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Hegel, di tutto di più
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LA FILOSOFIA DI HEGEL
Prof.ssa Lucia Gangale
LA FILOSOFIA DI HEGEL
Capisaldi del sistema hegeliano
Prof.ssa Lucia Gangale
- La realtà non è Sostanza, ma Spirito
- La realtà si evolve continuamente. La stasi è la morte della realtà (cfr. Eraclito)
- Se la realtà si evolve, anche il mio pensiero, che la capta, si evolve.Hegel, come Fichte, sostiene che l’Io si pone, ma è in disaccordo quando si afferma che questo Io debba all’infinito superare il non-Io per conquistare la libertà (“cattivo infinito”).
LA FILOSOFIA DI HEGEL
Il movimento dell’Io di Fichte è paragonabile ad una retta, il movimento dell’Io hegeliano ad una spirale.
Di Schelling critica di aver posto Natura e Spirito sullo stesso piano, come “una notte in cui tutte le vacche sono nere”.
Critiche a Fichte e Schelling
Prof.ssa Lucia Gangale
LA FILOSOFIA DI HEGEL
“Tutto ciò che è reale è razionale, tutto ciò che è razionale è reale”. Anche Anassagora diceva che tutto accade per una ragione, non esiste il caso, né la divinità = richiami alla filosofia presocratica, a Parmenide, Eraclito, Anassagora.
MOTTO DI HEGEL
Prof.ssa Lucia Gangale
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Prof.ssa Lucia Gangale
Panlogismo. Secondo Hegel, il principio della realtà è la Ragione, che non è statica, ma si evolve continuamente. In tutta la realtà è presente il dinamismo. La Ragione si evolve attraverso tre momenti che costituiscono la triade fondamentale del sistema filosofico hegeliano:IDEA – NATURA – SPIRITO
Lo Spirito, a sua volta, si divide in: Soggettivo = del singolo individuoOggettivo = l’individuo nella societàAssoluto = individuo che prende coscienza dell’Assoluto tramite la filosofia.Per questa sua triade, il sistema filosofico hegeliano è paragonato ad una spirale.
LA FILOSOFIA DI HEGEL
Prof.ssa Lucia Gangale
Dialettica
Hegel introduce quindi la dialettica, che è quel processo che consente alla realtà di evolversi. Esso è composto di tre momenti:Tesi (affermazione)Antitesi (negazione)Sintesi (unificazione della tesi e dell’antitesi in un momento superioreLa dialettica è fondamentale, perché ci permette di avere la conoscenza che la realtà diviene ed il pensiero diviene insieme ad essa. Quindi la ragione conduce alla conoscenza delle cose. L’intelletto, invece, si basa sui dati sensibili e blocca i concetti. L’unica che relaziona le cose e i concetti è la ragione. Tale concetto non appare nelle filosofie tradizionali (Platone, Aristotele) che vedono la realtà immobile, e quindi un pensiero anch’esso immobile
LA FILOSOFIA DI HEGEL
Prof.ssa Lucia Gangale
Panlogismo = tutta la realtà è pensiero, cioè Ragione. Non esiste il casoTUTTO CIÒ CHE È REALE È RAZIONALE = tutto ciò che esiste si spiega razionalmente, non esistono la fatalità o il caso
TUTTO CIÒ CHE È RAZIONALE È REALE = tutto ciò che la ragione elabora si esprime in forme di vita compiute (richiamo a Parmenide che identificava il pensiero con l’essere).
Il principio assoluto è la Ragione (i Idea, o Spirito). La razionalità circola nelle cose in modo inconsapevole: diventa conscia nell’uomo, il quale prende coscienza che la ragione permea di sé ogni aspetto della realtà. Questa presa di coscienza, però, porta con sé un travaglio interiore, che viene idealmente rappresentato nell’opera fondamentale di Hegel: “La Fenomenologia dello Spirito”.
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La Fenomenologia dello Spirito
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Il processo che porta l’uomo dall’incultura alla cultura, dalla rozzezza alla razionalità, alla presa di coscienza che tutto il reale è pervaso di razionalità, è articolato in tre fasi:1 – Coscienza = divisa in: sensazione-percezione-intellezione2 – Autocoscienza = mi rendo conto che faccio parte della realtà3 - Ragione = ho la certezza razionale di far parte della realtàPer spiegare il passaggio dalla coscienza all’autocoscienza, Hegel fa degli esempi tratti dalla storia ideale. Uno dei più significativi è il rapporto servo – padrone.
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La Fenomenologia dello Spirito
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Il rapporto servo – padrone. Il padrone è indipendente ed ha tutto. Il servo non ha niente e dipende dal padrone. Evolvendo verso l’autocoscienza, il servo si accorge che il vero libero è lui, perché sa lavorare e guadagnare per sé. Il padrone non sa farlo e per ogni cosa deve rivolgersi al servo. Il rapporto viene così rovesciato, ma ciò non toglie che il servo non si sia ancora riuscito a liberare dalla realtà, cui rimane sottoposto.
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La Fenomenologia dello Spirito
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Un ulteriore passo avanti verso questa consapevolezza è l’atteggiamento scettico: lo scettico è colui che nega la realtà, ritenendo che l’unica realtà valida è quella del suo animo. La realtà, svuotata di contenuto, dipende dalla coscienza dello scettico. Questo, però, porta la coscienza scettica ad essere perennemente travolta dal caos. Inoltre, lo scettico, ponendo “per vero” ciò che essa percepisce, non si rende conto delle insanabili contraddizioni in cui cade:
1) questa coscienza non coglie che il “reale” è “razionale”, e che il “vero” non è soltanto relativo per sé sola; 2) scava un abisso tra sé e le altre coscienze; 3) raggiunge la massima contraddizione, quando afferma che la verità non esiste e contemporaneamente afferma che l’unica verità è quella del suo spirito; 4) dichiara di essere immutabile, invece deve ammettere che è sempre mutevole.
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La Fenomenologia dello Spirito
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Queste contraddizioni vengono sanate da una nuova figura: la coscienza infelice. Essa è propria dell’uomo medievale che vuole unirsi a Dio, ma è vittima della carne. La coscienza infelice attribuisce a sé la mutevolezza, a Dio l’immutabilità. Cerca di unirsi a Dio attraverso: 1) la devozione; 2) la preghiera; 3) il lavoro; 4) la mortificazione degli impulsi sensibili. Con l’ascesi ci avviciniamo a Dio, ma in questa fase non abbiamo ancora la certezza che la realtà è permeata dalla Ragione. Il resto lo fa la Filosofia, che è coglimento razionale della razionalità intima di tutte le cose.
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La logica
Prof.ssa Lucia Gangale
Per definizione, parte della Filosofia che studia i principi su cui si basa il nostro ragionamento. Scopo della logica hegeliana, è di far comprendere all’uomo che l’ideale è nel reale.La logica aristotelica è ferma al principio di identità, di contraddizione, del terzo escluso. Trattasi di una logica basata sulla concezione di una realtà immobile e di un pensiero anch’esso immobile. Invece per Hegel la realtà diviene continuamente ed il pensiero si basa sul PRINCIPIO DI CONTRADDIZIONE (tesi-antitesi-sintesi).Secondo la vecchia filosofia il pensiero si adegua alla realtà che le sta innanzi. Nell’Idealismo, la realtà è un prodotto del pensiero.
LA FILOSOFIA DI HEGEL
La logica
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CAPISALDI DEL PENSIEROEssere – Essenza – ConcettoQueste categorie vanno ad applicarsi ad una realtà che il pensiero crea
Essere – La coscienza coglie l’essere nella sua indeterminatezza, frammisto di elementi trascurabili (es.: la famiglia Rossi)Essenza – La coglie l’autocoscienza, trascurando l’empiricità, e cogliendo l’essere nella sua essenzialità. In questo caso l’intelletto si eleva dal particolare all’universale, ma non pone ancora in relazione i concetti (es.: l’essenza della famiglia in sé)Concetto – Il concetto viene colto dalla ragione, che relaziona tra sé le cose. Il concetto è lo strumento della Ragione (es.: la famiglia relazionata alla società e la società in rapporto allo Stato).
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La logica
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Differenze tra Hegel e Aristotele
La logica di Hegel è razionale. Quella di Artistotele formale, in quanto studia la forma del ragionamento indipendentemente dal contenuto. Ciò non esclude che lo stesso Hegel si serva della logica formale. Egli infatti studia le armi di cui si serve il pensiero (essere-essenza-concetto) prima di calarsi nella realtà.
LA FILOSOFIA DI HEGEL
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La triade fondamentale, quella in cui la Ragione si attua, è costituita da tre momenti: Idea – Natura – Spirito.L’Idea non ha coscienza di sé. Per acquisirla deve uscire fuori di sé. Lo fa per un eccesso di potenza, perché non può non esprimere la sovrabbondanza di Essere che la caratterizza (ved. Plotino)Una volta uscita da sé, si autolimita, divenendo Natura. Il passaggio non è semplice da cogliere. Hegel è molto influenzato dalle letture della Creazione e dal neoplatonismo, oltre che da Spinoza.La Natura è divisa in Meccanica (fenomeni sotto l’aspetto qualitativo) – Fisica (quantitativo) – Organica (in cui qualitativo e quantitativo si uniscono e si ha una prima affermazione della libertà).Insomma, nella Filosofia della Natura, l’Idea si esteriorizza nello spazio e nel tempo, e l’infinito cade nel finito. Mentre però nel Cristianesimo, Dio crea per un libero atto della sua volontà, in Hegel il creare è dettato da una necessità (vedi Plotino e Spinoza).
La triade fondamentale:Idea-Natura-Spirito
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Nella fase dello spirito oggettivo, l’uomo rompe i vincoli della propria individualità e si apre al rapporto societario.
Lo spirito oggettivo si divide in:
Diritto: è la norma codificata che regola esteriormente i rapporti tra individui
Moralità: è l’intimo convincimento dell’individuo, il suo rispettare la legge che non prevede il suo essere o non essere d’accordo con essa
Eticità: è la sintesi di Diritto e Moralità e contempla l’adesione alla legge per intimo convincimento, liberamente.
La triade fondamentale:Idea-Natura-Spirito
LA FILOSOFIA DI HEGEL
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L’ETICITÀ si divide nella triade:
Famiglia: vincolo di sangue ed affettivo tra le persone che la compongono
Società: è il complesso delle famiglie che la compongono
Stato: elabora leggi per il benessere della società. Ė uno Stato etico, che viene prima degli individui e che li considera meno importanti della collettività nel suo complesso. In base a questa visione, in Hegel sono rifiutati il giusnaturalismo, il liberalismo, la democrazia, il contrattualismo, poiché in tutti questi modelli gli individui vengono prima dello Stato, che modellano secondo le proprie volontà.
La triade fondamentale:Idea-Natura-Spirito
LA FILOSOFIA DI HEGEL
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L’idea di Stato
Gli Stati più forti sono quelli che sottomettono militarmente quelli meno evoluti, ossia quelli che meno incarnano la Ragione. In questo si è vista una legittimazione dello Stato prussiano e si è accusato Hegel di conservatorismo. Con la concezione di Stato termina lo Spirito oggettivo. Hegel è noto per essere soprattutto un filosofo della Storia. La Storia, secondo lui, è il prodotto dell’evolversi degli Stati, in cui quelli poco sviluppati sono destinati a soccombere e ad uscire dalla scena della Storia stessa.
La triade fondamentale:Idea-Natura-Spirito
LA FILOSOFIA DI HEGEL
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Lo Spirito Assoluto è l’ultimo momento della triade fondamentale. L’uomo, attraverso Arte-Religione-Filosofia, prende coscienza dell’identità reale-razionale e capisce chiaramente di essere un momento singolo dell’unica realtà razionale.L’Arte si serve dell’intuizione sensibile, ma non l’attingimento razionale dell’AssolutoLa Religione si serve di rappresentazioni. Avvertiamo la presenza divina, anche qui senza coglimento razionale. Sono rivalutate le prove dell’esistenza di Dio, rifiutate da Kant, perché ci avvicinano al divinoLa Filosofia si serve della ragione, e c’è la certezza razionale di far parte di un tutto Ragione, dove ogni cosa accade ed esiste per una ragione.Quindi, in Hegel, l’Arte e la Religione sono momenti preparatori al coglimento dell’Assoluto, anche se non sono risolutivi e dopo avere assolto la loro funzione non hanno senso. In sostanza, in tale filosofia vi è una celebrazione della Ragione, con cui si spiegano tutti gli avvenimenti umani.
La triade fondamentale:Idea-Natura-Spirito
LA FILOSOFIA DI HEGEL
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La filosofia scandaglio della verità
Questa espressione è usata da Hegel nella “Prefazione ai lineamenti di diritto”, dove il filosofo afferma che gli uomini si affannano a conoscere la Natura, tuttavia lo fanno con metodo. Quando poi essi scandagliano anche la Storia lo fanno col metodo sbagliato. Infatti l’uomo vuole predicare al mondo come deve essere, non studiare il mondo per quello che è.
Di qui cinque affermazioni di Hegel
LA FILOSOFIA DI HEGEL
Prof.ssa Lucia Gangale
La filosofia scandaglio della verità
1. La razionalità sta nell’essere stesso dell’uomo, produttore di Storia. Egli deve scoprire nella Storia la razionalità ad essa intrinseca
2. La Filosofia è il proprio tempo appreso con il pensiero. Non è correre in avanti, ma è comprensione del proprio tempo attraverso la ragione. Engels e Lenin erano entusiasti della sua concezione storica e della dialettica della Storia.
LA FILOSOFIA DI HEGEL
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La filosofia scandaglio della verità
3. Ciò che è razionale è reale, ciò che è reale è razionale. Frase mutuata da Parmenide, III frammento: “Pensare ed essere è la stessa cosa”. Struttura della mente e struttura della realtà sono identiche. Le leggi della Storia sono intrinseche alla Storia. Il reale per Hegel, è ciò che ha una prospettiva di futuro. Lo storico e il filosofo devono “sentire il polso della realtà”, cioè il battito della vita, la dialettica è dentro la Storia.
LA FILOSOFIA DI HEGEL
Prof.ssa Lucia Gangale
La filosofia scandaglio della verità
4. La Filosofia è una ricerca che deve trovare “la rosa nella croce”. Hegel la ricava dallo stemma di Lutero (una croce in un cuore contenuto in una rosa). Cioè nella croce dell’esistenza presente, noi dobbiamo trovare la rosa del futuro. La razionalità dovrà divenire, non è qualcosa di finito. Nella croce del presente bisogna trovare la rosa.
LA FILOSOFIA DI HEGEL
Prof.ssa Lucia Gangale
La filosofia scandaglio della verità
5. La Filosofia è la nottola di Minerva che spicca il suo volo al far del crepuscolo. Non ci dice cosa accadrà domani, non fa come gli indovini, è una disciplina seria. Ė interpretazione del proprio tempo. La Filosofia arriva quando il mondo è già fatto e quindi quando lei stessa vola sulla giornata di lavoro dell’onesto cittadino del mondo.