A cura della Coldiretti di Reggio Emilia
Il decreto “Salva ItalIa”:
un aIuto per capIreBandI: opportunItà per le azIende agrIcole
A cura della Coldiretti di Reggio Emilia
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Il coltivatore NUMERO 01 - FEbbR aiO 2012
3Il coltivatore
editoriale
èÈ iniziato un nuovo anno come
sempre ricco di sfide e impegni per
dare valore alla nostra agricoltura.
Con il nuovo anno si apre anche la
campagna di tesseramento e, con
il tesseramento, contribuisci a ren-
dere più forte e autonoma la tua
organizzazione e più forte e auto-
noma l’azione sindacale a difesa e
tutela dei tuoi interessi.
La tessera Coldiretti è condivisione
degli ideali e dei valori della nostra organizzazione. È anche in que-
sto modo che ogni singolo associato è attore del cambiamento che
Coldiretti costruisce con ogni sua azione.
Coldiretti Reggio Emilia è impegnata a difendere il Made in Italy
con una mobilitazione, in atto su tutto il territorio, per denuncia-
re la produzione di alimenti che richiamano l'italianità ma in realtà
vengono prodotti all'estero. La denuncia prende le mosse dal "caso
Simest", la società partecipata dal ministero dello Sviluppo econo-
mico, che finanzia la produzione all’estero di prodotti ottenuti con
ingredienti, materie prime e manodopera esteri e commercializzati
con marchi che richiamano il nostro Paese.
Ma stiamo trattando anche con i Comuni per ridurre l’Imu. Dimez-
zare l’aliquota dell’Imposta municipale unica, prevista sia per quan-
to riguarda i fabbricati rurali ad uso strumentale e abitativo sia per
i terreni agricoli, è quanto abbiamo chiesto ai sindaci, invitandoli
ad applicare la facoltà prevista dalla legge di ridurre la nuova tassa.
Allo stesso modo durante l’anno continueremo a focalizzare l’at-
tenzione sui nitrati, sui rifiuti, sui danni da animali selvatici e sulla
Pac, che va accuratamente accompagnata per evitare ripercussioni
e contraccolpi.
E continua comunque costante l’impegno verso le produzioni prin-
cipali della nostra agricoltura per migliorare la redditività dei pro-
duttori: valorizzare la commercializzazione del vino, anche attraver-
so ipotesi di fusione di cantine sociali, e stabilizzare il prezzo del
Parmigiano Reggiano mediante i piani produttivi e l’adozione del
nuovo disciplinare.
Notevole è il lavoro che ci attende e per questo abbiamo bisogno
della collaborazione di tutti, soprattutto di quella che puoi dare tu.
Rinnova il tuo impegno con Coldiretti per l’anno 2012 e passa dal
tuo ufficio zona entro il 30 giugno; contiamo la nostra forza sul ter-
ritorio!
Quella straordinaria Italia del buon senso
Il Coltivatore ReggianoN° 01 - Gennaio/Febbraio 2012
Proprietario: Federazione Provinciale Coldiretti
Direttore responsabile: Giovanni Pasquali
Autorizzazione del Tribunale
Di Reggio Emilia n. 82 del 8.05.1954
Redazione e amministrazione:
via Nicolò Copernico 28/a -42124 Reggio Emilia
Redazione: Sabrina Campani
Pubblicità, impaginazione e stampa:
Kaiti expansion s.r.l.
via Caduti delle Reggiane 1/G, Reggio Emilia
tel. 0522.924196 - fax 0522.232317
[email protected] - kaiti.it
Stampatore: Nuova Grafica scarl - 41012 Carpi (MO)
03 Il decreto “salva Italia”: un aiuto per capire
08 Creditagri per ridurre l’onerosità dei finanziamenti
09 Aiuti per il benessere animale
10 Miele, una dolce impresa
11 Sicurezza: incentivi per le imprese
12 Rifiuti in evoluzione continua
13 I Giovani a difesa del Made in Italy
14 Notizie Flash
4 Il coltivatore
L'L’attività legislativa di fine anno è stata densa di
robusti provvedimenti per cercare di far uscire
il paese dalla crisi. Il decreto “Salva Italia”, con
disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il
consolidamento dei conti pubblici, ha presen-
tato un conto salato alla stragrande maggio-
ranza dei cittadini e il mondo agricolo ha fatto
la sua parte non essendo stato risparmiato.
Tutti coinvolti nel risanamento per tutti gli am-
biti della vita quotidiana e tutti con legittime
aspettative per conoscere i dettagli della ma-
novra e valutare quale sarà il peso sui conti di
ciascuno.
Quattro i pilastri su cui poggia il decreto. Il
ritorno della tassazione della prima casa con
l'anticipo dell'Imu e la rivalutazione delle rendi-
te catastali, la riforma delle pensioni e il tenta-
tivo di evitare il taglio lineare delle agevolazioni
fiscali e assistenziali, la lotta all'evasione con
Il decreto "Salva Italia":
un aiuto per capireil mondo agricolo fa la sua parte nel risanamento. imu, terreni agricoli, fabbricati rurali
l'obbligo di comunicare al fisco tutte le movi-
mentazioni bancarie e finanziarie ed infine la
tracciabilità con l'uso del contante che scende
da 2.500 a 1.000 euro.
Le novità più significative con particolare ri-
ferimento alle norme che toccano le aziende
agricole. La detrazione del 36% entra a regime a
partire dalle spese sostenute dal 1 gennaio 2012.
È relativa alle spese per manutenzione ordinaria
(solo su parti comuni di edifici), straordinaria,
restauro e risanamento conservativo e ristruttu-
razioni edilizie sino ad un ammontare di 48.000
euro per ciascuna unità immobiliare.
La detrazione del 55% è prorogata a tutto il
2012 sulle spese sostenute per opere finalizza-
te al conseguimento di risparmi energetici. Dal
2013 si applica la nuova detrazione del 36%. La
detrazione del 55% si applica anche alle spese
per interventi di sostituzione di scaldacqua tra-
primo piano
Carlo Fornili
5Il coltivatore
dizionali con scaldacqua a pompa di calore de-
dicati alla produzione di acqua calda sanitaria,
fino a un valore massimo della detrazione di
30.000 euro.
Le agevolazioni tributarie o assistenziali ai sog-
getti in possesso di un ISEE, superiore ad una
soglia che sarà definita da un decreto di prossi-
ma uscita, non possono più essere riconosciute
dal 1 gennaio 2013.
Chi produce rifiuti urbani, dal 1 gennaio 2013,
dovrà assoggettarsi ad un nuovo tributo co-
munale che andrà a coprire i costi relativi al
servizio di gestione dei rifiuti urbani e sostituirà
Tarsu Tosap Cosap.
Le imprese e le società sono obbligate ad in-
dicare, nella propria dichiarazione dei redditi,
il numero di abbonamento speciale alla radio
o alla televisione, la categoria di appartenenza
ai fini dell’applicazione della tariffa di abbona-
mento radiotelevisivo speciale.
Le aliquote Iva del 10% e del 21% passano, dal
1 ottobre 2012, al 12% e al 23%, con ulteriore
aumento dello 0,5% dal 1 gennaio 2014.
La dismissione dei terreni agricoli pubblici ai
giovani imprenditori agricoli potrà avvenire
non solo su iniziativa dell’ente, ma anche su se-
gnalazione dei soggetti interessati.
Ogni Regione può dal 2012, con propria legge,
aumentare o diminuire l’aliquota dell’addizio-
nale regionale all’Irpef di base che viene sposta-
ta dallo 0,9% all’1,23%, sino alla rideterminazio-
ne a decorrere dall’anno 2013. Tale modifica si
applica a decorrere dall’anno di imposta 2011.
Le attività ricettive, anche Agriturismi e B&B,
devono comunicare alle questure competenti
le generalità delle persone alloggiate entro le
ventiquattrore successive all’arrivo. Ai fini del
rispetto delle norme sulla privacy, scompare
il riferimento anche alle persone giuridiche ed
enti o associazioni, per cui i dati interessati sono
solo quelli relativi alle persone fisiche.
Scende da 2.500 a 1.000 euro l’importo massimo
di utilizzo del denaro contante. I libretti di depo-
sito bancari o postali al portatore con saldo pari
o superiore a 1.000 euro, esistenti alla data di
entrata in vigore del decreto, devono estinti dal
portatore ridotti ad una somma non eccedente
i 1.000 euro. I libretti con saldo pari o superiore
a 3.000 euro vanno estinti entro il 31 marzo 2012:
la sanzione è pari al saldo del libretto stesso. Una
circolare ABI del 11 gennaio 2012 chiarisce che il
limite al contante non può trovare applicazione
sui versamenti e prelievi in banca
Imposta Municipale Propria - Imu
La norma del decreto “Salva Italia” anticipa l’ap-
plicazione della nuova imposta municipale pro-
pria (Imu) la quale, come previsto dal decreto
legislativo originario, sostituisce l’Irpef e le relati-
ve addizionali sui redditi fondiari, con riferimen-
to ai beni non locati, e l’Ici.
Il presupposto dell’imposta municipale propria
è il possesso di immobili, compresa l’abitazione
principale e le pertinenze della stessa. Per abi-
tazione principale si intende l'immobile, iscritto
o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come
unica unità immobiliare, nel quale il possessore
dimora abitualmente e risiede anagraficamente
primo piano
6 Il coltivatore
primo piano
mentre per pertinenze dell’abitazione princi-
pale si intendono esclusivamente quelle classi-
ficate nelle categorie catastali C/2, C/6 e C/7,
nella misura massima di un’unità pertinenziale
per ciascuna delle categorie catastali abitative
indicate.
La base imponibile dell’Imposta municipale
propria è costituita dal valore dell’immobile
determinato al pari dell’Ici applicando un mol-
tiplicatore alle rendite catastali.
La norma prevede un’aliquota base dell’impo-
sta pari al 7,6 per mille ed una revisione dei co-
efficienti moltiplicatori per tutte le categorie di
immobili assoggettati all’IMU.
L’aliquota è ridotta allo 0,4 per cento per l’abi-
tazione principale e per le relative pertinenze,
con la possibilità di riduzione da parte dei Co-
muni fino a 0,2 punti percentuali e allo 0,2 per
cento per i fabbricati rurali ad uso strumentale,
con “manovrabilità” (esclusivamente al ribas-
so) dell’aliquota fino allo 0,1 per cento.
Dall’imposta dovuta per l'unità immobiliare
adibita ad abitazione principale si detraggono
200 euro; se l'unità immobiliare è adibita ad
abitazione principale da più soggetti, la detra-
zione spetta a ciascuno di essi proporzional-
mente alla quota per la quale la destinazione
medesima si verifica. In sede di conversione è
stato previsto un ulteriore innalzamento, per
il 2012 e il 2013, della detrazione “prima casa”
pari a 50 euro per ogni figlio di età non supe-
riore ai 26 anni, purché residente e dimorante
nell’immobile adibito ad abitazione principale,
e fino ad un massimo di detrazione complessi-
va pari a 400 euro.
Terreni agricoli
Per i terreni agricoli il valore dell’imponibile
Imu è costituito dal reddito dominicale risul-
tante in catasto rivalutato del 25 per cento
per un moltiplicatore originariamente fissato
a 120.
È stato approvato un emendamento, a seguito
dell’azione svolta da Coldiretti, che differenzia
la misura del moltiplicatore in relazione alla
qualifica soggettiva del possessore, tenen-
do conto sia dell’esigenza posta dal Governo
dell’invarianza del gettito che del suddetto
“assorbimento” dell’Irpef sui redditi dominicali
nella nuova imposta. Nella attuale formulazio-
ne, pertanto, il moltiplicatore è pari a 130 per
tutti, ridotto a 110 per i coltivatori diretti e gli
imprenditori agricoli professionali iscritti nella
previdenza agricola.
Anche per l’Imu sono fatte salve le attuali
esenzioni per i terreni montani, mentre viene
eliminato qualsiasi riferimento alle franchigie
finalizzate alla riduzione d’imposta a favore di
coltivatori diretti e di imprenditori agricoli.
Fabbricati
Per i fabbricati iscritti in catasto il valore
dell’imponibile Imu è costituito dalle rendite
risultanti in catasto rivalutate del 5 per cento
moltiplicate per i seguenti coefficienti:
• 160 per i fabbricati classificati o classificabili
nei gruppi catastali A, con esclusione di A/10,
e nelle categorie catastali C/2, C/6, C/7;
• 140 per i fabbricati classificati o classificabili
nel gruppo catastale Be nelle categorie catasta-
li C/3, C/4, C/5;
• 80 per i fabbricati classificati o classificabili
nella categoria catastale A/10 e D/5;
• 60 per i fabbricati classificati o classificabili
nel gruppo catastale D, ad eccezione della ca-
tegoria D/5 (a decorrere dal 1° gennaio 2013 il
moltiplicatore sarà pari a 65);
• 55 per i fabbricati classificati o classificabili
nella categoria C/1.
Fabbricati Rurali
L’Imu assoggetta ad imposta anche i fabbricati
rurali precedentemente esclusi dall’Ici.
Per i fabbricati ad uso abitativo valgono le
regole generali comprese le riduzioni per abi-
tazione principale. Per i fabbricati rurali stru-
mentali è stata invece istituita una apposita ali-
quota ridotta pari allo 0,2 per cento riducibile
allo 0,1 in caso di apposita delibera comunale.
7Il coltivatore
primo piano
Accatastamento Fabbricati Rurali
I fabbricati rurali iscritti al catasto terreni de-
vono essere dichiarati al catasto edilizio urba-
no entro il 30 novembre 2012, con le modalità
previste dal regolamento in materia di automa-
zione delle procedure di aggiornamento degli
archivi catastali e delle conservatorie dei regi-
stri immobiliari. Nelle more della presentazione
della domanda di accatastamento nel catasto
edilizio urbano, l’Imu viene corrisposta a titolo
di acconto e salvo conguaglio, sulla base della
rendita delle unità similari già iscritte in catasto.
Restano esclusi dall’obbligo di accatastamento
i fabbricati che non costituiscono oggetto di
inventariazione:
a) manufatti con superficie coperta inferiore a 8 mq.;
b) serre adibite alla coltivazione e protezione
delle piante sul suolo naturale;
c) vasche per l'acquacoltura o di accumulo per
l'irrigazione dei terreni;
d) manufatti isolati privi di copertura;
e) tettoie, porcili, pollai, casotti, concimaie,
pozzi e simili, di altezza utile inferiore a 1,80 m.,
purché di volumetria inferiore a 150 mc.;
f) manufatti precari, privi di fondazione, non
stabilmente infissi al suolo.
In caso di mancato rispetto dell’obbligo di di-
chiarazione, gli uffici provinciali dell'Agenzia
del territorio provvedono, con oneri a carico
dell'interessato, alla iscrizione in catasto dell'im-
mobile non accatastato ovvero alla verifica del
classamento delle unità immobiliari segnalate,
notificando le risultanze del classamento e la
relativa rendita.
Milleproroghe
Con il decreto legge 29 dicembre, detto Mille-
proroghe, sono stati prorogati alcuni termini
previsti da disposizioni legislative. La proroga
più importante per il mondo agricolo è quella
relativa alla presentazione delle domande di
variazione di categoria catastale dei fabbricati
rurali che si sposta al 30 giugno 2012 e, di fatto,
va a sanare i contenziosi pregressi Ici coi comuni.
Morena Pioli
8 Il coltivatore
IIl recente declassamento del credito italiano
annunciato dalle grandi società di reating e le
difficoltà e onerosità degli approvvigionamenti
di denaro degli Istituti di credito italiani com-
portano, come logica conseguenza, l’innalza-
mento degli spread bancari. Nel chiedere un
finanziamento presso una banca difficilmente
oggi è possibile concludere un accordo con
uno spread che risulti inferiore al 2%.
La situazione più pesante si registra sui prestiti
a breve, sotto i 12 mesi, che le imprese usano
per sostenere le attività di semina, le spese di
gestione aziendale, le temporanee carenze di
liquidità. Un aiuto per ridurre l’onerosità dell’o-
perazione di finanziamento viene fornita agli
imprenditori da CreditAgri. che individua gli
Istituti di Credito che meglio possano sup-
portare le esigenze finanziarie dell’impresa,
contatta i Consorzi Fidi per richiedere la loro
disponibilità al rilascio di eventuali fidejussioni
a garanzia di finanziamenti, agevolati a fondo
perduto o in abbattimento tasso.
CreditAgri inoltre attiva con i suoi partners,
tramite convenzioni, le migliori condizioni di
mercato. Al momento sono due le convenzioni
Creditagri per ridurre l'onerosità dei finanziamentiun contributo regionale per le cambiali agrarie e un progetto per gli agriturismi
in essere particolarmente significative: “cambiale
agraria” e “progetto agriturismo”.
Attraverso la rete CreditAgri è possibile presen-
tare, entro il 15 marzo, una domanda ad Agrifidi
per beneficiare di un contributo regionale per il
rinnovo di cambiali agrarie, con durata massima
di 12 mesi, in conto interesse in misura max 1,70
punti, liquidato in un’unica soluzione posticipa-
ta. Agrifidi provvederà entro il 30 aprile 2012
all’istruttoria delle domande secondo i criteri di
priorità previsti dalla delibera Regionale:
1) aziende che nel corso del 2010- 2011 abbiano
già contratto prestito di conduzione in regione
di “de minimis”;
2) aziende condotte da giovani agricoltori in
zona svantaggiata,
3) altre aziende in zona svantaggiata;
4) aziende condotte da giovani in altre zone;
5) tutte le altre.
“Progetto Agriturismi”
È in essere un accordo tra CreditAgri Italia e il
Gruppo Credit Agricole per offrire alle aziende
condizioni agevolate, per favorire l’accesso al
credito ed incentivare i progetti d’investimento
degli agriturismi.
credito
PROGETTORistrutturazionemanutenzione edifici
Attrezzature per cucina
Acquisto Arredi Attività ricreative Camping
IMPORTO FINANZIABILE fino al 100% fino al 100% fino al 100% fino al 100% fino al 100%
DURATA Da 5 a 30 anni Da 19 a 36 mesi Da 19 a 60 mesi Da 19 a 36 mesi Da 19 a 60 mesi
TIPO FINANZIAMENTO Mutuo ipotecarioMutuo chirografario agrario
Mutuo chirografario agrario
Mutuo chirografario agrario
Mutuo chirografario agrario
CONDIZIONI RIsERvATE AI sOCI CREDITAGRI ITALIA
Condizioni riservate ai soci Creditagri Italia
Condizioni riservate ai soci Creditagri Italia
Condizioni riservate ai soci Creditagri Italia
Condizioni riservate ai soci Creditagri Italia
Condizioni riservate ai soci Creditagri Italia
Giuseppe Simonazzi
9Il coltivatore
AAperto il nuovo bando provinciale relativo
agli aiuti sul benessere animale in attuazione
della misura 215 del Piano di Sviluppo Rurale.
La Misura è finalizzata a promuovere la dif-
fusione di tecniche di allevamento che mi-
gliorano il benessere degli animali rispetto
alle normali Buone Pratiche Zootecniche che
costituiscono, quindi, la base per la valutazio-
ne del benessere degli animali in allevamento.
Da questa base il beneficiario si impegna a
realizzare delle azioni volte a migliorare il
benessere animale che possono riguardare
la formazione del personale e la registrazio-
ne dei controlli, delle manutenzione degli
impianti dell’allevamento, il miglioramento
dei sistemi di allevamento e di stabulazione,
il miglioramento del microclima dei ricoveri
(ventilazione, raffrescamento), il migliora-
mento delle strutture di alimentazione e de-
gli impianti di abbeverata, il miglioramento
dell’igiene e della sanità degli animali (lotta
contro le mosche e i roditori, piano di con-
trollo delle mastiti, isolamento degli animali
ammalati, ecc.).
L’applicazione di queste azioni comportano
degli oneri per l’allevatore che vengono com-
pensati con un aiuto quinquennale che si
riduce del 20% per ogni anno di impegno. Il
contributo varia in base alla specie, alla zona
di applicazione, al numero di azioni. L’aiuto
massimo per capo relativo al primo anno di
impegno è illustrato nella tabella.
Aiuti per il benessere animaleentro il 30 aprile le domande per migliorare il benessere degli animali
Bovino da latte:
- formaggio Parmigiano Reggiano in zona di montagna;
- formaggio Parmigiano Reggiano in zona di pianura;
- formaggio Grana Padano/latte alimentare
Euro/Uba
303,50
196,49
202,58
Bovino da carne:
- vitellone pesante ciclo aperto;
- linea vacca-vitello ciclo chiuso/misto
- linea vacca-vitello ciclo aperto
- vitello a carne bianca
Euro/Uba
75,85
242,64
193,68
40,23
Ovino (latte o carne) 80,33
Galline ovaiole 60,00
Pollo da carne 23,33
Suino 35,3
È un tipo di misura piuttosto complesso,
soprattutto per quanto riguarda la gestione
burocratica della domanda che va presentata
entro il 30 aprile 2012.
La disponibilità finanziaria è limitata, in quan-
to sono disponibili, per il primo anno di impe-
gno, quasi 550.865 euro da suddividere tra le
varie specie oggetto di impegno.
opportunita'
GMiele, una dolce impresabando per la produzione e la commercializzazione. domande entro il 9 marzo
Gli apicoltori di Reggio Emilia possono ot-
tenere contributi per il miglioramento della
produzione e della commercializzazione dei
prodotti dell'apicoltura. Si tratta di contribu-
ti finanziati in parte dallo Stato, in parte dal
Fondo europeo agricolo di orientamento e di
garanzia (Feaga) per attrezzature e servizi de-
stinati agli apicoltori (sono escluse attrezzatu-
re per laboratori di smielatura) per l’annualità
2011/2012..
Le domande vanno presentate alla Provincia
entro il 9 marzo 2012.
Possono presentare domanda gli apicoltori
e produttori apistici, anche associati o riuniti
in cooperativa, residenti nel territorio della
provincia (esclusi quelli della Comunità Mon-
tana che dovranno presentare domanda alla
Comunità stessa) che sono in possesso della
partita IVA agricola o combinata, in regola
con la denuncia degli alveari (DPGR n 394
del 27/06/1986) e che possiedono almeno 20
alveari censiti e l’autorizzazione sanitaria del
laboratorio di smielatura proprio oppure, in
alternativa, se il laboratorio è di terzi, la certifi-
cazione di operare in ambienti in regola con le
norme igienico-sanitarie vigenti. Una deroga
per tale requisito, inoltre, potrà essere prevista
nel caso in cui il richiedente svolga attività, a
titolo prevalente, di allevamento a scopo com-
merciale di api regine e, pertanto, non dotato
di specifico locale di lavorazione dei prodotti
apistici.
Gli apicoltori possono richiedere il contributo
per:
• Lotta alla Varroasi con un contributo per l’ac-
quisto di arnie con fondo a rete è pari al 60%
della spesa ammissibile che è pari a 80,00 euro
per arnia (esclusa iva).
• Razionalizzazione della transumanza. Con un
contributo per l’acquisto di attrezzature per
l'esercizio del nomadismo pari a: acquisto arnie
da nomadismo, pari al 60% della spesa ammis-
sibile pari a euro 80,00 per arnia (esclusa iva),
acquisto macchine, attrezzature e materiali vari
(gru, bancale e supporti, rimorchio, sponda
idraulica), pari al 50% della spesa ammissibile
pari a euro 13.000 (esclusa iva), acquisto di au-
tocarri (non inferiore o uguale a 35 q.li di por-
tata a pieno carico), con una spesa ammissibile
pari a 42.000 euro (esclusa iva).
• Provvedimenti di sostegno per il ripopola-
mento del patrimonio apicolo regionale con
un contributo pari al 50% della spesa ammis-
sibile pari a euro 70,00 per sciame (esclusa iva).
Angelo Cabassi
opportunita'
10 Il coltivatore
“Contributi agli apicoltori:Lotta alla VarroasiRazionalizzazione della transumanza
Ripopolamentopatrimonio apicolo.
11Il coltivatore
IIncentivare le imprese a realizzare interventi
finalizzati al miglioramento dei livelli di salute
e sicurezza nei luoghi di lavoro. Sono que-
sti gli obiettivi del finanziamento promosso
dall’Inail che interessa tutte le imprese, sin-
gole e associate, appartenenti a tutti i settori
anche senza dipendenti. L’Inail ha stanziato
205 milioni di euro ripartiti in budget regio-
nali assegnando all’Emilia Romagna circa 15
milioni di euro. L'incentivo è costituito da un
contributo in conto capitale pari al 50% dei
costi documentati del progetto in regime de
minimis. Per il settore agricolo il finanziamen-
to è calcolato per un massimo di 7.500 euro e
un minimo di 5.000. I destinatari sono le im-
prese, anche individuali, iscritte alla Camera
di Commercio.
Le imprese possono presentare un solo pro-
getto relativo ad un unico ambito di rischio,
per una sola unità produttiva e si possono
presentare solo progetti di investimento o
di adozione di modelli organizzativi o di re-
sponsabilità sociale. Gli investimenti possono
riguardare la ristrutturazione strutturale o
impiantistica degli ambienti di lavoro, l’istalla-
zione e la sostituzione di macchine, dispositivi
e attrezzature e la riduzione ed eliminazione
dei fattori di rischio, come ad esempio quelli
relativi all’esposizione di sostanze pericolose,
agenti fisici o chimici. Non sono ammissibili gli
interventi che riguardano la sola salvaguardia
dell’ambiente, come il semplice smaltimento
di amianto senza sostituzione in ambienti non
di lavoro, automezzi e mezzi di trasporto, ma-
nutenzioni ordinarie e progetti già realizzati o
in corso di realizzazione.
La domanda deve essere corredata dalla va-
lutazione dei rischi, da una perizia giurata e
dall’indicazione di un conto corrente azien-
dale. Per la compilazione della domanda, da
presentare entro il 7 marzo 2012, è possibile
rivolgersi presso gli uffici della Coldiretti che
saranno a disposizione per le necessarie infor-
mazioni.
È bene rammentare che i principali obblighi
relativi alla sicurezza sul lavoro per le azien-
de agricole permangono quelli di: utilizzare
attrezzature di lavoro conformi, partecipare
a corsi di formazione specifica e nominare il
medico competente.
Sicurezza: incentivi per le impresel’inail ha messo a disposizione contribuiti per la sicurezza sul lavoro
“Settore agricolo: finanziamento
per un massimo di 7.500 euro e un
minimo di 5.000.
opportunita'
Agostino Verona
ambiente
URifiutiin evoluzione continuaimprese agricole esonerate dal sistri e alcune novità sullo smaltimento
Una novità sul piano della semplificazio-
ne in merito allo smaltimento dei rifiuti.
Il "milleproroghe" conferma, fino al 2 lu-
glio 2012 (per le altre categorie i termini
di iscrizione sono già scaduti) il regime di
esonero dall'iscrizione al Sistri, il Sistema di
tracciabilità dei rifiuti, per le imprese agri-
cole che conferiscono fino a 100 kg l'anno
di propri rifiuti pericolosi a circuiti organiz-
zati di raccolta.
Gli agricoltori inoltre possono, alla luce
dell’ultimo decreto legge del Governo, tra-
sportare i rifiuti aziendali presso i depositi
temporanei delle strutture consorziali o
cooperative di cui sono soci senza dover-
si accollare i costi per iscriversi all’albo dei
trasportatori.
Non è considerato trasporto, ai sensi del
“codice ambientale”, il trasporto dei pro-
pri rifiuti da un fondo appartenente alla
medesima azienda agricola, quando la di-
stanza tra i fondi non sia superiore a 10
chilometri.
È un primo passo che dovrà presto essere
seguito dalla soluzione del problema an-
che per gli imprenditori agricoli non asso-
ciati a cooperative e consorzi.
Ma ci sono ancora altri nodi legislativi da
sciogliere come il trasporto di rifiuti, peri-
colosi e non, verso le isole ecologiche per il
quale è necessaria l'iscrizione all'Albo Na-
zionale Gestori Ambientali (ANGA) con
un onere di circa 200,00 euro per la sola
adesione e di 50 euro come importo an-
nuale. Alla luce delle attuali norme i singoli
agricoltori dovrebbero quindi sostenere la
spesa di iscrizione all’albo o pagare la rac-
colta porta a porta dei rifiuti stessi.
Per essere pronti a smaltire i rifiuti corret-
tamente, quando si potranno conferire di-
rettamente in modo gratuito, occorre sin
da ora procedere con l'adesione all'accordo
di programma con iscrizione volontaria e
gratuita, che può essere effettuata diretta-
mente dal web (http://rifiuti.fitosanitario.
re.it/) o presso gli uffici della Coldiretti e
consegnata al Consorzio Fitosanitario. Per
gli iscritti rimangono sempre a carico del
Fitosanitario le spese di smaltimento dei ri-
fiuti consegnati o ritirati.
Solo per lo smaltimento dei teli di paccia-
matura e delle reti delle rotoballe è possi-
bile usufruire di un servizio a chiamata che
prevede le sole spese di trasporto a carico
dell’azienda grazie ad una convezione sti-
pulata tra il Fitosanitario, Iren Emilia (n. ver-
de 800212607) e Sabar (tel 0522/657569). Il
costo di smaltimento rimane a carico del
Fitosanitario mentre il costo di trasporto
sarà a carico dell’azienda e corrisponderà a
80 euro a chiamata per Iren e 63 euro all’ora
per Sabar, in base alla competenza territo-
riale della sede aziendale.
Sino a quando non si è proceduto alla sot-
toscrizione firmata, non sarà possibile smal-
tire neanche i teli o le reti di rotoballe.
Per le restanti tipologie di rifiuti è necessa-
rio provvedere ad uno stoccaggio differen-
ziato e corretto in azienda.
In attesa di auspicate e buone novità gli uf-
fici Coldiretti sono a disposizione per l’iscri-
zione all’accordo e chiarimenti.
12 Il coltivatore
Coldiretti & Co.
400 imprenditori under 30 a firenze per tutelare il loro futuro
13Il coltivatore
"LI Giovani a difesadel Made in Italy“La faccia giovane del Paese”: questo il titolo
dell’Assemblea di Coldiretti Giovani Impresa
Centro Italia, alla quale hanno partecipato a
Firenze, nella magnifica cornice del Salone dei
Cinquecento di Palazzo Vecchio, quattrocento
imprenditori agricoli under 30 provenienti da
Toscana, Marche, Emilia Romagna, Umbria, La-
zio, Abruzzo e Sardegna. “Con questo evento
apriamo un percorso che si concluderà a mag-
gio a Roma nell’assemblea nazionale di Coldi-
retti Giovani Impresa - ha esordito il Delegato
Nazionale, Vittorio Sangiorgio - nel sottolinea-
re che il progetto della filiera agricola tutta ita-
liana guarda ai giovani come protagonisti, non
soltanto del futuro ma anche del presente; un
protagonismo imprenditoriale che riteniamo
di assumerci per contribuire positivamente alla
nuova fase che deve vivere il nostro Paese”. Al
centro dell’assemblea la tutela del Made in Italy
elemento indispensabile per garantire un futu-
ro ai giovani imprenditori ed il “caso Simest”, la
“Società italiana per le imprese all’Estero” finan-
ziaria di sviluppo e promozione delle imprese
italiane all’estero controllata dal Ministero dello
sviluppo economico che avrebbe infatti usato
risorse pubbliche in maniera impropria finan-
ziando direttamente o indirettamente la pro-
duzione o la distribuzione di prodotti alimenta-
ri che non hanno nulla a che fare con il tessuto
produttivo del Paese. “Questa è l’Italia che non
delocalizza – ha detto Tulio Marcelli, Presidente
Coldiretti Toscana – l’Italia che reagisce alla crisi
e difende il futuro. Questo è il Paese che inve-
ste e sa guardare avanti: sono le fondamenta
del domani”. Ed è un ruolo centrale quello che
i giovani da Firenze hanno invocato. Un ruolo
da protagonisti. “In questo difficile momento
economico - ha affermato Ilse De Matteis De-
legata Coldiretti Giovani Impresa Abruzzo, in
rappresentanza delle regioni del Centro Italia
- in cui tante scelte stanno riscrivendo il futuro
dei giovani del nostro Paese, non può sfuggire
il vuoto rappresentativo negli ambiti decisio-
nali, che proprio i giovani debbono “scontare”.
Come Giovani Impresa - ha aggiunto - vogliamo
affermare oggi, la necessità di una voce forte e
giovane nella rappresentanza, che consenta un
reale cambio di passo nel Paese”.
“Difesa del Made in Italy:
i giovani difendono il loro futuro e quello
del Paese.
14 Il coltivatore
Notizie Flash
IDiabrotica: prescrizioni per il maisI produttori che seminano mais nel 2012
per più di due anni (ristoppio) devono chie-
dere entro il 31 maggio 2012 una deroga al
Fitosanitario, che ha emanato le prescrizioni
contro il parassita Diabrotica virgifera virgi-
fera Le Conte che colpisce il mais.
Tutta la provincia di Reggio Emilia è "zona in-
festata" e deve seguire le seguenti prescrizioni:
1) divieto di ristoppio del mais per più di
due anni consecutivi. Non è ristoppio la se-
mina dopo il 1 giugno 2012;
2) divieto di trasporto, verso zone indenni
da Diabrotica, di piante di mais allo stato
fresco, compreso il trinciato integrale ed il
pastone di pannocchie;
3) divieto di spostamento di terreno che ab-
bia ospitato mais negli ultimi due anni, verso
zone indenni.
Sono state istituite delle “zone di contenimen-
to” al confine con il territorio della Toscana.
I produttori che hanno la necessità di ristop-
piare il mais per più di due anni consecutivi,
possono richiedere una deroga al Fitosanita-
rio entro il 31 maggio 2012, ma comunque
prima delle semine.
Per la predisposizione e l’inoltro della richie-
sta di deroga è possibile prendere contatto
con gli uffici Zona Coldiretti.
DBietola da zucchero: solo sementi certificateDalla domanda unica 2012 il premio relativo
all’art. 68 sulle barbabietole da zucchero po-
trà essere erogato esclusivamente se l’agricol-
tore fa uso di “sementi certificate, confettate
e caratterizzate per l’areale e le condizioni di
coltivazione nelle quali vengono impiegate”.
Dalla campagna 2012 il codice generico della
barbabietola da zucchero (240 var 000) non
può più essere impiegato per richiedere l’aiuto
art 68 barbabietola da zucchero e l’agricoltore
dovrà dichiarare le varietà utilizzate particel-
la per particella. Per accedere al contributo è
necessario utilizzare almeno 1,2 unità di seme
da 100.000 semi per ettaro (120.000 semi per
ettaro) e conservare i cartellini varietali e i do-
cumenti fiscali (DDT /fatture).
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