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Terrecomp dicembre 2009

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LA COLPA

Anno II numero 8 - DICEMBRE 2009

di SILVIA MARINI

Il Mio Clienteè Sacro!

Non mi disturbate il ClienteCon Lui dimentico ogni parenteAnche se mi dicono prepotente

Non mi preoccupo di nienteBrutto antipatico o rompiballeMi porta eurocarte verdi rosse

gialleCosì me la spasso per la valleDimenticando le antiche stalle

Questo è il bruciante commentoAnche se non sembro mai

contentoOgni altra filosofia è un tormentoE la voce di nessun altro io sento

Più ancora fra stato e stato inquesto globo ansimante

Lo ripeto da politico banchiere omercante

Caro cliente il mio ossigeno è ilcontante

Le altre persone fisiche o giuridi-che me le fischio tutte quante

Ah! Buon Natale Cliente!

REG. TRIB. PERUGIA - N. 7/2008 DEL 27/3/2008Stampato in 12 mila copie e distribuito gratuitamente nei comuni di Assisi, Bastia Umbra e BettonaPROPRIETÀ COOP SAFSede legale: p. Moncada, 1 - 06083 Bastia Umbra - Tel. 075.8010758 Fax 075.8011811Direttore Responsabile: Francesco Brufani 335.7362185 [email protected] collaborato: Avv. Ponti&Pettirossi - Paolo Ansideri - Valentina Antonelli - Gaia Berardi - Simona Branchinelli- Debora Brughini - Jacopo Cairoli - Massimiliano Camilletti - Lorenzo Capezzali - Adriano Cioci - Alberta Gattucci -Gabriella Mancinelli - Silvia Marini - Simona Marini - Valentina Rinaldi - Carlo Rosignoli - Ombretta Sonno - Sara StangoniPubblicità: Marco Fabrizi: 335.8243510Disegni e Vignette: Giacomo Sargenti, Fabio Rossi, Tiziano BattistelliTipografia: Diemme Distribuzione: One Service (Bastia U.)Foto di copertina: FAP FOTO

Anno II n. 8 - Dicembre 2009

La giustizia è uguale per tut-ti, ma qualcuno è più ugua-le degli altri. Reati smac-chiati dal tempo, stragi sen-za mandanti e misteridi stato, la condanna è ri-mandata a data da destinar-si. Crimini confessati e poiritrattati, dichiarazioni, ri-pensamenti, smentite.Tutti colpevoli nessuno ècolpevole. E poi i criminispettacolo, illuminati a gior-no dai flash dei fotografi,sembrano quasi meno gravisotto le luci della ribalta.Processi come show, assas-sini come star tra intervistee memorie. E ancora i pro-cessi tagliati a colpi di man-naia, impegni improrogabi-li e giusti impedimenti, col-pe che cadono in prescrizio-ne depennate per sempre,come se non fosse mai suc-cesso niente. Anni di udien-ze, registri, testimoni spari-scono in un attimo ed è tuttocancellato. Come se fossestato solo un brutto sogno.

LA CULTURA DEL PROGRESSOPASSA PER LE DONNE

Piccoli passi percorrono sentieri scon-nessi, ma a tratti asfaltati. La brumasottile e la sera imminente attutisconoi suoni. Anche le sagome di tetti, murae cespugli appaiono diverse. Comediversi e sempre di più sono i tratti deisuoi abitanti nell’aspetto e nei compor-tamenti. Spuntano qua e là, come fun-ghi dopo la pioggia. Si vedono, si sen-tono. Parlano lingue diverse. Non sicapiscono. Una torre di babele quasiannunciata.Siamo nel regno di ... qualcuno. È iltempo ... del confronto o dello scontro.Si confonde nella nebbia, ma sotto laluce dei lampioni, si scorge un uomoin mezzo ad uno stuolo di cortigianiche tiene in mano una spada lumine-scente. È un’arma speciale.Solo il cittadino più importante riescea tenerla in mano e a capire gli intentidi chi ha intorno osservando la lucen-tezza della lama. Quella lama chesquarcia già chi ferisce con altre armie aggancia nel suo fodero i buoni pro-positi. Di questi in fondo in fondo, cen’è uno speciale, una sfida. Ogni gior-no lo legge, ci pensa, rimugina. Im-

di FRANCESCO BRUFANI

provvisamente arriva la soluzione. È unadoppia x.Il cittadino più importante si sente per-correre da un brivido e dal presagio chequalcosa sta per cambiare. Forse è possi-bile completare i lavori della torre. Nonquella di babele. Un’altra. Una che si pro-tende in orizzontale e non vuole sfidareniente e nessuno, ma solo trovare un suocompletamento. Una propria ragione diesistere. Una doppia x. Una donna o me-glio le donne. Ricominciare da loro, per-ché capiscano e parlino la lingua di quel-la città, conoscano la cultura e le buoneabitudini delle donne nate e vissute lì.Donne che poi parlano con i propri figli,che parleranno con i loro amici e con iloro padri. E il cerchio si chiuderà, comeil fodero della spada, finalmente a riposodopo una battaglia, una sfida vinta.

• La cooperativa SAF, proprietaria della pre-sente testata, e la redazione di Terrecomp ri-volgono un caloroso augurio di Buone Festea tutti i suoi lettori. In particolare si ringra-ziano tutti gli sponsor, che Dio li benedica,perché grazie al loro contributo, hanno per-messo la sopravvivenza della pubblicazione.

di CARLO ROSIGNOLIIl programma non può partire da iniziative di vetrina

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“Giotto in Assisi”Il programma triennale, per celebrare la nascita e la diffusione dell’arte pittorica europea intornoalla Basilica di San Francesco e alla figura di Giotto in Assisi, si corona di un altro successo

Vasta eco ha avuto il programma trien-nale di manifestazioni promosse dal Co-mune di Assisi per celebrare la nascita ela diffusione dell’arte pittorica europeaintorno al cantiere della Basilica di SanFrancesco e alla figura di Giotto, a parti-re dall’approvazione della regola fran-cescana. Il programma è stato inaugura-to il 3 gennaio 2009, nella ricorrenza dei700 anni dall’arrivo di Giotto ad Assisiper il cantiere della Basilica Superiore.A proporre l’evento sono stati il Comu-ne di Assisi, la Società Umanitaria conla Fondazione Humaniter di Milano, laPro Civitate Christiana ed il Sacro Con-vento di San Francesco di Assisi, chehanno celebrato questo patrimonio ine-stimabile attraverso un percorso di ap-prendimento unico nel suo genere: le Le-zioni di Storia dell’Arte “Giotto in Assi-si”. “Giotto in Assisi” è stato un ciclo dilezioni, conferenze e visite guidate delladurata di una settimana, che ha guardatoall’opera realizzata da Giotto ad Assisicome al primo frutto dell’incontro tra lacultura artistica di Firenze e la Roma deiPapi. Alle Lezioni sono intervenuti al-cuni dei maggiori esperti italiani di ArteMedievale. In particolare, AlessandroTomei, curatore della mostra Giotto e ilTrecento che si è tenuta a Roma al Vit-toriano nella primavera del 2009. La for-mula è stata innovativa: i docenti si sonoalternati con lezioni e visite guidate del-le opere realizzate da Giotto, per offrireagli allievi un percorso didattico vera-mente completo e affascinante, che si èsvolto tra Assisi, Perugia e Firenze. Il ca-

Un capitolo a parte riguardano le 26 can-nelle di Santa Maria degli Angeli, cherappresentano la testimonianza della cul-tura locale caratterizzata da una tradizio-ne di accoglienza e ospitalità indissolu-bilmente legata alla Basilica Papale. Al-cune di queste Fontane servivano da ap-provvigionamento idrico a residenti edistituzioni religiose. Una per tutte la Fontedel Leone di Piazza del Vescovado dovenel XVII secolo attingevano acqua la re-sidenza vescovile e i monasteri di SanQuirico e Sant'Apollinare. Da sistemarele Fonti di Moiano e i lavatoi pubbliciper le massaie dell'intero centro storico.Per le edicole sono stati portati a nuovaluce gli affreschi della Volta Pinta e le

Per i “Piccoli beni culturali” è iniziatoil progetto di riqualificazione

DI LORENZO CAPEZZALI

numero 8 - DICEMBRE 2009

lendario ha previsto 15 incontri, nei qualisono stati presentati i temi chiave del per-corso artistico di Giotto, i principi dellostile e del linguaggio pittorico dell’arti-sta, ma anche gli elementi di rinnova-mento spirituale ed artistico che si ma-nifestano nella città di San Francesco.La prima lezione è stata tenuta da Ales-sandro Tomei con una Lectio Magistra-lis su Giotto. Sono intervenuti: il sinda-

pitture giottesche nel chiostro antistanteil Monte Frumentario. Da ricollocare unacopia della Maestà a Palazzo San Nico-lò, ex poste di Piazza del Comune. Nelproporre il Programma piccoli beni cul-turali, il sindaco Claudio Ricci ha ricor-dato che “questi ultimi beni, a volte im-propriamente detti minori, generanonuovi interessi culturali, promuovono ilturismo creativo-emozionale e curano idettagli migliorando qualità e quantitàdell'offerta turistica. Ringraziamo laFondazione Cassa di Risparmio di Pe-rugia, in particolare il presidente CarloColaiacovo, che in questi anni ha dimo-strato attenzione e specifici impegni perla qualificazione culturale di Assisi”.

co Claudio Ricci, Amos Nannini, Presi-dente della Società Umanitaria, padreGiuseppe Piemontese, Custode del Sa-cro Convento di San Francesco, MarcoMarchini, Presidente della Pro CivitateChristiana.Il programma evolutivo delle iniziativeè disponibile presso Palazzo Vallemanie la Sala della Conciliazione di Palazzodei Priori.

Si tratta di fontane ed edicole che hanno segnato momenti importanti del co-stume sociale e dell'arte assisana a cominciare dalle fonti Oliveira, di Via Porticapresso il Foro Romano, di San Rufino, di Via Fontebella e Piazza Vescovado

Dopo 18 anni l’Assisium, neo clubrossoblu, riporta in auge il calcio in cittàtra primati in classifica, passione sporti-va e costume sociale. Bar e punti di ritro-vo del tifo organizzato sono i luoghi dovesi ritorna a parlare di football, di questo oquel giocatore, dei successi della squa-dra e del suo futuro. Numeri e gioco sonodalla parte del team Assisium, allenatoda Paolo Morosi. Allora c’erano i presi-denti Linguaglossa, Borri e Aristei con igiocatori Acori, Crivelli e Mariucci, Di-scepoli a portare in alto il nome calcisti-co assisiate a livello regionale e non. Pernon parlare della voce-calcio in chiave tu-ristico-sportiva che la città aveva quandolo Stadio degli Ulivi doveva essere il luo-go-ritiro delle squadre professionisticheitaliane. Che poi non è stato più. Ci fusolo il debutto della Roma di Helenio Her-rera e del Presidente Marchini con i variPeirò, Cordova, Losi ed altri campioni inpanchina. Ora tocca al Presidente socie-tario, Giancarlo Becchetti, rinverdire i fa-sti di quell’epoca e riportare il blasonedella “Croce e del Leone rossoblu” neitornei che contano. In questa stagione cal-cistica l’equipe ha già dato prova di sé traqualità e quantità. “Noi ci proviamo - dicesoddisfatto il presidente Giancarlo Bec-chetti - seguendo la filosofia del passodopo passo. Poi si vedrà. Sono orgoglio-so di prendere atto della nuova parteci-pazione sportiva della città sull’As-sisium.La squadra è tonica psicologica-mente e determinata agonisticamente”.

Calcio - Assisium

Lezioni di storia dell’Arte

Passione e risultati fannotornare a vivere nella città

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La scelta coraggiosadell’assessore all’IstruzioneAnna Maria Belardoni parla dell’offer-ta formativa del comune di Assisi.Come ogni anno, l’ufficio comunale ad-detto alla pubblica istruzione, con gran-de impegno e adeguatezza del persona-le, ha attivato, per le scuole di sua com-petenza, i servizi di mensa, trasporto esorveglianza. Oltre 520 sono gli alunnidelle scuole dell’infanzia, primarie e se-condarie di primo livello che usufruisco-no del servizio di trasporto scolastico.Ogni giorno i pulmini scuolabus percor-rono circa 1400 km, su strade in partepianeggianti, ma soprattutto di monta-gna. Il servizio viene eseguito a domici-lio, porta a porta, e non sui punti di rac-colta, per dare alle famiglie un serviziomigliore e, soprattutto, maggior sicurez-za. Le tariffe per gli utenti sono rimasteinvariate da oltre cinque anni, nonostantei vari e consistenti aumenti dei costi perl’amministrazione comunale.Nel 2008 il costo del trasporto scolasti-co per il comune è stato di oltre 380.000euro, mentre, tramite il contributo degliutenti ne vengono recuperati appena140.000. Questo è un aiuto concreto allefamiglie, soprattutto in questo periododi crisi. Altro importante servizio a tota-le carico del comune quello della sorve-glianza davanti alle scuole, consistentenel controllo del traffico negli orari dientrata e di uscita degli studenti dagliedifici scolastici.Il personale preposto fornisce questoservizio all’amministrazione comunalead un costo stipulato con apposita con-venzione. Ma, specie quest’anno, tra iservizi scolastici assisani, una nota par-ticolare la merita quello delle mense sco-lastiche.Ne parla l’assessore. Il primo aspetto da

numero 8 - DICEMBRE 2009

evidenziare consiste nel fatto che il co-mune, attraverso bando regolare, ha rin-novato l’appalto del servizio mensa, cheera scaduto nel giugno 2009. È la dittaGemos di Forlì ad essersi aggiudicata ilnuovo appalto, in quanto competitiva ecorrispondente alle caratteristiche digaranzia, di sicurezza, di efficienza e diottimo rapporto qualità/prezzo. Ora, ognisingolo pasto costa al comune 5,10 euro,rispetto a quello dell’anno precedenteche costava 4.75. Tuttavia l’aumento diprezzo non è andato a gravare sulle ta-sche delle famiglie degli studenti, chepagano sempre 2,50 euro per far usu-fruire i propri figli del servizio mensa.Questo in linea con la politica dell’am-ministrazione comunale vigente, che sipone l’obbiettivo di non far aumentarele tasse per le famiglie. Fin qui, insom-ma, si parla di soldi, cui, però vanno ag-giunte le considerazioni più importanti,ovvero, quelle legate all’educazione ali-mentare. Un fatto particolarmente im-portante quello del cambio degli alimentidelle mense scolastiche, spiega l’asses-sore Belardoni, si è scelto di affidare allaA.s.l. la messa a punto del menu. La nu-trizionista, dott. Ciacci insieme ai suoicollaboratori, tra cui la dott. Sorbelli, ilinea con le indicazioni del Ministerodella Salute e dell’Organizzazione Mon-diale della Sanità, hanno stilato un menusalutistico per gli studenti, basato sul-l’alta qualità dei cibi e sulla giusta quan-tità rispetto all’età dei giovani. La ricet-ta adottata consiste in un aumento dellegrammature di carne, verdure, legumi efrutta, a dispetto della diminuzione del-le grammature e della frequenza di pro-posta di pane, pasta e patate, alimentiche, secondo i dati scientifici contribui-

scono all’insorgere di disfunzioni pato-logiche quali sovrappeso e obesità. Tut-ti dati che parlano di percentuali semprepiù alte circa la comparsa, in età semprepiù precoce, di malattie cardiovascolarie diabetiche. La scuola deve non soloinsegnare tecniche e contenuti discipli-nari, ma anche comportamenti alimen-tari. Faccio appello alle scuole e alle in-segnanti perché mettano a punto atteg-giamenti e progetti concreti di educazio-ne alla salute, che è il nostro bene piùprezioso.Certo che la scuola da sola non può rag-giungere l’obiettivo di creare nei ragaz-zi una coscienza alimentare; a questoscopo è indispensabile la collaborazio-ne delle famiglie.

Alimentazione corretta? Una questione di educazione e abitudine

DI ALBERTA GATTUCCI

MARIA ARISTEI BELARDONIAssessore con delega alla PubblicaIstruzione, Attività Universitarie e PostLaurea, Pari Opportunità, Ufficio sostegnoalle Nazioni Unite (O.N.U.)

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DIOCESI numero 8 -Dicembre 2009

Il Palio a S.Angelo

In questo anno nella Diocesi vi sonostati vari avvicendamenti di sacer-doti. Quali sono gli obiettivi pasto-

rali di questi cambiamenti? - Gli avvi-cendamenti sono iniziati tre anni fa, conun progetto che è partito dalla zona diGualdo, per arrivare poi a Nocera, ad As-sisi e infine a Bastia, Cannara e Valfab-brica. L’obiettivo è semplice: redistribu-ire le energie sacerdotali, rispetto alle esi-genze di una pastorale che diventa sem-pre più impegnativa, mentre l’età del cle-ro avanza e le vocazioni scarseggiano. Èanche l’obiettivo di mettere “in rete” lecomunità parrocchiali, facendone dellecomunità vive e aperte, in modo da ren-dere più efficace l’evangelizzazione. Oc-corre una pastorale più missionaria, chenon aspetti più i credenti, ma li vada acercare. Sfida particolarmente difficilesoprattutto con i giovani. Il disegno delle“unità pastorali”, che mette in rete le par-rocchie, va in questa direzione.Tra i vari vi è stato il cambio alla gui-da della Parrocchia di Bastia. Qualisono le finalità peculiari per questa co-munità? - È da ricordare che a Bastianon c’è una, ma due parrocchie, anche seuna di esse, quella di San Marco, non haancora la chiesa. Don Francesco Fongo,in circa 37 anni di presenza, le ha diretteentrambe, avvalendosi della collaborazio-ne successiva di tanti vice-parroci. Mi èsembrato che, per una comunità cresciu-ta numericamente e caratterizzata da

Per il Bene della DiocTutta la verità sulla questione del cambio dei parroci,

complesse esigenze pastorali, la formuladi un solo parroco e tanti vice-parroci chesi susseguono non fosse la più adatta afavorire un’adeguata progettualità e sta-bilità pastorale. Il contesto degli avvicen-damenti mi ha consentito di avere a di-sposizione dei sacerdoti da poter collo-care insieme, nella formula che il dirittocanonico chiama “affidamento in solido”.In sostanza, quattro “parroci”, con unodi loro - nel caso di don Pallotta - parro-co “moderatore”, con il compito del co-ordinamento e della rappresentanza lega-le. In questo modo, alle due parrocchieviene assicurata una “équipe” che non fapiù centro su una sola persona. Si puòinsieme organizzare un lavoro pastoralecon respiro lungo, curando la prioritàdella trasmissione della fede, specie allenuove generazioni. Bastia è un grandevivaio di gioventù. Finora si è fatto bene.Ma si può dare una spinta ulteriore, an-che in collegamento con la pastorale dio-cesana. Per questo ho voluto impegnarea Bastia don Ferdinando e don Alberto, idue sacerdoti che, a livello diocesano, siinteressano soprattutto dei giovani. Hoprovveduto anche alla necessaria conti-nuità, lasciando a Bastia don Cetorelli,che vi ha lavorato due anni, e riportandoa Bastia un sacerdote, don Francesco An-gelini, che vi ha operato accanto a donFongo.Quali sono gli aspetti positivi e negati-vi di questa grande comunità su cui il

DI OMBRETTA SONNO

“La validità del lavorodi un parroco si vedeproprio dalla comuni-tà che egli lascia.L’albero si riconoscedai frutti.”

nuovi Parroci si dovrànno focalizzare?- Aspetti positivi. Ci sono molti autenticicredenti, che non solo si sforzano di te-stimoniare il messaggio cristiano nellavita, ma si assumono volentieri ancheincarichi nella vita parrocchiale. Dà unabella impressione vedere tanti operatoripastorali, ciascuno con la sua responsa-bilità. Da don Fongo e dai suoi collabo-ratori nel tempo, sono state ben curate ledimensioni essenziali della vita cristiana,dalla catechesi, alla liturgia, alla carità,all’animazione giovanile e alla testimo-nianza nel sociale. La nuova équipe sa-cerdotale si porrà nel loro solco, svilup-pandone ulteriori potenzialità. Da curarepiù attentamente è l’integrazione dellacomunità parrocchiale con la più vastacomunità diocesana. Venendo a Bastiatante volte in questo periodo, ho visto checerte forme di resistenza alle mie deci-

sioni derivavano da disinformazione o in-formazione distorta. Va anche continua-to e approfondito il lavoro per la pastora-le giovanile. Superfluo dire, poi, che allaradice di tutto dev’esserci una grande edu-cazione alla vita interiore e alla preghie-ra. Sono sicuro che i quattro sacerdoti chestanno cominciando a Bastia, con il dia-cono Saji, faranno bene. Avranno natu-ralmente bisogno di sostegno e consen-so. Ho fiducia che la comunità bastiolasaprà dare la sua collaborazione cordialeai nuovi pastori. Mostrerà così la soliditàdella formazione ricevuta da don Fongo.La validità del lavoro di un parroco si vedeproprio dalla comunità che egli lascia.L’albero si riconosce dai frutti.In questo secondo Anno della Missio-ne, quali sono gli obiettivi specifici pa-storali nel nostro distretto territoria-le? (Assisi, Bastia, Bettona e Cannara).

Intervista al Vescovo della Diocesi (Assisi-Bastia Umbra-Nocera

Foto nella pagina di FAP FOTO

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o - San Rocco sulle ali del vento

DIOCESInumero 8 - DICEMBRE 2009

cesi e della Comunitàgli obiettivi pastorali, essere cristiani oggi e il Natale

- Gli obiettivi sono gli stessi dell’interamissione diocesana. La grande urgenzaè riportare in tutte le case l’annuncio diGesù, invitando alla riscoperta del Van-gelo. Tutti possiamo notare quanto lafede e in genere la cultura cristiana sia-no oggi sottoposte ad attacchi, a voltefrontali, a volte subdoli. La fede tradi-zionale non può sopravvivere se non sirinnova attraverso un incontro con laParola di Dio e una partecipazione vivaalla comunità cristiana. Quello che sifarà, in questa missione, è molto sempli-ce: a tutte le famiglie sarà portato un an-nuncio di pace e il Vangelo di Luca, conl’invito a leggerlo insieme alla comuni-tà cristiana nella celebrazione domeni-cale e in altri incontri. Ci saranno poi al-tri momenti forti, prima e dopo Pasqua.Soprattutto, con la “Tenda del Risorto”,metteremo in evidenza come Gesù risor-

to ci fa risorgere in tutti gli ambiti dellavita. Di qui anche l’attenzione che pre-steremo, nell’incontro con le famiglie,alle persone in difficoltà. L’annuncio cri-stiano si fa carico di ogni bisogno del-l’uomo. Non tutto potremo fare. Ma atutto porteremo attenzione e solidarietà.A suo parere, qual è l’atteggiamentooserei dire giusto che il cristiano di oggideve avere per fronteggiare le nume-rose problematiche che la società con-temporanea presenta? - Innanzitutto lacapacità di “discernimento”: occorre sa-per leggere le cose e gli eventi alla lucedei criteri evangelici, sapendo riconosce-re e valorizzare il bene, da un lato, evita-re e denunciare il male, dall’altro. Oc-corre poi mettersi con atteggiamento di“speranza” e di impegno dentro la realtàquotidiana: la famiglia, il lavoro, la cul-tura, la politica, ecc., per dare un senso

alle cose, nella direzione indicata dalVangelo, che corrisponde anche alle esi-genze più profonde del cuore umano.Non si deve cedere ad un pessimismoparalizzante. Bisogna anche star lonta-no da un’omologazione alla mentalitàcorrente, che non ci fa distinguere comecredenti, facendoci vivere come quelliche non hanno ricevuto l’annuncio diGesù. La fede è un atteggiamento nonsolo spirituale, ma esistenziale. Coinvol-ge tutta la nostra vita. Con questi criterisi possono affrontare le problematichepiù diverse, sapendo di non essere soli,ma di avere Cristo accanto a noi, e conlui anche la comunità cristiana.Con quale spirito le famiglie e soprat-tutto i giovani in questo tempo di cri-sti (non solo economica) potranno vi-vere il Natale? - Il Natale è il mistero diun Dio che scende nella concretezza e

nella fragilità della nostra storia. E’ in-vito a guardare verso l’alto, per interro-garci sul senso della vita alla luce del-l’amore di Dio, e a guardarci intorno, perosservare le necessità dei fratelli e farce-ne carico. C’è in giro una grande man-canza di senso. A volte, più che vivere,si sopravvive. Il Natale ci aiuta ad averesperanza. C’è poi tanta ansia, per milleproblemi, e in particolare, per la minac-cia della disoccupazione che pesa su tantilavoratori e famiglie. Come Chiesa stia-mo facendo qualcosa, ma forse si puòfare di più. Il Natale dia un grande inco-raggiamento alla nostra solidarietà. Nelbambino di Betlemme è Dio che ci aspet-ta. Lo troveremo nei nostri presepi, masoprattutto nella Liturgia. Ci aspetterà an-che in tutte quelle situazioni in cui unfratello avrà bisogno di noi.Cosa augura al territorio dell’interanostra Diocesi per il 2010? - Mi augu-ro venga accolto da tanti l’annuncio diGesù che porteremo per le case. Ad ac-cogliere il Salvatore c’è solo da guada-gnare. Sia per tutti ragione di conforto,di speranza, di vita nuova. A tutte le per-sone di buona volontà, auguro la sereni-tà che viene da una coscienza tranquil-la, anzi, la gioia cristiana, quella che fuannunciata dagli angeli sulla grotta diBetlemme. A quanti hanno motivo di tri-stezza, auguro che nessuno sia lasciatosolo con il suo problema e il suo dolore.Per la società civile e per le istituzioni,sia un anno di grande impegno per il benecomune.A tutti il Signore dia pace.

Umbra-Gualdo Tadino) Monsignor Domenico Sorrentino

“Per la società civile e per le istituzioni, sia unanno di grande impegno per il bene comune.A tutti il Signore dia pace.”

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ASSISI numero 8 - DICEMBRE 2009

DI VALENTINA ANTONELLI

“Non sarà il solito negozio”. E’ con que-sta premessa che Stefano Frascarelli pre-senta la nuova “Minigallery” Assisi, gal-leria d’arte inaugurata sabato 5 dicembrein via San Rufino, 15. A pochi passi dallacentralissima piazza del Comune e dallacattedrale di San Rufino, la nuova galle-ria vuole essere uno “spazio aperto”, unlocale non a semplice vocazione commer-ciale; l’idea è anzi, spiega il titolare, quelladi riuscire a costituire “un luogo di ritro-vo, associando col tempo alla possibilitàdi fare un tuffo nell’arte anche la possi-bilità di leggere un libro, prendere un tèsul divano, fare due chiacchiere”. Unmomento di aggregazione sociale, insom-ma, che possa costituire un’alternativa alpomeriggio passato al bar.Nella galleria sono esposte le opere di ar-tisti diversi per formazione, genere ed età:per la maggior parte si tratta di quadri,

con in più un occhio alla scultura e allafotografia. Gli artisti protagonisti dellamostra permanente sono Francesca Ca-pitini, Benvenuto Gattolin, Bruno Mar-celloni, Nico Martelli, Gabriella Napoli-tano, Jalal Raouf, Orlando Tisato. “A que-sti nomi, alcuni dei quali di storico e af-fermato prestigio per l’arte umbra e ita-liana - è il commento - se ne aggiunge-ranno altri, più o meno noti, che contri-buiranno a rendere dinamica e vivacel’attività della Minigallery che sarà inseguito anche teatro di mostre persona-li”.In progetto c’è anche una sinergia con gliesercizi limitrofi; l’esposizione coinvol-gerà in prima battuta la Trattoria degliUmbri in Piazza del Comune dove gliamici Roberta e Andrea ospiteranno i qua-dri di Emanuele Biagioni, originario diLucca.

IN VIA SAN RUFINO APRE LA “MINIGALLERY” DI STEFANO FRASCARELLI

Luogo d’arte e incontro perun’attività fuori dal comuneNel negozio in esposizione le opere di artisti diversi per formazione e genere

“L’obiettivo è quello di cercare uno spa-zio comune, ravvivando l’intera zona conla possibilità di organizzare anche inizia-tive che si affacciano all’aperto, sulla via,magari con artisti di strada e punti di at-trazione ogni 20, 30 metri”, spiega Fra-scarelli. Insomma, da un piccolo spazio,che già fa rivivere un locale importantedel centro, nel corso degli anni sede didiverse attività ma poi rimasto inutilizza-to, un piccolo passo per tentare di com-battere un momento difficile per l’eco-nomia e la vitalità del centro storico, sem-pre più provato dall’esodo degli abitantie dalle diluite iniziative culturali.“In un panorama in cui varie attività com-merciali chiudono, vengono cedute o i cuilocali vengono addirittura venduti - ri-corda il titolare -Minigallery apre con en-tusiasmo e voglia di proporsi ai residentidi Assisi, agli altri commercianti, ai turi-sti e a tutti coloro che frequentano o po-

Cornici, Listelli e BattiscopaAngolo dell’Utensile per il Professionista

Colle, Pennelli ed Accessori variScale e PonteggiBastoni, Accessori Tendaggi, Mensole

Pitture Decora per EsternoPitture Decora per InternoTonakino: ai Silossani, Siliconi, CalceVelature per ogni tipo di Decorazione

Vernice all’Acqua per Legno, Ferro, ParetiVernice per Ferro, Micacea e SmaltiVernice per Legno, Impregnante e Cerata

Tintometri per la creazione del coloreTrattamenti per il Cotto e Pietre a VistaCarte da Parati e MoquettesTappeti, Zerbini e GuideCarte adesive e Tovaglie in Plastica

Opere di Gabriella NapolitanoFrancesca Capitini e Bruno Marcelloni

trebbe-ro fre-quenta-re uno dei cuori culturali, prima che tu-ristici, dell’Umbria e di tutt’Italia”.Stefano Frascarelli, giovane assisano in-namorato della sua città, è noto per averpromosso anche altre significative inizia-tive culturali come la mostra dedicata ai“Sette peccati” nella Rocca Maggiore ap-pena riqualificata. A lui si deve anche l’in-tuizione di allestire dei vernissage nelfoyer del teatro Metastasio. Ha curato l’al-lestimento della mostra dei presepi negliultimi due anni all’interno dei locali del-la ex Pinacoteca in piazza del Comune,nonché la festa di Capodanno 2009 neilocali della Sala delle Volte che quest’an-no dovrebbe concedere il bis. Minigalle-ry è anche sul web col sito ufficialewww.minigallery.it e su Facebook conuna pagina che conta oltre 300 iscritti.

Storie Assisane Ogni vita merita un romanzo

Il SUV compatto esiste.

Un libro fa vivere al presente anche ciò che appartiene al passa-to. In anni come questi in cui l’ansioso vivere quotidiano pocoincoraggia a progettare il futuro siamo sempre più portati a va-lorizzare i ricordi. L’ufficio Servizi Sociali del Comune di Assi-si e la cooperativa sociale ASAD hanno reso possibile la pubbli-cazione di questa raccolta di memorie. I 37 autori mettono adisposizione le loro esperienze vissute in prima persona, com-ponendo un mosaico di brevi romanzi che racchiudono filosofiadi vita e curiosità che ci fanno ritrovare insieme in momenticomuni e luoghi familiari. Per avere una copia del libro ci sipuò rivolgere presso i servizi sociali del Comune di Assisi o allacooperativa ASAD.

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numero 8 - DICEMBRE 2009

G eneralmente ogni locale ha la sua clientela abituale, per i più svariati motivi: vici-

nanza da casa, la presenza dei pro-pri amici, disponibilità di un certotipo di bevanda, presenza di zonenon fumatori o al contrario di unposto dove fumare liberamente. Unpopolo amato e odiato, a volte frain-teso, a volte sottovalutato. Giovani

DI SARA STANGONI

che cercano altri giovani per evade-re e socializzare. Ovunque il moto-re trainante resta il desiderio di usci-re e incontrare altre persone. Nuovesolitudini o buio da illuminare? Cosaaccade realmente in questo mondodella notte?Locali notturni fashion e coinvol-genti, ambienti informali, internicaldi e avvolgenti, un buon drink,

selezione musicale, deejay o specialguest che scatenano bagni di folle.Il loro compito è dare voce a desi-deri, esigenze e necessità dei giova-ni, con format nuovi d'intrattenimen-to per rendere la notte sempre piùsimile a chi la vive.L’offerta variegata di Bastia riescea richiamare molti interessati, pro-venienti anche dal territorio circo-

È un mondo che si conosce e si ri-trova, sera dopo sera, in locali di-versi tra loro, ma tutti nati con lastessa vocazione: divertire e rilas-sare. Protagonisti assoluti sono igiovani abitanti della notte

“La notte è più bello, si vive meglio,per chi fino alle 5 non conosce sbadiglio,e la città riprende fiato e sembra che dorma,e il buio la trasforma e le cambia formae tutto è più tranquillo tutto è vicinoe non esiste traffico e non c'è casinoalmeno quello brutto, quello che stressa,la gente della notte è sempre la stessa […]la gente della notte sopravvive semprenascosta nei locali confusa tra le ombre…”

Gente della notte - Jovanotti (1990)

stante. Il pubblico si distribuisce nelcorso di tutta la settimana e non stu-pisce di trovare locali pieni anchedi lunedì o martedì. Un segnale po-sitivo che evidenzia il livello di gra-dimento nell’ambiente e una moti-vazione a migliorarsi. Negli ultimianni, infatti, la domanda di diverti-mento si è modificata e diversifica-ta in mille modi. Secondo i sondag-

Trasgressione, romanticismo, tendenze e classe. Ogni notte la città di Bastia Umbra si veste di Tanti i luoghi di aggregazione che si aprono al popolo dei giovani: pub, american bar, discopub. della notte per dare vita ad eventi, serate organizzate o semplicemente ad un momento in

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numero 8- DICEMBRE 2009

VIVERE LA NOTTEPub, disco pub e

american bara Bastia

Blue IceBobar

COUNTRY CAFÈCeiba Pub

Fashion PubLa Gargotta

Suggestum CafèThe Barr

gi del settore, il ballo sta diventan-do una componente marginale dellaserata, pur rimanendo le discotecheuna tappa immancabile nella crescitadelle verdi generazioni, cattedrali diquel fronte dell'intrattenimento sem-pre più articolato. E allora via allesoluzioni più fantasiose o tecnolo-giche come maxischermi, eventi atema o happy hour che possano an-

mille abiti e si colora di luci confuse alle tenebre.Microfoni e riflettori si accendono sul mondocompagnia. Ma cosa significa “vivere” la notte?

ticipare la serata soprattutto nei finesettimana. Si entra, ci si siede, si fan-no quattro chiacchiere, s’incontra-no amici o se ne conoscono di nuo-vi, si ordina un drink. Ovviamente,da bere con moderazione. Perché lalegge parla chiaro e i rischi per sé eper gli altri ancora di più. Musica,parole e tenebre, in quel fugace con-fine tra la notte e il giorno.

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BASTIA numero 8 -DICEMBRE 2009

Il Palio a S.Angelo

Anche quest’anno è arrivato il Natale. L’atmosfera si è cominciataa respirare appena arrivato il mese

di dicembre quando sugli scaffali dei su-permercati sono comparsi i primi panet-toni. Molti affermano ancora di non sen-tire lo spirito del periodo natalizio, cheprima passa e meglio è, che non ci sonoi soldi perché c’è la crisi, che si fanno afare l’albero ed il presepe se poi bisognaguastarli, che non si vede l’ora di torna-re a casa dopo il delirio di traffico ed ac-quisti. Insomma, come ogni anno, in giro,c’è tanta confusione tipica del magicomomento che la città sta vivendo. Di fattoperò, la gente continua a fare l’albero conaddobbi sempre più ricchi ed ogni annodiversi, continua a comprare regali, a re-galare ai propri figli il videogioco e ilcellulare di ultima generazione, ad orga-nizzare pranzi succulenti che spesso fi-niscono all’ora di cena. La gente di tuttii paesi, di ogni condizione sociale, tuttigli anni continua a festeggiare il Natale.E allora viene da pensare che crisi o noncrisi, questa forse è l’unica festa vera-mente democratica; per un solo giornotutti, in modo diverso tutti gli anni si ri-trovano a festeggiare.La Parrocchia di S.Michele Arcangeloda inizio alle celebrazioni per il SantoNatale con il tradizionale “Pacco dono,condividi il Natale con i poveri”. Si trattadi due giorni, il 13 e il 20 dicembre, incui durante la Santa Messa vengono rac-colti generi alimentari e altri prodotti diprima necessità come prodotti per l’igie-ne e materiale scolastico. I pacchi, oltre

Il Villaggio di Babbo Natale, il Trenino di Confcommercio e la Casa DI VALENTINA RINALDI

Un’atmosfera di crisi si respira tra gli androni del palazzo

Anche quest’anno

La giuria, composta dall’assessore Rosel-la Aristei, i fotografi professionisti SanteCastignani, Adriano Scognamillo, Danie-le Paparelli ed il redattore del gruppo edi-toriale Foto-Notiziari Mauro Fabbri, si ècomplimentata per l’originalità del forma-to in quanto non si era mai visto un con-corso fotografico con foto delle dimensio-ni panoramiche 30x90cm.Tutte le immagini presentate sono

FAP Foto 50° - È di Carlo Meazzi I risultati del concorso fotografico dal tema: “La

risultate di buon livello con particolare attenzio-ne ai soggetti ripresi, all’inquadratura ed in parti-colare al taglio effettuato a volte molto rischioso.I vincitori sono risultati: 1° classificato CarloMeazzi di Bastia Umbra che vince un buonoacquisto del valore di 500,00 euro. 2° classifi-cato Manuela Capitanucci di S.M. Angeli chevince un buono acquisto del valore si 200,00euro. 3° classificato Maria Giulia Galli di Ba-stia Umbra che vince un buono acquisto di

a queste due date, potranno essere por-tati in parrocchia anche durante tutto ilmese di dicembre. Altra iniziativa stori-ca è il 33° Concorso Presepi, organizza-to dal giornale La Voce, dal tema: “Ovun-que voi entriate dite pace”. Al concorsopuò partecipare chiunque, realizzando unPresepe che, tradizionale o modernoesprima un chiaro invito, all’inizio delterzo millennio, a far nascere il Cristonelle esperienze pastorali della parroc-chia. Una giuria, composta quest’annoanche dal Vice Sindaco Rosella Aristei,nel pomeriggio del 29 dicembre, visio-nerà i presepi iscritti al concorso alla pre-senza di coloro che li hanno realizzati.La premiazione avverrà il 6 gennaio,presso la chiesa parrocchiale e comun-que a tutti i partecipanti verrà rilasciatoun attestato.La nuova Amministrazione Comunale hamesso in piedi una serie di manifesta-zioni denominate: “Un Natele Lumino-so” che partono dall’8 dicembre fino al6 gennaio. Una vera e propria collabora-zione tra associazioni, cooperative, par-rocchia, scuole, società sportive, centrisociali, singoli cittadini, servizi comuna-li, commercianti e artigiani. In tanti a re-alizzare le diverse manifestazioni nel pe-riodo natalizio, dal centro alla periferia,in collaborazione con il Comune.Oltre alle consuete luminarie il Nataleproposto dall’Amministrazione Comu-nale prevede la realizzazione del “Vil-laggio di Babbo Natale”, dal 19 al 24 di-cembre, presso la centrale piazza Maz-zini, un luogo dove si cercherà di far re-

spirare ai cittadinil’atmosfera magicanatalizia. Un eventonuovo teso a dare vi-vacità e opportunitànon solo commercia-li alla vita della città.E allora non sololuci, alberi, ma anchetante casette a defini-re il villaggio per lediverse esperienze:canti, cori, danze,concerti, solidarietà,racconti, laboratori,presepi, giocattoli,addobbi, fiabe, dolcie in aggiunta il “mer-catino delle strenne”.Un villaggio pieno divita e sorprese con untrenino messo a di-sposizione per i cit-tadini che intendonorecarsi a viverlo conlo spirito del “bam-bino” che ognunopossiede dentro di sé.Animatore semprepresente, Babbo Na-tale per tutti.

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o - San Rocco sulle ali del vento

BASTIAnumero 8 - DICEMBRE 2009

della Solidarietà tra le novità per dimenticare la stagione teatrale

comunale dove a farne le spese come sempre è la Cultura

C’è un pezzo di Bastia all’internodel nuovo spot dell’Angsa, Asso-ciazione nazionale genitori soggettiautistici, che andrà in onda sulleprincipali televisioni nazionali, apartire da Rai e Mediaset. Lo spotha due versioni, una da un minutoe una da 30 secondi, che vedonoprotagonista un ispirato Neri Mar-corè, arrivato in Umbria a fine ot-tobre. Con lui Marta Cecchetto,compagna del calciatore LucaToni, il giovane attore bastioloRodolfo Mantovani e l’attrice EwaSpadlo, entrambi noti per la fiction“Ritorno a Rivombrosa”; tutti pre-senti a titolo gratuito. “L’idea ènata insieme alla presidente del-l’Angsa dell’Umbria, Paola Car-nevali Valentini - spiega EgidioBonanno, regista dello spot, da anniresidente nel comune bastiolo - ilmessaggio che si vuole lanciare èche, benché non si possa guariredall’autismo, si può migliorare, so-prattutto con l’atteggiamento de-gli altri verso le persone che nesono colpite”.Bonanno è autore di numerosi cortie lungometraggi; insieme a Man-tovani ha partecipato a un impor-tante progetto con le scuole di Pe-rugia, “Le nozze di sangue”, ispi-rato alla deposizione di Raffaelloche illustra la congiura Baglioni.Tuttavia, dice, “è la prima volta cheho lavorato con attori così famosi.

Girare con Marcorè è stato bello, ho sco-perto in lui un lato molto umano che èdifficile trovare nel settore”.Lo spot è stato girato alla stazione di Um-bertide e sul Pinturicchio, treno della Fcu- Ferrovia Centrale Umbra, principalesponsor del video. “Marcorè riveste nellospot un ruolo importante - continua Bo-

Un pezzo di Bastia all’internodel nuovo spot dell’ANGSASotto la regia di Egidio Bonanno, protagonisti dello spot Neri Marcoré,Marta Cecchetto, Ewa Spadlo e l’attore bastiolo Rodolfo Mantovani

nanno - è una sorta dipersonaggio guidache interviene siacome voce esterna checon i suoi gesti all’in-terno delle carrozzedel treno. Durante ilviaggio si verificanouna serie di situazio-ni che vedono prota-gonisti dei giovani ra-gazzi autistici; un per-corso che vuole com-battere l’isolamento,tanto che il messaggio

finale che l’attore lancia è Non lascia-moli soli”.Le riprese e il montaggio sono a curadi Luca Lestini di Promovideo, men-tre le musiche sono state composte perl’occasione dal prestigioso Sound Stu-dio Service di Città di Castello ove in-cidono Subsonica e Frankie Hi-Nrg.

DI VALENTINA ANTONELLI

è subito Natale

Neri Marcorè e Marta Cecchetto durante le riprese

Il regista bastiolo Egidio Bonanno mentreosserva Rodolfo Mantovani e Ewa Spadlo

la foto più bellaMagia della Luce e del Colore”

100,00 euro. Segnalazione speciale per Elisa Albicon la foto dal titolo “Riflessi in corsa” e per Si-mone Frascarelli per la competenza e conoscenzatecnica nel realizzare delle foto macro di Passag-gio di Bettona.• Tutte le foto verranno esposte in una mostra chesi terrà nei giorni 22-23-24 dicembre 2009, pressola sala delle Monache Benedettine. Lapremiazione dei vincitori avverrà presso la mostrail 22 dicembre alle ore 18,00.

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“Presto i semi daranno risultati” DI ADRIANO CIOCI

Intervista all’assessore alla Cultura e vicesindaco di Bastia Umbra Rosella Aristei

Sei mesi dall’insediamento dellanuova amministrazione. Si è arrivati al primo giro di boa. Come

giudica la navigazione? Ritiene che lanave possa procedere tranquillamenteo si ipotizza la necessità di fare ricorsoalle scialuppe di salvataggio? - E’ anco-ra poco il tempo del lavoro, reale, tre mesio poco più, ma la navigazione è per meuna grande avventura; impegnativa, main un clima corretto e trasparente, con di-sponibilità da parte di tutti a lavorare moltoper attuare il Programma di mandato delSindaco e della coalizione. Abbiamo ara-to e seminato e continuiamo a farlo; pre-sto i semi daranno floridi risultati.Rimanendo in ambito marinaresco,sono in molti a pensare che si navighiin acqua alta e che il comandante nonsi preoccupi troppo dei passeggeri (i cit-tadini), i quali chiedono segnali tangi-bili che, al momento, forse per scarsez-za di viveri, non arrivano. E così? - Ri-tengo di navigare sempre in acque inte-ressanti e frizzanti, nelle quali mi trovosicuramente a mio agio. I cittadini sonosempre in contatto con noi e noi semprepronti ad ascoltarli per assumere impe-gni precisi. Molte le risposte già date; al-tre sono in attesa, perché, è vero, i viveriin questo anno non sono molti. Per que-sto occorre saper dare le giuste priorità,con la dovuta compatibilità economica.Tra il comandante della nave ed i suoiufficiali vi è stretta armonia e condivi-sione? - Le scelte sono tutte conquistatecon un ampio dibattito e condivisione;scelte fatte ora con cautela perché è do-veroso prestare molta attenzione alla ge-stione del bene pubblico.Nei suoi specifici settori: la scuola, lacultura, i gemellaggi… ha raccolto unasituazione di vuoto oppure, tutto som-mato, vi sono le basi per riannodare lefila e dare nuovi impulsi? - Molto ilmateriale a disposizione nel mio settore:alcune attività sono state consolidate, al-tre migliorate, altre saranno create. Sicu-ramente mi impegnerò per dare nuovoimpulso in tutti i settori e già ho dato spe-cifici segnali in questo senso.Vista dal suo punto di osservazione, ri-tiene la vita culturale di questa città al-l’altezza di una comunità pronta a lan-ciarsi in nuove sfide? - La sfida è vec-chia e sempre da vincere, ossia far parte-cipare la città tutta alla vita culturale. Perquesto ci vuole equilibrio ed accortezzanella programmazione, lungimiranza nel-

• ATTUALITÀ• NUOVA GIUNTA• SCUOLA• GEMELLAGGI• VITA CULTURALE• ANIMA DI SINISTRA

le scelte, apertura adogni proposta e tra-sparenza nelle deci-sioni. La cultura è diper sé un processo,sempre in crescita, edogni occasione deveservire per fare unpasso in più.La scuola: pensa adun programma fat-to di sole infrastrut-ture – particolar-mente sentite dallapopolazione – o pen-sa di intervenire an-che sulla “politica”,rivolta soprattutto adare un segnale alle nuove generazio-ni? - Le strutture sono una parte determi-nante per la qualità della vita scolastica eper questo sempre in primo piano. Da par-te mia è già partito un programma di po-litica scolastica nella quale è presente unaforte attenzione alle nuove generazioniche saranno il fulcro di tante iniziative.Lei si è fatta trascinatrice di eventi po-polari: la mezzanotte bianca, dolce-mente Bastia… E’ questo che le chiedela città? - Tutti gli eventi popolari sonoun’ottima occasione per far tornare la cit-tadinanza a familiarizzare con se stessa econ la propria città, a riappropriarsidegli spazi pubblici e a vivere da vi-cino le relazioni. I due eventi citati,pur se popolari in quanto in tanti lihanno vissuti, sono solo l’inizio diun cambio di rotta. Una rotta per farrivivere il territorio, tutti insieme, perun nuovo futuro. Ed il futuro, in que-sto settore, guarda oltre Bastia, ver-so territori molto più ampi, con unacittà che si propone all’attenzioneper i suoi progetti innovativi ed at-trattivi.Come vive la sua anima di sini-stra - perché ancora lo è, non èvero? - con una mente che a sini-stra non può guardare? - Già Gior-gio Gaber, in tempi non sospetti, cri-ticava apertamente questa distinzio-ne. Io, da amministratore, scelgo te-nendo al centro i cittadini, sgancia-ta dai colori e dalle divisioni ideolo-giche. Amministrare una città deveconnotarsi non per le divisioni chemantiene, ma per le azioni concretein risposta a bisogni. Il mio sloganin campagna elettorale era “Oltre i

colori per i valori”.Nel suo programma vi è l’intenzionedi allargare la rosa delle città gemelle?- Bastia ha già tanti gemellaggi. Penso cheal momento il programma sia fin tropporicco.Lei mancava da una decina di anni, oforse più, dalla amministrazione atti-va. Sono cambiate le regole, le abitudi-ni, le necessità, le incertezze in tuttoquesto tempo? - Attualmente il ritmo disviluppo sociale è molto veloce; per que-sto oggi è necessario non fermarsi su po-sizioni rigide e questa amministrazione

sta già lavorando per rimettere Bastia nel giu-sto flusso dello sviluppo. Le nostre azioni, purnella doverosa cautela iniziale e nella consa-pevolezza delle condizioni in cui ci troviamoad operare, sono orientate a cambiare ciò chenon funziona, con obiettivi precisi, anche senon tutti sono realizzabili immediatamente.Lei è il numero “due” di questa nostra co-munità. Rimpianti? O tanta voglia di fare?- Nessun rimpianto, anzi essere il numero dueè sicuramente un traguardo grande e soddi-sfacente. Spero, con tutta la mia passione, de-terminazione, energia di poter mettere in attola tanta voglia di fare, fare bene e per tutti.

BASTIA/CULTURA numero 8 - DICEMBRE 2009

Via D’Annunzio - S.Maria degli Angeli

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ECONOMIA numero 8 - DICEMBRE 2009

Nell’ultima assemblea sono staticomunicati numeri significatividel vostro operato. In quale mi-

sura variano rispetto al 2008 e qualeimpatto in vista dell’imminente 2010? -La nostra associazione è da anni ricono-sciuta come una delle più efficaci dell'in-tera Confcommercio ed anche a livello lo-cale. Prova ne è il fatto che sbrighiamovarie pratiche per imprenditori che proven-gono anche da altri comuni. I dati di cuidisponiamo ci fanno pensare che il 2009 siconcluderà con una consistente mole dilavoro sindacale e di consulenza, ma an-che di servizi per l'erogazione di finanzia-menti. Già nel corso del mese di ottobre inumeri parlavano chiaro: + 10% di eroga-to attraverso il consorzio Umbriaconfidi,rispetto al 2008. Il dato positivo è però frut-to anche delle numerose richieste di finan-ziamenti che riguardano liquidità e scorte,strumenti importanti per superare un peri-odo non positivo come quello in corso. Ilnostro impegno a tutela delle attività cheoperano nel terziario è stato importante esarà sempre più forte grazie anche al so-stegno dei nostri soci. Il nuovo marchio“Confcommercio Imprese per l’Italia” nonvuole solo esprimere rinnovamento ma

anche apertura alle imprese che svolgonoattività di commercio che non si ricono-scono in altre associazioni.L’Ascom ha manifestato preoccupazio-ne riguardo il recupero delle aree di-smesse. L’amministrazione Ansideri harisposto invece che tali aree non posso-no che far nascere nuove opportunità.Dove sta la verità? - Nessuno pretende diessere a conoscenza della verità assoluta,ma per come è strutturata la nostra cittàdal punto di vista urbanistico e di viabilitàritengo che sia molto più realistico punta-re alla valorizzazione del commercio giàesistente piuttosto che crearne altro. L'Am-ministrazione comunale considera il recu-pero delle aree dismesse come un’oppor-tunità per il commercio in quanto prevedeil forte incremento demografico che ne de-riverebbe, ma forse dovrebbe considerareanche altri dati:- per sostenere ulteriori 50-60.000 metriquadrati di commercio (se fossero soloquelli), non sono sufficienti i nuovi resi-denti nelle aree suddette ma servono benaltri numeri.- esistono già adesso oltre 250-300 appar-tamenti ancora sfitti e invenduti, segno evi-dente che l'offerta, per quanto di pregio

Intervista a Sauro Lupattelli presidente Confcommercio Bastia

DI DEBORA BRUGHINI

Buone Feste con ilTrenino del commercio

possa essere, è nettamente superiore alladomanda.- le attuali infrastrutture non sono sufficientia sostenere il traffico che ne deriverebbe.La vedo dura sostenere gli enormi investi-menti pubblici di adeguamento.- le azioni di marketing necessarie a pro-muovere le strutture commerciali richie-dono un enorme impegno finanziario e dirisorse umane (vedi City Manager).Da alcuni mesi le associazione di cate-goria di Bastia hanno costituito un pat-to economico per il territorio. Sinora nonè stato prodotto nessun progetto condi-viso. Occorrerà aspettare ancora moltoo pensate di tornare a percorrere ognu-no la propria strada? - Non è facile con-ciliare le reali necessità delle varie asso-ciazioni, soprattutto se si tratta di farlo tracommercio ed artigianato. Le diverse esi-genze ed i diversi mercati richiedono di in-dividuare anche un solo punto di contattosul quale intervenire e concentrarsi su quel-lo, tralasciando personalismi ed ambizionima operando ad esclusivo vantaggio dellacittà e delle categorie che in essa operano.Ritengo che un passo importante si sia giàfatto almeno dal punto di vista interlocu-torio e mi auguro che in tempi brevi si possa

DI GABRIELLA MANCINELLI

Nuovo pulmino per la Croce RossaIl parco macchine del Comitato della CroceRossa di Bastia Umbra si arricchisce di un nuo-vo mezzo, oltre ai 7 autoveicoli già presentiora, la popolazione, ha a disposizione un nuo-vo pulmino per il trasporto di persone con pro-blemi di mobilità che è stato inaugurato dome-nica 22 novembre con la benedizione del vei-colo da parte del Parroco Coordinatore donGiuseppe Pallotta.L’acquisto dell’autoveicolo è stato possibilegrazie all’impegno gratuito che ogni Volonta-rio (Sezione Femminile, Pionieri e Volontaridel Soccorso) nella propria specificità ha dedi-cato giornalmente al Comitato per rispondereai bisogni della cittadinanza. La gratuità è lacaratteristica fondamentale che unisce tutti i volontari, che insieme alla professionalità fa crescere non solo quantitativamente ilnumero dei mezzi ma anche la qualità dell’impegno concreto nei confronti delle persone bisognose di cure e assistenza.“Avere questo mezzo in dotazione rappresenta per la Croce Rossa Italiana di Bastia un importante obiettivo raggiunto” sotto-linea il commissario Antonio De Martiis. Il veicolo è un esempio di quanto la tecnologia possa offrire, i Volontari con il loroimpegno gratuito fanno il resto adoperandosi giorno dopo giorno ideali di umanità e solidarietà.

La solidarietà si fa concreta. L’impegno gratuito dei volontari ha permesso di acquistare un nuovo autoveicolo

Il nuovo pulmino appena benedetto dal parrocodon Giuseppe Pallotta in piazza Mazzini

giungere aqualcosa dipiù concre-to.Piazza tut-ta aperta,piazza tuttachiusa. Ilsindaco An-sideri haproposto diriaprirla tutta al traffico. Che cosa è me-glio? - Prima di esprimerci sull'argomen-to, sarebbe opportuno conoscere le moda-lità con le quali il Sindaco Ansideri ed isuoi collaboratori ritengono di attuare taleprovvedimento e cosa ne pensa chi in quel-la parte della piazza ci vive e lavora. È as-surdo ipotizzare una chiusura completadella piazza nelle condizioni attuali se nonprima di aver provveduto ad un recuperodel centro storico che tutti stiamo aspet-tando da anni. Una riapertura parziale o adorario ridotto della parte attualmente chiu-sa potrebbe portare ad una rivitalizzazionedella stessa e ad un incremento delle atti-vità commerciali ed artigianali, senza con-tare il beneficio in termini di presidio delterritorio.Quali saranno le novità di Confcommer-cio Bastia per incentivare i cittadini agliacquisti natalizi? - La collaborazione tral'Amministrazione Comunale e le associa-zioni tra le quali anche la nostra, ha pro-dotto un calendario di manifestazioni edeventi che coinvolge molte parti della cit-tà. Il susseguirsi di spettacoli e attrazionisarà scandito dai passaggi del trenino, chetanto successo ha riscosso durante “Dol-cemente Bastia” e la “Castagnata”, e chemetterà in collegamento tra loro molte zonedi Bastia. Momento nuovo sarà il mercati-no delle strenne che si terrà in Piazza Maz-zini nei giorni 19 e 20 dicembre ed il “Vil-laggio di Babbo Natale” dal 20 al 24 di-cembre. Come Confcommercio, in accor-do con il consorzio Bastia Umbra CityMall, collaboriamo per sostenere tali ini-ziative rinunciando a crearne di nostre. Da-remo un importante contributo alla realiz-zazione di una forte campagna pubblicita-ria attraverso radio, manifesti e volantini,finalizzata ad attrarre il maggior numeropossibile di consumatori dalle città vicine.Sarà un Natale davvero splendido per tut-ti, anche perché abbiamo saputo che l'Am-ministrazione Comunale interverrà anchein favore di chi è meno fortunato, e questonon può che farci piacere. Colgo l'occa-sione per formulare a tutti dal profondo delcuore un augurio di Buone Feste.

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Sono iniziati i lavori strutturali e diimpiantistica all’interno dellaChiesa di Santa Croce. L’edificio

sacro progettato dall’architetto AdelioRosi tornerà presto ad essere nuovamentefruibile per la comunità religiosa e civi-le.Si inizierà con la sistemazione delle salericavate fra le navate delle due chiese; ilrifacimento di alcuni pavimenti (quelloin corrispondenza del presbiterio e la le-vigatura interna dell’intero impiantito);la sostituzione dei serramenti; la predi-sposizione per gli impianti tecnologicidi sorveglianza ed antintrusione, elettri-co e di riscaldamento.Rosi ha evidenziato: “E’ stato un lavorolungo che, anche se in minima parte, siconcretizza con questa prima fase d’in-tervento, nella ristrettezza dei finanzia-menti disponibili; questo può essere con-siderato nel territorio di Bastia Umbraun esempio di recupero e di valorizza-zione del patrimonio storico-architetto-nico esistente”.I lavori saranno monitorati dai funzio-nari delle Soprintendenze per i Beni Ar-chitettonici e per il Patrimonio Storico-Artistico dell’Umbria, in particolare dalladott.ssa Maria Brucato, membro delComitato scientifico formatosi apposita-mente per la realizzazione del progettodi chiesa-museo (presentato lo scorso 3gennaio), che si avvale anche della pre-ziosa collaborazione del prof. CorradoFratini, docente dell’Ateneo perugino.“Sono cominciati questi lavori che pre-vedono per l’edificio sacro una duplicefunzione: chiesa officiata e museo par-rocchiale con gli opportuni accorgimentitecnici - afferma don Giuseppe Pallotta,parroco moderatore di Bastia - è un luo-go che sta particolarmente a cuore aibastioli, perché molti vi ritrovano le lororadici. Di questa realizzazione va datomerito a don Francesco Fongo, alle So-printendenze che hanno dato un notevo-le contributo, al Comitato Scientifico,alle autorità ecclesiastiche e alla diret-trice del Museo Diocesano Teresa Mo-rettoni”.La chiesa collegiata di Santa Croce risa-le al 1295; questa costituirà il preziosocontenitore delle opere d’arte, dei reper-ti archeologici e della suppellettile litur-

BASTIA/ATTUALITÀ numero 8 - DICEMBRE 2009

Chiesa di Santa Croce

Iniziati i lavori di ristrutturazione DI OMBRETTA SONNO

La Messa chenon c’è più

Lettera alla redazione

“Sono quasi sicura che non daretecorso a questa mia lettera.Il fatto è questo: in Bastia le Mes-se dei giorni feriali sono alle 7,15di mattina e alle 19 di sera. Unadifferenza di dodici ore tra l’una el’altra e spesso sono officiate da 2o tre preti.Solo a Bastia si svolge la Messapomeridiana alle 19. In quelle delcircondario: S.Maria degli Ange-li, Ospedalicchio, Petrignano sisvolgono alle 17.A Bastia non si riesce a spostarla operlomeno farne un’altra nel po-meriggio, specialmente adesso chefa freddo e alle 19 è già notte.A suo tempo noi anziani l’aveva-mo chiesto a don Francesco, unmuro, speravamo fosse più com-prensivo il nuovo Parroco don Giu-seppe, niente da fare lo stesso. Ven-gono portate scuse ridicole comequella che i giovani non ci verran-no o che per i lavoratori è troppopresto e che è sempre stato così.Ma non è vero perchè anni fa sene faceva una alle 16.Siamo un gruppo di anziani che dalmese di novembre va alla Messadel Cimitero alle 16, ma poi? Hoprovato a telefonare al vescovo, maancora non ho ricevuto risposta.Torniamo a casa alle 20 ed è quasinotte fonda, anche molto perico-loso per la nebbia che di solito calain quelle ore. È tardi anche per pre-parare la cena. Alcuni di noi pre-feriscono prendere il treno per San-ta Maria dove c’è una Messa alle17.00, così alle 18.30 sono già acasa.Se siete così gentili di farvi caricodi questa richiesta vi ringrazio, sen-nò... vi ringrazio lo stesso”.(Wanda)

gica che racconterà la storia cittadina at-traverso le sue chiese. Molte famiglie ba-stiole hanno accolto con grande entusia-smo il progetto presentato, tanto che nu-merose opere sono state già restaurategrazie al loro generosocontributo.Marcello Mantovani,presidente del Gruppoculturale parrocchialeha affermato: “I lavorisono iniziati ed è nostraintenzione di riaprireSanta Croce al cultoentro la fine del 2010”.Il promotore ed animadel progetto è don Fran-cesco Fongo, ora parro-co di Cannara, il quale

si auspica che Santa Croce possa essereripristinata in pochi anni. La completarealizzazione costituirebbe un motivo divanto per una città come Bastia, dato chenon ha realtà museali.

Un’utopia sta diventando realtà. Presto la chiesa-museo tornerà a risplendere

Dal 15 luglio 2009 a Bastia Umbra è attiva la nuova associazione PubblicaAssistenza Croce Bianca Bastia Umbra ONLUS aderente all’ ANPAS, consede in piazza Moncada n° 1. È a disposizione di tutto il comprensorio del-l’Assisano per effettuare i servizi di primo soccorso, di trasporto per dimis-sioni e ricoveri, di trasporto sangue, di trasporto dializzati e trasporto perfisioterapie.Per informazioni: 3483819618 - 3271592217 - 3471878034

Si insedia nella palazzina di UmbriafiereL’Associazione di volontariato“Pubblica Assistenza CROCE BIANCA Bastia U.”

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BASTIA/ATTUALITÀ numero 8 - DICEMBRE2009

DI VALENTINA RINALDI

Piazza di Ospedalicchio…Dove eravamo rimasti?Ricomincia la storia infinita della riqualificazione di Piazza Buozzi. Riuscirà lanuova Giunta Ansideri a venire a capo della vicenda dopo le promesse elettorali?

Assordante è stato il ru-more che aveva susci-tato il progetto di riqua-

lificazione di piazza Buozzi adOspedalicchio presentato dal-l’amministrazione Lombardi.Erano seguite numerose pole-miche da parte di residenti e dialcuni esperti in quanto il di-segno non era in linea con lastoria e le tradizioni del paese.Lo stesso aveva subito nume-rose modifiche grazie al con-tributo di alcune segnalazionie soprattutto grazie al lavorocongiunto di alcuni cittadini,tra cui anche i commercianti,chiamati in causa proprio perfar si che il progetto venisse re-alizzato. Poco prima della finedel mandato, la precedente am-ministrazione, aveva stabilito,in accordo con i cittadini, chesarebbe stato prima realizzatoil parcheggio nell’area adia-cente alla piazza per creare iposti auto necessari per garan-tire la vivibilità della stessa.Successivamente si sarebbeprovveduto al restyling vero eproprio.Nulla di fatto. L’amministra-zione Lombardi si è conclusae nulla di tutto ciò che era sta-to promesso è stato realizzato.

Per sapere come intendemuoversi la nuova amministra-zione in merito, abbiamo in-contrato l’assessore ai lavoripubblici Marcello Mantovani.L’assessore ci ha manifestatol’intenzione di riprendere inmano il tema piazza partendodalla sistemazione dei par-cheggi esterni. Si parla di unaprocedura in tre stralci: par-cheggi esterni 2010, restylingdella piazza nel 2011 e conclu-sione con definizione della via-bilità e arredo urbano nel 2012.Prima di iniziare i lavori verrà

LAVORI PUBBLICI

Con legge n. 6/2004 è stato introdotto nel no-stro ordinamento il nuovo istituto dell'amministra-zione di sostegno e sono stati modificati gli artico-li relativi alla interdizione e inabilitazione, inclusitutti nel titolo XII Libro primo del Codice Civile“Delle misure di protezione delle persone prive intutto o in parte di autonomia”. Ciò rispondendoalle istanze sociali e culturali che rendevano ormaiinadeguati gli istituti della interdizione e della ina-bilitazione.

Gli istituti menzionati vengono in soccorso intutte le ipotesi in cui una persona maggiorenne nonsia in grado di provvedere ai propri interessi pereffetto di una infermità o di una menomazione fi-sica o psichica e al solo esclusivo scopo di assicu-rarle adeguata tutela e protezione.

L'interdizione disciplina i casi di condizioneabituale di infermità di mente tale da rendere ilsoggetto incapace di provvedere ai propri interes-si. L'inabilitazione interviene nelle ipotesi in cui lostato di infermità non è talmente grave da far luo-go all'interdizione, nei confronti di coloro che perprodigalità o per abuso abituale di sostanze alcoo-liche o stupefacenti espongono sé o la loro fami-glia a gravi pregiudizi economici, nei confronti delsordomuto o del cieco dalla nascita o dalla primainfanzia, se non hanno ricevuto un'educazione suf-ficiente, salva l'ipotesi dell'amministrazione di so-stegno. In tali casi, si instaura una procedura in-nanzi al Tribunale del luogo di residenza dell'in-terdicendo o dell'inabilitando, nel corso della qua-le si procede a verifica della sussistenza dei pre-supposti per procedersi ad interdizione o inabilita-zione tramite l'esame da parte del giudice della per-sona nei cui confronti è chiesta l'interdizione o l'ina-bilitazione e l'eventuale audizione del parere dellealtre persone citate (familiari e parenti prossimi).Al termine del procedimento viene emessa sen-tenza di interdizione e inabilitazione con contestua-le nomina del tutore (nell'ipotesi di interdizione) odel curatore (nell'ipotesi di inabilitazione).

Il nuovo istituto dell'amministrazione di soste-gno è applicabile in tutte le ipotesi di menomazio-ne fisica o psichica anche parziale o temporaneatale da rendere la persona impossibilitata a prov-vedere ai propri interessi. Viene pertanto ad ade-guarsi alle effettive condizioni del beneficiario sen-za privarlo della capacità in misura maggiore aquello che risulti strettamente necessario. Pertan-to, l'amministratore di sostegno, nominato dal giu-dice tutelare del luogo di residenza del beneficia-rio e previa verifica della sussistenza dei presup-posti per tale pronuncia, assisterà il beneficiarionella cura di determinati e specifici interessi.

I provvedimenti di interdizione e inabilitazio-ne così come di amministrazione di sostegno sonosempre revocabili, posto che le condizioni del sog-getto possono mutare nel tempo.

LA LEGGE IN PILLOLEA cura dello studio legale Ponti Pettirossi

Amministrazionedi sostegno,interdizione,inabilitazione

comunque aperta una gara d’appalto pre-via scelta di un progetto che si avvicini ilpiù possibile alle richieste della gente, te-nendo in prima considerazione la storiadel paese. Con l’occasione, l’assessore ciha parlato anche di altre opere che ver-ranno effettuate ad Ospedalicchio.

In merito il consigliere del PD Gabriel-la Bonciarelli ha presentato un’interpel-lanza sulla sicurezza stradale di via del-l’Aeroporto e via Menconero.

Ricordiamo che il tanto agognato mar-ciapiede che avrebbe permesso di raggiun-gere il cimitero in sicurezza, era stato piùvolte inserito e tolto dal bilancio della pas-sata amministrazione. L’assessore Man-tovani ci ha spiegato che realizzare unmarciapiede alle attuali condizioni rende-rebbe la sede stradale troppo stretta. Unasoluzione potrebbe essere convertire la

strada, che è provinciale, da doppio sensodi marcia in una strada a senso unico, ope-razione che però comporterebbe la con-gestione del traffico in via Malizia e que-sto è assolutamente da evitare. La solu-zione avverrà solo dopo che la Provinciaavrà terminato i lavori della nuova stradaper l’aeroporto che permetterà la devia-zione del traffico pesante da Petrignanoverso la E 45. Inoltre l’assessore ci ha dettoche presto si provvederà all’illuminazio-ne di via Meliochi e che verranno fatti al-tri interventi su Ospedalicchio. Di fattoperò sinora nulla di tutto ciò che era statopromesso in passato è stato ancora realiz-zato. Gli anni passano, le amministrazio-ni cambiano, e ancora di certo ci sono ope-re da realizzare e nuove promesse da man-tenere. La fiducia degli Ospedalicchiesi èstata delusa già troppe volte.

Circolo Culturale Ricreativo OspedalicchioSOTTO LE BOMBE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALEMostra fotografica del nostro territorio e dell’aeroporto di S.Egidio al tempo deibombar-damenti dell’ultima guerra a cura di Gianluca Carrozza, con il contributodellUnione Modellisti PeruginiPRESSO LA SALA PARROCCHIALE dal 24 dicembre al 10 gennaioTutti i festivi e prefestivi ore10:00-13:00 15:30-9:30

L’assessoreai Lavori PubbliciMarcello Mantovani

Il consiglieredi minoranza del PDGabriella Bonciarelli

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BASTIA UMBRA numero 8 - DICEMBRE 2009

LO STEMMA DEI CARABINIERI

L'Arma dei Carabinieri è rappresentata da: * Uno stemma araldico; * Una bandieradi guerra; * Una marcia d'ordinanza; * Un santo patrono (la Virgo Fidelis).

Lo stemma araldico attualmente in uso venne riconosciuto con parziale modifica il 21maggio 2002 con l'elevazione dei Carabinieri a rango di "Forza Armata dello Stato".

Il Palio a S.Angelo

Mai era avvenuto prima a BastiaUmbra la visita di così importanti personalità militari. La

motivazione di tanto onore è da ricercarsinelle intense attività investigative ope-rate ad ampio raggio dalla locale stazio-ne dei Carabinieri, comandata dal Ma-resciallo Aiutante Sostituto Ufficiale diPubblica Sicurezza Cristiano Boggeri.L’attività ha riguardato prevalentemen-te il servizio sia preventivo che repressi-vo. In particolare è stata esaltata la dina-micità del reparto che ha prodotto unnotevole numero di arresi e di denunce apiede libero durante l’arco dell’anno2009. Gli interventi hanno riguardatovari campi, dall’immigrazione clandesti-na al traffico di sostanze stupefacenti, daireati contro il patrimonio e l’ambiente aquelli contro la persona e la fedepubblica.Sono infatti tante nel nostro ter-ritorio le situazioni in cui è necessario

Nel corso dell’anno 2009 gli interventi dei Carabi-nieri sul comprensorio si sono concentrati sui delit-

ti contro il patrimonio, ambiente, la persona, la fede pub-blica, l’immigrazione clandestina, la lotta alla criminalitàinerenti il traffico delle sostanze stupefacenti e psicotrope.

Plauso ai Carabinieri Per l’elogio sono intervenute alte cariche del comando dell’Arma Comandante Interregionale “Podgora” del centroitalia

DI FRANCESCO BRUFANI

CRISTIANO BOGGERI È IL COMANDANTE DELLASTAZIONE DEI CARABINIERI DI BASTIA UMBRAMaresciallo Aiutante Sostituto Ufficiale di Pubblica Si-curezza. 42 anni, laureato in Scienze dell’Amministra-zione, presso l’Università di Siena, ha maturato espe-rienze nei reparti operativi di Brescia e Bergamo. InUmbria è stato comandante della Stazione dei Carabi-nieri di Montefalco e da circa un anno è il Comandantedella Stazione di Bastia Umbra.

ASSISI E BASTIA UMBRA: I REATI PIÙ FREQUENTI

La Benemerita è sempre meglio organizzata per assicurare una tranquilla vitacittadina. Il Generale di Corpo d’Armata ha voluto recarsi personalmente a ren-dere omaggio ai Carabinieri di Bastia. Altri alti graduati sono venuti al suo se-guito quali il comandante della regione Carabinieri Umbria Generale di BrigataClaudio Curcio, il comandante Provinciale Colonnello Carlo Corbinelli e il Ca-pitano Andrea Pagliaro comandante della Compagnia Carabinieri di Assisi

l’intervento dei Carabinieri e che grazieal loro impegno vengono costantementetenute sotto controllo.

• I Carabinieri di Bastia Umbra ci inoltra-no una raccomandazione per le prossimefestività natalizie da rivolgere essenzial-mente ai giovani: attenzione all’abuso dialcol prima di mettersi alla guida di unmezzo. Non è tanto per le sanzioni, che diseguito abbiamo brevemente riassunto,bensì per proteggere la propria salute, lavita e quella degli altri.

La legge (art. 186 del Codice della strada) fis-sa un limite generale per la concentrazione dialcool nel sangue, al di sopra del quale la gui-da è considerata in stato di ebbrezza: 0,5 gram-mi per litro di sangue. Le ammende variano daun minimo di 500,00 euro ad un massimo di6.000 euro fino all’arresto da 6 mesi ad 1 annoe sospensione della patente da 1 a 2 anni. Con-fisca del veicolo con la sentenza di condanna.

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BASTIA UMBRA - IL BILANCIO DELLE ATTIVITÀ INVESTIGATIVE

Attualmente, al termine delle attività investigative dell’anno in corso, sono state arrestate 50persone e denunciate a piede libero 252. È stata recuperata refurtiva per un valore di 75 mila

euro, mentre le sostanze stupefacenti sequestrate ammontano a 1.500 dosi di cocaina, 4.500 dosi dieroina, 400 dosi di hascisch. Riguardo i reati inerenti il codice della strada sono state ritirate sinora15 patenti per guida sotto l’influenza di sostanze alcoliche e stupefacenti.

o - San Rocco sulle ali del vento

BASTIA UMBRAnumero 8 - DICEMBRE 2009

RUOLI E GRADI DEI CARABINIERI

di Bastia Umbratra cui la presenza straordinaria in caserma delGenerale di Corpo d’Armata, Corrado Borruso

La forza prevista dalle leggi è attestata,per l'Arma dei Carabinieri, sulle

118.269 unità e il personale è suddiviso su 4ruoli: ufficiali, ispettori, sovrintendenti, appun-tati e carabinieri.

BASTIA UMBRA

“AL SERVIZIO DELCOMMERCIO”

Piazza Togliatti, 13 -Tel. 075/8011336 Fax 075/8004882

Mail: [email protected]

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BASTIA UMBRA numero 8 -DICEMBRE 2009

Il coordinatore Renato Capezzali ciaccoglie nella sede di via delle Nazio-ni (zona Umbriafiere) mostrandoci or-gogliosamente la sala operativa - Ab-biamo nuovi computer e nuovi impiantima la vera novità sta nel passaggio dallatecnologia analogica a quella digitale convantaggi in termini di efficienza ed effi-cacia e nella possibilità di dotare la no-stra struttura di radio che possono esse-re facilmente utilizzabili da tutti i volon-tari. Siamo i primi in Umbria ad averadottato uno standard così elevato ap-plicato ad un servizio comunale di Pro-tezione Civile. Il seminario di presenta-zione di questo nuovo sistema di comu-nicazione radio si è svolto lo scorso 14novembre nella sala consiliare alla pre-senza delle autorità cittadine.Proviamo a tracciare un bilancio del-l'attività annuale del gruppo: - Il no-stro lavoro riguarda principalmente trearee di intervento. Una è il percorso edu-cativo intrapreso nelle scuole primariecon l'obiettivo di diffondere la culturadel comportamento corretto da tenere incaso di emergenze, tutto in collaborazio-ne con le istituzioni. Alcuni volontari,formati dalla Regione con giornate adhoc, vanno nelle aule per spiegare ai ra-gazzi i rischi e le azioni giuste da com-piere in caso di pericolo, proponendo,inoltre, alcune attività di laboratorio. Nelcorso degli anni piuttosto che aderire aiprogetti finanziati dai più alti organi re-gionali, abbiamo cercato di contribuirecon idee e progetti paralleli culminati conla creazione della mascotte Civilino, co-nosciuta non solo da noi ma in tutta Ita-

La Protezione Civile A Colloquio con il coordinatore della Protezione Civile di

lia e amata da grandi e piccini.La realizzazione del film d'animazione"Civilino e il terremoto" nasce dalla col-laborazione tra il gruppo di Bastia e quel-lo dell'associazione di Protezione Civi-le di Pietralunga. L'idea del filmato è ilpunto di arrivo di un progetto sovven-zionato dalla Regione che ha visto la re-alizzazione di opuscoli, adesivi, gadgets.Per il filmato è stato fatto un salto diqualità netto, ricorrendo all'aiuto di pro-fessionisti del settore. Il successo ecla-tante del primo dvd ha reso più sempli-ce la realizzazione del secondo, "Civili-no e l'alluvione" , presentato a primave-ra. Il terzo episodio è attualmente in la-vorazione. L'uscita è prevista per il pros-simo anno. Motivo di grande soddisfa-zione per il gruppo è che il materiale in-ventato da noi ora è parte integrante delprogetto regionale che riguarda le ini-ziative pensate per le scuole dell'Umbria.Il prossimo maggio a Bastia si terrà ungrande evento che coinvolgerà tutti ivolontari.Tutte le scuole verranno nellanostra città per assistere ad una dimo-strazione da parte della Protezione Ci-vile, ultimo step di una serie di incontrifatti durante l'anno. Le scuole primariea cui è rivolto il progetto hanno aderitoin numero notevole (3000/4000 alunni)e ogni anno aumentano le richieste dipartecipazione alle attività.Un'altra importante area di interessedella Protezione Civile riguarda na-turalmente gli interventi di emergen-za.La notte del 6 aprile abbiamo avvertitoanche noi la scossa che ha devastato

DI SIMONA MARINI

Un altro anno di intenso lavoro per il gruppo comu-nale di Protezione Civile di Bastia. Un anno horri-bilis per la vicina Regione dell’Abruzzo colpita du-ramente dal terremoto. E loro anche lì, sempre inprima linea, per fronteggiare l'emergenza

l'Abruzzo. Alle ore 16 dello stesso gior-no 4 dei nostri erano già sul posto coor-dinati dai vertici regionali. Da aprile adoggi c'è stata una turnazione costante disettimana in settimana da parte di tutti ivolontari umbri. Da Bastia si sono alter-nati in totale 27 volontari per 21 setti-mane. E' essenziale che i volontari sia-no professionalmente preparati conun'alta specializzazione. Abbiamo avu-to bisogno di figure qualificate comeesperti in informatica, istruttori nel mon-taggio tende, elettricisti, gestori del ma-gazzino, tecnici di sale radio, cuochi. Ilnostro compito è stato quello di dare as-sistenza alla popolazione dai primi mo-menti fino alla fase post-emergenza. Ab-biamo inoltre preso in consegna l'ospe-

dale da campo donato dagli americani.Ospedale che gli stessi volontari hannoprovveduto a smontare una volta cessa-ta l'emergenza. Come segno d'amiciziaabbiamo donato agli amici d'oltreocea-no alcune nostre divise, cappellini e Tshirts. La nostra esperienza a Paganica(l'Aquila) è da considerarsi positiva. Sia-mo riusciti a lavorare in modo puntualee preciso in un contesto eterogeneo nonsempre semplice da gestire.Sappiamo che un altro settore fonda-mentale è la formazione continua deivolontari. - È vero. Tra le attività delgruppo c'è anche l'organizzazione di con-vegni e seminari su progetti specifici fi-nanziati da Enti che riguardano partico-lari ambiti. L'obiettivo è quello di appro-

Li chiamano gli angeli del soccorso. Sono quelli che mettono ogni giorno Sono i volontari della Protezione Civile che con presenza discreta e costante noto per il terremoto che ha sconvolto l’Abruzzo ma che ci ha fatto

ABRUZZOL’EMERGENZA

L’AIUTOLA RICOSTRUZIONE

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BASTIA UMBRAnumero 8 - DICEMBRE 2009

sempre in prima lineaBastia Umbra Renato Capezzali

fondire di volta in volta temi diversi. Laserata conclusiva del modulo viene dedi-cata all'addestramento, alla messa in pra-tica delle nozioni teoriche. Recentemen-te abbiamo progettato un percorso costru-ito insieme a medici e sociologi di Peru-gia sulla psicologia dell'emergenza chesi è concretizzato nella realizzazione diun vademecum da distribuire ai volonta-

ri.Questa è la Protezione Civile di Bastia,un gruppo attivo e propositivo che ope-ra nel territorio da oltre 10 anni con 45iscritti di cui solo una decina di Bastia.Un dato questo che deve far riflettere eporre se non altro qualche interrogativosui reali interessi e modelli di riferimen-to delle nuove generazioni.

Parole di elogio per il lavoro dei volon-tari vengono anche dall'assessore com-petente Marcello Mantovani: “Ho tro-vato un gruppo molto preparato e benorganizzato con una sala operativad'avanguardia. Io stesso in passato hovissuto l'esperienza della Protezione ci-vile sul campo e ci credo molto. L'am-ministrazione farà volentieri la sua par-

il loro impegno, il loro entusiasmo e voglia di fare al servizio degli altrici fanno dormire sonni tranquilli. Il 2009 resterà un anno tristemente anche scoprire una Bastia che soccorre, che aiuta, che ricostruisce

PAGANICA (L’AQUILA) - Sopra e a lato foto di Alessio Vissani. Alcune fasi di montaggio dell’ospedale da campo donato dagliamericani alla Regione dell’Umbria. La struttura è stata presa in carico dal Gruppo di Protezione Civile di Bastia Umbra.Al centro della foto sopra, Richard Hotes (con il cappello scuro) presidente della R.H. Foundation (USA).BASTIA UMBRA - In basso foto 1 (il coordinatore Renato Capezzali, Filip Costanta e Claudio Lupattelli) - foto 2 (Renato Capezzali) -foto 3 (Piazza Mazzini - I bambni fanno festa con la mascotte Civilino) - foto 4 (Sede di Bastia - Panoramica della nuova sala operativa)

È la soluzione costruttiva Platform Fra-me a consentire la COST S.p.A. di BastiaUmbra di procedere alla realizzazione dimoduli abitativi in Abruzzo delle dimen-sioni di 48, 58 e 78 mq. L’azienda bastio-la si è aggiudicata infatti l’esecuzione ditre lotti monopiano (450 moduli), più 21palazzine bipiano per un totale di 223 ap-partamenti. I moduli sono ad alto comfortabitativo in quanto le pareti sono isolateinternamente con 10 cm di lana di rocciae rifinite in gesso rivestito mentre ester-namente sono rivestite con un cappottotermico dello spessore di 4 cm. Il tetto ècostituito da un pannello prefabbricato inlegno dello spessore di 24 cm con all’in-terno 20 cm di pannello isolante. Dal pun-to di vista termico e dei consumi una spe-cie di super casa completa di pavimenti

te nei limiti del possibile”.Chiunque sia interessato a saperne di piùpuò visitare la sede, sita in via delle Na-zioni, nei pressi di Umbriafiere, ogni ve-nerdì sera dove i volontari saranno lietidi rispondere a qualsiasi domanda op-pure consultare i siti internet ai seguen-ti indirizzi: (www.procivbastia.com) e(www.civilino.it).

Abruzzo: Bastia impegnata nella ricostruzioneGrazie alle Case in legno secondo la soluzione costruttiva Platform Frame della Cost S.p.A.

in ceramica, impianti idraulici, elettrici,di riscaldamento con radianti in allumi-nio e caldaia stagna. Gli infissi in legnocon vetri a bassa emissività completanole alte prestazioni della parete.La COST S.p.A. non è l’unica azienda diBastia coinvolta nella ricostruzione. Traii partner nell’operazione vi è anche unapiccola cooperativa, la coop SAF, che da

tempo opera negli allestimenti di Umbria-fiere e che si è presa in carico il montag-gio di alcuni moduli presso i cantieri.Il Platform Frame è una tipologia costrut-tiva costituita da elementi portanti a tela-io, verticali (pareti) ed orizzontali (solai),prefabbricati in stabilimento. Ogni ele-mento a la dimensione di un piano. At-tualmente è il sistema costruttivo tipico

della casa in legno americana. La co-struzione procede per piani. Le paretidel primo piano vengono fissate al ba-samento, dopo di che viene realizzato ilprimo solaio. A questo punto si procedefissando ad esso la parete del secondopiano e cosi via. Le finiture interne edesterne e l’isolamento, vengono posti inopera in cantiere.

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ECONOMIA/BASTIA numero 8 - DICEMBRE 2009

Il Palio a S.Angelo

1979 - Un anno importante per le impre-se artigiane del territorio, che in quel pe-riodo si confrontavano con segnali di unmutamento economico globale.Le “botteghe” iniziavano a stare strettetra le mura di un locale spesso rimediatosotto casa e presentavano tutti i sintomidi un fiume in piena. Sotto la spinta dicambiamenti nel sistema Italia, che guar-da avanti e migliora i suoi indici di pro-duttività, nascono tra gli artigiani del ter-ritorio esigenze diverse. Si pensa a unmodo nuovo di fare sistema. In questoclima di trasformazione economica eproduttiva gli artigiani ascoltano con at-tenzione i suggerimenti costruttivi chearrivano dall’associazione e ne traggo-no effetti positivi.La campagna promozionale messa in atto

Umanità, Economia, Cuore, Bene Comune, Impegno, Festa. di Assisi dove 300 invitati hanno festeggiato i 30 anni di

DI FRANCESCO BRUFANI

Confartigianato Imprese è fondata sul principio dellalibera adesione e aperta a tutte le componenti geogra-fiche, settoriali e culturali dell’imprenditoria artigia-na e delle piccole imprese che in essa trovano infor-mazione, rappresentanza degli interessi generali, rap-porto con le controparti negoziali e con le Istituzioni.

La persona come protagonista del pensare, progettare, fare, il lavoro come strumento e la famiglia quale legame impresa/vita, il rischio d’impresa come sfida responsabile contro

dall’ASSOCIAZIONE FRA GLI ARTI-GIANI della Provincia di Perugia, attra-verso il suo Segretario Giuliano Ciom-bolini, da i suoi frutti alla fine del 1979,quando nasce ufficialmente l’ufficio ter-ritoriale AFAPP, nome che ha lasciatoormai il posto a CONFARTIGIANATOImprese Perugia.I numeri del 1979Sede Piazza Umberto 1° Bastia U. di mq.6 contenente 1 ufficio, 1 olivetti, 3 Im-prese associate, 1 Collaboratore.Confartigianato Imprese Perugia si è sta-bilmente insediata nel territorio. Da pic-cola realtà con numeri non troppo rile-vanti, è diventata oggi un punto di riferi-mento per tutte quelle piccole e medieaziende del comprensorio che la preferi-scono nel panorama oramai affollato delmondo associativo. Condivisione, coa-lizione e percezione del territorio sono i

punti di forza sui quali si mantiene e sidetermina il reale associazionismo. Leesigenze delle aziende sono cambiate, gliinterlocutori sono certamente evoluti in-sieme con le condizioni di mercato, magli obiettivi di Confartigianato ImpresePerugia rimangono gli stessi: promuo-vere la produttività ed il prodotto dei pro-pri associati nel difficile scenario eco-nomico attuale. Valore all’artigiano, èquesto lo slogan che da tempo il diretti-vo di Bastia - Bettona, Assisi - Cannara,porta avanti con determinazione e con-vinzione, attraverso iniziative e program-mi concreti.Ricordi del primo direttivoLo spazio a disposizione era poco, quin-di spesso le riunioni venivano trasferitepresso l’abitazione concessa da uno de-gli associati. L’entusiasmo cresceva in-sieme al numero dei soci che, convintidall’amico artigiano o dal bottegaio vi-cino, aderivano a questo nuovo modo dicondividere l’impresa. “Quante notti pas-sate intorno ad un tavolo a parlare o di-scutere dei problemi. A cercare di risol-verli. Le esigenze cambiavano in frettae dovevamo stare al passo con i tempi” -ricordano Giunio Bianconi e AntonioAndreoli, trascinatori dei Comuni di As-sisi e Bastia Umbra. Ricordi vivi ed emo-zionanti, raccontati con l’orgoglio di chisa di avere fatto qualcosa di importanteper il suo territorio.Il primo direttivo si racconta e ci raccontacome da “tre amici al bar” si sia potutoarrivare a quasi 1000 iscritti. Ci dicono chele cose erano molto diverse ed il primopensiero va al sistema bancario, fatto dipersone e non di rating, di progetti e dicondivisione con direttori con i quali erapiù semplice parlare anche la sera dopocena, perché vivevano nel territorio dovelavoravano. Ora è tutto più difficile e nonsi può che dargli ragione.Poi i pensieri si spostano a focalizzare iprimi direttivi, fatti di idee, programmi e“pane e prosciutto” intorno ad una scriva-nia fino alle tre di notte. La prima dipen-dente, Loredana, che entrata appena mag-giorenne nel gruppo e rimasta saldamenteall’interno, ha contribuito in tutti questianni alla crescita dell’associazione.

I numeri del 2009Sede Via Roma di 140 mq contenente 5uffici, 1 sala riunioni, 1 archivio, 5 pc, 1000Imprese associate, 4 Collaboratori.Oltre 4 milioni e 500 mila euro di finan-ziamenti garantiti attraverso la Cooperati-va di Garanzia Co.se.fir.2.200 Consulenze ed Assistenze per prati-che pensionistiche, ricorsi, verifiche con-tributive Inps Inail Inpdap (730-Ise-Ici-Red).Oltre 60 le persone formate attraverso Con-fartigianato Formazione.Confartigianato Oggi:Oggi Confartigianato è una realtà caratte-rizzata da servizi alle imprese e alle perso-ne. Il valore crescente dei servizi offertipermette di acquisire vantaggi competiti-vi nei confronti di altre associazioni di ca-tegoria. Fiore all’occhiello è CO.SE.FI.R.,costituita nel 1991 è la cooperativa di ga-ranzia e di consulenza finanziaria.SE.TE.CO., costituita nel 1991, è al servi-zio delle aziende per offrire una completaassistenza tecnico-organizzativa nei cam-pi della sicurezza, dele salute sul posto dilavoro, della tutela dell'ambiente e dell'igie-ne degli alimenti.CONFARTIGIANATO FORMAZIONEdal 1988 si occupa di formazione profes-sionale. L’esigenza di aggiornarsi, e quin-di di crescere, sotto il profilo professiona-le, tecnologico, normativo e gestionale alfine di non continuare a perdere competi-tività all’interno dei mercati. ANAP, garantire a tutti i cittadini anzianipensionati, senza limitazioni di sesso, età,etnia e condizione sociale.INAPA, il Patronato della Confartigiana-to con il compito di risolvere i problemiche i cittadini quotidianamente incontra-no nei confronti della Previdenza Sociale,dell'Inail, delle Aziende Sanitarie e di tuttigli altri enti pubblici di previdenza ed as-sistenza.CAAF, consigliare e assistere sui vantag-gi del modello 730 e le novità anno dopoanno. Offrire altri Servizi quali Ici, Isee,Red. Si rivolge a dipendenti e pensionati,per garantire una consulenza efficiente edi estrema qualità, affiancare l’artigianoanche in caso di controlli da parte del-l’Agenzia delle Entrate.

Un po’ di storia

30 anni. I valori di

Il segretario Giuseppe Mariucci, ilpresidente di ConfartigianatoAssisi&Cannara Giorgio Buini e diBastia&Bettona Paola Mela

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o - San Rocco sulle ali del vento

ECONOMIA/BASTIAnumero 8 - DICEMBRE 2009

Tanto si è respirato nella serata presso il Resort la ValleConfartigianato Assisi, Bastia Umbra, Bettona e Cannara

dimensione di superamento dei bisogni, ma anche come straordinario “luogo” di creatività,soluzioni di comodo, il sociale come area di investimento dei profitti e della esistenzialità

PAOLA MELA E GIORGIO BUINI

Siamo consapevoli di rappresentare un comprensorio trai-nante per l’economia, che da solo produce quasi un terzodel pil regionale-con orgoglio e soddisfazione parlano i duePresidenti-Abbiamo in questi anni di Presidenza raccoltoconsensi sulla metodologia di lavoro applicata e sulla par-ticolarità delle iniziative realizzate e dei servizi offerti.I risultati che confartigianato ha ottenuto sono merito an-che e soprattutto del contributo e della partecipazione di ungruppo molto affiatato di “amici artigiani”, parte attiva deiDirettivi dei due comprensori, che investono i loro tempoper far crescere l’associaione e le imprese associate in modocontinuo e costante.In questo percorso di crescita, abbiamo ritenuto strategicoaffiancarci a un pool di professionisti che ci aiutano a svi-luppare idee e progetti condivisi.In ultima analisi, ma non ultimo per importanza, un meritospeciale va al nostro prezioso staff interno che da sempre cisupporta e “sopporta” nello sviluppo dei nostri piani.

Sul fronte della cultura d’impresa, dello sviluppo dei mercati, della ricerca e dell’innovazio-ne, Confartigianato è parte attiva di una vasta rete di istituzioni pubbliche e private a livelloterritoriale, nazionale e internazionale. Confartigianato promuove e accompagna inoltre iprocessi organizzativi e aggregativi che, facendo sistema, proiettano il tessuto produttivodiffuso verso le nuove opportunità di sviluppo dettate dall’evoluzione dei mercatiGESA, offrire una concreta risposta allepiù diverse esigenze del settore dei traspor-ti. Nel corso degli anni la struttura è di-ventata punto di riferimento delle impre-se anche grazie all'obiettivo di favorire ilcontenimento dei costi gestionali delle sin-gole aziende socie.EURO IMPRESA, vanta una grande espe-rienza in numerosi settori e processi pro-duttivi. In particolare il know-how matura-to è da considerarsi unico per tutta una se-rie di servizi innovativi legati alle aziende.NEMO COMUNICATION, garantire tuttii servizi legati all’ICT.In questi ultimi anni si sono sviluppati nuo-

vi sistemi di comunicazione, nuove for-me di fare promozione e sviluppo. I va-lori e le tradizioni di un tempo diventa-no aspetti essenziali di qualità e sicurez-za per tutti quei prodotti e servizi offertiad un pubblico sempre più attento.La comunicazione ed il marketing en-trano a gran voce anche nei processi pro-duttivi artigianali, il concetto di territo-rialità e peculiarità elementi imprescin-dibili degli obiettivi associativi che guar-dano al futuro. Gli eventi, le relazioni, imeeting, la formazione, il tutto si inseri-sce nel ciclo economico attuale dove l’in-novazione e la vision strategica spingo-

no le imprese a cercare nuovi sbocchi enuove prospettive anche attraverso diver-se forme di sviluppo, di produttività eprodotto.Nascono nuovi ed ambiziosi progetti:BUONO COME IL PANE, evento digrande successo mediatico e di pubbli-co, che vedrà il prossimo maggio 2010la sua terza edizione.

DIRETTIVO ASSISI - CANNARAPresidente - Giorgio Buini; Vicepresiden-te Spartaco Rossi e Enrico Montagnoli;Consiglieri - Mauro Fischi, Claudia Sen-si, Massimo Spadini, Giuseppina Toma-

relli, Giunio Bianconi, Mirco Faina.DIRETTIVO BASTIA - BETTONAPresidente Paola Mela; VicepresidenteRoberto Passerini e Stefano Bianchi;Consiglieri Massimo Ridolfi, FabrizioFerracci, Mirco Mariani, Giorgio Pizzo-bello, Michela Varani, Giancarlo Gigliet-ti, Maria Lucia Digiesi.STAFFArea Sindacale, Rapporti Associati e Ser-vizi Giuseppe Mariucci; Confartigiana-to Persone, Inap, Caf, Anap LoredanaGagliardoni; Responsabile Area CosefirGisella Guglielmi Area Servizi e AreaPersone Elisa Scacciatelli.

Confartigianato Imprese

Il sindaco di Assisi Claudio Ricci, Giorgio Buini, ilsindaco di Bastia Stefano Ansideri, il presidenteregionale di Confartigianato Alviero Moretti,Paola Mela e il sindaco di Bettona LambertoMarcantonini

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CULTURAnumero 8 - DICEMBRE 2009

DI PAOLO ANSIDERI

Riflessione sulla candidatura dellecittà umbre a sede della CapitaleEuropea della Cultura 2019

Sabato 21 novembre al Teatro Lyrick di Assisi si è svolta la conferenza di Philippe Daverio organizza-

ta da Oicos riflessioni per il tema 2009-2010 dedicato al Contemporaneo. Il gior-no precedente presso l’Università di Pe-rugia, si era tenuto il convegno Artefattiorganizzato da Oicos e dalla stessa Uni-versità. Ad ottobre, a Bastia, l’anno cul-turale era stato aperto con la conferenzadi Sergio Givone. Un dato emerge tra glialtri: il grande afflusso di spettatori ve-nuti da tutta la regione e da quelle limi-trofe. Con un crescendo e secondo untrend ormai consolidato negli anni, si ètoccato con la serata del Lyrick un nu-mero di poco inferiore alle 900 persone.Questo impone all’attenzione pubblica,un serio momento di riflessione su unfenomeno che anche nella nostra regio-ne e segnatamente nel nostro compren-sorio, conferma una tendenza acclaratain tutta Italia: il fenomeno degli eventi efestivals culturali come contributo signi-ficativo all’economia locale, in territorigià vocati al turismo per disponibilità dirisorse storico-artistche e paesaggistico-ambientali.Investire in cultura. La crisi economi-ca mondiale e la conseguente flessionedel turismo, ha recentemente posto al-l’attenzione delle forze politico-econo-miche il problema di quali strategie adot-tare per sorreggere questo fondamentalecomparto. Si sono susseguiti convegni edibattiti e da più parti si rileva ormaicome largamente condivisa, la necessitàdi procedere su vie poco rischiose inquanto già collaudate con successo e da

CULTURA ED ECONOMIA

tempo, in territori dalle caratteristichenon dissimili da quelle umbre: città d’artefamose ma non grandi (Mantova con ilFestival della Letteratura e Modena conil Festival della Filosofia), cittadine nonfamose ma vicine a zone paesaggistica-mente rilevanti (Sarzana e la riviera li-gure, Festival della Mente; Viareggio ela costa toscana, Festival della Salute),città defilate, ma facilmente raggiungi-bili da tutti i territori limitrofi (Pordeno-ne, Festa del Libro; Udine, Vicino-Lon-tano; Pavia, Festival dei Saperi; VittorioVeneto, Comodamente).E’ di questa estate l’ultima nascita alleporte dell’Umbria: a Civitanova Alta siè svolta la prima edizione di Tuttoingio-co, biennale culturale, definita eventodell’anno di quella regione, ma la cui ecoha oltrepassato i confini regionali. Sonoda cogliere indicazioni, nell’esempio del-le vicine Marche, per comprendere, sen-za presunzione di invenzioni straordina-rie, quale strada possa essere percorsa perincentivare il turismo con formule, nuo-ve nel nostro territorio, ma collaudate edattese da un’utenza già esistente, da unmercato già pronto. E’ significativol’esempio di Civitanova, in quanto para-digmatico di una realtà che accanto allarisorsa già consolidata (il turismo balnea-re di Portocivitanova), sente l’esigenzadi implementarlo con un’offerta che sidiversifica da quella, suggerendo addi-rittura locations non consuete per il turi-smo culturale di massa (Civitanova Alta).L’esempio si può trasporre nella nostrarealtà: quale offerta proporre che integriil nostro consolidato rappresentato dal tu-

rismo religioso e di pellegrinaggio? Or-mai il fenomeno, assurto per la dimen-sione ad oggetto di ricerche ed approfon-dimenti, è stato ampliamento analizzatoda molti studiosi ed in numerosi conve-gni anche locali. Ne riferiamo alcuni.Lo scorso 27 giugno ad Assisi è statopresentato lo studio del Censis, relatoreGiulio De Rita, su Assisi tra spiritualitàe monumentalità. Dato interessante edemblematico il rilievo che l’1% dellapopolazione mondiale conosce il nomedi Assisi.Il 2 luglio a Perugia, si è svolta la pre-sentazione dello studio di Bruno Bra-calente e Luca Ferrucci (Università diPerugia) su Eventi culturali e sviluppoeconomico locale. Dalla valutazioned'impatto alle implicazioni di policy inalcune esperienze umbre.Di rilievo, per la similitudine all’espe-rienza umbra di Oicos sopra descritta eper gli strumenti di impact analysis uti-lizzati, la ricerca di Guido Guerzoni:Effetto Festival. L' impatto economicodegli eventi culturali in Italia. Nel mag-gio 2008 Guido Guerzoni (UniversitàBocconi di Milano) fu incaricato di re-digere una ricerca sul tema specifico del-l’impatto economico dei festivals di ap-profondimento culturale e nello specifi-co sul Festival della Mente di Sarzana.Riportiamo di seguito solo alcune cifreche danno un’idea del fenomeno sullabase di dati 2007. Le presenze nei mag-giori festivals in Italia: Genova 200-300.000; Mantova 150.000; Modena ePordenone 100.000; Sarzana 31.000.Permanenza media dei turisti 2-3 giorni.

Analisi del Festival di Sarzana: presenzetotali 31.000; i turisti (cioè frequentatoriche hanno pernottato provenendo da lon-tano) sono stati 5.145, a fronte di una ca-pacità ricettiva della Val di Magra, di cir-ca 5.000 posti letto. Gli escursionisti, diprovenienza limitrofa e pernottamentonella propria abitazione, sono stati 5.880.Il totale dei partecipanti è stato di 11.025a cui vanno aggiunti 6.000 accompagna-tori non partecipanti, cioè venuti a Sar-zana ma che non hanno partecipato alFestival: totale 17.025 persone. Per chia-rezza si evince che circa 11.000 spettato-ri hanno partecipato ognuno dai due aitre eventi facendo così toccare il numerodelle 31.000 presenze. Nel maggio-giu-gno 2008 un articolo su Repubblica sti-mava in circa 9 milioni i partecipantiad eventi culturali in Italia.Alla luce di questo chiudiamo con unpaio di riflessioni. Candidarsi a capitaledella cultura, può anche significare por-si al centro del dibattito culturale con-temporaneo, oltrepassando stereotipi eproponendo anche un fermento cultura-le che guarda al presente oltre che a ve-stigia passate. Se la candidatura a Capi-tale Europea della Cultura mira a quelturismo culturale di massa, non speciali-stico, il cui flusso viene stimato in ben2.500.000 presenze (Corriere dell’Um-bria 01/12/09), forse è giunto il momen-to di fare dei passi per far emergere l’Um-bria tra le protagoniste dell’intratteni-mento culturale. Cosa ha in meno il no-stro territorio rispetto a quelli sopra ci-tati, per non ambire a competere in que-sto mercato?

Se la candidatura a Capitale Eu-ropea della Cultura mira al turi-smo culturale di massa, stimato inben 2 milioni e 500 mila presen-ze, forse è giunto il momento difare dei passi per far emergerel’Umbria tra le protagoniste del-l’intrattenimento culturale.

Philippe Daverioalla conferenza di Oicos

Quasi 900 persone al Lyrick adascoltare il famoso critico

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AZIENDE numero 8 - DICEMBRE 2009

NATURA INNNon chiamatela vita da cani

DI DEBORA BRUGHINI

Una grande passione per gli animali, dunque? - Sì, sin da bambini eravamo attratti da ogni tipo

di animale e se ci capitava di incontrarequalche animale ferito, ce lo riportava-mo a casa e ce ne prendevamo cura. Miofratello, poi, andava a pescare al laghettoe aveva creato il suo acquario personale.Cosa vi ha spinti a intraprendere que-st'attività? - Quando siamo cresciuti ab-biamo sempre pensato ad aprire un'atti-vità insieme ed un negozio per animali èstata una scelta naturale in quanto nutria-mo per loro tanto amore. Così nel 1991,abbiamo aperto il punto vendita a Bastia.Quali tipi di servizi offrite? - Siamo ingrado di offrire consulenze e consigli re-lativi alla cura e all'alimentazione deglianimali, in più garantiamo una serie diservizi quali l’acquariologia, analisi emanutenzione degli acquari, servizio a do-micilio, acquari d'arredo e accessori, ali-menti per cani, gatti, tartarughe, ciotole,croccantini, cucce e gabbie, guinzagli eaccessori vari, toelettatura.Siete esperti in acquariologia... - Si, ab-biamo fatto numerosi corsi e frequentatol'Università di Cesenatico. Il mondo deipesci è molto affascinante e, a tal propo-sito, vorremmo dire che possedere e cu-rare un acquario non è né più né menoimpegnativo di un cane o un gatto. Moltepersone non si avvicinano a questo mon-do perchè lo ritengono un impegno “gra-

voso”, invece garantiamo che non è uncompito così complesso. Inoltre l'acqua-rio in casa ha un effetto rilassante e ci sipuò sbizzarrire anche con le specie dametterci dentro. Noi, per esempio, abbia-mo una vasta scelta di pesci tropicali.E la toelettatura? Ferruccio, sappiamoche sei un campione con la forbice. -Diciamo che al “Campionato Italiano ditoelettatura a forbice” mi sono classifica-to terzo. È stata una bella soddisfazione.Negli anni, ho seguito numerosi corsi diperfezionamento e mi sono specializza-to.Fate anche lo stripping? - Si. E' unasorta di "slanatura", allo scopo di elimi-nare il sottopelo morto che rende stoppo-so ed opaco anche un manto sano e luci-do, oltre a creare prurito al cane, che co-mincerebbe a grattarsi rischiando di pro-vocarsi lesioni cutanee e infezioni. Lerazze che necessitano di stripping sonogli Schnautzer, i Bassotti a pelo ruvido, iTerrier e tutte le razze a pelo duro.Sta arrivando il Natale, che cosa con-sigliate per i nostri amici a quattro zam-pe? - E' sempre più diffusa l'usanza di fartrovare anche a loro un regalo sotto l'al-bero. Prepareremo dei pacchetti regalo adhoc, con snack, cioccolatini e prodotti variper l'alimentazione del cane e del gatto.C'é poi chi regala guinzagli, cappottini,cuscini e accessori vari. Spesso è questoil periodo in cui si regalano pure cuccio-

Gli animali domestici in Italia sono quasi 55 milioni, un vero e proprio esercito di due o quattro zampe, alie branchie che riempono le nostre vite. Da uno studio, quello italiano, sembra essere uno dei popoli europeiche più ama gli animali e le cifre parlano chiaro 1,1 miliardi di euro si spendono ogni anno per i loro alimenti

Intervista a Cinzia e FerruccioAlunni Barbarossa

A Bastia c'è un posto, Natura Inn, dove si può tro-vare tutto per la cura dei nostri “amici” a quattozampe e non, nato dall'idea di Cinzia e Ferruccio,due fratelli, accomunati dalla stessa passione pergli animali, che da sempre ha guidato le loro scelte

li. Noi non li commercializziamo perchéci sono degli allevamenti specializzati chelo fanno adeguatamente. Il nostro consi-glio è quello di ottenere informazioni pri-ma dell'acquisto, onde evitare sofferenze

unitili o futuri abbandoni.Il vostro negozio è anche sul web? - Si.Stiamo partendo con la vendita on-linedei prodotti e la conseguente consegna adomicilio.

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RTS COMPIE 20 ANNI

Informatica dalla A alla Z - “Ciò che interessa è accedere alle informazioni che servono al business.Per chiunque dirige un’impresa, non avere dati in tempo reale sulla scrivania significa bloccare la decisione”

Intervista a Rita Bernacchia,Massimo Damiani, Roberto Mazzoccanti

DI DEBORA BRUGHINI

La Real Time Service, con plurien-nale esperienza nel settore infor-matico, ha organizzato un evento

innovativo per festeggiare i suoi primi20 anni di attività. Attraverso l'ausilio distrumentazioni tecnologicamente avan-zate e “futuriste” ha presentato “il Pas-sato il Presente e il Futuro”, un Libro Vir-tuale sfogliato da un relatore davanti allemolte aziende ed istituzioni intervenute,che ha permesso di ripercorrere il passa-to, analizzare il presente per cercare disvelare il futuro.Presente sul territorio dal 1989, la RealTime Service, come spesso accade alleaziende del settore, ringiovanisce invec-chiando. Niente casi curiosi alla Benja-min Button, si tratta di una semplice pro-porzione: all'aumentare dell'esperienza,aumenta la sofisticazione. L'azienda ope-

ra nel settore della consulenza informa-tica, con l'obiettivo di supportare ed otti-mizzare i processi aziendali dei propriclienti e rendere le attività quotidiane piùagevoli, funzionali e, perché no, piace-voli.Real Time Service mette a disposizionedei propri clienti uno staff di professio-nisti specializzati, per elaborare e realiz-zare progetti su misura in fatto di softwa-re, hardware, formazione e assistenza.Perché affidarsi a Voi? - Il partner in-formatico è oggi un interlocutore indi-spensabile: una informatizzazione azien-dale adeguata alle proprie esigenze, chesia agile oltre che efficace, è la condi-zione di partenza per ogni business disuccesso. Il "fai da te" è pericoloso: inogni ambito dell'Information Technolo-gy avvalersi della collaborazione di pro-

fessionisti del setto-re è l'unico modo perassicurarsi prodotti eservizi tecnologica-mente all'avanguar-dia e realmente ri-spondenti alle pro-prie esigenze.Qual è la vostramission? - Essere uncompagno di viag-gio che ascolta ilproprio Cliente e necomprende gli obiet-tivi ed i bisogni, nonsolo risposte ma so-

luzioni, con continuità, nel tempo. Il no-stro obiettivo è quello di portare innova-zione e qualità attraverso un gruppo dipersone che dia libero sfogo alle propriepotenzialità. Siamo un team orientato alcontinuo e costante miglioramento, com-posto da persone selezionate, con com-petenze diverse ed eterogenee.Qual è il vostro prodotto di punta? -Solution, il software gestionale di nuo-va generazione. Flessibile e personaliz-zabile il programma è adatto alle azien-de dinamiche e in continua evoluzione.È capace di tenere sotto controllo tuttigli aspetti economico/finanziari e si adat-ta alle esigenze produttive dell’aziendapermettendo di avere accesso alle infor-mazioni in qualsiasi momento e da qual-siasi parte. L’uso di strumenti di svilup-po avanzati permettono al nostro softwa-re di adattarsi ad ogni necessità e su di-verse piattaforme, di poter tagliare su mi-

Sopra - I tre soci fondatori Roberto Mazzoccanti, Massimo Damiani e RitaBernacchia mentre al via della presentazione dei lavoriIn basso - Panoramica della sala durante l’evento con le aziende intervenute

AZIENDEnumero 8 - DICEMBRE 2009

Il Passato, il Presente, il Futuro

sura il prodotto secondo le specifiche esi-genze, proprio come un sarto fa con ilvestito più bello. L’integrazione con ilmondo Internet, permette la completa ge-stione aziendale anche da remoto e conqualsiasi strumento (notebook, netbook,palmare, ecc) si può accedere ai datiaziendali.E la vostra vision? - Essere un’aziendache opera nel Centro Italia, scelta daiclienti per la propria esperienza, affida-bilità e qualità, che sceglie i propri clientidiversificando l’offerta con soluzioni mi-rate ed innovative per la piccola e mediaimpresa, in ambito gestionale, di svilup-po organizzativo e manageriale.Il futuro? - Il futuro è il nostro passato:continueremo a dare lo stesso servizio esupporto alle aziende, per permettere lorodi stare al passo coi tempi, con l'uso distrumenti tecnologicamente sempre piùsofisticati.

ServiziServiziServiziServiziServizi ProdottiProdottiProdottiProdottiProdotti RTS SoftwareRTS SoftwareRTS SoftwareRTS SoftwareRTS Software

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BASTIA/ATTUALITÀ numero 8 - DICEMBRE 2009

DI ALBERTA GATTUCCI

CENA DI NATALE2009

YUMA MOTOR CLUBBASTIA UMBRA

2.400 studentia lezione di teatro

E se a Nataleregali benessere?

Ci siamo, ecco le Feste…Siamo alle prese con il solito

dilemma:“Cosa possiamo regalare alla

persona a cui vogliamo bene?”… Forse si può coccolarla, aiu-

tarla a ritrovare l’equilibrio di cor-po, mente e anima…

… Semplicemente migliorarnel’aspetto estetico e la sicurezza disé

… Prevalentemente farla sor-ridere!...

Hammam, Sauna infrarossi,Massaggi relax, Trattamenti viso/corpo… Il tuo tempo per Te…

Regala Benessere, è il Tempoche non perdi!

Laura Apostolico

Il porro è un ortag-gio molto antico. InEuropa fu importa-to dai Romani. Pli-nio tesseva le lodidel porro afferman-do che “preso in unacrema d’orzo, oppu-re mangiato crudosenza pane, un gior-no si e uno no, giova anche alla voce edal sonno”. L’imperatore Nerone, ognimese, in determinati giorni, mangiavasolo porri conditi con olio di oliva perconservare una bella voce. Il sapore èdelicato, quasi zuccherino rispetto aquello della cipolla. In molti casi puòsostituire la cipolla, e viene impiegatoper preparare minestre, brodi, zuppe, ri-sotti, frittate, tortini e pasta. I porri sonoun cibo ideale per disintossicarsi e perperdere peso grazie alle sostanze azota-te contenute che oltre a caratterizzarnel’odore e il sapore hanno una forte azio-ne diuretica. Non va assolutamente sot-tovalutato l’aspetto afrodisiaco del por-ro. Marziale, ne esaltava le numerosevirtù e affermava: “Se l’invidiosa etàallenta il nodo nuziale, il tuo cibo sianporri e la tua festa lo scalogno”.Il consiglio è di mangiarlo crudo, spez-zettandolo nelle insalate, perché in talmodo mantiene intatte tutte le sue capa-cità nutrizionali. Il porro è una verduradi stagione, quindi questo è il momentoper gustarlo!

VELLUTATA DI PORRI E POLLOPer 4/6 Persone4 porri, 2 patate, 500g petto di pollo, 150gdi burro, brodo vegetale, 1 bicchiere di lat-te, sale e pepe, aglio, salvia,vino bianco.Tagliare una metà del petto di pollo a toc-chetti e l’altra a dadini molto piccoli. Les-sare nel brodo vegetale i tocchetti di pollo.In una casseruola a fuoco basso far scio-gliere il burro con un pizzico di pepe, unirepoi 2 cucchiai d’olio e i porri tagliati a ron-delle, una volta appassiti i porri versare illatte e far cuocere sempre a fiamma bassaper 7/8 minuti, unire ora le 2 patate a toc-chetti e il brodo vegetale con il pollo, il bro-do deve coprire completamente i porri e lepatate, aggiungere il sale e far cuocere co-perto per circa 15 minuti.Nel frattempo in una padella mettere del oliocon uno spicchio d’aglio e 2 foglie di sal-via, far scaldare a fuoco vivace e rosolarvil’altra metà del petto di pollo quella taglia-ta a dadini piccoli, unire il sale e sfumarecon il vino, cuocere 3/4 minuti. Con il frul-latore ad immersione frullare la preparazio-ne di porri, patate e pollo fino a renderlacremosa o meglio “vellutata”. Inpiattarecosì la vellutata calda, servire condita conun giro d’olio e al centro i dadini rosolati dipollo. Buon Appetito e Buone Feste.

Il Porro

ATEATRORAGAZZI! È un progetto dell’Associazione Culturale La Rondi-ne Balletto, che propone dei matinèe agli studenti che frequentano le scuoleprimarie e secondarie, di primo e secondo grado, con l’obbiettivo di farli avvi-cinare al mondo del teatro. L’iniziativa, si compone di più fasi, che hannoinizio con la consegna del materiale didattico ai plessi scolastici e si compiononel corso della mattina in cui gli studenti raggiungono la struttura teatrale; qui,i giovani hanno occasione di entrare in contatto con il mondo del teatro. Ilprimo approccio avviene proprio attraverso l’esplorazione e la conoscenzadella struttura fisica del teatro; personale esperto e qualificato accompagna lescolaresche in una visita guidata, che dal foyer si spinge fino al “dietro lequinte” (camerini e sartoria), fino a raggiungere il palco e la cabina regia. Inquesto frangente, gli studenti incontrano e si confrontano con le figure chiavedelle professionalità del mondo dello spettacolo, come gli addetti alle luci, alsuono e i macchinisti. In un secondo tempo, gli studenti assistono a uno spet-tacolo teatrale vero e proprio.L’edizione 2009 del progetto ATEATRORAGAZZI! ha già visto andare inscena, con un’organizzazione impeccabile che ha curato nei minimi particola-ri l’accoglienza delle scuole del comprensorio: l’emozionante ed effervescen-te fiaba delle fiabe presso il Teatro Lyrick di Assisi, C’ERA UNA VOLTA...,lunedì 30 novembre, martedì 1 e mercoledì 2 dicembre 2009. Giovedì 18 feb-braio 2010, sempre presso il Teatro Lyrick, sarà la volta dello spettacolo AR-LECCHINO. COMMEDIA RIDICOLOSA IN MUSICA, spettacolo per laregia di Tommaso Paolucci con i Giovani del Sistina, tra cui l’attore bastioloRodolfo Mantovani.Quindi, se le scuole di Assisi e le frazioni di Santa Maria degli Angeli, Petri-gnano e Palazzo, Bastia Umbra, Bettona, Cannara, Torgiano e Perugia hannogià partecipato all’iniziativa, altri istituti didattici sono prossimi a fare la cono-scenza del mondo dello spettacolo.Per ricevere maggiori informazioni o prenotare il matinèe è possibile contatta-re 333.6974129. Gruppo facebook: ATEATRORAGAZZI!

Il 18 febbraio 2010 sarà la volta di Arlecchino de Il Sistina.Nel cast, l’attore bastiolo Rodolfo Mantovani

Grande successo della stagione teatrale per ragazzi LYRICK GIOVANE

Sabato 19 dicembre, alle ore 20, loYUMA MOTOR CLUB invita tutti isoci e simpatizzanti alla tradizionalecena di Natale, presso il ristorante LaTerrazza di Assisi.Tutti insieme per augurarci buone festeed un felice anno nuovo, che ci vedràancora insieme per passare delle bellegiornate di divertimento in moto... e nonsolo!MenuGran buffet di antipasti caldi e freddiRisotto ai funghi porcini e tartufoTagliolini fatti in casa alla rusticaFiletto di vitelloCostolette di AgnelloContorno patate arrosto e verdureDolceSpumanteCaffè / DigestivoIl costo della cena è di 25,00 euro pergli adulti e di 15,00 euro per i bambini.Il ristorante ci mette a disposizione unasala tutta per noi.Prenotazioni entro domenica 13/12/09Per info e prenotazioni Marco 3356681058 – Stefano 075 80000227 [email protected]

Pane e CiliegeLa ricetta di Simona Branchinelli

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CULTURA numero 8 - DICEMBRE 2009

DI OMBRETTA SONNO

Premio Fenice-Europa,al via l’edizione milaneseDopo dodici anni la manifestazione letteraria emigra in Lombardia

Emigrare dall’Umbria, dopouna permanenza di dodicianni, è operazione complessa

e laboriosa. Nel 2010 il Premio lette-rario Fenice-Europa sarà a PieveEmanuele, un comune di ventimilaabitanti alla periferia sud della me-tropoli lombarda. Decisione soffer-ta? - Tutt’altro. Direi decisione ragio-nata, presa dall’intero direttivo dell’As-sociazione Culturale “Bastia Umbra:Città d’Europa” dopo anni di solleci-tazioni avanzate dall’Amministrazio-ne Comunale di Pieve. Ritengo chequesta operazione rientri nello spiritodel Premio, per la sua natura itineran-te, seppure – vorrei precisare – la baselogistica e l’anima dell’iniziativa ri-mangono in Umbria. D’altra parte sitratta di una sperimentazione, megliodire di un desiderio – per noi che sia-mo volontari – di vivere un’esperien-za di più largo respiro. L’entusiasmodel sindaco Rocco Pinto, dell’assesso-re alla cultura Carla Prencipe, dell’in-tera Giunta Municipale, degli UfficiCultura e Biblioteca, ci fanno bene spe-rare.Le passate edizioni sono state segna-te sempre da un pubblico numero-so, che in qualche caso ha persinosuperato le ottocento unità. Credeche i giurati popolari risponderan-no numerosi anche questa volta? - Imiei collaboratori sanno che non cor-ro dietro ai numeri, anche se quasi sem-pre abbiamo dovuto, nella scelta delluogo per la cerimonia finale, ricorre-re a sale grandi, palazzetti dello sporte tensostrutture in grado di contenereun pubblico numerosissimo. D’altraparte siamo il premio letterario con ilmaggior numero di giurati popolari equesto spesso non ci facilità nella sceltadella località. Per la trasferta di PieveEmanuele non mi preoccuperei trop-po di quante centinaia di persone sa-

INTERVISTA AD ADRIANO CIOCI

ranno presenti, quanto della qualità del-l’evento, proprio perché la Lombardiaè un buon trampolino di lancio per lanostra iniziativa. Comunque, ci stiamoattivando per organizzare una due-gior-ni (11 e 12 settembre 2010) in pullmanche comprenda anche le visite al Duo-mo di Milano e alla Certosa di Pavia.Insomma coniugheremo architettura eletteratura. Avviseremo in tempo i no-stri affezionati.Quanti sono i comuni e le associa-zioni partecipanti a questa nuovaedizione? Ha avvertito un calo dipresenze rispetto agli anni passati?- Non direi, anche se vi è ancora deltempo per stabilire quanti saranno ilettori popolari dell’edizione 2010. Ab-biamo, invece, notato la presenza diistituzioni importanti che hanno deci-so di condividere lo spirito e le finalitàdel Fenice-Europa. Mi riferisco, adesempio, ai comuni di Urbino e Piaz-za Armerina (Enna) e ad altri le cuiadesioni stanno affluendo in questigiorni. Ritengo che oltre agli “storici”comuni dell’Umbria, potremo contaresu entità che coprono l’intero territo-rio nazionale, isole comprese. Avremoanche un bel gruppo di comuni dellacintura milanese, proprio in virtù dellacerimonia finale nel loro territorio.Nella precedente edizione, con l’in-gresso della Comunità di San Patri-gnano (Rimini), il Fenice-Europa siè ancora più aperto verso il cosid-detto sociale. Prevedete nuove ade-sioni? - In questo settore abbiamo avu-to la conferma della partecipazionedelle carceri umbre, ma sappiamo del-la formazione di un folto gruppo di de-tenuti del Carcere di Opera (Milano)con il quale abbiamo avviato un per-corso già nell’anno passato.E’ anche la giuria popolare disloca-ta all’estero che ogni anno decreta ilsupervincitore. E’ questa la formu-

la vincente di questo Premio? - Legiurie popolari all’estero sono uno deinostri punti di forza, non vi è dubbio.La “geografia” del Premio è un fattoretra i più importanti. Siamo rappresen-tati oltre che in Europa anche in Africae nelle Americhe. Senza dimenticareche la “bandierina” del Premio Feni-ce-Europa sventola persino nella baseitalo-francese Concordia in Antartide.Ma questi sono soltanto alcuni aspettidi quella che lei chiama la formula vin-cente. Di più vi è l’elemento di “pre-mio itinerante”, vi è l’avvicinare i let-tori stranieri alla nostra letteratura, l’af-francare i lettori italiani residenti al-l’estero, lo stimolare gli scrittori euro-pei a scrivere nella nostra lingua, ren-dere protagonisti gli stessi lettori allaelezione del supervincitore. Intorno aitre finalisti spesso i gruppi di lettori siritrovano per discutere, dibattere, ap-profondire. E ci si accorge che la lette-ratura riesce a scardinare persino le bar-riere della politica, della religione, del-l’appartenenza. In una parola a socia-lizzare.Quali sono i criteri che muovono la

giuria tecnica nell’indicare i tre fi-nalisti? - Il romanzo che viene presen-tato deve essere scritto in italiano e nontradotto, deve avere un’anima narrati-va, un messaggio chiaro, una letturapiacevole. Deve servire da stimolo peril lettore già navigato e creare interes-se nelle nuove generazioni. Per questoaspetto la Sezione “Claudia Malizia”ha svolto in questi anni un’opera edu-cativa di alto profilo.Il Fenice-Europa è contrassegnatoda forti presenze numeriche. Le puòriassumere? - Sono solo dati, ma si-gnificativi: 12 edizioni, 800 autori par-tecipanti, 6.850 giurati popolari, 8.000spettatori presenti, 17.600 copie di vo-lumi acquistati. Notizie ed informa-zioni che si potranno avere anchepresso la Cartolibreria La Didattica diBastia Umbra, dove è in fase di alle-stimento il Fenice-point: chiunquepotrà gratuitamente leggere una sele-zione di romanzi che in questi annihanno partecipato al premio. Anchequesta è un’iniziativa - preciso senzascopo di lucro - pensata per diffonde-re la lettura.

Cosa si attende dallaprossima edizione? - Il2010 è per noi come il girodi boa. Abbiamo la speran-za che grazie all’esperien-za accumulata ci sia la pos-sibilità di crescere ancoracome Associazione Cultu-rale e di far appassionaresempre più il pubblico allalettura, elemento che è - erimane - alla base di un ar-monico rapporto tra indivi-duo e società.

• IMPIANTI DI RISCALDAMENTOE SANITARI

• RIPARAZIONI IDRAULICHE

Via della Libertà, 8 - 06083 Bastia UTel. 075/8002371 Cell. 336.635756

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ECONOMIA/BASTIA numero 8 - DICEMBRE 2009

Il Palio a S.Angelo

La Confesercenti comprensorialeopera dall’anno 2000 sui territoridi Bastia Umbra, Assisi, Bettona,

Cannara, Torgiano, Spello e Valfabbri-ca. L’iniziativa è nata dall’attuale presi-dente Antonio Serlupini che, appoggian-dosi presso uno studio di consulenzadella zona, ha intrapreso l’attività di as-sociazionismo offrendo ai propri iscrittiservizi amministrativi e sindacali. Attual-mente l’associazione conta 185 iscrittidi cui 65 sono dei Comuni di Assisi eBastia.Nel 2005 l’associazione ha subito unaradicale riorganizzazione per quanto ri-guarda l’offerta dei servizi avvalendosidi una società: la Global Center srl cheoffre servizi di elaborazione dati, corsidi formazione, centro CAAF per assi-stenza fiscale, consulenza per la finanzaagevolata e realizzazione di software esiti internet.Il vantaggio di operare con una moder-na società di servizi sta nel fatto che que-st’ultima presenta al suo interno un mo-derno call center con numeri verdi chemette a disposizione dell’associazioneper favorire la comunicazione con i pro-pri associati. Essa dispone anche di unufficio per la contabilità con personalequalificato e costantemente aggiornatosu tutte le novità fiscali, un ufficio per losviluppo, un ufficio legale a disposizio-ne 2 pomeriggi a settimana, un ufficiocon un consulente del lavoro, un’aula di-

La Confesercenti c’è! Servizi L’associazione opera dall’anno 2000 sui territori di Bastia, Assisi, Bettona, Cannara, Serlupini che, appoggiandosi presso uno studio di consulenza della zona, ha intrapreso

dattica per corsi frontali, un’aula infor-matica con 16 postazioni dotata di video-proiettore e un software per la gestionedell’aula nel quale il docente può pren-dere visione di ogni postazione e aiutarel’allievo mostrando come si risolve ilproblema. Le aule e i servizi sono tuttiequipaggiati per garantire l’accesso aidisabili.I corsi frontali che si svolgono periodica-mente consistono in corsi HACCP obbli-gatori per chi somministra alimenti e be-vande, della durata di 12 ore corso base e6 ore i corsi di aggiornamento ogni 3 anni.Oltre ai corsi per gli alimenti vengonosvolti periodicamente anche corsi di pri-mo soccorso, responsabile sicurezza pre-venzione e protezione, corsi antincendioanche questi obbligatori per la sicurezzasui luoghi di lavoro. Vi si svolgono pe-riodicamente corsi di formazione per in-formatica di base, informatica avanzata,e corsi di grafica web. Tutti i corsi sonoaperti agli imprenditori e vengono svoltisia in gruppo che individualmente.L’attività formativa viene organizzata incollaborazione con il CESCOT, ente for-mativo della Confesercenti e i corsi ven-gono svolti da personale altamente qua-lificato in ogni settore.Il segretario, dott. Roberto Bisciaio, re-sponsabile dei servizi erogati dall’asso-ciazione, dichiara che gli uffici dellaConfesercenti sono costantemente metadi molti giovani neo-imprenditori che ri-

DI FRANCESCO BRUFANI

chiedono un servizio di orientamento al-l’attività imprenditoriale, chiedendo in-formazioni e delucidazioni sul mercatodel credito, finanziamenti pubblici e studidi fattibilità. L’associazoine, grazie allacooperativa regionale fidi CO.RE.FI ga-rantisce gli istituti bancari fino al 50%degli importi erogati.La Confesercenti di Bastia ha inoltre di-feso da sempre la piccola e media im-presa dall’insediamento di grandi super-fici nel territorio, cercando di confron-tarsi inutilmente con le amministrazionilocali, per ostacolare l’apertura indiscri-manata ai grandi poli multinazionali.A tale scopo si fa notare l’adesione dioltre 120 imprenditori, nell’aprile scor-

so, all’iniziativa organizzata contro talidecisioni.“Siamo stati sempre presenti alle presen-tazioni delle aree di recupero dismessedi Bastia - afferma il presidente AntonioSerlupini - e sempre siamo intervenutiauspicando la creazione di un tavolocomune per discutere come svilupparela città. Uno sviluppo sostenibile e nonselvaggio cercando di salvaguardare gliinteressi di tutti gli operatori per far sìche l’offerta commerciale di Bastia di-venti più specializzata dando al consu-matore non solo buoni prezzi, ma anchequalità, cortesia, offerta di prodotti, ser-vizi, creando sistema di rete tra tutti icommercianti e imprenditori. Da sem-

Il segretario dott. Roberto Bisciaio e il presidente Antonio Serlupini

L’aula didattica dell’associazione con 30 posti a sedere

Lo staff operativo Maria Grazia Mantovani e Simona Nofrini

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o - San Rocco sulle ali del vento

ECONOMIA/BASTIAnumero 8 - DICEMBRE 2009

su scala comprensorialeTorgiano, Spello e Valfabbrica. L’iniziativa è nata dall’attuale presidente Antonio l’attività di associazionismo offrendo ai propri iscritti i servizi amministrativi e sindacali

pre la Confesercenti chiede all’ammini-strazione di operare con la massima tra-sparenza e rendere pubbliche le politi-che e i programmi dello sviluppo dellacittà confrontandosi con le associazionidi categoria commerciali e artigianaliprima e non dopo aver approvato i pro-grammi. Le linee strategiche che guida-no l’azione della Confesercenti sonoquelle di favorire il commercio secondolo sviluppo qualificato e di denunciareazioni volte all’alterazione delle regoledi mercato. La Confesercenti è a difesadi tutta la categoria dei commercianti,di ogni colore politico, sia che siano as-sociati che non”.Se chiude il Commercio muore la città.

• 12 corsi di Informatica • 6 corsi HACCP di base • 8 corsi HAC-CP di aggiornamento • 5 corsi RSSP • 5 corsi di Primo Soccorso• 5 corsi di Antincendio• Finanziamenti erogati dalla CONFESERCENTI comprenso-riale mediante CO.RE.FI 3 milioni e 130 mila euro• Finanziamenti legge 266: si è contribuito a redigere domandeper investimenti per oltre 270.000 euro e consentire a chi hapresentato i progetti di usufruire di circa 80.000,00 euro di con-tributo a fondo perduto.• Comunicazioni trasmesse agli associati: Oltre 120 circolarinei primi 11 mesi 2009

I NUMERI 2009 DELL’ASSOCIAZIONE

Favorire il commercioper far vivere la città

Basta chiamare al numero ver-de gratutito 800.037.720, (dalunedì al venerdì 8,30/13.00- 15,00/18,00).Oppure recarsi presso la sededella Confesercenti Compren-soriale in via dell’Agricoltura7 - 06083 Bastia Umbra (PG)Tel. 075.80.82.900Fax 075.80.82.902

COME FARE PER ADERIREALLA CONFESERCENTI?

L’aula informatica di via dell’Agricoltura, presso la sede della Confesercenti,con 16 postazioni dotate di software gestionali per la didattica

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ASSISInumero 8 - DICEMBRE 2009

Alla Cittadella siparla di “Sora Acqua”

DAL 27 AL 30 DICEMBRE IL 64ESIMO CONVEGNO PER I GIOVANI

DI VALENTINA ANTONELLI

Si terrà a fine dicembre, precisamentedal 27 al 30 dicembre 2009, il 64esi-mo convegno dedicato ai giovani allaPro Civitate Christiana. Al centro de-gli interventi e del dibattito sarà l’ac-qua, di stringente attualità e di alta va-lenza sociale, una “grande emergenzaplanetaria”, “tema concreto e pregnan-te che non si limita alla sete di giusti-zia, ma evoca il cammino dei popoli edelle civiltà, nonché gli orizzonti disenso che sono parte integrante di ognifede religiosa”. Primo relatore sarà lostorico Franco Cardini, che domenica27 alle 21,15 dedicherà il suo interven-to, dal titolo che richiama il Cantico diSan Francesco, a “Sor’acqua… utile etumile, et pretiosa et casta”. Lunedì 28alle 9,15 la compagnia teatrale Itine-raria, per la regia di Emiliano Viscar-di, presenterà lo spettacolo “H2Oro:l’acqua diritto dell’umanità”; coordi-na Tonio Dell’Olio di Libera Interna-tional. Alle 16 interverranno l’antro-pologo Tullio Seppilli, che parlerà di“Sacralità dell’acqua nella storia deipopoli”, e il teologo e saggista BrunettoSalvarani con “Terra in bocca: acqua emafia”. Alle 21,15 concerto del piani-sta Carlo Matti “Acqua…in musica”.Grande attesa per l’intervento nellamattina del 29, alle 9,15, curato da pa-dre Alex Zanotelli, missionario com-boniano, dal titolo “Acqua: dei merca-ti o dei popoli?”. Seguirà la proiezio-ne del documentario “Acqua e sangue”e il dibattito. Alle 16, illustrazione delloscenario italiano “La nostra acqua” daCostanza Boccardi e Consiglia Salviodel coordinamento Regione Campaniaper l’acqua pubblica, con MaurizioMontalto di Lega Ambiente. Alle 21,15“In principio era l’acqua”,veglia di pre-ghiera animata da Alex Zanotelli. Ilconvegno si conclude mercoledì 30 alle

9,15 con l’interventodi Lidia Maggi, pa-stora battista (“Se tuconoscessi chi ti chie-de da bere”) e di Del-l’Olio (“Acqua, nomenuovo della pace”).La partecipazioneprevede una quota diiscrizione.Per informazione ri-volgersi alla Cittadel-la Ospitalità si trovain via Ancajani, 3, adAssisi.

Tra gli ospiti padre Alex Zanotelli e lo storico Franco Cardini

Villa Fidelia, Spellodal 13 dicembre2009 al 31 gennaio2010

Orario:Da martedì adomenica10.30 - 18.00

ClaudioCarli

“Quasicome vied’uscita”

PadreAlex Zanotelli

FrancoCardini

NATALE IN ASSISI 2009 - GLI EVENTI PIÙ IMPORTANTIMercoledì 23 dicembre Assisi - Cattedrale diSan Rufino - ore 21.00 Concerto di NataleCappella Musicale della Cattedrale di S.RufinoDal 23 al 26 dicembre Assisi - Pro CivitateChristiana Natale in Amicizia - Giornate dispiritualitàDal 23 al 31 dicembre Assisi - Piazza delComune “Free Tomorrow” il Presepio dell’eradigitale Videopresepio dell’artista PaoloConsorti Dal 23 dicembre al 28 febbraioAssisi - Pro Civitate Christiana Mostra“Quando Dio volle una madre” 9 maestri del‘900 raffigurano il NataleDal 24 dicembre al 6 gennaio Assisi - Piazzadel Comune, Sala Pinacoteca Mostra dipresepi artistici a cura dell’Associazione“l’isola che non c’è”

Dal 24 dicembre al 6 gennaio S. Maria degliAngeli e Rivotorto Concorso Presepi artisticiallestiti lungo le strade e nelle piazze del centrostoricoDal 24 dicembre al 6 gennaio Prato dellaBasilica superiore di S. Francesco Presepe del“Colle del Paradiso” a grandezza d’uomoDal 24 dicembre al 6 gennaio Assisi e S. Mariadegli Angeli L’Albero dei Giochi Alberi di Natalenelle piazze, dove i bambini portano i giocattoliusati per le missioni a cura ConfcommercioAssisiDal 24 dicembre al 6 gennaio Capodacqua diAssisi Piazza S.Maria della SperanzaPresepe ”Un Natale nei campi” Preseperealizzato con mezzi agricoli a cura della ProLoco di Capodacqua “Francesco Dattini”

Dal 24dicembre al 6gennaioAssisi - Piazzadel ComunePresepeArtisticodi AntoniettaMancinelli incollaborazionecon MorenoRosciniSabato 26 dicembreAssisi - Basilica di Santa Chiara - ore 18.00Concerto di Musiche NatalizieCoro Cantori di Assisi - Direttore: PadreMaurizio Verde

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Premio Roberto Quacquarini di artee pittura: 1° posto Gaisina France-sca (Arezzo), 2° posto Silvia Vagno-ni (Roma), 3° posto Nello Negozio(Fratta Todina).Sezione Narrativa Edita per Giova-ni Adulti: 1° posto Chistian Frascel-la con «Mia sorella è una foca mo-naca» (Minimum Fax), 2° posto Lau-ra Sandi con «Biscotti al malto fioreper un mondo migliore» (Mondado-ri), 3° posto Carlo d'Amicis con «Laguerra dei cafoni» (Fazi Editore).

BASTIA/ATTUALITÀ numero 8 - DICEMBRE 2009

XXXII edizione “Premio Insula Romana”

Premiate le cinque sezioni DI SARA STANGONI

BRILLANTE LAUREA DIFEDERICO ROSIGNOLI

Il 19 novembre 2009, pres-so l’Università Degli Stu-di di Perugia, FEDERICOROSIGNOLI di BastiaUmbra, ha conseguito lalaurea di Primo Livello inIngegneria Meccanica conla votazione di 110/110.Al neo dottore vanno le fe-licitazioni di tutta la fami-glia, degli amici alle qualisi aggiungono quelle del-la redazione di Terrecompper una carriera piena disuccessi.

BRILLANTE LAUREA DIMATTEO MASCELLONI

Il 19 novembre 2009, pres-so l’Università degli Studidi Perugia, MATTEO MA-SCELLONI di Bastia Um-bra, ha conseguito la Lau-rea di Primo Livello, in In-gegneria Meccanica con lavotazione di 102/110.Al neo dottore vanno le fe-licitazioni di tutta la fami-glia, degli amici alle qualisi aggiungono quelle dellaredazione di Terrecomp peruna carriera piena di suc-cessi.

BRILLANTE LAUREA DIMARTINA MALARCO

Il 19 novembre 2009 pres-so l'Università degli Studidi Perugia, MARTINAMALARCO di Bastia Um-bra, ha conseguito la Lau-rea di Primo Livello, in In-gegneria Meccanica con lavotazione di 105/110.Al neo dottore vanno le fe-licitazioni di tutta la fami-glia, degli amici alle qualisi aggiungono quelle dellaredazione di Terrecomp peruna carriera piena di suc-cessi.

Novità di questa edizione è stata lapresenza di opere straniere, vinta daBirgit Vanderbeke con ‘Sweet Six-teen’. La sezione ha coinvolto nellalettura circa 400 studenti in rappre-sentanza degli istituti superiori del-l’Umbria.Premio Insula Europea: assegnato aChivu Adrian (Romania)Sezione Poesia Inedita Nazionale: 1°posto Moreno Marani di Torgiano,2° posto Gabriella Maddalena Ma-cidi di Vicenza, 3° posto Francesca

Tuscano di Porziano di Assisi.Premio Pascucci al merito scolasti-co: un premio tutto al femminile perl’edizione 2009, assegnato a otto ra-gazze residenti a Bastia che hannofrequentato le scuole del compren-sorio distinguendosi all’esame dimaturità 2008/2009 con il massimodei voti: Degli Esposti Melissa, Ga-gliardoni Elena, Cokic Vedrana,Becchetti Sonia, Picchiarelli Sara,Sciabolacci Sofia, Russo StaccioliVanessa, Russo Staccioli Veronica.

Protagonista indiscussa resta la cultura che ha trovato illustre rappresentanza nei venti premiati diquest’anno, applauditi da più di 500 presenti in sala. Lo scorso 22 novembre si è svolta pressol’Umbriafiere la serata conclusiva della 32° edizione del Premio Letterario Nazionale Insula Ro-mana. Il premio è organizzato con cura e passione dalla Pro Loco in collaborazione con il Comunedi Bastia, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e tutti i patrocini istituzio-nali regionali. Durante la serata è intervenuto, oltre al sindaco di Bastia e all’assessore alla culturaRosella Aristei, anche l’assessore regionale Silvano Rometti: “Anno dopo anno il Premio InsulaRomana è maturato nelle sue sezioni, diventando un’eccellenza per l’Umbria, regione che ricono-sce nella cultura un valore fondamentale di crescita sociale ed economica”.

Premio Cultura alla carriera: asse-gnato ad Antonio Ferrari, alias DjRalf. La motivazione ha sottolinea-to il coraggio nell’aver effettuatofondamentali cambiamenti nella ste-reotipata percezione della musica at-traverso una vera e personale evolu-zione. Con la sua passione per la mu-sica e la sua bravura in consolle hacontribuito alla diffusione e cono-scenza di quest’arte nei locali di tut-to il mondo, rivolgendosi ad un pub-blico eterogeneo di giovani e adulti.

LE SEZIONI PREMIATE

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ART POST MODERN numero 8 - DICEMBRE 2009

Quei giganteschi intrecci di let-tere e ghirigori surreali appaio-no ai più soltanto chiazze in-

comprensibili. Ma nell’ambiente deigraffitari sono i loro nomi d’arte, fir-me che rappresentano un segno distin-tivo e inconfondibile, la traccia realedel loro passaggio in quel punto. Sonoi writers, i nuovi epigoni delle scritte,armati di bombolette spray, pantalonimulti tasche e sketchbook, un quader-no che raccoglie i migliori “schizzi”.Riuniti in gruppi - le cosidette crewsin slang - o singolarmente, hanno nel-la mente solo un’idea: andare lì, dipin-gere, “graffiare” con scritte e affreschiquelle pareti anonime per trasmetterele loro sensazioni della realtà che li cir-conda.Figure surreali, tags, murales shoccanti,scene underground, personaggi quasionirici, incubi notturni o da allucina-zioni psichedeliche. E poi le lunghe teo-rie di serpentine di svincoli e viadotti stra-dali, sottopassi viari, tutti spazi vuotirubati alle città. Non manca infine il

I Writers. Graffiti post-mo Lasciare il proprio segno ovunque. Muri, pareti, cavalcavia, linea sottile tra sfida e legalità. Anche a Bastia molti ragazzi

popolo notturno e clandestino dei graffi-tari, che si getta nelle metropolitane e lun-go i binari, in cerca di convogli di trenida “assalire” con gli spray. Libertà crea-tiva ed esplosione di colori.

Per capire meglio questo fantasioso mon-do colorato, abbiamo cercato tra le stradedi Bastia per trovare un writer all’opera.Infagottato nella felpa extra large e nei pan-taloni over size, cappellino in testa, ecco-lo dare gli ultimi tocchi sul muro della Ri-vierasca. Ventiquattro anni, residente a Ba-stia, studente in archeologia all’Universi-tà degli Studi di Perugia, ha scelto un nomeche di certo è un buon auspicio. Il suo ni-ckname? Tyke, che in greco antico signi-fica “fortuna”.Da quando realizzi graffiti?Era un pomeriggio del 2001: stavo gio-cando alla playstation con un mio amico,quando mi ha messo in mano una bombo-letta spray e mi ha detto. “ Vieni con me”.Da lì è stato amore a prima vista.Quali materiali usi?Io prediligo le tradizionali bombolette

DI SARA STANGONI

Scriveva così Roland Barthes nel 1973 nel suo saggio “Variazioni sulla scrittura”sulle origini della comunicazione di massa. Il muro si è mostrato per migliaia dianni come una “grande lavagna”, dove lasciare traccia indelebile del proprio pas-saggio. I graffiti post-moderni sono apparsi verso la fine degli anni ‘60, sulla sciadella Pop Art nata negli Stati Uniti. Gli adepti e continuatori di quella caleidosco-pica arte sono il popolo dei writers che profetizza nelle città e metropoli conscritte e graffiti murali. Questo esercito di “artisti dello spray” emula i grandiesponenti anche di quella concezione minimalista del segno e del colore che haaperto alle nuove generazioni moderni orizzonti artistici. Quasi una filosofia, dal-la quale i writers sono stati irresistibilmente catturati approfondendo le loro per-sonali potenzialità ed esplorando nuovi percorsi innovativi. In passato erano piùlegati e orientati verso riferimenti di aggregazione ideologica e sociale. Oggi lasituazione è più frammentata e diversificata. Punto di riferimento comune è lastrada, unico terreno variegato e stravagante dove con foga esplosiva e religiosavocazione proiettano le loro sperimentazioni.

“Il muro invoca la scrittura, non c’è muro in città senza graffiti.Nulla è osservato, letto con maggior intensità... Nessuno ha

scritto sul muro e tutti lo leggono. Per questo -emblematicamente – il muro è lo spazio eletto della scrittura,

dall’antichità ai giorni nostri”.

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numero 8 - DICEMBRE 2009

derni e “spray art”vagoni, oggetti. Sospesi in bilico su quellaesprimono se stessi con scritte e graffiti

spray. Ma c’è chi utilizza anche bianconi,aerografi, pennelli, scotch, cartoni. Oggici sono spray nuovi che sono più facili dausare e questo ha un po’ appiattito la qua-lità dei graffiti. In più l’avvento di internetha limitato la fantasia, copiando i disegnidi altri. Un conto è lasciarsi ispirare, unaltro il plagio.Quali soggetti rappresenti?Lavoro principalmente con le lettere delmio nickname, che elaboro e inserisco nel-le animazioni create sulla parete. Innanzi-tutto è importante che lo sviluppo tecnicoe stilistico piaccia a te, poi viene il giudi-zio esterno. Quando sto insieme ad ungruppo di altri writers, il mio pezzo inte-ragisce con il resto della murata, ispiran-dosi al tema prescelto insieme sia nellatematica che nella stesura.Fai parte di qualche gruppo?Sì, due: uno di Bastia (Trashmasterz) e unodi Torino (si chiama “Tie’ Crew”) che pe-riodicamente raggiungo.Quando realizzi i tuoi murales?È la voglia e il desiderio di lasciare il miosegno a determinarlo. Soprattutto quando

ho bisogno di scaricarmi e rilassarmi.È una sorta di liberazione. Quando hola bomboletta in mano raggiungo livellidi concentrazione tali che perdo la co-gnizione del tempo e dello spazio. An-che durante le murate di gruppo nonmi accorgo di chi mi sta intorno.Partecipi ad eventi dedicati alla streetart?Ce ne sono di due tipi: jam (raduno) econtest (sfida). In passato vi prendevoparte, quando ero più al dentro di que-st’ambiente. Oggi dipingo da solo o conil mio gruppo di 5 amici. Preferisco se-guire un ragazzo giovanissimo che haappena iniziato a graffiare, spiegarglicome si fa, cosa è legale o meno. Luiimpara ed io cresco: è una fonte d’ispi-razione comune e uno scambio d’ideeche alimenta l’evoluzione artistica dientrambi.Quello che fai per te è arte?Direi piuttosto “un’espressione”. A meinteressa lasciare il mio segno con que-sto linguaggio personale e codificato.L’arte tout court è un’altra cosa.

Tutti sanno che a Bastia il luogomigliore per esprimersi dei Wri-ters è lungo la rivierasca. Un gior-no percorrendola mi sono ferma-to ad osservare alcuni ragazzi “di-pingere”. Il roteare delle bombo-lette e la magia del disegno cheman mano nasceva mi ha incan-tato. Come un bambino ho propo-sto se potevano realizzarne unoper Terrecomp in vista dell’immi-nente Natale.Il risultato è nella foto sopra.Ringrazio David Lanzi e MatteoFronduti per la disponibilità di-mostrata e tutti gli altri Writers peri loro splendidi murales su quelloche mi piace chiamare: il murodell’arte post-moderna.

(Il direttore)

Grazie Tyke,grazie Il Coffeé

ART POST MODERN

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Il consiglio comunale ha formalizzatol'incarico al segretario comunale perporre fine alla concessione della ge-stione del depuratore da parte dellaCodep, avvalendosi di una appositaclausola inserita nel contratto stesso.Vale la pena ricordare che, in virtùdella suddetta convenzione, la Codepgestisce il depuratore dal 1993. “Vadato atto al consiglio di amministra-zione della Codep insediatosi nel2007, in particolare al presidente Sie-na, – spiega il vicesindaco e assessoreall’Ambiente Valerio Bazzoffia -, diaver iniziato un percorso atto alla mes-sa a norma dell'impianto ed al rispet-to delle regole. Percorso poi interrot-to in seguito alle note vicende di que-sta estate. Il nuovo Cda Codep, inse-

Codep, revocata la convenzione

diatosi nel settembre 2009, non ha in-vece fornito soddisfacenti programmiper il prosieguo dell'attività, tant'è cheil Comune stesso, con apposita mozio-ne approvata nella precedente sedutadel consiglio comunale, ha provvedu-to ad individuare un percorso di sepa-razione tra la titolarità della conces-sione e la conduzione tecnica dell'im-pianto. Ma nelle ultime due settima-ne, l'ufficio tecnico comunale, i vigiliurbani, e l'Asl, hanno segnalato ano-malie di gestione che hanno indottol'amministrazione comunale ad adot-tare la decisione di porre fine alla con-venzione”.Ora la patata bollente torna in capo alComune, anche se si prevedono ricor-si da parte di allevatori o del Cda della

Codep chenel frattem-po ha persogli unici duemembri bet-tonesi, causadimissionivolontarie.

DI MASSIMILIANO CAMILLETTI

numero 8 - DICEMBRE 2009

La minoranza ha plaudito al provve-dimento, giudicato tuttavia tardivo,accusando la Giunta di essere stata re-sponsabile degli arresti avvenuti l’esta-te scorsa. La cosa è apparsa strana airappresentanti dell’amministrazionecomunale, in quanto fu proprio a se-guito di una denuncia dell'ex sindacoFrascarelli, che sono giunti i provve-dimenti cautelari nei confronti di 11persone, tra cui il Cda Codep.Per il comitato popolare per l’Ambien-te, che ha sempre denunciato l’incom-patibilità tra l’essere allevatori e, alcontempo, gestori del depuratore è sta-ta finalmente annullata un’anomaliache tanti danni ha causato al territorioe alla gente di Bettona. “Come Comi-tato resteremo vigili e presenti per con-trollare le scelte future sia sulla ge-stione che sul futuro utilizzo del depu-ratore su cui già si sono posati occhirapaci per continuare a spremere ric-chezze a tutto danno dell’ambiente edei cittadini. E’ preoccupante il fattoche tutti i soggetti pubblici che aveva-no un ruolo su queste vicende e che

L’opposizione: “Ottimo provvedimento ma tardivo”. Si annunciano ricorsiIl consiglio comunale ha deciso di non gestire più l’impianto di depurazione

sono in parte responsabili di questasituazione per non aver controllatoquello che succedeva intorno all’im-pianto nonostante le continue e docu-mentate denuncie oggi si apprestanoa sedersi intorno ad un tavolo per de-cidere sul nostro futuro escludendo conforza ed arroganza la partecipazionedi rappresentanti dei cittadini”.

Il Comune di Bettona, relativamente al mese di ottobre, registra quota 50,04%, di diffe-renziazione dei rifiuti. Il servizio, svolto da Gesenu, partito un pò in ritardo rispetto alprevisto, ha previsto la raccolta porta a porta nelle frazioni, e domiciliare nel centro stori-co. Il dato di ottobre porta la media annuale oltre il 32%, che a fine anno dovrebbe atte-starsi tra il 35/40%. “I cittadini di Bettona – spiega il vicesindaco e assessore all’Ambien-te Valerio Bazzoffia - sono stati sensibilizzati in modo corretto e stanno rispondendo conentusiasmo, consapevolidi operare per il rilancio ambientale di Bettona. Per l'ammini-strazione comunale è un vanto sapere che dal mese di ottobre più della metà dei rifiutiviene riciclata e non smaltita in discarica”.

Boom della raccolta differenziata

Comune di

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Tel e Fax 075.8004134

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Musica, Film, Libri numero 8- DICEMBRE 2009

È l’inverno del 1999. Unvaporetto attraversa la lagu-na di Venezia. Due ragazzisi incontrano e si notano trala folla. Sono Camilla, di-ciottenne timida, appenaarrivata dal paese per stu-diare letteratura russa eSilvestro,coetaneo più spa-valdo ma ingenuo e imma-turo. E quando il vaporettoattracca, un pò per destinoe per volontà decide di se-guire la ragazza per le callinebbiose di un’isola della laguna e passa la notte insie-me a lei... Così comincia un’avventura lunga dieci anniche porterà i due ragazzi dalla Venezia quotidiana deglistudenti fino all'alienante frenesia di Mosca, tra amici-zia, paura, dubbio, incredulità che si fondono in un sen-timento che piano piano diventa sempre più profondo.Il film è un viaggio soprattutto nell'anima, un momentodi passaggio dall'età dei diciott'anni a quella dell'espe-rienza, della maturità vera, non quella convenzionalescritta sul diploma.Lo stesso rappresenta Dieci Inverni per Valerio Mieli,al suo debutto nella regia di un lungometraggio. Nonaccade spesso che il Centro Sperimentale di Cinemato-grafia si impegni nella produzione dell'opera prima diun allievo diplomato e questo film, produzione italo-russa è il primo realizzato dopo la firma dell'accordotra il governo russo e quello italiano siglato nel 2005.Gli interpreti, Michele Riondino e Isabella Ragonese(Viola di Mare, Oggi Sposi) hanno una solida forma-zione teatrale alle spalle che ha permesso loro di entra-re meglio nella psicologia dei personaggi. Un film nelquale le ingenuità non sono sinonimi di superficialitàma sorprende la leggerezza di una sceneggiatura benfatta che scivola tra tenerezza e affettuosa dedizione.

Dieci Inverni RECENSIONI DI SIMONA MARINI

di Valerio Mieli con Isabella Ragonese, Michele Riondino, Glen Blackall

RACCONTI PERUGINI

Tredici autori, tredici racconti dalsapore etnico che riguardano il no-stro territorio e che in particolare sifocalizzano intorno al capoluogoumbro. (Midgard Editrice).Il libro, realizzato con il patrociniodell’Assessorato alla Cultura delComune di Perugia è stato presen-tato lunedì 7 dicembre, alle ore17,30, presso la sala dei Notari diPalazzo dei Priori a Perugia. A condurre l'evento la gior-nalista Sofia Coletti, con la partecipazione dell'assesso-re comunale alla cultura, Andrea Cernicchi Alberto Mori.Ospite d'onore l'attore perugino Filippo Timi, autore il-lustre di un racconto del libro.Presenza importante, quel-la di Timi, che di sicuro garantisce un lancio stellare alnuovo progetto del Comune destinato a incentivare lalettura e in generale promuovere le attività culturali, ol-tre che dare risalto ai numerosi talenti locali. Un pre-sente natalizio per un’operazione intelligente e ambi-ziosa che unisce qualità e solidarietà: parte del ricavato( 2 euro ogni copia venduta) sarà infatti devoluto in be-neficenza e andrà all’associazione La Gomena per larealizzazione di una scuola per i bambini di La Floresta(Uruguay). I racconti presenti nel volume sono: "Mina-bum" di Filippo Timi, "Nei Dettagli Nascosto" di GaiaMencaroni, "Dal Fondo" di Diego Mencaroni "TookYour Name" di Giovanni Dozzini, "la Guerra Del Sale"di Fabrizio Bandini, "Giusto una Sfida" di Fabio Ca-stellani, "Spleen di Perugia (con Blue Note)" di Anto-nio Senatore, "Una Ruga" di Luca Mignanelli, "P.G" diNicola Castellini, "il Delirio Del Canarino" di MatteoGrandi, "MANGIARE. Capire. Morire" di Lucio Giu-liodori, "Fons Viridarii" di Alberto Massarelli e "L'iso-la" di Fabrizio Bellini.

Leggere... LIBRI

Autori vari (Midgard Editrice)

Vista la grande fama che circonda KeithJarret e le poche notizie che circolanosulla sua storia, mi sembra giusto met-

tere in evidenza gli elementi salienti del suo per-corso artistico dedicando ampio spazio al suoconcerto di Colonia: “The Koln Concert” inGermania.Keith Jarrett è nato l'8 maggio 1945, in Allen-town, Pennsylvania. La sua famiglia è da rite-nersi multietnica, originaria dell’ Ungheria. Fi-glio maggiore di cinque fratelli, respira aria dimusica classica sin da bambino, guidato dallanonna paterna insegnante di pianoforte e dallazia docente di canto. Il primo approcio allo stru-mento avviene da piccolissimo e subito emer-ge la sua predisposizione alla musica. Arriva ascrivere le proprie composizioni all’età di noveanni e a 12 il giovane talento è ufficialmente un musici-sta professionista.Dopo poco tempo, si trasferisce al Berklee School diBoston e ottiene una borsa di studio per accedere allaprestigiosa cattedra di Nadia Baulanger a Parigi, ma vi-sto il suo carattere timido e riservato, non accetta l’invitoanche per l’atteggiamento protettivo della madre. Il pri-mo grande successo lo ottiene a New York esibendosi alVillage Vanguard. Successivamente Jarrett è con ArtBlakey nei Jazz Messangers all’università della musicapiù radicalmente nera mai esistita.Fra i messaggeri Jarrett coltiva quel gusto per il gospel eil blues che non abbandona più. Era il dicembre 1965 eJarrett aveva 20 anni. Nel 1969 Miles Davis, dopo aver-lo sentito suonare in un club di New York, lo invita aentrare a far parte del proprio gruppo. L’incontro fioriscesu vinile il 16 Dicembre 1970 nel disco “Miles Davis atFillmore: Live at the Fillmore East, The cellar Door Ses-sion” ove il talentuoso pianista per la prima volta si ac-cinge a suonare un organo elettrico nel brano “Get Upwith it”. Negli anni a seguire Jarrett forma dei quartetti

jazz a proprio nome affiancando le proprie sonorità a deimusicisti di prestigio, presenti peraltro in molte edizionidi Umbria Jazz. Un esempio eclatante è il disco “TheMorning of a Star” che vede la partecipazione del con-trabbassista Charlie Haden e dell’eclettico batterista nonconvenzionale Paul Motion. Keith Jarrett rappresenta peril jazz un personaggio assolutamente originale, che hacreato dei forti distacchi con le mode musicali del mo-mento. Nel 1971 in effetti, in controtendenza con le so-norità elettriche, incide “Facing You”; un disco di “pia-noforte solo” registrato in meno di 3 ore, nei ritagli delTour con il “Miles Davis Group”. Il vinile sancisce inassoluto l’ arte improvvisativa della musica jazz contem-poranea. Nel 1983 nasce il cosiddetto Trio Standards,ovvero l’incontro di Jarrett con il contrabbassista GaryPeacock e con Dejohnette. In quell’anno Jarrett proponeal contrabbassista e al batterista di registrare un album distandard jazz, intitolato semplicemente Standards, Volu-me 1. Fanno seguito immediatamente Standards, Volu-me 2 e Changes, registrati nella medesima sessione. Laformazione trova un grande consenso di pubblico che

arriva ai nostri giorni.“ The Koln Concert” - laperla del nostro secolo - registrato il 24 gen-naio del 1975 a Colonia nell’ auditorim “OperaHaus” in condizioni assolutamente sfavorevo-li per l’artista. Jarrett nel pomeriggio accusa deitremendi dolori di stomaco che non gli consen-tono, a suo dire, di esprimersi con la giusta con-centrazione. Il produttore M. Eicher alla firmadel contratto, richiede tramite rigorosa schedatecnica (Umbria Jazz ne sa qualcosa) il piano-forte Steinway ponendola come “condicio sinequa non”; Jarrett con questo piano riesce adesprimersi nella sua arte improvvisativa al me-glio. Ma qualcosa va storto e lo specifico pianonon arriva mai. Viene proposta un’alternativacon uno sostitutivo di marca “Bosedorfer”; isuoni sono stridenti nelle frequenze acute, e de-formanti in quelle basse. Se questo episodiofosse successo ai nostri giorni, Jarrett non sa-rebbe nemmeno entrato nella sala da concertoper l’ affronto artistico, ma sicuramente nel 1975mantiene ancora viva la freschezza di un gio-vane trentenne, e accetta di suonare. Il risultatofinale è incredibile; il concerto per “piano solo”si sviluppa in 4 parti numerate e prive di titolo.Nei brani si passa da momenti di suspance incui la melodia trova il suo spazio ideale in po-che note, colorite, dalle tinte forti, sino a vir-tuosismi di “rag Time” accompagnato nei quartidal suono possente della meccanica del pedale.Atmosfere oniriche rapite da molti autori diNew Age. Ogni fraseggio ha un senso compiu-to e in qualche istante sembra riecheggiare l’anima di Glenn Gould nelle Variazioni Gold-berg. Nel 1978 il disco raggiunge il numero di1.500.000 copie vendute, raggiungendo quotadi 5.000.000 nella riedizione su cd. Si tratta diun disco fruibile da parte di tutti, basta ascol-tarlo in contesti di assoluto relax.

DI CARLO BOSCO

KEITH JARRET:UN’ARTISTA DEL NOSTRO TEMPO

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