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ANNO 53 | N°12 ANNO 54 | N°01 DICEMBRE 2012 | GENNAIO 2013 Partecipato incontro con il ministro Fornero Tecnologia e innovazione sulle piste da sci Associazione Speciale Neve Per Zanetti Srl quarant’anni in crescita Aziende Diario di viaggio: prima tappa L’attività di Confindustria Trento nel primo anno della nuova Giunta

Trentino Industriale | dicembre - gennaio 2013

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Il bimestrale di Confindustria Trento.

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ANNO 53 | N°12ANNO 54 | N°01

DICEMBRE 2012 | GENNAIO 2013

Partecipato incontro con il ministro Fornero

Tecnologia e innovazione sulle piste da sci

Associazione

Speciale Neve

Per Zanetti Srl quarant’anni in crescita

Aziende

Diario di viaggio:prima tappaL’attività di Confindustria Trento nel primo anno della nuova Giunta

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Confidimpresa Trentino s.c. è una Società Cooperativa

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consorzIo dI garanzIaL’operatività di Confidimpresa Trentino prevede il rilascio di garanzie a sostegno sia delle linee di credito a breve termine (fidi in conto corrente, linee auto liquidanti, ecc) sia a medio e lungo termine (mutui e leasing). Un’analisi congiunta con l’imprenditore delle sue esigenze finanziarie costituisce il fulcro intorno al quale strutturare l’in-tervento di Confidimpresa Trentino.

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mar

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TRENTINOINDUSTRIALE.COM | DIC-GEN 2012

editoriale

7 Diario di viaggio

copertina

8 Un Piano per l’industria trentina

9 Aggregazioni

10 Credito, fisco e finanza

11 Energia e ambiente

12 Giovani ed Education

14 Grandi imprese

15 Internazionalizzazione

16 Logistica e trasporti

17 Organizzazione, marketing e comunicazione

20 Relazioni industriali

21 Ricerca e innovazione

22 Territorio e sezioni merceologiche

23 Gruppo Giovani Imprenditori

25 Comitato Piccola Industria

26 Urbanistica e Infrastrutture

associazione

27 Assoservizi è anche Medica

28 Per formarsi anche “a distanza”

29 Un anno "industrioso"

31 “Giovani, facciamo ingranare il futuro”

38 Per il lavoro, contro la crisi

40 Il valore sociale di un’impresa

41 Ricerca eccellente senza confini

42 Credito e internazionalizzazione

economia

43 Rivoluzione ItaliaCamp

aziende

46 L’Atelier degli allestimenti

48 L’Aquila riparte dalle fondamenta

50 Dedagroup cresce, nasce DDway

54 Quarant’anni in crescita per Zanetti Srl

56 Cent’anni di energia

neve

59 Un bilancio sociale per gli impianti a fune

62 Tecnologia e innovazione sulle piste da sci

formazione

65 Cfp Veronesi, istituto vicino alle imprese

giovani

66 Europe Under Pressure

67 Incontro con La Finanziaria Trentina

edilizia

68 Dalbon Costruzioni vince il "Premio lavoro in Sicurezza"

internazionalizzazione

70 La culla della civiltà… imprenditoriale

71 In missione in Brasile

rubriche

8 copertina

29 associazione

43 economia

46 aziende

59 neve

65 formazione

66 giovani

68 edilizia

70 internazionalizzazione

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I prezzi indicati vanno maggiorati di I.v.a.

L’editore si riserva di valutare di volta in volta la compatibilità con la rivista dei messaggi pubblicati proposti.

Laura Canzian [email protected] 338 7789032 | F 0461 933551

Direttore ResponsabileAlessandro Santini

Comitato di RedazioneGiovanni ColettiCarlo OdorizziRoberto BusatoPaolo AnghebenPierangelo BaldoLorenzo GarbariAndrea MarsonetEduard MartinelliRoberto Pisetta

RedazioneSilvia BrunoPrimo Bee

Direzione, Redazione e AmministrazionePalazzo Stella, Via Degasperi, 7738123 TrentoT 0461 360000 | F 0461 933551Internet: www.trentinoindustriale.come-mail: [email protected]

Progetto graficoGraffiti2000.com

StampaSaturnia | Via Caneppele, 46 | Trento 0461 822636 - 822603

FotoArchivio fotografico Confindustria Trento, Panato, MoniQue Foto, KLR foto, Alessio Coser, Rensi, Hugo Muñoz

EditoreAssociazione degli Industrialidella Provincia di Trento

PubblicitàITIS Srl | Via Degasperi, 77 | Trento | T 0461 360000Laura Canzian | T 338 7789032 | F 0461 933551

Autorizzazione del Tribunale di TrentoN. 71 del 10 febbraio 1990

Le tesi espresse nelle rubriche e negli articoli firmati impegnano soltanto l’autore e non rispecchiano quindi necessariamente le opinioni della rivista.

Associato all’UnioneStampa Periodica Italiana

INFORMATIVAAi sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196, si informano i destinatari del periodico che i dati dei medesimi sono conservati - con la garanzia di massima sicurezza - nell’archivio informatico del Titolare del trattamento: Associazione degli Industriali della Provincia di Trento via Degasperi 77 - 38100 TRENTO. Tali dati saranno utilizzati esclusivamente per l’invio del periodico e di eventuali allegati.Ai sensi dell’art. 7 del citato D.Lgs., i destinatari hanno diritto di conoscere, aggiornare, rettificare, cancellare i dati, nonché di esercitare tutti i restanti diritti ivi previsti mediante comunicazione scritta al Titolare del trattamento.

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TRENTINOINDUSTRIALE.COM | DIC-GEN 2012

www.trentinoindustriale.comil nostro periodico è anche online compresi i numeri arretrati

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ANNO 53 | N°12ANNO 54 | N°01

DICEMBRE 2012 | GENNAIO 2013

Partecipato incontro con il ministro Fornero

Tecnologia e innovazione sulle piste da sci

Associazione

Speciale Neve

Per Zanetti Srl quarant’anni in crescita

Aziende

Diario di viaggio:prima tappaL’attività di Confindustria Trento nel primo anno della nuova Giunta

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TRENTINOINDUSTRIALE.COM | DIC-GEN 2012

edito

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Un anno fa la nuova Giunta che ho l’onore di presiedere presentava il suo pro-gramma di attività, un itinerario che avrebbe accompagnato la nostra azione per il primo anno di mandato. Un anno che si è rivelato particolarmente turbolento e sfidante per le nostre imprese, a causa di una crisi prolungata che le sta met-tendo a dura prova.Oggi, raggiunta la prima tappa del nostro viaggio, abbiamo deciso di aggiorna-re il nostro diario di viaggio. Non è ancora un bilancio, perché quelli si fanno a chiusura di un’esperienza, mentre noi siamo ancora in cammino.Per la nostra Associazione il 2012 è stato un anno ricco di progetti e di attività. I colleghi della Giunta esecutiva, supportati dal direttore Busato e dall’intera strut-tura operativa, hanno lavorato con impegno e costanza per conseguire i risultati del Piano operativo. E di questo li ringrazio sinceramente.Ora abbiamo voluto mettere nero su bianco le cose fatte, perché da imprendito-ri sappiamo che gli obiettivi sono importanti, ma i risultati lo sono ancora di più. Ne è uscito un resoconto dettagliato dei progetti e delle attività, che ritengo utile condividere con chi fa parte del nostro sistema di imprese, ma anche con chi ci osserva da fuori. Per questo motivo abbiamo deciso di pubblicarne una sintesi in questo numero di Trentino Industriale.Al di là dei progetti realizzati e dei risultati ottenuti, quello che mi preme trasmet-tere è il messaggio che sta alla base del nostro Piano operativo. Un messaggio indirizzato alle nostre imprese, ma anche ai lavoratori e alle loro famiglie: come Associazione imprenditoriale abbiamo deciso di non accettare la logica del declino inevitabile, nonostante la congiuntura terribile, ma di reagire con una progettualità sobria (nei costi) e allo stesso tempo incisiva.Archiviato il primo anno, siamo già con il cuore e con la mente sul prossimo. La crisi morde ancora, in alcuni settori anche più di prima, e molte aziende sono in apnea da troppo tempo. Un’apnea prolungata, con un “ossigeno” che ormai non arriva più nemmeno dalle banche. Una situazione di fronte alla quale le imprese non vogliono arrendersi, per difendere i posti di lavoro, la propria storia, il proprio orgoglio.Quello che stiamo vivendo è un periodo di grandi cambiamenti, in molti casi irreversibili. Sono finite le illusioni della finanza virtuale, responsabile della crisi. Ed è stato superato il modello che vedeva i paesi emergenti come succursali produttive di quelli avanzati. Ora dobbiamo riprendere coscienza della realtà e tornare ai fondamentali. Le nostre imprese stanno vivendo una fase di riposizionamento. L’Associazione sta aiutando gli imprenditori a interpretare il cambiamento e ad affrontare la trasformazione. Per questo stiamo mettendo in campo nuove risorse per essere ancora più efficaci su temi strategici come l’internazionalizzazione, l’innovazio-ne, le aggregazioni, il credito. Il viaggio è ancora lungo, ma sono sicuro che riserverà ancora molti traguar-di ricchi di soddisfazioni per noi, per le nostre imprese, ed anche per tutta la nostra Comunità.

Senza Industria non ci può essere futuro.

Paolo Mazzalai

Diario di viaggio

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TRENTINOINDUSTRIALE.COM | DIC-GEN 2012

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il 2012 si chiude un anno di intensa proget-tualità per la nostra Associazione. Come potete leggere in questo numero di Tren-tino Industriale la Giunta esecutiva si è data un metodo e alcuni obiettivi per sviluppare l’attività del primo anno del nuovo mandato.Il metodo è costituito da un documento – il “Pia-no operativo” – che rappresenta la bussola per l’attività della nostra organizzazione, con una precisa definizione di deleghe per materia tra i membri della Giunta, obiettivi e azioni da realiz-zare. Il tutto con il supporto della struttura ope-rativa di Confindustria Trento che, oltre a gestire l’attività ordinaria per i servizi, la rappresentanza e la partecipazione degli imprenditori alla vita associativa, supporta l’attività dei membri di Giunta.

Abbiamo quindi messo in piedi una “macchina” articolata, ma allo stesso tempo snella e rapida nei movimenti, grazie alla quale abbiamo conse-guito una serie di risultati positivi.Il progetto “Giovani Industriosi”, ad esempio, considerato centrale rispetto all’attività comples-siva dell’ultimo anno, ha registrato l’adesione e l’apprezzamento di numerosi giovani. Un dato positivo, questo, che è stato accompagnato anche dal plauso del ministro del Lavoro e delle Poli-tiche Sociali Elsa Fornero, nostro gradito ospite all’evento conclusivo del progetto lo scorso 19 no-

vembre a Trento, che ci ha invitato a divulgare il nostro modello su scala nazionale.Tra i molti progetti realizzati nel corso dell’anno mi preme ricordare anche quello per il passaggio completo delle nostre comunicazioni sul canale online. In un momento di grande incertezza e difficoltà per le nostre aziende, abbiamo cercato di essere loro ancora più vicini fornendo nuo-vi servizi con nuove modalità. Con questi nuovi strumentti oggi siamo in grado di raggiungere più velocemente e più efficacemente i nostri im-prenditori e i loro collaboratori. L’obiettivo co-mune è aumentare la competitività delle nostre imprese.Come precisa il Presidente Mazzalai nel suo edi-toriale, quello che raccontiamo in queste pagi-ne non è il raggiungimento di un traguardo, ma solo un passaggio intermedio. Infatti stiamo già predisponendo il piano ope-rativo 2013 e stiamo lavorando per potenziare i servizi per gli Associati. Anche su questo fronte negli ultimi mesi abbiamo raggiunto nuovi obiettivi. È il caso del potenzia-mento dell’area Internazionalizzazione; dell’ac-cordo con l’Università di Trento che da gennaio porterà nell’Area ricerca e innovazione un dele-gato del dipartimento di Ingegneria industriale per avviare progetti di ricerca e fare attività di trasferimento tecnologico con le nostre imprese; del presidio attivato sul fronte del credito per facilitare i rapporti delle imprese con le banche.È solo la prima tappa, come dicevo, del nostro percorso. Un percorso che anche nel 2013 sarà impegnativo, ma siamo pronti fin d’ora a mettere in campo tutte le nostre risorse per lavorare al fianco delle imprese.

Con

di ROBERTO BUSATO

Con il Piano operativo definito dalla Giunta esecutiva l’Associazione ha realizzato numerosi progetti e attività. Ora si lavora all’attività per il 2013.

Un Pianoper l’industria trentina

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Stiamo potenziando i servizi dell'Associazione per aiutare le nostre imprese.

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TRENTINOINDUSTRIALE.COM | DIC-GEN 2012

nascita del contratto di rete, voluto for-temente da Confindustria, l’Associazione ha deci-so di creare un apposito servizio per gli associati al fine di promuovere le aggregazioni tra imprese. Parliamo quindi di “reti d’impresa” in senso lato: oltre al contratto di rete, anche consorzi, Rti, fu-sioni e tutto quanto può essere funzionale agli obiettivi e alle strategie delle aziende.L’intento dell’Associazione, infatti, è aiutare le im-prese a crescere dimensionalmente, anche attra-verso semplici alleanze che non snaturino l’iden-tità dei singoli.Il 2012 è stato aperto con un partecipato semina-rio sul contratto di rete, per aggiornare le imprese

sulle novità normative, sulle agevolazioni fiscali nazionali e sui contributi previsti dalla legge pro-vinciale. In tale occasione è stato lanciato il progetto di co-stituzione di un tavolo permanente con il Notaria-to trentino, che si è concretizzato durante l’anno. Oggi, infatti, l’Associazione è in grado di offrire ai propri associati un servizio di consulenza gestito da un pool composto da funzionari dell’Associa-zione e da un gruppo di notai. L’accordo con il Consiglio notarile di Trento e Rovereto consente alle aziende di prenotare un primo incontro gra-tuito per analizzare il progetto di aggregazione tra imprese. In questo modo si fornisce agli impren-ditori una consulenza strategica qualificata anche nelle fasi embrionali dei singoli progetti.Nel corso dell’anno sono stati svolti – anche al di fuori del “tavolo” con il Notariato – una cin-quantina di incontri con gruppi di aziende che stanno valutando alleanze in varie forme. Alcune di esse hanno già dato vita ai primi contratti di rete “made in Trentino”.Sul fronte esterno sono stati avviati contatti e col-laborazioni con numerose associazioni territoriali del sistema Confindustria sul tema reti d’impresa, così come viene svolto un confronto permanente con i colleghi delle altre associazioni di categoria trentine.Alcuni importanti sviluppi si sono avuti all’inter-no di alcune sezioni merceologiche di Confindu-stria Trento, che hanno dato vita a consorzi o reti con l’obiettivo di incrementare la propria compe-titività. Le aziende che hanno aderito a reti d’im-presa segnalano infatti un miglioramento delle proprie performance, in termini di acquisizione di nuovi clienti e di aggiudicazione di un numero maggiore di appalti e commesse.

Con la

Responsabile di Giunta: Roberto Oss EmerReferenti interni: Paolo Angheben, Lorenzo Garbari e Alessandro Santini

Aggregazioni

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Roberto Oss Emer

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TRENTINOINDUSTRIALE.COM | DIC-GEN 2012

nel Corso

Responsabile di Giunta: Alessandro BenedettiReferenti interni: Pierangelo Baldo

Credito, fisco e finanza

copertina

Alessandro Benedetti

dell’anno che va concludendosi, Confindustria Trento ha fornito alle imprese nuovi servizi in materia fiscale, ha supportato le aziende in materia creditizia e ha offerto assistenza agli associati nel passaggio al nuo-vo sistema di incentivi provinciali selettivi. Già ad inizio anno si è organizzato un importante primo percorso for-mativo in materia di fisco e finan-za internazionale, in collaborazio-ne con Assoservizi, che ha visto la partecipazione di numerose impre-se per oltre 50 operatori del settore attivamente coinvolti in 12 incontri articolati su tre mesi, per altro cofi-nanziati tramite Fondimpresa. A seguire sono state attivate con-sulenze personalizzate in azienda sulle diverse problematiche tratta-te nel corso, con vivo interesse e apprezzamento da parte degli as-sociati.Sui problemi del credito, si è costi-tuito un Tavolo di raffronto Con-

findustria-Confidi ove sono state discusse e approfondite le pro-blematiche legate alla carenza di liquidità delle imprese e vagliate possibili azioni per aiutare il sistema imprenditoriale nell’attuale difficile momento congiunturale.È stato inoltre siglato un accordo con Coface Spa per assicurazione crediti, servizio rating on-line dei clienti e recupero crediti. L’Ac-cordo è stato perfezionato e sottoscritto dal presidente dell’Associa-zione Paolo Mazzalai il 21 marzo durante un incontro pubblico nell’ambito del quale sono stati illustrati alle aziende associate i contenuti dello stesso ed i possibili vantaggi per le imprese.In relazione all’introduzione dei nuovi incentivi provinciali, inter-loquendo con gli uffici provinciali, l’Associazione ha partecipato attivamente alla fase di predisposizione dei nuovi criteri di in-centivazione alle imprese relativi alla ricerca, alla nuova impren-ditorialità giovanile e femminile, al passaggio generazionale, agli investimenti fissi in impianti, macchinari, attrezzature e immobili, adottati nel corso del 2012.All’illustrazione del nuovo sistema degli incentivi provinciali è sta-to dedicato un convegno, inquadrato nell’ambito di un percorso di sensibilizzazione e formazione specifico che prevede ben cinque incontri tra settembre 2012 e gennaio 2013, svolti con la collabora-zione di Unicredit. Un seminario particolarmente apprezzato è sta-to dedicato al “Rapporto impresa-banca: come migliorare il rating”. Un’ulteriore iniziativa seminariale - realizzata in collaborazione con Leasing & Factoring Gruppo Montepaschi - è stata dedicata nel mese di giugno alle possibilità offerte nel campo del credito dall’utilizzo del factoring. Un incontro formativo specifico è stato inoltre dedicato agli strumenti deflativi del contenzioso (accerta-menti con adesione, conciliazione giudiziale, acquiescenza, mini-condono) che ha riscontrato un’ampia partecipazione di pubblico e particolare interesse e apprezzamento da parte delle imprese presenti.Ugualmente apprezzato il nuovo servizio di analisi pre-contenzio-sa sui rilievi mossi dall’Amministrazione finanziaria, così come la monografia in forma di Guida operativa predisposta per trattare il tema del ravvedimento operoso, quale strumento per sanare errori e inadempienze fiscali.

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TRENTINOINDUSTRIALE.COM | DIC-GEN 2012

riguarda il Progetto sulle energie rin-novabili “Fire” (Fotovoltaico Industriale Rinnovabile Energia) avviato a Rovereto, sono stati attivati contat-ti con l’Amministrazione comunale, anche tramite il supporto di Antonello Briosi. In ordine alla tematica dell’efficienza energetica nelle imprese e negli edifici sono stati avviati numerosi incontri con i soggetti isti-tuzionali ed è stato costituito un tavolo misto Pat, Con-findustria Trento – Ance e soggetti finanziari su inter-venti di efficienza energetica negli edifici pubblici. Confindustria Trento ha presentato un documento di osservazioni sul Piano Energetico Ambientale della Pat 2013-2020 e il 7 giugno ha avuto luogo a Palazzo Stella un incontro plenario su “Sistemi contrattuali e finan-ziari innovativi per la riqualificazione energetica nel settore edilizio". Per quanto attiene al Piano provincia-le di ristrutturazione degli edifici per recuperare effi-cienza energetica si è tenuta un’audizione in Commis-sione legislativa ed è stato presentato alla medesima un documento di osservazioni/emendamenti al testo della Legge Provinciale sull’Energia. Il 20 settembre presso la Metalsistem di Rovereto ha avuto luogo una riunione con le imprese associate del comune di Rove-reto e l’Amministrazione comunale sul Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (Paes).Si sono attivati contatti con vari soggetti istituzionali e finanziari ed è stato sviluppato un ampio confronto con i Presidenti di Commissione Bombarda e An-derle sulle relative norme inserite nel testo di Legge Provinciale sull’energia. Anche dopo il rinnovo delle cariche sociali in Assoenergia, ha potuto riprendere slancio il processo di convergenza – sul piano dei ser-vizi – tra Gruppo di acquisto dell’energia (Area Energia interna all’Associazione) e Consorzio Assoenergia.La collaborazione instaurata tra l’Associazione e Assoe-nergia (con la supervisione del Delegato Energia della Giunta) realizza una forte integrazione di competen-

ze che rende possibile sedersi allo stesso tavolo con i fornitori di energia in modo efficace ricavandone dei chiari vantaggi in termini di incisività dell’azione. L’obiettivo è quello di ampliare il ventaglio dei servizi di assistenza e consulenza energetica estendendoli ai partecipanti al Gruppo di acquisto e quindi anche ai consumatori di energia di taglia medio-piccola.Si sono avviati proficui contatti con Assoimprenditori Bolzano al fine di realizzare iniziative comuni sui temi dell’energia, in ambito formativo ma non solo. È stata realizzata l’installazione di un impianto fotovoltaico a Palazzo Stella, con messa a disposizione della parte progettuale. È stato fornito costantemente un suppor-to informativo e di approfondimento alle aziende su tutte le tematiche concernenti la tutela dell’ambiente, quali i rifiuti, le emissioni, gli scarichi, il rumore, Sistri, Via, Reach, Aia, Conai, Tia. Sono state richieste e otte-nute dal Servizio Valutazione Ambiente della Pat delle linee guida per la gestione degli impianti mobili di trattamento delle demolizioni. L’Associazione ha preso parte alla tappa trentina del-la manifestazione “Circoliamo” di sensibilizzazione e promozione del riutilizzo degli oli usati nel mese di maggio.È stata richiesta all’Agenzia Provinciale per la Prote-zione dell’Ambiente e ottenuta una disciplina per la gestione dei residui dell’attività estrattiva, illustrata alle aziende in un apposito Convegno organizzato presso il Museo del Porfido di Albiano nel mese di maggio; deliberazione che purtroppo è recentemente venuta meno a seguito dell’emanazione di disposizioni nazio-nali che hanno abrogato e sostituito tutte le norme lo-cali. In aprile è stato infine realizzato in collaborazio-ne con il Servizio Antincendi e Protezione Civile della Pat un partecipato seminario dedicato all’illustrazione alle aziende della normativa concernente le nuove di-sposizioni sulla prevenzione incendi.

Per quanto

Responsabile di Giunta: Maurizio FauriReferenti interni: Paolo Angheben, Pierangelo Baldo, Diego Geronazzo

Energia e ambiente

copertina

Maurizio Fauri

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TRENTINOINDUSTRIALE.COM | DIC-GEN 2012

Confindustria Trento promuove iniziative che intendono avvicinare le istituzioni scolastiche, formative e accademiche ed i giovani in generale al mondo del lavoro.Con tale scopo, ogni progetto ha sempre cercato di proporsi come il migliore e il più appropriato per innovazione e sostenibile realizzazione. Giovani Industriosi è il progetto 2012 che in tema di giovani e lavoro ha costituito un modello di sperimentazione complesso e articolato, i cui ri-sultati hanno superato gli obiettivi iniziali sia per il numero di adesioni registrate che per l’esito del-le innovative forme contrattuali e relative misure applicative adottate. L’azione sui Solidi Talenti ha promosso l’ingresso in azienda di giovani diplomati e laureati, accura-tamente selezionati, assunti con il nuovo contrat-to di apprendistato professionalizzante (110 all’ul-tima verifica), integrato da uno specifico modulo di flexsecurity appositamente progettato. Per un gruppo di essi è stato realizzato un percorso for-mativo sperimentale riservato al progetto (durata 40 ore), in partnership con Agenzia del Lavoro e Tsm, centrato sui temi organizzative e la strumen-tazione necessaria per inserirsi in azienda. La se-conda azione - Argentovivo – volta a promuovere la nuova imprenditorialità giovanile, ha curato l’informazione, l’orientamento e l’accompagna-mento di alcuni progetti imprenditoriali anche in collaborazione con le strutture preposte alla cre-azione e al supporto di nuova imprenditorialità già presenti sul territorio provinciale e non, non-ché la selezione e finanziamento di progetti scelti nell’ambito di concorsi dedicati. Nell’ambito della terza azione – Dire, fare, lavora-re - Confindustria Trento ha siglato un apposito accordo con le organizzazioni sindacali provincia-

li e con l’Agenzia del Lavoro per l’inserimento in azienda di studenti di età maggiore di 16 anni, per un periodo di lavoro durante l’estate 2012. Il dato, ancora parziale, registra il coinvolgimento di oltre cinquanta ragazzi. Un’attenta operazione di ascolto ha caratterizza-to la quarta azione – Parola ai giovani - che ha portato all’organizzazione di quattro focus group nei quali sono stati coinvolti i settanta soggetti che costituiscono i primi protagonisti del passag-gio al lavoro (i giovani, gli insegnanti, i genitori e i responsabili delle associazioni giovanili), per discutere i temi che oggi stanno alla base del pas-saggio alla vita professionale attiva delle giovani generazioni. Le opinioni e le valutazioni che sono emerse sul tema “giovani e lavoro” hanno fornito elementi anche per la predisposizione di quattro questio-nari destinatari alle categorie appena richiamate. Cinquecentocinquanta quelli somministrati, i cui esiti sono inclusi nella pubblicazione “Il lavoro come esercizio di relazione”, curata da Nadio Delai, che documenta l’intero percorso compiuto nell’anno trascorso. La presenza on-line del progetto è rappresentata dalla pagina Facebook e dalla pagina web del progetto (www.industriosi.it). Su Facebook si sono registrati 130 giovani, con un bacino di contatti raggiunti di oltre 50.000 utenti.Una accurata campagna di comunicazione ha reso note le iniziative descritte e ha fornito spazi di ulteriore approfondimento dei temi trattati.Con una serie di trasmissioni televisive, realizzate in collaborazione con la Rai di Trento, si sono ripercorsi i temi centrali delle azioni, attraverso le testimonianze dei giovani e dei vari altri soggetti coinvolti.

Da DeCenni

Responsabili di Giunta: Agostino Peroni, Rocco Cristofolini, Marcello Lunelli, Carlo OdorizziReferenti interni: Roberto Busato, Maria Cristina Poletto, Gianni Anichini, Eduard Martinelli

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Giovani ed Education

Rocco Cristofolini

Agostino Peroni

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secondo ciclo: 21 i progetti presentati, che hanno coinvolto 15 scuole di tutto il territorio provinciale, 32 aziende e circa 600 studenti.Per l’ambito dell’Alta Formazione Professionale, Confindustria Trento ha curato la partnership attiva per il corso post-diploma biennale “Tecni-co dei processi industriali automatizzati” attuato dall’Istituto Tecnico Tecnologico Marconi di Rove-reto, capofila della rete territoriale composta dai partner Itt Buonarroti di Trento e Cfp Veronesi di Rovereto e Confindustria stessa. All’edizione 2010-2012, anno accademico 2011-2012, hanno partecipa-to 15 allievi; 14 le aziende coinvolte nelle due fasi di praticantato realizzate nell’anno. Nel corso del primo semestre dell’anno accademi-co è stata realizzata l’esperienza pilota di successo

"Scuola-Impresa”, presso lo stabilimento Sandoz Industrial Products Spa di Rovereto. I 15 allievi del corso sono stati impegnati in un percorso full immersion di completa integrazione di studio e esperienza pratica, interamente svolti in azienda.Da poche settimane è stata avviata l’edizione 2012-2014 del corso, denominata "Tecnico superiore per l'automazione ed i sistemi meccatronici" alla qua-le prendono parte 18 allievi con diploma di perito, che hanno superato impegnative prove di selezio-ne. Il percorso si svilupperà in quattro semestri in alternanza aula-azienda (1200 le ore complessive di praticantato in programma).Numerose le testimonianze e gli interventi di orientamento realizzati presso l’Università di Trento (citiamo ad esempio l’intervento del pre-sidente Paolo Mazzalai all’Engineer's Day ed al Placement Day 2012 della Facoltà di Economia) e gli Istituti scolastici superiori.Esempio infine di costante attenzione e sguardo al futuro è la costituzione di un gruppo di lavoro di esperti aziendali, manager e imprenditori, che con riguardo al Polo della meccatronica di Rove-reto ha prodotto una analisi approfondita della attuale relazione tra i fabbisogni delle imprese industriali e la filiera dell’offerta formativa della scuola trentina. È programmata una nuova fase di approfondimento del segmento dell’offerta uni-versitaria, che si completerà nel 2013.

L’evento conclusivo si è svolto il 19 novembre all'Auditorium Santa Chiara di Trento, alla pre-senza del ministro del lavoro Elsa Fornero.L’impegno di Confindustria Trento non si è tutta-via esaurito con il progetto descritto. Di quest’an-no è la quinta edizione del progetto "Tu Sei", frutto di un protocollo di intesa siglato dalla Provincia e da Confindustria Trento con l’obiettivo di avvici-nare il mondo della scuola e quello dell’industria. Il 22 maggio 2012 sono stati premiati i migliori progetti di collaborazione tra scuola e industria 2011/2012 scelti da una commissione di esperti tra i partecipanti, appartenenti alle scuole di primo e

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Marcello Lunelli

Carlo Odorizzi

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“grandi imprese” è un raggruppa-mento trasversale ai settori merceologici, costituito per fornire alle aziende di maggiori dimensioni (per numero di dipendenti e fatturato) una sede di incontro e confronto su tematiche di interesse comune.In occasione dell’avvio del nuovo mandato di Giunta, lo scorso anno è stata organizzata una ri-unione del Gruppo per definire i temi prioritari per il 2011/2012. Sono emersi due filoni principali: il tema del cosiddetto “assenteismo” e il progetto del polo della meccatronica.Quello delle assenze sul lavoro è un tema che an-che in passato è stato ampiamente dibattuto da imprenditori, sindacati, mezzi di comunicazione. È tuttavia un tema ancora attuale, che ha una sua incidenza sulle performance dell’impresa e che, in alcuni casi aziendali o in alcuni territori, presenta caratteri più pronunciati.Per andare oltre al caso della singola azienda e per non ragionare per luoghi comuni, si è deciso quindi di realizzare un sondaggio presso le azien-de associate al fine di rilevare in maniera ogget-tiva l’incidenza del fenomeno e disporre di dati da utilizzare come spunto per il confronto con le altre parti interessate. Il progetto ha coinvolto an-che la Sezione metalmeccanica dell’Associazione.Un secondo progetto ha riguardato invece il costi-tuendo polo della meccatronica, su cui la Provin-cia autonoma di Trento sta investendo a Rovereto.Inizialmente è stato organizzato un incontro con l’Università di Trento, rappresentata dal proretto-re per il rapporti con le imprese prof. Alberto Mo-linari. Nell’occasione sono emersi, da parte delle imprese partecipanti, spunti, criticità e proposte per migliorare i rapporti tra ricerca e impresa, con un focus particolare sul tema della meccatronica.

Nei primi mesi dell’anno, in seguito all’incarico di coordinamento del progetto affidato dalla Pro-vincia a Rino Tarolli (presidente Dana Italia Spa), è stato costituito un gruppo di lavoro interno alla struttura di Confindustria Trento per seguire le fasi di definizione del progetto.Sono stati organizzati incontri con i principali referenti tra aziende, istituzioni, scuole, centri di ricerca e università con l’obiettivo di individuare una vision del polo e definire un progetto condi-viso. (as)

il gruPPo

Delegato di Giunta: Carlo SchiaviniReferenti interni: Roberto Busato, Alessandro Santini

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Grandi imprese

Carlo Schiavini

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a sottolineare l’importanza strategica che riveste il tema, nel corso dell’anno l’Associazione ha inserito una nuova risorsa esperta di interna-zionalizzazione per potenziare la consulenza e i servizi alle imprese. Nel 2012 inoltre, con il supporto di Trentino Ex-port, l’Associazione ha organizzato numerose mis-sioni all’estero per gruppi omogenei di aziende, promuovendo incontri personalizzati con opera-tori stranieri pre-selezionati in Brasile, Sud Africa, Ghana, Austria, Russia, India, Algeria, Libia, Polo-nia, Usa.Agli industriali trentini è stata fornita assistenza e consulenza per la partecipazione a missioni in-ternazionali, fiere, incontri, incoming e attività promozionali di sistema organizzate da Confin-dustria-Ice-Assolombarda e altre organizzazioni a valenza nazionale. Sono stati allestiti stand col-lettivi in fiere internazionali, quali la Biofach di Norimberga, la Feicon Batimat di San Paolo, la Summer Fancy Food di Washington Dc. Tramite Trentino Export sono stati organizzati incoming di potenziali buyers stranieri della Li-bia ed è stato attivato un progetto di commercia-lizzazione in Russia e Ucraina per un gruppo di aziende. In Brasile Trentino Export ha inaugurato una piattaforma logistica attualmente utilizzata da quattro aziende, ma destinata ad ampliare la propria gamma di servizi e di clientela nel 2013. Il consorzio per l’export di Palazzo Stella ha inol-tre siglato, nei mesi scorsi, due convenzioni: con Assiconsult per l’assicurazione dei crediti e con Atradius per l’assicurazione e il recupero dei cre-diti.Sul fronte provinciale l’Associazione ha partecipa-to alla “task force” costituita dalla Provincia di Trento per la realizzazione del decalogo di inizia-

tive di promozione dell’export elaborato dal Go-verno provinciale.Una parte importante dell’attività è stata dedicata alla formazione. In collaborazione con Unicredit e Banca Popolare di Vicenza è stato organizzato un percorso seminariale di sensibilizzazione e for-mazione all’export sviluppato su sei incontri, in programma tra settembre 2012 e febbraio 2013. In tale contesto si inseriscono i corsi di formazione sull’export organizzati da Assoservizi.L’attività internazionale dell’Associazione si è carat-terizzata anche per una riunione in trasferta del-la Giunta esecutiva, a Lubiana, nello stabilimento sloveno del gruppo Aquafil. A Mogliano Veneto, invece, insieme alle territoriali del Triveneto l’Asso-ciazione ha incontrato i Direttori di Confindustria Bulgaria, Romania, Serbia e Bosnia.

Responsabile di Giunta: Paolo MazzalaiReferenti interni: Pierangelo Baldo, Giovanna Arlanch (Trentino Export)

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Internazionalizzazione

Paolo Mazzalai

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conto della persistente situazione di difficoltà dell’autotrasporto, in collaborazione con il Presidente della Sezione, sono state attiva-te alcune iniziative per dare maggiore supporto alle aziende e fornire stimoli per momenti di aggregazione e di sviluppo di iniziative comuni. Per consolidare la rete e valutare eventuali si-nergie operative, l’Associazione ha preso parte a una serie di incontri con i presidenti dei Grup-pi Autotrasporto merci delle altre associazioni del Triveneto. In particolare, a Palazzo Stella ha avuto luogo un incontro collegiale con i diver-si presidenti del Triveneto quale momento di confronto e di analisi della situazione del set-tore autotrasporto; in maggio una delegazione ha partecipato, apportando anche un contributo particolarmente apprezzato, al convegno inter-regionale “Focus on transport, quale futuro per l’autotrasporto merci italiano?” organizzato dal-la Federazione dell’Industria del Friuli Venezia Giulia a Pordenone; in ottobre la Sezione ha par-tecipato all’annuale cerimonia commemorativa del Cristo della Strada, a Brentino Belluno, in provincia di Verona, organizzata dai colleghi di Confindustria Verona e alla quale hanno preso parte anche gli organi di controllo, varie autori-tà e Autobrennero; nel corso dell’anno si sono svolte infine alcune riunioni presso l’Associazio-ne di Verona, al fine di affrontare determinate problematiche di comune interesse territoriale in relazione all’autotrasporto e al trasporto in-termodale.Si è costituito un gruppo di lavoro pubblico-privato tra Autotrasportatori, Servizio Motorizza-zione della Provincia autonoma e Organi di con-trollo, per un confronto periodico su esigenze e problematiche del comparto. Un primo incontro,

organizzato presso gli Uffici del Servizio Moto-rizzazione della Pat, ha costituito occasione per un’analisi delle criticità del comparto. Altri tre momenti di confronto si sono svolti tra le dele-gazioni di rappresentanza dell’Autotrasporto in provincia: Confindustria, Associazione Artigiani e Fai-Unione. La prima, a febbraio, a Palazzo Stella; la seconda a marzo, presso la Fai Unione e Commercio; la terza, in agosto, presso l’Associa-zione Artigiani. Gli incontri hanno costituito un utile momento di raffronto sulle problematiche comuni e di impostazione di comuni azioni a sostegno del settore Autotrasporto merci conto terzi.

L’Associazione ha affrontato ripetutamente i pro-blemi legati ad esterovestizione e stabile orga-nizzazione all’estero, che hanno viste coinvolte numerose imprese associate, interessando l’Asso-ciazione nazionale di categoria Anita, fornendo direttamente approfondita consulenza fiscale e giuridica, intervenendo nel corso di un incon-tro con la direzione dell’Agenzia delle Entrate di Trento, infine partecipando ad un incontro pro-mosso presso l’Agenzia delle Entrate di Roma.

tenuto

Responsabile di Giunta: Gustavo RosaReferenti interni: Pierangelo Baldo

Logistica e trasporti

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Gustavo Rosa

Si è costituito un gruppo di lavoro pubblico-privato tra Autotrasportatori, Servizio Motorizzazione della Provincia autonoma e Organi di controllo.

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gli obiettivi della specifica delega di Giunta c’è quello di ammodernare i servizi per gli asso-ciati, potenziare la comunicazione verso gli asso-ciati e verso l’esterno e adottare nuove tecnologie in Associazione per fungere anche da laboratorio di sperimentazione ed essere punto di riferimento per le aziende.

ComunicazioneCon l’inizio di ottobre 2012 si è realizzato uno dei progetti principali dell’Associazione per l’inte-ro anno, destinato a cambiare i rapporti con gli associati. È infatti entrato a regime il progetto di “passaggio al digitale”, inteso come trasferimento completo delle comunicazioni con le aziende dal-la carta ai canali digitali.La novità principale è stata la creazione di uno strumento di comunicazione online chiamato “Notiziario flash”, inviato via email e disponibile nell’area riservata del sito web dell’Associazione.I vantaggi principali, oltre all’evidente risparmio dei costi di stampa e spedizione, sono la persona-lizzazione delle informazioni e la rapidità con cui raggiungono il destinatario.Mentre la spedizione postale era indirizzata a un unico referente aziendale, con il nuovo sistema è possibile iscrivere più utenti per singola azienda, ognuno dei quali può scegliere i canali tematici di proprio interesse.In questo modo è anche possibile inviare le co-municazioni in tempo reale, consentendo ai de-stinatari di disporre di informazioni aggiornate e tempestive.Nel servizio di “Notiziario flash” è stata integrata anche la rassegna stampa quotidiana, che copre i giornali locali e le principali testate nazionali.L’impegno sull’online ha poi comportato l’arric-

chimento del sito web con una serie di servizi aggiuntivi. La “mediateca”, ad esempio, ora ospita una serie di filmati, tra i quali i servizi dei tg, le trasmissioni realizzate dall’Associazione su speci-fici progetti, le registrazioni dei seminari riservati agli associati.Tra le novità c’è anche il “Diario associativo”, una sintesi mensile con il resoconto dell’attività de-gli organi associativi e della struttura, inviata ai membri del Consiglio direttivo come strumento di informazione.

Marketing e sviluppo associatiL’Area marketing ha il compito di tenere moni-torati i contatti dell’Associazione con le aziende associate e di svolgere attività di sviluppo associa-tivo inteso sia come promozione dell'immagine e del ruolo di Confindustia Trento sia come inse-rimento di nuovi Associati. Ma la fidelizzazione delle aziende associate e l’incremento del numero degli iscritti è un obiettivo trasversale a tutte le Aree dell’Associazione.A supporto dell’attività di marketing è stato realiz-zato un “kit” per gli imprenditori con materiale informativo sui servizi e sulle opportunità riserva-te ai membri del sistema Confindustria. In parti-colare è stata predisposta una “Carta dei servizi” per la presentazione degli ambiti di intervento dell’Associazione e delle società collegate. Inoltre è stata pubblicata sul sito internet una guida det-tagliata ai servizi forniti dalle singole Aree, come riferimento per le aziende che si vogliono rivolge-re ai funzionari di Palazzo Stella.È stato quindi svolto un programma di visite in azienda, svolte in primis dal Marketing, ma anche dai colleghi delle altre Aree per la consulenza sulle materie di rispettiva competenza.

tra

Responsabile di Giunta: Giovanni ColettiReferenti interni: Roberto Busato, Eduard Martinelli, Roberto Pisetta e Alessandro Santini

Organizzazione, marketing e comunicazione

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Giovanni Coletti

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temente controllato da personale specializzato. È stata inoltre conclusa la virtualizzazione delle po-stazioni operative (i pc ad uso del personale di Con-findustria Trento) con la possibilità di accedere al proprio pc e ai propri file in remoto con modalità di telelavoro.L’attività di aggiornamento informatico è prosegui-ta anche per il sistema di gestione del Crm, che viene continuamente personalizzato sulle esigenze dell’Associazione, con l’obiettivo di renderlo uno strumento sempre più efficace nella gestione dei rapporti con gli associati e per il monitoraggio dei servizi offerti.Al fine di uniformare e centralizzare i servizi di telefonia interni a Palazzo Stella è stato realizzato un sistema di comunicazione integrata su piatta-forma virtualizzata (in gergo tecnico Bics). Questa tecnologia consente di abbattere significativamente i costi di gestione dell’impiantistica e di integrare le comunicazioni nella piattaforma informatica del Crm. A Palazzo Stella è stata anche allestita una sala dedicata per le videoconferenze con modalità Voip, con strumentazioni multimediali di ultima genera-zione, come la videoconferenza di tipo telepresence.L’ammodernamento della dotazione tecnologica di Palazzo Stella è stato affiancato da un programma formativo rivolto al personale di Confindustria Trento e delle società collegate. (as)

Il monitoraggio degli iscritti viene svolto in manie-ra costante anche attraverso il sistema informati-co del Crm (customer relationship management), un’analisi sistematica dei rapporti tra le aziende e che consente la struttura dell’Associazione. Per mi-surare la soddisfazione degli associati sui servizi forniti e per raccogliere suggerimenti e nuovi spun-ti, è stata anche effettuata un’indagine di customer satisfaction.

Organizzazione internaLa delega riguarda nella pratica un insieme di ini-ziative di carattere organizzativo o tecnico per am-modernare gli strumenti a disposizione degli orga-ni associativi e per facilitare le comunicazioni con gli associati.L’insediamento della nuova Giunta esecutiva, lo scorso anno, ha visto una prima innovazione con l’introduzione di tablet per facilitare la circolazio-ne delle informazioni all’interno dell’organo e per facilitare la gestione dell’agenda e dei documenti condivisi.Un importante passaggio tecnologico è stato con-seguito anche con la virtualizzazione del sistema informativo dell’Associazione, che ha comportato un’esternalizzazione dei server attraverso un colle-gamento in fibra ottica. In questo modo il server aziendale è in un ambiente idoneo e viene costan-

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Operativo di Confindustria Trento in ambito Relazioni Industriali si è prefissato sfidan-ti obiettivi. In particolare: verificare la possibilità di un’iniziativa dell’Associazione idonea a facilitare il miglioramento della produttività e competitività delle imprese, quale condizione per la reale salva-guardia dell’occupazione; valorizzare il ruolo della contrattazione aziendale di 2° livello dove esistente, mantenendone le caratteristiche di non obbligatorie-tà ma tenendo conto delle sue oggettive potenzialità per l’attuazione in azienda di percorsi di efficienta-mento e performance che coinvolgano la forza la-voro. Questo anche attraverso un percorso di appro-fondimento interno che coinvolgesse un gruppo di aziende sensibili e storicamente coinvolte al negozia-to di 2° livello.Dai dati raccolti è emersa un’alta importanza per la tematica della produttività e della flessibilità, l’aper-tura delle aziende al collegamento tra maggior effi-cienza e produttività e impegno aziendale di stabilità occupazionale. Vi è l’esigenza che gli accordi azienda-li riescano a intervenire sugli obiettivi di produttività anche modificando in riduzione le situazioni pre-gresse di costo o taluni istituti normativi o contrat-tuali non più sostenibili, attuando quanto tracciato dall’Accordo Interconfederale del 28 giugno 2011 e garantendo esigibilità certa e totale dei contenuti.Per le piccole imprese è poi emersa forte la necessi-tà di poter accedere tramite il Sistema associativo a interventi di temporaneo supporto professionale per la gestione di progetti speciali.Dalle suddette analisi è poi seguita l’azione – già avviata – di costituzione di uno stabile tavolo di con-fronto tra la nostra Associazione e le Organizzazioni sindacali provinciali a livello confederale. Il tavolo così costituito dovrebbe permettere innanzitutto la condivisione e lo scambio di informazioni, dati e

statistiche non normalmente disponibili, permetten-do di avere una visione e un quadro privilegiato della situazione dell'economia industriale trentina. Tali elementi potrebbero essere quindi analizzati e approfonditi, e il tavolo potrebbe auspicabilmente diventare un incubatore delle soluzioni alle eventua-li criticità emerse che potrebbero permeare ai succes-sivi livelli delle Organizzazioni coinvolte e quindi sino in azienda.Naturalmente, se tale percorso virtuoso potesse va-lere quale tentativo di soluzione alle criticità, altret-tanto potrebbe agevolare la diffusione degli elementi positivi e di eccellenza del nostro territorio, che po-trebbero quindi raggiungere un numero di aziende sempre più ampio.All’interno di questo percorso diventa poi rilevan-te il recentissimo accordo – sottoscritto da Confin-dustria, Cisl, Uil e Ugl (e non dalla Cgil) - “Linee programmatiche per la crescita della produttività e della competitività in Italia”: in tale documento si valorizza il ruolo della contrattazione di secondo li-vello, cui vengono affidate le materie che incidono positivamente sulla crescita della produttività, quali gli istituti contrattuali che disciplinano la prestazio-ne lavorativa, gli orari e l'organizzazione del lavoro. Le Parti si sono inoltre impegnate a dare compiuta attuazione, entro tempi definiti, ai principi conve-nuti nell’accordo del 28 giugno del 2011, per assicura-re alle imprese un più ordinato sistema di regole e dare efficacia alle intese che si sottoscrivono. Il presidente del Consiglio ha commentato l’Accor-do dichiarando che il documento è condiviso dal Governo e rispondente alle attese formulate in occa-sione dell’avvio del confronto e che, quindi, possono considerarsi soddisfatte le ragioni che avevano giu-stificato lo stanziamento delle risorse per la detassa-zione.

il Piano

Responsabile di Giunta: Stefano OdorizziReferenti interni: Giovanni Anichini, Andrea Marsonet

Relazioni industriali

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Stefano Odorizzi

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della delega sull’innovazione è “potenziare i rapporti tra ricerca e impresa e fornire alle aziende servizi per migliorarne la competitività attraverso l’innovazione”.

Ricerca. Sui prodotti si cerca di interveni-re soprattutto attraverso service tecnologici e progetti di ricerca svolti in collaborazione con l’università e i centri di ricerca.L’Area ricerca e innovazione dell’Associazione – che coordina questa delega – lavora in partner-ship con l’Università di Trento, la Fondazione Bruno Kessler e la Fondazione Edmund Mach. Con i ricercatori e i manager del trasferimento tecnologico di questi istituti vengono svolte co-stanti visite in azienda, per seguire da vicino i progetti avviati o per stimolarne di nuovi.Nel corso dell’ultimo anno, oltre a monitorare i progetti aziendali già avviati, sono stati av-viati nuovi rapporti con 31 imprese associate e 10 realtà non trentine, interessate ad avviare attività di ricerca sul nostro territorio.Confindustria Trento ha poi svolto un impor-tante ruolo di “hub” verso il sistema locale del-la ricerca per il sistema Confindustria a livel-lo nazionale, organizzando diverse visite con associazioni territoriali del nord Italia. Con Confindustria Verona è stato sottoscritto uno specifico accordo di collaborazione.

Network. Anche quest’anno è proseguita l’at-tività di sviluppo dei contatti con il network della ricerca, con alcune puntate anche a li-vello internazionale, che sarà invece l’obiettivo del prossimo anno.Sono stati svolti incontri con altre associazioni territoriali ed enti specializzati nell’innovazio-

ne (ad esempio Treviso Tecnologia, H-Farm). Contatti sono stati avviati anche con alcuni istituti di ricerca nazionali (Veneto Nanotech) e internazionali (Fraunhofer Institute, Polimat di Lubiana).La proiezione internazionale ha comportato anche l’organizzazione – in collaborazione con Spinnvest e Fbk – di una missione di aziende Ict nella Silicon Valley. L’esperienza è stata po-sitiva, tanto che verrà replicata.

Efficienza. Assieme alla società di servizi di Confindustria Trento, Assoservizi Srl, e stata av-viata una collaborazione con Kaizen Institute Italy sull’innovazione di processo basata sulla metodologia “kaizen”.Sono state visitate diverse aziende interessate ad approfondire l’argomento e sono stati avvia-ti alcuni “cantieri”.

Green. L’Area ha progettato un percorso for-mativo sulle tecnologie “green”, a cui hanno aderito 5 aziende associate, che ha ricevuto un finanziamento di 120mila euro da Fondimpre-sa.

Meccatronica. Il team dell’Area ricerca e innovazione ha supportato il coordinatore del progetto di polo della meccatronica di Rove-reto, Rino Tarolli (presidente di Dana Italia), insieme a Trentino Sviluppo. È stata svolta un’operazione di ascolto degli interlocutori lo-cali ed è stata definita la vision e i contenuti di massima del progetto, presentati anche ad alcune aziende non trentine interessate ad in-sediarsi nel polo e a Milano presso l’Associazio-ne nazionale del ciclo e motociclo. (as)

l’obiettivo

Responsabile di Giunta: Giulio BonazziReferente interno: Alessandro Santini

Ricerca e innovazione

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Giulio Bonazzi

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degli ultimi dodici mesi è stato isti-tuito un Coordinamento dei presidenti di Sezione quale strumento per favorire il dialogo tra le di-verse merceologie e per stimolare la condivisione di problematiche, idee, progetti e valutazioni.Tale novità è risultata estremamente gradita ai di-retti interessati, che hanno manifestato piena sod-disfazione per l’importante opportunità offerta di riunirsi periodicamente in un contesto più ristret-to rispetto al Consiglio Direttivo e di facilitare il dialogo ed il trasferimento di informazioni con i vertici dell’Associazione.I Presidenti di Sezione hanno richiesto che il coor-dinamento venisse istituzionalizzato e convocato a scadenze periodiche, al fine di renderlo un orga-no consultivo per la Giunta Esecutiva, nonché uno strumento idoneo a rendere più efficace e diretto lo scambio tra la Presidenza e la base associativa.Nell’ambito della revisione dello Statuto Associa-tivo, è stato predisposto un apposito Regolamento nel quale sono stati definiti compiti, doveri e po-teri dei presidenti di Sezione.Il vicepresidente Marco Stenico ha seguito il

processo di rinnovo delle cariche, attivandosi in prima persona anche nelle fasi preparatorie, al fine di favorire l’individuazione dei candidati e di facilitare l’introduzione di alcune novità orga-

nizzative, quali ad esempio l’accorpamento della Sezione Spettacolo con la Sezione Industrie varie e della Sezione Estrattive con la Sezione Materiali da Costruzione.

In occasione della terza riunione del Coordina-mento dei presidenti di Sezione (30 maggio 2012), si è provveduto a convocare anche i Delegati com-prensoriali uscenti, per illustrare in modo analiti-co le novità contenute nello Statuto (completo dei Regolamenti collegati) approvato dall’Assemblea dei soci di data 11 maggio e per concordare l’orga-nizzazione nel corso dei mesi di giugno e luglio della tornata di riunioni territoriali per il rinnovo delle cariche associative.In tale contesto è stata decisa l’introduzione anche di un Coordinamento dei Delegati territoriali, con caratteristiche e finalità simili a quello dei presi-denti di Sezione.Tale Coordinamento è stato convocato per la pri-ma volta in data 2 ottobre, al fine di illustrare e discutere con i nuovi Delegati i compiti loro attribuiti e di individuare un segretario interno alla struttura per ciascuna area territoriale, con compiti di assistenza e supporto all’attività degli stessi Delegati.

nel Corso

Responsabile di Giunta: Marco StenicoReferenti interni: Roberto Busato, Paolo Angheben, Eduard Martinelli

Rappresentanza sul territorio e sezioni merceologiche

copertina

Marco Stenico

è stata decisa l’introduzione anche di un Coordinamento dei delegati Territoriali, con caratteristiche e finalità simili a quello dei presidenti di Sezione.

Uno strumento idoneo a rendere più efficace e diretto lo scambio tra la Presidenza e la base associativa.

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Giovani Imprenditori ha imposta-to l’attività su iniziative coerenti con le esigenze contingenti degli iscritti, decisamente mutate negli ultimi mesi rispetto agli anni precedenti.In particolare si è cercato di puntare su progetti concreti, connessi all’implementazione delle com-petenze gestionali degli Associati, alla diffusione della “cultura d’impresa” presso l’opinione pubbli-ca ed alla valorizzazione del ruolo dell’Associazio-ne.Si è inoltre cercato di garantire il completo autofi-nanziamento attraverso l’individuazione di spon-sor, l’autotassazione e, ove possibile, il ricorso a finanziamenti pubblici.Per quanto riguarda il tema del rapporto con le scuole e dell’orientamento al lavoro degli studenti, oltre ad iniziative ormai tradizionali quali le te-stimonianze in aula, l’Orientagiovani e il progetto “L’Impresa a Scuola” (adesso inseriti nel protocol-lo d’Intesa stipulato tra l’Associazione e la Pat), il Gruppo ha fornito il proprio supporto alla realiz-zazione del progetto “Giovani Industriosi”, parte-cipando attivamente ai gruppi di lavoro e impe-gnandosi per il successo di tutte le diverse azioni realizzate. Si segnala in particolare l’ingresso della vicePresidente GI Stefania Segata nel comitato di coordinamento del progetto “Tu Sei” e la collabo-razione con l’Area Innovazione nell’attività di sup-porto alla neoimprenditorialità giovanile (azione Argentovivo), concretizzatasi nell’organizzazione dell’evento “Start me up! Nuove imprese chiedono di nascere”. Tale incontro, tenutosi a Cortina lo scorso mese di marzo, patrocinato dalla presidenza nazionale GI e partecipato da oltre 500 Giovani Imprenditori di tutto il nord Italia, ha rappresen-tato un’importante vetrina per numerose start up trentine in cerca di finanziatori.

Continua inoltre la partecipazione ai lavori del Pia-no di Ambito e la collaborazione con le altre asso-ciazioni di categoria nello sviluppo di iniziative co-ordinate sul territorio a favore dei giovani trentini. Prendendo in considerazione i progetti dedica-ti agli Associati, sono stati pianificati alcuni in-terventi volti a stimolare la partecipazione attiva degli iscritti e a rinnovare le modalità comunica-tive, anche attraverso l’implementazione di nuovi strumenti (newsletter interna, sito internet, social network). Nel corso dell’anno, oltre alla consueta attività istituzionale, svolta sia a livello locale che nazionale (Consigli Centrali, Convegni di Capri e

di Santa Margherita Ligure), sono stati organizzati: un dibattito con l’assessore provinciale Alessan-dro Olivi; due convegni inerenti il marketing e le tecniche di valorizzazione del brand aziendale; tre eventi focalizzati sul mondo della finanza, re-alizzati in collaborazione con Banca di Trento e Bolzano e con La Finanziaria Trentina; un dibat-tito pubblico con l’economista di fama mondiale Oded Shenkar, inserito nell’edizione 2012 del Festi-val Città Impresa; un seminario di aggiornamento sulla normativa inerente liquidazioni, fallimenti e concordati preventivi; due visite aziendali presso gli stabilimenti Barilla (Modena) e Staedtler (No-rimberga).

il gruPPo

Responsabile di Giunta: Carlo OdorizziReferenti interni: Eduard Martinelli, Camilla Bernardi

Gruppo Giovani Imprenditori

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Puntare su progetti concreti, connessi alla diffusione della “cultura d’impresa” presso l’opinione pubblica.

Carlo Odorizzi

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Responsabile di Giunta: Alessandro BenedettiReferente interno: Eduard Martinelli

anno il Comitato Piccola Indu-stria ha dedicato molta attenzione a temi di in-teresse “trasversale”, dai problemi del credito alle iniziative a supporto dell’internazionalizzazione delle imprese, dall’innovazione all’aggregazione tra imprese finalizzata all’acquisizione di una maggiore competitività in un mercato che richie-de vitalità, cultura imprenditoriale e manageriale, capacità di innovare, nonché nuove formule or-ganizzative.Partendo da questi presupposti il Comitato ha attivato alcune iniziative finalizzate al sostegno dell’attività delle piccole imprese industriali: il protocollo d’intesa con il Notariato; l’accordo con il Gruppo Intesa San Paolo-Banca di Trento e Bol-zano; il progetto di formazione interna “Cultura d’Impresa”, realizzato in collaborazione con As-soservizi (9 corsi, 37 aziende coinvolte, 77 allievi, 88 ore/formazione); il convegno “Pmi: La sfida dell’internazionalizzazione”, realizzato in collabo-razione con il Centro Ricerche Fiat; il workshop sulla “Simulazione industriale” con collegata visi-ta allo stabilimento Lamborghini Auto di Mode-na ed ancora la visita aziendale allo stabilimento Durst di Lienz (Austria).È stato inoltre elaborato un progetto per lo svilup-

po di strumenti idonei per facilitare lo scambio di informazioni e l’individuazione di opportunità di business tra le Pmi. Nell’ambito di tale iniziativa sono state identificate due aree di intervento: una focalizzata sulla valorizzazione del “Brand” azien-dale, l’altra orientata invece all’implementazione di uno strumento informatico idoneo a far dialo-gare e collaborare le Pmi su tematiche di specifico interesse.In parallelo continua la stretta collaborazione con i Comitati PI di Bolzano e di Innsbruck. È stato definito un programma annuale comune con al-meno tre iniziative condivise, la più importante delle quali sarà un convegno denominato “Small Business Forum” che si terrà annualmente ed in modo alternato nelle tre aree, con un focus spe-cifico su tematiche di volta in volta concordate. L’edizione 2013, sarà organizzata a Trento e verterà sulle “opportunità e risorse messe a disposizione dell’Ue per le Pmi". Da ultimo si ricorda la recente partecipazione del presidente Alessandro Benedetti ad un dibattito pubblico con tutti i rappresentanti delle associa-zioni di categoria trentine, per discutere dell’im-portanza dell’innovazione tecnologica nel suppor-tare ed implementare l’operatività delle aziende.

nell’ultimo

Comitato Piccola Industria

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Alessandro Benedetti

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Giulio Misconel ha rappre-sentato in varie sedi e in plurimi incontri la posizione favorevole di Confindustria Trento in merito al raffor-zamento del sistema della viabilità verso il Veneto, con-tribuendo al dibattito riguardante la realizzazione della Valdastico Nord.Segue inoltre, in modo attento e da vicino, le problemati-che e il dibattito riguardanti i collegamenti viari del Basso Sarca, in particolare il collegamento Loppio - Busa, coin-volgendo gli imprenditori della zona circa le soluzioni di collegamento prospettate.In materia di infrastrutture informatiche il vicepresidente ha infine rappresentato alle autorità provinciali l'esigenza di una completa infrastrutturazione della banda larga su tutto il territorio provinciale, al fine di garantire alle im-prese del territorio uno strumento fondamentale di com-petitività. In materia urbanistica, con un'azione coordinata di Con-findustria Trento e di Ance Trento, si è intervenuti presso la Provincia chiedendo un ripensamento della cosiddetta Legge Gilmozzi in termini quanto meno di deroga, anche temporanea, alla disciplina sulle seconde case, consenten-do la vendita di unità abitative ad oggi già realizzate e rimaste invendute. Purtroppo l'azione associativa non ha, per ora, sortito l'effetto sperato. È stato tuttavia previsto, con la Lp 10/2012, che il cambio di destinazione d'uso dei volumi non residenziali esistenti alla data di entrata in vigore della legge nella nuova destinazione ad "alloggi per tempo libero e vacanze" non sia più disciplinato dai Prg, ma venga ammesso in modo automatico fino al limite massimo del 50% del volume.È stata inoltre esperita con successo un'azione associativa, attraverso Ance Trento, per ottenere un allungamento del periodo di validità delle concessioni edilizie, da tre a cin-que anni, nonché del tempo utile per dare inizio ai lavori, da un anno a due anni dal rilascio della concessione. L’esigenza di un allungamento della validità dei provve-

dimenti concessori viene avvertita in modo particolare da parte delle imprese titolari di concessioni per la realiz-zazione di nuovi investimenti immobiliari in una fase, quale quella attuale, nella quale il mercato immobiliare è in forte difficoltà.Stiamo inoltre portando avanti un’azione associativa, as-sieme all’Associazione Artigiani e all’Associazione Alberga-tori, volta a favorire interventi di riqualificazione turistico-alberghiera, attraverso il riconoscimento di un maggior bonus volumetrico per gli interventi di riqualificazione energetica e alla limitazione del vincolo di non fraziona-bilità a una quota del 75% del solo volume preesistente, consentendo il cambio di destinazione d’uso del volume rimanente, anche in deroga al Piano regolatore generale.Nell’ambito della delega, sono stati garantiti assistenza e supporto a tutte le iniziative della Sezione Impianti a Fune, ed è stato promosso in tutti i contesti il raggiungimento degli obiettivi identificati quali strategici dalle aziende.Sono state definite precise linee guida, presentate poi alla Pat, al fine di indirizzare le politiche provinciali verso una razionalizzazione della spesa ed una riduzione degli adempimenti burocratici. Numerosi sono stati gli incon-tri con l’assessore provinciale Tiziano Mellarini e i suoi dirigenti per tutelare gli interessi della categoria. Si sono così ottenuti importanti risultati: un accordo con il Ca-tasto provinciale per l’applicazione dell’Ici sugli impianti, l’avvio della modifica dei Regolamenti di attuazione delle leggi di settore (Lp 7/87 e LP 35/88), l’accordo con il Soc-corso Alpino volto a rendere più efficienti gli interventi mirati alla sicurezza degli sciatori, un’articolata proposta di modifica del Pguap (ora in fase di valutazione da parte della Pat).Inoltre, allo scopo di evidenziare il ruolo imprescindibile del settore nell’economia turistica della provincia, è stata avviata l’elaborazione di un “bilancio sociale”, basato sulla “misurazione” dell’andamento di ogni azienda (fatturato, personale, investimenti) e dell’indotto generato.

il viCePresiDente

Responsabile di Giunta: Giulio MisconelReferenti interni: Lorenzo Garbari, Eduard Martinelli

Urbanistica e Infrastrutture

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Giulio Misconel

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dal 1° gennaio 2013 diviene esecu-tiva la fusione tra Medica srl ed Assoservizi srl disposta dai consigli di amministrazione delle due società collegate a Confindustria Trento. Presi-dente della nuova realtà, che manterrà la denomi-nazione di Assoservizi, è Alberto Taddei, già alla guida della srl attiva nel campo della formazione e della consulenza alle aziende.

Presidente Taddei, perché si è deciso di costitui-re un’unica realtà?La fusione risponde a una precisa e manifesta vo-lontà: consolidare, e di lì moltiplicare, le risorse di entrambe le società. L’attività eccellente svolta fino ad oggi da Medica nel campo della medicina del lavoro completa e valorizza l’offerta di Assoservizi, da sempre particolarmente attenta all’assistenza nei settori della salute e della sicurezza sul lavoro.

Quale principio ha governato il processo di fu-sione?La razionalizzazione dell’esistente, nell’ottica di una maggiore efficienza dei servizi, di una più ele-vata produttività, soprattutto di un aggiornamen-to della proposta. Le imprese non hanno più sol-tanto bisogno di essere guidate nell’adempimento degli obblighi imposti dalla normativa: devono acquisire nuove competenze per crescere e rima-nere competitive.

Quali, alla luce dell’espansione della realtà e del rafforzamento dei servizi, le prospettive future di Assoservizi? Assoservizi ha intrapreso già da qualche tempo un percorso di espansione e di riqualificazione: penso ad esempio all’ingresso in Rete Formazione, accanto alle migliori società di servizi di un gruppo di territo-riali di Confindustria del Nord Est, e al lancio - poche settimana fa - di una piattaforma per la formazione a distanza. In vista del nuovo anno, una squadra di professionisti di talento è al lavoro nella progettazio-ne di un catalogo di attività davvero notevole.

Quale è, in questo senso, il ruolo di Confindustria Trento?Assoservizi si rivolge a una platea indistinta di enti e imprese, ma è fortemente connotata dall’apparte-nenza agli Industriali trentini: è – prima di ogni altra cosa – la società di servizi di Confindustria Trento, che in questo modo assicura agli associati la dispo-nibilità di attività formative e consulenze ad alto li-vello.

Cosa cambia, nel quotidiano, per gli interlocutori di Medica?Medica continuerà ad operare come divisione di As-soservizi con gli stessi medici e lo stesso staff, ma nuovi servizi e un approccio di lavoro integrato con l’area sicurezza di Assoservizi.

a far Data

In seguito alla fusione tra le due società, Assoservizi completa l’offerta in materia di salute e sicurezza sul lavoro con la medicina del lavoro e sviluppa nuove specializzazioni.

Assoservizi è anche Medica

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Per l’ottimo lavoro svolto fino ad oggi, Assoservizi

ringrazia i componenti del Consiglio di Amministra-

zione uscente: il presidente Rocco Cristofolini

(che sarà presente come consigliere in Assoservizi),

e l’amministratore delegato Claudio Azzetti.

Per informazioni:

Via Degasperi, 77 | 38123 Trento

T 0461 935050 | F 0461 390127

[email protected] | www.assoservizi.tn.it

Alberto Taddei

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l’apprendimento continuo, accre-scere le competenze dei collaboratori per mi-gliorare le performance aziendali e rispondere alle richieste di un mercato in continua evolu-zione, ottimizzando i tempi e razionalizzando le spese.Questi i benefici dell’e-learning, e queste le ra-gioni per cui Assoservizi ha chiesto l’assistenza di Edutech, impresa che studia e fornisce solu-zioni interattive e multimediali per la forma-zione e la didattica, per mettere a disposizione dei propri clienti e delle aziende associate a Confindustria Trento una nuova piattaforma, in cui all’eccellenza delle docenze in aula – che pure continuano ad essere garantite – si som-mano i vantaggi della formazione a distanza di ultima generazione. Vantaggi didattici, lega-ti alle potenzialità delle tecnologie impiegate nel processo di auto-apprendimento; vantaggi pratici, dovuti alla prestazione “a domicilio”; vantaggi economici (l’assistenza ai corsi ha un costo inferiore rispetto a quello delle attività tradizionali; allo stesso modo si abbattono in toto le spese relative allo spostamento dei di-pendenti).Chi desideri aderire alle proposte formative di-sponibili in modalità Fad (formazione a distan-za) non dovrà che comunicarlo allo staff di As-soservizi: riceverà le credenziali necessarie per accedere alla piattaforma e-learning e per poter seguire il corso prescelto, con un semplice click.Le attività offerte agli utenti al lancio della for-mazione a distanza riguardano tre ambiti di grande utilità: la sicurezza, caratterizzata in pri-mis dal percorso sulla formazione dei lavorato-ri prevista dal Dlgs 81/2008, oltre che da corsi inerenti la guida sicura, la guida economica e

la sicurezza informatica; la privacy, con corsi sul Testo Unico per la protezione dei dati per-sonali (il cosiddetto Testo Unico sulla privacy), e sull’introduzione alla responsabilità ammi-nistrativa dell’azienda Dlgs 231/01; il business, in cui si potranno fruire percorsi di rafforza-mento delle competenze, quali team building e teamworking, leadership, la comunicazione (scritta e verbale), la gestione dei collaboratori, del tempo e delle emozioni, la conduzione del negoziato, il colloquio di selezione, il feedback al collaboratore.

Ogni attività prevede che nel corso - e al termi-ne - della formazione, il discente possa intera-gire con l’animazione ed effettuare una verifica dell’apprendimento degli aspetti teorici trattati e della capacità di applicarli.La proposta formativa realizzata da Assoservizi tramite e-learning sarà progressivamente e con-tinuamente implementata: tutte le informazio-ni circa iscrizioni, catalogo corsi e promozioni sono disponibili al sito www.assoservizi.tn.it.

favorire

Grazie alla tecnologia sviluppata da Edutech, Assoservizi inaugura una nuova piattaforma per l’e-learning.

Per formarsi anche “a distanza”

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Una nuova piattaforma, in cui all’eccellenza delle docenze in aula – che pure continuano ad essere garantite – si sommano i vantaggi della formazione a distanza di ultima generazione.

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un evento conclusivo, l’occasione per socializzare un progetto che nella bontà degli ef-fetti trova le ragioni per un investimento senza soluzione di continuità.Organizzando l’appuntamento del 19 novembre all’Auditorium Santa Chiara di Trento – “Giova-ni, facciamo ingranare il futuro” - Confindustria Trento ha voluto fare sintesi di quanto realizza-to a seguito dell’annuncio, lo scorso anno, del presidente Paolo Mazzalai, che aveva deciso di dedicare proprio ai giovani i primi dodici mesi del suo mandato. Gli esiti del percorso promosso dagli industria-li trentini in collaborazione con l’Agenzia del Lavoro sono stati dunque illustrati di fronte a una vasta platea di autorità, rappresentanti delle istituzioni locali, imprenditori, associati e

studenti. Ospite d’onore e interlocutrice di ecce-zione, il ministro del lavoro Elsa Fornero, che ha raccolto e atteso gli spunti proposti dalla re-lazione del presidente, le sollecitazioni degli ap-prendisti ospitati sul palco e degli sms inoltrati dal pubblico, veicolati dal direttore dei quoti-diani Trentino e Alto Adige Alberto Faustini, moderatore dell’intero evento. Fornero, che ha riservato un vivo apprezzamen-to alla sperimentazione degli Industriali tren-tini, ha parlato di flessibilità e precariato, bac-chettando il ricorso indiscriminato alla prima, che ha diminuito la produttività e ha finito per gravare soprattutto sulle spalle dei giovani e del-le donne; ha difeso la riforma, in particolare lo strumento della mini-Aspi (il sussidio mensile per chi ha alle spalle un contratto di breve dura-ta); ha promosso un “patto tra generazioni” per certi versi affine ai contenuti del contratto di solidarietà espansivo sostenuto anche dalla Pro-

Più Che

All’Auditorium Santa Chiara l’incontro tra il ministro del lavoro e i protagonisti del progetto di Confindustria Trento "Giovani Industriosi" .

Un anno"industrioso"

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Giovani Industriosi sul palcoUn gruppo di Giovani Industriosi ha partecipato all’evento dal palco. Seduti

a pochi metri da Elsa Fornero, alcuni apprendisti e un rappresentante per

ciascuna delle azioni sulla neoimprenditorialità e sul lavoro estivo: Mattia

Barater, Chiara Beltrami, Marcello Benazzoli, Paolo Bolognese, Sara

Caliari, Federica Chemelli, Daniele Cortellazzi, Matteo De Zambotti,

Simone Filippi, Carlo Maria Franceschi, Gianni Giovannini, Michael

Longo, Alessandro Mariotti, Andrea Marisa, Davide Miori, Marica Palla-

oro, Sonia Pooli, Nicolas Santuari.

In sala gli altri "industriosi" coinvolti da Confindustria Trento nell’ambito della

quarta azione del progetto, già ospiti dei focus group e delle puntate Rai.

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vincia di Trento: una “staffetta”, spiega Fornero, tra il lavoratore anziano, che rinuncia a parte dell’orario di lavoro e del salario, e un giovane neoassunto, che ottiene in questo modo la pos-sibilità di accedere a un mestiere e di apprende-re da chi ha più esperienza. Ancora, il ministro ha caldeggiato l’opportunità delle esperienze all’estero e dei tirocini (da ammettersi gratui-tamente soltanto fino a tre mesi), e ha plaudi-to all’iniziativa sul lavoro estivo, ricordando il servizio prestato, nel corso delle vacanze estive, studentessa alle scuole superiori, in qualità di assistente archivista presso il comune di Cirié. Infine la risposta alle prevedibili provocazioni sulla recente “gaffe”: “Con choosy – ha spiegato il ministro – non intendevo schizzinosi, ma esi-genti: i giovani devono capire che è importante che entrino al più presto nel mondo del lavoro”.A proposito del suo futuro, Fornero ha escluso un impegno nel prossimo governo, certa di vo-lere tornare a dedicarsi a tempo pieno all’inse-gnamento universitario.

Il servizio fotografico

Il progettoIl progetto rappresenta un’importante sperimentazione sul mercato del lavo-

ro a favore delle giovani generazioni. Le quattro azioni in cui si declina (Solidi

Talenti, per l’inserimento dei giovani talenti in azienda; Argentovivo, per la

promozione della nuova imprenditorialità giovanile; Dire, Fare, Lavorare, per

il lavoro estivo in azienda; Parola ai Giovani, dedicato agli incontri, alle anali-

si e alle proposte per disegnare il futuro dei giovani), ha l’obiettivo di favorire

l’inserimento dei giovani nella vita lavorativa, dipendente o autonoma, e di

renderli interlocutori attivi nella costruzione del proprio profilo professionale.

Confindustria Trento ha voluto affidare ai giovani an-

che la documentazione fotografica dell’evento. Le

immagini che illustrano questo articolo, così come

le pagine successive dedicate alla relazione del pre-

sidente Mazzalai, sono state realizzate da Stefano

Cagol, docente dell'Itt Marconi di Rovereto e dagli

studenti Angela Pizzini e Federico Salvaterra.

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Paolo Mazzalai

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Autorità, Giovani presenti, Colleghi imprenditori, Signore e Signori, grazie di essere qui oggi numerosi a questo even-to organizzato da Confindustria Trento sul tema importante – direi anzi fondamentale – del lavoro dei giovani, oggi.Un anno fa la nostra Associazione lanciava il pro-getto principale del primo anno di mandato della Giunta Esecutiva che ho l’onore di presiedere. Non è stato difficile individuare il tema su cui concen-trare le nostre risorse: i giovani.I giovani sono da sempre al primo posto nei no-stri pensieri, di genitori e di imprenditori, e preoc-cupati anche dall’impennata della disoccupazione giovanile, non potevamo fare altro che dedicarci a loro. Questo non è, e non vuole essere, un convegno sul tema “giovani e lavoro” e nemmeno una le-zione accademica. Soltanto un momento di veri-fica di un percorso, che riteniamo originale, non

concluso, ma che è giunto ad una prima tappa importante.Voglio però iniziare questo mio intervento raccon-tando a voi giovani una breve storia. C’era una volta, negli anni Settanta del secolo scor-so, un ragazzo qualunque, figlio di famiglia mo-desta, come è stato per tanti dei presenti qui oggi, con padre meccanico e madre casalinga. Il ragazzo si iscrive all’Università e si laurea in ingegneria. Il giorno dopo la laurea inizia il primo rapporto di lavoro. Nemmeno un giorno di vacan-za, perché ha ricevuto un’offerta di lavoro durante gli studi. Poi il servizio militare, nel Genio. E quando riveste gli abiti civili può scegliere subito tra due opportu-nità di lavoro, che nel frattempo gli sono arrivate. Senza soluzione di continuità. E così avanti, come in un sogno.Oggi voi ragazzi penserete: “Se l’è inventata”. Op-pure qualcuno dirà: “È solo una bella favola”.

signor ministro,

La relazione del presidente di Confindustria Trento Paolo Mazzalai ha aperto l’evento del 19 novembre all’Auditorium Santa Chiara.

“Giovani, facciamoingranare il futuro”

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Paolo Mazzalai

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Al momento dell’insediamento, con i miei colleghi di Giunta ci eravamo dati un obiettivo primario: cercare in 12 mesi di dare un contributo all’occu-pabilità dei giovani della nostra Provincia, anche sperimentando nuovi percorsi.E questo abbiamo fatto, con risultati che sono an-dati oltre le aspettative e che abbiamo deciso di condividere con il resto del Paese.Ed è per questo che abbiamo chiesto la presenza del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, professoressa Elsa Fornero, che ringrazio davvero per la disponibilità.La nostra Costituzione tratta il lavoro nel suo pri-mo articolo : “L’Italia è una Repubblica democrati-ca, fondata sul lavoro”. Ma facciamo abbastanza per onorare la nostra Co-stituzione? Ecco la domanda che ci siamo posti. Ed ecco la nostra risposta. Abbiamo cercato di dare opportunità di lavoro ai giovani, in maniera non precaria, all’interno del nostro sistema produttivo, con gli strumenti di cui disponevamo, ma utilizzati con formule innovati-ve che ci hanno portato a individuare e sperimen-tare un nuovo modello.Come avete sentito nel filmato introduttivo, abbia-mo messo in campo quattro azioni, perché quattro sono i target che volevamo raggiungere: i giovani che entrano nel mondo del lavoro, i giovani che vogliono diventare imprenditori (o che perlomeno ci vogliono provare), gli studenti che vogliono la-vorare nel periodo estivo e infine tutti quelli che stanno attorno al mondo giovanile – le famiglie, gli insegnanti, le associazioni.Signor Ministro, più di un anno fa noi di Confin-dustria Trento ci siamo seduti attorno a un tavolo e abbiamo ragionato su quale potesse essere lo stru-mento contrattuale migliore da offrire ai giovani.

Ma vi assicuro che è una storia vera.Quel ragazzo ero io.I ragazzi di allora, che oggi sono in questa sala, ormai persone mature inserite nella società e con responsabilità a vari livelli, vogliono continuare a sognare e a far sognare.La mia generazione ha conosciuto la potenza ispi-ratrice di un sogno, quel senso di inquietudine in-teriore, quel bisogno di tensione verso un qualcosa di nuovo e di migliore.Ora dobbiamo dare la possibilità anche ai giova-ni di oggi di coltivare i propri sogni e tradurli in realtà.Questo significa orientare i giovani a capire quali sono le proprie ambizioni, i propri talenti. Signi-fica orientarli nella scelta della scuola più adatta alle loro potenzialità, garantire loro forme di inse-gnamento al passo con i tempi, che li avvicinino prima possibile al mondo del lavoro. Significa offrire contratti che diano loro la possibi-lità di crescere professionalmente, anche accettan-do di dover cambiare lavoro più volte nel corso della vita, ma con la serenità di potersi costruire un futuro, di comprarsi una casa, di avere una fa-miglia.Significa soprattutto rendere possibile che la storia di allora non sia più solo una bella favola d’altri tempi, ma che possa tornare ad essere alla portata di ogni ragazza o ragazzo.È da questo sogno che nasce la giornata di oggi.E ai giovani di oggi, cittadini di domani, noi dicia-mo: “Giovani, facciamo ingranare il futuro”.Permettetemi di tornare per un attimo a un anno fa, per poi rituffarci immediatamente nel presente. Nel giugno del 2011 venivo eletto Presidente di Confindustria Trento, una realtà che rappresenta un asset variegato di imprese per settore, dimen-sione, provenienza.

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Elsa Fornero

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In questo modo abbiamo sgravato le aziende, che hanno altro a cui pensare, soprattutto in un mo-mento come quello attuale.Una seconda azione che mi sta molto a cuore è quella relativa al lavoro estivo. L’idea era di consentire agli studenti di guadagna-re qualche soldo durante le vacanze estive. Una volta era una consuetudine, oggi è diventato dif-ficile anche per i più volenterosi, complice un ir-rigidimento delle norme e un benessere diffuso che negli ultimi decenni ha reso quasi obsoleta questa pratica. Volevamo inoltre che questa opportunità fosse ab-binata alla possibilità di fare esperienza di lavori manuali. Un’esperienza che riteniamo sia alta-mente formativa, a prescindere dagli studi e dalle aspirazioni di ciascuno.Ci fa piacere che oggi diversi enti pubblici trentini abbiano seguito questo percorso, lanciando inizia-tive analoghe sul territorio.E ancora più piacere ci fa la notizia che le iscri-zioni agli istituti tecnici hanno superato quelle ai licei.Come classe imprenditoriale, poi, non potevamo dimenticare chi vuole provare a fare il nostro me-stiere. Una strada che sta diventando sempre più in salita, nel nostro Paese, a causa di una cultura

Abbiamo individuato il contratto di apprendistato professionalizzante, applicato alla fascia alta dei giovani diplomati e laureati. Potrà immaginare la nostra soddisfazione quando abbiamo constatato che anche la riforma del mercato del lavoro che porta la Sua firma ha riservato un ruolo centrale a questo strumento.Non abbiamo voluto limitarci a promuovere que-sta tipologia contrattuale tra le aziende e i giovani. Abbiamo voluto andare oltre, mettendoci “del no-stro”. Ci siamo ispirati ai modelli di welfare nor-deuropei e abbiamo affiancato al contratto una misura di accompagnamento nel caso in cui il rapporto di lavoro non prosegua dopo il periodo di apprendistato. È una garanzia in più per i gio-vani, che non vengono lasciati soli ma accompa-gnati verso un nuovo impiego. Quindi, flessibilità per le aziende e sicurezza per i lavoratori.Tutto questo è stato reso possibile dalla presenza sul territorio di un’Agenzia del Lavoro competente ed efficiente, che ringrazio nella figura del Presi-dente, professor Colasanto, per la collaborazione fornita nell’arco di tutto il nostro progetto.In aggiunta a questo, la nostra Associazione si è fatta carico di organizzare i moduli formativi ob-bligatori previsti per il periodo di apprendistato.

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compresi i rischi da affrontare e le difficoltà da superare. Ora veniamo ai risultati, perché da uomini d’im-presa sappiamo che i buoni propositi non basta-no. E i risultati, come dicevo, sono andati oltre le aspettative.Dall’inizio di quest’anno 80 aziende hanno assun-to 110 giovani con contratti di apprendistato pro-fessionalizzante. È più di un quinto dei diplomati e laureati assunti dall’industria trentina quest’an-no. Non dimentichiamo che in Trentino siamo meno di mezzo milione di abitanti . Sono decine e decine i giovani che hanno par-tecipato ai focus group, che si sono rivolti a noi con progetti d’impresa, che hanno partecipato alla trasmissione televisiva creata per loro e che hanno fatto esperienza di lavoro estivo tramite il nostro progetto. A questo proposito ringrazio anche le Organiz-zazioni Sindacali, con le quali abbiamo condi-viso un progetto e sottoscritto un accordo che quest’estate ha consentito a molti giovani di lavo-rare nelle nostre aziende, anche con esperienza di lavori manuali.Ma non erano i numeri il nostro obiettivo. Era nostra intenzione tenere alta l’attenzione sul mondo giovanile, non limitandoci al “dire”, ma cercando di “fare” qualcosa di utile e concreto.

del rischio ancora troppo poco diffusa – nono-stante l’Italia sia la seconda potenza manifatturie-ra d’Europa – una burocrazia che scoraggia l’in-trapresa e una scarsa disponibilità di capitale di rischio.Ecco quindi perché abbiamo deciso di aprire le porte della nostra Associazione per assistere gratu-itamente i giovani con progetti d’impresa. Abbia-mo messo a loro disposizione i nostri professio-nisti, le nostre strutture e i nostri contatti. Alcune delle iniziative che stiamo seguendo sono davvero promettenti.Infine abbiamo voluto fare un’operazione che do-vrebbe stare alla base di ogni progetto per i giova-ni: li abbiamo ascoltati. Abbiamo organizzato dei focus group presso la nostra sede con i giovani e con i soggetti con cui entrano maggiormente in contatto: i genitori, i docenti, i responsabili delle associazioni giovanili.Con loro abbiamo avviato un dialogo franco e proficuo. Sono emerse riflessioni, idee e proposte di cui faremo tesoro. Le sentiremo poi dalle testi-monianze dirette dei protagonisti.Voglio anticipare però che i giovani che abbiamo incontrato in questi mesi hanno in buona par-te sfatato certi miti attribuiti al mondo giovanile. Sono giovani preparati, intraprendenti, consa-pevoli del contesto in cui si trovano ad operare,

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no indirizzate critiche che spesso assumono toni e forme inaccettabili per un Paese democratico e civile come il nostro. Per questo Le voglio anche esprimere solidarietà a nome mio e dell’Associazione che rappresento.Grazie ancora ai presenti, a quelli che ci vedono ed ascoltano in remoto. Grazie ai colleghi di Giunta e alla Struttura, e a tutte le Aziende che hanno reso possibile il pro-getto.Ho iniziato con una storia per voi giovani . Concludo con un pensiero ancora per voi. Abbiamo davanti anni difficili, ma gli esseri uma-ni, ed i giovani in particolare, sono fatti per la reazione, non per la rassegnazione. Vi auguro di saper mobilitare impegno e coraggio: è l'atteggiamento che può cambiare l'umore, la vita e perfino anche la Storia. A tutti, di cuore, un augurio di buon lavoro.

Vorremmo che il presidio che abbiamo sin qui attivato potesse rafforzarsi ed allar¬garsi a maglie sempre più larghe, contribuendo a risvegliare la voglia di costruire ancora opportunità e di sfidare in questo modo la crisi. Vorremmo anche proporci come laboratorio di sperimentazione di un modello da esportare in altre parti d’Italia. Lo promuoveremo senz’altro a cominciare dalle altre organizzazioni territoriali di Confindustria. Ma ci piacerebbe che diventasse una buona pratica anche al di fuori del nostro sistema di rappresentanza. Per questo contiamo molto sull’azione del Gover-no. Signor Ministro, Le offriamo fin d’ora la dispo-nibilità di Confindustria Trento a collaborare su questo tema.Vado a concludere.Negli ultimi mesi i rapporti tra Confindustria e Governo hanno visto periodi alterni di maggiore e minore vicinanza. Signor Ministro, non sempre abbiamo condiviso le Sue scelte. Ma credo che sia il Governo, sia il sistema in-dustriale, hanno sempre condiviso con determi-nazione l’intento di dare speranza, opportunità e futuro ai nostri giovani, all’Italia di domani. Non dimentichiamoci mai che se i nostri giovani non riusciranno a costruire il proprio futuro, non ci sarà futuro per nessuno.Su questo tema non c’è mai stato disaccordo.E mi permetta ancora di aggiungere, Signor Mini-stro, che la ringraziamo per la Sua disponibilità ad ascoltare noi, i nostri giovani, il nostro proget-to. È sicuramente una dimostrazione di attenzione e sensibilità politica e sociale. E lo è ancora di più in un periodo in cui Le vengo-

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HABITAT UFFICIO srl38121 Trento Via Dosso Dossi 4 T 0461 828900 F 0461 [email protected] www.habitat-ufficio.it

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HABITAT UFFICIO srl38121 Trento Via Dosso Dossi 4 T 0461 828900 F 0461 [email protected] www.habitat-ufficio.it

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realtà del suo settore con un fatturato 2011 di oltre 280 milioni di euro, Umana è presente in Trentino con le filiali di Trento, Riva del Garda e Rovereto. Partner di numerose imprese trentine appartenenti a diversi settori, Umana ricerca, se-leziona e inserisce personale in somministrazione (sia a tempo determinato che indeterminato-staff leasing), ed offre anche servizi di intermediazione, formazione e supporto alla ricollocazione (outpla-cement).“Pur in un momento economico complesso, ab-biamo notato che il numero di persone inserite da Umana nel 2012 presso le aziende trentine si è

mantenuto costante rispetto all’anno scorso” com-menta Maria Raffaella Caprioglio, presidente di Umana. “Siamo soddisfatti della fiducia che ci han-no accordato i nostri clienti, che hanno compreso l’importanza e la validità di quello che Umana vuo-le offrire: una dimensione di “buona flessibilità” nella gestione delle Risorse Umane, che permetta alle aziende di essere competitive in questo conte-sto socioeconomico”.L’entrata in vigore della riforma Fornero, questa estate, ha ulteriormente valorizzato il ruolo di Agenzie per il Lavoro come Umana, che assumono così un compito centrale all’interno del Mercato del Lavoro. È stato infatti tracciato un chiaro spar-tiacque tra il precariato e la “buona flessibilità” rap-presentata dalla somministrazione di lavoro, con il quale Umana può rispondere alle esigenze di per-sonale flessibile, nel rispetto delle normative e con modalità studiate su misura per ogni singola realtà. “Riteniamo inoltre che sia molto interessante l’op-portunità, offerta dalle ultime normative, di inse-rire giovani in apprendistato attraverso la sommi-nistrazione a tempo indeterminato (staff Llasing)” continua Caprioglio. “Un’impresa interessata ad as-sumere un apprendista, figura oggi particolarmente valorizzata, può quindi trovare in Umana un part-ner per flessibilizzare il contratto di apprendistato. Umana si occuperà inoltre della selezione della ri-sorsa più idonea, della realizzazione di un adegua-to piano formativo, del tutoraggio e della gestione degli aspetti contrattuali e burocratici. Consideria-mo infatti l’apprendistato un investimento sulla componente basilare delle imprese: la persona e la sua creatività. Per questo motivo, vogliamo mettere a disposizione delle aziende la nostra professiona-lità e l’esperienza che abbiamo maturato nei nostri quindici anni di attività”.

settima

Anche in Trentino, Umana assiste le aziende nella selezione e nell’inserimento del personale. Da novembre alla presidenza c’è Maria Raffaella Caprioglio.

associazione

Per il lavoro, contro la crisi

Maria Raffaella Caprioglio eletta presidente di UmanaL’Assemblea dei Soci di Umana Spa ha eletto Maria Raffaella Caprioglio

presidente della Società lo scorso novembre. Alla luce della forte crescita

dell’azienda e dei futuri ulteriori sviluppi, Luigi Brugnaro (rimasto alla guida

del Gruppo come presidente di Umana Holding), ha voluto così dare nuovo

impulso al percorso di crescita manageriale dell’azienda, una valorizzazione

interna per un nuovo, ulteriore passo in avanti.

Caprioglio è stata tra i protagonisti della crescita di Umana. Entrata a far

parte dell’azienda nel 1998, ne è stata la vicepresidente a partire dal 2007.

Sposata con due figli, ha alle spalle una lunga storia anche nell’associazio-

nismo industriale: è stata infatti la prima donna funzionario di Confindustria

Venezia, dove ha operato per 17 anni. Tra le altre cariche, è membro di

Giunta di Assolombarda e di Confindustria Venezia. Membro della Giunta

della Camera di Commercio di Venezia, ne presiede l’azienda speciale Vene-

zi@Opportunità.

Maria Raffaella Caprioglio

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che non abbia il coraggio di pre-sentarsi personalmente a consegnare a un’impresa il proprio curriculum ma delega un parente o un ami-co a farlo, non potrà mai aspirare ad essere assun-to: di certo non nella mia azienda»: per Giovanni Coletti, titolare della Tama Spa e vicepresidente di Confindustria Trento, è quanto mai importante - in-sieme alla preparazione e alle capacità professionali - che un giovane alla ricerca di un’occupazione non abbia timore di incontrare chi potrebbe diventare il suo datore di lavoro, perché è solo l’incontro diretto che dà a entrambe le parti la possibilità di conoscer-si e valutarsi.La conoscenza fra un imprenditore e un giovane in cerca di occupazione deve avvenire attraverso una stretta di mano e un colloquio personale – ha spie-gato Coletti – perché chi non se la sente di affrontare questa prima sfida probabilmente non è poi nem-meno in grado di far fronte alle situazioni critiche con le quali ci si deve confrontare quando si svolgo-no i propri compiti sul luogo di lavoro. L’affermazione è stata fatta in occasione della tavola rotonda che si è svolta durante il convegno “La stra-tegia 2020. La lotta contro la povertà e l’emarginazio-ne dei lavoratori”, promosso da Eza (Europäisches Zentrum für Arbeitnehmerfragen) e Unaie (Unione

Nazionale Associazioni Immigrazione e Emigrazio-ne) e organizzato dall’associazione Trentini nel mon-do a Comano Terme dal 19 al 21 ottobre.

“Economia della conoscenza: una ricetta contro la crisi?” era il titolo della tavola rotonda, moderata dal giornalista Alberto Folgheraiter, alla quale, oltre a Coletti, hanno dato il loro contributo anche Jean Paul Fabri (componente del Gabinetto del Primo ministro di Malta), Franco Pittau (del Centro Studi Idos) e Vittorino Rodaro (direttore dell’Ufficio Eure-gio a Bruxelles della Provincia autonoma di Trento). Nel suo intervento Coletti ha poi parlato dell’impre-sa come soggetto economico cui spetta però anche un ruolo sociale, che comporta l’assunzione di re-sponsabilità etiche. In proposito ha ricordato che la sua impresa, fondata nel 1985, da sempre coniuga l’eccellenza produttiva e una particolare sensibilità ambientale ad un fattivo impegno sociale, che si concretizza con aiuti e sovvenzioni ad associazio-ni del mondo sportivo dilettantistico, giovanile e dell’handicap.Oltre alla tavola rotonda, il programma del conve-gno prevedeva una serie di relazioni e di dibattiti, dai quali, in estrema sintesi, è emersa la convinzio-ne che l’attuale crisi si può fronteggiare rafforzando l’integrazione europea.

«un giovane

La testimonianza del vicepresidente di Confindustria Trento Giovanni Coletti al convegno organizzato a Comano Terme dall’associazione Trentini nel mondo.

Il valore sociale di un’impresa

associazione

L'Associazione al gran completo per salutare Gianni Anichini Per salutare il pensionamento di Gianni Anichini, già vicedi-

rettore di Confindustria Trento e responsabile dell'Area la-

voro e formazione, non sono voluti mancare gli ex colleghi

usciti dall'Associazione negli ultimi mesi.

Da destra: il direttore Roberto Busato insieme a Franco Menestrina, Lucia Piccinini, Gianni Anichini, Giuliana Branz, Fabio Ramus, Laura Canzian (tuttora consulente dell'Associazione) e Claudio Azzetti

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tra le aziende e l’uni-versità è fondamentale; se avviene in un contesto di collaborazione interregionale, assume una va-lenza anche maggiore”. Così il presidente di Confindustria Trento Paolo Mazzalai, intervenuto a Innsbruck in occasione dell’incontro “Ricerca eccellente senza confini”, al quale hanno preso parte i rappresentanti delle uni-versità e delle associazioni degli Imprenditori di Alto Adige, Trentino e Tirolo.“La sinergia tra territori può essere creata su diversi fronti – ha continuato Mazzalai -, come la forma-zione universitaria, l'innovazione, la politica indu-striale, il project financing per le grandi opere, per fare solo qualche esempio. Il nostro auspicio è che oggi si siano gettate le basi per una collaborazione duratura. In uno scenario critico come quello at-tuale, sarebbe un'ottima misura anticrisi". Con lui il presidente di Assoimprenditori Alto Adige Stefan Pan: "Dobbiamo creare nuovo entusiasmo, soprat-tutto tra i nostri giovani – ha spiegato -. Entusiasmo per l'Europa, per l'economia e le nostre imprese modello, per la tecnica ed il plurilinguismo”. A questo proposito la collaborazione tra imprendito-ri ed università a livello di Euregio è di importanza strategica: "Insieme – ha aggiunto Pan - formiamo

una squadra eccezionale e se riusciremo a unire le nostre eccellenze mettendole in rete, avremo tutti i presupposti per essere tra i migliori d'Europa”.All’incontro hanno preso parte anche il presidente dell’Associazione Industriali del Tirolo Reinhard Schretter, il rettore dell’Università di Innsbruck Tilmann Märk, quello della Libera Università di Bolzano Walter Lorenz e quello dell’Università de-gli Studi di Trento Davide Bassi, che ha spiegato come le università di Trento, Bolzano e Innsbruck abbiano avviato da tempo un programma di in-tensa collaborazione che copre settori sempre più crescenti della ricerca e dell'alta formazione. “In questo scenario – ha dichiarato -, l'avvio di un con-fronto con le associazioni di rappresentanza del mondo industriale rappresenta un ulteriore passo nella direzione - da tutti condivisa - di un utilizzo più razionale ed efficace delle risorse disponibili”. Suo l’auspicio di proposte concrete, che contribui-scano ad alleviare la grave crisi economica e crei-no reali opportunità di lavoro e di sviluppo per i giovani.Ha concluso la manifestazione Gerhard Kratky, ex direttore del fondo austriaco per la promozione scientifica Fwf, che ha parlato del tema dell’eccel-lenza e della cooperazione internazionale.

“la Collaborazione

All’incontro organizzato a Innsbruck lo scorso novembre l’intervento dei presidenti delle associazioni degli industriali dell’Euregio.

Ricerca eccellente senza confini

associazione

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di PIERANGELO BALdO, responsabile Area economica d'impresa di Confindustria Trento

In novembre due nuovi incontri organizzati nell’ambito dei cicli di approfondimento promossi da Confindustria Trento.

associazione

Credito e internazionalizzazione

Focus sul creditoNumerose imprese hanno preso parte al terzo incontro del ciclo di seminari che l’Associazione sta dedicando all’approfondimento sulle tematiche del credito e che ha avuto luogo il 7 novembre.Introdotto dal presidente del-la Piccola Industria Alessandro Benedetti, l’incontro è stato de-dicato all’illustrazione dei criteri adottati dagli istituti bancari na-zionali per analizzare e valutare il merito creditizio delle imprese.Un’interessante relazione intro-duttiva è stata svolta da Romano Artoni Deputy Regional Manager Territory Nord Est UniCredit, che ha inquadrato la tematica e illu-strato le logiche di valutazione adottate dalle banche per la ge-stione degli affidamenti, sottoli-neando la necessità di rafforzare un rapporto fiduciario tra ban-che e imprese trentine. Giorda-na Maria Marconcini, Respon-sabile Credit Hub Nord Est di UniCredit ha quindi approfon-dito il discorso sui modelli di rating, sulle ricadute di Basilea 2 nell’operatività creditizia delle banche, sul sistema di monito-raggio dei rischi e sull’analisi dei dati andamentali e sui parametri e informazioni che vengono ana-lizzate per valutare il rating delle imprese.

Focus sui processi di internazionalizzazione“Il credito documentario” è invece il titolo del terzo incontro sulle tematiche dell’internazionalizzazione, svoltosi il 20 novembre e de-dicato all’illustrazione di uno degli strumenti più complessi per il regolamento del prezzo nelle contrattazioni internazionali che da però le maggiori garanzie.Alfonso Santilli, responsabile della Direzione Estero della Banca Popolare di Vicenza, nonché presidente di Credimpex Italia, ha analizzato lo strumento focalizzandone la natura giuridica e par-tendo dall’evoluzione nel tempo delle norme e degli usi uniformi della Camera di Commercio Internazionale.Sottolineando le principali caratteristiche del credito documenta-rio - astrattezza, autonomia e formalismo/letteralità - è stata illu-strata l’operatività dell’obbligazione bancaria in relazione al credi-to irrevocabile e irrevocabile e confermato.Sono state quindi analizzate in dettaglio le fasi che caratterizzano l’utilizzo dello strumento: la notifica, l’esame del credito, i tempi di predisposizione dei documenti, la rispondenza del credito agli accordi contrattuali e la possibilità di apportare modifiche.Un articolato dibattito ha arricchito il confronto consentendo ulte-riori approfondimenti di dettaglio e sulle irregolarità più ricorrenti che si riscontrano nell’utilizzo dello strumento e che possono pro-vocare frizioni tra banca ed operatore.

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Alessandro Benedetti con Romano Artoni e Giordana Maria Marconcini

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Generali del Centro-Nord, organiz-zati dall’associazione ItaliaCamp il 1° dicembre scorso a Verona, hanno dimostrato che “invertire la tendenza” si può. Si deve. Occorre raddrizzare la curva discendente che sembra caratterizzare in maniera inesorabile il destino del nostro Paese, e quella di Verona è stata una tappa fondamentale nella costruzione e nel consolidamento di rela-zioni che coinvolgano imprese, territori, società civile, giovani e istituzioni, magari un model-lo, al quale ispirarsi per guardare al futuro con maggiore ottimismo e, perché no, rilanciare la crescita. I numeri parlano da soli: 1700 presenti; tredici eventi barcamp, dislocati in contempora-nea nelle aule dell’Università di Verona, per la quale ha fatto gli onori di casa il rettore Ales-sandro Mazzucco; coinvolgimento dei massimi livelli istituzionali e della società civile, tra cui il presidente del Consiglio Mario Monti; tredici

regioni del Centro-Nord Italia, con una nutrita pattuglia proveniente dal Trentino e dall’Alto Adige, rappresentata dal direttivo territoriale di ItaliaCamp.Attraverso il concorso “La tua idea per il Paese”, promosso sul portale http://wedo.italiacamp.it, sono stati raccolti per la kermesse veronese oltre settecento progetti di innovatori, aziende, ricer-catori e centri di ricerca di tutta Italia. Di que-sti progetti imprenditoriali e di policy, quaranta provenivano da Trento e Bolzano, ma solo le die-ci idee selezionate preliminarmente da un Comi-tato scientifico, composto da rappresentanti del mondo economico e civile trentino e altoatesino, sono state presentate davanti ad autorevoli sta-keholder nazionali e territoriali nella rispettiva aula barcamp di riferimento. Per il Trentino Alto Adige/ Südtirol hanno vinto due idee di busi-ness: “Dr. Drin”, progetto relativo a una maggiore

gli stati

di ROBERTO PAGLIALONGA, referente nazionale ItaliaCamp Trentino Alto Adige Sudtirol

Ecco come invertono la tendenza i protagonisti del progetto che coinvolge imprese, istituzioni, politica, accademici nazionali e internazionali, oltre a centinaia di giovani.

Rivoluzione ItaliaCamp

eco

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economia

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grandi investimenti in capitale umano, e anche ai giovani spetta di rimboccarsi le maniche, sen-za avvitarsi in lamentele improduttive. Il bar-camp veronese ha dimostrato che Trento e Bol-zano, se lavorano assieme, sanno “fare sistema”, valorizzando l’autonomia e le eccellenze che si producono sul territorio e cogliendo il potenzia-le di innovazione sociale. L’ex presidente della Commissione europea Jacques Delors parlava di “competizione che stimola, cooperazione che rinforza, solidarietà che unisce”. Ed è lo spirito che anima ItaliaCamp fin dalla sua fondazione. Nato nel 2008 nell’ateneo “confindustriale” Luiss Guido Carli di Roma, ItaliaCamp è un progetto associativo che oggi coinvolge imprese, istituzio-ni e sessanta poli accademici nazionali e interna-zionali, oltre a centinaia di giovani, che in questi anni si sono radunati in sette barcamp a Roma, Lecce, Milano, Napoli, Bruxelles, Catanzaro e, ap-punto, Verona, con un occhio aperto, per il futu-ro, al contesto internazionale. Per una rivoluzione dal basso, la sfida della colla-borazione e del dialogo va estesa il più possibile: per invertire la tendenza, per battere il declino e non rinchiudersi nel “Trentino piccolo e solo”, paventato da Bruno Kessler, occorrono fiducia e impegno collettivo. La “classe creativa” di cui parlava il sociologo statunitense Richard Florida all’inizio degli anni duemila c’è già. Le eccellenze locali sono molte: adesso abbiamo la necessità di imparare e condividere per guardare assieme al futuro. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il direttivo territoriale di ItaliaCamp Trentino Alto Adige/Südtirol e i suoi due coor-dinatori, rispettivamente Maria Liana Dinacci ([email protected]) e Gabriele Paglialonga ([email protected]).

interazione informatizzata tra paziente e medico attraverso cartelle cliniche digitalizzate (in questo settore Trento e Bolzano sono già all’avanguardia sul territorio nazionale); e “Allevamento ecolo-gico dei gamberi”, sviluppato attraverso sistemi ingegneristici di recupero delle acque e di rici-clo dell’energia (e pazienza se qualcuno ritiene che nelle zone dolomitiche non si mangi il pesce buono!). Nell’aula dedicata – supportata da Dolo-miti Energia e Pvb Group - erano presenti il Presi-dente della Pat Lorenzo Dellai, istituti di ricerca e imprese, come Tis-Innovation Park, Federazio-ne Trentina delle Cooperative, Confindustria Trento, Fondazione Bruno Kessler, Fondazione Ahref, Dolomiti Energia, Trentino Sviluppo, Fon-dazione per l'Innovazione e la ricerca scientifica, Mm Design, Metalsistem. Non poco per le due piccole grandi province di Trento e Bolzano, sele-zionate come “aree strategiche” da ItaliaCamp e dimostratesi tra le più attive all’evento veronese.Adesso viene il passo più grande, quello del futuro. L’obiettivo è l’innovazione sociale: spin-gere le persone a fare sistema, creando legami in grado di facilitare la realizzazione delle idee selezionate a Verona. In Trentino i tavoli Provin-cia-Giovani (Piano d’Ambito Economico, GiPro, Tavolo Associazioni Universitarie Trentine) e il programma Giovani Industriosi di Confindustria Trento sono un ottimo punto di partenza. Ma adesso la sfida è provare a spingersi anche più in là. I giovani stanno dimostrando che sono capaci di innovare, internazionalizzare e “invertire la tendenza”. Con un nuovo “patto intergenerazio-nale” è possibile. A noi il compito di coglierne le opportunità. Se – come ha detto il premier Monti a Verona – “i giovani sono vittime di quasi tutto ciò che non funziona nel Paese”, ora occorrono

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“aiutiamo

di ALESSANdRO dE BERTOLINI

L’avventura di 2emme, impresa all’avanguardia nella progettazione e nella realizzazione di allestimenti “ad alto coinvolgimento emozionale”.

L’Atelier degli allestimenti

aziende

i nostri partner a raccontare di loro realizzando ambienti fortemente distintivi e unici”, spiegano Marco Moser e Dennis Deavi, rispettivamente titolare e responsabile marke-ting della 2emme Allestimenti. L’azienda è localizzata in due punti chiave: lo stabilimento di Lavis, centro nevralgico dell’at-tività, che ospita le funzioni di progettazione, la produzione, la logistica e il confezionamen-to dei materiali, e uno spazio di rappresentanza a Rovereto, nell’Area 22. Il team è composto

da nove dipendenti fissi (pro-gettisti, interior designer, operai specializzati dedicati alla produ-zione e al presidio dei cantie-ri) più una serie di maestranze qualificate che vengono attivate all’occorrenza e due partner sta-bili di produzione (uno a Vero-na, uno a Strigno) per far fronte ai periodi di surplus. L’azienda nasce nel 1996 per ini-ziativa di Marco Moser, problem solver e referente privilegiato per le esigenze di natura stilisti-ca, progettuale ed esecutiva nel mondo dell’arredo e della stan-

distica. Nel 2001 assume l’attuale conformazione societaria, ade-rendo nel 2012 al sistema Con-findustria Trento. Il core business di 2emme con-siste nella progettazione e realiz-zazione di stand e allestimenti fieristici “ad alto coinvolgimen-to emozionale”. Commesse im-portanti – per brand leader nel mercato nazionale e internazio-nale – caratterizzate spesso da realizzazioni complesse sia a livello costruttivo sia in termini di finiture. “Mettiamo l’esposito-re nelle migliori condizioni per concentrarsi sulla sua attività di contact – spiegano Marco e Dennis – risolvendo con la do-vuta elasticità le incombenze di carattere tecnico, logistico e bu-rocratico legate alla presenza in fiera”. Insieme agli allestimenti, esistono altri due ambiti di rife-rimento nell’attività di 2emme: il primo è il contract, ovvero ar-redamento d’interni dedicato a negozi, temporary shop, showro-om, uffici e strutture ricettive; il secondo è l’home design, am-bientazioni residenziali frutto della combinazione di pezzi esclusivi scelti dalle grandi firme del design o prodotti su misura. “In questi due ambiti lavoriamo prevalentemente su referenza diretta”, spiega Deavi. “Non ap-

Marco Moser e Dennis Deavi

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procciamo il mercato in manie-ra aggressiva ma cerchiamo di mantenere la nostra identità, re-alizzando lavori particolarmente distintivi, curandoli nel minimo dettaglio”. La maggior parte del-la clientela è italiana, per conto della quale si effettuano anche frequenti interventi all’estero. La tipologia di lavoro legata ai calendari fieristici è caratteriz-zata da una forte stagionalità. “I picchi si registrano in primavera e in autunno – precisa Moser – mentre l’operatività connessa alle altre due divisioni (contract e home design) ha consentito all’impresa di destagionalizzare il nostro business”.Negli anni Novanta, 2emme si poneva sul mercato in un’otti-ca prevalentemente artigiana. “Siamo nati come una falegna-meria coadiuvata da un gruppo di installatori qualificati – conti-nua Moser – con professionalità

molto specialistiche. Poi, con il potenziamento del giro di affari e l’introduzione delle nuove di-visioni, le richieste si sono fatte via via più diversificate e struttu-rate, conducendo 2emme verso una logica operativa di matrice industriale.” Il percorso di riposizionamento dell’azienda, intrapreso nel 2011, è fondato sull’arricchimento delle competenze e delle pro-fessionalità dei componenti del team. Grazie a un patrimonio di saperi che spazia dalla strategia di comunicazione alla scelta di tecniche e materiali costruttivi, l’azienda è in grado di offri-re al cliente un servizio a 360 gradi nella gestione del brand. “Laddove già esista o si stia de-lineando una strategia di marca – riprende Dennis Deavi – noi affianchiamo il partner aiutan-dolo a esplicitarne i valori in tutti quei luoghi in cui questa

si presenta, ‘vive’, ‘abita’; penso agli stand fieristici, ai negozi, agli uffici, agli spazi per l’acco-glienza del cliente e più in gene-rale a tutti quei luoghi ove l’or-ganizzazione svolga attività di business e relazione”. Una for-mula, insomma, di continuità e coerenza nel modo di presentar-si. “Lavoriamo secondo il concet-to – continua Dennis – di ‘place of business’. Dedichiamo, cioè, pari attenzione a tutti i luoghi in cui il marchio esercita la pro-pria presenza. In questo senso ci piace pensare che il racconto non si interrompa mai. Ascoltia-mo e quindi progettiamo, realiz-ziamo e allestiamo gli spazi del committente garantendo una co-municazione univoca, coerente e fortemente distintiva. È il nostro innovativo concetto di ‘chiavi in mano’, con il quale affrontiamo fiduciosi le nuove sfide che ci propone il mercato”.

Salone del Mobile di Milano 2012

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contro il tempo, con livelli mas-simi di professionalità e di attenzione”. Marco Avi – direzione commerciale, marketing e acqui-sti di Ceis Trading srl – racconta così la recente esperienza a L’Aquila, in Abruzzo, che ha visto coinvolta l’azienda di famiglia nella fornitura di materiali edili prefabbricati per il basamento del nuovo auditorium della città. La struttura è stata donata dalla Provincia autono-ma di Trento alla comunità aquilana, colpita dal terremoto nel 2009. I lavori sono iniziati nella pri-mavera di quest’anno e si sono conclusi lo scorso ottobre. All’inaugurazione dell’auditorium, il 7 ot-tobre, era presente il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano assieme ai vertici delle istitu-zioni trentine e delle aziende nostrane coinvolte.

Un progetto ambizioso ed eccellente, se si conside-ra che l’auditorium è stato firmato Renzo Piano. Oltre sei milioni di euro l’impegno della Provincia autonoma di Trento per la realizzazione e il com-pletamento del complesso. La struttura polifunzio-nale sarà utilizzata per eventi musicali, conferenze e video-proiezioni. È dotata di una caffetteria e una libreria. “Abbiamo fornito – precisa Avi – i muri prefabbri-cati in doppia lastra in calcestruzzo dei basamenti di fondazione dei tre edifici che compongono il complesso dell’auditorio posto all’interno dei giar-dini del Castello. In tutto, circa 700 metri quadrati di materiale in doppia lastra. Un tipo di prodotto che forniamo da oltre 15 anni. Abbiamo ricevuto i disegni da parete dei progettisti e li abbiamo

“una Corsa

Ceis Trading Srl ha realizzato le fondamenta del nuovo auditorium. Ora sono allo studio nuove soluzioni tecnologiche.

L’Aquila riparte dalle fondamenta

aziende

Ceis al lavoro a L'Aquila

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stata una grande sfida per noi, sia in termini di tecnica, sia di velocità di esecuzione, di costi, di estetica, di prestigio”. Il lavoro di Ceis è stato tra i più delicati del progetto. “In sostanza – prosegue Avi – abbiamo realizzato un incastro al suolo, ot-tenuto con un sistema scatolare dal quale emerge, vincolato con degli elementi dissipativi, la strut-tura in legno costituente l’elemento architettoni-co di Renzo Piano. Tale sistema scatolare, fatto di platea-muri-solettone, garantisce alla costruzione fuori terra la base di rigidezza necessaria a tra-smettere al suolo gli sforzi delle azioni sollecitanti in modo uniforme, limitando le pericolose azioni differenziali”.Del resto, non è la prima volta che Ceis Trading srl lavora in condizione di emergenza. “Interveniamo spesso – dice Avi – sul territorio della Provincia di Trento e fuori provincia per la sistemazione di edifici o strade che hanno subito crolli improvvisi dovuti a franamenti o ad altre calamità. Siamo abituati a lavorare in situazioni di emergenza. I nostri prodotti prefabbricati in calcestruzzo ci consentono di agire tempestivamente con esiti ri-solutivi”. Per far fronte a calamità naturali che generano in poche ore centinaia di sfollati, Ceis sta lavorando a soluzioni nuove e tecnologiche. “Siamo all’opera – conclude Marco Avi – per sviluppare un sistema di monoblocchi prefabbricati, strutture abitative provvisorie amovibili, che possano, da un lato, sostituire le tendopoli, dall’altro, essere facili da smontare e da trasferire al termine dell’emergen-za”. (adb)

trasformati in muri prefabbricati producendoli nei nostri stabilimenti di Pergine. Poi li abbiamo trasportati sui cantieri”. Ceis Trading srl, di Pergine Valsugana, opera da quarant’anni nel settore della prefabbricazione. Fondata negli anni Settanta da Giusto Avi, dagli anni Novanta è gestita dalla seconda generazione: i figli Enzo, Lucia e Marco. “A L’Aquila – racconta Marco Avi – siamo giunti at-traverso Ediltione”. L’impresa di costruzione delle Giudicarie ha ricevuto dalla Provincia di Trento l’incarico di costruire l’auditorium per i terremota-ti dell’Abruzzo con i progetti dall’architetto Piano. Per la parte delle fondamenta dell’edificio, Edil-tione si è rivolta a Ceis. “Il cantiere del teatro di L’Aquila – continua – è stato sotto l’osservazione attenta di molte istituzioni: la Provincia di Tren-to quale finanziatrice dell’intervento, la città di L’Aquila che ha beneficiato della ricostruzione, gli uffici tecnici comunali e provinciali competenti di vigilanza e di deposito dei progetti, gli staff di progettisti, le direzioni artistiche e, per il prestigio e l’importanza simbolica, la presenza delle scuole. È emersa molto bene la capacità del Trentino di fare sistema. Durante i lavori l’attenzione è sta-ta massima. Non solo per lo spazio che i media dedicavano al cantiere, ma anche per i tempi di consegna, strettissimi, e per il massimo rigore im-piegato nel rispetto degli accorgimenti antisismici. Le pareti prefabbricate che abbiamo fornito erano comprensive delle armature sismiche secondo la nuova classificazione zona 1 (ordinanza 3274/20013 e Dm 14 gennaio 2008). Nell’insieme, quindi, è

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annunciata il 3 dicembre scorso da De-dagroup Spa – capofila di Dedagroup Ict Network, la principale realtà Ict regionale – l’acquisizione di Csc Italia Srl, una delle due filiali italiane di Com-puter Sciences Corporation, leader mondiale nella fornitura di servizi e soluzioni It innovativi. L’ope-razione consolida ulteriormente la leadership del Gruppo trentino, posizionandolo ai vertici dell’Ict Italiano. La nuova realtà, che con l’ingresso nel Network prende il nome DDway, porta con sé un fatturato complessivo di oltre 70 milioni di euro e più di 1.000 collaboratori, attivi nelle quattro sedi ope-rative di Milano, Roma, Torino e Padova, e co-ordinati dall’headqaorter di Trento che diventerà anche sede legale di DDway. Il Gruppo nel suo nuovo assetto svilupperà un giro d’affari comples-sivo vicino ai 200Ml di euro con oltre 1.700 colla-boratori, collocandosi al 9° posto tra le società di software e servizi operanti in Italia a solo capitale italiano. (fonte: rielaborazione su dati Idc – Data Manager).

La nuova società porta in dote anche un portafo-glio selezionato di grandi clienti, che si aggiunge alle oltre 3.300 realtà già affiancate da Dedagroup e include 20 enti della pubblica amministrazione centrale – fra cui 4 ministeri – 13 tra i maggiori gruppi bancari italiani, 12 assicurativi, e oltre 220 aziende nei settori manifatturiero, utility, teleco-municazioni e fashion. Tra queste ultime, quasi tutti i grandi nomi dell’alta moda Made in Italy. La nascita di DDway si integra appieno nella stra-tegia di sviluppo di Dedagroup: la nuova società porta al Gruppo un importante patrimonio di competenze in ambito di consulenza che arric-chisce e completa il portafoglio di offerta, grazie all’ingresso in nuovi settori, e potenzia i piani di espansione internazionali del leader trentino.

“Siamo orgogliosi di questa operazione, che segna una nuova crescita nel nostro gruppo: un impor-tante passo avanti guidato dal consolidamento del nostro mercato e dalla spinta, sempre più forte, all’internazionalizzazione”, commenta Gianni Camisa, amministratore delegato di Dedagroup. DDway rappresenterà l’anima di system inte-gration del network, rafforzando capacità di in-tegrazione del Gruppo nei mercati che presidia: pubblica amministrazione, banche e istituzioni finanziarie, imprese manifatturiere. “Tecnica-mente, system integration significa integrare, far dialogare e interagire tra loro sistemi diversi per creare funzionalità innovative. Dal punto di vista del business, le competenze di system integration sono chiave per aiutare i nostri clienti a realizza-re, attraverso la tecnologia, evoluzioni significative nel loro business. Per questo crediamo che sempre meno servano competenze generiche e tecniche e sempre più competenze di dominio come quelle apportate da DDway” spiega Camisa.

È stata

Dedagroup Ict Network con l’acquisizione di Csc Italia Srl, che diventa DDway, arricchisce le proprie competenze di consulenza e system integration, verso il distretto tecnologico trentino.

dedagroup cresce, nasce ddway

aziende

Gianni Camisa

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La nuova società porterà inoltre importanti espe-rienze di business intelligence e di gestione do-cumentale per la pubblica amministrazione, con notevoli vantaggi per le numerose Pa locali af-fiancate dal Gruppo. In termini di offerta, DDway arricchirà il portafoglio Dedagroup anche di in-novative soluzioni per la gestione del credito e dei sistemi di pagamento ideate per gli Istituti finanziari e assicurativi, e di nuove competenze in ambito Extended Erp – sistemi gestionali – per le imprese manifatturiere. Un ricco elenco a cui si aggiunge infine la soluzione proprietaria Stealth, l’Erp multisite e multilingua leader nel retail e nel fashion, già utilizzato da oltre il 60% delle aziende italiane che operano nel settore del commercio e della moda.

La nuova acquisizione rafforza la capacità Deda-group di rispondere alle esigenze delle aziende nell’attuale contesto di mercato, aiutandole, attra-verso l’Ict, ad aprirsi all’esterno e ad accrescere la propria competitività grazie alla forza del capitale umano, alla capacità di innovare e adattarsi ra-pidamente ai mutamenti. Dedagroup interpreta queste esigenze attraverso soluzioni Erp flessibi-li ed estese, che non vincolano i processi ma li snelliscono, ponendo al centro l’utente. Grazie a servizi mirati di infrastruttura tecnologica e cloud computing, è in grado di offrire ai clienti minori costi, maggiore flessibilità e la capacità di suppor-tare, tempestivamente, l’espansione del business o l’introduzione di nuove linee di mercato. Servizi garantiti attraverso la solida partnership con Web Fabrik di Alpikom/McLink, anch’essa partecipata del Gruppo trentino.Dedagroup affianca ogni realtà nel proprio percor-so di crescita guidata da un approccio sistemico, ovvero dalla convinzione che le scelte tecnologi-che dipendano sempre meno dalle soluzioni in sé, ma debbano essere sempre più legate ad un’ap-profondita conoscenza del contesto aziendale di riferimento nel suo complesso. In quest’ottica, le competenze consulenziali apportate da DDway renderanno Dedagroup ICT Network il partner ideale per aziende con esigenze di riorganizzazio-ne del proprio business, ristrutturazione, riposizio-namento e reengineering dei propri processi.

aziende

Industriali trentini eccellenti: riconoscimenti per le Cantine Ferrari, Felicetti e Sandoz

La Sportiva per Fiemme 2013

Si chiama Sua Eccellenza Italia, ed è il premio destinato alle migliori produzioni del nostro paese dalla rivista

enogastronomica “Il Gambero Rosso”. Istituito lo scorso anno, il riconoscimento è stato conferito presso la

Città del Gusto di Roma a un ristretto gruppo di imprenditori per l’attività svolta nella promozione del prodotto

italiano e nell’affermazione delle eccellenze produttive: fra questi, le Cantine Ferrari e il Pastificio Felicetti. Al

principio di novembre, la famiglia Lunelli aveva brindato anche al premio “La fabbrica del Paesaggio”: riconosci-

mento conferito dall’Unesco alla Tenuta Castelbuono, per la “particolare sensibilità nei confronti dell’ambiente e

del paesaggio”. Successo anche per Sandoz, che ha vinto, con il progetto “Integrated anaerobic-aerobic waste

water treatment plant” l’Excellence Award nell’ambito dell’Eea, l’Environment & Energy Awards.

è La Sportiva il fornitore ufficiale dei Campionati del Mondo di Sci Nordi-

co 2013, in programma tra il 20 febbraio e il 3 marzo 2013. L’azienda ha

sviluppato in via esclusiva e in quantità limitata uno scarponcino da neve

dedicato ai 1400 volontari che prenderanno parte all' evento: il prodotto,

denominato “Fiemme Team”, è stato concepito assieme ai migliori partner

elle calzature tecniche outdoor (Gore-Tex® e Vibram®) per garantire agli

operatori comfort, impermeabilità, isolamento termico e tenuta sui terreni

ghiacciati e nevosi.

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nel mese di ottobre i qua-rant’anni di attività. Un traguardo raggiunto in un momento di grande crescita dell’azienda, orienta-ta ora più che mai all’innovazione tecnologica, al miglioramento dei processi produttivi, all’export e all’internazionalizzazione con una commessa da 6,5 milioni di euro per la costruzione a Tripoli del centro commerciale più grande del Nord Africa. Il 40esimo è stato celebrato assieme agli oltre trenta dipendenti in visita sui propri cantieri in Trenti-no e in Alto Adige, dove si trovano alcune delle più belle strutture firmate Zanetti Srl.L’azienda di Pergine è specializzata nella fornitura e messa in opera di facciate continue, rivestimen-ti esterni, coperture in vetro, serramenti in allu-minio e schermatura solari integrate. “Creiamo il vestito dell’edificio” spiega Alberto Zanetti, conti-tolare dell’azienda con i suoi familiari.La storia del marchio Zanetti è una storia di fami-glia. In Valsugana, 40 anni fa, Alfonso Zanetti ha avviato l’attività dopo essersi trasferito dal Veneto.

A distanza di quasi mezzo secolo, Alfonso ricopre ancora oggi il ruolo di amministratore delegato. “Papà – racconta Alberto, la seconda generazione assieme alla sorella Donatella – era responsabile dei montaggi di una ditta veneta che realizzava cantieri in Trentino. A Trento conobbe la mam-ma, si trasferì e si mise in proprio”. Donatella è responsabile dell’amministrazione. Alberto è diret-tore commerciale. Ha studiato all’estero e si è lau-reato con una tesi sul tema dell’internazionaliz-zazione nel settore di competenza dell’azienda di famiglia. Anche la mamma lavora nella struttura. Tutti insieme contribuiscono a creare quel clima tipico delle aziende a conduzione familiare, capa-ce di creare forti sinergie e di fare squadra.Alla fine degli anni Settanta e negli anni Ottanta Zanetti sceglie subito una strada diversa rispetto alla concorrenza, decidendo di impiegare e pro-porre materiali ad alta qualità che provenivano dalla Germania e presentavano caratteristiche migliori rispetto a quelli presenti nel panorama

ha festeggiato

Alla seconda generazione, l’impresa di Pergine sfida la crisi dell’edilizia investendo su innovazione e internazionalizzazione.

Quarant’anni in crescitaper Zanetti Srl

aziende

La piscina di Canazei tra i lavori di Zanetti

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L’attenzione all’estero di Zanetti Srl ha coinciso negli ultimi anni con importanti investimenti per migliorare i processi produttivi (“ci siamo dota-ti di macchinari nuovi a controllo numerico per incrementare efficienza e competitività”) e con il miglioramento dell’offerta al cliente mediante lo studio di nuove soluzioni e nuovi prodotti (“ab-biamo fatto un balzo in avanti in termini di inno-vazione”). Alberto Zanetti si riferisce in particolare ai profili in alluminio, che costituiscono insieme al vetro le facciate e le coperture di Zanetti. Fino ad alcuni anni fa, l’azienda acquistava presso terzi i profili. “Ora – precisa Alberto – siamo in grado di progettarli internamente con il grande vantag-gio di poterli adattare a ogni nostra esigenza e alle richieste del cliente. Possiamo così produrre facciate con soluzioni personalizzate. Questo pro-cesso di continua innovazione e creatività ci ha inoltre permesso di sviluppare soluzioni specifi-che per la riqualificazione energetica degli edifici e per la realizzazione di facciate vetrate in legno”. All’ampliamento dell’offerta Zanetti ha fatto segui-to una crescita interna non solo nel numero del personale ma, soprattutto, nelle maestranze e nel-le qualifiche professionali interne. “Per noi è fon-damentale investire sulla formazione del nostro personale – conclude il direttore commerciale – e sul loro coinvolgimento nell’operatività azienda-le. Ognuno dei nostri dipendenti è autonomo e indipendente rispetto agli altri. Ma noi stimolia-mo ciascuno di loro a condividere competenze ed esperienze all’interno del reparto e tra diversi reparti. In questo modo le conoscenze interne si diffondono, continuano a crescere e ad evolve-re, sfociando in quella flessibilità e innovazione aziendale che oggi ci sta premiando a 360° nono-stante la crisi”. (adb)

italiano. Il mercato di riferimento è in questa fase il sud Italia. “A quei tempi – prosegue Alberto – lavorare in Meridione era come andare all’estero. Poi ci fu Tangentopoli che bloccò il settore immo-biliare. Così papà si rivolse all’Alto Adige, dove re-alizzammo molte strutture, anche su committenza pubblica, con altissime specifiche qualitative”. In seguito, grazie anche all’ingresso in azienda di Alberto, gli anni Duemila sono il periodo dell’in-ternazionalizzazione. Lo sguardo è rivolto ai mer-cati arabi. “Tra il 2003 e il 2005 – spiega – ab-biamo partecipato ad alcune fiere a Dubai e in Kuwait. Ma la concorrenza era troppo aggressiva. Per essere competitivi avremmo dovuto aprire una sede produttiva a Dubai, come ci fu proposto da importanti sceicchi locali. Una scelta che non ci parve opportuna. Così abbiamo deciso di puntare su mercati più accessibili, come la Libia. Anche in questo caso abbiamo iniziato con le fiere, per passare alla realizzazione di edifici privati di pic-cole e medie dimensioni. Poi sono giunte le gran-di commesse. A Tripoli, nel 2009-2010 abbiamo iniziato la costruzione del più grande centro com-merciale del Nord Africa: 155.000 metri quadrati in pianta. Noi forniamo 18.500 metri quadrati di superficie vetrata (facciate continue esterne, ser-ramenti in alluminio, coperture vetrate interne e vetrate dei negozi). A inizio febbraio 2011 eravamo nel pieno dei lavori, poi è scoppiata la rivoluzione. Ci siamo fermati. Ma 14 mesi dopo, nel maggio 2012, i lavori sono ripresi senza nessuna impli-cazione negativa. A metà 2013 la costruzione sarà ultimata”. Insieme alla Libia, Zanetti srl guarda ad altre realtà. “Abbiamo realizzato importanti lavori in Nigeria nel 2010 e nel 2011. Ora stiamo cercan-do di proporci in altri mercati come la Tunisia, l’Iran e il Kazakistan”.

Foto di gruppo in occasione del 40° anno di attività

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un momento nella vita, anche aziendale, in cui si deve trovare l’occasione per fermarsi, guardare indietro, indagare, capire e trovare lo spirito per con-tinuare a costruire”. Il momento invocato dal presidente di Ags Spa Flo-riano Migliorini è arrivato quest’anno, cento anni dopo la data cruciale del 1912. Allora, il comune di Riva del Garda decise di conferire all’Impresa Elettrica che gestiva l’impianto del Ponale una cer-ta autonomia, mettendola in buona sostanza nella condizione di operare quasi che fosse un’azienda municipalizzata. Da quella scelta decisiva discende, in buona sostanza, l’assetto moderno di Alto Garda Servizi, erede della più antica Impresa Pubblici Servi-zi e della più recente, e però ultrasessantenne, Amsea, l’Azienda Municipalizzata autonoma Servizi Elettrici e Acquedotto abbandonata con la trasformazione dell’ente in società per azioni e quindi di capitali.

Una grande avventura che si intreccia indissolu-bilmente con la storia dell’energia nell’Alto Gar-da: “Energia che ha mosso un motore, e non solo meccanico – spiega ancora Migliorini -, che ha inoltre contribuito allo sviluppo socioeconomico e ambientale del territorio. Energia prodotta da opere realizzate dai nostri Padri. Padri intrapren-denti, coraggiosi, forti”. Questa storia è stata regi-strata, indagata e sviluppata all’interno di un testo composto in occasione del centenario da Mauro Grazioli e Cesare Guardini – “Energia, una storia per il futuro dell’Alto Garda” è il titolo – che han-no saputo valorizzare, accanto al dato tecnico, gli aspetti storici, aneddotici, a tratti epici e poetici di una vicenda che ha coinvolto un intero territorio e una comunità. Quella che si snoda a partire dal 1912 è in effetti un’avventura estremamente complessa, profonda-

“C’È

In occasione del centenario, Alto Garda Servizi racconta la storia di una straordinaria rivoluzione tecnologica in un libro, un film-documentario e una mostra.

Cent’anni di energia

aziende

La centrale del Ponale in una foto

degli anni Trenta

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pianto ad alto rendimento capace di servire anche le utenze pubbliche e private della città. Quello che emerge è il profilo di un gruppo che non ha mai smesso di pensare al futuro: “Questo spirito – conclude Migliorini - ha fatto sì che la profes-sionalità, la competenza, la conoscenza dettaglia-ta del territorio da parte di tutti i collaboratori dell’azienda fossero sempre state, e continueranno ad essere messe con orgoglio al servizio dei citta-dini, delle imprese, dei clienti, per migliorare la qualità dei servizi offerti e quindi il benessere per ciascuno di noi”.In occasione del centenario, Ags ha anche pro-dotto un film-documentario realizzato dal regista Gianfranco Dusmet, mentre per l’inizio del 2013 è previsto l’allestimento di una mostra dedicata, anch’essa, alla storia della società e dell’energia nell’Alto Garda.

mente segnata dagli effetti degli accadimenti sto-rici e del progresso tecnologico; a partire, natural-mente, dal primo conflitto mondiale, in seguito al quale, nell’ansia della ricostruzione, i due co-muni di Riva e Rovereto decisero di consorziarsi per costruire, con il sostegno finanziario dell’Ente Adige Garda, la centrale idroelettrica del Ponale che ancora oggi si affaccia sul Garda all’estremità occidentale di Riva, magnifica opera dell’architet-to Gian Carlo Maroni. C’è spazio per l’epica e per il mito, nel resoconto della mastodontica impresa del collegamento tra il grande bacino del Benaco e le acque del più alto lago di Ledro, e in particolare dell’esplosione dell’ultima mina, affidata al vate, Gabriele d’An-nunzio, che per l’occasione avrebbe raggiunto il basso Sarca tra l’eccitazione della folla. C’è spazio per il colore e per l’aneddotica: quando, ad esempio, si racconta di come fosse macchino-sa, prima dell’introduzione dell’elettricità, e prima ancora dell’impiego del petrolio, la gestione della notturna illuminazione, garantita da un gruppo di lampioni alimentati a olio di oliva, in funzione solo in inverno e solo in alcune zone della città di Riva.C’è spazio per rispolverare il malumore di una controversia che ebbe a turbare l’intera comunità dell’Alto Garda, privata della gestione della cen-trale dal regime fascista, che avrebbe preferito affi-darla alla Società Anonima di Elettricità costituita da Edison e Sade piuttosto che risanare l’Ente Adi-ge Garda. C’è spazio, naturalmente, per una storia delle innovazioni più raffinate e pionieristiche, fino alla sperimentazione del teleriscaldamento, con la fondazione – al fianco delle Cartiere del Garda - di Alto Garda Power e la costruzione del-la avveniristica centrale di cogenerazione: un im-

La sala del teleriscaldamento

Panorama dalle condotte

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di EdUARd MARTINELLI, responsabile Marketing e Sviluppo associativo di Confindustria Trento

Intervista a GIULIO MISCONEL, vicepresidente di Confindustria Trento con delega alle infrastutture.

Un bilancio sociale per gli impianti a fune

neve

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Misconel, su sua proposta il Comitato della Sezione impianti a fune ha avviato la predisposizione di un “bilancio so-ciale” del settore. Quali sono le motivazioni di tale scelta?Ho suggerito di avviare questa complessa ed ap-profondita analisi, in quanto ad oggi non esiste-vano, nemmeno presso le aziende di promozio-ne Turistica o le altre strutture provinciali che si occupano della materia, informazioni attendibili ed aggiornate in merito ai "numeri” delle aziende funiviarie. Per noi imprenditori è indispensabile quantifica-re e qualificare il peso economico del settore e dell’indotto da esso generato. Vogliamo determi-nare, dati alla mano, chi siamo e quale è il nostro

apporto all’economia trentina, per essere in grado poi di comunicare in modo chiaro ed attendibile sia agli interlocutori istituzionali, sia all’opinione pubblica, il valore, il ruolo e l’importanza della no-stra categoria. Auspichiamo così di ottenere mag-giore considerazione per le nostre proposte, basate sulla razionalizzazione delle scelte politiche, che vanno orientate al supporto delle aziende capaci di generare reddito, evitando di bloccare risorse in iniziative economicamente non sostenibili, magari travestite da “mobilità alternativa”.

Cosa dimostrano i dati raccolti? La nostra indagine, non ancora del tutto conclusa, si è basata su un campione estremamente signifi-cativo, ha infatti coinvolto 26 società che rappre-

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lo sociale delle aziende funiviarie, che evitano lo spopolamento delle aree decentrate ed attraggono capitali dall’estero.

Quindi il settore è in salute e la nuova stagione potrà iniziare senza preoccupazioni?Non è proprio così. Siamo costretti ad affrontare notevoli difficoltà determinate da un incremento degli oneri che erode sempre più i margini ope-rativi. È sufficiente pensare all’aumento dei costi del personale, dell’energia elettrica e dell’inneva-mento programmato (circa 3 euro al metro quadro, con una superficie totale da innevare pari a quasi 13milioni di metri quadri), o ai continui investi-menti nella sicurezza e nel rinnovo degli impianti, indispensabili per mantenere anche in futuro un vantaggio competitivo sui concorrenti e per attrar-re la sempre più esigente clientela straniera. A que-sto si deve aggiungere che la Provincia, ormai da alcuni anni, ha diminuito le aliquote contributive, a fronte di un forte aumento degli oneri connessi alla burocrazia e alle nuove tasse (quali l’Imu). Pur-troppo, siamo costretti ad affrontare problemi sia gestionali che di contesto, che rendono critica la nostra operatività e, considerata la variabilità degli incassi dovuta ad una congiuntura economica a dir poco sfavorevole, anche la programmazione di lungo periodo è sempre più difficoltosa.

sentano oltre il 90% degli impianti e delle piste presenti in Trentino. Nonostante l’annata estrema-mente difficile, emerge la fotografia di un settore con pesanti criticità, che destano preoccupazione, ma anche con tanti e significativi elementi di for-za, sui quali è necessario puntare per costruire lo sviluppo futuro. Vorrei ribadire il valore strategico delle aziende funiviarie per la tenuta del sistema turistico trentino e degli equilibri socio-economici delle valli. Il nostro settore attrae turisti italiani e stranieri, alimentando così un importante indotto a vantaggio di molteplici operatori quali alberga-tori, commercianti, maestri di sci; per non parlare dei notevoli investimenti, che generano lavoro per le imprese locali e che garantiscono sostanziosi be-nefici per le casse della Provincia.

Ci potrebbe fornire qualche dato?Parliamo di oltre 150 milioni di euro di incassi lordi registrati nella scorsa stagione (una delle peg-giori) e di un indotto sul territorio almeno 3 volte superiore. Aggiungete quasi 55 milioni incassati dalle imprese trentine fornitrici di beni e servi-zi per il settore. Il monte salari annuo supera i 60 milioni di Euro, distribuiti su 1.400 dipendenti (tra fissi e stagionali). In un panorama alpino che vede i comuni di montagna morire lentamente per abbandono, vorrei ribadire l’importante ruo-

Alpe Cermis

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di EdUARd MARTINELLI, responsabile Marketing e Sviluppo associativo di Confindustria Trento

Intervista a VALERIA GhEzzI, presidente della Sezione impianti a fune di Confindustria Trento.

Ghezzi, l’anno che si va a con-cludere è stato uno dei più difficili per il vostro settore. Ci può tracciare un bilancio?In effetti la stagione è risultata particolarmente difficile in quasi tutte le stazioni sciistiche, sia in termini di fatturato che di presenze e di passaggi. La scarsità delle precipitazioni nevose ha costret-to tutti gli operatori ad utilizzare massicciamente l’innevamento programmato, spesso però inutil-mente a causa delle alte temperature unite ai forti venti. I costi per l’apprestamento delle piste sono quindi stati altissimi, con aumenti in alcuni casi pari al 200%. Le date di apertura sono state spesso posticipate a dopo il 20 dicembre e in molti casi si è trattato di aperture solo parziali con conseguen-te perdita di gran parte dei significativi introiti legati al ponte di Sant’Ambrogio e dell’Immacola-ta ed alle Festività Natalizie. A questo si deve ag-giungere che le avverse condizioni atmosferiche e la crisi generalizzata hanno determinato un forte

calo dei fatturati nella prima parte della stagio-ne, solo in parte compensati nei mesi successivi da un consistente afflusso di turisti stranieri. Le stazioni sciistiche più rinomate e quelle aperte alla clientela straniera sono riuscite a contenere i danni, mentre per le società medio-piccole con clientela italiana i risultati di bilancio sono stati estremamente pesanti. Anche nella scorsa stagio-ne, tuttavia, il comparto funiviario ha dimostrato la propria fondamentale importanza per l’intera filiera del turismo invernale trentino, fungendo da elemento di attrazione per la clientela di tutta Europa e attivando un importante indotto di cui ha beneficiato l’economia dei singoli territori.

Quali valutazioni ci può formulare per la sta-gione in corso?Percepisco un certo ottimismo da parte di tutti i colleghi, la situazione atmosferica è certamente migliore rispetto allo scorso anno e le precipita-

PresiDente

neve

Tecnologia e innovazione sulle piste da sci

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rubrica64

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li; abbiamo stipulato un protocollo d’intesa con il Soccorso Alpino per migliorare l’efficienza del nostro servizio e la sicurezza degli sciatori; abbia-mo presentato all’Assessore Provinciale al Turismo Tiziano Mellarini e ai suoi dirigenti un’articolata proposta con precise linee guida per la raziona-lizzazione delle politiche turistiche allo scopo di limitare gli investimenti pubblici in progetti eco-nomicamente non sostenibili e quindi dannosi per il settore (sia in termini di immagine, che di squilibrio della concorrenza); abbiamo suggerito alcune modifiche al Piano di Gestione ed Utiliz-zazione delle Acque Pubbliche, supportando ogni istanza con dati oggettivi ottenuti attraverso un’in-dagine condotta presso tutte le Aziende Associate. È inoltre in fase di valutazione un progetto per la sicurezza sulle piste, che prevede l’applicazione di tecnologie sperimentali estremamente innovative ed in merito al quale la Sezione sta avviando una collaborazione con la Fondazione Bruno Kessler e con la Questura di Trento.Purtroppo molte delle nostre istanze sono ancora senza risposta ed in una fase congiunturale tan-to complessa diventa sempre più difficile per noi comprendere le ragioni di una tale inerzia da par-te del decisore pubblico.

zioni delle scorse settimane hanno consentito di rispettare le date programmate per le aperture. Ov-viamente viviamo un po’ alla giornata, in attesa di capire quali saranno le scelte di consumo della clientela, infatti non disponiamo più di indica-zioni di medio termine in merito alle prenotazio-ni alberghiere e quindi è impossibile prevedere quanto la crisi inciderà sulle effettive presenze turistiche.

In ogni caso la Sezione ha lavorato molto ed ha ottenuto alcuni risultati importantiIn effetti ci siamo impegnati per cercare di miglio-rare la situazione di contesto nella quale operiamo, eliminando alcune criticità che generano oneri a carico delle imprese ed individuando soluzioni concrete per favorire la nostra produttività, senza generare costi per le casse della Provincia. Solo per citare alcune tematiche: abbiamo sottoscritto un accordo con il Catasto Provinciale per l’applica-zione dell’Ici sugli Impianti a Fune con modalità eque e coerenti con l’effettiva realtà del comparto; abbiamo ottenuto l’avvio di una revisione della normativa di settore, ormai obsoleta, al fine di semplificarla ed adeguarla alle esigenze di moder-ne aziende che operano su mercati internaziona-

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Nelle scorse settimane l'inaugurazione dei quarti anni di Tecnico edile del cantiere sostenibile, Tecnico elettrico e Tecnico per l'automazione industriale.

di un sapere scien-tifico orientato a soddisfare i bi-sogni concreti e quotidiani della società, Ario Ceccotti, responsa-bile del progetto Ivalsa che ha sperimentato la casa in legno che resiste al terremoto è stato, nelle scorse settimane, tra i protagonisti dell’inaugurazione dei quarti anni di formazione professionale del Cfp Veronesi di Rovereto.Con lui Rino Tarolli, amministra-tore di Dana Italia e coordinatore del progetto “polo della meccatro-nica”, Gianluca Salvatori, coordi-natore del progetto manifattura ed energia verde di Rovereto, Agosti-no Peroni, membro della giunta esecutiva di Confindustria Tren-to, il presidente dell’associazione Artigiani Roberto de Laurentis e l’assessore provinciale a Industria, Artigianato e Commercio Alessan-dro Olivi.Unanime il plauso per l’attività di un istituto capace di dialogare con il mondo del lavoro, offrendo agli allievi la possibilità di costruire professionalità spendibili; univo-co lo sprone agli studenti, che i re-latori hanno invitato alla costanza nell’impegno, alla curiosità, alla passione nello studio e nell’uso creativo degli strumenti proposti dai percorsi formativi dei quarti anni di specializzazione.Tecnico edile del cantiere sosteni-

bile, Tecnico elettrico e Tecnico per l’automazione industriale gli iter aperti agli studenti che hanno già terminato il primo triennio di studi, e che per questo sono già in possesso della qualifica di operatore edile, operatore in saldo carpenteria metallica, opera-tore meccanico a Cnc, operatore elettrico e operatore elettronico.I percorsi formativi dei quarti anni interessano i settori dell’auto-mazione industriale (meccatronico), l’automazione degli impianti elettrici civili e del terziario (la domotica, il risparmio energetico ed il fotovoltaico) e l’edilizia a secco e biosostenibile. Si tratta di percorsi formativi progettati insieme alle imprese che prevedono l’acquisizione di conoscenze e abilità a scuola, uno stage linguisti-co d’inglese in Gran Bretagna e la formazione in azienda di circa 450 ore annue. Accanto ai docenti interni operano professionisti esterni, prove-nienti dalle imprese o dall’università e specializzati nel settore di riferimento.

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Cfp Veronesi, istituto vicino alle imprese

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gli interventi emergenziali messi in atto per arginare il crollo delle economie, imprese e la-voratori continuano a pagare a caro prezzo la mancanza di una strategia globale di profondo respiro. La disoccu-pazione continua a crescere, le imprese chiudono, l’euro vive sotto la minaccia della speculazione e la tensione sociale rischia di aumentare.Questo lo scenario in cui si è aperto il 27° Convegno di Capri: stiamo perdendo 2mila posti di lavoro al giorno, c'è un grande senso di precarietà anche tra gli impren-ditori, perché nel 90% dei casi il loro destino è comune a quello dei loro dipendenti, la base industriale si è con-tratta del 20%.Il Governo ha riconosciuto la brutalità delle misure adot-tate per evitare la catastrofe in Italia, ma non ci potrà essere ripresa solo con l'austerità. Il fisco sta strangolando le imprese: la pressione complessiva reale è al 68%, un tax rate di venti punti superiore a quello della Germania. La pressione fiscale ufficiale, in Italia, toccherà nel 2012 il 45% del PIL. Senza azioni su investimenti, produttivi-tà e competitività, la sola lotta ai deficit segnerà la fine dell’euro.La prima azione vera di politica economica è l'abbassa-mento del prelievo fiscale sui redditi da lavoro e sulle imprese. Inoltre si è fatto troppo poco sui costi della po-litica e sul taglio dei privilegi; è in questo senso che deve andare la spending review.Ma il vero obiettivo è la creazione di occupazione, attra-verso le imprese, che oggi, in troppe, stanno morendo. Perché un’alta disoccupazione di lungo periodo, oltre ad innescare una pericolosa spirale recessiva, erode le fonda-menta di una società e lo fa per una intera generazione.Quello che manca, allora, è un’industria Europea che ab-bia in comune welfare, infrastrutture, fisco, mercato del lavoro, energia, accesso al credito, sistema scolastico. Oltre a dare più poteri alla Bce, è necessario armonizzare le regole sui depositi bancari, avere una vigilanza su tutte

le banche. Solo così si potrà competere ad armi pari tra i vari Paesi. Particolarmente scoraggiante è il fattore della credibilità, che ci viene puntualmente ricordato dal cor-rispondente del Frankfurter Allgemeine Zeitung, il quale racconta scherzosamente che quando torna nel suo Paese gli chiedono: “… per quanti governi ha soggiornato in Italia?”.L’Europa è sotto pressione ma il grande obiettivo, gli Stati Uniti d’Europa, è un sogno da non sottovalutare.Basta un dato per capire quale sia la sfida: le econo-mie manifatturiere di Francia, Germania, Italia e Spagna, sommate, valgono più di quella degli Stati Uniti d’Ame-rica. L’Europa, nel suo insieme, rappresenta il 20% del PIL mondiale, 161 delle 500 imprese più grandi del mondo sono europee, siamo al primo posto per gli aiuti allo sviluppo.Perciò sul tema dell'Europa c’è stato un impegno pro-positivo, sviluppatosi nei giorni successivi al convegno: con un patto tra giovani imprenditori di Italia, Francia, Germania, Spagna che si è concluso con la firma di una dichiarazione congiunta, fatta di impegni ed aspettative per l’Europa.La dichiarazione che si rivolge alle istituzioni dell’unione europea, ai suoi principali attori ed ai governi nazionali, tratta i seguenti temi: concretizzare la cittadinanza euro-pea, unificare la regolamentazione del lavoro, fornire più importanza ai giovani e al contributo che possono dare, rifocalizzare i fondi europei per la crescita, minimizza-re gli oneri burocratici per le imprese, immaginare una politica fiscale di base comune, incoraggiare gli investi-menti privati.Seguono una serie di impegni che si possono sintetizzare semplicemente con l’impegno di fare gli Imprenditori. Le conclusioni si lasciano ad una citazione del nostro presidente Jacopo Morelli: “… siamo giovani e per que-sto abbiamo la sfrontatezza di affermare che il futuro ci interessa ancora più degli altri. Perché è nostro”.

nonostante

di VITTORIO MARANGONI

Il Gruppo Giovani al 27° Convegno di Capri: integrazione, sviluppo e lavoro per unire l’Europa e rafforzare l’Italia.g

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Europe Under Pressure

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Incontro con La Finanziaria Trentina

dopoguerra, l’industria ha con-tribuito in modo determinante all’evoluzione economica e sociale del Paese: per decenni le imprese sono state la forza motrice di quel pro-cesso di sviluppo che ha fatto dell’Italia una delle nazioni più avanzate al mondo. Ora vivia-mo una crisi aspra, in cui è in gioco l’avvenire delle prossime generazioni.Situazioni di patologia economica come quella che stiamo vivendo non possono essere nasco-ste dietro a facili ottimismi, né sanate atten-dendo che la soluzione piova miracolosamente dall’alto grazie alle risorse statali e provinciali. I tempi di crisi si risolvono solamente coinvol-gendo tutte le forze, politiche e sociali. Le misure che sono state adottate per rilanciare la crescita ci hanno infatti richiamato a uno sforzo straordinario e corale. Lo stesso monito ha riecheggiato nelle parole del presidente Mo-relli dal palco del Convegno di Capri dei Giova-ni Imprenditori: “Ognuno si assuma le proprie responsabilità”. Lo facciano le istituzioni, la pubblica ammini-strazione, i cittadini e, soprattutto, gli imprendi-tori, alimentando il circolo virtuoso della cresci-ta. Mai come in questo momento, noi Giovani Imprenditori siamo chiamati a raccogliere e ri-spondere alle sfide del futuro. Per poterlo fare con maggiore consapevolezza, il nostro Gruppo organizza eventi di formazione che, in una fase così complessa per la vita delle imprese, creano opportunità di conoscenza e discussione. Dopo l’incontro con i vertici della Banca di Trento e Bolzano, focalizzato sul rapporto tra le imprese e il sistema creditizio e l’incontro con lo Studio Legale Marchionni, mirato alla valutazione de-gli strumenti che la normativa italiana mette

a disposizione degli imprenditori per gestire le situazioni di crisi aziendale, abbiamo pertanto organizzato un momento di dialogo con “La Fi-nanziaria Trentina”.Come ha spiegato il presidente Lino Benassi, da sempre protagonista ai massimi livelli del-la finanza nazionale, La Finanziaria Trentina è un importante operatore del territorio, che ha adottato la forma della public company con 70 soci privati (tutti espressione dell’economia locale), un patrimonio consolidato di 57 mi-lioni di euro ed investimenti (tutti in regione) pari a quasi 80 milioni di euro. Core business è l’acquisizione di partecipazioni azionarie (di maggioranza o minoranza) in vari settori mer-ceologici, dall’energia alle infrastrutture, dall’in-dustria al venture capital. Massimo Fedrizzi, componente del Gruppo e Direttore di Lft, ha poi approfondito le opportunità per le imprese, le possibilità di collaborazione, le metodologie di valutazione ed in generale il modus operandi di questa “giovane” ed importante realtà econo-mica trentina.Diamoci quindi nuovamente da fare, consa-pevoli che noi imprenditori abbiamo delle re-sponsabilità nei confronti dei nostri dipendenti e della nostra comunità territoriale, e che, di fronte all’esigenza diffusa di individuare nuo-ve fonti di finanziamento e di supporto agli investimenti aziendali, Lft può rappresentare un’importante opportunità per le imprese, in quanto partner capace di ponderare il vantag-gio connesso ad un investimento non solo dal rating o dai dati di bilancio (come accade con gli istituti di credito), ma anche dalla valutazio-ne della qualità e futuribilità dei singoli proget-ti imprenditoriali.

nel seConDo

di CARLO OdORIZZI

giovani

Il Gruppo Giovani ha incontrato i vertici delle società finanziaria per approfondire gli strumenti e le opportunità per le imprese trentine.

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di premiazione delle imprese che si sono distinte nella ottava edizione del

"Premio Lavoro in Sicurezza" si è svolta lo scorso 27 novembre presso la Sala Rosa della Regione, alla presenza del presidente della Provincia di Trento Lorenzo Dellai, della dirigente del Di-partimento lavoro e welfare Livia Ferrario e del presidente del Ceii Trentino Luigi Sartori.La cerimonia è stata un'occasione per dare la giusta evidenza a un gruppo di aziende che hanno dimostrato di saper lavorare in qualità e sicurezza anche nell’attuale periodo di contra-zione economica.

Il presidente Dellai, che in mattinata aveva par-tecipato alla presentazione del Rapporto sull’oc-cupazione in Trentino, ha preso spunto da que-sti dati per segnalare che la situazione trentina è migliore rispetto al resto d’Italia ma ciò non può autorizzare a stare tranquilli. Lavorare per la sicurezza e la prevenzione negli ambienti di lavoro significa sviluppare una concezione in-tegrata dell’azienda e operare per ridurre gli in-fortuni è fondamentale per lavorare alla qualità globale delle imprese.

L’edizione 2011/2012 ha visto al lavoro una giu-ria che ha effettuato le visite aziendali al fine di stabilire le tre imprese vincitrici: Dalbon Costru-zioni di Tione (costruzioni edili, infrastrutture e ristrutturazioni), Mec di Scurelle (progettazione e realizzazione macchine e impianti per la lavo-razione a spacco della pietra), ed Essepi di Ca-vedine (serramenti in legno). Data la numerosa partecipazione sono state attribuite “segnalazio-ni di merito” su specifici aspetti a tre imprese: Eurocoperture di Pergine Valsugana, L’Infisso di Dro e Mambelli di Rovereto. Il premio “Io amo la mia azienda” è stato vinto dall’azienda Pu-blistampa di Pergine Valsugana (Arti grafiche) mentre un attestato di segnalazione di merito è stato dato alla Costruzioni Dallapè di Lasino (settore edile).L’impresa Dalbon Costruzioni Srl conta circa quaranta dipendenti ed opera da quasi cin-quant’anni nel campo delle costruzioni edili e delle infrastrutture per committenti privati ma anche nella realizzazione di appalti affidati da vari enti pubblici, sia nel settore civile che nei settori industriale, igienico-sanitario e arredo urbano.L’impresa è in grado di garantire i massimi li-velli di professionalità e qualità attraverso pro-cedure di gestione certificate dall’attestazione Uni Iso 9001 e in accordo alla politica aziendale, che ha da sempre considerato la tutela della salute e della sicurezza come parte fondamen-tale e integrante dell'attività, ha raggiunto nel 2011 l'importante traguardo della certificazione volontaria Ohsas 18001 Sistema di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro.

la Cerimonia

Il riconoscimento della Pat per aver dimostrato una pratica applicazione del sistema di gestione per la sicurezza Ohsas 18001 nel settore edile.ed

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edilizia

dalbon Costruzioni vince il "Premio lavoro in Sicurezza"

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cooperativa di 130 piccole e medie imprese della Provincia autonoma di Tren-to e braccio operativo per l’export di Confindustria Trento, ha partecipato al III Forum economico e finanziario per il Mediterraneo organizzato dalla Camera di Commercio di Milano attraverso la sua agenzia speciale Promos. A Milano dal 12 al 13 novembre 2012, presso Palaz-zo Mezzanotte, sede della Borsa Italiana, si sono incontrati più di 700 imprenditori e membri delle istituzioni e 15 ministri di 43 Paesi: Unione europea a 27, sponde sud e est del Mediterraneo ed Area del Golfo Persico.Agli incontri “business to business”, in rappresen-tanza delle imprese associate a Trentino Export, hanno partecipato Giorgio Zagonel e Manar Ste-phan che hanno incontrato numerosi imprenditori presenti, illustrando ai loro interlocutori i prodotti e le tecnologie delle aziende trentine. Alla giornata organizzata da Promos infatti hanno partecipato folte delegazioni di imprenditori provenienti da Giordania, Libano, Egitto, Algeria, Tunisia e Maroc-co. Gli incontri svolti hanno visto un ottimo riscon-tro da parte degli imprenditori stranieri accorsi a Milano. I prodotti delle imprese associate al consor-zio export di Palazzo Stella hanno, infatti, colpito gli interlocutori arabi sia per la loro qualità che per l’innovazione che li contraddistingue. I settori mag-giormente interessanti sono risultati quelli delle costruzioni, della metalmeccanica e dei macchinari per l’agricoltura.La partecipazione di Trentino Export a questi in-contri rientra nel più ampio piano strategico di penetrazione delle imprese trentine in Nord Africa e Medio Oriente che ormai da 3 anni la coopera-tiva ha intrapreso. Per il 2013 nel quadro di questa azione, Trentino Export ha in programma oltre a

singoli progetti di commercializzazione in Egitto, Algeria e Marocco, anche l’apertura di un desk per-manente a Tripoli, in Libia, per le aziende asso-ciate del settore edile e della componentistica per le costruzioni. La Libia, come tutta l’area del Nord Africa e del Medio Oriente, anche se nell’ultimo anno colpita da tensioni sociali e politiche, rimane di fondamentale importanza per le aziende espor-tatrici della nostra provincia e del Paese intero: a riprova di ciò nel 2011 l'interscambio totale tra l'Ita-lia e i paesi dell'area del Mediterraneo è aumentato di circa il 4% (fonte Istat).L’intenzione di Trentino Export e di Confindustria Trento è di dare sempre maggiore sostegno alle im-prese trentine, non solo sui mercati di lingua araba ma in tutti i mercati emergenti che possano essere sbocco per i prodotti trentini. I risultati raggiunti negli ultimi anni sono stati positivi, ma è neces-sario aumentare le risorse e l’impegno comune di tutti gli attori della nostra provincia; l’internazio-nalizzazione dell’economia trentina è l’unico modo per superare la difficile congiuntura nazionale ed internazionale.

trentino exPort,

di GIORGIO ZAGONEL

A Milano, in occasione del Forum economico e finanziario per il Mediterraneo, Trentino Export ha illustrato i prodotti e le tecnologie delle aziende trentine.

La culla della civiltà… imprenditoriale

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Nel corso del soggiorno promosso da Confindustria Trento e Trentino Export la firma di nuovi accordi di collaborazione con le associazioni del territorio.

In missione in Brasile

internazionalizzazione

di una sempre maggiore inter-nazionalizzazione delle imprese trentine, dal 28 ottobre al 1 novembre 2012, Confindustria Trento e Trentino Export - braccio operativo per l’export di Palazzo Stella, hanno svolto una mis-sione congiunta in Brasile per firmare impor-tanti accordi di collaborazione con le istituzioni locali. Alla missione hanno partecipato Marco Stenico, presidente di Trentino Export e vicepresidente di Confindustria Trento, Stefan Ties, consulente commerciale di Trentino Export, e i rappresenta-ti di varie aziende del nostro territorio: Ma-estro Srl, Optoelettronica Italia Srl, Gasperotti Srl, Ro-verplastik Spa, Sicor Spa, Bm Elettronica Spa, Silvelox Spa.

Durante il soggiorno la delegazione trentina ha avuto la possibilità di partecipare a molte-plici incontri con vertici di varie associazioni imprenditoriali brasiliane. A San Paolo del Bra-sile si sono svolti incontri con la Federazione degli Industriali dello Stato di San Paolo (Fiesp) e con l’Associazione delle Industrie Brasiliane dell’Elettronica (Abinee); a Florianopolis, invece, con la Federazione degli Industriali dello Sta-to di Santa Catarina (Facisc), per incentivare i

rapporti già esistenti e implementare l’accordo di collaborazione firmato con loro a Trento nel settembre 2011. In queste occasioni sono state discusse future attività promozionali e presentate le eccellenze tecnologiche dei prodotti trentini. A Curitiba, capitale dello Stato di Paranà, invece, è stato firmato un accordo di collaborazione con la Fe-derazione degli Industriali dello Stato di Paranà (Fiep) e le aziende trentine partecipanti hanno avuto la possibilità di svolgere incontri “busi-

La piattaforma logistica Pi.Ma.Rio

La missione è servita a stringere importanti rapporti istituzionali e ad aiutare le aziende trentine nel loro processodi internazionalizzazione.

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mento utilizzata da quattro aziende della co-operativa: Gasperotti Srl, Sicor Spa, Cogi Srl e Roverplastik Spa. Per il 2013, visto il successo di questo progetto ne è previsto il raddoppio della superficie e l’utilizzo da parte di altre aziende trentine. A tal proposito Oscar Lenzi, referen-te per il Brasile di Trentino Export, ha sottoli-neato come sia “fondamentale per le aziende esportatrici, se si vuol fare in modo che il loro processo di internazionalizzazione sia continuo ed efficace, avere un punto di riferimento logi-stico per i loro prodotti. Questo è un ulteriore passo in avanti per far crescere le esportazioni dei prodotti trentini e fare in modo che il Brasi-le diventi un punto di riferimento costante per l’export trentino”.Questa missione congiunta è servita a stringere importanti rapporti istituzionali, a far conosce-re agli imprenditori presenti controparti brasi-liane qualificate e ad aiutare le aziende trentine nel loro processo di internazionalizzazione in un mercato così importante come il Brasile.Stenico ha ribadito l’importanza di queste mis-sioni imprenditoriali, necessarie per far crescere la conoscenza dei mercati esteri e per stringere importanti rapporti di collaborazione, aggiun-gendo, poi, che “è intenzione di Confindustria Trento e di Trentino Export incentivare sempre più l’internazionalizzazione delle aziende tren-tine in tutti i mercati emergenti, con servizi spe-cialistici e a 360 gradi”. (gz)

ness to business” personalizzati con controparti brasiliane qualificate, selezionate in base alle esigenze e ai settori di riferimento delle aziende.A margine degli incontri istituzionali la missio-ne di imprenditori trentini ha poi incontrato Cacidio Girardi e Ivanor Minatti, rappresen-tanti dei Circoli Trentini di Blumenau e di Curi-tiba, che entusiasti della possibilità di stringere nuovi rapporti con la loro terra di origine han-no dato piena disponibilità alla promozione dei prodotti trentini in Brasile.

La delegazione trentina dopo le visite con le controparti istituzionali brasiliane, ha visitato la neonata piattaforma logistica Pi.Ma.Rio., cre-ata da Trentino Export, per la distribuzione dei prodotti “Made in Trentino” a Rio do Cedros, nello Stato di Santa Catarina. Questa piattaforma di circa 500 mq è al mo-

L'incontro con la Federazione degli

Industriali dello Stato di San Paolo

Le aziende trentine hanno avuto la possibilità di svolgere incontri “business to business” personalizzati con controparti brasiliane qualificate, selezionate in base alle esigenze e ai settori di riferimento delle imprese.

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