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CLAPìE IL Col Clapier

Clapìe

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CLAPìEIL Col Clapier

Fin dall’antichità e fino ai primi decenni dell’ottocento il col Clapier a quota 2500 metri, (chiamato fino al settecento Colle del Piccolo Moncenisio) e le sue valli di accesso, quella di Clarea in direzione di Giaglione e quella di Planay in direzione di Bramans, rappresentarono per la valle di Susa, per il Piemonte, per la Maurienne e per la Savoia la via più breve e veloce per raggiungere i due versanti alpini.

Val ClareaIl sentiero che costeggia il canale di Maria Bona – Gran Blalhìe.Si va verso la Val Clarea

Val Clarea

• La Val Clarea nel mese di marzo

• in fondo verso la neve inizia l’èrto percorso verso il Col Clapier.

• Percorso di circa 4 ore per giungere al Colle.

avventurarsi su questi monti è sempre stata un’impresa pericolosissima a causa dei ripidi pendii

Per chi doveva fare questo tragitto a piedi, anche dopo l’apertura della strada napoleonica del Moncenisio del 1810, questo percorso rappresenterà comunque una valida e conveniente alternativa.

Un percorso così terribile aveva anche i suoi vantaggi: l’inacessibilità valeva anche per coloro che dovevano controllare il valico e le persone che vi transitavano; e quindi di fatto la via era abbastanza libera da intoppi militari e guai di frontiera

• nella guerriglia della val Clarea 34 valdesi furono presi e incarcerati, i molti morti di parte piemontese, francese e valdese non furono mai del tutto accertati.

Nel suo diario, Henri Arnaoud, guida del “Glorioso Rimpatrio” dei Valdesi, il 23 agosto 1689 così annota

“quello che i Valdesi patirono per superare il grande e il Piccolo Moncenisio (il col Clapier) supera ogni immaginazione.

257 anni dopo, non è cambiata di molto la valutazione del tragitto

Su questo colle passarono ogni anno migliaia di emigranti

Nel 1860 cambia tutto, il colle che metteva in comunicazione due regioni del Regno di Sardegna, diventa, a seguito dell’annessione della Savoia alla Francia, un valico di confine tra due stati.E allora, a causa dell’inaccessibilità e mancanza di controlli diventa la via di transito preferita per coloro che non possono avere il passaporto e nasce per gli abitanti dei due versanti un nuovo mestiere: il contrabbando.

Forse sarà anche per il progressivo aumento del contrabbando che nel 1894 il genio militare approva la costruzione di una baracca di legno di 20 mq. da posizionare al Col Clapier su terreno ceduto gratuitamente dal Comune di Giaglione. Di questa costruzione, se mai fu terminata non esiste memoria alcuna. Anche i finanzieri dovevano aver qualche problema con la popolazione, uno morì in un incidente; così il Sindaco riferisce al prefetto: Archivio comunale 23 ottobre 1896; Alle ore 13 di ieri avvenne un luttuoso fatto, il brigadiere della guardia di finanza, Sacchetto Giovanni procedeva pel viottolo che costeggia la bealera comunale in val di Chiauri, cadde nella regione Gran Roccia per 50 metri rimanendo cadavere all’istante. Il suddetto era preceduto dalla guardia R. Vittorio Lorenzo. Sul posto esiste tuttora un cippo che ricorda l’accaduto, ma la voce popolare riferisce che forse non si trattava di incidente.

Il cipposul canale di Maria Bona nei pressi della grande roccia- Gran Rotsa che ricorda la morte del brigadiere Sacchetto Giovanni -23 ottobre 1896. 

Periodo della guerra

• Il 20 giugno 1940 durante l’attacco alla Francia sul colle morirono due militari appartenenti al 9° settore e sottosettore GAF, il soldato Gentile Antonio nato a Rocchetta Sant’Antonio (Fg) il 20 luglio 1917 e Mondo Antonio nato a Moncalieri, morti nei pressi del torrente Clarea in località grange Savine

Una lapide posta sul muro della ex caserma della Val Clarea li ricorda .I militari uccisi sul colle

La caserma del Col Clapier prima e dopo

Ma sul colle non passavano solo i contrabbandieri; nel periodo tra l’avvento del fascismo e la seconda guerra mondiale transitavano anche coloro che fuggivano in Francia per il loro antifascismo.

successe per esempio a Scopappietra Serafino segretario della sezione socialista di Giaglione.Ennio Trezzi, Aldo Bossi, Arnaldo Bera e Ernesto Guidoni quattro iscritti al Partito Comunista d’Italia sezione di Soresina (Cremona)

Michele GiuaProfessore presso la facoltà di chimica di Torino -Firmatario della Costituente poi deputato (1946-48) e senatore (1948-58)

I socialisti giaglionesi a Bramans

Erano circa a metà percorso quando raggiungevano il sentiero che costeggia il lago Savine.

Le mogli partivano da Giaglione nei fine settimana per raggiungerli

Il col Clapier oggi

Oggi transitano gli alpinisti che raggiungono qualche rifugio, gli escursionisti attratti dal comodo sentiero che dal Moncenisio raggiunge il colle, da chi pratica il mountanbike, ecc.

L’incontro tra i giaglionesi e i bramanesi

Al colleGli amici di Bramans al lago

Savine

Il gruppo ambin

Il Col Clapier:un passo pericoloso pag.99-110

Documentazione tratta in parte dal libro Alê è Tournê