Upload
g-luca-greco
View
24
Download
1
Embed Size (px)
DESCRIPTION
libro
Citation preview
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 1/106
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 2/106
1
Buongiorno, sono Alessandro Ferrari e dopo
tanti anni trascorsi in diverse aziende a operare
nell’area delle Vendite, della comunicazione e
del Marketing, ho deciso di condividere, questa
mia esperienza maturata sul campo, completata
da profondi studi ultra ventennali nell’area dello sviluppo
personale e professionale. All’età di soli diciassette anni, ho
esordito nel mondo delle vendite, iniziando a vendere
assicurazioni sulla vita porta a porta negli orari serali, per
mantenermi agli studi. Dopo aver terminato gli studi, ho avuto la
fortuna di entrare in una grande azienda multinazionale (Barilla) e
di lavorarci per quasi dieci anni, crescendo e formandomi
umanamente e professionalmente.
Volendo allargare i miei orizzonti e la mia comprensione delle
dinamiche aziendali, ho lavorato per quasi altri dieci anni in piccole e
medie imprese con l’assunzione di responsabilità operative sempre
crescenti; di conseguenza e contemporaneamente, ho maturato unaforte abilità nella gestione delle risorse umane e delle pubbliche
relazioni intese quali prima fonte di profitto per l’impresa.
Oltre alle esperienze maturate direttamente in azienda, guidato da
una forte passione personale per tutto ciò che riguarda le potenzialità
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 3/106
2
della mente umana, ho frequentato decine e decine di corsi con i più
grandi formatori mondiali e seguito studi approfonditi in tutte le
principali aree dello sviluppo personale e professionale.
In questi ultimi anni ho avuto il piacere e l’onore di incontrare migliaia
e migliaia di persone facendo formazione in aula, in azienda o
intervenendo a meeting e congressi come relatore.
In questo eb ook ho raccolto le Regole d’Oro per Vendere con successo
anche nei periodi più difficili.
Per ottenere risultati concreti non è sufficiente legge e comprendere
queste regole ma BISOGNA assolutamente metterle in pratica
quotidianamente.Sapere e non agire è come non sapere!
Buona Lettura e Buon Business,
Alessandro
Riferimenti:
Sito http://www.afcformazione.it
Mail mailto:[email protected]
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 4/106
3
SommarioCAPITOLO 1 – Fare la differenza oggi ................................................................... 5
CAPITOLO 2 – Il Mindstorming ........................................................................... 31
CAPITOLO 3 – Le obiezioni: prevenire è meglio che curare ................................ 38
CAPITOLO 4 – Fare una buona impressione ....................................................... 43
CAPITOLO 5 – Scrivere mail e lettere commerciali ............................................. 53
CAPITOLO 6 – I 22 segreti del leader della vendita ............................................. 70
CAPITOLO 7 - Come superare il filtro del centralino ........................................... 76
CAPITOLO 8 - Come superare le obiezioni .......................................................... 80
CAPITOLO 9 - I clienti non sono tutti uguali ........................................................ 84
CAPITOLO 10 – Come creare una pagina per vendere ........................................ 90
CAPITOLO 11 - Come chiudere una trattativa .................................................... 96
CAPITOLO 12 - Leadership nella vita e nella vendita ........................................ 100
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 5/106
4
TECNICHE DI VENDITA
TECNICHE
DI VENDITA
VINCENTI
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 6/106
5
CAPITOLO 1 – Fare la differenza oggi
Oggi tutti ci lamentiamo di quanto sia difficile vendere, la crisi, il
mercato cambiato, le nuove tecnologie, la globalizzazione… la realtà
probabilmente è che vendere oggi non è “più difficile”, semmai
COMPLETAMENTE DIVERSO!
Quello che facevamo anche solo 5 o 10 anni fa non era sbagliato o
giusto, semplicemente si adattava al mercato… il mercato cambia e
noi dobbiamo adattarci e, idealmente, prevederne l’evoluzione e
soprattutto intercettare i bisogni dei clienti . Viviamo in un’epoca in
cui la maggior parte del reddito disponibile viene utilizzata persoddisfare desideri e non bisogni.
Infatti oggi i bisogni primari sono tutti abbondantemente soddisfatti;
se vogliamo avere successo dobbiamo lavorare sui desideri e sulle
percezioni.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 7/106
6
La percezione che i clienti hanno di te, del tuo prodotto o del tuo
servizio ha a che fare con il concetto della personalità di marca , che
nasce e cresce sulla base di due fattori determinanti:
1. la continuità nel tempo
2. la differenziazione rispetto agli altri.
Per “continuità nel tempo” intendo la capacità di riuscire a
trasmettere un messaggio coerente e senza soluzione di continuità neltempo, per fare in modo che la percezione del valore di un brand
risulti univoca.
Ad esempio, nel settore automobilistico, i tre grandi brand Volvo,
BMW, e Mercedes hanno saputo creare brand awareness in tre modi
diversi, rispettivamente sicurezza, sportività e eleganza. Tutti e tre
sono differenti tra loro eppure hanno uguale autorevolezza e appeal.
È fondamentale che il tuo prodotto fornisca reale valore aggiunto
rispetto alla concorrenza, ecco qualche consiglio su come puoi
differenziarti:
- curare il servizio post- vendita
- creare un numero verde
- creare un blog in cui inserire articoli regolarmente
- estendere il periodo di garanzia del prodotto
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 8/106
7
- dare la possibilità di rendere gratuitamente il prodotto che vendi
entro un certo periodo
- realizzare dei buoni sconto per i clienti fedeli
Per un’azienda, oltre che per un prodotto, la personalità di marca
deve essere il risultato di un progetto strategico coerente, seguendo
le varie fasi della segmentazione, dell’individuazione del target e del
posizionamento.In questo libro vi spiegherò come creare valore aggiunto e come
fidelizzare i clienti rendendoli CONTENTI e SODDISFATTI.
Tutti sappiamo quanto è difficile procurarsi un cliente nuovo e anche
quanto sia facile perderlo: una parola sbagliata, una telefonata fatta in
modo frettoloso, una ma il rimandata e poi non inviata…
Vale sempre la regola del marketing secondo la quale se un cliente è
contento e soddisfatto di te lo dirà a tre persone, mentre se è
scontento lo racconterà a dieci (e immagina il passaparola che si
potrebbe innescare).
Certo, tutti i venditori hanno paura del rifiuto, tuttavia per riuscire a
essere vincenti dobbiamo pensare in maniera innovativa e
soprattutto, come dico sempre, FARE LA DIFFERENZA.
La crisi economica di questi anni si può interpretare come un
profondo cambiamento… in cinese per esempio, il concetto di “crisi” si
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 9/106
8
esprime con due ideogrammi, il primo significa “pericolo” e il secondo
“opportunità”.
Le opportunità certo non sono esenti da rischio, ma sono portatrici di
successo e anche oggi ce ne sono molte a livello commerciale.
Oggil’80% delle aziende oggi soffre ma il 20% prospera: come è
possibile????
La domanda è: cosa fanno di diverso le aziende che anche in questo
contesto economico prosperano e sono in contro tendenza?Quante volte mi sento dire da venditori e imprenditori frasi del tipo:
“Oggi la gente non ha soldi”
“I clienti vogliono sconti sempre più alti”
“Per battere la concorrenza mi tocca fare prezzi stracciati”
Se tutto questo fosse vero, come può accadere che il 20% di aziende
in qualsiasi settore prospera, a differenza dell’80% che invece soffre?
Per prima cosa, le aziende di successo si assumono la responsabilità
dei loro successi e insuccessi , non danno la colpa alle situazioni
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 10/106
9
esterne, alla concorrenza, alla congiuntura economica…. Quante volte
lo facciamo anche noi, nella nostra vita privata!
Se i nostri clienti non apprezzano o non credono alla nostra offerta
commerciale, dobbiamo chiederci in tutta onestà cosa abbiamo
sbagliato e cosa possiamo correggere. Inizia perciò a elencare per
iscritto i punti di forza del tuo prodotto/la tua attività e poi identifica
quelli di debolezza.Mi piace avvalermi di un metodo di analisi ancora attualissimo, creato
a Stanford negli anni ‘60/’70 da Albert Humphrey.
Si chiama analisi SWOT, che è l’acronimo delle parole inglesi
Strengths-punti di FORZA
Weaknesses-punti di DEBOLEZZA
Threats- MINACCE
Opportunities-OPPORTUNITÀ
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 11/106
10
L’analisi esterna riguarda i punti di forza o debolezza all’esternodell’organizzazione, viceversa quella interna riguarda l’azienda
dall’interno.
Il meccanismo di interpretazione è molto semplice, si fissa un
obiettivo e in merito a questo ci si chiede:
A) Come possiamo utilizzare e sfruttare ogni nostra forza?
(Quali sono i vantaggi della mia azienda? Che cosa so far
meglio? Quali risorse rilevanti abbiamo? Quali sono i
vantaggi che mi attribuiscono gli altri?)
B) Come possiamo migliorare ogni debolezza?
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 12/106
11
(Cosa l’azienda fa male? Cosa potrebbe migliorare? Cosa
dovrebbe evitare? Cosa fanno i tuoi concorrenti meglio di
te?)
C) Come si può sfruttare e beneficiare di ogni opportunità?
(Quali buone occasioni si sono presentate? Di quali
tendenze di mercato sei venuto a conoscenza?)
D) Come possiamo ridurre ciascuna delle minacce? (Qualiostacoli si sono presentati? Cosa stanno facendo i
concorrenti? Le nuove tecnologie minacciano la posizione
dell’azienda? Ci sono difficoltà finanziarie?)
Schema dell’analisi SWOT:
Fattori Interni
FORZE DEBOLEZZE
F
a
t
t
o
r
i
E
s
t
OPPORTUNITA’ Sviluppare nuovemetodologie in grado disfruttare i punti di forzadell'azienda.
Eliminare le debolezze perattivare nuove opportunità.
MINACCESfruttare i punti di forzaper difendersi dalleminacce.
Individuare piani di difesa perevitare che le minacceesterne acuiscano i punti didebolezza.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 13/106
12
e
r
n
i
Solo un’analisi onesta e concreta dei punti deboli può aiutarci a
crescere davvero. Solo così infatti possiamo “vedere” il nostro
prodotto con gli occhi del cliente, riuscire a spostarci nella sua
dimensione. Perciò, prima di continuare a leggere, fai questo
esercizio: prova a guardare da fuori la tua vetrina o il tuo prodotto, a
vedere cosa legge il cliente, come viene accolto, quale è la sensazione
all’entrata, come si comporta il personale.
Hai mai provato a incaricare qualcuno di imparziale (o a farlo tu
stesso) che possa valutare la tua presentazione, il tuo livello diservizio, il tuo atteggiamento verso i clienti…? Questo metodo può
dare delle informazioni di ritorno utilissime.
Poiché gli acquisti avvengono fondamentalmente su base emotiva, è
basilare immedesimarsi nella percezione che il cliente ha di noi nei
primi minuti in cui entra in contatto con il nostro prodotto/eserciziocommerciale. È inoltre l’unico modo per capire quali sono gli aspetti
veramente valorizzanti e quali mezzi utilizzare per comunicarli.
Non a caso, da una cinquantina di anni negli USA e in tempi molto più
recenti in Europa sono nate le prime agenzie di mistery shopping o
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 14/106
13
ghost shopping : il compito del cliente misterioso è quello di visitare in
veste anonima negozi, banche, hotel, saloni di bellezza, supermercati,
ecc. e testare l’efficienza difattori come customer service, la qualità
dei prodotti, gentilezza e velocità dello staff, pulizia, il valore
dell’esperienza nel punto vendita e compilare poi un report da
consegnare all’agenzia.
Questo perché il 96% dei clienti insoddisfatti non si lamenta deldisservizio, bensì crea un danno molto maggiore raccontandolo ad
altri. Il cliente scontento racconta in media a 9-10 persone la sua
esperienza negativa, e queste persone a cui viene riferito
racconteranno in media ad altri 20 altri la storia… la tecnica di
marketing del word of mouth (passaparola) è quella con la maggiorecredibilità. Il costo necessario a trovare un nuovo cliente ammonta a 5
volte di più rispetto a mantenerne uno acquisito …
Oggi vendere non è “più difficile” in assoluto: certo i consumatori
sono più esigenti, svegli, informati, più difficili da influenzare,
diffidenti. E di conseguenza i commerciali e i venditori devonoinformarsi ancora di più, e organizzare in modo strutturato il lavoro.
FARE UN PIANO DI AZIONE. La maggior parte delle imprese si limita a
reagire, ma se la tua attività si basa sulla re- azione e non sull’azione
coordinata significa che non hai un progetto strategico chiaro.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 15/106
14
Per questo motivo, se vuoi rilanciare il tuo business, devi prenderti un
po’di tempo per lavorare su questo secondo esercizio, che consiste
nell’elaborare una strategia chiara. Scrivila su un foglio e se non ce
l’hai prenditi dieci minuti e scrivine i punti salienti.
Ad esempio puoi fissarti degli obiettivi in base a:
- La zona che il tuo servizio attualmente copre (es. posso aprire un
altro punto vendita nella provincia che confina con la mia)- Numero di clienti (es. voglio attirare 300 clienti entro un anno a
partire da oggi)
- Canali di vendita (es. voglio vendere i miei prodotti anche on
line)
- Aumento delle risorse (es. devo cercare un nuovo commerciale)- I fornitori (es. devo cercare un commercialista che mi applichi
tariffe più basse).
Questo può essere il primo passo per passare dalla reazione all’azione,
il primo passo per fare parte di quel 20% delle aziende che
prosperano.
Le richieste del mercato hanno subito grandi mutamenti dal
dopoguerra in poi: negli anni ’50-’60 c’era bisogno di tutto, dai beni di
prima necessità in avanti . Quindi la parola d’ordine era FARE: bastava
produrre un bene che questo era già venduto.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 16/106
15
Poi, verso la fine degli anni ’80, è aumentata la concorrenza, sono
cambiate le dinamiche commerciali anche a causa della maggiore
facilità di spostamento e della globalizzazione agli albori. Ora era
necessario FARE DI PIÚ per stare sul mercato.
All’inizio degli anni 2000 si è passati al dovere FARE MEGLIO… oggi, se
vuoi avere successo devi FARE LA DIFFERENZA.
E il primo passo è quello di porci nuove domande, domande potenti.
Se vogliamo ottenere risultati diversi dobbiamo avere il coraggio di
fare cose diverse.
Di nuovo, prendi carta e penna. La prima domanda è dunque:
FAI DAVVERO LA DIFFERENZA? PERCHÉ I CLIENTI DOVREBBEROCOMPRARE DA TE E PREFERIRTI ALLA CONCORRENZA?
Lo so che sembra banale, ma è importante essere consapevoli delle
caratteristiche che sono “l’anima” di ciò che vendi e che sono
l’espressione del lavoro che fai ogni giorno. Devono essere migliorate
e aggiornate (se sono le stesse risposte che ti saresti dato 20 anni faforse serve una riflessione…!).
Ora scrivi almeno 3 aree di competenza del tuo prodotto in cui dai
davvero valore aggiunto rispetto ai tuoi concorrenti.
“I miei clienti scelgono la mia azienda e i miei prodotti per 3 motivi:
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 17/106
16
1) Ho il magazzino sempre molto fornito e quindi la consegna è
immediata;
2) I miei impiegati sono particolarmente gentili;
3) Ho la garanzia più lunga di tutti i competitor nel raggio di 100
km.”
Ora analizza i punti uno ad uno e chiediti se hanno davvero un valore
reale (e attuale): ti diversifica davvero dalla concorrenza? Ed èpercepito veramente dai tuoi clienti?
Questa analisi può scaturire tre diversi scenari.
Il primo: queste tre aree ti diversificano effettivamente dai
concorrenti.
Se così è, sei a buon punto.
Il secondo: il tuo valore aggiunto non è veramente tale. Per esempio
se hai dato una risposta come: “sono più gentile, più bravo, lavoro più
ore dei miei concorrenti”. Tutte le caratteristiche opinabili non sono
valore aggiunto.Il terzo: offri valore aggiunto ma non lo comunichi in modo efficace (e
in sostanza è come se non lo avessi).
Una regola fondamentale del marketing è: se il valore non è percepito
dal cliente, non è un valore.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 18/106
17
Torniamo al risultato del nostro esercizio.
Se siete il primo caso dunque AVETE VERO VALORE AGGIUNTO,analizzate ogni singolo punto e verificate se i valori sono ancora
esclusivi o se nel frattempo la concorrenza vi ha raggiunto. In tal caso.
Iniziate già a trovare un altro valore aggiunto. Vero che abbiamo reale
valore aggiunto e abbiamo ben 3 aree in cui farlo percepire ma mai
dormire sugli allori!Dobbiamo già pensare a quali servizi, garanzie, attività legate
all’incremento della qualità possiamo fornire ai nostri clienti.
Qualche esempio:
- fare un sito web se ancora non l’abbiamo
- creare un blog o un’area del sito riservata solo agli iscritti
- distribuire delle tessere fedeltà
- creare delle convenzioni con altri esercizi commerciali
- organizzare delle giornate di formazione a beneficio dei nuovi
clienti
- pianificare regolari offerte promozionali o svendite
- commissionare dei sondaggi telefonici o via web per testare
l’effettiva soddisfazione dei clienti.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 19/106
18
Se abbiamo valore aggiunto va bene, ma le caratteristiche vincenti
che oggi sono tali, non è detto che lo rimangano quindi dobbiamo già
lavorare per migliorarci e crearne di sempre nuovo e in aree diverse.
Nel secondo caso invece NON AVETE REALE VALORE AGGIUNTO.
Non è facile crearlo e a volte non è nemmeno facile trovare fonti di
ispirazione “virtuose” intorno a noi. Vediamo allora qualche consiglio
pratico per cambiare il nostro punto di vista e migliorare la nostracondizione.
COME AUMENTARE IL VALORE AGGIUNTO
Come ci ha insegnato il guru del marketing Philip Kotler, per vendere
bisogna prendere in considerazione tutti i punti di forza di ciò che si
vuole mettere sul mercato e analizzarlo in un contesto coerente con
gli obiettivi commerciali che si hanno. La strategia di vendita si può
creare solo dopo avere effettuato una indagine di mercato e una
raccolta di informazioni relative ai clienti (target), al prodotto o al
servizio, alla concorrenza e ai fornitori: tutti questi elementi formano
il marketing mix .
Esso si compone di quattro elementi, definiti, in gergo, le "4 P":
Product - ovvero prodotto-servizio
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 20/106
19
Price - il prezzo
Promotion - promozione o comunicazione
Place - la localizzazione, il "posto"
Riguardo alPRODOTTO , dobbiamo stabilire prima di tutto:
- Il nome e il logo che devono essere facili da pronunciare ericordare, e raccontare qualcosa sul prodotto;
- Caratteristiche tecniche;
- Varietà (quanti modelli offro? E con quali caratteristiche?)
- Il packaging
- I servizi offerti (ad es. consegna, assistenza post- vendita,installazione, ecc.)
- Garanzia
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 21/106
20
Per stabilire il PREZZO invece, le domande fondamentali a cui devi
rispondere sono:
- che costi hai?
- Che prezzo sono disposti a pagare i tuoi clienti?
- Che prezzo fanno i tuoi concorrenti?
Andando un po’ più nello specifico,potrai scegliere a quale tipologia di
mercato rivolgerti, ovvero:
- Di massa: prezzo basso, qualità bassa, grandi volumi di
vendita (ad esempio i prodotti a marchio del supermercato
che li vende);
- Applicare una strategia di penetrazione: qualità discreta,
prezzo basso ma non primo prezzo, volumi sufficienti al
guadagno (marchi di solito con diffusione a livello locale,
indirizzati alle famiglie o alle giovani coppie);
- Mercato dei beni di lusso: prezzo alto, qualità alta, alto
profitto e cura estrema all’immagine (beni di lusso in settori
come la moda, automobili);
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 22/106
21
- Mercato di nicchia: prezzo alto ma inferiore a quello di lusso,
qualità buona, volumi sufficienti al guadagno (pensiamo ad
esempio ai prodotti alimentari non primari come caffè o
cioccolato e a marchi come Illy o Lindt che sono abbastanza
cari ma vendono tramite la grande distribuzione).
Prima di vendere un prodotto, dobbiamo fissare anche una politica di
prezzo che si traduce in:
- varietà di prezzi
- possibilità di dilazione
- sconti
… e se proprio non hai un’idea da che prezzo partire, valuta quanto ticosta produrre il tuo bene e a quanto lo vendono i tuoi competitor.
La definizione di POSTO può significare tante cose:
consegna
punto vendita download
stoccaggio e logistica delle merci
Fai attenzione quindi a definire tutte queste variabili e ad averne
massima cura: puntualità nei tempi di consegna, cura e pulizia del
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 23/106
22
punto vendita con orari precisi e rispettati, verificare che i tempi di
download siano brevi o il recapito via mail il più veloce possibile, ecc.
La PROMOZIONE: come dico sempre ai miei seminari, esistere e non
comunicarlo al mondo esterno equivale a non esserci, quindi è
obbligatorio promuoversi tramite il web, la pubblicità tradizionale, le
relazioni pubbliche, le promozioni e gli sconti.
Non ci sono scuse: oggi i modi di farsi pubblicità sono innumerevoli e,
se integrati tra loro, permettono di arrivare a target molteplici e
diversificati.
Qualche spunto?
- TV/radio
- Catalogo cartaceo o digitale
- Volantini
- Internet (banner, social network)- Giornali
- Sponsorizzazioni
- Partecipazione a fiere
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 24/106
23
È importante però costruire una relazione diretta con il cliente per
farlo sentire speciale (quindi chiamarlo per nome, fare offerte
personalizzate) e creare un’immagine coordinata della nostra attività
commerciale (tutti gli strumenti devono essere in linea: biglietti da
visita, layout del punto vendita, sito internet, brochure e tutto il
materiale di distribuzione).
Le due armi della promozione sono lo sconto e l’incentivo all’acquisto.
Lo sconto può servire per:
- abbassare i costi di magazzino, o rinnovarlo;
- aumentare il numero dei clienti (ma non è detto che così si
riesca a fidelizzarli);
- vendere altri prodotti “collegati” a quello scontato
Può inoltre essere riservato solo a un ben definito segmento di clienti,
può essere stagionale, può essere anche finanziario (ad esempio una
eccezionale dilazione di pagamento) ma deve sempre avere dei limiti
di applicazione.
Consiglio sempre di redigere un business plan in cui pianificare il tipo
di pubblicità, il periodo e il costo massimo che puoi mettere a budget.
BUSINESS PLAN
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 25/106
24
TIPO DI PUBBLICITA’ PERIODO BUDGETCartellonistica 1/03- 15/03 € 800
Campagna Facebook 1/03 – 1/04 € 1500 Volantini porta aporta
Entro maggio € 600 stampa + 150consegna
Più recentemente però sono state aggiunte altre componenti al
tradizionale marketing mix e si parla oggi delle “7 P”:
Gli elementi aggiunti sono People (persone), Process (processo di
vendita) e Physical Environment (il contesto di vendita).
Le PERSONE sono un fattore fondamentale nella vendita di un servizio,
dal momento che esso è inseparabile dalla persona che lo fornisce.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 26/106
25
Per questo, un ristorante è conosciuto tanto per la qualità del cibo che
offre quanto per il servizio fornito dal suo staff. Lo stesso valga per
banche e uffici. Di conseguenza, la formazione e il training del
personale sono diventate una priorità per molte realtà commerciali.
Il PROCESSO è una leva importante soprattutto per i servizi, e è
importante perché l’obiettivo deve essere quello di fornire lo stessostandard di servizio a tutti i clienti.
Il CONTESTO: dal momento che il “servizio” è intangibile per
definizione, alcuni professionisti sono attenti a associare elementi
tangibili al loro servizio, così da rendere più solida e “da ricordare”
l’esperienza del cliente. Ad esempio, il parrucchiere che rende
accogliente la sala d’attesa fornendo divanetti comodi, riviste e caffè,
o i ristoranti che investono nell’arredamento del locale, decori alle
parteti, ecc.
1. Aumentare la qualità dei vostri prodotti/servizi.
2. Aumentare il livello del servizio offerto.
3. Date una garanzia ulteriore rispetto ai vostri concorrenti.
4. Creare prodotti/servizi innovativi.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 27/106
26
5. Creare pacchetti completi più difficilmente copiabili e
confrontabili con la concorrenza.
Alla luce di quanto scritto finora, se dall’analisi obiettiva ci siamo resi
conto di non avere almeno 3 aree in cui crei e trasmetti valore
aggiunto ai tuoi clienti, allora non puoi permetterti di perdere altro
tempo. Devi agire e agire ORA.
Dopo questo excursus, torniamo ai risultati del nostro esercizio.
Eravamo rimasti al terzo caso cioè avere reale valore aggiunto ma non
essere in grado di farlo percepire ai clienti, è una delle situazioni più
complesse da superare, e vi assicuro che è molto frequente. Il
problema è che il lavoro necessario ad avere una buona/ottima
qualità del proprio prodotto è stato fatto e gli sforzi continuano ogni
giorno, ma il fatto che non sia riconosciuto genera un senso di
frustrazione e insoddisfazione.
I nostri prodotti devono fare guadagnare, fare risparmiare tempo e
denaro, fare diventare più sani, più belli, più felici. Tutto questo può
motivarli a scegliere il nostro prodotto anziché quello della
concorrenza.
Dobbiamo allora metterci nei panni dei nostri clienti e chiederci
“Come potrei percepire il valore di questi prodotti/servizi?” o ancora
“Cosa deve accadere affinché io capisca che questo prodotto è
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 28/106
27
superiore a quello della concorrenza?” e “in quale modo l’azienda
dovrebbe comunicarmelo? Il sito, il punto vendita, un sampling
(campione gratuito), una prova pratica in azienda?” .
Ma le domande che ci aiutano a fare la differenza non sono esaurite:
per esempio, difendete i vostri clienti?
Sto parlando soprattutto di quelli classificabili come “non –
rompiscatole”, cioè che tornano regolarmente a rifornirsi, che magarici fanno una lista scritta via email o fax, che pagano regolarmente….
Spesso, proprio perché diamo (erroneamente) per scontato che siano
clienti che non ci lasceranno mai, li trascuriamo perché ci
concentriamo sui nuovi business o sui clienti “difficili”. Questo è
sbagliatissimo.
Per i clienti fidelizzati dobbiamo avere un piano, esattamente come ne
richiedono uno i nuovi clienti da soddisfare.
Ancora una volta, è fondamentale un piano scritto e concreto. Da
seguire giorno dopo giorno.
Un’altra domanda: fidelizzate i vostri clienti?
Quali strategie avete creato per costruire relazioni vincenti?
Serve una strategia , l’improvvisazione non ha mai pagato.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 29/106
28
Se vogliamoFARE LA DIFFERENZA dobbiamo riempire di
contenuti queste tre parole.
Vi mantenete aggiornati? Che budget avete destinato a una vostra
crescita professionale e personale? Ad esempio corsi in aula, o on
line? Riviste di settore, fiere, web seminar, iscrizione a community o a
forum, libri… tutto quanto si possa fare per mantenersi al passo con i
tempi che cambiano. La crescita personale è un tesoro che nessuno
può portarci via, che può solo crescere e arricchirsi col tempo, purchè
sia “nutrita”. Non perdiamo mai la curiosità nei confronti della vita,
delle cose che non conosciamo, e ci aiuterà anche ad aumentare la
sensibilità all’ascolto… ciò ci servirà per capire che cosa i clienti
cercano, cosa desiderano e come si percepiscono… investire per
soddisfare la propria curiosità significa costruire il migliore strumento
di vendita che puoi avere.
Possiamo confrontarci anche con i concorrenti, con i colleghi e clienti:
tutto aiuta a crescere.
Ancora una domanda: siete obiettivi con voi stessi? Avete fatto un
esame di coscienza per eliminare da voi e dalla vostra strategia
commerciale tutto ciò che non è il meglio? Riuscire a prendere
coscienza delle aree in cui non stiamo dando il meglio in questo
momento è un punto di partenza fondamentale per il cambiamento:
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 30/106
29
se non sappiamo cosa vogliamo cambiare, come possiamo impegnarci
per cambiarlo?
Iniziamo a focalizzare, sempre mettendo per iscritto. Su un foglio di
carta, scrivete 10 caratteristiche professionali positive e 10 negative
(aree di miglioramento su cui lavorare con un progetto scritto e
dettagliato).
Ad esempio, le qualità positive da scrivere potrebbero essere lacapacità di creare empatia con i clienti, ho un approccio vincente al
telefono, sono disinvolto a parlare in pubblico.
E così, quelle negative ad esempio la scarsa capacità di chiudere una
trattativa, di ascolto, di tenere traccia dello storico degli
appuntamenti…
Tutte queste domande, e soprattutto le risposte che riuscirete a
scrivere in tutta onestà relativamente alla vostra situazione, possono
aiutarvi a fare davvero la differenza.
Ma ce n’è ancora una importante, se spostiamo il nostro punto divista: che reputazione hai tu e la tua azienda? Come prima cosa
potresti verificare in internet cosa si dice di te, anche digitando il tuo
nome in Google: ci sono dei blog in cui vieni citato, o articoli che
parlano della tua azienda? Ci sono pareri dichiarati, positivi o negativi?
Cerca sempre di non sottovalutarli, e di rispondere soprattutto a quelli
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 31/106
30
negativi. Nell’era digitale, che si parli di te anche su internet non è
accessorio, porta un aumento non controllabile di visibilità, ma se hai
dei punti di debolezza verranno amplificati anche quelli.
Avere una buona reputazione è fondamentale. Ricordiamoci sempre
che i clienti acquisteranno o non acquisteranno da noi in base alla
percezione che hanno di noi, del nostro prodotto o del nostro servizio.
Un’altra domanda è: siete memorabili? Che cosa c’è di diverso in voi?Siete uno tra i tanti fornitori o IL fornitore? Vi riconoscono perché
identificano in voi il loro partner? Riuscire a rimanere nella memoria
dei nostri clienti, farci distinguere immediatamente e farci ricordare
dai concorrenti è fondamentale. C’è sem pre qualcosa da fare prima
che lo inventi qualcun altro, non aspettare di vedere una novità delsuo settore e sentirti dire: “avrei potuto farlo anche io…” . La
differenza passa attraverso piccole cose, anche solo dettagli,
soprattutto in un mercato ultra saturo e specializzato. Per quale
motivo i clienti dovrebbero ricordarsi della tua azienda e dei tuoi
prodotti?
Rileggi le risposte che hai dato, e rivedile se necessario, avere una
base solida e da rileggere all’occorrenza ti aiuterà a sfruttare tutte le
informazioni e i consigli di questo libro.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 32/106
31
CAPITOLO 2 – Il Mindstorming
All’inizio degli anni ’70 nasce il brainstorming, la famosa tecnica di
creatività di gruppo che serve a fare nascere nuove idee che
successivamente si trasformeranno in un programma di lavoro.
Il mindstorming è una tecnica ideata dall’americano Brian Tracy, che
serve a mettere in comunicazione i due emisferi del nostro cervello,
che come sappiamo lavorano in simbiosi tra loro, ma quello sinistro è
l’area del pensiero razionale, e l’emisfero destro è l’area del pensiero
creativo e pensiero laterale .
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 33/106
32
Il mindstorming consiste nello scrivere su di un foglio di cartal’obiettivo che vogliamo raggiungere
o il problema che si vuole risolvere sotto forma di domanda (più tardi
vedremo un esempio pratico).
Questa tecnica ci fa riflettere sull’importanza di fare nuove domande,
per fare emergere nuovi obiettivi, che devono essere chiari e distintidalle speranze e dai buoni propositi, e per farlo seguiamo queste linee
guida:
1) Ogni obiettivo deve essere misurabile da un punto di vista
qualitativo e quantitativo.
“Voglio perdere peso” è un buon proposito
“Voglio perdere 5 kg entro 5 mesi” è un obiettivo
2) Parlare al presente. L’inconscio non riconosce tutto ciò che è
detto al passato o al futuro, ma si focalizza solo su ciò che viene
espresso al tempo presente.
3) Gli obiettivi devono essere sotto la nostra responsabilità,
Cacciamo via il pensiero ricorrente: “Non dipende da me, ma dai
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 34/106
33
clienti, dalla crisi… “. E solo nostra responsabilità scegliere come
agire e trovare l’approccio più efficace per i clienti e il mercato.
4) Devono essere circoscritti in un arco temporale preciso.
La formulazione corretta di un obiettivo potrebbe essere: “Voglio
aumentare il mio portfolio di 100 nominativi prima della fiera di
aprile”,
FARE ESEMPI GIUSTO – SBAGLIATO
“Voglio vendere di più” sbagliato
Voglio fare dei clienti nuovi – voglio trovare 3 clienti nuovi al mese
entro il…
Ma facciamo un esercizio pratico: prendi carta e penna e scrivi 3
obiettivi professionali che vuoi raggiungere entro i prossimi 12 mesi.
Come si formulano correttamente gli obiettivi
• Devono essere misurabili
• Devono essere espressi al presente
• Devono essere sotto la tua diretta responsabilità
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 35/106
34
• Devono essere circoscritti in un arco temporale preciso
Ora passiamo alla parte creativa: trasforma gli obiettivi in DOMANDE:
ad esempio (vedi sopra)
Rileggi attentamente i tuoi obiettivi e scegli quello che ritieni più
importante, trasformandolo in domanda.
Se volete trovare risposte nuove, dovete farvi domandenuove
Al centro di un foglio bianco, scrivi la domanda:
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 36/106
35
Prenditi 30 minuti di tempo e trova almeno 20 risposte.
Ad esempio: creo un database, cerco un collaboratore, mi informo sui
clienti dei miei competitor, ecc.
Hai trovato almeno 20 risposte? Ora rileggile tutte e scegli quella che
ti sembra la più efficace. Scrivila in cima ad un foglio bianco ed elenca3 azioni concrete per rendere operativa la tua risposta, ad esempio:
creo un database cerco gli indirizzi sul sito Pagine Gialle
programmo 10 telefonate al giorno
faccio le telefonate
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 37/106
36
L’azione fondamentale è una: INIZIARE IL PROGETTO ENTRO 48 ORE.
Gli studi dimostrano che se almeno la prima azione non viene
compiuta entro due giorni l’85% delle idee resta chiuso in un cassetto.
Per cui impegniamoci a rendere operativa almeno la prima risposta.
Il mindstorming funziona perché si basa sul funzionamento del
processo mentale dei pensieri per cui la parte inconscia della nostramente si fa delle domande e poi attiva per le risposte i dati
immagazzinati. Per questo, le ultime risposte che hai trovato sono
probabilmente le più innovative.
Ora, abbiamo individuato l’obiettivo, lo abbiamo trasformato in
domanda e non ci resta che dare delle risposte da mettere in azione.
È importante agire seguendo un piano di azione predeterminato,
indentificando obiettivi chiari e lavorando su questi. Una volta
individuate le azioni, dobbiamo creare la strategia.
Uno spunto può essere fornito dalla fantastica regola del 6 :
Tutte le mattine, appena sveglio, prenditi 10/15 minuti e segna le 6
azioni che assolutamente vuoi fare nel corso della giornata. Fai in
modo che ogni azione risponda alla domanda:
“Che risultato voglio ottenere?”
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 38/106
37
Ricordati che questo è fondamentale. Se ti fai la giusta domanda,
troverai la giusta risposta.
La qualità della nostra vita è direttamente proporzionale alla qualità
delle domande che ci facciamo.
La maggior parte delle persone non raggiunge i risultati desiderati
perché si fa la domanda sbagliata:
“Cosa devo fare oggi?”.
Questa domanda porta a concentrare la nostra attenzione, e le nostra
azioni, solo sulle emergenze e non sulle priorità.
Le persone di successo, invece, si fanno ogni giorno queste domande:
“Che risultati voglio ottenere?” e la domanda seguente è: “Quali
azioni devo compiere per ottenere quei risultati?”
Cambia la qualità delle tue domande e cambierà la qualità della tua
vita
Le 6 azioni individuate ogni mattina dovranno avere la priorità su
tutto il resto e devi assolutamente scriverle in modo da poterle
leggere e rileggere durante il giorno, spuntando di volta in volta
l’azione già fatta.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 39/106
38
Alla sera (ogni sera) dovrai prenderti 10/15 minuti per fare il punto
della situazione e verificare se effettivamente hai fatto tutte e 6 le
azioni prioritarie identificate al mattino.
In caso non avessi svolto una o più azioni identificate, le devi
assolutamente mettere in lista il giorno dopo.
Ancora una volta, l’azione fa la differenza tra i buoni propositi e la
realizzazione dei nostri obiettivi.
CAPITOLO 3 – Le obiezioni: prevenire è meglio che curare
Una delle paure più frequenti è quella del rifiuto, eppure tutti la
conosciamo… chi non ne hai mai preso uno? In fondo uno ogni tanto
può servire a crescere.
Anzi, che ci crediate o meno, la vendita inizia quando il cliente dice
NO.
La vendita inizia innanzitutto da noi stessi, dal nostro stato d’animo.
Pensiamo a quando andavamo a scuola aspettandoci
un’interrogazione: lo stato d’animo era ben diverso a seconda che
avessimo studiato o no! Lo stesso vale per la vendita, dove lo stato
d’animo vincente deriva da una buona preparazione .
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 40/106
39
È normale che prima o poi nasca qualche obiezione, perché ogni
cliente interessato fa domande per approfondire e noi dobbiamo
essere preparati.
Dopo la presentazione del nostro prodotto, se nascono delle obiezioni
è probabilmente per una di queste ragioni:
a) abbiamo suscitato dubbi o domande alle quali non abbiamo
saputo rispondere in maniera esauriente;b) il cliente vuole uno sconto o ha bisogno del consenso di una
terza persona;
c) il cliente non è interessato all’acquisto;
d) non abbiamo identificato il decisore dell’acquisto;
e) non abbiamo identificato il vero bisogno.
Dimentichiamo il pregiudizio secondo cui il bravo venditore deve
parlare senza lasciare spazio al dialogo: egli deve anzi imparare ad
ascoltare ed osservare (come il suo cliente è vestito, il suo ufficio, il
suo ambiente), a fare domande e a ascoltare le risposte. Ci dirà lui
stesso quello di cui abbiamo bisogno: a quale fattore è più sensibile e
qual è il suo vero bisogno, così da diminuire le obiezioni.
Facciamo delle domande che lo portino a una orientarsi sulle
caratteristiche POSITIVE del nostro prodotto.
Le domande chiuse spesso non sono stimolanti:
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 41/106
40
Es. “Cosa ne pensa del mio prodotto?” ▼ SBAGLIATO
Es. “Pensa che il mio prodotto si adatto?” ▲ CORRETTO
Le domande APERTE invece incoraggiano l’interlocutore a parlare e ci
permettono di entrare nella sua mente.
Le parole interrogative sono: cosa-come-dove-quando-come-chi.
“Posso chiedere chi sarà coinvolto in questo progetto? ” ▲
“Cosa possiamo fare per evitare questo problema in futuro?” ▲
“Quand’è per te il momento di fare quella telefonata?” ▲
“Dove ti piacerebbe essere fra due anni?” ▲
“Come giudica questa offerta?” ▲
Se anche dopo le nostre spiegazioni e rassicurazioni il cliente rimane
perplesso, allora probabilmente non ci siamo guadagnati sufficiente
credibilità perché non si è creato un rapporto empatico che invece è
necessario: prima di comprare il nostro prodotto il cliente deve
comprare noi e percepire la nostra professionalità e onestà. Se non è
convinto da noi, difficilmente acquisterà i nostri prodotti. Oppure non
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 42/106
41
gli abbiamo trasmesso sufficiente fiducia o ancora non abbiamo
valorizzato degnamente ciò che vendiamo.
Ora, se vediamo stampato sulla faccia del nostro cliente qualche
dubbio, indaghiamo anziché fare finta di nulla, non usiamo farsi dal
sapore negativo come “C’è qualcosa che non ha capito?” ma piuttosto
diciamo “C’è qualcosa su cui posso essere più chiaro?”. Se facciamo la
domanda nel momento giusto, è probabile che il cliente ci dicaqualcosa come: “In effetti ci sarebbe una cosa… mi può rispiegare
quella caratteristica così originale…”…e avremo fatto centro ! Il
cliente in quel momento aveva un dubbio e noi non dobbiamo
lasciarlo correre, perché diventerebbe sempre più grande e magari
diventerebbe un deterrente all’acquisto.Dopo queste premesse è arrivato il momento di prepararci in maniera
strutturata al superamento delle obiezioni. Quale miglior modo di
prevederle, per studiarle e arrivare dal cliente già con le risposte
adeguate? Prendi carta e penna e immagina di essere con un cliente.
Individua tutte le possibili obiezioni, poi se riesci fai un brainstormingcon colleghi e magari anche qualche cliente, e ad ogni singola
obiezione trovate una risposta. Scrivi tutte le obiezioni che ti hanno
fatto o che ti potrebbero fare, perché sai che si tratta di punti deboli
(è troppo caro, è troppo ingombrante, troppo piccolo, troppo pesante,
…).
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 43/106
42
Per prevenire devi prepararti, e il modo migliore per farlo è
ESERCITARTI QUOTIDIANAMENTE.
Non stupitevi se a qualche obiezione non trovate una risposta; se ciò
accade vuole dire che si tratta non di un parere soggettivo, quanto di
una
CONSTATAZIONE: ad esempio, la classica affermazione “È troppo
caro” può essere un vero punto di debolezza del vostro prodotto, equindi è un punto su cui lavorare. Questo lavoro ci è utile due volte:
perché ci prepara alle risposte da dare e ci aiuta a individuare i buchi
neri della nostra offerta commerciale.
Il passo successivo è CREARE IL RACCOGLITORE DELLE OBIEZIONI. Di
che cosa si tratta? È un contenitore fisico, magari ad anelli, in cui
inseriamo tutte le informazioni che ci possono aiutare a rispondere
alle obiezioni del cliente. Ci aiuta al telefono, oppure prima di andare
da un cliente, e comunque resta utile anche se cambiamo lavoro. Lo
possiamo condividere con i nostri colleghi, è uno strumento vivo e che
va aggiornato e corretto. Naturalmente, le informazioni qui contenute
non servono se non le interiorizziamo, quindi esercitiamoci, facciamo
delle simulazioni di azioni di vendita, sperimentiamo nuove obiezioni e
risposte.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 44/106
43
Sentirci preparati aumenterà anche la nostra autostima . Nessuno
ama acquistare da un venditore dal quale percepisce bassa autostima
e che non creda nel proprio prodotto. La fiducia in se stessi e
nell’azienda per cui si lavora è la migliore arma per risultare vincenti
nella vendita.
CAPITOLO 4 – Fare una buona impressione
“There is no second chance to make the first impression”
(non c’è una seconda possibilità di fare la prima impressione).
Studi scientifici ci dicono che la prima impressione si forma nei 30
secondi iniziali. L’80% delle persone si forma un’idea di chi ha di fronte
in questo breve lasso di tempo, e si trasforma poi in giudizio definitivonel 90% dei casi.
Va da sé quindi che spendere bene i nostri primi (e irrecuperabili) 30
secondi può fare la differenza.
Dobbiamo condensare le seguenti importanti informazioni:
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 45/106
44
chi siamo
qual è la nostra società
che cosa facciamo (in modo creativo)
porre domande potenti
fare affermazioni potenti (e salirà il livello di attenzione)
spingere chi abbiamo di fronte all’azione (call to action )
Un esempio di presentazione vincente è il seguente: “ Buongiorno,
sono Alessandro Ferrari di AFC Formazione. Noi affianchiamo aziende
come la sua per creare nuove opportunità di business. Che ne pensa di
uno strumento che le può dare fino a 20 nuove opportunità in un’ora
del suo tempo? Il mindstorming! Vuole che venga a trovarla nella suaazienda per una prova gratuita? Magari martedì o giovedì prossimo”.
Ora, carta e penna alla mano, facciamo un breve esercizio che ci farà
sforzare per uscire dagli schemi classici: prepara la tua presentazione
mirata, che colpisca il tuo cliente e lo spinga all’azione . Più la
presentazione sarà breve e maggiore sarà la sua efficacia: non deve
superare i 30 secondi.
Ricorda che non esistono presentazioni standard – per l’approccio
telefonico avrai bisogno di determinate domande potenti, viceversa
vis-à-vis saranno altre domande a catturare l’attenzione. Che
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 46/106
45
cambiano a seconda dei diversi tipi di cliente. Ad esempio, un’azienda
di giocattoli che è stata mia cliente aveva diversi target a cui vendere,
tutti di uguale rilievo: enti pubblici, scuole, grossisti e per ognuno di
loro aveva stilato una presentazione diversa. È quello che consiglio
anche a te: prepara anche 2-3 presentazioni per i diversi target o
mezzi di comunicazione:non c’è una presentazione più giusta di
un’altr a, purché segua lo schema.
L’obiettivo della presentazione iniziale non è quello di vendere il tuo
prodotto/servizio (errore molto comune fatto da molto venditori) ma
è quello di riuscire a catturare l’attenzione e suscitare curiosità per
riuscire ad ottenere un appuntamento o una richiesta di
approfondimento dell’offerta.Ma oltre all’aspetto verbale, quali sono i segni del linguaggio del corpo
che sono essenziali per fare un’ottima prima impressione?
IL SORRISO
Sorridere ci fa ottenere almeno 4 buoni risultati, perché indica:
sicurezza - felicità – entusiasmo – buona disposizione verso
l’interlocutore.
Sorride una persona sicura di sé, che è contenta di essere in una
determinata situazione, e che alla ricerca di conferme da parte delle
persone presenti.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 47/106
46
L’entusiasmo è contagioso!
Attenzione però a non sfociare nell’adulazione.
COME STRINGIAMO LA MANO
Questo gesto dà tante informazioni su di noi e sulla nostra personalità,
per cui propongo una breve digressione.
Tanto per cominciare, il palmo rivolto verso l’alto trasmette un lieve
senso di insicurezza e ricerca di approvazione e al contrario il palmo
verso il basso trasmette prevaricazione.
Ma la caratteristica che sempre si nota per prima se il nostro
interlocutore la possiede è la mano a pesce lesso.
A te non dà fastidio??
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 48/106
47
La mano è fredda, viscida per il sudore, e la stretta di mano
praticamente inesistente.
Come dico sempre durante i miei seminari: “Possiamo mentire con le
parole ma no n con il corpo”.
Il 55% di ciò che comunichiamo passa attraverso il linguaggio del
corpo.
Perché, quindi, alcune persone ci danno la mano a “pesce lesso”?
Come la sua mano, spesso anche la persona che esegue questo tipo di
stretta di mano è sfuggente e l’i mpressione che resta è che sia
orientato verso la “fuga” e la fuggevolezza.
Spesso usa un tono di voce molto sommesso, con una pronuncia quasi
incomprensibile accompagnato da un contatto oculare praticamente
inesistente.
C’è poi chi, addirittura, anziché dare la mano offre le sole dita, con una
stretta di mano decisamente blanda. Questo atto è una forma
stilizzata di “baciamano”; naturalmente la persona non si aspetta
davvero che la sua mano venga baciata, ma vuole comunicare (più o
meno inconsciamente) che si attende deferenza (si sente superiore) e
che comunque non gradisce molto il contatto.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 49/106
48
Questo a volte succede per l’emozione ma può anche essere un
evidente segno di imbarazzo o di soggezione.
Ma a volte è meglio evitare addirittura di dare la mano.
I venditori che si presentano senza un appuntamento (visita a freddo)
dovrebbero quasi sempre evitare di farlo a meno che dall’altra parte
non si veda l’intenzione spontanea di darla.
Imporre la stretta di mano potrebbe causare imbarazzo, diffidenza e
disturbo con conseguenze decisamente devastanti per la trattativa di
vendita.
Il modo migliore per stringere la mano è quello di porgere la mano
sorridendo, stringendo saldamente per un periodo non troppo lungo
(per non mettere in imbarazzo l’altra persona) e
contemporaneamente presentarsi, magari aspettando prima che sia
il nostro interlocutore a dire il suo nome per primo e poi ripeterlo
presentandoci a nostra volta.
Il suono più gradevole che ogni essere umano possa sentire è il
proprio nome ed ecco perché ripetere il nome del nostro
interlocutore in fase di presentazione, contribuisce a creare sin da
subito un clima disteso e positivo.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 50/106
49
Questo semplice accorgimento permette di prendere “3 piccioni con
una fava”:
1) hai ascoltato il nome del tuo interlocutore e te lo ricordi
2) lo hai richiamato col suono più gradevole per lui - il suo nome - e
quindi lo hai valorizzato
3) ripetendolo avrai maggiori possibilità di ricordarlo e d utilizzarlo
durante la conversazione.
Naturalmente l’approccio dipende dal grado di confidenza e dalla
formalità dell’incontro. Se si presenta con il titolo di studio e il
cognome ad esempio, ripetetelo.
Io quando mi presento solitamente utilizzo solo il nome o nei casi piùformali nome e cognome.
Valorizziamo il nostro interlocutore ripetendo il suo nome mentre gli
stringiamo la mano e lo guardiamo negli occhi. È importante
mantenere un contatto oculare costante e vivace (senza fissare) e
sorridere in maniera spontanea.
Il sorriso è uno dei segnali di comunicazione non verbale che ricopre
una vasta gamma di significati. È con un sorriso che iniziano amicizie e
relazioni, e ci serve anche quando vogliamo uscire da una situazione
che ci imbarazza.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 51/106
50
Il neurofisiologo Guillaume Duchenne scoprì che il sorriso è
controllato da due gruppi di muscoli facciali: imuscoli zigomatici
maggiori che ci fanno sollevare gli angoli della bocca e ci fanno
riempire le guance ed i muscoli orbicolari , quei muscoli che circondano
le cavità oculari e generano le ben note “zampe di gallina”.
I muscoli zigomatici maggiori sono muscoli volontari, cioè muscoli di
cui riusciamo a controllare i movimenti. I muscoli orbicolari invecesono muscoli involontari e difficilmente controllabili.
Sulla base di questo, solo uno è realmente spontaneo, il cosiddetto
Sorriso di Duchenne, cioè quel sorriso che coinvolge insieme i muscoli
zigomatici e i muscoli orbicolari, che ci fa aprire la bocca, mostrare i
denti, socchiudere gli occhi e che dura da 2 a 4 secondi.
Ci lascia davvero di buon umore e provoca l’effetto mirroring nel
nostro interlocutore, che ci ricambia spontaneamente il sorriso.
Quando, invece, il sorriso è espresso solo dai muscoli zigomatici
superiori ed inferiori risulta meccanico, e lo utilizziamo quando per
necessità/convenzione sociale non possiamo dimostrare agli altri
disappunto.
Ma perché si dice che il sorriso è contagioso? Attivando muscoli che
portano a emozioni specifiche, il nostro corpo reagisce come se
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 52/106
51
stessimo davvero vivendo questa emozione; viene stimolata la regione
sinistra del nostro cervello che ha delle connessioni con le emozioni
positive.
Un sorriso spontaneo insomma è un invito alla positività!
Tutti noi siamo molto attratti dalle persone che ci dimostrano sincerointeresse mentre proviamo grande fastidio per gli adulatori.
Facciamo un velocissimo test: dovendo scegliere tra due persone in
base a questa descrizione, chi scegliereste?
1) Una persona fredda, attiva, che dimostra spirito critico, pratica e
determinata.
… oppure
2) Una persona calorosa e affidabile, attiva, che dimostra spirito
critico, pratica e determinata.
Anche se le due descrizioni differiscono solo per il primo aggettivo,
esso condiziona la percezione di tutte le parole che seguono. E questo
perché le scelte vengono fatte prima a livello emozionale e poi
giustificate a livello razionale. Per questo, anche nella vendita: LA
GENTE PRIMA DECIDE, POI PENSA.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 53/106
52
Si chiama “effetto predominante” ed il fenomeno per il quale la prima
impressione che abbiamo di un’altra
persona/ambiente/prodotto/servizio si andrà a riversare su tutti
comportamenti (anche di acquisto) successivi. Il primo fattore di cui
preoccuparsi è la prima impressione che suscitate.
LA GENTE VI SCEGLIE CON GLI OCCHI. PRESTATE PARTICOLARE CURA
ALL’ELEMENTO VISUALE.
Quanto abbiamo appena letto ci fa capire quanto possano incidere i
primi istanti di contatto.
Oltre l’85% degli stimoli che arrivano alla mente passa attraverso il
canale visivo: attenzione quindi che il messaggio che dai attraverso la
tua immagine sia coerente con ciò che vuoi trasmettere, altrimenti
crei dissonanza e confusione. Siamo esseri emozionali: se diamo solo
motivazioni razionali ci rivolgiamo solo a una piccola parte della mente
del nostro interlocutore.
Il consenso intellettuale passa prima di tutto per la sfera emotiva: gli
studi in merito dicono che gli argomenti razionali incidono per il 33%
nel settore industriale e per il 21% nel settore del consumo, mentre gli
argomenti irrazionali incidono per ben il 67% nel settore industriale
e per il 79% nel settore del consumo.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 54/106
53
In alcuni settori merceologici poi, l’incidenza dellaparte razionale si
assottiglia ancora di più (ad esempio wellness, beni di lusso, turismo,
viaggi, salute)!
Come ricordo spesso, LA VENDITA È PRIMA DI TUTTO UNA RELAZIONE
TRA ESSERI UMANI.
CAPITOLO 5 – Scrivere mail e lettere commerciali
Nella comunicazione come ben sappiamo si stanno facendo
progressivamente strada i mezzi digitali, quindi il valore della scrittura
è sempre più grande. Nelle comunicazioni commerciali scritte quindi
non sono ammesse leggerezze o imprecisioni, che rimangono
impresse nero su bianco e non sono più modificabili.
La capacità di sapere scrivere lettere commerciali è spesso considerata
accessoria poiché si pensa che il cliente che mi conosce di persona,
ascolta la mia voce e ha un riferimento telefonico non abbia bisogno
anche di una comunicazione scritta per ricordarsi o fare riferimento a
noi. È un atteggiamento superato, perché il cliente ci giudica a 360° e
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 55/106
54
spesso ci cercherà nella sua cartella di email ricevute anziché nel
raccoglitore di biglietti da visita,o sull’elenco telefonico (sempre che
lo usi ancora!). E quello che gli apparirà sullo schermo condizionerà la
percezione cha ha di noi.
Quindi, quando mi sento dire: “Ma come è possibile? La mia
segretaria ha mandato 1000 e-mail a un database che abbiamo
acquistato e l’offerta era irripetibile e abbiamo ricevuto solo duecontatti da quegli indirizzi!” non ci trovo niente di strano in fondo…
mediamente infatti, solo il 15-18% delle mail spedite vengono aperte.
Rimane uno strumento straordinario e a bassissimo costo, anche se
poi gestire l’attività di email marketing in modo produttivo richiede
tempo, formazione, l’intervento di una persona esperta.
Uno degli aspetti fondamentali da curare in un invio massimo è
proprio L’OGGETTO DELLA MAIL.
Esso è spesso trascurato, perché ci concentriamo maggiormente sul
corpo e i dettagli della nostra offerta e del nostro prodotto. Spesso
liquidiamo l’oggetto con parole poco brillanti. Eppure, ciò che fa la
differenza per l’apertura della mail e la non aper tura passa per
l’oggetto.
Inoltre, tutti i client dei nostri computer o dei nostri telefonini lasciano
uno spazio di 30-40 caratteri per la lettura dell’ oggetto, che per la
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 56/106
55
lettura da smartphone si riduce ulteriormente: tradotto in parole, si
leggono le prime 2-3, quindi fate attenzione anche a non abusare con
gli spazi e la punteggiatura.
Catturare l’attenzione in 2 -4 parole non è facile, intuiamo tutti che
una frase come “Offerta speciale del 30% in meno riservata ai nostri
clienti” non la leggerà nessuno, non ha niente di originale ed è una
frase sentita già mille volte, che suona anche sospettosa.
Possiamo personalizzare la email con il nome del destinatario se si
tratta di una trentina di mail, ma se l’invio è massivo ci conviene
avvalerci di un programma specifico di email marketing che ci
permetta di personalizzarle e di valutare i risultati (quante mail sono
state aperte, quanti lettori hanno cliccato sui nostri link, ecc.). I
programmi attualmente più diffusi sono: Mailup, Getresponse,
Aweber e MailChimp.
Ci sono parole che sono “ipnotiche” alla lettura, come incredibile,
offerta, omaggio, sconto speciale possono rendere efficace il nostro
oggetto, ma solo se si tratta davvero di qualcosa di speciale…
altrimenti la nostra mail entrerà nella categoria di quelle ingannevoli.
Una volta aperta infatti, il contenuto deve essere coerente con
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 57/106
56
l’oggetto altrimenti si rischia di essere catalogati come spam
definitivamente.
Mediamente oltre il 72% delle email ricevute non vengono nemmeno
aperte. Per questo, nella stesura di una mail commerciale, dobbiamo
dedicare pari attenzione e pari tempo alla stesura del testo e alla
definizione dell’oggetto.
Esso è un elemento fondamentale, poiché è in base a questo che unutente sceglie se leggere, o meno, il nostro messaggio.
Spesso invece, ci si concentra sul contenuto della mail salvo poi
“inventare” sul momento il testo dell’oggetto, qualche secondo prima
dell’invio.
Certo il contenuto deve essere assolutamente curato e deve
contenere tutti gli elementi necessari a trasmettere al cliente (o
potenziale cliente) il valore della nostra offerta, ma se l’oggetto non è
accattivante e non suscita la curiosità, abbiamo pochissime probabilità
che la nostra mail venga aperta e letta.
Pigrizia, mancanza di tempo, scarso coordinamento con le risorse
interne, sono fattori che spesso danno vita a oggetti stiracchiati,
frettolosi e inadeguati rispetto agli obiettivi.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 58/106
57
Se proprio non riesci a combattere la pigrizia, una soluzione drastica è
quella di iniziare una campagna di e-mail marketing scrivendo prima
l’oggetto e poi tutto il resto .
Non serve a nulla comunicare nel corpo della mail, il messaggio
(prodotto/servizio/offerta) più incredibile dell’ultimo secolo, se non
saremo stati in grado di suscitare la curiosità ai nostri clienti di aprire
la mail.Il cestino è a portata di un solo click!
Vediamo qualche utile consiglio pratico: un oggetto perfetto non
esiste e non è pensabile di poterne trovare uno adatto a tutti i
contesti, che vada bene per qualsiasi campagna e-mail.
La prima cosa da tenere presente è che l’oggetto fa parte di una
comunicazione e pertanto deve essere coerente con:
- L’immagine aziendale o il brand- Il messaggio proposto nella newsletter e sul sito
- Il mittente delle e-mail inviate
- La tipologia di comunicazione e-mail (Newsletter, DEM, e-mail di
servizio).
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 59/106
58
In particolare, a prescindere dalla tipologia utilizzata, l’oggetto di un’e-
mail va studiato per raggiungere tre obiettivi principali:
1) Informare
L’oggetto, anche se in un massimo di 50-60 caratteri, deve fornire
informazioni utili al destinatario, essere in grado di anticipare e
sintetizzare i contenuti salienti di una newsletter.
In questo modo il lettore è in condizione di valutare l’interesse
verso i nostri contenuti e decidere se approfondire la lettura.
2) Incuriosire
Se una e-mail ha come obiettivo la vendita diretta di un prodotto,
l’oggetto deve essere accattivante, stimolare l’apertura e e contenere,
già in poche righe, il vantaggio principale della nostra offerta. Se non
sappiamo trovare un beneficio, una ragione concreta per cui il lettore
dovrebbe procedere all’acquisto, la mail rischia di essere cestinata
senza nemmeno essere letta.
3) Rassicurare
Oltre a informare e incuriosire, l’oggetto deve rassicurare il lettore
e fargli capire che quello che sta ricevendo non contiene spam, virus o
truffe informatiche. Un destinatario sospettoso, infatti, eliminerà il
messaggio senza nemmeno esaminarne il contenuto.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 60/106
59
Allo stato attuale, lo sappiamo bene, le caselle e-mail sono affollate di
messaggi e il problema dello spam, dell’invio di posta indesiderata, è
lontano dal potersi definire risolto. Per questo motivo, se si vuole fare
dell’e-mail marketing veramente efficace, oggi, questi obiettivi
devono essere raggiunti tutti e tre nello stesso momento.
Come fare?
Prima di tutto, la scelta dell’oggetto deve essere coerente con il
mittente della mail.
Mittente e oggetto sono tra loro complementari e insieme
compongono il primo vero messaggio che leggeranno i destinatari.
Sono il modo in cui ci presentiamo a loro per la prima volta. Il nostro
biglietto da visita, tanto per intenderci.
Es. Fiera Milano ------- Fiera Milano news n. 22 – Febbraio 2010
Lafeltrinelli.it ------------ -20% su tutti i libri per TUTTI
Ora veniamo alle 4 REGOLE D’ORO
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 61/106
60
1) Non sprecare mai lo spazio disponibile
La lunghezza del campo subject è molto limitato. Anche se in molti
casi la scelta è lasciata all’utente, libero di allargare o restringere le
colonne a proprio piacimento, in molti programmi di posta vengono
visualizzati di default al massimo 50 o 60 caratteri. E scendiamo a
20 caratteri se la posta viene consultata su palmari o cellulari.
L’errore più comune è quello di inserire informazioni superflue o
ripetere le stesse cose nei campi del mittente e dell’oggetto.
Mettere la data nel campo del subject in genere è poco efficace, in
quanto rappresenta un’informazione ridondante (il lettore può
benissimo vedere la data nella colonna accanto), ma, come
vedremo più avanti, può essere consigliata se vogliamo superare i
filtri antispam.
2) L'oggetto non deve essere generico
Si crede che un oggetto generico, vago , che “vada bene per tutti”, sia
più efficace di un oggetto specifico, concreto. Ma non è del tutto vero.
Scrivere un oggetto del tipo “Promozioni in corso” non dice nulla
rispetto invece a “Scegli il tuo libro di informatica a metà prezzo”. È
vero che chi non è interessato né ai libri né all’informatica
probabilmente non aprirà la mail, ma non è detto che un oggetto
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 62/106
61
generico avrà maggiori chance di successo. Anzi, potrebbe smorzare
l’efficacia di un messaggio magari ben fatto.
3) L’oggetto non deve essere ambiguo
È vero che un oggetto accattivante, creativo, scritto bene, può
aumentare il numero di aperture.
L'importante è non esagerare: se creiamo false aspettative, se
facciamo promesse “favolose” che non possiamo mantenere,
corriamo il rischio di deludere i nostri lettori.
Se il reale contenuto della newsletter e del sito non è coerente con
l'oggetto, quest'ultimo diventa uno specchietto per le allodole. I
lettori ci cascheranno una volta, forse anche due, ma alla lunga
smetteranno di leggerci.
4) L’oggetto deve essere sintetico
Un oggetto troppo lungo rischia di essere “troncato” dai programmi di
posta. In ogni caso, anche quando l'oggetto è visualizzato per intero, itest di usabilità sulle newsletter condotti da Nielsen rivelano che lo
sguardo dei lettori si concentra sulle prime parole sulla sinistra.
Per questo le prime tre parole a sinistra sono quelle a cui prestare
maggiore attenzione. Scegliamole bene.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 63/106
62
Spesso i client di posta elettronica visualizzano in anteprima
mediamente 25 caratteri (circa 20 sui cellulari).
Per fare il punto, per ideare un oggetto che invogli i nostri lettori ad
aprire la mail:
• L'oggetto deve essere breve, enfatizzare i benefici per l'utente e
spingerlo all'azione (5/6 parole al massimo).
• L’oggetto deve identificare il contenuto della m ail e suscitare
curiosità.
• Per mettere in risalto un v antaggio o un argomento particolare
potete usare le parentesi.Esempi:
(Offerta speciale) .........
[Sconto 25%]..........
[Ultimi giorni].........
(Investire).........
[In regalo]........
[Speciale salute]........
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 64/106
63
Alcuni esempi di oggetti vincenti:
o “Disponibile il nuovo ebook Il linguaggio del corpo di AlessandroFerrari.” o “ 10% di sconto per chi acquista entro il 24 febbraio”
- per promuovere prodotti già conosciuti ai lettori.
o “Con FastTrack arrivi prima degli altri” o “solo da noi non paghi
la spedizione” - se abbiamo un punto di forza potente, questo è
un buon modo per esplicitarlo.
o “Come imparare l’email marketing in poche lezioni” o “Come
dimenticarti per sempre dell’insonnia notturna” - l’attacco con il
“come” è buono per mandare una comunicazione che risponda a
un bisogno o risolva un problema.
o “Vuoi aumentare gli iscritti alla tua newsletter?” o “Qu anti clienti
vuoi fare entro il prossimo mese?” – fare domande dirette può
creare coinvolgimento e “provocare” il lettore, a patto che
emerga sempre il principale vantaggio e che il contenuto della
email dia risposte chiare e convincenti.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 65/106
64
o “I tre segreti dell’e-mail marketing che devi sapere” o “Una guida
che ti mostra cosa fare e cosa non fare” - sono soggetti
“Imperativi” che dicono al destinatario che cosa deve fare. Il
metodo funziona se l’oggetto riesce a esplicitare anche perché
lui dovrebbe ascoltarci.
Ora che abbiamo parlato delle parole DA USARE, cerchiamo di
identificare quelle da NON usare, pena il fatto di essere identificati
come spam:
1) Non indicare mai un mittente generico, del tipo noreply@, o con
errori ortografici come per esempio ifo@ o maketing@.
2) Non utilizzare, sempre nel mittente, domini .biz o .info, tipicamenteusati dagli spammer.
3) Non utilizzare come mittente, per invii numerosi, un indirizzo di
posta gratuito, come quello fornito da Gmail, Libero o Yahoo.
4) Non usare caratteri tutti in maiuscolo come: SCOPRI LA NOSTRA
OFFERTA.
5) Non usare punti esclamativi ripetuti , come per esempio: 50% di
sconti su tutto!!! Approfittane!!!
6) Non usare assolutamente un oggetto o un mittente vuoti.
7) Non iniziare un oggetto con una cifra espressa in dollari, per es.
$1.000 dollari di guadagno.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 66/106
65
8) Non iniziare un oggetto con la scritta FREE oppure HELLO in
maiuscolo.
9) Evitare l’utilizzo delle parole inglesi FREE e GUARANTEED.
10) Non iniziare un oggetto con lo username del destinatario, ossia
con quella parte che, in un indirizzo e-mail, precede la @, e neppure
con il nome del destinatario.
11) Non mettere troppi spazi bianchi tra una parola e l’altra, né tra
una lettera e un’altra, per esempio: A T T E N Z I O N E ! N O V I T A’ A
S S O L U T A !
12) Non inserire, a meno che non sia necessario, punti di domanda o
punti esclamativi.
(Puoi trovare molti altri consigli utili anche sul e-mailmarketinglab).
Alcuni siti di spedizione massiva di email offrono la possibilità di
effettuare A/B test, ovvero potere spedire ad un campione del nostro
database 2/3 versioni diverse di email, anche con oggetti diversi (ad
esempio versione A, B e C inviate a 100 nominativi ciascuna) e alla fineverrà scelta la versione che ha ottenuto più aperture.
Passiamo ora al corpo del testo: una regola vincente è quella di usare
paragrafi brevi (2/3 righe). Essi aumentano l’enfasi del testo scritto.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 67/106
66
Un altro consiglio è quello di tagliare tutto ciò che non è in sintonia
con il messaggio che vogliamo trasmettere: se tendiamo ad ascoltare
poco le persone prolisse, una mail prolissa non finiremo mai di
leggerla.
Più sarà breve la mail e maggiori saranno le probabilità che venga letta
e compresa.
È consigliabile quindi essere parchi di parole e inserire link nel testodella mail, così da potere portare il cliente direttamente nel nostro
sito o incuriosirlo con un video o delle immagini. Sconsiglio anche di
allegare file pesanti (non vi siete stancati dei pdf delle presentazioni
aziendali??), a maggior ragione se è necessario salvarli per consultarli
perché troppo articolati e pesanti.
Preferite i link solo testuali a quelli legati a delle immagini, perché a
volte le immagini vengono scartate dal filtro antispam, mentre solo i
link testuali garantiscono di giungere a destinazione. Quindi è
essenziale RIUSCIRE A INCURIOSIRE il lettore.
Oggi è possibile aggiungere delle icone grafiche anche nell’oggetto
della mail, che però stando ai risultati attuali fanno diminuire il tasso
di apertura.
Se la tua mail sarà ben scritta e sintetica, probabilmente avrà anche il
vantaggio di non essere adulatoria. Dimezzate gli aggettivi ed
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 68/106
67
eliminate gli avverbi: cerchiamo di essere professionali e cortesi, ma
mai adulatori perché ciò crea distanza. Quando ci sentiamo adulati
percepiamo qualcosa di finto, costruito.
Nelle email, usate un semplicissimo elenco puntato.
Ad esempio:
“Egregio sig. Bianchi, siamo particolarmente orgogliosi di presentare la
nostra offerta che le permette di:
Risparmiare fino al 20%
Ricevere il nuovo catalogo gratuitamente
Avere questo ulteriore vantaggio
….”
L’elenco puntato va utilizzato per esplicitare i vantaggi al cliente. A lui
non interessa sapere quanto siamo bravi, ma che tipo di vantaggio
possiamo portare a lui. Quindi usiamo l’elenco puntato per rendere
meno monotona e più leggibile la nostra lettera, per enfatizzare i
punti salienti.
Altra cosa: non prostratevi. Tutti abbiamo bisogno di vendere, ma
comunicare che ne abbiamo un disperato bisogno è un repellente alla
vendita. Non scrivete. “Grazie per la splendida opportunità che mi ha
dato di contattarla”, ma “Siamo particolarmente orgo gliosi di poterle
offrire questa opportunità”.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 69/106
68
Cerchiamo sempre di personalizzare le nostra mail, con il nome, il
cognome, il titolo di studio o della professione, o anche solo un
riferimento a una telefonata o a una corrispondenza precedente.
Un consiglio sempre valido è quello difare l’extra e l’inaspettato .
Lui si aspetta una proposta, magari anche un’offerta, uno sconto… ma
se riusciamo ad allegare qualcosa che non si immagina, faremo la
differenza. Cercate di ascoltarlo per cogliere qualcosa sulle suepassioni, i suoi gusti… e stupitelo con una foto, un link a un sito, un
articolo.
Tornando a noi, nella lettera evitate i superlativi, ad esempio
sostituite “bellissimo” con “molto bello”, e dite quello che FA il vostro
prodotto ad esempio “è resistente” al posto di “non si rompe”. Se
diciamo ripetutamente frasi che illustrano cosa il nostro prodotto
NON fa, il cliente si concentrerà sulle caratteristiche che non ha…. La
mente umana, prima di escludere una cosa, prima la include e poi in
un secondo momento la cancella. Usate quindi sempre affermazioni.
Cercate anche di evitare il temine “unico”, che può suonare
presuntuoso. Possiamo dire che siamo stati i primi ad esempio, ma se
non abbiamo la certezza assoluta di essere unici e non imitati è meglio
non rischiare.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 70/106
69
Attenzione anche a NON FARE ERRORI DI ORTOGRAFIA. Non affidatevi
solo ai correttori automatici e facciamola leggere a qualcun altro.
Per un lettore attento, un errore di ortografia sminuisce l’intero valore
dell’offerta commerciale.
Naturalmente, per mettere in evidenza alcune parti della mail puoi
usare il grassetto e il maiuscolo con parsimonia. Magari utilizzalo per
una parola nell’oggetto…. Il maiuscolo infatti per lanetiquette equivale ad un urlo nel web.
Anche la chiusura è importante per farsi ricordare.
Una frase ferma ma cortese per concludere una mail potrebbe essere:
“Grazie per la sua considerazione/attenzione, la richiamo martedì alle
15.30”. Quindi un tono propositivo ma con uno stile snello e senza
fronzoli.
In conclusione, ti lascio con le mie tre regole per la scrittura di una
email vincente:
1) Ricordati che la fretta è una cattiva consigliera. Se si tratta di unaemail importante, salvala nelle bozze e rileggila il giorno dopo, o
mandala a qualcuno per un confronto. E controlla che non
manchi l’allegato!
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 71/106
70
2) Mai farsi dare il voto dalla mamma. L’ideale sarebbe disporre
dell’aiuto di una persona al di fuori della nostra azienda, che ci
possa dare giudizi imparziali.
3) Mettiti nei panni di chi riceve la mail e chiediti: “Io comprerei
mai da questo venditore?”, “Cliccherei sul link per
approfondire?” .
CAPITOLO 6 – I 22 segreti del leader della vendita
Se vuoi diventare un leader della vendita, devi diventare innanzitutto
leader di te stesso. Quali tecniche utilizzano i leader nella loro
quotidianità per trasmettere appunto leadership e autorevolezza?
1) La prima regola di vita èAVERE UN ATTEGGIAMENTO POSITIVO:
non è solo un modo di pensare, ma è un impegno quotidiano e
uno stile di vita. Un venditore che parte già perdente non potrà
mai diventare un venditore di successo, perché la vendita parte
dalla nostra testa. Ancora prima di uscire di casa dobbiamo
avere un atteggiamento positivo verso il nostro prodotto e i
nostri clienti, ma soprattutto verso noi stessi.
2) Se non siamo noi i primi aCREDERE IN NOI STESSI, non possiamo
sperare che siano gli altri a farlo.
3) FISSARE OBIETTIVI E AVERE UNA STRATEGIA PER RAGGIUNGER:
abbiamo già visto nel capitolo dedicato al mindstorming quanto
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 72/106
71
sia utile focalizzare gli obiettivi, crearne di nuovi corretti.
Dobbiamo stabilirli a medio termine e lungo termine; i leader e
gli imprenditori di successo si fissano sempre obiettivi molto
ambiziosi ma molto chiari e circoscritti. Ricordo che è necessario
aggiungere l’arco di tempo entro il quale vogliamo fare centro. I
leader della vendita creano una strategia e…
4) …ENTRANO IN AZIONE PER RAGGIUNGERE QUEGLI OBIETTIVI.
5) La quinta regola è quella di STUDIARE I TUOI CLIENTI, che si
concretizza in fare domande e ascoltare le risposte, anche per
abbattere eventuali pregiudizi nei loro confronti o
ridimensionare la difficoltà della vendita.
6) I numeri uno VENDONO REALE VALORE AI PROPRI CLIENTI –
ricordiamoci che dobbiamo vendere per fare crescere il nostro
cliente, fargli guadagnare di più. Se ci concentriamo sul reale
valore aggiunto che ha la nostra offerta, ci ripagherà sempre con
la sua fiducia, i suoi acquisti e soprattutto un passaparola
positivo, insomma si fidelizzerà.
7) E lo farà solo seINSTAUREREMO DELLE RELAZIONI A LUNGO
TERMINE e per farlo dobbiamo trattare i nostri clienti come
vorremmo essere trattati noi, concentrarci sugli interessi del
cliente, non sulle nostre provvigioni.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 73/106
72
8) I veri leader della vendita CREDONO IN LORO STESSI QUANTO
NELLA LORO AZIENDA.Dovete convincervi che i vostri prodotti
sono i migliori sul mercato.
9) Un’altra regola è ESSERE SEMPRE SINCERI:quante volte dei
cattivi venditori hanno detto delle bugie, anche futili, per fare
sembrare il proprio prodotto migliore o per timore di sembrare
poco informato? Meglio dire: “Verifico e le faccio sapere
domattina”…conquistare la fiducia del cliente è difficilissimo,
mentre perderla è un attimo: basta una promessa non
mantenuta , una telefonata mancata o un’informazione
sbagliata.
10) SCOPRI CHI DECIDEe cerca di relazionarti con i decisori.
Scoprire i processi decisionali di un’azienda è importantissimo.
11) SII PUNTUALE: essere in ritardo comunica al cliente che in
fondo non hai rispetto del suo tempo. Allo stesso modo, evita i
larghi anticipi altrimenti il cliente potrebbe immaginare che non
hai molto da fare e che forse è l’unico cliente della giornata.
12) I leader della vendita sono DIVERTENTI: senso
dell’umorismo e autoironia difficilmente non colpiscono. È il
miglior strumento per vendere.
13) DEVI SAPERE TUTTO SUL TUO PRODOTTO O SERVIZIO.Devi
conoscerne tutti gli utilizzi, anche i meno usuali, e inventarne di
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 74/106
73
nuovi se puoi, ricorda che nel marketing il principio della
moltiplicazione delle occasioni d’uso è uno dei fondamentali.
14) I leader della vendita vendono i VANTAGGI DEI LORO
PRODOTTIe non solo le caratteristiche. Al cliente non interessa
“come funziona”, ma interessa il vantaggio che una determinata
caratteristica gli può dare.
15) I leader NON PARLANO MAI MALE DELLA CONCORRENZA.
Questo a maggior ragione se il concorrente è l’attuale fornitore
del tuo cliente. Devi anzi, semmai, elogiare e valorizzare i
competitor. Non dire cosa la concorrenza fa meno di te, ma che
cosa tu fai meglio e quali vantaggi puoi offrire. Rischierai
altrimenti di disorientare il tuo cliente e irritarlo perché gli
ricordi che non ha fatto una buona scelta.
16) MAI PARLARE DI POLITICA, SPORT (CON ATTENZIONE),
RELIGIONE.Schierarsi può essere controproducente, parlare di
calcio può non essere apprezzato e di religione rischia di essere
addirittura offensivo.
17) I numeri 1 della vendita non si AUTOINCENSANO. Parliamo
di noi per trasmettere reale valore aggiunto al cliente, con le
nostre referenze. Il valore che lui può ottenere scegliendo noi è
l’unico fattore che conta.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 75/106
74
18) I numeri uno ASCOLTANO ATTIVAMENTE e sanno che
ascoltare è più importante che parlare…fanno domande e si
predispongono all’ascolto. Non si deve dare per scontata la
risposta del cliente!
19) AVERE MASSIMA FLESSIBILITÀ è una regola d’oro: il
mercato cambia e così le esigenze dei clienti. Non vale il
principio “Ma io vendo da 30 anni e ho sempre avuto successo”.
Volere approcciare il mercato nuovo con regole vecchie ci
renderà inefficaci. Il leader della vendita cambia con la stessa
velocità con cui cambia il mercato, anzi a volte lo precede,
prevedendo cosa accadrà tra qualche mese o anno.
20) RACCOGLIERE INFORMAZIONI: segniamoci tutte le
informazioni, anche quelle che apparentemente non sono utili
(compleanni, hobby, ecc.) per personalizzare una conversazione
o dare una informazione che il cliente non si aspetta.
21) OSSERVARE È IMPORTANTE QUANTO ASCOLTARE. Aiuta a
creare un rapporto empatico, perché sono gli interessi che
uniscono.
22) SII CREATIVO, aggiornati: nel modo di parlare, di vestire, di
scrivere e trasmetterai che sei una persona viva, dotata di
creatività, il che aiuta sempre ad attirare i clienti, perché sanno
che il nostro approccio creativo aiuterà anche la loro azienda. Se
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 76/106
75
la creatività poi si unisce all’efficienza, possiamo essere in grado
di vendere soluzioni complete , che ci assicurerà almeno 3
vantaggi:
o Sarete in grado di far valere al meglio la vostra “proposta unica”;
o Le vostre soluzioni complete potranno essere copiate con meno
facilità dalla concorrenza;
o Fidelizzerete ulteriormente il cliente.
Ultima regola, non certo in ordine di importanza : IMPARA A
DIVERTIRTI!Nella vita privata come nel lavoro, avrai molto più
successo se ami ciò che fai. L’allegria, è contagiosa.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 77/106
76
CAPITOLO 7 - Come superare il filtro del centralino
Abbiamo già visto quanto sia utile creare il libro delle obiezioni per la
nostra attività di vendita, che inizia quando il cliente ci dice di no.
Prima che questo avvenga (o che ci dica di sì!), dobbiamo riuscire aparlare dei nostri prodotti.
Uno dei mezzi più strategici per parlare di ciò che vendiamo è il
telefono, che ci offre molte nuove opportunità di business ma che ha
anche un primario ostacolo: il filtro del centralino.
La difficoltà è parlare con la persona giusta… di certo c’è un approccio
più efficace di quello tradizionale (o non pensato).
Innanzitutto cerchiamo di essere cordiali e di parlare in modo chiaro e
scandito con il/la centralinista, e già lo disporremo bene nei nostri
confronti e se riusciamo chiamiamolo con il suo nome; se la persona
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 78/106
77
che risponde ha anche solo una piccola possibilità di aiutarci, lo farà.
Se invece il nostro approccio sarà freddo e impersonale, si limiterà a
dare una risposta standard. E quasi sicuramente il messaggio che
lasceremo alla persona di riferimento cadrà dimenticato.
Approccio classico: “Buongiorno sono Alessandro, sarebbe possibile
parlare con/disturbare il sig. Rossi?”. Partire con una domanda è
sconsigliabile, vietato se è fatta in modo incerto.Un’altra cosa: informarsi sul nome della persona che si sta cercando ,
piuttosto che la carica generica. Avere un nome preciso da contattare
renderà la nostra chiamata due volte più efficace rispetto alla media.
Cercate su Google, su Linkedin, tra i contatti Facebook, sulle pagine
giallema trovate nome e cognome. “Buongiorno sono Ferrari dellaAFC Formazione, l’ing. Bianchi per cortesia”. Diretto e sicuro,il filtro
immaginerà che siamo già in contatto con la persona che stiamo
cercando.
Il nostro tono di voce deve fare pensare alla persona che risponde al
centralino che siamo già in contatto con la persona con la quale
vogliamo parlare quindi disinvoltura e spigliatezza sono parole
d’ordine, e con una frase affermati va.
Di fronte alla domanda: “Per quale motivo lo stava cercando?” Cerca
di dire qualcosa di diretto, la verità: se sei convinto del prodotto che
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 79/106
78
proponi, ciò non dovrebbe essere un problema. Ad esempio: “Lo
contatto per quell’attività di formazione sulla vostra rete
commerciale” anche se magari l’attività non è già operativa.
Dal momento che riusciamo a parlare con il nostro interlocutore,
siamo solo all’inizio. Possiamo iniziare il dialogo con il nostro “spot da
30 secondi” su cui abbiamo lavorato nei capitoli precedenti. Quando ci
approcciamo al telefono è bene prepararci per iscritto una serie didomande che vogliamo formulare al cliente. In una situazione con un
po’ di tensione e in cui si hanno aspettative, affidarsi alla sola
memoria non basta. A chi non è capitato di mettere giù la cornetta e
dire tra sé e sé: “Caspita, mi sono dimenticato di chiedergli quella
cosa… proprio la più importante!”… sappiamo tutti quanto siaspiacevole quella sensazione.
Approcciati al telefono con uno stato d’animo positivo e inizia a
sorridere: viene percepito dall’altra parte perchè il tono di voce
cambia, diventando più caldo e più empatico. Attenzione particolare
va dedicata al tono di voce perché quando siamo vis-à-vis siamosupportati dal canale non verbale, mentre al telefono non abbiamo
dalla nostra la gestualità, la postura, i segnali del viso.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 80/106
79
Utilizzare un tono fermo, deciso, ma nello stesso tempo cordiale e
professionale può aiutarci a dialogare in maniera più corretta con il
nostro cliente.
MA QUANDO CHIAMARE?
Ci sono giorni e ore in cui è probabile che il nostro interlocutore sia
meglio disposto. Nel B to B i giorni migliori in cui chiamare sono il
martedì, il mercoledì e il giovedì. Ancora meglio chiamare nelle primeore del pomeriggio, subito dopo il rientro dalla pausa pranzo; ciò ha
una spiegazione scientifica, infatti dopo che abbiamo pranzato sale il
livello di serotonina. La persona sarà quindi più accondiscendete e
aumenteranno le probabilità di instaurare un dialogo positivo con il
cliente.
Quando sei al telefono, ricorda che il fatto di suscitare curiosità fin dai
primi istanti può fare la differenza, quindi NON GIOCARE TUTTO AL
TELEFONO, non cercare di vendere subito. I primi 15/30’’ servono a
catturare l’attenzione. E ricorda che al telefono è quasi sempre
controproducente parlare di prezzi, se puoi farlo solo a quattrocchi.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 81/106
80
CAPITOLO 8 - Come superare le obiezioni
Ora, sei riuscito a superare il filtro del centralino, a suscitare la
curiosità del tuo interlocutore, hai speso la tua presentazione di 30’’,
hai iniziato a parlare del tuo prodotto, mettendo in evidenza i suoi
vantaggi spiegando cosa il nostro prodotto FA piuttosto di quello che
non fa. Il cliente a questo punto ci farà qualche domanda, forse
qualche obiezione… e quella N: 1 AL MONDO è: “costa troppo – è
troppo caro – non me lo posso permettere”.
Ma tu come rispondi quando i tuoi clienti ti muovono questa critica?
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 82/106
81
Se rispondi ad esempio con: “No guardi, non è caro perché…” il cliente
probabilmente percepirà un affronto e la sua mente troverà un sacco
di motivi per giustificare il fatto che il prodotto è caro.
La risposta migliore, a cui pochi pensano, è semplicemente: “La
capisco”, che è ben diverso dal classico “Ha ragione”, che conferma il
fatto che il prodotto è caro. Con “La capisco” il piano della
conversazione si sposta dalla contrapposizione al confronto . “Lacapisco: altri clienti all’inizio hanno percepito questo prodotto come
caro, poi acquistandolo e utilizzandolo si sono resi conto che valeva
per tutte le caratteristiche positive: la garanzia dura tre anni, hanno
risparmiato elettricità e tempo… alla fine, si sono resi conto che il
prodotto er a assolutamente conveniente”.Come vedi, avere reale valore aggiunto è la vera carta vincente, e
riuscire a farlo percepire in maniera corretta. Se questo manca, non ci
sarà risposta efficace che funzioni.
Qual è un’altra comunissima obiezione? DEVOPENSARCI.
Rispondere con un banale: “Va bene, la richiamo tra una settimana
per sapere cosa ha deciso” significa perdere almeno un 50% delle
vendite.
Quando un cliente ci dice che deve pensarci su, di fatto non deve
pensarci su: c’è qualche altra cosa che non lo convince. Nel 90% dei
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 83/106
82
casi si tratta di una falsa obiezione. Quella vera, possiamo e dobbiamo
scoprirla solo rispondendo con un affermazione con conosciamo,
sempre: “La capisco. La capisco signor Bianchi, cambiare fornitore è
sempre una scelta che comporta cambiamenti, quindi si prenda tutto
il tempo per pensarci”.
Apparentemente, sembra che abbiamo mollato la presa, perché
abbiamo allentato la tensione e lui non si sente con il fiato sul collo. Anessuno di noi piace che venga venduto qualcosa, ma tutti adoriamo
acquistare.
Quindi sarebbe bene continuare la frase sopra in questo modo: “… si
penda pure il tempo che serve, ma visto che sono qui mi dica se posso
esserle in qualche modo: magari se qualcosa che non le èestremamente chiaro posso darle delle informazioni che poi lei potrà
valutare con calma”. Se abbiamo colpito nel segno, è in questo
momento che usciranno le vere obiezioni. Ora il nostro interlocutore
replicherà timidamente, con una frase del tipo: “Sa cosa, forse mi
potrebbe chiarire…..” o “Devo pensarci perché….”.
Nel 50% dei casi in cui il cliente ci dice che ci deve pensare in realtà è
perché:
non ha i soldi
non può prendere decisioni da solo
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 84/106
83
vuole confrontarsi con altri fornitori
non ha veramente bisogno del tuo prodotto (perlomeno in
questo momento)
ha un amico nel settore
sa di potere trovare lo stesso prodotto a meno
non si fida di te o non avete ancora instaurato il giusto rapporto
non si fida della tua azienda
non gli piace il prodotto che offri
non gli piaci.
Scardinare la falsa obiezione “Devo pensarci su” aumenta del 50% le
probabilità di chiudere positivamente una trattativa perché se
sappiamo qual è la vera obiezione possiamo cercare di superarla. Se cifermiamo a una falsa obiezione sicuramente non potremo fare nulla!
La conclusione dell’affare passa attraverso un coinvolgimento positivo
del cliente.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 85/106
84
CAPITOLO 9 - I clienti non sono tutti uguali
Come sappiamo bene tutti, non esiste un cliente uguale all’altro, e
può anche cambiare l’approccio verso un for nitore acquisito da anni
per motivi di cambiata gestione o dinamiche familiari/gestionali
mutate nel tempo.
Ancora una volta, la PNL ci dà delle preziose indicazioni su come
interpretare la persona che abbiamo davanti. Gli esseri umani
percepiscono la realtà in modi leggermente diversi, e la interpretano
con i loro sensi, prediligendone uno o più di uno a seconda della loro
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 86/106
85
predisposizione. Gli strumenti della PNL consentono di cogliere queste
differenze e di adattare ad esse il tuo stile comunicativo.
Lascoperta e l’ “identificazione” inizia ascoltando, in modo da scoprire
se predilige la modalità visiva, auditiva o cinestesica.
Le persone prettamente Visive sono maggiormente sensibili alle
immagini, ai colori e alle forme.
Le persone prettamente Auditive apprezzano maggiormente le
parole, la musica e i dialoghi.
Le persone prettamente Cinestesiche prestano maggiore
attenzione al tatto e alle emozioni che associano ai ricordi e alle
circostanze che vivono.
Innanzitutto vediamo come comunica prevalentemente il visivo.
Tende a muoversi molto e a gesticolare in modo ampio (3D) come se
volesse raffigurarsi l’immagine delle cose che sta dicendo davanti a sé.
La gesticolazione è sempre alta e le mani quindi si muovono davanti al
torace o al viso.Parla velocemente e fa pochissime pause.
A volte, per la fretta, tende a chiamare gli oggetti con nomi generici.
Per esempio per chiedervi di passargli un piatto potrebbe dirvi: “Mi
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 87/106
86
passi il…coso?”
Essendo visivo, ama guardare e ammirare le cose per cui se entra nel
vostro negozio, il suo sguardo andrà subito verso le vetrine e gli
scaffali e sarà completamente rapito dalle cose che vede. Quando
parla e pensa ha spesso un accesso oculare verso l’alto, quando invece
ascolta una persona tende a guardarla dritto negli occhi.
Qual è l’approccio migliore con un cliente prevalentemente visivo?
Innanzitutto meglio “ricalcare” il suo modo di parlare per cui bisogna
parlare più in fretta e aumentare la gesticolazione per illustrare ciò
che si sta dicendo.Il cliente visivo ama guardare, gli oggetti sugli scaffali oppure i
cataloghi, dépliant o campioni fisici dei prodotti.
Meglio non disturbarlo quando guarda. Lasciamolo osservare. Sarà lui
a farci qualche domanda. Infatti i visivi non amano essere disturbati
quando guardano qualcosa.
Quando si parla con un Visivo è meglio utilizzare parole e frasi di
questo tipo:
Hai visto? Vedi?
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 88/106
87
È chiaro? Guarda chi si rivede!
Diamo un’occhiata al catalogo.
Questo prodotto è bello/meraviglioso/brillante.
Mettere nero su bianco.
Illustrare, illuminare, chiarire, immaginare.
Qual è l’approccio migliore co n un cliente prevalentemente
Auditivo?
Il cliente auditivo si muove meno di quello visivo, parla più lentamente
articolando bene le parole.
Quando pensa o guarda, si rivolge di lato (quindi non cercare a tutti i
costi un contatto oculare costante con lui, sei sentirà forzato) e
appena entra in un negozio cercherà qualcuno a cui chiedere
informazioni: in questo caso evita di rispondergli con un “Venga, èmolto meglio se guarda lei di persona”, sarà probabilmente più
efficace una spiegazione, come lui stesso ha chiesto.
Quando si parla con un Auditivo è meglio utilizzare parole e frasi di
questo tipo:
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 89/106
88
Mi senti? / Hai capito bene?
Mi sono detto… / Ho pensato…/ Mi dico….
Essere sulla stessa frequenza / sintonizzarsi.
Senti chi parla!
Ascolta bene quello che sto per dirti: …
A risentirci!
Qual è l’approccio migliore co n un cliente prevalentemente
Cinestesico?
Il cliente cinestesico tende a toccare parti del suo corpo (si accarezza
un braccio, si tocca il lobo dell’orecchio, …) o gioca con gli oggetti,
parla lentamente. Quando entra in un negozio solitamente tocca gli
oggetti.
Quando parla o pensa, guarda spesso in basso.
Ricorda che le parole hanno il grande potere di creare immagini nella
mente di chi ascolta
Quando si parla con un Cinestesico è meglio utilizzare parole e frasi di
questo tipo:
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 90/106
89
Emozionante / Toccante / Coinvolgente
Questa cosa spacca 7 “buca”…
Toccare con mano.
Ho la sensazione che… / A pelle direi che…
Dammi retta.
Il tuo ragionamento non fila.
E se non riesci a individuare il tipo di prevalenza del tuo cliente?
Cerca di essere vario, di usare parole che appartengono a tutte e tre le
categorie e studia le reazioni del tuo interlocutore.
Sul mio blog puoi trovare approfondimenti su altre modalità di
identificazione del cliente che hai davanti:
http://www.afcformazione.it/tecniche-di-comunicazione/la-
comunicazione-verbale-le-tipologie/
http://www.afcformazione.it/tecniche-di-comunicazione/la-
comunicazione-verbale-che-tipo-sei/
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 91/106
90
CAPITOLO 10 – Come creare una pagina per vendere
Penso che meriti un approfondimento il mondo dei social network,
che ci ha più o meno “fagocitato” da una decina d’anni a questa parte
e che, ci piaccia o no, ha influenzato e cambiato il mondo delcommercio e della vendita: chi si ferma è perduto.
Uno su tutti Facebook, il social network più usato al mondo, con
700.000 nuovi utenti al giorno, oltre 548.000.000 di utenti iscritti.
In Italia Facebook ha superato i 24.000.000 di utenti iscritti, che in
media ci passano 44 minuti al giorno.
Per chi ha un’attività commerciale è senza dubbio doveroso crear e
una pagina pubblico - come già saprai, sono disponibili sia profili
privati che pagine, con queste caratteristiche:
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 92/106
91
PROFILO PRIVATO PAGINA PUBBLICA CARATTERISTICHE
È per le persone fisiche, dove sipubblicano notifiche sulle attivitàpersonali, foto, stati d’animo enon deve essere utilizzato daun’azienda.
È visibile a tutti e non ha amici,ma “fan”, anche se il layout è lostesso di quello privato.
PERSONALIZZARE I PROFILIFondamentale mettere una foto,sia per attirare l’attenzione di chivisita la pagina, sia perché generacredibilità e percezione di curadella propria immagine. Evitarequindi immagini astratte, pocoidentificabili o loghi. Se si vuoleidentificare il profilo privato conun’attività o un progetto, non
dimenticare di inserire il link alsito web (se è troppo lungo,esistono sei siti di “linkshortening” come Bit.ly cheservono a accorciare gli URL).
Scegliere con cura il nome dellaPagina, che non deve essere lungoma breve, facile da ricordare eaccattivante. Fare attenzione aevitare i nomi generici, sonopenalizzati da Facebook. Se hai unmarchio, utilizza quel nome: inquesto modo, questo comparirànel nome della pagina e verrà
indicizzato da Google.
Al posto dell’immagine personale,mettere il logo dell’azienda,possibilmente un’immagine200x600 pixel.
Ora vediamo come creare passo a passo una pagina Facebook:
1) Dopo che hai creato la pagina del tuo profilo prIvato, vai a
questo link www.facebook.com/page per scegliere la categoria
della tua pagina e iniziare la creazione della tua pagina pubblica;
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 93/106
92
2) Aggiungi una fotografia alla Pagina e aggiusta l'immagine in
miniatura che comparirà in alto a sinistra. Passa col mouse sopra
l'angolo in alto a destra del box dell'immagine e seleziona
“Cambia immagine”
3) Aggiungi un breve testo che fornisca agli utenti qualche
informazione relativa alla tua organizzazione, al tuo personaggio
pubblico o alla tua azienda;
4) È inoltre possibile cliccare su “Modifica Pagina” (“Edit Page”) per
cambiare l'immagine e modificare le informazioni della Pagina
5) LA BACHECA: La Bacheca (o Wall) è il luogo in cui vengono
visualizzati i tuoi aggiornamenti e i tuoi post. È possibile
mostrare i post di tutti (selezion ando “Tutti i post”),
visualizzando prima i post più interessanti, oppure i post
pubblicati solo dalla tua Pagina che appariranno in ordine
cronologico inverso (dal più al meno recente).
Questo è lo spazio dove compaiono tutti i post degli
amministratori e dei fan.
Clicca su“Modifica Pagina” e passa alla sezione “Gestisci
autorizzazioni”per decidere chi possa postare sulla bacheca
della tua Pagina e per regolare i filtri di moderazione.
Se invece vuoimodificare la pagina …
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 94/106
93
1) Ilbottone “Mi piace” rappresenta il modo in cui gli utenti si
connettono alla tua pagina. Quando una persona clicca su “Mi
piace” il contenuto verrà immediatamente condiviso con i suoi
amici (per esempio “a Robin piace la tua Pagina”);
2) Questi sono i tuoi link di navigazione e le tue applicazioni. I link
già forniti da Facebook possono variare a seconda della categoria
a cui la Pagina appartiene.
Cliccare su “Modifica”per spostare e cancellare i link.
3) Questa è la striscia delle foto. Le foto più recenti in cui la tua
Pagina è stata taggata o che tu hai postato sulla tua bacheca
appariranno qui. Per nascondere una foto bisogna passarci sopra
con il mouse e cliccare la X che apparirà nell'angolo in alto a
destra.
4) Usa il box di aggiornamento di stato per pubblicare
aggiornamenti, sondaggi, foto, link o video. Digita il testo nella
casella e clicca su “Condividi” (“Share”). Il contenuto verrà
visualizzato sulla Bacheca e nel News Feed di tutte le persone a
cui piace la tua Pagina.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 95/106
94
Un ammonimento: il fatto che a Facebook siano iscritti milioni diitaliani, non ti deve spaventare né dare l’impressione che si tratta di
una banca dati infinita: per essere efficace devi SELEZIONARE:
1) Quanti risiedono nella tua zona (diciamo 40/60 km di raggio)
2) Quanti di questi potrebbero interessati ai prodotti che offri (per
età, gusti, ceto sociale, livello di istruzione, ecc.).
Ora, per intercettare i tuoi potenziali clienti che appartengono al
popolo di Facebook ti consiglio diaprire un profilo privato intestato a
te . Esso ti servirà per gestire le tue pagine fan - di cui diventerai
amministratore “in incognito” o dichiarato, se vorrai – e anche i tuoi
rapporti personali e professionali, le tue campagne Facebook ADS.
Tieni presente che chi cerca di intercettare il proprio target tramite il
profilo privato si limita da solo a 5000 connessioni…
Perchè il marketing su Facebook si riveli efficace deve sforzarsi
di andare nella direzione di intercettare la gente che ha espresso
gradimento o interesse per un determinato prodotto o argomento.
Facebook dà la possibilità a tutti di associare il proprio nome ad
argomenti ed interessi a volte troppo generici ed altre volte molto
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 96/106
95
molto molto specifici (click su“Mi piace”, iscrizioni a pagine,
connessioni a persone, registrazione in luoghi, etc.).
Lo strumento per intercettare tale interesse è FacebookAds - più
profili il target, meno spendi, più possibilità hai di intercettare gente
effettivamente interessata a ciò che fai.
Concludo con un consiglio efficace: cerca di inquadrare in unastrategia di marketing OFFLINE il tuo marketing sul web: non puoi
smettere di fare ad esempio pubblicità sui giornali (così insieme al sito
segnalerai la fan page): le fan page infatti permettono un approccio
più informale rispetto al sito, e di utilizzare uno strumento potente
che è la chat. Nel tempo, queste conversazioni potrebberotrasformarsi in richieste di informazioni sul tuo prodotto/servizio, e
trasformare quindi dei contatti quasi anonimi in clienti.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 97/106
96
CAPITOLO 11 - Come chiudere una trattativa
Torniamo a parlare di approccio alla vendita per concludere il
processo: una volta dissolte le obiezioni infatti, non rimane che
chiudere la trattativa in poco tempo e in modo snello.
Tutto ciò che abbiamo detto finora è finalizzato a QUESTO momento
della relazione commerciale!
Se hai aperto bene la trattativa, focalizzato le necessità del tuo cliente
e dissolto le sue obiezioni, la conclusione con l’acquisto dovrebbe
essere la naturale conclusione di stipula del contratto tra le parti.
In questa fase più che nelle altre è fondamentale fare attenzione ai
segnali che l’interlocutore ci manda attraverso il linguaggio non
verbale.
Anche il venditore più esperto e agguerrito trova le maggiori difficoltà
in questa fase, e le cause sono quasi sempre queste:
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 98/106
97
1) Qualcosa non è andato come doveva nelle fasi precedenti
2) Il cliente non necessita del prodotto proposto dal venditore
(questa condizione però sarebbe dovuta emergere tempo prima)
3) Il venditore è assalito dalla paura di chiudere! È frequente la
sensazione di essere troppo pressanti agli occhi del cliente
oppure stare in ansia immaginando un rifiuto.
È importante avere quel minimo di empatia sufficiente per capire se ilcliente preferisce prendere la decisione in autonomia o se invece ha
bisogno di una spinta.
Un metodo per “scrollarsi” di dosso negatività e insicurezza è
l’ancoraggio , che consente di recuperare uno stato psicofisico
piacevole e utile durante la chiusura attraverso stimoli specifici. Se
abbiamo parlato un po’ con il nostro interlocutore e abbiamo
percepito cosa gli piace, cerchiamo di metterlo in una condizione
piacevole… anche parlando di un posto che ha visitato e che gli è
piaciuto o di un particolare locale, o di un libro: qualcosa che gli evochi
ricordi e sensazioni positive. Ad esempio, se sappiamo che è
appassionato di cinema una battuta del genere: “Ora le farò un’offerta
che non potrà rifiutare come diceva Marlon Brando ne il Padrino” può
servire a strappargli un sorriso.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 99/106
98
Naturalmente, non esiste un preci so “momento di chiusura”, sta nel
venditore cogliere gli imput e portare il cliente verso la decisione
affermativa. Alcune domande-segnale potrebbero essere
“Quanto è il quantitativo minimo da ordinare?”
“Posso estendere la garanzia a tre anni anziché due? ”
“Le spese di spedizione sono comprese?"
Possiamo in ogni caso individuare tre tecniche:
1) Tecnica della scelta alternativa: il venditore è certo che il cliente
acquisterà, perché è sicuro dei segnali positivi che ha colto dal
cliente. Porrà quindi una domanda che implica un ordine, che
lasci spazio a due risposte alternative, ad esempio: “Quindi èorientato alla stampante tradizionale o al modello 3D in
promozione?”
2) Tecnica del “sì preventivo” anche in questo caso il venditore è
convinto che l’acquisto vada a buon fine e così fa seguire l’ordine
di acquisto come se fosse lo step finale, incluso nella trattiva divendita.
3) Tecnica del silenzio: questa tecnica prevede che il venditore lasci
l’iniziativa al cliente, dopo averlo stimolato a prendere decisioni
ponendolo di fronte a una domanda “secca” a proposito del
servizio trattato: a quel punto rimane in silenzio esprimendo il
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 100/106
99
massimo ascolto. Questa tecnica impedisce al venditore di
diventare prolisso
E fa sì che il cliente si responsabilizzi nella scelta di acquisto.
Qualsiasi delle tre tecniche si decida di adottare, è importante
mantenere lo stesso comportamento che si è avuto dall’inizio e
ricordare sempre che ogni vendita ha caratteristiche proprie,
influenzate da variabili sempre diverse e legate ai protagonisti dellatrattativa. La creatività, la capacità di adattarsi a ogni situazione, la
capacità di ascolto e la massima disponibilità sono sempre e
comunque le armi più potenti!
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 101/106
100
CAPITOLO 12 - Leadership nella vita e nella vendita
Tecniche di vendita legate alla nostra leadership personale: più
riusciremo a trasmettere la nostra leadership, più riusciremo a essere
leader di noi stessi e più questo sarà percepito dai nostri interlocutori.Il vero leader della vendita non è colui che vuole mostrarti quanto è
speciale, ma colui che fa sentire speciale te.
Se vogliamo quindi migliorare, dobbiamo inevitabilmente cambiare
qualcosa in ciò che facciamo e come lo facciamo.
Chi non ha il coraggio di allargare i propri orizzonti mentali si
ritroverà a fare le stesse cose per tutta la vita, sempre nello stesso
modo.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 102/106
101
Ognuno di noi è al presente la somma totale delle decisioni che
consciamente o inconsciamente ha preso. Se vogliamo migliorare la
persona che noi siamo dobbiamo modificare le scelte e LE AZIONI.
Questo significa però prendere dei rischi, che l’essere umano tende ad
evitare, rimanendo nella propria comfort zone , che ci protegge perché
facciamo sempre le stesse cose.
Siamo esseri abitudinari e purtroppo questo influenza anche il nostromodo di vendere. Ma non si può crescere senza uscire dalla propria
comfort zone.
E se vogliamo diventare leader dobbiamo stabilire il nostro processo
di crescita in modo cosciente, stabilire che tipo di persona e di
venditore vogliamo diventare, capire cosa dobbiamo fare e avere il
coraggio di fare le azioni che ci consentono di diventare quel tipo di
venditore.
Spesso il successo si nasconde dietro le cose che ci fanno paura,
oppure dietro alla pigrizia. Quante volte non abbiamo avuto il
coraggio di fare quella telefonata, di fermare quella persona, di
mandare quella mail… poi quando ci siamo riusciti ci siamo detti:
“Perché non l’ho fatto prima? Spesso le paure frenano il nostro
successo e la nostra felicità.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 103/106
102
LE PERSONE CORAGGIOSE NON SONO QUELLE CHE NON HANNO
PAURA MA QUELLE CHE LE LORO PAURE LE AFFRONTANO.
La paura è un sentimento umano, tutti noi la proviamo. Se vogliamo
cambiare e diventare leader di noi stessi e della vendita dobbiamo
cambiare atteggiamento mentale nei nostri confronti e nei confronti
dei nostri clienti.
La strada è fatta di step che sono uno la conseguenza dell’altro,proviamo a individuarli:
1) identificare il tipo di persona che si vuole diventare: su quali
caratteristiche vogliamo lavorare, dove vogliamo diventare più
bravi, i lati del nostro carattere che vogliamo potenziare. Anche
in questo caso vi invito a mettere per iscritto le caratteristiche
della persona che volete diventare;
2) visualizzarsi già cambiati. Una volta che avremo acquisito una
determinata abilità, una volta che avrò certe doti a livello di
sicurezza, autostima, sicurezza, ecc…
Se vogliamo diventare leader in tutti i campi, dobbiamo prendere in
mano il timone della nostra vita, avere il coraggio di scegliere il tipo di
persona che vogliamo diventare, capire cosa dobbiamo fare per
diventarlo.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 104/106
103
Spesso siamo noi il più grande limite mentale di noi stessi, intrappolati
come siamo nelle nostre mentalità chiuse e abitudini. La nostra mente
è il nostro più grande alleato, se abbiamo il coraggio di utilizzarla.
UN VERO LEADER DELLA VENDITA SA IL TIPO DI VENDITORE CHE
VUOLE DIVENTARE.
E tu? Prova a indicarle per iscritto.
HA UN PIANO DI AZIONE PER DIVENTARLO
HA IL CORAGGIO DI INTRAPRENDERE LE EZIONI NECESSARIE PER
DIVENTARLO.
Nel momento in cui abbiamo acquisito sicurezza in noi stessi, e
abbiamo capito che il nostro prodotto è veramente conveniente(sempre inteso dal punto di vista del nostro cliente), importante, offre
reale valore aggiunto, il fatto che possa contare sulla nostra
competenza per scegliere la strada più corretta e coerente … tutto
questo sarà percepito dai nostri clienti e questa sarà in assoluto l’arma
vincente da utilizzare nella vendita.Non esistono scorciatoie – solo professionalità, competenza,
perseveranza possono condurti al successo nella vendita. La regola
base è che un venditore non deve concentrarsi sui propri guadagni ma
sul fatto di potere aiutare a crescere i nostri clienti. Se facciamo
questo, le provvigioni saranno la logica conseguenza.
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 105/106
104
Concludo con una frase che utilizzo spesso nei miei seminari e che mi
ha sempre accompagnato anche nel mio stesso percorso di crescita:
Qualsiasi cosa vendiate:
siate memorabili
divertitevi
vendete!
Alessandro Ferrari Tel. 0532 204986
www.afcformazione.it
7/21/2019 Tecniche Di Vendita Vincenti
http://slidepdf.com/reader/full/tecniche-di-vendita-vincenti 106/106