Assistenza alla Persona con Catetere Venoso Centrale · CVP CVC AGOCANNULA yCVC PERCUTANEO y yPICC...

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Collegio IPASVI BolognaCollegio IPASVI - Bologna

Assistenza alla Persona con Assistenza alla Persona con Catetere Venoso CentraleCatetere Venoso Centrale

ICM I b ll CICM Isabella Cavazza

• CATETERI VENOSI CVP VENOSI PERIFERICI

CVP

• CATETERI E EVENOSI CENTRALI

CVCCENTRALI

cvc

PERCHE’ PERCHE …..

LA PUNTALA PUNTADEL CATETERE VENOSO CENTRALE

DEVE ESSERE DEVE ESSERE

IN QUESTA IN QUESTA POSIZIONE?

L p ti d ll s sp ss• Le pareti della vena sono spesse

• Rapporto diametro vaso > diametrocatetere

• Il catetere ha una posizione parallela al Il catetere ha una posizione parallela al vaso

• La punta non va a parete

• Il farmaco è rapidamente diluitop

COSA POSSIAMO INFONDEREVIA PERIFERICA

VIA CENTRALE• NPT < 850 mOsm/l

(SINPE 2009)

VIA CENTRALE

( )<800 mOsm/l(ASPEN)

• Tutte le NPT

• Terapie:- con pH fra 5 e 9

• Tutti i chemioterapici

- osmolarità <600 mOsm/l (INS)<500 mOsm/l (AVA)

• Farmaci con qualunque pH e osmolarità

<500 mOsm/l (AVA)

CVPCVP CVCCVCCVPCVP CVCCVC

AGOCANNULAAGOCANNULACVC PERCUTANEOCVC PERCUTANEO

AGOCANNULAAGOCANNULAPICCPICC

MIDLINEMIDLINETUNNELLIZZATOTUNNELLIZZATOUNNELLIZZ OUNNELLIZZ O

PORTPORTPORTPORT

UNITA’ DI MISURA

• Le dimensioni del diametro esterno del t t i F h catetere sono espresse in French

(1 French = 0.3 mm)Nell’adulto si usano cateteri da 4 a 9 F

• Il diametro interno del catetere è espressopin Gauge. Nel caso di cateteri a più lumi il Gauge si Nel caso di cateteri a più lumi il Gauge si riferisce ad ogni singolo lume.

• La lunghezza è espressa in centimetri• La lunghezza è espressa in centimetri

MATERIALIPOLIURETANOPOLIURETANOPOLIURETANOPOLIURETANO

Durezza all’inserimento. . M i i hi di d i i Maggiore rischio di danni ai tessuti vascolari ma maggiorefacilità di inserzione

A parità di french lume internoA parità di french lume internopiù grande

(flussi maggiori)(flussi maggiori)

Permeabile agli alcoolPermeabile agli alcool

Minor tendenza al kinking(inginocchiamento)(inginocchiamento)

SILICONESILICONEMATERIALI

Rischio al kinking(inginocchiamento) (inginocchiamento)

(molto morbidi e meno traumatici,b ss rischi di tr mb si)basso rischio di trombosi)A parità di french lume interno più piccolo

(maggior spessore della paretequindi flussi piu’ bassi)

Ottima biocompatibilitàMinor rischio interferenza con Minor rischio interferenza con farmaciScarsa rugosità(minore adesione batterica)

DESIGN

• a lume singolo a lume singolo • a più lumi (aumento di morbilità -> infezioni)(aumento di morbilità infezioni)in campo ematologico uso giustificato dalla convenienza (trapianto-trasfusioni-f i)farmaci)

• punta aperta t hi l l ti • punta chiusa o valvolati

(no eparina)

ACCESSI VENOSI : classificazione funzionale

BREVE TERMINE A l P if i h i fl (72 96 h)BREVE TERMINE : Agocannule Periferiche in teflon (72-96 h)CVC a breve termine (1-3 sett.)

MEDIO TERMINE : Cateteri Periferici Lunghi - Midline(1-6 sett.)Cateteri Centrali a inserzione Centrale –n n z n nHohn (fino a 3 mesi)Cateteri Centrali a inserzione Periferica –PICC (fino a 12 mesi-FDA)PICC (fino a 12 mesi FDA)

LUNGO TERMINE: Cateteri Tunnellizzati – Groshong, Hickman, Broviac (oltre 6 mesi)Broviac (oltre 6 mesi)Sistemi Totalmente Impiantabili - Port(oltre 6 mesi)

CVC a BREVE TERMINE

• Durata 1/3 settimane

• CVC non tunnellizzati• Poliuretano • Lume singolo o multiplo• Inseriti in vena centrale

(succlavia, giugulare interna, anonima, femorale)( , g g , m , f m )• Inserzione medica con ecoguida• Uso intraospedaliero• Uso continuo• Uso continuo• Rimuovere a fine uso o in caso di infezione

CVC a BREVE TERMINE: Vantaggi

• Basso costo• Accesso non chirurgico• Anche alte concentrazioni e alte osmolarità

Via relativamente stabile (dipende dall’accesso)• Via relativamente stabile (dipende dall accesso)

utile in Urgenza utile in Urgenza –– pzpz. Acuto. Acuto-- Rapida infusione Rapida infusione

PVCPVC-- PVCPVC-- Lumi multipliLumi multipli

CVC a BREVE TERMINE: Svantaggigg

• Possibili complicanze pleuropolmonari e vascolarill’i i (t i bli d PNX 1% tall’inserzione (tecnica blind : PNX= 1% - puntura

arteriosa 5-10 %) anche se effettuata da esperti e conecoguida!!!ecoguida!!!

• Alto rischio di infezioni batteriemiche (CRBSI)( )

• Rischio dislocazione

• Può risultare scomodo per il pz(soprattutto se impianto alto nel collo)(soprattutto se impianto alto nel collo)

ESEMPIESEMPI…..

ACCESSI VENOSI A MEDIO TERMINECateteri Periferici ‘Lunghi’ ’ (silicone o PUR alifatici) MIDLINEMIDLINE

Cateteri Centrali a InserzionePeriferica(silicone o PUR alifatici) (silicone o PUR alifatici) PICC

Cateteri Centrali a Inserzione Cateter Central a Inserz one Centrale (in silicone) HOHNHOHN

CATETERI PERIFERICI LUNGHI : MIDLINE

• Durata 1/6 settimane

• Per infusioni periferichepreviste per > 6 gg (LG Atlanta)

• Costo medio-alto

• Valvolati o non valvolati

• Vari calibri (ideale: 4 Fr) 15-30 cm

• Rimuovere soltanto a fine uso oRimuovere soltanto a fine uso oin caso di complicanza

MIDLINE : Vantaggi

• Anche in ambito extraospedaliero • Anche discontinuo• Ecoguida per inserzione

Inserzione infermieristica • Inserzione infermieristica (addestramento specifico)

• Posizionamento a domicilio Posizionamento a domicilio • Utile nelle cure palliative • Paziente con scarso patrimonio venoso• Non serve RX torace di controllo

BASSO RISCHIOBASSO RISCHIODI INFEZIONI BATTERIEMICHE

(0,2 infezioni / 1000 gg cat)( , gg )

MIDLINE : Svantaggi

• Utilizzabili solo per NP < 850 mOsm/l p(si tratta di accessi periferici!!) attenzione al Ph!

• Possibili complicanze locali (flebiti e tromboflebiti) evitabili se inseritie tromboflebiti), evitabili se inseritiper via ecoguidata a ½ braccio

• La gestione richiede “Know How” specifico

MIDLINE : possibili indicazioni

• Catetere “ponte” in pazienti che hanno rimosso CVC a lungo termine per complicanze settiche

• Pazienti con scarso patrimonio venoso periferico che necessitino di più di 7 10 i i di t i (NPT t t i t tibi ti h t 7-10 giorni di terapia (NPT, postoperatorio, tp antibiotiche e tp cardiologiche prolungate)

• Pazienti per i quali il cateterismo venoso centrale può non essere indicato può non essere indicato per elevato rischio di complicanze

PICC (Peripherally Inserted Central Catheter)

CATETERE VENOSO CENTRALE AD INSERIMENTO PERIFERICO

SCELTA DEL SITOSCELTA DEL SITO

d • Arto dominante : non paretico e non immobilizzato

• Vena basilica di prima scelta Vena basilica di prima scelta (brachiale, cefalica)

• III medio del braccio (no traumatismi da piega del gomito)

PICC• Durata fino a 12 mesi

• Per infusioni centrali• Costo medio altoCosto medio alto• Silicone o PUR alifatici• Valvolati o non valvolati - monobilume• Vari calibri (ideale: 4 Fr)• Rimuovere soltanto a fine uso o

in caso di complicanza• Inserzione infermieristica

(specifico addestramento)

PICC : Vantaggi

• Durata prolungata (fino all’anno)• Durata prolungata (fino all anno)• Uso discontinuo – intra /extraosp.• NP > 800 mOsm/l• Basso rischio di infezioni batteriemiche (< 1 infezione /

1000 gg catetere)Vantaggio inserzione ecoguidata (minime complicanze• Vantaggio inserzione ecoguidata (minime complicanzelocali all’inserzione)

• Inserzione infermieristica (addestramento specifico)f m ( m p f )• Anche al letto del pz• Anche in pz. con alterazioni

l coagulazione - piastrinopenia

PICC : Svantaggigg

• Basso flusso (eccetto Power)• Preferibile uso nutripompa• Possibili complicanze locali (flebiti e

tromboflebiti) evitabili con )inserzione eco III medio braccio

• Medicazione autonoma difficoltosa• Medicazione autonoma difficoltosa• La gestione richiede “Know How” specifico

PICC : FLUSSIPICC : FLUSSI

PICC 4F 18 G• PICC 4F….. 18 G• Flusso per gravità 100-175 ml /oraF u p g m /• Flusso con pompa 999 ml/ora

PICC : possibili indicazioni

NEI PAZIENTI :

• A rischio elevato di complicanze meccanicheA rischio elevato di complicanze meccaniche(coagulopatie, alterazioni anatomiche…..)

• A rischio elevato di complicanze infettive(immunodepressi, in ematologia, tracheostomia..)

• In oncologia : pazienti in chemioterapia adiuvante terapia palliativaterapia palliativa

HOHN• Durata fino a 3 mesi

• Per infusioni centrali • Costo medio altoCosto medio alto• Silicone• A punta apertap p• Mono o bilume• Uso sia intra che extraospedaliero• Rimuovere soltanto a fine uso o

in caso di complicanza

HOHN : Svantaggi gg

h • Rischi da puntura diretta (PNX emotorace)(PNX, emotorace)

• Rischio infezioni batteriemiche (CRBSI)(CRBSI)

• Rischio di dislocazione

CATETERI VENOSI CENTRALI A LUNGO TERMINEA LUNGO TERMINE

CATETERI TUNNELLIZZATICATETERI TUNNELLIZZATI

• a punta aperta (Hickman – Broviac) h (G h )• a punta chiusa (Groshong)

SISTEMI TOTALMENTE IMPIANTABILI

con reservoir tipo Portcon reservoir tipo Port- cateteri a punta aperta- cateteri a punta chiusap

• Impianto chirurgico (sala operatoria od ambientededicato)ded cato)

• Rx torace, esami ematici (emocromo e coagulazione),E ECG, Digiuno

• Anestesia locale + ev sedazione• Anestesia locale + ev. sedazione

• Rimozione chirurgicam g

• Esiti cicatriziali (più importanti nel caso del PORT)

CATETERI TUNNELLIZZATI

• Durata oltre 6 mesi

• Sono costituiti da una porzione intravenosa e una porzione esterna che viene posizionata nel sottocute (cuffia Dacron)

• Cuffia Dacron : minor rischio • Cuffia Dacron : minor rischio di infezioni e maggior stabilizzazione del catetere ( d l )(tessuto di granulazione)

• Vena succlavia, giugulare interna o femoraleinterna o femorale

• Silicone o poliuretano• Punta aperta o chiusap• Mono o multilume

M di i i i Meno gradito in termini estetici e sociali …

SISTEMI TOTALMENTE IMPIANTABILI - PORT

• Durata da 6 mesi fino ad anniDurata da 6 mesi fino ad anni

Accesso venoso “invisibile” ma richiede puntura con ago Accesso venoso invisibile ma richiede puntura con ago specifico!

SISTEMI TOTALMENTE IMPIANTABILI - PORT

CONNETTORE

CATETERE

In siliconePuò avere di i fili

RESERVOIR

In siliconeA punta aperta o valvolato

diversi profili

IL RESERVOIR O CAMERA

• Può essere in titanio o plastica (RM OK)

• Membrana in silicone

• Le dimensioni della camera (Profilo) possono variare a seconda del soma( f ) pdel paziente (es. alto in paziente obeso)

Di solito il port venoso è posizionato nella parte superiore della gabbiatoracica sotto la clavicola ma possono esserci anche altre sedi di impianto

Attenzione!! Esistono anche port arteriosi, intraperitoneali, epidurali.

AGHI DI HUBER

Gli aghi usati per accedere al portg p psono appositamente studiati per non procurare danno alla membrana

Sono chiamati aghi “non carotanti”

La membrana del port puòessere perforata migliaia di voltep g

E’ necessario che il personale sanitariodd tt ll’ d l t i d t t i t it !!!addetto all’uso del port sia adeguatamente istruito!!!

Tasca per il reservoir

tunnellizzazione

Membrana in silicone

UNA VOLTA TOLTI I PUNTI….

• Occlusione : d l i l• Occlusione : endoluminaleextraluminale

• Danni meccanici : del tratto esternodel tratto interno

• Infezione : locali (exit site, port, tunnel)sistemiche (da catetere, sistemiche (da catetere, infusione contaminata)

• Trombosi

Cause di occlusione del presidiop

Cause endoluminali1. Ostruzione da coaguli2 Ostruzione da farmaci2. Ostruzione da farmaci3. Ostruzione da lipidi4. Ostruzione MDC (power)

Cause extraluminali1. Kinking del tratto esterno2. Compressione da pinch-off (schiacciamento fra

clavicola e prima costa – inserimento succlavia)p )3. Dislocazione dell’ago di Huber (port)4. ‘Fibrin sleeve’ (guaina di fibrina )5 Trombosi venosa associata al catetere5. Trombosi venosa associata al catetere

TIPI DI OCCLUSIONE ENDOLUMINALE

PWO PWO –– ‘‘PersistentPersistent WithdrawalWithdrawal OcclusionOcclusion’ ’ (difficoltà - impossibilità alla

i i bl i di aspirazione, senza problemi di infusione dei liquidi per gravità)f q p g )

Es l si i t H b fib i sl t b i hEs. malposizionamento Huber, fibrin sleeve, trombo, pinch– off, subostruzione catetere,…..

SubocclusioneSubocclusione(difficoltà sia all’infusione che alla (difficoltà sia all infusione che alla aspirazione)p

Occlusione completa Occlusione completa Occlusione completa Occlusione completa (impossibilità di infondere e di( paspirare)

NURSING MALPRACTICE!!!

L’occlusione può essere :pda coaguli :

Bl d f d Blocco improvviso dopo trasfusione di sangue/emoderivati, o dopo prelievo ematico, o dopoinadeguata chiusura del sistemainadeguata chiusura del sistema

da farmaci :Farmaci incompatibiliFarmaci incompatibili

da lipidi :M lf i t i l i NP li idiMalfunzionamento progressivo nel paz. in NP con lipidi

da mezzo di contrasto (power)da mezzo di contrasto (power)Blocco improvviso dopo esame radiologico con iniezione dim.d.c. nel catetere

Occlusione da cause endoluminaliOcclusione da cause endoluminali

PICC, Midline, Cateteri Tunnellizzati, Port :

Disostruzione ‘idraulica’ e/o farmacologica

Disostruzione idraulica

Primo passaggio per ogni occlusione :

• Utilizzare soltanto Soluzione Fisiologica ( l i i t NO t tt (soluzione eparinata NO : nonon tratta l’ostruzione !)

•• NonNon utilizzare siringhe < 10 ml (eccesso dii ) d i di t d l d ttpressione) dove indicato dal produttore

U ili i li i i i i di • Utilizzare piccoli movimenti ripetuti di infusione /aspirazione (push – pause) alternati

Disostruzione farmacologica

In caso di PWO oppure di occlusione parziale:• ‘Lock’ del sistema con la soluzione per Lock del sistema con la soluzione per

disostruire, per almeno 1 ora• Utilizzare un volume di soluzione pari allo spaziop p

morto del sistema• Se inefficace, ripetere fino a tre volte

In caso di occlusione completa:Sistema delle due siringhe connesse al sistemaSistema delle due siringhe connesse al sistemamediante rubinetto a 3 vie :

• Siringa vuota in aspirazione + siringa g p gcontenente la soluzione per disostruire

• Ingresso ‘passivo’ della soluzione nel sistemaPi li n m nti ni 30 min ti• Piccoli avanzamenti ogni 30 minuti

Farmaci per la disostruzione :pCoaguli

U ki i (10 000 i à/ l) b li iUrokinasi (10.000 unità/ml): tromboliticoAggregati lipidicigg g p

Alcool etilico 55-70%Precipitato di farmaciPrecipitato di farmaci

NaOH (0.1 N) oppure HCl (0.1 N)

Mezzo di contrasto radiologicoNa Bicarbonato (8.4%: 1ml=1mEq)

PRESCRIZIONE E CONTROLLO MEDICO!!!PRESCRIZIONE E CONTROLLO MEDICO!!!

DANNI MECCANICI

D d l Danni del tratto esterno :

• Danni da forbici• Danni da sovrapressione (siringhe piccole)• Danni da sovrapressione (siringhe piccole)• Danni da clamp (clampare dove indicato)

D i d ( i i d i PICC)• Danni da strappo (rimozione dei PICC)• Danni da solventi (etere)

DANNI MECCANICI

D d l Danni del tratto interno :• Deconnessione catetere – portp• Decubito cutaneo sopra il reservoir• Lesione da pinch – off fino alla rottura ed • Lesione da pinch off fino alla rottura ed

embolizzazione

RIMOZIONEIMOZIONE

INFEZIONI LOCALI

E • Eritema • Edema Edema • Essudato • Dolore

ENTRO 2 CM DAL SITO DEL CATETEREENTRO 2 CM DAL SITO DEL CATETERETUNNEL - TASCA DEL PORT

RIMOZIONE PER ASCESSO TASCA - INFEZIONE TUNNELRIMOZIONE PER ASCESSO TASCA INFEZIONE TUNNEL

ESEMPI….

INFEZIONE TASCA PORTINFEZIONE TASCA PORT INFEZIONE TUNNEL

INFEZIONE TUNNEL

INFEZIONI SISTEMICHE

l Due vie principali :• Microorganismi dalla cute circostante Microorganismi dalla cute circostante

(Skin)

• Contaminazione dai raccordi delle vie Contaminazione dai raccordi delle vie infusive

(H b)(Hub)

INFEZIONE SISTEMICAINFEZIONE SISTEMICACRBSI

(Catheter-related Bloodstream Infection)

Paziente con CVC che presenta una batteriemia o fungemia con sintomi di infezione sistemica quali febbre, brivido

scuotente, o ipotensione in assenza di ipovolemia o eventi cardiaci o altre possibili f d f fonti di infezione sistemica….

La diagnosi viene confermata da :La diagnosi viene confermata da :

• Positività di colture quantitative dal CVC5 volte maggiore di quelle ottenute in contemporanea da vena perifericacontemporanea da vena periferica

• Differente tempo di positivizzazione(2 ore prima)

• Diagnostico lo stesso germe con uguale • Diagnostico lo stesso germe con uguale profilo di sensibilità

TRATTAMENTOTRATTAMENTO

• Antibiotico terapia

• Antibiotic lock

• Rimozione del presidio Rimozione del presidio

Antibiotic lock therapypySoluzioni contenenti l’antimicrobico desiderato (1–5 mg/mL) miscelate con eparina (50 100 U) o soluzione mg/mL) miscelate con eparina (50–100 U) o soluzione salina, in un volume sufficiente per riempire il lume del catetere (usualmente 2–5 mL) e sono mantenute (lock –catetere (usualmente 2 5 mL) e sono mantenute (lock chiudere a chiave) all’interno del lume del catetere durante i periodi di inutilizzo (ideale, 12-h). La terapia

òpuò durare anche 2 settimane.

Il volume di antibiotico caricato deve essere rimosso Il volume di antibiotico caricato deve essere rimosso prima dell’infusione di terapia antibiotica sistemica, o altri farmaci e soluzioni ev.

Complicanze pinfettive

BUNDLE BUNDLE GAVeCeLT :

per la prevenzionep pdelle infezioni da

accessoaccessovenoso centrale

Si intende per ‘bundle’ un insieme di raccomandazioni clinicheche – se applicate in maniera simultanea, assidua e controllatada ogni operatore per ogni paziente – è in grado di minimizzare

o azzerare determinate complicanze, garantendo ilmiglior outcome possibile. E’ fondamentale che un ‘bundle’ sia

costituito da un numero limitato di raccomandazioni (di solitoda quattro a sette), ognuna delle quali sia di per sé fortementebasata sulla evidenza. Il ‘bundle’, inoltre, deve essere semplice

da ricordare e da applicare, poiché la sua efficacia si basasulla possibilità di essere attuato in ogni paziente, ogni singola

volta che una determinata manovra viene eseguita.gIl GAVeCeLT (Gruppo Aperto di Studio sugli Accessi Venosi

Centrali a Lungo Termine www.gavecelt.info) ha messo a puntoun ‘bundle’ per minimizzare e auspicabilmente azzerare lep p

complicanze infettive potenzialmente associate all’utilizzo dicateteri venosi centrali.

Esso è costituito da sette punti, proposti per realizzare taleE p , p p prisultato dal momento della scelta del catetere e del sito di

inserzione fino alla gestione e alla rimozione.

BUNDLEBUNDLE

1. IGIENE DELLE MANI E MASSIME PRECAUZIONI DI BARRIERAPRECAUZIONI DI BARRIERA

(cuffia, mascherina, guanti sterili, campo sterile)

2 SCELTA APPROPRIATA DEL SITO2. SCELTA APPROPRIATA DEL SITODI INSERZIONE DI INSERZIONE

(IN ORDINE DI PREFERENZA: E ’ B META’ BRACCIO,

ZONA SOTTOCLAVEARE, ZONA SOPRACLAVEARE, COLLO, INGUINE).

3 IMPIANTO ECOGUIDATO3. IMPIANTO ECOGUIDATO,OVUNQUE POSSIBILE

(SIA PER I CATETERI A INSERZIONE INSERZIONE CENTRALE CHE PER I CATETERI A INSERZIONE CATETERI A INSERZIONE PERIFERICA).

4 UTILIZZO DI CLOREXIDINA AL 2%4. UTILIZZO DI CLOREXIDINA AL 2%PER L’ANTISEPSI CUTANEA PRIMAPER L ANTISEPSI CUTANEA PRIMADELL’INSERZIONE NONCHE’ PERL’ANTISEPSI CONTINUAO DISCONTINUA DELL’EXIT SITEO DISCONTINUA DELL EXIT SITE.

5 IMPIEGO DI SUTURELESS5. IMPIEGO DI SUTURELESSDEVICES PER IL FISSAGGIO DEL CATETERE, OVUNQUE POSSIBILE.

6 IMPIEGO DI MEDICAZIONI6. IMPIEGO DI MEDICAZIONISEMIPERMEABILI TRASPARENTI,,OVUNQUE POSSIBILE.

7. RIMOZIONE IMMEDIATA7. RIMOZIONE IMMEDIATADEL CATETERE VENOSO

QUANDO NON PIU’INDISPENSABILEINDISPENSABILE.

TROMBOSI VENOSATROMBOSI VENOSA

F tt i di i hi Fattori di rischio :Legati al paziente

• Trombofilia congenita o da patologia oncologicaLegati al catetereg

• Cateteri poco biocompatibili e/o rigidi e/o di grosso calibro

L i ll i di i iLegati alla tecnica di inserzione• Posizionamento in vena piccola

P i i l d ll • Posizionamento non centrale della punta• Inserimento difficoltoso con punture ripetute

Trombosi locale• Edema• Arrossamento• Malfunzionamento • Indurimento • Febbre

Punto di inserzione : catetere continua a funzionare

In prossimità della punta del catetere : p pmalfunzionamento del catetere (PWO, Occlusione)

Trombosi Venosa CentralemSPESSO ASINTOMATICA

• Malfunzionamento• Dolore arto-spalla• Aumento volume arto• Stasi venosa, edema collo,

circoli collateralif l icefalea, parestesie

ECODOPPLER-ANGIOTAC

IL CATETERE VA RIMOSSOIL CATETERE VA RIMOSSO• Se vi è trombosi associata ad infezione cvc

relata• Se il catetere non è più necessario• Se il catetere non funziona (trombosi in (

prossimità della punta del catetere)• Se il catetere è dislocatoNON RIMUOVERE• Se la trombosi è recente o se si identifica un

trombo flottante (rischio di embolia polmonare durante la rimozione)S il t t ò/d tili t l • Se il catetere può/deve essere utilizzato per la lisi farmacologica del trombo

Trattamento trombosi da catetere(consensus GAVeCeLT)

• Trombosi asintomatica catetere funzionante• Trombosi asintomatica, catetere funzionante– Eparina bpm a dosaggio profilattico

• Trombosi sintomatica catetere funzionante• Trombosi sintomatica, catetere funzionante– Tentativo di trombolisi (se trombosi recente) + eparina bpm a

dosaggio terapeutico

• Trombosi sintomatica, catetere non funzionante– Tentativo di trombolisi (se trombosi recente) + eparina bpm a

dosaggio terapeutico + rimozione a distanzagg p

• Trombosi sintomatica + infezione– Rimozione

PRESCRIZIONE MEDICA!!!

conclusioniTutte le suddette complicanze possono p pessere evitate con l’osservazione di Linee Guida l’elaborazione di Linee Guida, l elaborazione di protocolli specifici di reparto, formazione continua del personale formazione continua del personale dedicato…

Non improvvisare!!!Non improvvisare!!!

LINEE GUIDA DISPONIBILIL EE D D L• Guidelines CDC Atlanta, 2011

St d d f i f i th INS (I t N i • Standards for infusion therapy INS (Intravenous Nursing Society), 2011

• Linee guida ESPEN 2009g• ASPEN Guidelines 2008• Guidelines EPIC, 2007• Standards for infusion therapy RCN (Royal College of Nursing),

2005• Linee guida SINPE 2002-2003Linee guida SINPE 2002 2003• Policies and procedures AVA (Association for Vascular Access)

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