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Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2007 Norme tecniche di coltura > Tecnica agronomica > Colture orticole > SEDANO - 1 - Sedano VOCAZIONALITÀ L’ambiente pedologico La coltivazione del sedano si avvantaggia di terreni profondi, di medio impasto ricchi in sostanza organica, di elevata fertilità, freschi. Da evitare i terreni troppo compatti (spesso asfittici) e quelli troppo sciolti (soggetti spesso a carenze idriche e nutrizionali). È consigliabile destinare alla coltura terreni facilmente irrigabili viste le elevatissime esigenze idriche che è necessario soddisfare per tutto il ciclo. Tenuto conto di quanto indicato nella parte generale, si consiglia di attenersi ai valori dei parametri pedologici riportati in tab. 1. Tab. 1 - Sedano - Valori ottimali dei parametri pedologici. Parametri Podologici (1) Valori Ottimali Tessitura (2) Drenaggio Profondità utile (4) pH Calcare attivo Salinità F - FS - FSA buono (3) 50-60 cm 6-7 <10% 3<mS/cm<5 (1) Riferiti allo strato esplorato dalle radici. (2) S – SF: Grossolana; FS(S grossolana – FS – FS(S fine): Moderatamente Grossolana; FS(S molto fine) – F – FL – L: Media; FSA – FA – FLA: Moderatamente Fine; A – AS – AL: Fine; A (A molto fine): Molto fine (3) L'acqua é rimossa dal suolo prontamente e/o non si verificano durante la stagione vegetativa eccessi di umidità limitanti per lo sviluppo della coltura. (4) Intesa come profondità a strati limitanti gli apparati radicali. Ambiente climatico. Si consiglia di procedere ad una indagine climatica basata sull’esame e il confronto dei parametri indicati in tabella 2. Tab. 2 - Sedano - Valori ottimali dei parametri climatici. Parametri Climatici Valori Ottimali Temperatura media Temperatura minima Temperatura massima Umidità 15-20 °C 0 °C 35 °C -- ROTAZIONE Vincolante per tutti i regolamenti Non è ammesso il ristoppio e la coltura può tornare sullo stesso terreno solo dopo un periodo di due anni o di tre cicli di altre colture non appartenenti alla famiglia delle ombrellifere. Si consiglia di evitare la successione con altre ombrellifere.

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  • Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2007 Norme tecniche di coltura > Tecnica agronomica > Colture orticole > SEDANO

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    Sedano VOCAZIONALIT Lambiente pedologico La coltivazione del sedano si avvantaggia di terreni profondi, di medio impasto ricchi in sostanza organica, di elevata fertilit, freschi. Da evitare i terreni troppo compatti (spesso asfittici) e quelli troppo sciolti (soggetti spesso a carenze idriche e nutrizionali). consigliabile destinare alla coltura terreni facilmente irrigabili viste le elevatissime esigenze idriche che necessario soddisfare per tutto il ciclo. Tenuto conto di quanto indicato nella parte generale, si consiglia di attenersi ai valori dei parametri pedologici riportati in tab. 1. Tab. 1 - Sedano - Valori ottimali dei parametri pedologici.

    Parametri Podologici (1) Valori Ottimali Tessitura (2)

    Drenaggio

    Profondit utile(4)

    pH

    Calcare attivo

    Salinit

    F - FS - FSA

    buono (3)

    50-60 cm

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    GESTIONE DEL TERRENO Le lavorazioni Lavorazione principale: la preparazione del terreno per il sedano richiede lesecuzione di lavorazioni principali che saranno predisposte sulla base della precessione colturale e della tessitura dei terreni, tenendo in particolare conto la necessit che i diversi tipi di terreno hanno relativamente allimmagazzinamento di acqua. Le scelte relative alle lavorazioni del terreno riguardano : - epoca di esecuzione : quella consigliata dovr essere tanto pi anticipata quanto pi la tessitura del suolo

    argillosa (eventualmente anticiparla allautunno precedente). - lavorazioni principali : consigliata unaratura a profondit variabile dai 20 ai 40 centimetri. sempre consigliabile che le lavorazioni principali siano eseguite con terreni in tempera in epoca estiva derogando per i soli terreni sciolti. Lavorazioni secondarie: si consiglia una operazione di amminutamento delle zolle ed appianamento del terreno con attrezzature apposite (frangizollatura) cui far seguire un ulteriore amminutamento del terreno negli strati pi superficiali mediante erpicature e fresature queste ultime solo su terreni di medio impasto o sciolti). SCELTA VARIETALE Tenendo conto di quanto indicato nelle Norme Generali e in assenza di una lista di variet raccomandate regionali, si riportano in tab. 3 le variet di sedano consigliate per la regione Emilia-Romagna. Tab. 3 - Sedano Lista variet raccomandate

    VARIET Darklet Daybreak Monterey Octavius Sigfrido Utah

    SCELTA DELLA TECNICA DIMPIANTO La germinazione non sempre facile poich i semi richiedono luce e, pertanto, non germinano se seminati troppo in profondit. La semina diretta in pieno campo si effettua molto di rado, con seme nudo o preferibilmente confettato. Generalmente si ricorre al semenzaio opportunamente protetto durante il periodo estivo (rete ombreggiante) e, per i trapianti primaverili anticipati, al letto caldo. In semenzaio si impiegano 1-2 g/m2 di seme. Il trapianto la pratica abituale per la coltura, si consiglia di adottando le indicazioni contenute nella tab. 4. Tab. 4 - Sedano Epoca, sesti dimpianto e densit di trapianto consigliati.

    Epoca Distanza tra le file (cm) Distanza sulla fila

    (cm) Densit

    n. piante/ha Coltura in serra: da gennaio - febbraio Coltura in campo: 15 marzo - 15 agosto 30 - 50 20 - 30 60.000 100.000

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    FERTILIZZAZIONE AZOTO Vincolante solo per Reg. 1257/99 METODO ORDINARIO: Le quantit da apportare sono pari alle asportazioni della produzione presunta (Tab. 5). Non consentito comunque superare gli apporti massimi riportati nella tabella 6. In tabella 7 vengono indicate le epoche di distribuzione alle quali ci si deve attenere. Vincolante solo per Reg. CE 2200/96; L. R. 28/98 e L. R. 28/99 METODO ORDINARIO: Le quantit da apportare sono pari alle asportazioni della produzione presunta (Tab. 5). Non consentito comunque superare gli apporti massimi riportati nella tabella 6. In tabella 7 vengono indicate le epoche di distribuzione alle quali ci si deve attenere. METODO SEMPLIFICATO: In alternativa alla definizione di un piano di concimazione pu essere adottato il metodo semplificato che prevede lindividuazione di una dose massima standard di fertilizzante. Qualora si utilizzi tale dose sar sufficiente la compilazione delle schede relative allimpiego dei fertilizzanti; nel caso in cui ci si attenesse alla dose standard, sar necessario indicare i motivi e le quantit in incremento o decremento, compilando la scheda predisposta (Allegato 1). Per gli apporti massimi ammessi fare riferimento sempre alle suddette schede (Allegato 1). Per le epoche di distribuzione, invece, attenersi a quelle indicate nella tabella 7. Tab. 5 - Sedano - Valori di asportazione. Quote unitarie di asportazione (kg/t di prodotto raccolto) (METODO ORDINARIO).

    Elemento Valori di asportazione (kg/t di prodotto t.q.)

    N 6,5

    P2O5 2,5

    K2O 10

    Tab. 6 - Sedano - Concimazione azotata. Quantitativo massimo ammesso di N (kg/ha) (solo M. ORDINARIO) .

    Elemento Apporti massimi ammessi (kg/ha)

    N 270

    Tab. 7 - Sedano - Concimazione azotata. Epoche di distribuzione da rispettare (M. ORDINARIO e M. SEMPLIFICATO).

    Elemento Epoca e modalit di distribuzione

    N Frazionato in presemina (se necessario secondo quanto indicato nelle Norme Generali) e in copertura.

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    FOSFORO E POTASSIO Vincolante solo per Reg. (CE)1257/99 METODO ORDINARIO: Gli apporti di P2O5 e K2O devono essere calcolati in base alle asportazioni presunte (tab. 5). Non comunque consentito superare gli apporti massimi che sono stati fissati in relazione alla dotazione di questi elementi nel terreno e che sono riportati nelle tabelle 8. In tabelle 9 vengono indicate le epoche di distribuzione consigliate.

    Per valutare la dotazione del terreno bisogna fare riferimento alle tabelle 4 e 5 delle Norme Generali.

    Vincolante solo per Reg. (CE) 2200/96; L.R. 28/98 e L.R. 28/99 METODO ORDINARIO: Gli apporti di P2O5 e K2O devono essere calcolati in base alle asportazioni presunte (tab. 5). Non comunque consentito superare gli apporti massimi che sono stati fissati in relazione della dotazione di questi elementi nel terreno e che sono riportati nelle tabelle 8. In tabelle 9 vengono indicate le epoche di distribuzione consigliate.

    Per valutare la dotazione del terreno bisogna fare riferimento alle tabelle 4 e 5 delle Norme Generali. METODO SEMPLIFICATO: In alternativa alla definizione di un piano di concimazione pu essere adottato il metodo semplificato che prevede lindividuazione di una dose massima standard di fertilizzante. Qualora si utilizzi tale dose sar sufficiente la compilazione delle schede relative allimpiego dei fertilizzanti; nel caso in cui non ci si attenesse alla dose standard, sar necessario indicare i motivi e le quantit in incremento o decremento, compilando la scheda predisposta (Allegato 2). Per le epoche di distribuzione, invece, si consiglia di attenersi a quelle indicate nelle tabelle 9

    Tab. 8 - Concimazione fosfo-potassica del sedano: apporti massimi ammissibili ed epoche e modalit di distribuzione consigliate . (solo M. ORDINARIO) .

    Dotazione del terreno Elemento Apporti massimi ammessi (kg/ha)

    P2O5 150 Bassa K20 300

    P2O5 100 Normale K20 200

    P2O5 50 Elevata K20 100 Tab. 9 - Epoche di distribuzione consigliate (M. ORDINARIO e M. SEMPLIFICATO).

    Dotazione del terreno Elemento Epoca di distribuzione

    P2O5 Pre-trapianto Bassa K20 Pre-trapianto

    P2O5 Pre-trapianto Normale K20 Pre-trapianto

    P2O5 Pre-trapianto Elevata K20 Pre-trapianto

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    Coefficiente tempo Per il sedano, il coefficiente tempo uguale a 0,5. Tale coefficiente, come indicato nelle norme generali, indica la quota (su base annua) di elementi nutritivi che si rendono disponibili per la coltura dalla mineralizzazione di matrici organiche (sostanza organica del terreno, ammendanti). Si ricorda che deve essere utilizzato per stimare correttamente le disponibilit effettive per la coltura di N, P2O5 e K2O, derivanti dallimpiego di ammendanti organici. DISERBO Criteri e modalit I criteri e le modalit che sono alla base del controllo delle infestanti in un sistema agricolo a produzione integrata sono illustrati in modo esaustivo nelle Norme Generali del Disciplinare di Produzione Integrata. Primo presupposto per un controllo efficace delle malerbe la presenza di un potenziale di infestazione contenuto: da ci si comprende limportanza delle tecniche agronomiche che ne controllano la diffusione. altres consigliabile la tecnica di uniformare linfestazione tramite interventi circoscritti a zone o fasce al fine di facilitare poi gli interventi di post emergenza. Vincolante solo per Reg. (CE)1257/99 Non sono ammessi principi attivi e dosi superiori da quelle indicate nella specifiche tabelle delle Norme tecniche fase di coltivazione Controllo delle infestanti. Vincolante solo per Reg. (CE) 2200/96; L.R. 28/98 e L.R. 28/99 Non ammesso limpiego di principi attivi e di dosi diverse da quelle indicate nella specifica tabella delle Norme tecniche fase di coltivazione Controllo delle infestanti e delle Norme tecniche transitorie (Elasticit orticole). IRRIGAZIONE Criteri e modalit I criteri e le modalit che sono alla base della pratica irrigua in un sistema agricolo a produzione integrata sono illustrati in modo esaustivo nelle Norme Generali del Disciplinare di produzione integrata. Sono consigliabili turni brevi e volumi dadacquamento modesti. Vincolante per tutti i regolamenti In questa sede riportata la tabella specifica relativa al volume massimo di acqua da distribuire in ogni intervento (tab. 10). Tab. 10 - Volume massimo di irrigazione (mm). A R G I L L A % 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 S A B B I A %

    0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70

    34 33 32 30 29 27 26 24 23 21 20 18 17 15 14

    35 34 32 31 29 28 26 25 23 22 20 19 17 16 14

    35 34 33 31 30 28 27 25 24 22 21 19 18 16 15

    35 35 33 32 30 29 27 26 24 23 21 20 18 17 15

    36 35 34 32 31 29 28 26 25 23 22 20 19 17 16

    36 36 34 33 31 30 28 27 25 24 22 21 19 18 --

    36 36 35 33 32 30 29 27 26 24 23 21 20 -- --

    37 37 35 34 32 31 29 28 26 25 23 22 -- -- --

    37 37 36 34 33 31 30 28 27 25 24-- -- -- --

    37383635333230292726-- -- -- -- --

    373837353432312928-- -- -- -- -- --

    3839373634333130-- -- -- -- -- -- --

    38393836353332-- -- -- -- -- -- -- --

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    DIFESA Criteri e modalit I criteri e le modalit che sono alla base della pratica irrigua in un sistema agricolo a produzione integrata sono illustrati in modo esaustivo nelle Norme Generali del Disciplinare di Produzione Integrata. Le note che seguono hanno lo scopo di fornire le indicazioni fondamentali per limpostazione di un programma di difesa integrata per la coltura del sedano. I campionamenti visuali I campionamenti, che hanno lo scopo di verificare la situazione fitosanitaria del sedano e l'eventuale necessit di un intervento, si riferiscono ad un programma di rilievi a cadenza settimanale da eseguire durante il periodo dal trapianto alla raccolta. Considerando che i trapianti della coltura possono susseguirsi a cadenza ravvicinata tale da non comportare diversificazioni di carattere fitosanitario, si prendono in considerazione solo i trapianti distanziati di 15 giorni. I campionamenti consistono nell'osservazione di 30 piante ogni 1000 mq. Impiego dei fitofarmaci Vincolante solo per Reg. (CE) 1257/99 ammesso l'uso dei soli principi attivi, alle limitazioni duso previste, indicati nella specifiche tabelle delle Norme tecniche fase di coltivazione Difesa fitosanitaria. Vincolante solo per Reg. (CE) 2200/96; L.R. 28/98 e L.R. 28/99 ammesso l'uso dei soli principi attivi, alle limitazioni duso previste, indicati nella specifiche tabelle delle Norme tecniche fase di coltivazione Difesa fitosanitario e delle Norme tecniche transitorie (Elasticit orticole) Distribuzione dei fitofarmaci Vincolante per tutti i regolamenti Volumi di irrorazione massimi in piena vegetazione su sedano: 600 l/ha. RACCOLTA In relazione allepoca dimpianto il sedano viene raccolto dopo 80-120 giorni dal trapianto per le cultivar precoci o 100-150 giorni per quelle tardive.

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    Allegato 1 - SCHEDA SEMPLIFICATA CONCIMAZIONE AZOTATA SEDANO

    Note decrementi

    Quantitativo di Azoto da sottrarre (-) dalla dose standard in funzione delle diverse condizioni. Il quantitativo massimo che lagricoltore dovr sottrarre anche al verificarsi di tutte le situazioni di: 50 kg/ha

    Apporto di AZOTO standard in situazione normale per una produzione di 80 t /ha

    Quantitativo di Azoto che potr essere aggiunto (+) alla dose standard in funzione delle diverse condizioni. Il quantitativo massimo che l'agricoltore potr aggiungere anche al verificarsi di tutte le situazioni di: 50 Kg/ha

    Note incrementi

    (barrare le opzioni adottate) Dose standard: 250 kg/ha di N (barrare le opzioni adottate)

    ______________ 30 Kg: se si prevedono produzioni inferiori a 65 t/ha

    30 Kg: se si prevedono produzioni superiori a 95 t/ha _______________

    ______________ 15 Kg: in caso di successione a leguminose

    30 Kg: in caso di immediata successione a cereali autunno-vernini la cui paglia sia stata interrata

    _______________

    ______________ 15 Kg: in caso di elevata dotazione di S.O. in relazione alla tessitura del terreno (vedi Griglia RER)

    20 Kg: in caso di scarsa dotazione di S.O. in relazione alla tessitura del terreno (vedi Griglia RER)

    _______________

    _______________ 20 Kg: in caso di apporto di ammendanti

    15 Kg: in caso di forte dilavamento invernale (pioggia superiore a 300 mm nel periodo Ottobre-Febbraio)

    _______________

    20 Kg: in caso di forti escursioni termiche e precipitazioni anomale durante la coltivazioni (dati da bollettino)

    _______________

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    Allegato 2 -SCHEDA SEMPLIFICATA CONCIMAZIONE FOSFORO E POTASSIO SEDANO

    Note decrementi Quantitativo di P2O5 da sottrarre dalla dose standard. Apporto di P2O5 in situazione normale per una produzione di 80 t/ha - Dose standard

    Quantitativo di P2O5 che potr essere aggiunto alla dose standard. . Note incrementi

    (barrare le opzioni adottate) (barrare le opzioni adottate)

    ______________ 40 kg con produzioni inferiori a 65 t/ha

    200 kg /ha in situazione di normale dotazione del terreno

    40 kg con produzioni superiori a 95 t/ha

    ______________

    ______________ 10 kg con apporto di ammendanti

    100 kg/ha in situazione di elevata dotazione del terreno

    10 kg con basso tenore sostanza organica terreno

    ______________

    300 kg/ha in situazione di scarsa dotazione del terreno

    Note decrementi

    Quantitativo di K2O da sottrarre dalla dose standard i n funzione delle diverse condizioni. Il quantitativo massimo che l'agricoltore dovr sottrarre anche al verificarsi di tutte le situazioni di: 50 Kg/ha

    Apporto di K2O in situazione normale per una produzione di 80 t/ha - Dose standard

    Quantitativo di K2O che potr essere aggiunto alla dose standard. Note incrementi

    (barrare le opzioni adottate) (barrare le opzioni adottate)

    ______________ 40 kg con produzioni inferiori a 65 t/ha

    200 kg /ha in situazione di normale dotazione del terreno

    40 kg con produzioni superiori a 95 t/ha

    ______________

    ______________ 30 kg con apporto di ammendanti

    100 kg/ha in situazione di elevata dotazione del terreno

    300 kg/ha in situazione di scarsa dotazione del terreno

  • Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2007Norme tecniche di coltura > Controllo delle infestanti > Colture orticole > SEDANO (1/1)

    EPOCA INFESTANTI PRINCIPIO ATTIVO % di p.a. l. o Kg / ha Note Glifosate 30,4 1,5 - 3 Applicare le dosi maggiori con malerbe

    Pre semina Dicotiledoni e sviluppate Pre trapianto Graminacee Trifluralin 44,5 0,9 - 1,5 Da interrare immediatamente dopo il trattamento

    a 5 cm di profondit

    Dicotiledoni e Linuron + Clorprofam 37,6 + 40 1 + 4 Intervenire, preferibilmente, 10 giorni dopo il trapianto Graminacee Linuron 37,6 0,5 - 1 Preferire le dosi pi basse e frazionare gli interventi

    Post Per migliorare lazione addizionare gli attivanti trapianto consigliati in etichetta

    Graminacee Setossidim 20 1,5 gg. di carenza: n.c. Fluazifop-p-butile 13,3 1 - 1,5 gg. di carenza: 30

  • Regione Emilia-Romagna - Disciplinari di produzione integrata 2007Norme tecniche di coltura > Difesa fitosanitaria > Colture orticole > SEDANO (1/2)

    AVVERSITA' Limitazioni d'uso e note P.a. e ausiliari Limitazioni d'uso e note CRITTOGAME Interventi agronomici: Septoriosi - effettuare avvicendamenti ampi (almeno 2 anni) (Septoria apiicola) - utilizzare variet tolleranti e utilizzare seme sano - eliminare la vegetazione infetta Interventi chimici: Prodotti rameici - intervenire al verificarsi delle condizioni favorevoli alla malattia ( temperatura Difenoconazolo (1) (1) Al massimo 3 interventi compresa tra i 15C e i 25C e prolungata bagnatura fogliare); Dodina dalla comparsa dei primi sintomi in poi intervenire osservando turni di 8-12 gg. Azoxystrobin (2) (2) Al massimo 2 interventi all'anno indipendentemente in relazione allandamento climatico dall'avversit Cercosporiosi Interventi agronomici:(Cercospora apii ) - evitare di favorire con le irrigazioni prolungate bagnature fogliariAlternariosi - evitare elevate densit dimpianto(Alternaria radicina ) - utilizzare variet tolleranti e utilizzare seme sano

    Interventi chimici: Prodotti rameici - intervenire alla comparsa dei primi sintomi

    Sclerotinia Interventi agronomici:(Sclerotinia sclerotiorum, - effettuare avvicendamenti ampiS. minor) - evitare eccessi di azoto

    - evitare elevate densit dimpiantoInterventi chimici: Dicloran - intervenire alla comparsa dei sintomi

    Oidio Interventi agronomici:(Erysiphe umbrelliferarum) - utilizzare variet tolleranti

    Interventi chimici: Zolfo - intervenire alla comparsa dei sintomi

    Moria delle piantine Interventi agronomici:(Pithium spp.) - evitare ristagni idrici

    - effettuare avvicendamenti ampi Interventi chimici: Propamocarb - intervenire alla comparsa dei sintomi

    Rizottoniosi Interventi agronomici:(Rhizoctonia solani) - effettuare avvicendamenti ampi

    - evitare ristagni idrici - allontanare e distruggere le piante malate - ricorrere alla solarizzazione

    BATTERIOSI Interventi agronomici:(Erwinia carotovora - effettuare avvicendamenti ampi subsp. caratovora - evitare di provocare lesioni alle piantePseudomonas marginalis) - allontanare e distruggere le piante infette

    - concimazioni azotate equilibrate - sconsigliato irrigare con acque provenienti da canali o bacini di raccolta i cui fondali non vengano periodicamente ripuliti dai residui organici Interventi chimici: Prodotti rameici - effettuare interventi prima della chiusura del cespo

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    AVVERSITA' Limitazioni d'uso e note P.a. e ausiliari Limitazioni d'uso e noteVIROSI Interventi agronomici:(CMV, CeMV) - utilizzare piante sane

    - eliminare le piantine virosate - eliminare le ombrellifere spontanee (CeMV) - effettuare ampie rotazioni colturali (interruzione della coltura - celery free period per CeMV) - Per queste virosi trasmesse da afidi in modo non persistente ( virus del mosaico del cetriolo e virus del mosaico del sedano) valgono le stesse considerazioni generali di difesa dagli afidi

    FITOFAGIMosca del sedano Interventi chimici: Triclorfon Per questa avversit un unico intervento dopo il trapianto(Philophylla heraclei) - solo In caso di grave infestazione sulle giovani piantine trapiantateMosca minatrice Interventi biologici: Si consiglia di installare trappole cromotropiche di colore giallo(Liriomyza huidobrensis) Introdurre con uno o pi lanci da 0,2 a 0,5 adulti/mq Diglyphus isaea per il monitoraggio

    Interventi chimici: Ciromazina Al massimo 2 interventi contro questa avversit - se si riscontrano mine o punture di alimentazione e/o ovideposizione

    Nottue fogliari Interventi chimici:(Mamestra spp.) - infestazione generalizzata Bacillus thuringiensis

    Lambdacialotrina (1) (1) Al massimo due interventi all'anno con Piretroidiindipendentemente dall'avversit

    Nottue terricole Interventi chimici: (1) Al massimo due interventi all'anno con Piretroidi - infestazione generalizzata Deltametrina (1) indipendentemente dall'avversit

    I Piretroidi sono efficaci anche nei confronti dei Miridi(Agrotis ipsilon, A. segetum) - infestazione generalizzata Esche a base di:

    MethiocarbAfidi Interventi chimici: Pirimicarb(Cavariella aegopodi, Disaphis - solo In caso di forte infestazione Lambdacialotrina (1) (1) Al massimo due interventi all'anno con Piretroididauci, D. crataegi, Deltametrina (1) indipendentemente dall'avversitMyzus persicae,Semiaphis dauci) Fluvalinate (1) I Piretroidi sono efficaci anche nei confronti dei MiridiLimacce e Lumache Interventi chimici: Esche a base di:

    - infestazione generalizzata Metaldeide Methiocarb

    Ragnetto rosso(Tetranychus urticae) Adottare strategie di difesa che non favoriscano lo sviluppo dell'avversitNematodi galligeni Interventi agronomici:(Meloydogyne spp.) - effettuare ampi avvicendamenti(Ditlylenchus dispaci) - solarizzazione del terreno

    - uso di piante sane