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2015 Il Processo di Assunzione

Il Processo di Assunzione - Hiring Manager Survey 2015

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2015

Il Processo di Assunzione

degli hiring manager pen-sa che attrarre i candidati in maniera rapida ed efficiente

anche con l’aiuto delle nuove tecnologie migliorerà il proces-

so di selezione nei prossimi 3-5 anni

Tecnologia e conoscenza delle tecniche per entrare in contatto coi candidati semplificheranno

il processo di assunzione

LE PRIME TRE Priorità del processo di assunzione secondo gli hiring manager nei prossimi 2 – 3 anni saranno:

Nel valutare il successo del processo di

assunzione, la qualità della selezione e

il periodo di permanenza del candidato

scelto all’interno dell’azienda sono oggi

considerati quasi altrettanto importanti

rispetto al tempo impiegato per trovare il

candidato giusto.

Esperienza dei candi-dati(47%)

Efficacia degli stru-menti di selezione dei talenti (42%)

degli hiring manager pensa che la mi-gliore conoscenza di tecniche per entrare in contatto coi candidati contribuirà a semplificare il processo di selezione in futuro.

Efficienza del processo di selezione(43%)

81%

I social media sono il metodo più dif-fuso per migliorare l’ employer brand

47%

Il Processo di Assunzione

degli hiring manager li utilizza

57%

62% 66% vede nella carenza di competenze uno dei principali os-tacoli nel processo di assunzione

cita la caren-za di talenti

tra i problemi

Il Processo di Assunzione: 4 Svelare la verità 4

Background: 5 La Hiring Manager Survey 5

Il Processo di Assunzione: 6 Come viene visto oggi 6 Cosa lo aiuta e cosa lo ostacola? 8 I vantaggi della tecnologia 9 Una crescente conoscenza dell’engagement 10 Lavoratori non qualificati, inesperti e non disponibili 11

Valutazione: 12 Valutare il processo di assunzione 12 Priorità per il Futuro 13 Misurare la qualità dell’assunzione 15 Profilo del candidato perfetto 16 Le 5 soft skill più importanti nel 2015 17 Alla ricerca della perfezione 18

Migliorare l’Employer Brand: 19 Un nuovo focus 19 Tecniche di comunicazione 20 Migliorare e proteggere 21

Conclusione: 22 È un mondo di candidati 22 Prepararsi al futuro 23

Indice

The Hiring Process Report 2015 / Kelly Services

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Il Processo di Assunzione: Svelare la verità

Il processo dell’assunzione di personale,

complesso per sua stessa natura, è

costantemente sotto esame. E giustamente.

Sourcing, attrazione, engagement ed

onboarding dei candidati: tutti gli step

necessari per selezionare i migliori talenti

sono legati tra loro e fondamentali per il

successo di ogni tipo di attività economica.

Quindi, non sorprende che questo processo

sia monitorato con tale costanza: è una sorta di

esame minuzioso che può aiutare un’azienda

a fare un passo avanti e a restare avanti, anche

in caso di cambiamenti o interruzione della

collaborazione.

Il processo di assunzione dev’essere cost-

effective ed efficiente, bilanciando rapidità e

qualità delle selezioni, ma la natura sfaccettata

del processo è continuamente influenzata

da molti fattori, interni ed esterni. Alcuni lo

influenzano positivamente e lo semplificano.

Altri, invece, hanno su di esso un impatto

negativo e possono ostacolarne l’esito

positivo.

In questo report, analizzeremo

dettagliatamente causa ed effetto,

identificheremo i fattori più importanti che

oggi influenzano il processo di assunzione - sia

in positivo che in negativo- per capire meglio

a che punto siamo e perché, nonché cosa

possiamo aspettarci di vedere, a grandi linee,

in futuro. In questo modo, le aziende possono

prepararsi meglio ad affrontare la situazione.

Allo scopo d’identificare i fattori di cui

sopra, Kelly ha lanciato la Hiring Manager

Survey, per mettere in luce la verità sul

processo di selezione dal punto di vista degli

hiring manager. L’indagine ha evidenziato

che la carenza di competenze e di talenti

rappresenterà il problema principale per il

processo di selezione per i prossimi 3-5 anni.

Al contrario, tecnologia e conoscenza dei

metodi per entrare in contatto coi candidati

avranno l’impatto più positivo sul processo

stesso.

In risposta a tali evidenze, gli hiring manager

hanno rivelato che le loro tre priorità in materia

di selezione per i prossimi tre anni saranno

l’esperienza dei candidati, l’efficienza del

processo di selezione e l’utilizzo di strumenti di

selezione efficaci.

Causa ed Effet-to sono le Due Facce della stes-sa Medaglia

- Ralph Waldo Emerson - saggista

The Hiring Process Report 2015 / Kelly Services

5

Background: La Hiring Manager Survey

Sapendo quanto sia importante per le aziende

essere preparate al cambiamento nello scenario

della selezione, Kelly Services guarda al futuro

del recruiting dal punto di vista di un hiring

manager. Questo studio esplora temi che

vanno dalla talent acquisition alle diversità

generazionali sul lavoro, fino al processo di

selezione stesso.

A chi ci rivolgiamo esattamente?

Tra dicembre 2014 e febbraio 2015, sono stati

raccolti dati da 10 Paesi, delle aree EMEA

(Europa, Medio Oriente e Africa) ed APAC (Asia-

Pacifico).

5 nella region EMEA: UK, Germania, Francia,

Russia, Svizzera

5 nell’APAC: Singapore, Australia, Nuova

Zelanda, Malesia, India.

Abbiamo raccolto le opinioni di più di 2.000

manager con responsabilità nel processo di

selezione, quali

Recruitment Manager

HR Manager

Decision Maker con responsabilità nel

processo di assunzione

La maggior parte degli intervistati aveva

responsabilità a livello locale o regionale (73%).

Una percentuale più bassa, invece, gestiva

selezioni a livello nazionale e/o internazionale

(52%).

La maggior parte gestiva fino a 50 selezioni

l’anno (79.8%). Solo alcuni gestivano da 51 a

1.000 selezioni (16.9%) e solo il 3.3% più di

5.000 l’anno.

Abbiamo intervistato Hiring Manager di 21 settori diversi, ma la maggior parte dei partecipanti all’indagine proveniva dall’industria e dalla comunicazione, seguite da retail e finance.

Il 60% considerava la propria azienda di nicchia o tra i top 3 nel proprio settore.

Un notevole 81% degli intervistati lavorava nel settore privato. Il che dev’essere tenuto presente nell’interpretare le risposte.

Analizzando i risultati dell’indagine e confrontandoli con la situazione globale di HR e selezione, possiamo avere un quadro più dettagliato delle problematiche più diffuse e delle tendenze più comuni in quest’ambito.

Questo ci consente di prevedere da una posizione più favorevole i futuri sviluppi, consentendo alle aziende di reagire ad essi in maniera appropriata.

Una parte della Hiring Manager Survey riguarda il processo di selezione. Qui scopriamo cosa sta succedendo dal punto di vista degli hiring manager..

Confrontando e analizzando tali dati, possiamo identificare le tendenze che potranno essere più importanti nel 2015 e nei prossimi 3-5 anni. Oltre a considerarli globalmente, evidenzieremo eventuali diffrenze tra i Paesi e cercheremo di capire a cosa sono dovute.

Intervistati Obiettivo Più da vicino

Nessun

cambiamento

Più semplice

Nessun

cambiamento

Più semplice

Più difficile

The Hiring Process Report 2015 / Kelly Services

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Il Processo di Assunzione: Come viene visto oggi

Nell’ambito della nostra Hiring Manager

Survey 2015, abbiamo voluto scoprire

com’è percepito, oggi, il processo

di assunzione dalle persone che vi sono

maggiormente coinvolte: gli hiring manager

stessi. I risultati dell’indagine ci aiuteranno a

capire cosa sta funzionando e cosa no. L’analisi

delle opinioni e delle esperienze degli hiring

manager negli ultimi 5 anni ci aiuterà a formulare

previsioni più aderenti alla realtà rispetto alle

prospettive future.

Abbiamo scoperto che la maggioranza degli hiring

manager pensa che il recruitment sia più difficile oggi che negli ultimi 5 anni

e si aspetta che diventi ancora più complesso nei

prossimi 3-5 anni

Più difficile

Pensi che il recruitment oggi sia più sem-plice o più difficile rispetto a prima (gli

ultimi 5 anni)?

Credi che il recruitment diventerà più semplice o più difficile nei prossimi 3-5 anni?

18%

36%

45%

21%

42%

36%

Recruitment più difficile rispetto agli

ultimi 5 anni

Recruitment più facile nei prossimi 3-5 anni

Recruitment più facile oggi che negli ultimi

5 anni

Recruitment più difficile nei prossimi

3-5 anni

Malesia

Regno Unito

SingaporeAustralia

GermaniaFrancia

SvizzeraRussia

India

The Hiring Process Report 2015 / Kelly Services

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Il Processo di Assunzione: Come viene visto oggi

Idati suggeriscono che, dei 3 Paesi coinvolti

nell’indagine, Svizzera e Singapore sono quelli

che, attualmente, stanno sperimentando le

maggiori difficoltà e prevedono di continuare

di questo passo. Inoltre, sembra che anche la

maggioranza degli hiring manager della Russia si

aspetti che il recruitment diventi più complesso in

futuro.

C’è, comunque, una differenza di opinioni in

Malesia e India, dove il recruitment è oggi

considerato più facile rispetto al passato e si

prevede che lo sarà ancora di più in futuro.

Questo dato è più evidente in India, dove il 67%

crede che il recruitment sia più facile e che lo sarà

ancora di più in futuro (66%).

Questo è un esempio dell’influenza che fattori

economici e sociali diversi possono avere sulle

aziende di aree geografiche diverse, nonché delle

differenza tra Paesi sviluppati e in via di sviluppo.

81%

9%%

1%

Le moderne tecnologie consentono di attrarre i candidati in maniera più rapida ed efficiente

Maggiore conoscenza delle tecniche per entrare in contatto coi candidatis

Impatto di fattori economici/ambientali sulla disponibilità di candidati

Maggiori capacità di sourcing da parte dei recruiter

Maggior numero di candidati con competen-ze specifiche aperti al lavoro flessibile

Migliori benefit aziendali nell’offerta

Miglioramento dell’esperienza del candidato nel processo di selezione

Passaggio delle responsabilità relative al recruitment dall’Hr all’hiring management

Tutte le risposte di cui sopra

Altro

57%

47%

45%

40%

38%

38%

31%

Perché il recruitment diventerà più facile nei prossimi 3-5 anni?

The Hiring Process Report 2015 / Kelly Services

8

Il Processo di Assunzione: Cosa lo aiuta e cosa lo ostacola?

Scoprire cosa pensa la gente è utile,

ma capire perché lo pensa è ancor più

importante. Perciò, individuare i fattori che

influenzano maggiormente l’opinione degli hiring

manager ci darà un’idea più chiara dell’aspetto

sul quale concentrarci.

La Hiring Manager Survey rivela che i fattori che, secondo la percezione comune, facilitano il

recruitment sono le moderne tecnologie e la maggiore

consapevolezza delle tecniche per entrare in contatto coi candidati; fattori che sono strettamente legati tra loro

The Hiring Process Report 2015 / Kelly Services

9

Il Processo di Assunzione: I vantaggi della tecnologia

Man mano che nuovi software e

strumenti entrano in commercio,

nascono nuovi metodi per attrarre

i candidati: possiamo comunicare in maniera

più efficace e rafforzare l’engagement col

candidato.

L’81% degli hiring manager pensa che la possibilità di attrarre i candidati in

modo veloce ed efficiente con l’aiuto delle moderne tecnologie sarà un grande

vantaggio per il processo di assunzione nei prossimi 3-5

anni

I canali di comunicazione diretta come i social

media sono un primo esempio di come le

moderne tecnologie stanno migliorando

la rapidità e l’efficienza del processo di

assunzione. Il ruolo dei social media sta

diventando prevalente, per il sourcing dei

talenti più richiesti. Linkedin, oggi, è lo

strumento più utilizzato per il social recruiting.

A differenza di 10 anni fa, gli strumenti di

comunicazione diretta come questo, oggi, sono

considerati di uso comune e continuano ad

acquistare popolarità man mano che la gente

ne comprende il potenziale e li adotta.

Il 94% dei recruiter ha dichiarato di usare, o

avere in programma di utilizzare i social media

per il recruiting nel 2014, e quanti l’hanno fatto

hanno notato un miglioramento del 49% nella

qualità dei candidati. Ma, sebbene il 94% dei

recruiter sia attivo su LinkedIn, solo il 36% dei

candidati lo è1. Ciò suggerisce che dovrebbero

essere esplorate anche altre piattaforme social,

come parte del mix, nonché altre strategie

di attrazione. I professionisti che non stanno

cercando attiviamente un lavoro, in genere

non vogliono essere trovati troppo facilmente

1 Fonte: Jobvite

online 2, il che suggerisce che bisognerebbe

utilizzare anche altre tecniche.

E qui entrano in gioco tecnologie di sourcing

più sofisticate.

Quindi, non c’è dubbio che le moderne

tecnologie stiano rendendo l’attrazione dei

candidati più veloce ed efficiente, consentendo

alle aziende di gettare la rete in un’area ancor

più estesa per trovare il talento di cui hanno

bisogno. E, man mano che la tecnologia

avanza, possiamo aspettarci di veder nascere e

diffondersi, come, per esempio, la gamification

e le app per mobile.

La disponibilità di software di recruitment più

smart, di tecnologie per il sourcing e sistemi

di gestione cloud-based accessibili, come il

Fieldglass VMS, sta facilitando il processo di

assunzione. I processi si possono centralizzare,

replicare e monitorare come mai prima.

2 Fonte: Kelly Sourcing Paper

The Hiring Process Report 2015 / Kelly Services

10

Il Processo di Assunzione: Una crescente conoscenza dell’engagement

L’avanzamento tecnologico influisce anche

sull’engagement del candidato, mettendo a

disposizione più strumenti ed opportunità per

raggiungere ed entrare in contatto con un pool di

talenti più esteso.

Il 57% degli hiring manager pensa che anche la crescente

conoscenza delle tecniche per entrare in contatto coi candidati semplificherà il processo di selezione nei

prossimi 3-5 anni

Le informazioni sul modo migliore per entrare in

contatto coi candidati - cosa funziona, cosa no e

quali novità provare- sono più immediatamente

disponibili, nell’era digitale. La crescente capacità di

accedere e condividere tali informazioni in maniera

veloce sta migliorando la nostra conoscenza

dell’engagement dei candidati e questo, secondo

gli hiring manager, sarà particolarmente utile per il

processo di selezione nei prossimi anni.

Contenuti web come blog, video tutorial e forum

online -cui si può accedere attraverso i motori di

ricerca e che possono essere condivisi tramite link

sui social media- mostrano come tecnologia e

conoscenza delle tecniche di engagement possono

lavorare insieme, costituendo un potente strumento

di selezione.

L’ascesa del lavoro flessibile - che, secondo di tati

del Kelly Global Workforce Index raccoglie un

gran numero di consensi tra i candidati - è favorita

anche dall’avanzamento tecnologico, attraverso,

per esempio, strumenti di comunicazione come

Skype e servizi di storage in cloud come Dropbox,

che rendono più facile, per la gente, lavorare da

remoto. E i progressi della tecnologia consento

alle aziende di espandersi più facilmente. Perciò,

è evidente che la tecnologia giocherà un ruolo

sempre più importante nel processo di assunzione,

in molti modi diversi, nei prossimi anni ed oltre.

L’influenza economica

Anche i fattori economici ed ambientali hanno una

grande influenza sul processo di assunzione. Nel

2014, per esempio, abbiamo visto la fine della più

grande recessione a livello globale e l’inizio della

ripresa economica. Nel 2015, stiamo vedendo

aziende che si tolgono la polvere di dosso e si

preparano ad una rapida crescita. E ciò potrebbe

spiegare perché il 47% degli hiring managers

pensa che anche i fattori economici influiranno

positivamente sul processo di selezione nei

prossimi 3-5 anni.

The Hiring Process Report 2015 / Kelly Services

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Il Processo di Assunzione: Lavoratori non qualificati, inesperti e non disponibili

Alla domanda sulle difficoltà previste

per il futuro, il 66% cita la carenza

di competenze quale principale

ostacolo e il 62% la carenza di talenti come

problema, perciò è evidente che questi sono

i fattori che rappresentano la più grande

minaccia al recruitment nei prossimi 3-5 anni.

Anche i budget limitati rappresentano una

sfida continua.

I principali fattori che, secondo le previsioni,

renderanno più difficile la selezione in futuro sono

la carenza di competenze e quella di talenti con l’esperienza specifica

necessaria

Sulla scia della ripresa economica, nuove,

fondamentali competenze risultano carenti.

E se le competenze sono carenti, la

competizione è serrata, per cui le aziende

debbono faticare ancora di più per selezionare

il talento di cui hanno bisogno. La distribuzione

non omogenea delle competenze a livello

globale sta spingendo le aziende a sviluppare

nuove modalità innovative per trovare le

persone, affinare le competenze e condividere

l’expertise.

La Hiring Manager Survey 2015 indica che i

Paesi asiatici stanno sperimentando i maggiori

problemi di selezione, ma sono anche più

ottimisti rispetto al futuro. Può darsi che,

benché non siano disponibili in loco lavoratori

qualificati, tali Paesi siano più ricettivi rispetto

alle nuove modalità di lavoro e pronti a

gestirne gli effetti positivi, come la moderna

tecnologia e la conoscenza di tecniche per

creare engagement con i candidati. Malesia

e India, attualmente, hanno vari problemi

rispetto all’assunzione, ma, ovviamente,

vedono emergere fattori che, potenzialmente,

possono aiutarli a superare questi ostacoli.

Una forza-lavoro non qualificata, inesperta e

non disponibile sembra il peggior incubo di

ogni hiring manager, ma imparare ad affrontare

tale scenario è essenziale per la sopravvivenza,

la crescita e il successo. Nel tech, per esempio,

alcuni dipartimenti HR stanno cercando

di superare il problema della carenza di

competenze collaborando con atenei locali e

sviluppando corsi di formazione che li aiutino a

trovare le figure di cui hanno bisogno.

La recente ondata di crescita economica è

un altro fattore che contribuisce a tale trend.

Con l’economia in ripresa, non è pensabile

che più aziende intendano espandersi ed

entrano in gioco i problemi legati a domanda

e offerta. La più grande sfida che le aziende

debbono affrontare sembra essere trovare un

numero sufficiente di nuovi talenti in grado di

supportare tale crescita.

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66%

62%

46

%

46%

44

%

Durata del processo di selezione

Qualità dell’assunzione

Tempo di permanenza del neoassunto in azienda

Indagine sull’esperienza del candidato

Numero di candidature per vacancy

Costo/ investimento per vacancy

Risultati dell’assessment

KPI utilizzati per valutare il processo d’assunzione

The Hiring Process Report 2015 / Kelly Services

12

Valutazione: Valutare il processo di assunzione

Affinché le aziende possano

massimizzare il proprio potenziale

in termini di assunzione, bisogna

sottoporre a valutazione il processo

attualmente in essere. Un monitoraggio

attento di esso è essenziale per migliorare

la performance e consentire lo sviluppo

dell’azienda stessa.

Gli hiring manager al momento utilizzano vari

KPI per valutare il processo d’assunzione:

rapidità, qualità, quantità, costo. È interessante

notare che la qualità delle assunzioni e il

tempo di permanenza dei candidati presso

l’azienda oggi sono considerati quasi

altrettanto importanti quanto il tempo

necessario ad individuare il candidato idoneo a

ricoprire un ruolo. Perciò, piuttosto che cercare

rimedi rapidi, sembra che gli hiring manager

stiano apprezzando i vantaggi dell’acquisizione

di persone di qualità che possano essere

soddisfatte del proprio ruolo; nella speranza di

evitare un alto tasso di turnover e, in definitiva,

risparmiare tempo e denaro in futuro.

46%

45%

41%

37%

35%

34%

31%

Espe

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zion

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Altr

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The Hiring Process Report 2015 / Kelly Services

13

Valutazione: Priorità per il futuro

La Hiring Manager Survey di Kelly rivela le

principali priorità in materia di recruitment

per gli hiring manager in prospettiva

futura.

Il 47% degli hiring manager indica nell’esperienza del

candidato la principale priorità nei prossimi 2-3 anni.

E il Kelly Global Workforce Index 2014 (KGWI)

supporta questo dato, evidenziando che solo

la metà di quanti si sono candidati per un

nuovo lavoro nell’ultimo hanno sono soddisfatti

della loro esperienza. Ciò suggerisce che le

aziende hanno ancora molta strada da fare per

migliorare l’esperienza dei candidati.

Sarà bene facilitare il processo di candidatura,

migliorare la comunicazione e prestare più

attenzione all’onboarding

47% 43% 42% 34% 31% 30% 27% 21% 16% 2%

Tutti i Paesi

Svizzerad

Francia

The Hiring Process Report 2015 / Kelly Services

14

Valutazione: Priorità per il futuro

L’indagine ha rivelato, inoltre, che 8 dei

10 Paesi coinvolti indicano l’esperienza

del candidato come la priorità #1.

Con l’eccezione di Russia e India - che si

concentrano maggiormente sull’efficienza del

processo d’assunzione sull’utilizzo efficace

degli strumenti di selezione.

Dunque, benché l’esperienza del candidato

sia solo uno dei quattro KPI più utilizzati

oggigiorno, ci si aspetta che diventi un KPI

ancor più importante in futuro, corroborando

l’idea che il monitoraggio e il miglioramento

dell’esperienza del candidato possano aiutare

ad attrarre e mantenere in azienda i talenti

migliori. Questo dato è allineato con il CIPD,

l’organo professionale per l’HR e lo sviluppo

delle persone, e il Chartered Institute of

Procurement & Supply (CIPS), che vedono

anch’essi nell’esperienza del candidato una

priorità per il recruitment nel 2015.

Russia

India

64%51%

Efficienza del proces-

so d’assunzione

43%

29%

27%

47%Tutti i Paesi

Esperienza del Candidato

Francia & Ger-mania

33%

29% Stru

menti di se

-

lezione efficaci

Tutti i PaesisIndiaSvizzera

Russia

42%

52%

67%

Percentuale di neoassunti che restano in azien-da dopo un annor

Percentuale di neoassunti che superano le as-pettative in termini di performance

Percentuale di neoassunti coi punteggi più alti nella valutazione annuale

Percentuale di neoassunti cui viene offerto un contratto stabile

Percentuale di neoassunti che ottengono una promozione entro l’anno

Altro 2%

The Hiring Process Report 2015 / Kelly Services

15

Valutazione: Misurare la qualità dell’assunzione

L’indagine rivela che il 63% degli hiring

manager utilizza il ‘tempo’ di permanenza

presso una data azienda per misurare la

qualità dell’assunzione: il fatto che vi si fermi

per più di un anno sembra suggerire che

l’azienda fa per il candidato. Questo è un altro

dei vantaggi del miglioramento dell’esperienza

dei candidati.

La qualità dell’assunzione è prevalentemente misurata

tramite performance superiori alla media e tempo

di permanenza in azienda

Se un candidato ha un’esperienza positiva fin

dall’inizio, c’è motivo di credere che sarà più

propenso ad accettare il ruolo che gli viene

offerto e, in seguito, restare più a lungo in

azienda.

63%

56%

34%

29%

26%

54%

34%

30%

16%

Corrisponde esattamente al profilo quanto ad esperienza

Corrisponde esat-tamente al profilo per quanto riguarda i titoli

Ha alti livelli di performance

Il candidato col miglior rapporto tra qualità e costo dell’assunzione

The Hiring Process Report 2015 / Kelly Services

16

Valutazione: Profilo del candidato perfetto

Dato che le aziende faticano a trovare i

giusti talenti, vale la pena di analizzare

cosa rende tale il candidato perfetto.

La maggioranza (54%) degli hiring manager

considera il candidato perfetto colui (o colei)

che corrisponde esattamente al profilo in

relazione all’esperienza. È anche qualcuno

in possesso dei giusti titoli, con alti livelli di

performance e in grado di restare in azienda

per almeno 3 anni. Il costo dell’assunzione non

è più un fattore così importante.

È interessante che gli hiring manager stiano

ponendo maggiore enfasi sull’esperienza

rispetto ai titoli. Forse una persona esperta

sembra l’opzione più sicura ed affidabile,

soprattutto se l’azienda ha poco tempo per

formarla e ha bisogno di qualcuno che possa

partire in quarta, per così dire. Anche se i titoli

sono importanti, sembra che sia l’esperienza a

fare la differenza tra i candidati.

Capacità comunica-tive

Motivazione personale

Orientamento al risultato

Capacità di lavorare in team

Responsabilità /Affidabilità

The Hiring Process Report 2015 / Kelly Services

17

Valutazione: Le 5 soft skill più importanti nel 2015

Individuando le soft skill più ricercate dagli hiring

manager, possiamo ottenere un identikit migliore del

candidato ‘perfetto’. I risultati dell’indagine mostrano

che si tratta di buoni comunicatori, capaci d’inserirsi bene

fin dall’inizio, senza problemi e senza troppo bisogno

d’essere tenuti per mano.

Perciò, le capacità di comunicazione e la motivazione

personale danno ai candidati un ulteriore appeal, ma

perché tali competenze sono le più ricercate? Potrebbe

esservi un’associazione con il potenziale futuro del

dipendente e con la sua crescita all’interno dell’azienda.

Un’azienda può evitare di avviare un processo di

selezione per posizioni di alto livello monitorando il

set di competenze dei dipendenti che ha già in casa

e il processo di utilizzo del personale stesso. Perciò, i

candidati con più soft skill saranno spesso considerati un

asset più importante a lungo termine. Le competenze

comunicative e la motivazione danno ai candidati

un vantaggio in partenza. Man mano che le aziende

crescono e si espandono, il bisogno di produrre dei

leader si fa più evidente, per cui è preferibile avere

candidati con le soft skill necessarie.

54%

50%

43%

35%

31%

Disponibilità di talenti sul mercato locale

Denaro/ budget

Tempo

Pacchetto retributivo

Competizione serrata

Le 5 sfide principali nell’assunzione del candidato perfetto

I 5 Paesi che sperimentano le maggiori difficoltà nell’as-sunzione del candidato perfetto

57%

46%

43%

42%

27%

The Hiring Process Report 2015 / Kelly Services

18

Valutazione: Alla ricerca della perfezione

Come molti di noi sanno fin troppo

bene, la ricerca di Mr/Mrs/

Ms Giusto/a non è il più facile

dei compiti. E chiedere la perfezione

non è cosa da poco! Ma questo non

deve impedirci di provare. Nessuno

vuole accontentarsi della seconda scelta

se può avere la perfezione, quindi,

comprensibilmente, le aziende vogliono, e

dovrebbero, puntare in alto.

La disponibilità di talenti sul mercato

locale è, oggi, la sfida più difficile che gli

hiring manager debbono affrontare nella

loro ricerca del candidato perfetto.

Questo è il risultato dell’impatto

dell’attuale situazione economica sul

mercato del lavoro, con alcuni settori

più in difficoltà di altri. Inoltre, i budget

destinati alle assunzioni sono limitati,

il tempo è poco e modelli lavorativi e

pacchetti retributivi potrebbero avere

bisogno di un’aggiustatina per attrarre la

persona giusta in un nuovo scenario dove

“comanda il candidato”. Se il talento

è difficiel da trovare o semplicemente

non disponibile, sviluppare le soft skill

dei dipendenti già in forza attraverso

la formazione è una delle soluzioni

per colmare il gap. Le soft skill sono

necessarie affinché le aziende possano

utilizzare lo staff in maniera più pronta e

svilupparsi grazie ad esso.

Tra i 10 Paesi che hanno partecipato

all’indagine, India e Malesia sperimentano

le maggiori difficoltà nell’assicurarsi il

candidato perfetto. Forse a causa di

scarso accesso a determinati pool di

talenti o del fatto che le retribuzioni

sono più basse che altrove, a parità di

mansione. A sorpresa, proprio gli hiring

manager di questi Paesi sono più ottimisti

rispetto al futuro, quando si aspettano

che il processo di assunzione diventi più

semplice.

India SingaporeMalesia

Germania Australia

Piattaforme usate per migliorare l’employer brand

The Hiring Process Report 2015 / Kelly Services

19

Migliorare l’Employer Brand: Un nuovo focus

Man mano che l’economia migliora, la

disoccupazione diminuisce e i candidati

si trovano al posto di guida, con

maggiori opzioni e disponibilità di opportunità di

lavoro, costringendo le aziende a lavorare ancor

più duramente. Migliorare l’employer brand è

un modo per emergere rispetto alla massa ed è

un’area cui sarà necessario prestare particolare

attenzione nei prossimi anni. Il fatto che il 58%

degli intervistati consideri il brand di un’azienda

il fattore più importante quando lo valuta come

potenziale datore di lavoro1 (anche più della sua

collocazione geografica) non si può ignorare.

Molti si spingono fino a suggerire che l’attività di

recruiting svolta in ambito HR presto somiglierà a

PR e marketing.

Un employer brand parla di volumi e dovrebbe

essere utilizzato più che mai come percorso per

attrarre ed assicurarsi i migliori talenti. E, con

l’avanzare delle tecnologie, nascono nuovi modi

efficaci per creare e comunicare l’employer brand.

La Hiring Manager Survey di Kelly rivela che i

1 Source: Kelly Global Workforce Index 2012

social media sono oggi il modo più utilizzato

per promuovere l’employer brand, col 47% che

utilizza le piattaforme social a tale scopo. Le

campagne sui social media possono dare accesso

a nuovi e più estesi pool di talenti. E questi canali

di comunicazione diretta sono particolarmente utili

per creare engagement coi candidati in tempo

reale. Sono anche strumenti efficaci per portare

i candidati sui principali asset del brand - per

esempio, il sito web, che è utilizzato dal 69% degli

hiring manager per comunicare l’employer brand in

maniera più dettagliata.

La maggior parte delle strategie di employer

brand, inoltre, comprende career site

aggiornati, utilizzati dal 44% degli hiring

manager. Community di talenti online, servizi

di placement degli atenei, career fair ed

eventi sono altri strumenti usati nelle strategie di

employer brand, onde evitare la scarsa eco di uno

scenario troppo dipendente da un’unica attività. Soci

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Comunicare l’employer brand

The Hiring Process Report 2015 / Kelly Services

20

Migliorare l’Employer Brand: Tecniche di comunicazione

In aggiunta a siti web e campagne sui social

media, gli hiring manager utilizzano la

creazione di contenuti, le e-mail, la stampa,

i blog e i video come mezzi per comunicare il

proprio employer brand.

La maggioranza degli hiring manager predilige i siti

web o altri strumenti online per la comunicazione del brand (69%), seguiti dalle campagne sui social media che sono utilizzate dal 46%

Questo dato rafforza l’idea che il ruolo

dell’hiring manager non è più unicamente

focalizzato sulle tradizionali responsabilità HR,

ma anche su strategie di marketing.

Prendendo in esame gli ambiti di responsabilità

legati all’employer brand, la nostra indagine

mostra che sono abbastanza equamente

distribuiti tra HR e Marketing, mostrando che

gli hiring manager sono sempre più coinvolti

nel branding quanto i team che si dedicano

al marketing. Nello scenario attuale, il lavoro

congiunto dei due dipartimenti consentirà

di delineare tutte le competenze necessarie

a creare e mantenere un employer brand di

successo.

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The Hiring Process Report 2015 / Kelly Services

21

Migliorare l’Employer Brand: Migliorare e proteggere

Per migliorare e proteggere l’employer

brand, le aziende debbono ascoltare

i propri dipendenti e disegnare di

conseguenza i pacchetti retributivi. Intre,

dovrebbero mantenere le promesse e comunicare

sempre in maniera efficace. Ciò che un tempo era

importante per i lavoratori non è detto che lo sia

ancora oggi. Il Kelly Global Workforce Index 2014

suggerisce che la soddisfazione dei candidati

possa essere ottenuta offrendo percorsi di lavoro

flessibile e migliori opportunità di formazione e

crescita, se necessario, per cui non si basa più

tutto sulla retribuzione.

Il miglioramento dell’esperienza dei candidati ha

effetti anche sull’employer brand. Se l’esperienza

di un candidato è positiva, è più probabile

che questi sia propenso a parlare bene e

raccomandare l’azienda ad altri, migliorandone

ulteriormente la reputazione. Anche se il

candidato non viene selezionato, può comunque

essere incoraggiato a ricandidarsi in futuro. È

vero che le buone notizie viaggiano veloci, ma le

cattive possono viaggiare ancor più rapidamente!

Se l’esperienza di un candidato con un’azienda è

negativo, la voce si può spargere rapidamente nel

pool di talenti, incidendo sull’employer brand ad

un livello più ampio e macchiando la reputazione

dell’azienda.

Quindi, assicurare ai candidati un’esperienza

positiva è un altro modo per migliorare e

proteggere l’employer brand. Perciò, non

sorprende che gli hiring manager abbiano citato

l’esperienza dei candidati tra le priorità-chiave

per i prossimi 3-5 anni. La reputazione è tutto e

i brand possono giocare un ruolo fondamentale

nell’aggiudicarsi o perdere un talento.

Un modo efficace per elaborare e presentare

il vostro employer brand in maniera efficace

è l’utilizzo di una Employer Value Proposition

(EVP). In tal modo, ci si può assicurare che i

valori aziendali siano identificati e trasmessi

correttamente. I candidati, inoltre, potranno

saperne di più sulla cultura e gli obiettivi di

business dell’azienda.

The Hiring Process Report 2015 / Kelly Services

22

Conclusioni: È un mondo di candidati

Come in tutti gli ambiti della vita, ci

sono sfide da affrontare ed influssi

positivi da fare propri. E, proprio

quando pensiamo di essere fuori pericolo,

possono sorgere nuove difficoltà. La cosa più

importante è il modo in cui gestiamo le sfide.

Meglio ci prepariamo, più saremo pronti ad affrontare le sfide in maniera efficace

e riducendo al minimo i rischi

Perciò, tenendo presenti le opinioni

raccolte tramite la Hiring Manager Survey,

su quali aspetti del processo di assunzione

dovrebbero soffermarsi le aziende nell’attuale

scenario del recruitment, in cui comanda il

candidato?

La tecnologia può aiutare l’attrazione

e l’engagement dei candidati, nonché

l’efficienza dell’intero processo; per questo

crediamo che essa sarà il principale fattore di

cambiamento per il recruitment, d’ora in poi.

La tecnologia ha un impatto decisamente

positivo sul processo di assunzione,

consentendoci di entrare in nuovi pool di

talenti, identificare i candidati perfetti e

ottimizzare i processi.

I canali di engagement stanno aumentando,

con nuove, innovative piattaforme di

comunicazione che aiutano le aziende ad

entrare in contatto con millennial esperti di

tecnologia e lavoratori globalizzati. Inoltre,

software di recruitment sempre più sofisticati

continuano a semplificare il processo di

assunzione.

Può aiutare ad accrescere l’employer brand

e migliorare l’attrazione dei candidati, ma è

un’area del processo di assunzione spesso

trascurata.

Ora è il momento di colpire i candidati

facendovi conoscere un po’ meglio. Ascoltate

cosa vogliono e rendete il processo il più

divertente possibile. Un’esperienza molto

positiva è di grande aiuto per migliorare

la soddisfazione dei candidati, accrescere

l’employer brand e attrarre i migliori talenti.

È vero che l’assunzione è diventata una

questione per esperti di marketing. Quindi,

aumenta gli investimenti di marketing a

favore del tuo employer brand per far

sapere al mondo quanto vali e diventare

l’azienda per la quale tutti vogliono lavorare.

Presentando correttamente la cultura e l’etica

della tua azienda, potrai riuscire ad attrarre

i candidati più adatti a te, in possesso delle

soft skill che desideri.

Adotta la tecnologia Migliora l’esperienza del can-didato Rafforza il tuo brand

The Hiring Process Report 2015 / Kelly Services

23

Conclusioni: Prepararsi al futuro

Naturalmente, quel che va bene per

un’azienda non sempre è il miglior

piano d’azione per un’altra, ma i

consigli che abbiamo dato nelle pagine di

questo documento sono un buon punto di

partenza.

Aziende di dimensioni diverse, che operano in settori diversi o in aree

geografiche diverse avranno mission e obiettivi diversi e affronteranno problemi diversi lungo il proprio

cammino

Ma essere più consapevoli del processo

di assunzione - i principali fattori che lo

influenzano e le soluzioni che possono fare

davvero la differeza- consentirà a tutte le

aziende di gestirlo meglio, ora e in futuro.

Comprendendo e riconoscendo la situazione in

cui versa attualmente il processo d’assunzione,

le aziende possono pianificare per tempo

azioni idonee ad ottimizzare e rendere più

efficiente l’approccio ad esso. Speriamo che

questo report sul tema riesca, in qualche

modo, ad aiutare le aziende ad affrontare tali

difficoltà e prepararsi al successo.

KELLY SERVICES®

Kelly Services, Inc. (NASDAQ: KELYA, KELYB) è leader mondiale nell’erogazione

di workforce solutions. Kelly® offre una gamma completa di servizi di outsourcing

e consulenza, nonché selezione di personale in somministrazione o assunto

direttamente dalle aziende clienti. Con clienti in tutto il mondo, Kelly trova un

lavoro a più di 555.000 persone ogni anno. Il fatturato 2014 è di 5.6 miliardi di

dollari.

Per maggiori informazioni, visita kellyservices.it.

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LA HIRING MANAGER SURVEY DI KELLY

La Hiring Manager Survey di Kelly è un approccio innovativo alla scoperta della

verità riguardo all’acquisizione dei talenti, al processo di assunzione e a lavoratori

e gruppi generazionali. Più di 2000 hiring manager in Europa, Medio Oriente ed

Africa (EMEA) ed Asia-Pacifico (APAC) hanno partecipato all’indagine tra dicembre

2014 e febbraio 2015. Il gruppo target è stato raggiunto attraverso il Network

Internazionale di Kelly Services e con un panel internazionale. L’indagine è stata

condotta da Kelly Services. I dati sono stati elaborati da Intelligence Group.