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____________________________
Liceo Scientifico Statale “Wiligelmo”
Viale Corassori,101 - 41124 MODENA
Tel. 059.356981 - Fax 059.356982 c. f. 80011410364
e mail : mops050007@istruzione.it – http//www.liceowiligelmo.gov.it
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (ai sensi del DPR n. 323 del 23 luglio 1998 art.5 comma 2)
per l’Esame di Stato conclusivo dei Corsi di studio d’istruzione secondaria di secondo grado
Anno scolastico 2017/2018
CLASSE 5A
LICEO SCIENTIFICO STATALE WILIGELMO MODENA
2
INDICE
CAP. 1 - SCHEDE INFORMATIVE GENERALI
1.1 Composizione del Consiglio di Classe (con rilevazione della continuità dei docenti del triennio)
pag. 3
1.2 Profilo della classe (non nominativo) pag. 4
1.3 Programmazione del Consiglio di classe 1.3.1 Finalità 1.3.2 Obiettivi trasversali della classe quinta 1.3.3 Obiettivi didattico – cognitivi 1.3.4 Obiettivi relativi alle abilità di studio 1.3.5 Obiettivi disciplinari 1.3.6 Metodi e strumenti 1.3.7 Parametri e strumenti di valutazione
pag. 4
1.4 Argomenti pluridisciplinari pag. 7
1.5 Attività di recupero pag. 7
1.6 Attività integrative (orientamento, visite e viaggi, teatro, cinema, progetti….) pag. 7
1.7 Alternanza Scuola-Lavoro: 1.7.1 Profilo e caratteristiche dell’ Alternanza 1.7.2 Attività svolta 1.7.3 Obiettivi raggiunti
pag. 8
CAP. 2 - SCHEDE INFORMATIVE ANALITICHE RELATIVE ALLE DISCIPLINE DELL’ULTIMO ANNO
2.1 Italiano pag. 10
2.2 Latino pag. 14
2.3 Filosofia e Storia pag. 17
2.4 Lingua Inglese pag.24
2.5 Matematica pag.28
2.6 Fisica pag.31
2.7 Scienze Naturali pag.34
2.8 Disegno e Storia dell’Arte pag.41
2.9 Scienze Motorie pag.44
2.10 Religione Cattolica pag.46
CAP. 3 – SIMULAZIONE DELLE PROVE D’ESAME
3.1 Simulazioni Prima Prova pag. 48
3.2 Simulazioni Seconda Prova pag. 48
3.3 Simulazioni Terza Prova Tipologia-discipline coinvolte-date
pag. 48
3.4 Simulazioni Prima Prova - Scheda di valutazione pag. 59
3.5 Simulazioni Seconda Prova - Scheda di valutazione pag.60
3.6 Simulazioni Terza Prova - Scheda di valutazione pag.61
3.7 Simulazione Colloquio Scheda di valutazione pag.62
3
CAP. 1 - SCHEDE INFORMATIVE GENERALI
1.1 Composizione del Consiglio di Classe
Composizione del Consiglio della Classe
Materia
classe 3 (a.s. 2015\16)
classe 4 (a.s. 2016/17)
classe 5 (a.s. 2017/18)
Docente attuale:
ITALIANO Ghermandi Ghermandi Ghermandi Ghermandi
LATINO Bertesina Bertesina Ghermandi Ghermandi
GEO/STORIA Casini Casini Casini Casini
FILOSOFIA Casini Casini Casini Casini
INGLESE Lugli Lugli Lugli Lugli
MATEMATICA Alo’ Alo’ Alo’ Alo’
FISICA Alo’ Alo’ Alo’ Alo’
SCIENZE Armillotta Ferrari Amorotti
Ferrari Amorotti
Ferrari Amorotti
DISEGNO/ARTE Orri Orri Orri Orri
SCIENZE MOTORIE Baraldi Baraldi Baraldi Baraldi
RELIGIONE Venturelli Venturelli Venturelli Venturelli
4
1.2 Profilo della classe
L’attuale 5A è costituita da 22 studenti.
Nel corso della sua storia la classe ha conosciuto alcuni mutamenti, a causa di non ammissioni,
trasferimenti e nuovi inserimenti. Si precisa, in particolare, che 21 studenti hanno avuto un percorso
regolare fin dal primo anno, due alunni si sono inseriti in terza (uno dei quali non è stato ammesso
all’anno scolastico successivo); l’altro studente è ben inserito nel gruppo classe.
Si segnala, inoltre, che due studenti hanno svolto un periodo (tre mesi l’uno e sei mesi l’altra) di
studi all’estero, in località della Nuova Zelanda.
La continuità didattica nel corso del triennio si è sostanzialmente mantenuta in quasi tutte le
discipline: la classe ha cambiato il docente di Latino il quinto anno e la docente di Scienze tra il
terzo e quarto anno. Il gruppo, mediamente, si è caratterizzato per una buona disponibilità
all’ascolto e partecipazione al dialogo educativo. La gran parte ha dimostrato diligenza
nell’impegno scolastico e comportamento corretto. I rapporti con gli insegnanti e tra gli studenti,
ben amalgamati tra loro, sono stati improntati ad una collaborazione che ha contribuito a rendere
l’ambiente didattico sereno e proficuo.
La crescita culturale, pur nella varietà di interessi ed attitudini, si è realizzata in modo abbastanza
omogeneo; quasi tutti i discenti hanno fatto registrare progressi rispetto alla situazione iniziale. Gli
studenti hanno acquisito, seppur in modo diverso, le conoscenze e le competenze fondamentali delle
discipline, la maggior parte di loro ha perfezionato il metodo di studio e le capacità critico-
espressive, raggiungendo complessivamente un’adeguata preparazione.
Una parte della classe è costituita da allievi con buone capacità, seri, diligenti, autonomi
nell’organizzazione del lavoro scolastico e domestico e costanti nell’impegno: essi hanno ottenuto
risultati buoni o addirittura eccellenti. Altri, pur avendo buone capacità, non hanno sempre dato
prova di impegnarsi, mostrando frequentemente uno studio approssimativo e concentrato solo in
occasione delle verifiche. Nonostante le numerose sollecitazioni da parte dei docenti, questa
caratteristica di un gruppo ristretto della classe si è mantenuta nel corso dell’anno scolastico,
incidendo sulle valutazioni che, in alcuni casi, risultano inferiori alle potenzialità. In alcuni casi la
frequenza non è stata regolare, per motivi di salute o per ragioni contingenti, mentre per la quasi
totalità della classe è stata puntuale.
1.3 Programmazione del consiglio di classe
1.3.1 Finalità
Finalità educative generali
– Promuovere uno sviluppo pieno e armonico della persona umana che consenta una
partecipazione critica e consapevole alla vita sociale, politica, economica e culturale del
Paese.
– Fornire gli strumenti per la comprensione dei meccanismi e dei processi che incidono sulla
vita dei singoli e della comunità.
– Fornire gli strumenti per la comprensione della realtà quotidiana e promuovere la capacità di
operare scelte ragionate nel campo individuale e in quello sociale.
– Stimolare un cambiamento culturale che renda l’allievo capace di interagire in un contesto
più ampio di quello nazionale o locale.
Finalità didattiche generali
– Promuovere un’acquisizione autonoma dei saperi, fornendo un corpo organico di mei e
contenuti finalizzati ad una adeguata interpretazione dei fenomeni.
– Sviluppare l’abitudine al rispetto dei fatti, al vaglio e alla ricerca di riscontri alle proprie
ipotesi esplicative.
5
– Far acquisire strumenti intellettuali che possano essere utilizzati nelle scelte successive di
studio e di lavoro.
– Promuovere la padronanza della lingua italiana in quanto lingua primaria, nella varietà delle
forme e delle diverse funzioni.
– Far acquisire un’adeguata padronanza di competenze che consentano una comprensione
estesa degli aspetti più significativi della civiltà europea.
1.3.2 Obiettivi trasversali della classe quinta
Obiettivi educativi – Conoscere e rispettare il Regolamento d’Istituto.
– Mettere in atto comportamenti formalmente corretti nei rapporti coi compagni e coi docenti.
– Acquisire capacità di relazionarsi con gli altri nel rispetto e nella valorizzazione delle
differenze reciproche.
– Partecipare al dialogo educativo in modo pertinente, tenendo conto degli interventi altrui.
– Saper collaborare con gli altri per la realizzazione di un progetto comune.
– Valutare eventi e fenomeni in maniera coerente ai valori che costituiscono la propria
concezione di vita.
1.3.3 Obiettivi didattico – cognitivi
Obiettivi minimi
– Conoscere i contenuti pertinenti ai programmi delle singole discipline.
– Comprendere i contenuti proposti dai programmi delle differenti discipline.
– Acquisire un’adeguata padronanza delle abilità minime promosse dalle singole discipline.
– Capacità di applicare, in modo autonomo ed in contesti nuovi, regole, norme e procedimenti
appresi nei diversi ambiti disciplinari.
– Capacità di attivare procedimenti di analisi, utilizzando in modo autonomo ed in contesti ed
ambiti disciplinari diversi le conoscenze e gli strumenti metodologici acquisiti. – Capacità di integrare ed ampliare in maniera autonoma e funzionale al proprio progetto di
ricerca le conoscenze acquisite.
– Capacità di operare procedimenti logici di carattere deduttivo e induttivo.
– Capacità di sintetizzare in una concettualizzazione significativa i dati raccolti e le
conoscenze apprese anche in ambiti disciplinari diversi.
Obiettivi massimi
– Capacità di utilizzare procedimenti euristici e di attivare procedure di astrazione e
formalizzazione.
– Acquisire un’adeguata padronanza delle abilità massime proposte dalle singole discipline.
– Capacità di impostare procedimenti di valutazione intesa come:
capacità di valutazione estetica in relazione a fenomeni, oggetti e testi di carattere
letterario e artistico;
capacità di valutare l’incidenza sul piano storico di eventi e fenomeni di carattere
politico e sociale;
capacità di valutare il valore conoscitivo ed euristico di teorie, modelli esplicativi e
sistemi di analisi.
1.3.4 Obiettivi relativi alle abilità di studio
– Capacità di utilizzare in modo autonomo e coerente rispetto alle proprie esigenze di
apprendimento e di ricerca gli strumenti di studio (manuale, apparecchiature di laboratorio,
etc.).
– Capacità di programmare consapevolmente il proprio lavoro, rispettando i tempi stabiliti per
le prove di verifica.
– Saper auto valutare il livello di apprendimento raggiunto e gli eventuali progressi compiuti
in relazione con gli obiettivi esplicitati dai docenti.
6
– Collaborare con l’insegnante al potenziamento delle proprie capacità e al recupero delle
abilità eventualmente non possedute.
1.3.5 Obiettivi disciplinari
Si vedano le sezioni del documento relative alle diverse discipline
1.3.6 Metodi e strumenti
Metodologia dell’intervento didattico
Nel corso dei cinque anni sono state utilizzate le seguenti metodologie d’insegnamento:
– lezione frontale;
– lezione dialogata.
L’utilizzo dei laboratori, nelle discipline linguistiche e scientifiche, è stato organizzato secondo le
seguenti modalità:
– dimostrazioni ex–cathedra;
– esercitazioni individuali;
– esercitazioni in gruppi.
Strumenti
La didattica realizzata si è avvalsa dei seguenti strumenti:
– manuale;
– eserciziario;
– dispense curate dall’insegnante;
– laboratori e strumenti multimediali.
NOTA: per una descrizione più puntuale delle metodologie e degli strumenti usati dalle diverse
discipline si rimanda alla relazione curata dai singoli docenti.
1.3.7 Parametri e strumenti di valutazione
Strumenti utilizzati per la verifica dell’apprendimento
Per la verifica dell’apprendimento sono stati usati i seguenti strumenti:
– interrogazioni orali;
– prove scritte (esercizi, questionari, test, prove delle diverse tipologie previste dall’Esame di
Stato, prove grafiche)
Parametri generali della valutazione
Per la valutazione trasversale e disciplinare sono stati considerati i seguenti parametri:
– progresso rispetto al livello di partenza
– impegno
– partecipazione e frequenza alle lezioni
– livello di raggiungimento degli obiettivi selezionati
– situazione personale
Il Consiglio di Classe ha elaborato delle fasce comuni di valutazione fondate sui seguenti indicatori
e sui diversi obiettivi proposti:
1) Area da 1 a 4: prove che palesano gravi e diffuse lacune di comprensione e di conoscenza dei
contenuti, dei linguaggi, degli strumenti; sono il prodotto di un evidente disimpegno e di una scarsa
motivazione allo studio.
2) Area del 5: presenza di serie e/o diffuse lacune di comprensione e di conoscenza dei contenuti,
dei linguaggi e degli strumenti, evidenziate nonostante un certo impegno; oppure presenza di
diffuse, se pur non gravissime lacune causate da un impegno poco assiduo e sistematico.
3) Area del 6: è stata raggiunta la maggioranza degli obiettivi a livello di comprensione, conoscenza
e utilizzo dei contenuti, dei linguaggi e degli strumenti.
7
4) Area del 7/8: sono stati raggiunti gli obiettivi principali e sono state evidenziate discrete capacità
di analisi, di sintesi e di valutazione.
5) Area del 9/10: pieno raggiungimento di tutti gli obiettivi, ovvero possesso delle conoscenze e
delle competenze, dei contenuti, metodo di lavoro efficace, spiccata autonomia critica, brillante
disinvoltura espressiva.
Criteri per la valutazione dei crediti scolastici e formativi
Le attività riconosciute valide per l’attribuzione dei crediti scolastici e formativi per le classi 3^-4^-
5^, sono state deliberate dal collegio docenti del liceo Wiligelmo nel seguente modo.
CREDITO SCOLASTICO
Oltre alla media dei voti, l’assiduità della frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno, sono state
considerate le eventuali partecipazioni alle attività complementari e progetti promossi dalla scuola.
CREDITO FORMATIVO
partecipazione alla fase provinciale delle Olimpiadi di Matematica, di Fisica, Chimica e
Scienze naturali con esito particolarmente positivo;
pratica di uno Sport con partecipazione a gare nazionali;
frequenza di un istituto Musicale per il conseguimento di un diploma legalmente
riconosciuto;
pratica di attività di Volontariato presso Enti o Associazioni no profit, con persona giuridica,
che operano nell’ambito sanitario/assistenziale ( la documentazione deve attestare la
partecipazione ad un corso di formazione e almeno 20 ore di attività annuali);
riconoscimenti (premi) conseguiti in relazione a concorsi nazionali in ambito letterario,
scientifico, civico ,grafico, artistico , ambientale.
1.4 Argomenti pluridisciplinari
Materie coinvolte : Fisica e Filosofia
La crisi dei fondamenti filosofici-scientifici e la “ nuova scienza fisico-matematica “, con la
partecipazione allo spettacolo teatrale “ Copenhagen “ di M.Frayn.
1.5 Attività di recupero
Il recupero delle conoscenze e delle competenze è stato effettuato soprattutto in orario curricolare
all’interno delle singole discipline; nel secondo quadrimestre, in orario pomeridiano si sono tenute
attività di sportello didattico in quasi tutte le discipline e sono stati attivati corsi di recupero o
potenziamento, al termine dei quali agli studenti partecipanti sono state somministrate verifiche
scritte.
1.6 Attività integrative
Nel corso di quest’ultimo anno scolastico sono state proposte dal consiglio di classe e realizzate le
seguenti attività extra-curricolari:
Partecipazione ad alcune lezioni del Festival di Filosofia
Partecipazione all’incontro sull’ ” Educazione alla donazione del sangue “ a cura dell’Avis
Partecipazione a 2 spettacoli teatrali in cartellone al Teatro Storchi : “ Il giocatore” di
Dostoevskij e “ Copenhagen” di Frayn
Partecipazione al progetto “ Anni ’70 “ con uscita didattica a Bologna
Partecipazione al progetto “ Lauree scientifiche “ in collaborazione con UniMoRe con
esperienza di laboratorio
Partecipazione al viaggio di istruzione in Alsazia progettato dall’Istituto Storico Modenese
“L’Europa dei confini: Italia-Francia, un confine in guerra fra le Alpi occidentali “
Partecipazione di alcuni studenti alle Olimpiadi della Matematica
Partecipazione di alcuni studenti alle Olimpiadi della Chimica
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Partecipazione di alcuni studenti al gruppo sportivo scolastico
Orientamento universitario
1.7 Alternanza Scuola- lavoro
1.7.1 Profilo e Caratteristiche Alternanza
Con l’approvazione della legge n. 107/ 2015 l’alternanza scuola-lavoro (ASL) nei licei diventa
componente strutturale della formazione scolastica “al fine di incrementare le opportunità di lavoro
e le capacità di orientamento degli studenti e delle studentesse”.
I progetti di ASL sono attuati nei percorsi liceali per una durata complessiva, nel triennio, di almeno
200 ore.
L'alternanza si realizza attraverso un collegamento organico con gli interlocutori esterni e tramite
metodologie finalizzate a sviluppare competenze basate sull’analisi e la soluzione dei problemi in
contesti diversi, incentrate sul lavoro secondo obiettivi predefiniti, orientate alla comprensione e
all’acquisizione di modelli e linguaggi specifici.
L’alternanza scuola-lavoro è una modalità didattica innovativa, che attraverso l’esperienza anche
pratica aiuta a consolidare le conoscenze teoriche acquisite in un iter liceale, a testare sul campo le
attitudini di studentesse e studenti, ad arricchirne la formazione e a orientarne il percorso di studio
e, in futuro, di lavoro, grazie a progetti in linea con il loro piano di studi.
L’ASL nel nostro liceo è stata interpretata anche come uno strumento strategico per migliorare la
conoscenza del territorio cittadino e provinciale dal punto di vista economico, sociale e politico-
culturale, per operare una stretta collaborazione con le aziende, le associazioni di categoria, le
amministrazioni locali e il terzo settore.
L’organizzazione interna dell’ASL al liceo scientifico Wiligelmo prevede la nomina di un ristretto
gruppo di docenti come referenti d’Istituto; di un docente referente di classe individuato dal
consiglio di ciascuna classe e di un numero variabile di docenti tutors interni preposti a singoli
progetti, che possono coinvolgere alunni di classi diverse.
Gli studenti del triennio del Liceo scientifico Wiligelmo sono stati impegnati in percorsi di
Alternanza Scuola Lavoro, che prevedono – per un monte ore complessivo di almeno 200 ore –
momenti di formazione in aula e di successiva rielaborazione personale, alternati all’osservazione
e/o partecipazione a processi di tirocinio formativo soprattutto inerenti al campo di studio che le
nostre materie implicano.
Come previsto dalla Legge n. 107/2015 l’alternanza scuola-lavoro può essere svolta anche durante
la sospensione delle attività didattiche secondo il programma formativo in cui si articola
l’organizzazione degli stage.
Il Liceo scientifico Wiligelmo, pur non escludendo tutte le possibilità offerte dalla legge, per il
triennio 2015-18 ha scelto di realizzare l’alternanza sia durante l’anno scolastico, sia nel periodo
estivo, pur ritenendo che tale esperienza debba essere vissuta come parte integrante del percorso
scolastico e non come attività aggiuntiva.
Il nostro liceo ritiene inoltre funzionale alla crescita educativa e culturale dei nostri studenti
l’approccio metodologico che privilegia le offerte culturali esterne al mondo della scuola che il
territorio è in grado di offrire e che rappresentano una significativa opportunità per realizzare
autonomia e responsabilità in ogni singolo studente.
Nel biennio del liceo viene realizzato per tutti gli alunni un percorso di formazione alla sicurezza di
base, per complessive 8 ore, necessario perquisito per lo svolgimento del percorso di alternanza.
1.7.2 Attività svolta Volontariato e terzo settore: FAI, Fiera delle opportunità 'ricomincio da me' (gli studenti avevano il
compito di illustrare a visitatori le caratteristiche e la storia di luoghi di interesse culturale), centri
estivi, policlinico, fondazioni di volontariato, società sportive, compiti insieme (attività pomeridiane
di supporto di alunni in difficoltà presso scuole medie).
Aziende: uffici amministrativi all'interno di aziende sanitarie, studi professionali (studi di
ingegneria, studio medico di medicina generale, ambulatorio di pediatria di comunità, ambulatorio
veterinario), aziende private.
9
Orientamento: tirocini e stage presso varie facoltà universitarie (ingegneria, giurisprudenza,
chimica, biologia, fisica), festival della filosofia, incontri con esperti.
Estero: periodi estivi presso scuole o aziende all'etero, semestre di attività didattiche all'estero.
1.7.3 Obiettivi previsti/raggiunti
Anche gli studi liceali hanno l'obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e
applicative, spendibili in vari contesti di studio e di lavoro, sia abilità cognitive idonee a risolvere
problemi, a sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, ad
assumere in modo progressivo responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati
ottenuti.
Nell’organizzare percorsi di alternanza scuola lavoro si segnalano i seguenti obiettivi fondamentali:
. Realizzare un collegamento continuativo tra istituzioni scolastiche, mondo del lavoro e del
contesto civile.
. Migliorare la conoscenza del territorio sociale, culturale ed economico in cui si vive.
. Arricchire la formazione scolastica con competenze spendibili anche nel mercato del lavoro.
. Valorizzare le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali.
. Prendere coscienza delle proprie inclinazioni e potenzialità testando esperienze in ambiti diversi e
in tutto il corso del triennio per giungere ad una scelta del percorso universitario più consapevole e
determinata
10
CAP. 2 - SCHEDE INFORMATIVE ANALITICHE RELATIVE ALLE DISCIPLINE
DELL’ULTIMO ANNO
2.1 MATERIA: ITALIANO
DOCENTE: Prof. Ghermandi Filippo
Testo in adozione: Luperini, Cataldi…Perché la letteratura, ed. Palumbo (vol. 4- 5- 6)
Metodologia didattica:
A riguardo delle varie tipologie di scrittura sono state riprese le caratteristiche e le peculiarità
strutturali dei generi già conosciuti e praticati anche in terza e in quarta. Non sono state date
informazioni specifiche e non ci si è esercitati sulla tipologia dell’articolo di giornale. Nel corso
della terza e della quarta, comunque, si sono riservati spazi settimanali alla discussione di notizie
nell’ambito del progetto “Il quotidiano in classe”.
Mezzi e strumenti:
Lo studio della letteratura italiana è stato condotto sui testi (letti - analizzati - commentati), che
rappresentano certamente il punto di riferimento primario per la conoscenza degli autori e dei
fenomeni culturali. Il lavoro didattico, pertanto, è stato finalizzato a cogliere lo specifico letterario
attraverso un complesso di dati che qualificano il testo in se stesso e nelle sue relazioni contestuali.
A proposito di queste ultime, si precisa che, ovviamente, per ogni autore trattato si sono fornite
informazioni relative alla biografia, alle opere, al contesto storico-culturale di appartenenza, alla
visione del mondo e alla poetica, cercando il più possibile significative analogie e divergenze.
I libri letti sono stati oggetto oggetto di discussione e confronto in classe.
Oltre ai libri che sono stati parte del programma di quinta (nel quale sono stati inseriti), nel corso
del triennio la classe ha letto anche le seguenti opere:
P. Levi, Se questo è un uomo
F. Kafka, La metamorfosi
D. Buzzati, Sessanta racconti.
G. Orwell, 1984
L. Sciascia, Il giorno della civetta
F.M.Dostoevskij, da“I fratelli Karamazov”, La leggenda del Grande Inquisitore
P. Meldini, L’antidoto della malinconia
I. Calvino, Il barone rampante, Il sentiero dei nidi di ragno
H. Hesse, Narciso e Boccadoro
Argomenti svolti e competenze disciplinari:
G. Leopardi
Dallo Zibaldone, Ricordi – La teoria del piacere
La natura e la civiltà
Dalle Operette morali, Dialogo della Natura e di un Islandese
Dialogo di Cristoforo Colombo e di Pietro Gutierrez
Dialogo di Plotino e di Porfirio
Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere
Dai Canti, L’infinito
La sera del dì di festa
A Silvia
La quiete dopo la tempesta
Il sabato del villaggio
Canto notturno di un pastore errante dell’Asia
Il passero solitario
A se stesso
La ginestra o il fiore del deserto (vv. 1-51; 158-201; 297-fine)ù
11
G. Verga
Prefazione a Eva
Dall’Introduzione all’Amante di Gramigna: Dedica a Salvatore Farina
Vita dei campi (lettura integrale)
Da I Malavoglia: Introduzione
L’inizio del romanzo
Alfio e Mena: un esempio di “simbolismo”…
L’addio di ‘Ntoni
Dalle Novelle rusticane, La roba
Libertà
Da Mastro-don Gesualdo: La giornata di Gesualdo
La morte di Gesualdo
C. Baudelaire
Corrispondenze
L’albatro
A. Rimbaud
Vocali
G. Pascoli
Da Myricae, Lavandare
X Agosto
Novembre
Il temporale
L’assiuolo
Il lampo
Il tuono
Dai Canti di Castelvecchio, Il gelsomino notturno
La mia sera (in fotocopia)
La tessitrice (in fotocopia)
La capinera (in fotocopia)
Da I Poemetti, Vertigine (in fotocopia)
Il libro (in fotocopia)
G. D’Annunzio
Dal Notturno, Visita al corpo di Giuseppe Miraglia
Da Il piacere, Andrea Sperelli, l’incipit del romanzo;
La conclusione
Da Alcyone, La sera fiesolana
La pioggia nel pineto
Nella belletta
Le stirpi canore
I pastori
I. Svevo
La coscienza di Zeno (lettura integrale)
L. Pirandello
Da L’umorismo, L’esempio della vecchia imbellettata
Dalle Novelle per un anno: Il treno ha fischiato
Uno, nessuno e centomila (lettura integrale)
Il fu Mattia Pascal (lettura integrale)
F. Tozzi
Con gli occhi chiusi (lettura integrale)
Tre croci (lettura integrale)
D. Buzzati
Il deserto dei Tartari (lettura integrale)
12
Sessanta racconti (alcuni racconti)
C. Pavese
La casa in collina (lettura integrale)
Lettura delle poesie: I mari del sud
Lavorare stanca
Semplicità
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
G. Ungaretti
Da L’allegria, I fiumi
Veglia
San Martino del Carso
Soldati
Mattina
Natale
Girovago
Da Sentimento del tempo, La madre E. Montale
Da Ossi di seppia, Non chiederci la parola
Spesso il male di vivere ho incontrato
Meriggiare pallido e assorto
I limoni
Da Le occasioni, La casa dei doganieri
Da La bufera e altro, L’anguilla
Da Satura, Ho sceso, dandoti il braccio...
U. Saba
Dal Canzoniere: A mia moglie
Città vecchia
Eros
Preghiera alla madre
Tre poesie alla mia balia
Eroica
Conoscenze e competenze minime:
OBIETTIVI MINIMI
L’alunno ha dovuto dimostrare di:
- conoscere in modo pur essenziale ma sufficientemente organico gli argomenti trattati ( autori,
testi, correnti letterarie, ecc.);
- essere consapevole dello svolgimento storico dei fenomeni letterari;
- aver acquisito un metodo di studio sicuro ed applicarlo con continuità;
- esprimersi con pertinenza rispetto le richieste, in forma grammaticalmente corretta e
logicamente organizzata, sia nelle produzioni orali che in quelle scritte;
- formulare un giudizio adeguatamente motivato su opere, autori, fenomeni letterari;
- analizzare il testo letterario applicando con adeguata sicurezza e consapevolezza le competenze
narratologiche e retorico-stilistiche acquisite.
OBIETTIVI PIU’ COMPLESSI
- mettere in rapporto il testo letterario con il contesto storico-culturale in cui è stato prodotto;
- riconoscere le relazioni intertestuali e intratestuali di un’opera letteraria;
- confrontare e valutare con giudizio motivato e complesso diversi fenomeni letterari o ideologici;
- analizzare un testo nella sua struttura a tutti i livelli: morfosintattico, lessicale, fonico, metrico-
ritmico, retorico-stilistico, tematico, ideologico, ecc.
- riconoscere la polisemia di un testo letterario;
- possedere sicura padronanza dei mezzi espressivi in rapporto alle diverse funzioni della
comunicazione sia orale che scritta;
13
- rielaborare personalmente e valutare con discernimento critico i dati culturali
acquisiti, quindi anche di saper lavorare in modo autonomo con l’utilizzo di strumenti
bibliografici.
N. B. In particolare per la produzione scritta, tenendo conto delle diverse tipologie di
scrittura, gli obiettivi generali sono stati i seguenti:
- padronanza della lingua italiana
- conoscenza specifica dei contenuti richiesti
- capacità di organizzare un testo pertinente all’argomento dato e rispettoso delle consegne
- capacità di elaborare ed argomentare le proprie opinioni
- capacità di costruire ragionamenti conseguenti e motivati
- capacità di esprimere fondati giudizi critici e personali
- possesso di doti di originalità e creatività.
Verifica :
ORALE: interrogazioni individuali, esposizioni argomentate, commenti ai testi, discussioni e
confronti su libri assegnati alla lettura integrale, (almeno due verifiche a quadrimestre).
SCRITTO: svolgimento di tracce di argomento artistico-letterario, socio-economico, storico-
politico e tecnico-scientifico, secondo il genere del saggio breve; analisi e commento di testi
letterari; composizione di temi su problematiche storiche o di interesse generale (due verifiche a
quadrimestre).
Valutazione
Per le prove scritte si è fatto riferimento alla griglia di valutazione contenuta nel presente
documento. Per le prove orali si è tenuto conto delle conoscenze, della loro rielaborazione,
dell’esposizione.
In generale, si è tenuto conto anche della partecipazione all’attività didattica, cioè dell’impegno,
dell’interesse, della complessiva diligenza e della capacità di intervento critico.
Profilo della classe
Nel corso del triennio la classe ha dimostrato un atteggiamento molto positivo nei confronti
dell’attività proposta. La presenza di un gran numero di elementi dotati di buone e, in diversi casi,
ottime capacità ha reso proficuo il lavoro svolto, favorendo un clima costruttivo e collaborativo.
Altri studenti, magari meno impegnati ed interessati, ma dal carattere aperto al dialogo, hanno
contribuito alla serenità delle lezioni, che in generale si sono svolte senza problemi disciplinari e
con un livello di attenzione mediamente buono. Si deve, comunque, registrare che proprio in
quest’ultimo anno scolastico le legittime aspettative di maggiore partecipazione e rielaborazione
degli argomenti trattati sono state un po’ deluse. Per diverse ragioni, perlopiù legate a dinamiche
interne di gruppo ma anche alla personalità riservata di alcuni, molti studenti potenzialmente capaci
di alimentare sviluppi e riflessioni sui diversi casi e contenuti letterari si sono concentrati sul lavoro
personale.
Tutti gli alunni hanno conseguito autonomia ed organizzazione nello studio; quasi tutti un buon
metodo di lavoro; solo alcuni, però, hanno dimostrato il desiderio e l’interesse di approfondire gli
argomenti utilizzando altri strumenti o fonti che non fossero quelli suggeriti durante le lezioni.
I libri assegnati alla lettura integrale durante tutto il triennio sono stati oggetto di discussioni e
confronti in classe, durante i quali è emerso l’impegno ed anche l’interesse degli studenti.
Nel rilevare il soddisfacente livello di apprendimento raggiunto dal complesso della classe, non
posso non segnalare, da una parte, la presenza di alcuni studenti che hanno seguito l’attività
passivamente ed hanno studiato con discontinuità, dall’altra, l’impegno e le attitudini di altri
studenti con conseguenti ottimi profitti.
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2.2 MATERIA: LATINO
DOCENTE: Prof. Ghermandi Filippo
Testo in adozione: Conte – Pianezzola, Forme e contesti della letteratura latina, ed. Le Monnier
Metodologia didattica:
Il ripasso delle strutture linguistiche è stato fatto direttamente sui testi, guidando lo studente alla
riflessione metalinguistica sul sistema latino. Sono stati ripresi, a seconda delle necessità e delle
opportunità, alcuni contenuti grammaticali appresi negli anni precedenti. Le lezioni sono state
perlopiù frontali, privilegiando tuttavia il metodo descrittivo-induttivo rispetto a quello normativo-
deduttivo.
Mezzi e strumenti:
Nello studio degli autori, dopo aver fornito un quadro bio-bibliografico ed aver illustrato i tratti più
importanti a livello estetico e tematico, si sono letti passi di opere sia in lingua sia, soprattutto, in
traduzione.
Argomenti svolti e competenze disciplinari:
- Seneca
Dalle Epistulae morales ad Lucilium,
Un possesso da non perdere (dall’ep. I)
L’immoralità della folla (ep. VII)
Ogni giorno si muore (dall’ep. XXIV)
Anche gli schiavi sono esseri umani (dall’ep. XLVII)
Dal De brevitate vitae, Il tempo, il bene più prezioso (I)
Dal De ira, Abbandonarsi all’ira… (1, 20, 4-9)
Dal De clementia, Nerone, un princeps tanto più clemente di Augusto (dal l. 1)
Dall’Apokolokyntosis, Un esordio all’insegna della parodia (1-4,1)
- Lucano
Dalla Pharsalia, L’eroe nero, Cesare passa il Rubicone (dal l. 1)
Un annuncio di rovina dall’oltretomba (dal l. 6)
La decadenza dell’oratoria ( declamationes e recitationes)
- Petronio
Dal Satyricon, L’ingresso di Trimalchione
Chiacchiere tra convitati
Un’epica rissa
Colpo di scena: la tempesta salvifica
La matrona di Efeso (conclusione)
- Persio
- Giovenale
Dalle Satire, letture in traduzione tratte dalla VI satira
- Marziale
Dagli Epigrammi: I,10 - I,97 – V,34 - X,8 - X,43 - XII,12 (in fotoc.)
L’umile epigramma (X,4)
La piccola Erotion (V,34)
Un medico (I,47)
La morte di una vipera (IV,59)
- Tacito
Dall’Agricola, La morte di Agricola e l’ipocrisia di Domiziano (42,5-6;43)
L’elogio di Agricola (44-46)
Dalla Germania, I confini della Germania (1)
Il valore militare dei Germani (6;14)
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Dalle Historiae, Il discorso di Galba a Pisone
Dagli Annales, Petronio (16,18-19)
L’alternativa stoica: il suicidio di Seneca (15, 62-64)
- Apuleio
Dalle Metamorfosi, Ipata, la città della magia (2,1-2)
Lucio assiste alla metamorfosi di Panfile (3,21-22)
Salvo grazie a Iside (11,12-13)
Psiche scopre Cupido (5,21-24)
Conoscenze e competenze minime:
Lingua: ripresa delle conoscenze morfo-sintattiche e retorico-stilistiche acquisite negli anni
precedenti.
Storia della letteratura e autori: la letteratura dell’età imperiale (Seneca, Lucano, Petronio, Persio,
Giovenale, Marziale, Tacito, Apuleio).
OBIETTIVI MINIMI
L’alunno:
- è in possesso delle competenze linguistiche acquisite negli anni precedenti: conosce
(ha memorizzato e sa ripetere) le principali norme del sistema della lingua latina;
- individua e descrive i fenomeni morfologici e sintattici e, in parte, quelli lessicali e
semantici;
- traduce correttamente circa metà di un testo proposto per la verifica scritta (“versione”),
dimostrando però di averne compreso globalmente il senso;
- conosce almeno nei loro tratti fondamentali le ideologie, le poetiche, le peculiarità
letterarie, i contesti storico-culturali dei vari intellettuali incontrati nel percorso di
storia della letteratura;
- ha compreso e sa tradurre brani d’autore trattati in classe, orientandosi nell’analisi
linguistica e in quella inter e intra-testuale;
- nell’esposizione orale si esprime con chiarezza e pertinenza.
OBIETTIVI PIU’ COMPLESSI
L’alunno:
- comprende pienamente un testo latino e sa tradurlo correttamente rispetto i vari livelli linguistici
(specialmente quello lessicale e quello morfo-sintattico);
- ha compreso e sa tradurre brani d’autore trattati in classe, individuandone le principali
caratteristiche stilistiche, facendo collegamenti con l’opera da cui sono tratti e col contesto in cui
quest’ultima è stata scritta, infine col sistema ideologico e col mondo interiore dell’autore;
- confronta (rilevando analogie e differenze) le ideologie, le poetiche, le visioni del mondo, le
peculiarità stilistiche, i contesti culturali dei vari scrittori incontrati nello studio della letteratura;
- si esprime con proprietà e chiarezza, dimostrando di saper rielaborare personalmente e con una
certa capacità critica i contenuti appresi.
Verifica :
ORALE: interrogazioni individuali (esposizione di argomenti del programma, analisi-traduzione-
commento a un testo). (Almeno due verifiche a quadrimestre)
SCRITTO: traduzione di un testo tratto dalle opere degli autori studiati, con apparato di domande di
analisi e comprensione (due prove nel 1° quadrimestre ed una nel 2°)
N.B. La simulazione di terza prova è stata considerata per l’orale (non essendo state richieste abilità
traduttive).
Valutazione:
Si è tenuto conto, oltre che dell’impegno e della partecipazione al dialogo educativo, del grado di
raggiungimento degli obiettivi, che si possono così sintetizzare: comprensione della lingua - abilità
di traduzione dal latino all’italiano - conoscenza delle strutture linguistiche - conoscenza della
letteratura della civiltà latina - capacità interpretative - acquisizione delle abilità di studio pertinenti
alla disciplina - capacità di mettere a confronto e di rielaborare autonomamente le conoscenze
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apprese - capacità di applicare in contesti diversi le abilità acquisite - qualità dell’impegno e rispetto
delle scadenze - partecipazione al dialogo educativo.
Profilo della classe
Ricopro la cattedra di questa disciplina soltanto da quest’anno. La fisionomia della classe nei sui
tratti generali naturalmente corrisponde a quella rappresentata nel giudizio formulato per l’Italiano.
Pertanto, anche nello specifico delle lezioni di Latino, si rileva un atteggiamento di ascolto ed
attenzione, pur registrando certamente minor interesse e condivisione, anche nei confronti di temi
ed argomenti che si possono prestare ad utili rielaborazioni e di grande valore educativo. La
preparazione linguistica generale riscontrata fin dall’inizio dell’anno presentava diverse lacune
grammaticali. Considerato il punto del percorso liceale ormai raggiunto dagli studenti, ma anche la
valenza prevalentemente culturale e formativa della disciplina, non mi è sembrato il caso di
recuperare in modo sistematico certi nodi morfo-sintattici. Tuttavia, le verifiche scritte hanno
sempre richiesto un, seppur minimo, lavoro di traduzione. Le letture antologiche hanno comunque
privilegiato brani già tradotti.
Tutti gli studenti si sono impegnati per raggiungere un’adeguata preparazione, in alcuni casi buona
o molto buona,
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2.3 MATERIA: FILOSOFIA E STORIA
DOCENTE: Prof.ssa Maura Casini
Testo in adozione:
- E. Ruffaldi - U. Nicola, Il pensiero plurale, voll.3, Loescher
- E. Ruffaldi – G. Terravecchia – A. Sani, Il pensiero plurale, voll.4, Loescher - G. De Luna - M. Meriggi, Sulle tracce del tempo, vol.3, Paravia
Metodologie, mezzi e strumenti didattici:
Le metodologie prevalenti in entrambe le discipline sono state la lezione frontale, volta ad
evidenziare temi e nessi essenziali e a fornire schemi di sintesi, e la lezione interattiva: per
contenere i limiti di una comunicazione a senso unico, si sono presentati gli argomenti in modo
problematico, chiedendo agli allievi di contribuire alla formulazione delle spiegazioni.
Lo studio dei regimi totalitari del Novecento, fascismo, nazismo e stalinismo, è stato affrontato in
gruppi di lavoro predefiniti, a cui sono state assegnate unità del manuale e altri materiali (fonti,
documenti) anche di carattere filmico. Ciascun gruppo ha poi esposto alla classe la ricerca
utilizzando mappe concettuali e fonti multimediali. Sono state individuate e trattate le tappe
storiche fondamentali della costruzione di ciascun totalitarismo e gli elementi comuni, a partire da
letture interpretative. Il Video dello spettacolo di Marco Paolini, “Ausmerzen”, sul Progetto T4. ha
consentito una riflessione sul tema delle differenze e delle discriminazioni.
Durante le lezioni di storia, si è cercato di allenare ad una riflessione autonoma, capace di cogliere
la complessità dei processi e l’interconnessione tra fenomeni, nonché di individuare e
problematizzare luoghi comuni fuorvianti. Ciò è stato realizzato anche attraverso la lettura e
l'analisi di fonti o di documenti che presentano interpretazioni diverse di uno stesso fenomeno.
Quanto più possibile, si è cercato inoltre di evidenziare collegamenti e confronti interdisciplinari.
Per quanto concerne filosofia, le lezioni hanno presentato correnti filosofiche e autori
contestualizzandoli nel complesso orizzonte storico-culturale di appartenenza. L’aver privilegiato
una prospettiva diacronica ha reso possibile l’analisi delle trasformazioni dei concetti filosofici e dei
mutamenti avvenuti nei saperi del XIX e XX secolo; in diversi casi si è tuttavia resa necessaria una
focalizzazione tematica e si è proceduto ad analizzare, a livello sincronico, le relazioni tra ambiti
ritenuti particolarmente rilevanti: storia e filosofia, scienza e politica, scienze naturali e scienze
umane, arte e filosofia, etica e politica.
In classe sono stati anche letti e analizzati brani di opere filosofiche (sul manuale o in fotocopia) per
focalizzare l’attenzione su nodi concettuali di particolare rilevanza o per rendere ragione di
interpretazioni significative. Ciò come premessa per sviluppare negli alunni la consapevolezza
dell’importanza di saper argomentare le proprie idee e di sottoporle a revisione critica.
L’assunzione di approcci metodologici flessibili ha permesso di integrare nella programmazione, di
volta in volta, la richiesta di riflessioni provenienti dagli alunni.
Attività integrative
Festivalfilosofia Le arti: la classe ha partecipato alle lezioni magistrali del prof. Dionigi su
Lucrezio e del prof. Galluzzi su Galileo.
Progetto “L'Europa dei confini”: partecipazione della classe, insieme ad altre classi/studenti di
diversi istituti scolastici, al viaggio di formazione storico-memoriale sul confine franco-tedesco in
Alsazia, organizzato dall'Istituto storico di Modena. Il progetto ha previsto anche incontri
preliminari di formazione sui conflitti novecenteschi nell'Europa occidentale e sulla costruzione
dell'Europa unita nel secondo dopoguerra.
Progetto didattico sugli “Anni '70”: la classe ha partecipato a un percorso guidato a Bologna sui
luoghi della memoria della strage del 2 agosto 1980, all'incontro con un testimone, alla visita al
Museo di Ustica e a una lezione-laboratorio tenuta dalla ricercatrice dell'Istituto Storico di Bologna
dott.ssa Venturoli Cinzia, sugli “affollati” anni '70 (gli ideali del '68, le lotte per i diritti, lo
stragismo nero e il terrorismo delle Brigate Rosse).
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Partecipazione alla rappresentazione teatrale di Copenaghen di Frayn, per la regia di Avogadro,
nell'ambito di un percorso interdisciplinare sulla crisi dei fondamenti filosofico-scientifici nel
Novecento e la nuova scienza fisico-matematica.
Argomenti svolti e competenze disciplinari:
FILOSOFIA
Il sistema idealistico hegeliano
G.W.F. Hegel: i presupposti della sua filosofia; la centralità della storia e la ragione dialettica. La
Fenomenologia dello spirito: coscienza, autocoscienza (il rapporto signoria-servitù, la coscienza
infelice). Eticità dello Stato e concezione della guerra. La filosofia della storia e il ruolo
dell'individuo.
Testi: da Fenomenologia dello spirito: La coscienza infelice (pag. 460); Il vero è l’intero (pag.463)
e Il lavoro e l'autocoscienza (pag.464);
da Lezioni sulla filosofia della storia: Lo spirito del popolo (pag. 473).
La critica della razionalità nel secondo Ottocento: Schopenhauer e Kierkegaard
A. Schopenhauer e la liberazione dalla volontà di vivere. Il mondo come volontà e
rappresentazione: il mondo come fenomeno e il rapporto con Kant; la Volontà come principio
metafisico e forza irrazionale. La condizione umana e il velo di Maya; la vita tra dolore e noia. Le
vie della liberazione dalla Volontà: arte, etica e ascesi. Confronti tra Schopenhauer e Leopardi.
S. Kierkegaard: la centralità dell'esistenza e del singolo come categoria; la critica alla filosofia
sistematica. L’esistenza come possibilità di scelta; Aut-Aut: gli stadi dell'esistenza: estetico, etico,
religioso. La fede come paradosso; angoscia e disperazione; fede come “salto mortale”.
Testi: da Il mondo come volontà e rappresentazione: L'esistenza come infelicità (pag. 43).
Dal Diario: Il singolo come categoria (pag. 100);
da Il concetto dell’angoscia: Imparare a sentire l'angoscia (pag. 100)
La sinistra hegeliana e Karl Marx Confronto sintetico tra Destra e Sinistra hegeliane.
L. A. Feuerbach: la filosofia come antropologia e l’alienazione religiosa.
K. Marx e il contesto storico-culturale: la questione sociale. La concezione materialistica della
storia; la critica a Hegel e a Feuerbach. Manoscritti economico-filosofici: lavoro e alienazione nel
sistema capitalistico. Il materialismo storico: i modi di produzione; struttura e sovrastruttura; la lotta
di classe. Il Manifesto del Partito comunista: le contraddizioni del capitalismo e il ruolo
rivoluzionario della borghesia. Il Capitale: l'analisi dell'economia capitalistica e le sue
contraddizioni. Necessità storica e azione politica. Socialismo e comunismo.
Testi: dalle Tesi su Feuerbach: La critica a Feuerbach (pag. 160);
da Manoscritti economico-filosofici: Il lavoro come oggettivazione o come alienazione (pag. 162);
da Per la critica dell'economia politica: Il rapporto tra struttura e sovrastruttura (pag. 167).
Il Positivismo Il contesto storico-culturale e la filosofia positiva: fiducia ottimistica nelle possibilità della scienza;
il metodo scientifico sperimentale e il compito della filosofia.
Il Positivismo sociale: A. Comte. La nascita della sociologia come scienza positiva e fisica sociale.
La legge dei tre stadi. La classificazione delle scienze. La sociocrazia. L’umanità come Grande-
Essere.
Il Positivismo metodologico: J. S. Mill. Empirismo e logica induttiva. Liberalismo radicale e
priorità dei diritti dell'individuo. Partecipazione in democrazia, tolleranza e ricchezza della
diversità. Critica al socialismo e morale utilitaristica.
Il Positivismo evoluzionistico: H. Spencer. I tre livelli della conoscenza: scienza, filosofia e
religione. Il ruolo della filosofia e la legge dell'evoluzione come legge filosofica universale.
Testi: da Sulla libertà, Stuart Mill: il conformismo annulla la libertà (pag. 243); La morale della
pubblica discussione (pag. 249).
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W. F. Nietzsche e la filosofia della crisi Problematicità della categoria di “Novecento”. Aspetti del contesto storico-culturale post-
positivistico; crisi della razionalità ottocentesca e ricerca di nuovi modelli.
W. F. Nietzsche: paradigma della crisi e filosofo del sospetto. Le tre fasi del pensiero;
asistematicità e scrittura. La Nascita della tragedia: spirito apollineo e dionisiaco, nascita della
morale e sua demistificazione. La concezione della storia. Il “periodo illuministico”: la critica alla
morale e alle certezze della conoscenza; la fine della metafisica e la morte di Dio. Così parlò
Zarathustra e il suo annuncio: il significato dell'opera e lo stile; l’Oltreuomo e l'eterno ritorno.
Nichilismo passivo e attivo, morale degli schiavi e dei signori. Il Cristianesimo, religione della
rinuncia e del risentimento. La trasvalutazione dei valori e il prospettivismo conoscitivo.
L'individuo come datore di senso e la volontà di potenza come “dire sì alla vita”.
Testi: da La gaia scienza: L'annuncio della morte di Dio (pag. 329); Le conseguenze della morte di
Dio (pag. 330) e Il primo annuncio dell'eterno ritorno (pag. 333);
da Così parlò Zarathustra: L'eterno ritorno e la nascita dell'oltreuomo (pag. 334).
H. Bergson e il tempo come durata La critica allo scientismo positivistico. Tempo della scienza e tempo della coscienza: la durata. La
memoria. L'evoluzione creatrice e lo “slancio vitale”; istinto, intelligenza e intuizione come organo
della filosofia. Il compito della scienza e quello della metafisica. Le due fonti della morale e della
religione: morale, religione, società.
Testi: dall' Introduzione alla metafisica: La funzione delle immagini (pag.397);
da L'evoluzione creatrice: L'io è durata (pag.407).
S. Freud e la psicoanalisi
La rimozione, la resistenza e la scoperta dell’inconscio. Il metodo delle associazioni libere e la
nascita della psicoanalisi. L’Interpretazione dei sogni e il linguaggio simbolico. La teoria della
sessualità e le sue fasi. Una nuova immagine dell’Io; la struttura della psiche. Psicoanalisi e società:
la psiche collettiva. Eros e Thanatos. Il disagio della civiltà e la guerra.
Testi: da Autobiografia: La rimozione e l'inconscio (pag. 216);
da Interpretazione dei sogni: La prima rappresentazione dell'inconscio (pag. 219); Il significato
etico dei desideri repressi (pag. 250);
da Introduzione alla psicoanalisi, Il modello della personalità (pag. 220);
Freud e Einstein sulla guerra (pag. 237), parti del carteggio tra Freud e Einstein.
Scienza e filosofia: un percorso epistemologico
La “seconda rivoluzione scientifica” e la crisi del meccanicismo. Una nuova concezione del sapere
scientifico; il problema del rapporto tra filosofia e scienza; la riflessione epistemologica e la critica
della tecnica.
K. R. Popper: una nuova definizione di scienza e il “principio di falsificabilità”. La concezione del
metodo scientifico: Congetture e confutazioni. La critica al marxismo e alla psicoanalisi e la
rivalutazione della metafisica.
L'epistemologia post-popperiana e la riflessione sul significato delle scienze
T. Kuhn: paradigmi e rivoluzioni scientifiche;
I. Lakatos: i programmi di ricerca;
P. K. Feyerabend: l'anarchismo metodologico.
M. Heidegger: il pericolo della tecnica moderna
E. Husserl: la crisi delle scienze
Testi: da K. R. Popper, Congetture e confutazioni. Lo sviluppo della conoscenza scientifica: La
“forza” della teoria einsteiniana e il criterio di falsificabilità (pag. 119); Congetture e confutazioni
(pag. 121).
Da T. Kuhn, La struttura delle rivoluzioni scientifiche: La natura “gestaltica” delle teorie
scientifiche (pag. 124).
Da P. K. Feyerabend, Contro il metodo: La scienza non ha bisogno di un “metodo” (pag. 125).
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Da E. Husserl, La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale: La “crisi” della
scienza come perdita del suo significato per la vita (pag. 283); Il fallimento dell'idea dell'unità del
sapere (pag. 284)
Da M. Heidegger, Saggi e discorsi: La pro-vocazione della tecnica moderna (pag. 342);
da Sentieri interrotti: Il vero pericolo da temere (pag. 343)
Filosofia e politica.
L'analisi dei totalitarismi e la riflessione filosofica dopo Auschwitz: un percorso tra i testi
K. R. Popper: la riflessione sulla società aperta e l'indagine sul totalitarismo.
H. Arendt: l'analisi del totalitarismo e il male radicale.
E. Levinas: il volto dell'Altro e la nuova logica della “relazione”.
S. Weil: la spiritualità del lavoro contro il primato della forza.
H. Jonas: il problema dell'onnipotenza divina dopo Auschwitz.
T. Adorno e l'ineluttabile consapevolezza della contraddittorietà del reale dopo Auschwitz.
E. Fromm: la differenza tra avere e essere.
Da Popper, La società aperta e i suoi nemici; da Arendt, Le origini del totalitarismo; da Levinas,
Etica e infinito; da Weil, La prima radice; da Jonas, Il concetto di Dio dopo Auschwitz. Una voce
ebraica (Testi forniti in fotocopia).
Da E. Fromm, Avere o essere?: L'importanza della differenza tra avere e essere (pag. 459) e
L'uomo nuovo (pag. 461).
L'ultimo percorso su “Filosofia e politica” verrà svolto dopo il 15 maggio.
STORIA
Il mondo all'inizio del Novecento La seconda rivoluzione industriale: caratteri, nuove fonti di energia, invenzioni e nuovi settori
produttivi. Il taylorismo e la fabbrica fordista. Consumi di massa e capitalismo. Verso la società di
massa: la grande depressione e il protezionismo; allargamento del diritto di voto e partiti di massa.
Dalla nazione al nazionalismo. Progresso scientifico, darwinismo sociale e razzismo. Verso la
Prima guerra mondiale: la Belle Epoque; la questione d'Oriente e il sistema bismarckiano. Alleanze
contrapposte.
L'Italia all'inizio del Novecento
L'età giolittiana: Giolitti e la svolta liberal-riformista, politica di mediazione tra interessi
imprenditoriali e richieste socialiste. Ambiguità e politica di potenza: la ripresa dell'espansione
coloniale e la conquista della Libia. Il suffragio universale e il “patto Gentiloni”; la svolta
conservatrice.
La grande guerra
Le cause profonde del conflitto: crisi degli equilibri internazionali, spinte nazionaliste, conflitti
egemonici, aspra competizione economica, corsa al riarmo. La crisi dell'ordine europeo e i blocchi
di alleanze contrapposti. L'inizio delle operazioni: dalla “guerra lampo” alla guerra di logoramento.
I fronti: occidentale, orientale, mediorientale. IL genocidio degli Armeni. L’Italia in guerra:
interventisti e neutralisti: il patto di Londra e l'intervento. Un nuovo tipo di guerra: la morte di
massa, la trincea e la condizione dei soldati; le nuove armi; il ruolo dello Stato; il fronte interno. La
svolta del 1917, dalla guerra europea alla guerra mondiale: la rivoluzione in Russia e l'intervento
degli Stati Uniti. I Quattordici punti di Wilson. La fine della Grande guerra: la vittoria dell’Intesa e
la disfatta degli Imperi centrali. La pace e la ricerca di un nuovo equilibrio internazionale: la
conferenza di Parigi. La nascita della Società delle Nazioni e la trasformazione della carta
geopolitica del mondo.
Il primo dopoguerra e la grande crisi I problemi del dopoguerra. La debolezza della Società delle Nazioni. Riconversione industriale,
conflitti sociali e crisi dei valori democratici. La Germania di Weimar. Costituzione e debolezza
della Repubblica di Weimar. Il dopoguerra negli Stati Uniti: da Wilson all'isolazionismo;
proibizionismo e intolleranza; gli “anni ruggenti” e la civiltà di massa. La grande crisi economica
del 1929: le cause strutturali e la causa scatenante; la propagazione a livello mondiale. Gli effetti e
21
le reazioni del sistema economico: protezionismo e politica espansionistica. Roosevelt e il New
Deal.
Il dopoguerra in Asia e in Medio Oriente: l'India e la disobbedienza civile di Gandhi; la nascita
della repubblica cinese e l'alleanza tra comunisti e nazionalisti contro i signori della guerra; il
Giappone tra sviluppo industriale e imperialismo; la nascita della repubblica in Turchia; il Medio
Oriente tra mire europee e spinte all'indipendenza; la dichiarazione di Balfour e la legittimità di uno
Stato ebraico in Palestina.
La Russia dalla rivoluzione allo stalinismo
Le premesse e la situazione della Russia pre-rivoluzionaria. La rivoluzione di febbraio e il crollo del
regime zarista. Lenin e le “Tesi di aprile”. La rivoluzione d’ottobre. Dittatura rivoluzionaria e
guerra civile. L'uscita dalla guerra e la pace di Brest-Litovsk. Il “comunismo di guerra”. La nascita
dell’URSS e la Nuova politica economica (NEP).
L’ascesa al potere di Stalin. L'industrializzazione forzata e i piani quinquennali: la
collettivizzazione delle campagne, gli effetti sulla società e lo sterminio dei Kulaki. Il prezzo
dell'industrializzazione: la mobilitazione delle masse lavoratrici, le deportazioni, il Gulag.
Propaganda, epurazioni, culto della personalità.
L’Italia: dalle origini del fascismo alla costruzione del regime Il dopoguerra in Italia: la situazione economica e politica; la questione di Fiume. Il biennio rosso. I
partiti: i socialisti; nascita del Partito Comunista e del Partito Popolare. Crisi dello stato liberale:
Mussolini e il Movimento dei Fasci di combattimento; connivenze e sostegni nei confronti dello
squadrismo. Fine del compromesso giolittiano e nascita del Partito nazionale fascista. Dalla marcia
su Roma al delitto Matteotti: il doppio binario, le elezioni del 1924, l'omicidio Matteotti. La
costruzione della dittatura: le leggi fascistissime e lo stato totalitario. L'organizzazione del regime: i
Patti lateranensi e il rapporto con la Chiesa, il progetto dello Stato corporativo; le strutture
repressive; la fascistizzazione della società e il partito unico; l’organizzazione del consenso e
l’occupazione del tempo libero, la politica culturale e sociale. La politica economica. La politica
estera: la conquista dell'Etiopia e la proclamazione dell'Impero; l'avvicinamento alla Germania
nazista. Le leggi razziali. L'opposizione al fascismo.
Il nazionalsocialismo in Germania L'ascesa al potere di Hitler: la Repubblica di Weimar negli anni Venti, la crescita elettorale nazista e
la nomina a cancelliere nel '33. Componenti dell’ideologia nazionalsocialista. La costruzione del
Terzo Reich: lo Stato totalitario e il potere personale del Fuhrer. La violenza nazista e la costruzione
del consenso: l'educazione e la razza, la politica culturale. L'antisemitismo e le leggi di Norimberga.
La persecuzione contro gli ebrei: i campi di concentramento e di sterminio. La politica economica e
la spinta verso la guerra: il dirigismo economico e il riarmo.
Lettura sui caratteri dello stato totalitario e sul confronto tra i totalitarismi del Novecento.
Il mondo alla vigilia della Seconda guerra mondiale Il Giappone e la Cina negli anni Trenta. Il mondo coloniale e l'America Latina dopo la crisi del
1929. La Guerra di Spagna, una prova generale: l'evoluzione politica, la vittoria del Fronte
popolare, la guerra civile e la vittoria del franchismo.
Le cause politiche, economiche ed ideologiche del conflitto. L'espansionismo nazifascista e la
politica di riarmo. La conferenza di Monaco e la politica dell' appeasement di Francia e Gran
Bretagna. Il precipitare degli eventi e la debolezza delle democrazie occidentali. Il patto di non-
aggressione tra Hitler e Stalin e il Patto d'acciaio tra Germania e Italia.
La Seconda guerra mondiale: una guerra totale
L'invasione della Polonia e l’inizio della guerra. L'occupazione della Francia. La battaglia
d'Inghilterra: la fine della “guerra lampo”. L'Italia dalla “non belligeranza” all'intervento: la guerra
parallela. Il 1941 e la mondializzazione del conflitto: l'attacco all'Unione Sovietica; Pearl Harbor e
l'intervento degli Stati Uniti. La Carta atlantica. La guerra “totale” e i suoi effetti sociali. La
“soluzione finale” del problema ebraico e la Shoah. Le prime sconfitte dell'Asse e la svolta del
1942. La controffensiva degli alleati e la caduta del fascismo in Italia. Il governo Badoglio; la
Repubblica sociale italiana; la Resistenza. I Comitati di liberazione nazionale, la lotta partigiana e le
22
stragi naziste in Italia. La sconfitta della Germania e del Giappone: lo sbarco in Normandia;
l'offensiva sovietica e la fine della guerra in Europa; la fine della guerra in Asia e il disastro
atomico.
La pace: la nascita dell'ONU, la Conferenza di Yalta e la “sistemazione dell'Europa; il processo di
Norimberga.
Letture sulle principali interpretazioni della Resistenza, sul progetto Manhattan, sul processo di
Norimberga.
La guerra fredda
La situazione economica mondiale dopo la guerra e l'egemonia degli Stati Uniti. I trattati di pace e
l'ONU. La “guerra fredda”: due mondi contrapposti, la cortina di ferro. Gli Stati Uniti alla guida del
blocco occidentale; la dottrina Truman e il piano Marshall. L'Europa occidentale nell'orbita
statunitense: la lotta al comunismo; la Germania divisa; i primi passi dell'Europa unita. L'URSS e il
blocco orientale: l'espansionismo sovietico e la politica autonoma della Jugoslavia; la politica di
contenimento degli USA. La nascita della NATO e del Patto di Varsavia. La nascita della
Repubblica popolare cinese e la rinascita giapponese. Dalla destalinizzazione al crollo del muro di
Berlino.
L’Italia del dopoguerra: dalla Costituzione repubblicana agli anni Sessanta “Il governo del CLN” dopo la Liberazione; il referendum e l'Assemblea costituente. La
Costituzione: matrice antifascista e principi fondamentali. La questione di Trieste. Il “miracolo
italiano” e i suoi costi. Proposta del film di F. Rosi, “Le mani sulla città”. L'egemonia della
Democrazia cristiana; la crisi del centrismo; la svolta del centrosinistra.
Percorso sugli anni Settanta in Italia
La nuova società italiana e la contestazione studentesca del '68; le lotte sociali per l'estensione dei
diritti. La crisi economica. Dal “compromesso storico” al “ritorno all'ordine”. Lo stragismo nero
(Piazza Fontana, Piazza della Loggia, Italicus, Stazione di Bologna): depistaggi e terrorismo. Le
Brigate rosse e l “attacco al cuore dello stato”.
Dal 15 maggio si completeranno gli argomenti “La guerra fredda” e “L'Italia del dopoguerra:
dalla Costituzione repubblicana agli anni sessanta”, si riprenderà il percorso sugli anni '70 già
svolto, ed eventualmente si puntualizzeranno problematiche connesse alla decolonizzazione,
all'emigrazione e al mondo contemporaneo.
Tipologia delle prove di verifica e criteri di valutazione
Le verifiche si sono svolte in forma orale e scritta in entrambe le discipline, in numero di due o tre
per quadrimestre, come da indicazioni del dipartimento di Filosofia e Storia.
Le tipologie adottate nelle prove scritte sono consistite in questionari a risposta aperta e trattazioni
sintetiche, previste anche per l'Esame di maturità in Terza prova.
Sono stati corretti e valutati, come verifiche formative (non considerate nella media), temi di
argomento argomento storico e saggi brevi/articoli di ambiti storico, economico o filosofico, anche
per contribuire ad allenare gli studenti alle tipologie di produzione scritta proposte all'esame di
maturità. A tal proposito, costruttiva è stata la collaborazione con il collega di Lettere sia
nell'individuazione delle tracce sia nella correzione degli elaborati prodotti.
Le verifiche orali sono consistite in interrogazioni individuali e collettive su una parte consistente
del programma per allenare gli allievi a percepire i processi di lungo periodo e la loro complessità, a
cogliere nessi concettuali e ad argomentare riflessioni critiche su fenomeni storici o questioni
filosofiche.
La valutazione si è fondata su:
- risultati delle verifiche
- progressi compiuti rispetto ai livelli di partenza
- conoscenze e abilità effettivamente possedute in relazione agli obiettivi proposti
- consapevolezza dei concetti e dei problemi, capacità di rielaborazione
- capacità di riflessione e argomentazione storico-filosofica
- capacità di organizzazione dei contenuti, chiarezza, pertinenza e coerenza espositiva,
- utilizzo appropriato del linguaggio specifico
23
Si è inoltre tenuto conto di:
frequenza, attenzione e partecipazione all’attività di classe
continuità e qualità dell’impegno
interessi e attitudini
stile di apprendimento
capacità di dialogare e confrontarsi
eventuali difficoltà personali che abbiano interferito col processo di apprendimento
Attività di recupero
Le attività di recupero-sostegno sono state effettuate generalmente durante il normale orario
curricolare.
Agli alunni più deboli sono state date indicazioni specifiche nelle concrete situazioni di
apprendimento, per rafforzare i processi di concettualizzazione, organizzazione delle conoscenze,
memorizzazione.
Alcuni alunni, con profitto insufficiente in Filosofia nel primo quadrimestre, sono stati invitati a
partecipare a uno sportello pomeridiano tenuto da un professore del Liceo.
Per problemi scolastici e personali, gli studenti hanno frequentato solo sporadicamente, preferendo
lo studio individuale. Le prove di recupero si sono svolte in forma scritta, con domande a risposta
aperta.
Profilo della classe e obiettivi raggiunti
La classe 5°A nel corso del triennio ha manifestato nel complesso una frequenza regolare e un
atteggiamento di attenzione partecipe durante l'attività didattica. I ripetuti ingressi in ritardo di
alcuni alunni, insieme a un inizio a volte dispersivo delle lezioni, hanno contribuito, però, in diverse
fasi dell'anno scolastico, a un rallentamento delle lezioni di storia e filosofia, quest'anno sempre
disposte nelle prime ore della mattinata. Tuttavia la continuità didattica in entrambe le discipline
(Storia e Filosofia) ha permesso di instaurare e consolidare un rapporto di collaborazione e di creare
una dinamica di classe favorevole alla trattazione degli argomenti, sebbene la partecipazione della
maggior parte degli studenti, seppur diligente, non sia stata generalmente incline a interventi
personali e a manifestazioni di interessi specifici, tranne per casi isolati.
Il livello di preparazione della classe risulta comunque soddisfacente, pur essendo diversificato.
Nonostante la presenza di alcuni allievi più dispersivi e meno motivati, l'ascolto attento in classe e il
metodo acquisito dalla maggior parte degli alunni hanno prodotto, infatti, risultati finali nel
complesso discreti, buoni, per alcuni ottimi. Rimangono pochi casi con profitto al limite della
sufficienza, soprattutto in filosofia, per l'impegno di studio discontinuo e poco organizzato o per
difficoltà espositive.
Tutti gli studenti hanno raggiunto gli obiettivi minimi e si sono appropriati delle conoscenze e delle
capacità di base, ma la qualità dell’apprendimento risulta diversificata, in entrambe le discipline, per
quanto riguarda la proprietà terminologica, la capacità di collegare argomenti di ambiti diversi e
quella di controllare dinamiche di lungo periodo. Diversi alunni manifestano elevate attitudini e
ottime capacità analitiche, critiche ed argomentative.
Per quanto concerne specificamente l'insegnamento della filosofia, gli studenti sono in grado di
collegare testi filosofici a contesti problematici e di individuare differenze di significato degli stessi
concetti in filosofi diversi. L’uso e la consapevolezza della terminologia specifica sono nel
complesso migliorati nel corso del triennio per quasi tutti gli studenti.
Per quanto riguarda la storia, l'interesse della classe è cresciuto in relazione agli argomenti del
Novecento più facilmente collegabili all'attualità. In particolare il percorso sugli Anni '70, con la
visita a Bologna sui luoghi memoriali della strage del 2 Agosto 1980 e il confronto con un
testimone, ha destato interrogativi, e contribuito ad aumentare la consapevolezza della complessità
della storia contemporanea.
24
2.4 MATERIA : LINGUA INGLESE
DOCENTE: Prof.ssa Lugli Valeria
Testo in adozione: “ PAST AND PRESENT “ (vol.A e B) di Lorenzoni-Pellati, edito da Black Cat
Metodologia didattica:
a) Per quanto concerne l’esposizione orale, si è dato spazio alla discussione in lingua degli
argomenti e alla trattazione di argomenti specifici, evitando il più possibile il ricorso alla lingua
madre.
b) Relativamente alla comprensione ed esposizione scritta, si è proceduto, dopo l’introduzione
dell’argomento, alla lettura intensiva ed estensiva del testo, l’analisi dei punti topici e delle
espansioni del testo stesso.
Si sono pertanto affrontati gli autori più rappresentativi con una selezione dei loro testi e tematiche
più importanti. Per il raggiungimento degli obiettivi minimi, in accordo con i criteri metodologici
fissati nel gruppo disciplinare, sono stati analizzati i brani proposti prima sul piano tematico-
formale e poi sono stati collocati nel contesto culturale e letterario coevo. Nel rispetto della
normativa vigente, sono stati accennati possibili collegamenti in ambito cronologico e tematico con
altre materie, ma non sono state fatte comparazioni in parallelo di testi specifici. Le biografie dei
singoli autori sono state poco analizzate, se non quando strettamente necessarie per una migliore
comprensione dell’autore. E’ stata quindi fatta una scelta su autori che potessero , a mio avviso,
prestarsi a collegamenti con altre discipline in modo più proficuo per i discenti.
Mezzi e strumenti:
Lezione frontale e dialogata con la classe
Lettura estensiva ed intensiva di testi in classe o a casa
Approfondimenti su autori o brani diversi da altri testi, da me rielaborati e dati in fotocopia
Argomenti svolti e competenze disciplinari:
Dal testo in adozione : “ Past & Present “ vol. A e B (di Lorenzoni – Pellati), edito da Black Cat
sono stati affrontate le seguenti tematiche ed autori :
THE ROMANTIC AGE:
An age of revolution; the American revolution ; the agrarian revolution and the beginning of
industrialisation; early aesthetic moves; the nature of poetry; the poetry of nature; the novel in the
Romantic period;
WILLIAM BLAKE
Songs of Innocence and of Experience:
“The Lamb “
“The Tyger”
“London” ( fotocopia )
WILLIAM WORDSWORTH
Preface to Lyrical Ballads :The subject matter and the language of poetry ( fotocopia )
“I wandered lonely as a cloud”
“The solitary reaper “
“Lines composed upon Westminster bridge” ( fotocopia )
S.T. COLERIDGE
The Rime of the ancient Mariner :
“ The Albatross “ part 1 ;
“ The Water Snakes “ part 4 ( fotocopia )
“A sadder and wiser man” part 7 ( fotocopia )
Biographia literaria - primary and secondary imagination (fotocopia )
“Kubla Khan “ ( fotocopia )
JANE AUSTEN
Pride and prejudice:
“A truth universally acknowledged”;
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“ In vain I have struggled “
EMILY BRONTE
Wuthering Heights :
“ Let me in “ ( chap.3);
“Heathcliff “ ( chap. 9 );
“ Wuthering Heights “ (fotocopia );
“Haunt me then !”
THE VICTORIAN AGE
Queen Victoria and Victorianism ;
Early Victorian period : the second Industrialisation;
Mid-Victorian period : the age of improvement;
Late Victorian period : exploding contradictions;
Spreading middle-class values : Victorian fiction ;
the Nineties : Aestheticism and the “ Sense of an Ending”
CHARLES DICKENS
Oliver Twist :
“ Before the Board “ ( chap.2 );
“The enemies of the system “ (fotocopia );
Hard Times :
“ Square principles “ ( chap 1-2 ) ;
“Coketown” ( fotocopia )
OSCAR WILDE
The picture of Dorian Gray : Preface ( fotocopia );
“ The studio “ ( chap.1 );
“ A new Hedonism “ ( chap.2 );
“ Dorian’s death” (fotocopia );
Hints at “ The Importance of being Earnest “
The 20TTth CENTURY : “ THE AGE OF EXTREMES”
And the old world came tumbling down : the advent of “Modrnisms “ ;
Ideas that shook the world ;
New literary techniques ;
Main themes of modernism
VIRGINIA WOOLF
Mrs Dalloway :
“ A walk through the park “;
“Death in the middle of life “
To the lighthouse :
“My dear, stand still “;
“ Lily Briscoe “ part 1,2 ( fotocopia )
GEORGE ORWELL
1984 :
“A cold April day “ ;
“ Newspeak “;
“ How can you control memory? “ ( fotocopia )
Hints at : “ Animal Farm “
Conoscenze e competenze minime:
OBIETTIVI DEL 5^ ANNO
Comprensione orale e scritta
- Comprendere argomenti e testi espressi in differenti categorie e contestuali cogliendone il
significato anche se in parte non sono noti lessico e strutture;
- Sapere identificare in un testo scritto o orale i punti focali e secondari, distinguendo i fatti
dalle opinioni;
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- Sapere classificare i diversi tipi di testo, trovare le relazioni possibili, comprendere il testo a
diversi livelli ( testuale, semantico, strutturale);
- Sapere cogliere il messaggio del testo, l’intenzione dell’autore, i punti di vista in relazione
all’opera in oggetto, al periodo e ad altre opere;
- Sapere assumere atteggiamenti abbastanza critici e autonomi davanti ad un testo.
Produzione orale e scritta
- Sapere riferire, commentare argomenti di tipo diverso con particolare riferimento al testo
letterario;
- Sapere formulare testi di tipo diverso (dialogo, conversazione su argomento dato, relazioni,
brevi riassunti, composizioni).
Verifica :
Tipologia delle prove di verifica: Si è proceduto a regolari verifiche sia scritte che orali.
N. prove di verifica svolte: Tre verifiche scritte a quadrimestre : numero tre quesiti a
risposta aperta ( tipologia B ) con utilizzo del dizionario bilingue.
Due verifiche orali a quadrimestre : interrogazioni dirette ; dialoghi informali ( interventi,
commenti, chiarimenti )
Criteri e strumenti di valutazione: Per quanto concerne i parametri relativi alla valutazione,
si rimanda al documento comune elaborato dagli insegnanti del Consiglio di Classe.
Attività di recupero:
Il recupero delle conoscenze e delle competenze è stato effettuato soprattutto in itinere, in orario
curricolare. Nel secondo quadrimestre, in orario pomeridiano, è stata offerta la possibilità di attività
di sportello didattico su richiesta. Il suo esito è stato positivo per quasi tutti gli studenti.
Profilo della classe:
La classe, di cui sono coordinatrice e che ha goduto di continuità didattica per la mia materia dal
secondo anno, si presenta come un gruppo collaborativo sia al proprio interno che nei confronti del
docente, con risultati scolastici complessivamente discreti anche se diversificati. Infatti, all’interno
del gruppo, si distingue una gran parte di studenti seri, capaci, diligenti che si sono sempre posti in
modo responsabile verso la materia e hanno conseguito nel corso del tempo competenze di studio di
discreto/buon livello e capacità di collegamenti interni alle discipline; un ristretto numero di
discenti, invece, ha lavorato in modo discontinuo, superficiale, accontentandosi spesso della
sufficienza come obiettivo e portando avanti dal biennio lacune mai completamente colmate,
manifestando inoltre scarso interesse per la materia.
Globalmente la frequenza è stata regolare, tranne che per uno sparuto numero di allievi (uno
studente: per motivi di salute; un paio: per motivi contingenti) che hanno fatto registrare numerose
assenze o ritardi durante tutto l’anno scolastico. Tale discontinuità nell’impegno e frequenza ha reso
più difficile per gli interessati la costruzione di un metodo di studio adeguato e personale ed il
raggiungimento di valutazioni sufficienti.
Il comportamento della classe, ad eccezione di qualche allievo che ha spesso tenuto un
atteggiamento di disturbo, è sempre stato improntato al massimo rispetto, correttezza ed
educazione.
LIVELLI DI APPRENDIMENTO ACQUISITO
La valutazione attribuita, ai risultati degli studenti ammessi , risulta dalla media tra scritto e orale.
Avendo conosciuto questi studenti negli anni, i voti assegnati valutano anche il percorso compiuto,
rispetto ai livelli di partenza.
Comprensione e produzione scritte. Sono risultati Insufficienti alcuni studenti con produzione
stentata, errori morfo-sintattici, lessico limitato e contenuti lacunosi. Livello Sufficiente è quello di
altri con produzione appena accettabile anche se con errori. Discreto /Buono è il livello di chi ha
forma espositiva abbastanza scorrevole e contenuti adeguati. Alcuni studenti sono pervenuti ad un
livello Ottimo con esposizione chiara, per lo più scorrevole e abbastanza rielaborata in modo
personale.
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Comprensione e produzione orale. I livelli non sono molto diversi. Insufficienti sono alcuni studenti
che espongono in modo frammentario e con contenuti molto scarsi. Gli allievi Sufficienti hanno
esposizione incerta e contenuti limitati; quelli con livello Discreto/Buono espongono in modo più
mnemonico, ma abbastanza corretto. Alcuni discenti raggiungono livello Ottimo con esposizione
fluida, lessico e registro espressivi appropriati e sono capaci di interagire in lingua senza troppe
difficoltà.
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2.5 MATERIA: MATEMATICA
DOCENTE: Prof. Mauro Ignazio Alò
Testo in adozione: 5 Matematica.blu 2.0 di Bergamini, Barozzi, Trifone. Ed. Zanichelli
Metodologia didattica:
Per ciò che riguarda la parte teorica, ho cercato di attenermi per quanto possibile al libro di testo,
anche al fine di fornire agli studenti un riferimento sicuro e costante. Ho integrato poi i vari
argomenti trattati con osservazioni e ho proposto procedimenti alternativi allo scopo di chiarire e
approfondire i concetti sviluppati, anche in funzione delle richieste e delle esigenze degli studenti.
Gli esercizi sono stati svolti in quantità adeguata, in classe e a casa.
Ho stimolato frequentemente gli studenti a formulare domande, sia durante le spiegazioni che
durante lo svolgimento di esercizi, e in particolare durante i primi minuti di lezione.
Mezzi e strumenti:
I mezzi utilizzati sono stati la lavagna durante le lezioni frontali e il libro di testo come riferimento
durante le spiegazioni.
Gli esercizi svolti in classe e a casa sono sempre stati scelti dal libro di testo.
Alcune applicazione informatiche al computer, in particolare utilizzando excel, nel caso di esercizi
di calcolo combinatorio e calcolo delle probabilità.
Argomenti svolti e competenze disciplinari:
Funzioni
Funzioni numeriche e matematiche. Grafico di una funzione. Funzioni pari e dispari, iniettive,
suriettive e biunivoche, inverse, composte, periodiche, funzioni crescenti, decrescenti e monotone.
Traslazione, simmetria assiale e centrale.
Nozioni di topologia della retta
Insiemi numerici e insiemi di punti. Intervalli limitati e illimitati. Intorni di un punto, intorno
circolare, intorno destro e sinistro. Estremo superiore e inferiore di un insieme numerico. Punti di
accumulazione e punti isolati.
Limiti delle funzioni di una variabile
Definizione di limite finito o infinito di una funzione in un punto e all’infinito. Teoremi
fondamentali sui limiti: unicità del limite, permanenza del segno, teorema del confronto con relative
dimostrazioni. Operazioni sui limiti e verifiche di limite. Infinitesimi ed infiniti e loro confronto.
Funzioni continue.
Continuità
Definizione di funzione continua. La continuità delle funzioni elementari. Continuità di una
funzione in un punto e in un intervallo. Punti di discontinuità, prima seconda e terza specie. Calcolo
dei limiti, teoremi sul calcolo dei limiti: teorema di unicità del limite, teorema della permanenza del
segno, teorema del confronto con relative dimostrazioni. Limite della somma, limite del prodotto
con relative dimostrazioni, limite del quoziente. Forme indeterminate e loro risoluzione, limiti
notevoli. Applicazione dei limiti nella ricerca degli asintoti di una funzione: asintoti orizzontali,
verticali e obliqui. Teorema degli zeri, teorema dei valori intermedi, teorema di Bolzano-Weistrass.
Derivata di una funzione
Definizione e significato geometrico della derivata. Continuità e derivabilità con
dimostrazione. Derivate fondamentali. Operazioni con le derivate: derivata di una somma di
funzioni, di un prodotto, del reciproco, del quoziente, delle funzioni composte, dell'inversa e di
f(x)g(x)
con dimostrazioni. Punti di non derivabilità. Teoremi sulle derivate. Applicazioni delle
derivate, equazione della tangente a una curva, esame dei punti angolosi, cuspidi e flessi verticali.
Calcolo delle derivate e derivate di ordine superiore.
Teoremi sulle derivate
Teorema di Rolle, teorema di Lagrange con dimostrazioni e significato geometrico. Funzioni
crescenti e derivata. Teorema di Cauchy, teorema di De L’Hospital con dimostrazioni e applicazioni.
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Massimi e minimi, flessi, studi di funzioni
Massimi e minimi relativi e assoluti, massimi e minimi delle funzioni derivabili, ricerca dei
massimi e minimi relativi con il metodo dello studio della positività della derivata prima. Problemi
di massimo e minimo. Concavità e punti di flesso a tangente orizzontale, verticale e obliqua,
ascendenti e discendenti. Teorema di Fermat. Studio della derivata seconda nella ricerca dei flessi,
tangente inflessionale.
Studio di una funzione. Applicazione dello studio di funzioni alla discussione di equazioni
parametriche. Dal grafico di una funzione a quello di una sua primitiva.
Integrali
Integrali indefiniti, integrali immediati, integrazione per scomposizione, per sostituzione, per
parti. Integrazione di funzioni razionali fratte.
Integrali definiti. Area del trapezoide. Definizione di integrale definito e proprietà. Teorema di
Torricelli-Barrow (fondamentale del calcolo integrale) con dimostrazione, calcolo di aree, calcolo
dei volumi di solidi di rotazione, metodo dei gusci, metodo delle sezioni. Teorema della media
integrale con dimostrazione. Integrale improprio o generalizzato. Integrazione numerica.
Calcolo delle probabilità
Richiami di calcolo combinatorio. Definizione di probabilità classica, frequentista. Teoremi
sulla probabilità: probabilità totale, composta e condizionata. Teorema di Bayes.
Variabili casuali. Formule per distribuzioni discrete di probabilità: poissoniana e geometrica.
Formule per distribuzioni continue di probabilità: uniforme, esponenziale e gaussiana.
Obiettivi Obiettivi disciplinari
Obiettivo primario è stato giungere alla conoscenza e comprensione degli argomenti di analisi
infinitesimale, come previsto per il corrente anno scolastico. Obiettivo disciplinare e formativo è
stato anche lo sviluppo delle capacità logiche perseguito attraverso un lavoro consapevole e delle
capacità di ragionamento coerente e argomentato, oltre alle competenze nell’uso delle tecniche di
calcolo attraverso un’applicazione ragionata delle regole.
Durante tutto il corso dell’anno, particolare cura è stata dedicata all’uso di un linguaggio tecnico e
formale corretto, e allo sviluppo della capacità di formulare concetti anche complessi in modo
coerente ed organico. Al termine dell’anno, lo studente che ha raggiunto una valutazione sufficiente
ha acquisito una visione complessiva degli argomenti trattati ed è consapevole delle correlazioni
esistenti tra diverse parti del programma.
Obiettivi trasversali
Obiettivo trasversale è stato portare lo studente a lavorare con sempre maggiore autonomia,
acquisendo la capacità di effettuare collegamenti tra diverse discipline (matematica e fisica,
matematica e filosofia) con conseguente storicizzazione di certi modelli esplicativi e di autovalutare
il livello di apprendimento raggiunto. E’ stato potenziato un metodo di studio che sia il più possibile
personalizzato ed autonomo. Attenzione è sempre stata dedicata alla competenza linguistica
attraverso rigore terminologico e all’uso dei linguaggi specifici.
Conoscenze e competenze minime: La sufficienza è stata assegnata a chi ha dimostrato di saper risolvere, anche se con un lieve aiuto,
gli esercizi assegnati, e ha dimostrato di conoscere la parte teorica, pur evidenziando qualche
incertezza o lievi lacune.
Verifica :
• Tipologia delle prove di verifica: verifiche scritte con esercizi, verifiche orali con domande
teoriche su teoremi e dimostrazioni ed esercizi applicativi.
• N. prove di verifica svolte: sono state effettuate tre verifiche scritte per quadrimestre,
almeno una verifica orale per quadrimestre.
• Criteri e strumenti di valutazione: nei criteri di valutazione si sono tenuti presenti i seguenti
riferimenti: possesso delle tecniche di calcolo, pertinenza dei processi risolutivi, acquisizione
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organica dei concetti, organizzazione coerente del formalismo, capacità di elaborazione personale,
concatenazione logica dei contenuti, essenzialità dell’elaborazione.
La scala numerica va dal due al dieci, passando dai mezzi voti e, talvolta, dai quarti di voto. La
sufficienza è stata assegnata a chi ha dimostrato di saper risolvere, anche se con un lieve aiuto, gli
esercizi assegnati, e ha dimostrato di conoscere la parte teorica, pur evidenziando qualche
incertezza o lievi lacune.
I colloqui orali si sono basati su quesiti di ordine concettuale e di riflessione critica, e non
meramente descrittivi o applicativi.
Attività di recupero:
Per gli alunni promossi con debito formativo, è stata prevista un’attività di recupero con incontri
pomeridiani che si è conclusa con una verifica scritta.
Per il recupero e il sostegno, sono state previste due attività: recupero in itinere in orario curicolare
rivolto a tutta la classe (soprattutto durante i primi minuti di ogni lezione), sportello didattico
pomeridiano per gli studenti che lo hanno richiesto.
Profilo della classe:
• Frequenza: La frequenza da parte della totalità degli studenti è stata regolare.
• Interesse e partecipazione: Durante le lezioni, il comportamento della classe è stato sempre
corretto, l’interesse evidenziato costante e attiva la partecipazione alle spiegazioni. Permane tuttavia
in alcuni studenti una certa tendenza ad affrontare la materia con un grado di approfondimento
appena sufficiente.
• Impegno: Il livello di preparazione della classe in relazione alla matematica si presenta in
media discreto. Alcuni studenti, sin dall’inizio, hanno mostrato un'ottima preparazione di base e una
eccellente predisposizione per la materia, una parte ha evidenziato una preparazione discreta, la
parte restante ha mostrato una volontà di superare eventuali lacune più che sufficiente o sufficiente.
In una minoranza degli studenti permangono lacune, in genere non gravi, che sono state
mediamente superate.
• Livello Di Apprendimento Acquisito: Discreto, in media, è il metodo di studio acquisito.
• Livello interrelazionale: Il livello interrelazionale con la classe è sempre stato eccellente,
normale la relazione tra le varie componenti degli studenti.
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2.6 MATERIA: FISICA
Docente: Prof. Mauro Ignazio Alò
Testo in adozione: Dalla mela di Newton al bosone di Higgs, Amaldi, Ed. Zanichelli
Metodologia didattica:
Per ciò che riguarda la parte teorica, ho cercato di attenermi per quanto possibile al libro di testo,
anche al fine di fornire agli studenti un riferimento sicuro e costante. Ho integrato poi i vari
argomenti trattati con osservazioni e ho proposto procedimenti alternativi allo scopo di chiarire ed
approfondire i concetti sviluppati, anche in funzione delle richieste e delle esigenze degli studenti.
Gli esercizi sono stati svolti in quantità adeguata, in classe e a casa.
Ho stimolato frequentemente gli studenti a formulare domande, sia durante le spiegazioni che
durante lo svolgimento di esercizi, e in particolare durante i primi minuti di lezione.
Mezzi e strumenti:
I mezzi utilizzati sono stati la lavagna durante le lezioni frontali e il libro di testo come riferimento
durante le spiegazioni.
Gli esercizi svolti in classe e a casa sono sempre stati scelti dal libro di testo.
Argomenti svolti e competenze disciplinari:
Elettromagnetismo Fenomeni magnetici fondamentali
Magneti naturali ed artificiali, linee di un campo magnetico, campo magnetico e campo
elettrico, forze tra magneti e correnti e tra correnti e correnti, definizione di ampere, origine e
intensità del campo magnetico, forza esercitata da un campo magnetico su un filo percorso da
corrente, motore elettrico, campi magnetici di un filo percorso da corrente, di una spira e di un
solenoide.
Il campo magnetico
Forza di Lorentz, moto di una carica in un campo magnetico uniforme, flusso del campo
magnetico, circuitazione del campo magnetico, proprietà magnetiche dei materiali, ciclo di isteresi.
Induzione elettromagnetica
Correnti indotte, leggi di Faraday-Neuman e di Lenz, correnti di Foucault, autoinduzione e
mutua induzione, energia del campo magnetico, alternatore, corrente alternata e trifase,
trasformazione della corrente alternata.
Equazioni di Maxwell e onde elettromagnetiche
Campo elettrico indotto, il termine mancante, equazioni di Maxwell, onde elettromagnetiche,
velocità delle onde elettromagnetiche, onde elettromagnetiche piane, energia e quantità di moto
trasportate da onde elettromagnetiche, polarizzazione, lo spettro elettromagnetico.
La relatività del tempo e dello spazio
Velocità della luce e sistemi di riferimento, l'esperimento di Michelson e Morley, assiomi
della teoria della relatività ristretta, simultaneità, dilatazione dei tempi e contrazione delle
lunghezze, invarianza della lunghezza nella direzione perpendicolare al moto, trasformazioni di
Lorentz, effetto Doppler relativistico.
Relatività ristretta
Intervallo invariante, spazio-tempo e diagramma di Minkowski, composizione relativistica
delle velocità, equivalenza massa energia, dinamica relativistica.
Meccanica quantistica
L’ipotesi di Planck, il corpo nero, l’effetto fotoelettrico e la quantizzazione della luce secondo
Einstein, l'effetto Compton, l'esperimento di Rutherford, l'esperimento di Millikan, il modello di
Bohr e la condizione di quantizzazione.
Proprietà ondulatorie della materia, il modello di De Broglie e la dualità onda-particella,
principio di indeterminazione di Heisemberg, onde di probabilità, equazione di Schrodinger e
interpretazione di Born, funzione d'onda, pacchetto d'onda, principio di sovrapposizione, il gatto di
Schrodinger.
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Obiettivi Obiettivi disciplinari
Obiettivo primario è stato giungere alla conoscenza e comprensione degli argomenti di
elettromagnetismo, relatività speciale e meccanica quantistica, come previsto per il corrente anno
scolastico. Obiettivo disciplinare e formativo è stato anche lo sviluppo delle capacità logiche
perseguito attraverso un lavoro consapevole e delle capacità di ragionamento coerente ed
argomentato, oltre alle competenze nell’uso delle tecniche di calcolo attraverso un’applicazione
ragionata delle regole.
Durante tutto il corso dell’anno, particolare cura è stata dedicata all’uso di un linguaggio tecnico e
formale corretto, e allo sviluppo della capacità di formulare concetti anche complessi in modo
coerente ed organico. Al termine dell’anno, lo studente che ha raggiunto una valutazione sufficiente
ha acquisito una visione complessiva degli argomenti trattati ed è consapevole delle correlazioni
esistenti tra diverse parti del programma.
Obiettivi trasversali
Obiettivo trasversale è stato portare lo studente a lavorare con sempre maggiore autonomia,
acquisendo la capacità di effettuare collegamenti tra diverse discipline (matematica e fisica,
matematica e filosofia, fisica e filosofia) con conseguente storicizzazione di certi modelli esplicativi
e di autovalutare il livello di apprendimento raggiunto. E’ stato potenziato un metodo di studio che
sia il più possibile personalizzato e autonomo. Attenzione è sempre stata dedicata alla competenza
linguistica attraverso rigore terminologico e all’uso dei linguaggi specifici.
Conoscenze e competenze minime: La sufficienza è stata assegnata a chi ha dimostrato di saper risolvere, anche se con un lieve aiuto,
gli esercizi assegnati, e ha dimostrato di conoscere la parte teorica, pur evidenziando qualche
incertezza o lievi lacune.
Verifica:
Tipologia delle prove di verifica: verifiche scritte con esercizi e domande teoriche, verifiche
orali con domande teoriche su teoremi e dimostrazioni ed esercizi applicativi.
Numero prove di verifica svolte: sono state effettuate due verifiche scritte per quadrimestre,
almeno una verifica orale per quadrimestre.
Criteri e strumenti di valutazione: nei criteri di valutazione in fisica si sono tenuti presenti i
seguenti riferimenti: conoscenza e comprensione dei concetti teorici, possesso delle tecniche di
calcolo, pertinenza dei processi risolutivi, acquisizione organica dei concetti, organizzazione
coerente del formalismo, capacità di elaborazione personale, concatenazione logica dei contenuti,
essenzialità dell’elaborazione.
La scala numerica va dal due al dieci, passando dai mezzi voti e, talvolta, dai quarti di voto. La
sufficienza è stata assegnata a chi ha dimostrato di saper risolvere, anche se con un lieve aiuto, gli
esercizi assegnati, e ha dimostrato di conoscere la parte teorica, pur evidenziando qualche
incertezza o lievi lacune.
I colloqui orali si sono sviluppati ponendo prima domande su singoli argomenti per verificare le
conoscenze specifiche, poi su quesiti di ordine concettuale e di riflessione critica, e non meramente
descrittivi o applicativi.
Attività di recupero:
Per gli alunni promossi con debito formativo, è stata prevista un’attività di recupero con incontri
pomeridiani che si è conclusa con una verifica scritta.
Per il recupero e il sostegno, sono state previste due attività: recupero in itinere in orario curicolare
rivolto a tutta la classe (soprattutto durante i primi minuti di ogni lezione), sportello didattico
pomeridiano per gli studenti che lo hanno richiesto.
Profilo della classe:
La frequenza da parte della totalità degli studenti è stata regolare.
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Durante le lezioni, il comportamento della classe è stato sempre corretto, l’interesse
evidenziato costante e molto attiva la partecipazione alle spiegazioni. La classe durante tutto il
triennio ha mostrato un notevole interesse per gli argomenti ponendo domande e chiedendo
approfondimenti anche oltre il semplice svolgimento del programma previsto. Permane tuttavia in
alcuni studenti una certa tendenza ad affrontare la materia con un grado di approfondimento appena
sufficiente.
Il livello di preparazione della classe in relazione alla fisica si presenta in media più che
discreto. Circa metà degli studenti, sin dall’inizio, ha mostrato una buona o anche ottima
preparazione di base e una eccellente predisposizione per la materia, una parte ha evidenziato una
preparazione discreta, la parte restante ha mostrato una volontà di superare eventuali lacune più che
sufficiente o sufficiente. In una minoranza degli studenti permangono lacune, in genere non gravi,
che sono state mediamente superate.
Più che discreto, in media, è il metodo di studio acquisito.
Il livello interrelazionale con la classe è sempre stato eccellente, normale la relazione tra le
varie componenti degli studenti.
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2.7 MATERIA: SCIENZE NATURALI
DOCENTE: Prof.ssa Ferrari Amorotti Giovanna
TESTI in adozione: Valitutti, Taddei. Kreuzer, Massey, Sadava, Hillis, Heller, Barembaum “Dal carbonio agli OGM PLUS –
Chimica organica, biochimica e biotecnologie” Ed. Zanichelli
Pignocchino Feyles “ST – Scienze della Terra per il quinto anno – strutture e modelli” Ed. SEI
Metodologia didattica:
La scelta degli obiettivi ha privilegiato gli aspetti metodologici e si è orientata non solo
all’acquisizione di conoscenze ma anche alla riflessione sui modi di conseguirle. Dal punto di vista
della strategia si è perseguita una metodologia di insegnamento il più possibile motivante e
coinvolgente, a tal fine nell’affrontare i contenuti si è ritenuto opportuno, in linea di massima,
privilegiare le problematiche legate alla salute ed ai nuovi orizzonti della biologia e delle
biotecnologie. Alla scelta ed alla strutturazione dei problemi si è dedicata la massima attenzione,
per garantire da un lato l’adeguatezza sul piano cognitivo, dall’altro, il contributo degli interessi
degli studenti, nel tentativo di sollecitare la motivazione intrinseca all’apprendimento, componente
essenziale per una crescita culturale ed umana.
Gli itinerari didattici hanno solitamente preso avvio da una situazione problematica creata dalla
presentazione di fatti e fenomeni tratti dalla realtà quotidiana o da sussidi didattici multimediali
alternativi al testo di studio forniti dal docente, da ricerche e documenti relativi alla salute o alle
nuove scoperte scientifiche con uno sguardo attento al territorio, o quando presenti, da curiosità
degli studenti. Quando possibile i problemi sono stati analizzati in modo critico, distinguendo fra
osservazioni, fatti, ipotesi e teorie spingendo gli studenti ad un’analisi critica delle fonti.
L’articolazione degli argomenti ha preventivamente richiesto l’inquadramento in un contesto
strutturato che faccia emergere i capisaldi concettuali e le metodologie proprie delle discipline
coinvolte (chimica organica, biochimica, biotecnologie e geologia).
Mezzi e strumenti:
L’approccio didattico, la tipologia di attività e le modalità di lavoro hanno previsto:
-Lezioni frontali supportate da presentazioni multimediali
-Lezione dialogata con spazio alla discussione ed alle osservazioni personali
-Esperienze di laboratorio
Il metodo di insegnamento, prevalentemente di tipo espositivo, ha avuto come supporto
l’utilizzazione di presentazioni multimediali elaborati dal docente a partire da testi scientifici non
scolastici, articoli di carattere scientifico anche in lingua, per analizzare in modo approfondito e
critico i nuovi orizzonti della biologia e delle biotecnologie.
Gli studenti, guidati dall’insegnate e dal tecnico di laboratorio, hanno effettuato alcune esperienze
di laboratorio nell’ambito della chimica organica e della geologia.
Argomenti svolti e competenze disciplinari: MODULO A – CHIMICA ORGANICA
OBIETTIVI
- Cogliere le relazioni tra la struttura delle molecole e la loro nomenclatura
- Cogliere l’importanza della struttura spaziale delle molecole
- Spiegare il significato dell’isomeria e le sue varietà
- Conoscere le principali reazioni degli idrocarburi
- Comprendere il concetto di gruppo funzionale
- Conoscere la nomenclatura dei principali gruppi funzionali
- Descrivere le proprietà chimiche e fisiche dei composti formati da gruppi funzionali CONTENUTI
UD1 – Dal Carbonio agli idrocarburi
I composti organici: generalità. Scheda: il carbonio, elemento della vita, configurazione elettronica
ed ibridazione.
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Gli idrocarburi saturi: alcani e cicloalcani. L’isomeria: di struttura (di catena, di posizione, di
gruppo funzionale), stereoisomeria ( conformazionale e configurazinale: geometrica o cis-trans,
ottica o enentiomeria). Scheda: la stereoisomeria nei farmaci.
La nomenclatura degli idrocarburi saturi; radicali alchilici. Proprietà fisiche e chimiche degli
idrocarburi saturi: punto di ebollizione, di fusione, solubilità, densità; paraffine. Reazioni degli
alcani: combustione, alogenazione degli alcani: clorurazione del metano (reazione di sostituzione
radicalica), rottura omolitica del legame.
Gli idrocarburi insaturi: alcheni e alchini. La nomenclatura degli alcheni e degli alchini. L’isomeria
geometrica degli alcheni. Reazioni degli alcheni e degli alchini: reazione di addizione elettrofila con
carbocatione; regola di Makovnikov per l’attacco elettrofilo.
Gli idrocarburi aromatici: risonanza del benzene e teoria degli orbitali molecolari. Nomenclatura
degli idrocarburi aromatici; regola di Hückel; sostituenti orto, para e meta. Reazioni degli
idrocarburi aromatici: sostituzione elettrofila aromatica. Scheda: utilizzo e tossicità dei composti
aromatici.
UD2 – Dai gruppi funzionali ai polimeri
Alcoli, fenoli ed eteri. Gruppo funzionale: ossidrile. Nomenclatura di alcoli e fenoli. Gruppo
funzionale: etere. Nomenclatura degli eteri. Proprietà fisiche di alcoli, fenoli ed eteri. Acidità di
alcoli e fenoli. Reazioni di alcoli e fenoli: rottura del legame C-O (sostituzione nucleofila ed
eliminazione), ossidazione. Scheda alcoli e fenoli di particolare interesse (metanolo, etanolo,
glicole etilenico, glicerolo).
Aldeidi e chetoni. Gruppo funzionale: carbonile. Nomenclatura di aldeidi e chetoni. Reazioni:
addizione nucleofila, ossidazione e riduzione.
Gli acidi carbossilici ed i loro derivati. Gruppo funzionale: carbossile. La nomenclatura degli acidi
carbossilici. Proprietà fisiche e chimiche degli acidi carbossilici. Reazioni dei derivati degli acidi
carbossilici: sostituzione nucleofila acilica. Scheda: Gli acidi carbossilici nel mondo biologico.
Esteri e saponi. Gruppo funzionale: estere. Nomenclatura e caratteristiche. Processo di
saponificazione e caratteristiche dei saponi.
Ammine. Gruppo funzionale: amminico. Proprietà fisiche e chimiche delle ammine. Ammidi.
Composti eterociclici e polimeri di sintesi (polimeri di addizione e di condensazione). MODULO B – BIOCHIMICA
OBIETTIVI
- Saper riconoscere la varietà delle molecole organiche correlandole con la loro diversità
molecolare.
- Individuare le loro proprietà chimiche e fisiche.
- Individuare le loro proprietà biologiche ed alimentari.
- Conoscere i tratti distintivi degli enzimi e spiegare la loro funzionalità.
- Descrivere le caratteristiche del metabolismo cellulare.
- Conoscere e motivare il ruolo dei principali coenzimi del metabolismo.
- Descrivere le modalità di regolazione del metabolismo.
- Descrivere il metabolismo dei carboidrati, dei lipidi e degli aminoacidi.
- Discutere il carattere convergente del metabolismo terminale.
- Discutere l’importanza pratica della fermentazione dei carboidrati
- Conoscere il significato dell’eccesso e della carenza di certe biomolecole nel sangue
NB Le reazioni che caratterizzano le tappe dei processi metabolici o che coinvolgono le
biomolecole sono state descritte e non sono state svolte chimicamente con formule. CONTENUTI
UD3 – Le basi della biochimica
Le biomolecole: introduzione.
I carboidrati: caratteristiche e funzioni. I monosaccaridi: struttura lineare (glucosio-fruttosio-
galattosio-mannosio-ribosio-desossiribosio) e ciclica con formule di Haworth (β-D-glucosio e α-
D-glucosio, β-D-fruttosio ). I disaccaridi. I polisaccaridi.
I lipidi: caratteristiche e funzioni; lipidi saponificabili e insaponificabili.
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Gli amminoacidi, struttura dell’amminoacido base e caratteristiche generali dei gruppi R (non sono
state analizzate le strutture chimiche dei singoli gruppi R); il legame peptidico. La struttura delle
proteine e la loro attività biologica. Gli enzimi: i catalizzatori biologici.
Nucleotidi ed acidi nucleici: caratteristiche generali (non sono state analizzate le strutture chimiche
dei singoli nucleotidi). Cenni sulla duplicazione del DNA e sui meccanismi di trascrizione e
traduzione.
UD4 – Il metabolismo
Le trasformazioni chimiche all'interno di una cellula. Il metabolismo: catabolismo e anabolismo.
Vie metaboliche ed intermedi metabolici; vie metaboliche convergenti, cicliche e divergenti. ATP:
molecola ad alta energia di idrolisi. Coenzimi trasportatori di elettroni: NADH e FADH2.
Regolazione dei processi metabolici: controllo dell’enzima chiave nella tappa chiave, controllo a
feedback negativo, variazione della concentrazione degli enzimi chiave, compartimentazione.
Metabolismo dei carboidrati. Glicolisi: caratteristiche. Svolgimento in 10 tappe: da glucosio ad
acido piruvico. Fermentazione alcolica e lattica. Decarbossilazione ossidativa: caratteristiche.
Svolgimento: da acido piruvico ad acetil-CoA. La via dei pentoso fosfati.
Metabolismo terminale. Respirazione cellulare. Ciclo di Krebs (dell’acido citrico o degli acidi
tricarbossilici): caratteristiche. Catena di trasporto degli elettroni: caratteristiche generali; processo
di fosforilazione ossidativa spiegato dalla teoria chemiosmotica, ATP-sintasi, produzione di ATP.
Gluconeogenesi, glicogenosintesi, glicogenolisi.
Regolazione delle attività metaboliche: il controllo della glicemia. Insulina e glucagone (non sono
stati presi in considerazione gli effetti molecolari di insulina e glucagone). Metabolismo
differenziato delle cellule dell'organismo (globuli rossi, neuroni, cellule muscolari, adipose,
epatiche).
Metabolismo dei lipidi. Trigliceridi e VLDL, LDL, HDL. La B-ossidazione e la via di degradazione
degli acidi grassi; i corpi chetonici.
Il metabolismo degli amminoacidi: transaminazione e deaminazione ossidativa del glutammato.
Eliminazione dei prodotti azotati del catabolismo degli amminoacidi.
Fotosintesi: generalità. Primo stadio: fase luminosa. Secondo stadio: fase oscura o ciclo di Calvin. MODULO C – BIOTECNOLOGIE OBIETTIVI
- Conoscere le biotecnologie di base e descriverne gli usi de i limiti
- Comprendere le tecniche e gli usi delle pratiche legate al DNA ricombinante
- Comprendere le tecniche e gli usi della PCR e del sequenziamento del DNA
- Conoscere le tecniche di clonaggio e clonazione
- Conoscere le principali tecniche nell’analisi del DNA e delle proteine
- Capire il ruolo dell’RNA e dell’interferenza sull’RNA
- Saper discutere sulla produzione e la possibilità di utilizzo degli OGM
- Saper discutere di problemi scientifici, giuridici ed etici riguardo la clonazione e gli OGM CONTENUTI
UD5 – Biotecnolgie
Introduzione: differenza tra biotecnologie classiche e moderne.
Tecnologie delle colture cellulari: colture di cellule vegetali totipotenti, colture di cellule animali
primarie e continue; cellule staminali adulte (AS) multipotenti, cellule staminali embrionali (ES)
pluripotenti; cellule staminali pluripotenti indotte (iPS); problemi etici.
DNA ricombinante e tecniche biotecnologiche. Enzimi di restrizione per tagliare il DNA: sequenze
palindrome, estremità coesive e frammenti di restrizione. DNA ligasi per incollare il DNA.
Elettroforesi per separare miscele di frammenti di DNA; esempi di utilizzo. Ibridazione del DNA
con sonde per individuare sequenze specifiche di basi, Southern Blot. DNA polimerasi e trascrittasi
inverse per copiare il DNA e mRNA. PCR per amplificare il DNA. Sequenziare il DNA con
terminatori.
Clonaggio genico tramite vettori molecolari: isolamento, preparazione sequenze ed inserimento nel
vettore molecolare, inserimento del vettore ricombinante nella cellula ospite (trasformazione
batterica); moltiplicazione e selezione cellule trasformate.
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Clonazione: tecnica della clonazione per trasferimento nucleare.
Analisi del DNA: sequenziamento, bioinformatica, tecnologia microarray, FISH. Analisi delle
proteine: Western Blot, immunofluorescenza.
Ruolo dell’RNA: tecnologia antisenso, RNA interfering.
Ingegneria genetica e OGM: cellule transgeniche, animali transgenici.
UD6 – Applicazioni biotecnologie (cenni)
Cenni sulle biotecnologie mediche: proteine terapeutiche, vaccini ricombinanti, anticorpi
monoclonali, medicina rigenerativa, terapia genica.
Cenni sulle biotecnologie agrarie: ingegneria genetica nelle piante, vegetali transgenici, alimenti
transgenici.
Cenni sulle biotecnologie ambientali. il biorimedio. MODULO D - LA TERRA, UN PIANETA GEOLOGICAMENTE ATTIVO
OBIETTIVI
- Conoscere le caratteristiche fondamentali dei fenomeni vulcanici e sismici e gli aspetti
endogeni che li determinano.
- Comprendere che Ia litosfera e un insieme dinamico, soggetto a continui mutamenti e che i
fenomeni magmatici e metamorfici di superficie sono gli effetti naturali, visibili, di cause
profonde, da individuare all'interno della Terra.
- Comprendere che la tettonica delle placche consente di spiegare globalmente i fenomeni
sismici, vulcanici e tettonici.
- Motivare come la distribuzione dei fenomeni sismici e vulcanici non sia casuale ma legata
alle zone di distensione, compressione, scorrimento reciproco delle placche litosferiche e al
flusso di calore.
UD7 – Fenomeni vulcanici e sismici.
I fenomeni vulcanici: definizione di vulcano, struttura e attività di un vulcano, classificazione dei
vulcani, meccanismi eruttivi, prodotti vulcanici, distribuzione geografica dei vulcani, previsione e
prevenzione fenomeni vulcanici.
I fenomeni sismici: definizione di terremoto, la teoria del rimbalzo elastico, le onde sismiche e la
loro propagazione, intensità e magnitudine dei terremoti (scala Mercalli e Richter), tsunami,
distribuzione geografica dei terremoti, previsione e prevenzione sismica.
UD8 – Modello interno della terra e tettonica (cenni)
Le onde sismiche consentono di radiografare l’interno della Terra. La struttura interna della Terra:
crosta, mantello, nucleo. Il calore interno della Terra: calore primordiale e radioattività naturale; i
moti convettivi.
La Teoria della Deriva dei Continenti di Wegener: prove e cause. La Teoria dell’espansione dei
fondali oceanici. Le prove dell’espansione.
La Teoria della Tettonica delle zolle: caratteristiche delle zolle e loro distribuzione. Margini
divergenti o costruttivi: la formazione dei bacini oceanici. Margini convergenti o distruttivi: quando
due zolle entrano in collisione. Margini conservativi e le faglie trasformi. II motore della tettonica
delle zolle. I punti caldi o hot spot. Tettonica delle zolle ed attività sismica. Tettonica delle zolle e
genesi dei magmi ed attività vulcanica.
Conoscenze e competenze minime:
La finalità di questo corso é quella di far acquisire la consapevolezza dell’importanza che le
conoscenze di base della disciplina rivestono per la comprensione della realtà che ci circonda, con
particolare riguardo al rapporto tra salvaguardia degli equilibri naturali e qualità della vita, così
come approfondire la comprensione degli ambiti di competenza e dei processi di costituzione delle
conoscenze specifiche anche nel contesto di problematiche pluridisciplinari e sollecitare la
comprensione delle relazioni che intercorrono tra le diverse discipline scientifiche, anche in
riferimento alle attività umane. Si punta a generare la consapevolezza del carattere sistemico della
realtà geologica ai diversi livelli di scala e la consapevolezza della necessità di assumere
atteggiamenti razionali e lungimiranti per interventi di previsione, prevenzione e difesa dai rischi.
Inoltre si lavora per stimolare un atteggiamento di riflessione critica sull’attendibilità
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dell’informazione diffusa dai mezzi di comunicazione di massa nell’ambito della disciplina, con
particolare discriminazione fra fatti, ipotesi e teorie scientifiche consolidate. OBIETTIVI TRASVERSALI
- acquisizione di un metodo scientifico di studio e di lavoro attraverso l’osservazione, la misura e la
verifica dei fenomeni ;
- interpretare e riprodurre il linguaggio scientifico;
- analizzare ed interpretare informazioni e fenomeni di carattere scientifico in modo critico e
logicamente argomentato;
- utilizzare autonomamente le abilità tecnico-operative acquisite con metodi e strumenti specifici;
- riunire leggi e fatti scientifici in una sequenza logica;
- possedere i criteri di controllo dei fenomeni scientifici;
-inquadrare storicamente l’evoluzione delle idee scientifiche fondamentali e comprenderne
l’incidenza culturale;
- acquisire il senso dello sviluppo storico-filosofico del pensiero scientifico. OBIETTIVI MINIMI IN TERMINI DI CONOSCENZE E ABILITÀ
- conoscere i contenuti essenziali e la terminologia specifica della materia;
- conoscere gli strumenti della disciplina;
- saper descrivere e classificare un fenomeno attraverso l’osservazione di illustrazioni, carte,
diapositive ed altri mezzi;
- conoscere i fenomeni scientifici studiati e comprendere le relazioni tra essi;
- saper collegare quanto studiato al miglioramento della conoscenza del proprio ambiente e del
proprio territorio. OBIETTIVI MASSIMI IN TERMINI DI CONOSCENZE E ABILITÀ
- saper usare la terminologia scientifica con rigore e competenza applicando conoscenze e
procedimenti scientifici alla comprensione dei fenomeni naturali;
- saper utilizzare le conoscenze per l’interpretazione dei fenomeni, la classificazione delle
informazioni e la riorganizzazione dei dati;
- saper descrivere ed interpretare un fenomeno attraverso l’osservazione di illustrazioni, carte,
diapositive ed altri mezzi;
- affinare le capacità di rielaborazione, di organizzazione e di approfondimento personale delle
conoscenze acquisite;
- capacità di valutare il valore scientifico di teorie, modelli esplicativi e sistemi di analisi.
Verifica :
Tipologia delle prove di verifica
Premesso che per verifica si intende soprattutto la possibilità di accertare oggettivamente, e quindi
di misurare, l’apprendimento e le abilità relativi agli obiettivi fissati nella programmazione, la
valutazione sommativa è stata effettuata tenendo in considerazione non solo il grado di
preparazione specifico ma anche le attitudini, le capacità, l’interesse, la continuità di impegno e la
partecipazione dimostrata dall’alunno. Fin dall’inizio dell’anno scolastico, le verifiche scritte valide
per l’orale sono state organizzate secondo la tipologia della Terza Prova dell’Esame di Stato.
Gli strumenti utilizzati per la verifica del raggiungimento degli obiettivi si possono ricondurre ai
seguenti:
- test scritti per la verifica di obiettivi specifici relativi a segmenti curricolari limitati; essi
permettono infatti di saggiare in tempi brevi il livello di acquisizione dei contenuti ed il possesso di
abilità semplici, e quindi di individuare le capacità non acquisite per le quali progettare interventi di
recupero;
- interrogazioni orali per la verifica di obiettivi a più ampi segmenti curricolari; essi permettono di
valutare l’acquisizione dei contenuti più vasti ed il grado di raggiungimento di obiettivi più
complessi; inoltre diventano occasione di confronto interno sulla formazione culturale raggiunta
attraverso gli argomenti trattati;
-verifiche scritte valide per l'orale, quali questionari a risposta aperta ed esercizi e simulazioni di
terza prova.
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N. prove di verifica svolte
ll ritmo di apprendimento degli studenti e stato verificato in modo costante e frequente. I ragazzi
sono stati sottoposti a tre verifiche scritte nel primo quadrimestre ed a due interrogazioni orali; nel
secondo quadrimestre fino ad oggi sono stati svolte quattro verifiche scritte tipo simulazione di
terza prova. Un’ ulteriore prova scritta sarà somministrata entro la fine delle lezioni così come dal
22 maggio inizieranno le interrogazioni inerenti a tutto il programma svolto.
Criteri e strumenti di valutazione:
La valutazione dell'interrogazione avviene mediante attribuzione di un punteggio e valuta oltre la
completezza e correttezza dei contenuti, la padronanza della lingua, la capacità di utilizzare le
conoscenze, la capacità di collegare le conoscenze e la capacità di approfondimento. La soglia della
sufficienza è stata individuata nel corretto svolgimento della prova che contribuisce per un 60% al
punteggio massimo conseguibile. La scala e ad intervalli di merito è conforme alle indicazioni per
la valutazione concordate nel P.T.O.F.
Attività di recupero:
Tipologia: Attività di recupero sono state svolte in itinere nell’ambito delle ore curricolari
riprendendo argomenti non chiari, facendo eseguire esercizi di fine capitolo e correggendoli in
classe; in tal modo si è cercato di colmare lacune negli studenti che presentavano carenze nella
preparazione. In caso di difficoltà persistenti nell’apprendimento nel corso dei quadrimestri si
sono organizzati percorsi di recupero personalizzati attraverso interrogazioni orali programmate
per la verifica di singole unità di apprendimento. Per il recupero e la verifica delle insufficienze
del primo quadrimestre l’insegnante ha attivato le modalità di recupero deliberate dal Collegio
Docenti: pausa didattica per gruppi di livello (EX DPR. 275/1999) in cui, pur mantenendo
l’orario curricolare, i programmi nelle classi sono stati interrotti per lasciare luogo a lezioni in
cui gli alunni hanno seguito attività con corsi di recupero pomeridiani o studio individuale in
base alle diverse esigenze di apprendimento. Al termine gli studenti sono stati sottoposti a
prove scritte.
Valutazione degli esiti:In caso di difficoltà persistenti nell’apprendimento nel corso dei
quadrimestri si sono organizzati percorsi di recupero personalizzati attraverso verifiche orali
programmate per la verifica di singole unità di apprendimento.Per la verifica delle insufficienze
del primo quadrimestre, al termine dei corsi di recupero, gli studenti sono sati sottoposti a
verifica scritta.
Profilo della classe:
Frequenza: la classe nel complesso ha partecipato con regolarità alle attività didattiche.
Interesse e partecipazione: Va rilevato che gli allievi, in massima parte, hanno mostrano
interesse consapevole e motivato, sforzandosi di comprendere in modo autonomo gli argomenti
proposti. Hanno partecipano alle lezioni attivamente, spesso con interventi e domande consone
agli argomenti stessi e predisponendo un clima favorevole alla lezione e sono sempre stati
educati e bendisposti verso l’ambiente scolastico.
Impegno: In generale la classe si dimostra un gruppo di studenti determinati e studiosi, con
buone capacità di organizzazione nello studio, di autonomia e di rielaborazione personale dei
contenuti, che svolge con puntualità il lavoro domestico, propositivi e con cui si riesce a
lavorare in modo continuo e proficuo. Sono presenti pochi casi di alunni fragili, che hanno
stentato a tenere il passo del resto del gruppo a causa di una discontinuità nell'impegno, unita a
qualche difficoltà espositiva e rielaborativa.
Livello Di Apprendimento Acquisito: La partecipazione costruttiva durante le lezioni e
l'impegno proficuo, anche se non per tutti costante, hanno consentito a tutti gli studenti di
raggiungere gli obiettivi di apprendimento e di appropriarsi delle conoscenze e delle capacità di
base, ma la qualità dell’apprendimento risulta diversificata per quanto riguarda la proprietà
terminologica, la capacità di collegare argomenti e la rielaborazione critica dei contenuti. Un
gruppo consistente di alunni ha raggiunto così risultati discreti, buoni e talvolta anche
eccellenti, avendo mostrato elevate attitudini ed ottime capacità analitiche, critiche ed
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argomentative, ma per un ristretto gruppo di studenti la discontinuità nell'impegno, unita a
qualche difficoltà espositiva o rielaborativa, non ha consentito il raggiungimento di una
preparazione sempre corrispondente all’interesse o alle potenzialità mostrate.
Organizzazione nello studio: La maggior parte degli studenti ha acquisito un metodo di studio
efficace e lavora con interesse e in modo autonomo, si interroga sulle problematiche studiate e
rielabora le conoscenze acquisite. Alcuni alunni tuttavia presentano ancora difficoltà
nell’organizzazione dello studio, nell’approfondimento e, soprattutto, discontinuità in una
gestione positiva degli orali e/o degli scritti.
Livello interrelazionale: Il rapporto con la docente è sempre stato improntato al rispetto ed
all’ascolto reciproco, e nel corso dei due anni trascorsi insieme la classe si è caratterizzata per
la sua disponibilità al dialogo educativo; l’atteggiamento di partecipazione costruttiva della
maggior parte dei ragazzi nei confronti delle proposte didattiche ha contribuito ad instaurare e
consolidare un rapporto di sincera collaborazione e a creare una dinamica di classe favorevole
alla trattazione degli argomenti ed alla loro attualizzazione. Con qualche grado di
diversificazione da ascrivere alle differenze individuali, le dinamiche di gruppo tra i ragazzi
sono state in generale positive.
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2.8 MATERIA : DISEGNO / ARTE
DOCENTE: Prof.ssa ORRI ANGELA
Testo in adozione:
- “Disegno –Architettura e arte” di Rolando Secchi e Valerio Valeri – 2° volume La Nuova
Italia
- Il Cricco di Teodoro, Itinerario nell’arte, versione gialla Volume 4 dal Barocco al Post
Impressionismo Volume 5 dall’Art Nouveau ai giorni nostri Editore Zanichelli
Metodologia didattica:
Nell’arco del quinquennio si è compiuta una evoluzione graduale che ha visto gli studenti, man
mano impegnati nelle varie problematiche (costruzioni geometriche, proiezioni ortogonali, sezioni,
intersezioni, assonometrie, prospettiva centrale e accidentale, ombre geometriche), giungere ad una
padronanza degli argomenti che ha permesso loro di potersi esprimere con un linguaggio grafico
autonomo.
Lo studio della storia dell’arte si è articolato sull’analisi del prodotto artistico, frutto di un preciso
contesto storico, culturale, ambientale e sull’analisi del linguaggio visivo attraverso lo studio dei
suoi elementi (forma, composizione, linea, volume, spazio, colore).
Mezzi e strumenti:
Le lezioni sono state complessivamente una trentina (due ore settimanali) e si sono svolte nel
laboratorio di disegno con spiegazioni , esempi alla lavagna e con l’ausilio di immagini e
audiovisivi.
Questo ha favorito l’acquisizione dei contenuti anche attraverso l’operatività concreta, infatti gli
allievi hanno “fissato” su tavole grafiche elementi di storia dell’arte che altrimenti sarebbero stati
solo teorici
Argomenti svolti:
Disegno
- solidi geometrici e figure sovrapposte in proiezione ortogonale
- ripasso dell'assonometria monometrica e cavaliera.
- ombre in assonometria. Figure singole e accostate.
- Ombre in assonometria di solidi sovrapposti.
- Ombre prospettiche :1° caso (fonte di luce di fianco all'osservatore), 2° caso (fonte di luce di
fronte all'osservatore), 3° caso (fonte di luce alle spalle dell'osservatore).
- Progetto di un depliant con pianta, prospetto, prospettiva centrale e accidentale di unità
abitativa per campeggio. Progettazione della interna degli spazi.
- Progettazione di una locandina teatrale manifesto pubblicitario.
- Uso della tempera o tecnica mista.
Storia dell’Arte volume 4°
Il Neoclassicismo (da pag 1381 a pag 1382 introduzione), da pag 1394 a pag 1401
Antonio Canova da pag 1402 a pag 1415.
Jacques Louis David da pag 1416 a pag 1430
la perfezione formale di Jean- Auguste-Dominique Ingres da pag. 1434 a pag 1444.
L'inquietudine preromantica di Francisco Goya y Lucientes da pag. 1450 a pag 1453.
Architettura: Piermarini (teatro alla Scala pag 1460)
Il romanticismo (da pag 1469 a pag 1470 introduzione), da pag 1471 a pag 1475
Pittura in Germania: Caspar David Friedrich da pag. 1476 a pag 1477.
Inghilterra, il naturalismo di John Constable pag 1478, 1479 (Studio di Nuvole) e Joseph
Turner da pag 1480, a pag1485 ( Ombra e tenebre. La sera del Diluvio).
Francia: Eugène Delacroix pag 1493 (La Barca di Dante pag 1495, la Libertà che guida il
popolo pag 1496, Le Donne di Algeri pag 1499, Il Rapimento di Rebecca) e Théodore
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Géricault pag 1486 (Cattura di un Cavallo Selvaggio nella Campagna romana pag 1488, la
zattera della Medusa pag 1490, Ritratti di Alienati pag 1492).
Italia: Francesco Hayez da pag 1506 a pag 1515.
La scuola di Barbizon e Jean-Baptiste-Camille Corot da pag. 1516 a pag 1519.
Gustave Courbet e la rivoluzione del Realismo da pag 1520 a pag 1525. Honoré Daumier e
Jean- Francois Millet da pag 1526 a pag 1531.
I Macchiaioli da pag 1532 a pag 1533; Giovanni Fattori da pag 1534 a pag 1538.
L'impressionismo da pag 1565 a pag 1575.
Edouart Manet, anticipatore e maestro da pag 1578 a pag 1585.
ClaudeMonet da pag 1586 a pag 1596.
Edgar Degas da pag 1597 a pag 1602.
Pierre-Auguste Renoir da pag 1603 a pag 1608.
Il Postimpressionismo da pag 1627 a pag 1628.
Paul Cèzanne da pag 1629 a pag 1637.
Georges Seurat da pag 1638 a pag 1645.
Paul Signac pag 1646.
Paul Gauguin da pag 1648 a pag 1654.
Vincent van Gogh da pag 1655 a pag 1670
Henri de Toulouse-Lautrec da pag. 1671 a pag 1673.
Volume 5°
L’Art Nouveau da pag 1691 a pag 1696.
Architettura: Antoni Gaudì pag 1700. La Secessione viennese e Gustav Klimt da pg 1702 a
pag 1714.
I Fauves ed Henri Matisse da pag 1715 a pag 1723.
Espressionismo da pag 1726 a pag 1727: il gruppo di Die Brucke pag 1728 e Ernest Ludwig
Kirchner da pag 1729 a pag 1730.
Edvard Munch da pag 1732 a pag 1739
Il Cubismo e il percorso artistico di Pablo Picasso da pag 1753 a pag 1772.
Il Futurismo da pag 1789 a pag 1793 Umberto Boccioni da pag 1794 a pag 1800, Antonio
Sant’Elia pag 1801, Giacomo Balla pag 1808.
Il Dadaismo da pag 1827 a pag 1829. Marcel Duchamp da pag 1832 a pag 1833. Man Ray
pag 1835.
Il Razionalismo in architettura pag 1917.
Gropius e il Bauhaus da pag 1920 a pag 1926.
Tendenze dell’Architettura Razionalista, le Courbusier da pag 1933 a pag 1941 (Villa
Savoye e Notre Dame du Haut); Frank Lloyd Wright da pag 1942 a pag 1948 (La casa sulla
cascata, Guggenhein Museum).
Competenze disciplinari:
La disciplina Disegno e Storia Dell’Arte è stata affrontata, nell’arco del quinquennio, in un quadro
ampio che è andato dallo studio della storia dell’arte in ordine cronologico, allo studio del disegno
geometrico e della geometria descrittiva. Non se ne è privilegiato solo un aspetto, ma sia il disegno
che la storia dell’arte sono state materia di studio nell’arco di tutto il percorso didattico. Questo, al
fine di favorire lo sviluppo delle capacità degli studenti ed evidenziare le inclinazioni degli stessi in
vista degli studi universitari successivi.
Le due materie sono una l’integrazione dell’altra. Gli allievi si sono serviti del disegno per la
rappresentazione di schemi compositivi e prospettici, relazioni e proporzioni, importanti per
comprendere meglio le opere d’arte analizzate.
Conoscenze e competenze minime:
Obiettivi cognitivi raggiunti:
gli studenti conoscono i principali argomenti della geometria descrittiva (costruzioni geometriche,
proiezioni ortogonali, assonometrie, prospettiva centrale e accidentale, ombre geometriche), i più
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significativi linguaggi figurativi e la terminologia specifica della disciplina.
Hanno acquisito discrete capacità di collegamento tra i diversi fenomeni artistici e sono pervenuti
ad una grafica nel complesso corretta nel metodo operativo.
Verifica
Tipologia delle prove di verifica: Elementi di valutazione sono stati: impegno,
partecipazione, interesse, metodo di studio, progresso nell’apprendimento, obiettivi
educativi raggiunti, obiettivi cognitivi disciplinari raggiunti (conoscenze, competenze,
capacità).
La valutazione è scaturita da una serie di prove, verifiche scritte, grafiche, scrittografiche,
orali, tavole grafiche e progetti eseguiti in classe e a casa.
Nella valutazione si è tenuto conto della situazione iniziale e finale dell’alunno e della
classe, del processo di apprendimento e del livello raggiunto.
N. prove di verifica svolte:quattro per quadrimestre
Criteri e strumenti di valutazione:nella valutazione degli elaborati grafici si è tenuto conto
di: capacità di rappresentazione attraverso le regole della geometria descrittiva, segno,
ordine, precisione grafica; uso del colore nelle diverse tecniche.
Nelle prove scrittografiche e orali si è tenuto conto di: capacità espressive, di collegamento,
di analisi critica e formale.
La griglia di valutazione utilizzata è quella del documento di classe
Attività di recupero:
l’attività di recupero si è svolta in itinere spesso attraverso attività di lavoro in coppia con il
compagno di banco
Valutazione degli esiti:in genere positivi
Profilo della classe:
la classe ha nella quasi totalità seguito con interesse le attività proposte ed è pervenuta ad una
discreta autonomia operativa, sia in relazione all’analisi del significato del prodotto artististico di un
preciso contesto storico, sia in relazione all’analisi degli elementi formali del linguaggio visivo.
44
2.9 MATERIA : SCIENZE MOTORIE
DOCENTE: Prof. Baraldi Stefano
Metodologia didattica:
L’approccio alle diverse discipline sportive affrontate è avvenuto integrando la metodologia
analitica( applicata all’apprendimento dei gesti tecnici fondamentali) e quella globale(
caratterizzante l’esecuzione motoria in situazione “prestazionale”).
Mezzi e strumenti:
Utilizzo degli spazi sportivi scolastici ed extra scolastici come il Parco pubblico “XXV aprile”, dei
piccoli e grandi attrezzi ginnici in dotazione alla scuola, dei sussidi audiovisivi per parti teoriche del
programma.
Argomenti svolti:
• Attività ed esercizi a carico naturale
• Attività ed esercizi di opposizione e resistenza
• Attività ed esercizi con piccoli e grandi attrezzi codificati e non
• Attività ed esercizi di rilassamento per il controllo segmentario ed intersegmentario e per il
controllo della respirazione.
• Attività ed esercizi eseguiti variando ampiezze, ritmi e situazioni spazio-temporali.
• Attività ed esercizi di equilibrio in situazioni dinamiche complesse e in volo.
• Giochi ginnastici
• Attività sportive individuali:
1. Atletica leggera : getto del peso, lancio del giavellotto, lancio del disco
2. Tennis tavolo
3. Scherma
4. Jet Kun Do
• Attività sportive di squadra:
1. Pallavolo
2. Basket
3. Ultimate
4. Calcio a 5
5. Pallamano
6. Hockey su prato
7. Palla tamburello
• Organizzazione di attività di arbitraggio degli sport praticati AREA TEORICA
1. Principi di base della prevenzione infortuni e pronto soccorso
Conoscenze e competenze minime:
Sono state identificate in ciò che permette di affrontare e risolvere, in forma sufficientemente
efficace ed efficiente, la maggior parte delle problematiche motorie delle discipline sportive incluse
nel Programma Disciplinare.
Verifica :
• Tipologia delle prove di verifica: l ’operazione di valutazione del profitto conseguito dagli
allievi si è avvalsa della sistematica osservazione dell’operato motorio e,talvolta, di riscontri
oggettivi e formalizzati (come esercitazioni tecniche, singole ed in sequenza) sulla padronanza dei
contenuti del programma. Nei casi di esonero parziale o totale dalle lezioni pratiche sono state
somministrate prove scritte su tematiche legate ai vissuti corporei o, in alternativa, verifiche orali su
stralci del programma teorico disciplinare.
• N. prove di verifica svolte: due per quadrimestre
• Criteri di valutazione: sono rispettosi della griglia concordata dal gruppo disciplinare di
Scienze Motorie alla quale si fa riferimento.
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Attività di recupero:
• Tipologia: recupero in itinere
• Valutazione degli esiti: in itinere tramite osservazione sistematica
Profilo della classe:
La frequenza non è stata costante mentre l’impegno nel complesso è risultato adeguato. Il gruppo
classe ha generalmente mostrato discreto interesse per le proposte motorie avanzate dal docente. I
livelli di apprendimento delle capacità ( coordinative e condizionali) e delle competenze motorie (
schemi motori di base o evoluti) acquisiti dagli studenti si sono rivelati alquanto diversificati ma nel
complesso discrete con alcuni elementi più che buoni. Da sottolineare, infine, come la migliorata
disposizione degli allievi verso l’instaurarsi di sereni rapporti interpersonali, abbia agevolato lo
svolgimento delle lezioni in un clima emotivo equilibrato.
Tra le possibilità di espressione motoria extracurricolare offerte dalla scuola( alle quali la classe ha
aderito con varie modalità) si segnalano il Gruppo Sportivo Scolastico e la corsa podistica non
competitiva “Run 5.30”.
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2.10 MATERIA: RELIGIONE CATTOLICA
DOCENTE: Prof. Venturelli Stefano
Relazione finale della classe
Il numero degli avvalentesi all’IRC nella classe 5 sez. A è andato aumentando nel corso degli anni.
Vi è stata da parte del docente una continuità didattica triennale. Il livello della classe si presenta
discreto sia sul fronte dell’interesse che della motivazione nei confronti della disciplina. Sempre
corretto il comportamento e decisamente buona si è rivelata la disponibilità al dialogo educativo. Il
metodo utilizzato è stato prevalentemente quello della lezione frontale e socratica, sempre nel
rispetto delle diverse opinioni, al fine di accettare le diversità. Per quanto riguarda il profitto,
conoscenza, abilità e competenze, tutti gli alunni raggiungono un livello ottimo.
Obiettivi di atteggiamento acquisiti
Superare atteggiamenti di indifferenza, luoghi comuni, superficialità, pregiudizi ed intolleranze.
Capacità di attenzione, ascolto e apertura al dialogo; rispetto per “l’altro”.
Partecipazione attiva al lavoro di classe.
Capacità di socializzazione.
Obiettivi operativi acquisiti
Padronanza dei termini lessicali e del linguaggio religioso specifico.
Uso delle “fonti” e dei “documenti”.
Capacità di codificazione e decodificazione, di ricerca e di espressione.
Contestualizzazione di fatti e personaggi.
Comunicare con i diversi linguaggi (verbale-figirativo).
Nuclei tematici del programma svolto
L’intelligenza emotiva: una motivazione allo studio.
Il matrimonio: istituzione naturale; teologia.
Il libro del Qoelet: alcune letture.
I motivi teologici del battesimo.
Il mondo, un villaggio globale.
La superbia.
Il rapporto tra arte e religione.
Il sacro nell’uomo.
Magia, superstizione e fede; i miracoli.
Lo stupidario del razzista: letture.
Il lavoro nella Dottrina Sociale della Chiesa.
La coscienza erronea: antropologia.
L’educazione genitoriale.
Il carcere: recupero o punizione.
L’identità di genere: alcune riflessioni.
Etica e morale: differenze e somiglianze.
I gesti incomprensibili degli adolescenti: i sassi gettati dal cavalcavia.
Alcune testimonianze di figli nati in provetta: letture.
Omosessualità: il pensiero della chiesa.
La figura storica di Gesù.
“Lettere a Dio”: letture.
V. Andreoli: la società dell’IO.
La lussuria.
Ulteriori argomenti da trattare:
Apologia del sacrificio.
Nulla e creazione.
Esorcismi e patologie psichiatriche.
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L’eutanasia.
L’esperimento di Milgram: un video.
I martiri del novecento.
Il valore della vita umana: un video sulla circolazione sradale.
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CAP.3 – SIMULAZIONE DELLE PROVE D’ESAME
3.1 Simulazione Prima prova
La simulazione della Prima prova verrà effettuata in data 22 Maggio 2018, quindi all’atto di stesura
di questo documento non è possibile allegarne copia.
3.2 Simulazione Seconda prova
La simulazione della Prima prova verrà somministrata in data 14 Maggio 2018, quindi all’atto di
stesura di questo documento non è possibile allegarne copia.
3.3 Simulazione Terza Prova
Il Consiglio di Classe della 5A ha programmato le simulazioni delle tre prove scritte d’Esame nel
corso del secondo quadrimestre. Al momento della stesura del documento, sono già state svolte le
due simulazioni di terza prova:
1^ simulazione : giovedì 01/03/18 – materie: Fisica, Latino, Storia, Educazione Fisica
2^ simulazione : sabato 10/04/18 – materie: Inglese, Filosofia, Scienze, Storia dell’arte/Disegno
Per le due simulazioni di terza prova è stata scelta la tipologia B ( tre domande aperte con 8 /10
righe per ciascuna risposta ) in quanto ritenuta la più idonea alla preparazione e alle caratteristiche
della classe.
Il tempo assegnato per lo svolgimento di queste due simulazioni è stato di tre ore.
Nella valutazione è stato attribuito uguale peso a tutte le domande, valorizzando adeguatamente
l’omogeneità del livello delle conoscenze, delle competenze e delle capacità messe in luce dallo
studente nelle varie materie. Per procedere in modo omogeneo nella correzione, il punteggio
disponibile è stato assegnato nella totalità da ogni docente, che ha valutato la parte di sua
competenza disciplinare, attribuendo il punteggio sulla base dei criteri preventivamente fissati.
Si rimanda agli allegati per i testi delle due simulazioni di Terza Prova assegnate e per le griglie di
correzione.
III PROVA 01/03/2018
FISICA V A
Rispondi ai seguenti quesiti con 10-15 righe
1) Scrivi e spiega le equazioni di Maxwell.
In un condensatore con con armature di area 10,0 cm2 la densità di carica passa da 2,00 C/m
2
a 2,50 C/m2 in 1,50 10
-2 s. Calcola la corrente di spostamento tra le armature.
2) Descrivi l'esperimento da cui si ricava la dilatazione dei tempi.
3) Spiega la differenza tra composizione classica e relativistica delle velocità.
Se hai la particella 1 che si muove a velocità c/2 rispetto alla particella 3, la 2 si muove a
velocità c/4 rispetto alla 1, la 3 si muove a velocità c/2 rispetto al laboratorio, calcola la
velocità della 2 rispetto al laboratorio.
53
Alunno Cl. 5°A 10/04/2018
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA
FILOSOFIA
1. Il concetto di oltreuomo è uno dei più controversi di Nietzsche. Analizzalo, descrivendo le
caratteristiche che l'oltreuomo dovrebbe avere e il suo rapporto con i valori e con la morale.
(max 10 righe)
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2. Illustra sinteticamente le tappe dell'evoluzione umana individuate da Comte e l'ordine di
ingresso delle scienze nell'ultimo fra questi stadi. (max 10 righe)
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3. Spiega il concetto di intuizione, così centrale nel pensiero di Bergson, e la sua funzione
in relazione all'intelligenza e all'istinto. (max 10 righe)
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SIMULAZIONE TERZA PROVA
Classe 5A a.s.2017/18 Tipologia B
Alunno ………………………
INGLESE
Answer the following questions:
1) Recognise the Victorian values emerging from “The Picture of Dorian Gray” and Wilde’s
attitude to them.
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2) Which can be considered the key-ideas of the Fiction of 20th century?
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3) What kind of landscape did “ Kubla Khan “ by Coleridge try to create and what did he
desire to control ?
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SIMULAZIONE TERZA PROVA
SCIENZE NATURALI
1. Il ruolo svolto dalle proteine nella biochimica cellulare è particolarmente vario e diversificato. Il candidato descriva la struttura di queste biomolecole, e dei monomeri che le compongono, con particolare riguardo ai diversi livelli di complessità ed alle loro funzioni.
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2. Gli acidi grassi sono biomolecole ampiamente distribuite negli organismi viventi. Il candidato descriva la struttura e le caratteristiche chimico-fisiche di questi composti e le principali reazioni
metaboliche a cui possono andare incontro.
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3. In condizioni anaerobiche, il catabolismo dei carboidrati porta alla formazione di lattato (o acido
lattico). Il candidato descriva questa via fermentativa, commentando quali sono i vantaggi e gli svantaggi rispetto al catabolismo aerobico dei glucidi anche in relazione al bilancio energetico. Indichi, inoltre quali cellule ed in quali condizioni ricorrono a questa via metabolica e quale può
essere il destino del lattato nell’uomo.
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3.5 Scheda di valutazione Seconda prova LICEO SCIENTIFICO “WILIGELMO”, MODENA. ESAME DI STATO A.S. 2017 /2018
COMMISSIONE…….. - CLASSE …….. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA DI MATEMATICA
CANDIDATO ___________________________________________
PROBLEMA…..
Descrittore di competenza Intervallo Punteggio
del punteggio attribuito
(Per ogni domanda del problema vengono formulati uno o più descrittori di competenza. Per esempio:
- Sa calcolare i parametri di una funzione note alcune condizioni;
- Sa studiare il segno di una funzione con metodo grafico;
- Sa studiare il dominio di una funzione;
- Sa applicare un metodo per il calcolo approssimato di una radice di una equazione;
- Sa disegnare il grafico del valore assoluto di una funzione;
- ….
Per ogni descrittore viene assegnato un intervallo di punteggio a seconda della complessità (per esempio 0-2; 0-6;
…). Il punteggio complessivo assegnato al problema è 40.
QUESITI
(Per ogni quesito viene formulato un descrittore di competenza. Più quesiti possono avere lo stesso descrittore.
Per esempio:
- quesiti 1-3-4-7, descrittore: interpreta correttamente il testo del quesito e sa applicare le proprietà
matematiche necessarie per giungere alla soluzione;
- quesiti 2-5, descrittore: esprime in linguaggio chiaro e appropriato i concetti chiave relativi all’argomento. Per ogni quesito l’intervallo del punteggio è 0-8, quindi il punteggio complessivo assegnato ai quesiti è 40.
Quesito Punteggio
attribuito
Totale punteggio _____________
Il passaggio dal punteggio al voto viene determinato secondo la seguente tabella:
Punteggi
o
0-4 5-9 10-16 17-25 26-34 35-39 40-45 46-51 52-57 58-65 66-74 75-80
Voto 1-2 3-4 5-6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
(La tabella è indicativa. Potrebbe variare a seconda del compito assegnato)
Voto _______________/15
Osservazioni: ……….
(Nel campo osservazioni possono essere indicate le motivazioni che hanno portato a non rispettare in pieno la
tabella. Per esempio, a un candidato con punteggio 58 potrebbe essere attribuito il voto 14 in corrispondenza di
una particolare originalità nella soluzione.)
61
3.6 Scheda di valutazione Terza Prova
ESAME DI STATO A.S. 2017/18 – CLASSE 5A
Candidato
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA
Conoscenze
Punteggi 6-5,5 5-4,5 4-3,5 3-2,5 2-1,5 1
Conoscenza dei contenuti
Esauriente Corretta e appropriata
Corretta nelle informazioni essenziali
Parziale e/o con qualche imprecisione
Molto limitata/ con molte imprecisioni
Errata
Competenze
Punteggi 4-3,5 3-3,25 2-1,5 1-0,5 0
Pertinenza della risposta e/o individuazione del problema
Completa e chiara
Adeguata Parziale Scarsa Nulla
Punteggi 2,5 2 1,5 1 0,5 0
Uso del lessico e accuratezza formale
Rigoroso Appropriato
Corretto/lievi imprecisioni
Generico e/o con improprietà
Improprio Errato
Capacità
Punteggi 2,5 2 1,5 1 0,5 0
Organizzazione delle conoscenze
Autonoma e organica
Corretta e coerente
Schematica A volte incoerente
Incoerente Nulla
Totale punti: __________/15
Il Presidente
I Commissari
62
3.7 Scheda di valutazione Colloquio
COMMISSIONE Liceo scientifico Wiligelmo - MOPS050007
Classe 5ªA
Griglia di valutazione del colloquio
Candidato ……………………………………………………….……………
Indicatori Punteggi Tempi
Argomento a scelta del
candidato
Padronanza
linguistica Linguaggio
appropriato
1-8
Suff.: 5
10 m.
1. Registro adeguato
Presentazione dei
contenuti
Esposizione chiara ed
organica
Efficacia
comunicativa
Organizzazione
dei contenuti
Strutturazione di
punti essenziali
2. Coerenza interna
Chiarimenti e
collegamenti Collegamenti indotti
Collegamenti
autonomi
Argomenti a scelta della
commissione
Padronanza
linguistica
Proprietà di
linguaggio
1-20
Suff.: 13 30-35 m.
Microlingue settoriali
Capacità di
utilizzare le
conoscenze
Capacità di
organizzare i
collegamenti
multidisciplinari
Collegamenti indotti
Collegamenti
autonomi
Capacità di
argomentare 1. Discussione
2. Valutazione
Capacità di
approfondire
Discussione degli elaborati 2. Capacità di riconoscere e correggere gli errori
1-2 5-10 m.
Punteggio totale
……… /30
Il Presidente
________________________________
I Commissari
________________________________________________________________________________
Recommended