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Liceo Scientifico “Albert Einstein” · Teramo Piano dell’offerta formativa Anno scolastico 2015/2016

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Liceo Scientifico “Albert Einstein” · Teramo

Piano dell’offerta formativa

Anno scolastico 2015/2016

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INDICE

1 Piano dell’offerta formativa 2015/2016

2 Piano delle attività

3 I princípi ispiratori, le linee guida e le scelte educative

3.1 I princípi ispiratori

3.2 Le linee di indirizzo

3.3 Le scelte educative

4 Gli indirizzi attivati

4.1 Gli indirizzi attivati

4.2 Corso ordinario

4.3 Corso opzione scienze applicate

4.4 Liceo scientifico sportivo

4.5 Corso opzione scienze applicate con indirizzo sportivo

4.6 Corso ad orientamento musicale e Corso ad orientamento linguistico

4.7 I piani di studio

5 Orario scolastico

6 Le scelte didattiche

6.1 Le scelte didattiche

6.2 La valutazione1

6.3 Momenti della valutazione

6.3.1 Valutazione diagnostica

6.3.2 Valutazione in itinere

6.4 Valutazione periodica trimestrale e finale (sommativa)

6.5 Recuperi

6.5.1 Criteri didattici e metodologici (art. 2 comma 2 O.M. 92/07)

6.6 Valutazione degli alunni con disabilità

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6.7 Valutazione della religione cattolica

6.8 Valutazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES)

6.9 Criteri di ammissione all’anno successivo e all’Esame di Stato

6.10 Criteri generali di valutazione

6.10.1 Modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza alla valutazione (art. 1

comma 5 dpr 122/09)

6.11 Criteri per l’attribuzione del voto di condotta

6.12 Recupero del voto di condotta

6.13 Scheda per la valutazione della condotta

6.14 Attribuzione del credito scolastico

6.14.1 Elementi di valutazione del credito scolastico e formativo in aggiunta al profitto ( DPR n. 323

del 23 luglio 1998 n. 323 art. 11 comma 2) per le classi terze, quarte e quinte

6.14.2 Credito formativo

6.15 “Tabella A” per l’attribuzione del credito scolastico

7 I progetti

7.1 I progetti

8 Piano d’aggiornamento pluriennale

8.1 Insegnare con le nuove tecnologie: dalla progettazione alla valutazione

8.2 Aggiornamento personale ATA

8.3 Corso di formazione sulla “trasparenza” (D.L. 33/2013) e sulle competenze informatiche

9 Piano per la digitalizzazione

9.1 Premessa

9.2 Obiettivi

9.3 Fasi del progetto

9.4 Soggetti coinvolti

9.5 Scansione temporale

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9.6 Raccordi con iniziative formative in atto o da attuare

10 Organigramma

10.1 Responsabilità e decisioni

10.1.1 Consiglio di presidenza

10.1.2 Direttori dei laboratori e responsabili delle aule speciali

10.1.3 Funzioni strumentali

11 Funzioni e compiti

11.1 Collaboratori del D.S.

11.2 Funzioni strumentali

11.3 Funzioni dei Direttori dei dipartimenti

11.4 Funzioni dei Direttori dei laboratori e dei Responsabili delle aule speciali

11.5 Funzioni del Documentalista

12 Routine e procedure

12.1 Criteri e procedure per i viaggi di istruzione e le visite guidate

12.1.1 Criteri

12.1.2 Procedure di richiesta per le visite guidate e i viaggi d’istruzione

12.1.3 Iter progetti

A Piano organizzativo e vigilanza degli alunni

B Patto educativo e di corresponsabilità

B.1 Patto educativo di corresponsabilità (Art. 3 DPR 235/2007)

B.2 Regolamento di disciplina

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Parte I PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

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Capitolo 1Piano dell’offerta formativa 2015∕2016

Il Liceo Scientifico Statale “A. Einstein”

Si pone come finalità di coniugare efficacemente discipline scientifiche e umanistiche al fine di ottimizzare le ca-

pacità d’analisi e lo spirito critico fondamentali nella crescita di una personalità libera e democratica.

Si pone in relazione con Archivio di Stato, Agenzia di Promozione culturale della Regione, Biblioteche, Cine-

teatro, Ente Parco, Istituto Zooprofilattico, Laboratorio del Gran Sasso, Laboratorio Multi-mediale FN, Musei, Osservatori astronomici, Università, Istituto Mario Negri Sud, Enti Loc-ali e Regionali, ASL, Associazioni Culturali e Organi di Informazione.

Accoglie 851?? alunni.

Si avvale di risorse umane: 62 unità docenti, 19 unità personale ATA ed esperti esterni.

Si avvale di risorse strutturali: Biblioteca informatizzata (8.000 titoli), Sala di lettura, Laboratorio di fisica, Laboratorio di

scienze, Aula multimediale biennio, Aula multimediale triennio, Laboratorio di Fisica, Sci-enze e Informatica (succursale), Aula multimediale linguistica, Videoteca e Palestra.

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Capitolo 2Piano delle attività

L’anno scolastico 2015/2016 ha inizio il 14 settembre 2015. È diviso in un trimestre (dal 14 settembre 2015 al 23 dicembre 2015) e in un pentamestre (dal 7 gennaio 2016 al 7 giugno 2016) per un totale di XXX giorni. Gli scrutini del trimestre avranno inizio il 7 gennaio 2016. La valutazione intermedia ha luogo dal XX marzo 2016. L’anno scolastico ha termine il 7 giugno 2016. Gli scrutini finali hanno inizio il 7 giugno 2016.

TRIMESTREDAL 14/9/14 AL 23/12/14

Periodo Giorni di lezione

Settembre XX

Ottobre XX

Novembre XX

Dicembre XX

Totale XX

PENTAMESTREPRIMO SOTTOPERIODODAL 7/1/15 AL XX/3/15

Periodo Giorni di lezione

Gennaio XX

Febbraio XX

Marzo XX

Totale XX

PENTAMESTRESECONDO SOTTOPERIODO

DAL XX/3/15 AL 7/6/15Periodo Giorni di lezione

Marzo XX

Aprile XX

Maggio XX

Giugno X

Totale XX

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Capitolo 3I princípi ispiratori, le linee guida e le scelte educative

3.1 I princípi ispiratori

A. L’art. 3 della Costituzione; B. Le problematiche relative al diritto-dovere all’istruzione; C. La scuola come laboratorio di gestione della complessità storico-sociale nell’ottica del pluralismo.

3.2 Le linee di indirizzo

A. valorizzazione della cultura scientifica; B. flessibilità mirata al raggiungimento del successo formativo; C. collegialità ai fini della condivisione delle scelte; D. centralità dell’Istituto nel ter-ritorio come polo di organizzazione e divulgazione della cultura; E. comunicazione con il territorio e con le altre agenzie culturali ai fini di una azione sinergica, educativamente proficua; F. valorizza-zione delle risorse umane.

3.3 Le scelte educative

La proposta educativa di questa scuola tende alla realizzazione di personalità autonome, critiche e polivalenti che possano esaudire il loro bisogno di sapere, saper pensare, progettare, realizzare e, quindi, “essere” nel significato piú esaustivo del termine e che siano capaci di inserirsi in modo produttivo nel dinamismo della complessità sociale e culturale del mondo contemporaneo, nella prospettiva indicata dal Consiglio europeo dell’istruzione.

In particolare tutto il curriculum, nel suo aspetto implicito, esplicito e trasversale, si propone di formare: A. personalità armoniche ed equilibrate; B. cittadini consapevoli dei valori del passato e del presente, capaci di progettare il futuro attraverso l’acquisizione di:

conoscenze articolate ed approfondite nei vari campi del sapere; conoscenza dei linguaggi, delle strutture fondanti e delle modalità di analisi delle varie dis-

cipline; competenze linguistiche variegate e funzionali ai vari tipi di comunicazione;

per lo sviluppo di: C. capacità razionali e critiche, di ricerca e di progettazione che sono elementi fondamentali di una mentalità scientifica.

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Capitolo 4Gli indirizzi attivati

4.1 Gli indirizzi attivati

A. Corso ordinario B. Corso opzione scienze applicate C. Liceo scientifico sportivo (attivo dall’a.s. 2015/2016) D. Corso opzione scienze applicate con indirizzo sportivo

4.2 Corso ordinario

Si qualifica per l’equilibrio, la completezza e l’articolazione di tutte le discipline sia nel campo umanistico (Italiano, Latino, Lingua straniera, Storia, Filosofia ecc.) sia nel campo matematico-sci-entifico (Matematica, Fisica, Scienze ecc.).

4.3 Corso opzione scienze applicate

Oltre a possedere l’elevata specializzazione in Matematica e Fisica del corso ordinario il corso presenta ulteriori importanti approfondimenti in Scienze ed Informatica che rendono il livello scien-tifico dell’opzione ricco e approfondito come quello europeo.

4.4 Liceo scientifico sportivo

Il Liceo Scientifico Sportivo è un corso di studi quinquennale che associa la solida preparazione culturale del liceo a un ampio e specialistico percorso di conoscenza e pratica di numerosi sport.

4.5 Corso opzione scienze applicate con indirizzo sportivo

Rispetto al Liceo Scientifico Opzione Scienze Applicate questo corso si caratterizza per l’in-troduzione della materia Discipline sportive, il cui orario è ricavato in parte dalla flessibilità ap-plicata alla materia delle Scienze, in parte dall’introduzione di un’ora settimanale supplementare rispetto all’indirizzo tradizionale. Inoltre, in tutte le discipline, saranno sviluppati o approfonditi temi che richiamano o che hanno correlazione con le tematiche relative alle attività motorie e sport-ive. Nel caso delle Scienze, saranno programmate attività di progetto specifiche correlate in modo piú stretto alle Discipline sportive e alle Scienze motorie.

4.6 Corso ad orientamento musicale e Corso ad orientamento linguistico

Questi corsi costituiscono un ampliamento dell’offerta formativa attivabile in tutti i corsi. Lo studio di uno strumento musicale o disciplina musicale o di una seconda lingua straniera sarà organizzato secondo moduli didattici per un monte ore preventivabile di 30 annue. Le competenze acquisite saranno valutate e certificate in sede di scrutinio.

4.7 I piani di studio

CORSO ORDINARIO

Primo biennio Secondo biennio

MATERIE I II III IV V

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

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Lingua e cultura latina 3 3 3 3 3

Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3

Storia e Geografia 3 3 – – –

Storia – – 2 2 2

Filosofia – – 3 3 3

Matematica* 5 5 4 4 4

Fisica 2 2 3 3 3

Scienze naturali** 2 2 3 3 3

Disegno e storia dell’arte 2 2 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o Attività altern-ative 1 1 1 1 1

TOTALE ORE 27 27 30 30 30

* Con informatica nel primo biennio ** Biologia, Chimica e Scienza della Terra

CORSO OPZIONE SCIENZE APPLICATE

Primo biennio Secondo biennio

MATERIE I II III IV V

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3

Storia e Geografia 3 3 – – –

Storia – – 2 2 2

Filosofia – – 2 2 2

Matematica 5 4 4 4 4

Informatica 2 2 2 2 2

Fisica 2 2 3 3 3

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Scienze naturali** 3 4 5 5 5

Disegno e storia dell’arte 2 2 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o Attività altern-ative 1 1 1 1 1

TOTALE ORE 27 27 30 30 30

** Biologia, Chimica e Scienza della Terra

LICEO SCIENTIFICO SPORTIVO

Primo biennio Secondo biennio

MATERIE I II III IV V

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3

Storia e Geografia 3 3 – – –

Storia – – 2 2 2

Filosofia – – 2 2 2

Matematica* 5 5 4 4 4

Fisica 2 2 3 3 3

Scienze naturali** 3 3 3 3 3

Diritto ed economia dello sport – – 3 3 3

Scienze motorie e sportive 3 3 3 3 3

Discipline sportive 3 3 2 2 2

Religione cattolica o Attività altern-ative 1 1 1 1 1

TOTALE ORE 27 27 30 30 30

* Con informatica nel primo biennio ** Biologia, Chimica e Scienza della Terra

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CORSO OPZIONE SCIENZE APPLICATE CON INDIRIZZO SPORTIVO

Primo biennio Secondo biennio

MATERIE I II III IV V

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3

Storia e Geografia 3 3 – – –

Storia – – 2 2 2

Filosofia – – 2 2 2

Matematica 5 4 4 4 4

Informatica 2 2 2 2 2

Fisica 2 2 3 3 3

Scienze naturali** 2 (3) 3 (4) 4 (5) 4 (5) 4 (5)

Disegno e storia dell’arte 2 2 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Discipline sportive** 2 (1) 2 (1) 2 (1) 2 (1) 2 (1)

Religione cattolica o Attività al-ternative 1 1 1 1 1

TOTALE ORE 28 28 31 31 31

** Biologia, Chimica e Scienza della Terra. Una delle ore di scienze previste dall’ordinamento di Scienze applicate sarà svolta articolando la classe in due gruppi: gli alunni dell’indirizzo sportivo, seguiranno la lezione di Discipline Sportive tenuta da uno specialista esterno, gli altri seguiranno la normale ora di Scienze. Nelle settimane in cui l’ora di Discipline Sportive non sarà prevista, i due gruppi classe saranno riuniti e svolgeranno attività di progetto di Scienze, anche di tipo laborator-iale, su tematiche specifiche del rispettivo indirizzo che, nel caso di quello sportivo, saranno rac-cordate con l’insegnamento di Discipline sportive.

È previsto l’insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell’area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell’area degli inseg-namenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annual-mente assegnato (vale per tutti gli indirizzi).

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Capitolo 5Orario scolastico

L’orario delle lezioni seguirà il seguente piano:

Ora Attività

8:10 Suono della prima campana, ingresso in aula

8:15 Inizio effettivo della prima ora di lezione

9:15 Inizio della seconda ora

10:05 Intervallo ricreativo (classi prime, seconde e terze)

10:15 Inizio della terza ora

11:05 Intervallo ricreativo (classi quarte e quinte)

11:15 Inizio della quarta ora

12:15 Inizio della quinta ora

13:15 Termine delle lezioni

Le classi del Liceo scientifico sportivo, che sperimentano l’orario con il sabato libero, seguiranno il seguente piano orario dal lunedí al giovedí:

Ora Attività

8:10 Suono della prima campana, ingresso in aula

8:15 Inizio effettivo della prima ora di lezione

9:15 Inizio della seconda ora

10:05 Intervallo ricreativo

10:15 Inizio della terza ora

11:15 Inizio della quarta ora

12:15 Inizio della quinta ora

13:15 Inizio della sesta ora (mezz’ora)

13:45 Termine delle lezioni

Le classi 1D e 2D effettueranno settimanalmente un prolungamento delle lezioni fino alle 15:15. Per tale giorno l’orario delle lezioni sarà il seguente:

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Ora Attività

8:10 Suono della prima campana, ingresso in aula

8:15 Inizio effettivo della prima ora di lezione

9:15 Inizio della seconda ora

10:05 Intervallo ricreativo

10:15 Inizio della terza ora

11:15 Inizio della quarta ora

12:15 Inizio della quinta ora

13:15 Secondo intervallo ricreativo

13:30 Inizio della sesta ora

14:25 Inizio della settima ora

15:15 Termine delle lezioni

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Capitolo 6Le scelte didattiche

6.1 Le scelte didattiche

Il curriculum esplicito (obiettivi delle varie discipline, nuclei fondanti delle stesse) viene elaborato nell’ambito dei dipartimenti disciplinari e riportato nelle programmazioni individuali.

Il curriculum trasversale (obiettivi trasversali, itinerari pluridisciplinari, progetti) viene elaborato in parte nei dipartimenti, in parte nei consigli di classe che rendono realizzabili i progetti.

La programmazione didattica individuale, redatta sulla base delle indicazioni dei dipartimenti dis-ciplinari, viene presentata entro il 30 novembre 2015 al D.S. tramite i collaboratori del D.S.

Essa, non puro adempimento formale, ma razionalizzazione degli atti didattici quotidiani, è im-prontata all’efficacia e all’efficienza del processo di insegnamento-apprendimento, anche attraverso la previsione di momenti di flessibilità degli interventi al fine di consentire il recupero, il consolida-mento e l’approfondimento di conoscenze e competenze.

La valutazione, nell’impostazione sistemica della programmazione, fondandosi sul feedback, con-sente una continua possibilità di adeguamento delle procedure ai ritmi e agli stili di apprendimento degli alunni e rappresenta il primo elemento dell’efficacia e della qualità del sistema formativo.

Essa, improntata alla trasparenza, si pone come: A. controllo del processo formativo nel suo in-sieme; B. controllo del processo di insegnamento – apprendimento; C. verifica delle singole prestazioni dell’alunno, rispetto a conoscenze, competenze e capacità.

6.2 La valutazione1

La valutazione, espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni scol-astiche, ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni e precede, accompagna e segue i percorsi curricolari: attiva le azioni da in-traprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine.

La valutazione degli apprendimenti, periodica e finale, è effettuata dal consiglio di classe, formato ai sensi dell’articolo 5 del testo unico, di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297 e success-ive modificazioni, e presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato, con deliberazione assunta, ove necessario, a maggioranza.

La responsabilità della valutazione e la cura della documentazione didattica competono agli inseg-nanti.

L’attività di valutazione, perseguendo il fine di descrivere il processo di formazione di ogni allievo, misura l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità, accerta e interpreta il livello delle compet-enze culturali, metacognitive e socio-affettive .

Dalla valutazione degli allievi scaturisce la riflessione degli insegnanti sul lavoro svolto in un pro-cesso di autovalutazione delle metodologie e degli strumenti impiegati, nell’ottica di un migli-oramento continuo dell’efficacia dell’attività di insegnamento. La valutazione , inoltre, rappresenta l’oggetto di un confronto reale all’interno dei dipartimenti disciplinari , nei percorsi di ricerca- azione e di riflessività sul lavoro, al fine di migliorare le competenze professionali, individuali e

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collegiali, e far crescere all’interno della scuola una cultura della valutazione e della progettazione condivisa.

Nel primo Biennio, la valutazione, il sostegno e il recupero previsti dal Consiglio di classe saranno effettuati in relazione agli obiettivi del Biennio obbligatorio (certificazione delle competenze per Assi cui concorrono piú discipline), anche ai fini di un eventuale riorientamento motivato e pro-gettato sulla base dei dati forniti dal Consiglio di classe.

Nel secondo biennio e nell’ultimo anno, la valutazione e le attività di sostegno e recupero previste dal Consiglio di classe saranno collegate al nuovo Esame di Stato, alla specificità dei curricoli e agli standard di apprendimento previsti dal PTOF e deliberati dai consigli di classe attraverso la pro-grammazione di classe e e quella individuale dei docenti.

6.3 Momenti della valutazione

Le programmazioni disciplinari e di classe prevedono i momenti , i criteri e gli strumenti delle verifiche, finalizzati ad accertare le conoscenze dichiarative , procedurali e condizionali/ strategiche; individuano i livelli di padronanza degli alunni nell’utilizzare conoscenze e abilità già acquisite per risolvere problemi nuovi e caratterizzati da maggiore complessità nell’ottica della valutazione delle competenze.

Sebbene la valutazione accompagni costantemente la formazione dell’allievo, i momenti in cui essa si esplica in modo formale sono principalmente tre, suddivisi per tempi e modalità di analisi e ac-certamento:

6.3.1 Valutazione diagnostica

Questo primo momento della valutazione prevede la somministrazione di prove d’ingresso agli al-lievi delle classi prime e terze, al fine di accertare il livello di abilità e conoscenze posseduto dai singoli; ciò permette di “fotografare” la situazione delle classi in ingresso e stilare le program-mazioni in base all’effettivo grado di preparazione e alle reali esigenze.

6.3.2 Valutazione in itinere

Il secondo momento della valutazione consiste nel verificare la graduale acquisizione da parte degli alunni di nuovi saperi, abilità e competenze. L’insegnante rileva informazioni utili sul processo di apprendimento mediante osservazioni sistematiche, discussioni e lavori di gruppo, ma soprattutto attraverso la somministrazione di prove opportunamente predisposte. Per la verifica delle conoscenze e delle abilità e in relazione alle discipline e alle metodologie attu-ate, esse possono essere suddivise in:

Prove scritte Prove orali Prove pratiche Prove grafiche

Per la valutazione delle competenze si effettuano prove esperte o compiti di realtà anche in prospettiva plutidisciplinare .

I docenti delle varie discipline dovranno effettuare un numero di verifiche che consenta di documentare oggettivamente il percorso degli alunni e dovranno esplicitare a tutta la classe i criteri di valutazione ed i livelli di accettabilità della prestazione .

Il risultato della prova orale dovrà essere comunicato immediatamente all’alunno ed alla classe, mentre, per le prove scritte il risultato dovrà essere comunicato entro quindici giorni (20 giorni per

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la prova di italiano).

Il risultato delle verifiche è utile sia all’alunno in quanto gli consente di accertare il livello di prestazione acquisito e di attivare tempestivamente interventi mirati, sia al docente che può meglio dirigere l’azione didattica. Le osservazioni sistematiche raccolte e gli esiti delle prove vengono analizzati in sede di Consiglio di classe per delineare il profitto degli alunni nelle singole discipline e procedere alla programmazione di attività di recupero, potenziamento o ampliamento dell’offerta formativa.

6.3.3 Valutazione sommativa (Valutazione periodica trimestrale e finale )

La valutazione trimestrale e finale è di competenza del Consiglio di classe e si realizza attraverso l’assegnazione ad ogni singola disciplina di un voto in decimi.

Negli scrutini intermedi la valutazione dei risultati raggiunti è formulata, in ciascuna disciplina, mediante un voto unico, come nello scrutinio finale. Resta comunque inteso, come principio ineludibile, che il voto deve essere espressione di sintesi valutativa e pertanto deve fondarsi su una pluralità di prove di verifica riconducibili a diverse tipologie, coerenti con le strategie metodologico-didattiche adottate dai docenti.

Dopo la valutazione periodica trimestrale e finale, viene reso disponibile alle famiglie un documento di valutazione (pagella).

Le valutazioni al di sotto del livello di sufficienza (sei) vengono attribuite agli allievi che non abbiano raggiunto il livello di padronanza minimo previsto nelle programmazioni disciplinari. Le altre valutazioni, espresse in decimi, indicano invece che l’apprendimento si è verificato con una padronanza piú o meno ampia di conoscenze e abilità.

Il voto disciplinare scaturisce da un’analisi puntuale dei seguenti elementi:

1. esame delle singole prove disciplinari di verifica che hanno misurato durante il percorso formativo la quantità e la qualità delle conoscenze e il livello di acquisizione delle abilità in rapporto agli obiettivi specifici previsti;

2. valutazione del grado di acquisizione degli obiettivi intermedi e/o finali;

3. valutazione sistematica dei comportamenti adottati in classe e/o nel contesto scolastico nel corso delle attività disciplinari;(sono del tutto contraria)

4. impegno interesse e metodo di lavoro specifico.

Il personale docente esterno e gli esperti di cui si avvale la scuola, che svolgono attività o insegnamenti per l’ampliamento dell’offerta formativa, ivi compresi i docenti incaricati delle attività alternative all’insegnamento della religione cattolica, forniscono preventivamente agli insegnanti della classe elementi conoscitivi sull’interesse manifestato e il profitto raggiunto da ciascun alunno e riportano su opportuni modelli di certificazione il profitto degli allievi.

Le famiglie sono periodicamente informate sul processo di apprendimento e sulla valutazione degli alunni.

Nel periodo novembre/dicembre e nel periodo marzo/aprile hanno luogo gli incontri scuola famiglia. Alla fine del mese di marzo, viene consegnata alla famiglia una scheda (pagellino) su cui

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vengono indicati per tutti gli alunni:

il risultato parziale ottenuto in ogni disciplina, espresso con un voto in decimi;

il numero di ore di assenza complessive per disciplina ed eventuali osservazioni sul comportamento.

Il pagellino, che ha soltanto valore informativo, è compilato dai docenti del Consiglio di classe al fine di realizzare l’informazione tempestiva circa il processo di apprendimento e la valutazione degli alunni di cui all’art. 1 comma 7 del Regolamento sulla valutazione.

Il Collegio dei docenti stabilisce il numero minimo di prove da effettuarsi per le diverse discipline

BIENNIODisciplina Num. prove trimestre Num. prove pentamestre

Italiano 2 scritti 2 orali 3 scritti 2 orali

Latino Tre prove di diversa tipologia (scritte, orali) 2 scritti 2 orali

Matematica 2 scritti 2 orali 3 scritti 2 orali

Lingua straniera Tre prove di diversa tipologia (scritte, orali) 2 scritti 2 orali

Fisica 1 scritto 1 orale Tre prove di diversa tipologia (scritte, orali)

Scienze 1 scritto 1 orale Tre prove di diversa tipologia (scritte, orali)

Scienze1 Due o tre prove di diversa tipologia (scritte, orali)

Tre o quattro prove di diversa tipologia (scritte e orali)

Geostoria 2 prove orali 3 orali

Disegno e Storia dell’Arte 1 grafica 1 orale Tre prove di diversa tipologia (grafiche e orali)

Ed. Fisica 1 pratica 1 orale 2 pratiche 1 orale

Religione 1 orale ed eventuali altre tipologie di verifica

2 orali ed eventuali altre tipologie di verifica

1Indirizzo Scienze Applicate

TRIENNIODisciplina Num. prove trimestre Num. prove pentamestre

, 08/01/16,
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, 08/01/16,
<!--l. 1197-->
, 08/01/16,
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Italiano Come per il biennio Come per il biennio

Latino Come per il biennio Come per il biennio

Matematica Come per il biennio Come per il biennio

Lingua straniera Come per il biennio Come per il biennio

Fisica Tre prove di diversa tipologia (scritte, orali)

Quattro prove di diversa tipologia (scritte, orali)

Scienze Tre prove di diversa tipologia (scritte, orali)

Quattro prove di diversa tipologia (scritte, orali)

Storia 2 prove orali 3 orali

Filosofia 2 prove orali 3 orali

Disegno e Storia dell’Arte Come per il biennio Come per il biennio

Ed. Fisica Come per il biennio Come per il biennio

Religione Come per il biennio Come per il biennio

Una delle prove orali, per ogni periodo, può essere sostituita da un test o da una prova semi-strut-turata, secondo le esigenze didattiche, solo nel caso si sia già effettuata almeno una prova orale.

6.5 Recupero

I Consigli di classe, a norma dell’art 2 comma 2 dell’OM 92/07, programmano le attività di recu-pero che costituiscono parte ordinaria e permanente del Piano dell’offerta formativa e si articolano nelle seguenti attività:

sostegno, volto a prevenire l’insuccesso scolastico, effettuato dai singoli docenti con la per-sonalizzazione e/o individualizzazione del processo di insegnamento/apprendimento, prev-iste anche nelle programmazioni disciplinari;

attività di recupero, realizzate per gli studenti che riportano voti di insufficienza negli scru-tini intermedi;

attività di recupero per coloro per i quali i consigli di classe deliberino di sospendere il giud-izio di ammissione alla classe successiva negli scrutini finali.

Durante gli scrutini si individua la natura delle carenze e si indicano gli obiettivi dell’azione di recu-pero. Gli stessi consigli di classe certificano gli esiti ai fini del saldo del debito formativo nel corso della riunione prevista per la valutazione intermedia del pentamestre oppure nella riunione finale prevista nel mese di settembre.

Al termine di ciascun intervento di recupero realizzato nel corso dell’anno scolastico, i docenti delle discipline interessate svolgono verifiche documentabili, volte ad accertare l’avvenuto superamento delle carenze riscontrate.

, 08/01/16,
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I giudizi espressi dai docenti, al termine delle verifiche, oltre ad accertare il grado di padronanza ac-quisito dallo studente, costituiscono l’occasione per definire ulteriori forme di supporto finalizzate sia al completamento del percorso di recupero sia al raggiungimento di obiettivi formativi di piú alto livello.

6.5.1 Criteri didattici e metodologici (art. 2 comma 2 O.M. 92/07)

Le attività di recupero, per gli studenti che riportano voti di insufficienza negli scrutini intermedi (trimestre e valutazione intermedia del pentamestre), sono organizzate secondo le seguenti modal-ità fra di loro alternative:

pausa didattica (recupero curriculare) secondo la programmazione dei docenti per l’at-tivazione , in orario curricolare, di interventi di recupero per gli allievi che hanno riportato insufficienze e attività di consolidamento delle competenze acquisite e di sostegno e val-orizzazione delle eccellenze, per gli altri allievi;

corsi di recupero a classi aperte per le discipline oggetto della prova scritta agli Esami di Stato. Ogni gruppo sarà affidato ad un docente della disciplina interessata che fornirà agli insegnanti curricolari elementi specifici sulla frequenza del corso di recupero e sul grado di raggiungimento degli obiettivi formativi e di contenuto previsti per gli alunni.

Ogni docente fornirà agli allievi chiarimenti circa le competenze da recuperare, precisando conten-uti e abilità che saranno oggetto di verifica.

Le prove di verifica orale e/o scritta/grafica/pratica, previste dall’O.M. 92/07 saranno organizzate, secondo un calendario comunicato agli studenti ed esposto all’albo dell’Istituzione scolastica.

Per il pentamestre il recupero riguarderà prioritariamente discipline che non siano state oggetto di recupero dopo lo scrutinio del trimestre.

I criteri di valutazione saranno quelli adottati nell’ambito della programmazione disciplinare dei do-centi (con riferimento al raggiungimento degli obiettivi minimi).

Il risultato delle verifiche sarà comunicato alle famiglie al termine dei corsi attraverso il registro elettronico o attraverso apposita comunicazione.

Per gli studenti che in sede di scrutinio finale, presentino in una o piú discipline valutazioni insuffi-cienti, il consiglio di classe, sulla base di criteri preventivamente stabiliti, procede ad una valutazione della possibilità dell’alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate entro il termine dell’anno scolastico, mediante lo studio personale svolto autonomamente o attraverso la frequenza di appositi interventi di recupero.

I corsi di recupero organizzati dopo lo scrutinio intermedio del pentamestre (per le classi ove sono presenti diffuse e gravi difficoltà) e nel periodo estivo saranno attuati, privilegiando di norma le dis-cipline per le quali si prevede la prova scritta agli Esami di Stato.

6.6 Valutazione degli alunni con disabilità

Le attività di recupero, per gli studenti che riportano voti di insufficienza negli scrutini intermedi (trimestre e valutazione intermedia del pentamestre), sono organizzate secondo le seguenti modal-ità fra di loro alternative:

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• pausa didattica (recupero curriculare) secondo la programmazione dei docenti per l’attivazione , in orario curricolare, di interventi di recupero per gli allievi che hanno riportato insufficienze e attività di consolidamento delle competenze acquisite e di sostegno e valorizzazione delle eccellenze, per gli altri allievi;

• corsi di recupero a classi aperte per le discipline oggetto della prova scritta agli Esami di Stato. Ogni gruppo sarà affidato ad un docente della disciplina interessata che fornirà agli insegnanti cur-ricolari elementi specifici sulla frequenza del corso di recupero e sul grado di raggiungimento degli obiettivi formativi e di contenuto previsti per gli alunni.

Ogni docente fornirà agli allievi chiarimenti circa le competenze da recuperare, precisando conten-uti e abilità che saranno oggetto di verifica.

Le prove di verifica orale e/o scritta/grafica/pratica, previste dall’O.M. 92/07 saranno organizzate, secondo un calendario comunicato agli studenti ed esposto all’albo dell’Istituzione scolastica.

Per il pentamestre il recupero riguarderà prioritariamente discipline che non siano state oggetto di recupero dopo lo scrutinio del trimestre. I criteri di valutazione saranno quelli adottati nell’ambito della programmazione disciplinare dei docenti (con riferimento al raggiungimento degli obiettivi minimi).

Il risultato delle verifiche sarà comunicato alle famiglie al termine dei corsi attraverso il registro elettronico o attraverso apposita comunicazione.

Per gli studenti che in sede di scrutinio finale, presentino in una o piú discipline valutazioni insuffi-cienti, il consiglio di classe, sulla base di criteri preventivamente stabiliti, procede ad una valutazione della possibilità dell’alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate entro il termine dell’anno scolastico, mediante lo studio personale svolto autonomamente o attraverso la frequenza di appositi interventi di recupero.

I corsi di recupero organizzati dopo lo scrutinio intermedio del pentamestre (per le classi ove sono presenti diffuse e gravi difficoltà) e nel periodo estivo saranno attuati, privilegiando di norma le dis-cipline per le quali si prevede la prova scritta agli Esami di Stato.

6.7 Valutazione della religione cattolica

La valutazione dell’insegnamento della religione cattolica resta disciplinata dall’art. 309 del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado, di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, ed è comunque espressa senza attribuzione di voto numerico.

6.8 Valutazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES)

Per gli alunni con bisogni educativi speciali (bes) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni e devono essere riferite al Piano Didattico Personalizzato (pdp); a tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove di esame, sono adottati gli strumenti compensativi e dispensativi ritenuti piú idonei.

Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove.

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6.9 Criteri di ammissione all’anno successivo e all’Esame di Stato

Vengono ammessi all’anno successivo o all’esame di Stato gli alunni che abbiano frequentato per almeno ¾ delle ore di lezione e abbiano ottenuto, con decisione assunta a maggioranza dal Consiglio di classe in sede di scrutinio finale, un voto non inferiore a sei decimi in tutte le discipline e nel comportamento.

Si ritengono ore di assenza tutte le ore di lezione, certificate dai singoli docenti nei loro registri personali, in cui l’alunno è stato assente per un tempo superiore alla metà dell’intera durata della lezione.

Nello scrutinio finale il Consiglio di classe sospende il giudizio degli alunni che non hanno conseguito la sufficienza in una o piú discipline, senza riportare immediatamente un giudizio di non promozione. A conclusione dello scrutinio, l’esito relativo a tutte le discipline è comunicato alle famiglie. A conclusione degli interventi didattici programmati per il recupero delle carenze rilevate, il Consiglio di classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, previo accertamento del recupero delle carenze formative da effettuarsi entro la fine del medesimo anno scolastico e comunque non oltre la data di inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo, procede alla verifica dei risultati conseguiti dall’alunno e alla formulazione del giudizio finale che, in caso di esito positivo, comporta l’ammissione alla frequenza della classe successiva e l’attribuzione del credito scolastico.

Il Consiglio di classe, in sede di scrutinio, potrà discutere degli alunni con particolari situazioni di salute o specifiche esigenze sociali e/o familiari, che non abbiano raggiunto il numero minimo di presenze, e deliberare, in deroga alle condizioni sopra previste, di ammetterli alla classe successiva. La deroga viene applicata solo nel caso in cui dette circostanze non abbiano impedito all’allievo di acquisire competenze adeguate alla frequenza della classe successiva e sempre che il numero delle assenze non superi il 30% del monte ore annuale.

Come previsto dalla C.M n. 20/2011, rientrano fra le casistiche apprezzabili, ai fini delle deroghe previste, le assenze dovute a:

gravi motivi di salute adeguatamente documentati;

terapie e/o cure programmate;

donazioni di sangue;

partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal CONI;

adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo (cfr. Legge n. 516/1988 che recepisce l’intesa con la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno; Legge n. 101/1989 sulla regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, sulla base dell’intesa stipulata il 27 febbraio 1987).

L’obbligo di istruzione è assolto secondo quanto previsto dal regolamento adottato con decreto del Ministro della Pubblica Istruzione 22 agosto 2007, n. 139, nel quadro del diritto-dovere all’istruzione e alla formazione di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 76, e al decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226.

In sede di scrutinio finale il Consiglio di classe (solo per le classi terze, quarte e quinte), cui

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partecipano tutti i docenti della classe, i docenti di sostegno, gli insegnanti di religione cattolica limitatamente agli alunni che si avvalgono di quest’ultimo insegnamento, nonché gli insegnanti di attività alternative alla religione cattolica, limitatamente agli alunni che ne abbiano fatto espressa richiesta, attribuisce il punteggio per il credito scolastico di cui all’articolo 11 del decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323, e successive modificazioni. 6.10 Criteri generali di valutazione

6.10.1 Modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza alla valutazione (art. 1 comma 5 dpr 122/09)

Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, secondo quanto previsto dall’art. 2, comma 4, terzo periodo, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 e successive modificazioni.

La valutazione, quando si esprime in termini quantitativi, utilizza i voti in decimi secondo la seguente scala:

Indicatori Descrittori

VOTO = 1 – 3

Insufficienza Gravissima

Quantità e qualità delle conoscenze

L’alunno non ha nessuna conoscenza e commette gravi errori

Abilità logiche Non sviluppa ragionamenti coerenti e completiAbilità linguistico-espressive Commette errori che oscurano il significato della

comunicazione Applicazione delle conoscenzeRielaborazione delle conoscenzeAbilità metacognitive Non conosce le strategie di lavoro

VOTO = 4

Insufficienza Grave

Quantità e qualità delle conoscenze

L’alunno possiede conoscenze scarse e frammentarie e commette errori nell’esecuzione di compiti semplici

Abilità logiche Non sviluppa ragionamenti coerenti e completiAbilità linguistico-espressive Commette errori che oscurano il significato del

discorsoApplicazione delle conoscenze Applica le sue conoscenze in modo parziale e spesso

errato Rielaborazione delle conoscenze

Le conoscenze scarse e frammentarie non si prestano ad alcuna rielaborazione critica

Abilità metacognitive Ha poca consapevolezza delle strategie di lavoro

VOTO = 5

Insufficienza Non Grave

Quantità e qualità delle conoscenze

L’alunno possiede conoscenze superficiali e non sempre significative

Abilità logiche Sviluppa ragionamenti induttivi e/o deduttivi coerenti e completi con fatica e solo se puntualmente guidato

Abilità linguistico-espressive Si esprime in modo faticoso ed imprecisoApplicazione delle conoscenze Applica le conoscenze in modo non sempre correttoRielaborazione delle conoscenze

Non ha autonomia nella rielaborazione delle conoscenze

Abilità metacognitive Non sempre utilizza strategie di lavoro efficaci

VOTO = 6

Sufficienza

Quantità e qualità delle conoscenze

L’alunno possiede conoscenze essenziali ed ordinate

Abilità logiche Sviluppa autonomamente semplici ragionamenti di tipo induttivo e deduttivo

Abilità linguistico-espressive Si esprime in modo semplice ma lineare utilizzando correttamente, se guidato, il lessico disciplinare

Applicazione delle conoscenze Applica le conoscenze in modo corretto ma solo in situazioni note

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Rielaborazione delle conoscenze

Possiede conoscenze significative , sebbene non troppo articolate

Abilità metacognitive Utilizza consapevolmente alcune strategie di lavoro

VOTO = 7

Padronanza Discreta

Quantità e qualità delle conoscenze

L’alunno possiede conoscenze complete e corrette

Abilità logiche Sviluppa ragionamenti coerenti e completi utilizzando opportunamente la modalità induttiva e deduttiva

Abilità linguistico-espressive Espone con chiarezza utilizzando correttamente il lessico disciplinare

Applicazione delle conoscenze Applica le conoscenze in modo corretto anche in situazioni nuove

Rielaborazione delle conoscenze

Rielabora le conoscenze in modo abbastanza significativo ed abbastanza articolate

Abilità metacognitive Utilizza le varie strategie di lavoro in modo consapevole, ma rigido

VOTO = 8

Buona Padronanza

Quantità e qualità delle conoscenze

L’alunno possiede conoscenze varie , corrette e complete che gli consentono di non commettere errori nell’esecuzione di compiti complessi

Abilità logiche Utilizza in modo corretto ed autonomo il ragionamento induttivo e deduttivo

Abilità linguistico-espressive Si esprime in modo fluido ed efficace , utilizzando correttamente il lessico disciplinare

Applicazione delle conoscenze Applica le conoscenze in modo corretto anche in situazioni nuove, utilizzando validi collegamenti interdisciplinari

Rielaborazione delle conoscenze

Possiede un articolato sistema di conoscenze che gli consente anche autonome valutazioni critiche

Abilità metacognitive Utilizza in modo autonomo e flessibile tutte le strategie di lavoro

VOTO = 9 – 10

Ottima Padronanza

Quantità e qualità delle conoscenze

L’alunno possiede moltissime conoscenze, varie e sfaccettate, curate nei particolari e ben articolate tra loro

Abilità logiche Utilizza in modo efficace, autonomo e personale le modalità di ragionamento induttivo e deduttivo

Abilità linguistico-espressive Si esprime in modo fluido, appropriato e ben articolato , utilizzando efficacemente e con rigore il lessico disciplinare

Applicazione delle conoscenze Sa applicare quanto appreso in situazioni nuove in modo personale ed originale, ha padronanza nella capacità di cogliere e sviluppare nessi culturali

Rielaborazione delle conoscenze

Sa organizzare in modo autonomo e critico le conoscenze e effettua autonomamente valutazioni corrette, approfondite e complete che danno origine ad un valido e personale sistema di comprensione della realtà

Abilità metacognitive Utilizza tutte le strategie di lavoro, adattandole al compito i n modo risolutivo, efficace ed originale

Il Consiglio di classe utilizza, inoltre, per una valutazione finale omogenea, i seguenti strumenti:

Proposte di voto dei singoli docenti Le proposte di voto, presentate dai docenti al Consiglio di classe, vengono espresse in voti

interi; è opportuno l’utilizzo del piú ampio ventaglio possibile di voti per verificare, sia attraverso prove oggettive strutturate sia attraverso altre forme di verifica, le competenze, le abilità e i livelli cognitivi.

Le proposte di voto, coerentemente con i parametri valutativi stabiliti in sede di programmazione didattica, terranno conto, oltre che dei risultati delle verifiche sommative scritte ed orali, di tutti gli altri elementi suscettibili di misurazione, quali la progressione

, 08/01/16,
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nell’apprendimento, l’autonomia di studio, la partecipazione e l’impegno, anche in relazione alla frequenza di corsi di recupero e l’adesione ad attività integrative, quali scambi culturali, attività scuola-lavoro, gare ed iniziative parascolastiche (teatrali, musicali, ecc.).

Situazioni familiari significative ai fini del rendimento scolastico dell’alunno, note al Consiglio di classe, costituiscono elemento di attenta valutazione nella formulazione di un globale giudizio di passaggio alla classe successiva.

6.11 Criteri per l’attribuzione del voto di condotta

La valutazione del comportamento si propone di favorire l’acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell’adempimento dei propri doveri, nella conoscenza e nell’esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare. Per l’attribuzione del voto di condotta sarà osservato e valutato l’allievo in relazione ai seguenti elementi:

1. Comportamento sociale

◦ Grado di sviluppo dell’autocontrollo.

◦ Livello di acquisizione di atteggiamenti che tengano in considerazione la dignità della persona, il rispetto reciproco e l’acquisizione delle regole di convivenza; orientamento alle pratiche collaborative.

◦ Livello di attenzione per le norme del regolamento disciplinare.

2. Comportamento di lavoro

◦ Intensità e costanza di impegno/applicazione.

◦ Senso di responsabilità nel portare a termine il proprio lavoro, nell’avere cura di sé, degli oggetti e degli ambienti.

La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio o finale è decisa dal Consiglio di classe nei confronti dell’alunno cui sia stata precedentemente irrogata una sanzione disciplinare ai sensi dell’articolo 4, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 e successive modificazioni, e al quale si possa attribuire la responsabilità, nei contesti di cui al comma 1 dell’art. 2 del decreto legge, dei comportamenti:

1. previsti dai commi 9 e 9-bis dell’art. 4 del DPR 249/98 e successive modificazioni;

2. che violino i doveri di cui ai commi 1,2 e 5 dell’art. 3 del DPR 249/98 e successive modificazioni.

La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi deve essere motivata con riferimento ai casi sopra individuati e deve essere verbalizzata in sede di scrutinio intermedio e finale.

Il voto di comportamento è attribuito dal Consiglio di classe in sede di scrutinio, utilizzando la seguente scheda.

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA DEGLI STUDENTI

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10

Ottima costanza e notevole impegno nello svolgi-mento delle consegne scolastiche

Interesse vivo e partecipazione attiva alle lezioni Rispetto degli altri e dell’Istituzione scolastica Scrupoloso rispetto del regolamento d’Istituto Ruolo propositivo e/o collaborativo all’interno della

classe Frequenza assidua e costante, puntualità alle lezioni Nessuna sanzione disciplinare

9

Regolare e serio svolgimento delle consegne didat-tiche

Impegno costante e lodevole partecipazione alle lezioni

Comportamento irreprensibile nei rapporti interper-sonali

Rispetto delle norme d’Istituto Ruolo positivo e collaborativo nel gruppo classe Frequenza assidua e costante, puntualità alle lezioni Nessuna sanzione disciplinare

8

Svolgimento puntuale dei compiti assegnati Interesse e partecipazione buoni nelle varie discip-

line Comportamento corretto esente da richiami Partecipazione collaborativa al funzionamento del

gruppo classe Rispetto del regolamento d’Istituto Frequenza scolastica e puntualità alle lezioni

regolari Massimo una nota disciplinare

7

Svolgimento non sempre puntuale dei compiti as-segnati

Discreta l’attenzione e la partecipazione alle attività scolastiche

Osservazione regolare delle norme relative alla vita scolastica

Partecipazione discretamente collaborativa al fun-zionamento del gruppo classe

Frequenza scolastica e puntualità alle lezioni quasi regolari

Sporadici episodi di mancato rispetto del regola-mento d’Istituto

Massimo tre note disciplinari

6

Svolgimento non sempre puntuale dei compiti as-segnati

Sufficiente l’attenzione e l’interesse alle attività didattiche

Sanzioni disciplinari non gravi Comportamento non sempre corretto nel rapporto

con insegnanti e compagni Partecipazione poco collaborativa al funzionamento

del gruppo classe Frequenza scolastica discontinua e frequenti ritardi

e/o uscite anticipate Episodi di mancato rispetto del regolamento d’Isti-

tuto Massimo cinque note disciplinari

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5

Completo disinteresse per le attività didattiche Impegno insufficiente Comportamento tale da pregiudicare l’attività didat-

tica Funzione negativa nel gruppo Scarsa partecipazione alle lezioni e numerosi ritardi

e/o uscite anticipate Episodi di mancato rispetto del regolamento d’Isti-

tuto segnalati sul registro di classe Allontanamento dalle lezioni per periodi inferiori a

15 giorni

4

Inesistente partecipazione alle attività didattiche Inesistente rispetto delle consegne Frequenza irregolare Inesistente rispetto verso le persone e le opinioni

degli altri Gravi atti di bullismo e/o di vandalismo Mancato rispetto del regolamento d’Istituto Provvedimenti disciplinari che hanno comportato

l’allontanamento dalle lezioni per periodi superiori a 15 giorni per atti penalmente perseguibili

3 – 1 Provvedimenti disciplinari per atti penalmente

perseguibili e sanzionabili con allontanamento dalla comunità scolastica fino al termine dell’anno scol-astico o con l’esclusione dello scrutinio finale o la non ammissione all’esame di stato

6.12 Recupero del voto di condotta

L’alunno deve avere la possibilità di recuperare il voto di condotta, durante l’anno scolastico, cosí come accade in tutte le altre discipline.

Le strategie possono essere le seguenti:

Attività a favore della comunità scolastica (pulizia del cortile, riordino della classe, lettura di un libro, studio aggiuntivo, ore di recupero a scuola);

Attività di studio aggiuntive.

6.13 Scheda per la valutazione della condotta

LICEO SCIENTIFICO “A. EINSTEIN” · TERAMOA.S. 2015∕2016

SCHEDA PER LA VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA

Allievo

Classe

Indicatori Descrittori Voto

Frequenza Num ore di assenza fino a 80 (per il trimestre 30) Voto: 10

Num ore di assenza fino a 120 (per il trimestre 45) Voto: 9

, 08/01/16,
rows=7
, 08/01/16,
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Num ore di assenza fino a 160 (per il trimestre 60): Voto: 8

Num ore di assenza fino a 200 (per il trimestre 75): Voto: 7

Num ore di assenza fino a 240 (per il trimestre 90): Voto: 6

Num ore di assenza fino a 280 (per il trimestre 105): Voto: 5

Num ore di assenza fino a 300 (per il trimestre 120): Voto: 4

Comportamento so-ciale

Capacità di autocontrollo

Pieno rispetto di tutte le norme educative (considerare la presenza di note di merito, richiami formali, note e/o sanzioni disciplinari)

Interazione corretta con i compagni e i docenti

Comportamento di lavoro

Intensità e costanza di impegno/applicazione (anche i ritardi e le uscite anticipate)

Senso di responsabilità nel portare a termine il proprio lavoro

Atteggiamento propositivo e collaborativo all’interno del gruppo di lavoro

TOTALE

VOTO DI CON-DOTTA (Media punteggi assegnati)

6.14 Attribuzione del credito scolastico

6.14.1 Elementi di valutazione del credito scolastico e formativo in aggiunta al profitto (DPR n. 323 del 23 luglio 1998 n. 323 art. 11 comma 2) per le classi terze, quarte e quinte

1. Partecipazione ad almeno un progetto tra quelli previsti dal pof (valutazione di merito da parte del docente referente) per un punteggio max di 0,2;

2. RC (oppure ma) con valutazione > discreto per un punteggio max di 0,2;

3. credito formativo (possesso della certificazione per almeno una delle attività previste dalla tabella riportata di seguito).

6.14.2 Credito formativo

È attribuibile solo per attività coerenti con gli obiettivi formativi relativi al corso di studio:

1. Volontariato o attività socialmente utili (non occasionali e certificati da un ente);

2. Lavoro (solo con assunzione tramite Ufficio di collocamento e con versamento dei contributi);

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3. Partecipazione alle riunioni della Consulta provinciale degli studenti;

4. Attività sportiva agonistica (svolta in Federazioni o Enti riconosciuti dal coni, anche in funzione di arbitraggio);

5. Certificazioni linguistiche e/o ECDL;

6. Conservatorio o scuole riconosciute dallo Stato (frequenza con merito);

7. Concorsi con riconoscimento (di livello regionale o nazionale).

Dopo aver sommato alla media dei voti gli eventuali crediti scolastici e formativi, per valori maggiori o uguali a 0,5 verrà attribuito il voto massimo della banda di appartenenza.

Si precisa che anche per i progetti interni è necessaria l’attestazione della frequenza con merito e che un’attività interna può avere anche un riconoscimento esterno e quindi essere valutata come credito formativo.

6.15 “Tabella A” per l’attribuzione del credito scolastico

CREDITO SCOLASTICO PER CANDIDATI INTERNI

Decreto Ministeriale n. 99 del 16 dicembre 20093

Media dei voti Classi 3e Classi 4e Classi 5e

M = 6 3 − 4 3 − 4 4 − 5

6<M ≤ 7 4 − 5 4 − 5 5 − 6

7<M ≤ 8 5 − 6 5 − 6 6 − 7

8<M ≤ 9 6 − 7 6 − 7 7 − 8

9<M ≤ 10 7 − 8 7 − 8 8 − 9

CREDITO SCOLASTICO PER LE CLASSI QUINTE

Media dei voti Punti previsti M + CF Punti da assegnare

M = 6 4 − 5 M = 6 4

M + CF ≥ 6.5 5

6<M ≤ 7 5 − 6 6<M + CF<6.5 5

6.5 ≤ M + CF ≤ 7 6

7<M ≤ 8 6 − 7 7<M + CF<7.5 6

7.5 ≤ M + CF ≤ 8 7

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8<M ≤ 9 7 − 8 8<M + CF<8.5 7

8.5 ≤ M + CF ≤ 9 8

9<M ≤ 10 8 − 9 9<M + CF<9.1 8

9.1 ≤ M + CF ≤ 10 9

CREDITO SCOLASTICO PER LE CLASSI TERZE E QUARTE

Media dei voti Punti previsti M + CF Punti da assegnare

M = 6 3 − 4 M = 6 3

M + CF ≥ 6.5 4

6<M ≤ 7 4 − 5 6<M + CF<6.5 4

6.5 ≤ M + CF ≤ 7 5

7<M ≤ 8 5 − 6 7<M + CF<7.5 5

7.5 ≤ M + CF ≤ 8 6

8<M ≤ 9 6 − 7 8<M + CF<8.5 6

8.5 ≤ M + CF ≤ 9 7

9<M ≤ 10 7 − 8 9<M + CF<9.1 7

9.1 ≤ M + CF ≤ 10 8

Capitolo 7I progetti

7.1 I progetti

I progetti disciplinari e trasversali concorrono al raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici propri dell’Istituto con attività che affiancano e/o sviluppano aspetti significativi del curriculum. Per questa ragione le risorse economiche strumentali ed umane saranno assegnate ai progetti, secondo un criterio di giustizia distributiva che consenta di valorizzare in maniera equilibrata, ai fini di una formazione armonica degli alunni nell’area dei linguaggi come nella sfera dei saperi scientifici.

Tutti i progetti, presentati da soggetti interni o da soggetti esterni, devono rispondere ai seguenti cri-teri: A. coerenza con il curriculum esplicito; B. fattibilità rispetto a risorse ed organizzazione; C. ef-ficacia (nel senso di una ricaduta qualitativamente valida).

PROGETTI TRASVERSALIA scuola di continuità Roberta Buongrazio

Coro a scuola Ettore Sisino

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Giornalino scolastico Nando Cozzi

Corso di preparazione al test per l’accesso ai corsi di laurea delle professioni sanitarie (aree disciplinari: Biologio a Fisica) Serafino Di Bonaventura

Ampliamento dell’offerta formativa: seconda lingua, strumento mu-sicale e liceo sportivo Roberta Buongrazio

PROGETTI ISTITUZIONALIProgetto lauree scientifiche B. Paesani

Educazione alla salute Roberta Buongrazio

Prevenzione alla tossicodipendenza Educazione alla salute

Educazione ambientale S DI Bonaventura

Educazione alla legalità

PROGETTI PROPOSTI DAI DIPARTIMENTILETTERE

Progetto lettura Daniela D’Alonzo

Il quotidiano in classe Paola Di Pietro

STORIA E FILOSOFIALinea di pace Grazia Nardinocchi

LINGUE STRANIERECertificazioni linguistiche Nando Cozzi

MATEMATICA E FISICAPiano ISS Beniamina Paesani

Olimpiadi di matematica Ercole Suppa

Olimpiadi di matematica a squadre Rosanna Tupitti

Olimpiadi di fisica Domenico Di Donato

Olimpiadi di informatica Beniamina Paesani

SCIENZEPrevenzione precoce contro l’uso di tabacco, sostanze psicotrope e l’abuso alcolico nella popolazione studentesca Serafino Di Bonaventura

Olimpiadi di astronomia R Marcello

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DISEGNO E STORIA DELL’ARTE

EDUCAZIONE FISICAAttività sportiva P. Ricci

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Capitolo 8Piano d’aggiornamento pluriennale1

8.1 Insegnare con le nuove tecnologie: dalla progettazione alla valutazione

1° Modulo Gli scenari metodologico-didattici delle Indicazioni Nazionali: problemi e pros-pettive

2° Modulo Le TIC nella didattica: la progettazione delle attività didattiche

I processi di apprendimento dei “nativi digitali” Le competenze culturali e le competenze digitali Progettare e utilizzare un “oggetto” didattico multimediale: finalità, obiet-

tivi, scelta dei contenuti Prospettive metodologiche: l’apprendimento cooperativo, le comunità di

pratica

8.2 Aggiornamento personale ATA

1° Modulo Compiti e funzioni degli Assistenti e dei Collaboratori

Gestione ricostruzioni di carriera Dematerializzzazione dell’attività amministrativa

2° Modulo Formazione su igiene, salute e sicurezza Primo soccorso Formazione antiincendio

8.3 Corso di formazione sulla “trasparenza” (D.L. 33/2013) e sulle competenze informatiche

Il corso è rivolto al personale ATA. Si svolgerà in rete in collaborazione con altri istituti scolastici.

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Capitolo 9Piano per la digitalizzazione dei registri e delle comunicazioni e l’estensione dell’uso delle nuove tecnologie nella didattica1

9.1 Premessa

Si è rilevata la necessità che la scuola si attivi per avviare sin dall’inizio del prossimo anno scol-astico la digitalizzazione dei principali atti formali che ne regolano la vita nonché per l’estensione delle nuove tecnologie nella didattica, in accordo con le indicazioni che provengono dagli organi ministeriali competenti.

9.2 Obiettivi

L’azione che s’intende avviare si prefigge i seguenti obiettivi:

analizzare in via preliminare i fabbisogni scolastici in relazione al tema dell’intervento; motivare, coinvolgere, formare il personale docente e non docente, nonché i discenti e le

loro famiglie, nel processo di innovazione tecnologica che riguarda la scuola; contribuire ad individuare, sotto il profilo tecnico, le tipologie e le quantità di attrezzature

tecnologiche piú idonee per soddisfare i bisogni della scuola; promuovere un processo di monitoraggio in itinere dell’andamento del progetto e dei suoi

esiti, che possa avere utile valenza per l’attività di autovalutazione della scuola

9.3 Fasi del progetto

A. Analisi preliminare delle risorse esistenti e dei fabbisogni

Attraverso il contatto informale con i docenti, la discussione nell’ambito del Collegio e in contesti informali, la realizzazione di specifiche riunioni dei dipartimenti e lo svolgimento di un’eventuale indagine conoscitiva oggettiva nel corpo docente, si prevede che nel prossimo mese di aprile 2016 e/o seguenti, si provvederà a rilevare la situazione oggettiva della scuola riguardo alle risorse tecno-logiche esistenti e ai fabbisogni emergenti, nonché ad individuare le proposte piú valide per la realizzazione degli obiettivi del progetto. L’ indagine preliminare sarà in particolare finalizzata a censire i seguenti dati:

spazi e attrezzature dedicati tecnologici attualmente esistenti nella scuola numero di docenti che utilizzano le nuove tecnologie nella didattica (suddivisi per aree dis-

ciplinari), spazi e tecnologia utilizzata (es. carrellino mobile con PC e proiettore in aula, aula LIM, aula video, aula informatica, PC portatili o tablet individuali, ecc.), tipologia di didat-tica innovativa (classe virtuale, audiovisivi desunti dal web, presentazioni in power point, uso di piattaforme digitali interattive associate al libro di testo, laboratori virtuali, ecc.)

necessità e proposte del corpo docente relative a spazi, attrezzature, supporti tecnici, sup-porti formativi, per l’uso delle nuove tecnologie nella didattica e nell’informatizzazione de-gli atti formali connessi all’attività scolastica.

B. Piano di acquisizione delle strumentazione

I dati conoscitivi e le proposte emerse nella fase A serviranno da supporto agli organi scolastici competenti per la predisposizione del piano di acquisti necessario ad avviare la digitalizzazione dell’attività scolastica per l’A.S. 20136/2017 (registro elettronico in primis e strumenti per l’innov-azione tecnologica della didattica in secondo luogo). C. Autovalutazione degli esiti del progetto e dell’apporto didattico delle nuove tecnologie

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L’introduzione e l’estensione delle nuove tecnologie nella scuola, atte sia a dematerializzare i pro-cessi, sia a migliorare la qualità della didattica ed il livello generale dell’istruzione, rappresenta forse la sfida principale su cui la scuola pubblica è chiamata a misurarsi. Si rileva inoltre che il Regolamento sul Sistema nazionale di valutazione, prevede che le scuole approntino strumenti di valutazione interna del proprio funzionamento. Si ritiene pertanto utile ed opportuno che a partire dal prossimo anno scolastico, il Liceo Einstein di Teramo, avvii un processo di autovalutazione che servirà a strutturare una rappresentazione dell’Istituto da parte della comunità scolastica che lo com-pone, attraverso un’analisi critica del suo funzionamento, sostenuta da evidenze emergenti dai dati disponibili. La metodologia di autovalutazione verrà messa a punto all’inizio del prossimo anno scolastico e potrebbe essere fondata su un questionario basato su appropriati indicatori e descrittori, atti ad evidenziare punti di forza e di criticità nel processo di trasformazione tecnologica della nos-tra realtà scolastica. La rappresentazione che ne deriverà costituirà la base da cui partire per indi-viduare le priorità di miglioramento e sviluppo verso cui orientare la scuola negli anni a venire.

9.4 Soggetti coinvolti

Il soggetti coinvolti nel progetto, oltre al titolare della Funzione “Animatore digitale” saranno i seguenti:

Dirigente Scolastico Dirigente dei Servizi Generali ed Amministrativi Collegio dei Docenti Titolari delle Funzioni Strumentali Dipartimenti Tutti i docenti ed il personale non docente Organi Collegiali della scuola

9.5 Scansione temporale

Il progetto verrà realizzato secondo la seguente scansione temporale:

analisi preliminare delle risorse esistenti e dei fabbisogni: marzoaprile 2016z piano di acquisizione della strumentazione: maggio 2016;

9.6 Raccordi con iniziative formative in atto o da attuare

Le attività di cui al presente progetto, essendo strettamente connesse con le iniziative formative già attuate o in procinto di essere attuate per l’uso della LIM o delle piattaforme digitali editoriali, saranno sviluppate in coerenza ed in raccordo con queste.

Il calendario delle iniziative formative da svolgere sar° fissato ento il mese di aprile 2016.

Qualora emergessero istanze formative da parte del corpo docente su tematiche specifiche legate all’innovazione della didattica mediante l’uso delle nuove tecnologie, si procederà ad integrare il calendario con ulteriori momenti formativi da svolgersi entro la fine dell’anno scolastico o in quello a venire, richiedendo l’intervento di formatori individuati dalla dirigenza

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Capitolo 10Organigramma

10.1 Responsabilità e decisioni

10.1.1 Consiglio di presidenza

Dirigente Scolastico Prof. Rosario Di Luciano

Collaboratore del D.S. Prof.ssa Beniamina Paesani

Collaboratore del D.S. Prof.ssa Caterina Provvisiero

Fiduciario della succursale Prof. Giuseppe Marcozzi

10.1.2 Direttori dei laboratori e responsabili delle aule speciali

Laboratorio multimediale biennio Prof. Mauro Di Giacomo

Laboratorio multimediale triennio Prof.ssa Brunella Albanese

Laboratorio multimediale linguistico Prof. Nando Cozzi

Laboratorio Fisica triennio Prof.ssa Beniamina Paesani

Laboratorio Scienze Prof. Paolo Di Curzio

Laboratorio di Fisica, Scienze e Informatica (succursale) Prof. Giuseppe Marcozzi

Centro stampa

Videoteca Prof. Nino Falini

Biblioteca F.S. Biblioteca

Palestra Prof. Pasquale Ricci

Aula LIM

10.1.3 Funzioni strumentali

F.S. Supporto alle attività degli stu-denti

Prof.ssa Sabrina Gramenzi

Prof. Nino Falini

Prof.ssa Elisabetta Di Francesco

F.S. Viaggi d’istruzione e visite Prof.ssa Grazia Nardinocci

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guidate

F.S. Biblioteca Prof.ssa Daniela D’Alonzo

F.S. Sito Web Prof. Nando Cozzi

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Capitolo 11Funzioni e compiti

11.1 Collaboratori del D.S.

Ai collaboratori del D.S. (Beniamina Paesani [ ] e Caterina Provvisiero [ ]) competono le ❈ ❊seguenti funzioni:

1. Supporto al D.S. nelle operazioni di coordinamento didattico 2. Supervisione del POF 3. Coordinamento degli IDEI (organizzazione e monitoraggio) 4. Elaborazione avvisi e circolari 5. Convocazione e calendario delle riunioni dei dipartimenti, dei Consigli di classe, del

Collegio dei docenti, degli scrutini [ ] ❈6. Organizzazione degli incontri scuola – famiglia; 7. Intervento per episodi di indisciplina su richiesta dei docenti o del D.S. 8. Giustificazioni e permessi per ritardi, uscite anticipate e assenze 9. Organizzazione e coordinamento degli esami integrativi e di idoneità per studenti

provenienti da altre scuole 10. Organizzazione dell’ammissione dei candidati privatisti all’esame di Stato [ ] ❈11. Autorizzazione e organizzazione delle assemblee di classe e supporto all’organizza-

zione delle assemblee di istituto 12. Collaborazione con il D.S. nei contatti con gli enti territoriali (CSA, Direzione re-

gionale; Ministero) 13. Collaborazione con il D.S. alla stesura dell’organico 14. Verbalizzazione delle riunioni del Collegio dei docenti [ ] ❊15. Predisposizione del materiale necessario per lo svolgimento dei consigli di classe e de-

gli scrutini 16. Supervisione sull’adozione dei libri di testo [ ] ❊17. Esercizio della funzione direttiva nei casi di assenza o impedimento del D.S. 18. Organizzazione e coordinamento delle elezioni degli organi collegiali e del lavoro

della commissione elettorale [ ] ❈19. Partecipazione ai lavori della commissione tecnico-scientifica per gli adempimenti re-

lativi agli acquisti e al successivo collaudo [ ] ❈20. Supporto all’organizzazione delle assemblee d’istituto 21. Redisposizione del materiale necessario per lo svolgimento dei consigli di classe e de-

gli scrutini 22. Collaborazione con il D.S. nei rapporti con le RSU [ ] ❈23. Collaborazione con il D.S. nei rapporti inerenti all’amministrazione 24. Supporto alla progettazione dei docenti [ ] ❈25. Responsabile dell’osservanza della C.M. 17/12/2004 sul divieto di fumo e sulla tutela

della salute dei non fumatori [ ] ❊26. Contatti con le agenzie per i viaggi d’istruzione e le visite guidate [ ] ❊27. Stesura e diffusione delle circolari 28. Divulgazione del Patto educativo di corresponsabilità 29. Orientamento

11.2 Funzioni strumentali

F.S. Supporto alle attività degli studentiA. Coordinamento delle assemblee d’istituto (con docenti e personale ATA) B. Attività di orienta-mento (con i Collaboratori del D.S. e docenti proponenti) C. Rapporti scuola-famiglie (con docenti)

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D. Patto educativo di corresponsabilità e Regolamento disciplinare (con la Commissione disciplin-are)

F.S. Viaggi d’istruzione e visite guidateA. Coordinamento delle proposte dei consigli di classe per Viaggi di istruzione e Visite Guidate (con i Referenti delle singole iniziative) B. Gestione del Piano Annuale Viaggi C. Standardizza-zione delle procedure organizzative

F.S. BibliotecaA. Organizzazione funzionamento biblioteca (con la Commissione Biblioteca) B. Gestione del data base (idem) C. Aggiornamento degli inventari (idem) D. Organizzazione attività di promozione cul-turale (con il Consiglio di Presidenza)

F.S. Sito WebA. Riorganizzazione del sito web della scuola. B. Gestione e cura del sito web. C. Favorire l’in-formatizzazione delle procedure. D. Favorire l’applicazione del D.Lgs 14 marzo 2013, n. 33.

11.3 Funzioni dei Direttori dei dipartimenti

Al direttore del dipartimento competono le seguenti funzioni: A. definizione annuale degli standard di qualità dell’offerta formativa e verifica periodica delle attività didattiche; B. coordinamento della progettazione dei percorsi didattici proposti dai docenti del dipartimento; C. coordinamento della progettazione dell’attività di accoglienza, di recupero e di approfondimento e delle attività extracur-ricolari in cui sia coinvolto il dipartimento; D. coordinamento delle proposte per l’adozione dei libri di testo; E. acquisizione delle proposte di aggiornamento; F. pianificazione dell’integrazione delle attività previste dai progetti speciali con l’attività curricolare; G. valutazione dell’impatto delle sperimentazioni (PNI, bilinguismo) e dei progetti speciali (PET o FCE) sull’impianto didattico es-istente; H. partecipazione, come membro di diritto, ai lavori del Consiglio di Presidenza nella fase di elaborazione della proposta per l’utilizzo del fondo di istituto e nella fase di valutazione del POF; I. verbalizzazione e rilevazione delle presenze nelle riunioni di dipartimento; J. relazione periodica al D.S. sullo stato del dipartimento; K. partecipazione alle varie fasi dell’orientamento; L. verifica del POF

11.4 Funzioni dei Direttori dei laboratori e dei Responsabili delle aule speciali

Funzioni e compiti del direttore di laboratorio: A. Cura le operazioni relative alla dotazione del laboratorio sia per il materiale inventariabile sia per il materiale di consumo. B. Provvede alla con-servazione dei beni e del materiale in uso presso il laboratorio in quanto subconsegnatario. C. Provvede alla stesura e all’aggiornamento dell’inventario d’aula. D. Provvede a segnalare al D.S. il materiale da acquistare in relazione alle esigenze poste dalla programmazione didattica. E. Provvede a segnalare i guasti delle dotazioni del laboratorio e ne cura l’efficienza. Provvede alla sicurezza dell’ambiente di lavoro in collaborazione con il Responsabile della sicurezza. F. All’inizio dell’anno scolastico redige una breve relazione sulle attrezzature ed avanza proposte migliorative delle attrezzature didattiche in laboratorio. G. Redige il piano delle attività del laboratorio tenendo conto delle esigenze dei docenti che ne debbano fruire e lo verifica periodicamente. H. Per quanto attiene alla palestra, è responsabile per le attività sportive. I. Stila il regolamento di laboratorio e provvede a farlo rispettare. J. Raccoglie le prenotazioni per l’utilizzo del laboratorio e ne autorizza l’accesso fornendone la chiave. K. Detiene due chiavi, una delle quali può essere consegnata ai do-centi che utilizzano le attrezzature solo per il tempo necessario alle attività previste.

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11.5 Funzioni del Documentalista

Funzioni e compiti del documentalista: A. Cura gli editing delle brochure necessarie per la pubbli-cità delle varie attività dell’istituto. B. Collabora nella messa a punto dei documenti relativi al POF (progetti ecc.). C. Cura le edizioni delle pubblicazioni di esperienze didattiche di eccellenza pro-dotte dai docenti dell’istituto. D. Collabora con i responsabili del progetto nella redazione del giornalino degli studenti. E. Collabora con la Commissione orientamento. F. Collabora con la Com-missione autovalutazione del POF

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Capitolo 12Routine e procedure

12.1 Criteri e procedure per i viaggi di istruzione e le visite guidate

12.1.1 Criteri

I coordinatori, dopo l’approvazione in Consiglio di classe, avranno cura di consegnare all’inseg-nante referente/in Vicepresidenza, entro il mese di novembre, gli itinerari prescelti per i viaggi di is-truzione con relativi referenti, accompagnatori e possibili sostituti, al fine di predisporre il Piano gite.

Le Visite e i Viaggi potranno essere effettuati solo dopo l’adozione del Piano gite da parte degli or-gani collegiali, entro il mese di Dicembre.

Solo eccezionalmente potranno essere autorizzate delle visite, proposte dagli insegnanti del Con-siglio di classe, in deroga ai termini sopra indicati.

Il numero dei partecipanti all’attività non può essere inferiore ai due terzi del numero degli alunni della classe, tranne che per casi eccezionali secondo una programmazione specifica.

In particolare per i viaggi d’istruzione: A. Sarà incaricato una accompagnatore per ogni gruppo di 15 alunni. In presenza di alcune unità eccedenti si cercherà di non superare il limite di 20. B. Le classi saranno, ove possibile, parallele

Giorni disponibili, di norma, per i viaggi d’istruzione e le visite guidate:

Classi Viaggio d’istruzione Visita guidata

Prime Max. 1 giorno Max. 33

Seconde Max. 1 giorno Max. 33

Terze Max. 3 giorni e 2 pernottamenti Max. 2

Quarte Max. 4 giorni e 3 pernottamenti Max. 2

Quinte Max. 6 giorni e 5 pernottamenti Max. 24

12.1.2 Procedure di richiesta per le visite guidate e i viaggi d’istruzione

Il referente di ogni viaggio (o visita) consegnerà al D.S (almeno sessanta giorni prima della partenza per i viaggi e almeno 20 giorni prima della partenza per le visite), il modulo di richiesta compilato in tutte le sue parti (allegato n.1).

Al modulo di richiesta dovrà essere allegato: A. un programma dettagliato relativo alle attività prev-iste; B. le autorizzazioni dei genitori, con la dichiarazione relativa ai versamenti da effettuare e l’impegno a versare comunque una quota (stabilita dal D.S.) anche nel caso di mancata parte-cipazione; C. I bollettini attestanti l’avvenuto bonifico bancario sul conto dell’Istituto Banca Tercas sul c/c IT 64 Y 06060 15304 CC0780011098 dovranno esssere consegnati dal referente all’ufficio di segreteria, nei termini indicati dalla dirigenza. (In alternativa le quote arrivate dovranno essere

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versate cumulativamente sul Conto Crrente postale c/c n. 12454641).

L’Ufficio di segreteria completerà la richiesta con il seguente materiale: A. prospetto comparativo delle offerte delle ditte interpellate e attribuzione dell’incarico; B. dichiarazione di cui ai punti 9.7, 9.8, 9.9 della CM 291/92 e polizza di assicurazione contro gli infortuni della ditta di trasporto.

Il referente, successivamente, dovrà compilare e consegnare in segreteria quanto segue: A. Elenco degli studenti partecipanti alla gita suddivisi per accompagnatore, su modello predisposto.

L’ufficio di segreteria provvederà a compilare i Moduli di assegnazione dell’incarico di accompag-natore sulla base degli elenchi predisposti dal referente (per ogni accompagnatore).

Tutta la modulistica allegata dovrà essere sottoposta al visto del D.S. prima della partenza.

Il docente accompagnatore comunicherà con la massima urgenza al D.S.: A. l’eventuale assenza de-gli studenti al viaggio; B. ogni altro evento ritenuto eccezionale.

Le domande di rimborso per mancata partecipazione degli alunni ai viaggi d’istruzione dovranno essere indirizzate alle agenzie incaricate.

Il Consiglio d’Istituto delega il D.S. ad attivare visite guidate approvate dai Consigli di classe che vengano richieste in via estemporanea.

12.1.3 Iter progetti

A. Proposta del docente su apposito modulo. B. Presentazione della proposta nel dipartimento dis-ciplinare. C. Vaglio di un comitato costituito dal Consiglio di Presidenza. D. Vaglio del Consiglio di Presidenza e del D.S.G.A. sulla congruità della spesa per il progetto. E. Presentazione del pro-getto in Collegio dei docenti. F. Approvazione del Consiglio di classe in composizione allargata.

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Parte II APPENDICE

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Appendice APiano organizzativo e vigilanza degli alunni

Piano organizzativo e vigilanza degli alunni durante l’ingresso e la permanenza nella scuola nonché durante l’uscita della medesima

DPR 297/94 all’art. 10, punto 4

Ingresso e uscita degli allievi

Vigilanza (Sede Centrale)

A. I cancelli di ingresso di via Luigi Sturzo vengono aperti al mattino alle ore 7,50 da un collabor-atore scolastico. B. Il cancello di ingresso di via S. Marino viene aperto alle ore 8,00 da un collabor-atore. C. Dalle 7,50 alle 8,05 possono accedere alla scuola solo il personale e gli allievi eventual-mente autorizzati. D. Dalle ore 7,50 alle 8,20 due collaboratori vigilano sugli allievi che stazionano nei due cortili cui si accede da via Luigi Sturzo. E. Dalle ore 8,00 alle 8,20 un collaboratore vigila sul cortile cui si accede da via S. Marino. F. Le automobili autorizzate utilizzano il parcheggio nei plessi di via Luigi Sturzo prima delle ore 8,00 oppure dopo le ore 8,20. G. Non è consentito ai gen-itori entrare nel cortile della scuola con le automobili. H. Agli alunni è raccomandato di non stazionare davanti al cancello principale per non bloccare l’accesso delle automobili e/o dei mezzi di soccorso. I. Dalle ore 8,15 alle ore 8,20 gli alunni entrano in aula dove sono attesi dagli inseg-nanti. Gli allievi dei corsi sperimentali, il martedí e il venerdí entrano in aula alle dalle ore 8,05 alle ore 8,10. J. I collaboratori vigilano sui corridoi, sulle scale e sugli atri. K. In caso di pioggia si potrà consentire l’ingresso degli alunni negli spazi piú vicini all’entrata a partire dalle ore 8,05. In questo caso i collaboratori scolastici individuati per la sorveglianza nei cortili raggiungono le loro postazioni interne. L. Durante l’orario di lezione i collaboratori scolastici, secondo il piano di lavoro predisposto dal DSGA, devono vigilare con attenzione e continuità il reparto assegnato assicurando accoglienza e sorveglianza degli alunni nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all’or-ario delle attività didattiche, durante la ricreazione e durante qualsiasi pausa didattica, durante il cambio dell’ora, e nei casi in cui un insegnante sia costretto, per motivi eccezionali, ad allontanarsi momentaneamente dall’aula. M. Nei casi in cui un collaboratore scolastico non sia presente, i col-laboratori dei reparti vicini subentrano nelle funzioni di vigilanza secondo un piano predisposto dal DSGA. N. Durante la ricreazione i collaboratori sosteranno nei pressi dei servizi igienici. Tre col-laboratori assicurreranno la sorveglianza sul cortile nei pressi di via S. Marino. O. I collaboratori vi-gilano affinché nessuna persona non autorizzata (compresi i genitori e i rappresentanti delle case editrici) acceda alla zona delle aule. P. Il pubblico è indirizzato verso gli uffici amministrativi negli orari di ricevimento. I genitori possono chiedere di accedere alla sala insegnanti soltanto per i col-loqui con gli insegnanti stessi. Q. I genitori degli allievi disabili possono accompagnare o riprendere i figli nell’atrio di ingresso. È compito dei collaboratori, secondo il piano predisposto dal DSGA, assistere gli allievi disabili durante l’ingresso in aula o al momento dell’uscita dall’aula. R. Al cam-bio dell’ora gli insegnanti attendono l’arrivo del docente successivo. Se costretti a lasciare la classe, per raggiungere una classe in un altra zona interverrà il collaboratore piú vicino. Gli insegnanti liberi da altri impegni didattici devono arrivare in classe al suono della campana. In ogni caso oc-corre assicurare la continuità dell’opera di vigilanza. I docenti che per cause del tutto eccezionali dovessero trovarsi nella condizione di arrivare in ritardo a scuola dovranno comunicare tempestiva-mente l’impedimento, al fine di consentire l’organizzazione delle attività di sorveglianza. S. Non è consentito che gli allievi escano dall’aula prima del suono della campana che segnala il termine delle lezioni. T. Al termine delle lezioni gli insegnanti e i collaboratori assistono gli studenti nella fase di uscita dalla scuola (come da norma di legge). U. Le classi del secondo piano e del piano dell’aula di informatica utilizzano l’uscita di via S. Marino, tutte le altre classi del primo livello

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utilizzano l’uscita centrale, le classi del seminterrato utilizzano l’uscita presente allo stesso livello e il secondo cancello di via L. Sturzo. V. Un collaboratore scolastico nei pressi di ogni cancello sorveglia l’ordinato deflusso degli studenti. W. Gli studenti devono liberare rapidamente il piazzale per consentire il successivo deflusso delle automobili e/o dei mezzi di emergenza.

Ingresso e uscita degli allievi

Vigilanza (Succursale)

A. Il cancello di ingresso viene aperto al mattino alle ore 9,00 da un collaboratore scolastico. B. Dalle 8,00 alle 8,15 possono accedere alla scuola solo il personale e gli allievi eventualmente autorizzati. C. Dalle ore 8,00 alle 8,15 un collaboratore vigila gli allievi sul cortile antistante la scuola. D. Le automobili autorizzate devono utilizzare il parcheggio antistante la scuola. E. Non è consentito ai genitori entrare nel cortile della scuola con le automobili. F. Gli alunni dei corsi nor-mali possono accedere al cortile a partire dalle 8,00 e devono rimanere nella parte del piazzale anti-stante l’ingresso principale. Agli alunni è raccomandato di non stazionare davanti al cancello per non bloccare l’accesso delle automobili e/o dei mezzi di soccorso. G. Dalle ore 8,15 alle ore 8,20 gli alunni entrano in aula utilizzando le scale vicino alla palestra dove sono attesi dagli insegnanti. H. I collaboratori vigilano sui corridoi, sulle scale e sugli atri. I. In caso di pioggia si potrà consentire l’ingresso degli alunni negli spazi piú vicini all’entrata a partire dalle ore 8,05. In questo caso i col-laboratori scolastici individuati per la sorveglianza nei cortili raggiungono le loro postazioni interne. J. Durante l’orario di lezione i collaboratori scolastici devono vigilare con attenzione e continuità il reparto assegnato assicurando accoglienza e sorveglianza degli alunni nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all’orario delle attività didattiche, durante la ricreazione (in prossimità dei servizi igienici) e durante qualsiasi pausa didattica (sempre in prossimità dei servizi igienici), dur-ante il cambio dell’ora, e nei casi in cui un insegnante sia costretto ad allontanarsi momentanea-mente dall’aula. K. Nei casi in cui un collaboratore scolastico non sia presente, i collaboratori dei reparti vicini subentrano nelle funzioni di vigilanza secondo un piano predisposto dal DSGA. L. Durante la ricreazione un collaboratore sosteranno nei pressi dei servizi igienici. L’altro collabor-atore vigila l’ingresso e il corridoio. I collaboratori vigilano affinchnessuna persona non autorizzata (compresi i genitori i rappresentanti delle case editrici) acceda alla zona delle aule. I genitori pos-sono chiedere di accedere alla sala insegnanti soltanto per i colloqui con gli insegnanti stessi. M. I genitori degli allievi disabili possono accompagnare o riprendere i figli nell’atrio di ingresso. È compito dei collaboratori assistere gli allievi disabili durante l’ingresso in aula o al momento dell’uscita dall’aula. N. Al cambio dell’ora gli insegnanti attendono l’arrivo del docente successivo. Se costretti a lasciare la classe, per raggiungere una classe in un altro atrio, chiedono l’intervento del collaboratore piú vicino. Gli insegnanti liberi da altri impegni didattici devono arrivare in classe al suono della campana. In ogni caso occorre assicurare la continuità dell’opera di vigilanza. I do-centi che per cause del tutto eccezionali dovessero trovarsi nella condizione di arrivare in ritardo a scuola dovranno comunicare tempestivamente l’impedimento (al fiduciario e alla sede centrale), al fine di consentire l’organizzazione delle attività di sorveglianza. O. Non è consentito che gli allievi escano dall’aula prima del suono della campana che segnala il termine delle lezioni. P. Al termine delle lezioni gli insegnanti e i collaboratori assistono gli studenti nella fase di uscita dalla scuola (come da norma di legge). Le classi escono dalle scale vicino alla palestra. Q. Gli studenti devono liberare rapidamente il piazzale per consentire il successivo deflusso delle automobili e/o dei mezzi di emergenza.

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Appendice BPatto educativo e di corresponsabilità

B.1 Patto educativo di corresponsabilità (Art. 3 DPR 235/2007)

Anno scolastico 2015/2016

Il rispetto del Patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un rapporto di fiducia re-ciproca tra le varie componenti della comunità scolastica e per guidare gli studenti al successo formativo.

Le studentesse e gli studenti si impegnano: A. a rispettare le diversità personali e culturali, la sens-ibilità altrui; B. a tenere un contegno corretto e rispettoso nei confronti di tutto il personale della scuola e dei propri compagni (si ricorda che verso il personale della scuola ci si rivolge con il Lei quale riconoscimento del ruolo diverso rispetto ai coetanei e ai propri genitori); C. a usare un lin-guaggio e un abbigliamento consoni all’ambiente educativo in cui si vive e si opera; D. a favorire la comunicazione scuola/famiglia; E. a lasciare l’aula ordinata al termine delle lezioni; F. a partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo; G. a intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente; H. a svolgere regolarmente il lavoro assegnato a scuola e a casa; I. a sottoporsi regolar-mente alle verifiche previste dai docenti; J. a conoscere e rispettare il Regolamento di Istituto; K. a giustificare tutte le assenze sull’apposito libretto; L. a motivare le entrate in ritardo e le uscite anti-cipate; M. a non chiedere entrate in ritardo oltre l’inizio della 3a ora e uscite anticipate prima della fine della 3a ora di lezione (salvo per situazioni eccezionali); N. a rimanere nelle rispettive aule e at-tendere il cambio dell’insegnante senza invadere i corridoi; O. a non introdurre e assumere alcolici o stupefacenti a scuola; P. a non uscire dal perimetro della scuola; Q. a essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità; R. a non usare in classe il cellulare; S. a chiedere di uscire dall’aula solo in caso di necessità e uno per volta; T. a rientrare in classe tempestivamente alla fine dell’intervallo ricreativo; U. a rispettare gli spazi, gli arredi e i laboratori della scuola; V. a osservare scrupo-losamente, durante i viaggi d’istruzione e le visite guidate, le indicazioni impartite dai docenti ac-compagnatori.

I genitori si impegnano: A. a vigilare sulla costante frequenza dei propri figli; B. a giustificare tem-pestivamente le assenze il giorno del rientro; C. a vigilare sulla puntualità di ingresso a scuola; D. a non chiedere entrate in ritardo oltre l’inizio della 3a ora e uscite anticipate prima della fine della 3a ora di lezione (salvo per situazioni eccezionali); E. a invitare il proprio figlio a non fare uso di cellu-lari in classe o di altri dispositivi elettronici o audiovisivi; F. a tenersi costantemente informati sull’andamento didattico e disciplinare dei propri figli nei giorni e nelle ore di ricevimento dei do-centi; G. a intervenire tempestivamente e collaborare con l’ufficio di presidenza e con il Consiglio di classe nei casi di scarso profitto e/o indisciplina.

I docenti si impegnano: A. a realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto; B. a favorire la capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità degli alunni; C. a incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze; D. a trovarsi in aula cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni; E. ad annotare nello spazio apposito del Registro di classe l’avvenuta giustificazione dell’assenza dell’alunno o degli eventuali ritardi e uscite anticip-ate; F. ad annotare nello spazio riservato ai Rapporti disciplinari il nome degli alunni privi di regolare giustificazione; G. a segnalare in Presidenza le note disciplinari e i casi particolari di alunni che si assentano in modo saltuario e/o prolungato o che non giustificano le assenze; H. a non far us-cire gli alunni dall’Istituto se non con il permesso del Dirigente Scolastico o dei suoi collaboratori; I. a rimanere a scuola secondo il proprio orario di servizio durante le assemblee d’Istituto e ad as-sicurare la sorveglianza secondo le diverse modalità di svolgimento delle stesse; J. ad assicurare la sorveglianza durante l’intervallo ricreativo come da disposizione di legge; K. a ricevere su pren-otazione i genitori nell’ora stabilita nell’orario e negli incontri pomeridiani; L. non usare in classe il

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cellulare; M. a rispettare gli alunni, le famiglie e il personale della scuola; N. a informare studenti e genitori del proprio intervento educativo e del livello di apprendimento degli studenti; O. a inform-are gli alunni degli obiettivi educativi e didattici, dei tempi e delle modalità di attuazione; P. a in-formare gli alunni degli obiettivi educativi e didattici dei viaggi d’istruzione, delle visite guidate e a illustrare puntualmente il programma; Q. a esplicitare i criteri per la valutazione delle verifiche scritte, orali, pratiche e di laboratorio; R. a comunicare tempestivamente agli studenti con chiarezza i risultati delle verifiche orali; S. a comunicare agli studenti entro una settimana i risultati delle prove pratiche e di laboratorio; T. a effettuare almeno il numero minimo di verifiche stabilite dal Collegio dei docenti; U. a correggere e a far visionare le verifiche scritte entro 15 giorni dallo svol-gimento; V. ad adottare un abbigliamento e un comportamento consoni all’ambiente scolastico e alla vita comune; W. a rispettare le regole relative alla deontologia propria del ruolo ricoperto.

Il Dirigente Scolastico si impegna: A. a garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa, ponendo studenti, genitori, docenti e personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il ruolo ricoperto; B. a garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della comunità scolastica (studenti, genitori, docenti e personale non docente); C. a cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola opera, per ricercare risposte adeguate; D. a vigilare sull’andamento didattico-disciplinare della scuola; E. a vigilare sull’agibilità e sulla conservazione della struttura scolastica; F. a rispettare le regole relative alla de-ontologia propria del ruolo ricoperto.

B.2 Regolamento di disciplina

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