24
GREGORIANA La TRIMESTRALE DELLA PONTIFICIA UNIVERSITÀ GREGORIANA Informazioni P.U.G. Spedizione in abbonamento postale art. 2 comma 20/C, legge 662/96 - Filiale di Roma - Taxe perçue La “Gregoriana” al Quirinale 6ª Conferenza Europea sulle Biblioteche Digitali Il Patriarca Ortodosso di Romania Teoctist in visita alla Gregoriana 1 7 Anno VIII - numero diciassette - febbraio 2003

TRIMESTRALE DELLA PONTIFICIA UNIVERSIT¸ GREGORIANA · L’istinto di autodifesa reagisce rifiutandolo”. L’incontro con gli altri diviene continuamente una domanda, una sfida,

Embed Size (px)

Citation preview

GREGORIANALa TRIMESTRALE

DELLA PONTIFICIA

UNIVERSITÀ

GREGORIANA

Informazioni P.U.G. Spedizione in abbonamento postale

art. 2 comma 20/C, legge 662/96 -

Fil iale di Roma - Taxe perçue

La “Gregoriana” al Quirinale

6ª Conferenza Europeasulle Biblioteche Digitali

Il Patriarca Ortodossodi Romania Teoctistin visita alla Gregoriana

1 7

Anno VIII - numero diciassette - febbraio 2003

Editoriale

L’UniversitÀin cammino...

opo aver contemplato il Signore entrato discretamentenella nostra storia, anzi nel nostro corpo, siamo invitati daltempo liturgico a riprendere il cammino con lui, e a riscoprirnela presenza al nostro fianco, anzi in noi.È il cammino della Quaresima, il viaggio durante il quale ilSignore si rivela, si fa vicino, sposa il popolo, anche se moltevolte si nasconde lasciandoci confusi e risentiti.È il cammino durante e attraverso il quale può formarsi il popolo“Quando Israele uscì d’Egitto... divenne dominio del Signore”(Salmo 113) e, come ci ricorda Sant’Agostino questo popolo cheè la Chiesa “prosegue il suo pellegrinaggio tra le persecuzionidel mondo e le consolazioni di Dio” (De Civitate Dei XVIII, 51).Con il lavoro di pianificazione strategica della Gregoriana, cuitutti in qualche modo siamo chiamati a partecipare, l’Universitàsi è messa in cammino per riscoprire sempre meglio la pre-senza del Signore nel nostro lavoro, nella nostra missione, nellanostra vita.Quando ci si applica ad un simile progetto è inevitabile che,ancor più che nel lavoro quotidiano, emergano differenze, pro-blemi e difficoltà che, tenuti un po’ nascosti e come in sospesonel normale svolgere delle nostre intense occupazioni, vengonoancor più alla luce e si fanno dominanti. Nella marcia neldeserto o in una ascensione in montagna, le personalità si rive-lano e le qualità e i limiti escono allo scoperto. Ma è anche unmomento per riunirsi e ridiventare in modo più vero e reale, “unpopolo”, un corpo, dove le iniziative, i progetti e le visioni indi-viduali e settoriali trovano una ridefinizione in un disegnocomune, più generale, più universale.

Qualcuno ha descritto la nostra cultura come caratterizzatada alcuni aspetti, tendenzialmente soggettivisti, dove prevale l’in-dividuo: un aspetto narcisista, o fortemente rivolto al sé; domi-nato dal mercato, o pervaso dalla ricerca dell’utilità, dell’inte-resse; e nel segno di Proteo, continuamente in flusso ecambiamento. Siamo costantemente tentati di rimanere allasuperficie, alle apparenze. Esistiamo se siamo presenti sullascena, se facciamo parlare di noi, se appariamo e attirando l’at-tenzione, possiamo venderci sul grande mercato del mondo.Vince allora l’apparenza, non la sostanza, il reale, più profondo,nascosto. Forse anche nel nostro essere Chiesa non riusciamosempre a sfuggire a questo gioco, che non può non essere e rive-larsi illusorio.Dice il Signore “Non guardare all’aspetto, né alla statura. Dionon apprezza solo ciò che vede l’uomo: l’‘uomo vede le appa-renze, il Signore vede nel cuore’ ” (1 Sam 16,7). Nel confrontoche ci sfida a riscoprire, in modo sempre nuovo, il fondamento,Sant’Ignazio ci propone, all’inizio degli Esercizi Spirituali, un

“presupposto” che nella sua semplicità è prezioso e si dirigedirettamente alla mente e al cuore, come ai luoghi dove sorgonole divisioni interiori e interpersonali: “È da presupporre che unbuon cristiano deve essere propenso a difendere piuttostoche a condannare l’affermazione di un altro. Se non puòdifenderla, cerchi di chiarire in che senso l’altro la intende;se la intende in modo erroneo, lo corregga benevolmente; sequesto non basta, impieghi tutti i mezzi opportuni perché laintenda correttamente, e così possa salvarsi”.Ci chiede, in altre parole, di non fermarsi alla prima impres-sione, all’esterno, all’apparenza, in noi e nell’altro, ma di saperentrare, con intelligenza, nell’intenzione, nel cuore dell’altro,come anche nel nostro cuore ed intenzioni, con spirito non dicondanna, ma per salvare.

Come diceva A. Mounier: “Il mondo degli altri non è un giar-dino di delizie, ma una costante provocazione alla lotta, all’adat-tamento, al superamento; e ripresenta costantemente il rischio eil dolore. L’istinto di autodifesa reagisce rifiutandolo”.L’incontro con gli altri diviene continuamente una domanda, unasfida, una minaccia, ma contiene anche una risposta, una pre-senza, una promessa. L’altro, che è sempre mistero di fronte adun sé, che è egli stesso mistero, è costantemente una questione,un mondo da scoprire e da conoscere, e può divenire una rispo-sta; è un ostacolo, che come soggetto di desiderio infinito sioppone all’altrui, limitando e resistendo, ma può anche offrireuna possibilità di realizzazione del sé nel riconoscimento e nellacomunicazione; inoltre l’altro è minaccia, sfida, pericolo, sor-gente di ansia, ma anche promessa di perfezionamento, di pro-mozione del valore che si realizza nel dono di sé.È quel paradosso che Thomas Merton aveva espresso scrivendo:“Non possiamo trovare noi stessi in noi, ma solo in altri; allostesso tempo, prima di uscire da noi e andare agli altri dob-biamo trovare noi stessi”.Tutto questo non tocca solo il lavoro quotidiano cui all’inizio del-l’anno ci incoraggiavamo (da questa rivista) a intraprendere congenerosità, ma il cammino di pianificazione strategica dell’Uni-versità. Esso diviene allora il percorso in cui siamo chiamati,magari nel deserto che ci confronta con limiti e ostacoli esternie interni, a divenire più realmente “popolo”, il dominio delSignore, e quindi ben più che un aggregato di tribù che si muo-vono solitarie ma “popolo” che sa accogliere coraggiosamentela presenza meravigliosa degli altri, diversi, ma compagni distrada, anzi fratelli.

P. Franco Imoda, S.J.Magnifico Rettore

3

3 Editoriale: l’Università in cammino...P. Franco Imoda, S.J.

4 La “Gregoriana” al QuirinaleMarco Cardinali

6 Conferenza d’Avvento del Senatore Oscar Luigi ScalfaroRobert Cheaib

8 Uno scambio di ricchezze condotto nella reciproca conoscenzaOmbretta Pisano

12 La parola agli studenti...: cosa ci fa una studentessa musulmana alla Gregoriana?Zeynep Cebeci

14 ECDL 2002: “6ª Conferenza Europea sulle Biblioteche Digitali” alla GregorianaMarta Giorgi Debanne

16 Convegno dell’UCIP alla Gregoriana: “Comunicare nei momentidi crisi: Chiesa e opinione pubblica”Franco Mogavero

18 Hopkins: The Rome ConferenceVictoria McCabe

22 Elementi di apologetica in PascalKristof Vanhoutte

23 Intervista al Patriarca Ortodosso di Romania Teoctist in visita alla GregorianaCeline Hoyeau

24 Memoria, Storia e... Celebrazioni: San Francesco SaverioTeresa Joseph, F.M.A.

26 Università al lavoro: pianificazione strategicaP. Daniel McDonald, S.J.

28 Le nostre Case: il seminario “Redemptoris Mater”Ezechiele Pasotti

30 Educazione, Famiglia, Religione: tra “Chiesa domestica” e famiglia delle religionid. Michael Fuss

32 Un concerto sponsorizzato dall’Ambasciata Canadese in ItaliaDaniela Astara Prontu

34 Giornata di studio della teologia fondamentale36 In viaggio per l’Università...: l’Economato

Luigi Allena

38 “Il Dio inseguito”. La poesia di David Maria TuroldoMonia Parente

40 Focus41 In memoriam42 Il calenda... eventi: conferenze, congressi e incontri alla Gregoriana

a cura di Grazia Mastrobuono e Marco Cardinali

44 Nomine, premi e onorificenze45 Tesi di dottorato

a cura di Daniela Totino

47 Memorandum

Direttore responsabileP. Michele Simone, S.J.

Direttore editorialeMarco Cardinali

RedazioneLuca Collodi, Filippo Crispolti,J. Leonard Touadi, Klaudia Bumci

ConsulenzaBeatrice Mirelli

FotografieAlfredo Cacciani

Progetto grafico e stampaTipolitografia U. Detti

Finito di stampareil 28 febbraio 2003

Trimestrale

a carattere informativo

Registrazione pressoil Tribunale di Roma n. 134del 29 marzo 1996

Direzione e amministrazioneLa Gregoriana - Informazioni P.U.G.Piazza della Pilotta, 4 - 00187 RomaTel. 06.6701.5110Fax 06.6701.5428e-mail: [email protected]

D

54

Il Presidente Ciampi ha sottolineato come, nella nostrasocietà, proprio per la forte presenza di etnie diverse ereligioni diverse debba esserci un forte potenziamentodella scuola pubblica come luogo per la possibile inte-grazione culturale con una maggiore attenzione peròper l’ora di religione. Il Rettore P. Imoda, ha portato atale proposito l’esempio della Francia, che già da tempoha iniziato il cammino di integrazione culturale e raz-ziale e proprio su tali componenti ha posto l’accentosulla convivenza delle scuole religiose e laiche.

Durante il colloquio il Presidente Ciampi ha, poi, sot-tolineato il ruolo delle istituzioni e dei formatori in par-ticolare nel difficile compito di rivolgersi ai giovani e diproporre modelli che permettano loro di non esseresolo rivolti su se stessi, ma di comprendere l’importanzadi donarsi agli altri. A questo punto si è parlato del volontariato e della pos-sibilità di coordinare l’opera delle congregazioni reli-giose, quella delle istituzioni e quella fondamentale della

famiglia. Il Presidente Ciampi ha ricordato in particolarel’iniziativa della Comunità di Sant’Egidio in Mozambiconel campo della prevenzione e della cura dell’Aids. IlRettore si è soffermato sull’importanza del lavoro svoltodai volontari religiosi nel Terzo Mondo e sul tema dellaformazione di chi opera in questo contesto internazio-nale e dell’importanza in questo ambito della forma-zione universitaria e inter-universitaria con una piùstretta collaborazione con Università italiane ed euro-pee, ribadendo la stretta collaborazione che la Grego-riana ha e vuole avere con gli altri Atenei del mondo.

A lla fine del colloquio, il Presidente della RepubblicaItaliana ha salutato con affetto il Rettore Magnifico e iVice-Rettori, con una esortazione a contribuire sempredi più nel delicato compito di spronare i giovani affinchénon si chiudano nell’atonia morale ma anzi sviluppinocome essenziale per la propria esistenza, l’esigenza alconfronto.

Marco Cardinali

l 14 ottobre 2002 il Magnifico Rettore P. FrancoImoda, S.J., e i Vice-Rettori, P. Francisco Egaña, S.J.,P. Michael Hilbert, S.J., P. Gerardo Arango, S.J., si sonorecati in visita dal Presidente della Repubblica ItalianaCarlo Azeglio Ciampi. Il viaggio, a dire il vero, è statomolto breve.Il Palazzo Presidenziale è situato, infatti, sul colle Quiri-nale, una delle alture di Roma costituita da un massicciocollinoso, diviso dal Pincio a Nord e dal Viminale a Sud,colle, ai cui piedi, si trova la Pontificia Università Grego-riana. Un rapporto stretto fatto anche di vicinanzafisica... basti pensare che dal terrazzo della Gregoriana,da cui si gode una magnifica vista su Roma, e si vedebenissimo il Palazzo costruito da Ottavio Mascarino perPapa Gregorio XIII nel ’400, poi ampliato in epoche suc-cessive, da cui svettano il Tricolore, la Bandiera dellaUnione Europea e lo Stendardo presidenziale che costi-tuisce, nell’ordinamento militare e cerimoniale, il segnodistintivo della presenza del Capo dello Stato e segueperciò il Presidente della Repubblica in tutti i suoi

spostamenti. Viene innalzato sulle automobili, sulle navie sugli aeroplani che ospitano a bordo il Presidente;all’esterno delle Prefetture, quando il Capo dello Statovisita una città; all’interno delle sale dove egli intervieneufficialmente.Stendardo presidenziale che per quel giorno è rimastoal suo posto sul palazzo per questa visita ufficiale ma,anche, piena del calore e l’affetto di cui è capace il Pre-sidente Ciampi.

L’incontro si è aperto all’insegna dei ricordi, diquando il presidente Ciampi frequentava la scuola rettadai Gesuiti, parlando con il Rettore di comuni cono-scenze di Padri della Compagnia.Il Presidente ha introdotto un tema che gli sta molto acuore: quello del mondo giovanile e della loro forma-zione, affrontando la questione delle scuole religiose edell’ottima professionalità dei loro insegnanti, rammari-candosi che oggi per ragioni economiche le scuole reli-giose stiano attraversando un periodo difficile.

La “Gregoriana” al Quirinale

I

caloroso benvenuto e un attento ascolto a un “fratello” che testi-monia. Dopo la presentazione del Magnifico Rettore, il SenatoreScalfaro ha esordito dicendo: “La prima volta che parlai in que-st’aula tutti gli studenti, e forse anche qualche docente, eranoancora in mente Dei, visto che più di 45 anni fa si celebrò qui, eper due anni di seguito, la giornata dell’Università Cattolica” edha, poi, proseguito la sua conferenza con un tono familiareornato da un pizzico di umorismo.La sua riflessione si è, naturalmente, incentrata sul concetto del-l’attesa. Come egli stesso ha affermato, gli anziani partono dairicordi e torna con piacere il ricordo della novena del Natale cheera per lui un’attesa desiderata. L’annunzio della venuta di Gesùfonte di gioia che fluiva dalle sorgenti della liturgia, che eraancora cantata in latino.

Poi ha parlato delle dieci vergini e del loro addormentarsi edell’incapacità di aspettare lo Sposo; di Cristo che prega nel-l’orto degli olivi in attesa della sua passione, e in contrasto idiscepoli che non riescono a fargli compagnia neanche perun’ora. Tutti hanno abbandonato il Cristo a causa della paura.Quest’esperienza di paura l’ha vissuta anche il Senatore Scalfaroin persona durante il periodo clandestino della guerra. La paurasoffoca l’attesa, chiude gli occhi alla visione del Signore e spegnela fiamma della speranza. Ma il Signore viene; viene come ilMessia della pace che ci chiama in continuazione a non temere.La Vergine è l’apertura che gli permette di illuminare il mondo:“Si faccia di me secondo la tua Parola”.E tutti i consacrati e i cristiani sono chiamati a quest’atteggia-mento di accoglienza al Signore che viene, sempre viene. “I votisono dei fiori freschi offerti sull’altare di Dio, non sono fiori finti

ma fiori freschi per cui si deve cambiare loro l’acqua ognigiorno” e così è del sì di ogni cristiano ogni giorno.

Sempre riferendosi ai suoi ricordi giovanili, il Senatore Scal-faro ha portato l’esempio dei momenti di guerra e disperazionein cui, però, c’era una fiamma chiara, il combattimento per lalibertà, “non si può essere della parte giusta se non si è dallaparte della libertà”. E così, aggiungeva, un Don Orione in questoperiodo aveva un modo di dire: “Ave Maria... e avanti!” eDe Gaspari parlava di nomi che non hanno lasciato traccia danessuna parte ma l’hanno certamente lasciata in Dio.

E noi, oggi, nel tormento del terrorismo dobbiamo aderire alprincipio di speranza e attesa, e proteggere l’essere umanolibero e consolidare la fratellanza. Dobbiamo, invece di fuggire echiuderci sul nostro peccato, cercare la purificazione guar-dando Dio negli occhi.Il nostro avvento è l’attesa della seconda venuta del Cristo, ilSignore che per noi scende dando verità, libertà, giustizia, e levirtù teologali che sono promessa delle verità future. A conclu-sione della sua testimonianza l’ex Capo di Stato ha fatto riferi-mento ad un aiuto potente: “Per mantenere questa fiamma ci halasciato una presenza materna Maria: Salve vita speranza dol-cezza nostra, salve. Buon avvento”. Alla fine di questa medita-zione, tutti i presenti hanno cantato l’Alma Redemptoris Mater .Prima di andare via, però, il Senatore Oscar Luigi Scalfaro, si èintrattenuto a lungo con gli studenti, che fuori l’Aula Magna, glihanno dimostrato profonda gratitudine per aver condiviso, nellaloro istituzione, la sua affettuosa testimonianza.

Robert Cheaib

7

er due settimane, nelle bacheche, sulle colonne, sulle portedelle aule si notavano degli avvisi che invitavano tutta la comu-nità universitaria a partecipare alla tradizionale “Conferenza diAvvento” che ogni anno viene organizzata dalla Gregoriana.Anche quest’anno un ospite d’eccezione l’ex-Capo di Stato eSenatore a vita Oscar Luigi Scalfaro. L’ex Presidente della Repub-blica Italiana, ha spiegato il Magnifico Rettore, P. Franco Imoda,è stato invitato a parlare alla comunità universitaria in quanto“cristiano coerente che ha servito la società e la politica, per aiu-tarla a capire cosa significa Avvento per un credente che serve ifratelli in questo modo specifico”. A testimonianza di questo ser-vizio stanno l’aver partecipato a 27 anni all’Assemblea Costi-tuente, essere stato eletto deputato dalla prima legislatura,essere stato Ministro dei Trasporti, della Pubblica Istruzione,dell’Interno in anni difficili; Vicepresidente e Presidente dellaCamera, nonché Presidente della Repubblica e ora Senatore avita. Da non dimenticare anche, in campo ecclesiale, la sua Pre-sidenza dell’Azione Cattolica. Molti studenti hanno colto subitol’importanza di questa conferenza-testimonianza e non sonovoluti mancare.

L o sviluppo moderno del pensiero e della società – sottogli influssi dell’illuminismo, il deismo, la rivoluzione francese,l’umanesimo ateo – ha prodotto una separazione tra Stato eChiesa, tra il cosiddetto sacro e profano, ma questo dualismonon ha potuto frantumare la vita del credente.Il cristiano crede che tutto è “sacro”, non nel senso degli antichiper cui tutto è pieno degli dèi, ma nel senso che tutto è stato

creato da Dio tramite il Verbo, e tutto è chiamato ad essere unpuro riflesso della bontà del Creatore, quindi il creato è in unprocesso di trasfigurazione tramite la nuova creazione realizzatadal Figlio nella sua incarnazione. Come discepolo del Figlio, ecome figlio del Padre, e come tempio dello Spirito Santo, il cri-stiano è chiamato a una progressiva “spiritualizzazione” delmondo e della vita che porta alla realizzazione dell’armonicabellezza che salverà il mondo.

Questa bellezza è da considerarsi, non come mero estetismoma in senso teologico, cioè un mondo trasfigurato dall’Amore.La presenza di un “vero” cristiano, in ogni ambiente, segna inmaniera indelebile la vita sociale, politica, ecologica... perché ilsuo amore concreto è il principio della storia, dell’impegno,della concretezza nel quotidiano.In altre parole, visto che l’identità profonda del cristiano èl’unione con il suo Dio, egli non può essere meramente une s s e r e - n e l - m o n d o , ma deve necessariamente essere uncristiano-nel-mondo, vivendo davanti al mondo come araldo,sale della terra e luce del mondo, non un atteggiamento di nega-zione ma piuttosto di affermazione escatologica amando la terracon il cielo nel cuore; invece di chiudersi, apre ogni cosa al di làdi sé stessa, a Colui che è l’Altro per eccellenza, il compimento ela gioia di tutto.

G ià mezz’ora prima dell’incontro la sala era quasi piena.Tutta la comunità universitaria era rappresentata: corpodocente, studenti, e gli impiegati dell’Università per dare un

6

Conferenza d’Avvento

Testimonianza di un laico impegnato: il Senatore Oscar Luigi Scalfaro

P

Il Rettore Magnifico P. Franco Imoda, S.J., accoglie il Senatore

Oscar Luigi Scalfaro nella “Sala dei Cardinali” prima della meditazione.

Il Senatore Scalfaro si intrattiene a lungo con gli studenti

dopo la meditazione.

Il Senatore Oscar Luigi Scalfaro condivide la sua testimonianza di cattolico impegnato in politica con i

numerosi studenti, professori e dipendenti della P.U.G. intervenuti in Aula Magna.

cristiane, e molto altro. Il patrimoniolibrario di circa 6.000 volumi su SacraScrittura, fonti rabbiniche, antisemitismo,storia, filosofia, liturgia, che ha costituitoparte del Servizio del SIDIC nell’arco ditempo della sua attività, è stato donatodalle Suore di Sion alla Biblioteca del-l’Università Gregoriana dove rimane comeFondo SIDIC per le Relazioni Ebraico-Cristiane e il quale viene costantementeincrementato.

L’inaugurazione della DocumentazioneSIDIC-ROMA e del Fondo Librario SIDICdi Risorse Ebraico-Cristiane presso l’Uni-

versità Gregoriana ha avuto luogo loscorso 17 ottobre e rappresenta senz’altrouno degli eventi più importanti di que-st’anno per l’Università. L’incontro havisto la partecipazione cospicua e appas-sionata di molte persone e di molti deitanti amici ebrei e cristiani che negli annihanno affettuosamente seguito e sostenutoil lavoro del SIDIC da tutto il mondo. Sono interventi il Rettore dell’UniversitàP. Franco Imoda, S.J., la Superiora Gene-rale della Congregazione delle Suore diNostra Signora di Sion, Sr. MechthildVahle, l’Ambasciatore d’Israele presso laSanta Sede Yosef Lamdan, S.Em. R e v. m a

il Card. Walter Kasper, Presidente delPon-tificio Consiglio per la Promozionedel-l’Unità dei Cristiani, il Rabbino Capodella Comunità ebraica di Roma, RiccardoDi Segni, e del Patron dell’iniziativa,Sir Sigmund Sternberg.

Il Rettore P. Imoda, ha sottolineato comela Gregoriana abbia da lungo tempo per-seguito lo scopo dello studio e del dialogocon le religioni, inscrivendolo nel quadropiù ampio della missione della Compagniadi Gesù. L’ambasciatore Lamdan non ha temuto digiudicare questo momento come “ u n

9

l dialogo fra le religioni costituisce oggiuna sfida doverosa ma anche affascinante.Il confronto nella comune consegna eaccoglienza delle rispettive identità, costi-tuisce un arricchimento, e si manifestacome quell’apertura all’alterità che oggi èalla base della costruzione della pace.Questa è la sfida raccolta anche dalla Pon-tificia Università Gregoriana, che harecentemente costituito un Istituto di Studisu Religioni e Culture. Tra queste, l’Ebrai-smo in particolare occupa un posto privi-legiato nel rapporto con la religione Cri-stiana, ed in virtù di questo rapportospeciale il Servizio Internazionale di

Documentazione sulle Relazioni Ebraico-Cristiane (SIDIC) ha avuto la sua ragiond’essere per oltre 37 anni.Nato per iniziativa di vescovi e studiosi delConcilio Vaticano II all’indomani dellaDichiarazione Nostra Aetate sul rapportotra la Chiesa e le religioni non-cristiane, ilSIDIC venne affidato alla Congregazionedelle Suore di Nostra Signora di Sion conlo scopo di rispondere all’appello della

Chiesa a capire e stimare il popoloebraico così come esso comprende sestesso e ad approfondire la stessa fede cri-stiana con lo studio e l’amore per la fededi questo popolo.

Nel luglio 2002 il SIDIC ha trasferito isuoi archivi presso l’ala Traspontina del-l’Università Gregoriana, mettendo così adisposizione di studenti, docenti e di unvasto pubblico internazionale il suo patri-monio di documenti e periodici riguar-danti antisemitismo, ebraismo, ebraicitàdi Gesù, liturgia e feste, Nostra Aetatee Concilio Vaticano II, relazioni ebraico-

8

Il Rettore P. Franco Imoda, S.J., Sir Sigmund Sternberg e S.Em. Rev.ma il Card. Walter Kasper

durante l’emozionante momento della consegna delle medaglie.

La Dott.ssa Ombretta Pisano, P. Franco Imoda, Sir Sigmund Sternberg, il Sig. Hubert Brenninkheijer

e consorte la Sig.ra Aldegonde e Lady Hazel Sternberg.

Inaugurato il Fondo SIDIC di Risorse Ebraico-Cristiane e la Documentazione SIDIC-Roma presso l’Università Gregoriana

Uno scambio di ricchezze condotto nella reciproca

conoscenzaI

la Gregoriana che il SIDIC potrà incre-mentare nel futuro i frutti che ha giàmostrato di portare negli anni passati.Infine, Sir Sigmund Sternberg ha dedicatole sue parole alla memoria di GerhardR i e g n e r, primo ebreo ad essere invitatocome osservatore in un Concilio ecume-nico, instancabile promotore del dialo-go interreligioso e dei diritti umani, alquale il Fondo librario del SIDIC è statointitolato.

Durante l’incontro si è celebrato unmomento solenne e pieno di emozione: laconsegna alla Pontificia Università Grego-riana, nelle mani del Magnifico Rettore,della Medaglia d’oro che Sir Sigmund

Sternberg ha consegnato a nome dell’In-ternational Council of Christians andJews, come riconoscimento del lavoro chel’Università da sempre opera in favore deldialogo interreligioso e della pace che siinstaura attraverso il dialogo. Il RettoreP. Franco Imoda, S.J., a sua volta, a nomedella Gregoriana ha consegnato la Me-daglia di “San Roberto Bellarmino” aSir Sigmund e Lady Hazel Sternberg, inriconoscimento della loro fede profonda,il generoso supporto e il continuo inco-raggiamento per la promozione del dia-logo interreligioso.Il Fondo librario è già parzialmente dispo-nibile presso la Biblioteca della Grego-riana. Il Servizio di Documentazione,

collocato al primo piano dell’ala Tr a -spontina, continua la sua attività sotto laresponsabilità delle Suore di Sion e pro-muove conferenze e giornate di studiopresso l’Università. È aperto tutti i giornialla consultazione dei suoi periodici spe-cializzati e dei documenti.

La presenza presso la Pontificia Univer-sità Gregoriana e la collaborazione conl’Istituto di Studi su Religioni e Culture econ il Centro “Cardinal Bea di Studi Giu-daici” è in continuità con i fini che il SIDICha perseguito nei suoi quasi quarant’annidi vita e ne apre nuovi sviluppi.

Ombretta Pisano

11

momento storico” per l’Università,avendo accolto in se stessa tali risorse pergli Studi Giudaici ed il ricco patrimoniolibrario e documentale del SIDIC, con ilrisultato di gettare le basi di “una nuovagenerazione di studiosi cattolici mag-giormente in grado di impegnarsi neldialogo”.Anche per S.Em. Rev.ma il Card. Kasper iltrasferimento della Collezione LibrariaSIDIC e del Centro di Documentazionecostituiscono “il segno di un momentonuovo e di frutti nuovi per il dialogoebraico-cristiano: la guarigione diferite profonde del passato, il supera-mento dei fraintendimenti e la pro-mozione della riconciliazione e della

collaborazione pacifica tra le due re-ligioni”.

Kasper ha tracciato il cammino per-corso nelle relazioni ebraico-cristianedalla Congregazione delle Suore di Sion,da S.Em. Rev.ma il Card. Augustin Bea, daGiovanni XXIII, fino a Giovanni Paolo II,un cammino prodigioso se si considera ilpassato di disprezzo, polemica e oppres-sione. Tuttavia si tratta di un cammino ancoraagli inizi e che deve essere caratterizzatoda un dialogo che non significhi “mini-mizzazione”, “tolleranza”, “indifferenti-smo” ma, al contario, sia uno scambio diricchezze condotto nella reciproca cono-

scenza gli uni degli altri, ciascuno nellasua identità e nelle sue differenze, fino aquando ebrei e cristiani troveranno, allafine dei tempi, il significato della loromisteriosa e indissolubile relazione. Fino ad allora la chiamata è a vivere“spalla a spalla” e non più “schiena con-tro schiena”.

Sulla scia della profonda riflessione diS . E m . R e v.ma il Card. Kasper, il RabbinoCapo Di Segni ha sottolineato come lareciproca conoscenza scevra da pregiu-dizi necessiti di studio e razionalità. Unasede universitaria rappresenta perciò illuogo più adatto allo sviluppo del dialogo. È appunto in una sede universitaria come

10

L’aula gremita per vivere insieme questo importante momento di incontro e dialogo. I coniugi Sternberg e il Rettore P. Franco Imoda, S.J., mostrano le rispettive onorificenze ricevute durante l’incontro.

S . E . M o n s . Andrea Cordero Lanza di

Montezemolo, P. Michael Hilbert, S.J.,

Vice-Rettore Accademico, Sir Sigmund

Sternberg e S.Em. Rev.ma il Card. Walter

Kasper.

Uno scambio di ricchezze condotto nella reciproca

conoscenza

una città che ha un valore moltoimportante per la storia della Chiesa,basta ricordare il famoso Concilio diCostantinopoli. Studio nel nuovissimoIstituto di Studi su Religioni e Culture. Questo è il mio secondo anno inGregoriana e l’ultimo anno dimagistero, un programma che offre lapossibilità di studiare il Cristianesimoa credenti di altre fedi. Sono moltocontenta di studiare con altri studentireligiosi praticanti. A me interessa dasempre approfondire le varie religionie tradizioni. Quando studiavo l’Arabo e StudiIslamici in Siria, sono andata in un

monastero nel deserto. Lì hoincontrato P. Paolo dall’Oglio, unvecchio studente della Gregoriana. Lui e un’altra amica, anche leimusulmana turca, che già era inGregoriana, mi hanno parlato diquesti studi in Gregoriana. Horicevuto una borsa di studio dallaFondazione Pontificio DialogoInterreligioso, Nostra Aetate e misono trovata a Roma per studiare e

realizzare il mio desiderio diapprofondimento. Il mio indirizzo è di specializzazione einterpretazione biblica. Nel mio primoanno ho fatto qualche corso nellediverse facoltà. Anche nel nostroInstituto ci sono corsi introduttivi sulCristianesmo tenuti dal ProfessoreGesuita, P. Daniel Madigan che ha unapproccio e un metodo adatto ancheper i Musulmani; difatti insegna anchealcuni corsi sull’Islam.Adesso siamo 5 studenti Musulmaninell’Istituto e qualche altro studenteCristiano e ci stiamo specializzando inIslam, Ebraismo, Induismo eBuddismo. Lo scopo di questo Instituto è dareuna possibilità a credenti di diversefedi di studiare insieme e impararenon solo dai libri scolastici ma da noistessi durante conversazioni e altreattività. Stiamo pensando a diverseattività che coinvolgano anche altri

studenti della Gregoriana, come adesempio vivere insieme feste di altrereligioni e anche una specie di festivaldi film sul Cristianesmo, l’Ebraismo el’Islam.Talvolta è veramente difficileparticipare a un corso dove tutti glialtri già conoscono la materia megliodi me. Può essere una grande sfidaqualche volta. Mi ricordo molto bene, per esempio,durante un corso che ho fatto nel mioprimo semestre, il professore hacominciato a parlare della Bibbia, eha detto “penso che tutti giàconoscono queste cose bene”, ed èandato avanti. Invece io sentivo per laprima volta le parole come,“kerygma”, “synoptici”, “Denzinger”. Tutte sembravano le parole di unalingua mai sentita prima. Ma allostesso tempo, imparavo tanto e mifaceva un grande piacere. Ho fattoqualche corso sull’Islam qui in

Gregoriana, e toccava a me scriveretutte le parole lunghe e complicateche venivano pronunciate.All’inizio gli studenti della Gregoriananon avevano idea di chi fossero lepersone in abiti di culture lontane,che camminavano nei corridori epartecipavano alle lezioni. Tante volte la gente mi fermava e michiedeva a quale ordine religiosoappartenessi. Sembravamo venute daun ordine del Medio Oriente oppureun’altro paese Ortodosso esotico. Maadesso tutti ci conoscono, e davveroci aiutano tanto. Abbiamo molti amicie i nostri professori sono moltocomprensivi e rispondono con moltapazienza e gioia alle nostre domande.Dopo la licenza penso di lavorare nelcampo del dialogo interreligioso in

una fondazione o in una“Organizzazione Non Governativa”religiosa. In un tempo come il nostrodove tanti dicono che le guerre sonocausate dalle diverse fedi,personalmente credo che l’unicomodo per la pace dipenda dai buonirapporti tra i veri religiosi. Per me epiù facile capire un Cristianopraticante che un Musulmano nonpraticante, perché entrambi cisforziamo di vivere appieno la nostrareligione. È molto importante per meimparare il Cristianesmo dai Cristianipraticanti. Per questo sono moltocontenta di essere qui alla Gregorianae spero che questo nostro esserci diauna possibilità ulteriore per un verodialogo.

Zeynep Cebeci

1312

Cena di Corso in un ristorante “Kosher”,

per gli studenti che hanno seguito le lezioni

del professore ebreo Daniel Boyarin (il primo

a sinistra), invitato dalla nostra Università.

Studenti venuti alla Gregoriana per approfondire lo studio delle religioni, durante una

gita al monastero Agostiniano di Lecceto (Siena). Con loro le Monache Agostiniane e la

Prof.ssa Donna Orsuto che ha tenuto il corso “Donne dottori della Chiesa”.

Mi chiamo Zeynep Cebeci e sono di Istanbul, Turchia

LA PAROLA AGLI STUDENTI... Cosa ci fa

una studentessa musulmana alla Gregoriana?

possono fornire ai “lettori meno esperti” diquesta rivista una valida chiave interpretativadel fenomeno “Biblioteche Digitali” ed unasua comprensione attraverso anche unappropriato approccio critico.Dopo avere sottolineato lo speciale e partico-lare interesse che riveste per un’istituzioneaccademica la convergenza delle ICT con lediscipline biblioteconomiche e le implica-zioni che comportano per le attività diricerca, studio e docenza, il Padre Imoda hadetto che “l’ampio spettro di possibilitàofferte dalle nuove tecnologie rappresentauna costante sfida per come noi possiamo esappiamo usare, padroneggiare e trarre pro-fitto dalla ricchezza di opportunità che lebiblioteche tradizionali possono ottenere daun settore in costante e rapida evoluzione.Tecniche di insegnamento, servizi e perfino ilrapporto ‘docente-studente’ sono da rivisi-tare, sottoporre a revisioni, può rendersiindispensabile operare cambiamenti e avolte anche rivoluzioni...”.Il P. Imoda ha poi invitato a riflettere comedai molteplici temi di natura pratica e tecno-logica possano emergere ed entrare in giocotemi più sostanziali, di natura epistemologicae filosofica.E qui, come invito alla riflessione per i let-tori, riteniamo opportuno riportare il testointegrale del discorso del Padre Imoda:

“È confortante, attraente e al contempo unpo’ ‘spaventoso’ per noi, ‘laici’ del settore,vedere l’ampiezza, la profondità e la com-plessità dei contributi di lavori di ricerca chevoi presentate in questa conferenza e chesono stati già così diligentemente e tempesti-vamente raccolti nel volume pubblicato(AGOSTI MARISTELLA - THANOS COSTANTINO (eds.),Research and advanced technology fordigital libraries, Proceedings / 6th EuropeanConference, ECDL 2002, Rome, Italy,September 16-18, 2002; Berlin - New York -Paris: Springer, 2002; XVI-664 p.; 24 cm.;ISBN 3-540-44178-6. Collocazione Biblio-teca P.U.G.: Mag. 3 S 6). C o n f o r t a n t e p e r-ché, almeno, possiamo intuire la compe-

tenza, l’impegno e quindi la promessa di unaccesso sempre più ampio e facilitato adinformazioni e a dati in costante aumento daun punto di vista quantitativo e qualitativo.A t t r a e n t e perché intuiamo che, con sforzisempre minori, possiamo ampliare il nostroorizzonte, e perfino prevedere che alcunebarriere ‘tra chi ha e chi non ha’ potrannoessere superate in quanto un numero sem-pre maggiore di persone, con strumenti rela-tivamente costosi, potranno svolgere attivitàdi ricerca in modi che erano e sono ancora,spesso, riservati a pochi. Pochi di fatto sonoancora oggi coloro che possono finanziaria-mente sostenere le spese per l’acquisizionedi documenti, fonti di dati o che godono delprivilegio di poter viaggiare e trascorrereperiodi di studio e aggiornamento in istitu-zioni e centri di ricerca all’estero. Un po’s p a v e n t o s o perché, da un punto di vistatecnologico, intuendo il peso che potrebbederivare dalla crescente complessità di ciòche ci viene offerto, sentiamo tutto questocome una minaccia per le nostre capacità,per il tempo di cui disponiamo; la massa cre-scente di informazioni disponibili, non sem-pre facili da padroneggiare e gestire, rappre-senta per noi una sfida che incute un po’ ditimore perché siamo comunque consci deinostri limiti. Da un punto di vista pedago-gico, a volte temiamo anche che i giovanipossano rimanere incantati dalla varietà edalla quantità di dati a detrimento di ciò che,tradizionalmente, appartiene al campo dellariflessione, dell’approfondimento e dellacapacità di elaborare sintesi personali”.

A questo punto il P. Imoda ha ricordato ilpensiero del Vaticano II con le parole dellaGaudium et Spes (15):

L’uomo ha ragione di ritenersi superiore atutto l’universo delle cose, a motivo dellasua intelligenza, con cui partecipa dellaluce della mente di Dio.Con l’esercizio appassionato dell’ingegnolungo i secoli egli ha fatto certamente deiprogressi nelle scienze empiriche, nelle

tecniche e nelle discipline liberali. Nel-l’epoca nostra, poi, ha conseguito successinotevoli particolarmente nella investiga-zione e nel dominio del mondo materiale.E tuttavia egli ha sempre cercato e trovatouna verità più profonda.L’intelligenza, infatti, non si restringeall’ambito dei soli fenomeni, ma può con -quistare con vera certezza la realtà intelli -gibile, anche se, per conseguenza del pec -cato, si trova in parte oscurata edebilitata. Infine, la natura intelligentedella persona umana può e deve raggiun -gere la perfezione. Questa mediante lasapienza attrae con dolcezza la mente acercare e ad amare il vero e il bene; l’uomoche se ne nutre è condotto attraverso ilvisibile all’invisibile.L’epoca nostra, più ancora che i secolipassati, ha bisogno di questa sapienza perumanizzare tutte le sue nuove scoperte. Èin pericolo, di fatto, il futuro del mondo, ameno che non vengano suscitati uominipiù saggi. Inoltre va notato come moltenazioni, economicamente più povererispetto ad altre, ma più ricche di sag-gezza, potranno aiutare potentemente lealtre.Col dono, poi, dello Spirito Santo, l’uomopuò arrivare nella fede a contemplare e agustare il mistero del piano divino.

Il P. Imoda ha concluso il suo discorso rin-novando il suo più sincero augurio che“questo incontro costituisca l’occasione diuna conferma dell’importanza del lavorosvolto e al contempo l’occasione per sco-prire insieme sempre più ricche prospettivecapaci di rendere lo sforzo e l’impegno per-sonali un contributo valido per la crescita ditutti, per la crescita verso una umanità ‘tutta’più ricca”.

Marta Giorgi Debanne

15

Nel mese di settembre 2002, dalladomenica 15 al venerdì 21, si è svoltapresso l’Università Gregoriana la SestaEdizione della Conferenza Europea sulleBiblioteche Digitali (EuropeanConference on Digital Libraries 2002,ECDL 2002), sponsorizzata edorganizzata dal Progetto dell’UnioneEuropea (UE) DELOS.

Cosa è ECDL? Cosa è DELOS?ECDL è il principale forum europeo in cuivengono presentati i risultati di progettidi ricerca intrapresi, a livello nazionalee/o europeo, nel settore delle bibliotechedigitali.Le biblioteche digitali possono essere defi-nite come una nuova infrastruttura, come unambiente prodotto dall’integrazione e dal-l’uso delle tecnologie dell’informazione edella comunicazione (ICT) per la creazione,la gestione, la distribuzione e l’uso di infor-mazioni in forma digitale. Esse sono desti-nate a diventare una componente essenzialedelle infrastrutture informative del XXI se-colo rendendo disponibile l’eredità culturalee scientifica accumulata nei vari paesi delmondo a tutti i cittadini, preservando unaraccolta universale di conoscenze e fruttidella creatività umana per le generazionifuture. E sono proprio le attività di ricerca, letecnologie e le applicazioni condotte oggi inquesto specifico ambito a contribuire allafruibilità, nel futuro, di informazioni di tutti itipi distribuite ed accessibili in rete in tutti ipaesi del mondo.In questi ultimi anni si sono andati svilup-pando, soprattutto negli Stati Uniti ed inEuropa, molti importanti progetti relativi allacreazione ed allo sviluppo delle bibliotechedigitali, progetti che coinvolgono diversiambiti della ricerca tecnico-scientifica:l’information retrieval, l’intelligenza artifi-

ciale, le reti, le scienze dell’informazione, latraduzione automatica, la documentazione,la biblioteconomia, ecc.Proprio per promuovere la ricerca e la colla-borazione nel campo delle biblioteche digi-tali nel Vecchio Continente, l’UE, nel V Pro-gramma Quadro (tematica: I n f o r m a t i o nSociety Technologies ), ha creato il progettoDELOS (Network of Excellence on DigitalLibraries), ovvero una rete aperta alla parte-cipazione ed al contributo di tutti i ricerca-tori europei che lavorano in questo specificosettore. Il progetto DELOS si propone quindidi favorire il confronto tra le diverse pro-fessionalità coinvolte o coinvolgibili nel set-tore delle biblioteche digitali (informatici,documentalisti, bibliotecari, archivisti, ope-ratori museali ed esperti di organizzazione)attraverso:

• lo sviluppo di attività di ricerca europea;• la creazione di un f o r u m dove ricerca-

tori, ingegneri e rappresentanti di istitu-zioni interessate possano scambiarsi ideeed esperienze;

• la formazione di giovani ricercatori;• la definizione di linee di ricerca europea;• la promozione per l’adozione di tecnolo-

gie appropriate da parte delle istituzioniinteressate alla loro applicazione;

• la promozione della cooperazione tra ini-ziative di ricerca, sia a livello europeo chenazionale.

La Conferenza ECDL rappresenta una delleprincipali attività di DELOS, sono state or-ganizzate fino ad oggi sei edizioni in variecittà e paesi dell’UE (Pisa, 1997; isola diCreta, 1998; Parigi, 1999; Lisbona, 2000;Darmstadt, 2001; Roma, 2002). La settima,nell’agosto 2003, si svolgerà a Tr o n d h e i m ,Norvegia.Partecipa alla Conferenza una variegata tipo-logia di persone e di istituzioni (ricercatori,

docenti, informatici, biblioteche, archivi,musei, aziende, utenti finali) provenientiprincipalmente dai paesi dell’UE ed anche dialtri continenti.

ECDL 2002, a Roma, alla GregorianaL’Università Gregoriana, oltre che ospitare laConferenza, è stata anche una delle istitu-zioni s p o n s o r della sesta edizione insiemeall’Istituto di Scienza e Tecnologia dell’Infor-mazione del Consiglio Nazionale delle Ricer-che (CNR), il Servizio Reti di Comunicazionedel CNR, l’European Space Agency , il Mini-stero Italiano per i Beni e le Attività Culturali,il Dipartimento di Ingegneria Elettronica del-l’Università di Padova, e la società Microsoft.Il Prefetto della Biblioteca della Gregoriana èstato membro del Comitato Organizzatoredella Conferenza insieme ad altri membrirappresentanti del CNR, del Ministero Ita-liano per i Beni e le Attività Culturali, del-l’Istituto Centrale per il Catalogo Unico edella Discoteca di Stato.I numerosi contributi presentati nell’ambitodi questa sesta edizione hanno toccato prin-cipalmente temi riguardanti la formulazionedi principi, l’elaborazione di metodi, lamessa a punto di sistemi e la realizzazione distrumenti necessari per la progettazione erealizzazione di biblioteche digitali fruibili daparte di utenti finali.Nella Conferenza sono state presentate ancherelazioni riguardanti aspetti di natura poli-tica, economica e sociale, e aspetti connessia problematiche specifiche di particolariaree disciplinari di applicazione, come adesempio le problematiche connesse al set-tore delle scienze umane.Hanno partecipato alla Conferenza circa350 persone (ricercatori, docenti, informa-tici, bibliotecari, rappresentanti di aziende,utenti finali) provenienti da vari paesi del-l’UE, dell’Europa Orientale, dell’America delNord, dell’ Asia e dall’Australia.Il discorso di accoglienza e di apertura èstato tenuto dal Magnifico Rettore dell’Uni-versità Gregoriana, P. Franco Imoda, S.J.Vengono qui riportate alcune riflessioni fattedal P. Imoda, riflessioni che hanno fornito ai“partecipanti esperti” della Conferenza e

14

ECDL 2002

“6ª CONFERENZA EUROPEA SULLE BIBLIOTECHE DIGITALI” ALLA GREGORIANA

Un momento conviviale nel quadriportico.

Il Prof. Thanos Costantino e il Rettore P. Franco Imoda, S.J., durante i lavori in Aula Magna.

intervento tocca i cuori: “Il mio Paese vive il drammadell’Aids. Questa peste miete tante vittime. Siamo nelladisperazione totale. Mancano gli ospedali. Il fondomonetario non ha più aiuti. In Zimbabwe ci sono tanticattolici. Ma dov’è la voce della Chiesa?”. E continua:“Senza giornali che informano certe battaglie restanosenza soluzioni”. Nell’Aula Magna cala il silenzio.Un silenzio rispettoso che vuol dar voce alla speranza.

Il moderatore dell’incontro, il Prof. Gianfranco Marcelli,Capo redattore di Avvenire, continua a guidare coneleganza professionale il dibattito. Segue l’intervento delDott. Orazio Petrosillo, docente del CICS e vaticanistadel Messaggero, di S.E. Mons. John P. Foley, Presidentedel Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, delDott. Paolo Bustaffa, Direttore del SIR. E di tanti altri nomi

di primo piano del mondo della comunicazione. Tra gli organizzatori c’è anche don Franco Mazza, Vice-Direttore dell’Ufficio nazionale per le ComunicazioniSociali della CEI.

Pare che tutti vogliano gridare una sola certezza: lacomunicazione continua ad essere una sfida profeticadella Chiesa.

Franco Mogavero

17

a Pontificia Università Gregoriana non teme le sfide. Sotto la guida instancabile ed attenta ai segni dei tempi delsuo Rettore, P. Franco Imoda, S.J., continua ad aprire lesue porte ai grandi dibattiti, ai delicati problemi che laChiesa è chiamata ad affrontare.Il 6 dicembre, in occasione della celebrazione del75º anniversario della fondazione dell’UCIP, l’UnioneCattolica Internazionale della Stampa, nell’Aula Magnadella Gregoriana si è svolta una tavola rotonda sul tema:“Comunicare nei momenti di crisi: Chiesa e opinionepubblica”.All’iniziativa, promossa dall’UCIP, ha dato il suo qualificatocontributo il Centro interdisciplinare sulla comunicazionesociale del Pontificio ateneo col suo Direttore, P. JosèMartinez de Toda, S.J., e i suoi docenti.

A introdurre il dibattito è stato proprio P. Martinez che hainvitato i numerosi presenti a riflettere sulla fortecampagna mediatica contro la Chiesa cattolica. Di fronte atale sfida delle piste preziose sono state suggerite daP. Robert White, S.J., Professore di etica dellacomunicazione e volto storico del CICS: “Nell’iterformativo dei seminari bisogna preparare i futuripresbiteri a saper dialogare col mondo dei mass-media.C’è bisogno di formazione nel campo della comunicazioneinterpersonale”. E ha proseguito: “La Chiesa è come unacasa di vetro ed in questa casa grande importanza devonoavere gli uffici di relazione, di stampa delle diocesi”.

Dallo Zimbabwe arriva Joce Kazembe, Direttore delSouthern Political Economy Series Trust. Il suo

16

Convegno dell’UCIP alla Gregoriana

“Comunicare nei momenti di crisi:

Chiesa e opinione pubblica”

S.E. Mons. John P. Foley, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, durante i lavori in Aula Magna. Foto di gruppo dei partecipanti ai lavori.

L

docenti, studenti ed ex-alunni, con a capo il Rettore, MichaelJ. Sheeran, S.J. Gli altri partecipanti alla conferenza, provenientida varie parti del mondo (Israele, Giappone, Irlanda, Corea,Canada, Polonia, Inghilterra, Russia, Francia, Italia e Stati Uniti),rappresentavano prestigiose Università quali l’Università diCambridge, di Nagoya, di Caen, di Limerick, la Loyola/Chicago,l’Università Ebraica, l’Università Gabriele d’Annunzio e laSorbona. I padri gesuiti provenivano da Denver, Dublino,Philadelphia, Santa Clara e San Francisco. Gli studenti e gliex-alunni dell’Università Regis erano giunti a Roma dall’Irlanda,dal Texas, dalla Georgia, da New York e dal Colorado per pren-dere parte all’evento.

Dalla ricca varietà dei partecipanti e degli interventi sono sca-turite tematiche di grande interesse, quali ad esempio: Hopkinse Newman, Hopkins come educatore ed omileta, Hopkins inGalles, questioni di prospettiva nella poesia hopkinsiana, enumerose analisi critiche di particolari testi poetici. La Messa

commemorativa di Hopkins è stata celebrata nella Cappella deglistudenti della Gregoriana da S.Em. Rev.ma il Card. J. FrancisStafford, Presidente del Pontificio Consiglio dei Laici. L’ e l o-quente sermone di S.Em. Rev.ma il Card. Stafford ha testimoniatoil suo profondo interesse personale per Hopkins, da lui studiatoper la prima volta quando era studente presso il Loyola College,nel Maryland.

L’Onorevole James Nicholson, Ambasciatore Americano pressola Santa Sede, ha offerto un ricevimento per i convegnisti nella suaresidenza, Villa Richardson. Durante il ricevimento, l’Ambascia-tore Nicholson ha invitato S.Em. Rev.ma il Card. Stafford, PadreSheeran, il rappresentante dell’Amministrazione Comunale dellaCittà di Denver, Dennis Gallagher, e il Presidente dell’AssociazioneHopkinsiana, Paul Kelly, a rivolgere un saluto ai circa 125 ospitipresenti. Alla splendida serata si è aggiunta la presenza di RichardAustin, interprete hopkinsiano di rilievo, che ha offerto un’ante-prima della sua recitazione di versi del grande poeta.

19

al marzo 1999, l’Università Regis di Denver, Colorado,ospita ogni anno un convegno dedicato al poeta gesuita GerardManley Hopkins. Questo convegno, che ha lo scopo di far cre-scere il pubblico di lettori hopkinsiani, riunisce studiosi e stu-denti, parrocchiani e parroci, accademici e semplici ammiratoridi Hopkins che, tutti assieme, celebrano la grandezza di Diosulle Montagne Rocciose.Visto che il comitato organizzatore della Regis è composto da unirlandese, un’italiana, una poetessa, un sacerdote e un uomopolitico, è facile comprendere come dall’incontro di personalitàcosì diverse derivino idee grandiose ma difficili da realizzare,progetti poco razionali ancorché affascinanti. Il convegnoHOPKINS: THE ROME CONFERENCE nasce proprio da uno diquesti incontri, e più precisamente da un’affermazione di Lore-dana Parini Kelly che, nel fare notare come Hopkins si fossemosso v e r s o Roma con la sua conversione al Cattolicesimo,lamentava il fatto che egli non avesse mai avuto occasione diandare a Roma. Per colmare il divario tra le due preposizioni

siamo giunti rapidamente a una proposta: “Portiamolo lì”. Datoche l’Università Regis si preparava a festeggiare il suo centoven-ticinquesimo anniversario, si è giunti alla decisione di far coin-cidere questa ricorrenza con le giornate hopkinsiane e di cele-brare i due eventi assieme a Roma.

Grazie all’aiuto e alla generosa assistenza di P. MichaelHilbert, Vice-Rettore Accademico dell’Università Gregoriana, edella Dott.ssa Beatrice Mirelli, Responsabile dell’Ufficio Pubbli-che Relazioni presso la stessa Università, questo sogno si ètrasformato in realtà quando la Regis ha ospitato quello chelo studioso hopkinsiano Joseph J. Feeney, S.J., ha definito“... il miglior gruppo di studiosi hopkinsiani di tutti i tempi” (vaqui sottolineato che qualsiasi gruppo in cui ci sia P. Feeneyacquista valore in virtù della sua stessa presenza).Il Convegno HOPKINS: THE ROME CONFERENCE ha offerto atutti i partecipanti un intenso fine settimana di poesia e di pre-ghiera. L’Università Regis era rappresentata da un gruppo di

18

DAL SOGNO ALLA REALTÀ

HOPKINS: THE ROME CONFERENCE18-20 OTTOBRE 2002

UNIVERSITÀ GREGORIANA

Venerdì 18 ottobre 2002, sessione di apertura della conferenza, relatori: Dennis Gallagher della Regis University,

Sr. Toniko Hirata (Giappone), la Dott.ssa Leonora Obed (Scozia) e la Dott.ssa Maria Popova (Russia).

Paul Kelly, Presidente della Hopkins Society, Victoria McCabe, professoressa alla Regis University, l’Ambasciatore James Nicholson

e Signora e Dennis Gallagher, professore alla Regis University, a Villa Richardson.

D

21

In omaggio al santo patrono dell’Università Regis, John FrancisRegis, la cena ufficiale della Conferenza è stata organizzatapresso il St. Regis Grand Hotel.L’elegante serata è stata un’occasione per celebrare il contributoculturale offerto dall’Università Regis nei suoi primi 125 anni diattività, e per riconoscere il grande valore dei doni poetici lascia-tici in eredità da P. Hopkins. S.Em. Rev.ma il Card. Stafford haaperto la serata con una preghiera, mentre il Padre gesuitaEdward T. Oakes ha impartito la benedizione a tutti i presenti.L’Università Gregoriana era rappresentata alla Cena da P. PhilipRosato, S.J., e dal Dott. Marco Cardinali.L’attore inglese Richard Austin ha catturato l’attenzione dei pre-senti con una straordinaria interpretazione della poesia diGerard Manley Hopkins.

Oltre a questi speciali eventi celebrativi, il convegno è statoarricchito da brillanti contributi e da interessanti dibattiti. L’in-tervento conclusivo di P. Noel Barber, S.J., di Dublino, dedicato aJoseph J. Feeney, S.J., ha avuto come argomento “Hopkins e igesuiti - Una rivisitazione”.

Dal magnifico sfondo della Città Eterna, dalle imponenti sale del-l’Università Gregoriana, dal dolce clima dell’ottobre romano – ilricordo delle intense e ricche giornate del convegno HOPKINS:THE ROME CONFERENCE resta vivo nella mente e nel cuore deipartecipanti.

Victoria McCabeUniversità Regis

(Traduzione dall’inglese di Mariaconcetta Costantini)

L’Università Regis ospiterà il convegno HOPKINS 2003 nei giorni28-30 marzo. Per ulteriori informazioni, o per inviare unaproposta di intervento, contattare la Prof.ssa Victoria McCabead uno dei seguenti indirizzi: E-mail [email protected] -Fax: 303 9 6 4 5405 - Tel.: 303 4 5 8 3572 - Posta: 3333 RegisBlvd., H-24; Denver, Colorado 80221; U.S.A.

20

DAL SOGNO ALLA REALTÀ

HOPKINS: THE ROME CONFERENCE18-20 OTTOBRE 2002

UNIVERSITÀ GREGORIANA

S.Em. Rev.ma il Card. James Francis Stafford,

Richard Austin, che ha letto brani delle opere di Hopkins durante il ricevimento, e sua moglie Marlowe.

Ricevimento al St. Regis Grand Hotel:

Paul Kelly, P. Edward T. Oakes, S.Em. Rev.ma il Card. James Francis Stafford e Victoria McCabe.

Ricevimento al St. Regis Grand Hotel:

la Dott.ssa Mariaconcetta Costantini, Università “Gabriele d’Annunzio” (Italia), e il Dott. John Hawley, Santa Clara University (California).

lle ore 11.30 dell’8 ottobre 2002l’Università Gregoriana ha vissuto unmomento di grande importanza ecume-nica inserito nell’ambito della visitaufficiale che il Patriarca della ChiesaOrtodossa di Romania ha compiuto alSanto Padre e alla Chiesa di Roma dal 7 al13 ottobre. Il Patriarca era accompagnatoda tre Metropoliti, un Arcivescovo e varirappresentanti della Chiesa ortodossa diRomania. Nel secondo giorno ha volutovisitare la Pontificia Università Gregorianaa cui, ricordiamo, è associato l’illustreP o n t i ficio Istituto Orientale. La visita eranell’ottica di un approfondimento dellarealtà universitaria romana e di una atte-stazione di stima per il lavoro che l’Istitu-zione compie in campo ecumenico. Il Magnifico Rettore P. Franco Imoda, S.J.,e i Vice-Rettori, insieme a molti rappre-sentanti del Corpo Docente Universitario,hanno accolto Sua Beatitudine Te o c t i s tnella Sala dei Cardinali, dove in manieramolto cordiale e fraterna si è parlato didialogo ecumenico e delle attività specifi-che della Gregoriana.

Il Magnifico Rettore ha offerto in dono alPatriarca varie pubblicazioni scientific h edell’Università. Sua Beatitudine ha ricam-biato il dono offrendo all’Università unacopia della magnifica Bibbia di SerbanCantacuzino (1988) e la Bibbia del SantoSinodo (2002). Il Patriarca ha visitato,poi, i vari ambienti dell’Università, fra cuil’Aula Magna e la Biblioteca, e al terminedella visita ha espresso il suo grazie sin-cero e la sua soddisfazione per l’acco-glienza che la Gregoriana gli ha offerto. La visita ufficiale è iniziata con l’incontroin Piazza San Pietro con Sua Santità Gio-vanni Paolo II durante l’udienza pubblica

che il Santo Padre ha accordato quelgiorno ai pellegrini convenuti a Roma inoccasione della cerimonia di canonizza-zione di San Josemaría Escrivá. L’atto con-clusivo e solenne della visita è avvenuto il13 ottobre, con la Liturgia Eucaristicadella XXVIII Domenica del Tempo Ordina-rio, presieduta dal Santo Padre, alla pre-senza di Sua Beatitudine Teoctist e del suoseguito, nella Patriarcale Basilica Va t i-cana. Si è trattato di una presenza attiva diSua Beatitudine Teoctist. Infatti, il Papa edil Patriarca hanno condiviso la L i t u r g i adella Parola, hanno pregato insieme, erecitato insieme la Professione di Fede inlingua rumena.

Nonostante il breve tempo a disposi-zione a Roma e i numerosi appuntamentiche l’attendevano, abbiamo fatto al

Patriarca di Romania alcune domande sulsignificato della sua visita a Roma.

Questa visita ha per noi un significatomolto importante. Abbiamo la speranzache questo incontro contribuisca allavoro di edificazione della Chiesa. Il mondo intero ha bisogno della Chiesae della parola e della voce della Chiesa.Quando servitori diversi di Gesù Cristosi uniscono per dire qualcosa al mondo,Dio è il primo ad ascoltare e lo stessomondo comprende meglio il suo mes-saggio.

Cos’è cambiato dalla visita di Gio-vanni Paolo II in Romania nel 1999?

Questa visita ha cambiato molte cose,ma sarebbe troppo lungo enumerarletutte ora. Ciò che possiamo evidente-mente affermare, è che noi adesso citroviamo a Roma! Con voi e con il Papa,con i fedeli ed il clero! È una testimo -nianza molto importante ed è fruttodella visita del Papa in Romania.

Che importanza ha l’Ecumenismoper la Chiesa Ortodossa Rumena?

La nostra visita a Roma è proprio nel -l’ottica di spingere oltre il dialogo ecu -menico. Lavoriamo da anni nel campodel dialogo religioso con le Chiese cri -stiane, con tutte le organizzazioni cri -stiane mondiali. Oggi il mondo ha bisogno di dialogo: èla sola via, la sola soluzione per i tantiproblemi che ancora opprimono ilmondo.

Celine Hoyeau

(Traduzione dal francese

di Marco Cardinali)

23

ercoledì 13 novembre, nell’Auladelle Tesi, la Facoltà di Filosofia ha orga-nizzato una conferenza riguardante glielementi apologetici nel pensiero del filo -sofo del 17º secolo Blaise Pascal, confe-renza tenuta dal Prof. Philippe Bénéton. Ilprofessore francese, è una amico affezio-nato e una vecchia conoscenza della Gre-goriana – nel 1999 è stato il “JosephVisiting Professor”, sponsorizzato dallafamiglia McCarthy – nel primo semestre, èstato invitato alla nostra Università dalDipartimento di filosofia – grazie all’Am-basciata di Francia presso la Santa Sedeche ha anche reso possibile questa confe-renza sul pensiero di Pascal – facendo uncorso sul “modern equality”.

I l Relatore all’inizio della sua conferenzaha definito il filosofo Pascal un grandesapiente che “scrive magnificamente espinge più avanti le domande, non fer-mandosi per strada, ma rispondendo collinguaggio di tutti”, una grande personache non parla da uomo di scienza, ma dapensatore profondo della condizioneumana. Il Prof. Bénéton ha poi esplicitato il pen-siero chiave della conferenza. Riferendosiai P e n s i e r i ha detto: “Le verità di fedesono per alcune di loro irragionevoli masarebbe ancora più irragionevole attenersialla ragione. Ci sono buone ragioni per-ché la ragione ceda. Ci sono delle buoneragioni perché l’uomo si apra a ciò che losorpassa”. Questa idea di Pascal è un anti-doto contro lo spirito del dogmatismoscientista del nostro tempo.

Per provare la validità di questo pensiero“pascalienne”, Philippe Bénéton ha ini-ziato chiedendosi se addirittura la sua

stessa interpretazione sia sicura e questoper affrontare la tematica sulle facoltà diconoscere dell’uomo e sulla portata dellaragione: “Che cosa possiamo cono-scere?”. Possiamo fidarci delle nostreinterpretazioni?Seguendo Pascal dobbiamo concludereche, dopo queste domande, “una facoltàin noi s’allerta”. Questa facoltà, secondoPascal, è il cuore. Ci sono alcune certezzemolto importanti: “Non si può provarenulla” (razionalmente fin in fondo), “ildubbio generalizzato è assurdo”,“abbiamo fondazioni umili: il vedere e iltoccare”, “la conoscenza riposa su un attodi fiducia ragionevole (fino ad un certolimite) - un atto di fede”. Secondo Pascal nei nostri ragionamenti cisono due eccessi: “Escludere la ragione oammettere solamente la ragione” (253).

Concludendo la prima parte della confe-renza, il Prof. Bénéton cita una frasemolto importante che spiega, per cosìdire, la “zona grigia” tra la ragione scien-tista e l’irrazionalità: “C’est le cœur quisent Dieu, et non la raison. Voilà ceque c’est que la foi. Dieu sensible aucœur, non à la raison” (278).

Nella seconda parte della conferenza,il Prof. Philippe Bénéton ha offerto lascelta tra due possibilità per spiegare lastoria del mondo: o la storia cristianaoppure la storia naturale del mondo. Che cosa scegliere tra una spiegazione cri-stiana o una spiegazione razionalista/scientista? Per fare la scelta dobbiamomettere le due spiegazioni l’una di fronteall’altra sulla strada aperta da Pascal e favedere che “la scienza ci insegna questo: ilnostro mondo è un mondo in cui l’impro-babilità estrema non arriva mai”. Che cosa scegliere quando da un latovediamo che “la natura sembra mostrare,talora in maniera eclatante, che sa quelloche fa” e dall’altro che “la densità, chedoveva regnare all’inizio dell’universoperché la vita apparisse, deve essereregolata con una precisione dell’ordine di10 alla –60ª potenza”.

Dobbiamo, allora, dare fiducia “almiracolo di Dio risuscitato (al Dio che èpresente nella natura e inerente all’uomo)o al miracolo senza Dio di cui parla lascienza e di cui il nostro mondo non haesempi”? Nonostante i tanti dubbi e le sol-lecitazioni alla riflessione venutici dalProf. Bénéton... mi sembra che la rispostarisulti abbastanza chiara.

Kristof Vanhoutte

22

Elementi di apologetica in Pascal

Il Prof. Philippe Bénéton.

M A

I n t e rv i s t aal Patriarca Ortodosso di Romania Te o c t i s t

in visita alla Gre g o r i a n a

Il Patriarca Ortodosso di Romania Teoctist

durante una celebrazione liturgica a Roma.

Seminario Missiologico: la dinamica pasquale dell’inculturazione

Il 4 dicembre il Prof. D o t t . John F. Gorski, M.M. (ex-alunno),professore di Missiologia all’Universidad Católica BolivianaCochabamba, Bolivia, e presidente dell’Associazione Internazio-nale di Missiologi Cattolici ci ha offerto un rapido sguardo sulprogetto “La teologia in India”.Un progetto che parte con saldi criteri di base, che prendeseriamente in considerazione la molteplicità dei simboliper comprendere la complessità dell’esperienza umana e spa-lanca un’orizzonte di speranza navigando dentro le moltepliciespressioni del Nuovo Testamento per esprimere ciò che lasalvezza è.

Solenne Messa con musica delle riduzioni della provincia gesuitica del Paraguay

Il 14 dicembre, nella Chiesa del Gesù di Roma è stata celebratal’interpretazione della Messa Festiva a San Francesco Saverio diAutore Indigeno (1740 ca.) e con opere di Domenico Zipoli(1688-1726).

Gli interpreti erano italiani e paraguaiani, soprani, contralti,tenori e bassi, in perfetta armonia con organo, oboe, violino,violoncello, contrabbasso e solisti, hanno riempito la Chiesa diuna splendida melodia.

Teresa Joseph, F.M.A.

25

La Facoltà di Missiologia è in festa perché è il 450º anniversariodella morte di San Francesco Saverio, S.J. (1552-2002), Patronodi tutte le Missioni Cattoliche nel Mondo. Quest’evento carico dimemoria e profezia ha marcato per noi studenti e professoridella Facoltà di Missiologia dell’Università Gregoriana, un’op-portunità singolare per conoscere di più la figura straordinariadi San Francesco. Questa volta il nostro navigare ha avutomomenti scanditi da un ritmo di studio e ricerca, di input eriflessione, contemplazione e relax.Oltre ai 4 Seminari previsti per l’anno accademico 2002-2003che inseriscono la grande figura di San Francesco Saverio nelcontesto del suo tempo, nel contesto odierno, nella missionecome evento di comunicazione e nella Chiesa in missione versoil Terzo Millennio. Ci sono state alcune manifestazioni, comedescrive il Prof. Crollius, attuale decano della Facoltà di Missio-logia, di carattere “sociale, liturgico, accademico e culturale”.

Tutti insieme appassionatamente al ristorante cinese

C’è da non crederci! Ma è vero. L’appuntamento è stato dato peril giorno 3 dicembre alle ore 12.30 di fronte all’Università. Dopo

poco eravamo già seduti al ristorante cinese. Due parole di ben-venuto da parte del Prof. Crollius seguito dall’ascolto della let-tera emblematica di San Francesco a Sant’Ignazio (Lettera del 20ottobre 1542). Ecco un piccolo brano da condividere con i lettori:

“Moltissimi, in questi luoghi, non si fanno ora cristiani sola -mente perché manca chi li faccia cristiani. Molto spesso miviene in mente di percorrere le Università d’Europa, special -mente quella di Parigi, e di mettermi a gridare qua e là comeun pazzo e scuotere coloro che hanno più scienza che caritàcon queste parole: ‘Ahimé, quale gran numero d’anime, percolpa vostra, viene escluso dal cielo e cacciato all’inferno!’.Oh! Se costoro, come si occupano di lettere, così si desseropensiero anche di questo, onde poter rendere conto a Diodella scienza e dei talenti ricevuti!”.

Certamente queste parole hanno avuto risonanze varie nei nostricuori per motivi diversi tra i quali uno in particolare è il fatto cheun buon numero di noi viene da un’esperienza pratica nella mis-sione nei vari continenti. L’abbondante pranzo cinesino è statoarricchito da un canto e due poesie di taglio missionario.

24

ME M O R I A, ST O R I A E... CE L E B R A Z I O N I

SAN FRANCESCO SAVERIO

P. A. Roest Crollius, S.J., Decano della Facoltà di Missiologia, insieme ad alcuni studenti. Un momento del pranzo degli studenti al ristorante cinese.

Giuseppe Bottani: ”Transito di San Francesco Saverio”, Pontremoli,

Chiesa di San Nicolò.

discernimento, di adattamento e ascoltoverso i segni dei tempi.

La Dott.ssa Pisu e P. McDonald trascor-rono molte delle loro giornate lavorandosu vari aspetti legati alla pianificazione,compresa l’attività di corrispondenza,archiviazione, aggiornamento delle riu-nioni così da poter essere certi che ilpiano strategico finale sia parte dellospirito dell’intera comunità gregoriana.Preparano seminari, rispondono alledomande, stillano statistiche, scrivonorelazioni e collaborano nel definire lacomunicazione del processo di pianifica-zione strategica sul sito web dell’Univer-sità. Un esperto esterno, il Prof. JohnDavies (Anglia Polytechnic University), èsempre in contatto con l’ufficio e segue iprogressi, supervisiona la produzione deidocumenti richiesti che risulteranno nelpiano finale. Il Comitato Direttivo, compo-sto dai padri Izquierdo, Imoda, Egana,Hilbert e Darmanin, controlla che illavoro dell’ufficio proceda in accordo conil piano per la definizione del documentostrategico finale.

P. McDonald più volte ha ribadito l’im-portanza del processo utilizzato nel darevita ad un modello di consultazione, colla-borazione con il gruppo organizzativo chediventerà parte del processo amministra-tivo della Gregoriana per il futuro. “Sonocostantemente rincuorato nel constatarel’apertura e la volontà del comitato diret-tivo nel far sì che questo processo si man-tenga collaborativo. Noi siamo a strettocontatto gli uni con gli altri per esseresicuri di essere tutti ‘sulla stessa linea’ ”.L’ufficio è nato dall’esigenza della Grego-riana di realizzare piani concreti per ilfuturo. L’idea è quella di costruire sulla

forza della tradizione la pratica dell’inse-gnamento, dell’apprendimento e dellaricerca ma di farlo in un modo sinerge-tico. Ciò vuol dire guardare al sistemaattuale, analizzarlo e poi incorporare lepratiche e le politiche più adeguate perrendere la P.U.G. non solo una delle Uni-versità pontificie migliori al mondo mache possa essere anche un luogo di inno-vazione e adattamento alle nuove forme diinsegnamento e apprendimento al serviziodi tutta la chiesa, in vista delle sfide future.

A ttualmente il processo di Pianifica-zione Strategica si sta muovendo in duedirezioni apparentemente diverse ma inrealtà strettamente connesse: da un lato cisono i Gruppi di Lavoro (attualmentesette) e dall’altra quello che noi abbiamosoprannominato i “Pranzi con il Rettore ei Vice-Rettori”. Procediamo per gradi.I primi sono dei gruppi composti da pro-fessori, gesuiti e non (ci sono anche duestudenti tra loro) che analizzano i temistrettamente legati all’Università: la suamissione, i profili accademici, l’insegna-mento e l’apprendimento, la possibilità diuna formazione continua e permanente, ilruolo della ricerca, le relazioni dell’Uni-versità con gli altri e con il mondo cri-stiano, con la tecnologia. Le loro osserva-zioni confluiscono in un documento chediventa un po’ il manifesto dell’Universitàdi fronte al mondo e a noi stessi, in cuisono specificati gli obiettivi che l’Univer-sità si propone di raggiungere ed in chemodo, in ognuno dei campi esaminati.L’impegno di tutti i partecipanti è totale:nonostante le proprie responsabilità acca-demiche, ognuno offre la propria espe-rienza personale e le proprie capacitàprofessionali al servizio di questo pro-cesso con grande entusiasmo.

Accanto ai Gruppi, ci sono i “Pranzi con ilRettore ed i Vice-Rettori”: questi rappre-sentano dei momenti d’incontro tra levarie componenti dell’Università (stu-denti, professori e personale amministra-tivo) per capire la loro idea della Grego-riana, le loro speranze per il futuro e leloro certezze.

Prima con noi dell’ufficio, poi diretta-mente di fronte alle principali autoritàdell’Università, ognuno si apre e condividecon piacere le proprie esperienze con glialtri. Per ora gli incontri sono stati quat-tro, ma credo che ognuno sia stato unmomento di crescita per tutti: l’entusia-smo e la voglia di fare degli invitati hannorappresentato una comune costante. IGruppi di lavoro e il Comitato organizza-tivo attingono a questi suggerimenti poi-ché rappresentano dei momenti impor-tanti per un confronto, per capire cosacerca chi vive e studia alla Gregoriana.

Ma questo è solo l’inizio: è necessariocreare dei nuovi Gruppi di lavoro, perchéogni elemento che costituisce l’Universitàha bisogno della giusta attenzione; i“Pranzi con il Rettore ed i Vi c e - R e t t o r i ”sono stati apprezzati da tutti i c o n v i t a t i(alcuni hanno anche confessato che ini-zialmente avevano pensato allo scherzo diqualche buontempone) e sicuramente illoro futuro è assicurato; nuovi seminari siscorgono all’orizzonte... l’ufficio è semprein grande attività e fermento! Ma la porta èsempre aperta, e noi pronti a spiegare checosa l’Università sta... pianificando!

P. Daniel McDonald, S.J.

(Traduzione dall’inglese

di Rossella Miranda)

27

l 5 ottobre 2002 viene istituito formal-mente l’Ufficio di Pianificazione Strate-gica. Fanno parte dello staff il P. DanielMcDonald, S.J., e la Dott.ssa AnnalisaPisu, entusiasti sin dall’inizio del compitoloro affidato, soprattutto per la responsa-bilità di partecipare a quel processo dipianificazione così importante per ilfuturo della Gregoriana: “Vogliamo che ilnostro sia un ufficio al servizio dell’Uni-versità e sappiamo di dover giocare unruolo organizzativo importante per lacostruzione del suo futuro”.

Il servizio che viene fornito è richiestonella misura in cui il lavoro del processodi pianificazione strategica coinvolge unnumero sempre maggiore di membrinella comunità gregoriana: studenti,impiegati amministrativi e gesuiti contanosulla struttura per capire di più questoprocesso, per sapere come si evolve lapianificazione e quali le strategie per sen-sibilizzare l’opinione dellacomunità universitaria.

C hiave di questo processo èla capacità d’ascolto, comeafferma McDonald: “Una dellereazioni più interessanti è la sor-presa con la quale il pubblicoreagisce quando mostriamo inte-resse alle opinioni di tutti e acco-gliamo le diverse idee nei docu-menti che produciamo”. Illavoro di costruzione di un PianoStrategico richiede un duroimpegno, ma ciò che più conta èche il processo sia collaborativocosì da includere una apertura mentaleverso il futuro; se un’istituzione non ha lacapacità di adattarsi ai cambiamenti, nes-sun disegno, se pur grandioso, potràessere utile. Uno spirito di apertura men-

tale rende disponibili ai cambiamenti. Avolte lo spirito è quasi tangibile. È moltostimolante il pensiero di rifondare lanostra missione a partire dalla Santa Sede,dalla formazione dei Gesuiti e dalle con-vinzioni più radicate circa il nostrosistema formativo.

Le istituzioni formative devono autovalutarsi regolarmente per capire il livellodi vitalità rispetto alle continue evoluzionidel mondo contemporaneo, insegnando eimparando strategie e grado di efficienzaformativa. Fare questo alla Gregorianasignifica che devono essere rispettatele nostre con-v i n z i o n ipiù

radicate e i nostri documenti fondanti,compatibilmente con le innovazionirichieste per soddisfare le esigenze dellaChiesa contemporanea. Questo processo ècerto eccitante ma rappresenta anche una

grande sfida. Spesso, infatti, può metterein crisi certe sicurezze istituzionali e per-sonali così da poter affrontare un mondoche cambia e un orizzonte formativo incontinua evoluzione.L’eredità gesuita della Gregoriana per-mette di essere ricettivi al futuro. Ignazioci insegna che talune cose come la pre-ghiera e il discernimento sono parte del

processo; chenoi teniamoda parte le

n o s t r epaure

per

tentare di capire dove Dio ci chiama inquesto momento nella storia – tutto a dmajorem Dei gloriam. Le nostre deci-sioni ci autorizzano ad andare avanti,sempre accompagnati da uno spirito di

26

Università al lavoro...pianificazione strategica

I

come risposta alle indicazioni dellaPrebyterorum Ordinis, 10: “Il dono spiri-tuale che i presbiteri hanno ricevuto nel-l’ordinazione non li prepara a una mis-sione limitata e ristretta, bensì a unavastissima e universale missione di sal-vezza, ‘fino agli estremi confini della terra’(At 1,8)...”. Un’ultima nota caratteristicaè la i n t e r n a z i o n a l i t à . Tutti i RM sonoseminari diocesani internazionali: siacome segno concreto della missionarietà,sia come segno di disponibilità ad esseremandati ovunque dal proprio Vescovo.

Il primo “Redemptoris Mater” è statoaperto a Roma, il 4 novembre 1987,con 72 alunni. Il 14 febbraio 1988,S.Em. Rev.ma il Card. Ugo Poletti, Vicariodel Papa per la Diocesi di Roma, lo eri-geva canonicamente, con un proprio Sta-tuto e Regola di vita. Da allora sono nati,su esplicita richiesta di altrettanti Vescovi,47 Seminari RM, così distribuiti: 21 inEuropa, 15 in America, 5 in Asia, 1 inMedio Oriente, 2 in Africa e 2 in Australia.I seminaristi del corso 2002-2003 delRM di Roma sono 119, provenienti da35 paesi diversi (una metà di essi proven-gono dall’Italia, 40 da Roma e Lazio).

Dal 1990 – anno delle prime ordina-zioni – ad oggi, sono stati ordinati nei variRM del mondo oltre 700 presbiteri. NelRM di Roma ne sono stati ordinati 186:161 per la Diocesi di Roma e 25 per altreDiocesi. Tutti questi presbiteri, dopo 2/3anni di ministero in una delle parrocchieromane, offrono liberamente al CardinaleVicario la propria disponibilità ad essereinviati in qualunque parte del mondo.

Ezechiele Pasotti

29

o Statuto del Cammino Neocatecume-nale, recentemente approvato dalla SantaSede (29 giugno 2002), all’Art. 18 § 3afferma: “I Seminari diocesani e mis-sionari ‘Redemptoris Mater’ sono erettidai Vescovi diocesani, in accordo conl’Équipe Responsabile internazionale delCammino, e si reggono secondo le normevigenti per la formazione e l’incardina-zione dei chierici diocesani e secondo sta-tuti propri, in attuazione della Ratio fun -damentalis institutionis sacer d o t a l i s .In essi i candidati al sacerdozio trovanonella partecipazione al Cammino Neocate-cumenale un elemento specifico e basi-lare dell’iter formativo e, al contempo,sono preparati alla ‘genuina scelta pres-biterale di servizio all’intero Popolo diDio, nella comunione fraterna del pre-sbiterio’ ”.

Nati grazie alla visione profetica degliiniziatori del Cammino Neocatecumenale,al coraggio del Papa Giovanni Paolo II eallo slancio missionario delle famiglie inmissione, i Seminari “Redemptoris Mater”(RM) rispondono alla sfida della secola-rizzazione con un nuovo slancio missiona-rio, che ha al suo centro l’iniziazione cri-stiana.

Il Cammino Neocatecumenale è stato rico-nosciuto dalla Santa Sede come “un itine-rario di formazione cattolica, valida perla società e per i tempi odierni”, e una“modalità di attuazione diocesana dell’ini-ziazione cristiana e dell’educazione per-manente della fede” si pone al servizio deiVescovi (Statuto , Art. 1 §§ 1-2).

L’esperienza del Cammino è nata tra iBaraccati di Palomeras Altas (Madrid)alla fine degli anni Sessanta. Il tempera-mento artistico di Kiko Argüello, lo slan-cio di evangelizzazione di CarmenHernández e l’ambiente dei poveri diPalomeras Altas, illuminato dall’afferma-zione del Papa Giovanni XXIII, che lasalvezza della Chiesa sarebbe venutaattraverso i poveri, hanno costituitoq u e l l ’“ h u m u s ” , quel “laboratorio”, cheha dato luogo ad una sintesi kerigmaticateologico-catechetica, colonna vertebraledi tutto il processo di evangelizzazionedegli adulti, che è il Cammino neocatecu-menale. In questi trentacinque anni si èesteso in 101 Nazioni dei 5 Continenti, in820 Diocesi, e in oltre 4.500 parrocchie,con circa 15.000 comunità (nella solaDiocesi di Roma è presente in circaun terzo delle parrocchie, con oltre

450 comunità). Tutti i seminaristi dei RMprovengono dal Cammino Neocatecume-nale, infatti “elemento specifico e basilaredell’iter formativo” dei RM è la parte-cipazione al Cammino Neocatecume-nale, all’interno di una concreta comunitàcristiana.

È in questa comunità che il seminari-sta prima, e il presbitero poi, ha come un“seno materno” che mentre lo conducealla maturità della fede, mediante l’ascoltodella Parola di Dio, la celebrazione del-l’eucaristia e l’esperienza della comu-nione fraterna, lo fa maturare nella since-rità, nel perdono reciproco, nellacondivisione dei beni, nell’obbedienza,nel servizio ai fratelli, nella donazionetotale di sé.

I l RM è un seminario diocesano: èeretto dal Vescovo, a cui compete la suadirezione e amministrazione, e mira aduna “azione di evangelizzazione itinerantespecificamente diocesana, con calibrato erigoroso impegno pastorale per i lontani”(Statuto del Collegio Diocesano“Redemptoris Mater”, n. 5). Un semina -rio diocesano missionario: il RM è nato

28

LE NOSTRE CASE IL SEMINARIO “REDEMPTORIS MATER”

l “Santuario della Parola”: luogo per la “scrutatio” della Parola. Ogni giovedì pomeriggio

i seminaristi trascorrono un tempo in preghiera, “scrutando” il brano del Vangelo della

domenica: attraverso i passi paralleli si tende ad un incontro personale con Gesù Cristo.

Il Collegio Diocesano “Redemptoris Mater” di Roma, in Via della Maglianella.

L

dono la stessa fede”. Nei giorni seguenti latematica è stata affrontata in prospettivapluri-disciplinare, con i relativi contributidei nostri professori Alba Dini, MichaelFuss, Terence Kennedy, C.S.S.R., Jae-SukLee, Keith Pecklers, S.J., e del Vice-Rettoredella Pontificia Università Lateranense,S.E. Mons. Ignazio Sanna.

L a partecipazione dei vescovi di Kyoto,S.E. Mons. Paul Otsuka, e di Oakland(California), S.E. Mons. John Cummins,ha aggiunto importanti considerazionipastorali alla voce cristiana, mentre ilProf. Michael Pye e il Dott. Martin Kraatz(Università di Marburg, Germania), spe-cialisti in campo storico-fenomenologico,hanno offerto un notevole contributoantropologico. I nostri interlocutori eranoprofessori e autorità religiose del Te n-rikyô, guidate dal presidente della Te n r iU n i v e r s i t y, Prof. Taketo Hashimoto, non-ché dal commissario del Ministero per gliAffari Culturali Giapponese, il noto psico-logo Hayao Kawai. Al momento della let-tura del comunicato finale al termine delricevimento conclusivo il Shinbashira,capo religioso del Tenrikyô, ha espresso ildesiderio che questi “contatti costruttivi”possano svilupparsi ancora nel futuro.Sia le società occidentali che orientali sibasano sull’eredità secolare dei valoridella famiglia e della pietà filiale che era-no già il distintivo sia dell’antica religioneromana che della visione confuciana.

Tali valori costitutivi sono oggi minac-ciati da profondi cambiamenti sociali edal crollo di molte famiglie. Su questoorizzonte appaiono le sfide profonde allereligioni che considerano la famiglia una“chiesa domestica” – il cristianesimosecondo il modello della Sacra Famiglia diNazaret ed il Tenrikyô secondo la conce-

zione del Dio genitore. Le discussioni delconvegno hanno aiutato a conoscere lenumerose attività che le due tradizionistanno seguendo in campo pastorale-catechetico per sostenere le famiglie neldifficile compito dell’educazione reli-giosa. È stata costatata una ampia conver-genza sull’importanza di una solida for-mazione religiosa della coppia, il lororuolo di primi testimoni della fede siaverso i propri figli che nell’ambiente divita quotidiano, ma sono state affrontateanche problemi attuali come una forma-zione adeguata in vista di una “famigliadelle religioni”, in situazioni di matrimonimisti o di convivenza multi-culturale. Ilsimposio, in parte aperto a tutta la comu-nità universitaria e in parte riservatoall’intenso scambio tra i partecipanti, hasegnato un passo importante nella colla-borazione tra le due Università ed è stataun’occasione preziosa di riaffermare lapresenza della nostra Facoltà di Missiolo-gia nei colloqui interreligiosi su tematicheche incidono sulla valenza dello spiritualein una società globalizzata.

d. Michael Fuss

31

quattro anni dal primo incontro trala Gregoriana e la religione giapponesedel Tenrikyô la nostra Facoltà di Missiolo-gia con la sua specializzazione in studiinterreligiosi ha organizzato alla fine disettembre (27-30) un secondo simposiointerreligioso. Scambiando la prima visitadei professori giapponesi a Roma (1998),di cui si ricorda ancora la interessantemostra sulla “religione della vita gioiosa”– religione monoteista al di fuori delmonoteismo biblico, questa volta l’incon-tro è stato presso la sede centrale di Tenrinelle vicinanze di Nara in Giappone. Seiprofessori romani sono stati ospitati dallaTenri University e la sua Facoltà di Teolo-gia per discutere problemi di educazionereligiosa nelle famiglie e la loro forma-zione al dialogo interreligioso, tematicheormai impellenti a tutte le tradizioni reli-giose nelle società occidentali come inquelle orientali.La presenza di S.E. Mons. Michael Fitzge-rald, Segretario (ora Presidente) del Pon-tificio Consiglio per il dialogo interreli-

gioso, ha parlato di “Educazione religiosanel mondo contemporaneo” in un’aulagremita da più di 200 partecipanti, hasegnato l’apertura dei lavori in uno spiritodi ascolto reciproco alle pratiche e dot-trine di ambe due le tradizioni: “L’ a p-profondimento che il dono della fede cri-stiana è precisamente ciò, un dono,incoraggerà la capacità di scorgerel’opera di Dio in persone che non condivi-

30

Educazione, Famiglia, Religione

Tra Chiesa domesticae famiglia delle religioni

D. Michael Fuss con alcuni dei partecipanti

al convegno.

Un momento dei lavori nella Tenri University.

A

concertistica promuovendo il suo CDnel mondo. Nonostante la sua età AnneMorrone ha già un curriculum ricco.Ha completato gli studi presso il Con-servatorio di Boston conseguendo, nelmaggio 2001, il Master in Musicad’Opera. Protagonista nello stessoanno al Seully Hall, uno degli Audito-

rium di Boston. A marzo è stata prota-gonista nel ruolo di Amor ne “L’Egisto”di Cavalli. E nell’anno 2000 ha debut-tato come Madame Goldentrill ne“ L’impresario” di Mozart. Anne si èanche perfezionata nel ruolo di Gildatratto da alcune parti de “Il Rigoletto”di Verdi, la Regina della Notte da “DieZauberflöte” di Mozart, Sophie da“Der Rosenkavalier” di Strauss, Naiadda “Ariadne auf Naxos” di Strauss,Susanna da “Le nozze di Figaro” diMozart e nel ruolo di Sandrina da “Lafinta giardiniera” di Mozart. Diversi ir e c i t a l s a cui la giovane cantante hapartecipato, in particolare presso TheChurch of the Redeemer e al ChristChurch Deer Park.

Nel 1998 si è laureata in ClassicalVoice Performance Program (B.F. A . )presso la York University con la qualeha partecipato a diversi concerti. Dasei anni è direttrice e prima solista delcoro della Chiesa di Santa Chiara d’As-sisi e dei due cori, italiano e inglese,che lí vi si trovano.Anne ha inciso il suo primo CD neldicembre 2001 nel corso di un con-certo tenutosi a Toronto. Il CD con-tiene brani di Mascagni, Puccini,Verdi, Cole Porter e altri.Fabio Esta, invece, nato a Roma èdiplomato in pianoforte presso il Con-servatorio di Musica di Frosinone nel1982. Si è poi perfezionato sotto laguida del Maestro Vo s k o b o i j n i k o v.Attualmente insegna nelle scuolemedie educazione musicale.

Daniela Astara Prontu

33

oce, personalità e tanto talento. ÈAnne Morrone, soprano, 27 anni, ita-liana di origine, ma nata e vissuta inCanada. Si è esibita venerdì 22 no-vembre nell’Aula Magna di PalazzoFrascara, con Fabio Esta, pianistaaffermato e vincitore del concorsoall’Accademia Nazionale di Danza. Il concerto, organizzato dalla rela-zione degli studenti, è stato pratoci-nato dall’Ambasciata Canadese in Italiae dalla Pontificia Università Grego-riana. Sguardi fissi e ammirati per la voce diAnne Morrone, tra i silenzi e i ritmiche la musica di Fabio Esta trasmette.L’arte di questa giovane artista sta pro-prio nel lasciare, dopo i suoni melo-diosi della voce, ma anche del pia-

noforte, il silenzio. Il bisogno di stabi-lire un contatto tra l’artista e il lettore,se fosse un libro. L’ascoltatore se fosseuna canzone. Anne Morrone ha incan-tato tutti con la sua voce, una voce chefa trasparire carattere e bravura.

Ma non solo cantante, anche inter-prete. Vasto il repertorio che ha por-tato alla Gregoriana: da Bach a Verdi.Il pubblico vario, accorso numeroso,ha assistito attento a tutto il concerto.Circa due ore di musica, arte. Subitodopo un buffet per tutti i partecipanti.Aspira alla carriera lirica Anne Mor-rone. Il suo sogno è cantare presso ipiù grandi Teatri d’Opera del mondo.Attualmente vive a Toronto, continua astudiare canto e si dedica all’attività

32

Un concerto sponsorizzato dall’Ambasciata Canadese in Italia

La soprano Anne Morrone.

Studenti partecipano al rinfresco

dopo il concerto.

Il Mº Fabio Esta accompagna

al pianoforte

la soprano Anne Morrone.

V

Nuove “voci” alla Gregoriana...

l congresso di teologia fondamentaleorganizzato nel 1995 dalla PontificiaUniversità Gregoriana ha dato lo spuntoper creare ulteriori occasioni di incon-tro e di confronto tra studenti e profes-sori di teologia fondamentale. Questaidea primordiale si è concretizzata nellegiornate di studio di teologia fondamen-tale, iniziate nel 1999 e quest’anno arri-vate alla loro quarta edizione secondouno stesso modello: una relazione ini-ziale segna il punto su un particolaretema e offre il motivo dei lavori dellagiornata, affrontati in gruppo e poiripresi in assemblea generale. Nel 1999,il Prof. S. Pié Ninot aveva parlato dellefonti e delle istanze della teologia fonda-mentale; nel 2000, la relazione delProf. J. Wicks, S.J., aveva il suo centronella presentazione della pienezzadella rivelazione in Cristo; nel 2001, ilProf. H.J. Pottmeyer era partito dalladomanda sull’alternativa tra centralitàdel soggetto della fede o del contenutodella rivelazione, per dare una sua let-tura della posizione di H. Verweyen aproposito della giustificabilità razionaledella fede.

Anche quest’anno l’organizzazione èstata premiata dall’elevato numero dipartecipanti, sia a livello di professori diteologia fondamentale, sia a livello distudenti: in tutto una novantina di per-sone. Introdotto da una breve pre-sentazione di S. Pié Ninot, il temaè stato offerto da una relazione delProf. E. Salmann, O.S.B.: Il neopagane -simo agnostico e le ragioni di una

fede rinnovata. Il contributo tentava dioffrire una lettura fenomenologica delcontesto culturale nel quale si situa oggil’elaborazione dei compiti della teologiafondamentale. Difatti, se il motivo difondo dell’analisi teologica della culturaresta la constatazione della derealizza-zione della fede nella coscienza collet-tiva odierna, se oggi è possibile leggerela fede come un fenomeno tra tanti altrie non come il fenomeno che caratterizzail panorama delle idee, si insinua pure lapossibilità di leggere empaticamentetale dato anche come k a i r ó s , c o m eopportunità offerta alla stessa fede per-ché vi si renda presente. In particolare,la relazione aveva lo scopo di dare fisio-nomia a due momenti portanti di questopanorama: la re-ellenizzazione e la re-giudaizzazione del cristianesimo post-moderno.

Da una parte, il ritorno al mitopagano è entrato a far parte del subcon-scio collettivo del mondo odierno eviene vissuto come l’opposto liberantedel cristianesimo: la narrazione che oggisalva sembra essere non più il vangelo,ma, un esempio tra gli altri, il mito diEdipo, o quello di Orfeo. Su questalinea, e sullo sfondo di quanto è definitocome neopaganesimo ateo, viene lettala caduta del valore del dogma in favoredi quello della ritualità e dell’espe-rienza. Per il cristianesimo ne nasce las fida di presentarsi come evento spiri-tuale, forte, emozionante e la domandase l’accento troppo evocato sulla storianon finisca per appesantire il messaggio

stesso. D’altra parte, si percepisce unrichiamo a ritornare nel deserto percamminarvi insieme al popolo ebraico:la coscienza del Novecento è stata inven-tata da pensatori ebrei. Il primato delladialettica negativa, lo sguardo a partiredal basso con precisione micrologica, ilp á t h o s del racconto e della vicendaetica, la contestazione che un unicológos sia già entrato nella storia, sono inodi di quanto viene definito comeneoebraismo agnostico. Da questo latoprospettico la sfida fatta al cristianesimoè quella di enucleare fin nel suo fondovitale la dialettica promessa-speranza edi costruire una fenomenologia profe-tica capace di costituirsi come eticadella solidarietà e della creatività.

Oltre a questi due grandi momenti,uno sguardo attento mostra come il cri-stianesimo stia vivendo in un tempo dimuta, dove ormai sono caduti a terraanche i rivestimenti che pure hanno inqualche modo formato la sua identità.Il cristianesimo è stato chiamato dallastoria ad incarnarsi in un mondo plato-nico (il mondo dell’idea e dell’éthos) ea vivere in un mondo aristotelico (ilmondo della causa e della v i r t u s ) ;anche il fatto che oggi ci si allontani daquesti mondi comporta una sfida allafede cristiana: quella di presentarsianche come provocazione al sensibilee al sensato e quella di sottolinearel’aspetto relazionale dei passaggi cheformano la vita cristiana e i suoi misteri.Ci troviamo ancora una volta alle sogliedel Nuovo Testamento, con la nuova

c h a n c e di ridire l’essenza di quantosiamo chiamati a proclamare e di ridise-gnare una nuova immagine di Dio, inuna chiesa che vive in situazione minori-taria e che ormai, anche se non èdebole, è certamente chiamata ad essereumile: “La teologia fondamentalepotrebbe apprendere da questasapienza che già stiamo per vivere”.Dopo la relazione, i partecipanti a que-sta giornata di studio si sono divisi incinque gruppi, coordinati da vari pro-fessori della Gregoriana, per riflettere suquesta proposta a partire dalla tracciaformata da tre linee guida tra loro colle-gate: la possibilità di costituire una teo-logia fondamentale capace di reggere lasituazione descritta senza usare ungergo autoreferenziale, la riscrittura deltrattato dell’analysis fi d e i per riusciread integrarvi la prassi rituale e poetica,la teologizzazione del cammino diEmmaus nel tentativo di descrivere lateologia come itinerario di realizzazionedella fede.

La discussione avvenuta in seno aigruppi è riuscita a mostrare la feconditàche comporta il metodo proposto,soprattutto in riferimento alla descri-zione di una teologia sensibile-sensata,al dialogo con la cultura, al rapporto traverità e libertà, al recupero della com-plessità dell’esperienza.In un ultimo momento di risposta alleosservazioni dei gruppi, P. E. Salmannha tentato, prima di tutto, di delineare ilnucleo di un itinerario teologico chetratti dell’“esperienza con l’esperienza”.

Si tratterebbe di approntare una feno-menologia della conversione, parlandodella situazione della fede e della vita difede oggi, e descrivendo parabole di vitacredente, valorizzando gli itinerari per-corsi da grandi personaggi e da santi.In questo contesto, la categoria dellatestimonianza assume un significatoparticolare, in quanto potrebbe costi-tuirsi come tema di sintesi di vari trattatiteologici.

In un secondo momento, sono statesottolineate le varie istanze teologicheche sono all’opera in questo itinerario.Infine, l’ultima provocazione è stata evo-cata dal Prof. M.P. Gallagher, S.J., che hacondotto il dibattito verso la conclu-sione. Ricollegandosi ad un’intervistarilasciata da P. E. Salmann, ne ha sottoli-neato l’affermazione della necessità dicreare momenti di collaborazione e disinergia per riuscire a descrivere la vitaumana come evento simbolico ed haespresso il proprio elogio per un pen-sare teologico capace di aprirsi e di dia-logare con il mondo odierno.

G.M.

3534

Giornata di studiodella teologia fondamentale

I

Il Prof. Elmar Salmann, O.S.B.

costantemente verificata fino alla sua rea-lizzazione.Negli ultimi anni poi si è cercato un mag-giore coinvolgimento degli altri Ufficidella Università di volta in volta interessatinei nuovi processi adottati con il precisoscopo di migliorare complessivamente ilservizio svolto. È apprezzabile come nellacontinua ricerca di miglioramento si siasempre cercato di valutare la razionalità,l’economicità, l’adeguatezza e l’efficienzadelle scelte da fare.Una prova evidente sono stati, per esem-pio, la costituzione dell’ Ufficio Acquisti,l’assorbimento di alcune attività di cassaprima svolte al di fuori, l’adozione di unnuovo processo di iscrizioni più snelloper gli aspetti economici, l’ampliamentodelle modalità di pagamento attraversoBancomat e Carte di Credito ed altre atti-vità che sono in cantiere... ed in futuro sispera di realizzare.

Sempre negli ultimi anni, grazie allalungimiranza degli Economi che si sonoavvicendati nella Direzione dell’Ufficio,sono state attuate al suo interno svariatemigliorie. Dall’adozione di un sistema dicontabilità generale gestito informatica-mente, all’utilizzo di mezzi tecnologica-mente avanzati per dialogare con le Ban-

che con cui operiamo, al passaggio da unsistema informatico periferico al sistemacentrale dell’Università, al pagamento deifornitori attraverso bonifici “on line” edalla ricerca continua di nuove soluzionivolte a rendere più efficace, veloce e sem-plificato il lavoro svolto da ognuno degliimpiegati dell’Ufficio.Tutti questi miglioramenti ed altri menoimportanti, ma rivelatisi non meno utilidopo essere stati resi operativi, hannoconsentito nel tempo di raggiungereobiettivi di qualità eccellenti. Ciò sia in ter-mini di un migliore servizio reso, di unamigliore allocazione delle risorse disponi-bili, di un loro migliore utilizzo e di unmaggiore riconoscimento delle capacità equalità dei singoli impiegati.

Essendo svariate le attività svolte dal-l’Ufficio ed altrettanto aperto il campo diintervento a riguardo delle relazioni conaltri Uffici della Università, è particolar-mente sentita da tutti gli impiegati la“necessità” di lavorare insieme permigliorare complessivamente l’organizza-zione e l’adeguatezza dei servizi erogatiche hanno un impatto di tipo economico-finanziaria.Precisamente alcune attività poste inessere in questi ultimi anni hanno fattocrescere in tutto il personale dell’Ufficio ildesiderio di cercare costantemente nellapropria e quotidiana attività tutte le siner-gie e tutte le migliorie possibili per ren-dere il nostro servizio più efficace ed ilnostro e l’altrui lavoro migliore.Certamente il grado di apprezzamentodell’attività che si svolge è sempre sotto-

posto al giudizio di chi si rivolge all’Eco-nomato per ottenere servizi, risposte echiarimenti.

L’auspicio è di riuscire a mantenereelevato il livello qualitativo di questi servizinell’ottica di migliorare le relazioni tra gliUffici interni, di rendere le soluzioni piùvicine alle necessità degli abituali frequen-tatori della nostra Università e di raziona-lizzare e prevedere le risorse finanziarinecessarie che l’attività richiede.Gli Iimpiegati dell’Economato, per questomotivo, saranno ben lieti di ascoltare edaccogliere le proposte e le indicazioni dachi le vorrà avanzare, affinché il servizioche essi svolgono sia sempre più rispon-dente ed adeguato alle necessità degliutenti.È questo un augurio, che anche nei lavoridella Pianificazione Strategica che si starealizzando, noi dell’Ufficio Economatosentiamo come una necessità imprescin-dibile dell’Università “... per risponderealla domanda di come, nelle mutate con-dizioni del momento, possa compieremeglio la Missione ricevuta dalla Chiesa edalla Compagnia di Gesù”.

Luigi Allena

Economo dell’Università

37

opo la Segreteria Generale e laBiblioteca tocca all’Economato “rac-contarsi”.È senz’altro casuale che la posizione deisuoi Uffici, situati al secondo piano, siacentrale rispetto a tutto l’edificio della

Università, ma indubbiamente le funzioniche esso svolge abbracciano tutte le atti-vità, accademiche e non, che in essa sisvolgono. Da sempre ogni Ufficio, Deca-nato o Servizio ha a che fare quotidiana-mente con problematiche di tipo econo-

mico e finanziario a cui l’Economatocerca di aiutare a farvi fronte.Esso fa parte della Direzione Amministra-tiva da cui dipende, gestisce le operazionidi “cassa” della Università, provvede allatenuta delle scritture contabili, allagestione degli acquisti e collabora stretta-mente con il Vice-Rettore Amministrativonella redazione del Preventivo Ordinario enella presentazione del Bilancio annuale.L’organico attualmente impiegato è com-posto da cinque persone, dall’EconomoLuigi Allena, da Anna Maria Tocci all’Uffi-cio Contabilità e Bilancio, da AlessandraCallegati all’Ufficio Cassa e Preventivo, eda Claudio Alcibiade e Roberto Robertiall’Ufficio Acquisti e Magazzino.

Da alcuni anni a questa parte l’Eco-nomato è stato ed è oggetto di vari ed

importanti cambiamenti il cui intento èsenz’altro quello di s e r v i r e meglio laComunità Universitaria, di a g g i o r n a r e l eprocedure anche attraverso l’utilizzo dellenuove tecnologie, di adeguare la propriastruttura alle esigenze dei tempi ed infinedi i n t e g r a r e maggiormente il propriolavoro con quello svolto dagli altri Uffic idella Università.

Il servizio agli Studenti, ai Professori, aiFornitori ed a quanti altri quotidiana-mente si rivolgono in vari modi ed a variotitolo ai suoi Uffici (Ufficio Cassa, UfficioContabilità e Ufficio Acquisti) è l’obiettivoprimario di quanti vi lavorano all’internocon professionalità ed entusiasmo. Ogniistanza, ogni nuova procedura, ogni atti-vità posta in essere pone sempre al centrola soddisfazione di chi la richiede ed è

36

IN VIAGGIO PER L’UNIVERSITÀ...

L’ECONOMATOD

Cristiani (scomparso da poco più di un anno,P. Giorgianni, come ha ricordato il direttoregenerale della Radio Vaticana, ha saputoimprimere un segno profondo nella memoriadi quanti hanno avuto la fortuna di conoscerloe attingere dalla sua sensibilità di poeta).

A S.Em. Rev.ma il Card. Virgilio Noè è statoa f fidato il compito di tratteggiare l’immaginericca e contrastata di Davide Maria Tu r o l d o ,esaltandone i doni particolari della fede e dellapoesia, ripercorrendo le tappe fondamentalidella sua vita, le incomprensioni (soprattuttocon la Chiesa pre-conciliare), il coraggio dellesue predicazioni infuocate, il difficile e parti-colare equilibrio fra spiritualità ed azione. A seguire, l’interventodel Rettore P. Imoda, che si è soffermato in particolare su comel’opera, della quale lui stesso ha scritto la prefazione, affronti lafigura e la poetica di Turoldo, approfondendone concetti fonda-

mentali quali l’esilio , il viaggio esistenziale,lo stupore e, soprattutto, il dramma.L’ultimo intervento è stato quello di un confra-tello e amico del grande poeta: P. BernardoAntonini, che ha arricchito di nuovi e vivacielementi, legati alla sua conoscenza personale,il mosaico della figura del grande poeta, Servodi Maria.

L’ incontro, vivacizzato anche dagli inter-venti finali di un pubblico attento e numeroso,si è concluso con la benedizione impartita daS.Em. Rev.ma il Card. Noè e da S.Em. Rev.ma ilCard. Bernandin Gantin, arrivato qualcheminuto dopo l’inizio della presentazione e

accolto da un improvviso silenzio, testimonianza della sorpresae dell’emozione dei presenti e, naturalmente, da sentiti applausi,cornice dell’intera serata.

Monia Parente

3938

Franco Imoda, S.J., Rettore della Pon-tificia Università Gregoriana, è intervenutocome relatore durante la presentazione dellibro di Marco Cardinali: “Il Dio inseguito.Viaggio alla scoperta della fede nella poesiadi David Maria Turoldo”, lo scorso 7 novem-bre presso la Sala Marconi della Radio Va t i-cana. L’evento era strettamente legato al nostro ate-neo, non solo per la presenza del Rettore, maanche perché Marco Cardinali, autore delvolume che costituisce una novità nel campodella riflessione teologica sulla narrativa,è Direttore editoriale della nostra rivista,responsabile dell’Ufficio Stampa della P. U . G . ,nonché redattore della Radio Vaticana presso la redazione for-mativo-culturale Orizzonti Cristiani.La presentazione, curata dalla stessa redazione e dalla casaeditrice del volume, la Pro Sanctitate, ha visto la partecipazione

di illustri relatori e di un folto numero dipresenti.La serata è stata aperta e introdotta da FrancaSalerno, responsabile della redazione O r i z -zonti Cristiani.

Dopo un breve intervento di Maria Maz-zei, rappresentante della Pro Sanctitate, che hasottolineato la piena sintonia tra la scelta dipubblicare il volume e la logica della casa edi-trice, ha preso la parola P. Pasquale Borgo-meo, S.J., direttore generale della Radio Vati-cana e coordinatore dei vari interventi. “Il Dio inseguito è quel Dio che ci insegue”,con queste parole P. Borgomeo ha introdotto

le sue riflessioni, incentrate proprio sulla scelta del titolo dellibro di Cardinali e sull’immediato rimando a “L’amore che inse-guiva”, l’ultimo romanzo di P. Giovanni Giorgianni, S.J., scrittore,letterato e, per 25 anni, responsabile della redazione Orizzonti

Rosario Tronnolone, Monia Parente, Mara Miceli, Luciana Fantini di “Orizzonti Cristiani”, l’autore Marco Cardinali, S.Em. Rev.ma il Card. Virgilio

Noè, P. Pasquale Borgomeo, S.J., Direttore Generale della Radio Vaticana, il Magnifico Rettore della P.U.G. P. Franco Imoda, S.J., il Vice-Preside

del Pontificio Istituto Teologico “Marianum” il Servita P. Bernardo Antonini e Franca Salerno Responsabile della redazione di “Orizzonti Cristiani”.

L’attore Gaetano Lizzio, Monia Parente e Rosario Tronnolone di “Orizzonti Cristiani”, P. Federico Lombardi, S.J., Direttore dei Programmi

della Radio Vaticana, S.Em. Rev.ma il Card. Bernardin Gantin, l’autore Marco Cardinali, M o n s . Mario Pieracci Presidente dell’Opera

Diocesana Assistenza e Franca Salerno una delle voci più conosciute della Radio Vaticana e responsabile della Redazione di “Orizzonti Cristiani”.

“IL DIO INSEGUITO”La poesia di David Maria Turoldo

UN LIBRO DI MARCO CARDINALI

P.

4140

P. Giuseppe Rambaldi, S.J.17 febbraio 1908 - 3 ottobre 2002

Nato a Prelà (Imperia), Italia, entra nellaCompagnia di Gesù il 4 ottobre 1928.Ordinato sacerdote il 15 luglio 1938, ini-zia la sua attività come professore di Dog-matica a Chieri, da dove si spostava perfare corsi agli scolastici di Healthrop, Gra-nada e Toronto. Nel 1966 fu destinato allaGregoriana per insegnare la spiritualitàfino al suo emeritato. Autore di numerosiarticoli riguardo alla sostanza del Sacra-mento dell’Ordine e alla validità delleordinazioni anglicane.Da tutti era ben conosciuto e amato per lasua bontà, per il senso dell’umore e per laesemplarità religiosa che possedeva.Uomo semplice e allegro, di grande sensocomunitario e premuroso nel ricevere lepersone che lo cercavano per trovare con-siglio nel Sacramento della Penitenza.

P. Ignacio Gordon, S.J.3 luglio 1915 - 5 dicembre 2002

La mattina del 5 dicembre 2002, alle ore5.30, è piaciuto a Nostro Signore chia-mare a sé il P. Ignacio Gordon, all’età di87 anni (72 di Compagnia), dopo unalunga e penosa malattia.Il P. Gordon ha insegnato Diritto Proces-suale nella nostra Facoltà dal 1960 al1985, quando è diventato emerito. È statopromotore dei Corsi di aggiornamentoper i giudici e gli ufficiali dei Tr i b u n a l iEcclesiastici, tenutisi dal 1971 al 1980, e,come coronamento di questi, nel 1978 èstato iniziatore del Corso di Specializza-zione in Giurisprudenza.Ringraziamo il Signore per il dono che hafatto alla nostra Facoltà nella persona delP. Gordon, non solo come studioso, masoprattutto come esemplare sacerdotedella Compagnia di Gesù.I funerali si sono svolti sabato 7 dicembrealle ore 10.00 nella Chiesa della CuriaGeneralizia della Compagnia di Gesù.

P. Gianfranco Ghirlanda, S.J.

F. Ermenegildo Consonno, S.J.28 marzo 1913 - 14 ottobre 2002

Nato a Bergamo, Italia, entra nella Compa-gnia nel 1937, dopo aver compiuto alcunianni di studio da geometra. La sua mis-sione si svolge soprattutto nella pianifica-zione e manutenzione degli edifici, primaa Gallarate e per 35 anni alla Gregoriana.Uomo di grandi doti umane e spirituali,attento a rispondere alle diverse richiesteche gli venivano presentate riguardo alsuo lavoro e premuroso nella partecipa-zione alla vita comunitaria. Lascia l’imma-gine di buon religioso, di squisita caritàfraterna e del grande impegno con cuiportava avanti il suo servizio come contri-buto utile all’Università e alla Comunità.

IN MEMORIAM

L’Università Gregoriana e l’Universitàdi Oxford

Dal 16 ottobre al 13 novembre 2002 P. Gerald O’Collins hatenuto le conferenze “Martin D’Arcy” presso l’Università diOxford, conferenze sponsorizzate ogni anno dalla Campion Hall(Oxford). Il suo tema è stato la risurrezione di Gesù, e, verso lafine del 2003, le conferenze saranno pubblicate come E a s t e rF a i t h da Darton, Longman & Todd (Londra) e Paulist Press(Mahwah, New Jersey).Lungo la sua storia il Collegio Romano che divenne l’UniversitàGregoriana ha goduto diversi rapporti con l’Università di Oxford,in modo particolare attraverso gli alunni di Oxford che hannostudiato presso la Gregoriana: ad esempio S.E. M o n s . E r i cD’Arcy, filosofo che è diventato Arcivescovo di Hobart (Australia)e il Rev. Ian Ker che ora è ritenuto fra i primi esperti mondiali sulpensiero e vita di John Henry Newman (1901-1990). Newmanstesso, un celebre alunno e docente di Oxford, aveva contattiamichevoli con P. Giovanni Perrone del Collegio Romano.Fra i numerosi alunni dell’Università di Oxford che hanno stu-diato presso il Collegio Romano ci furono San Ralph Sherwin(† 1581), un “fellow” di Exter College, e otto altri martiri beati-ficati. Non è stata sempre una strada a senso unico: da Oxfordalla Gregoriana. Alcuni alunni della Gregoriana hanno insegnatodopo a Oxford: ad esempio il filosofo Sir Anthony Kenny che èstato anche il “master” di Balliol College e “warden” di RhodesHouse.Fra i professori che insegnano o hanno insegnato alla Grego-riana parecchi hanno studiato a Oxford prima di venire a Roma:P. Frederick Copleston (filosofo), P. Mariasusai Dhavamony(missiologo), S.E. Mons. Brian Ferme (canonista), P. K e v i nFlannery (attualmente il decano della facoltà di filosofia),P. Clarence Gallagher (canonista), P. Carlo Huber (filosofo), eP. John O’Donnell (teologo). Il loro studio a Oxford li ha prepa-rati bene per la loro attività accademica alla Gregoriana.D’altra parte, negli ultimi anni alcuni professori di Oxford sonostati professori ospiti alla Gregoriana: ad esempio P. A n t h o n y

Meredith (patrologo), Canone Oliver O’Donovan (filosofo),P. Norman Tanner (storico), e Canone Tom Wright (biblista).Alcuni professori della P.U.G. hanno già pubblicato libri pressola casa editrice di Oxford. Nel 2003 uscirà C a t h o l i c i s m ,un’opera scritta a P. O’Collins e P. Mario Farrugia. Q u e s t ovolume sarà il primo di P. Farrugia e il quinto di P. O’Collins pub-blicato dalla casa editrice di Oxford.Vivano le relazioni fra Oxford e la Gregoriana!

P. Gerald O’Collins, S.J.

Visita di un gruppo di professori danesialla P.U.G.

Il 18 settembre 2002 un gruppo di professori dell’Associa-zione Danese di Insegnanti di Religione delle scuole superiori diDanimarca ha visitato la Gregoriana. L’85% della popolazionedanese appartiene alla Chiesa Popolare Luterana di Danimarcacon solo lo 0,5% di presenza cattolica. Malgrado questa maggio-ranza luterana, la Gregoriana è comunque conosciuta e rispet-tata come una realtà importante del mondo accademico, anchese ci sono stati pochi incontri nel passato nel contesto della Gre-goriana stessa.L’incontro è stato fruttuoso e interessante. I professori mi ave-vano chiesto di fare un’introduzione sulla storia e i compiti dellaGregoriana dopo di che abbiamo svolto un ampio dibattito sulrapporto fra le chiese luterane e cattoliche.La Chiesa Popolare Luterana di Danimarca non è sempre stataconosciuta per la sua apertura al dialogo ecumenico, ma la glo-balizzazione e la nuova sete di spiritualità che si manifesta inDanimarca in questi anni, una sete spesso indirizzata alla NewAge piuttosto che alle radici cristiane della spiritualità occiden-tale, rendono più importanti che mai una testimonianza valida eviva di fede comune nelle comunità cristiane.

Niels Christian Hvidt

Focus

4342

nale di Cristologia sul tema: “Cristo: Cam-mino, Verità e Vita”.Presidente del Congresso S.Em. R e v.ma ilCard. Joseph Ratzinger. La Gregoriana hapartecipato all’evento con un suo relatoreil P. Mariasusai Dhavamony, S.J., profes-sore, alla Gregoriana, di Teologia e Feno-menologia delle Religioni, con un inter-vento dal titolo “Gesù Cristo nel contestodelle grandi religioni non cristiane”.

PSICOLOGIA DEL LAVOROE DELL’ORGANIZZAZIONE

29 novembre – Nell’Aula Magna dellaGregoriana si è tenuta l’inaugurazione delXVIII Anno Accademico del Corso di Spe-cializzazione in Psicologia del Lavoro e del-l’Organizzazione organizzato dalla ScuolaRomana di Psicologia del Lavoro e dell’Or-ganizzazione.Durante l’inaugurazione sono state presen-tate alcune tesi di specializzazione di allievidiplomati nell’Anno Accademico 2001-2002 (Amicone Pierrot, Barrese Vi t t o r i o ,Camilli Barbara, De Vincentiis Daniela,Giuliattini Cristina, Gotti Marta).È seguita la prolusione del Prof. AlfioCascioli, Coordinatore del Corso, sul tema“La carriera in azienda: realizzazione omaledizione?”. Al termine del discorso si èproceduto alla consegna dei Diplomi dispecializzazione agli studenti che hannoterminato il Corso nell’Anno Accademicopassato.

PIANIFICAZIONESTRATEGICA

29-30 novembre – Nell’Aula del Senato siè svolto il terzo seminario di Pianificazionestrategica. che ha avuto come obiettivoquello di presentare i risultati prodotti daivari Gruppi di Lavoro: 1. Profili Accade-mici: Corsi, Discipline, Livelli, Studenti;2. Insegnamento, Apprendimento, Pedago-gia; 3. Educazione continua, Professori,Sviluppo; 4. Ricerca, Scholarship; 5. Rela-zioni con l’ambiente locale, Roma, Consu-lenze; 6. Globalizzazione, Internazionaliz-zazione, Alleanze.I lavori rappresentano parte del docu-mento finale che si stenderà a giugno, anziper la precisione ne costituiscono i capi-toli. L’assemblea, costituita dal Gruppoorganizzativo e i membri dei Gruppi diLavoro, ha presentato le proprie richiestedi chiarimenti e le proprie critiche sia a

livello propriamente linguistico che alivello contenutistico (ad esempio su cosava bene, cosa cambiare, cosa dovevaesserci ed invece non c’era).Ogni documento è stato analizzato neiminimi dettagli e la sensazione generale èstata molto positiva.La presenza del Prof. John Davies è statamolto utile.

SAN FRANCESCO SAVERIO -P. MATTEO RICCI

4 dicembre – In Occasione dei festeggia-menti per i 450 anni dalla morte di SanFrancesco Saverio - 450 anni dalla nascitadi P. Matteo Ricci, la Facoltà di Missiologiaha organizzato un Seminario Missiologico,tenutosi nell’Aula C008, sul tema “La dina-mica pasquale dell’inculturazione”, ilseminario è stato tenuto dal Dott. JohnGorski, M.M., Professore di Missiolo-gia all’Università Cattolica Boliviana diCochabamba e Presidente dell’Associa-zione Internazionale di Missiologi Cattolici.

14 dicembre – nella Chiesa del Gesù diRoma, si è celebrata una Messa Solennecon musica delle Riduzioni della Provinciagesuitica del Paraguay. È stata interpretatala Messa festiva a San Francesco Saverio, diautore indigeno (1740 circa) e alcuneopere di Domenico Zipoli (1688-1726),organista della Chiesa del Gesù e principalecompositore delle Riduzioni gesuitiche inSud America. Gli interpreti, italiani e delParaguay, sono dell’Academia ars CanendiDomenico Zipoli Ensemble, il Direttore delParaguay il Mº Luis Szaran.

I BAMBINI OMBRA

9 dicembre – L’istituto di Scienze Reli-giose ha organizzato nell’ambito dellelezioni di aggiornamento culturale, unincontro dal tema “Bambini-ombra, bam-bini e media, pedofilia: un garante nazio-nale per l’infanzia?”. Sono intervenute:l’On. Maria Burani Procaccini, Presidentedella Commissione bicamerale per l’infan-zia; la Sen. Carla Mazzucca; l’On. CarlaCastellani. Per informazioni sull’Istituto diScienze Religiose e sulle Lezioni si puòscrivere a: [email protected]

LITURGIADI RICONCILIAZIONE

11 dicembre – In preparazione al Natalela Comunità Universitaria ha celebrato unaLiturgia di Riconciliazione nella CappellaDomestica della Gregoriana.

OBIEZIONE DI COSCIENZA

14 dicembre – In occasione del 30º an-niversario dell’approvazione della legge772/72 e del 25º anniversario della stipuladella convenzione della Caritas Italianaper il Servizio Civile si è tenuto nell’AulaMagna della Gregoriana il Convegno daltema “Obiezione alla violenza servizioall’uomo”.Dopo i saluti del P. Sergio Bernal RestrepoDecano della Facoltà di Scienze Sociali, diS.E. Mons. Benito Cocchi Presidente dellaCaritas Italiana, dell’On. Carlo Giovanardi,Ministro per i Rapporti col Parlamentocon delega al Servizio Civile, si è svoltal’introduzione dal titolo “La Chiesa ita-liana e l’obiezione di coscienza al serviziomilitare.Tappe e programmi pastorali”, tenutada S.E. Mons. Alessandro Plotti, Vi c e -Presidente della C.E.I. P. Joseph Jobli, S.J.,della Gregoriana ha poi tenuto una comu-nicazione su “L’obiezione di coscienza allearmi nel Magistero della Chiesa”; è seguitala relazione del Prof. Andrea Riccardi, del-l’Università di “Roma Tre” sui “30 anni diobiezione al servizio militare nella storiaitaliana. Dall’obiezione al servizio civile”.La conferenza è proseguita con la comuni-cazione di Don Enrico Trevisi del Semina-rio Vescovile di Cremona, sul “Rinno-vamento della morale e l’obiezione dicoscienza”.A concludere la mattinata di lavori lacomunicazione del Prof. Rodolfo Venditti,magistrato, su “L’obiezione di coscienza:evoluzione di un diritto”. Dopo una pausapranzo i lavori sono ripresi con alcuniinterventi su “Noi e l’obiezione dicoscienza” a cui sono stati invitati a par-lare ACI, ACLI, AGESCI, CL, Pax Christi,Salesiani.Le due relazioni finali su “L’obiezione dicoscienza tra passato e futuro: 25 anni diconvenzione della Caritas Italiana”, sonostate tenute da S.E. Mons. Giovanni Nervo,Presidente Onorario Fondazione Zancan eda S.E. Mons. Vittorio Nozza, Direttoredella Caritas Italiana.

Dicembre 2002

CONVEGNODELLA RIVISTA “IL FISCO”

17 ottobre – Nell’Aula Magna dell’Univer-sità si è svolto il convegno di studi organiz-zato dalla Rivista “il fisco”, sul “Nuovo Cor-pus Juris dell’Economia”. Moderatoridell’incontro il Dott. Pasquale Marino,Direttore della Rivista e il Dott. Bruno Tinti,Procuratore aggiunto in Torino.

LEONE XIII E L’ORIENTE

24 ottobre – Si è svolto il Simposio orga-nizzato dal Pontificio Istituto Orientale“Leone XIII e l’Oriente” nell’Aula Magnadell’Istituto in Piazza Santa MariaMaggiore, 7. Presidente del SimposioS.E. Mons. Eleuterio Francesco Fortino,Sotto-Segretario del Pontificio Consiglioper la promozione dell’Unità dei Cristiani.Dopo il saluto da parte del Rettore delP.I.O., il Prof. Héctor Vall Vilardell, S.J., ilProf. Constantin Simon, S.J., ha tenuto lasua relazione sul tema “Ladislao Zaleski,futuro Patriarca di Antiochia, e i Cattoliciorientali al tempo di Leone XIII”. È seguito poi l’intervento del Prof. ClaudeSoetens (Bruxelles) su “Un episodio deter-minante nella politica orientale di LeoneXIII: il congresso eucaristico di Gerusa-lemme”. Prima della tavola rotonda finale l’inter-vento del Prof. Vittorio Peri (Roma) sultema “Dall’uniatismo all’unionismo: il pro-getto disatteso di Leone XIII per la riunionecon le Chiese d’Oriente”.

FORUM DELLE PIÙ ANTICHEUNIVERSITÀ D’EUROPA

7-10 novembre – Si è svolto a Roma ilForum delle più antiche Università d’Eu-ropa, a cui naturalmente ha partecipatoanche la Pontificia Università Gregoriana,con i suoi 452 anni. Un ritorno alle radicidella nostra cultura per sviluppare l’incon-tro tra le istituzioni universitarie di tuttaEuropa attraverso un cammino culturale espirituale. Il Forum è stato organizzato dalVicariato di Roma, anche in occasione del7º centenario della fondazione dell’Univer-sità “La Sapienza” di Roma.

ARCHITETTURA E GESUITIIN SICILIA

8 novembre – Nell’Aula delle Tesi si èsvolta la Conferenza su “Architettura e Urba-nistica dei Gesuiti in Sicilia”. L’ o r g a n i z z a-zione è stata curata dalla Gregoriana e dal-l’Institutum Historicum Societatis Iesu.Hanno partecipato all’incontro, il MagnificoRettore, P. Franco Imoda, S.J.; il Direttoredell’Institutum, P. Mark A. Lewis, S.J.; l’Arch.Sandro Benedetti, Professore Ordinario diStoria dell’Architettura a “La Sapienza” diRoma; l’Arch. Lorenzo Bartolini Salimbeni,Professore Ordinario di Storia dell’Architet-tura all’Università di Chieti; Moderatore del-l’incontro il P. Josep M. Benitez, Decanodella Facoltà di Storia Ecclesiastica.

CONFERENZA DELPROF. WILLIAM E. CARROLL

15 novembre – La Facoltà di Filosofia e ilPontificio Consiglio della Cultura hannoorganizzato la Conferenza su “Creation andself-sufficient universe: Thomas Aquinas

and Contemporary Science” tenuta dalProf. William E. Carroll, dell’Università diOxford. Il Prof. W.E. Carroll ha tenutoanche altre conferenze nella nostra Univer-sità organizzate dalla Facoltà di Filosofiasul tema “Creazione e Scienza in San Tom-maso”. Il 16 ottobre 2002: “In Search ofthe Origin”; il 23 ottobre 2002: “Creationon est Mutatio: Thomas Aquinas onCreation”; il 30 ottobre 2002: “SpecialCreation, Irreducible Complexities, andEvolutionary Materialism”; il 6 novembre2002: “Does a Biologist Need a Soul?”.

CONFERENZEDI OLIVIER BOULNOIS

27 e 29 novembre – La Facoltà di Filo-sofia in collaborazione con l’Ambasciatadi Francia presso la Santa Sede ha orga-nizzato due conferenze aperte a tutti delProf. Olivier Boulnois (Parigi), nell’Aula209 del Palazzo Lucchesi: 27 novembre,“Duns Scoto, dall’analogia dell’essereall’univocità della rappresentazione”;29 novembre, “Duns Scoto e la metafisicadella rapresentazione”.

CONFERENZA DEL SIDIC

28 novembre – Si è svolta nell’Aula Tra-spontina 302, la Conferenza e Discussionesu “Torah scritta e Torah orale. Un’introdu-zione all’ermeneutica rabbinica”. Relatoreil Dott. Maurizio Mottolese, moderatore laDott.ssa Ombretta Pisano.

CONGRESSOINTERNAZIONALENEL “MONASTERIODE LOS JERÓNIMOS”

28-30 novembre – Presso la Sede del-l’Università Cattolica di San Antonio deMurcia si è svolto il Congresso Internazio-

Novembre 2002Maggio 2002

IL CALENDA... EVENTI:conferenze, congressi e incontri

alla Gregorianaa cura di

Grazia Mastrobuono e Marco Cardinali

Nomine episcopaliex-alunniDal 1º novembre al 31 Dicembre 2002

Giovanni Paolo II ha nominato ArcivescovoMetropolita di Samoa-Apia (Samoa StatoIndipendente) il Rev.do Sacerdote AlapatiMataeliga (Biblico).

Il Papa ha nominato Ausiliare dell’arcidio-cesi di Brisbane (Australia) il Rev. d oP. Joseph Oudeman, O.F.M.Cap., finora Vice-Parroco di Wynnum e Cappellano dellacomunità olandese dell’arcidiocesi di Bri-sbane, assegnandogli la sede titolare vesco-vile di Respetta (Teologia).

Giovanni Paolo II ha nominato primoVescovo della Diocesi di Novaliches (Filip-pine) S.E. Mons. Teodoro C. Bacani, Jr. ,finora Vescovo titolare di Gauriana ed Ausi-liare di Manila (Teologia Dogmatica).

Il Papa ha nominato Ausiliare dell’arcidio-cesi di Port-au-Prince (Haiti) il Rev. d oPierre-André Dumas, del clero della mede-sima arcidiocesi, finora Rettore del Semina-rio Maggiore Interdiocesano di Port-au-Prince, assegnandogli la sede titolarevescovile di Floriana (Teologia).

Giovanni Paolo II ha nominato Vescovo del-l’Eparchia di Presov il Rev.do P. Ján Babjak,S.J., finora Professore di Spiritualità orien-tale presso la Facoltà teologica dell’Univer-sità di Trnava in Slovacchia (Spiritualità- PIO).

Il Papa ha nominato Vescovo di Lexington(U.S.A.) S.E. Mons. Ronald William Gainer,del clero della diocesi di Allentown, VicarioGiudiziale della medesima sede (DirittoCanonico).

Giovanni Paolo II ha nominato Ausiliaredell’arcidiocesi di San Francisco (U.S.A.)

S.E. Mons. Ignatius Wang, del clero dellamedesima arcidiocesi, finora Cancellieredella Curia e Direttore arcidiocesano dellaSocietà di Propaganda Fide, assegnandoglila sede titolare vescovile di Sitipa (DirittoCanonico).

Il Santo Padre ha nominato Segretario dellaCongregazione per la Dottrina della Fede ilR e v.do Don Angelo Amato, S.D.B., Profes-sore Ordinario di Teologia nella Pontific i aUniversità Salesiana, elevandolo in paritempo alla sede titolare di Sila, con dignitàdi Arcivescovo (Teologia).

Il Papa ha nominato Segretario del Pontifi-cio Consiglio per la Promozione dell’Unitàdei Cristiani il Rev.do P. Brian Farrell, L.C.,finora Capo Ufficio nella Sezione per gliAffari Generali della Segreteria di Stato, ele-vandolo in pari tempo alla sede vescoviletitolare di Abitine (Teologia).

Il Santo Padre ha concesso il Suo assensoall’elezione canonicamente fatta dal Sinododei Vescovi della Chiesa Copta-Cattolica,riunitosi al Cairo il 19 dicembre 2002, diS.E. Mons. Antonios Aziz Mina, Capo Ufficiodella Congregazione per le Chiese Orientali,a Vescovo Ausiliare del Patriarca di Alessan-dria dei Copti-Cattolici, elevandolo alla Sedetitolare di Mareotes (PIO).

Il Vice Gran CancelliereM.R.P. Peter-Hans Kolvenbach, S.J.,ha nominato

Professori Straordinari:

Il Rev. P Alberto Gutierrez Jaramillo, S.J.(Facoltà di Storia Ecclesiastica)

Il Rev. P. Mark Victor Attard, O.Carm.(Teologia)

Il Rev. D. Dario Vitali(Teologia)

Nominee OnorificenzeSua Santità Giovanni Paolo II ha nomi-nato Rettore del Pontificio Istituto Biblico ilRev. P. Stephen Pisano, S.J. A lui i miglioriauguri da parte di tutta l’Università per unproficuo e sereno lavoro.

Il Papa ha nominato Consultori del Pontifi-cio Consiglio per la Promozione dell’Unitàdei Cristiani i l Rev. P. William Henn,O . F.M.Cap., professore nella nostra Uni-versità.

Il Papa ha nominato il Rev. P. MariasusaiDhavamony, S.J., Accademico della Pontifi-cia Accademia Teologica.

P. Paul Gilbert, S.J., è stato nominato Diret-tore della Rivista scientifica, edita dall’Uni-versità, “Gregorianum”. Cogliamo l’occa-sione per ringraziare, per il fecondo lavoro,il Direttore uscente P. Jacques Dupuis, S.J.,e per dire i nomi dei membri, vecchi enuovi, del consiglio di Redazione: P. RogelioGarcia Mateo, S.J.; P. William Henn, O.F.M.;P. João Piedade, S.J.; P. Philipp Schmiz, S.J.;P. Ugo Vanni, S.J.; P. Lloyd Baugh, S.J.;responsabile delle recensioni è la Dott.ssaIlaria Morali. Per chi volesse avere informa-zioni generali può richiederle scrivendo a:[email protected]

Il Magnifico Rettore P. Franco Imoda, S.J.,ha nominato il Dott. Marco Cardinali,Responsabile del neo-costituito UfficioStampa della Gregoriana.

4544

NOMINE, PREMI E ONORIFICENZE TESI DI DOTTORATOa cura di Daniela Totino

LISTA DELLE TESI DIFESE DAL 1º OTTOBRE 2002 AL 31 GENNAIO 2003

AJAYI James OlaitanThe HIV/AIDS Epidemic in Nigeria: SomeEthical Considerations. (Teologia, ATTARDMark, O.Carm., 8236)

ALVES MARTINS Antonio ManuelA condição corpórea da pessoa. Estudosobre a antropologia teológica de J.L. Ruizde la Peña (1937-1996). (Teologia,LADARIA Luis F., S.J., 8261)

AMARANTE Alfonso-VincenzoEvoluzione e definizione del metodomissionario Redentorista (1732-1764).(Storia Ecclesistica, GONZALEZFERNANDEZ Fidel, M.C.C.I., 8249)

CABRERA LOPEZ RubenEl derecho de asociación del presbíterodiocesano. (Diritto CanonicoSpecializzazione in Giurisprudenza,GHIRLANDA Gianfranco, S.J., 8235)

CINQUEGRANI RiccardoComunità epistemiche, futures studies eallargamento dell’Unione Europea 2006-2011. (Scienze Sociali, MASINI Eleonora,8238)

CORDOVILLA PEREZ AngelLa creación en Cristo en la teología de KarlRahner y H. Urs von Balthasar. (Teologia,LADARIA Luis F., S.J., 8233)

CURBELIE PhilippePace iustitiae. La justice dans le “De ciuitateDei” de Saint Augustin. (Teologia, BECKERKarl J., S.J., 8259)

DIPIO DominicaThe Representation of Women andChanging Gender Roles in African FilmNarratives: a Feminist Critical Approach.(Scienze Sociali, BAUGH Lloyd, S.J., 8237)

D’SOUZA JeromePower, Violence and Suffering in the Bookof Revelation. (Teologia, BEUTLERJohannes, S.J., 8202)

ERMANI Francesco MariaLa Solidarietà Parrocchiale. Studio sulleinterazioni tra parroci e laici provenientidai paesi in via di sviluppo. (ScienzeSociali, MASINI Eleonora, 8123)

FREIRE DA SILVA MariaTrindade e teologia da Criação e Ecologia:A Teologia da Esperança e Teologia daLibertação no Brasil. (Teologia, PASTORFélix, S.J., 8257)

GARCIA BERNADAL Luis M.La inteligencia de la Liberdad. Lectura del“Cur deus homo” de Anselmo deCanterbury. (Teologia, GILBERT Paul, S.J.,8239)

GEDGAUDAS VladasUna vita a contributo della vittoria iniziatacon la resurrezione di Cristo. Le religioni,il cristianesimo e il Cristo nelle operedi Aleksadr Men’. (Teologia, WICKSJared, S.J., 8230)

GOBBI RaffaeleVoci Narrative della New Age. Paulo Coelho,James Redfield, Shirley MacLaine e lateologia narrativa. (Missiologia, FUSSMichael, R.E.V., 8264)

IGBOANYIKA SylvesterEffective Pastoral Planning for BuildingSmall Christian Communities in Africa.(Scienze Sociali, WHITE Robert A., S.J.,8250)

JOSEPH Peter Mary JohnThe Risen Body in St. Thomas Aquinas’Scriptum “Super Sententiis” and “SummaContra Gentiles”. (Teologia, BECKERKarl J., S.J., 8252)

KEERANKERI GeorgeThe Love Commandment in Mark.(Teologia, STOCK Klemens, S.J., 8234)

KOWALIK MarekCommunity and Leadership within the“Charismatic Ministries” in Ghana withSpecial Reference to “Christian Action FaithMinistries International”: Implications forthe Local Church in her EvangelisingMission. (Missiologia, WOLANIN Adam, S.J.,8228)

KURIC MiroslavIl concetto di “electio” in Tommasod’Aquino. Indagine lessicografica edottrinale. (Filosofia, DI MAIO Andrea,8241)

KURIKILAMKATT JOSEPH JamesThe Apostle Thomas at Taxila:Historical Investigation of the Mission ofSt. Thomas to North India with SpecialReference to the “Acts of Thomas”. (StoriaEcclesistica, SHELKE Christopher, S.J.,8231)

LUJA PEREZ JesusLa existencia humana a la luz de Cristo.Antropología y cristología en los escritos deJuan Alfaro. (Teologia, PASTOR Félix, S.J.,8220)

MANUNGA Lukokisa GodefroidThe Impact of Catholic Evangelization onthe Cultural Identity of the Ndebele inZimbabwe. (Missiologia, ROEST CROLLIUSArij A., S.J., 8272)

MELCZEWSKI PawelLa “Vita” in San Paolo. Un’indagine biblico-teologica (Teologia, VANNI Ugo, S.J., 8217)

NDIMUBANZI HakizimanaBaptême et Église dans le “De Baptismo”de Saint Augustin contre le donatisme.(Teologia, PASTOR Félix, S.J., 8262)

NGOY Kalumba U.Estudio de los Ejercicios de San Ignacio deLoyola a Través de la revista “Manresa”(1925-2000). (Spiritualità, RUIZ JURADOManuel, S.J., 8269)

NIEMIRA ArturReligiosità e moralità. Vita morale comerealizzazione della fondazione cristicadell’uomo secondo B. Haring e D. Capone.(Teologia, BASTIANEL Sergio, S.J., 8270)

OLMI AntonioIl consenso cristologico tra le chiesecalcedonesi e non calcedonesi (1964-1996). (Teologia, O’COLLINS Gerald, S.J.,8248)

PARAMBI BabyThe Discipleship of the Women in theGospel According to Matthew. An ExegeticalTheological Study of Matthew 27:51b-56,57-61 and 28:1-10. (Teologia,MARTINEZ Ernest R., S.J., 8260)

PIZZUTO Pietro“Agnus qui aperit librum”. La teologia dellarivelazione del Cardinale Jean Daniélou: ilsuo influsso nella prima elaborazionedel futuro capitolo I di “Dei Verbum”(1962-1963) e il suo valore per lariflessione teologica odierna. (Teologia,WICKS Jared, S.J., 8251)

PUTHENPURACKAL ChackoSwami Vivekananda and ReligiousPluralism. (Filosofia, DHAVAMONYMariasusai, S.J., 8232)

RAMIREZ SUAREZ Luis M.Gramática especulativa en Charles SandersPeirce. (Filosofia, BABOLIN Sante, Mons.,8255)

REINOSO MEDINELLI Luis AlejandroLa distinción joven/adulto y la temporalidadpostmoderna: un analisis del discurso.(Scienze Sociali, WHITE Robert A., S.J.,8244)

RIGATO Maria Luisa“Il Titolo della Croce di Gesù”. Confrontotra i Vangeli e la Tavoletta - Reliquia dellaBasilica Eleniana a Roma. (Teologia,BEUTLER Johannes, S.J., 8243)

SOOSAI FERNANDO Nazarene“Salvation in no one else”: A ContemporaryTheological Reading of Acts 4:12.(Teologia, O’COLLINS Gerald, S.J., 8253)

SOSA RODRIGUEZ Fermin EmilioLa necessaria libertad para acceder a lasordenes sagradas a la luz del c. 1026.(Diritto canonico, GHIRLANDAGianfranco, S.J., 8265)

TURAY JosephThe Politics of Civil Society in Sierra Leone:1961-2001. (Scienze Sociali, D’AMBROSIORocco, 8240)

UGGÈ BassianoLa fase preliminare/abbreviata del processodi nullità del matrimonio in secondo gradodi giudizio a norma del Can. 1682 par. 2.(Diritto Canonico Specializzazione inGiurisprudenza, BIANCHI Paolo, 8245)

VALSECCHI AlfonsoIl fine dell’uomo nella teologia di TommasoD’Aquino. Un percorso attraverso le operemaggiori. (Teologia, LADARIA Luis F., S.J.,8254)

VINERBA RobertaLa testimonianza morale del cristiano incampo politico. L’esempio di Giorgio LaPira. (Teologia, DEMMER Klaus, M.S.C.,8247)

46

TESI DI DOTTORATONe sapremo di più nel prossimo numero:

Arrivederci a maggio 2003!

Nous souhaitons que ce bulletin vous aura fait

p l a i s i r . Nous vous serions reconnaissants de

bien vouloir collaborer à sa diffusion en nous

fournissant les adresses d’autres anciens étudiants

de la P.U.G. à qui nous pourrions l’expédier.

Toute contribution bénévole aux frais d’édition,

dont nous vous remercions à l’avance, serait à

envoyer à:

Hoffentlich machen Ihnen diese Nachrichten aus

der Gregoriana Freude. Es ist für uns eine große

Hilfe, wenn Sie uns Adressen von anderen

ehemaligen Studenten der Gregoriana zuschicken.

So können wir auch mit ihnen wieder Verbindung

a u f n e h m e n . Falls Sie uns bei der Veröffentlichung

dieser Mitteilungen unterstützen möchten, schicken

Sie bitte Ihre Spende an:

Ci auguriamo che vi abbiano fatto piacere queste

informazioni della Gregoriana. Vi saremmo

profondamente grati se voleste collaborare alla

loro divulgazione fornendoci gli indirizzi di altri

ex-alunni della Gregoriana ai quali spedirle.

Coloro che desiderassero contribuire al la

pubblicazione della r ivis ta, possono farlo

inviando un’offerta a:

We hope that you enjoy our bulletin. P l e a s e

send us the addresses of other alumni of the

Gregorian, and in this way cooperate in its

distribution. If you wish to make a contribution to

the publication of this review, you may do so by

sending your donation to:

Esperamos que este boletín sea de su agrado. L e

agradeceríamos profundamente si pudiera

colaborar con la divulgación del mismo,

facilitándonos las direcciones postales de otros ex

alumnos de la Gregoriana a quienes se lo

podríamos hacer llegar. Quienes deseen hacer

una contribución con la publicación de la revista

podrán hacerla enviando una oferta a:

Pontificia UniversitàGregoriana

Monte dei Paschi di SienaAgenzia 41

Via della Pigna, 13/ac/c n. 360/10

ABI 01030 - CAB 03241Causale: Ufficio Ex-Alunni

Solenne Atto Accademico

“Integrazione degli ordinamenti

e centralità della persona:

tra universalità e identità”