44
Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514

Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

  • Upload
    others

  • View
    3

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514

Page 2: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Editoriale

I lîlå di Ûrî Ûrî Rådhå e Krishna e l’idea che Essi hanno l’Uno dell’Altra è definita nitya navîna, eterna-mente sempre nuova e fresca. Quando Rådhå vede Krishna pensa: “Chi è questo bellissimo e attraente gio-vane? Non L’ho mai visto prima!” Similmente nel suo percorso spirituale il sådhaka sperimenta sempre piùnuove e profonde realizzazioni che riguardano le tattva dell’assoluto, come ad esempio la comprensione del-l’identità di Ûrî Caitanya Mahåprabhu, perchè Egli rispose al fragoroso richiamo di Ûrî Advaita Åcårya, se peruna ragione principale o secondaria inaugurando così sulla Terra, 513 anni fa, l’auspicioso saõkîrtana-yajña.

Man mano che il nostro amore genuino s'intensifica, i veli di copertura dell’illusione e dell’erronea com-prensione cadono rivelando le percezioni più sottili ed eternamente fresche che vengono sperimentate e gu-state dal sådhaka.

La stessa Bhaktidevi viene descritta come un flusso dinamico di positivo servizio d’amore verso i nostrii߆adeva Rådhå e Krishna e, come avviene quando una forte corrente straripa e invade il terreno circostantemutando il letto del fiume, così il nostro apprezzamento per Ûrî Caitanya Mahåprabhu come jagat-guru ebhajana-Ωîkså guru che ci guida ai piedi di loto di Rådhå e Krishna, diventa sempre più chiaro. Quale fu laragione principale del Suo avvento in questa era? Per gustare Egli stesso il più elevato unnatojjvala prema diRådhå. E quale fu il ‘tesoro’ (Ωriyam) che Egli volle dare alle jîve condizionate? La bellezza della Sua bhak-ti, unnatojjvala-rasåµ sva-bhakti-Ωriyam, il servizio più intimo a Ûrî Rådhikå stessa, il rådhå-dåsyam.

anarpita-carîµ ciråt karu∫ayåvatîr∫ah kalausamarpayitum unnatojjvala-rasåµ sva-bhakti-Ωriyam

hari˙ pura†a-sundara-dyuti-kadamba-sandîpita˙sadå h®daya-kandare sphuratu va˙ Ωacî-nandana˙

anarpita-non concesso; carîm-essendo stato formalmente; ciråt-per lungo tempo; karunayå-con la miseri-cordia senza causa; avatîr∫a˙-disceso; kalau-nell’era di Kali; samarpayitum-concedere; unnata-elevata; ujj-vala-rasåm-il nettare coniugale; sva-bhakti-del Suo servizio; Ωriyam-il tesoro; hari˙-il Signore Hari; pura†a-dell’oro; sundara-più bello; dyuti-dello splendore; kadamba-con una moltitudine; sandîpita˙-illuminato; sadå-sempre; h®daya-kandare-nella cavità del cuore; sphuratu-fa che Egli si manifesti; va˙-il tuo; Ωaci-nandana˙-ilfiglio di Ûacîdevî.

“Possa quel Signore che è conosciuto come il figlio di Ûrîmatî Ûacîdevî situarsi trascendentalmente nel piùprofondo del tuo cuore. Risplendente della radiosità dell’oro fuso, Egli è apparso nell’era di Kali per la suamisericordia senza causa per concedere ciò che nessun’altra incarnazione aveva mai offerto prima: la più su-blime e radiosa conoscenza spirituale del nettare del Suo servizio.”

Questo Ωloka è stato tratto dal Vidagdha Mådhava (1.2) di Ûrîla Rüpa Gosvåmî ed è stato citato tre volteda Ûrîla K®ß∫adåsa Kaviråja nella Caitanya Caritåm®ta, nell’Ådi-lîlå 1.4 e 3.4 e nell’Antya-lîlå 1.132.

Sviluppando il nostro amore ed affetto per la Divina Coppia, attraverso il servizio al Guru ed ai Vaiß∫ava,e progredendo stabilmente nel sådhana-bhajan per ottenere prema-prayojana, il più elevato stadio di divinoamore, che nella tradizione Gau∂îya, è il servizio effettuato nell’ambito del campo personale di Rådhå, il no-stro successo sarà assicurato. Soltanto allora potremo sperimentare appieno la dinamicità della fresca cor-rente di Bhaktidevi. In quel momento il nostro cuore e la nostra mente potranno immergersi nel fiume nityanavîna del divino hari-kathå che è stato esposto dai nostri åcårya precettori.

Speriamo sinceramente che i lettori potranno trarre ispirazione dal siddhånta rivelato nelle parole dei no-stri åcårya ed in specifico in questa era gustare la contemplazione dell’Avatåra dorato, Ûrî Caitanya Mahå-prabhu.

Nanda KiΩora dåsa,editore.

Page 3: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Sommario

Primo Raggio √ Pubblicazioni

Ûrîmad Bhagavad-Gîtå. . .. . . . . . . . . . . . . . . 5Commentario di Ûrîla ViΩvanåtha Cakravartî Êhåkura e Ûrîla Bhaktivedånta Nåråya∫a Mahåråja

Secondo Raggio √ Guru-Tattva

Ûrî Gurudeva e la Svarüpa della Jîva. . . . . 10Uno speciale Ista Go߆hi. Risposta di Ûrîla Sridhara Mahåråja e Ûrîla Bhakti PrajñånaKeΩava Mahåråja ad una profonda domanda.

L’incanto e la superiorità della Bhagavad-Paramparå . . . . . . . . . . . . .32Ûrîla Bhakti Prajñåna KeΩava Gosvåmî Mahåråja

Terzo Raggio √ Suddha-bhakti

Le caratteristiche della pura bhakti . . . . . .15Ûrîla Bhaktivedånta Nåråya∫a Mahåråja

Quarto Raggio √ Parikramå

Pellegrinaggio attorno a Ûrî Navadvîpa Dhåma . . . . . . . . . . . . . . . . .21Ûrîla Bhaktisiddånta Sarasvatî Prabhupåda

Quinto Raggio √ Ûrî Ûrî Rådhå-Krishna

V®sabhånu-Nandinî . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .25Ûrîla Bhaktivedånta Nåråya∫a Mahåråja

Sesto Raggio √ Ûrî Ûrî Gaura-Nitåi

Ûrî Ûacî-Tanayå߆akam . . . . . . . . . . . . . . . . .30Ûrîla Sarvabhauma Bha††åcårya

Estratto dalla Ûrî Caitanya-Caritåm®ta . . .38Ûrîla Bhaktivedånta Swåmî Mahåråja

Settimo Raggio √ Forum

Condoglianze per il nostro caro amicoÛrîmad HayeΩvara Prabhu . . . . . . . . . . . . . .42Ûrîla Bhaktivedånta Nåråya∫a Mahåråja

In copertina:La vigraha di Ûrî Caitanya Mahåprabhu adorata e poi donata da ÛrîlaBhaktivedånta Swamî Mahåråja alla Ûrî Gau∂îya Vedånta Samiti,KeΩavajî Gau∂îya Ma†ha di Mathura.

Retro copertina: Il nuovo simbolo di Raggi di Armonia, ispiratoda Srila Bhaktivedanta Narayana Maharaja. Vi sono i quattro sim-boli che rappresentano Sri Visnu e i quattro simboli che rappre-sentano Sri Caitanya Mahaprabhu. Disegnato da Kaliya Dama-na Dasa, grafica di Syama Priya Dasi.

Page 4: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Libri Pubblicati

dalla

Gaudiya Vedanta Pubblications in inglese:

The Nectar of Govinda-LilaGoing beyond Vaikuntha

Bhakti-RasayanaSri Siksastaka

Venu-GitaManah-Siksa

Sri Bhakti-Rasamrta-Sindhu-BindhuPrabandhavali

Pinnacle of DevotionTheir Lasting Relationship

Sri UpadesamrtaBhakti-Tattva-viveka

The Essence of all AdviceThe True Conception of Sri Guru-TattvaSrila Bhakti Prajnana Kesava Gosvami

His life and TeachingsLetters from America

My siksa Guru and Prya bandhuArcana-Dipika

Damodara-Lila MadhuriThe Secret Truths of the Bhagavatam

Gaudiya Giti-Gucca

in italiano:

Il Nettare della Govinda-LilaAndare Oltre Vaikuntha

Lettere dall’AmericaLa Vera Concezione di Sri Guru-Tattva

Per ulteriori informazioni rivolgersi a:

Sri Kesavaji Gaudiya MathMathura (U.P) 281001, India

A.V.G.V.Cantone Salero 5

13865 Curino (BI)e-mail: [email protected]

Tel.: 015-928173

Rivista della International Gau∂îya Vedånta Pubblication e

dell’Associazione Vaiß∫ava Gau∂îya Vedanta

Sotto l’egida dellaÛrî Gau∂îya Vedånta Samiti:

Fondatore-åcåryaNityå-lîlå pravista om viß∫upada paramahaµsa 108

Ûrî Ûrîmad Bhaktiprajñåna KeΩava Gosvåmî Mahåråja

Presidente-åcåryaÛrî Ûrîmad Bhaktivedånta Vamana Mahåråja

Vice-PresidenteFondatore di Raggi di Armonia

Tridandi Swåmî Ûrî Ûrîmad Bhaktivedånta Nåråya∫a Mahåråja

Edizione italiana curata daÛrîman Lîlå Purusottama dåsa

Traduzione e bozzeÛrîmatî K®ß∫a-Devi dåsî

Ûrîman Madhumangala dåsaÛrîman Partha dåsa

GraficaÛrîman Ambharish dåsa

Il nostro scopo è di spargere raggi di illuminazione nellospirito dei Gau∂îya Vaiß∫ava seguendo il desiderio di

Ûrîla Bhaktivedånta Nåråya∫a Mahåråja. Il nostro re-taggio è la rivista 'Harmonist' o 'Ûrî Sajjanatosani' fon-data da Ûrîla Bhaktivinoda Êhåkura, più tardi pubblica-ta da Ûrîla Bhaktisiddånta Sarasvatî Prabhupåda. Possa-no i Vaiß∫ava presenti concedere la loro grazia divina sui

nostri tentativi di compiacerli.

Raggi di ArmoniaGiriråjajî Mandira, Sevå Kuñja

V®ndåvana 281121Mathurå Distr., U.P., India

Telefono/Fax 0091-565-445294E-mail: [email protected]

Sito Web: www.igvp.com/raysπ

Page 5: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Primo Raggio √ Ûrîmad Bhagavad-Gîtå

5Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

Traduzione di Ûrîla ViΩvanåtha Cakravartî ÊhåkuraSårårtha-varßi∫i-bhåvånuvåda (commento)

gaurå∫Ωuka˙ sat-kumuda-pramodîsvåbhikhyayå gos-tamaso nihantåΩrî k®ßa-caitanya-sudhånidhirme

mano’dhisti߆han svaratiµ karotupråcînavåca˙ suvicårya so’ham-

ajño’pi gîtåm®ta-leΩalipsu˙yate˙ prabhoreva mate tadatra

santa˙ kßamadhvaµ Ωara∫ågatasya

“Possa Ûrî Krishna Caitanya Mahåprabhu che è ilmagazzino del nettare di prema, che disperde l’oscu-rità della terra distribuendo il Suo stesso nome (ÛrîKrishna), che accresce l’estasi dei devoti simili a fio-ri di loto e che concede unnata-ujjvala-rasa, la piùelevata relazione coniugale d’amore, compiere i Suoigioiosi passatempi all’interno del mio cuore.

Sebbene sia privo di conoscenza, ragionando suipensieri espressi dai precedenti åcårya Vaiß∫ava, ènato in me un intenso desiderio di gustare una gocciadel nettare presente sotto forma di Gîtå, vista in ac-cordo alla dottrina ed agli insegnamenti di ÛrîGaurå∫ga-sundara, il gioiello della corona tra isannyåsî. Tutte le persone sante dovrebbero quindiperdonare questa anima sottomessa.”

L’Assoluta Suprema Verità, Parabrahman Ûrî Kri-shna, di cui il servizio devozionale (bhajana) rivoltoai Suoi piedi di loto è lo scopo esplicito di tutti gliΩåstra, è apparso come Ûrî Vasudeva-nandana, il fi-glio di Ûrî Vasudeva, a Ûrî Gopåla-purî, nella Sua for-ma umana originale. Sebbene Egli sia supremamen-te inconcepibile ed al di là della concezione dei sen-si materiali (adhokßaja), si è reso visibile agli occhidelle persone comuni per mezzo della Sua potenzaYogamåyå. Egli impartì le istruzioni della Bhagavad-Gîtå, liberando così le jîve di questo mondo, che era-

Ûrîmad Bhagavad-Gîtå“Profonde intenzioni”

Commento di Ûrîla ViΩvanåtha Cakravartî Êhåkura & Ûrîla Bhaktivedånta Nåråya∫a Mahåråja

Sloka 1

dh®tarå߆ra uvåca:dharma-kßetre kurukßetre samavetå yuyutsava˙måmakå˙ på∫∂avåΩ caiva kim akurvata sañjaya

AnvayaSequenza naturale di parole in accordo alla traduzione: dh®tarå߆rah uvåca - Dh®tarå߆ra disse; sañjaya - OSañjaya; kim akurvata - cosa hanno fatto?; måma-kåh - i miei figli; ca - e; på∫∂avåh - i figli di Pandu, i På∫∂avå;eva - dopo che; samavetåh - riuniti; dharma-kßetre kurukßetre - nella terra della religione, Kurukßetra; yuyut-sava˙ - desiderosi di combattere.

TraduzioneDh®tarå߆ra disse: “O Sañjaya, cosa hanno fatto i miei figli ed i figli di Pandu, dopo che si sono riuniti a Ku-rukßetra, la terra della religione, desiderosi di combattere?”

!

"#

! $%

&"' ! %"% ##( '! &&' ')" !!!!!!*

$*"

&%

"+

&

! ( "

&, ! , **"& &'

&% " " ! *%!

-

Page 6: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande oceano di prema (divino amore)donando loro il gusto per la Sua dolce bellezza (saun-darya mådhurya) e delle altre Sue qualità. Apparvein questo mondo per tener fede alla promessa fatta diproteggere le persone sante ed annientare i demoni.Ma col pretesto di rimuovere il fardello della terra,Egli diede protezione suprema nella forma di libe-razione (mukti) ai miscredenti, a chi era Suo antago-nista e a tutte le jîve affogate in questo vasto oceanodell’esistenza materiale paragonato a Kumbhîpåka-naraka, il pianeta infernale dove le persone empievengono immerse nell’olio bollente.

Bhagavån Ûrî Krishna donò la Bhagavad-Gîtå af-finchè, anche dopo la scomparsa da questo mondodei Suoi passatempi, le jîve condizionate soggiogateda tempo immemorabile dall’influenza dall’ignoran-za e completamente assoggettate al lamento e all’il-lusione, potessero essere liberate. Un’altra ragionefu di affermare le Sue glorie tanto decantate dai mu-ni negli Ωåstra. Egli impartì queste istruzioni dellaBhagavad-Gîtå ad Arjuna, il Suo caro compagno(priya-parikara), che aveva accettato volontaria-mente di sottoporsi al lamento e all’illusione.

Questa Gîtå ha tre divisioni: karma-yoga, jñåna-yoga e bhakti-yoga. Per completare tutti i Veda condiciotto tipi di conoscenza, Ûrî Krishna nei diciottocapitoli contenuti nella Bhagavad-Gîtå, stabilì il pa-rama purußårtha, l’obiettivo supremo. Nei primi seicapitoli della Bhagavad-Gîtå viene descritto nißkå-ma-karma-yoga (lavorare senza attaccamento al frut-to del proprio dovere) e negli ultimi sei capitoli vie-ne descritto il jñåna-yoga (pratica dello yoga attra-verso la conoscenza). I sei capitoli che riguardano labhakti, che è più confidenziale e più rara del karma-yoga e del jñåna-yoga, si trovano nel mezzo. Labhakti è l’elisir vitale per il karma ed il jñåna. Senzala bhakti sia karma che jñåna non danno frutti, quin-di sono parzialmente accettati solo se misti alla bhak-ti.

La Bhakti è di due tipi: kevala (incondizionata) epradhånîbhütå (in cui essa predomina). Kevala-bhakti essendo indipendente e supremamente po-tente, non ha bisogno di alcuna assistenza da parte dikarma e jñåna. Perciò è anche conosciuta come pa-rama-prabala (di supremo valore), akiñcana (in cuiKrishna è il solo possedimento), ananya (esclusiva)ed altro ancora. La pradhånîbhütå-bhakti che è mi-sta a karma e jñåna, verrà elaborata in seguito conmaggiori dettagli.

Per spiegare la natura del lamento e dell’illusione

di Arjuna, colui che enunciò il Mahåbhårata, ÛrîVaiΩampåyana, discepolo di Vyåsadeva, ha introdot-to la sezione Bhîßma-parva all’ascoltatore Jana-mejaya, pronunciando la famosa frase ‘Dh®tarå߆rauvåca’. Dh®tarå߆ra chiese a Sañjaya: “ O Sañjaya,desiderosi di combattere, cosa fecero i miei figli ed ifigli di Pandu riunitisi a Kurukßetra?” Qui sorge unadomanda. Dh®tarå߆ra ha citato che i suoi figli e iPå∫∂ava si erano riuniti al solo scopo di combattere,così è sicuro che essi combatteranno. Qual è allora lasua intenzione nel chiedere: “Cosa hanno fatto?” So-lo nel porre questa domanda Dh®tarå߆ra ha usato laparola dharma-kßetre, la terra della religione. E’ af-fermato nelle Ωruti: kurukßetraµ devayajanaµ, “Ku-rukßetra è l’arena sacrificale dei Deva.” Questo luo-go è famoso perchè propizia la religione. Quindi l’in-fluenza di questo luogo può arrestare la rabbia dellepersone irreligiose come Duryodhana e simili i qua-li possono così divenire inclini al dharma. I På∫∂avasono già dharmika per natura. L’influenza che Ku-rukßetra esercita sulle persone può far sorgere in lo-ro la facoltà di discriminazione e farli giungere a con-siderare il massacro dei propri parenti ingiusto e farsi che entrambe le parti possano accordarsi con untrattato pacifico. Esternamente Dh®tarå߆ra mostradi essere felice di un trattato di pace, ma interna-mente sente grande insoddisfazione. Egli considerail fatto che se loro giungeranno ad un trattato di pa-ce, il regno continuerebbe ad essere precluso ai suoifigli. Dh®tarå߆ra pensa: “I guerrieri come Bhîßma,Dro∫a e altri che si sono schierati dalla mia parte,non potranno essere sconfitti neppure da Arjuna.Perciò la nostra vittoria è sicura, quindi è auspicabi-le combattere.” Questi sentimenti interni diDh®tarå߆ra tuttavia, essendo celati, sono incom-prensibili per gli altri.

Qui con la componente ‘kßetra’ nella parola ‘dhar-ma-kßetre’, Sarasvatî devî sta indicando un significa-to particolare. ‘Dharma’, cioè l’incarnazione deldharma, Yudhi߆hira, assieme ai suoi compagni sonocome piante di riso ed il loro sostegno, Bhagavån ÛrîKrishna, è come il contadino. I vari tipi di assistenzafornita da Krishna in favore dei På∫∂ava sono para-gonati all’irrigazione delle messe, formando unasponda elevata attorno al campo. I Kaurava capeg-giati da Duryodhana, sono come la gramigna Ωyåmå(nera) che cresce nel campo di riso. Questo sta ad in-dicare che come la gramigna nera viene estirpata dal-la risaia, così Duryodhana insieme agli altri Kaura-va, verrà strappato da questo dharma-kßetra.

Primo Raggio √ Ûrîmad Bhagavad-Gîtå

Page 7: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Primo Raggio √ Ûrîmad Bhagavad-Gîtå

7Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

Traduzione di Ûrîla B.V. Nåråya∫aMahåråja

Sårårthavarßi∫î-prakåΩikå-v®tti (commentario)

oµ ajñåna timiråndhasya jñånåñjana Ωalåkayå˙cakßur unmîlitaµ yena tasmai Ωrî gurave nama˙

Offro i miei più umili omaggi a Ûrî Gurudeva cheha aperto i miei occhi, accecati dall’oscurità dell’i-gnoranza, con la torcia luminosa della conoscenza.

nåma˙ oµ viß∫upådåya k®ß∫a-pre߆håya bhütaleΩrî Ωrîmad bhakti-prajñåna keΩava iti nåmine

atimartya-caritråya svåΩritånåñca-pålinejîva-du˙ke sadårttåya Ωrî nåma-prema-dåyine

Offro omaggi ai piedi di loto di Oµ Viß∫upådaA߆ottara-Ωata Ûrî Ûrîmad Bhakti Prajñåna KeΩavaGosvåmî Mahåråja, che è caro a Ûrî Krishna. Egli èuna personalità completamente divina e nutre congrande affetto tutti coloro che hanno preso rifugio inlui. Egli si sente addolorato dopo aver visto la soffe-renza di quelle jîve avverse a Ûrî Krishna e concedeil santo nome insieme a prema.

nåma oµ viß∫upådåya k®ß∫a-pre߆håya bhütaleΩrîmate bhaktisiddhånta sarasvatîti nåmine

Offro i miei omaggi a Oµ Viß∫upåda Ûrî ÛrîmadBhaktisiddånta Sarasvatî Prabhupåda che è moltocaro a Ûrî Krishna.

namo bhaktivinodåya saccidånanda nåminegaura-Ωakti-svarüpåya rüpånuga-varåya te

Offro i miei omaggi a Saccidånanda Ûrîla Bhakti-vinoda Êhåkura, il più elevato dei devoti rüpånuga el’incarnazione della Ωakti di Ûrî Caitanya Mahå-prabhu.

viΩvanåtha-rüpo’sau bhakti-vartma pradarΩanåtbhakta-cakre varttitvåt cakravartyåkhyayåbhavat

Poichè egli illumina il sentiero della bhakti per tut-ti, è conosciuto come ViΩvanåtha e poichè ha otte-nuto la posizione più rilevante nella comunità dei de-voti, è conosciuto come Cakravartî. Dal senso diqueste due significative parole egli è noto comeViΩvanåtha Cakravartî.

Il grande precettore, mahå-mahopådhyåya, ÛrîlaViΩvanåtha Cakravartî Êhåkura, un eminente åcåryae grande studioso del Vedånta nella Ûrî Gau∂îya sam-pradåya e gioiello della corona tra i rasika-bhakta, hacompilato un commentario (tîkå) della Ûrîmad Bha-gavad-Gîtå conosciuto come Ûrî Sårårthavarßi∫î, cheha un immenso valore ed è colmo di significati es-senziali. Questo commentario originariamente fuscritto in Sanscrito ed era disponibile solamente inlingua Bengali. Di conseguenza il pubblico che par-la solo Hindi è stato privato dell’opportunità di rice-vere questo tesoro incalcolabile. Così, per il benedelle persone fedeli, ho iniziato a tradurre il suddet-to commentario in Hindi. Lo stile ed il bhåva delcommentario sono estremamente profondi e ricchidi conclusioni filosofiche elevate (siddhånta). Perrendere semplice, facile e comprensibile la traduzio-ne, ho ritenuto necessario scrivere un prakåΩikå-v®tti,un'ulteriore spiegazione per porre meglio in luce ilcommentario. Svolgere questo arduo compito non èpossibile senza ricevere la misericordia di Ûrî Guru,dei Vaiß∫ava e di Ûrîla ViΩvanåtha Cakravartî Êhåku-ra stesso. Quindi, avendone necessità, prima di tut-to prego ai loro piedi di loto per ottenere la loro mi-sericordia e le loro benedizioni.

La Ûrîmad Bhagavad-Gîtå raccoglie in sè l’essen-za di tutte le Ωruti, Upanißad e Purå∫a. Basandosi sul-l’evidenza sonora della letteratura Vedica ricevutaattraverso la guru paramparå (amnåya pramåna), laBhagavad-Gîtå arriva alla conclusione che Vrajen-dra-nandana Ûrî Krishna, il figlio del Re di Vraja, èsvayaµ Bhagavån Stesso, la Persona Originale, Dio.Egli è l’incarnazione di tutti i nettari (akhila rasåm®tamurti), l’onnipotente (sarva Ωaktimån) e la realtà as-soluta non duale (advaya jñåna para-tattva). Fra tut-te le sue illimitate potenze, tre sono preminenti: cit-Ωakti (svarüpa-Ωakti), jîva-Ωakti (ta†asthå-ßakti) e acit-Ωakti (måyå-Ωakti). Per volontà di svayaµ bhagavånÛrî Krishna, Vaiku∫†ha, Goloka e V®ndåvana sonotrasformazioni della Sua cit-Ωakti. Tutte le jîve sonouna trasformazione della Sua jîva-Ωakti e la creazio-ne materiale è la trasformazione della Sua måyå-Ωak-ti. Le jîve sono di due tipi: mukta (liberate) e baddha(condizionate). Le mukta-jîve sono eternamente im-pegnate nel gustare la felicità che deriva dal servireBhagavån a Vaiku∫†ha, Goloka e vari altri dhåma(dimore spirituali). Esse non vengono mai condizio-nate da questo mondo materiale, la prigione di måyå;infatti sono anche chiamate nitya-mukta, eterna-mente liberate. A volte per volere di Bhagavån esseappaiono in questo mondo illusorio come Suoi com-

Page 8: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Primo Raggio √ Ûrîmad Bhagavad-Gîtå

8 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

pagni al solo scopo di fare del bene alla gente delmondo. L’altro tipo di jîva si chiama anådi-baddha,o condizionata da tempo immemorabile. Essendoavvolta da måyå fin dall’origine, essa soffre di tre ti-pi di miserie mentre vaga nel ciclo di nascite e mortiripetute.

Bhagavån Ûrî Krishna, che è un oceano di com-passione, sembra aver creato l’illusione (ajñåna) nelcuore del Suo eterno compagno (nitya-siddha-pa-rikara) Arjuna, attraverso l’influenza della Suaacintya-Ωakti (potenza inconcepibile). Così, col pre-testo di dissolvere la sua illusione, Egli enunciò que-sta Bhagavad-Gîtå, la definizione di åtmå-tattva e lavera natura dell’anima, allo scopo di liberare tutte lejîve che si trovano sotto il dominio di måyå. Il sog-getto che in definitiva viene stabilito nella Bhagavad-Gîtå è viΩuddha-bhagavad-bhakti, il supremo puroservizio devozionale verso Bhagavån. Solamenteprendendo rifugio nella Ωuddha-bhakti, come è de-scritta nella Bhagavad-Gîtå, le jîve che si trovano sot-to l’influenza di måyå possono situarsi nella loro pu-ra posizione costituzionale (viΩuddha-svarüpa) e ren-dere servizio a Ûrî Bhagavån. Oltre questo non vi èaltro sentiero valido per le baddha-jîve.

Sulla base delle evidenze concrete degli Ωåstra econ invincibili argomenti, Ûrîla ViΩvanåtha Cakra-vartî Êhåkura ed altri preminenti åcårya della ÛrîGau∂îya Vaiß∫ava, hanno chiaramente stabilito chechi ha pronunciato la Bhagavad-Gîtå non è ni˙Ωak-tika, privo di potenza; nirviΩeßa, privo di varietà;niråkara, senza forma e nirgu∫a, privo di qualità tra-scendentali come ad esempio la misericordia tra-scendentale (apråk®ta dayå). La jîva non è mai pa-rabrahma (Dio la Persona Suprema). Anche dopoaver ottenuto la mukti, la jîva rimarrà solamente unapura particella atomica spirituale. Tuttavia in quellacircostanza verrà indicata come bhagavat-parikara,una eterna compagna di Bhagavån.

Negli Ωruti-mantra viene provato che sia Para-meΩvara che la jîvåtmå sono intrinsecamente qualifi-cati come conoscenza (jñåna-svarüpa), conoscitori(jñåtå-svarüpa), goditori (bhoktå-svarüpa) e fautoridi azioni (kartå-svarüpa), e possiedono un puro egospirituale (cinmaya-ahaõkåra). Perciò, per quel cheriguarda la loro natura costituzionale, non c’è alcu-na differenza tra loro dal punto di vista della tattva;ma poichè la jîva è una particella atomica spirituale,la sua conoscenza è limitata e può essere controllatada måyå. ParmeΩvara invece è il padrone di måyå.Sebbene non vi sia differenza tra l’îΩvara e la jîva sul-le basi della tattva, la percezione della loro diversità

è reale. La percezione delle differenze esistenti vie-ne chiamata vaiΩi߆ya, che significa peculiarità o pos-sedere una caratteristica distintiva unica. Proprio co-me il sole ed i suoi raggi sono simultaneamente ugua-li e differenti, essendo rispettivamente il possessoredelle qualità e le qualità stesse, similmente la rela-zione tra ParameΩvara e la jîva, che è quella di esse-re uno ma differente, è solidamente provata dai Ve-da. Poichè questa relazione di simultanea unicità ediversità và oltre l’intelletto, ed è solo intelligibile conl’aiuto degli Ωåstra, viene per questo definita acintya,inconcepibile. Quindi il soggetto contenuto nellaBhagavad-Gîtå è nitya acintya-bhedåbheda-rüpa pa-ra-tattva, l’eterna suprema realtà che è inconcepibil-mente una e differente dalle Sue potenze.

Sebbene venga accettato il fatto che la SupremaAssoluta Verità Ûrî Krishna, sia simultaneamenteuno e differente dalla jîva e dal mondo materiale, es-sendo entrambi la trasformazione della Sua Ωakti, èla percezione della diversità che è eterna, cioè pre-dominante, non invece la percezione dell’unità. Laconoscenza di jîvåtmå, paramåtmå, la dimora del pa-ramåtmå ed i mezzi per raggiungere paramåtmå, ven-gono definiti in luoghi appropriati nella Bhagavad-Gîtå.

Sebbene karma, jñåna e bhakti siano stati spiega-ti come i tre mezzi per ottenere Brahman, nei fatti ilbhakti-yoga è il solo mezzo per raggiungere Bha-gavån. Lo stadio preliminare del bhakti-yoga vienechiamato karma-yoga. Quando c’è un ulteriore pro-gresso, lo stadio intermedio viene definito jñåna-yo-ga e lo stadio maturo ed elevato è chiamato bhakti-yoga. Il karma in sè non è un sådhana diretto a rag-giungere Bhagavån ma solo un sådhana che comeconseguenza ci porterà da Bhagavån. Quando il cuo-re viene purificato dalla pratica del karma-yoga mi-sto alla bhakti (bhagavad-arpita-karma, offrire il frut-to delle proprie attività a Bhagavån) come viene de-scritto nei Veda, tattva-jñåna, la vera conoscenza diciò che è spirituale e non spirituale, fa la sua appari-zione. Sia jñåna che karma privi del senso di bhaga-vat-tattva o coscienza di Dio, sono inutili. Nel cuoreinsieme alla comparsa di tattva-jñåna, si manifesta si-multaneamente kevala-bhakti. Quando questa ke-vala-bhakti raggiunge il suo stadio maturo, allora nelcuore della jîva si manifesta prema. Questo prema èl’unico mezzo per ottenere la diretta realizzazione diBhagavån. E’ questo il mistero nascosto della Bha-gavad-Gîtå. Non si può ottenere la mukti semplice-mente con nirviΩeßa-jñåna, la conoscenza dell'imper-sonale senza forma. Solo quando jñåna è mista al

Page 9: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Primo Raggio √ Ûrîmad Bhagavad-Gîtå

9Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

bhakti-bhåva (sentimento devozionale), come risul-tato marginale si può raggiungere la mukti nella for-ma di ßålokya, sårüpya e così via. Praticando la ke-vala-bhakti come descritto nella Gîtå, si può ottene-re prema-mayî-sevå, il servizio d’amore verso la Su-prema Assoluta Verità, svayaµ bhagavån Ûrî Krish-na, nella Sua suprema dimora, Goloka V®ndåvana.Quando si raggiunge questa dimora, non c’è più pos-sibilità di ritornare in questo mondo materiale. Ot-tenere questo prema-sevå è il prayojana, lo scopo ul-timo della jîva.

La bhakti è di due tipi: kevala (incondizionata) epradhånî-bhütå. Kevala-bhakti viene definita ancheananya, akiñcana, viΩuddha e nirgu∫a-bhakti.Pradhånî-bhütå-bhakti a sua volta è di due tipi: kar-ma-pradhånî-bhütå (in cui la bhakti predomina sulkarma) e jñåna-pradhånî-bhütå (in cui la bhakti pre-domina su jñåna). La pratica della karma-pradhånî-bhütå-bhakti gradualmente porta a purificare il cuo-re, così da ottenere tattva-jñåna, e praticando jñåna-pradhånî-bhütå-bhakti si ottiene la mukti. Solamen-te karma-pradhånî-bhütå-bhakti praticata allo scopodi ottenere tattva-jñåna e jñåna-pradhånî-bhütå-bhakti praticata allo scopo di ottenere kevala-bhak-ti, sono definite rispettivamente karma-yoga e jñåna-yoga, ed esse costituiscono i soli reali passi compiutiverso la bhakti. Altrimenti senza bhakti, sia jñånache karma sono inutili.

La Gîtopanißad è composta da diciotto capitoli.Inizia dal capitolo venticinque del MahåbhårataBhîßma-parva e continua fino al capitolo quaranta-due. E’ suddivisa in tre parti, ognuna composta dasei capitoli. La prima divisione spiega che la jîvåtmåè un aµΩa (particella) di îΩvara e congenito nella suasvarüpa, forma costituzionale, vi è l’eleggibilità a ren-dere servizio a Bhagavån, l’aµΩî (il tutto). Ûuddha-bhakti-tattva, il principio del puro servizio devozio-nale è spiegato nei sei capitoli intermedi. E’ questabhakti, il mezzo principale per raggiungere Dio, cheè parama-puruΩårtha. Nella terza ed ultima parte,viene definita tattva-jñåna. Il soggetto trattato nellaGîtå è la kevala-bhakti, la quale è paragonata a cintå-ma∫i, una pietra filosofale. Questa cintåma∫i è sta-ta conservata intatta all’interno della Bhagavad-Gîtåche è come uno scrigno. Il coperchio di questo scri-gno è il nißkåma-karma-yoga, il fondo è il jñåna-yo-ga ed il tesoro è la bhakti. Solamente quelle perso-ne che possiedono una fede leale, che sono fissi neiprincipi religiosi, che hanno un buon carattere e si au-tocontrollano, possiedono le qualifiche per studiarequesta conversazione. Queste persone qualificate

sono di tre tipi: sani߆ha, parani߆hita e nirapekßa.(Per ulteriori dettagli al riguardo, si prega di consul-tare il bhåvånuvåda degli Ωloka 13-16 del CapitoloDodici.)

Per fare in modo che il flusso del libro possa scor-rere adeguatamente, Ûrî Krishna Dvaipåyana Ve-davyåsa ha incluso nei primi ventisette versi frasi deltipo: dh®tarå߆ra uvåca o sañjaya uvåca. Queste do-vrebbero essere accettate come la parte introduttivadel libro. Proprio come un granello di sale che vieneimmerso nell’oceano salato e si dissolve subito di-ventando uno con l’oceano, similmente queste paro-le introduttive composte da Ûrî Vedavyåsa sono di-venute uno con il grande oceano della Bhagavad-Gîtå enunciata da Ûrî Krishna.

(Questa edizione della Bhagavad-Gîtå è stata tra-dotta in Inglese dall’edizione Hindi.)

Il luogo dove Ûrî Krishna impartì la Gîtå ad Arjuna.

Page 10: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Secondo Raggio √ Guru Tattva

10 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

Uno speciale Ißta-go߆hi

La profonda domanda

Nel 1955 in occasione del Karttika-vrata, l’84 koΩaniyamaseva Vraja Mandala-Parikrama fu portatocon successo a conclusione sotto la guida dellaGau∂îya Vedånta Samiti. Alla conclusione del pa-rikrama, un gruppo di alti preminenti discepolisannyåsî che avevano preso rifugio ai divini piedi diÛrîla Prabhupåda vennero da altre Gau∂îya Mathaalla Keshavaji Gau∂îya Matha di Mathurå per in-contrarsi con Ûrîla Gurudeva. Alcuni dei più acutisannyåsî e brahmacårî di Ûrîla Prabhupåda si eranoanch’essi uniti a Ûrîla Gurudeva durante il parikra-ma. Così, quel giorno, poichè molti confratelli eranoriuniti in un luogo, effettuarono uno speciale ißta-go߆hi.

In quell’ißta-goßthi, oltre a Ûrî Gurudeva, molti pre-minenti brahmacari e sannyasî erano presenti: Pra-pujyacarana Ûrî Ûrîmad Bhakti Rakßaka ÛrîdharaMahåråja, Ûrî Ûrîmad Bhakti Bhudeva SrautiMahåråja, Ûrî Ûrîmad Bhakti Vicara YayavaraMahåråja, Ûrî Ûrîmad Bhakti Dayita MadhavaMahåråja, Ûrî Narottamanånda Brahmacari (Ûrî Ûrî-mad Bhakti Kamala Madhusudana Mahåråja), ÛrîMahananda Brahmacari (Ûrî Ûrîmad Bhakti AlokaParamahamsa Mahåråja), Ûrî Ûrîmad Bhakti VikasaH®ßikeΩa Mahåråja, Ûrî Ûrîmad Bhakti Vijnana AΩra-ma Mahåråja, Ûrî Ûrîmad Bhakti Prapana Damoda-ra Mahåråja e Ûrî Ûrîmad Bhakti Jîvana JanardanaMahåråja. Tra di loro Ûrîpada Bhakti VikasaH®ßikeΩa Mahåråja era il più giovane ma era moltoavido di sapere sulla tattva. Pieno di umiltà, egli unìle sue mani e gentilmente chiese: “Da lungo temponutro un dubbio riguardo la svarupa della jîva. Ho

analizzato molti Gosvåmî-grantha, ho anche chiestoai miei confratelli più anziani, ma fino ad ora il miodubbio non è stato vinto. Nella Ûrî Caitanya-Ca-ritåm®ta, nel contesto di Sanåtana-Ûikßå, viene affer-mato che la jîva è una nitya dasi, eterna servitrice diKrishna e viene manifestata dalla Sua tata߆ha-Ωakti.

jîvera svarupa haya k®ß∫era nitya dåsak®ß∫era tata߆ha Ωakti bhedabheda prakaΩa

(C.C. M- 20.108)

Da questo verso emerge che essere il servitore di Kri-shna è una qualità eternamente latente nella naturacostituzionale della jîva. Di conseguenza il suo ser-vizio, il suo nome, la sua forma ecc. devono esserepresenti in qualche forma nella sua natura costitu-zionale che è attualmente coperta da måyå. Dall’al-tra parte essa è una trasformazione della tata߆ha Ωak-ti così anche la sua svarupa dovrebbe essere tata߆ha(marginale).

‘guru-k®ß∫a praßade paya bhaktilata bija’(C.C. M -19.151)

Da ciò sembra che la svarupa della jîva sia quella diuna particella infinitesimale di coscienza (anucit).Per misericordia del guru e di Krishna, essa ottiene labhakti-lata-bija (il seme della pianticella devoziona-le) e la natura della sua perfezione sarà in accordo al-la natura del bija (seme) che ha ricevuto. Anche Ûrî-la Narottama Thåkura nel Ûrî Prema Bhakti Chan-drika ha espresso la stessa idea:

sådhane bhavie jaha siddhadehe paibe taharagapathera ei se upaya

“In accordo al sentimento che viene coltivato nello

Ûrî Gurudeva e la Svarüpa dellaJîva

Il seguente articolo è un estratto della biografia di nitya-lîlå pravißta oµ viß∫upåda astottara-sata Ûrî Ûrî-mad Bhakti Prajñåna KeΩava Gosvåmî Mahåråja scritta da Ûrîla Bhaktivedånta Nåråya∫a Mahåråja. Qui

troviamo una risposta alla domanda più vitale che riguarda l’eterna forma della jîva anima.

Page 11: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Secondo Raggio √ Guru Tattva

11Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

stadio della pratica, si ottiene la siddha deha appro-priata. Questo è il metodo per percorrere il sentierodella devozione spontanea.”

Questo verso ci informa anche che la perfezione saràin accordo al tipo di sådhana che viene praticato.

Agli occhi delle persone comuni, queste affermazio-ni sembrano contradditorie. Significa forse che latendenza ad un servizio specifico, la forma, il nomeecc., esistono eternamente nella nitya svarupa dellajîva e che la perfezione si ottiene in accordo a quel-lo? Oppure la specifica condizione perfetta si ottie-ne in accordo al proprio metodo di pratica devozio-nale? Per favore dissipate la mia confusione su que-sta questione.”

Ûrîla Bhakti RakΩaka Ûrîdhara Mahåråjarisponde

Ascoltando questa domanda, Prapuja carana Yaya-vara Mahåråjajî fu molto felice e umilmente chiese aPujyapada Ûrî Ûrîmad Bhakti RakΩaka ÛrîdharaMahåråja di rispondere. Prapujyacarana ÛrîdharaMahåråjajî che era altamente erudito negli Ωåstravaiß∫ava e anche uno studioso di filosofia, iniziò a ri-spondere a questa profonda domanda.

“La natura della jîva è paragonata ad una particellaatomica cosciente del sole spirituale, Ûrî Krishna.Nei Gosvåmî-grantha la jîva è stata descritta come lavibhinnamsa tattva di bråhma. Il significato di vibhin-namsa tattva è che Bhagavån possiede aghatana-gha-tana-patiyasi Ωakti, il potere di rendere possibile l’im-possibile. Quando Bhagavån è provvisto solo dellaSua potenza cosciente atomica jîva Ωakti, in quel mo-mento la Sua espansione (aµsa) viene chiamatavibhinnamsa jîva. Tuttavia quando lo stesso Bha-gavån è completo di tutte le Sue potenze, allora laSua espansione viene chiamata svaµsa. Così levibhinnamsa jîve sono eterne. E’ certo che i loro me-todi di bhågavata-Ωeva (servizio), i loro nomi, formee così via sono inerenti. Ma poichè sono coperte damaya la forma e le caratteristiche trascendentali del-la jîva restano nascoste. Per la grazia di Bhagavån,quando nel corso dello svolgimento del bhajan incompagnia dei sadhu, essa si libera da måyå, qualun-que sia la svarupa che possiede, quella stessa svaru-pa si manifesta.

Ma è anche certo che senza il sadhu-sa∫ga (associa-

zione dei sådhu) la sua liberazione da måyå e la ma-nifestazione della sua svarupa sia praticamente im-possibile. Perciò il sadhu-sa∫ga è obbligatorio e ine-vitabile. Se si ammettesse che la svarupa della jîva simanifesta in coerenza al tipo di sådhu sa∫ga ottenu-to, allora sorgerebbero molte discrepanze. Per esem-pio, persino con la compagnia di Ûrî Caitanya Mahå-prabhu e dei Suoi associati, il cuore di Anupama Go-svåmî e di Murari Gupta non potè cambiare. Mura-ri Guptajî viene considerato come il parikara di ÛrîRamacandrajî, Hanuman. Ûrîman Mahåprabhu, at-traverso l’Hari-katha, puntualizzò che, paragonato aÛrî Ramacandra, Krishna è adorno di molta più dol-cezza, e in più Krishna è avatari, l’origine di tutti gliavatara. Dopo aver ascoltato da Mahåprabhu, Mu-rari Gupta promise di lasciare Ûrî Ramacandraji e difare il K®ß∫a-bhajan. Ma il giorno successivo quan-do si presentò davanti a Ûrî Mahåprabhu iniziò apiangere dicendoGli: “Ho fatto una promessa da-vanti a Te di compiere Ûrî K®ß∫a-bhajan ma per tut-ta la notte non ho potuto dormire. Ho già offerto lamia testa ai piedi di Ûrî Ramacandraji e non posso la-sciarLo. Dall’altra parte non posso trasgredire il tuoordine. In entrambi i casi la mia vita mi lascerà!”

Mentre parlava cadde a terra ai piedi di Ûrî Mahå-prabhu. Sollevandolo, Ûrîman Mahåprabhu lo ab-bracciò e disse: “La tua vita è così fortunata. Tu seiun eterno compagno di Ûrî Ramacandra. Il modocon il quale Lo servi è auspicioso. Sono colmo digioia dopo aver visto i tuoi sentimenti estatici.”

A Ûrî Ra∫gam durante il suo viaggio nel Sud India,Ûrî Caitanya Mahåprabhu si incontrò con ÛrîVyenkata Bhatta, Ûrî Trimalla Bhatta, Ûrî Prabhoda-nanda Sarasvatî e con il figlio di Vyenkata Bhatta,Gopala Bhatta. Durante una discussione avvenutacon loro, Ûrî Caitanya Mahåprabhu provò la premi-nenza della grazia di Vrajendranandana Ûrî Krishnafacendo conoscere loro la dolcezza della forma di ÛrîKrishna attraverso lo Ûrîmad-Bhågavatam e altrescritture, ed il risultato fu che i loro cuori cambiaro-no. Dopo aver accettato dîkßå al k®ß∫a-mantra tuttiloro si impegnarono in K®ß∫a-Ωeva seguendo i senti-menti dei Vraja-vasi.

In questo esempio il punto da notare è che, seguen-do l’opinione dei nostri Gosvåmî, Ûrî Prabodhanan-da Sarasvatî è Tungavidya sakhi nei Vraja-lîlå e Go-pala Bhatta Gosvåmî è Ûrî Guna Manjari. Per par-tecipare ad un passatempo, entrambi apparvero nel

Page 12: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Secondo Raggio √ Guru Tattva

12 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

Sud India dove fecero il loro sådhana-bhajana dopoaver accettato dîkßå nella Ûrî Sampradåya. Essi era-no costituzionalmente gopî di Vraja, anche se eranostati iniziati nella Ûrî sampradåya durante la loro gio-vinezza, ma attraverso l’influenza della compagnia diÛrîman Mahåprabhu, furono attratti al Ûrî K®ß∫a-Ωeva. Nello stesso modo Ûrî Rüpa e Sanåtana parla-rono al fratello minore Ûrî Vallabha (o Anupama)della dolcezza e della bellezza della svarupa di ÛrîKrishna e dell’assoluta superiorità dei Suoi passa-tempi amorosi (prema vilasa), consigliandogli anchedi fare K®ß∫a-bhajan. Anupama fu molto influenza-to dalle parole dei suoi fratelli, tuttavia la mattinasuccessiva, di buon’ora, cadde ai piedi dei suoi fra-telli maggiori e piangendo disse: “Ho venduto la miatesta ai piedi di Ûrî Raghunåthajî. Siate misericor-diosi con me così che possa vedere i Suoi piedi di lo-to vita dopo vita. Il mio cuore si spezza al solo pen-siero di lasciare i Suoi piedi di loto.”

raghunåthera padapadma chadana na jayachadivar mana haile prana phati jaya

(C.C. Antya 4.42)

Ûrî Rüpa e Ûrî Sanåtana furono molto felici nell’a-scoltare le parole del fratello minore. Glorificando-lo e congratulandosi con lui lo abbracciarono. Daquesto risulta evidente che sådhu-sa∫ga aiuta il ma-nifestarsi della svarupa della jîva, ma il sådhu-sa∫ganon può cambiare la sua svarupa.”

Ûrîla Bhakti Prajñåna KeΩava Mahåråjacompleta la discussione

Dopo aver così parlato, Prapujya carana ÛrîdharaMahåråjajî chiese al nostro gurupada-padma, Ûrî Ûrî-mad Bhakti Prajñåna KeΩava Gosvåmî Mahåråja didire qualcosa al riguardo. Ûrîla Gurudeva disse:“Qualsiasi cosa abbiamo visto e considerato dalla let-teratura Gau∂îya Vaiß∫ava certamente sostiene latua conclusione. La jîva ha una sua propria siddha-svarupa. Il suo nome, forma e così via sono tutti eter-ni. Tra le varie jîve individuali, ognuna ha una suapropria specifica svarupa. Essendo coperta da måyåla jîva ha però dimenticato la sua identità intrinseca.Quando per buona fortuna essa ottiene il sådhu-sa∫ga e la misericordia del Guru, gradualmente måyåse ne va e la sua svarupa inizia a manifestarsi. Per il-lustrare questo processo si può portare un esempiodi ciò che avviene in natura. Differenti tipi di semi,come quello di mango, di jackfruit e così via, vengo-

no seminati nello stesso terreno sulle rive del fiume,annaffiati dalla stessa acqua del fiume, e ricevono glistessi raggi di sole e lo stesso vento, tuttavia da que-sti diversi tipi di semi nascono differenti piante e cre-sceranno frutti diversi. Anche se sono cresciuti esat-tamente nella stessa terra e sono stati nutriti con lastessa acqua, aria e luce, non è possibile che un tipodi pianta o frutto venga da un diverso tipo di seme.E’ però un fatto certo che senza l’acqua, l’aria, la lu-ce del sole e così via, i semi non avrebbero potutomanifestare completamente la loro inerente poten-ziale forma. Dall’altra parte è anche vero che, anchese esposti alla stessa associazione di elementi natu-rali, diversi tipi di semi manifestano la loro inerentenatura in diversi tipi di alberi che possiedono i loroparticolari frutti e fiori. Anche se queste caratteri-stiche non sono visibili nel seme, ciò nonostante ilgermoglio, l’albero, le sue foglie, i rami, i frutti, i fio-ri, l’età, il profumo e tutte le altre caratteristiche so-no presenti in una forma non manifesta e latente al-l’interno del seme. Questo è indiscutibile.

Nello stesso identico modo, il nome, la forma, l’a-spetto corporeo, la natura costituzionale e tutto il re-sto è incluso in una forma latente e non manifestanella jîva. Con la compagnia del sad-guru e deiVaiß∫ava, quando l’essenza delle potenze hladini esaµvit nascono sulla svarupa della jîva, allora qualeche sia la forma costituzionale che la jîva ha in sè, gra-dualmente inizia a rivelarsi.

Per illustrare ciò può essere portato un altro esem-pio materiale . Nel momento in cui una particolarecostellazione stellare conosciuta come Svati-nakΩatraappare, se piovessero delle gocce d’acqua dal cielo sucinque particolari oggetti: l’ostrica, l’albero di bana-na, il serpente, l’elefante e lo zoccolo di una mucca,ognuno di questi differenti agenti manifesterà unareazione diversa. Nell’ostrica si crea una perla, dal-l’albero di banana viene prodotta la canfora, dal ser-pente viene generato un gioiello prezioso, dall’ele-fante una gajamukta (una perla elefante) e dallo zoc-colo della mucca viene prodotto dell’oro. Proprio co-me qui vediamo che un solo tipo di acqua producediverse sostanze a contatto con differenti ricettacoli,in modo simile tramite l’influenza dell’associazionedi un guru o di un Vaiß∫ava, il servizio in differentirasa e differenti varietà di perfezioni spirituali ven-gono percepiti da differenti discepoli.

Come esposto nel Jaiva Dharma, Ûrî Vrajanatha e

Page 13: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Secondo Raggio √ Guru Tattva

13Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

Vijaya Kumara ascoltarono entrambi ogni cosa dalloro guru, Raghunåtha dåsa Babaji. Ma il loro ri-spettivo gusto si manifestò in modo diverso. Sebbe-ne entrambi raggiunsero la perfezione, Vrajanatha laottenne in sakhya rasa e Vijaya Kumara in madhurarasa.

In accordo al Ûrî B®had Bhågavatåm®ta, Ûrî NaradaGosvåmî e Ûrî Uddhava videro Gopa Kumara e pri-ma di tutto accertarono che costituzionalmente eraun parikara (eterno compagno spirituale) di sakhya-rasa. Il suo naturale sakhya-bhava non cambiò conl’influenza della compagnia di nessuno, inclusa quel-la di Ûrî Narada Gosvåmî, Uddhavajî, Hanumanjî ealtri. Se la caratteristica del servizio intrinseca nellajîva potesse cambiare, allora perchè la svarupa diUddhava non cambiò con l’associazione delle gopî?La spiegazione confidenziale è che finchè un sådhakarimane nello stadio della pratica non può ancora riu-scire a realizzare la sua svarupa, allora egli pratica ilsådhana-bhajana in accordo all’associazione che ha.Tuttavia quando le anartha se ne vanno, il suo intrin-seco sentimento nella forma di uno o di un altro par-ticolare gusto (ruci) inizia a mostrare la sua identità.Notando il suo naturale gusto e tutto il resto, Ûrî Gu-rudeva semplicemente indica la sua relazione e gliundici tipi di bhava e quindi lo rende in grado di fareprogresso nel bhajana.

A volte un sådhaka che è per natura di un rasa piùelevato può impegnarsi nel servizio o fare adorazio-ne in un rasa più basso associandosi con devoti chesono in dasya e sakhya rasa. Tuttavia più tardi, quan-do non si sentirà soddisfatto e quando avrà una com-pagnia più elevata lascerà i sentimenti precedenti edin quel momento otterrà i suoi intrinseci bhava.

L’opinione di Ûrîla Bhaktivinoda Thåkura, il settimoGosvåmî, è alquanto chiara a proposito. Nella suaspiegazione del verso ‘ceto darpana marjanam’ (ÛrîÛikΩastakam 1) egli scrisse:

Ceto darpana marjanam ityadina jivasya svarupatattvam vivrtam. tatha srimajjvaracaranah jivakhya-samastasakti visistasya paramatattvasya khalvamsa

ekojivah. tatha srimad vedanta bhayakaro’pi -vibhucaitanyamisvaro’nucaitanyam jivah, nityamjnanadigunakatram asmad arthatvam cobhayatra

jnanasyapi jnatrtvam prakasasya raveh prakasakat-vavadavidruddham. etena jivasya nutam citsvaru-

patvam suddhaharikara suddhacitta - suddhadeha-

visistatvarica jnapitam. paresa vaismukhyat bahi-ranga-bhavavistatvacca suddhahankaragata

suddha-cittasyavidyamala dusanamapi sucitam.

“La giusta concezione della svarupa-tattva della jivaè stata data dal verso che inizia con ‘ceto darpanamarjanam’. Il siddhånta di Ûrîla Jîva Gosvåmî suquesto argomento afferma che quando la SupremaVerità Assoluta è munita solo della somma totaledella jîva Ωakti, la sua espansione minuscola è cono-sciuta come jîva. Il compilatore del commentario ÛrîGovinda Bhasya sul Vedånta Ûutra, Ûrî BaladevaVidyabhusana ha espresso la stessa opinione: îΩvaraè l’essere supremamente cosciente mentre la jîva èuna minuta particella di essere cosciente. Isvara èeternamente raggiante di tutte le auspiciose e illimi-tate qualità. Egli possiede un ahankara (ego) com-pletamente puro. E’ sia la conoscenza che il cono-scitore. Nello stesso modo anche la jîva ha la sua pro-pria pura svarupa. La maggior parte dell’insiemedelle qualità di Isvara sono presenti parzialmente an-che nella jîva. Anche la jîva possiede un ahankarapuro. Questa concezione non si oppone alla logicaperchè le qualità del sole sono presenti anche nelleparticelle atomiche dei suoi raggi. Similmente anchele qualità di paratattva sono presenti parzialmentenelle jîve. Quando la jîva è avversa a Paramesvara lasua pura svarupa è nascosta da måyå. Al contrarioinvece quando essa diventa incline a Paramesvara, lacoltre della potenza oscuratrice, måyå, si apre e cosìla pura qualità e svarupa della jîva vengono scoper-te. Immediatamente dopo essa ha una diretta per-cezione della sua svarupa. Da questo siddhånta è evi-dente che la jîva è una particella atomica infinitesi-male di coscienza. Essa possiede la sua inerenteidentità spirituale, cinmaya svarupa. Il suo puroahankara, la pura coscienza, la forma pura, il tipo diservizio e così via, sono presenti definitivamente inquesta svarupa. Man mano che il sådhaka procedenell’ascolto e nel canto, la pura bhakti appare nel suocuore e la funzione dell’essenza della hladini e dellasaµvit, conosciuta come bhakti-devi, rimuove tutti glialtri desideri e aspirazioni eccetto il servizio a Bha-gavån. Avendo dissolto l’avidya (ignoranza), le co-perture grossolane e sottili della jîva vengono di-strutte con la funzione vidyav®tti della potenza co-gnitiva. Subito il corpo costituzionale puro e tra-scendentale si manifesta. In più, per coloro che sonoeletti a gustare il madhura-rasa, anche il loro corpopuramente spirituale di gopî si manifesta.

Page 14: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Secondo Raggio √ Guru Tattva

14 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

-sravana- kirtanadisadhanasamaye yadasuddhabhaktirudeti tada svasya’vidyatvam parihrtyavidyaya cidetara vitrsnajanani sapi jivasy sthulalinga-mayasaupadhikdeha-dvayam vinasya tasy svarupa-gata suddhacid-deham adhikara bhedena madhura-rasasvadanayatanam. gopika dehamapi prakatayati.”

Nel Prema bhakti Candrika è affermato:

‘sadhane bhavibe jaha siddha deha paibe tatha’

“In accordo al sentimento che si coltiva nello stadiodi pratica, si ottiene l’appropriata siddha deha.”

Nell’Hari-bhakti-sudhodaya (8.51) troviamo questaaffermazione:

‘yasya yatsangatih pumso manivat syat sa tad gunah.’

“Come un cristallo riflette il colore degli oggetti chesono nelle vicinanze, così la natura di una personasarà esattamente in accordo all’associazione cheavrà.”

E’ necessario riconciliare queste due considerazioni.Il loro significato non è che la svarupa della jîva è co-me un cristallo chiaro e immacolato e che in accordoall’associazione appare la sua siddha svarupa. Alcontrario, quando l’anima condizionata intraprendele attività della suddha bhakti come ascoltare e can-tare in compagnia del puro sad-guru e dei vaiß∫ava,allora in quel momento attraverso l’influenza di quel-la svarupa siddha bhakti l’impurità di avidya, leanartha e così via iniziano ad andarsene e una sem-bianza (abhasa) delle caratteristiche naturali dell’a-nima iniziano a manifestarsi. Proprio per questosådhaka Ûrîla Rüpa Gosvåmî ha dato l’istruzione:‘svajatiyasaye snigdhe’ (Bhakti rasam®ta si∫dhu1.2.91), cioè dovremmo associarci con vaiß∫ava chesono snigdha, affettuosamente disposti verso di noie che sono svajatiya asaya, nel sentimento di serviziod’amore da noi stesso desiderato. In quel momentoil dîkßå guru, lo sravana guru o il Ωikßå guru, dopoaver constatato le caratteristiche interne del sådhaka,per favorire il suo avanzamento sul sentiero delbhajana, gli dà ekadasa bhåva (gli undici elementidell’identità del corpo spirituale) come vengonoesposti nel Ûrî raganuga marga. In questo modo ilsådhaka farà il bhajana con la sua siddha-svarüpaconcepita interiormente.

Hare K®ß∫aHare K®ß∫aK®ß∫a K®ß∫aHare HareHare RåmaHare RåmaRåma RåmaHare Hare

Page 15: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Terzo Raggio √ Suddha Bhakti

15Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

oµ ajñåna-timirandåsya jñånanjana-salakayacakßur unmilitaµ yena tasmai Ωrî-gurave nama˙

gurave gauracandraya rådhikåyaya tadalayek®ß∫aya k®ß∫a bhaktaya sad-bhaktayaya namo

nama˙

Questo solo Ωloka, gurave gauracandraya rådhikåyatadalaye, include tutto, tutte le sakhî sono in questoΩloka. Così, se non avete tempo per fare pra∫åm atutti, questo Ωloka li farà. Gurave, molti guru, Ωikßåguru, dîkßå guru, caitya guru, vi sono tutti i tipi di gu-ru. Gauracandraya: in Gauracandra ci sono Rådhåe Krishna e considerando solo Ûrîmatî Rådhikå(rådhikåyaya) tutti i pra∫åm mantra vi sono inclusi.Anch’io quando non ho tempo pronuncio solo que-sto Ωloka. Inoltre si può recitare anche un altroΩloka:

vande ahaµ Ωrî-guroh Ωrî-yuta-pada-kamalaµΩrî-gurun vaiß∫avams ca

Ωrî-rupam sagrajatam saha-raghunåthanvitaµtam sa-jîvaµ

sadvaitam savadhutam parijana-sahitam k®ß∫a-caitanya-devaµ

Ωrî-rådhå-k®ß∫a-pådan saha-gana-lalita-Ωrî-viΩakhanvitams ca

Dovreste recitarli giornalmente, al mattino prima dicantare o quando vi apprestate a recitare il japa delvostro guru-mantra, del guru-gayatri, del brahma-gayatri e di tutti gli altri. Quando iniziate dovete fa-re gli omaggi. E se avete tempo, potete fare migliaiadi pra∫åm mantra: He Krishna karuna sindhu.., ilRådhikå mantra, il Gaura mantra, il Krishna mantra,Yamunå, Ganga, GopîΩvara Mahådeva, tutte lesakhî, Lalita, ViΩakha, Giriråja Govardhana, a tutti,perchè essi possono dare k®ß∫a-prema. Dovremmoonorare coloro che non danno k®ß∫a-prema, ma dob-biamo pregare Giriråja Govardhana, lo Yamunå,Lalita, ViΩakha, il Rådhå-ku∫∂a, il Ûyåma-ku∫∂a,

tutti. Loro possono darlo perchè sono i parikara(eterni associati) di K®ß∫acandra. Hanuman nondarà lo stesso prema. No, egli darà Råma-prema.Ûankar lo darà perchè è GopîΩvara Mahådeva.Ûankara si è trasformato in GopîΩvara e lo potrà con-cedere. Così dobbiamo provare a pregare solamen-te loro poichè sono i parikara di Krishna e possonoincrementare k®ß∫a-prema.Ma ancora di più dobbiamo pregare chi ci può aiuta-re ad avere il servizio a Ûrîmatî Rådhikå. Chi lo puòdare? Lalita, ViΩakha. Specialmente Raghunåthadåsa Gosvåmî, Rüpa Gosvåmî, Rüpa Mañjarî, RatiMañjarî. Anche il Rådhå-ku∫∂a e il Ûyåma-ku∫∂a lopossono dare. Anche Giriråja Govardhana. Così do-vremmo provare a pregarli ogni giorno senza mai fer-marci.Queste cose aiutano la Coscienza di Krishna, ilRådhå dasya. Dobbiamo fare pra∫åm a coloro chenon hanno questa capacità, ma da distanza. Mentredobbiamo prendere l’associazione di coloro che ciaiutano in questa direzione, essi sono tutti parikara diKrishna.Vi ho detto che Caitanya Mahåprabhu è venuto perpredicare il Nåma e prema. Il Nåma con prema,amore ed affetto. Lui era a Gambhira e piangevasempre, cantando e ricordando, nel sentimento diÛrîmatî Rådhikå. Se Caitanya Mahåprabhu non loavesse fatto, non avremmo potuto immaginare comeottenere questo Vraja prema.Ieri ho parlato a proposito di qual è il nostro scopo.Che cosa ho detto? Qual è il nostro scopo? K®ß∫a-prema. Non Krishna, ma k®ß∫a-prema, questo è il no-stro scopo. Se c’è k®ß∫a-prema, allora possiamo co-noscere, gustare e servire Krishna, altrimenti nonsarà possibile. Quindi il nostro scopo è di ottenerek®ß∫a-prema. Cos’è k®ß∫a-prema? E’ lo scopo su-premo dell’essere umano, o dei devoti. Cos’è questok®ß∫a-prema? Ora Lui lo spiegherà, Ûrî CaitanyaMahåprabhu spiegherà tutte queste cose.Qui Krishnadåsa Kaviråja Gosvåmî spiega il signifi-cato di aiΩvarya. Avete il libro di Swåmîjî con la spie-gazione? La Caitanya Caritåm®ta, Adi lîlå capitolo 4

Suddha BhaktiÛrîla Bhaktivedånta Nåråya∫a Mahåråja

da una lezione a Houston, Texas, USA il 14 Giugno 1996

Page 16: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Terzo Raggio √ Suddha Bhakti

16 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

verso 17:aiΩvarya-jñånete saba jagat miΩrita

aiΩvarya-sithila-preme nahi mora prita

BVNM: Cosa ha scritto Swåmîjî?DEVOTO (legge): L’intero universo è saturo dellaconcezione della Mia maestà, ma l’amore indebolitoda quel senso di maestà non Mi soddisfa.Non c’è spiegazione a questo verso.BVNM: Lui la darà pochi versi più in là. Capite co-sa sta dicendo? AiΩvarya-jñåna. Cos’è aiΩvarya?Krishna è Dio, la Persona Suprema ed ha molta opu-lenza. AiΩvaryasya samagrasya viryasya yasasahsryah, jñåna-vairagyayas caiva sannam bhaga itinga-na (Viß∫u Purana 6.5.47). Co-me sono chiamate queste?AiΩvarya. Qual è il significatodi aiΩvarya? Opulenza, posse-dere tutte le perfezioni.AiΩvarya significa che un uo-mo non potrà agire in quelmodo, un uomo non potrà maifarlo, ma Krishna si. Questa èopulenza. Un uomo non puòavere lakh e lakh di corpi. Kri-shna è contemporaneamentecon un corpo assieme a Ruk-mini, con un altro conSatyabhåma e da qualche par-te con un altro corpo ancora, ècol padre Vasudeva mentrecompie un sacrificio. A voltegioca con i Suoi bambini. Hamolti corpi e compie molte at-tività. Anche gli yogi possonoavere molti corpi, ma i lorocorpi possono solo compierele stesse azioni dell’originale.Ma Krishna può avere molticorpi in differenti råsa. Con una gopî danzando as-sume una posizione, con un’altra gopî ha un’altra po-sizione, può assumere lakh e lakh di posizioni nelladanza. A volte si siede, a volte fa altro, ogni corpoha uno speciale carattere. Questo è aiΩvarya. Unapersona comune, un uomo, non può fare questo.Questo è il significato di opulenza ed in Krishna ècompleta. Quando Krishna corse verso Bhismakar-ma, Bhismakarma lasciò l’arco e le frecce e rimase lìin piedi con il suo arco a terra. Brahmå e Ûankarapiangevano: “Oh, Bhisma è morto! Bhisma è morto!Krishna lo ha ucciso!” Se Krishna vuole uccidere

qualcuno nessuno potrà salvarlo. Questa si chiamavidya.Una volta Bhima fece un voto; egli avrebbe uccisoDushasana perchè provò a spogliare Draupadî. Ungiorno durante il mavaduta, la battaglia di Kurukße-tra, Dushasana cadde a terra e Bhima volle strap-pargli le braccia, quel sangue versato fu la sua ven-detta per Draupadî. Mentre stava per strappargli lebraccia dal corpo, lanciò una sfida al mondo interodicendo che se qualcuno voleva salvare Dushasana,poteva farsi avanti in quel momento. Lui sfidò tuttii presenti in entrambi i campi. Allora Arjuna si feceavanti: “Bhimasena ha sfidato Krishna ed anche me”pensò. Così prese l’arco e le frecce e si accinse a com-

battere con Bhimasena. MaKrishna disse: “Non andare,non farlo. Oggi ho dato tut-ta la forza di N®siµhadeva aBhima, tu non puoi fare nul-la. Persino Io non posso. Stàquieto. Così Arjuna tacque.Tutte queste sono bala (for-ze). Krishna è seduto tran-quillo, il cakra viene e taglialakh e lakh di teste. Krishnaè molto forte.Ûrî: è così bello, Råma è me-raviglioso, ma Krishna lo è inmodo particolare. Nessunoè come Krishna.Vairagya: tutti gli Yaduvasifurono distrutti. Anche Ba-ladeva se ne andò, ma Krish-na era seduto, imperterrito,senza provare dispiacere, co-me se non fosse accadutonulla. Questo è vairagya.Jñåna: Egli diede la cono-scenza ad Arjuna. Ed ancora

di più, Lui diede la conoscenza alle gopî. E’ affer-mato nello Ûrîmad-Bhågavatam, Uddhava-sampad,non sandesa. Krishna diede a Uddhava sampad e al-le gopî sandesa, un’elevatissima conoscenza, una co-noscenza che non si trova neppure nei Veda.Quindi Krishna possiede queste opulenze. Se qual-cuno pensa a Krishna come a suo figlio e nello stes-so tempo pensa che Egli sia Bhagavån, questo farà siche prema venga eclissato. Se qualcuno adora Kri-shna come makhanacora (ladro di burro) e Lo servein quell'aspetto, pensando: “Lui è mio figlio” maquando sopraggiunge un pericolo, o della sofferenza

Ûrîla Bhaktivedånta Nåråyana Mahåråja

Page 17: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Terzo Raggio √ Suddha Bhakti

17Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

prega: “Oh, Krishna, Krishna, salvami, salvami!”, al-lora il sentimento di affetto paterno se ne andrà.Krishna stesso, dopo essere scomparso da questo

mondo pensò: “L’intero mondo Mi sta adorando, c’èprema per Me, ma è misto ad opulenza. Questo pre-ma non è così intenso. Il loro amore ed affetto non ècosì forte. Poichè Mi considerano ÈΩvara, Pa-ramåtmå, Parabrahman, Bhagavån, pensano di esse-re molto bassi ed insignificanti, deboli e senza cono-scenza, pensano di essere dei disgraziati. Con que-sto tipo di prema, amore ed affetto, Io non Mi sentoattratto, questo prema non Mi dà piacere.Quindi a Vaiku∫†ha Lui non è molto compiaciuto. E’compiaciuto, ma non molto. Come Dvårakådhisa aDvåraka; Egli è felice, ma là Si manifesta come Ca-turbhuja. A volte quando Brahmå vi si reca, veden-doLo perde i sensi e cade a terra. Là c’è îΩvara-bhå-va. Anche Rukmini e Satyabhåma sanno che Lui èÈΩvara. Ma il loro prema non può controllare Krish-na. Egli è compiaciuto ma non può esserne control-lato.Ye yatha mam prapadyate, tams tathaiva bhajamiaham, mama vartmanuvartante, manusyah parthasarvasah (Bhåg.- Gîtå 4.11 & C.C. Adi 4.20). Krish-na dice: “Se qualcuno ha bhakti per Me, mista a kar-ma, allora Io gli darò la ricchezza, la reputazione, unmarito meraviglioso e figli molto qualificati. Gli daròogni cosa.”

DEVOTO: Qui c’è una spiegazione.BVNM: Ha messo una spiegazione? Devi prima leg-gerla.DEVOTO (legge dalla C.C. Adi 4.19):Traduzione: Con qualsiasi gusto trascendentale il de-voto Mi adori, Io reciproco con lui. Questo è il mionaturale comportamento.Spiegazione: Il Signore, dovuto alla Sua propria na-tura, Si rivela davanti ai Suoi devoti in modo atti-nente alla natura del loro servizio devozionale. I pas-satempi di V®ndåvana dimostrano che sebbene lagente in generale adori Dio con reverenza, il Signo-re è più compiaciuto quando un devoto pensa a Luicome al suo amato figlio, come caro amico o comeall’amato fidanzato e Gli rende servizio con questoaffetto spontaneo. In una simile relazione trascen-dentale il Signore diviene un oggetto d’amore su-bordinato. Questo puro amore per Dio non è alte-rato da alcuna tinta di desideri superflui non devo-zionali e non è misto ad alcun tipo di azione fruttife-ra e speculazione filosofica empirica. E’ un amorepuro e naturale per Dio, che nasce spontaneamente

nello stadio assoluto. Questo servizio devozionaleeseguito in un’atmosfera favorevole, libera dalla ma-lattia materiale.E aggiunge una spiegazione al verso ye yatha mamprapadyate:Nel Quarto Capitolo della Bhagavad-Gîtå, Krishnaafferma che...BVNM: Provate ad ascoltare attentamente.DEVOTO (legge dalla C.C. Adi 4.20):Spiegazione: Krishna afferma che centoventi milionidi anni prima della battaglia di Kurukßetra, Eglispiegò la filosofia mistica della Bhagavad-Gîtå al de-va del sole. Il messaggio fu ricevuto attraverso la suc-cessione disciplica, ma nel corso del tempo, in un mo-do o nell’altro, la catena si spezzò. Il Signore Krish-na apparve ancora e rivelò ad Arjuna le verità con-tenute nella Bhagavad-Gîtå. In quell’occasione il Si-gnore pronunciò questo verso (4.11) al Suo amicoArjuna.BVNM: Questo verso: “ye yatha mam prapadyate,tams tathaiva bhajami aham, mama vartmanuvartan-te, manusyah partha sarvasah.” Se qualcuno adoraKrishna per avere ricchezza, reputazione, moglie omarito, tutte cose materiali, Krishna le darà. Se qual-cuno vuole la salvezza, Krishna la darà. Se voglionoVaiku∫†ha, Egli darà loro Vaiku∫†ha. Se vogliono vi-vere a Dvårakå, come amici di Rukmini, Satyabhå-ma, Egli concederà anche quello. Ma è molto, mol-to difficile riuscire a ripagare quelle persone che vo-gliono servire a V®ndåvana come amico, padre, ma-dre e fidanzato. Penso che con l'espressione fidan-zato Swåmîjî voleva indicare amanti, come le gopî.Fra tutti questi sentimenti di servizio, se uno deside-ra servire Rådhå-K®ß∫a, la coppia divina, per Krish-na è molto difficile poterglielo dare. Per questo mo-tivo Egli manda Ûrîmatî Rådhikå, Lalita, ViΩakha:“Voi dovete dare queste cose perchè Io non ho quelsentimento.” Krishna non possiede il sentimento conil quale le gopî Lo servono. Egli può insegnare tuttii tipi di amore, ma non sa come Ûrîmatî Rådhikå gu-sta Krishna, come Lei Lo serve, in che sentimento.Quindi qui Lui spiega quali sono le ragioni della ve-nuta di Krishna, nella forma di Caitanya Mahå-prabhu e lo spiegherà ulteriormente più avanti.Se qualcuno serve Krishna in modo parziale, Eglidarà cose parziali. Se servirà Krishna totalmente,Egli gli darà tutto. Se uno vuole dare sè stesso com-pletamente, da ogni punto di vista, come le gopî, Kri-shna darà Sè stesso e sarà sotto il controllo di queldevoto.Mora putra, mora sakha, mora prana-pati. Yei-bhave

Page 18: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Terzo Raggio √ Suddha Bhakti

18 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

yei kare suddha-bhakti (Adi 4.21). Coloro che sonoin compagnia di qualsiasi autentico guru e Vaiß∫ava,ascoltando hari-katha, prendendo l’essenza dello Ûrî-mad-Bhågavatam e di tutti gli Ωloka, penseranno cheKrishna sia loro figlio, il loro caro figlio. Essi pense-ranno come Subala, Sridama, che Krishna è il loroamico. E come le gopî che pensano che Krishna siail loro più caro amante.Coloro che seguono questi tre processi, compionosuddha-bhakti. Pensare che Krishna sia l’amico(sakha), il figlio e il prana-sakhî, questo è suddha-bhakti. Forse lui ora lo scrive. Cosa ha scritto?DEVOTO: Il verso è:Se uno aspira alla pura devozione per Me, pensandoa Me come figlio, amico o amante, pensando a sestesso come più grande, considerandoMi uguale o in-feriore, Io divengo subordinato a lui.Poi c’è la spiegazione:Nella Caitanya-Caritåm®ta vengono descritti tre tipidi servizio devozionale: bhakti (servizio devozionaleordinario), suddha-bhakti (puro servizio devoziona-le) e viddhi-bhakti (servizio devozionale misto).Quando il servizio devozionale viene eseguito condegli scopi materiali, impegnandosi in attività frutti-fere, speculazioni mentali o yoga mistico, viene chia-mato servizio devozionale misto.BVNM: Servizio misto, lo conoscete? MiΩra-bhak-ti, non suddha-bhakti. E poi? Continua.DEVOTO: Oltre al bhakti-yoga la Bhagavad-Gîtådescrive anche il karma-yoga, jñåna-yoga e dhyana-yoga. Yoga significa unirsi al Supremo Signore e ciòè possibile solo con la devozione. Le attività frutti-fere che sfociano nel servizio devozionale, la specu-lazione filosofica che termina nel servizio devozio-nale e la pratica del misticismo che sfocia nel servi-zio devozionale sono conosciuti rispettivamente co-me karma-yoga, jñåna-yoga e dhyana-yoga. Questoservizio devozionale però è adulterato da tre tipi diattività materiali. Per coloro che sono grossolana-mente impegnati nell’identificazione col corpo e chepensano sia il vero sè, si raccomanda la pratica delleattività pie o karma-yoga. Per coloro che identifica-no la mente con il vero sè, si raccomanda la praticadella speculazione filosofica o jñåna-yoga. Ma i de-voti che si situano sulla piattaforma spirituale nonhanno bisogno di questa concezione materiale adul-terata di devozione. Il servizio devozionale adulte-rato non è diretto ad ottenere l’amore per il SupremoSignore. Perciò il servizio devozionale svolto stret-tamente in conformità alle scritture rivelate è mi-gliore di questa viddhi-bhakti, essendo libero da tut-

ti i tipi di contaminazione materiale. Coloro che so-no spontaneamente devoti del Signore e non voglio-no ottenere guadagni materiali, sono chiamati devo-ti attratti. Essi sono spontaneamente attratti al ser-vizio del Signore e seguono le orme delle anime rea-lizzate. La loro pura devozione, suddha-bhakti, ma-nifestata dal puro amore per Dio, oltrepassa i princi-pi regolatori delle scritture autorevoli. A volte l’e-stasi d’amore trascende i principi regolatori. Taleestasi, tuttavia, si trova completamente su una piat-taforma spirituale e non può essere imitata. I princi-pi regolatori aiutano i devoti comuni a crescere finoallo stadio dell’amore perfetto per Dio. Il puro amo-re per Krishna è la perfezione della pura devozione.Ed il servizio devozionale puro è identico al serviziodevozionale spontaneo. L’esecuzione perfetta deiprincipi regolatori si effettua a Vaiku∫†ha. Seguendostrettamente questi principi ci si può elevare aVaiku∫†ha, ma il servizio d’amore spontaneo si trovasoltanto a K®ß∫a-loka.BVNM: Cosa significa suddha-bhakti? Cosa vuol di-re puro? Senza jñåna o karma. Ma non lo è quan-do c'è opulenza e maryada, coscienza che Krishna èDio e che noi siamo insignificanti. Come con Prah-lada Mahåråja e Hanuman. Noi non vogliamo que-sto. Questo non è suddha-bhakti.Cos'è suddha-bhakti? Mora putra. Lui è mio figlio,come pensa YaΩodå. Non come Vasudeva e Devakio come Dasaratha e Kausalya, non così. Loro hannoun po' di questo sentimento di opulenza, c'è il murodell'opulenza nella loro bhakti. Quando Ramacan-dra scese in questo mondo, aveva quattro braccia consankha, cakra, gada, padma e Sua madre e Suo pa-dre, ma specialmente la madre, fecero vandanå: "Oh,Tu sei l'affascinante Signore!" Ma questa non èbhakti, suddha-bhakti, perchè mista alla bhakti c'è ti-more e reverenza, provocati da questo sentimento diopulenza. Anche a Dvårakå c'è opulenza, aiΩvarya-bhåva.Combattere, uccidere Kaµsa, Jarasandha, Sisupala,Dantavakra e tutte queste attività sono aiΩvarya-bhå-va. Noi vediamo Krishna come Svayam Bhagavån, viè aiΩvarya mista alla bhakti, quindi non è suddha-bhakti.Viceversa, quando noi pensiamo: "Oh, Lui è il miobambino. Se Gli darò il mio latte diventerà forte.Lui è indifeso, deve apprendere tutto", indica chec'è prema, come verso un figlio e come verso l'a-mante nel caso delle gopî. Non pensiamo che Krish-na è Dio. Così se voi pensate che Krishna sia Dio,sarà bhakti mista. Quindi qui Swåmîjî sta insegnan-

Page 19: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Terzo Raggio √ Suddha Bhakti

19Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

do cos'è questa suddha-bhakti. Sakha-bhåva, vat-salya-bhåva e madhurya-bhåva, questi bhåva, questisono suddha-bhakti. E ciò che ora stiamo pratican-do noi non è suddha-bhakti.In questo quadro Caitanya Mahåprabhu è venutoper dare questa suddha-bhakti, non viddhi-bhakti,poichè in quel momento esisteva già. Non c'era uti-lità a dare viddhi-bhakti perchè Prahlada Mahåråja,Nårada, Vyasadeva e molti altri stavano già prati-cando questa viddhi-bhakti, non c'era invece lasuddha-bhakti.Mayi bhaktir hi bhutanam, am®tatvaya kalpate, distyayad asin mat-sneho, bhavatinam mad-apanah (Adi4.23). Questo Ωloka si trova nello Ûrîmad-Bhågava-tam e fu pronunciato da Krishna a Kurukßetra quan-do le gopî vi si recarono per incontrarLo. Krishna di-ce: "Oh, siete forse maliziose? State pensando cheio sia un ingrato!" Questo è am®ta, è nettare, dob-biamo provare a prenderlo con molta accuratezza.Mayi bhaktir hi bhutanam, am®tanam kalpate. E' pertutti gli esseri umani. Prima c'è anartha-niv®tti, poini߆hå, ruci, åsakti, bhåva e successivamente prema,sneha, mana, pranaya, raga, anuraga, bhåva,mahåbhåva. Krishna dice: "Avete anuraga, snehaper Me? Allora certamente vi incontrerò molto pre-sto, molto presto. La vostra sneha, la vostra mama-ta, anuraga Mi attrarrà." Quindi non indugiate!Mata more putra-bhave karena bandhana. Kausalyanon può, Devaki non può, ma YaΩodå lega Krishnaproprio come un figlio pensando: "Non deve rubare.Sta diventando un ladro, va nelle case di tutte le gopîe ruba il burro e tutto il resto." Così lei lega Krishna.Mata more putra-bhave karena bandhana, atihinajnane kare lalana palana (Adi 4.25).Sakha suddha-sakhye kare, skandhe arohana, tumikon bada loka, tumi ami sama (Adi 4.24). Swåmîjî hascritto qualcosa?DEVOTO: Si, al precedente Ωloka, mayi bhaktir,quello in cui Krishna parla alle gopî a Kurukßetra. (Ildevoto legge dalla C.C. Adi 4.23)Traduzione: "Il servizio devozionale che Mi viene re-so dagli esseri viventi risveglia la loro vita eterna.Oh, Mie care damigelle di Vraja, il vostro affetto perMe è la vostra fortuna, poichè è il solo mezzo col qua-le avete ottenuto il Mio favore."Spiegazione: Il puro servizio devozionale vieneespresso nelle attività dei residenti di Vrajabhümi(V®ndåvana). Durante un'eclissi solare il Signoregiunse da Dvårakå ed incontrò gli abitanti di V®ndå-vana a Samanta-pancaka. L'incontro fu molto pe-noso per le damigelle di Vrajabhümi, poichè appa-

rentemente il Signore Krishna le aveva lasciate perandare a vivere a Dvårakå. Il Signore, pronunciòquesto verso, sentendo l'obbligo di riconoscere il pu-ro servizio devozionale delle damigelle di Vraja. BVNM: mata more...DEVOTO (legge dalla C.C. Adi 4.24):"Mia madre a volte Mi lega come un figlio. A volteMi protegge e Mi nutre pensando che Io sia indife-so." Non c'è spiegazione.BVNM: Qual è il significato di sakha suddha-sakhye?DEVOTO (legge dalla C.C. Adi 4.25):"Gli amici, nei loro slanci di pura amicizia, saltanosulle Mie spalle e dicono: 'Che grande uomo sei? Seiuguale a noi!'"BVNM: E priya yadi mana kari karaye bhartsana.DEVOTO (legge dalla C.C. Adi 4.26):priya yadi mana kari karaye bhartsana veda-stuti hai-te hare se mora mana.Traduzione: "Se la Mia amata consorte reciproca conMe con un sentimento scontroso, questo distoglie la

Il Signore Gauranga e Prabhu Nityananda

Page 20: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Terzo Raggio √ Suddha Bhakti

20 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

Mia mente dagli inni reverenziali dei Veda."C'è anche una spiegazione.BVNM: Si. Leggi la spiegazione.DEVOTO (legge dalla C.C. Adi 4.26):Spiegazione: In accordo alle UpaniΩad tutte le entitàviventi dipendono dal Signore. E' affermato: nityonityanam cetanas cetananam eko bahunam yo vi-dadhati kaman. Un’entità vivente è nutrimento perun'altra. Poichè il Signore mantiene tutte le entitàviventi, esse restano subordinate, anche quando siuniscono a Lui in una reciprocazione d'affetto. Manel corso degli scambi trascendentali di purezza as-soluta, a volte il devoto subordinato prova a predo-minare sul dominatore. Uno che amorevolmente re-laziona con il Supremo Signore e si sente come Suamadre o Suo padre, a volte soppianta la posizione delSignore. A volte anche il Suo amante soppiantaquella posizione. Questi tentativi però sono manife-stazioni dell'amore più grande. Solamente per puroamore l'amante subordinato del Signore Lo rimpro-vera o Lo castiga. Il Signore, gioiendo di questi rim-proveri, li accetta con felicità. La dimostrazione diamore naturale rende queste attività molto piacevo-li. Nell'adorare il Supremo Signore con venerazionee riverenza non c'è questa manifestazione di natura-le amore perchè il devoto considera il Signore Suosuperiore.C'è altro.BVNM: Accha. Swåmîjî sta dicendo: ei suddha-bhakta lana karimu avatara (Adi 4.27). Queste trecose non esistono a Vaiku∫†ha. Questa pura devo-zione non esiste a Dvårakå, nè a Mathurå, esiste so-lo a Vraja. "Da lì la prenderò e scenderò in questomondo, compierò molti passatempi, gli stessi passa-tempi d'amore. Sarò il figlio di YaΩodå e Nanda.Sarò l'amico di Subala, Sridama, sarò l'amante dellegopî. Tra tutte queste cose, il bhåva di ÛrîmatîRådhikå è supremo, così prenderò quel bhava e an-drò a Navadvîpa dhåma, nella forma di CaitanyaMahåprabhu con il sentimento e la bellezza di Ûrî-matî Rådhikå. Distribuirò tutto questo al mondo."Questo non è mai stato dato al mondo, ma CaitanyaMahåprabhu è venuto per dare questa suddha-bhak-ti, non per dare viddhi-bhakti, perchè quella già c'e-ra prima. Tutti la praticavano, i Pa∫∂ava e tutti gli al-tri, tutti praticavano la viddhi-bhakti, ma questa(suddha-bhakti) non era stata ancora data. Così Eglivenne per dare questo.Similmente Swåmîjî non è venuto soltanto per darela viddhi-bhakti, poichè c'era già prima. Egli è ve-nuto unicamente per dare questa suddha-bhakti; ma

c'è un processo da seguire fin dall'inizio per poter da-re tutte queste cose. Quale?DEVOTO: Nella spiegazione dice qualcosa di inte-ressante (C.C. Adi 4.26):Spiegazione: Un devoto neofita che segue le ingiun-zioni Vediche che regolano il progresso di coloro chemancano di puro amore per Dio, può sembrare su-perficialmente più elevato di quel devoto che nutreun amore spontaneo. Ma in realtà questo puro amo-re spontaneo è molto superiore al servizio devozio-nale regolato.BVNM: Lui è venuto per dare questa cosa. Stateascoltando? Dovete provare a leggere ancora unavolta. Lui non è venuto solo per dare viddhi, viddhi,viddhi-bhakti. Cos'è viddhi-bhakti? Viddhi, nonvaidhi. Dobbiamo provare ad entrare nei libri diSwåmîjî. Qui lui lo afferma. Ma il suo processo eradi darlo attraverso la viddhi-bhakti, così la viddhi-bhakti non deve essere in ogni caso rigettata. E senon seguite queste cose vuol dire che siete lontani daCaitanya Mahåprabhu, da Krishna e dalla suddha-bhakti.Gradualmente otterrete di più. Così dovete provaread andare in profondità ai significati di Swåmîjî, a ciòche Swåmîjî ha dato. Non siate confusi! Siete nellalinea diretta di Rüpa Gosvåmî. Gli altri provano adeviarci per ragioni materiali. Loro pensano che ve-nendo qui perderanno i discepoli e tutta la loro ric-chezza. Io non voglio nessuno, non voglio discepoli,voglio solo aiutare senza avere nulla.Oggi abbiamo scoperto perchè Swåmîjî è venuto.JADHURANI DIDI: Penso che soltanto oggi ab-biamo imparato qual è la differenza tra bhakti esuddha-bhakti, dopo tutti questi anni.BVNM: Si. Anche la bhakti di Dvårakå non èsuddha-bhakti. Anche quella praticata da PrahladaMahåråja non lo è, è jñåni-miΩri, c'è dell'opulenza,molta opulenza. Solo devoti come YaΩodå maiya eSubal sakha non riconoscono Krishna come Bha-gavån. E questa è suddha-bhakti, prema-bhakti. Lo-ro sono venuti (Ûrî Caitanya e Swåmîjî) per predica-re questa suddha-bhakti, non per viddhi-bhakti. Do-vete aver consapevolezza di questo. E' molto duroper le persone che non hanno realizzato queste cose.Loro non possono darla. Non la conoscono, neppu-re nel cuore, quindi non sanno come darla. Così sa-ranno contrari. Il nostro Prabhupåda non è venutoper questo, per le persone bloccate.

Page 21: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Quarto Raggio √ Parikramå

21Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

Il periplo di Ûrîdhåma Navadvîpa inizierà quest’an-no il 12 Marzo e verrà completato il giorno 20. Il fe-stival dell’anniversario dell’avvento del Supremo Si-gnore Ûrî Krishna Caitanya verrà celebrato il 22 Mar-zo. Molti dei dettagli della cerimonia verranno pub-blicati nell’Almanacco di Navadvîpa della Gau∂îyaMission.

Il kîrtana preliminare (adivåsa) avverrà la seradell’11. Le “Nove Isole” saranno circumnambulatedurante i successivi nove giorni nel seguente ordine:

12 Marzo Antardvîpa (incl. Ûrîdhåma Måyåpura)13 Marzo Simantadvîpa14 Marzo Godrumadvîpa15 Marzo Madhyadvîpa16 Marzo Koldvîpa17 Marzo Rtudvîpa18 Marzo Jahnudvîpa19 Marzo Modadrumdvîpa20 Marzo Rudradvîpa

Il pellegrinaggio attorno a Ûrî Navadvîpa Dhåma èun’antica istituzione che viene delineata nella lette-ratura fin dai tempi di Ûrî Caitanya. La nota operadevozionale, Bhakti-Ratnakara, che ha circa due-cento anni, contiene la descrizione delle antiche tra-dizioni relative alle diverse località. E’ stata pubbli-cata nella versione tascabile in Bengali con il titolodi ‘Chitre-Navadvîpa’. Il lettore viene rimandato aquell’opera per un’idea più dettagliata del soggettonei suoi differenti aspetti.C’è l'impressione fra una certa classe di persone av-ventate, che le porta a supporre che la santità di un

luogo o l’importanza del credo religioso venga inqualche modo accresciuta dal fatto che siano più an-tichi. Su questa terra la maggioranza dei luoghi cheesistevano al tempo di Ûrî Caitanya esistevano già datempo immemorabile. Se la storia antica di un luo-go è conosciuta, questa circostanza certamente au-menta l’interesse umano per quel luogo. La connessione spirituale con Dio o con il Suo devo-to, è la ragione della santità di una località e non per-chè un qualsiasi luogo materiale può richiamare lamemoria di un evento trascendentale, al contrario, èper la rilevante ragione che la località stessa non èper nulla mondana. Sir P.C. Roy, all’apertura dellaFiera di Ûrîdhåma Måyåpura, è stato obbligato a di-chiarare che ogni particella di polvere di ÛrîdhåmaMåyåpura è sacra dovuto al suo contatto con Ûrî Cai-tanya. Se la località che circonda Ûrîdhåma Måyå-pura fosse visitata dai pellegrini provenienti da ogniparte del paese per una ragione di antichità, questausanza non sarebbe di alcun aiuto nel preservare lamemoria reale di Ûrî Caitanya e dei Suoi insegna-menti.Il periplo di Ûrîdhåma Navadvîpa non è una celebra-zione nazionale e di antiche origini compiuta per da-re rispetto alla memoria di una grande personalitàstorica. Ûrî Caitanya è Dio Stesso. Ûrîdhåma Na-vadvîpa è il trascendentale regno divino eterno. ÛrîCaitanya, il Suo regno e le Sue attività sono eterni ei pellegrini devoti mentre svolgono il periplo dellasfera spirituale, attraverso la grazia di quelle animepure e perfette che servono Ûrî Caitanya nel regnospirituale, possono realizzarli come tali. Lo svolgimento del pellegrinaggio attorno a Ûrîdhå-ma Navadvîpa sotto la guida dei sådhu è perciò una

L’Harmonisto

Shree Sajjanatoshani======================================================================

VOL. XXIX FEBBRAIO 1932 Caitanya-Era 445 N. 8======================================================================

Pellegrinaggio attorno a Ûrî Navadvîpa DhåmaÛrîla Bhaktisiddånta Sarasvatî Gosvåmî Prabhupåda

Page 22: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Quarto Raggio √ Parikramå

22 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

attività puramente spirituale, ed il pellegrino nel cor-so del suo viaggio, in realtà non attraversa delle lo-calità mondane, ma le varie sfere che costituiscono ilregno dell’assoluto.Nessuna particella di polvere mondana può averemai qualche valore spirituale. Dio ed i Suoi santi nonscendono mai al piano mondano. Essi provengonoda un regno spirituale eterno. L’apparizione di Dioalla visione degli spettatori mondani non è un even-to mondano. Uno spettatore mondano, finchè nonottiene l’aiuto spirituale, non potrà vedere nulla chenon sia mondano. L’entità mondana osservata dauna tale persona, non è nè Dio nè nessuno dei Suoisanti, ma semplicemente una deludente entità mon-dana. Dio di certo può e si manifesta in questo mon-do, senza per questo divenire un'entità mondana odamalgamarsi con la mondanità. Viene dichiarato dal-le scritture che Egli discende e Si mostra alla vistadelle persone di questo mondo con tutta la Sua divi-na parafernalia. Ma non è detto che l’occhio carna-le possa avere la vera visione di Dio anche in quel-l'occasione.Potrebbe sembrare ragionevole dal punto di vista

empirico, chiedere la prova della divinità di Ûrî Kri-shna Caitanya. L’empirico pensa che la sua funzionesia quella di porsi a giudice per concedere alla per-sona che lo pretende, il titolo di divinità. Nulla puòbattere l’impudenza di tale ridicola pretesa. Possie-de l’empirico qualche facoltà con la quale possa con-cedere o no la pretesa di divinità?La verità è che l’empirico rifiuta sempre la pretesa didivinità, chiedendo a Dio di mostrarne le prove alSuo fedele, di modo che possa divenire accessibile al-la sua limitata comprensione. Questa attitudine haprodotto l'inevitabile risultato di far pensare che ildivino non abbia mai presentato nessuna prova perconfutare le argomentazioni degli empirici. Al con-trario, Egli ha sempre fornito prove stupefacentismentendo ogni loro pretesa. L’empirico ha così ot-tenuto la posizione di oratore dell’ignoranza della ve-rità, con la convinzione ipocrita che ciò che egli desi-dera pensare diventa vero al momento opportuno, eciò sia quindi necessariamente la verità. Questo puòlusingare la sua vanità, a spese di tutto ciò che real-mente conta.In questo paradiso pazzo anche il pellegrino empiri-co è incline a condannare se stesso con le sue cosid-dette convinzioni e ciò sembra una precauzione cri-tica. Queste convinzioni lo immergeranno semprepiù nelle sgrinfie dell’energia deludente. Provandoad evitare ogni concessione al dogmatismo, l'empiri-

co è costretto a strisciare, attaccato da una spregevo-le sottomissione, davanti alle bizzarrie dogmatiche edegradanti dell’ammaliante incantatrice che è la ma-dre di questo mondo materiale.E’ indispensabile al vero ricercatore della verità av-vicinare Dio con una genuina predisposizione al ser-vizio. Il desiderio di dominare la verità è la sorgen-te da cui nasce ogni forma di ignoranza. Non c’è al-tra degradazione per l’anima se non quella di aspira-re a questo dominio. Non c’è una vera elevazionesenza la ricettiva e schietta umiltà di servizio in pre-senza dell’assoluta e indivisibile verità onniperva-dente. Il divino è la verità ed è una persona. La Suapersonalità corrisponde alla reciprocazione della no-stra natura trascendentale intrinseca. Egli è il solopadrone. Noi siamo tutti Suoi servitori. La nostravitalità pura è in grado di trattenere la purezza attra-verso il servizio rivolto a Lui.Ma poichè Dio è la verità indivisibile, il Suo regno edi Suoi eterni servitori sono parte e particelle di SèStesso. Non è sevizio all’assoluto ciò che tralascia diconsiderare i Suoi eterni servitori ed il Suo regnoeterno. Dio manifesta Sè Stesso attraverso le fun-zioni svolte dalle Sue parti costituenti.La jîva è una particella dell’essenza divina. Ma è unaparte distaccata della Sua essenza. Essa è privilegia-ta nel servire Dio, rimanendo eternamente distacca-ta da Lui. E’ stata creata nella zona superflua o mar-ginale dell’essenza del divino. Vi è pure una zona ne-gativa, ma la jîva è una particella della zona positivache nasce nella terra del non-essere, al centro delledue sfere di esistenza, spirituale e materiale. Essa èsoggetta ad essere trascinata nella sfera mondana an-che se per costituzione è una particella dell’essenzapositiva del divino.Anche il regno del divino è costituito dell’essenzadella divinità. La jîva è una particella distaccata del-la potenza spirituale di Dio. Il regno del divino è ilpotere plenario spirituale della divinità. La jîva puòservire Dio solo all’interno e attraverso l’aiuto del re-gno divino. Il regno divino è un’entità spirituale conla libertà di concedere o no l’accesso al servizio del-la divinità. Ma è necessario per la jîva cercare il Suoaiuto anche contro ogni sorta di apparente scorag-giamento. I sådhu, che sono considerati i protettoridel divino, ci insegnano con il loro esempio e i loroprecetti, come assicurarsi il Suo favore.Il pellegrino, perciò, che è ansioso di riuscire a vede-re Dio, ha l’assoluta necessità di cercare l’aiuto delregno divino. La visione del regno divino ci ammet-te automaticamente anche alla presenza della divi-

Page 23: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Quarto Raggio √ Parikramå

23Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

nità che là soltanto dimora. Ma il regno divino met-te alla prova la nostra sincerità di ricercatori del ser-vizio a Dio, prima di accondiscendere ad aiutarci nelnostro sforzo. Se scopre che noi vogliamo dominaree non servire la verità, presenterà la Sua faccia inav-vicinabile alla nostra visione. Apparirà silenzioso co-me una sfinge di fronte alle nostre ipocrite supplichedi aiuto. Questa è la condizione dell’empirico pe-dante sulla soglia del regno vivente. Ma il ‘sådhu’ è

sempre a portata di mano con i suoi consigli di ge-nuina sottomissione alla potenza plenaria di Dio, perriconoscerne la Sua natura divina. Il sådhu ci parlacon un linguaggio concreto ed intelligibile. Egli par-la con vera cognizione sui requisiti della sua posizio-ne. E’ così una necessità imperativa svolgere il pel-legrinaggio sotto la guida di un vero sådhu.Le parole del sådhu però possono anche apparire ir-razionali a chi è incline a mettere in campo la suaesperienza del mondo nel giudicare appropriato il

consiglio del sådhu. L’esperienza materiale non puòdarci un aiuto positivo nella ricerca spirituale. Nonè necessario rivolgersi ad essa per un aiuto in questocampo. Le parole del sådhu possono dare ogni aiu-to di cui si ha bisogno ai fini spirituali, soltanto a pat-to che non si desideri nulla di mondano.Il regno spirituale è realizzabile dentro e attraversole parole del sådhu. Il regno spirituale non può es-sere visto con l’occhio mortale, nè toccato con la ma-

no fatta di carne ed ossa. Neppure lo può sentirel’orecchio chiuso alla vera voce del sådhu. L’o-recchio dell’anima deve aprirsi al suono spiritua-le. In altre parole si devono ascoltare le paroledel sådhu con la convinzione che le parole stessesono identiche all’oggetto a cui si riferiscono, ilche significa che se le parole vengono ricevutedall’impulso ricettivo totalmente razionale, l’in-tera indivisibile realtà sostanziale si autorivelerà.Se non si ottiene questo risultato, ciò è unica-mente dovuto al deliberato non mantenimentodella piena attenzione. E’ in nostro potere cor-reggere questo errore di metodo quando vienepuntualizzato dal sådhu. In proporzione alla per-fezione dell’ascolto attento e ricettivo, la vera im-portanza delle parole del sådhu si manifesterà al-l’anima dell’ascoltatore. E’ necessario offrirequesta forma di servizio mentre si percorre lastrada che precede la soglia del regno del divino,per tutti coloro che vogliono veramente entrarvi.Al pellegrino è richiesto di abbandonare la suapredilezione alla pseudo-conoscenza, se deside-ra avere il beneficio dal suo pellegrinaggio nel re-gno divino sotto la guida di un sådhu che ha unnaturale ed esclusivo attaccamento per la realeverità. La guida del sådhu è necessaria per ren-derlo capace di prestare completa attenzione al-le sue parole, scartando ogni latente od esplicitaparzialità per il non vero. La funzione della fa-coltà cognitiva deve essere libera dalle conse-guenze apportate dalla sua volontaria e perpetuaattrazione per il non vero. Questa preliminare

selezione non porta a coprire la propria libertà discelta razionale. La facoltà razionale è in sè stessareale solamente quando accetta di essere guidata dauna persona competente nella ricerca della verità cheè localizzata oltre il raggiungibile. Questa facoltà ra-zionale deve essere pronta a sottomettersi al suoamore istintivo e senza causa per la verità. Deve es-sere in grado di ottenere, con questa sottomissione,il suo stato naturale nella sua pienezza. Nè il fine nèil metodo indicati sopra propongono una qualsiasi

Page 24: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Quarto Raggio √ Parikramå

24

Dhåma con lo spirito di compierlo in conformità almetodo degli storici empirici e degli archeologi, cer-tamente arricchirà l’esperienza materiale a cui dà va-lore. Ma egli mancherà di realizzare il fine spiritua-le che le scritture dichiarano ottenibile compiendoquesto viaggio sotto la guida dei sådhu. Invitiamotutte le persone ad unirsi alla funzione devozionalecon l’attitudine necessaria ad assicurare il successodella ricerca spirituale, la sola cosa che conta. Saràirrilevante considerare questo luogo in accordo al-l’obiezione fatta da alcune persone che indugiano nelchiedere ai pellegrini di servire Ûrî Gaura-ku∫∂a e ÛrîRådhå-ku∫∂a a Ûrîdhåma Måyåpura basandosi su unpunto di vista archeologico-storico. Quegli obietto-ri probabilmente pensano che Ûrî Gaura-ku∫∂a e ÛrîRådhå-ku∫∂a sono semplicemente degli stagni rica-vati da recenti scavi e non possono perciò avere nul-la a che fare sia con Rådhikå che con Ûrî Gaurasun-dara, i Quali sono apparsi sulla Terra tempo fa.Coloro però che hanno fatto il pellegrinaggio diÛrîdhåma Måyåpura non hanno mai supposto che ilGaura-ku∫∂a o il Rådhå-ku∫∂a possano essere sta-gni d’acqua di questo o quel periodo, o che bagnarsinel Ûrî Rådhå-ku∫∂a equivalga a fare il bagno inqualche antico stagno del distretto britannico diMathurå. Ûrî Rådhå-ku∫∂a è sempre invisibile agliocchi materiali; e nessun mortale potrà mai bagnar-si in esso. Ma Ûrî Gaurasundara apparve nella for-ma della Sua potenza nella casa di Ûrî Candrasekha-ra Åcårya. La Ûrî Caitanya Matha è situata nel luo-go di residenza di Ûrî Candrasekhara Åcårya. Per co-lui che cerca un bagno nelle sue acque, Ûrî Rådhå-ku∫∂a è stato con certezza localizzato nella casa diÛrî Candrasekhara. Ûrî Gaura-ku∫∂a invece si trovaeternamente soltanto nella casa di Ûrî JagannåthMiΩra. A coloro che non hanno fede in Ûrî Gaura-sundara non è concesso comprendere le parole e leazioni dei Suoi devoti, nè potranno mai ottenere lavisione del regno trascendente del divino. La fede inÛrî Gaurasundara non può essere ottenuta se non at-traverso la grazia dei Suoi devoti autentici. Non è al-la cosiddetta fede cieca degli empirici di questo mon-do a cui chiediamo di sottoscrivere. Neppure si af-ferma che la vera fede è un qualche prodotto dellacosiddetta conoscenza empirica. Al contrario, la fe-de spirituale è quella disposizione perfettamente ra-zionale dell’anima pura che cerca pazientemente edincessantemente il servizio alla Verità Assoluta. Ilsincero ricercatore del servizio al divino è l’unico pri-vilegiato ad essere favorito della visione della veritàallo scopo di praticare tale servizio.

Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

forma di subordinazione meccanica verso un agenteesterno, per quanto ovviamente più forte, senza nes-suna protesta da parte dell’anima condizionata dallamateria. Finchè non saremo pronti ad adottare l'u-nica via razionale che si apre a noi, cioè l’ottenimen-to della conoscenza della Verità Assoluta nella for-ma di sottomissione volontaria per ricevere Lui ed iSuoi agenti, non potremo veramente rinunziare allanostra funzione razionale preferendo l’alternativa ir-razionale. Siamo certamente liberi di andare fuoristrada. Siamo anche liberi di sostenere che questocorso irrazionale è razionale. Ma tale sofisma non cirenderà abili ad evitare le conseguenze logiche diquesta procedura, che si manifesta nel perdere la vi-suale dell'interezza della verità.E’ vero, la descrizione di Ûrî Navadvîpa Dhåma chesi trova nei lavori letterari scritti dai devoti che par-lano della Verità Assoluta si mostra per forza di co-se ai non iniziati come apparentemente opposta al-l’evidenza dei propri sensi. Questo è il rancore per-manente degli storici empirici e degli archeologi al ri-guardo delle affermazioni dei devoti. Ma i devoti siprendono sempre molta cura di informare i loro let-tori che essi non stanno descrivendo nulla che sia li-mitato dallo spazio e dal tempo. Gli storici empiricie gli archeologi non possono pretendere di com-prendere, con il loro metro di misura, la natura delleentità spirituali. Non è neppure la loro funzione edil loro scopo. Le escursioni eccentriche degli storiciempirici e degli archeologi nei dominii dello spiritodovrebbero essere evitate, esercitando l’onesto co-mune buon senso che fortunatamente si trova anchein questo mondo mondano.Non si propone qui di escludere gli storici empirici egli archeologi dall’avvicinare il soggetto che riguar-da l’Assoluto. E’ dovere di tutte le persone, inclusigli atei, ricercare l’Assoluto e nient’altro che l’Asso-luto. Ma il metodo empirico, che gli storici e gli ar-cheologi impiegano nelle cosiddette indagini dei fe-nomeni di questo mondo, utilizzando la risorsa deiloro sensi limitati e difettosi, non può dare la capa-cità di comprendere tutti i soggetti trattati nelle scrit-ture rivelate. E’ certamente a discrezione degli sto-rici empirici e degli archeologi applicare il loro me-todo per indagare sul soggetto spirituale e dedurreuna conclusione puramente mondana contro il prin-cipio di razionalità. Ciò è stato fatto in realtà da più diun famoso scrittore. Ma tale tentativo costituisce sola-mente uno dei numerosi settori della mutevole cono-scenza umana, che nulla ha a che fare con lo spirito.Chi intraprende il pellegrinaggio di Ûrî Navadvîpa

Page 25: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Quinto Raggio √ Ûrî Ûrî Rådhå-Krishna

25Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

La seguente è la prima di una serie di tre lezioni ri-guardanti i tre aspetti di Ûrîmatî Rådhårå∫î. ÛrîlaNåråya∫a Mahåråja ha tratto spunto dalla Sanat-Kumåra Saµhitå:

Ωakti˙-samyoginî-kåmå våmå-Ωaktir-viyoginîhlådinî-kirtidå-putrî caivaµ rådhå-trayaµ vråjî

Ûrîla Nåråya∫a Mahåråja mostra la relazione esi-stente tra questi tre aspetti e i tre aspetti di Ûrî CaitanyaMahåprabhu nei Suoi lîlå a Navadvîpa, Purî e nel SudIndia.

Nella sua prima lezione principalmente discute diV®ßabhånu-nandinî, la radice di Rådhikå nella qualegli altri due aspetti o manifestazioni sono eternamen-te situati, e descrive brevemente gli altri due aspetti.Nelle seguenti seconda e terza lezione, che verrannopubblicate nelle prossime edizioni, egli si concentrasulle Sue restanti due manifestazioni. Riguardo Viyo-ginî Rådhikå, Rådhikå che sente separazione da Kri-shna dopo che Egli partì per Mathurå, Ûrîla Nåråya∫aMahåråja descrive nei dettagli Krishna che lasciaV®ndåvana, come ha spezzato il cuore di NandaMahåråja a Mathurå, lasciandolo per andare a Dvå-rakå dopo aver ucciso Kamsa, e di Uddhava che visi-ta V®ndåvana vedendo le condizioni di NandaMahåråja e delle gopî nel loro sentimento di strazian-te separazione.

Nella terza lezione Ûrîla Nåråya∫a Mahåråja siconcentra sulla descrizione di Samyoginî Rådhikå, lamanifestazione di Rådhikå che incontra Krishna aKurukßetra. Egli descrive dell’incontro atteso per lun-go tempo tra Krishna e Madre YaΩodå, del messaggiodi Krishna alle gopî sulla bhagavata-tattva e del fattoche esse mentalmente hanno riportato Krishna aV®ndåvana.

Nella rågånugå-marg non c'è arcana. L’arcana sicompie nella vaidhî-bhakti. Chiunque noti queste

cose, cose autentiche, chiunque stia servendo Rådhåe Krishna, facendo arcana e tutte queste cose nellavaidhî-marga, non andrà a Vaiku∫†ha. Dove andrà?Se sono liberati, se sono diventati siddha (perfettinella loro realizzazione) andranno a Goloka dove laperfezione è svakîya-bhåva (sentimento coniugale,sentirsi indipendenti). Una grande opulenza è pre-sente dove risiede Vaiku∫†hådipati, il SignoreNåråya∫a, e solamente a Goloka questa si manifestacome svakîya-bhåva. Lì serviranno così: “OhPrabhu!” Serviranno Rådhå-Krishna come Lakßmîe Nåråya∫a; ma non è a Vaiku∫†ha, bensì a Goloka.Cos’è Goloka? Il confine di Vraja-ma∫∂ala, Goku-la e Vraja o V®ndåvana. Sapete cos’è il confine? E’quella linea chiamata anche perimetro, che delimitauna zona. Quindi lì, chiunque adori Rådhå-Krishnacon rågånugå-marg, andrà a V®ndåvana, nel cuore diGoloka e servirà Rådhå-Krishna coniugali con un-natojjvala-rasa.E coloro che adorano Rådhå-Krishna ma non con ilsentimento di unnatojjvala-rasa, non sotto la guida diuna gopî, potranno essere a Mathurå. E cosa faran-no? Oh, serviranno, come fa Satyabhåmå a Mathuråo Dvårakå, serviranno come a Goloka. Ma in cheluogo di Goloka? Dove andranno? All’interno, aDvårakå e là serviranno Satyabhåmå e Krishna, per-chè in qualche modo Satyabhåmå viene da Rådhå. Ci sono molte cose da sapere. Il rågånugå-sadhakadovrebbe sapere tutte queste cose.Dovete sapere che a Goloka V®ndåvana, esistono treluoghi: V®ndåvana, Gokula e Vraja, sono la stessa co-sa. Ed inoltre ci sono Dvårakå, Kurukßetra ed altriluoghi.Ci sono anche tre distinti aspetti di Rådhikå. E' lastessa Rådhikå, ma ognuna ha un diverso sentimen-to. In base al Suo sentimento, Ûrîmatî Rådhikå si ma-nifesta come: V®ßabhånu-nandinî, Rådhikå-saµyo-ginî e Rådhikå-viyoginî. Chi è V®ßabhånu-nandinî?Lei è sempre accanto a Krishna, sempre, non vi è maiseparazione; il sentimento di separazione appare so-lo quando Lei è in måna (sentimento di gelosia) o

V®ßabhånu-NandinîÛrîla Bhaktivedånta Nåråya∫a Mahåråja

(da una lezione a Murwillumbah, Australia, il 31 Dicembre 1998)

Page 26: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Quinto Raggio √ Ûrî Ûrî Rådhå-Krishna

26 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

quando Krishna va a pascolare le mucche, oppurequando Lei sente prema-vaicittya (separazione purse in presenza di Krishna). Solamente in queste oc-casioni, e unicamente quando Rådhå e Krishna sonoassieme. V®ßabhånu-nandinî quindi non sente maiseparazione e questo appartiene ai nitya-lîlå, ai pas-satempi eterni. Dalla mattina fino alla mattina suc-cessiva, a partire dai niΩanta-lîlå (passatempi della fi-ne della notte) ed in seguito tutti gli altri, questi sonotutti nitya-lîlå (passatempi eterni). Non ci sono nai-mittika-lîlå (passatempi che possono variare a se-conda delle occasioni).Ci sono anche tre loka rispettivamente: il praka†a, lamanifestazione su questa terra del dhåma; l’apraka†a,apraka†a-lîlå-sthala, il luogo dove avvengono tutti ilîlå, i nitya-lîlå, gli eterni passatempi; ed il d®ßyama-na dhåma, vale a dire ciò che vediamo in questo mo-mento, senza passatempi dove non ci sono Rådhå eKrishna, cioè il presente. Cosa vediamo ora? Chi ve-diamo? Ci siamo noi, coperti da måyå, questo è ciòche vediamo, non ci sono passatempi. Possiamoascoltare i Loro passatempi e possiamo vedere che:“Oh, questa è la stessa collina Govardhana che è sta-ta sollevata da Krishna. Questa è la stessa Yamunå.”Questo viene chiamato d®ßyamana, il dhåma attua-

le.E cos’è il praka†a dhåma? Praka†a dhåma è quandoKrishna è presente con i Suoi associati: è Vraja dhå-ma discesa qui proveniente da Goloka V®ndåvana.Sono entrambe la stessa V®ndåvana, non c’è alcunadifferenza. La sola piccola differenza è che al tempodei prakata-lîlå, quando Krishna apparve, yogamåyåmise in connessione questa Terra con la terra tra-scendentale, il luogo dei passatempi eterni. Così, inquel momento la bellezza di quel luogo, V®ndåvanadhåma, fu molto gloriosa e tutti poterono vedereRådhå e Krishna. Tutti i nitya-siddha (compagnieterni di Krishna) come anche i devoti sådhana-siddha (i devoti che hanno raggiunto la compagnia diKrishna attraverso le pratiche devozionali), possonoandarci. Ma i sådhaka, i praticanti, come bhåvova-stha, non ci possono andare. Ci sono molte differen-ze, il luogo è lo stesso, è il dhåma trascendentale, maqui i nostri occhi sono coperti dalla måyå materiale,oppure yogamåyå ha coperto i nostri occhi e non pos-siamo vedere. Ma un devoto di alta classe, a voltepuò vedere qualche stralcio di questi prakata-lîlå, ipassatempi manifestati sulla Terra da Krishna.Negli aprakata-lîlå (passatempi nel dhåm trascen-dentale), non esiste il passatempo della nascita di

Ûrî Ûrî Rådhå-Vinoda-Biharîjî e MahaprabhuÛrî KeΩavajî Gau∂îya Matha, Mathura.

Page 27: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Quinto Raggio √ Ûrî Ûrî Rådhå-Krishna

27Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

Krishna. Non c’è Abhimanyu, il marito di Rådhikå,come anche l’andare e venire da V®ndåvana aMathurå e a Dvårakå. C’è solamente abhimana, fal-so ego. Abhimana indica che esiste solo la concezio-ne di Krishna che si reca là, a Mathurå, o di YaΩodåche partorisce un figlio. Similmente non c’è janma(nascita). Krishna è presente solamente come nava-kaiΩora (bambino), nata-vara murtî. E Rådhikå è là,a V®ndåvana. Questa è la cosa più importante diV®ndåvana. Nell’apraka†a V®ndåvana (nel mondospirituale), c’è solo la concezione di Krishna che va aMathurå e Dvårakå. E tutti pensano: “Oh, che brut-ta cosa, questa separazione, non possiamo tollerar-la.” Ma nei praka†a-lîlå (passatempi su questa Ter-ra), queste concezioni prendono forma in una murti.Il sentimento attraverso cui Ûrîmatî Rådhikå pensa:“Sono sposata con Abhimanyu”, è solo un senti-mento, una concezione creata da yogamåyå, ma qui,nei praka†a-lîlå, assume una forma e tutti possono ve-dere: “Oh, lui è il marito di Ûrîmatî Rådhikå.”In questi praka†a-lîlå possiamo vedere anche cheYaΩodå dà nascita a Krishna. Là negli apraka†a, nonc’è janma (nascita), ma tutti sanno che YaΩodå ha da-to alla luce un bimbo e che il Suo nome è Krishna co-nosciuto come YaΩodå-nandana. C’è anche la con-cezione di Dvårakå, ma senza l’andare a Dvårakå.Loro si ricordano: “Oh, Krishna era andato via! Oranon deve più andarSene! Sentiamo molta separa-zione.”Non esiste neppure Kaµsa, c’è solamente l’idea diKaµsa: “Oh, se Krishna andrà là, dovrà combatterecon Kaµsa, Canura e Mustika. I vrijavasi pensano:“Oh, se Krishna andrà a Mathurå, dovrà combatterecon Kamsa, Canura e Mu߆ika.” Non ci sono i veriCanura e Mu߆ika, si trova solamente l’ego, creato dayogamåyå. Ma nei praka†a, queste concezioni hannopreso una forma solida e sono diventate Canura,Mu߆ika, Kaµsa, Jaråsandha e tutti gli altri.Solamente una persona realizzata il cui bhajana ègiunto allo stadio di bhåva può comprendere questecose. Io sto dando solamente una traccia, per coloroche vogliono avanzare, che non hanno desideri ma-teriali e che sempre pensano in questo modo. Sto di-cendo tutte queste cose in modo che possano riceve-re dell'aiuto. Questo è ciò che si definisce associa-zione, associazione vera. Un uomo che si impegnasempre e soltanto nel fare soldi, per prati߆ha (nome,fama e tutti gli altri desideri materiali), che è sempreimpegnato nel mantenere la sua vita, oh, lui non po-trà capire queste cose. Ma io le dico. So che sonomolto rari i devoti di questa levatura, ma ciò nono-

stante io ne parlo, di modo che ascoltando in futuroanche voi abbiate la fortuna di andare in quel luogo.Così non c’è differenza tra praka†a e apraka†a tranneche ai nostri occhi, i quali sono coperti da yogamåyåo mahåmåyå; essi vedranno: “Oh, questo è apraka†a...” Non hanno la concezione degli apraka†a-lîlå, ve-dono solamente i praka†a-lîlå. Ma tutti i lîlå conte-nuti nei praka†a-lîlå sono presenti negli apraka†a-lîlå.Così anche il parakîya-lîlå è lì. Vi è la radice, ed inqualche maniera pervertita, viene riflesso qui in que-sto mondo.

Tre aspetti di Rådhikå

Stavo dicendo che Rådhikå è di tre tipi: V®ßabhånu-nandinî Ûrîmatî Rådhikå non sente mai separazionee possiamo pensare che nei nitya-lîlå, negli a߆a-prahara (le otto divisioni del giorno, ogni prahara èdi tre ore), Lei si incontra e serve Krishna nel niΩan-ta-lîlå, quando la notte sta per finire e nel prata˙-lîlå,nel passatempo della mattina. Più tardi poi, duranteil pürvahna-lîlå, Krishna conduce le mucche al pa-scolo e Ûrîmatî Rådhikå con tutte le gopî vanno alRådhå-ku∫∂a e al Kusuma-sarovara tentando direincontrarsi con Krishna. Loro portano via il vaµsi(flauto) a Krishna e Lui vaga qui e là cercando inquesto modo: “Dov’è il Mio vaµsi? Dov’è il Miovaµsi? Lo hai preso tu? Ce l’hai tu? E tu? Oppuretu? Ora guardo se lo hai preso tu!” A volte giocanoe Ûrîmatî Rådhikå, sconfiggendo Krishna al gioco,suscita la felicità di tutte le gopî che battono le mani.A volte quando Krishna torna dal pascolo, tutte legopî si ritrovano a Javat, per osservarLo mentre ri-torna a casa. Loro fanno aratika con gli occhi e conkatakßa, con lunghi sguardi. Poi c’è Ωayana-lîlå: Kri-shna va a mungere le mucche dopo aver cenato la se-ra ed anche dalle gopî per rivederle, è uno scenariomeraviglioso; Ûrîmatî Rådhikå sta cucinando qual-cosa a Javat e manda le preparazioni a Nandagaondove Krishna con tutti i Suoi amici, il padre e gli zii,sta prendendo del prasada e poi tutte le rimanenzevengono mandate a Ûrîmatî Rådhikå. Infine duran-te i passatempi della notte si incontrano di nuovo. Inquesto modo, non c’è mai separazione. Dov’è l’uni-ca separazione? Quando Krishna va a pascolare oquando Ûrîmatî Rådhikå diventa un po’ gelosa (må-na). Così Lei è V®ßabhånu-nandinî. QuandoRådhikå è sempre con Krishna, Lei è V®ßabhånu-nandinî. Ma c’è un’altra Ûrîmatî Rådhikå. Lei èViyoginî, è una manifestazione della medesimaRådhikå. Dopo gli avvenimenti di Mathurå, Krish-

Page 28: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Quinto Raggio √ Ûrî Ûrî Rådhå-Krishna

28 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

na parte per Dvårakå e questa Viyoginî prova sepa-razione e si lamenta: “Dov’è Krishna?”Lei piange sempre in un sentimento di separazione,a volte si trova a Uddhava-kyårî e a volte in altri luo-ghi. Ma questo avviene solo nei praka†a-lîlå (passa-tempi manifestati sulla Terra), non negli apraka†a-lîlå(passatempi nel mondo spirituale). Negli apraka†a-lîlå c’è solamente l’abhimana (l’idea) di Krishna chese n’è andato, non si manifesta esternamente. Que-sto avviene perchè a Goloka, negli apraka†a-lîlå, Kri-shna non lascia mai V®ndåvana, neppure per cen-tootto anni. Mai. Là loro vedono la Sua partenza co-me in un sogno e pensano: “Oh, Krishna Se n’è an-dato.”Il terzo aspetto di Rådhikå è Saµyoginî Rådhikå.Lei è la manifestazione di Rådhikå che lascia V®ndå-vana e va a Kurukßetra ad incontrare Krishna per ri-portarLo indietro. Dovete capire che V®ßabhånu-nandinî e Viyoginî-Rådhikå non lasciano mai V®ndå-vana. Mai, mai, mai.Proprio come Vrajendra-nandana Krishna e Rohinî-nandana Råma (Balaråma) giocano sempre aV®ndåvana, non la lasciano nemmeno per un attimo,allo stesso modo anche V®ßabhånu-nandinî e Viyo-ginî-Rådhikå non lasciano mai V®ndåvana. TuttaviaSaµyoginî- Rådhikå sente molta separazione, viyo-ga, e va a Kurukßetra per riportare Krishna a V®ndå-vana. Questa è Saµyoginî- Rådhikå.

Tre aspetti di Mahåprabhu

Voglio giungere al punto dei passatempi di Ûrî Cai-tanya Mahåprabhu. Ho spiegato di Rådhårå∫î, e hoportato degli esempi così che possiate comprenderecom’è la natura di Caitanya Mahåprabhu. CaitanyaMahåprabhu è Krishna che ha preso la bellezza ed ilsentimento di Rådhikå. In altre parole, prendendo laSua bellezza ed il Suo sentimento, Krishna ha presola forma di Ûrî Caitanya Mahåprabhu o Ûacînanda-na Gaurahari. Per questa ragione ci sono anche treaspetti diversi di Ûrî Caitanya Mahåprabhu. Ûrî Cai-tanya Mahåprabhu è sempre a Navadvîpa, sempre,non la lascia mai. Ecco perchè Navadvîpa è chiama-ta V®ndåvana. Anche a Navadvîpa ci sono nove iso-le, ed in queste nove isole ci sono le dodici vana, fo-reste, come Vrndavana, Madhuvana, Talavana, Ku-mudvana, Bahulavana, Kamyavana, Khadiravana,Bhadravana, Bhandiravana, Bilvavana, Mahavana eLahavana. Inoltre, a Navadvipa, vi sono anche le do-dici upavana e le dodici Ωakhå-vana. Tuttavia a Na-vadvîpa queste vana non sono situate nello stesso or-

dine di V®ndåvana. Alcune sono qui, altre sono là.V®ndåvana, Kamudvana, Madhuvana, Talavana ecosì via, sono differentemente situate.Navadvîpa, Måyåpura dove Lui è nato è una combi-nazione di Gokula e Mathurå. E la collina Go-vardhana è a Koladvîpa, nel luogo dove c'è la nostraDevånanda Gau∂îya Matha. Là vi è il rasa-sthalî,perchè nel grembo di Govardhana la råsa-lîlå è di al-ta classe. A Campaha††i, che fa parte di R†udvîpa, èsituato il Rådhå-ku∫∂a. Bhandiravana, Bhandirava-ta è presente in Modadrumadvîpa, sull’altra spondadel Gange. In questo modo lì vi sono tutte le vana.Nessuna di queste vana si trova a Purî, e perciò Na-vadvîpa è abhinnata (non differente) da V®ndåvana.Tutti i nitya-lîlå di Mahåprabhu, i passatempi degliotto prahara (ventiquattro ore) si svolgono a Na-vadvîpa e Lui non la lascia mai.Inoltre Navadvîpa non è differente da V®ndåvanaperchè durante i passatempi della mattina presto ÛrîCaitanya Mahåprabhu ricorda i passatempi niΩantadi Rådhå-Krishna e piange, poi durante pratah-lîlå,un po’ più tardi la mattina (tra le 6 e le 8,30), Cai-tanya Mahåprabhu medita sui passatempi di Krishnae Rådhå dell'ora corrispondente. Cosa fanno Rådhåe Krishna in quel momento? Rådhå si trova a Javate Krishna è a Nandagram ed entrambi stanno facen-do il bagno poi si vestono e così via. E Mahåprabhumedita sempre su quei passatempi e piange. Poi, nelpurvahna-lîlå, Egli medita sui passatempi di quelleore, cioè Krishna che si avvia verso i pascoli; la Suaintera vita trascorre così, ricordando i passatempi diRådhå e Krishna. A Goloka V®ndåvana-Svetadvîpa,tutti questi lîlå sono nitya (eterni). Qui, nella Na-vadvîpa manifestata in questo mondo, avvengono iprakata di Caitanya Mahåprabhu e là ci sono i Suoiapraka†a-lîlå. Là Lui non deve andare a Purî o aDakßina Bharata (Sud-India). Egli semplicementegioca in questi a߆a-kaliya lîlå. Negli apraka†a-lîlå diSvetadvîpa non c’è il sannyåsa-lîlå. Vi è solo un’ideadi esso; e qui a Navadvîpa questa idea prende forma.Da una parte c’è Caitanya Mahåprabhu che accettasannyåsa, ma dall’altra parte Lui non può lasciareNavadvîpa, proprio come Krishna non può mai la-sciare V®ndåvana. Allora chi va a Purî? E’ sola-mente una manifestazione di Caitanya Mahåprabhuche vi si reca e accetta sannyåsa. Il sannyåsa non faparte dei Suoi nitya-lîlå. Avete capito? Avviene co-me nei naimittika-lîlå (passatempi occasionali), a vol-te si manifesta e a volte no. In che modo? Per esem-pio, la nascita di Krishna negli apraka†a-lîlå (passa-tempi eterni) è un naimittika-lîlå, ed anche i matri-

Page 29: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Perciò questo luogo è il più elevato tra i dhåma di ÛrîCaitanya Mahåprabhu, e i Purî lîlå, dove Lui gusta isentimenti di Rådhikå a Gambhîrå, sono secondari.Riguardo poi l’aspetto saµyoginî, è riferito a quandoLui va nel Sud-India. Perchè Caitanya Mahåprabhusi reca nel Sud-India? Egli non andrebbe mai là enon lascerebbe mai Navadvîpa; ma quando vi si recadurante i praka†a-lîlå, è nel Suo aspetto saµyoginî.Dobbiamo tentare di comprendere tutte questesiddhånta, verità, e poi cantare e ricordarle. Non do-vete “esercitare i vostri poteri mentali” per com-prenderle, altrimenti verrà måyå. Provate quindi acantare di più. Qualsiasi cosa abbia detto non pro-viene da una mia visione; io sto spiegando i punti divista della guru-paramparå, e queste sono delle ve-rità molto rare, delle verità rivelate. Anche cercan-do non potrete trovare queste verità molto elevate,ma io vi ho dato l’essenza ed alcune indicazioni. Trapoco le dimenticherete, ma coloro che sono moltofortunati, non le dimenticheranno. Inoltre, anche seciò che vi sto spiegando è puro, voi non potete pren-derlo nella sua forma pura o nel suo puro senso. Levostre concezioni materiali copriranno la vostra com-prensione. Proverete a comprendere attraverso lavostra intelligenza, ma per favore non esercitate levostre speculazioni mentali. Provate ad avere pienafede e pregate affinchè queste verità misericordiosa-mente si manifestino nel vostro cuore.Queste verità sono vere in ogni aspetto. Non so se

in dieci, venti, cento, o in lakh di vite voi potrete rea-lizzare tutto questo, ma ciò nonostante vi ho dato unatraccia.

Quinto Raggio √ Ûrî Ûrî Rådhå-Krishna

29Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

moni a Dvårakå sono naimittika-lîlå. A V®ndåvana,vi è solamente l’idea che Krishna è nato e Si è sposa-to. A Svetadvîpa o la nitya Goloka, situata in fiancoa V®ndåvana, non esiste il sannyåsa-lîlå, vi è solo ilsentimento. Quel sentimento come abhimana (idea),qui prende una forma e così Caitanya Mahåprabhuprende sannyåsa e lascia Navadvîpa per andare aPurî.Che cos’è Purî? E’ Dvårakå. Perchè? Subhådra nonpuò andare a V®ndåvana. Anche i figli di Vasudeva,Baladeva e Våsudeva Krishna, non possono andare aV®ndåvana. Allo stesso modo, Mahåprabhu gioca ilruolo del sannyåsî, ma dove? A Dvårakå. PerchèCaitanya Mahåprabhu va a Purî? Questo avvienenei praka†a-lîlå (passatempi manifestati sulla Terra)dove il sentimento ha assunto una forma. Poi, da là,Lui Si reca a Ûrî Raõgam nel Sud-India dove si in-contra con Veõkata Bha††a, Gopala Bha††a e gli al-tri, e mette in atto molti passatempi. Successiva-mente va a Godåvarî-tata, sulla sponda del fiumeGodåvarî e là incontra Råya Råmånanda.In tutti i passatempi svoltisi a Purî, Caitanya Mahå-prabhu provava sempre un sentimento di separazio-ne. Provava e gustava sempre i sentimenti diRådhikå. Dovete capire che questo è come ciò cheho spiegato riguardo Krishna a V®ndåvana. Il Mahå-prabhu di Dvårakå-Purî è una manifestazione delMahåprabhu di Navadvîpa. A Navadvîpa Egli èsempre nei kiΩora-lîlå, non ha accettato sannyåsa. ANavadvîpa nasce, gioca con gli altri ragazzi e fa sem-pre saõkîrtana; non esiste per nulla opulenza. A Purî,viceversa, c’è molta opulenza. L’opulenza del tipoche nessuno può mai avvicinarsi a Mahåprabhu; sipuò andare da Råya Råmånanda e da Svarüpa Då-modara e solo se essi danno il permesso, Lo si puòavvicinare. E cosa fa Mahåprabhu là? C’è moltaopulenza. Nessuno può agire come Lui. I Navadvî-pa-lîlå sono i nara-vata-lîlå (passatempi con la formaumana), a Purî invece sono gli aiΩvarya-lîlå (passa-tempi in cui Egli mostra le Sue opulenze). Nel Sud-India Caitanya Mahåprabhu incontra Råya Råmå-nanda il quale ascolta da Lui. A Navadvîpa c’è qual-cosa per cui stare ad ascoltare? Tutti i passatempi diNavadvîpa sono nara-vata-lîlå, propri della formaumana. A Purî a volte Egli assume la forma di tarta-ruga, a volte i Suoi arti si disarticolano e rimangonoinsieme solo per via della pelle. In quei momenti Eglidiventa lungo. Questa è opulenza. Un uomo non po-trebbe farlo.Un’altra ragione per cui i Navadvîpa lîlå sono comei V®ndåvana lîlå è proprio perchè sono nara-vata lîlå.

Page 30: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Sesto Raggio √ Ûrî Ûrî Gaura-Nitai

30 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

Ûrî Ûacî-Tanayå߆akamOtto preghiere a Ûrî Ûacînandana Gaurahari

Ûrîla Sårvabhauma Bha††åcårya

1ujjvala vara∫a gaura-vara-dehaµ effulgente; carnagione; corpo divino dal colore doratovilasita niravadhi bhåva-videham compie giochi; adorno; otto mahabhava di Rådhika;tri-bhuvana påvana krpåyå˙ leΩaµ i tre mondi; purifica; di misericordia; con uno iota;taµ pra∫amåmi ca Ωrî Ωacî-tanayam a Lui; offro omaggi; anche; Gaurahari il figlio di Ûacî;

A Lui, la cui carnagione del corpo è come l’oro splendente,che adorno di passatempi mette in atto gli otto mahåbhåva di Rådhikå,

che con un semplice iota di misericordia purifica i tre mondi,io offro omaggi a Gaurahari, conosciuto anche come Ûrî Ûacînandana.

2

gad-gad antara bhåva-vikåraµ voce vacillante; interne; trasformazioni di bhåva;durjana tarjana nåda-viΩålam persone dalla mentalità peccaminosa; minaccia;bhava-bhaya bhañjana ruggito; che ha paura dell’esistenza materiale;kåra∫a-karu∫aµ disperde; misericordia come causa;taµ pra∫amåni ca Ωrî Ωacî-tanayam a Lui; offro omaggi; anche; Gaurahari il figlio di Ûacî

A Lui, che percepisce gli otto bhåva, come la voce vacillante,il cui ruggito minaccia le persone dalla mentalità demoniaca,

la cui misericordia è la causa che disperde la paura dell’esistenza materiale,io offro omaggi a Gaurahari, conosciuto anche come Ûrî Ûacînandana.

3

aru∫åmbara-dhara cåru-kapolaµ veste stropicciata simile al sole appena sorto; adorna;indu vinindita nakha-caya-ruciram dalle guance leggiadre; luna piena; offuscano; unghiejalpita nija guna nåma-vinodaµ radiose e lucenti; canto; le Sue virtù; santi nomi; d’im-taµ pra∫amåni ca Ωrî Ωacî-tanayam mensa estasi; a Lui; offro omaggi; anche; Gaurahari il figlio

di Sacî

A Lui, la cui veste stropicciata è simile al sole appena sorto adorno di guance leggiadre,le cui radiose e lucenti unghie offuscano la luna piena,

che è immerso nell’estasi del canto delle Sue virtù e dei Suoi nomi,io offro omaggi a Gaurahari, conosciuto anche come Ûrî Ûacînandana.

4cañcala cåru-cara∫a gati ruciraµ irrequieti; incantevoli piedi di loto; passo; elegante;mañjîra rañjita pada-yuga madhuram piccole tintinnanti cavigliere; abbelliscono; piedi dicandra vinindita Ωîtala-vadanaµ loto; dolci; luna; diffamano; rinfrescante; faccia di;taµ pra∫amåni ca Ωrî Ωacî-tanayam a Lui; offro omaggi; anche; Gaurahari il figlio di Ûacî

A Lui, i cui irrequieti e incantevoli piedi ed il cui passo elegantesono adorni del dolce suono delle cavigliere tintinnanti,il cui divino viso offusca i raggi rinfrescanti della luna,

io offro omaggi a Gaurahari, conosciuto anche come Ûrî Ûacînandana.

Page 31: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Sesto Raggio √ Ûrî Ûrî Gaura-Nitai

31Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

5

dh®ta ka†i ∂ora kama∫∂alu-da∫∂aµ possiede; fianchi; una misera stoffa; contenitore perdivya kalevara mundita mundam l’acqua;bastone del sannyasi; divino; trascendentale;durjana kalmaßa kha∫∂ana da∫∂aµ corpo; testa rasata; malvagi; peccati; vince; bastone;taµ pra∫amåmi ca Ωrî Ωacî-tanayam a Lui; offro omaggi; anche; Gaurahari il figlio di Ûacî

A Lui, che possiede una misera stoffa, il contenitore per l’acqua ed il bastone del sannyasa,il cui corpo divino e la cui testa rasata sono meravigliosi;e che sconfigge i peccati dei malvagi con quel bastone,

io offro omaggi a Gaurahari, conosciuto anche come Ûrî Sacinandana.

6

bhüßa∫a-bhü-raja alakå valitaµ ornamento di terra; ciocca di capelli; potenziato da;kampita bimbådhara vara ruciram tremito; labbra rosse come il frutto bimba; maturo;malayaja viracita ujjvala-tilakam accattivante; pasta di sandalo; fatto di; tilaka lucentetaµ pra∫amåmi ca Ωrî Ωacî-tanayam a Lui, offro omaggi; anche; Gaurahari il figlio di Ûacî

A Lui, la cui ciocca di capelli impolverata fa da ornamento alla Sua estatica danza,le cui accattivanti e tremolanti labbra sono come i maturi e rossi frutti bimba,

la cui fronte e forma divina splendono del tilaka di pasta di sandalo,io offro omaggi a Gaurahari, conosciuto anche come Ûrî Ûacînandana.

7

nindita aru∫a kamala-dala-naynaµ diffama; il sole fresco del mattino; petali del fiore di åjånulambit Ωrî bhuja-yugalam loto; estese fino alle ginocchia; sante; braccia lunghekalevara kaiΩora nartana-veΩaµ forma; adolescente; vestito come un danzatore;taµ pra∫amåmi ca Ωrî Ωacî-tanayam a Lui; offro omaggi; anche; Gaurahari il figlio di Ûacî

A Lui, i cui occhi di loto eclissano il colore dell’alba mattutina;le cui braccia affusolate si estendono fino ai Suoi divini ginocchi;la cui forma divina è abbigliata come un danzatore adolescente,

io offro omaggi a Gaurahari, conosciuto anche come Ûrî Ûacînandana.

8

vigalita nayana-kamala jaladhåraµ costantemente trasudano; occhi di loto; torrenti dibhüßa∫a nava råsa bhåva-vikåram lacrime; ornamenti; semprefreschi; nettari; sentimentigati ati manthara n®tya-vilåsaµ di amore estatico; passo; cauto ed elegante; divinitaµ pra∫amåmi ca Ωrî Ωacî-tanayam passatempi della danza; a Lui; offro omaggi; anche;

Gaurahari, il figlio di Ûrî Ûacî

A Lui, i cui occhi di loto costantemente trasudano torrenti di lacrime,la cui forma è ornata da sempre freschi nettari di bhåva,

il cui passo elegante accompagna i Suoi divini passatempi della danza,io offro omaggi a Gaurahari, conosciuto anche come Ûrî Ûacînandana.

Page 32: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Secondo Raggio √ Guru Tattva

32 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

In tempi ricenti sono state inventate sempre nuoveargomentazioni al riguardo della Ωrî guru-paramparådella Gau∂îya Vaiß∫ava sampradåya. Alcune perso-ne sono dell’opinione che Ûrî Baladeva Vidyabhusa-na fu iniziato nella Madhva sampradåya e non fosseun Gau∂îya Vaiß∫ava. Essi affermano che, invece diricevere la compagnia dei Gau∂îya Vaiß∫ava, l’in-fluenza della Madhva sampradåya su di lui fu cosìgrande, tanto che nella sua letteratura egli ostinata-mente incluse Ûrî Caitanya Mahåprabhu e la SuaGau∂îya Vaiß∫ava sampradåya nella Madhva sam-pradaya, e questo, secondo loro, senza alcuna giusti-ficazione ragionevole. Così essi dichiarano che eglinon può essere considerato un åcårya della Gau∂îyaVaiß∫ava sampradåya. Un altro gruppo di personeignoranti sostengono che jagat-guru Ûrî Bhakti-siddhånta Sarasvatî Prabhupådajî abbia creato unnuovo concetto di sampradåya conosciuto come bhå-gavata-paramparå. In questa bhågavata-paramparåegli ha spiegato che Ûrîla Bhaktivinoda Thåkura è undiscepolo di Vaiß∫ava Sarvabhauma Ûrîla Jagannåthdåsa Babaji Mahåråja e che Ûrî Gaurakisora dåsa Ba-baji Mahåråja è un discepolo di Ûrîla BhaktivinodaThåkura. Alcuni sahajiya Vaiß∫ava hanno espressoanche il dubbio che Ûrîla Bhaktisiddhånta Sarasvatîaccettò l’ordine di rinuncia (sannyåsa) da sè e di con-seguenza la sua guru-paramparå non può essere con-siderata autentica. Il mio adorabile Ûrîla Gurudevaha frantumato tutte queste accuse con l’uso di una lo-gica potente e con la solida evidenza delle scritture.Le sue analisi su questo argomento vengono presen-tate in questo articolo.

I discepoli e i discepoli dei discepoli di Ûrîla Bhakti-siddhånta Sarasvatî Prabhupåda stanno attualmentepredicando suddha-k®ß∫a-bhakti e Ωrî harinåma intutto il mondo come predicato e praticato da Ûrî Cai-tanya Mahåprabhu. Essi hanno predicato ampia-mente in tutto il mondo. Di conseguenza ogni gran-de città, villaggio, le strade e le vie risuonano della vi-brazione del santo nome e giovani uomini e donne si

impegnano nel coltivare la suddha-bhakti con gran-de entusiasmo. Essi incontrano i Vaiß∫ava dall’In-dia, fanno l’harinåma-sankîrtana insieme e predica-no la suddha-bhakti. Essendo ‘aGîtåti’ da questo,pochi ignoranti, cossiddetti Vaiß∫ava della comunitàsahajiya stanno tentando di deviare l’uomo comunepresentando delle accuse fraudolenti contro la lineaSarasvata Gau∂îya Vaiß∫ava. Ûrîla Gurudeva ha sta-bilito la perfetta e razionale conclusione su questo ar-gomento nel suo articolo intitolto “Gau∂îya Ve-dantÅcårya Ûrî Baladeva”. Abbiamo estratto alcu-ni punti da quell’articolo.

La Guru-paramparå del Commentatore Ûrî Baladeva Vidyabhusana

Vi presentiamo qui la verità storica che si ottiene do-po aver esaminato la guru-paramparå del commen-tatore Ûrî Baladeva Vidyabhusana. Prima di tuttoegli acquisì una specifica esperienza nei bhakti-Ωåstrasotto la guida di virakta-siromani (il gioiello della co-rona dei sådhu rinunciati) Pitambara dåsa. Dopo diciò Ûrî Baladeva Vidyabhusana accettò la pañcarå-triki-dîkßå da un Vaiß∫ava di nome Ûrî Rådhå Da-modara dåsa che era apparso nella dinastia semina-le bråhmana a Kanyakubja. Rådhå Damodara dåsaera il nipote di Rasikånanda Murari, il quale accettòdîkßå da un altro Kanyakubjiya bråhmana, Ûrî Naya-nanåndadeva Gosvåmî. Rasikånanda Prabhu è laquarta persona nella pañcaråtrika-guru-paramparådel commentatore Baladeva Vidyabhusana. Ûrî Ra-sikånanda Prabhu era un discepolo di Ûrî Ûyåmå-nanda Prabhu. Il suddetto Nayanånandadeva Go-svåmî era il figlio di Rasikånanda. Il guru di ÛrîÛyåmånanda era Ûrî H®daya Caitanya, il cui guru eraGauridåsa Pa∫∂ita. Ûrîman Nityånandå Prabhu con-cesse la sua misericordia a Gauridåsa Pa∫∂ita. An-che se Ûyåmånanda Prabhu era un discepolo diåcårya H®daya Caitanya, successivamente egli ac-cettò di diventare discepolo di Ûrî Jîva Gosvåmî. ÛrîJîva Gosvåmî era un discepolo di Ûrî Rüpa Gosvåmî

Il Fascino e la Superiorità della Bhagavata-Paramparå

Ûrî Ûrîmad Bhaktiprajñåna KeΩava Gosvåmî Mahåråja

(Estratto dalla biografia di nitya-lîlå pravista oµ visnupåda astottara sata Ûrî Ûrîmad Bhakti PrajñånaKeΩava Gosvåmî Mahåråja di Ûrîla Bhaktivedånta Nåråya∫a Mahåråja)

Page 33: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Secondo Raggio √ Guru Tattva

33Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

che era un discepolo di Ûrî Sanåtana Gosvåmî. SrîSanåtana Gosvåmî era un seguace e un compagno diÛrîman Mahåprabhu.

La Ûißya-paramparå del Commentatore

E’ stata data una descrizione della pañcaråtrika-pa-ramparå ad iniziare da Ûrîman Mahåprabhu fino aÛrî Baladeva Vidyabusana. Ora facciamo una de-scrizione della sua Ωißya-paramparå: Ûrî Uddhara då-sa, che in alcuni luoghi è indicato come Uddhava då-sa, era un discepolo del commentatore. Alcuni so-stengono che questi erano due persone diverse. Co-munque sia, Uddhava dåsa aveva un discepolo che sichiamava Ûrî Madhusudana dåsa. Jagannåtha dåsaBabaji era un discepolo di questo stesso Ûrî Madhu-sudana dåsa. All’inizio diventò famoso col nome diSiddha Jagannåtha dåsa poichè era un SarvabhaumaVaiß∫ava o un capo preminente tra le comunitàVaiß∫ava di Mathura-ma∫∂ala, Kßetra-ma∫∂ala eGauda-ma∫∂ala. Ûrîla Bhaktivinoda Thåkura ac-cettò questo stesso Jagannåtha dåsa Babaji Mahåråjacome suo bhajana-Ωikßå-guru attraverso il sistemadella bhågavata-paramparå. Sotto la guida diVaiß∫ava Sarvabhauma Ûrîla Jagannåtha dåsa BabajiMahåråja, Ûrîla Bhaktivinoda Thåkura riscoprì il luo-go di nascita di Ûrîman Mahåprabhu a ÛrîdhåmMayapura. Ûrîla Bhaktivinoda Thåkura era il Ωikßå-guru o bhajana-guru di Ûrîla Gaurakisora dåsa Ba-baji Mahåråja. Ûrîla Gaurakisora dåsa BabajiMahåråja dando il dîkßå-mantra e tutto il resto, ac-cettò il mio guru-padma om visnupada astottara-sataÛrî Ûrîmad Bhaktisiddhånta Sarasvatî Prabhupådacome suo discepolo. Chiunque sia incompetente adaccettare questa paramparå deve essere annoveratocome appartenente ad una delle tredici categorie diapasampradåye citate negli scritti di Ûrî TotaramaBabaji Mahåråja. In alternativa può essere ricono-sciuto come il fondatore della quattordicesima apa-sampradåya.

Dalla sopramenzionata guru-paramparå acquisiamola comprensione che Ûrî Baladeva Vidyabhusana èun seguace di Ûrîman Mahåprabhu all’interno dellalinea familiare spirituale (parivara) di Ûrî Ûyåmå-nanda Prabhu. Il fatto che Ûrî Ûyåmånanda abbia ac-cettato la guida di Ûrî Jîva Gosvåmî il quale è esclu-sivamente un rüpånuga (seguace di Ûrî Rüpa Go-svåmî), ci porta a capire come Ûrî BaladevaVidyabhusana sia anch’esso un rüpånuga Vaiß∫ava.Chiunque non accetti il fatto che Ûrî Baladeva

Vidyabhusana sia un rüpånuga Vaiß∫ava, avendo af-fermato che è nella linea di Ûrî Ûyåmånanda, e pen-sa che egli non sia qualificato per il supremo senti-mento di servizio di unnata-ujjvala-rasa, è certamen-te un deludente offensore. Anche nel caso che ÛrîBaladeva Vidyabhusana fosse stato iniziato nel pañ-caråtrika-dîkßå da Ûrî Rådhå Damodara dåsa, egli ac-cettò comunque Ωikßå dallo Ûrîmad-Bhågavatam edalla letteratura dei Gosvåmî.

La Pañcaråtrika-paramparå è inclusa nellaBhågavata-paramparå

La bhågavata-paramparå è superiore alla pañcarå-trika-paramparå. e questo dovuto al suo grado dicompetenza nel bhajana (bhajana-ni߆ha). Il fascinoe la superiorità della bhågavata-paramparå si espri-me anche nel fatto che la pañcaråtrika-paramparå èinclusa in essa, inoltre nella bhågavata-paramparånon ci sono ostacoli al riguardo del fattore tempo.Dal punto di vista della suddha-bhakti, sia la dottri-na del pañcaråtrika che quella bhågavata, espongo-no opinioni simili con lo stesso obiettivo. Nella ÛrîCaitanya-caritåm®ta è affermato: pañcaråtre bhåga-vate ei laksana kaya (C.C. Madhya 19.169): laprak®ta-sahajiya sampradåya, mentre si proclama es-sa stessa seguace di Ûrî Rüpa Gosvåmî, accumula of-fese ai piedi di loto di Ûrî Jîva Gosvåmî. Similmenteoggigiorno i jati-gosvåmî e coloro che accettano ciòche resta delle loro teorie, come molti membri dellesahajiya, kartabhaja, kisoribhaja e bhajanakhajasampradåye, mentre si proclamano orgogliosamenteseguaci di Cakravarti Thåkura, utilizzano varie spie-gazioni irrispettose contro il commentatore Ûrî Ba-ladeva Vidyabhusana. In questo modo fanno cre-scere in modo eccessivo il loro odio e procedono di-ritti verso l’inferno.Presentiamo qui accluso un diagramma della pañ-caråtrika-guru-paramparå e della bhågavata-param-parå con il quale i lettori saranno in grado di apprez-zare nel modo giusto la peculiarità della bhågavata-paramparå e anche di comprendere come la pañ-caråtrika-paramparå sia inclusa nella bhågavata-pa-ramparå.Attraverso questo diagramma faremo una descrizio-ne della pañcaråtrika-guru-paramparå e della bhå-gavata-paramparå con riferimento a Ûrî ÛyåmånandaPrabhu, Ûrî Narottama dåsa Thåkura, Ûrî Ra-ghunåtha dåsa Gosvåmî, Ûrî Baladeva Vidyabhusa-na, Ûrîla Bhaktivinoda Thåkura, Ûrîla Bhakti-siddhånta Sarasvatî Thåkura e così via.

Page 34: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Secondo Raggio √ Guru Tattva

34 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

Page 35: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Secondo Raggio √ Guru Tattva

35Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

Ûrî Ûyåmånanda Prabhu - Nella pañcaråtrika-guru-paramparå il discepolo di Ûrî Nityånanda Prabhu èÛrî Gauridås Pa∫∂ita e il suo discepolo, H®daya Cai-tanya, è il dîkßå-guru di Ûrî Ûyåmånanda Prabhu.Nella bhågavata-paramparå il discepolo di Ûrî Cai-tanya Mahåprabhu è Sanåtana Gosvåmî, il discepo-lo di Sanåtana Gosvåmî è Ûrî Rüpa Gosvåmî e il di-scepolo di Rüpa è Ûrî Jîva Gosvåmî. Ûrî ÛyåmånandaPrabhu è il discepolo Ωikßå di questo stesso Ûrî JîvaGosvåmî. Non è esagerato menzionare qui che dalpunto di vista di tattva, rasa, bhajan e con tutto il ri-spetto, Ûrî Jîva Gosvåmî era superiore a Ûrî H®dayaCaitanya. Perciò Ûrî H®daya Caitanya stesso mandòpersonalmente Ûrî Ûyåmånanda Prabhu da Ûrî JîvaGosvåmî per istruzioni avanzate sulla pratica delbhajan e Ûrî Ûyåmånanda Prabhu accettò l’anugatya(guida) di Ûrî Jîva Gosvåmî. Così la questione im-portante che merita la nostra considerazione è que-sta: cos’è superiore, la pañcaråtrica-guru-paramparåo la bhågavata-paramparå?

Ûrî Narottama Thåkura - Similmente, in accordo al-la pañcaråtrika-guru-paramparå, il guru di Ûrî Na-rottama Thåkura è Ûrî Lokanåtha dåsa Gosvåmî. Manon è registrato da nessuna parte chi è il pañcara-trika-guru di Ûrî Lokanåtha dåsa Gosvåmî. Nei testicome il Ûrî Gau∂îya Vaiß∫ava Abhidhana, viene af-fermato che il suo guru era Ûrî Krishna CaitanyaMahåprabhu. Tuttavia, è ben noto il fatto che ÛrîmanMahåprabhu non ebbe nessun discepolo in accordoal pañcaråtrika-pranali (metodo). Perciò se Ûrî Cai-tanya Mahåprabhu è il guru di Ûrî Lokanåtha Go-svåmî, può essere soltanto sulla base della bhågava-ta-paramparå. D’altro canto sebbene Ûrî Narottama

Thåkura sia un discepolo pañcaråtrika di ÛrîLokanåtha Gosvåmî, egli è anche discepolo di Ûrî Jî-va Gosvåmî nella bhågavata-paramparå. Sotto l’a-nugatya (guida) di Ûrî Jîva Gosvåmî, Ûrî NarottamaThåkura s’immerse nel bhajana-Ωikßå.

Ûrî Raghunåtha dåsa Gosvåmî - Nella pañcaråtrika-paramparå Ûrî Raghunåtha dåsa Gosvåmî è un di-scepolo di Ûrî Yadunandanåcårya che è situato nelpañcaråtrika-sakha (ramo) di Ûrî Advaita Åcårya.D’altra parte se consideriamo profondamente la sto-ria della vita di Ûrî Raghunåtha dåsa Gosvåmî con-stateremo che l’influenza indelebile del bhajana-Ωikßå di Ûrî Svarupa Damodara e Ûrî Rüpa Gosvåmîè molto chiara. Ûrî Svarupa Damodara e Ûrî RüpaGosvåmî sono i suoi guru nella bhågavata-param-parå. Anche attraverso questo esempio se parago-niamo la pañcaråtrika-paramparå e la bhågavata-pa-ramparå, troveremo che la superiorità della bhåga-vata-paramparå splende radiosa come il sole.

Ûrî Baladeva Vidyabhusana - In accordo alla pañ-caråtrika-guru-paramparå Ûrî Baladeva Vidyabhu-sana è un discepolo pañcaråtrika di Ûrî Rådhå Da-modara nella paramparå di Ûrî Ûyåmånanda Prabhu.Viceversa, dal punto di vista della bhågavata-param-parå egli è un discepolo di Ûrî Visvanatha Cakravar-ti Thåkura. Ûrî Rådhå Damodara stesso mandò per-sonalmente Ûrî Baladeva Vidyabhusana da Ûrî Vi-svanatha Cakravarti Thåkura per studiare lo Ûrîmad-Bhågavatam e tutta la varia letteratura dei Gosvåmîed anche a ricevere delle istruzioni avanzate nelbhajan. La guida di Ûrî Visvanatha Cakravarti Thåkura nel-

Page 36: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Secondo Raggio √ Guru Tattva

36 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

la vita di Ûrî Baladeva Vidyabhusana è ampiamenteconosciuta: solo sotto la guida di Ûrî Visvanatha Cak-ravarti Thåkura egli sconfisse Ûrî Vaiß∫ava alla corteregale di Galta e mantenne intatto il servizio e l’ado-razione di Ûrî Ûrî Rådhå-Govindajî. Ricevendo la mi-sericordia di Ûrî Govindadeva, l’adorabile divinità diÛrî Rüpa Gosvåmî, egli compose il Ûrî Govinda-bha-sya. Non c’è sicuramente spazio per dubbi riguar-danti il fatto che Ûrî Visvanatha Cakravarti Thåkurasia un rüpånuga Vaiß∫ava, perciò non c’è dubbio sul-la sua rüpånugatva, l’essere un rüpånuga Vaiß∫ava.Inoltre è ben conosciuto il fatto che, avendo ottenu-to la misericordia di Ûrî Govindadeva, egli assicuròla continuazione del servizio alla stessa divinità chefu il tesoro della vita di Ûrî Rüpa Gosvåmî. Da que-sta prospettiva quindi, alla luce del fatto che egli ot-tenne la misericordia di Ûrîla Rüpa Gosvåmî e dellasua aradhyadeva Ûrî Govindajî, che dubbi potrebbe-ro rimanere riguardo la sua rüpånugatva?

Ûrî Bhaktivinoda Thåkura - In accordo alla pañcarå-trika-guru-paramparå, Ûrî Vipina Bihari Gosvåmî,che è situato nella pañcaråtrika-paramparå di Ûrî ÛrîJåhnavå Thåkurani, è il dîkßå-guru di Ûrî Bhaktivi-noda Thåkura. Dall’altra parte vediamo cheVaiß∫ava Sarvabhauma Jagannåtha dåsa BabajiMahåråja è il discepolo del famoso Madhusudanadåsa Babaji Mahåråja nella paramparå di Ûrî Bala-deva Vidyabhusana. Al riguardo di tattva-jñåna,bhajana-Ωikßå, ecc. non è necessario affermare cheVaiß∫ava Sarvabhauma Ûrîla Jagannåtha dåsa BabajiMahåråja è superiore a Ûrî Vipina Bihari Gosvåmî.Nessuno può negare come l’impronta della guida(anugatya) ricevuta da Ûrîla Jagannåtha dåsa BabajiMahåråja sia impressa nella vita di Ûrîla Bhaktivino-da Thåkura.

Ûrî Bhaktisiddhånta Sarasvatî Thåkura - In accordoalla pañcaråtrika-guru-paramparå il suo dîkßå-guruè Ûrî Gaurakisora dåsa Babaji Mahåråja che, secon-do lo schema della pañcaråtrika-guru-paramparå èsituato nel ramo di Ûrî Jåhnavå Thåkurani. Ûrîla Ba-baji Mahåråja accettò l’abito di un rinunciato (vesa)da un discepolo di Ûrîla Jagannatha dåsa BabajiMahåråja, di nome Ûrî Bhågavata dåsa BabajiMahåråja. Così nella bhågavata-paramparå, ÛrîGaurakisora dåsa Babaji Mahåråja è nel ramo di Ûrî-la Jagannatha dåsa Babaji Mahåråja. In conclusioneÛrîla Sarasvatî Thåkura è situato nella paramparå diÛrî Jåhnavå Thåkurani con il sistema della pañcarå-trica-paramparå ed è anche stato connesso con Ûrîla

Jagannatha dåsa Babaji Mahåråja nella bhågavata-paramparå.Facendo luce nella storia della sua vita si può stabili-re che egli seguì le pratiche, i precetti, il bhajana-pra-nali e soddisfò le aspirazioni di Ûrî BhaktivinodaThåkura, il cui guru era Ûrîla Jagannatha dåsa BabajiMahåråja. Perciò non viene lasciata neppure una op-portunità di sollevare anche un dito contro la guru-paramparå di Ûrîla Sarasvatî Thåkura, il fondatoreåcårya delle Ûrî Gau∂îya Ma†he.

Molti altri temi si aggiungono per arricchire le nostre considerazioni al riguardo della pañcaråtrika-guru-paramparå e della bhågavata-paramparå

Il guru con un rasa inferiore

Se un pañcaråtrika-dîkßå-guru nella sua siddha-sva-rupa (forma spirituale costituzionale) è situato in unrasa considerato inferiore al suo discepolo, come faràa dare bhajan-Ωikßå riguardante un rasa più elevato?In questa situazione, il discepolo deve andare altro-ve e prendere rifugio da un Vaiß∫ava qualificato a da-re la guida superiore appropriata. Per esempio ÛrîH®daya Caitanya, nella k®ß∫a-lîlå era un associato insakhya-rasa, mentre il suo discepolo ÛyåmånandaPrabhu (Duhkhi Krishna dåsa) era un associato inmadhura-rasa. Perciò Ûrî H®daya Caitanya stessomandò personalmente Dhukhi Krishna dåsa da Ûrî-la Jîva Gosvåmî per ricevere bhajana-Ωikßå più ele-vato concernente il madhura-rasa.

Il guru meno qualificato

Il guru ed il discepolo nella pañcaråtrika-guru-pa-ramparå possono essere nello stesso rasa, tuttavia ilguru potrebbe non essere altamente qualificato. Inqueste circostanze, per un più elevato bhajana-Ωikßå,il discepolo deve prendere rifugio in un altro uttamaVaiß∫ava che sarà il suo guru nella bhågavata-pa-ramparå.Dalle suddette due considerazioni, possiamo conclu-dere che ci sono dei difetti inerenti il processo pañ-caråtrika, mentre la bhågavata-paramparå essendocompletamente libera da questi difetti, è perfetta intutti gli aspetti.

Ûrîman Mahåprabhu non è stato pañcarå-trika-guru di nessuno

Tutti i membri della Gau∂îya sampradåya si consi-

Page 37: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Secondo Raggio √ Guru Tattva

37Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

derano seguaci di Ûrî Caitanya Mahåprabhu, accet-tandoLo come jagat-guru. Tuttavia, su quale base es-si si considerano Suoi seguaci e Lo accettano comeloro guru? Ûrîman Mahåprabhu non è guru di nes-suno nella pañcaråtrika-paramparå anche se Lui stes-so è un discepolo di Ûrî Isvara Puri nella pañcarå-trika-paramparå. Non è registrato da nessuna parteil fatto che Ûrîman Mahåprabhu abbia dato il dîkßå-mantra a qualcuno. Perciò se la comunità Gau∂îyaVaiß∫ava accetta l’anugatya (guida) e il discepolag-gio di Ûrî Caitanya Mahåprabhu, può essere soltan-to su una base, cioè quella della bhågavata-param-parå.

Tutti i Gau∂îya Vaiß∫ava sono rüpånugaunicamente sulla base

della bhågavata-paramparå

Ciascun Gau∂îya Vaiß∫ava è orgoglioso di chiamrsi‘rüpånuga’. Ma consideriamo questo punto: quantepersone Ûrî Rüpa Gosvåmî ha accettato come disce-poli col metodo pañcaråtrika? Ûrî Jîva Gosvåmî è l’u-nico e solo suo dîkßå discepolo, quindi su che basi lacomunità Gau∂îya Vaiß∫ava accetta Ûrî Rüpa Go-svåmî come guru? Anche Ûrî Rüpa Gosvåmî stessonon è un discepolo dîkßå di Ûrî Caitanya Mahå-prabhu. Perciò come è possibile essere un seguacedi Ûrî Rüpa Gosvåmî e allo stesso tempo esserlo diÛrî Caitanya Mahåprabhu? Persino Ûrî SanåtanaGosvåmî che è il sîkßå-guru di Ûrî Rüpa Gosvåmî nonesitò a definirsi egli stesso rüpånuga. La base su cuipoggiano tutti questi esempi è una: la bhågavata-pa-ramparå. Ûrî Rüpa Gosvåmî è il discepolo di Ûrî Cai-tanya Mahåprabhu, e la Comunità Gau∂îya Vaiß∫avaconsidera Ûrî Rüpa Gosvåmî il loro guru sulle basidella bhågavata-paramparå.

Chi è il pañcaråtrika-dîkßå-guru di Ûrîla K®ß∫adåsaKaviraja Gosvåmî? Egli non ha menzionato il suopañcaråtrika-dîkßå-guru in nessuna pagina della sualetteratura. Egli ha descritto i nomi dei suoi sîkßå-guru nella Ûrî Caitanya-Caritåm®ta Adi 1.37:

ei chaya guru - sîkßå-guru ye amara, tan’-sabarapada-padme koti nåmaskara

E alla fine di ogni capitolo della Ûrî Caitanya-Ca-ritåm®ta viene scritto:

Ωrî-rüpa-raghunåtha-pade yara asa, caitanya ca-ritåm®ta kahe Krishna dåsa

Da queste affermazioni risulta che egli ha accettatoÛrî Rüpa Gosvåmî e Ûrî Raghunåtha dåsa Gosvåmîcome suoi guru principali, quindi li ha accettati sullabase della bhågavata-paramparå.

Da questi fatti risulta ovvio che la bhågavata-param-parå, che include la pañcaråtrika-paramparå pri-meggia splendendo davanti a tutto. Perciò chiunqueignora questi fatti e lancia calunnie sul guru-pranalidi Ûrî Baladeva Vidyabhusana, Ûrîla BhaktivinodaThåkura e Ûrî Baktisiddhånta Sarasvatî Thåkura, oha dei dubbi sul fatto che siano rüpånuga, certamen-te è un assiduo oppositore di Ûrî Caitanya Mahå-prabhu ed un agente segreto di Kali.Così qualsiasi opinione abbia dato il mio adorabileÛrîla Gurudeva riguardante il soggetto del guru-pra-nali di Ûrî Baladeva Vudyabhusana come anche al ri-guardo della pañcaråtrika-guru-paramparå e dellabhågavata-paramparå, è sia logica che completa-mente in accordo con le conclusioni stabilite dallescritture (Ωåstra-siddhånta).

Ûrî Ûrîmad Bhakti Prajnåna KeΩava Gosvåmî Mahåråja con discepoli

Page 38: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Sesto Raggio √ Ûrî Ûrî Gaura-Nitai

38 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

Questo articolo è la prima parte di un manoscrittooriginale precedente al 1965 di trentadue pagine, col-mo di profondi siddhanta, che è stato recuperato daun programma digitale. Sono state effettuate solo del-le correzioni di pronuncia, grammaticali e di diacriti-ci. La versione pubblicata su questo soggetto può es-sere letta nella Ûrî Caitanya-Caritåm®ta dell’autore,Ådi-lîlå, Capitolo Quattro, pagg. 104-202.

Prima parte - IV Capitolo

In questa parte dell’opera è stato posto in rilievo ilfatto che il Signore Caitanya apparve di Sua volontà,per tre scopi principali. Il primo è che poichè ÛrîmatîRådhårå∫î reciproca l’amore di Ûrî Krishna più diogni altro, Egli voleva da quella posizione d'oggettod'amore, gustarne le caratteristiche. Il Signore Cai-tanya è Krishna Stesso, Rådhårå∫î è l’oggetto d’a-more. Egli voleva gustare il nettare dell’amore nel-la posizione di Rådhårå∫î.Gli argomenti che riguardano le questioni d’amoretra Ûrîmatî Rådhårå∫î e Ûrî Krishna riscontrano lamassima stima da parte dei devoti. Come secondoscopo Ûrî Krishna voleva gioire dell’estasi di servizioamorevole nella posizione di Rådhårå∫î, la Qualegioisce della trascendentale bellezza di Ûrî Krishna.Ciò poteva diventare possibile solamente accettan-do il temperamento fisico e mentale di ÛrîRådhårå∫î, perciò Egli voleva assumere le caratteri-stiche di quell’atteggiamento.Il terzo scopo è che quando Rådhårå∫î si incontracon Ûrî Krishna, gli scambi di nettare trascendentaletra la coppia spirituale sono più gustosi per ÛrîmatîRådhårå∫î che per Ûrî Krishna. Ûrî Krishna volevaconoscere Sè Stesso nel senso di capire perchè Eglifosse così piacevole per Ûrîmatî Rådhårå∫î. Egli pen-sò che ci doveva essere qualcosa in Lui di molto pia-cevole da cui Rådhårå∫î traeva un nettare trascen-dentale più grande del Suo. Come Ûrî Krishna, eraimpossibile gioire nella posizione di ÛrîmatîRådhårå∫î poichè è una posizione che Gli è com-pletamente estranea.Tutti questi tre suddetti scopi erano in relazione allaposizione oggettiva di Rådhårå∫î. Il Signore Ûrî Kri-shna voleva adottare la posizione oggettiva di Lei al-

lo scopo di gustare le nettaree qualità che Egli pos-siede e che Gli erano sconosciute; un gusto questoche era strutturato e radicato solo in ÛrîmatîRådhårå∫î.Gli scopi specifici dell’apparizione di Ûrî Caitanya so-no citati sopra. Gli altri scopi come rigenerare l’e-mancipazione spirituale della gente in genere, vitaleper il periodo dell’età del ferro (kali-yuga), così comesoddisfare il desiderio di Ûrîla Advaita Prabhu di farapparire il Signore Caitanya, erano gli scopi secon-dari della Sua apparizione.Ûrîla Svarüpa Dåmodara Gosvåmî era il principaletra i devoti confidenziali del Signore Caitanya e i so-pracitati scopi del Signore, sono stati rivelati dalle an-notazioni del suo diario. Questa verità è inoltre con-fermata dalle affermazioni di Ûrîla Rüpa Gosvåmînelle sue svariate preghiere ed inni. In questa partedell’opera viene fatta una chiara distinzione tra lalussuria e l’amore sulla base di principi etici, per cuiviene stabilito che la gratificazione dei sensi del Si-gnore Ûrî Krishna poggia su basi differenti dalla lus-suria materiale.Il primo Ωloka in sanscrito afferma che il trascenden-tale aspetto del Signore Ûrî Krishna può essere con-statato unicamente quando si riceve la misericordiasenza causa del Signore Caitanya. Il Signore Ûrî Kri-shna, essendo la Persona Assoluta Dio, può non sve-larSi agli strumenti di visione mondana. Egli Si ri-serva il diritto di non mostrare le Sue gesta aglisguardi dei non devoti. Ma simultaneamente, a di-spetto di questa verità, il Signore Ûrî Krishna ed iSuoi trascendentali passatempi nella terra di V®ndå-vana, sono facilmente comprensibili persino dai bim-bi, per la Grazia del Signore Caitanya Mahåprabhu.L’autore, come consueto, glorifica il Signore ed i Suoicompagni, come Ûrîla Nityånanda Prabhu, Ûrîla Ad-vaita Prabhu, Gadådhara Prabhu e Ûrîvåsa Prabhu,che sono i preminenti tra gli innumerevoli seguaci delSignore. Ora, dopo un’elaborata spiegazione delquarto Ωloka, egli procede a spiegare il quinto deiquattordici Ωloka originali. Nel terzo capitolo dell’o-pera, la spiegazione del quarto Ωloka viene riassuntacome segue: il Signore Ûrî Krishna Caitanya Mahå-prabhu apparve allo scopo di diffondere il culto del-l’amore trascendentale per Dio così come per glori-

Estratto dalla Ûrî Caitanya-Caritåm®ta Ûrîla Bhaktivedånta Swåmî Mahåråja

Page 39: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Sesto Raggio √ Ûrî Ûrî Gaura-Nitai

39Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

ficare il nome trascendentale del Signore Ûrî Krishna,il cui costante canto è raccomandato per questa età diKali (età del ferro). Questa affermazione è giustissi-ma, ma queste ragioni dell’apparizione del SignoreCaitanya sono secondarie. Le ragioni principali ven-gono descritte qui di seguito. Questa puntualizza-zione dei fatti è necessariamente da porre in luce,proprio per evidenziare il vero scopo dell’apparizio-ne del Signore. Il processo di glorificazione è così de-finito:Abbiamo delle informazioni provenienti dalla Bha-gavad-Gîtå in cui si afferma cheil Signore appare in particolariintervalli di tempo per accomo-dare le epoche logorate dall’in-capacità di adattarsi alla culturaspirituale. Per questo il SignoreÛrî Krishna apparve alla fine didvåpara-yuga per rigenerare lacultura spirituale degli esseriumani e nel contempo Dio laSuprema Persona Ûrî Krishna,manifestò anche i Suoi passa-tempi trascendentali. Viß∫u è ilSignore incaricato al manteni-mento del cosmo creato ed è an-che il principale incaricato aporre rimedi nella cattiva am-ministrazione cosmica. Ûrî Kri-shna è il Signore Primordiale enon è preposto a disciplinare lacattiva amministrazione.Ûrî Krishna appare unicamenteper mostrare i Suoi trascendentali passatempi alloscopo di attrarre le anime condizionate a tornare acasa, indietro da Dio. I due periodi, cioè il periodo diriordino della cattiva amministrazione ed il periododell’apparizione del Signore Ûrî Krishna, coinciseroalla fine dell’ultimo dvåpara-yuga. Così le porzioniplenarie del Signore Ûrî Krishna come Nåråya∫a; lequattro espansioni protettive chiamate: 1) Vasudeva;2) Sankarsana; 3) Pradyumna e 4) Aniruddha; tuttele incarnazioni di Dio come Matsya, Kürma, Varåha,N®siµha e Vamana che sono parti delle espansioniplenarie; le incarnazioni periodiche; le incarnazionidelle età di Manu (una ogni 71 x 4.300.000 anni) - tut-te quante si immersero nella trascendentale formadel Signore Ûrî Krishna e tutte apparvero in manieratotale. Perciò, quando apparve Ûrî Krishna, Viß∫u ilSignore del mantenimento, anch’Egli si immerse inKrishna perchè tutte le porzioni plenarie e parti del-

la Persona Assoluta Dio si dovevano immergere inLui durante la Sua apparizione.Le azioni che portarono all’uccisione degli asura odei miscredenti come Kamsa, Jarasandha e così via,durante il periodo dell’apparizione del Signore Kri-shna, furono tutte compiute da Viß∫u, il Quale era al-l’interno della Persona di Ûrî Krishna. Queste ucci-sioni di asura apparentemente compiute dal SignoreÛrî Krishna, sono di conseguenza da considerareun’attività di fiancheggiamento. Il vero scopo del-l’apparizione del Signore Ûrî Krishna era di mettere

in atto una rappresentazionedei Suoi passatempi trascen-dentali a Vrajabhümi, allo sco-po di mostrare l’apice che siraggiunge nel gustare i tra-scendentali nettari attraversolo scambio reciproco d’amoretra l’entità vivente ed il Supre-mo Signore. Questo scambioreciproco di nettare viene de-finito ‘rågå-bhakti’ o serviziodevozionale reso al Signorecon estasi trascendentale. IlSignore Ûrî Krishna vuole farsapere a tutte le anime condi-zionate che Egli è più attrattodalla rågå-bhakti che dallavaidhî-bhakti, o servizio devo-zionale svolto seguendo le re-gole stabilite. Il Signore ÛrîKrishna è la personificazionedi tutti i nettari trascendenta-

li. Viene definito nei Veda ‘råsa vai sa˙’: la VeritàAssoluta che è il ricettacolo di ogni tipo di scambioreciproco di sentimenti d’amore. Per sua misericor-dia senza causa, Egli vuole concederci il privilegiodella rågå-bhakti e, per tale scopo, appare in perso-na tramite la Sua energia interna, senza essere forza-to da nessuna condizione esterna. Egli prova questosentimento: “L’intero universo è colmo di sentimen-ti di adorazione per il Signore. Ma l’amore per Dio,che deriva da questa adorazione reverenziale carat-terizzata da sentimenti di inferiorità, non Mi dà cosìtanto piacere come quell’amore libero da ogni attodi venerazione con soggezione.” Un devoto chepensa in complesso di inferiorità viene riconosciutocome appartenere al regno della devozione reveren-ziale, cioè che apprezza l’opulenza derivante dal-l’onnipotenza del Signore. Il Signore Krishna non èmolto influenzato da questa devozione reverenziale.

Page 40: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

SestoRaggio √ Ûrî Ûrî Gaura-Nitai

40 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

E’ una caratteristica insita nel Signore rivelare SèStesso ai Suoi devoti in accordo alla natura del servi-zio devozionale reso dall’essere vivente.Se un devoto pensa a Ûrî Krishna come al suo tenerofiglio, o pensa a Lui come al suo amico del cuore, ocome al suo caro fidanzato, semplicemente nutren-do questo naturale affetto, Gli rende servizio. Il Si-gnore è naturalmente più attratto da questi devoti.Manifestando il loro amore trascendentale per Dio,il Signore diviene un oggetto d’amore subordinato.Questo puro amore per Dio è completamente privodi qualsiasi sfumatura di superfluo desiderio che nonsia la devozione e non è misto ad alcun tipo di atti-vità interessata o di visione speculativa empirica. E’un amore puro e naturale per Dio, nato spontanea-mente ad un livello assoluto. Questo servizio devo-zionale viene svolto in un’atmosfera favorevole, li-bera dalle affezioni materiali.Nel quarto capitolo della Bhagavad-Gîtå il SignoreÛrî Krishna afferma che circa quaranta crore (quat-trocentomilioni) di anni prima della battaglia di Ku-ruksetra, la filosofia mistica della Gîtå fu spiegata aSurya, il deva del Sole. Il messaggio fu ricevuto at-traverso la catena della successione disciplica. Ma nelcorso del tempo, quando la catena per una ragione oun’altra si ruppe, il Signore Ûrî Krishna apparve an-cora, sul campo di battaglia di Kuruksetra e di nuo-vo insegnò ad Arjuna la stessa verità della Bhagavad-Gîtå. A quel tempo fu fatta dal Signore la seguente affer-mazione sul Suo avvento: “O figlio di P®tha! Tutti idevoti di Dio scrupolosamente seguono il sentierosegnato da Me. Io ricompenso tutti questi diversi de-voti in proporzione al loro grado di sottomissione aMe.” (Gîtå 4.11)Quali sono i processi dei vari gradi di servizio devo-zionale? L’autore della Caitanya-Caritåm®ta spiegaquesto indicandoli: il puro servizio devozionale(suddha-bhakti), il servizio devozionale (bhakti) edil servizio devozionale adulterato (vaidhî-bhakti).Perciò esistono tre suddivisioni per gradi del serviziodevozionale. Il servizio devozionale, dettato da de-sideri di guadagno spirituale o materiale, o copertoda azioni fruttifere, speculazioni filosofiche o misti-cismo, in altre parole che ha lo scopo di ottenerequalcosa che non è esattamente diretto alla soddi-sfazione della Verità Assoluta, si chiama vaidhî-bhakti, o servizio devozionale adulterato. I servizidevozionali misti ad azioni interessate, alla specula-zione filosofica, al misticismo o misti al desiderio diraggiungere un guadagno personale, vengono tutti

definiti come servizio devozionale adulterato. Il ser-vizio devozionale svolto strettamente in conformitàalle scritture rivelate, tutti questi servizi devozionaliprescritti (bhakti), sono distinti dal servizio devozio-nale adulterato. Questo tipo di pratica di servizio èfavorevole per raggiungere la soddisfazione del Si-gnore.Alcuni sono spontaneamente devoti del Signore sen-za nessun scopo di guadagno personale, essi sono idevoti attratti. Sono attratti a servire il Signore spon-taneamente e seguono le orme delle anime realizza-te. Essi non solo seguono i servizi devozionali pre-scritti, ma se necessario vanno persino oltre e tuttoquesto conduce all’ottenimento del puro servizio de-vozionale (suddha-bhakti). Se avviene ciò, il puroservizio devozionale è identico al servizio devozio-nale spontaneo (rågå-bhakti). Questo puro serviziodevozionale è il facsimile dei servizi devozionali resinel trascendentale regno di Dio, Goloka, mentre se-guire le regole prescritte del servizio devozionale cor-risponde al facsimile di quello che si trova nel tra-scendentale regno di Dio che si chiama Vaiku∫†ha.A Vaiku∫†ha Dhåma i devoti rendono servizio conun sentimento reverenziale, mentre a Goloka i de-voti rendono servizio con un sentimento spontaneo.Solamente con il sentimento spontaneo Dio, la Su-prema Persona Ûrî Krishna, sente più piacere e perquesto Egli parla dei vari gradi di servizio. I diversigradi di servizio vengono menzionati quindi in rela-zione alle forme di servizi devozionali puri, adulte-rati e prescritti.Il livello dei servizi devozionali puri è rappresentatonelle attività dei residenti di Vrajabhümi (V®ndåva-na). Nello Ûrîmad-Bhågavatam (10.82.44) il Signorestesso esprime questo concetto quando incontra gliabitanti di V®ndåvana a Samanta-pañcaka durantel’eclissi di sole.In quell’occasione il Signore giungeva da Dvårakå egli abitanti di V®ndåvana fortunosamente Lo incon-trarono là. L’incontro fu molto doloroso per le ra-gazze di Vrajabhümi perchè il Signore Krishna ap-parentemente le lasciò andando a risiedere a Dvå-rakå. Il Signore sentendosi obbligato dal puro servi-zio devozionale svolto dalle damigelle di Vraja, dis-se: “La vita nettarea di ogni essere vivente è costitui-ta dal puro servizio devozionale reso per la soddisfa-zione di Dio la Persona Suprema. O Mie care dami-gelle di Vraja Dhåma, il vostro affetto per Me è il so-lo mezzo col quale avete ottenuto il Mio favore.”Il Signore disse anche: “Mia madre (YaΩodå Devi)Mi rivolge un affetto materno e perciò a volte Mi pu-

Page 41: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Sesto Raggio √ Ûrî Ûrî Gaura-Nitai

41Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

nisce per aver compiuto dei dispetti, legandoMi conla corda. Lei pensa a Me in questo modo poichè Ioho accettato il suo affetto materno. Gli amici che so-no uniti a Me in un sentimento puro di amicizia, sal-tano sulle Mie spalle pensando a Me in termini diuguaglianza, senza considerare la Mia grandezza co-me Signore. Similmente le Mie amorevoli damigel-le a volte Mi rivolgono parole crudeli e piene di rab-bia, ma queste loro rudi parole che sono colme diamore per Me, Mi recano più piacere degli inni Ve-dici intonati in Mio onore dai saggi.”Queste parole piene di rancori, espresse dagli ogget-ti d’amore verso l’amante, sono manifestazioni di pu-ro affetto. Dove l’amato viene adorato come un og-getto di venerazione, si nota la mancanza di sponta-nei sentimenti d’amore. Le istruzioni Vediche cheregolano i devoti neofiti privi di puro amore per Dio,possono apparire molto risplendenti, se paragonateall’aspetto del puro e spontaneo amore per Dio. Ma,in effetti, il puro amore spontaneo per Dio è moltosuperiore in qualità al servizio devozionale regolato.Questo amore puro per Dio viene sempre glorifica-to in ogni aspetto, più del servizio devozionale reve-renziale reso dai devoti meno affezionati.Il Signore Krishna nella forma del Signore Caitanyaeduca i Suoi devoti a evolversi progressivamente fi-no a raggiungere lo stadio di puro servizio devozio-nale. In questa forma, con l’aspetto di devoto, Egliappare periodicamente, per prendere parte alle va-rie e meravigliose attività dipinte nella Sua sublimefilosofia e nei Suoi insegnamenti.Ci sono innumerevoli pianeti spirituali contenuti nelcielo spirituale ed in tutti il Signore accetta dai Suoidevoti eterni i servizi compiuti da essi con sentimen-to di riverenza. Perciò il Signore Ûrî Krishna pre-senta i Suoi passatempi più confidenziali, come cioèEgli gioisce nel Suo regno trascendentale. Questipassatempi sono così affascinanti da attrarre persinoil Signore che li gusta nella forma del Signore Caita-naya.Yogamåyå è la Sua potenza interna, attraverso Lei,Egli dimentica Sè Stesso e diviene uno strumento edun oggetto d’amore per i Suoi puri devoti che in que-sto modo gustano differenti e trascendentali nettari.Questa potenza yogamåyå crea un sentimento spiri-tuale nella mente delle ragazze di Vraja che le portaa pensare a Krishna come loro amante. Questo sen-timento di amanti non è mai da paragonarsi all’amo-re mondano illecito, non ha nulla a che fare con lapsicologia del sesso, anche se questo amore puro deidevoti sembra apparire come tale.

Dobbiamo conoscere con certezza che nulla può esi-stere nella manifestazione cosmica che non abbia unarealtà parallela in campo spirituale. Tutte le manife-stazioni materiali sono emanazioni della trascenden-za. I principi erotici dell’amore degli amanti, riflessiin valori misti, possono essere il riflesso pervertitodella realtà dello spirito; ma non possiamo fare unastima della realtà senza essere sufficientemente edu-cati nella scienza spirituale. Questo sentimento d’a-more spirituale viene indotto dalla potenza yo-gamåyå e come tale, sia il Signore Ûrî Krishna che ledamigelle di Vraja, dimenticano Sè Stessi in questaestasi spirituale. Solamente con questa dimentican-za di Sè, l’attraente bellezza delle gopî gioca una par-te prominente nella trascendentale soddisfazione deisensi del Signore e non ha nulla a che fare con la ses-suologia mondana. Poichè l’amore spirituale per Dioè al di là della mondanità, superficialmente sembrache le gopî abbiano trasgredito ai codici della mora-lità materiale. I moralisti mondani sono così perpe-tuamente sconcertati da ciò e gli atti di yogamayaoperano nel non esporre il Signore ed i Suoi passa-tempi agli occhi dei materialisti. Nella Bhagavad-Gîtå viene confermato dal Signore che Egli si riservail diritto di non manifestarSi a tutti. Le azioni di yo-gamaya rendono possibile il fatto che il Signore e legopî, in un sentimento di estasi d’amore, a volte s’in-contrano e a volte si separano.Questi trascendentali affari d’amore del Signore so-no inimmaginabili per gli empiristi che indulgononell’aspetto impersonale della Verità Assoluta. Il Si-gnore appare davanti ai materialisti per concedere lapiù alta forma di realizzazione spirituale, così comeper gustarne personalmente l’essenza. Il Signore ècosì misericordioso da apparire di persona per ripor-tare le anime cadute a casa nel Regno di Dio, dove iprincipi erotici dell’amore per Dio vengono eterna-mente gustati nella Loro forma reale, al contrariodell'acclamato amore sessuale pervertito in cui in-dulgono le anime cadute in una condizione malata.Lo scopo del Signore nel rendere manifesta la råsa-lîlå è essenzialmente quello di fare in modo che leanime cadute possano abbandonare la loro furiosamoralità e religiosità e divenire attratti al Regno diDio per gioire della realtà. Una persona che vera-mente comprende cos’è la råsa-lîlå, certamente odiaindulgere in un amore sessuale materiale. Così l’a-nima realizzata dopo aver ascoltato della råsa-lîlå delSignore attraverso una fonte appropriata, finirà incompleta astinenza di piacere sessuale materiale.Questa è la prova cruciale.

Page 42: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

Settimo Raggio √ Forum

42 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1

Condoglianze al nostroamico, Ûrî HayeΩvara

PrabhuMia cara figlia Prema Lata,

Accetta le mie benedizioni. Tutte le Glorie a Ûrî ÛrîGuru & Gauråõga! Tutte le Glorie a Ûrî Ûrî Rådhå-Vinoda-Biharijî!

Questa mattina sono stato informato da VrajanåthPrabhu della tua chiamata la scorsa notte con la tri-ste notizia che il mio caro amico, HayeΩvara Prabhu,ha laciato il corpo. HayeΩvara Prabhu non era solomio amico, era amico di tutti i devoti. Era in parti-colare un grande alto albero dalla cui ombra tutti idevoti dell’Olanda venivano protetti e nutriti. Erail caro figlio di un predicatore Cristiano ortodosso,ma fin dall’inizio della sua infanzia non fu soddisfat-to dei principi della Cristianità. Quando ricevette lagrande fortuna di incontrare il predicatore devozio-nale nella linea di Ûrî Caitanya Mahåprabhu famosoin tutto il mondo, Ûrî Ûrîla Bhaktivedånta SwåmîMahåråja, HayeΩvara Prabhu fu immediatamenteattratto e si sottomise totalmente ai suoi piedi di lo-to.Era un famoso scrittore e giornalista e tradusse su-bito la Bhagavad-Gîtå e le altre opere di letteraturadevozionale in lingua Dutch. Dopo la partenza diSwåmîjî da questo mondo, egli ricercò l’associazionedi un tale elevato param-bhagavata come Ûrî ÛrîlaBhakti Rakßaka Ûrîdhara Mahåråja, che più tardientrò anch’egli negli apraka†a-lîlå. In quel momen-to HayeΩvara Prabhu si sentì privo di sadhu-sa∫ga,ma presto arrivò in nostra compagnia. Egli avevauna connessione molto intima con noi ed era moltoattratto alle profonde conclusioni del Gau∂îyaVaiß∫avismo. Egli ha tradotto molti dei miei libri inlingua Dutch ed ha anche predicato per mio conto.La sua casa era un centro di predica ed una dimoraper tutti i devoti. Fu riconosciuto dal governo Olan-dese per il suo bellissimo contributo letterario, mafu riconosciuto molto di più dai Gau∂îya Vaiß∫avaper i suoi scritti devozionali e per il suo servizio.Oggi osserveremo una cerimonia di condoglianze epreghiamo che HayeΩvara Prabhu ci dia la sua asso-ciazione e la sua misericordia. Sappiamo che lui èeterno, ma ci sentiamo privi della sua compagnia.

Siamo molto felici di sapere che nel suo ultimo mo-mento qui era molto calmo e quieto. Egli cantava iSanti nomi, Hare Krishna e all’ultimo istante con lelacrime agli occhi, esalando il suo ultimo respiro, hacantato “Rådhe! Rådhe!” e poi ha lasciato il corpo.Preghiamo Ûrî Ûrî Rådhå-K®ß∫a Yugala, Ûrî Ûrî Gau-ra-Gadadhara e Ûrî Ûrî Gaura-Nityananda Prabhu diconcedere la Loro misericordia senza causa al nostrocaro HayeΩvara Prabhu.

Tuo eterno benefattoreSwåmî B.V. Nåråya∫a

P.S. Le mie benedizioni di cuore vanno a tutti i devo-ti che sono con te, anche da parte di tutti i devoti chesono qui, Navîna-K®ß∫a Prabhu, Pu∫∂arîka Prabhu,Vrajanåth Prabhu, V®nda Devi, Tungavidyå Devi emolti altri, tutti offrono i loro pußpåñjali di cuore alnostro caro amico, che ci ha dato la sua gentile com-pagnia. Ûrî Ûrî Rådhå-K®ß∫a ci hanno concesso mi-sericordiosamente l’associazione di HayeΩvaraPrabhu ed ora lo hanno riportato a Sè così che eglipossa continuare a servirLi sotto la guida dei Lorocari devoti.

Page 43: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

! "" # ! "

$ % " "" " "" " & " " ' " """ "" "!""( "" """""" "" " !' " """ ##" """ "" " )"$ (*" "" % + + !"""","" "'" "%$ $ " """ " %""" %$ "$ $" " " "" # ") " " - " ! "& ".$ "" (" *" " " +(""""" "" " "'" " !"""+ ""(" " % """" "" % "" $ """$+" $ " """ " """ ! "" ") "" "" !' " # " " "" ( # %$" " "" " """ " """ "% %" " " """ $"% " %"%%"" % """!"" "$"""!"" "% $""""( (' "(""" " ! " "" #" " """ ) "" %" -" """#" ""$"""""" % " """""" - """"" %" """ % " "" "" % " "."'"" """"""" " """"%"""" +" # " #""""" """ "!" "-""" "%""""" " "!"""" "%"%"- #! !- ""%"" " #",%%$ "%" ( " """" ","%$+" "%"% +-" %"""""" $"%!' % -" "" "" """" -"" %"""" " " "") """"( " ",% """""""""" ," $" ",""""%"" (+ "" " "" *% "#" " " " %$ % " $ "" " "(""" " "%$ "$ "" -" """ " "" """ """ " " "% % % """" """ " " " $% !" """)%" " " "" # " "" "!%(" ""%" " !'"%"& """

" ""#-" """- " $ !' """"("" "% $ " " "# "!"

"" % +"" "%" " """""")% " "%"+ "" """ "+ " """- """ "" "" $ "" """ """ $ """"-" "" """ " "!"""""# ,""""""# " $ """"$ "!"""" "" """"! # """""%"" "!" " """ " """""% """"""" """"" "" " " " ," " "" #&" """"" """" "" """ """" " "% %"" " """"""". " " " "" *" " " "%$ "- " ""! " """ ' "% "%."" " "- "#"" '#!""" %!#""%" $ %$ " " ""% " $+" ## + """ """" # ""$" """ " ( %' "+ " ,""""%" " """" """" , " " ' ) " & # "% " " #," ( ""$ " $"+' " !" #-$"" #"%" " ,-" "-"""$""%' "*" "% #"" """"""%"" %"" "#%" % ""("""" %" + "" %"+*" %""""""

% %"%""""""" % $ % """" +" " ( """"("""

" """/" """ "$""""""" " "+ " """""" " " """" " *""""-""" """ "!"""! " " """ %"" " -% " " ( ##" ( " "" % "" " + % " "

"! "#' '" " %" ")# $" ! " " ) ""% " $ -"%""% "". """, *# " " $ $ #"" $"+ " +$ " "" ""$$" %*-" " % %/$ "!" " % !""" """""" "% " "!"" " """#%"""" % * % """!"""""%+ " "

" """ ! " """" %$ """"%"(""" $ " * " " "%" "" " $$ % +

" "! " * " " "" $" """! "!," +$"%"!" " "(%""!'"" % &" """$"""" " " !% "! " " " """" "%" # $" " ""+"!" " "" " """'"" " " # -"+# """"""" " ! "" '" #" """" $ #" $ $ " " " - " " " $ " "% "+!'!" # "

'"""%" # !#* + "" - ! /$$ "* "

%"%%$ '" " """" ! "

" ) " " *# % + " " " ! "*

* """" " $

!$ " *# "

+ " % "

" " "

$ %" + %" "

" "

" "( " # " " " & + " % " " " "$" "

,# (" "" )!'! " " # "" %# # %" " " $ " $ "% "+" )

" " " " " "" #"

"! "# # " "

% """# " "

" - " " $ "" " " """" """" % "" %" " "

% #" "" """"""

( "" """* (" " " " !'%"% $+ "" " "%% " "" " ")"*" """"""

"" #" ,%$ "" """"""" ## ##" " % """"" + ## "%""

" + !' $ " """"" " !" !" ! " "%$+""-" %"%"!"" "" """ # "! """""% +$ "% """ " "! " #""" %"" " "" ( "" " # " """" " " " "+$ "( """" #" # "

"" " " "" %+$ " " """" "" """ " " "

" % " "" " $ " "%"

""" " """ """""$ "" ""

""" " %" " ! "#"

! " """""""""""$ " "- *""% """ """*" !# """ " $""" "

" ""+$ #%" " !'"# "" !!' " " ) " "!""" " """ ! " " """"""""+'"" ' % " """""""" # # "" "" "" "++" " "" "+$""$" ""#"" "

" "" "" "-""$ " "" "" $"

$ "" " "" " " # "$ "" # " " + ""# # " " $"" ""!"%$ $ " "% "" "$ " "0 " " !# "!"#""( $ " $ "!'" " " + "- " " % , """" # """""""%$+$$ % " """" % """" "" " """ ! """", " " """""""( " "*""""" " """" " """"" " !' "" ""%" # *"! " """%$ $ "" " """"#" $ """" ) " """$"""""! "% %#"-"""!'" """"#""" ""$ %" ! " ""'""! %" $! +$ " "( " "$# 0" +%$ !' "" "" "# %*# " """" $ % " +$#"" "%""" ++""" "# " "%""" "% % " " "# %"")"" ""+ " ""' " "" "" )" #!%-" """% %$ $" """ % " " +""""" "##" " " "" "" " % ! """#$ " """'"" # """" """""""")% """ " """"""""""$ """"" """""""" " " "" """" """" "0 % """ """ " """ """"$ "!""""" " "% #" %" " "%" """ "%""""#% """ #""""" " ""%""+"$ ""(&# """"$ " ", """- "$ ("""# ," """& ( """"""%$ # "" """"! " """ ) " !""") " "'""""! " " "" " " """ !'" " " "$% ""+""" " " """" " " """" " " %"" " " '""""""' " " #"""""" " " !'""'"""%" " " "$ """"- $ " """ " !" ""# " "#" "' " "" ( " """ "" " """"" %$ """""" &""""% $ ( *""""""% #"""""""% " #!"""" % !""" " "" $ """""""(# " " # """"""$" " " "" %$!""""""" "" " """##""""""" "+ " " "'""""""" " " " """""" "" " " "" """"""""""" " " "" " "-"""""""("" " " "" "+"""""""" " " """" """"""" $ *"" " " " " """""" " " " "" ,$""""" "" "! ""!""""' " "" "*""*%'"""""#" #" #" ""'!'""""" " " " """""""" % " " " + """" "" """*,'""""'" %"" " )""""$" " ' " "-)""""""""+" " " "! '""""""" (-" " " "#%%-"!"" """""$" " " "!!"""""" %$*" " " "*-"""""""!#" " " "!$##-""""" " " " "%()$"( # " """""" " " " "#"!"*%!" """"""" %" " " "$" + """"""+" " %"" """""" " " %$ %""""" !#" """""""""((" " """%"" '"*))"" * " "/$ " " " $-%#"-""%"" # " " "#% )" #%"" "+$"*#!" " "$"" """( " ."$""" * !"(" "" * " !'" ++$("" #"""+'"" !' "" " ''"-""% " ,"" "" + """"" """! #"""% "" """ (""+"#"' """"%" """" " $- """ " """ "" ."" $ (","" "!"" "*(" +"" " " " " %" "" % " " ( %! # "%" " " ""%("*" """ " ""!$"#""!'%" !' " " /!""# "" %"" !# %""""! #"" # #! #"" %"-" " ) " "# " $"%"" $" " - -""" # "$"" ( " %"""""% "" #" % "" ""% " %$,,"% ' # " "+$ !) ""-"" """""#( )*$ " ! ""%" ,!"&$ .!# -" / %*-"" "!( # " % )"""""! ! #""- "" " + $"" """!%$+$+ " " ""$!"%"% " "" "" "%""" ""%"" """ """" " " " )" """" ! "$"" " $" """" "" " "%"""%""""( """""" "(" %%"""$ % "( "" """ # ""%$""%"(-% """ " " !'"""""' """ "(" " ,"""""(""""""" "" $""#),""" "" """ ""+" -#%%"$+"" " "" " # " " " "" """"" "" "" " " " " " " "" "" , " "" * ""# "" "" " ( % % " " *" "" " " +"" " " + " "# " " " ,"%" """ " """ """!'"" "" -" ""#" $# """ ' - " """ + " """ " " " " %$ "" + " " " ,-* "" " !$$ " ("" " % - % ' "" " &/ """ ""# % + !""" ' "*" %%$"'"" "" ' "" " "" " "" """ , #% " """" % %$ + "" " " " " " "+

"" + $ # + " "" """! """" " " "" """" #' " ##""" !"( " % ",+" " " "'"+ """$""!" !"" " "#" "" """ " " " ""!" " " " '" "" "" ! """"

"$ " ("

"

V®ßabhånu-puraBarsana

v®ßabhånu-pure janama laibayavate vivåha ha’be

vraja-gopi-bhåva haibe svabhååno-bhåva nå rahibe

Ûrîla Bhaktivinoda Thåkura

Page 44: Vol. 1 ~ N. 1 Gaura Purnimå 2000 Ûrî Gauråbda 514 pdf/Raggi armonia 1.pdf6 Raggi di Armonia Vol. I ~ N. 1 no affogate nell’oceano di nascite e morti e le som-merse nel grande

! ! ! ! "

! !

# $ %

& #

" #&

$

"

' % !

( ! )'' ! $ !& ' %& %$ % %

' & !$

! * ! + !# ! ! !

"! ! # $ %" ! ! !) " "! ! ! ! ! ! " ! ! $ ! !" ! #"

! ! ! ! ! #! !", ! ! ! ! ! ! ! ! !) ! ! ! ! ! & ) % #" !

! ! ) ! ! '% ! % &' - & -+ $.

) $ '' )%

! #& &/! $! )% & !$!

&& '$! "& ( ) %

% )!" " ) % ! $ $$

$

" $ ( ' !" %) & ! %

!/. " !

& ! + .& ) %$

)%

$'$ % ' 0) $ & +

) %) % ) , ( (

& ) %$ . "

" 0 ' " $'

!! #" ! ! " # $! !! !" !!

% #& !! ! ' #! ! " " %$ ' " & % ! '! ! ! !$ $' . !!! ! ) ! !! ! ! !

! !% ! ! ! . " ! " !. -! & ! ! &

! !" ! $

!" " ! % !

% ! ! ! !

!! ! ' !

) ! % ! !$ ' '

& . "

/ & "

" %$ & % - &

& ' %) ! ! & $ !! !!&

" !! !! %!! !!

!! !! $ !! ! ! $ ! ! '$ !

! !

%! ' .'

' )%) % !$'

% ! ! ! & !

% " !' !%/

* ) ) ! '

"! $ % %! $ ! ) ! !!

!! !! . !! !! ' ' !! ! ! %) ! ! !#" ! !

% % # %

) % #%

# ' ! ! !

$ ! ! $'& ! % !

" #" $

#"

!' "

$' ! " !

! ! % !! ! ! ! #"

! ! ! ! !''$ ! + & $'" !

' ') !! )% #" !" %) %)! !! % ' " / "

%$ ' " %&%) + # !

& " '

'% ' & " + - #"

% #

#" $ ) "

$ !

! $ !

! ! % !

"

% !

!

$' " ) '

' ! % $ !

'! / &!' )%! !)! !$! ! " !

+ ! '& !! )%)%

- # ! + ' ! ! -!

$ !! ' $ # !! %) !

$' !! & ! )' ' ! & ! " ! % ! % ! ! - "/! +! $ !

! ! '! %! ! ! # ! ! ! ! ! ) !

" $ # " #" %$

' ! ! " ) $ !

%

" # ! $' !

! $ !! ! !

! ) !"

%$

# " $ . " %$ % # 0 %

.

, $ ! '! !$ ! & %) & !

' %) ! !#

! !