-tà melodica straripante diritornelli memorabili che han-no caratterizzato tutte le lorocanzoni.

Alessandra Piagnani

Federica Aurora

EMAEuropean Music Awards

Liverpool. 06/11/2008.European Music Awards.

Una città, una data, un eventodi dimensioni continentali.Una fantastica e inaspettatapadrona di casa: Katy Perry. Èstata lei infatti a dare il via aifesteggiamenti con la sua per-formance, di “I kissed a girl”, ilsuccesso che l’ha resa famosain tutto il mondo. Inizialmentevestita da giocatrice di footballha sicuramente fatto gli onoridi casa. Probabilmente nessu-no se lo aspettava da una starcosì giovane.Ma nonostante la sua bravura èstato uno spettacolo piuttostotranquillo, niente a che vederecon le passate edizioni. Però levarie esibizione hanno rialzatoil livello della serata. La prima

ad esibirsi è stata Beyoncè con“If I were a boy”. La canzone èsicuramente da pelle d’oca,peccato per l’abito: spalline unpo’ troppo esagerate, abito allacatwomen e piuttosto fuoriluogo rispetto alla canzone. La seconda star ad allettare ilpubblico è stato KanyeWest con la sua inedita“Love lockdown”seguito da Estelle,con la quale ha can-tato il tormentonedell’estate “Ameri-can Boy”.Successivamente cisono stati i Take Thatcon “Greatest Day” ,performance particola-re soprattutto per lo psi-chedelico gioco di luci.Ma non sono stati da

meno i The Killers con la loro“Human”, singolo estratto dalloro ultimo album. Inoltre si sono esibiti Duffy con“Mercy”, Ting Tings con “GreatDJ”, Kid Rock con “All summerlong”, e per finire in bellezza,Pink con la sua “So what”, giàun grande successo.Ma la vincitrice assoluta degliEMA 2008 è stata sicuramenteBritney Spears. Nonostante lasua assenza, ha vinto ben duepremi come Best Album of theYear e Act of 2008. Gli altri vin-citori sono stati innanzitutto i

30 Seconds To Mars, i quailhanno vinto come “Artist

who rocks out the har-dest” e Best videoStar, seguiti da Pinkcon “So what”— Mostaddictive track — ,Tokio Hotel — Headli-ner -, Kanye West

— U l t i m a t eUrban -, Lil

Wayne —A r t i s t

Choice -, Finley — Best ItalianAct -, Emre Aydin (Turchia) —Europe’s Favourite Act -, KatyPerry — New Act — e Rick Astley— Best Act Ever.Ed infine premio d’eccezione aPaul McCarthney come Ultima-te Urban, presentato e conse-gnato non di meno che da Bonodegli U2. E per chiudere laserata, ancora una volta KatyPerry sul palcoscenico percantare “Hot N cold”. Direi voto7 a questi EMA. Più che suffi-ciente, ma niente di ecceziona-le.

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Sottobanco | Numero 1 | Dicembre 2008

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COLDPLAY

Si dice che lo spessore di unartista musicale lo si vedadal terzo album che incide.

Il terzo album dei Coldplay fuX&Y e, se seguiamo quel che sidice, i Coldplay sono di certo unadelle migliori band della storiadella musica. Dopo un album delgenere, che raccolse assensi dacritica e pubblico, portando laband ad un successo clamorosocon canzoni come Speed ofSound e Fix You (decretati veri epropi capolavori della musica) econ alle spalle canzoni come Inmy place, The Scientist e Trou-ble, le aspettative per il loroquarto album erano altissime. Elo scorso 13 giugno la band hastupito tutti quanti quando hafatto uscire "Viva la Vida orDeath and All of His Friends".Dopo essere entrati al primoposto nelle classifiche di 28 Pae-si del Mondo e con alle spalle 40miloni di copie vendute, sarebbestato facile comporre un album-fotocopia e assicurarsi il suc-cesso. Eppure Chris Martin &Co. hanno deciso di reinventarsiverso uno stile che la band stes-sa non credeva di poter raggiun-gere, complice il produttoreBrian Eno, famoso per aver par-tecipato al successo degli U2.Dieci tracce (tredici se si conta-no quelle nascoste) che segnanouna svolta a dir poco incredibile:scordiamoci le solite strutturemusicali strofa-ritornello-stro-fa-ritornello e i falsetti di ChrisMartin per dirigerci verso letonalità più cupe del cantante ea caznoni che sembrano cam-biare sempre, che ad ogni minu-to si reinventano, si modificano ediventano sempre più spettaco-lari. A partire da Life in Techni-color: un vero inizio col botto.Poco più di due minuti di solastupenda musica. Poi si passa aCemeteries of London, doveChris Martin si lascia alle suenote più basse e ad una musicapiù ritmata; Violet Hill, già gran-de successo uscito prima dellapubblicazione del disco chelasciava qualche perplessità sul

nuovo Coldplay-Style; Lost!, bel-lissima e particolare, della qua-le troviamo anche una versoneacustica forse ancora più bella,e Strawberry Swing, pezzo mol-to pop e orecchiabile, come lo èStrawberry Swing, che sorpren-de per la sua semplicità ma effi-cacia; le tracce nascoste sonoben tre: Reign of Love, moltolenta e rilassante, unita a Loversof Japan; Chinese Sleep Chant,che troviamo dopo Yes, altro sin-golo non-Coldplay dell'album; einfine The Escapist, che chiudel'album riprendendo le note diLife in Technicolor.Ma i veri capolavori di questo cdsono principalmente due e,guarda caso, sembra che nem-meno la band si sia decisa suquale si la migliore e ha decisodi dare all'album il titolo dientrambe Viva la Vida e (l'albumdice "or" on a caso...) Death andAll of His Friends. La prima sta-spopolando ancora e sembranon arrestare mai il suo succes-so, in un misto di violini, percus-sioni, campane, basso, chittarrae tastiera perfetto e un ritmo dif-ficile da togliersi dalla testa. Laseconda, che sarebbe la "vera"ultima traccia dell'album, èspiazzante, da brividi: un iniziodolce e rilassante, che lenta-mente cresce, sia in strumentiche in potenza, e che poi cambiatoatlmente ritmo per diventareancora pi? forte e spettacolare.Anche se è stato difficile peralcuni fan digerire il cambia-mento, tutti si sono accorti dellacomplessità e della bellezza diquesto album (a iniziare dallacoeprtina rappresentata dalquadro "La Libertà che guida ilpopolo" di Eugène Delacroix).Nonostante il cambio di direzio-ne, i Coldplay hanno capito diaver fatto centro non solo con levendite degli album (fino ad oraè stata l'unica band che da annisembra essere riuscita a risolle-vare le vendite disocgrafiche inpiena crisi) ma anche grazieall'enorme partecipazione deifan ai concerti. Nelle due date

italiane di Bologna, il 29 settem-bre, e Milano, il 30, migliaia difan hanno assistito ad un qual-cosa di magico (ve lo giuro! Ioero presente!!). Un evento a dirpoco unico: qui la band ha ripro-posto tutte le tracce dell'albume i loro più grandi successi. Oltre10.000 persone erano presentinel palazzetto del DatchForumdi Milano (io ero nell'area VIPvicino a Jovanotti e Alba Pariet-ti!) e ognuna può dirvi quanto siastato emozionante ogni singolosecondo. Uno schermo gigantedietro il palco proiettava il qua-dro della copertina mentre iquattro si esibivano circondatida luci colarete e stupende, uni-te a laser rossi, verdi e viola; ottogigantesce sfere luminose sullequali erano proiettate varieimmagini e colori si muovevanoper il palazzetto durante tutto ilconcerto; e una pioggia dicoriandoli colorati (e alcunifosforescenti) a forma di farfalladurante Lovers of Japan hannoregalato i brividi a chiunque. Pernon dire di quando a sorpresasono comparsi in mezzo la pub-blico sugli spalti in un piccolopalchetto allestito per una ver-sione acustica di due canzoni. Edinfine da ricordare le emozionifortissime a Fix You, il verocapolavoro di qeusta band, contutto il pubblico che cantava inun momento di perfetta ed emo-zionate simbiosi con la band e ilritmo trascinante di Viva la Vida,che ha portato tutti quanti ad uncoro da stadio impressionante!!Da spettacolo!! Ah, vi salutanoanche Figo, il giocatore dell'In-ter e sua moglie, due file dietrodi me!!In un tour mondiale che conti-nuerà fino a fine 2009, con giàtre concerti confermati in trestadi inglesi, la band non si fer-ma e non sembra volerlo fare! Direcente sono usciti anche dueEP con l'intento di "tenere tuttoquanto fresco", stando allatestuali parole di una lettera diChris Martin ai suoi fan (che tro-vate sul sito ufficiale www.col-

dplay.com), uno uscito solo informato digitale contenenteLost! e le sue tre versoni alter-native, fra le quali una versionesolo voce-piano, una versionelive e una versione con la sor-prendente partecipazione diJay-Z, che a mio parere ha leg-germente rovinato la canzone. Ilsecondo EP è composto da ottotracce e porterà il titolo di Pro-spekt's March: due "remix" ditracce conosciute (Lovers inJapan e, ancora, Lost!) più 6tracce più o meno inedite chenon erano ancora state comple-tate prima della data di scaden-za per il cd a maggio, e sono:Life in Technicolor II, che questavolta Ë una vera canzone con untesto e sembra ancora più spet-tacolare di quanto non lo fossein Viva la Vida; Glass of Water eRainy Day, spettacolari; Pro-speckt's March/Poppyfields eMy feet won't touch the ground,che sicneramente non mi fannoimpazzire; e infine anchePostcard from far away (suonataanche al concerto), ovvero unminuto circa di pianoforte inperfetta musica classica da bri-vidi. Inoltre la copertina Ë anco-ra "affidata" a Eugene Delacroix,questa volta "La Battaglia di Poi-t i e r s " .Insomma, se X&Y ha portato iColdplay alla vetta, questo suda-to capolavoro li porterà di certonell'Olimpo della Musica. Bravi!!

Marco Mariani

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PUSHING DAISIESLove is in the... Pie!

Ed ecco che anche Pushing Dai-sies si va ad aggiungere allalista dei telefilm cancellati pre-maturamente. Okay, ora vi sta-rete chiedendo: che diavolo èPushing Daisies? Per chi pos-siede il Digitale Terrestre forsenon sarà una grande novità:Pushing Daisies è un nuovotelefilm made in Usa ed è statouna vera chicca della scorsastagione americana. Da noi èora in onda la prima stagione,su Mediaset Premium, appunto,mentre in America si sta stra-smettendo la seconda e pur-troppo ultima stagione.Nonostante la storia, che lettacosì può sembrare veramentetriste (e in realtà lo è), è neces-sario premettere che questo èun telefilm spassosissimo etenerissimo e quindi non aspet-tatevi di trovare monologhidepressivi e atmosfere cupe. Lastoria è costantemente raccon-tato come fosse una fiaba dauna voce narrante, semprepronta a commentare gli avve-nimenti in modo buffo (la ver-sione in lingua originale è deci-samente meglio di quella italia-na, però). Tutto inzia con ilnostro protagonista Ned ancorabambino, che, mentre correvainsieme al suo cane Digby in unprato di girasoli, questo finiscein mezzo alla strada e vieneucciso da un tir che passava adalta velocità. Ned scopre così diavere un potere molto speciale:con un solo tocco ha la possibi-

lità di riportare in vita ciò che èmorto. Il potere ha però duecontroindicazioni, e non di pococonto, che Ned avrebbe amara-mente scoperto più tardi, acasa sua. Mentre la vediamosfornare una buonissima tortadi fragole, la madre di Nedmuore all'istante per un ictus.Conscio del suo potere, lariporta in vita. Peccato che seuna cosa viene riportata in vitaper più di un minuto, qualco-s'altro dovrà morire al suoposto: è così che Ned vede ilpadre di Charlotte "Chuck"Charles, la ragazza che abita difronte a casa sua, della quale èfollemente innamorato, caderea terra morto. Quello non sarànemmeno l'ultimo lutto dellagiornata. Il potere ha ancheun'altra regola: primo tocco,vita; secondo tocco, morte, dinuovo, per sempre. Infatti,quando sua madre si china sulletto per dare a Ned il baciodella buonanotte, muore dinuovo, questa volta per sem-p r e .Questo dono cambierà radical-mente la vita di Ned: verràabbandonato dal padre in uncollegio, dove troverà il modoper ricongiungersi con suamadre, ovvero creando torte,facendosi anche aiutare dallasua capacità riportando maturala frutta marcia, tanto da esse-re sempre soprannominato ilCreatore di Torte.Gli anni passano e Ned, dician-nove anni dopo, apre un suo

negozio di torte, in inglese chia-mato "The Pie-Hole". Alle suedipendenze vi è Olive Snooke, ilpersonaggio forse più diverten-te che si sia mai visto da tantotempo in un telefilm dopoKarend i Will&Grace: legger-mente svampita, simpaticissi-ma e follemente (ma sopratuttosegretamente) innamorata dil u i .Fra gli altri personaggi trovia-mo Emerson Cod, invesitgatoreprivato che sfrutta il potere diNed per risolvere velocementecasi di omicidio e spartire conlui la ricompensa: Ned infattiriporta in vita le vittime per unminuto chiedendo loro comesiano morte e chi le avesseu c c i s e .Tutto cambia, però, quando ilCreatore di Torte scopre altelegiornale che Chuck, laragazza che non vedeva dalgiorno in cui aveva "ucciso" suopadre, è stata assassinata. Alfunerale la riporta in vita percercare di incastrare il suoassassino, ma è ancora cosìfollemente innamorato di lei danon riusicre a riucciderla(facendo morire un dipendentedelle pompe funebri). Peccatoper la clausola del potere: nonpotevano toccarsi, altrimenti leisarebbe morta di nuovo, persempre. E così inzia la loro epi-ca sotria d'amore: nonostanteanche se non possono toccarsi,riescono lo stesso ad amarsifollemente. Certo, qualcheostacolo riescono ad aggirarlo,

baciandosi per esempio con lacarta-pellicola che li separa. L'improvvisa ricomparsa diChuck nella vita di Ned portaràscompiglio: Olive diventeràgelosa ed Emerson inziarà acapire quali conseguenze pos-sono arrivare se si scoprisseche Chuck è ancora viva. Spe-cialmente per le due campio-nesse di nuoto sincronizzatononchè Zie di Charlotte, cadutein depressione dopo la mortedella ragazza, cancellando illoro tour delle Magiche Sirene.Divertimento a non finire, situa-zioni surreali e ambientazioniche ricordano molto La Fabbri-ca di Cioccolato di Tim Burtonfanno di questo telefilm unabellissima novità. Breve, pur-troppo, vista la cancellazione.Nonostante la storia appaia tri-ste, il telfilm sembra avere ilpotere magico di portare il buonumore, di rilassare e di fartivenire voglia di mangiare quan-ti più dolci possibili!! A parte glischerzi... provare per credere!Vi assicuro che ne rimarreteinnamorati. Peccato che cidovremo accontentare dei ven-titre episodi in totale (10 la pri-ma stagione, 13 la seconda),visto che il canale ABC (lo stes-so di Grey's, Desperate e Lost)ha deciso di sospendere laserie per i pochi ascolti. Questoperò non deve demoralizzarvi:guardatelo! Prometto che nonve ne pentirete!

Marco Mariani

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Sottobanco | Numero 1 | Dicembre 2008

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DEATH NOTEDeath note è un manga giap-

ponese, scritto da TsugumiOhba , che sta facendo impazzi-re gli appassionati e i lettori dim a n g a .Light è un liceale diciassetten-ne, uno studente modello chesogna di entrare nell'f.b.I. comesuo padre, per ripulire il mondodalla malvagità, la sua vita pren-de una svolta nel 2003, quandonel giardino della scuola trovaun quaderno , intitolato ''DEATHN O T E ' ' .Inizialmente non crede alla pos-sibilità che quello sia realmenteun quaderno della morte, ossiaun quaderno sul quale scrivendoil nome di umani e avendo inmente il loro volto si può procu-rarne la morte, per sempliceinfarto oppure entro 40 secondiprecisandone la causa e i varidettagli, ma poi si ricrede quan-do assite alla morte di due cri-

minali sul quale qualche minutoprima aveva scritto i nomi sulq u a d e r n o .Dopo qualche giorno il ''vecchio''proprietario del quadero , unoshinigami ossia un dio dellamorte, di nome Ryuk gli fa visita,per vedere come si comporta unumano con il potere che possie-de quel quaderno , e si meravi-glia notando le decine di nomidei criminali che light ha scrittoin soli 5 giorni;il gran numero didelinquenti morti tutti per arre-sto cardiaco scatena l'attenzio-ne dell'Interpool e di un miste-rioso detective,conosciuto dal-l'interpool solo con il nome diELLE.In poco tempo ELLE capi-sce che questo serial killer,chiamato kira dai mass media edalla popolazione,si trova ingiappone, e che è in contatto conqualche membro dell'F.B.I.facendo così seguire ogni

familiare dei poliziotti cheseguono quel caso da vari inve-stigatori privati.Light fa cadere isospetti che gli investigatoriavevano su di lui , facendo cosìterminare le ricerche sulla suafamiglia;nel frattempo ELLEcoglie altri dettagli su kira, comeper esempio che è in grado diuccidere persone solo di cuiconosce il nome e il volto.Light naturalmente capiscesubito che ELLE sarà il suo piùgrande nemico, e che non glilascerà sterminare tutti i crimi-nali molto facilmente, dandocosì inizio a una sfida ricca didivertimenti e colpi di scena, perstabilire la propria superiorità.Kira ormai,senza renderseneconto, è diventato un serial-kil-ler ,con la mania di uccidere tut-ti i crimanili per rendere, propriocome desiderava lui, un mondopulito dalla violenza, con lui acapo di tutto, farà ancora partedel bene? E chi avrà la meglio..ELLE o Kira?

Tommie Diena

DESPERATE HOUSEWIVESCredete che le vostri

madri siano s t r e s s a n t i,perfettine o troppo sba-

d a t e? Bè niente a confrontodelle casalinghe disperate del-l’omonima serie “DesperateHousewives”.Sicuramente il regista MarcCherry si sarà ispirato a donnerealmente esistenti per idearele sue casalinghe; esse infattirappresentano i vari stereotipidi donne ed è per questo che laserie è adatta a chiunque: c’èchi si può ritrovare nella per-fetta madre di famiglia BreeMason - Van De Kamp - Hodge:lava, stira, pulisce in continua-zione la casa, cucina, va inchiesa la domenica, organizzatutti gli eventi di Wisteria Laneed è ammirata da tutto il vici-nato. Ma c’è posto anche per leamanti dello shopping nel per-sonaggio di Gabrielle Marquèz— Solis — Lang — Solis (non è unerrore..); essa infatti è sempreoccupata a sperperare il patri-monio dei vari mariti in vestiti,scarpe e borse. Ma non è finitaqui. Mancano all’appello Lynet-te Lindquist — Scavo e SusanBremmer — Mayer — Delfino.

Lynette è madre di cinquebambini pestiferi, e una di essimetterà addirittura a repenta-glio il suo matrimonio; Susan èl’eterna bambina, sbadata einsicura, reduce da un divorzioe madre di una perfetta figliaadolescente.Ciò che accomuna queste quat-tro donne apparentementemolto diverse è sicuramente inprimo luogo l’amicizia che leunisce ormai da anni, maanche le vite piene di avveni-menti e scheletri nell’armadio.Non a caso l’ingrediente che disicuro non manca a questaserie è il mistero: fino alla finepermangono dubbi sul passatoe sul presente di alcuni perso-naggi, come Mike Delphino,compagno di Susan, e HorsonHodge, marito di Bree. Soltantoalla fine della quarta serie

infatti si scopre chi dei due è ilvero colpevole. Ma anche i nuo-vi vicini non sono da meno: perquanto riguarda l’ultima arri-vata Katherine Mayfair tuttesanno che essa nasconde unsegreto riguardo la figlia Dylan,ma non è così facile scoprire diche cosa si tratta.E un’altra donna presente nel-la serie e soprattutto nei letti dimolti uomini è la spumeggian-te 0Edie Britt - Williams; pluri-divorziata, fa l’agente immobi-liare a Wisteria Lane, la cittadi-na in cui vivono tutte le “despe-rate”. Edie però porta nonpochi problemi nelle vite coniu-gali delle casalinghe. Essainfatti è l’unica single, nono-stante abbia un figlio che peròè stato affidato alla custodiadel padre, e non perde tempo aconsolare i mariti delle altre:

prima tenta di sedurre MikeDelfino, successivamente Karl(rispettivamente compagno eex-marito di Susan). Infine avràanche una relazione con CarlosSolis, dopo che quest’ultimo hadivorziato da Gabrielle. Maanche questa storia è destinataal fallimento: nonostante l’ap-parente tentato suicidio di Edie,mero esperimento per ricon-quistare Carlos, egli decideràdi tornare dall’amata Gabi(ovvero Gabrielle). Le nostrecasalinghe credo che abbianocosì l’appoggio di ogni donnaquando negli ultimi episodi del-la quarta stagione decidono diporre fine alla loro amicizia conEdie.Come si può facilmente intuirenon ci si annoia mai a WisteriaLane! Quindi vi consiglio di pro-vare a guardare qualche episo-dio. E per gli appassionati, sap-piate che in America sta andan-do in onda la quinta serie. Sisvolge cinque anni dopo, comesi è già visto nell’ultima punta-ta della quarta serie, e moltecose sembrano essere cambia-te…

Federica Aurora

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Martina Viganò

Ilaria Venturini

Elisabetta Pedrazzani

HIGH SCHOOL MUSICAL 3 Pronti a scatenarvi conil nuovo film Disney?!

Il momento di prenderedescisoni determinanti per ilfuturo è arrivato anche per i

ragazzi di high school musical,infatti in “Senior year” i nostriamici tra una partita di basket,le prove per il musical di fineanno e la scelta del vestito peril ballo della scuola dovrannoscegliere in quale collegeandare.Purtroppo così fra Troy eGabriella iniziano a sorgere leprime difficoltà: ciascuno deidue desidera andare in un col-lege diverso e ciò potrebbe

sicuramente causare disagi nelloro rapporto.Come se non bastasse, l’odiosaSharpay ,grazie all’aiuto diun’amica, scopre che Gabriellaha la possibilità di partecipareal college prima del previsto,perciò con una furba strategiariesce a fare partire la ragazzae a ottenere così il suo ruolo daprotagonista nel musical di fineanno.Nel frattempo il padre di Troyparla con il figlio riguardo alsuo futuro. Ma questo semprepiù combattuto sullo scegliere

tra il basket e la recitazionesfoga la sua rabbia nei corridoidella East High finché da voceal suo grido di liberazione sulpalcoscenico della scuola. La vicenda naturalmente pre-senta un simpatico lieto fine. Ilmusical infatti avrà enormesuccesso e i ragazzi sono final-mente pronti a lasciare definiti-vamente quell’ambiente cheper tanti anni ha fatto da sfon-do alle loro più belle vicendeadolescenziali: il liceo.

Ivampiri sono finalmentearrivati tra noi! Dopo il feno-meno di Buffy l’ammazza

vampiri,arriva sul grandeschermo un’avvincente storiad’amore tra una comune mor-tale e un vampiro. Molti avran-no già capito che stiamo par-lando di Twilight!Film basato sui quattro libriscritti dalla scrittrice di recentefama internazionale, l’ameri-cana Stephenie Meyer, appenaarrivato in Italia riesce a sban-care tutti i botteghini, incantan-do ragazzi e ragazze di ognietà.Bella Swan (Kristen Stewart),ragazza introversa e sempresulle nuvole, a cui non è maiimportato di fare amicizia conle ragazze del suo liceo diPhoenix. Quando la mamma diBella si risposa, Bella si ritrovaa vivere insieme e suo padrenella piovosa cittadina diForks,dove aveva vissuto alcunianni della sua infanzia. Bellacrede che arrivando in unanuova città la sua vita non cam-bierà di molto,ma invece unincredibile incontro a scuolaromperà la monotonia della

sua vita.È Edward Cullen (Robert Pat-tinson),il ragazzo dagli occhicastani d’orati, schivo e silen-zioso,affascinante e che riescea leggere nella mente.Edward non è un ragazzo cometutti gli altri. Lui e la sua fami-glia sono piuttosto strani:siassentano nei giorni di beltempo,non mangiano alla men-sa,sono perennemente palli-di,hanno un incredibile forza evelocità..Grazie a questi indizi e ad unpizzico di fortuna Bella scopreil segreto di Edward e la suafamiglia:sono dei vampiri, unicinel loro genere, per le propriescelte di vita: infatti sono vam-piri “vegetariani” poichè rie-scono a cibarsi solo di sangueanimale e non umano. Ma più ilrapporto tra Bella e Edward

diventa forte e intimo,più ilragazzo-vampiro deve combat-tere l’istinto primordiale che ilprofumo di Bella risveglia inlui,rischiando di perdere il con-trollo e di far del male alla suanuova amata.Ma le cose verranno complica-te dall’arrivo di tre vampirimalvagi che,attratti dall’odoredi Bella,cominceranno unavera e propria caccia alla pre-da. Che cosa faranno Bella eEdward per difendersi da loro?Meglio non svelare il finale pernon rovinare a tutti coloro chedesiderano vedere un film chea mio modo di vedere è incredi-bile sia per la storia che per ilcast degli attori. L’unica pecca,forse sono gli effetti specialiche non sono il massimo.

TWILIGHTQuando l’amore ha il viso pallido di un vampiro

BATMAN WILL DIENell’ormai onnipresente inva-sione di fumetti tradotti in cel-luloide compare come ultimo egrande successo iL CAVALiEREOSCURO, il sequel del film Bat-man the begins, leggen d a r i osupereroe di Gotham city. Grande è stata l' attesa perquesto ultimo film , preannun-ciato campione d'incassi.La trama verte su una guerrafra gang che si scatena dopo ilvuoto di potere lasciato da Fal-cone nel primo film . In partico-

lare, su uno scontro fra duecriminali nuovi: uno, un mafio-so con legami con gli Wayne e l'altro, il rampollo di una riccaf a m i g l i a , come Bruce,os s i aM a s c h e r a Nera. En t r a m b istanno conducendo tratattiveper l' acquisto di una enormepartita di armi da un ricco com-merciante d' origine inglese(probabilmente il Pinguino!),attirando l' attenzione di Bat-man: finchè ad intervenire nel-la guerra arriverà un astuto e

pericoloso terzo incomodo, ilJoker. il famoso criminale truccato dapagliaccio che cerca di mette-re a soqquadro la criminalitàorganizzata per uccidere Bat-man ed eliminare innocenti sel' eroe non si rivelerà al pubbli-co ;questo metterà in crisil’eroe, che cercherà l’appoggiodella polizia e del nuovo procu-ratore Harvey Dent. Ma benpresto tutto crolla.Già da pochi mesi dalla suauscita nelle sale cinematogra-fiche i pochi accenni sull' ulti-mo capitolo della saga, il cui

fumetto sarà recentementepubblicato, suscitano scalpore tra gli appassionati :Batman MORIRA’ scomparen-d o dai nostri schermi e daifumetti in modo tragico e dolo-roso dopo essere stato traditodal suo fedele compagno ed exmigliore amico Robin.

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TRIONFO CAMPESTRE

TUTTI PRONTI PER COMPETERE?

Maria Asnaghi, AndreaMauri, Matteo Mariani.Sono loro gli atleti che

hanno permesso al nostroLiceo di mettere la testa davan-ti a tutti rispettivamente nellecategorie allievi femminili,allievi maschili e junioresmaschili della corsa campestredisputata a Limbiate, all’Isti-tuto Agrario.Molti atleti hanno brillatoriportando, per il nostro Liceo,nel complesso, tre secondiposti grazie alle alunne Vigo eCitterio e all’alunno Febo e dueterzi posti grazie all’alunnaSomaschini e all’alunno Pez-zetti. Alcuni, invece, si sonodovuti accontentare di una pre-stazione da media classifica, acausa di acciacchi fisici chehanno determinato prestazioniatletiche non ottimali. In gene-rale, comunque, i nostri stu-denti si sono ben comportatimettendo in mostra notevoli

impegno e serietà nell'affron-tare la prova. Alla corsa, che siè tenuta martedì 11 novembredopo due rinvii causa maltem-po, hanno preso parte differen-ti istituti: oltre al nostro eall’istituto ospitante, hannoinviato le proprie squadreanche il Versari di CesanoMaderno e il PACLE di Limbia-te.Lungo i percorsi, che a secondadelle differenti categorie ave-vano lunghezza che variava dai1000 ai 1800 metri, alcuni atletidi diverse scuole non si sonocomportati correttamente ehanno accorciato le propriefatiche tagliando il percorsodove possibile e non facendocaso ai ripetuti richiami deglisteward. Fortunatamente que-sti sportivi scorretti non hannoottenuto buoni piazzamenti masolo posizioni a metà classifica.Un particolare ringraziamentova ai nostri insegnanti, i profes-

sori Asnaghi, Pagani e Teren-ghi, che hanno organizzato lanostra partecipazione e al prof.Zuccon, docente di educazionefisica dell'istituto agrario, checon il suo staff ha lavorato perla perfetta organizzazione diquesta manifestazione sportivagiunta ormai all’ottava edizionee diventata tradizionale appun-tamento per le scuole superio-ri della zona.

Il liceo domina l’annuale competizione piazzando tre atleti davanti a tutti

Matteo Songia

Matteo Songia

Mattia Fossati

Come da tradizione, anchequest’anno, il nostro liceoha organizzato i tornei

pomeridiani di pallavolo e pal-lacanestro coordinati e gestitidal prof. Giuseppe Pagani. Lavittoria della 4C dello scorsoanno è ormai negli annali e ci siappresta a vivere un nuovo edemozionante scontro tra i cam-pioni uscenti e gli altri team deltriennio. L’adesione è stata,come sempre, numerosa daparte delle classi, soprattuttoper quanto concerne la palla-volo; ben 17 squadre prende-ranno infatti parte alla compe-tizione che, come da due anni aquesta parte, vedrà il suo attoconclusivo durante la festa del-l’ultimo giorno di scuola a Giu-gno. Questa sovrabbondanza disquadre ha costretto il prof. acambiare formula del torneo:saranno infatti le tre squadreclassificate al primo posto diogni girone a passare diretta-mente alle semifinali, mentre,

per decidere la quarta e ultimasquadra che completerà il qua-dro del tabellone, si dovràricorrere ad un mini girone conmodalità “round robin” in cuisaranno impegnate le tre squa-dre classificatesi al secondoposto dei rispettivi gironi; lavincente avrà il diritto di conti-nuare la propria strada verso lavittoria finale. Prima dellasosta per le festività natalizie,possiamo notare come la 5B, la5F e la 5C siano le squadre chefinora hanno collezionato piùpunti nei propri raggruppa-menti; le lotte per il secondoposto, invece, sono agguerritis-sime con risultati imprevedibilie colpi di scena ripetuti; masolo al termine delle gare dellaprima fase avremo un quadropiù chiaro della situazione.Per quanto riguarda il basket,invece, sono ben 9 le squadrepronte a cimentarsi nella com-petizione; i campioni in caricadi 4B (ricordiamo un monu-

mentale Cimino l’anno scorso)si ripropongono come terzettoda battere, tenuto conto anchedella vittoria conseguita dueanni fa. Qui invece la formula èpiù semplice: passano il turnosolo le prime due dei rispettivigironi in cui sono inserite lesquadre; poi semifinali e fina-lissima. Ne vedremo delle bel-le!Insomma, il fascino dei torneipomeridiani è immutato e, anzi,si propone come ottimo“richiamo” per avvicinare i gio-vani allo sport, direttamente inambito scolastico.La redazione del giornalinoaugura buona fortuna a tutte lesquadre per il proseguo deitornei.

CONQUISTIAMOL’ EUROPA!

Quest’anno, tre squadre, for-mate da pallavolisti sele-

zionati con cura fra tutti glialunni della scuola, si reche-ranno all’estero per disputaretornei internazionali. Si andrà aFeldkirch, in Austria, peraffrontare l’ormai tradizionalecompetizione atletica che vedeimpegnate formazioni profes-sionistiche di alta qualità, aRedhill, in Inghilterra, dove glialunni delle classi secondeproveranno, per la prima voltail brivido della gara a livelloeuropeo, e a Pinczow, in Polo-nia, dove la squadra Senior for-mata dagli alunni di quarta e diquinta proverà a guadagnareun posto d’onore in un torneoche viene affrontato per la pri-ma volta da una formazione delLiceo Curie.In proposito, nella paginaseguente ecco l’intervistaall’uomo che rende possibili,ogni anno, questi meravigliosiprogetti: il coach Pagani!

Feldkirch 2008

Meersburg 2007

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Prof. Pagani, cosa la spin-ge a riproporre, ognianno, i progetti di “Pal-

lavolando all’estero”?In queste trasferte vedo la pos-sibilità di approfondire l’attivitàsvolta al pomeriggio con lepartite del gruppo sportivo.Inoltre questi viaggi sonoun’ottima occasione di incontroe confronto con squadre euro-pee che hanno alle spalle per-corsi sportivi diversi dal nostro.A suo parere, questi viaggiaiutano i suoi “atleti”a cresce-re?Penso proprio di sì. Dopo iviaggi all’estero ho sempreavuto l’impressione che si tor-nasse più ricchi dentro.Qual è il più bel ricordo checonserva delle trasferte effet-tuate negli ultimi anni?

Anno 2005, era la prima espe-rienza al torneo di Feldkirch,vinciamo un set 25 a 22 controil VBS… Lascio immaginarecosa è successo in palestra!Sul campo adiacente hannoaddirittura dovuto interrompe-re la partita in corso!…E il peggiore?Anno 2008: ci stiamo giocandoil passaggio ad una storicafinale 5/6 posto al torneo diFeldkirch contro la squadra dicasa, alcune decisioni dubbie cirelegano alla finale 7/8 posto.Della serie, tutto il mondo èpaese.Ha già idee e novità in serboper il futuro?Idee e novità sono top secret!Quale il confronto più impe-gnativo tra quelli previsti?Sicuramente le partite del tor-

neo di Feldkirch, in quanto siincontrano spesso club più bla-sonati di noi, come i tedeschidel Baden o la nazionale ingle-se.Che risultato si aspetta?Risultati vedremo… Spero che iragazzi mettano in mostraimpegno e correttezza comenelle passate edizioni.Pensa che sarebbe possibileorganizzare trasferte ancheper altri sport?Never say never!

Matteo Songia

INTERVISTA AL COACH

UNA SCUOLA DI CAMPIONI:ANDREA GIUSSANI Anche in questo numero vi

offriamo un’intervista aduno studente di grande

rilievo sportivo, Andrea Giussa-ni, che, a Rieti dal 3 al 5 otto-bre, ha partecipato ai Campio-nati Giovanili Italiani di Atleticaleggera per la categoria di sal-to triplo.Per quale motivo ti sei avvici-nato a questo sport?Ho fatto ginnastica artisticafino all’età di 8 anni, ma hosmesso poiché le pressioni e lerichieste erano, secondo me,eccessive per un bambino diterza elementare e così,da quelmomento, grazie alla mia pre-dilezione per gli sport indivi-duali che ritengo più ricchi disoddisfazioni e alla passioneper la corsa, mi sono avvicinatoall’atletica.Attualmente quanto tempodedichi agli allenamenti? El’impegno è sempre costante oprima delle gare si differen-zia?

Mi alleno quattro giorni allasettimana per due ore e, primadelle gare, non cambia ilnumero di ore, ma la tipologiadegli allenamenti, infatti facciosedute più leggere per scarica-re.Il salto triplo è l’unica discipli-na che fai o ne pratichi altre?La mia disciplina preferita è ilsalto triplo però sono anche unquattrocentista e ho intenzionedi riprendere il salto in lungononostante la cosa non mientusiasmi molto.Quali erano le tue aspettativeper questa competizione? Seisoddisfatto dei risultati che hairaggiunto?L’unica mia aspettativa eramigliorare le mie prestazioneprecedenti senza badare allaclassifica e ci sono riuscito rag-giungendo anche ottimi piazza-menti.Trovi che l’ambiente dell’atle-tica questo livello sia già mol-to competitivo?

Si, anche perché, raggiuntauna certa categoria, tutti glisport diventano competitivi,dagli sport individuali a quelli disquadra, l’atletica non fa ecce-zione.Nella tua categoria esiste ildoping?Non ne ho la certezza poiché alivello nazionale non ci sonocontrolli ad eccezione dei Cam-pionati Italiani, però il miosospetto è forte.L’atletica,per te, è solo unmodo per fare attività fisica opotrebbe diventare la tuaoccupazione principale?Non è solo un modo per fareattività fisica perché se lo fossevorrebbe dire che ho l’intenzio-ne di smettere quando gliimpegni diventeranno troppoimportanti, ma non possoneanche pensare di fare del-l’atletica la mia unica occupa-zione poiché, in questo modo,non riuscirei a mantenermieconomicamente. L’unica pos-

sibilità per poter fare questosarebbe entrare in una societàmilitare, ma non è una miaaspirazione. Continuerò finchépotrò.

Silvia Vago, ChiaraSirtori e Carola Inzoli

Giussani impegnato anchenella pallavolo

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Arianna Privitera

JEANS: UN AMORE INFINITOUno dei capi che nell’ar-

madio non manca è disicuro il jeans; tuttavia,

noi ragazze dobbiamo saperscegliere il modello che mag-giormente valorizza il nostrofisico e che allo stesso tempominimizzi, dove possibile, i pic-coli difetti che tutte noi possia-mo avere. Casual, eleganti, dilusso, “maschili”: esistono infi-niti modelli. Ma quali si portanopreferibilmente in questoperiodo?Come è facile osservare ascuola, per strada e in qualsia-si altro luogo, da qualche tem-po si usano principalmente ijeans aderenti a vita bassa, piùspesso stretti, ma a volte ancheincrespati, alla caviglia; unatipologia molto bella indossatada tutte, soprattutto da chi pos-siede un fisico piuttosto asciut-to, sia per le più alte che per lepiù bassine: si tratta, infatti, diun modello che tende ad allun-gare la linea. Bellissimi se por-tati con gli stivali alti e moltoslancianti se indossati con

scarpe alte, secondo le statisti-che, questo tipo di jeans sonoquasi quotidianamente indos-sati dall’85% circa delle stu-dentesse del Marie Curie. Unlivello altissimo, se si conside-ra la varietà della moda attua-le. La maggior parte delle voltesono portati con uno o duerisvolti alla caviglia, con unacintura grossa e vistosa, spes-so con strass o decorazioni divario genere.‹‹ Porto i Jeans aderenti, stret-ti sulla parte bassa della gam-ba, un po’ come usa maggior-mente tra le ragazze di oggi; mipiace molto indossarli con cin-ture anche colorate, ma nonadoro il risvolto alla caviglia.Sono molto pratici: li possoinfilare negli stivali, non sibagnano quando piove, in partesnelliscono e…sono comodi intutto! Porto in modo prioritarioi jeans sui colori scuri, che siabbinano a tutto e non si notaquando si sporcano. Trovo chequesta linea stia piuttosto beneindossata da chiunque, anche

se ovviamente bisogna adattar-li al proprio fisico!››, ci spiegaFrancesca Maspero, 4B. Effettivamente, la vita troppobassa risulta molte volte volga-re, soprattutto se abbinata adun contesto scolastico, dovepassiamo le ore sedute erischiamo di cadere nell’ “inde-cenza”. Tuttavia, lo slim a gamba stret-ta non è l’unico modello oggialla moda: in quantità minore,sono in uso anche i modelli agamba larga, forse meno prati-ci, ma comunque comodi e bel-li da indossare. Un consiglio?Questi tipi di jeans stanno mol-to bene portati coi tacchi, quan-do sono lunghi e ricoprono lascarpa: nascondendola, infatti,fanno apparire più alte e non sivede il trucco!!!

Elisa Marchesi

Lisa Spreafico

OUR PURPLE WORLD!Il viola è di moda, anzi è lamoda. Già molto in voga lo scorsoanno, è diventato il colore del2008 e si prevede che conosce-rà un gran successo nella sta-gione invernale.Le vetrine sono stracolme dicapi d’abbigliamento di qualun-que tipo, di accessori e addirit-tura di complementi d’arredoviola. E pensare che, fino apoco tempo fa trasmetteva unsentimento di tristezza, dimalinconia…di lut-to!! La moda èimprevedibile ec a p r i c c i o s a .Solo in un mon-do così variocome in quel-lo del look,un colorepuò cam-biare cosìtanto il

suo significato. Vestirsi da capoa piedi di viola è esagerato, for-se. Sicuramente vedremoragazze e anche qualcheragazzo che in questi “congela-ti” mesi invernali indosserannoil loro maglioncino,cappello ola sciarpa… Solo ed esclusiva-mente viola, perché molti di noinon possono più fare a menodell’accessorio di questo colo-re nel loro armadio.Stilisti famosi e celebrati riten-gono addirittura che le adole-scenti non amino più ilrosa…Che abbiano ragione?Che il successo del rosa (colo-re terribilmente odiati dainostri boys) sia terminato? For-se per il momento è scompar-so, per lasciar posto al VIOLA,in tutte le sue tonalità.

CONVERSEDal sondaggio :”Che marca

di abbigliamento preferi-sci?” , la Converse ha sbara-gliato la Liujo e la Sweetyearscon un bel 50% di preferenze.La Converse è un'azienda sta-tunitense che produce calzatu-re dagli inizi del Novecento, fufondata da Marquis M. Conver-se nel Massachusetts (USA). LeAll Star, prodotto più famosodella Converse, erano stateideate nel 1923 da Chuck Tay-lor, un giocatore di basket, chelavorando con la Converse leideò per migliorare le sue scar-pe da gioco. Da qui in poi Chuckvisse come ambasciatore delbasket per la Converse,ispiran-do i giovani e insegnando il suoamore per il gioco.Negli anni '70 e '80 le All Stars

trovarono un ampio mercatonel mondo della musica, infattimolti cantanti o musicisti digruppi heavy metal, hard rock epunk rock indossavano questescarpe. Con gli anni le Conver-se sono diventate un fenomenodi moda, diffondendosi “all overthe world”. Chi non ha nell’ar-madio un paio di All Stars?!Queste famosissime scarpe sipossono trovare in moltissimicolori e vivaci fantasie.Nell’ultimo decennio si sonodiffusi anche altri articoli diabbigliamento ed accessoricome borse e cinture, il tuttocoordinato alle varie scarpe.

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I-phone, Nokia tube 5000 o Samsungomnia i900? E’ la rivoluzione dei touch!

La battaglia fra cellularesuper tecnologici, dallemolteplici funzionalità, si

fa sempre più agguerrita ed èstata la famosa casa dellaApple, conosciuta principal-mente per i suoi computer e isuoi i-pod, a mettere sulmercato uno dei cellulariche segna la rivoluzione deitouch. Infatti è proprio que-sta la caratteristica:si pos-sono mandare messaggi,fare fotografie e svolgeretutte le funzioni con il sem-plice tocco di un dito. Ovvia-mente come tutti i prodottiinnovativi,le altre case famoseper la produzione di cellulari enon solo,hanno risposto con uncontroprodotto proponendorispettivamente il tube 5000della Nokia e l’omnia i900 della

Samsung . Simili nel designultrapiatto non si possono defi-nire del tutto “comodi” in quan-to nonostante raggiungano i12.5 millimetri di spessoremisurano invece 112x60 cm.Niente da dire sulla memoria,

anche se l’i-phone batte la con-correnza su questo piano con ilmodello da 16 giga. Purtroppola Nokia non ha ancora rivelatoil suo prodotto ma lo si imma-gina molto simile al telefonodella Apple, sicuramente touche sicuramente dal design ele-gante come i suoi predecesso-ri. Ma questi cellulari rivelano

di più, tante funzionalità:mappetridimensionali per usare ilcellulare come navigatoresatellitare, lettore musicale,possibilità di leggere docu-menti in formato Word o Exelcome se fossero dei piccolicomputer in miniatura fino allapossibilità di connettersi inmodo veloce e senza fili adinternet con una qualità d’im-magine degna delmarchio.Insomma potremmostare qui ore e ore ad elencarele loro funzionalità che si pos-sono aggiungere a piacere sca-ricandole da internet, perciòadesso, a voi la scelta!

Tutte le novità dalmondo della comuni-

cazione e della telefonia mobile

VUOI UN ABBRACCIO?Te lo mando via Bluethooth!

Insomma si sa, la lontananzaè difficile da sopportare per

tutti, sia per gli innamorati, siaper le persone che si trovanolontane per lavoro o per altriimpegni. Fortunatamente laCutecircuit, un’azienda in parteamericana e in parte italiana,ha brevettato un verae propriam a g l i ad e g l i

abbracci. Questa magliettapossiede una serie di sensoriche registrano le pressioneeffettuate da un abbraccioriproducendo gli stessi stimolisu una maglia uguale. Inoltreinviarli è semplice e veloce,infatti gli stimoli vengono regi-strati sul proprio cellulare evengono inviati tramite blueto-oth e di conseguenza senzaspendere un centesimo! Abbat-tere le barriere dell’amore adistanza, migliorare la produt-tività nel posto di lavoro e tene-re lontano il partner da relazio-ni extraconiugali: ecco alcunidei motivi che hanno spinto laCutecircuit ad inventare questamaglietta. Ma non sempre letecnologie riescono a renderel’idea, in questo caso, di unabbraccio, infatti alcune perso-ne preferiscono non ricorrerea questi mezzi ma precipitarsidal proprio partner e abbrac-ciarlo davvero.

Camilla Piazza

Angelo Min Tagliabue

Camilla Piazza

HEY, WHAT’S UR POD?

Gli MP3 di casa Apple hannosicuramente rivoluzionato il

mondo della musica. Grazie allaloro praticità e design, oggi l’iPodè ormai considerato un “must”,alla pari dei cellulari o dei com-p u t e r .Recentemente sono principal-mente due le notizie che spopo-lano sul web: l’uscita dei nuoviiPod Nano e i seri rischi che lecuffie possono causare allenostre orecchie. I nuovi iPod Nano, disponibili inben 9 colori diversi, presentanoun design totalmente diverso daimodelli precedenti con una for-ma più allungata e dei lati arro-tondati. Il display è un lcd di 2” indiagonale che permette anche lavisualizzazione di video e film.Sotto il display troviamo la tipica“click weel” che ci permette dinavigare rapidamente attraversola nostra libreria. I nuovi modellisupportano la modalità “cover-flow”, cioè grazie a degli accele-rometri, se si ruota l’apparecchiodi 90° le foto e gli album dellecanzoni vengono visualizzati inorizzontale. In base alle proprie

esigenze si possono sceglieredue differenti soluzioni: unmodello da 8 e uno da 16GB.La seconda notizia riguarda inve-ce le cuffie, infatti è stato recen-temente provato da più studi cheun uso prolungato, più di due oreal giorno, può danneggiare per-manentemente il nostro udito.Per esempio, secondo i dati diuna ricerca francese condotta suduemila studenti liceali, piu' diduecento soffrono di una perditadell' udito di oltre 20 decibel.Questo significa che piu' del 10%dei ragazzi non riesce a percepi-re con chiarezza suoni che pro-vengono da una distanza di diecimetri. Ciò non vuol dire che biso-gna assolutamente smettere diascoltare musica attraverso gliMP3, bensì è consigliabile ascol-tare i brani ad un volume il piùbasso possibile per limitare idanni ed evitare l’uso prolungato.

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Giulia Colombo

Angelo Min Tagliabue

CRISI NATALIZIA?CI PENSIAMO NOI AI VOSTRI REGALI!Come suggeriscono i centri

cittadini illuminati edecorati a festa, e le pri-

me spruzzate di neve, si staavvicinando il Natale e comeogni anno, si porta dietro l’ ine-vitabile problema dei regali dacomprare per parenti ed amici.Scegliere il regalo più adatto aduna persona è davvero difficilee dipende da infinite variabili: ilrapporto che ci lega ad essa, ilprezzo che vogliamo pagare, ilgusto del destinatario del rega-lo, i bisogni, i desideri ecc..Solo quando si sa cosa com-prare le folli corse per centricommerciali e negozi riesconoa diventare un piacevole pas-satempo e non un antipatico“tormentone”.Se fate parte di quel gruppo dipersone che sono a corto diidee per i regali da acquistare(in genere la stragrande mag-gioranza) sappiate che traquelli più gettonati e desidera-ti troviamo in primis l’high tech

seguita da profumi e dall’abbi-gliamento. Per quanto riguardail classico pacchettino rettan-golare (un libro !U.U): c’è chi, alsolo vederlo, già pregusta leserate di lettura sul divano,e c’è chi, invece, trat-tiene a stento unosbuffo di delusione.In entrambi icasi è impor-tante sceglierebene, scegliereun libro cherispecchi i gustidi chi lo riceve-rà o almeno ingrado di limitare idanni.Se per i papà viaggiatorisono stati inventati i caricabatterie per cellulare che siricaricano a loro volta conenergia solare, per le mammelavoratici che non hanno tempodi sfoderare la loro bravura incucina, tradizionali e mai fuorimoda sono le confezioni di con-

serve e marmellate.Infine risaputo è che non sisbaglia mai regalando cose uti-li e non superflue, ma se iregali oltre ad essere utili sono

anche indovinati è magari unpo’ particolari e perso-

nalizzati, le sceltesaranno perfette.

Il Giappone proponetramite il web ungadget assaidivertente: cartaigienica con sudo-ku disegnato..quando si dice ”uni-re l’utile al dilette-

vole..”In conclusione questo

sarà, e non dite di no, oltre cheun periodo di ricerca per glialtri anche un tentativo di auto-difesa: si susseguiranno inda-gini più o meno discrete percapire cosa ci vogliono regala-re e se non gradiamo, di cerca-re, in modo altrettanto discre-to, di indirizzare il nostro fami-

liare/amante/ amico al regalo anoi più gradito. Sarà una vera epropria faticaccia ma almomento della consegna eapertura dei regali saremoripagati dalle facce felici dellepersone a noi vicine e saremofelici anche noi, perché ciò chericeveremo sarà il frutto di unimpegno mentale e fisico,dimostrazione di affetto e diinteresse.

STAND

TAKEACTION

UP

Alzarsi in piedi peraiutare il mondo a

rialzarsi

Siamo ormai giunti allaterza edizione dellamobilitazione mondiale

contro la povertà e per gli 8Obiettivi di Sviluppo del Millen-nio, fra i quali ricordiamo adesempio: eliminare la fame epovertà nel mondo, garantireun’istruzione di base a tutti.Questi 8 punti sono stati decisinel 2000 dai capi di Stato e diGoverno.L’anno scorso questo progetto

ha coinvolto ben 43 milioni dipersone in tutto il mondo di cui756mila solo in Italia, grazieall’impegno congiunto di asso-ciazioni in favore dei dirittiumani, enti locali ma anche disingoli privati. L’idea alla basedi questo progetto è semplicema ambiziosa: i partecipanti sialzano in piedi nello stessomomento, in una delle tre gior-nate designate, il 17,18 e 19Ottobre, per sostenere gli 8Obiettivi di Sviluppo del Mille-nio. Anche la nostra scuola, grazieal Gruppo Solidarietà ed in par-ticolare al Professor Pozzoli,ha aderito a questo progetto discala mondiale; infatti, dopouna precedente distribuzione divolantini, si è tenuto l’incontro

sulle gradinate del cortile del-l’Aula Magna. Dopo una breverelazione del Professor Pozzolisugli Obiettivi del Millennio,circa una ventina di studenti sisono alzati in piedi, con unsonoro applauso, partecipandocosì ad un progetto che hacoinvolto tutto il mondo.Si spera che l’anno prossimopartecipino più studenti a que-sto evento perchè è proprio inquesti momenti che ognuno dinoi ha la possibilità di far partedi un movimento mondiale che,ci si augura, aiuti ed affretti ilcompimento degli 8 Obiettivi diSviluppo del Millennio. Inoltreproprio adesso che la crisi

finanziaria è al centro dell’at-tenzione, sono questi progettiche non fanno dimenticarel’esistenza di un mondo che ècolpito non solo dalla crisifinanziaria, ma anche da tantialtri problemi.

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SI APRA IL SIPARIO! I nostri piccoli attori cresconoe ci preparano grandi novità

per la nuova rappresentazione

Come accade da un po’ dianni, oltre ad altre attivi-ta’ pomeridiane, e’ stata

offerta agli alunni la possibilita’di prendere parte ad un labora-torio teatrale. Il numero degliiscritti e’ aumentato rispettoagli anni scorsi in modo note-vole. La responsabile del pro-getto e’ la professoressa LauraConsonni, docente di religione,coadiuvata dall’esperto LucaLocati. Lo scopo di questo pro-getto e’ di accrescere le cono-scenze dei partecipanti perquanto riguarda i generi tea-trali, la corretta dizione e per-mettere agli stessi di provare arielaborare il copione o scrive-re dei “pezzi” da integrare altesto iniziale. Al conseguimen-to di questi obiettivi sono dedi-cate due ore settimanali di cor-so, che si svolge il lunedi’; chia-ramente, pero’, questo temponon e’ sufficiente e si richiedeai partecipanti di lavorareanche a casa.Il progetto attuale e’ di cam-

biare il genere di rappresenta-zione e, quindi, di scostarsiquasi completamente dallaparodia in cui ci si era cimenta-ti l’anno precedente. Per que-sto nei primi incontri si e’richiesto agli studenti di inter-pretare piccoli monologhi trattida alcune tragedie di Shake-speare, rivisitandoli e utilizzan-do di volta in volta stili di recita-zione differenti. Inoltre vengo-no anche svolti piccoli dialoghiimprovvisati o articolati su untema suggerito dall’esperto,dando dai dieci ai venti minutiper la preparazione. Cosa cipossiamo dunque aspettarequest’anno? Sicuramente,come sempre, uno spettacolospumeggiante in cui ognunodei partecipanti si impegnera’ adare il meglio di se’. Il mottodell’esperto e’: ”Non esistonograndi e piccole parti, ma solograndi e piccoli attori” e tutto illavoro dei partecipanti e’ incen-trato su questo principio. Infat-ti la riuscita del progetto dipen-

de da qualsiasi piccolo detta-glio e ogni contributo, seppurpiccolo, e’ determinante.

Ilaria Vergine

PROGETTI SCOLASTICINel nostro istituto ci sono

tantissime attività per glistudenti, sportive, scien-

tifiche e anche teatrali, ma pur-troppo per mancanza di spazionon potrò elencarle tutte.Una di queste è il corso madre-lingua, che può essere di ingle-se, francese o tedesco.Tutti e tre i corsi sono presentinella nostra scuola da più di cin-que anni, e ad essi hanno aderi-to quest'anno e gli anni passaticirca 170/200 studenti del trien-n i o .I corsi madrelingua possonoessere utili come preparazioneper il first o il delf.Per quanto riguarda l'ambitoscientifico ricordiamo le famo-sissime olimpiadi che ogni annovengono indette al "MarieCurie". Quelle che hanno mag-gior successo tra gli studenti,circa 150/170 su 1000, sono leolimpiadi di matematica, pre-senti nella nostra scuola da cir-ca 14 anni. Le olimpiadi di fisica,presenti da più di 10 anni e con

adesione di circa 40 studenti traquarte e quinte, hanno una pro-cedura simile a quelle sopraelencate, mentre per quelle dichimica l'organizzazione è unpo’ diversa. Ad esso partecipanocirca 3/4 studenti per classe,che dovranno seguire dellelezioni pomeridiane per un tota-le di dieci ore e solo alla fine iprofessori sceglieranno i cinquefortunati che andranno a Milanoa fare le olimpiadi regionali dic h i m i c a .Uno dei tanti progetti di italianoproposti è "la mandragola", cheverrà rappresentata nellanostra scuola nei prossimi mesi.Il regista, se non che attore diquesto spettacolo, reciteràinsieme ad altri artisti tuttal’opera di Machiavelli e a finespettacolo ci sarà un commentocon gli studenti. Questo progettoè la prima volta che viene pre-sentato nel nostro liceo e si spe-ra che le classi partecipanti sia-no numerose.Per quanto riguarda le attività

interdisciplinari invece c'è unprogetto sul poeta "Edgar AllanP o e " .Il docente Venturini e la profes-soressa Conti con il supporto dialcuni studenti di quarta e terzaE, stanno organizzando una let-tura guidata ad alcuni brani diPoe, che si terrà in aula magnadurante il mese di gennaio. Ibrani, tratti da “Il corvo”, “Il gat-to nero” e Il “Cuorerivelatore”,saranno letti in lin-gua originale (cioe’ inglese) e poiin Italiano da alcuni studenti. Il“filo conduttore” tra il passaggiofra un racconto e l’altro sara’una presentazione proiettata.Filmati tratti da film, spiegazionidel docente, brani musicaliaccostati ad immagini ci aiute-ranno a calarci in quello stato difollia e terrore provati dai perso-naggi scaturiti dalla mente diPoe. L'unica attività che non è ineren-te con la scuola è lo sportellopsicologico, presente nel nostroistituto da due anni e al quale c'è

un'affluenza costante.Durante quest'incontro gli stu-denti potranno parlare delleproblematiche personali e sco-l a s t i c h e .Questi sono solo alcuni dei pro-getti presentati nel nostro liceo,in più ogni classe parteciperàindividualmente durante l'annoscolastico ad alcune attività.Per le classi prime si tratta del-la rappresentazione di uno spet-tacolo teatrale, quasi perfetta:uno spettacolo sull'anoressia;per le classi seconde lo psicolo-go interverrà per parlare deicomportamenti a rischio o deiconflitti interdisciplinari; nelleclassi terze si tratterà invece diinnamoramento e sessualità odell'ansia da prestazione scola-stica; nelle classi quarte e quin-te invece si potrà avere unincontro con i volontari dellacroce bianca di Giussano oppurefare un confronto sulle strategiedi orientamento per la sceltauniversitaria e professionale.

Camilla Rinaldi

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LE DIVISIONI CHE UNISCONO LA SCUOLA

Assolutamente No, e colgo l’occasione per direa chi in assemblea ha osato dire che è statascandalosa e vergognosa la mia mancata ade-sione che io ho semplicemente voluto adempie-re al mio dovere di studente frequentando lemie lezioni e che non mi sembrava nemmeno ilcaso di scendere a parlare in una manifestazio-ne dove vi erano solo esponenti con opinionitotalmente diverse dalle mie, sarei sicuramentesceso se fosse stato organizzato un dibattito contutti gli studenti in modo da confrontarsi inmodo equo e civile.

No.

Perché credo che la riforma possa davveromigliorare la qualità della scuola italiana, chenon so se tutti sanno, ma è fra le peggiori d’Eu-ropa e inoltre perché trovo stupido protestare ebasta, se non siete d’accordo offrite alternativenon scendete in piazza ad insultare il governo ei ministri.

Indubbiamente credo che gran parte dello scio-pero sia stato politico per il semplice fatto checontro la riforma Fioroni (ministro di sinistra) diqualche anno fa che prevedeva anch’essa moltitagli all’università e che si basava sullo stessoobiettivo di quella della Gelmini (ovvero miglio-rare la qualità della scuola), non c’è stato uncosi’ ampio movimento di protesta.

No affatto, la stragrande maggioranza aderisceinconsapevolmente e lo fa o perché segue leopinioni di una personalità forte senza farsenedelle proprie o perché vuole semplicementesaltare ore di lezione.

Ritengo sia stata una pagliacciata, in primo luo-go non avevano alcun diritto di occupare quellospazio pubblico, hanno solamente creato disa-gio, e se il loro scopo era quello di creare disa-gio per far passare il loro messaggio credo chesia stato un vero e proprio fallimento, ancheperché è bastato che arrivasse il vicepreside perfarli subito alzare tutti, se credevano cosi tantoin ciò che pensavano forse avrebbero dovutoandare fino in fondo e non fermarsi a metà..

Invito gli studenti a cercare di farsi una propriaopinione, di non seguire la massa come dellepecore, ma di leggere e informarsi confrontan-do le due diverse posizioni sul tema scottantedella scuola possibilmente evitando idee pre-concette basate sulla propria inclinazione politi-ca.

Perché sono stati fatti tagli alla scuola superio-re, che già non gode di un buono stato economi-co. Possiamo notare tutti lo stato delle nostrescuole e inoltre consistenti tagli sono statiapplicati all’università e alla ricerca; dalmomento che sono una studentessa liceale e ilmio futuro prossimo è quello dell’università misono sentita logicamente toccato in prima per-sona.Stiamo ben attenti..non parlo dei tagli di facol-tà,secondo me giusti!

Assolutamente no! Non per niente agli scioperinon c’erano manifesti politici e vi hanno parteci-pato sia persone di destra che di sinistra. (equesto è un dato provato!)

Credo che inizialmente ci fosse molta ignoran-za, ma che piano piano sia stata risanata.

Si, un modo civile come un altro per attirarel’attenzione su ciò che è stato fatto e far valerele nostre ragioni. Infatti il nostro obbiettivo nonera assolutamente quello di creare ostacoli aglistudenti, e difatti così non è stato perché essipotevano tranquillamente passare da un latoall’altro della scuola dal piano inferiore.

Io intimo solo gli studenti a informarsi su tuttigli scioperi previsti, per poi decidere autonoma-mente il da farsi. Ritengo che l’importante nonsia essere per forza favorevoli allo sciopero, maesporsi in prima persona sostenendo le proprioidee. Inoltre ricordiamoci che quest’utimo è unnostro diritto per cui i nostri avi hanno combat-tuto per anni e anni,cosa vogliamo fare..tornareindietro??

Si.

Si, altrimenti non avrei aderito.

Hai aderito allo sciopero?

Sei d’accordo?

Perché si/no?

Credi sia stato politico?

Credi che tutti sappianocosa realmente riguardi lo

sciopero?

Ritieni sia stata utile l’oc-cupazione del corridoio del

primo piano?

Come rappresentanted’istituto intimi gli studentiad aderire o meno ad altri

eventuali scioperi?

Songia Matteo Cappellini Elisa

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LA SCUOLA IN GIALLOUna scuola, un omicidio euna ragazza che vuole sco-prire la verità: ecco gli ele-menti che formano la storiaa puntante presentata daSottobanco. Dopo questaprima puntata ne seguiran-no altre due nei prossiminumeri del giornalino, maora a voi la lettura!

I segreti spesso aiutano. Ren -dono tutto così assurdamentesemplice. Oppure decisamentetroppo difficile. Ce ne sono diinnocenti, ingenui, collettivi,isolati. E poi ci sono i segretipericolosi; quei segreti che ticomplicano tutto, e ti obbliganoa crearne ancora e ancora, peruscire dal profondo pozzo dellebugie. Perchè i segreti, tutti,prima o poi vengono a galla. Equando succede, quando ilcastello di menzogne costruitonel tempo crolla, puoi solo spe -rare che il dolore sia sopporta -bile.

Quella mattina il corpo diMichelle era stato trovato nellapalestra, senza vita. Il custode,un anziano signore sulla ses-santina, con una passione svi-scerata per le rose, che coltiva-va nel cortile della scuola, ave-va chiamato subito la polizia. Ilfatto che si fosse verificato unomicidio proprio all’internodella Mason sconvolgeva l’inte-ro corpo studentesco quasiquanto l’aver scoperto che lapolizia aveva arrestato il giornostesso Ryan Melbourne, il figliodel custode. Era stato trovatosul luogo del delitto, aveva det-to il commissario, per questoera da considerare come prin-cipale indagato. A quanto pareil mistero era stato risolto conestrema facilità dalla polizia.L’omicidio di Michelle Farwellsarebbe stato dimenticato, coltempo, e tutto sarebbe potutotornare alla normalità. Questi ipensieri che occupavano lementi di quella massa di perso-ne che era il corpo studente-sco, cercando di sostituire alsenso di angoscia e inquietudi-ne che provavano, uno stato dipace e tranquillità. Ma in quel-la folla di persone che si lascia-vano trasportare dai pensiericomuni e dagli stati d’animocollettivi ce n’era una che ave-

va deciso di nuotare controcorrente, che non si era accon-tentata di una spiegazione datada altri: quella mattina Lisaaveva deciso di capire cosa fos-se successo alla sua miglioreamica, che cosa l’aveva uccisa.Veramente.

Mi chiamo Lisa e la mia miglio -re amica è morta. O forsedovrei essere più precisa: lamia migliore amica è stataassassinata. Non so perché e,per quanto intensamente ciprovi, non riesco neppure adimmaginarmelo. Quando la tuamigliore amica muore, muoreanche una parte di te. Senti unpezzo del tuo cuore che sisgretola, e non puoi farci nien -te. Michelle è stata uccisa mar -tedì. E per quanto la sua mortemi abbia sconvolto, non hointenzione di abbandonarlacosì. Scoprirò il vero colpevolee vendicherò la mia miglioreamica. Solo dopo averlo fatto,riuscirò finalmente a dirleaddio. Per sempre.

“Aspetti un momento, signori-na: le diremo noi quando potràparlare”. Tuonò il poliziotto chel’aveva scortata all’interno del-la spoglia stanza del carcere.Lisa si sedette sulla sedia diplastica davanti allo spessovetro che la separava da Ryan elo fissò nei penetranti occhiscuri. A un cenno dell’omone,afferrò con mani tremanti lacornetta posta alla sua destra ese la poggiò lentamenteall’orecchio, senza parlare.Continuò a fissare Ryan, che,dopo aver seguito con occhivigili l’azione della ragazza, laimitò.“ciao Ryan” bisbigliò pianoLisa, cercando di mantenere untono di voce pacato e sperandoche il groppo in gola le si scio-gliesse presto.“cosa vuoi?” le rispose il ragaz-zo serio, senza distogliere losguardo dal suo.“so che non sei stato tu...auccidere Michelle. Non voglioche mi racconti quello che haivisto, assolutamente no: la miaunica intenzione è capire se lastrada che sto seguendo èquella giusta oppure no” spie-gò calma Lisa, sentendo consua grande contentezza che lavoce si era fatta più morbida.

Ryan annuì impercettibilmentecon la testa, esortandola a con-tinuare, come promettendoleche l’avrebbe ascoltata finoalla fine.“Ti ho visto, Ryan. La mattinache hanno trovato il corpo diMichelle, ti ho visto che uscividalla palestra correndo. Eri sulluogo del delitto subito primache tuo padre scoprisse il cor-po. Ma non voglio sapere il per-chè, non ora, almeno. Dammila certezza, Ryan, che non stoimpazzendo inutilmente pertrovare il vero assassino dellamia migliore amica.” Disse tut-to d’un fiato, soppesando leultime parole con attenzione. Ryan sembrò valutare quelloche Lisa gli aveva appena dettoe, dopo essersi passato unamano tra i folti capelli scuri, lerispose.“Non stai impazzendo inutil-mente. Non ho ucciso ioMichelle: perchè avrei dovutofarlo? La conoscevo appena!”.Lisa attese qualche istante pri-ma di parlare, per paura dellareazione che la sua fraseavrebbe innescato nel ragazzo.“tutti dicono che sei...ehm...unpo’, ecco...” cercò di trovareparole più gentili per dire“completamente fuso nel cer-

vello”, ma non le venne in men-te nulla.“Pazzo, intendi?” disse e, congrande sorpresa di Lisa, scop-piò in una fragorosa risata.“Lisa -ti chiami così, vero?- iosoffro di crisi epilettiche: ilmotivo per cui me ne sto tutti igiorni chiuso in casa, affacciatoa quella stramaledetta finestrache da sul cortile è questo!Stanno pensando di trasferirmidal carcere proprio per le crisi!Sai, ne ho già avute due daquando sono qui!” le spiegòpensieroso. All’improvviso tac-que, e il sorriso che fino a unsecondo prima gli aveva abbel-lito il viso sparì.“Cosa c’è?” chiese Lisa preoc-cupata.“Co, nulla. Pensavo! Il tempoper le visite è quasi finito.Voglio darti solo un consiglio,Lisa: la verità non devi cercarlaqui, in carcere, ma a scuola.Non arriverai a nulla interro-gando me, il figlio del custode!Non hai pensato che, forse, lasoluzione gira proprio intorno aMichelle?” le sorrise e, appen-dendo la cornetta, si alzò eoltrepassò la porta alle suespalle, lasciando una Lisasconcertata, con una miriade diidee che le frullavano in testa.

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Non era stato Ryan ad uccidereMichelle. Di questo era semprestata sicura, nonostante lapolizia pensasse l’esatto oppo-sto. Ma l’incontro con il ragaz-zo le aveva dato a pensare piùdi quanto si aspettasse. Nonhai pensato che, forse, la solu-zione gira proprio intorno aMichelle? Ryan sapeva più diquanto volesse lasciar credere,questo era certo, ma almomento non aveva la minimaintenzione di parlare. Lisa sialzò dalla scomoda sedia delcarcere con sguardo vacuo e sidiresse verso l’uscita, salutan-do con un cenno del capo laguardia. I pensieri le si affolla-vano nella testa. Se nonera stato Ryan aduccidere Michelle,l’assassino dove-va essere anco-ra a piede libe-ro, e questacosa non lepiacque perniente. Laverità devicercarla ascuola. Ryanaveva dannata-mente ragione.In quel momentoLisa si immobiliz-zò e capì quello chedoveva fare. Affrettò ilpasso e, mentre entravain macchina e usciva inretromarcia dal parcheggio delcarcere, avviandosi alla vegliaa casa di Michelle, decise chesarebbe partita proprio da lì,per cercare di ricostruire laVerità.

L’unica cosa di cui sono sicuraè che Ryan è innocente. Sebbe -ne non ci sia nulla di concretoche lo provi, questa è davverol’unica cosa che do per sconta -to. Qualcosa mi diceva che l’as -sassino non era lui: l’avevopensato dal primo istante, daquando il commissario l’avevaammanettato e fatto sedere sulsedile posteriore della volante.Eppure, sebbene sentissi checiò che stavo facendo era giu -sto, l’impotenza minacciava dischiacciarmi, se non avessiavuto la certezza che Michelleera vicino a me, mentre miimbattevo in quella folle mis -sione.

Lisa sedeva su un divanetto dipelle bianca nel centro dellastanza. Sebbene il vestito nerola rendesse ben visibile, dalcontrasto col tessuto chiaro, sisentiva assolutamente invisibi-le. E questo era un punto a suofavore, visto il piano che le rigi-rava da un po’ di tempo nellatesta. Il salotto di casa Farwellsembrava estremamente vuo-to, quel pomeriggio, anche seda ogni parte si potevano scor-gere figure vestite di nero chepiangevano e di disperavano.Per quello che la riguardava,piangere non le avrebbe ripor-tato indietro la sua miglioreamica, perciò si alzò dal candi-

do divano e, ricacciando ingola le lacrime che

volevano uscire, sidiresse verso la

camera diMichelle. Nes-suno la fer-mò: eranotutti troppoc o n c e n t r a t isul lorodolore perfare caso alei. Quandofu sicurache nessu-

no si fosseaccorto dei

suoi movimen-ti, si chiuse la

porta alle spalle esi sedette sul letto ben

fatto che stava addossato a unaparete della camera. Sapevaesattamente dove cercarlo:Michelle glielo aveva fatto leg-gere, qualche volta, in rarimomenti di bontà e generosità,ma non le aveva mai permessodi sfogliare il suo diario libera-mente. Mai. E sebbene all’inizioLisa ci fosse rimasta un po’male e si fosse arrabbiata perquella mancanza di fiducia neisuoi confronti, poi aveva capitoche non c’era nulla di male neltenere uno spazio della propriavita nascosto da tutto e da tutti,perfino dalla propria miglioreamica, e si era accontentata diquelle saltuarie occasioni chele permettevano di entrare nel-la mente di Michelle. Alzò leg-germente il materasso edestrasse dalle doghe il piccoloquadernetto rivestito di pellerossa, con dei minuscoli edeleganti disegni floreali al cen-

tro. Prima di aprirlo, chiesementalmente scusa a Michelleper quell’invasione della priva-cy, e poi si tuffò a capofitto nel-le pagine fitte della sua scrittu-ra precisa. E i ricordi di unasedicenne solare e piena divoglia di vivere iniziarono ariversarsi dentro di lei, senzasosta. Si sentì Michelle, e piùleggeva, più sgranava gli occhi,scioccata di quanto in realtànon sapesse riguardo la suamigliore amica. E, all’improvviso, i pezzi delpuzzle iniziarono a incastrarsiuno nell’altro. Il disegno iniziòa diventare chiaro, e tutto lesembrò così semplice da darlele vertigini. Non era stato Ryan ad uccidereMichelle: assolutamente no!Sfogliando le pagine del qua-dernetto rosso un brivido lepercorse la schiena, mentreun’ondata di panico la pervade-va, mischiato a qualcos’altroche era sicura fosse angoscia.Il quadernetto le scivolò dimano e cadde con un tonfo sultappeto ai piedi del letto.Davanti ai suoi occhi cominciò adelinearsi una figura. Folticapelli scuri incorniciavano unviso ovale. Occhi scuri e unasottile cicatrice sulla tempiasinistra. Thomas Darrell preseposto nella sua mente, vicino alricordo di Ryan dietro il vetrodel carcere e alla rievocazionedi una barella coperta da unlenzuolo bianco che usciva dal-la palestra della scuola.

Ora, come tutte le serie digialli che si rispettino, vilasciamo col fiato sospeso finoal prossimo numero. Allaprossima!

Federica Drogo

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SUDOKUMANIAClassico: Speciale: come nel classico in ogni riga, colonna e

area evidenziata bisogna mettere i numeri da 1 a 9.

BUNNYBONDL’affascinante Bunny Bond, cugina del ben piùnoto James, lavora per un’agenzia senza nome

come esperta di codici segreti. Ecco tre tra i suoiprimi “casi”, di difficoltà crescente.

L’ABC DELLA SPIA

ENIGMISTICA A CHIAVE

LA NONA CASELLABunny Bond deve scoprire la parola usata da una spia nemica percifrare i propri messaggi. Ha intercettato un messaggio che laspia ha comunicato al proprio contatto scoprendo che si tratta diuna parola italiana di undici lettere che ha questa forma:

A_B_C_D_ _ _ _

Per bunn è semplice scoprire quali sono le lettere da inserire alposto dei trattini per ricomporre la parola cercata.

Bunny Bond odia ricevere istruzioni dall’agente Otto Horizontal,detto l’Enigmista. Otto è famoso per rendere fin troppo complicatii suoi messaggi. Questa volta, Otto ha consegnato una busta conun foglio e una chiave.La chiave apre la cassetta di sicurezza di una banca, ma Bunnynon sa il numero della cassetta. Il folgio le può fornire qualcheindizio. C’è scritto:

“Somma tutto, ma solo metà:=Un incontro di persone con lo stesso Hobby;+Dei venti dai Tropici vanno verso l’equatore;

+Un piatto svizzero con formaggio fuso e una casseruolaal centro;+Un blocco d’oro;+Chi ti indica un tavolo in un ristorante rispettabile;+Persone che abitano sotto lo stesso tetto.”

Qual è il numero della cassetta di sicurezza?

L’agente segreto Bunny Bond questa volta deve penetrare nelcomputer di una spia nemica. Ha a disposizione pochi minuti, maall’accensione del computer viene bloccata da una schermata:

Nell’ultima casella lampeggia un punto interrogativo. Bunny capi-sce che al suo posto deve tracciare un simbolo sul Touch Screendel computer per poter accedere. Essendo piuttosto scaltra, però,le bastano pochi secondi per trovare il simbolo giusto da traccia-re. Quale?

Se credete di aver indovinato tutte e tre le risposte, inviatelealla casella di posta: [email protected] prim3 10 risposte esatte verranno pubblicate sul prossimon u m e r o !

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La RedazioneDirettore

Tommie Diena

Redattori

Federica Aurora, Giorgio Barison, Daniele Colom-bo, Giulia Colombo, Federica Drogo, Mattia Fossa-

ti, Carola Inzoli, Elisa Marchesi, Marco Mariani,Silvia Nicotra, Camilla Piazza, Elisabetta Pedraz-

zani, Alessandra Piagnani, Arianna Privitera,

CRUCIVERBAO R I Z Z O N T A L I : 1. Superiori alla misura oquantità ordinaria - 9. Essere privo di compor-tamento corretto - 17.Liquore di canna - 18. Ha come abbreviazioneN/O - 20. Circolo nel quale fanno parte personeaventi interessio scopi comuni - 21. Abbreviazione di Picture inpicture - 23. Caldissimo - 25. Alba senza fine -26. La fine digiù - 27. Diminutivo di Isabela - 28. Gli interes-si fruttati - 29. Altare - 30. La fine di già ? - 31.Consiglio nazio-nale delle ricerche - 33. Sigla di Bari - 34. Colaal centro - 36. Codice di procedura civile - 37.Divisione giusta- 39. Quarta Oronzo - 40. Arithmetic Logic Unit- 41. Sigla di Udine - 43. Saluto amichevole - 44.Unità Sani-taria Locale - 45. Popolazione stanziata negliStati dell'Utah e del Colorado - 47. La monetaunita - 48. Innosenza fine - 49. Il seller migliore - 50. Recipien-ti di pelle - 52. Comune in provincia di Catanza-ro - 53. Cartellodi fermata - 55. Una sigla della pallacanestro -57. Giorno - 61. Ne fanno parte i pioli - 65. Sigladi brindisi - 66.Raffina petrolio - 68. Il posto in cui si abita pre-valentemente - 71. Prive di sporgenze - 73.Serve per condire -74. Predire - 75. Prima del jockey in discoteca -77. Istituto per la Ricostruzione Industriale -79. Sigla diSavona - 81. Nome di donna - 83. Un cereale- 85. Miseria al centro - 87. Odon von Horvath -88. General-mente lavora in stamperia - 89. Lo stesso chespiegati. VERTICALI: 1. Strumento agricolo che triturale zolle - 2. Qualunque persona - 3. Coppa ininglese - 4. In te-sta all'emotivo - 5. Sigla di Enna - 6. Negazionelogica - 7. Pesce d'acqua dolce corrente - 8.Isola della Gre-cia - 9. Una associazione volontaria del san-gue - 10. Un tipo di Evo - 11. Sinonimo di Mono-saccaride - 12.

Radiotelegrafia - 13. Levi Carlo - 14. Figlio di Teodamante - 15. Fiore da sei tepali - 16.Strumento anticousato per il calcolo - 19. Nome di donna - 22. Sinonimo di sei - 24. Si susseguono nel gior-no - 32. Una don-na dell'Est - 33. Scoppi di fine anno - 35. Guadagno - 36. Circondato - 38. Intimazione difermata - 39. Nipotedi paperino - 42. Coppia canterina - 43. Significa "al di qua" - 46. Il simbolo dell'erbio -47. Esercito Italiano -49. Capitale dell'Ungheria - 51. Uno degli otto denti anteriori - 52. Nebbia provocata dapulviscolo - 54. Note-vole quantità ma non arrivano a molti - 56. Guastare internamente - 58. Esigere in mez-zo - 59. L'amica delmiele - 60. Sistema informatico - 61. Sistema Monetario Europeo - 62. Le hanno gli aerei- 63. Miope senzapari - 64. Sigla di Bundesrepublik Deutschland - 65. Le consonanti di Bosisio - 67. Signi-fica "al di sotto" - 69.Metallo prezioso - 70. E' cattiva consigliera - 72. Cortile rurale - 76. Ordine Del Giorno -78. Divinità nelle reli-gioni politeistiche - 80. Sigla di Vicenza - 81. Pronome personale - 82. Sigla di Arezzo - 83.Afa senza fine -84. Simbolo dell'arsenico - 85. Il centro di Oslo - 86. Sigla di Reggio Calabria - 87. Il prin-cipio dell'ottone.

Camilla Rinaldi, Chiara Sirtori, Matteo Songia,Lisa Spreafico, Angelo Min Tagliabue, Claudia

Trabattoni, Silvia Vago, Ilaria Venturini, Ilaria Ver-gine e Martina Viganò

Art Director & Photo ReporterTommie Diena

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