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Liceo Classico Liceo Classico L. L. Ariosto Ariosto Anno scolastico 2006-2007 Classe 5r Progetto di Stage Progetto di Stage Formativo Formativo Percorsi nella società Percorsi nella società complessa complessa

L’autismo: I figli della luna

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Page 1: L’autismo: I figli della luna

Liceo ClassicoLiceo ClassicoL. L. AriostoAriosto

Anno scolastico 2006-2007

Classe 5r

Progetto di Stage Progetto di Stage FormativoFormativo

Percorsi nella società Percorsi nella società complessacomplessa

Page 2: L’autismo: I figli della luna

I NOSTRI TUTORI NOSTRI TUTOR

Interno

Prof.ssa Lucia Prof.ssa Lucia MarchettiMarchetti

Prof.ssa Maria Prof.ssa Maria PetresiPetresi

Esterno

Dott. Giovanni Dott. Giovanni

PollettaPolletta

Page 3: L’autismo: I figli della luna

L’AUTISMOL’AUTISMO

I FIGLI DELLA I FIGLI DELLA LUNALUNA

Neuropsichiatria Neuropsichiatria infantileinfantile

Page 4: L’autismo: I figli della luna

La laguna è bianca di ghiaccio.

I gabbiani camminano sulle barche

adagiate sopra croste bianche.

Io guardo il paesaggio freddo:

tutto il mio mondo

è come questa barca

incagliata nel ghiaccio.Poesia di un Ragazzo Autistico

Page 5: L’autismo: I figli della luna
Page 6: L’autismo: I figli della luna

PERCHÉ L’AUTISMO?PERCHÉ L’AUTISMO?

I bambini autistici vengono descritti come I bambini autistici vengono descritti come “bambini bellissimi ma distanti…chiusi in una “bambini bellissimi ma distanti…chiusi in una torre d'avorio”, chiamati “bambini della Luna, torre d'avorio”, chiamati “bambini della Luna,

per la loro distanza dagli altri, o bambini per la loro distanza dagli altri, o bambini pesci, per il loro silenzio”, affascinanti e pesci, per il loro silenzio”, affascinanti e

inquietanti “per il mistero che li circonda”. inquietanti “per il mistero che li circonda”. Sono proprio queste caratteristiche che Sono proprio queste caratteristiche che

rendono interessante un argomento come rendono interessante un argomento come l’autismo, bambini che al primo impatto l’autismo, bambini che al primo impatto

sembrano come tanti altri, ma che in realtà sembrano come tanti altri, ma che in realtà hanno un retroscena a dir poco incantevole e hanno un retroscena a dir poco incantevole e

misterioso allo stesso tempo. misterioso allo stesso tempo.

Page 7: L’autismo: I figli della luna

IL NOSTRO PERCORSOIL NOSTRO PERCORSO

NeuropsichiatriaNeuropsichiatria

Chi sono i Figli della Luna?

Che cos’è l’autismo? La storia dell’autismo L’autismo in famiglia L’autismo tra i banchi Associazioni Dalle parole… alle

immagini

AutismoAutismo

BibliografiaBibliografia

Diario di Diario di bordobordo

Ambiti seguiti dalla neuropsichiatria

Page 8: L’autismo: I figli della luna

NEUROPSICHIATRIA NEUROPSICHIATRIA INFANTILEINFANTILE

Branca della medicina che si occupa delle malattie nervose e mentali.

In particolare, neuropsichiatria infantile, branca della medicina che si occupa della diagnosi, della

prevenzione, della cura di disturbi o malattie neuropsichiche del bambino o di tutta l’età

evolutiva

Page 9: L’autismo: I figli della luna

AMBITI DELLA AMBITI DELLA NEUROPSICHIATRIA NEUROPSICHIATRIA

INFANTILEINFANTILE

• Paralisi cerebrale infantile • Malattie neuromuscolari (es.

distrofia miscolare, amiotrofia spinale)

• Cefalee dell'età evolutiva • Epilessia • Traumi cranici • Tumori cerebrali infantili

Neurologia dell'età evolutiva

Psichiatria dell'età evolutiva

• Ritardo mentale• Disturbi dello sviluppo psicologico • Disturbi specifici

dell‘apprendimento• Disturbi del linguaggio • Disartria• Autismo infantileAutismo infantile e psicosi dell'età

evolutiva • Disturbi del comportamento

alimentare (anoressia e bulimia in età evolutiva)

• Depressione nell'infanzia e nell'adolescenza

• Disturbi della personalità nell'infanzia e nell'adolescenza

• Disturbi del comportamento, dell'emotività e del funzionamento sociale

• Scompenso adolescenziale

Page 10: L’autismo: I figli della luna

CHI SONO I FIGLI DELLA CHI SONO I FIGLI DELLA LUNA?LUNA?

““Un bambino autistico è bello… proprio Un bambino autistico è bello… proprio com’era tuo figlio da piccolo, però… Un com’era tuo figlio da piccolo, però… Un

bambino autistico vede, ma è come se non bambino autistico vede, ma è come se non vedesse… Un bambino autistico sente, ma è vedesse… Un bambino autistico sente, ma è come se non sentisse… Un bambino autistico come se non sentisse… Un bambino autistico capisce, ma è come avvolto in una corteccia capisce, ma è come avvolto in una corteccia che blocca ogni relazione con gli altri… Un che blocca ogni relazione con gli altri… Un

bambino autistico non si gode un gelato, né un bambino autistico non si gode un gelato, né un sorriso e neanche un abbraccio della sua sorriso e neanche un abbraccio della sua

mamma… Un bambino autistico è bello come mamma… Un bambino autistico è bello come tuo figlio ma è tanto lontano, tanto solo…. Un tuo figlio ma è tanto lontano, tanto solo…. Un

bambino autistico rischia di diventare un bambino autistico rischia di diventare un adulto autistico, e poi un anziano autistico e adulto autistico, e poi un anziano autistico e non ci saranno più i suoi genitori a prendersi non ci saranno più i suoi genitori a prendersi

cura di lui, e poi…” cura di lui, e poi…”

Antonio M. PersicoAntonio M. Persico

Page 11: L’autismo: I figli della luna

COS’È L’AUTISMO?COS’È L’AUTISMO?L'autismo è un disturbo pervasivo dello sviluppo che si

manifesta prima dei tre anni di età con deficit nelle seguenti aree:

-comunicazione- interazione sociale

- immaginazione

Necessita di una diagnosi precoce ed un intervento educativo specifico

Condizione psichica di distacco Condizione psichica di distacco dalla realtà e di prevalenza del dalla realtà e di prevalenza del

mondo interioremondo interiore

Page 12: L’autismo: I figli della luna

L'autismo è il peggiore degli handicap, perché pur accompagnandosi ad un aspetto fisico normale è un

handicap grave che coinvolge diverse funzioni cerebrali e perdura per tutta la vita

L'autismo colpisce, secondo stime recenti, 1 persona su 1000, e 2 persone su 1000 ne presentano alcuni sintomi

potendo venire incluse nello "spettro autistico”

Page 13: L’autismo: I figli della luna

La persona con autismo, incontra grosse difficoltà a comprendere il mondo che la circonda e ad adattarsi alle

diverse situazioni quotidiane

Anche i soggetti adulti, affetti da autismo, che presentano un funzionamento più elevato, continuano tipicamente a mostrare problemi nell'interazione sociale e nella comunicazione, oltre a

una ristrettezza di interessi e attività

Page 14: L’autismo: I figli della luna

LE CARATTERISTICHE LE CARATTERISTICHE FONDAMENTALI DEL FONDAMENTALI DEL DISTURBO AUTISTICODISTURBO AUTISTICO

- La compromissione qualitativa dello sviluppo dell'interazione sociale. - La compromissione qualitativa dello sviluppo delle modalità di comunicazione. - Modalità di comportamento, interessi e attività limitati, ripetitivi e stereotipati. - Le alterazioni qualitative sono nettamente anomale rispetto al livello di sviluppo della persona affetta da autismo

Page 15: L’autismo: I figli della luna

In presenza di almeno sette di queste caratteristiche:

- difficoltà a stare con altri bambini - impressione di sordità o difficoltà visive - difficoltà di apprendimento - incoscienza per i pericoli reali - opposizione ai cambiamenti - mancanza del sorriso e della mimica - iperattività fisica accentuata - non guarda negli occhi - attaccamento inappropriato agli oggetti - ruota gli oggetti - persevera in giochi strani - atteggiamento fisico rigido

Page 16: L’autismo: I figli della luna

COME SI MANIFESTA COME SI MANIFESTA L'AUTISMO?L'AUTISMO?

La caratteristica più evidente è l'isolamento: i bambini autistici spesso non rispondono al loro nome, evitano lo sguardo e appaiono inconsapevoli dei sentimenti altrui e della realtà che li circonda

I bambini autistici hanno spesso risposte anomale ai suoni, al tatto o ad altri stimoli sensoriali, e una ridotta sensibilità al dolore, che può contribuire a determinare sintomi comportamentali, come la resistenza ad essere abbracciati.

Page 17: L’autismo: I figli della luna

Mostra indifferenza

Per chiedere si serve della mano dell’adulto

Si comporta in modo strano

Ride senza motivo

Nessun contatto oculare

Non ama i cambiamenti Assenza di creatività e di immaginazione

del gioco

Partecipa solo se l’adulto insiste e l’aiuta

Non gioca con gli altri bambini

Interazione a senso unico

Parla sempre dello stesso argomento

Ripete le parole a pappagallo

Manipola e fa ruotare i soggetti

Dimostra talvolta abilità e destrezze particolari, ma sempre al di fuori delle attività che

comportano comprensione sociale

-Difficoltà nello stabilire relazioni sociali

- Difficoltà nella comunicazione verbale

- Difficoltà nella comunicazione non-verbale

- Difficoltà a sviluppare le facoltà ludiche e l’immaginazione

- Resistenza ai cambiamenti

Page 18: L’autismo: I figli della luna

QUAL È LA CAUSA QUAL È LA CAUSA DELL'AUTISMO?DELL'AUTISMO?

L'autismo non ha una singola causa: molteplici geni e fattori ambientali, come virus o sostanze chimiche, possono

contribuire a determinare il disturbo autistico.

Gli studi su persone autistiche hanno trovato anomalie in diverse strutture cerebrali; questi dati suggeriscono che

l'autismo derivi da una interruzione nello sviluppo cerebrale in una fase precoce della vita intrauterina.

Page 19: L’autismo: I figli della luna

NOVITA’ SULL’AUTISMONOVITA’ SULL’AUTISMOGRAZIE ALLA GENETICAGRAZIE ALLA GENETICA

Un nuovo metodo statistico per le indagini genetiche ha permesso di “intrappolare” un gene responsabile dell’autismo.

Grazie ad una tecnica di analisi di

sottoinsiemi ordinati (ordered-subset analisys,OSA), è stata isolata una variante genetica

che predispone alle sindromi autistiche

nel gene per la subunità 3 del

recettore per l’acido gamma-

amniobutirrico (GABRB3).

Ricercatori del Duke University Medical Center (Durham), hanno messo a punto il metodo di analisi OSA per isolare un gene.

Page 20: L’autismo: I figli della luna

Il test fu limitato a famiglie in cui più di un bambino aveva sviluppato sindrome autistica con difficoltà ad accettare i cambiamenti.

I dati hanno rilevato che la mutazione responsabile si

trovava nel cromosoma 15

all’interno del gene per il gamma

GABRB3.

Nella stessa area dei geni per la

sindrome di Angelman

Syndrome e Prade-Willi

Syndrome, che provocano anch’esse,

comportamenti ripetitivi.Questi risultati sono la

prima prova che l’autismo non deve essere considerato

come una SINDROME UNICA.

Cause diverse

Trattamenti diversi

Page 21: L’autismo: I figli della luna

COME SI CURA COME SI CURA L'AUTISMO?L'AUTISMO?

Attualmente non esiste una cura per l'autismo: le terapie o gli interventi vengono scelti in

base ai sintomi individuali. Le terapie meglio studiate comprendono interventi

educativi/comportamentali (in ambiente strutturato adattato alle difficoltà specifiche

dell'autismo) e farmacologici. Sebbene questi interventi non curino l'autismo, spesso

portano ad un miglioramento sostanziale.

Page 22: L’autismo: I figli della luna

CENNI STORICICENNI STORICIL'autismo esiste

verosimilmente fin dall'antichità. Soltanto nel

1797, però,troviamo in letteratura la descrizione di

un ragazzo che, presenta comportamenti molto simili a

quelli tipici dell' autismo. Victor, "il ragazzo selvaggio"

ritrovato a 12 anni nella foresta dell' Aveyron,

manifesta ritiro, isolamento, reazioni paradossali ai suoni

e stereotipie. La diagnosi formulata dal famoso

psichiatra Pinel è di “idiozia congenita”.

Page 23: L’autismo: I figli della luna

STORIA DELL’AUTISMOSTORIA DELL’AUTISMO

Nel 1943 un pedopsichiatra americano, Leo Kanner, pubblica un articolo nella rivista Nervous Child dove descrive 11 bambini di età compresa tra i 2 e i 10 anni affetti d’autismo. Questo articolo è stato il primo tentativo di spiegare l'autismo da un punto di vista teorico ed è oggi il punto di riferimento per datare l'inizio delle ricerche su questo disturbo. Kanner pensava che l'isolamento sociale costituisse la caratteristica principale che accomunava i bambini che aveva osservato al Harriet Home for Invalid Children della clinica Johns Hopkins di Baltimora

Page 24: L’autismo: I figli della luna

Nel 1968 l'autismo veniva classificato come una schizofrenia infantile ed i termini psicosi infantile e psicosi simbiotica

venivano ancora utilizzati come sinonimi per definire questo disturbo

Nel 1970 è stata fondata un'importante rivista internazionale sull'autismo:

The Journal of Autism and Childhood Schizophrenia. Inseguito fu denominata Journal of Autism and Developmental Disorders poiché sempre più ricercatori indirizzavano i loro

studi sull'autismo nell'ambito dei disturbi dello sviluppo

Nel 1978 un articolo di Michael Rutter descrive i sintomi dell'autismo in modo precisosottolineando come questi siano già presenti prima dei 3 anni

Page 25: L’autismo: I figli della luna

Nel 1979 Lorna Wing scrive che l'autismo è un disturbo dello sviluppo nel quale le

caratteristiche principali sono legate a problemi di socializzazione e di linguaggio nonché ad una mancanza di

interessi e di immaginazione

Dall'articolo di Kanner ad oggi la descrizione delle caratteristiche della persona autistica

sono rimaste sostanzialmente uguali. Un grande cambiamento è invece avvenuto per

quanto riguarda la natura del disturbo. L'autismo è passato dallo statuto di "blocco“

psicologico a quello di Disturbo Generalizzato dello Sviluppo, sfatando l'idea della

responsabilità dei genitori con l'origine del disturbo stesso.

Page 26: L’autismo: I figli della luna

AUTISMO E FAMIGLIAAUTISMO E FAMIGLIALa famiglia del bambino affetto da autismo si trova a dover affrontare una situazione più stressante di qualunque altra famiglia

di bambino handicappato.

Senso di colpa

Scarsa conoscenza e informazioneMancanza di

interazione

Problemi di comportamento

Incomprensioni sociali

Incertezza futura

Page 27: L’autismo: I figli della luna

QUALI SONO I POSSIBILI QUALI SONO I POSSIBILI INTERVENTI SULLA INTERVENTI SULLA

FAMIGLIA?FAMIGLIA?La famiglia è il primo ambiente sociale in cui ogni bambino si trova a vivere: l’integrazione nella vita di famiglia è perciò il primo scopo da perseguire in un programma di riabilitazione e integrazione della persona autistica.

Le peculiarità della sindrome rendono

difficile e doloroso il rapporto della famiglia con il

proprio bambino, e costituiscono una

fonte aggiuntiva di stress che spesso

minaccia la sopravvivenza

dell’unità familiare.

Page 28: L’autismo: I figli della luna

FORME DI SUPPORTO ALLA FORME DI SUPPORTO ALLA FAMIGLIAFAMIGLIA

Informazione

“Addestramento”della famiglia

Assistenza

Coordinamento dei sevizi

Aiuto socialeed emotivo

Page 29: L’autismo: I figli della luna

L’AUTISMO TRA I BANCHIL’AUTISMO TRA I BANCHI

Sono stati avviati dall’anno 2003/04, avvalendosi della collaborazione con le Associazioni famiglie,  dei percorsi di  percorsi di  “sensibilizzazione”  rivolti alle classi“sensibilizzazione”  rivolti alle classi.

La risorsa compagni è uno dei fattori fondamentali nel processo di

integrazione scolastica dell’alunno disabile.

Progetto “Scuola famiglia curante: un modello integrato di inserimento del

bambino autistico”

Page 30: L’autismo: I figli della luna

Rivolto a: Classi prime di scuola elementare.Contenuto dettagliato dell’attività: una

classe quarta e una classe quinta si propongono come tutor a due classi prime

che accolgono un alunno autistico. Obiettivi: - Fornire un modello di lavoro

circolare - Riflettere sul tema della differenza e

trasformare la diversità in risorsa - Promuovere potenzialità e partecipazione

attiva della classe

L’attività viene condotta da:

- gli insegnanti delle classi tutor,

- i Neuropsichiatri Infantili delle classi tutor,

- un genitore dell’alunno della classe tutor.

Page 31: L’autismo: I figli della luna

COME TUTELIAMO COME TUTELIAMO L’AUTISMOL’AUTISMO

LA LEGGE 5 FEBBRAIO 1992 LA LEGGE 5 FEBBRAIO 1992 N°104N°104LEGGE-QUADRO PER L'ASSISTENZA,

L'INTEGRAZIONE SOCIALE E I DIRITTI DELLE PERSONE HANDICAPPATE

Art. 3. Soggetti aventi diritto

1. É persona handicappata colui

che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che é causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.

2. La persona handicappata ha diritto alle prestazioni stabilite in suo favore in relazione alla natura e alla consistenza della minorazione, alla capacità complessiva individuale residua e alla efficacia delle terapie riabilitative.

Art. 8. Inserimento ed integrazione sociale

 L'inserimento e l'integrazione sociale della persona handicappata si realizzano mediante:• servizi di aiuto personale alla persona handicappata in temporanea o permanente grave limitazione dell'autonomia personale • adeguamento delle attrezzature e del personale dei servizi educativi, sportivi, di tempo libero e sociali;• affidamenti e inserimenti presso persone e nuclei familiari • istituzione o adattamento di centri socio-riabilitativi ed educativi diurni, a valenza educativa, che perseguano lo scopo di rendere possibile una vita di relazione a persone temporaneamente o permanentemente handicappate

Page 32: L’autismo: I figli della luna

ASSOCIAZIONE O.M.A.ASSOCIAZIONE O.M.A.

L'Organizzazione Mondiale per l'Autismo (OMA), annunciata ufficialmente il 21 novembre 1998 a Lussemburgo, ha come finalità principale di aiutare a migliorare la qualità della vita delle persone autistiche e delle loro famiglie in tutto il mondo

Come ?

Page 33: L’autismo: I figli della luna

• Azioni di informazione e sensibilizzazione presso le istituzioni pubbliche nazionali e le organizzazioni internazionali come l'UNESCO, l'OMS, le Nazioni Unite, ecc.

• Sensibilizzazione dei genitori e delle persone autistiche a partecipare ad associazioni rappresentative nel loro paese o a costituire tali associazioni, qualora non ne esistano.

• Sensibilizzazione dei professionisti della sanità e dell'educazione ai bisogni specifici delle persone autistiche. Suscitare l'interesse per il lavoro con le persone autistiche.

• Azioni di formazione di base e continuativa rivolte a professionisti nei paesi che più ne hanno la necessità.

• Condividere l'informazione a livello mondiale per arricchirsi reciprocamente di esperienze.

miglioramento della qualità della vita delle miglioramento della qualità della vita delle persone autistiche e delle loro famiglie.persone autistiche e delle loro famiglie.

Page 34: L’autismo: I figli della luna

ASSOCIAZIONASSOCIAZIONEE

(Associazione Nazionale (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) Genitori Soggetti Autistici) Nasce in Piemonte a metà Nasce in Piemonte a metà degli anni ’80, per volere degli anni ’80, per volere di alcuni genitori, al fine di di alcuni genitori, al fine di superare le teorie superare le teorie psicanalitiche ancora psicanalitiche ancora radicate in Italia, le quali radicate in Italia, le quali negando l’origine organica negando l’origine organica e vedendo nei genitori la e vedendo nei genitori la causa del disturbo del causa del disturbo del figlio, impedivano figlio, impedivano interventi riabilitativi e interventi riabilitativi e pedagogici, già largamente pedagogici, già largamente diffusi con ottimi risultati diffusi con ottimi risultati negli Stati Uniti e in altri negli Stati Uniti e in altri Paesi europei. Paesi europei.

Page 35: L’autismo: I figli della luna

Trascorsi alcuni anni, è stata evidente la necessità di agire in modo incisivo sui territori e, alla fine degli anni ’90, si è

trasformata in una confederazione come necessaria conseguenza di una associazione nazionale che sente

l’esigenza di essere non soltanto “una voce” per la diffusione della “buona prassi dell’autismo”, ma anche un concreto riferimento sui singoli territori con i seguenti obiettivi:

• sostegno e informazione alle famiglie sostegno e informazione alle famiglie • contatti con altre associazioni italiane ed contatti con altre associazioni italiane ed

europee europee • collaborazione con Enti pubblici e privati collaborazione con Enti pubblici e privati • organizzazione di seminari, convegni e organizzazione di seminari, convegni e

manifestazioni finalizzate alla corretta manifestazioni finalizzate alla corretta informazione e formazione informazione e formazione

Page 36: L’autismo: I figli della luna

GIORNATA NAZIONALE GIORNATA NAZIONALE DELL’AUTISMODELL’AUTISMO

2 GIUGNO2 GIUGNOLa giornata ricorda la necessità di aumentare gli scarsissimi finanziamenti dedicati alle ricerche sulle patologie che provocano l'autismo, in gran parte ancora sconosciute. Il problema sociale è enorme, sia per la gravità della sindrome sia per la sua diffusione.

Al parco divertimenti Mirabilandia di Ravenna, si svolgerà la manifestazione nazionale, con la distribuzione della favola didattica Calimero e l'amico speciale, di G. Ippolito e AA.

Questa favola si rivolge agli insegnanti ed agli alunni dell'elementare e della media inferiore che sanno già leggere e che devono imparare come rapportarsi con i compagni che hanno comportamenti problematici di tipo autistico.

Page 37: L’autismo: I figli della luna

NARRARE LA REALTÀNARRARE LA REALTÀ

Sheila non parla, non piange, e i suoi occhi sono pieni d’odio. Per tutti e irrimediabilmente perduta in un mondo di violenze ed orrore fino a quando non fu

assegnata alla classe di Torey Hayden per "bambini speciali“. Quando la incontrò per la prima volta, la

bambina si rifiutava di parlare e il suo unico modo di comunicare era attraverso esplosioni di comportamento

violento e distruttivo. Dopo cinque mesi intensi, la Hayden riuscì a fare breccia nelle difese di Sheila e

lottò con successo perché fosse ammessa in una classe regolare .

Page 38: L’autismo: I figli della luna

Una poesia scritta Una poesia scritta da Sheilada Sheila

Page 39: L’autismo: I figli della luna

Sheila ora ha circa trent'anni. Dall'attività nel fast food è adesso passata a quella di un ristorante e sembra avere

buona capacità negli affari. È sempre single e divide la sua casa con due cani e due gatti. I diritti degli animali sono

diventati una causa importante nella sua vita cui dedica gran parte del suo tempo libero

Il seguito di, Una bambina.

La Hayden non rivide più Sheila fino a che questa non compie 13 anni. Sheila ricordava molto poco dei momenti passati assieme. Man mano che T. Hayden procede a riallacciare la relazione con l'adolescente, i ricordi lentamente riemergono, portando con sé sentimenti di abbandono e ostilità. E’ racconto della lotta di una bambina per riscattarsi dagli abusi subiti e conquistare, così, quella serenità che le ha permesso di superare gli incubi del passato

Page 40: L’autismo: I figli della luna

LE IMMAGINI DELLA LE IMMAGINI DELLA REALTA’REALTA’

Questa è la storia di Sam, un ragazzo semi-autistico il cui unico amore ed orgoglio è la figlia di sette anni. Quando le autorità minacciano di portargliela via per affidarla ad una famiglia "normale", Sam farà di tutto per tenerla con sè. Un avvocatessa di straordinaria bravura si prenderà a cuore il caso di Sam e lo affiancherà nella sua battaglia.

Page 41: L’autismo: I figli della luna

Malcolm è uno psicologo infantile molto stimato. Una sera dal bagno arriva un rumore. Vincent, da bambino paziente del dottore ed oggi adulto, ritiene di aver subito un torto di cui vuole vendicarsi. Estrae una pistola, spara a Malcolm e poi a se stesso. L'autunno seguente Malcolm deve occuparsi del caso del piccolo Cole, nove anni, ossessionato da spaventose apparizioni di spiriti. Dopo una reticenza iniziale, Malcolm acquista la fiducia di Cole, che gli confida esattamente le sue sensazioni: sia quando è fuori sia quando è a casa, Cole “vede” anime tormentate di morti che si materializzano nelle sue vicinanze, e con loro riesce a parlare. Spaventato da questo potere, Cole si affida allo psicologo…

Page 42: L’autismo: I figli della luna

Alla morte del padre, il giovane Charlie scopre che l'intera eredità è andata al fratello Raymond, di cui ignorava l'esistenza. Quest'ultimo, affetto da autismo, è ricoverato in una clinica specializzata. Charlie prende con sé il congiunto sperando di ottenerne la tutela e, di conseguenza, la disponibilità dei beni familiari. Il film è il viaggio da Cincinnati a Los Angeles di questi due fratelli.

Page 43: L’autismo: I figli della luna

SIMONE CRISTICCHI SIMONE CRISTICCHI TI REGALERO’ UNA ROSATI REGALERO’ UNA ROSA

Ti regalerò una rosa Una rosa rossa per dipingere ogni cosa Una rosa per ogni tua lacrima da consolare E una rosa per poterti amare Ti regalerò una rosa Una rosa bianca come fossi la mia sposa Una rosa bianca che ti serva per dimenticare Ogni piccolo dolore

Mi chiamo Antonio e sono matto Sono nato nel ’54 e vivo qui da quando ero bambino Credevo di parlare col demonio Così mi hanno chiuso quarant’anni dentro a un manicomio Ti scrivo questa lettera perché non so parlare Perdona la calligrafia da prima elementare E mi stupisco se provo ancora un’emozione Ma la colpa è della mano che non smette di tremare

Io sono come un pianoforte con un tasto rotto L’accordo dissonante di un’orchestra di ubriachi E giorno e notte si assomigliano Nella poca luce che trafigge i vetri opachi Me la faccio ancora sotto perché ho paura Per la società dei sani siamo sempre stati spazzatura Puzza di piscio e segatura Questa è malattia mentale e non esiste cura

Ti regalerò una rosa Una rosa rossa per dipingere ogni cosa Una rosa per ogni tua lacrima da consolare E una rosa per poterti amare Ti regalerò una rosa Una rosa bianca come fossi la mia sposa Una rosa bianca che ti serva per dimenticare Ogni piccolo dolore

I matti sono punti di domanda senza frase Migliaia di astronavi che non tornano alla base

Sono dei pupazzi stesi ad asciugare al sole I matti sono apostoli di un Dio che non li vuole

Mi fabbrico la neve col polistirolo La mia patologia è che son rimasto solo

Ora prendete un telescopio… misurate le distanze E guardate tra me e voi… chi è più pericoloso?

Dentro ai padiglioni ci amavamo di nascosto Ritagliando un angolo che fosse solo il nostro Ricordo i pochi istanti in cui ci sentivamo vivi

Non come le cartelle cliniche stipate negli archivi Dei miei ricordi sarai l’ultimo a sfumare

Eri come un angelo legato ad un termosifone Nonostante tutto io ti aspetto ancora

E se chiudo gli occhi sento la tua mano che mi sfiora

Ti regalerò una rosa Una rosa rossa per dipingere ogni cosa

Una rosa per ogni tua lacrima da consolare E una rosa per poterti amare

Ti regalerò una rosa Una rosa bianca come fossi la mia sposa

Una rosa bianca che ti serva per dimenticare Ogni piccolo dolore

Mi chiamo Antonio e sto sul tetto Cara Margherita son vent’anni che ti aspetto I matti siamo noi quando nessuno ci capisce Quando pure il tuo migliore amico ti tradisce Ti lascio questa lettera, adesso devo andare

Perdona la calligrafia da prima elementare E ti stupisci che io provi ancora un’emozione? Sorprenditi di nuovo perché Antonio sa volare

Page 44: L’autismo: I figli della luna
Page 45: L’autismo: I figli della luna

Lunedì Incontro col Dott. Polletta e con la Coordinatrice del

servizio Sandra Venturoli,che ci hanno introdotto la struttura e le varie figure che vi lavorano al suo

interno

“Anticipando che avrei fatto lo stage in un luogo dove mi piacerebbe lavorare in futuro, ero molto emozionata. Questo stage mi stava dando l’opportunità di confermare le mie scelte, confrontare le mie idee astratte con la realtà”

Vero V.

“Il Dott. Polletta, neuropsichiatria e Direttore della Struttura, ci ha inquadrato quali

tipi di patologie vengono curate e la formazione delle figure professionali che lavorano

all’interno del servizio; questo è stato molto utile per noi

tirocinanti perchè ci ha dato informazioni in più riguardo alla scelta prossima dell’università”

Vero M.

Page 46: L’autismo: I figli della luna

MartedìIncontro con le logopediste Vilma e Maurizia, che ci hanno permesso di

assistere ad una terapia di gruppo. Segue l’incontro con la fisioterapista Marisa, e con Patrizia, educatrice professionale

“Oggi ero più emozionata di ieri, mi aspettava una settimana intensa, e oggi, finalmente avrei avuto il primo contatto con bambini di diverse patologie”

Vero V.

“Una bambina, mi ha colpita subito, era

autistica e con altri disturbi. Fu una forte emozione stare con lei qualche ora vedere che non mi spaventava stare in sua compagni è stata la prima conferma per il

mio futuro”

Vero V.

Mi ha colpito molto questo metodo (lavoro

in gruppo), che ho trovato molto opportuno

ed ho visto come un bambino autistico non

gioca con gli altri bambini, ma si isola

giocando da solo o non giocando affatto.

Vero M.

Page 47: L’autismo: I figli della luna

MercoledìIncontro con il Dott. Stoppa, psicologo che ci ha

illustrato tramite un power point alcune sfaccettature del suo lavoro e con la Dott.ssa De Luca, neuropsichiatra infantile che ci ha parlato

dell’autismo“Oggi è stata una giornata di scoperte, ho assimilato nozioni che non avrei mai immaginato. Il mestiere dello psicologo si è rivelato ricco di varianti, un semplice psicologo ha molteplici compiti”

Vero V.

“L’incontro con la Dott.ssa De Luca

mi ha messa in relazione con la

parte teorica svolta in precedenza e mi ha fatto notare con quanta minuzione abbiamo svolto il

nostro lavoro”

Vero V.

“Tramite questi incontri ho capito con

quanta passione bisogna affrontare lavori delicati come

quello del neuropsischiatra e dello psicologo…”

Vero M.

Page 48: L’autismo: I figli della luna

GiovedìPartecipazione della terapia con Giovanna, logopedista. Incontro con Fiorella, educatore

professionale, con la Dott.ssa Merlin, neuropsichiatra infantile.

Incontro con la Dott.ssa Azzalli, fisioterapista che ci ha fatto vedere fotografie e filmati inerenti alla

sua terapia“Oggi ho scoperto un nuovo mestiere, un lavoro che non avevo mai preso in considerazione, l’educatore professionale” “Non avevo mai preso in considerazione questo mestiere e l’ho trovato molto interessante e variegato”

Vero V.

“Non immaginavo il lavoro di educatore

professionale come l’ho visto in questa

esperienza… è una figura importantissima, che non può mancare nell’èquipe

del servizio”

Vero M.

Page 49: L’autismo: I figli della luna

VenerdìIncontro con la Dott.ssa Cavallini, psicologa, responsabile adozioni, che si occupa di abusi e

adozioni. In seguito incontro con Luana, logopedista, che ci ha dato la possibilità di

partecipare alla sua terapia“Sono stata un po’ delusa da questa giornata, pensavo a una conclusione di stage un po’ diversa. Immaginavo un incontro conclusivo con i vari operatori, ma i vari impegni non l’hanno permesso”

Vero V.

“Molto interessante però,

l’incontro con la Dott.ssa Cavallini

che ci ha dato informazioni molto

interessanti sull’adozione e ha

cambiato molte mie convinzioni

riguardanti questo argomento”

Vero V.

“Mi ha molto affascinato tutta la

spiegazione del processo di

adozione e ne sono rimasta

particolarmente soddisfatta.”

Vero M.

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BIBLIOGRAFIA

Torey L.Hayden, Una Bambina, Corbaccio, Milano, 1995

Torey L.Hayden, La Figlia della Tigre, Corbaccio, Milano,1995

www.alihandicap.org

www.angsaonlus.org

www.autismo.inews.it

www.autism.org

www.autismile.it

www.italiasalute.it

http://members.it.tripod.de/cristina/

http://wa.n4u.org/it/index.htm

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