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Anno II – Numero 202 Mercoledì 19 Giugno 2023, S. Gervasio, Romualdo
AVVISO 1. Ordine: Convegno
sulla dieta mediterranea
Notizie in Rilievo Informazione e
Salute
2. Antidepressivi:
aumentano
infiammazione e indice
corporeo donne
3. Tumori: da stop al
fumo a dieta, 12 consigli
per ridurre rischio
Prevenzione e
Salute
4. Ipertensione: fare
volontariato la riduce 5. Una pillola contro la
“diarrea del viaggiatore”
Alimenti e salute
6. Salute: pochi grassi e
zuccheri in menu'
contro osteoartrite
7. Bellezza: nutrizionista,
cellulite provocata da
sostanze in alimenti
8. Salute: dietisti, ridurre
fosforo sali e proteine
allontana dialisi
9. Mezzo bicchiere di
limone contro calcoli
renali e coliche
ANTIDEPRESSIVI: Aumentano Infiammazione e Indice Corporeo DONNE
Le donne in post-menopausa che fanno uso di farmaci antidepressivi o soffrono di depressione hanno più probabilità di avere un indice di massa corporea elevato, una maggiore circonferenza della vita e di soffrire di infiammazione, tutte condizioni associate a un aumentato rischio di diabete e di malattie cardiovascolari.
Lo studio pubb. sull'American Journal of Public Health, e'
andato alla ricerca dell'esistenza di potenziali associazioni
tra sintomi depressivi gravi, uso di antidepressivi e i
biomarcatori per la disregolazione del glucosio e
l'infiammazione, l'indice di massa corporea e la circonferenza della vita.
Risultati: e' emerso che sia i sintomi depressivi sia il ricorso agli antidepressivi
sono significativamente correlati a un indice di massa corporea più alto e ad
una maggiore circonferenza della vita. Inoltre, i sintomi depressivi elevati
risultano associati a un aumento dei livelli di insulina e di insulino-resistenza
mentre l'uso degli antidepressivi appare associato ad un aumento dei livelli
della proteina C-reattiva, un marker dell'infiammazione, che aumenta il rischio
di diabete di tipo 2 e di malattie cardiovascolari. (Agi)
PERCHÉ si dice scaldare a BAGNOMARIA?
L'invenzione di questo modo di scaldare i cibi viene attribuita a Maria, sorella del biblico profeta Aronne, vissuta in Egitto 30 secoli fa e identificata per tradizione anche con Myriam, sorella di Mosè.
L'uso che ne fu fatto anticamente è però molto lontano
da quello che conosciamo oggi. Maria infatti fu
considerata nel mondo antico, ma soprattutto nel Medio
Evo, come la depositaria dell'arte magica e alchimistica
del popolo ebreo. Questo particolare modo di cucinare prese in un primo
momento il nome di kaminos Marias, quindi balneum Mariae e infine
“bagnomaria”. A Maria si fa risalire anche l'invenzione dell'alambicco,
strumento ancora oggi usato per la distillazione dei liquori. (Focus)
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PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 202
INFORMAZIONE E SALUTE
TUMORI: DA STOP AL FUMO A DIETA, 12 CONSIGLI PER RIDURRE RISCHIO
Dallo stop al fumo alla tintarella sicura, passando per l'attenzione al consumo di alcol e per la lotta ai chili di troppo:
Sono alcuni dei consigli dati dagli esperti del Policlinico A.
Gemelli di Roma nel "Dodecalogo della Prevenzione: le 12
regole del Codice Europeo contro il Cancro". "Sebbene sia
difficile fare una stima precisa della riduzione globale del
rischio tumori che si puo' ottenere seguendo i corretti stili di
vita suggeriti dal dodecalogo - spiega il prof. Carlo Antonio
Barone, Dir. dell'Unita' Operativa Complessa di Oncologia
Medica del Policlinico univ. A. Gemelli -, perche' l'incidenza
dei vari tumori e' diversa, una percentuale ragionevole di
questa riduzione potrebbe essere intorno al 30% circa".
Prima regola: non fumare, il fumo, sia attivo sia passivo, è la prima causa accertata di morte per cancro al
polmone.
Secondo: tieni d'occhio la bilancia, si stima infatti che circa il 30-40% dei tumori siano riconducibili a scelte
alimentari non corrette.
Terzo: fare esercizio fisico, contrasta l'obesita' e le malattie correlate, tumori compresi.
Quarto: Mangia ogni giorno frutta e verdura.
Quinto:Limita il consumo di alimenti contenenti grassi di origine animale.
Sesta regola: tintarella si', ma protetti: l'esposizione ai raggi ultravioletti (UV), in particolare quelli di tipo
B, rappresenta un importante fattore di rischio per lo sviluppo del melanoma. E' fondamentale proteggere
bambini e adolescenti; particolare attenzione va posta anche da parte delle persone che hanno un fototipo
chiaro e tendono a scottarsi.
Settima regola: prestare attenzione ai nemici dispersi nell'ambiente, seguendo scrupolosamente le
raccomandazioni per prevenire l'esposizione ad agenti cancerogeni ambientali come le diossine e i pesticidi,
altra causa nota di cancro.
Ottava regola: alcuni tumori si possono riconoscere prestando attenzione a segnali che il corpo ci manda:
rivolgersi a un medico se si nota presenza di una tumefazione, una ferita che non guarisce, neo che cambia
forma, sanguinamenti anormali; persistenza di sintomi quali tosse, raucedine, acidita' di stomaco, difficolta'
a deglutire, perdita di peso, modifica delle abitudini intestinali e urinarie.
Nona regola: Le donne possono proteggersi dal tumore del collo dell'utero partecipando a programmi di
screening attraverso l'effettuazione del Pap-test ogni tre anni nella fascia di eta' fra i 25 e i 64 anni. Oggi e'
disponibile un vaccino preventivo contro i piu' comuni tipi di HPV ad alto rischio, responsabili del 70% dei
tumori del collo dell'utero.
Decima regola: La prevenzione e' fondamentale anche per il tumore del seno: oltre il 90% dei tumori della
mammella è scoperto autonomamente mediante l'autopalpazione; a questa semplice pratica si aggiunge
l'RX mammografia che rappresenta l'esame diagnostico fondamentale utilizzato nello screening.
Undicesima regola: Un altro big killer tra i tumori, il cancro del colon retto, si puo' prevenire con due
esami: il test per la ricerca del sangue occulto fecale in prima istanza e la colonscopia nei soggetti risultati
positivi a detto test.
Dodicesima regola: e' importante prevenire l'infezione da virus dell'epatite virale B (HBV) e epatite virale C
(HCV) che sono le principali cause di epatite acuta e cronica, cirrosi e carcinoma epatico. Per l'epatite B e'
disponibile un vaccino che e' obbligatorio per tutti i nuovi nati e per i bambini sotto i 12 anni. (Adnkronos)
PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 202
PREVENZIONE E SALUTE
IPERTENSIONE: FARE VOLONTARIATO LA RIDUCE
Aiutare gli altri e' una strategia per proteggersi dall'ipertensione.
Le persone che si danno al volontariato hanno un rischio minore di
soffrire di pressione sanguigna alta. Bastano duecento ore di volontariato
all'anno per diminuire il pericolo di ammalarsi di ipertensione, secondo una
nuova ricerca pubblicata sulla rivista Psychology and Aging.
Il volontariato va dunque ad aggiungersi a quei fattori di stile di vita
importanti per il mantenimento di uno stato ottimale di salute, come
l'alimentazione equilibrata e l'esercizio fisico. "I nostri risultati mostrano
che il volontariato e' un'attivita' positiva non solo sul piano sociale ma anche su quello della salute
individuale", ha spiegato Rodlescia S. Sneed responsabile dell'indagine. "Gli adulti piu' anziani che
vogliono dedicarsi agli altri adesso sanno che si coinvolgeranno in un'esperienza che li autera' a
promuovere anche la propria salute". (Agi)
SALUTE: POCHI GRASSI E ZUCCHERI IN MENU' CONTRO OSTEOARTRITE
Da una parte si incide sul peso, dall'altra sui processi infiammatori
Una dieta 'anti-infiammatoria', povera di grassi e zuccheri ma ricca di proteine, puo' rallentare la
progressione dell'osteoartrite. E' quanto emerge dal lavoro presentato
oggi all'Eular in corso a Madrid da Marian Hannan, dell'Harvard Medical
School di Boston (Usa).
I benefici ''sono di due tipi - spiega - da una parte si incide sul peso,
dall'altra sui processi infiammatori. Per ridurre al minimo la
progressione della malattia occorre intervenire sulla dieta''.
Modello vincente ancora una volta la dieta mediterranea, ma ''con in
aggiunta piu' proteine'', perche' molte citochine infiammatorie sono influenzate dagli alimenti e una
dieta 'amica' del cuore aiuta anche contro l'osteoartrite. (Adnkronos Salute)
UNA PILLOLA CONTRO la “DIARREA del VIAGGIATORE”
A molti sarà capitato di viaggiare in paesi esotici e vedersi le vacanze rovinate dalla temuta “diarrea del viaggiatore”, che colpisce 10 milioni di persone ogni anno, che senza saperlo bevono acqua o mangiano cibi contaminati.
Grazie alla recente scoperta di un team di ricercatori dell’Univ. di Cambridge, però, nausea, vomito e
diarrea potrebbero presto diventare solo un lontano ricordo: prima di
viaggiare basterà ingerire una semplice pillola che dovrebbe essere in grado
di contrastare l’azione dell’escherichia coli, il batterio responsabile del
disturbo malattia, e anche la salmonella, principale causa del tifo. «Se si
dovesse partire per una vacanza o per lavoro per un paese dove queste
malattie sono conosciute, si avrebbe solo bisogno di inghiottire una capsula», ha dichiarato il prof.
Nigel Slater, che ha spiegato di aver ottenuto risultati «sorprendenti» sugli animali e che entro la fine
dell’anno inizieranno i test clinici sugli esseri umani. Stando ai primi risultati, la pillola scoperta dai
ricercatori di Cambridge dovrebbe essere ben più efficace rispetto ai vaccini tradizionali. (Salute,
secolo XIX)
PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 202
ALIMENTI E SALUTE
BELLEZZA: NUTRIZIONISTA, CELLULITE PROVOCATA DA SOSTANZE IN ALIMENTI
La quantità di Ages (Advanced Glycation End-products) presente negli alimenti cotti dipende da temperatura, tempo di cottura e presenza di vapore
Si chiamano 'Ages' (Advanced Glycation End-products) e sono sostanze che introduciamo ogni giorno
con l'alimentazione. La quantità di Ages presente negli alimenti
cotti dipende da temperatura, tempo di cottura e presenza di
vapore. "Alimenti cotti ad alte temperature, bevande e cibi ricchi di
zuccheri raffinati - sono una grossa fonte di Ages, complessi
molecolari composti dall'unione tra il glucosio e le proteine, in
particolare il collagene, che rendono i tessuti cutanei rigidi e fragili,
provocando la comparsa delle rughe" e della cellulite. "Il rischio -
assicura Rossi - aumenta del 13% introducendo un milione di unità
Age al giorno, in pratica l'equivalente di una fetta di torta o a 150 g di frittura o a 200 g di carne alla
brace. Le conseguenze dell'accumulo di Ages nell'organismo non si vedono da giovani, ma cominciano
a farsi sentire dopo i 35 anni. Non è possibile azzerare l'introito di Ages, ma è possibile ridurlo
seguendo una dieta a basso contenuto di zuccheri, privilegiando cibi crudi o cotti al vapore, riducendo
il consumo di bevande zuccherate e cibi industriali", consiglia. (Adnkronos Salute)
MEZZO BICCHIERE DI LIMONE CONTRO CALCOLI RENALI E COLICHE
Mezzo bicchiere di succo di limone ogni giorno e calcoli e coliche non torneranno più a torturare.
Meglio di un farmaco e senza controindicazioni, il “miracoloso” succo dell'agrume è il rimedio naturale
per il 18% degli italiani che fanno i conti con la formazione delle fastidiose
“pietruzze” nei reni. Uno studio dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario
Negri di Bergamo, condotto con il sostegno del Consorzio di Tutela del Limone
di Siracusa Igp, incorona il limone come l'agrume anti-calcoli per eccellenza.
I ricercatori hanno, infatti, stilato una miniclassifica: al primo posto il limone
che con suo contenuto in citrato di 42,9 gi per Kg, supera di 5 volte l'arancia.
Bastano due o tre frutti per ottenere i risultati promessi da un farmaco a base
di citrato di potassio. Un rimedio sospirato da milioni di italiani, che
periodicamente fanno i conti con le fitte lancinanti dovute alla nefrolitiasi. "Si
tratta di un disturbo ad altissimo coefficiente di ricadute – spiega G. Remuzzi
dell'Ist. Mario Negri - i calcoli si riformano in un paziente su tre in un arco temporale che va dai 2 ai 5
anni. Questo impone ai pazienti un continuo monitoraggio della situazione e, soprattutto, una
particolare attenzione alla dieta".
I limoni italiani possono far tornare il sorriso ai pazienti colpiti da coliche e calcoli, ma anche agli
agricoltori. C'è solo l'imbarazzo della scelta: in Italia ci sono ben 6 varietà tutelate dal marchio Igp, tra
cui appunto il Limone di Siracusa. In totale la superficie coltivata arriva a 13mila ettari, e il 90% si
produce in Sicilia. I risultati delle ricerche "potrebbero aiutare i consumi che comunque in Italia già
sono rilevanti, rappresentando il 5,4% dell'intero mercato dell'ortofrutta fresca con oltre 244 mila
tonnellate di limoni acquistati ogni anno, anche se non si tratta di solo prodotto 'made in Italy'",
afferma il Pres. del Consorzio di Tutela del Limone di Siracusa. (Salute, Sole 24 ore)
PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 202
SALUTE: DIETISTI, RIDURRE FOSFORO SALI E PROTEINE ALLONTANA DIALISI
Nonostante il 10% della popolazione adulta presenti le condizioni per sviluppare in futuro una malattia renale cronica, avvertono i dietisti, la maggior parte delle persone non sa quali siano le cause
Meno fosforo, latte, latticini, sale e una dieta ipoproteica possono ritardare, anche di un anno,
l'inizio della dialisi per chi soffre di malattie renali. Sei milioni di persone solo in Italia, di cui 50 mila
già sottoposte alla terapia che sostituisce la
funzione di filtro dei reni.
Nonostante il 10% della popolazione adulta presenti
le condizioni per sviluppare in futuro una malattia
renale cronica, avvertono i dietisti, la maggior parte
delle persone non sa quali siano le cause. Ad es., in
molti casi i danni ai reni sono secondari a malattie
come il diabete e l'ipertensione. Questi fattori sono
spesso sottovalutati o ignorati anche dalla
maggioranza dei dializzati (il 72%, secondo i dati della Fondazione italiana del rene).
"Una dieta ipoproteica e senza fosforo - spiega Anna Laura Fantuzzi, coordinatrice e referente
dell'Ambulatorio di malattie renali presso il Nuovo ospedale estense di Modena - svolge una
funzione protettiva fondamentale contro la 'morte renale', prolungando la stabilizzazione della
malattia e allontanando il momento della dialisi di oltre un anno, e quindi dell’eventuale trapianto.
Un aiuto importante, oltre al controllo di diabete e pressione arteriosa, proviene quindi proprio da
un corretto piano dietetico. Nel trattamento, nella cura e nella gestione delle eventuali
complicanze dell'insufficienza renale cronica - non è, infatti, sufficiente predisporre una terapia
dietetica a basso contenuto di proteine e sale, ma occorre anche prevedere e prevenire l'eccessivo
accumulo di fosforo, che costituisce un fattore di rischio importante nella progressione delle
malattie renali".
"Quando il rene è danneggiato - non è più in grado di eliminare il fosforo. In questi casi è dunque
necessario monitorarne minuziosamente il quantitativo introdotto con la dieta, specie attraverso
latte e latticini. L'iperfosfatemia nel paziente con insufficienza cronica - prosegue l'esperta - è
molto pericolosa poiché non solo aumenta di molto il rischio cardiovascolare, ma porta anche allo
sviluppo di iperparatiroidismo secondario, ad alterazioni del metabolismo osseo, e all'aumento di
calcio e fosforo. Le concentrazione eccessive nel sangue di questi due elementi possono provocare
la formazione di piccoli depositi di minerali in vari organi e tessuti, che generano calcificazioni a
livello cardiovascolare. E' dunque indispensabile prevenire questo evento con una dieta adeguata".
"Inoltre - non va sottovalutato il fatto che una dieta ipoproteica gestita da un dietista con il
supporto di un team motivato è in grado di ritardare l'accesso in dialisi di circa un anno, e questo
va a vantaggio sia di una migliore qualità di vita del paziente, che di un notevole risparmio per il
sistema sanitario, nel rispetto della farmaco-economia".(Adnkronos Salute)
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