Download pdf - MPN dicembre 2009

Transcript
Page 1: MPN dicembre 2009

che per me era normale e pensavo che sarebbe stato sempre così. Nel tempo mi sono accorta invece che questo ambiente così familiare è scemato sempre di più". Ma anche la gente è diversa... "Sì, ma non posso dire che sia più cattiva. O perlomeno una parte di buono dentro le persone è rimasta. Quella che è venuta fuori oggigiorno, e che prima io non sentivo, è un'invidia terrificante. E' un qualcosa che massacra tutti. la persona che invidia diventa impossibile e non fa qualcosa di bene a se stesso. Più che altro si fa del male, non realizza niente ma innesca certi meccanismi estrema-mente perversi. Quando ho sentito della crisi, la mia prima preoccupazio-ne è andata per quelle persone che hanno bisogno di lavorare e che rischiavano di perdere il lavoro. Io non capisco quelli che hanno già tanti soldi e cercano di farne ancora. Ma dove pensa di portarseli i soldi questa gente che quando si potrebbe fare beneficenza passano alla larga dai banchetti che allestiamo in piazza? Invece magari vengono a fare la loro Gabriella Brandi Martarelli appartiene quanto c'era una porta del laboratorio offerta dei vecchietti che contano a ad una categoria di persone che oggi che comunicava con gli appartamenti fatica gli spicci che hanno in tasca. Chi non si trovano più facilmente. Figlia del ai piani superiori (stiamo parlando dà sono sempre le stesse persone: commendator Brandi e dell'unica figlia dello storico palazzo in viale Cesare quelli che non possono. E' facile di Nazareno Gabrielli, la signora Clara, Battisti, n.d.r.), faceva subito portare di andare a chiedere da chi sai che ti dà: è vedova dell ' ingegner Bruno sopra la ragazza e la faceva stendere io vorrei, in primis, che chi sta nel Martarelli, nome legato indissolubil- sopra il suo letto e non le faceva sociale avesse il coraggio di andare a mente a Conceria del Chienti. mancare nulla. C'era una presenza, bussare dove ci sono tanti soldi, di Elegante, colta, raffinata eppure con lo come se mia nonna fosse veramente, riuscire a far capire l'importanza di sguardo sempre rivolto alle persone in modo spontaneo una mamma per donare. Finchè andremo a chiedere più bisognose, parlare con la signora queste operaie. Da parte di tutti i alle persone che arrivano a malapena Gabrielli della nostra Tolentino è stata dipendenti, a loro volta, c'era un affetto alla fine del mese non si risolverà mai un'esperienza affascinante. straordinario verso i miei nonni. C'era niente. Dobbiamo far riscoprire il una complicità fra tutti, me compresa "Nella mia vita ho avuto modo di piacere di dare, ma non perchè ti viene nel periodo in cui ci ho lavorato, che vedere tanti cambiamenti. Se chiesto... E la cosa più difficile è oggi non si riscontra da nessuna parte. affrontiamo il discorso aziende, ci riuscire a dare a una persona che ti ha Quando un operaio o un'operaia sono tantissime differenze fra ieri e fatto del male".pensava di acquistare una casa e di oggi. Io ricordo che alla Nazareno Una battuta sulla nostra Tolentino dover fare un mutuo e non avevano il Gabrielli c'era un'aria di familiarità attuale. Come la vede? "Peggio di così coraggio di dirlo a mio padre e lui incredibile. Le operaie erano come non la potrei vedere. E su questo sono veniva a saperlo da terzi, mio padre li sorelle per me. Oggi questa cosa non intransigente. Non è possibile che faceva chiamare e li ammoniva di non esiste più, neanche lontanamente. questa nostra città sia ridotta così. buttare soldi perchè glieli avrebbe Vedevo mia nonna: mai toccarle le Dispiace, perchè ho vissuto una prestati lui quei soldi senza fargli "sue" operaie, le "sue" figlie. Essendo Tolentino che era una chicca. E non pagare interessi. Questo per dire che tutte donne, parecchie delle quali sono passati secoli...".c'era un legame quasi di sangue giovani, capitava talvolta che E ricorda sindaci come Paolo Pace, oserei dire, ci si sentiva a casa propria. qualcuna avesse un mancamento. La Luigi Mari... Altri tempi. Purtroppo.C'era una partecipazione incredibile prima cosa che faceva mia nonna, in

PRESS

NEWSanno III n°11 - dicembre 2009Anno I I I n . 11 - D icembre 2009 - sped iz ione A. P. Ar t . 2 Comma 20/C Legge 662/96 - F i l ia le d i Macerata - Taxe Perçue - PERIODICO EDITO DA MULTIRADIO

Autor. Tr ib . d i Macerata n .466/07 de l 23 Apr i le 2007 - D i re t tore Responsabi le : Rober to Scorce l la - Proget to gra f ico : K-Brush To lent ino - Stampa: Tipograf ia San Giuseppe

di Roberto Scorcella

Finalmente siamo arrivati alla fine di questo tremendo 2009. E' stato l'anno in cui la crisi economica mondiale ha fatto sentire duramente i suoi effetti anche da noi. E' stato l'anno in cui le pagine dei giornali sono state riempite da notizie allarmanti sulla situazione di tante aziende locali, da Pelletterie 1907 a Poltrona Frau fino ad arrivare alla recentissima crisi della Lapredil. Ma questi sono stati soltanto i nomi noti, quelli che hanno fatto notizia, mentre sono state decine e decine le piccole aziende che hanno chiuso i battenti, tanto che i freddi numeri parlano di oltre 800 posti di lavoro persi nella nostra città in questo terribile anno. E la politica poco ha fatto per cercare di migliorare la situazione. Anzi, ci siamo inventati anche un nuovo centro commerciale! Il 2009 è stato anche l'anno in cui lo stile di Press News è diventato un qualcosa da imitare; l'anno in cui l'informazione ufficiale ci ha inondato di vagonate di escort e trans per cercare di distoglierci dai problemi reali; l'anno in cui il presidente degli Stati Uniti ha ricevuto il Nobel per la Pace nel giorno in cui firmava l'invio di nuove truppe in Afghanistan; l'anno in cui si è continuato ad uccidere innocenti in nome di una non meglio precisata "superiorità culturale". Ce ne sarebbero altre mille di brutture da cancellare del 2009 che finalmente sta per finire. Per quanto ci riguarda il 2010 sarà foriero di novità importanti, a partire dalla nuova veste grafica del Press News che arriverà nelle case a gennaio. Nel 2010, inoltre, concretizzeremo finalmente il premio letterario intitolato a Piero Ciarapica, del quale la giuria ha già nominato i vincitori, slittato per questioni burocratiche non dipendenti dalla nostra volontà. E l'ultimo omaggio a Piero, curato da Enzo Calcaterra, lo potete già trovare in libreria. Tornando a monte, forse per i consumi quello che sta per arrivare non sarà un Natale come gli altri anni. Ma non è questo che preoccupa. L'importante è che nell'animo resti viva la speranza con la certezza che dopo il temporale torna sempre il sereno. Questo è l'augurio che ci facciamo e vi facciamo per un 2010 che segni l ' i n i z i o d i u n a rinascita vera, non solo economica.

7500COPIEDISTRIB

UZIONE

GRATUITA

mult i radio@mult i radio. i t

RISCOPRIRE IL PIACERE DI DAREintervista a Gabriella Brandi Martarelli

Per un 2010 di verarinascita...AUGURI TOLENTINO!

Page 2: MPN dicembre 2009

IL PICCOLO GRANDE MIRACOLODELLA MANIFATTURE DI TOLENTINOintervista a Giuseppe Lombardelli

PRESS

NEWS

2

facile per noi chiudere anche San Severino piuttosto che aprire una nuova realtà perchè nessuno ti viene incontro". Ad esempio le banche...? "La banche fanno a gara per aprire filiali e dirsi vicine al territorio, in realtà sul territorio vogliono solo drenare i risparmi dei lavoratori, oggi gratis visti i rendimenti, e se un datore di lavoro avvia una iniziativa come questa viene visto come un folle. E' uno strano paese il nostro, dove a un ultraquarantenne per poter avviare la domanda di fido si chiede di venire in banca accompagnato da un genitore o da un fratello e di esibire un bilancio storico impossibile per via della novità". E la politica? "Solo per allargare la parte pedonale del ponte di Mancinella è stato chiuso un senso di marcia a ridosso di un crocevia già di suo pazzesco. Per chi è di Tolentino come me e ha un'azienda a San Severino e una in zona Le Grazie il solo pensare di dover passare il ponte di Mancinella è drammatico. Le La Germar, storica azienda di Confezioni a San Severino. Saputo l'ecologia". Come è stato possibile autorità lamentano una città in

confezioni, un tempo Gran Prix, era delle difficoltà della Germar, si è questo poccolo miracolo? "Solo declino, ma questa è solo la

fortemente in difficoltà. La crisi non attivato e con grande coraggio ha dato grazie alla tanta passione che conseguenza di una lunga serie di

a v e v a r i s p a r m i a t o n e a n c h e vita alla Manifatture di Tolentino. ciascuno di noi ha messo nell'ambito errori politici che ormai da tempo paga

quest'altro pezzo di economia della Perchè? "Si è cercato di non della propria professione. Il miracolo solo il lavoratore perchè poi l'impresa

nostra città e cinquanta persone disperdere l'ultima generazione la cui italiano è stato possibile solo perchè chiude o delocalizza. Questa crisi ha

rischiavano di restare in mezzo a una maestria sartoriale non verrà più tanti piccolissimi artigiani si sono messo in risalto una verità: per i politici

strada. In questo caso, però, è rimpiazzata. E' triste dirlo, mda ormai cimentati in imprese più grandi e ci sono lavoratori di serie A e di serie

successo qualcosa di importante: un da decenni nessuno si cimenta più perchè tanti lavoratori si sono B. Nemmeno una parola per le 45

imprenditore tolentinate ha riassunto nelle confezioni, considerata attività autoimpiegati aprendo piccole attività donne in cassa integrazione di tutte le maestranze e ha riaperto i senza futuro. Questa non è una artigiane e commerciali. Noi vogliamo un'azienda come tante altre, fiumi di battenti nello stesso posto, con gli s c o m m e s s a p e r c h è v u o l e dimostrare che c'è spazio per chi inchiostro per pochi impiegati di una stessi macchinari e nella stessa rappresentare il riscatto di una classe riesce ad assicurare alla committenza nota azienda che neanche hanno categoria merceologica. Giuseppe di lavoratori ai quali è stata negata la una qualità assoluta per capi perso il posto. Forse è più gratificante Lombardelli, insieme ai fratelli dignità di essere al pari di coloro che inimitabili, come solo le migliori griffe avere colloqui con personaggi molto Roberto e Alessandro, da anni è sono impegnati in altri settori oggi riescono a concepire. In questo più importanti dei piccoli imprenditori titolare della nota Lombardelli definiti strategici: la ricerca e momento sarebbe stato molto più locali".

Page 3: MPN dicembre 2009

LA STRAGE DEGLI INNOCENTI CONTINUASTAVOLTA È TOCCATO ALLE PIANTE IN CONTRADA LE GRAZIE

C'è chi sostiene che l'ambiente debba essere za con qualche lavoretto che bisogna fare in quelle Tante le segnalazioni e le proteste arrivate negli trattato con il bisturi e chi, invece, con le motose- aree. Così è successo quando bisognava rifare ultimi giorni, anche se, a dire il vero, molte persone ghe. Ormai è una vera e propria epidemia. Non c'è viale Cesare Battisti, così è successo per viale della non si sono neanche accorte di quanto accaduto. niente da fare. A Tolentino le piante si ammalano e Repubblica. Guarda caso, allora ci si accorge che Comunque, se si trattava di alberi a fine ciclo devono essere eliminate. Sarà l'aria o la qualità del le piante sono malate e vengono tagliate. Nel caso vegetativo, i cittadini che hanno segnalato terreno, cosi neanche le piante riescono a di zona Le Grazie non ci sarebbero lavori l'accaduto chiedono maggiore trasparenza e un sopravvivere. Ricordiamo quelle di viale Cesare all'orizzonte. Ma, allora, ci si domanda il perchè le sistema di informazione puntuale sulle condizioni Battisti, bollate come piante malate ma che ancora piante siano state abbattute. Voci non ufficiali

del verde in città, anche con schede ad hoc, da oggi sono più rigogliose di prima; quelle in viale dicono che gli alberi che costeggiavano il lago

distribuire prima di mettere in azione le motoseghe. della Repubblica, sostituite da un numero pari alla siano stati tagliati in quanto spesso e volentieri i

La gente, così, può essere messa al corrente, metà di quelle tagliate e di tutte le altre di volta in rami andavano a toccare i fili dell'energia elettrica,

magari online, delle scelte fatte dagli agronomi e volta recise inesorabilmente. Stavolta è toccato a creando potenziali situazioni di pericolo per chi si dagli amministratori, avendo a disposizione quelle di fronte alla bocciofila in zona Le Grazie e, trovava a passare da quelle parti. Su quelle, qualche giorno di tempo per dire la sua e avendo sempre nella stessa area, a quelle che costeggia- invece, abbattute di fronte alla bocciofila non si anche la possibilità di realizzare contro-perizie. vano il lago lungo la strada verso la spiaggetta. Via hanno notizie se non il solito, generico "erano Altrimenti, si rischia sempre di arrivare troppo tardi, anche queste. C'è una strana concomitanza in malate". Chissà se qualcuno si prenderà la briga di quando la situazione risulta essere già compro-questa epidemia che colpisce le piante a Tolentino. segnalare alle autorità competenti che le piante,

La sintomatologia compare sempre in concomitan- anche se malate, possono anche essere curate. messa.

PRESS

NEWS

3

Page 4: MPN dicembre 2009

IO CITTADINO

MARIA E IL PULMINO AZZURRO

Prima di tutto vi ringrazio per inviarmi sempre il vostro interessantissimo giornale... che aggiorna notizie ecc.Io vi scrivo per AIUTARMI a chiedere riguardo l’uso del pulmino (AZZURRO).Io mi chiamo Maria Crescimbeni abito da trent’anni in via G. Falcone (davanti la Laipe) a me farebbe molto comodo approfittare ... del pulmino azzurro per venire a Tolentino, per andare uffici, patronati, ferrovia, spesa ecc. Quando alla mattina (ore 8.00) il pulmino azzurro accompagna gli operai a lavoro (avanti alla Laipe) io ne approfitto e per me è una grande comodità perchè sono anziana e non porto più la macchina. Ma il mio problema, ed è quello che chiedo, è il ritorno. Chiesi una volta all’autista dove mi dovevo fermare per il ritorno (DATO CHE VIAGGIA SEMPRE VUOTO) l’autista mi dissi: un po’ più giù del Motel 77 e io, sempre in anticipo, mi sono aspettata... (mi conosce molto bene tutti) però NON SI FERMANO! quando il pulmino azzurro è davanti alla Laipe aspetta sempre più di mezz’ora (QUINDI NON C’È FRETTA) hanno tanto tempo di sosta... Se si trovano certi cervelli... CHE DEBBO FARE per usufruire di questo mezzo per ritornare a casa?Io chiedo se si può fare una fermata per il ritorno. A me basterebbe che l’utista si fermasse no che mi guarda e con l’indice mi dice sempre di no, ma lui va vuoto con il pulmino azzurro. Chiedo che qualcuno veda all’autista di fermarsi quando mi vedo perché conoscono. Grazie compreso all’autista che speriamo si fermi.

Maria Crescimbeni

LE BANCHE UTILI E “BASTARDE”

Gentile redazione, scrivo per protestare contro le banche così utili ma così bastarde!Già all'entrata di una di loro ti senti un morto di fame e più avanzi più ti senti un disperato... quando poi ti siedi davanti al direttore ecco che vorresti sprofondare... inizi con l'essere gentile abbozzi un sorriso e inizi a parlare e pronunci la famosa frase “sono qui per chiedere un mutuo per acquistare la casa o sono qui per un prestito personale”... non l'avessi mai detto, il direttore o ancor peggio il sostituto che vuole fare il grande inizia a chiederti di tutto dall'età, a quante volte vai a fare la spesa ci manca solo che chiedano la taglia delle mutande, come se non bastasse ti richiede anche una lista di documenti anche dell'anno passato che ti scoraggi cosi1 tanto che ti chiedi ma perchè fanno così tanta pubblicità? Perchè aprono così tante banche se poi nessuna di loro da credibilità? In fondo se uno è un cattivo pagatore qualsiasi banca può andare ad indagare che bisogno c'è di infierire quando uno già si trova in difficoltà? Forse perchè i tassi sono scesi (tanto guadagnano con lo spreed), forse perchè ora c'è la portabilità dei mutui e quindi poche spese per rinegozia un mutuo... questo non saprei dirlo fatto sta che esci da lì talmente depressa e delusa che avresti voglia soltanto di piangere. Le banche sono tutte uguali nessuna di loro ti regala soldi ma almeno avessero un po' più di modo nel trattare le persone.

HO VISTO COSE...

Ho visto cose nella nostra bella Tolentino che mi hanno fatto pensare a che gente siamo.Ho visto 100 operai uscire da una fabbrica, infilarsi in 100 auto diverse e poi protestare per il traffico eccessivo che li costringeva a lunghe code per tornare a casa...Ho visto in viale della Repubblica, all'altezza della mini pista ciclabile, persone parcheggiate in seconda fila arrabbiarsi con l'amministrazione comunale perchè “se non ci fosse stata la pista ciclabile due macchine ci sarebbero passate"... ("signò, se parcheggiava a modo ce passava 'na mietitrebbia e un camion anche se c'è¨ la pista ciclabile!")Ho visto, all'uscita degli scolari dalla Lucatelli, macchine parcheggiate selvaggiamente davanti al cancello della scuola e i parcheggi del palazzetto, della coop e delle fornaci distanti solo 200/300 metri quasi deserti...Ho visto un autobus doversi fermare in mezzo alla strada perchè la fermata era occupata da alcune auto, ed una signora con il bastone faticare tantissimo per scendere mentre le macchine in fila dietro suonavano il clacson...Ho visto tutto il centro bloccato perchè la lunga coda per il passaggio a livello chiuso arrivava in corrispondenza delle macchine parcheggiate “solo 5 minuti” a Palazzo Europa senza lasciare lo spazio per passare a nessun mezzo pesante...

Ho visto un sacco di cose che mi hanno fatto pensare che prima di prendercela con l'amministrazione o con la pista ciclabile, dovremmo iniziare a comportarci in maniera corretta. Non si può protestare quando siamo noi automobilisti i primi a creare caos ma iniziare a cambiare mentalità usando meno la macchina o almeno rispettando le regole. So di andare controcorrente ma sono convinto che se a Tolentino i vigili facessero bene il loro lavoro e facessero più multe (come fanno a Macerata o Civitanova, non prendo esempio da altre parti del mondo!) le cose andrebbero decisamente meglio!

Non va controcorrente. O perlomeno, mi trovo a concordare con la sua analisi per la maggior parte delle situazioni da lei descritte. Su due punti, però, non mi trova d’accordo. Il più importante: affermare che la Polizia Municipale non stia facendo multe, a mio modo di vedere, non corrisponde alla realtà dei fatti. Da qualche mese, infatti, i verbali elevati dalla Polizia Municipale per infrazioni al Codice della Strada (la più frequente il divieto di sosta) superano di gran lunga quelle degli anni precedenti. Anzi, mi spingo a dire che probabilmente si stanno rifacendo di quelle che non sono state fatte negli anni scorsi. In secondo luogo lei cita la pista ciclabile di viale della Repubblica. Credo che, al di là dell’educazione stradale, quel pezzo di pista ciclabile sia decisamente inutile e pericoloso per gli utenti della strada. Che poi la gente debba parcheggiare meglio, questo è un altro paio di maniche. E su questo, concordo, ha perfettamente ragione.

R. S.

PRESS

NEWS

4

NOTA: LE LETTERE INVIATE VENGONO PUBBLICATE INTEGRALMENTE. LA SCELTA DEL MATERIALE INVIATO È A DISCREZIONE DELLA REDAZIONE. LE LETTERE RICEVUTE VENGONO CONSERVATE NELL’ARCHIVIO CARTACEO ED INFORMATICO DI MULTIRADIO PRESS NEWS E NON VENGONO RESTITUITE.

SONO DISPERATO!

Scrivo questa lettera perchè sono disperato in un paese come Tolentino, ma penso che da altre parti sia ancora peggio, vedere una piazza piena di extracomunitari che a qualsiasi ora passi sono sempre lì ad oziare a bere a ciarlare mi fa una rabbia da non poter descrivere.Noi italiani dicono siamo razzisti io direi invece che siamo un popolo di deficenti sottomessi. Quelli che brontolano ma poi se la fanno sotto.Questi arrivano qua, poverini sono disperati bisogna aiutarli ma a noi chi ci aiuta? Qui non si arriva a fine mese, tasse da pagare, asilo dei figli, buoni pasto, mutuo della casa... invece loro tutto gratis casa popolare, sussidi per la scuola, per la mensa, per la casa, anche per comprarsi le mutande... sussidi per far stare le donne a casa a badare ai pochi figli che hanno (minimo tre) sussidi per farli stare a casa perchè il lavoro non hanno voglia di trovarlo e quei pochi che lavorano pretendono di prendere il posto del titolare tanto è l'ignoranza che hanno.Diverse volte entrando nei locali mi sono trovato davanti questi individui che non dicono buongiorno o buonasera ma “dammi”, “voglio” e se dall'altra parte non sei veloce ci scappa pure qualche insulto che non riesci a capire perchè sono furbi parlano nella loro lingua. E poi che dire delle forze dell'ordine che si limitano a dire abbiamo paura, non possiamo fare nulla... io dico se avete paura andate a fare gli operai!La soluzione qual'è? innanzi tutto bloccare i clandestini perchè l'Italia straborda e non ci sono più risorse poi se proprio voi politici volete l'integrazione metteteci tutti nelle stesse condizioni: tasse, mutui, affitti da pagare per tutti uguali... Solo così riuscirei a tendere la mano a queste persone... perchè qui i disperati siamo noi italiani!

P. N.

Page 5: MPN dicembre 2009

Per un Natale magico ...

Via Parisani, 30 - TOLENTINOTel. 0733.968469

Page 6: MPN dicembre 2009

PRESS

NEWS

6

Molte volte il segno dell'incuria e dell'approssimazione si vede nelle piccole cose. Sono bastate poche gocce di pioggia per distruggere completamente la segnaletica che era stata approntata nei primi giorni di chiusura del Ponte di Mancinella per i lavori. Segnali direzionali di cartone che sono stati accartocciati e rimossi dall'acqua e dal vento, lasciando senza indicazioni chi per uscire dalla città voleva evitare il Ponte. E quando qualcuno lo chiama "ponte dei Sospiri", forse tutti i torti non li ha... Sono i sospiri di chi attende che i lavori finiscano per tornare alla normalità.

Gent.mo Direttore, associative di Tolentino come noi senza sede la vorrei iniziare questa lettera ringraziando ancora Lei e tutto lo Staff di Press possibilità di “coabitare” News per quanto da Voi in precedenza pubblicato circa il gioco del Burraco, con il Circolo Cittadino di perché è anche grazie a queste collaborazioni che l'Asd Tolentino Burraco Lettura e Conversazione S.C. è riuscita a toccare la quota di 93 soci nell'anno 2009. Malgrado però i ma, pur essendo in successi ottenuti sotto ogni punto di vista ( ad oggi n. 365 diversi giocatori, scadenza al 31.12.2009 provenienti da tutta la regione Marche e da regioni a noi vicine, hanno la convenzione, sembra partecipato ai n. 52 Tornei Federali da noi organizzati) siamo ancora senza che sia impossibile una Sede e solo grazie al nostro “mendicare” da amici e conoscenti riusciamo scardinare certe facilitazioni: i “privilegi” del a “sopravvivere”. Ringraziamo per questo l'Hotel 77, l'A.S.S.M., l'U.S.T. e il passato non sono “perenni”, i tempi cambiano e sarebbe sufficiente un atto di Circolo Roal Club che attualmente ci ospita nei suoi locali in Via San Catervo volontà politica per deliberare una condivisione di spazi a più realtà locali, al 15. Per ora non possiamo sicuramente ringraziare l'Amministrazione fine di permettere lo svolgimento delle loro attività sportive, sociali o culturali in Comunale che in questa vicenda è risultata praticamente ASSENTE, locali adeguati alle varie esigenze. E' opportuno sottolineare che nelle malgrado la buona volontà dimostrata da alcuni Assessori. Il Sindaco risulta Associazioni di Burraco limitrofe alla nostra città (Mogliano, Castelraimondo, “indifferente” e libero da responsabilità, avendo delegato l'assessore Gagliesi, San Ginesio, Montegranaro ed altre), dove esistevano analoghi problemi il quale passa e va, non si ferma neanche a parlare, forse perché ha cose più logistici ed organizzativi, è il comune importanti da seguire e curare che non una associazione che tratta il gioco

delle carte: “perditempo”. stesso che si è fatto carico di trovare un luogo adeguato, dove attualmente svolgono la loro attività agonistica. Auguriamoci che questa volta ci sia una Non è così Assessore, il burraco è si un gioco di carte ma proprio per questa appropriata risposta e che questa formalità politica venga espletata nel minor sua peculiarità è considerato da chi partecipa ai tornei un momento in cui è tempo possibile, anche con l'aiuto di chi crede che il tempo delle promesse possibile evadere dai problemi e dalla realtà, che in questo momento tende a vane sia concluso e che finalmente si faccia qualcosa per le realtà vive di soffocare tutto e tutti. Un torneo di burraco è un momento di aggregazione, di questa nostra Tolentino. Ma non ci vogliamo però fermare qui, lo scopo di far sfida in cui la cosa importante è comprendere le varie strategie di gioco del conoscere ed apprezzare questo gioco è il nostro principale obiettivo e per compagno o degli avversari e riuscire nell'impresa di salire nella classifica e questo ogni venerdì sera organizziamo presso il Roal Club in via San Catervo poter così vincere il torneo, non è un gioco d'azzardo e con una modica cifra si n. 15 dei corsi di insegnamento e di approfondimento del gioco del Burraco a riesce passare piacevoli serate in compagnia. Il Burraco è coinvolgente ed cui invitiamo tutta la cittadinanza, esperta o no di questo gioco. Chiunque appassionante, con precise regole da rispettare ma molto semplice da voglia può contattare i numeri 340 8502552 / 339 7153293 / 334 9305739 ed apprendere; tutto ciò permette a coloro che lo praticano di poter passare dei informarsi su come si svolgono i corsi di insegnamento: avvicinatevi a questo piacevoli momenti e di mettere alla prova le capacità di gioco, in un contesto di gioco e ne rimarrete coinvolti. Concludo ringraziando ancora per l'accoglienza sana competizione. Quando si parla di Burraco non si parla solo di fenomeno avuta e colgo l'occasione per inviare a tutti Voi di Press News ed a tutti i agonistico-ludico-sociale ma anche di realtà economica non indifferente: cittadini di Tolentino un sincero augurio di Buon Natale e Felice anno Nuovo.nell'organizzazione dei nostri Tornei abbiamo avuto la fortuna di poter contare

sulla professionalità di molte attività commerciali della nostra città e grazie a Marco Attililoro siamo riusciti ad offrire ai giocatori la massima accoglienza, a costi Presidente A.s.d. Tolentino Burraco Social Clubcontenuti e con piacevoli sorprese. Abbiamo chiesto per noi e per altre realtà

IL BURRACO ALLA RICERCA DI UNA SEDELettera aperta del presidente Marco Attili

La segnaletica per il “Ponte dei Sospiri”Bastano due gocce d’acqua per perdersi

Page 7: MPN dicembre 2009

S. SILVESTRO 2009

ROSTICCERIA - GASTRONOMIA - CATERING

Si accettano prenotazioni entro il 29 Dicembre

€ 15 € 20

Galantina di pollo multicoloresu Insalatina riccia e arance

•Lasagnetta alla crema di zucca gialla

e Fonduta di cipolla

•Zampone e Lenticchie

•Spiedone di carne mista alla brace

Patate nocciola e pachino

•Coppetta di Pandoro al cioccolato

e granella di nocciole

Sformatino di riso alla sicilianaSalsa di pomodoro e pesto

•Girelle di crêpes

alla crema di formaggio in salsa di noci•

Zampone e Lenticchie•

Prosciutto di maiale al fornocon Purè di porri e patate

•Radicchio grigliato all’aceto balsamico

•Cannolo di sfoglia

con Crema al torroncino

Via Tambroni, 7 Tolentino MC Tel. 0733.960522 • •

Page 8: MPN dicembre 2009

8

PRESS

NEWS

Novità per lo Sci ClubGiuliano Salvatori è il Presidente

L'arrivo dell'autunno porta all'interno di ogni Sci Club frenetico lavorio e molteplici progetti. Anche lo Sci Club Tolentino ha iniziato di gran lena la preparazione per la stagione invernale. Come al solito, tutte le proposte del sodalizio saranno bilanciate tra il mantenimento di una tradizione gloriosa e la proposta di

novità interessanti. Anzitutto si è da poco insediato il nuovo direttivo con la conferma di Salvatori Giuliano alla presidenza e di Fabio Del Balzo alla segreteria; vicepresidente è Roberto Lupidi mentre i consiglieri sono Mauro Dignani, Paolo Dignani, Laura Ferrari e Andrea Mosca. In questi giorni è in pieno svolgimento la campagna tesseramento alla F.I.S.I. che permette ad ogni sciatore o appassionato della montagna di usufruire di convenzioni e sconti sui campi da sci, di sconti nei negozi convenzionati ma soprattutto di una Assicurazione sulle Piste, indispensabile per garantire la copertura assicurativa personale e contro terzi. Durante il periodo estivo una ventina di ragazzi dello Sci Club hanno partecipato ad un intenso programma di allenamenti, costituito da cinque diversi periodi di permanenza sui ghiacciai alpini italiani ed esteri; i giovani erano accompagnati e seguiti da allenatori professionisti che hanno sia curato la preparazione atletica sia perfezionato l'impostazione tecnica.Anche quest'anno verrà organizzato un corso di sci per principianti ed esperti durante le feste di Natale. Per i particolari sulle iniziative del club si può visitare il rinnovato sito dello Sci Club (www.sciclubtolentino.it). All'interno del sito segnaliamo la nuova rubrica del Mercatino che può risultare di aiuto a molti appassionati.Non ci resta che dare a tutt i l'appuntamento sulle bianche piste di sci sperando in una stagione carica di neve e piena di successi per il nostro glorioso Sci Club.

L'incarico di Presidente del Quartiere della Repubblica che mi è stato affidato dal Comitato di Quartiere intendo svolgerlo in maniera collegiale nel rispetto di tutti i componenti .

Intendo valorizzare il ruolo del Comitato sotto i vari aspetti e soprattutto saremo di proposizione e di stimolo verso l'Amm.ne Comunale per risolvere i problemi dei cittadini residenti nel Quartiere.

Abbiamo già chiesto, unitamente al V. Presidente Sante Pascucci all'Amm.ne Comunale di sentire il Comitato per gli interventi relativi ad opere pubbliche in modo tale che esse rispondano alle esigenze della popolazione. Intendiamo essere sentiti in base al vigente Regolamento sul Decentramento anche sugli atti amministrativi posti in essere ed interessanti il nostro Quartiere.

Stimoleremo l'Amm.ne Comunale sul fronte delle manutenzioni soprattutto delle strade in modo tale che la circolazione dei veicoli e delle persone avvenga in sicurezza. Io credo che una razionalizzazione delle risorse finanziarie, curando meglio l'organizzazione del personale e la messa a disposizione dei dipendenti comunali di attrezzature e locali ove depositare le attrezzature stesse, possa portare ad una maggiore efficienza ed a raggiungere gli obiettivi di maggiore soddisfacimento delle necessità dei cittadini sul fronte delle manutenzioni che costituiscono attualmente un problema. Per quanto non sia possibile attuare con i dipendenti comunali si potrebbe esternalizzare i lavori.

Intendo chiedere all'Amm.ne Comunale un sempre più maggiore coinvolgimento nella programmazione dell'attività amministrativa, per fare in modo che i comitati che costituiscono un momento di forte decentramento, possano influire e contribuire a determinare le cosiddette scelte amministrative, per raggiungere l'obiettivo di soddisfare le esigenze dei cittadini.

Per il periodo natalizio abbiamo messo in cantiere con il contributo dei commercianti, degli operatori economici e dell'Amministrazione Comunale, manifestazioni che si svolgeranno nel Quartiere.

“Ecco i miei programmi”:parla il nuovo Presidente del comitatodi quartiere Repubblica

VIA FILELFO, 7 • TOLENTINO • TEL. 0733.968501

Auguri

Page 9: MPN dicembre 2009

NUOVI SEMAFORIUn sistema di prevenzione serio, senza “agguati” agli automobilisti

Sono entrati in funzione nei giorni scorsi gli l'incidentalità è statisticamen-attraversamenti pedonali regolamentati dai nuovi te più elevata. Gli altri impianti semaforici a chiamata con orario di semafori sono semplicemente funzionamento 0-24. I nuovi impianti semaforici a chiamata per agevolare sono stati installati in: via Madre Teresa di Calcutta, l'attraversamento del pedone altezza Chiesa Santa Maria delle Grazie; contrada e quindi per la sua sicurezza. I Pianibianchi nei pressi del civico 15; via Buozzi in semafori sono dotati anche di prossimità del piazzale Peramezza; via Buozzi nei un particolare sistema per pressi del civico 36; viale Terme Santa Lucia nei consentire l'attraversamento pressi del civico 48; via Filzi in prossimità della strada anche ai non dell'intersezione con via Roma; viale Foro Boario vedenti grazie a un sistema di nei pressi del civico 12; via Nazionale in prossimità "innesco" del semaforo con un del Monumento dei Caduti; via Nazionale nei pressi sensore che emette un del civico 53; via Nenni nei pressi del civico 6. In segnale sonoro. In merito a contrada Pianibianchi è installato un sistema di questa iniziativa si sono rallentamento della velocità ad effetto acustico diffuse voci che non trovano realizzato per i veicoli in avvicinamento riscontro nella realtà dei fatti. all'attraversamento semaforizzato con direzione E' bene precisare, infatti, che Tolentino centro. Il rallentatore è realizzato con non si tratta di semafori l'applicazione di strati sottili di materiale in rilievo in "photored" o simili. Servono aderenza al manto stradale integrato con soltanto per regolamentare la dispositivi rifrangenti. I nuovi semafori sono un velocità nei tratti di strada sistema di sicurezza per il pedone e servono anche interessati. Per elevare a regolamentare la velocità nei punti nevralgici sanzioni occorre l'intervento

da una fondamentale educazione stradale della della città. E' stata colta l'occasione di un diretto della Polizia Municipale o dei Carabinieri. quale troppo spesso noi automobilisti ci dimenti-finanziamento del Ministero dei Trasporti che ha Quindi, nessuna foto a sorpresa e nessuna chiamo. In conclusione, inutile intavolare, come coperto la spesa per un cinquanta per cento su un trappola: semplicemente un sistema per la successo, polemiche sterili sul fatto che questi soldi totale di circa 150mila euro. Su alcuni di questi sicurezza stradale, in modo particolare dei pedoni, potevano essere spesi per altre opere senza capire semafori, quando verranno rilevate automobili che realizzato per una volta senza andare ad intaccare che il finanziamento grazie al quale sono stati superano il limite di velocità scatterà il rosso. le tasche dei cittadini. E di questo bisogna prendere realizzati era mirato.Questo tipo di semaforo è stato posizionato dove atto. Tutto questo, comunque, non può prescindere

PRESS

NEWS

9

Page 10: MPN dicembre 2009

Lu Spì

10

PRESS

NEWS

Ciao Pè! E c'hai rajò! Adè un capolavoru!!! Le mattonelle Ciao Renà! una diversa dall'andra, quarcuna grigia,quarche Che ce sta de noò? andra mezza jalla e mezza grigia, quarche andra Le solite chiacchiere de paese! Come te dicìo tutta jalla e quarcuna che non se sa de che colore l'andra orda, se vocifera che lu conte Brachetti adè! Eppù? Ce ne fosse una tajata dritta, tutte Peretti ha proposto a lu Cumune de metteje a storte, sbiellate, non ce ne sta una che va d'accordu disposiziò un'ala de lu Castellu de la Rancia e cò quella che je sta vicino... Non parlimo, pù, della cuscì issu avrìa fornito, in comodato, quadri e pendenza della piazza. Penne tutta da na parte e sculture per allestì un museo ce sta solo du chiaviche pè 'rcoje l'acqua. E se E sta cosa sarìa stata proposta aggratis? quelle se 'ttappa (come la maggior parte delle No, no! Avìa chiesto de metteje a disposiziò in chiacihe de Tulintì) toccherà a camminà sulle cambiu un pezzu de terra davanti a lu Castellu, tra passerelle come a Venezia quanno c'è l'acqua ardala strada e la superstrada, da sfruttà per reclamizzà Ma non te sta vè proprio gnente?lo vì dell'azienda agraria che stà lì vicino Oh, io come la penzo te l'agghio ditto. E per me E come è jita a finì? anche se ancora non c'è stata, st'acqua m'è 'rriata Lo poli vedè pure tu... E' jita a finì che su la terra su li zebedei, anche perchè se nuandri e lu populu che avìa chiesto lu conte adesso ce sta una vella de Tulintì lo dicimo a chi commanna, quilli se ne esposiziò de rulotte freca e seguita a fà come c...u je pare!Oh, come se dice, passimo 'mpò da un discursu a Su quesso c'hai rajò... ma lascimo jì va che adè nandru... dimme mpò, che te ne pare della piazza mejo...noa de San Nicola? Ciao Pè!A dì la verità a me non me dispiace Ciao Renà!

Il 15 novembre 2008 ci lasciava Monica Scalzini.A un anno dalla scomparsa vogliamo ricordare un’amica di cui tutti ancora oggi sentiamo la mancanza.

Ricordodi MonicaScalzini

Page 11: MPN dicembre 2009

PRESS

NEWSTOLENTI(BLASO)NATI

11

di Enzo Calcaterra

IL NOBILE È MOBILEUn (quasi) elogio all’incostanza

Cavalier Rutiloni, abbiamo cominciato a ricordare i continui passaggi di Tolentino tra Guelfi e Ghibellini, Papato e Impero, e così via altalenando fino ai tempi moderni. Insomma, un incessante sniffare il vento della Storia che accomuna nei secoli voi nobili ai cittadini qualunque.A proposito del paragonare il troppo frequente passar di campo alla banderuola, qualcuno (non mi chieda chi) ha spiegato che non è quella a mutare direzione, ma il vento. Può bastare, come argomento?Mica tanto. Ma torniamo a Tolentino. “Mezzefac-ce” nei secoli infedeli, dunque?Facciamo una premessa. In quei tempi lontani e difficili, all’Italia dei Comuni (grandi o piccoli, non fa differenza) non importa un benemerito zufolo di Guelfi o Ghibellini, Chiesa o Impero, Papa o Re. L'importante è inserirsi nelle loro contese per prendersi privilegi, agevolazioni fiscali, territori, talvolta ottenere sconti di pena collettivi. Insomma, uno sgusciare dall'uno all'altro cercando di essere il terzo che gode tra due litiganti.Ma questo gioco riesce sempre?No, naturalmente. Dipende dal fiuto, dall’astuzia, dalle circostanze. Però è così che funziona, se vogliamo andare al sodo. Per la nobiltà di Tolentino e i tolentinati il discorso non cambia. Mutano solo i potenti e i prepotenti di turno con cui vedersela.Allora facciamo una cavalcata ultrarapida, uno slalom nel tempo. Magari con qualche esempio.Ci sto. Dal 1239 al 1241 Tolentino è con l’Impero. Nel 1250 Innocenzo IV concede privilegi e territori? Si ripassa alla Chiesa! Per poi, otto anni dopo, ritornare coi Ghibellini. E ancora, morto il Vicario di Manfredi Percivalle Doria, con Carlo d’Angiò in minaccioso arrivo... ridiventare guelfi!

raccolse consensi e cospirazioni anche da queste parti. Molti i bei nomi sui campi della gloria, tra cui Domenico Silverj ed Euclide Cagnaroni, pronti a battersi.Anche nel prendere le redini dopo la vittoria sui pontifici a Castelfidardo. A ricevere i vincitori, di passaggio a Tolentino il 19 settembre 1861, c’era una Commissione Municipale provvisoria con nomi come Silverj e, per l’appunto, un Ippolito Fidi. Ma dopo la poesia venne la prosa, cioè i problemi del fare l’Italia e possibilmente (ma più complicato) gli italiani. Perlomeno, farli star meglio.Eravamo preparati anche a quello. Adesso tocca a me. Parliamo dei Bezzi.E sia. Ma dovremo andare spediti, anche se questa è un’illustre e degnissima famiglia. Si dichiari, dunque.Sono Giovanni. Ho scritto di storia e di economia, mi sono dedicato perfino alla pittura. Ma ciò di cui vado fiero sono gli anni spesi ad amministrare la nostra città, dal 1904 al 1910. Noi Bezzi venivamo dal Veneto, però siamo a Tolentino dal Quattrocento.Parliamo piuttosto dei suoi anni da Sindaco, conte Giovanni. Anni importanti, decisivi.Certamente. Coincidono con l’età giolittiana e portarono Tolentino a diventare uno dei centri più industrializzati delle Marche. Starei per dire... d’Italia!Lo dica pure, caro Bezzi! Tra i suoi meriti, quello di aver potenziato l’energia idroelettrica e le industrie locali. Voi nobili non disdegnaste di impegnarvi anche in questo ramo, mi sembra.Tutt’altro! C’erano le fornaci dei Silverj, le cartiere dei Porcelli, le concerie degli Osmani, per fare qualche esempio. Prima che nobili, tolentinati fino in fondo: nelle idee, nelle opere, soprattutto nella lungimiranza.Negli ultimi tempi abbiamo perso qualche diottria, ma teniamo duro. Nobili imprenditori, amministratori, modernizzatori. Ma voi Bezzi avete avuto anche un talento musicale, in famiglia. Come si dice oggi? “Senza mai perdere la tenerezza”.Un bravo per averlo ricordato! Giuseppe fu organista, compositore, fondatore e direttore della Schola Cantorum di San Nicola. Ma si fece stimare anche a Santa Maria degli Angeli in Roma. Vissuto tra il 1874 e il 1925, ha lasciato un'eredità di suoni a generazioni di tolentinati.Allora, quale migliore congedo dalla nostra nobiltà di un sottofondo musicale e una bella atmosfera per augurarsi buone feste? A propo-sito: come intendete il “Natale con i tuoi”, voi nobili?Non vedo altri “tuoi” se non il cuore e la memoria dei nostri concittadini!B u o n N a t a l e a t u t t i , d u n q u e , c a r i TOLENTIBLASONATI!

Mi gira già la testa, cavaliere! Io ho avuto solo fanti, in famiglia!Si regga forte, allora! I tolentinati mettono la testa a posto, si pentono (?), vengono perdonati e... ritornano daccapo a fare i girotondini! Nel Trecento è la stessa solfa. Poi, con i Signori d’Italia, le guerre tra Comuni, i Capitani di Ventura, la situazione non può che complicarsi per tutto il Quattrocento: un po’ di qua, un po’ di Ià. La sottomissione del ‘55, con l’emissario del Papa il Cardinale Albornoz, non è certo l’ultimo capitolo.Ma, per ritornare ai nobili, non avete mai perso il vezzo dei giri di valzer.Nient’affatto. I venti cambiano sempre più rapidamente e i nostri blasoni lo percepiscono. Come e spesso prima dei loro concittadini. Il Settecento e l’Ottocento sono i secoli della Rivoluzione Francese, di Napoleone, di Murat, del Risorgimento. Non so se mi spiego.Ne sappiamo abbastanza, cavalier Rutiloni. Non vi siete fatti mancare nulla: giacobini, insorgenti, carbonari, massoni, garibaldini...A questo punto spetta a me dire due parole. Mi chiamo Taddeo Fidi e i miei antenati ricoprivano cariche pubbliche a Tolentino già nel 1307.Onorato! Quel Taddeo Fidi che nel 1568 ospitò nella sua casa il futuro papa Gregorio XIII?Nella nostra dimora patrizia, vorrà dire! Cosa ne avete fatto, poi?Di tutto un po', caro Fidi! Si presenti meglio.Quello era un mio antenato. Io fui amico e confidente di Murat. Ha presente?Eccome! Lei fu anche capo della carboneria locale, stimato e ricercato. Nel 1817 tentaste tra i primi una sollevazione, ma vi andò male.I tempi non erano maturi, caro mio! Ma poi, nel Risorgimento, noi nobili ci demmo da fare. Pio IX

(3 - fine)

Siamo all’ultima stazione del nostro viaggio nella nobiltà tolentinate. Non abbiano detto tutto, forse. Sicuramente, abbiamo cercato di raccontare e ricordare quel che c’era da sapere. Nell’incontro precedente s’era accennato ai continui andirivieni di Tolentino nei suoi rapporti con la Chiesa e lo Stato che per secoli l’aveva rappresentata in questo mondo. Sull’incostanza dei nostri antenati (nobili e no) si discorreva con il rappresentante della nobile famiglia Rutiloni, lo studioso cavalier Carlo. Da qui ripartiremo verso l’epilogo.

Nobili e auto...mobili

Page 12: MPN dicembre 2009

12

PRESS

NEWS

C’era una volta Viale Trento e Triestelavori, buche e progetti in vista dell’anno che verrà

Facendo zapping, in questi giorni mi sono imbattuto in alcune immagini di viale Trento e Trieste, una delle vie più importanti e transitate della città. A dire il vero, ormai da qualche tempo mi ero dimenticato del lavoro fatto all'inizio del viale, con tanto di rifacimento di marciapiedi, abbellimento con alberi e panchine e asfalto nuovo. Un piccolo pezzo del viale, qualche decina di metri, quasi niente in confronto all'altro tratto di strada che porta a ricongiungersi con viale Vittorio Veneto. Percorrendolo tutti i giorni per tornare a casa, la cosa che maggiormente mi balzava agli occhi (e agli ammortizzatori della macchina) erano le grandi buche che si erano aperte circa a metà viale, alcune delle quali molto profonde e pericolose per gli automobilisti. Qualche giorno fa, però, sono intervenuti gli operai del Comune e le hanno tappate. Un intervento provvisorio che non risolve alla radice il problema di un viale che dalla sua nascita risalente a trent'anni or sono, non è mai stato oggetto di alcun intervento di manutenzione e residenti in quella zona. Entro l'anno che sta per stralcio. Facendo una rapida proporzione, rifacimento. Devo dire di essere rimasto sorpreso iniziare, infatti, c'è stato promesso che l'intero diciamo che a casa mia (poco dopo la rotonda quando ho sentito parlare di "metà viale" rifatto, viale sarà rimesso a nuovo. Giulio Andreotti verso via Cegna) i marciapiedi nuovi e l'asfalto pensando di aver perso il senso della

amava ripetere che a pensar male si commette rifatto dovrebbero arrivare all'incirca nel 2012. proporzione. Poi, ripercorrendolo, mi sono messo

peccato ma spesso ci si azzecca e così non ho Sempre che non si avverino le profezie che l'anima in pace: altro che metà viale! Il tratto rifatto

potuto fare a meno di rapportare i tempi che sono parlano per quell'anno della fine del mondo. O sarà sì e no un terzo del totale! Però, non bisogna intercorsi fra il rifacimento di quel primo tratto di forse si temporeggia sui lavori proprio per vedere preoccuparsi più di tanto. Infatti, sembra che il strada e quello che dovrà essere il secondo che fine faremo? 2010 sarà foriero di grandi novità per tutti i

Page 13: MPN dicembre 2009

A chiederselo sono parecchi cittadini, specialmente dopo le ultime vicende salite alla ribalta nazionale: per questo Natale il Comune provvederà a mettere il tradizionale (veramente ormai non più tanto tradizionale) Presepe in piazza della Libertà? Le vicende degli ultimi anni, infatti, non lasciano spazio a nessuna certezza. Una volta messo all'ultimo minuto in mezzo agli estemporanei alberi di fronte al Comune, un'altra volta seminascosto sotto il loggiato. Stavolta cosa succederà? Oltre alla discussione che si è aperta in merito al crocefisso nelle scuole, tra i casi più discussi colpì quello delle maestre di una scuola elementare di Treviso, che da alcuni anni avevano pensato bene di sostituire l'allestimento del presepe con una recita su Cappuccetto Rosso, "per non offendere la sensibilità dei non cattolici" (a dire il vero a noi sembra più "forte", per i bambini, una fiaba un po' horror come Cappuccetto Rosso, con tanto di nonne e bimbe sbranate, di lupi squartati da cacciatori, che ne dicono gli animalisti?).Il rispetto verso gli altri è doveroso, ma spetta anche a noi, ogni giorno, difendere le nostre tradizioni e i nostri valori. Il Presepe è uno di questi e va a identificare non soltanto il cristianesimo ma una intera comunità. Per questo speriamo che anche questo simbolo non vada perduto dietro a un vacuo concetto di “politicamente corretto”.

13

La nipote Monica ci segnale che la signora Rosa Pisani a direi non proprio “facile” da raggiungere: è arrivata la cicogna a casa del figlio di sua nipote per cui lei è diventata “TRIS-NONNA”(praticamente la figlia di sua figlia a sua volta è diventata nonna!).Inoltre un ringraziamento particolare, a nome di tutta la famiglia, va alla nuora Pierina, che ogni giorno, con infinita pazienza, si prende cura di lei.

luglio ha spento ben 96 candeline e ha festeggiato un traguardo

PRESS

NEWS

I tolentinati a Natale troverannoil presepe in piazza?

Rosa PisaniUna trisnonna speciale

Page 14: MPN dicembre 2009

il primo a donare sé stesso in virtù di PAZIENZA, valori veri della nostra di un AMORE UNIVERSALE: ha esistenza .amato tanto coloro che "giacevano in basso", gli emarginati, i malati , gli I principi del Cattolicesimo fanno "scarti" della società. Non si può parte del patrimonio storico del pensare a GESÙ' senza cogliere popolo italiano, negare" la Croce " è in LUI un amore personale e un come negare una parte delle nostre desiderio universale. La sua però fu radici euna cattedra scomoda, fu la annullare la nostra IDENTITÀ', la CROCE, ma proprio dalla croce nostra appartenenza; capire bene EGLI apre gli occhi ad un'umanità chi siamo ci aiuta a capire l'altro, ci ignorante e "accecata dalle tenebre guida al confronto, al dialogo con chi dell'errore". è di or ientamento rel igioso

differente.Quella "CROCE " fa parte della nostra cultura, della nostra storia: ci “La luce sotto il moggio non illumina”

Stiamo aspettando il NATALE e a Povero GESÙ', che ha fatto di dice chi siamo e da dove veniamo, "dice la Bibbia", non dobbiamo scuola "l'aria" che si respira è male? Perché ?" negare ciò che siamo è segno di nascondere ciò che siamo, perché veramente festosa. I bambini ignoranza e di un intellettualismo smentiremmo una lezione d'amore preparano con entusiasmo e tanto La voce innocente di un bambino ci antistorico. che è intrinseca alla nostra cultura.impegno il presepe; a volte i fa riflettere su un tema tanto Guardare a CRISTO ci induce a personaggi sono fatti da loro: così i m p o r t a n t e " P E R C H E ' I L Al Cristo medico, che ottiene la guardarci dentro, a spogliarci di progettano e realizzano lavoretti CROCIFISSO A SCUOLA? " guarigione dell'anima e del corpo, tante maschere, frutto di convenien-veramente graziosi. Perche'GESU' è stato il primo subentra il CRISTO docente, za e bugie, ci obbliga a portare in Mentre osservo orgogliosa i miei maestro per eccellenza che ci ha maestro per eccellenza : il suo superficie tanti lati oscuri della bimbetti impegnati a pitturare, due insegnato l'AMORE senza riserva, insegnamento produce frutti da nostra anima, che troppo spesso occhietti mi guardano interrogativi, un amore che non ha confini, ne' 2000 anni. EGLI si offre come vorremmo tenere sepolti, ci poi una voce .... colore di pelle, un amore che ci modello di CORAGGIO contro la costringe a cambiare... ci insegna "Maestra, lo hai saputo che vogliono rende tutti uguali. EGLI è stato il paura della morte e imparte una ad amare. Forse per questo è tanto togliere il CROCIFISSO dalle aule? primo a parlare di UGUAGLIANZA, lezione di UMILTÀ', di PERDONO e scomodo!

14

CONDIVIDONO I LORO SUCCESSI CONPartnership commerciali quali:

FINESTRE PROGETTATE PER EDIFICICON ELEVATO RISPARMIO ENERGETICO

CASE CLIMA - CASE PASSIVE

www.elleaellebusiness.it - [email protected] - Tel 0733 960107 Fax 0733 953350

I NOSTRI FIGLI

A SCUOLA CON GESÙdi Luciana Zengarini

PRESS

NEWS

Page 15: MPN dicembre 2009

PRESS

NEWS

15

Forse sono ancora abbiamo anche un passato, un presente e me stessa. Eppure quante una poppante, se possibilmente un futuro da condividere. La volte ho urlato questa frase paragonata a molti nostra cultura è unica e inconiabile, come anche in momenti di rabbia, quante degli individui che il nostro modo di vivere e sentire la vita. Per volte l'ho sentita pronunciare! f r e n e t i c a m e n t e quanto la scala dei valori possa essere diversa Il problema è che spesso camminano sulla da soggetto a soggetto, ci sono dei punti chiave preferiamo fuggire da realtà che non ci superficie terrestre. che saranno sempre comuni a tutti, o che soddisfano totalmente, pensando che sia la Di certo ci sono comunque faranno sentire la loro prepotente soluzione più semplice e sbrigativa, Siamo miliardi di posti che presenza in maniera instancabile. Non possiamo convinti che quello che cerchiamo è giusto dietro devo v is i tare e negare chi siamo, la nostra identità nazionale, l'angolo e che tutti lo possiedono tranne noi, ma

altrettante esperienze che devo vivere, eppure perché ogni individuo è il riflesso, più o meno non è affatto così. Ogni conquista va guadagna-posso ritenermi certa di una cosa: nessun posto nitido, della società in cui cresce; siamo e sempre ta; i traguardi si raggiungono continuando a è come casa propria. Sembrerebbe una frase saremo profondamente influenzati da tutto ciò correre, anche se stanchi, sino alla fine e non così banale di primo acchito, ma vi assicuro che che ci attornia, e tutto ciò che ci attornia, per cambiando direzione. Quindi per quale motivo non lo è. quanto inutile, malfunzionante e alle volte scappare? Perché abbandonare il nostro bel

incomprensibile, è sempre e comunque italiano. paese per dirigerci in quei meravigliosi Eden Passiamo gran parte del nostro tempo a lagnarci Lo stesso discorso vale per la nostra piccola e della fantasia, che alla fine si dimostrano essere di ciò che, a nostro giudizio, non va; guardiamo quieta Tolentino: sebbene ci siano miliardi di luoghi come altri: anch'essi popolati da agli altri paesi del mondo come ad Eden perduti, critiche da sollevare e altrettanti problemi o indaffarate e spesso indifferenti persone, posti meravigliosi dove tutto è migliore, come si aspetti che non ci “garbano”, non possiamo anch'essi strabordanti di problemi e insoddisfa-dice “l'erba del vicino è sempre la più bella”. Non negare che sia la “nostra” Tolentino. Sono nata e zione, anch'essi umani insomma, seppure più ci rendiamo conto che ogni Stato, fosse anche il cresciuta qui, buona parte della mia vita sarà distanti da noi e dai nostri modi di vivere. In più ricco, ha i suoi problemi da affrontare, le sue quindi sempre vincolata a questo posto, la mia conclusione, per quale motivo non dovremmo battaglie da portare avanti e le sue conquiste da persona sarà sempre conscia degli anni spesi restare e tentare di cambiare al meglio ciò che a raggiungere. Non esiste un luogo perfetto, qui, qualunque cosa accada, non potrò mai nostro giudizio non va? Perché non dovremmo sarebbe contro la natura umana, eternamente dimenticare il mio passato, né potrò mai migliorare qui, ora? Mi rendo perfettamente insoddisfatta e alla ricerca, permetterne la cancellare quei comportamenti, quelle idee, conto che non è facile, che la strada è lunga e nascita e soprattutto la sopravvivenza. insomma quella parte di me che è nata e si è tortuosa, ma se tutti abbandonano il sentiero Ma se è vero che non esiste un paese perfetto, è sviluppata proprio in questa realtà. Quindi prima di raggiungere la vetta, chi potrà mai anche vero che esiste un “ambiente” perfetto, sarebbe semplicemente sciocco da parte mia, raccontare del meraviglioso panorama che ci non in assoluto, bensì in relazione alle persone quasi infantile, affermare di odiare questa città; in attende come premio per le nostre fatiche? che siamo. Siamo italiani, uomini e donne, un certo senso sarebbe come odiare una parte di abbiamo una nostra individualità certo, tuttavia

GLI ITALIANI NON MOLLANOla tenacia e la voglia di migliorarela nostra realta’

TOM

TOM

nuova g

enerazio

ne

di Il

aria

Del D

otto

COSMETICA NATURALEPRODOTTI E ACCESSORI PER CAPELLI

TOLENTINOCentro Città

Tel. 0733.971110

Auguri

Page 16: MPN dicembre 2009

PRESS

NEWS

PER I VOSTRI CONSIGLI, SUGGERIMENTI, PROPOSTE, LAMENTELE E QUALSIASI COSA VI VENGA IN MENTE CONTATTATECI A:

Multiradio - casella postale 143 - TolentinoTel. 0733.960241 - [email protected]

È già nelle librerie l’ultimo lavoro di Piero Ciarapica “QUANDO L’ETÀ NON HA ETÀ. Apprendisti della vita”, a cura di Enzo Calcaterra. Attraverso i racconti di alcuni artigiani, l’Autore ci accompagna alla scoperta di un’altra parte della Tolentino più autentica giunta fino a noi.

L’abbiamo attesa per un po’, ma infine è arrivata in forma di libro (poteva essere altrimenti?) l’ultima strenna di Piero Ciarapica, immancabile come il Natale. Dal suo inesauribile scrigno di volti, luoghi, colori, sapori e nostalgie emergono, ancora una volta, storie vere che invitano sommessamente tutti noi a ricordare e riflettere.Con la maestria e delicatezza di sempre, Piero ci consegna le voci di alcuni artigiani-artisti insieme a quelle di un mondo che vorremmo non scomparisse e sembra invece appartenere a un passato ogni giorno più lontano. Le ha cercate, incontrate, ascoltate per noi, scoprendo il loro segreto elisir di giovinezza e lunga vita. Lo ha fatto semplicemente entrando nelle loro botteghe, sedendosi accanto a loro, respirando l’aria di quegli angoli fuori dal tempo o dei campi che li hanno visti crescere. Ha percorso vie, strade, sentieri, vicoli che trasudano (per chi voglia ancora fermarvisi con rispetto e sensibilità) giorni e notti di fatica, ma anche quotidianità fatta di piccole gioie. Questi uomini e donne continuano le loro attività nonostante età e acciacchi, con la passione e l’energia degli anni migliori. L’aver fatto del lavoro più che una necessità, men che mai un vizio assurdo, un castigo o un’ossessione, li ha resi capaci di dimenticare ogni mattina orologio e calendario. La voce di Piero fa parlare molte voci perché ci risuonino dentro riscaldandoci mente, cuore, pensieri. L’età di chi non ha età, buona per tutte le età.

LE VOCI DI PIEROdi Enzo Calcaterra