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Il Sole 24 Ore

Venerdì 11 Luglio 2008 - N. 190 Politica e società 15

Enrico BrivioSTRASBURGO. Dal nostro inviato

Censura dell’Europarla-mento alla decisione del Go-verno italiano di procedere alcensimento nei campi noma-di, ricorrendo anche al rileva-mento di impronte digitali.Con 336 voti a favore, 220 con-trarie 77 astenuti, l’Assembleadi Strasburgo ha approvato ie-ri una risoluzione, presentatadai gruppi del centro-sinistrae dai liberaldemocratici, checritica le misure di emergenzaadottatesui romaRoma,Mila-no e Napoli.

La risoluzione «esorta le au-torità italiane ad astenersi dalprocedere alla raccolta delleimpronte digitali dei Rom, in-clusi i minori». Votato ancheun emendamento che invita anon utilizzare le impronte giàraccolte, «in attesa dell’immi-nente valutazione delle misureprevisteannunciatadallaCom-missione,inquantociòcostitui-rebbechiaramenteunattodidi-scriminazione fondato sullarazza e l’origine etnica». L’Eu-roparlamento ha affermato an-chedicondividere«lepreoccu-pazionidell’Unicef»ediritene-re «inammissibile che, conl’obiettivodi proteggere i bam-bini, questi ultimi vedano ipropri diritti fondamentaliviolatievenganocriminalizza-ti». E ha espresso preoccupa-zione per l’affermazione delGoverno italiano, «secondocui la presenza di campi romgiustificherebbe uno statod’emergenzaper 12mesi». Il te-sto è passato a larga maggio-ranzagrazieall’appoggiodi so-cialisti, estrema sinistra, ver-di, liberaldemocraticie21defe-zioni nei popolari, soprattutto– ma non solo – rumeni.

Maroni si è detto «indigna-to» per la risoluzione votata aStrasburgo,basatasuuna«vol-gare strumentalizzazione» esu «trepresupposti falsi»: il ri-ferimento all’etnia rom, men-tre le misure italiane citano«solo campi nomadi dove fareil censimentoper ridaredigni-tà a chi vive in luoghi che sem-brano delle favelas»; il riferi-mento all’Unicef che «non sisarebbe detta preoccupata dalprovvedimento, visto che col-laborerà per studiare i piani discolarizzazione per i minori»;il fatto che «la Commissioneha detto all’Europarlamentodi non votare la risoluzioneperché c’era bisogno di ulte-riori approfondimenti». An-che il ministro degli Esteri,Franco Frattini, ha parlato di«accuse infondate, frutto diun voto politico», mentre per

il ministro delle Politiche co-munitarie, Andrea Ronchi, siè trattato di «una delle paginepiù buie della storia delle isti-tuzioni europee».

Sui temi dell’integrazione èintervenuto ierianche il presi-dente della Repubblica, Gior-gio Napolitano. In un messag-gio inviato per l’ottava edizio-ne del meeting «Contro ognirazzismo, capire le differenze,valorizzare le diversità» orga-nizzato dalla Regione Toscana,il Capo Dello Stato ha detto che«le diversità debbono trovaresintesie superamento nella tol-leranza,neldialogoenellacapa-cità di aprirsi alla conoscenzadellediverseculturecontrol’in-sidia di un sentimento razzistae xenofobo che ancora alberga

nellemoderne società».In mattinata, l’eurodeputato

tedesco Manfred Weber a no-medelPpe,esostenutadallaca-podelegazione di An RobertaAngelilli (Uen), aveva chiestodinonvotarelarisoluzione,do-po che il commissario Ue allaGiustizia, Jacques Barrot, ave-va fatto un rapporto su infor-mazioni e precisazioni ricevu-tedaRoma.Controil rinviosièperò espresso il capogruppodel Pse, Martin Schulz. Barrothaspiegatoche,dopounsuoin-contro con Maroni lunedì aCannes,hachiestoaisuoiservi-zi di inviare una nuova letteraall’Italia, con data 9 luglio per«avere conferma» per iscrittodi informazioni avute e perchiedereprecisazioni.Ediave-re ricevuto già nella serata digiovedì «una prima rispostacontenente chiarificazioni»sull’identificazione di religio-ne a etnia. Ha precisato che ul-teriori accertamenti di Bruxel-les sono in corso.

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www.ilsole24ore.com/Il testo della risoluzione di Strasburgo

Lodo Alfano. Ok della Camera, l’Udc si astiene - Una proposta dei Democratici limita il rinnovo dell'immunità, Di Pietro contrario

Sì allo «scudo», Pd e Idv divisiScontro in Aula - D’Alema fa appello ai riformisti: ma il premier affronti il giudizio

«DISCRIMINAZIONEETNICA»Strasburgo invita l’Italiaa non utilizzare i rilievidattiloscopici già effettuatiinattesa delle valutazionidellaCommissione europea

ILMONITO DEL COLLENapolitano: tolleranzaedialogo per favorirel’integrazione e combatterei fenomeni del razzismoedella xenofobia

La norma «blocca-processi». Modifiche per ridurre al massimo l’impatto sui procedimenti

Pdl e Lega apprezzano l’invito del leader di Italianieuropei - Gelo dei veltroniani

Riforme, l’ex premier prende la scena

Il Pdl lavora allo stralcio «mascherato»Donatella StasioROMA

Nessuna certezza, ma lasensazione che forse giàin giornata la Corte d’ap-

pellodiMilanopotrebbeemette-re ilverdetto sulla ricusazione diNicoletta Gandus, quella sì, cir-colava ieri in Transatlantico tra ideputatidellamaggioranza,inat-tesa che il sipario, calato sul Lo-do,sialzisullanorma"salva-pre-mier" inserita nel decreto sicu-rezza. Ieri il ministro per i Rap-porti con il Parlamento, Elio Vi-to, confermava che il Governopresenterà l’emendamento an-nunciato e che l’opposizioneavrà di che rallegrarsi, perché«abbiamoaccoltoleloroobiezio-ni».Gliuffici tecnicidelministe-rodellaGiustiziahannolavoratotutto il giorno per "anestetizza-re" al massimo la norma e i suoieffettitravolgentisuiprocessi.Fi-no all’ultimo è rimasta in piedil’ipotesi di uno stralcio, promes-so all’opposizione quanto menoperlapartesullasospensioneau-tomatica dei processi per i reati

commessi entro giugno 2002 epuniticon menodi 10anni.

«Lo stralcio secco non si puòfare - spiegavano in serata, però,gli uomini del Pdl - perché equi-varrebbe a una sconfessione delministro della Giustizia Angeli-no Alfano», che quella norma hasempre difeso in sedi pubblichee istituzionali, negando ferma-

mente che fosse stata concepitaperbloccareilprocessoMills,do-ve Berlusconi è imputato di cor-ruzione giudiziaria. «E poi - ag-giungevano - l’opposizione nonè tutta a favore dello stralcio».Quindi, meglio lavorare a unamodifica che, nei fatti, azzeri co-munque gli effetti nefasti della

sospensione.Loschemaèquelloingranpar-

te già noto: restano le priorità,ma a gestirle sarà il magistratoche potrà accantonare i processiper reati fino a 4 anni commessientro il 2 maggio 2006 (dunqueanche quelli soggetti all’indulto)con la conseguente sospensionedellaprescrizione.Mafinoall’ul-timo minuto sono possibili ulte-riorilimaturepersvuotare,difat-to, lanorma.

Incassato il Lodo, non c’è in-fatti motivo per mantenere ilpunto, tanto più se oggi, o neiprossimiquattro giorni, la Corted’appello dovesse accogliere laricusazionedellaGandus–presi-dentedelTribunalechestacele-brando il processo Mills – chie-sta dal Cavaliere per «grave ini-micizia», comprovata, secondoi suoi difensori, da prese di posi-zionedelgiudice -alcuneappar-se su Internet - contro la politicagiudiziaria del Governo Berlu-sconi, tra il 2001e il 2006.Unari-chiesta «inammissibile, perchétardiva, oltre che infondata» ha

replicato in udienza il sostitutoPgLauraBertoléViale: la«graveinimicizia» – per far scattare laricusazione – dev’essere perso-nale, nei confronti dell’imputa-to;non si puòcerto desumere dacritiche a leggi votate dal Parla-mento, per di più anni fa. E men-trea Milanodi questosidiscute-va a porte chiuse, a Roma la pri-macommissionedelCsmappro-vava (con il solo voto contrariodellaicodiAn,GianfrancoAned-da)unarisoluzioneproprioatu-tela della Gandus e del Pm delprocessoMills,FabioDePasqua-le, che Berlusconi, nella letteradel 16 giugno al presidente delSenatoRenatoSchifani,haaccu-sato di essere «politicizzati».Un conto è la critica, un’altra la«denigrazione»,scriveilCsmri-badendo, peraltro, principi giàaffermati in passato in occasio-nediattacchianaloghidellapoli-tica verso le toghe. Tra l’una el’altra deve esserci rispetto reci-proco; le affermazioni del pre-mier, invece, hanno leso il «pre-stigio» della magistratura».

di Piero Ignazi

La rottura con Di Pietro mette in gioco l’Udc

Lina PalmeriniROMA

Il Lodo Alfano, che impedi-sce di processare le quattro cari-chepiùaltedelloStato(presiden-te della Repubblica, premier epresidentidiCameraeSenato),èstato approvato ieri dalla Came-ra con 309 voti favorevoli, 263contrari (Pd e Idv) e 30 astenutidell’Udc. Un passaggio accelera-toquellodiMontecitoriochecon-ferma l’altro nome con cui cui èstato battezzato – "lodo sprint" –mentreper ilvia liberadefinitivosiaspettailsìdelSenatolaprossi-masettimana.L’AuladiMonteci-torio ha ripresentato lo scontrotra maggioranza e opposizioneche ha bollato il provvedimentocome «ad personam» perchéconsentirebbe al premier di nonaffrontare il processo sul casoMills. È quello che ha detto nelsuointerventoAntonioDiPietrocheha attaccato il «premier con-

tumace» – Silvio Berlusconi nonera presente – e ribattezzato i«parlamentari "domestici" dellamaggioranza». Un discorso con-testato dai deputati Pdl. Nono-stante Pd e Idv abbiano votatocontro, si conferma la spaccatu-ra.Walter Veltroni nel suo inter-ventosièrivoltoaDiPietrodicen-dodinonaversentito«alcunapa-rola contro la manifestazione dipiazza»dovesonoandatiinondainsultialQuirinaleealPontefice.Malostrappotraiduesièconsu-mato anche sul voto di un emen-damentoPdaccoltodallamaggio-ranza e passato con il «no»dell’Idv: si tratta di una normache rende lo scudo giudiziarioinutilizzabile nel caso in cui unadellequattrocaricheistituziona-lipassiadunaltroincarico.

Si è distinta l’Udc con la suaastensione. Ma la compattezzadel voto è stata raggiunta dopouna difficile mediazione dentroalpartito:14deputati(tracuiBru-noTabacci)eranosullalineadelvotocontro,ilrestoeraconCasi-ni per l’astensione. Una divisio-ne poi ricucita ma che mostra ledifficoltàcheattraversanoicen-tristi. In Aula Casini ha parlatodi una strategia «per la riduzio-nedeldanno»contandonel riti-

ro della norma blocca-processi(sivedal’articoloinbasso).

Lo stralcio è quello su cui hapuntato pure il Pd per non rima-nerestritolatotrapiazzaeGover-nomaWalterVeltroninelsuoin-terventononhapuntatosolosul-la giustizia. Il segretario del Pdha accusato la maggioranza diaver fatto passare una legge «adpersonam, salva-premier» chehariportato lapolitica italianaa«replicare» il clima del 2001.«NonèquestalaprioritàdelPa-ese,l’urgenzaoggièquelladiau-mentare salari e pensioni: pre-sentate un decreto su questo elo approveremo anche noi nelgiro di poche ore come è acca-duto per il lodo Alfano».In sin-tonia con il segretario Pd si èdettoMassimoD’Alemachepe-ròinmattinataavevaimpronta-to il suo intervento su una dop-pia linea: la sfida a Silvio Berlu-sconi e l’appello alle riforme.«Ilpremierrinunciaquestaleg-gina che serve solo per blocca-re in modo sbrigativo e rozzo ilprocesso per corruzione che loriguarda e affronti a testa alta ilgiudizio. Lasci al Parlamento ilcompitodiaffrontare questionidi fondo come quella della giu-stizia inquelclimadi confrontosulle riforme prima auspicato epoi compromesso da scelte au-toritariechehannocreatoimba-razzo».Poil’appelloperlerifor-me:«C’èilrischiochequestale-gislatura venga compromessaalle aspettative e alle speranzeche pure aveva suscitato. Noinon abbiamo il monopolio delriformismo, il mio appello è atutti i riformisti». Le sue parolevengonoraccoltedaAn.ElaLe-ga, pur approvando la legge«condisincanto»,invitalamag-gioranzaa«tornareaoccuparsideiproblemideicittadini».

InserataSilvioBerlusconi,rien-tratodalGiappone,haespressolasuasoddisfazione:«Possiamoco-minciare ad essere un Paese nor-male».Fortedel rapportoprivile-giato costruito con il Quirinale(ancheieriunatelefonataconNa-politano incentrata sui temi delG-8)eattentoaglispiraglididialo-go sulle riforme che arrivano dalPd e soprattutto da D’Alema, ilpremier appare più sereno e lan-cia la sua sfida: Veltroni scelga.«Harottoconlasinistra–èilragio-namentoriferitodaalcuniuominidel suo entourage –, prende i fi-schi dei socialisti, ha chiuso conDiPietroecontemporaneamentedicedinonvolerdialogare:maco-mesifaainterloquireconchifaco-sì?Scelgaunalinea».

ROMA

Il dualismo che resta nelPartito democratico sul temadelle riforme e della legge elet-torale –edunque sullealleanze– è diventato ieri un utile argo-mentoperlamaggioranza.Nel-la giornata incui si è approvatoil lodo Alfano, i partiti del Pdlhanno trovato comodo parlaredel solco che divide le posizio-ni di Walter Veltroni da quelledi Massimo D’Alema agevolatidalleparoledell’exministrode-gliEsteri.Nelsuointerventoal-la Camera, D’Alema ha infattitenutoapertoildialogoperleri-

forme – cosa che non ha fatto ilsegretario del Pd – facendo unappellotrasversaleatuttiirifor-misti. L’appello ha un timinggiusto: lunedì ci sarà il semina-rio organizzato dall’ex mini-stro con la sua Fondazione incui siparlerà di leggeelettoralee di sistema tedesco. Quelloche appare è che ieri D’Alema,conlesueparoleeconilsuoap-pello,abbiatoltoaVeltronilati-tolarità del dialogo con la mag-gioranza e con le opposizionisulle riforme. E che l’operazio-ne sia riuscita viste le reazionidi plauso che sono arrivate da

Anedalla Legachehannorico-nosciuto quel ruolo a D’Alema.«Al di là della propaganda hoapprezzato il suo passaggio re-lativoalleriformevistochelali-neadelPd èbalbettante.Sareb-be sciocco ora far cadere nelvuoto quell’appello», ha detto

Altero Matteoli. Anche Gaeta-noQuagliariello(Fi)haapprez-zatole«aperture»dell’exmini-stro degli Esteri. E lo stesso hafatto Carolina Lussana (Lega)nelsuointerventoinAula.

«È un classico quello di nonriconoscere il vero avversariomaèun’operazionestrumenta-le», dicevano i collaboratoridel segretario Pd. E in parte ècosì. Perché lunedì al semina-rio dalemiano – al quale andràanche Veltroni – si parlerà dilegge elettorale tedesca. Temache non è all’ordine del giornodellamaggioranza.Etantome-

nodiAnoForzaItaliachehan-nosempreavversatounarifor-ma in salsa tedesca. E allorapuntare i riflettori sul duali-smo Veltroni-D’Alema tornacomodo per attraversare unpassaggio stretto come quellosul lodo Alfano. Ne dà questaletturaPierluigiBersanicheri-corda come An abbia dovutoabbandonarelesuetradiziona-li posizioni in tema di giustiziae magistratura. «Non dimenti-chiamoci che An sulla giusti-zia si è dovuta allineare sulleposizionidiBerlusconieperlo-ro questo non è indolore. Usa-no, quindi, strumentalmentele parole di D’Alema solo perspargere fumo ma anche pernonlasciaresoloallaLegamar-gini di autonomia più ampi vi-stocheBossihapiùvoltefrena-toilpremiersullagiustizia»,di-

ceva Pierluigi Bersani.La maggioranza però non fa

che registrare i fatti.Ormai tut-ti igiorni D’Alema teorizzaunastrategia politica – su riforme ealleanze – alternativa a quelladi Veltroni. E questo fine setti-mana saranno i "Coraggiosi" diFrancesco Rutelli a riprenderee sostenere le tesi dalemiane.Tuttoquestoavverràprimadel-laDirezionedelPdprogramma-ta per martedì dove – a rigore –se ne dovrebbe parlare. Ma, seaccadràcomeinaltripreceden-ti appuntamenti ufficiali delpartito,tuttorimarràsottotrac-cia.Mai,infatti,D’Alemahapre-solaparolanéall’assembleaco-stituente né in altre sedi prefe-rendolaFondazioneItalianieu-ropei per marcare la differenzaconilsegretario.

Li. P.

Immigrati. Maroni e Frattini «indignati»

Impronte ai rom,il Parlamento Ueboccia Maroni

BERLUSCONI SODDISFATTO«Cominciamoad essere unPaesenormale, i democraticichiariscano la linea»Veltroni: legge ad personamLega:via libera disincantato

L’IMMUNITÀ IN EUROPA

Ministri. Roberto Maroni (Interno, a sinistra) e Andrea Ronchi (Ue)Tutelata solo la Regina

Inunamonarchiacostituzionalecomequellabritannica,l’immunitàègarantitasoloalReoallaRegina,mentrenonriguardaglialtrimembridellafamigliarealeogliesponentidelGoverno

Immunità limitataIparlamentarisonoimmuni,

pertuttoiltempocherestanoincarica,solodalledenunceperdiffamazioneovilipendio.Laddovesonoperseguibiliperognialtroreato,senzaautorizzazionedelParlamento

Niente tutela per il CancelliereIlpresidentedellaRepubblica

federaletedescaetutti imembridelParlamento(inclusoilsuopresidente)godonodell’immunitàcontroeventualiprocedimentilegali.Taletutela,chepuòessererevocatasolodalBundestagstesso,nonspettanéalCancellierenéaiministri,amenochenonsianoancheparlamentari

Esclusa la Corte costituzionaleNienteimmunitàancheperil

presidentedellaCortecostituzionale

Eliseo sotto tutelaL’impeachmentcontroil

PresidentedellaRepubblicapuòesseredeliberatosolopermancanzegravioaltotradimentodai3/5delParlamento.Lo"scudo",checopreancheleinchiesteamministrative,valefinoaunmesedopolascadenzadelmandato

Principio di irresponsabilitàL’irresponsabilitàdei

parlamentaricopresologliatticommessinell’espletamentodellelorofunzioni

Per essere efficace, l’opposi-zione deve presentarsi uni-ta, compatta. O quanto me-

nodevetrovareunbaricentro in-tornoalqualeglialtripartitisirac-cordano. La situazione italianapresentainveceunquadroscom-posto, dove prevale la frammen-tazione. Le componenti dell’op-posizione sono almeno tre: unaradical-populista, una riformistaeuna centrista.

Forseèpresto perconsiderarequesta tripartizione come un as-setto definitivo perché il sistema

partitico è cambiato e c’è un go-verno che appare molto compat-toesicurodisé.Inpiùsonopassa-ti pochi mesi dalle elezioni e uncerto sbandamento nelle fila de-gli sconfitti è inevitabile. Per illeader forse anche la tentazionedi abbandonare l’impegno politi-co,così comeera accadutoa Ber-lusconi nel 2006. Il body langua-ge di Veltroni, così diverso dallascioltezza e dalla comunicativadel pre-elezioni, lo conferma; maessendo un politico di professio-ne, nonostante i suoi precedenti,dichiarati, propositi di dedicarsiad iniziative umanitarie in Afri-

ca,nonmanifestapubblicamenteil suo(probabile)statod’animo.

Tuttavia le conseguenzenell’azionepoliticasifannosenti-re. In primo luogo il segretariodel Pd non è riuscito a mantene-re fermo il punto nell’analisi delvoto.Invecediribadirelasempli-ce e piana realtà dei fatti, e cioèche il Partito democratico avevasuperarto in voti e in percentualil’Ulivo in tutte le sue precedentiincarnazioni e che quindi il Pdera stato premiato dagli elettori– considerazione oggettivamen-te irrefutabile – ha ceduto allamanovra a tenaglia portata dai

suoiavversari interni–unainedi-ta alleanza Parisi-D’Alema - e daquelli esterni, che avevano tuttol’interesse (convergente) a ridi-mensionare il partito e il suo lea-der. Veltroni non ha "retto" alladoppia sfida e ha incominciatoad inanellare una serie di presedi posizione una più sfilacciata eincoerente dell’altra. Soprattut-tohacedutoalle lusinghedelvol-to sorridente del Cavaliere ab-bassando subito il tono dell’op-posizione e lasciando spazio achi voleva mantenere un atteg-giamento combattivo nei con-fronti del governo. La bufera

dell’ultimo mese sulla giustiziahalasciato scopertoVeltroni, in-debolendo ulteriormente la sualeadership su tutta l’opposizio-ne. Inevitabile quindi che la pro-testa più dura si rivolgesse versounleaderdalletintepopulisteco-meAntonioDiPietro.Lamanife-stazione di Piazza Navona, al dilà di ogni giudizio, lo ha celebra-to come leader di tutta un’area.Mutatis mutandis, Di Pietro sicandidaafareilBossidelcentro-sinistra e Veltroni dovrà dimo-strare nei confronti dell’ex Pm lastessaabilitàesibitadaBerlusco-ni nel gestire un alleato scomo-do, ma fedele, come la Lega.

Questa accelerazione del con-flitto interno a un’alleanza che siera presentata unita alle elezioniappenapochimesifapotrebberi-

mettere in carreggiata la terzagamba dell’opposizione, l’Udc.Anche il partito di Pierferdinan-do Casini non brilla per iniziati-va. In effetti deve metabolizzareuna situazione assolutamenteineditaecioèl’esserefuoridalgo-verno e da solo: due condizioniche non si erano mai verificatenellastoriadeipost-democristia-ni di qualunque colore. Le sceltedell’Udc sono difficili perché ra-dicali: o ritornare nel centro-de-stra accomodandosi alle lusin-ghe del potere oppure stringereuna alleanza strategica con il Pd.Per ora non ci sono indicazionichiare sulla strada che Casini in-tende percorrere. L’unica cosacertaèchel’opposizioneoggièdi-visa e in movimento, in cerca diunsuoassettostabile.

Il lodo AlfanoIlDdlprevedelasospensionedi

tuttiiprocessi–ancheseincorsoalladatadientratainvigore–perlequattrocarichepiùalte:CapodelloStato,presidentidiCameraeSenatoepremier.Lostopvalepertuttalafunzioneenonèreiterabile.Trannecheperilpremierchepotràgodernesereincaricato

I parlamentariInbasealvigentearticolo68

dellaCostituzioneperarrestareointercettareunparlamentareoccorrel’autorizzazionedellaCamera

CASO MILLSForseoggi ladecisionesulla ricusazionedellaGandusIl Csm: «Stop alladenigrazionedei giudici»

ILCONFRONTOMatteoli: «Parole danonlasciare cadere nel vuoto»Bersani: reazioni strumentaliE lunedì il seminario dellaFondazione sul «tedesco»

AP

La Reginad’InghilterraElisabetta II

Il premierSilvioBerlusconi

REGNO UNITO

Protezione accordatasolo ai sovrani

Il presidenteHorstKohler

GERMANIA

Spetta al Parlamentoil potere di revoca

Il presidenteNicholasSarkozy

FRANCIA

Impeachmentper gravi motivi

ANALISI

ITALIA

Uno «scudo»per quattro

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