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Tecnica Bancaria (Cagliari - 2016) prof. Fabrizio Crespi [email protected] 338-4474533 1 [email protected]

Struttura e funzioni del sistema finanziario

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Page 1: Struttura e funzioni del sistema finanziario

Tecnica Bancaria

(Cagliari - 2016)

prof. Fabrizio Crespi [email protected]

338-4474533

1 [email protected]

Page 2: Struttura e funzioni del sistema finanziario

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Argomenti

Le diverse tipologie di banking

Crescita e modelli organizzativi

La politica distributiva

Le strategie di internazionalizzazione

Page 3: Struttura e funzioni del sistema finanziario

3

Le diverse tipologie di

banking

Page 4: Struttura e funzioni del sistema finanziario

4

Il commercial banking Si tratta, in sostanza, dell’attività tradizionale della banca, cioè quella di

raccolta di depositi (da qui anche il nome di banche di deposito) e di

impiego di denaro (in passato prevalentemente a breve termine)

Storicamente, infatti, le banche commerciali erano impegnate per lo più

nello sconto di crediti commerciali (da qui il nome commercial banking),

diversamente dagli istituti di credito specializzati, che fornivano invece

credito a medio lungo termine all’industria

L’attività di sconto di credito commerciale fu in alcuni casi un allargamento

dell’attiva di commercianti all’ingrosso, che si trasformarono così in

banchieri

Accanto all’attività di raccolta di depositi, le banche commerciali

svilupparono fin dalla loro origine strumenti di pagamento alternativi alla

moneta che potessero favorire l’attività commerciale, artigianale e anche

industriale

Page 5: Struttura e funzioni del sistema finanziario

5

Il commercial banking

Nell’ambito del concetto di commercial banking, si

possono peraltro annoverare le esperienze storiche di

intermediazione finanziaria svolte da particolari istituti e

derivanti da specifiche spinte socio-culturali e cioè:

Banche di credito cooperativo

Banche popolari

Monti di pietà

Casse di risparmio

Page 6: Struttura e funzioni del sistema finanziario

6

E’ importante segnalare che l’attività bancaria si riferisce ad aree

d’affari distinte per quanto riguarda sia la segmentazione della

clientela, sia la modalità di scambio prevalente. Tale distinzione ha

implicazioni notevoli sul piano organizzativo e gestionale

Tradizionalmente la banca si è dedicata e si dedica ad attività di

retail banking mediante processi produttivi industrializzati e

standardizzati, canali distributivi diretti e capillari, e con modalità di

scambio orientate alle transazioni

Si tratta infatti di produrre e offrire strumenti e servizi di tipo

standardizzato ed elementare, con valore aggiunto unitario

relativamente basso, di dimensione media piuttosto contenuta, con

criteri di efficienza basati prevalentemente sull’attuazione di

processi ripetitivi a elevato contenuto tecnologico

Page 7: Struttura e funzioni del sistema finanziario

7

Nel momento presente, e in prospettiva, le banche, specie

quelle più grandi, tendono a dedicare attenzione maggiore

anche alle attività di private banking e di corporate

banking, le quali presentano caratteristiche del tutto diverse

dal retail banking.

Si tratta infatti di strumenti e servizi complessi e integrati,

messi a punto secondo un criterio di personalizzazione

rispetto al bisogno specifico del cliente, di dimensione unitaria

non piccola, con valore aggiunto unitario elevato, negoziati

all’interno di una relazione di clientela duratura e consolidata

(relationship banking) con profili di qualità (performance)

elevati

Page 8: Struttura e funzioni del sistema finanziario

8

Private banking

Con il termine private banking si intende identificare l’insieme dei

prodotti e dei servizi che l’intermediario finanziario offre per il

soddisfacimento dei bisogni emergenti dalla gestione finanziaria

della clientela “privata” (cioè essenzialmente persone fisiche

individuali e famiglie) appartenenti a categorie di reddito e/o

ricchezza finanziaria superiori alla media

Al concetto di private banking corrisponde un preciso “modo di

essere e di fare banca”: il contenuto del servizio offerto è elevato,

l’offerta di prodotto/servizio è personalizzata, cioè focalizzata alla

specificità della situazione finanziaria del cliente, la relazione di

scambio è orientata a produrre con continuità le migliori soluzioni

dei problemi finanziari del cliente (nelle diverse aree:

incasso/pagamento, investimento, finanziamento, assicurazione-

previdenza) secondo una visione integrata e unitaria della sua

gestione finanziaria

Page 9: Struttura e funzioni del sistema finanziario

9

Il Private Banking: definizione e caratteristiche

“ Una attività di produzione e distribuzione di

servizi di gestione, amministrazione e

consulenza a favore di grandi patrimoni ”

Elementi chiave

Grandi Patrimoni

Produzione e

distribuzione di servizi

Page 10: Struttura e funzioni del sistema finanziario

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Diverse soluzioni organizzative

Le banche universali e la creazione di private

banking units

Le scelte di nicchia

Le reti di promotori finanziari?

I consulenti indipendenti?

La struttura dell’offerta

Page 11: Struttura e funzioni del sistema finanziario

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La logica sottostante il concetto di corporate banking è analoga a

quella vista per il private banking

Il riferimento è però alla clientela costituita da imprese di dimensioni

non piccole (in relazione anche alla dimensione della banca), e dotate

di forma societaria (corporate)

Quindi il corporate banking costituisce un’area di affari molto

complessa ed estesa, in cui il modello di offerta dell’intermediario

aggrega continuamente e con mutevole composizione prodotti

elementari per consentire un’efficiente ed efficace gestione della

finanza ordinaria e straordinaria dell’impresa (gestione della tesoreria,

delle attività finanziarie, della struttura di indebitamento, delle

operazioni sul capitale proprio, delle emissioni, dei rischi e così via)

Corporate banking

Page 12: Struttura e funzioni del sistema finanziario

12

Investment banking

Collegato al concetto di corporate banking (ma non ad esso

esattamente assimilabile) è poi da annoverare l’area

dell’investment banking

Il termine investment banking, di derivazione americana,

racchiude infatti una serie molto ampia di servizi offerti alle

imprese di dimensioni elevate (ma anche alla clientela privata e

ad altri intermediari finanziari) connessi essenzialmente

all’intermediazione sul mercato mobiliare

Le principali e tipiche attività di investment banking sono le

seguenti:

Page 13: Struttura e funzioni del sistema finanziario

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Investment banking

Primary market making (origination, underwriting e

distribution)

Secondary market making (attività di broker, attività di

dealer/market maker, consulenza)

Consulenza in operazioni di M&A, LBO, MBO ecc..

Financial engineering

A queste attività si aggiungono, anche se non strettamente

di investment banking, attività quali merchant banking,

venture capital, private equity, asset management ecc…

Page 14: Struttura e funzioni del sistema finanziario

14

Le banche che svolgono attività di investment

banking

Investment banks americane (non ne rimangono molte

dopo la crisi!!!) quali Goldman Sachs, JPMorgan ecc..

Il ritorno del Glass-Steagal Act???

In Europa alcune grandi banche inglesi, francesi,

svizzere e tedesche

In Italia essenzialmente i due grandi player (Unicredit ed

Intesa), Mediobanca, alcuni ex istituti di credito

specializzati, alcune boutique (Banca Leonardo)

Page 15: Struttura e funzioni del sistema finanziario

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Primary market making

A firm generally cannot approach financial markets on its

own.

Investment banks help the firm to prepare registration

requirements, and they provide the credibility a firm may need

to induce investors to buy its stock

Investment banks provide their advice on the valuation of the

company and the pricing of the new issue

Lead investment bank creates the underwriting syndicate

(how does it works?)

Page 16: Struttura e funzioni del sistema finanziario

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Sellers

Issuing corporation Advisor

Lead manager IB IB

IB IB

IB

Underwriters

B B B B B B

Investment

Fund

Underpricing phenomenon

Page 17: Struttura e funzioni del sistema finanziario

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Crescita e modelli

organizzativi

Page 18: Struttura e funzioni del sistema finanziario

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I modelli organizzativi: prime osservazioni

Come può crescere una banca???

Attraverso aumento della produzione o attraverso

diversificazione della produzione

Per via interna: aumento della capacità produttiva e

apertura di nuove strutture produttive/distributive

Per via esterna: fusioni/acquisizioni di partecipazioni di

controllo, joint ventures, accordi commerciali

Page 19: Struttura e funzioni del sistema finanziario

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La crescita interna/esterna: pro & contro

INTERNA: flessibilità decisionale vs lentezza nel

conquistare quote di mercato

ESTERNA: Crescita rapida ma problematiche sul

fronte dell’integrazione/organizzazione

Non c’è una soluzione ottima!

Page 20: Struttura e funzioni del sistema finanziario

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Grande banca o piccola banca?

Nel sistema bancario italiano (e in generale in tutti i sistemi bancari)

convivono intermediari bancari aventi dimensioni significative

totalmente differenti

La grande banca è caratterizzata da:

Responsabilità di politica economica e rapporti privilegiati con le

autorità di vigilanza (too big too fail)

Controllo dei rischi (minori rischi di liquidità e credito), operatività

con la clientela istituzionale e corporate di grandi dimensioni,

operatività a livello internazionale

Economie di scale e scopo? Tutte da provare

Page 21: Struttura e funzioni del sistema finanziario

21

Grande banca o piccola banca?

La banca piccola, d’altra parte, si avvantaggia soprattutto della

conoscenza del territorio in cui opera (possesso di soft information)

e di un maggiore orientamento (almeno teorico) al relationship

banking.

Il concetto di localismo bancario, tuttavia, non è semplicemente

schematizzabile nell’idea di un rapporto privilegiato tra banca locale

di piccole dimensioni e clientela retail/PMI

Anche la banca grande, infatti, sta cercando di recuperare contatto

con il territorio attraverso la rivisitazione di soluzioni organizzative e

di marketing

Page 22: Struttura e funzioni del sistema finanziario

22

I processi di crescita nel sistema bancario

italiano: cosa è successo finora?

Crescita, sia per linee interne ed esterne, favorita dalla

liberalizzazione e privatizzazione del sistema

Predominanza delle aggregazioni in ambito domestico e all’interno

della stessa categoria di banche (ad esempio B.Popolare con B.

Popolare)

Acquisizioni/fusioni di banche piccole in difficoltà da parte di banche

più grandi e creazione di pochi big players

Prevalenza del modello istituzionale del gruppo

Internazionalizzazione e aggregazione con il settore assicurativo

Page 23: Struttura e funzioni del sistema finanziario

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Il modello organizzativo delle banche

Fino a fine anni ’80 la scelta del modello organizzativo non era stato

un problema per le banche operanti in Italia

A seguito del processo di armonizzazione europeo e

dell’introduzione delle attività ammesse al mutuo riconoscimento si

inizia a discutere su quale sia il modello di banca appropriato per

affrontare la globalizzazione dei mercati

Inizialmente la legge Amato-Carli 1990 aveva spinto per il modello

del gruppo polifunzionale, mentre il successivo Testo Unico

Bancario sembrò indirizzare verso la Banca Universale

Page 24: Struttura e funzioni del sistema finanziario

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La banca universale Banca che può operare sia in breve che in medio/lungo termine ed è

in grado di offrire gamma completa di prodotti e servizi finanziari. E’

quindi caratterizzata da:

Estesa attività creditizia

Operatività in titoli ampia

Partecipazione al capitale di rischio delle imprese non finanziarie

Organizzazione in forma divisionale (si internalizzano attività che

potrebbero essere svolte da società esterne)

Di grandi dimensioni

Di matrice tedesca? Si, ma da non confondersi con il concetto di

HAUSBANK

Page 25: Struttura e funzioni del sistema finanziario

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La banca universale

Lea

sin

g

Facto

ring

Are

a fin

anza

Are

a C

rediti

Direzione

……

……

Assicurazioni

SGR

Page 26: Struttura e funzioni del sistema finanziario

26

Vantaggi della banca universale Economie di costo dal punto di vista informativo per effetto esercizio

congiunto attività creditizia e finanziaria

Potenziale maggior orientamento alla relazione con la clientela e più

approfondito grado di conoscenza

Economie di scala e di scopo superiori all’aumentare delle

dimensioni e possibilità strategie di cross subsidizing

Superamento potenziali conflitti fra direzione unitaria della

capogruppo e autonomia decisionale degli organi delle società

partecipate

Ma anche diverse criticità tra cui:

• Possibili conflitti di interesse: insider trading fra raccolta diretta e

indiretta o fra negoziazione per conto proprio e di terzi

• Difficoltà organizzative ed elevati costi di integrazione

Page 27: Struttura e funzioni del sistema finanziario

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Il modello del gruppo polifunzionale

Sistema di società specializzate in determinati servizi finanziari,

governate da un a capogruppo, che esercita anche funzioni di

pianificazione strategica tra tutte le società del gruppo.

La banca assume partecipazioni in un istituto di credito speciale, in

una società di leasing in una società di factoring, in una SIM, in una

società di gestione fondi, in un’assicurazione…..

Tramite questa rete di partecipazioni in società specializzate (ognuna

fa solo un certo tipo di attività) il gruppo polifunzionale riesce a

costituire un polo di offerta ampio e diversificato di servizi finanziari

Page 28: Struttura e funzioni del sistema finanziario

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BANCA

ICS Assicurazione

Società di

factoring

SGR

SIM

Società di

leasing

Il gruppo polifunzionale

Page 29: Struttura e funzioni del sistema finanziario

29

Vantaggi e svantaggi del gruppo Vantaggio (?) del gruppo rispetto alla banca universale:

Economie da specializzazione

Maggiore facilità nell’acquisire risorse finanziarie e nel creare

accordi e alleanze

Possibilità di “tagliare i rami secchi” ?? In realtà vi è segregazione

dei rischi ma permane responsabilità della capogruppo

Maggiore flessibilità operativa

Svantaggi del gruppo rispetto alla banca universale:

Organizzazione burocratica

Potenziale minore efficienza del modello del gruppo rispetto a quello

della banca universale

Problemi di unicità strategica

Costi di trasferimento, di coordinamento e di integrazione

Page 30: Struttura e funzioni del sistema finanziario

30

Banca specializzata e network

BS = può offrire tutto ciò che vuole in base a normativa

ma si specializza su prodotti/servizi specifici, canali

distributivi, clientela, zona geografica. La

specializzazione, quindi, è oggi una pura scelta

strategica dei vertici della banca, non una scelta imposta

da

Network = consorzio a cui si può aderire anche senza

partecipazioni reciproche in cui si creano progetti comuni

per diverse banche

Page 31: Struttura e funzioni del sistema finanziario

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La politica distributiva

Page 32: Struttura e funzioni del sistema finanziario

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Le funzioni del processo distributivo

Nel processo produttivo della banca riveste un ruolo sostanziale

il momento distributivo: in quanto azienda di servizi, in effetti, la

banca eroga i propri prodotti (cioè servizi) proprio nel momento in

cui li distribuisce.

Detto in altri termini, la banca non può produrre per il magazzino

Il momento distributivo attiene al contatto preliminare tra banca e

cliente (attuale o potenziale), all’eventuale vendita del servizio

bancario, e allo svolgimento delle attività di supporto

(commerciali o operative) necessarie alla fruizione dei servizi

Page 33: Struttura e funzioni del sistema finanziario

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La scelta dei canali distributivi dipende da:

Segmentazione del mercato attuale e potenziale

Identificazione dei servizi da offrire

Analisi della concorrenza

Individuazione dei vincoli di bilancio e compatibilità

delle scelte distributive con la rete distributiva

esistente

Page 34: Struttura e funzioni del sistema finanziario

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La selezione dei canali deve tener conto anche di:

Potenzialità commerciali e operative dei singoli canali

Costi di investimento e di gestione

Flessibilità organizzativa

Possibilità di coordinamento e di integrazione con il

resto della struttura (occorre evitare fenomeni di

cannibalizzazione tra canali distributivi)

Page 35: Struttura e funzioni del sistema finanziario

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La multicanalità

Sportelli

Atms

Reti di promotori

Negozi finanziari

Phone banking

Internet banking

Televisione

Banca tradizionale

Banca innovativa

Page 36: Struttura e funzioni del sistema finanziario

36

Lo sportello bancario Consente di percepire gli stimoli provenienti dalla domanda

Elevate potenzialità commerciali e di post vendita

Elevate potenzialità promozionali

Necessità di creare cultura di mercato nel personale

Necessità di investimenti in tecnologie (migliorare livelli di

efficienza ed efficacia, comprimere i costi di gestione)

L’importanza del lay out di sportello

Problema nella quantificazione delle potenzialità del mercato di

insediamento

Elevati costi di investimento e di gestione (possibili barriere

all’uscita)

Utilità per distribuzione servizi banali e complessi

Page 37: Struttura e funzioni del sistema finanziario

37

Le alternative disponibili

Lo sportello multifunzionale. Punti critici

Orario di apertura

Prossimità

Scarsa rapidità di esecuzione delle operazioni

Limitate competenze tecnico-finanziarie degli addetti

Lo sportello specializzato

Lo sportello specializzato per segmento clientela

Lo sportello leggero

Lo sportello specializzato per tipologia di servizi

Page 38: Struttura e funzioni del sistema finanziario

38

I promotori finanziari

Ampiezza della gamma di servizi più ristretta

Accessibilità elevata

Elevata qualità del rapporto consulenziale (?)

Abilità di mantenere sviluppare i rapporti di clientela

Capacità di approfondimento dei rapporti di clientela

Graduale trasformazione del ruolo: da venditori di servizi del

risparmio gestito a consulenti finanziari

Variabilizzazione dei costi di distribuzione

Veicolo promozionale e informativo

Utilità per distribuzione servizi con grado di complessità medio

alto

Tipologie di segmenti di clientela serviti

Page 39: Struttura e funzioni del sistema finanziario

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Il phone banking Capacità informativa elevata

Potenzialità dispositive medie, legate all’ampiezza della gamma di servizi fruibili ed alle applicazioni tecnologiche

Elevato grado di accessibilità

Qualità del supporto consulenziale medio-bassa

Bassa capacità di approfondire le relazioni di clientela

Necessità di investimenti tecnologici

Limitate capacità promozionali

Page 40: Struttura e funzioni del sistema finanziario

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Internet banking

E-banking e e-trading

Elevata capacità informativa e dispositiva (correlata alla gamma di servizi fruibile)

Elevata prossimità con il cliente

Investimenti tecnologici elevati

Possibilità di approfondimento della relazione di clientela elevate (clickstream analysis)

Potenzialità promozionali elevate

Segmenti di clientela serviti: nicchie di mercato

Problematiche di fidelizzazione

Page 41: Struttura e funzioni del sistema finanziario

Crisi della banca

tradizionale: la

fine degli

sportelli e il

popolo dei

«debanked»

41

Page 42: Struttura e funzioni del sistema finanziario

Cosa sta succedendo nel mondo ?

Nel 2011 Internet ha sorpassato la televisione e i giornali

come primaria fonte di informazione per la Y-Gen.

Nel 2011 il tempo speso giornalmente utilizzando le apps su

mobile phone ha superato il tempo speso a navigare su PC

Circa il 25% delle famiglie americane ha un accesso minimale

o nullo ai servizi finanziari, mentre la percentuale di adozione

di mobile phones è del 103% e 76% quella di internet

42

Negli USA

Page 43: Struttura e funzioni del sistema finanziario

Cosa sta succedendo nel mondo ?

Ci sono più di 950 milioni di possessori di mobile (3 volte

gli USA) e tasso di crescita è di circa 20% annuo

Ci sono più di 500 milioni di utilizzatori di Internet (il

doppio rispetto agli USA)

Tre trilioni di messaggi inviati nel 2012

43

In Cina

Page 44: Struttura e funzioni del sistema finanziario

Il processo di diffusione delle nuove tecnologie

44

«Penso che ci sia un mercato

mondiale per forse 5 computer»

Thomas Watson, IBM Chairman, 1943

Il tasso di diffusione è la velocità a cui una nuova idea passa da un

consumatore all’altro. Il tasso di adozione è un concetto similare ma ha a

che fare, anche, con il processo psicologico che un individuo compie

Page 45: Struttura e funzioni del sistema finanziario

Il processo di diffusione delle nuove tecnologie

45

Tasso di adozione delle nuove tecnologie negli ultimi 100 anni

0

80

Aereo

68 anni

Telefono

50 anni

Radio

38 anni

TV

22 anni

PC

14 anni Internet

7 anni Ipod

3 anni

Page 46: Struttura e funzioni del sistema finanziario

Il processo di diffusione delle nuove tecnologie

Il caso

Apple 22 anni per vendere 55 milioni

di Macs

5 anni per vendere 55 milioni

di Ipods

3 anni per vendere 55 milioni

di Iphones

Page 47: Struttura e funzioni del sistema finanziario

I risvolti della tecnologia sulla psicologia

del cliente

47

Ho il controllo Sono più

informato

Posso

chiudere

contratti più

favorevoli

Posso

risparmiare

denaro

Posso ottenere

soluzioni di migliore

qualità

Page 48: Struttura e funzioni del sistema finanziario

L’impatto dei «social media»

Nel 2011, Kristen Christian, la proprietaria di una galleria d’arte a

Los Angeles, dichiarò di essere insoddisfatta delle «ridicole

commissioni e del misero servizio al cliente» di Bank of America

Organizzò quindi un evento su Facebook dal nome «Bank Transfer

Day», invitando i suoi amici a chiudere i propri conti correnti presso

le grandi banche e a trasferire il loro denaro su banche locali

In circa un mese e mezzo la Credit Union National Association

registro un incremento di $4.4 billioni di nuovi depositi

48

«In crowd we trust»

Page 49: Struttura e funzioni del sistema finanziario

Le 4 fasi della «distruzione» del comportamento

49

Internet e

social media

Controllo e

scelta

Fase 1

Tablet e

apps

Sempre e

ovunque

Fase 2

Mobile

wallet

Cardless e

cashless

Fase 3

Ognuno

è una

banca

Fase 4

Page 50: Struttura e funzioni del sistema finanziario

Un mondo senza «cash»

L’uso delle carte di debito e delle carte di credito sta sempre

di più sostituendo gli assegni e l’utilizzo di contanti

In UK il 43% dei pagamenti è fatto attraverso carte di debito, e

il 23% con carte di credito, Gli assegni pesano solo per il 2%.

In Australia, dal 2007 al 2010 i pagamenti in cash presso

esercizi commerciali retail sono diminuiti dal 40% al 30%

Negli USA si stima che dal 2010 al 2015 l’utilizzo di contante

diminuirà del 17%

Mobile payments e mobile wallets sono ormai una realtà

50

Page 51: Struttura e funzioni del sistema finanziario

Un mondo senza «cash»

Viene meno la necessità della «fisicità» della banca

Non vi è più esigenza di una interazione fisica per molte

operazioni standard

Sportelli e ATM perdono gran parte del loro senso di esistere

51

Conseguenze….

Da Unbanked ….

(60% del pianeta)

….a debanked !

Il telefono diventerà il conto

corrente del futuro

Page 52: Struttura e funzioni del sistema finanziario

L’utilizzo dei canali distributivi

52

Sportello: 1-2 volte

all’anno

Previsioni 2016

Call center: 5-10

volte al mese

Bancomat: 3-5

volte al mese

Tablet: 7-10 volte al

mese

Mobile: 20-30 volte

al mese

Page 53: Struttura e funzioni del sistema finanziario

Ma possono essere salvati gli sportelli??

Chiusura massiccia degli sportelli è ormai un fenomeno

tipico di tutti i paesi sviluppati (in UK si stima che siano

stati chiusi 7.000 sportelli negli ultimi 20 anni)

Occorre allora chiedersi… cosa spinge (o spingerà)

ancora un cliente ad andare ad uno sportello??

53

Ho bisogno di

un luogo fisico

per depositare

denaro

Ho bisogno di consulenza

su prodotti che non

comprendo pienamente

Ho un problema

che non riesco a

risolvere tramite

altri canali

Inoltre… aspetto psicologico

Page 54: Struttura e funzioni del sistema finanziario

Ma possono essere salvati gli sportelli??

Branch design

Flagship brand store: entrare in

uno sportello diventa una

«esperienza» emotiva (si fa

shopping)

Innovazione tecnologica: digital

walls, surface technology,

customer recognition

54

Cosa fare

allora??

Page 55: Struttura e funzioni del sistema finanziario

Nuove forme di sportello

55

Ing Che Banca!

Umpqua Bank

Page 56: Struttura e funzioni del sistema finanziario

Ma possono essere salvati gli sportelli??

Pop up branches: sportelli non

permanenti, smontabili e piazzabili in

diversi contesti

56

Cosa fare

allora??

Page 57: Struttura e funzioni del sistema finanziario

Le 5 forze di Porter

57

Page 58: Struttura e funzioni del sistema finanziario

I fenomeni in atto

Aumento della concorrenza interna al settore

Aumento della concorrenza proveniente

dall’esterno del settore

Riduzione delle barriere all’entrata dovute a

sviluppo di nuove tecnologie e ad apertura dei

mercati

Prodotti sostitutivi

58

Page 59: Struttura e funzioni del sistema finanziario

Alcuni nomi nuovi

59

Page 60: Struttura e funzioni del sistema finanziario

60

Strategie di

internazionalizzazione

Page 61: Struttura e funzioni del sistema finanziario

61

Internazionalizzazione

Definizione del concetto di internazionalizzazione:

in entrata

in uscita

con prodotti in valuta

su clienti

Page 62: Struttura e funzioni del sistema finanziario

62

Evoluzione storica della attività delle banche italiane all’estero

In epoca remota: i Bardi e i Peruzzi, Lombard Street….

In epoca moderna

I Fase (1950-1970) = seguono imprese e migrazione. Filiali ed uffici di

rappresentanza

II Fase (1970-1980) = anche atv finanziarie, joint ventures per andare

nei paesi emergenti

III Fase (1980-1990) = inversione di rotta per crisi grandi debitori,

consolidamento su piazze maggiori

IV Fase (1990-2000) = integrazione europea, innovazione tecnologica

V fase (2000-2010) = espansione dei grandi gruppi bancari

specialmente nell’est europa

Internazionalizzazione

Page 63: Struttura e funzioni del sistema finanziario

63

Teorie dell’internazionalizzazione

Riprendono teorie derivanti dall’industria

Da dove deriva vantaggio competitivo per andare

all’estero?

Esogeno = banca sfrutta differenziale favorevole fra

caratteristiche del mercato di origine e quello di

insediamento

Endogeno = deriva da caratteristiche della singola

banca

Due obiettivi possibili = difendersi o attaccare

Page 64: Struttura e funzioni del sistema finanziario

64

Modalità di espansione all’estero:

indiretta

Rapporti di corrispondenza = apro conto su banca estera per

agevolare transazioni con cliente (conti nostri/conti loro)

Accordi una tantum = cioè per singole operazioni

Joint ventures = creo società apposita per realizzare una

collaborazione su scala internazionale

Consorzi bancari = istituzione bancaria dotata di autonomia

patrimoniale e giuridica

Franchising = una banca cede segni distintivi

Page 65: Struttura e funzioni del sistema finanziario

65

Modalità di espansione all’estero:

diretta

Uffici di rappresentanza

No operatività perché non effettua raccolta; contatta nuova clientela

e svolge attività promozionale; controlla efficienza banche

corrispondenti; indaga su aziende legate; esamina possibilità di

sbocco, esamina possibilità di M&A per imprese clienti

Filiali

Dipendenza priva di autonomia giuridica diretta da banca. Mano

lunga della sede centrale, ma comunque più autonoma di filiali

nazionali; sviluppa in loco un circuito finanziario raccolta/impiego.

Raccoglie prevalentemente all’ingrosso

Page 66: Struttura e funzioni del sistema finanziario

66

Sussidiarie o Affiliate = cioè

partecipazioni all’estero (più o meno di

50%); compro quota di mercato, ma potrei

poi avere difficoltà ad integrarla; ha una

sua struttura che devo plasmare.

Modalità di espansione all’estero:

diretta