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ZCZC5386/SXB ONA42456_SXB_QBXB R SPE S0B QBXB Premi: a Lech Walesa il 'People for Culture and Peace' Sabato a Napoli conferimento del riconoscimento internazionale (ANSA) - NAPOLI, 8 GIU - É Lech Wałęsa il vincitore della prima edizione del premio internazionale People for Culture and Peace, promosso dall'Istituto di Cultura meridionale. Sabato prossimo, 13 giugno, nella sede partenopea dell'Istituto all'ex presidente polacco, premio Nobel e leader di Solidarność sarà conferito il nuovo riconoscimento, una colomba scolpita da Silvana Galeone. ''Abbiamo il piacere di assegnare il People for Culture and Peace a Wałęsa - afferma Gennaro Famiglietti, presidente dell'Istituto - per rimarcare l'azione di questo protagonista della storia europea, ispirata ai valori della cultura e della pace, strumenti strategicamente insostituibili per la mutua comprensione tra i popoli e lo sviluppo sociale ed economico degli stessi''. Alla serata di premiazione interverranno, tra gli altri, Jas Gawronski e Umberto Ranieri, presidente della fondazione Mezzogiorno-Europa, nonché una rappresentanza diplomatica, con gli ambasciatori di Bulgaria, Polonia, Italia presso la Santa Sede, Egitto e Iraq.(ANSA). CER 08-GIU-15 17:37 NNNN

Lech Wałęsa, People for Culture and Peace 2015 > rassegna della stampa cartacea

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ZCZC5386/SXB

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R SPE S0B QBXB

Premi: a Lech Walesa il 'People for Culture and Peace'

Sabato a Napoli conferimento del riconoscimento

internazionale

(ANSA) - NAPOLI, 8 GIU - É Lech Wałęsa il vincitore

della prima edizione del premio internazionale People for

Culture and Peace, promosso dall'Istituto di Cultura

meridionale. Sabato prossimo, 13 giugno, nella sede

partenopea dell'Istituto all'ex presidente polacco, premio

Nobel e leader di Solidarność sarà conferito il nuovo

riconoscimento, una colomba scolpita da Silvana Galeone.

''Abbiamo il piacere di assegnare il People for Culture

and Peace a Wałęsa - afferma Gennaro Famiglietti,

presidente dell'Istituto - per rimarcare l'azione di

questo protagonista della storia europea, ispirata ai

valori della cultura e della pace, strumenti

strategicamente insostituibili per la mutua comprensione

tra i popoli e lo sviluppo sociale ed economico degli

stessi''.

Alla serata di premiazione interverranno, tra gli

altri, Jas Gawronski e Umberto Ranieri, presidente della

fondazione Mezzogiorno-Europa, nonché una rappresentanza

diplomatica, con gli ambasciatori di Bulgaria, Polonia,

Italia presso la Santa Sede, Egitto e Iraq.(ANSA).

CER

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Corriere del Mezzogiorno Martedì 9 Giugno 2015

NA

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CulturaTempo libero

La cerimonia

A Lech Walesaun premio a Napoli

È Lech Walesa (foto) il vincitore della prima edizione del premio internazionale People for Culture and Peace, promosso

dall’Istituto di Cultura meridionale. Sabato 13, nella sede partenopea dell’Istituto all’ex presidente polacco, premio Nobel e leader di Solidarnsc saràconferito il nuovo riconoscimento, una colomba scolpita da Silvana Galeone.«Abbiamo il piacere di assegnare il People for Culture

and Peace a Walesa - afferma Gennaro Famiglietti, presidentedell’Istituto - per rimarcare l’azione di questo protagonistadella storia europea, ispirata ai valori della cultura e dellapace». Alla serata di premiazione interverranno, tra gli altri, Jas Gawronski e Umberto Ranieri.

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L’EVENTO L’ex presidente della Polonia riceve il premio internazionale “People for Culture and Peace”

DI MIMMO SICA

Domani nella sede dell’Isti-tuto di Cultura Meridiona-le, a Palazzo Arlotta, Gen-

naro Famiglietti consegnerà aLech Wałęsa (nella foto a destra),ex presidente polacco, premio No-bel e leader di Solidarność, il“People for Culture and Peace”,prima edizione del premio inter-nazionale promosso dall’associa-zione culturale di via Chiatamo-ne.Quale è il significato di questoriconoscimento?«Il premio viene assegnato allepiù alte personalità che con la lo-ro azione si sono particolarmen-te distinte perché hanno diffuso ediffondono nel mondo messaggidi cultura e di pace. Con questopremio l’Istituto si internaziona-lizza. La sua cadenza è biennaleperché questi riconoscimenti so-no molto impegnativi e richiedo-no un grandissimo sforzo orga-nizzativo e un rilevante lavoro pre-liminare. È quasi un anno che holavorato per avere qui LechWałęsa, per la prima volta a Na-poli e in Campania»Perché la scelta è caduta su que-sto personaggio?«È una figura che ha segnato lastoria dei popoli con la sua rivo-luzione non violenta ispirata e sot-tesa da una grande forza morale.Ha avuto il coraggio di opporsi altotalitarismo e ha contribuito acreare l’integrazione di Est-Oveste all'abbattimento del muro diBerlino. Ha lavorato instancabil-mente in perfetta sintonia con pa-pa Wojtyla che ritengo uno dei piùgrandi uomini di ogni tempo. Era-no grandi amici e il loro impegnoe il loro esempio hanno costituitouna pietra miliare nella realizza-zione dell’Europa Unita».Qualche anticipazione su que-sto straordinario evento?«Interverranno, Jas Gawronski,Umberto Ranieri, molti amba-sciatori tra cui quello della Bul-garia, quello italiano presso laSanta Sede, Daniele Mancini, chesi è insediato un mese fa e che siè occupato della vicenda dei duemarò in India, quello della Polo-

nia, quello del-l’Iraq, quellod’Egitto. Hannopreannunciatola presenza ilpresidente eme-rito della CorteCostituzionaleGiuseppe Te-sauro, il profes-sore FrancescoCasavola e ilcapo della Pro-cura della Re-pubblica diReggio Cala-bria, FedericoCafiero de Raho.Abbiamo invitato il sindaco Luigide Magistris e il neo eletto presi-dente della Regione, Vincenzo DeLuca. Il cardinale Sepe ci riceve-rà domenica mattina all’arcive-scovado».Quando e perchè è nato l’Istitu-to?«L’ho fondato nel 1996 e l’annoprossimo festeggeremo il venten-nio. È nato da una mia idea di riu-nire un gruppo di amici per so-stenere attraverso dibattiti, ini-ziative, approfondimenti le ragio-ni del Meridione d’Italia e pro-muovere e diffondere la cultura a360°. In questi lunghi anni l’Isti-tuto, che è privo di qualsiasi con-notazione politica, è stato un pun-to di riferimento, per gli intellet-tuali e gli uomini di cultura libe-ri. Mi piace ricordare il convegnosulla qualità della stampa al Sud

“Informazione uguale cultura”del 1997, al quale presero parte ipiù grandi direttori delle testategiornalistiche, il garante per l'edi-toria, il presidente Francesco Ca-savola, il professore Michele Scu-diero che era consigliere della Raie tanti altri nomi oggi importantitra cui Genny Sangiuliano, Ma-rio Orfeo, Luigi Vicinanza, Mas-simo Milone. Mi piacerebbe ilprossimo anni riproporre quel di-battito con gli stessi protagonistie vedere che cosa è successo ven-ti anni dopo nel mondo dellastampa, della cultura e dell'infor-mazione. Voglio ricordare, anco-ra, che ci hanno onorato della lo-ro presenza tre Presidenti dellaRepubblica: Oscar Luigi Scalfaro,Francesco Cossiga e Carlo Aze-glio Ciampi, oltre al cardinaleCrescenzio Sepe e a tanti amba-

sciatori e personaggi della cultu-ra in tutte le sue declinazioni, del-l’economia e della scienza».Quali sono state le più recenti ini-ziative promosse dall'Istituto?«La mostra d’arte a Castel del-l’Ovo con Carlos Araujo, ritenu-to il più grande pittore di arte sa-cra al mondo, e Silvana Galeone,tra i più quotati e apprezzati arti-sti contemporanei, molto presen-te negli ultimi tempi all’Istituto, ela presentazione del libro dei va-ticanisti Andrea Tornielli e Gia-como Galeazzi “Papa Francesco-Questa economia uccide”. In que-sta occasione Silvana Galeone haomaggiato il cardinale Sepe conuna sua preziosa scultura. Un’al-tra sua straordinaria creazione,due mani bianche che lasciano vo-lare delle colombe, sarà il premioche consegneremo a Lech Wałęsanella cerimonia di sabato».Come si finanzia l’Istituto?«La nostra è una attività di vo-lontariato puro. Non ci sono con-tributi pubblici né privati, non liho mai chiesti e non vorrò mai far-lo. Tutto l'impegno e i costi sonosostenuti esclusivamente da mecon i proventi della mia attivitàprofessionale. Questo mi dà la li-bertà di essere autonomo e indi-pendente nella scelta e nella ge-stione della linea di pensiero del-l'associazione culturale che pre-siedo e governo insieme al consi-glio direttivo e al comitato scien-tifico. Abbiamo anche un comita-to d'onore, composto, tra gli altri,da Antonino Zichichi, GiuseppeTesauro, Aldo Masullo, France-sco Casavola, Vittorio Sgarbi,Maurizio De Giovanni, e un albo

d’oro che ho voluto istituire perdare riconoscimento e testimo-nianza a personaggi di alto spes-sore e personalità che sono statiqui protagonisti, anche se per unsingolo evento».È un’associazione elitaria?«Assolutamente no. Metto a di-sposizione gratuitamente l’Istitu-to a chiunque abbia una propostaculturale seria e meritevole di es-sere accolta. Abbiamo molte ri-chieste che esaminiamo attenta-mente scegliendo quelle più si-gnificative e interessanti. Un oc-chio particolare lo riserviamo aigiovani che hanno bisogno di spa-zi perché ne hanno davvero po-chi».Da dove le viene l’entusiasmo ela passione per portare avantitante iniziative da conciliare conl’attività di avvocato?«Innanzitutto da mio padre, gran-de uomo, grande medico e fer-vente cattolico osservante che miha trasmesso il profondo amoreper gli altri e la forza di dare epromuovere messaggi di pace e dicultura. Andavamo spesso da pa-dre Pio e ricordo che un giorno ilfrate, oggi santo, lo guardò e glidisse:«Dottore, non ti preoccupa-re perché a te le cose vanno tuttebene». Per la professione forensedevo molto a mio nonno paterno,avvocato, al bisnonno, anche luiavvocato, e al trisavolo, GiuseppeFamiglietti, che era procuratoredel Regno con Ferdinando II diBorbone».La prossima iniziativa?«Il 15 luglio avremo nostro ospi-te il grande tenore Gianluca Ter-ranova, che ha anche interpreta-to la figura di Enrico Caruso inuna fiction televisiva. Dedicheràalcune canzoni agli amici del-l’Istituto che vorranno partecipa-re all’incontro e presenterà il suonuovo album. La sera prima saràal Teatro di San Carlo nelle vestidi Rodolfo nella Bohème di Gia-como Puccini. Stiamo, poi, già la-vorando sulla rosa di altri nomiper la seconda edizione del Pre-mio Non posso anticipare nulla,ma saranno di pari caratura ri-spetto a quella di questo grandeprotagonista della storia».

33

www.ilroma.netquotidiano.roma

venerdì 12 giugno 2015

Cultura&spettacoliUn sabato con Lech Walesa

Gennaro Famiglietti, napoletano, è avvocatocassazionista specializzato in Amministrazione eFinanze degli Enti locali. È console onorario della

Bulgaria e segretario nazionale della FederazioneNazionale dei Consoli. È commendatore dell’Ordine alMerito della Repubblica e membro del consiglio diamministrazione dello Stabile cittadino, neo TeatroNazionale.È giornalista pubblicista ed è stato il piùgiovane presidente della Circoscrizione Vomero prima chediventasse Municipalità insieme al quartiere Arenella. È ilpresidente dell’Istituto di Cultura Meridionale.

È IL PRESIDENTE DELL’ISTITUTO DI CULTURA MERIDIONALE

Gennaro Famiglietti, il consoleche promuove l’arte e il confronto

__ Il Cardinale Sepe con Gennaro Famiglietti

__ Lech Walesa

Page 4: Lech Wałęsa, People for Culture and Peace 2015 > rassegna della stampa cartacea

ZCZC5001/SXR ONA05848_SXR_QBXO R EST S44 QBXO

Polonia: Walesa, comunismo? Non parliamone più Premiato a Napoli ex leader di Solidarnosc

(ANSA) - NAPOLI, 13 GIU - Sul bavero della giacca porta ancora il distintivo con il logo di Solidarnosc ed il volto della Madonna Czestochowa, ma ad un giornalista che gli ha chiesto se i giovani sanno abbastanza del comunismo e di quello che rappresentò la resistenza degli operai polacchi riuniti nel sindacato indipendente ha risposto che non è più il caso di parlarne. "Forse - ha aggiunto - dovrebbero occuparsene commissioni ristrette di studiosi".

Lech Walesa, presidente della Polonia dal 1990 al 1995 e Premio Nobel per la Pace nel 1983, ha ricevuto a Napoli il premio "People for Culture and Peace", organizzato dall'Istituto di Cultura Meridionale.

Alla cerimonia sono intervenuti gli ambasciatori di Polonia, Tomasz Orlowski; Bulgaria, Marin Raykov, Iraqm Saywan Barzani, ed Egitto MOstafa Kamal Helmy, e l' ambasciatore italiano presso la Santa Sede Daniele Mancini.

Appesantito dall' età e dalla mole fisica, sofferente per una una discopatia alla colonna vertebrale, l' ex leader di Solidarnosc, si è detto emozionato. "L' Europa dovrebbe prendersi più cura delle grandi città della storia, come questa - ha detto ai giornalisti - quella storia che voi non avete distrutto mentre altri lo hanno fatto".

Il Premio è stato consegnato a Walesa dal presidente dell'Istituto di cultura meridionale , Gennaro Famiglietti. Domani Leche Walesa sarà ricevuto dal Cardinale Crescenzio Sepe e visiterà il Museo del Tesoro di San Gennaro.

DM 13-GIU-15 20:25 NNNN

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corrieredelmezzogiorno.itCAMPANIAredaz.na@corrieredelmezzogiorno.it

SABATO 13 GIUGNO 2015 - ANNO XIX - N. 140 REDAZIONE, PRODUZIONE e AMMINISTRAZIONE: Vico II S. Nicola alla Dogana, 9 - 80133 Napoli - Tel. 081 - 7602001 - Fax 081 - 5802779 Distribuito con il Corriere della Sera - Non vendibile separatamente

OGGI

Onomastici:Datimeteo a cura di iLMeteo.it

DOM LUN MAR MER

34°CSoleVento: S a 6 km/hUmidità: 26%

20°/33° 19°/31° 18°/31° 20°/28°

Alice, Antonio

L’ex capo di Solidarnosc

Walesa sul lungomareUn premio per la pace

a pagina 7 Scarici

Corriere del Mezzogiorno Sabato 13 Giugno 2015

NAPOLI NA

7

Oggi il premio, domani in curia da Sepe

Lech Walesa, una mozzarellanel primo giorno napoletanoNAPOLI Lech Walesa, Nobel per la Pace nel 1983 e presidente della Polonia dal 1990 al 1995 è atterrato ieri pomeriggio. L’ex leader di Solidarnosc ritirerà stasera il premio internazionale People for Culture and Peace, promosso dall’Istituto di Cultura meridionale presieduto da Gennaro Famiglietti (nella foto con Walesa). A Napoli, Walesa ha subito parlato di pace: «E’ vero che sono caduti i muri, ma il cammino è ancora molto lungo, lo dimostrano questi giorni». Poi subito in albergo, sul lungomare che ha molto ammirato e una voglia matta di mozzarella. Ha infatti ordinato subito una caprese. La premiazione si tiene stasera nell’elegante sede partenopea dell’Istituto a Palazzo Arlotta (via Chiatamone, 63). Intervengono, tra gli altri, Jas Gawronski e Umberto Ranieri, presidente della fondazione

Mezzogiorno–Europa. «Abbiamo il piacere di assegnare il People for Culture and Peace a Walesa, una colomba scolpita dall’artista Silvana Galeone – afferma Gennaro Famiglietti –, per rimarcare l’azione di questo protagonista della storia europea». Domani mattina, invece, Walesa incontrerà il cardinale Sepe in curia. Sarà l’occasione per ricordare il rapporto che entrambi hanno avuto con Giovanni Paolo II. E’ nota infatti l’intesa che aveva papa Wojtyla con Walesa e con il suo movimento di cui era illustre sostenitore. L’importanza del papa polacco per la Polonia e per Solidarnocs fu di vitale e primaria importanza. E i polacchi di napoli hanno accolto Walesa come una leggenda vivente.

Elena Scarici© RIPRODUZIONE RISERVATA

Page 6: Lech Wałęsa, People for Culture and Peace 2015 > rassegna della stampa cartacea

[email protected] 0817947225

13giugno2015Sabato

NapoliSant'Antonio di Padova

Cielo poco nuvoloso

34˚20˚

Il Premio Nobel in città

ÈarrivatoieriaNapoliilpremioNobelperlapaceLechWalesa.Questamatti-na l’ex leader di Solidarnos’c’ sarà invisita alle redazione del Mattino. Alle18,pressol’IstitutodiCulturameridio-nale, presieduto da Gennaro Fami-glietti,glisaràconferitoilpremiointer-nazionale«PeopleforCultureandPe-ace». Nella sede partenopea dell’Isti-

tutoapalazzoArlottainviaChiatamo-ne, interverranno,con l’expresidentedellaPolonia, tragli altri, JasGawron-ski e Umberto Ranieri. «Abbiamo ilpiaceredi assegnare il People forCul-ture and Peace aWalesa, una colom-ba scolpita dall’artista Silvana Galeo-ne»dice il presidentedell’Istituto,Fa-miglietti.

Walesa a Napoli, oggi in visita al Mattino

Page 7: Lech Wałęsa, People for Culture and Peace 2015 > rassegna della stampa cartacea

Lech Walesa a Napoli, visita al Mattino e premio «People for Culture and Peace»: «L’Europa si prenda cura di questa città» | Video | Il Mattino

ilmattino.it/napoli/cronaca/lech_walesa_a_napoli_visita_al_mattino_e_premio_people_for_culture_and_peace_video/notizie/1409001.shtml

Walesa a Napoli, visita al Mattino e premio «People for Culture and Peace»: «L'Europa si prenda cura di questa città»

È arrivato ieri a Napoli il premio Nobel per la pace Lech Walesa. Questa mattina l’ex leader di Solidarnos’c’ è

stato in visita alle redazione del Mattino.

FOTO

Lech Walesa in visita al Mattino (Renato Esposito-Newfotosud)

Page 8: Lech Wałęsa, People for Culture and Peace 2015 > rassegna della stampa cartacea

Lech Walesa a Napoli, visita al Mattino e premio «People for Culture and Peace»: «L’Europa si prenda cura di questa città» | Video | Il Mattino

ilmattino.it/napoli/cronaca/lech_walesa_a_napoli_visita_al_mattino_e_premio_people_for_culture_and_peace_video/notizie/1409001.shtml

Nel pomeriggio presso l’Istituto di Cultura meridionale, presieduto da Gennaro Famiglietti, gli è stato

conferito il premio internazionale «People for Culture and Peace». Nella sede partenopea dell’Istituto a

palazzo Arlotta, in via Chiatamone, sono intervenuti, con l’ex presidente della Polonia, tra gli altri, Jas

Gawronski e Umberto Ranieri. «Abbiamo il piacere di assegnare il People for Culture and Peace a Walesa,

una colomba scolpita dall’artista Silvana Galeone» ha commentato il presidente dell’Istituto, Famiglietti.

Sul bavero della giacca Walesa porta ancora il distintivo con il logo di Solidarnosc ed il volto della Madonna

Czestochowa, ma ad un giornalista che gli ha chiesto se i giovani sanno abbastanza del comunismo e di

quello che rappresentò la resistenza degli operai polacchi riuniti nel sindacato indipendente ha risposto che

non è più il caso di parlarne. «Forse - ha aggiunto - dovrebbero occuparsene commissioni ristrette di

studiosi».

Appesantito dall' età e dalla mole fisica, sofferente per una una discopatia alla colonna vertebrale, l'ex leader

di Solidarnosc, si è detto emozionato. «L'Europa dovrebbe prendersi più cura delle grandi città della storia,

come questa - ha detto ai giornalisti - quella storia che voi non avete distrutto mentre altri lo hanno fatto».

Il Premio è stato consegnato a Walesa dal presidente dell' Istituto di cultura meridionale , Gennaro

Famiglietti. Domani Leche Walesa sarà ricevuto dal Cardinale Crescenzio Sepe e visiterà il Museo del

Tesoro di San Gennaro.

Sabato 13 Giugno 2015, 18:09 - Ultimo aggiornamento: 14 Giugno, 14:48

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Page 9: Lech Wałęsa, People for Culture and Peace 2015 > rassegna della stampa cartacea

SABATO 13 GIUGNO 2015

ILPERSONAGGIO/1

OggiilpremioaLechWalesaeroediSolidarnosc

Nell’lista di onorificenze ricevute daLechWalesa,sindacalista,politicoeat-tivista, presidente della Polonia dal1990 al 1995, Nobel per la pace nel1983, ci sarà ancheunpalmares italia-no,offertoglidaNapoli.Oggialle18sa-rà assegnato all’autore della rivoluzio-ne di Solidarnosc il premio internazio-nale “People for Culture and Peace2015”.Aconferirglielo sarà, nella sededi Palazzo Arlotta in via Chiatamone,63, l’Istituto di cultura meridionalepresieduto da Gennaro Famiglietti(nella fotoconWalesa).

APAGINAV

laRepubblica

CONTATTI

[email protected]

NAPOLI.REPUBBLICA.IT

laRepubblica SABATO 13 GIUGNO 2015 7

45&--" $&37"4*0

NELL’INFINITA lista di onorificenzericevutedaLechWalesa,sindaca-lista, politico e attivista polacco,

presidente della Polonia dal 1990 al1995,Nobelper lapacenel1983, ci saràanche un palmares italiano, offertoglidaNapoli,dovenoneramaistatoprima.

Oggialle18 saràassegnatoall’autoredella rivoluzione di Solidarnosc il pre-mio internazionale “People for Cultureand Peace 2015”. A conferirglielo sarà,nella sede di PalazzoArlotta in via Chia-tamone,63, l’Istitutodiculturameridio-nale presieduto dal civilista e consoleonorariodiBulgariaGennaroFamigliet-ti.

Nelventennale checadrà l’annopros-simo, dell’attività dell’istituto di Chiaia,che ha comemission una particolare at-tenzionealleproblematichedelmeridio-nalismo, gli organizzatori hanno volutoinvitare per il riconoscimento biennale,destinato a chi si è distinto per meriti

particolari nella campo della cultura edellapace, lo statistapolacco chehame-glio coniugato politica e cambiamento“in una forma rivoluzionaria pur senzaevocazioneoesibizionediviolenza”.

È la prima volta che il fondatore delprimosindacatoautonomodell’Esteuro-

peo visita Napoli, dove è arrivato ieri inaereo da Danzica insieme con la figliaMaria Vittoria. È stato accolto dal presi-denteFamiglietti e accompagnato in al-bergo. Domanimattina, per sua espres-sa volontà, Walesa incontrerà la massi-ma autorità religiosa cittadina, il cardi-

naleCrescenzioSepe, che lo riceverànelpalazzodellaCuriaarcivescovile.

Alle 18 al piano nobile di Palazzo Ar-lotta saranno presenti alla premiazioneJas Gawronski, Umberto Ranieri, presi-dentedella fondazioneMezzogiornoEu-ropa, e sei ambasciatori da tutto il mon-do,tra iqualiquellodiPoloniaeilsuocol-legapresso la Santa Sede, e i rappresen-tanti diplomatici di Bulgaria, Egitto eIrak.

In patria LechWalesa è ancoramoltoattivo. Presiedeuna fondazione intitola-ta a suo nome, Lech Walesa InstitutFoundation, che ha tra le proprie mis-sion la tutela del concetto di “modernopatriottismo”, oltre alla protezione delpatrimonionazionaleedellastoriadellaPoloniaedei suoimovimenti sociali, del-la tradizione, dell’indipendenza e dellasolidarietà. Altre informazioni sul sitodell’Istituto di cultura meridionale,all’indirizzowww.istitutodiculturameri-dionale.it.

LACERIMONIAAPALAZZOARLOTTA,SEDEDELL’ISTITUTODICULTURAMERIDIONALE

UnpremioperWalesa,incittàl’eroediSolidarnosc

13&.*0 /0#&-

L’ex presidente polaccoLechWalesa ieriall’arrivo a Capodichinoper la sua prima voltaaNapoli ©RIPRODUZIONERISERVATA

Page 10: Lech Wałęsa, People for Culture and Peace 2015 > rassegna della stampa cartacea

ZCZC1864/SXR ONA11295_SXR_QBXO R CRO S44 QBXO

Chiesa:Napoli;nel segno di Wojtyla incontro card.Sepe-Walesa

A ex presidente polacco mostrate ampolline sangue di S. Gennaro

(ANSA) - NAPOLI, 14 GIU - Incontro nel segno di Papa Wojtyla oggi tra il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, e Lech Walesa, presidente della Polonia dal 1990 al 1995 e Premio Nobel per la Pace nel 1983, che ieri ha ricevuto nel capoluogo campano il premio "People for Culture and Peace", organizzato dall'Istituto di Cultura Meridionale.

I due hanno ricordato, infatti, la figura del Papa polacco sottolineandone i meriti e l'azione incisiva nel panorama internazionale. Wałęsa, accompagnato dalla figlia Maria Wiktoria, è stato ricevuto da Sepe assieme al presidente dell'Istituto di Cultura Meridionale, Gennaro Famiglietti, e agli ambasciatori di Bulgaria, di Polonia e Italia accreditati presso la Santa Sede. Sepe, che si è espresso anche con qualche battuta in polacco, ha regalato all'ex leader di Solidarność la medaglia coniata per la recente visita del Papa a Napoli ed una corona del Rosario realizzata da una cooperativa di detenuti.

L'ospite polacco ha quindi partecipato alla messa nel Duomo. Poi ha visitato la cappella di San Gennaro ed il Museo del Tesoro. All'ex presidente polacco, hanno riferito alcuni presenti, sono state mostrate eccezionalmente le ampolline in cui è custodito il sangue del patrono di Napoli.(ANSA).

CER 14-GIU-15 15:08 NNNN

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NA

6 NAPOLIDomenica 14 Giugno 2015 Corriere del Mezzogiorno

Walesa: «Grazie NapoliTi sei ricordata di me»Premiato all’Istituto di cultura: «Qui ci voglio tornare»

NAPOLI Non fosse stato per quelfastidioso dolore alla schiena,che gli impedisce di muoversiliberamente, la città l’avrebbegirata in lungo e in largo, go-dendosela: «Perché — spiega— in Polonia c’è un proverbioche dice “Vedi Napoli e poimuori”». Nonostante il mal dischiena, comunque, quella diieri è stata una giornata bella eimportante per Lech Walesa,eroe di Solidarnosc, premioNobel per la pace ed ex presi-dente della Polonia. Perché ilpremio People for Culture andPeace, che gli ha assegnatol’Istituto di cultura meridiona-le presieduto da Gennaro Fa-miglietti, è stato per lui unasorpresa particolarmente gra-dita. «Pensavo: il mio tempo ègià passato», racconta sorri-dendo prima della cerimonia;e c’è un interprete d’eccezione,il giornalista italo polacco JasGawronski, notissimo voltodel telegiornale anni Settanta.«Pensavo: tutti si sono dimen-ticati di me, eppure mi piacevatanto vivere da star. Volevo fareuna seconda rivoluzione perfarmi ricordare. Ma quandomi hanno annunciato il pre-mio ho accantonato l’idea».

Della città, racconta, non havisto molto: il lungomare,piazza Plebiscito, Castel del-l’Ovo. Ha avuto modo però diapprezzare la cucina (pranzoda Zi’ Teresa, cena da Antonio& Antonio): «La pizza no, nonl’ho assaggiata ancora. Lamozzarella sì, ed è proprio di-versa da quella che arriva danoi in Polonia». Oggi sarà induomo per la messa e incon-trerà l’arcivescovo CrescenzioSepe, quindi visiterà la cappel-

la del Tesoro di San Gennaro; ilpranzo è previsto al tennisClub. Lui, che viene da un Pae-se dove «altri hanno distruttola Storia», è abbagliato da unacittà in cui, se appena ti guardiintorno, la Storia ti si para da-vanti di continuo: «Mi piacetantissimo, è meravigliosa allaprima occhiata».

Dipendesse da Walesa, lefabbriche sparirebbero da Na-poli e dal resto d’Italia: «Pun-terei tutto sul turismo, il vo-stro è un patrimonio non soloeuropeo ma mondiale». Diuna cosa è sicuro: «A Napoli ri-tornerò. Ora che sono statopremiato, ho il diritto di venir-ci più spesso».

Non mancano, ovviamente,le riflessioni su temi più im-

portanti. Le sanzioni europeealla Russia? In un primo mo-mento aveva dichiarato di noncondividerle, poiché «l’Euro-pa ha bisogno della Russia».Ora invece pensa che occorre-rebbe «un comitato di 20 sag-gi» per dirimere la questione.Quanto al comunismo e più ingenerale ai regimi totalitaridel passato, remoto e recente,Walesa non ritiene importan-te che se ne parli alle giovani generazioni: «I monumenti dichi ha sulla coscienza deimorti non diranno nulla anessuno, i nostri figli si rifiu-teranno di pagare le tasse peril loro restauro. Ai figli è me-glio insegnare cose positive esaggezza».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

I fansLech Walesa

sul lungomare

di Napoli posa

per una foto

ricordo

assieme a un

bambino che

ha sulla

maglietta il

simbolo della

Polonia

La visita

di Titti Beneduce

Mozzarella? Mi piacee c’è anche in Polonia ma la vostra è tuttaun’altra cosa

Da questamagnifica città toglierei tutte le fabbriche per puntaresolosul turismo

Page 12: Lech Wałęsa, People for Culture and Peace 2015 > rassegna della stampa cartacea

www.ilmattino.it

14giugno2015Domenica

E1,20 ANNO CXXIII N. 161

SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE 45% - ART. 2, COM.20/B, L. 662/96. A ISCHIA E PROCIDA, "IL MATTINO"+ "ILDISPARI", EURO1,20 ABBINAMENTO OBBLIGATORIO

Fondato nel 1892

PRIMAEDIZIONE

I

Walesa: «Senza una Costituzionela democrazia europea è in bilico»

nterviste del Mattinole

PietroPerone

L echWalesa a Napoli per ricevere l’ennesi-mopremio internazionale dedicato al dia-logoeallapace.Uncardinedella storiadelNo-vecento nella «Sala Siani» del Mattino, discus-sioneappassionatasull’Europae iventidi con-flitti che appaiono sempre più incombenti.Una riflessione scandita da molte speranze edallanecessitàdifaresubitoqualcosa,acomin-ciare da quel «decalogo laico» tutto ancora dascriveremasenzacuil’Ueècondannataaresta-reuna«casacomune» incompiuta.

>Segueallepagg.4 e5.ConMainiero

La Carta delle regoleCoesistono troppe religioniserve un decalogo, ma laico

Il sindacatoUn batterio utile ma non devedistruggere l’organismo

i

Page 13: Lech Wałęsa, People for Culture and Peace 2015 > rassegna della stampa cartacea

4 Primopiano Domenica 14 giugno 2015

IlMattino

Pietro PeroneSEGUE DALLA PRIMA PAGINA

E ancora i diritti, anche quelli deigay; poi questo Papa che vienedalla fine del mondo al quale «lospirito santohaaffidato lamissio-nedi riformare laChiesa», così di-verso dall’amico polacco KarolWojtyla insieme con il quale l’al-lora elettricista dei cantieri diDanzica, leader del sindacato So-lidarnosc perseguitato dal regi-medi Jaruzelski, riportò la suaPo-lonia alla democrazia imprimen-do la definitiva, micidiale spalla-ta al regime sovietico.A 71 anni, dopo essere stato

presidente del suo Paese, dal1990 al ’95 e insignito del Nobelper la pace nel 1983, Walesa nonsmette di credere in un’Europa«piùgiusta e solidale» in cui «ven-ti persone, almenocinque tollera-te da Putin, possano costruire unprogramma di dieci punti per ri-solvere la crisi in collaborazionecon i singoli stati membri» per-ché - spiega l’ex sindacalista - «laRussia ci serve, è un business maper quanto riguarda la democra-zia è indietro di 30-50 anni».

Intanto da qualche settimanasiede sulla quella che fu la suapoltrona di presidente ilnazionalista Andrzej Duda:cosa è cambiato in Polonia?«Tutti i paesi democratici vivonounmomento di difficoltà, ipolitici non sono rispettati e ilpopolo non li crede. In Polonia, enon solo, bisogna fare due cose:nel Parlamento è necessarioconsentire che entrino anche leminoranze che oggi sonoescluse, da noi per esempio losbarramento del 5 per cento ètroppo alto. Certo, quelli chesono contrari a questa riformadiranno che l’aula diventeràingovernabile,ma con unregolamento si potrannocostringere i deputati a crearegruppi più grandi e semplificarelo scenario politico. La secondacosa da correggere, anche nelresto dell’Europa, è quella dievitare che si possa essere elettipiù di due volte in Parlamentocome in tutte le altre istituzioni.Viaggiomolto e dovunqueosservo gli stessi problemi: sononate troppe lobby che bloccanoil ricambio della classe politica,l’accesso dei giovani. Duda havinto in Polonia perché si èpresentato come un uomonuovo, ha intercettato la vogliadi cambiamentoma è giunto il

momento diridefinire anchecosa significadestra e sinistraperché levecchiecategorie dellapolitica non siaddicono più aigiorni nostri».I nazionalismie i populismicheimperversano

nel continente sembrano peròil frutto proprio delle debolezzedell’Ue: una comunità di Statiche non riesce a trovare unaccordo neanche sulle quote dimigranti da accogliere neisingoli territori che Unione è?«Siamo nell’epoca della parola edella discussione, questi sono glistrumenti per capire quali sonole idee buone e quali quellestagliate. Sono convinto efiducioso che alle fine si capiràanche chi è giusto e chi no.Stiamo eliminando le frontiere,c’è lamoneta unica, anche senon ancora in Polonia, ma restasenza risposta una domanda:quali sono i fondamentidell’Europa? Ogni nazione ha isuoi particolarismi e anche lereligioni sono diverse. Eccoperché è necessario avere undecalogo laico».UnaCostituzione europea?«Più omeno,ma sicuramentedobbiamo fare qualcosa: quandoparlo della necessità di valori

condivisi agli interlocutori cheincontro durante imiei viaggiimmediatamente l’uditorio sidivide: da un lato c’è chi dicenon esageriamo e restiamo unitisolo in nome della libertà, acominciare da quella delmercato; gli altri invece simostrano scettici e mi dicono”non costruirete nulla”. Invecedobbiamo puntare sui valoricomuni e riformare anche ilnostro capitalismo. Così com’ènon va bene, è indispensabilefare delle correzioni. Mi sonorecato recentemente inmoltipaesi dove ci sono state protestedi piazza e tutti contestavanoquesto il sistema economico el’attuale democrazia. Devo direche all’inizio ero abbastanza

spaventato,ma poi ho capito chechi protesta nonmette indiscussione il mercato libero e ibeni privati. Il 95 per cento delcapitalismo è dunque condivisoma vanno corrette le suestorture, è questo uno deiprincipali compiti della nostraEuropa».Un continente stretto però tratensioni sociali e rigurgiti diguerra fredda: lei ha affermatoqualche settimana fa che sullacrisi ucraina l’Ue devemostrareimuscoli nei confronti dellaRussia. È ancora convinto chesia questa la strada giusta?«Putin stamettendo indiscussione la solidarietàeuropea emondiale, vuolesfidare il mondo occidentale

costruito sul dialogo e sugliaccordi. Quando abbiamo toltole armi nucleari all’Ucraina leabbiamo offerto la garanziadell’indipendenza,ma Putin havanificato questa promessa. Oraci dobbiamo difendere. Lamiaproposta è quella didesignare venti persone,almeno cinque tolleratedal presidente russo, chepossano costruire unprogramma in diecipunti nel tentativo dirisolvere la crisi incollaborazione con isingoli stati membri.Non c’è dubbio che laRussia serve all’Europa,rappresenta un grandebusiness per tutti, ma ci

serve un paese che si comporticome noi perché adesso è inritardo di 30-50 anni rispetto alresto delmondo occidentale.Intanto ci spaventanononostante abbiano armivecchie, lorominacciano e noi

stiamo fermi».Per riaprire il dialogoPutin chiede la finedelle sanzionieconomiche,argomento rilanciatol’altro giorno aMilanocon il premier Renzi:cosa bisogneràrispondere?«Io sono stato d’accordoa imporre le sanzioni,mi rendo però conto chec’è unmomento in cui

sono necessarie e un altro in cuipossono rivelarsi dannose pertutti. Questa però è unadomanda a cui non puòrispondere il singolo, dovràinvece essere una decisionecollettiva e saggia. Non possiamoconsentire, però, che passi lalinea di Putin così come nonpossiamo pensare ad altriconflitti. Ecco perché c’è bisognodi un gruppo dimediazione».Un’altra trattativa, quella sullaGrecia, fa registrare unapericolosa situazione di stallo:Atene deve restare o è destinataa uscire dall’Euro?«C’è bisogno di regole più chiare,dobbiamo allargarci non ridurci,ma l’Europa deve capire che cisono nazioni che non riescono astare al passo. La crisi dellebanche ha dimostrato cheviviamo in una dimensioneglobale e se non ci sarà accordola prossima emergenzaesploderà sui carburanti. C’è poiil dramma dell’acqua: non lastiamo rispettando e la terra franonmolto sarà così inquinata

Il personaggio

Walesa:democrazia inaffannoall’Ueserveundecalogodi valori«La vittoria di nazionalisti e populisti, anche in Polonia, impone le riforme»

La politicaBisognariscriverele categoriedi destrae sinistra, nonsi addiconoai nostri tempi

DudaHa vintonella mianazioneperchési è presentatocomel’uomo nuovo

Le minoranzeDevono poteraccedereai parlamentima poi servonoregolamentiche semplificanogli schieramenti

ntervistedelMattino

le i

La Grecia«Dobbiamoallargarcinon ridurrei confinisi capiscache non tuttisono al passo»

L’economia«Il sistemacapitalistava beneper il 95%chi protestaha qualcheragione»

Lavisita L’ex presidente della Polonia e premio Nobel per la pace, Lech Walesa, in visita al Mattino RENATO ESPOSITO NEWFOTOSUD

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5PrimopianoDomenica 14 giugno 2015

IlMattino

chemoriremo tutti. Anche suquesto fronte c’è bisogno di unarisposta condivisa da tutti. Nonabbiamo altra strada: discutere escrivere regole nuove.Da uno a dieci, quanto le piacequesto Papa?«Sono cattolico praticante ecredo che anche questa volta lospirito santo sta guidando lanostra fede. Abbiamo avuto unPapa polacco che ci ha aiutato adabbattere il comunismo, cosìcome ora abbiamo un Ponteficeche può intervenire sullegerarchie della Chiesa affinchérispondano alle sfide che questaepoca impone. C’era bisogno diun Papa diverso per il gregge diDio e Francesco è perfetto perquestamissione».Bergoglio hamostrato grandiaperture sui temi etici e anchesugli omosessuali, mentre leiha detto: ”Non voglio chequestaminoranza possamanifestare per strada, facendovoltare la testa ai miei figli” Ma

uno dei suoifigli, Jaroslaw,l’ha bacchettadicendo: ”Papàfa parte dellavecchiagenerazione,unamentalitàche non riescea seguire losviluppo dellasocietà”. Si èricreduto sugliomosessuali?

«È vero che forse ho una vecchiamentalità, ma non ho dettoesattamente così... Rispetto leminoranzema è giusto checontino quanto valgono sia sulpiano politico che sociale. Macome faccio a spiegare ai mieinipoti certi comportamenti tradue uomini che avvengono inpubblico davanti a unamaggioranza di persone diorientamento sessuale diverso?Voglio che i gay siano rispettati,che abbiano tutti i diritti, ma leloro unioni non devonochiamarsimatrimoni che sonoriservate a persone etero, lechiamino in un altromodo.Forsemio figlio non ha sentitobene quello che avevo detto emiha criticato. Ripeto: rispettotutte leminoranze, ma loro

rispettino lamaggioranza dellepersone».Avrebbe dato il Nobel per lapace aObama?«No,ma ho capito il senso diquella scelta: hanno volutoresponsabilizzarlo e daquesto punto di vista èstato un bene. Nelmiocaso, si è trattato di unringraziamento per labattaglia contro ilcomunismo e per lavittoria conseguita,mentre Gorbaciov haottenuto ilriconoscimento per lasconfitta subita.Entrambi peròabbiamo festeggiato esiamo contenti».In Italia si comincia a parlare disindacato unico perché ci sonotroppe organizzazioni deilavoratori, spesso in conflitto

tra loro. Se una simile propostafosse stata fatta a lei quando eraleader di Solidarnosc, comeavrebbe risposto?«Iomi sentivo più amio agioquando ero sindacalista e ho

grande nostalgia di quellavoro, tanto che qualcheanno fa volevo fondare unsindacato di ex presidenticon Bush eGorbaciovmac’era il problema di chifacesse il leader... Scherzia parte, nel XXI secolo c’èbisogno dimaggioreequità e pertanto isindacati c’erano, ci sonoe ci saranno. Devonodifendere i lavoratori daigoverni e dai privati, ma

si devono comportare come ibatteri buoni, non distruggerel’organismo bensì aiutarlo avivere».

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«Putin ha armi vecchie, la smettaventi saggi per siglare un accordo»

LechWalesa ha ricevuto ieri all’Isti-tuto di Cultura Meridionale il pre-mio internazionale «People forCul-tureandPeace».Aconsegnareilpre-stigioso riconoscimento al leader diSolidarnosc,premioNobelperlapa-ce nel 1983, è stato il presidentedell’Istituto, l’avvocatoGennaroFa-miglietti.«Ilprossimoannol’Istitutocompie venti anni di vita durante iqualièstatasvoltaunaintensaattivi-tàculturalesui temidell’economiaedellapolitica.L’Istituto-haspiegatoFamiglietti - è stato luogodi relazio-niediapprofondimenti,haricevutolavisitaditreCapidiStato,haospita-tointellettuali, filosofi,artisti.Mavo-gliamodareunpiùampiorespiroal-lenostreiniziati-ve e in questaprospettivarien-tra il premio in-ternazionale».Famiglietti spie-gaperchélascel-ta di assegnare aWalesail ricono-scimento.«Perri-marcare-hadet-to - l’azione diquesto protago-nista della storiaeuropea, ispira-taai valori dellaculturaedellapace,strumenti strategicamente insosti-tuibili per la mutua comprensionetra i popoli e lo sviluppo sociale edeconomicodegli stessi».Alla cerimoniahannopartecipa-

toJasGawronskieUmbertoRanieri,presidentedella fondazioneMezzo-giorno–Europa,ilpresidentedelcon-siglio comunale di Napoli Raimon-do Pasquino, il presidente emeritodella Corte Costituzionale France-scoCasavola.

p.mai.

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ntervistedelMattino

AWalesaèstataconsegnataunascultura inceramicabiancacreatadall’artistaSilvanaGaleone:duemaniapertechelibrano involounacolombadellapace.L’artistahagiàprodottoperl’istitutohauncrocifissocheèstatodonatoalcardinaleSepecheieriharicevutoWalesacon ilqualeharapportidianticadata.Dell’associazio-ne, ispirataaivaloridellaculturaedellapace,saràospiteneiprossimigiornianche iltenoreTerranova.

Il simbolo

Una sculturadi ceramicacome dono

Il sindacato unicoÈ esistito sempre, c’è e ci saràma deve essere un batterioche non distrugge l’organismoma l’aiuta a vivere meglioe io ho nostalgia di quel ruolo

Il motivoFamiglietti:abbiamovolutorimarcarel’azionedi un grandeprotagonista

le

Il Nobel a Obama«Non avrebbe dovuto averloma lo capisco, un modoper responsabilizzarloA me l’hanno dato perchého sconfitto i comunisti»

Il ritratto

«Calmo, concreto, rapido»così lo descriveva nel 1980il grande scrittore polacco

i

«L’elettricista diventatotaumaturgo dei polacchi»

La cerimonia

Al presidenteun premionel segnodel dialogo

I gay«Mio figlioha capitomale, voglioche abbianotutti i dirittima nonle nozze»

GustawHerling

Pubblichiamodiseguitounritrat-to diWalesa dal «Diario scritto dinotte» del grande intellettuale po-laccovissutoalungoaNapoli.Por-ta ladatadel23 settembre1980

Chi èquestostraordinarioper-sonaggio,questoelettricistaditrentanoveanni,ieri(percita-

re un attento osservatore) licenziatodaicantiericomeagitatore,oggiporta-voce di una nazione, un operaio chetienetestaaunregimenominalmenteoperaio, un validissimo interlocutorenei negoziati, calmo e concreto, rapi-do nelle reazioni, amato dai compa-gni,sempreconuncrocifissoaportatadimano,abituato(secondolesuestes-separole)a«lavorareconDio»?Non è caduto dal cielo come una

specie di taumaturgo sindacale in unregimedoveisindacatisonounaatro-ce beffa. È stato formato dalle dureesperienzedellaclasseoperariapolac-ca.Dabambino,cresciutoinunafami-gliaoperaiamoltoreligiosa,haassorbi-to le speranze della ricostruzione delPaese nel periodo postbellico. Avevaquindici anni quando si era acceso equasisubitospentoil “fuocorinnova-tore dell’ottobre polacco” di Go-mulka.Nel 1970, ormai da nove annioperaio nei cantieri Lenin, ha visto lapolizia sparare sugli scioperanti. Lememorabiliquattrogiornate sullaco-stabalticaeranotroppopocheperren-derepossibileaglioperaid’organizzar-si,masufficientiperfaremergerealcu-ni capi. Tra loroWalesa. Incoraggiatodallepromesseedaibuonipropositidi

Gierek,èrimastoaDanzica,neicantie-riLenin.All’iniziolecosesonosenz’al-tro migliorate, persino nei famigeratisindacatièentrataunpo’diarianuo-va.Larivoltaoperaiadel1976noncoin-volseiportisulBaltico,maWalesa–al-loradelegatoaisindacatiufficiali–sife-ceavantiperpresentareunalistadiri-vendicazionidei suoi compagnidi la-voro.Ladirezionedeicantieridecisedilicenziarlosuduepiedi,dichiarandolo“superfluo”.Funeidueannisuccessi-vichegli venne l’idea,anzi la fissazio-ne,deisindacatiindipendenti.Cifuro-no, a quanto pare, contatti segreti traluieisuoiamicieilcomitatoperladife-sadegli operai (Kor), fondatoproprio

alloraaVarsavia.Nel 1978nacqueunnucleo dei sindacati liberi sulla costabalticaavisoaperto.All’iniziodel1979Walesa fu di nuovo licenziato daun’impresa di costruzioni, natural-menteperlasuaattivitàsindacale.Edinuovoriuscìatrovarelavoronell’Elek-tromantaz (montaggio elettrico). Neldicembredellostessoannopresepar-te ad una dimostrazione di fronte aicantieriLenininmemoriadeglioperaicadutinel1970.Alcunesettimanedo-pololicenziaronoperlaterzavolta,of-frendogliunimpiegomoltobenremu-neratoinun’impresadicostruzionipo-lacca inLibia. Preferì restaredisoccu-patoaDanzica.Inquelperiodoerasoli-toripetere:«Sonosicurocheungiornoavremosindacatiliberi inPolonia,manondurantelamiavita».Inveceèacca-duto quel che non si aspettava più divedere. Oggi, però, nient’affatto incli-ne a riposarsi sugli allori, aggiunge:«GliaccordidiDanzicarappresentanosoltantounterzodelsuccesso,possia-moancoraesseresconfitti.Dobbiamorenderepermanentelanostraconqui-sta».Questoèl’uomochestadifrontea

Kania, primo segretario e successorediGierek alla guidadel Poup.Unuo-mo, come dice bene André Fontainesu “Le Monde”, consapevole che la“forzamaterialenonè tutto, che l’oradellaveritàfiniscesemprecolsuonareperiregimiincapacidirinnovarsi”.Ka-nia commetterebbe un grosso erroresottovalutandosiaWalesasialasocie-tàchelosegueormaifiduciosaeacca-nita.Mentreaumentalapressionepsi-cologicadiMosca,mentrela“Pravda”indurisceilsuotonoesiparladeiveriopresuntimovimentidi truppesovieti-cheaiconfinidellaPolonia,ilPoup“ri-strutturato”alverticeavrebbetuttol’in-teressedinoninasprireirapporticoninuovi sindacati.D’altraparte, la forzadiWalesaedel rinnovamentodicuièdiventato un simbolo e un’espressio-ne, dipende anche dal sostegno che isindacatipolacchiindipendentieauto-gestitiavrannodaisindacatinelmon-dolibero(nonultimi,quelliitaliani).Sivedràconfermataneifattilafamosaso-lidarietàinternazionaledelmovimen-tosindacale?

© ARCHIVIO GUSTAW HERLING, FONDAZIONE«BIBLIOTECA BENEDETTO CROCE», NAPOLI

PER GENTILE CONCESSIONE DI MARTA HERLING

Il Papa«ComeWojtyla servìa fare cadereil MuroFrancescocambieràla Chiesa»

Il riconoscimento

L’azione politicaSarebbe un grosso erroresottovalutare lui e la societàche lo segue ormaifiduciosa e accanita

GustawHerling Grande scrittorepolacco e marito di Lidia Croce

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DOMENICA 14 GIUGNO 2015

3&%";*0/&%* /"10-* RIVIERA DI CHIAIA, 215n 80121n TEL. 081/498111n FAX 081/498285n $"10%&--" 3&%";*0/&OTTAVIO RAGONEn */5&3/&5 E-MAIL: [email protected] 4&(3&5&3*" %* 3&%";*0/&nTEL.081/[email protected] 5".#63*/* FAX 081/498285n 16##-*$*5® A.MANZONI&C. S.P.A.nRIVIERADICHIAIA, 215n80121NAPOLInTEL081/4975811nFAX081/406023

IlNobelWalesa“L’Europasiad’aiutoallacittà”

CERVASIOAPAGINA VII

LAVISITA

laRepubblica

[email protected]

NAPOLI.REPUBBLICA.IT

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NAPOLI CRONACA laRepubblica DOMENICA 14 GIUGNO 2015 VII

STELLA CERVASIO

«HO combattuto per ilsabato libero e oradevo lavorare e farvi

lavorare». Si scusa ridendo, Le-ch Walesa, solo imbiancato ri-spetto al signoremassiccio coni baffoni le cui immagini imper-versavanonei Tg degli anni Ot-tanta. Nella sede di Palazzo Ar-lotta in via Chiatamone, la con-segna del premio “People forculture and peace” dell’Istitutodi cultura meridionale presie-duto da Gennaro Famiglietti.Affollato l’incontro con un pez-zodi storiad’Europa: il sindaca-lista che, da semplice operaioelettricista dei cantieri navalidi Danzica dove ancora vivecon lamoglieDanutae i suoi ot-to figli, fu protagonista della ri-voluzionecheportòall’indipen-denza della Polonia e alla cadu-ta del regime totalitario. Il pri-momuro a crollare, pocoprimadi quello di Berlino. Commen-tandoil filmaluidedicato, “Wa-lesa, l’uomo della speranza” diAndrzej Wajda, il sindacalistaNobel per la pace dichiara: « Ilvero momento chiave nell’ab-battimentodei regimidelladit-tatura socialista non fu la cadu-ta del muro di Berlino nell’au-

tunnodel1989,ma la tavola ro-tonda nella primavera dellostesso anno, che fece indire ve-reelezioni inPolonia».Walesa si esprime sulle san-

zioni alla Russia contro le qualiPutin ha protestato: «Hannocolpitotroppoilpopolo.Hochie-sto di toglierle, ma non so direse sonogiuste o no: si dovrebbepronunciare un team di specia-listi».Il fondatore di Solidarnosc

che ebbe sostenitore papaWoj-tyla,haincontratopapaFrance-sco due volte: «E sono semprepiù convinto che la nostraChie-saèprotettadalloSpiritoSantoe sceglie sempre i giusti tempistoriciper faraccadere lecose».Walesaelacittàche lohapre-

miato, un incontro che avvieneper la prima volta. «In Poloniac’è un detto - dice scherzandol’ex sindacalista - vedi Napoli epoi muori. Non ho visto ancoramolto perché ho problemi conlamia ernia del disco.Ma comepremiato avrò diritto a venirepiù spesso e ci sarà tempo perconoscerla. Mi piacerebbe chel’Europa si prendesse cura unpo’ di più di Napoli e delle altrecittà italiane: eliminerei tuttele industrie dall’Italia e punte-rei sul turismo. Avete un gran-de patrimonio, non avete di-strutto la vostra storia,mentreanoipurtroppo l’hannodistrut-

tagli altri».Sei ambasciatori nel parter-

re (Bulgaria e presso la SantaSede, Polonia, Egitto e Irak),tra gli ospiti Massimo Rosi, fra-tellodel registaFrancesco,Um-berto Ranieri presidente di

Mezzogiorno Italia. Jas Gaw-ronskiha tradotto alcune rispo-ste di Walesa, e, in rappresen-tanzadellaculturapolaccaaNa-poli, Marta Herling. Suo padreGustaw, narratore dell’abomi-niodeigulag, scrisseunraccon-

to su Masaniello emolti pensa-rono alla rivoluzione diWalesa.Ma lo scrittore negò e disse delprimo presidente della Polonialibera: «Fu uno straordinarioleader operaio e unpessimo ca-podi stato». Alla domanda se si

fa abbastanza per divulgare lostraordinario operato di Soli-darnosc,Walesa sidichiararea-lista:«Abbiamolavoratoperab-battere ledivisioni,maoradob-biamoandareavanti».

GLI OSPITI

Alla premiazioneeranopresentisei ambasciatoriTraduttore JasGawronski

©RIPRODUZIONERISERVATA

Lavisita

IlpremioNobelLechWalesa“L’EuropaaiutilacittàdiNapoli”Consegnatoall’expresidentepolaccoil riconoscimento“Peopleforcultureandpeace”

ILPUNTO

IL PADRONE DI CASA

Ha ricevuto il premiodal presidentedell’Istituto diculturameridionaleFamiglietti

“Punterei tuttosul turismoQuinonavetedistrutto lavostra storia”

PER SAPERNE DI PIÙwww.napoli.repubblica.it

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QUOTIDIANO D’ INFORMAZIONE FONDATO NEL 1862DOMENICA 14 GIUGNO 2015 • ANNO CLIII N.162 • NUOVA SERIE • € 1,20*Poste Italiane S.p.A. Sped. abb.post. DL 353/2003

(conv. L. 46/2004) art. 1, comma 1, aut. 143/Atsud/Na * A ISCHIA, CAPRI E PROCIDA EURO 1,30CON IL “IL GOLFO” (SUPPLEMENTO OBBLIGATORIO)

Il premio Nobel Lech Walesa a Napoli:l’Europa si prenda cura di questa città

■ alle pagine 8 e 9

Lech Walesa premiato a Napoli«L’Europa tuteli questa città»

NOBEL PER LA PACE Ha ricevuto il “People for Culture and Peace” all’Istituto di Cultura Meridionale

In serata pizza da Antonio&Antonio, stamane sarà ricevuto dal cardinale SepeDI MIMMO SICA

NAPOLI. «In Polonia c’è un det-to: visitare Napoli e morire». Co-sì Lech Walesa ai giornalisti cheha incontrato ieri all’Istituto diCultura Meridionale, a Palazzo Ar-lotta, prima di ricevere il Peoplefor Culture and Peace 2015. «Nonho visto molto della città perchého avuto problemi con la mia er-nia del disco - ha spiegato - Da unaprima occhiata è meravigliosa emi piace moltissimo».

“TUTELARE” LA CITTÀ.Il presidente emerito della Polo-nia, ex leader di Solidarność epremio Nobel per la pace ha,quindi, dato la sua ricetta per ri-sollevare l’economia della città.«Mi piacerebbe che tutta l’Euro-pa si prendesse cura di Napoliperché è un patrimonio mondia-le. Toglierei tutte le industrie dal-l’Italia e al loro posto incremen-terei al massimo il turismo e fa-

rei vivere gli italiani, e i napole-tani in particolare, con questa pre-ziosa risorsa. Non avete demoli-to la storia come è accaduto in al-tre nazioni. Noi, per esempio, nonl’abbiamo perché ci hanno di-strutto». E del comunismo e di

quello che rappresentò la resi-stenza degli operai polacchi riuni-ti nel sindacato indipendente ha ri-sposto che non è più il caso di par-larne.

NIENTE PIZZA. Walesa è affa-

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domenica 14 giugno 2015

FATTI DEL GIORNO

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scinato dalla pizza, ma non ha an-cora avuto la possibilità di man-giarla. Ama la musica napoletana,ma non l’ha ascoltata abbastanza.In compenso ha mangiato la moz-zarella. «È buonissima - ha detto -Esiste anche in Polonia perchéqualcuno di queste parti ce la for-nisce. Ma qua è molto più buona enon so il perché».

PAPA FRANCESCO. «L’ho in-contrato due volte - ha ricordato -La prima in udienza privata, la se-conda con la delegazione polacca.Abbiamo fatto una bella chiac-chierata e sono sempre più con-vinto che la nostra Chiesa è pro-tetta dallo Spirito Santo. Scegliesempre persone ben precise perogni periodo storico. Abbiamotolto le frontiere e i combatti-menti che ci sono stati non do-vrebbero ripetersi. Le religionihanno il diritto di ritornare al po-sto loro».

LE SANZIONI A PUTIN. Walesa ha fatto, infine, un accen-no riguardo alla posizione di Putinche ritiene che le sanzioni controla Russia non fanno bene all’Ita-lia e all’Unione Europea. «Non so-no in grado di dire che cosa sa-rebbe opportuno fare al giornod’oggi e non mi piace commette-re errori - ha commentato - Al-

l’inizio di questa crisi tra Ucrainae Russia ho proposto di creare ungruppo di circa venti specialistiche possano dire a noi e al mondocome comportarsi».

LA PREMIAZIONE. Il presidente dell’Istituto, Genna-ro Famiglietti, ha dato il via allacerimonia della premiazione.«Questo premio - ha detto - inten-de riassumere l’impegno verso idue valori assoluti che sono al cen-tro della visione dell’Istituto: lacultura e la pace. Sono, questi, pernoi gli strumenti del pensiero edell’azione strategicamente inso-stituibili per la reciproca com-prensione e solidarietà tra i popo-li, unitamente allo sviluppo socia-le ed economico degli stessi, al dilà dell’ispirazione cristiana e cat-tolica che ci anima». A Lech Wa-lesa è stato consegnato da Fami-glietti il People for Culture andPeace, consistente in una sculturadell’artista Silvana Galeone cherappresenta due mani bianche cheliberano in volo delle colombe. Rivolto, poi, al premiato ha ag-giunto: «Il presidente Lech Wale-sa, al quale rendiamo onore, rias-sume questo pensiero con la suaazione che lo ha reso protagonistadella storia non solo del suo Pae-se, ma della Storia, con la maiu-scola, dell'Europa che stiamo con

grande difficoltà costruendo e, di-rei, dell’intera comunità umana».

I PRESENTI. Alla serata sonointervenuti Jas Gawronski, amicodi vecchia data del presidenteemerito con il quale ha scambia-to un lungo abbraccio, UmbertoRanieri, gli ambasciatori MarinRaykov, Tomasz Orlowski, Da-niele Mancini, Mostafa KamalHelmy, Saywan Barzani, rispetti-vamente della Bulgaria, della Po-lonia, della Repubblica italianapresso la Santa Sede, dell’Egittoe dell’Iraq. Per il Comune di Na-poli era presente il presidente delconsiglio Raimondo Pasquino.Stamattina il Cardinale Crescen-zio Sepe saluterà Walesa all’Ar-civescovado.

DA ANTONIO&ANTONIO. Inserata Walesa è stato a cena da An-tonio&Antonio sul lungomare,ospite della famiglia Della Notte.Il premio Nobel della pace si è “ri-fatto”, riuscendo ad assaggiare lapizza, “spicchi” di più gusti, perpoi complimentarsi con il titolaree con il cuoco. Ma ha anche gu-stato tutti gli “sfizi” napoletani,come la classica fritturina, mo-strandosi goloso di arancini e pan-zerotti. «Napoli di notte è anchepiù bella» ha detto, riproponen-dosi di tornare in città.

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FATTI DEL GIORNO

__Walesa premiato da Famiglietti (Agnfoto/Renna). A sinistra nel ristorante Antonio&Antonio (Photo Pippo by Capri)

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15giugno2015Lunedì

E1,20 ANNO CXXIII N. 162

SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE 45% - ART. 2, COM.20/B, L. 662/96. A ISCHIA E PROCIDA, "IL MATTINO"+ "ILDISPARI", EURO1,20 ABBINAMENTO OBBLIGATORIO

Fondato nel 1892

PRIMAEDIZIONE

IDELLUNEDI

Il caso Il premio Nobel ha baciato la teca, il sangue era già sciolto

PietroTreccagnoli

M iracolo eccezionale. San Gennaro ha detto sìancheall’ex-presidentepolacco, ilNobelLech

Walesa,conilprodigiodelsanguescioltonelleampol-

lemostrateierialfondatorediSolidarnosc,nellaCap-pelladelTesoroalDuomodiNapoli.Grandecommo-zione di Walesa che ha baciato la teca portaglidall’abatedellaCappella,VincenzoDeGregorio.

>Apag.29

San Gennaro, miracolo anche per Walesa

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29CronacaNapoliLunedì 15 giugno 2015

IlMattino

PietroTreccagnoli

Miracoloeccezionaleperundevotoecce-zionale. SanGennaronondicemaino.Omeglio è raro che dica no. E all’ex-presi-dente polacco, il Nobel Lech Walesa, hadettodisì,conilprodigiodelsanguesciol-to nelle ampolle che sono statemostrateal fondatoredi Solidarnosc ieri, pocodo-po lamezza, nellaCappella del Tesoro alDuomo.GrandelacommozionediWale-sachenonhaesitatoabaciarelatecacon-tenente le ampolle del prodigio che gli èstataportadall’abatedellaCappella,Vin-cenzoDeGregorio.Èstatoilculminedel-lavisitadelpoliticopolaccoallaCuriana-poletana. Walesa è a Napoli da alcunigiorniospite dell’Istitutodi culturameri-dionale di Gennaro Famiglietti. In cittàha ricevuto anche il premio People forCultureandPeace.Maildonopiùgrandeèstatounevento rarocheripete, a strettogiro, lo scioglimento (parziale o comple-to che sia stato) avvenuto il 21marzodu-rante lavisitadipapaFrancesco.Lamattinata alDuomodiWalesa era co-minciataalle 10, quando, accompagnatodadiversi diplomatici e dalla figliaMariaWiktoria, ha incontrato, nelle stanze dilargoDonnaregina, il cardinaleCrescen-zio Sepe, nel segno del comune amico,papaWojtyla. Una chiacchierata cordia-le,durante laquale l’arcivescovonapole-tanohapureprovatoapronunciarequal-che battuta in polacco, e culminata conl’offertadialcunidoni.Alle11,lamessainCattedralechenonèstataofficiatadalcar-dinale,mentreall’organoc’era,comeac-cadespesso,proprioDeGregoriocheallafine del rito religioso ha accompagnatoWalesaallaprevistavisitaalMuseodiSanGennaro,direttodaPaoloJorio.Peranda-re ad ammirare le bellezze del tesoro,all’ex-presidente e a parte del suo segui-to,èstatoconcessodipassaredall’ingres-so che si trova nella Cappella. Walesa haosservato conattenzione i capolavori delDomenichinoedelRiberaesièsofferma-toalungodavantialbustodietàangioinadel santo.Manonera finita, perchéc’eraunfuoriprogramma.Una volta dietro l’altare, laddove è postalacassafortechecustodiscelapreziosare-liquia,leantesonostateaperteeleampol-le sono state fatte vedere aWalesa. A DeGregorio è bastato far oscillare una solavolta la teca per capire che il sangue eraallo stato liquido. Grande stupore, esul-tanza e l’accennodi un timido applauso.Si è trattato solo di pochi minuti, moltointensi. Il prodigio era chiaro, anche se,secondo la rigida tradizione popolare,quandoilsangueètrovatogiàscioltononsi tratta di un miracolo perfetto, perchédeveavvenirehicetnunc,quieora.Proba-bilmente il sangueèscioltoda tempo, al-meno dalla visita di papa Francesco. Lo

stesso De Gregorio aprecisare l’anomalia:«Quando homostra-toaWalesa leampol-le, il sanguedel santoera ancora parzial-menteliquido,seppu-regià inparte raggru-matorispettoalmira-colo di maggio. Manessun cambiamen-todi stato è avvenutoin presenza del lea-derpolacco».

All’evento non era presente nessun rap-presentante della Deputazione di SanGennaro cheda secoli è custodedel san-gue e che di regola non può mancare inoccasioni del genere. Qualche deputato,quando la notizia è stata divulgata, nonl’ha presa bene. Non di poteva e non sidoveva, è stato il commentopiùasciutto.Aprire la cassaforte non può essere unadecisione estemporanea. Lamaggioran-za del Consiglio dove essere preliminar-mente informata. Ma il vicepresidentedellaDeputazione,RiccardoCarafad’An-dria(ilpresidenteformaleè,perstatuto,ilsindacodiNapoli),buttaacquasul fuocoeminimizza: «Noneravamostatiavverti-ti?Echecosacambia?L’importanteèchec’è stato il miracolo. È sempre un buonsegno,comunqueaccada.È laprovadel-labenevolenzadisanGennaroperinapo-letaniedella simpatiache ilpatronopro-vaversoicattolicidituttoilmondo».Nes-suna voglia di polemica, almeno a livelloufficiale. «Non ci sarà mai tensione condonVincenzo»chiariscesenzaesitazioneCarafa d’Andria «che anche questa voltahaagitoper ilmeglio,comesempre».

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Il dubbioL’abateDe Gregorio:«Il liquidodell’ampollaè semiscioltodalla visitadel Papa»

PapaFrancescoL’ultimomiracolo, fuoridalle

datecanoniche,erastato,

finora,quellodel21marzo

davanti lavisitadipapa

FrancescoaNapoli. Il

sanguesisciolse

parzialmente (omeglioaveva

cominciatoasciogliersi

quando il cardinaleSepe

diede l’annuncio)e il

ponteficeargentinospiegò

cheeraunostimoloa

impegnarsidipiùnella fede.

PrelaticipriotiTragli episodipiù recentidi

liquefazione fuoridelladate

stabilitedalla tradizione

ufficialec’èquellodialcuni

anni faquando leampollecon

ilprezioso liquido furono

mostrateadalcuniprelati

ortodossidell’isoladiCipro.

Ancheallora l’evento

miracolosoebbegrande

risalto,perchéaccadeva in

presenzadi religiosinon

cattolici.

PioIXPrimadelloscioglimentodavanti

apapaFrancesco, il sanguedi

sanGennaroerasempre

rimastosolidodurante le visite

deipontefici.Eraaccadutocon

WojtylaeconRatzinger.Ma

ancheconPio IX,durante il suo

esilionegli annidellaRepubblica

RomanaametàOttocento,

sebbeneci siauna tradizione

nondocumentatachesostiene

che ilmiracolosiaavvenuto.

L’evento

San Gennaro, prodigio d’eccezione per WalesaIl sangue del patrono trovato sciolto nelle ampolle. Soddisfatta anche la Deputazione

Lasequenza L’Abate della Cappella mostra a Lech Walesal’ampolla del sangue di San Gennaro liquefatto; qui sopraWalesa la bacia in segno di devozione

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/"10-* CRONACA

laRepubblica LUNEDÌ 15 GIUGNO 2015

L’ABATE

L’ultimavoltaamaggio: ilsangueeraancoraliquido

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NESSUN miracolo per Lech Walesa. IlsanguediSanGennarononsièscioltoinpresenzadelpremioNobeledexlea-

derdiSolidarnosc . Lavoceècominciataacir-colare con insistenza nel primo pomeriggiodi ieri, complici i socialnetwork.Walesa, invi-sita aNapoli per la primavolta, dopo aver as-sistitoallamessaeaver incontrato il cardina-leSepe,hachiestodivedere la tecacon il san-gue del martire. A questo punto, il “miraco-lo”. Il sangue si sarebbe immediatamentescioltoeWalesaelafigliaMariaWiktoriasisa-rebberoprecipitati abaciare leampolle. Ilba-cioc’èstato,matutto il restono.ÈmonsignorVincenzo De Gregorio, abate della CappelladiSanGennaro, a chiarire l’equivoco: «Quan-do Walesa mi è stato presentato, in assenzadei rappresentanti della Deputazione di SanGennaro, gli ho mostrato le ampolle conte-nenti il sanguedel santo, ancoraparzialmen-te liquido - seppure in parte già raggrumate -rispetto al miracolo di maggio, ma nessuncambiamento di stato è avvenuto in presen-za diWalesa». Ecco dunque la spiegazione: ilsangue di San Gennaro si scioglie il sabatoche precede la prima domenica di maggio, il19settembree il16dicembre.L’ultimoepiso-dio è dunque piuttosto recente e il sanguenon si era del tutto raggrumato. A renderecredibile la vocedel «miracolo straordinario»è stato forse l’episodio del 21 marzo scorso,conilsangue«scioltoametà»,secondoladefi-nizione delle autorità ecclesiastiche, in pre-senza di Papa Francesco.Walesa si trovava aNapoli per la consegna del premio “Peopplefor Culture and Peace” da parte dell’Istitutodiculturameridionale.

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ILCASO

SanGennarononfailmiracoloperLechWalesa

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