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00 cop somm edit lug 10:Prevenzione 2009 · Prof. Cristiano Martini - Presidente Dott. Mario Scalamogna - Direttore Istituto Mediterraneo Trapianti e Terapie di alta specializzazione

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Assemblea Regionaleper riflettere e tracciareil futuro dell’Aido

Iinsieme a Prometeocoinvolti… «in prima persona»

Il colon irritabileun malessere sempre più diffuso

Consigli alimentariper il colon irritabile

Notizie dalle Sezioni

SommarioP

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Mensile di cultura sanitaria del Consiglio RegionaleAIDO Lombardia - ONLUS

Anno XIX n. 183 - luglio 2010

Editore: Consiglio Regionale AIDO Lombardia - ONLUS 24125 Bergamo, Via Borgo Palazzo 90Tel. 035 235327 - fax 035 244345 [email protected]

Direttore EditorialeLeonida Pozzi

Direttore ResponsabileLeonio Callioni

Collaborazioni scientifiche:Dott. Gaetano Bianchi

Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti di Bergamo

Dott. Michele ColledanDirettore Chirurgia Generale III Direttore Centro Trapianti di fegato e di polmoni

Dott. Paolo FerrazziDirettore Dipartimento CardiovascolareDirettore U.O. di Cardiochirurgia

Dott. Amando GambaResponsabile Unità Semplice dipartimentaleCentro Trapianti di cuore

Dott. Giuseppe LocatelliConsulente del Dipartimento di Chirurgia Pediatrica

Prof. Giuseppe Remuzzi

Direttore Dipartimento

di Immunologia e Clinica dei Trapianti

Università Milano Bicocca

Prof. Roberto Fumagalli

Docente

NITp - Nord Italia Transplant

Prof. Cristiano Martini - Presidente

Dott. Mario Scalamogna - Direttore

Istituto Mediterraneo Trapianti e Terapie

di alta specializzazione - ISMeTT

Prof. Bruno Gridelli

Direttore Medico scientifico

Professore di Chirurgia Università di Pittsburgh

Istituto Ricerche Farmacologiche

“Mario Negri” - Bergamo

Prof. Giuseppe Remuzzi - Direttore

Yale University School of Medicine

Dott. Mario Strazzabosco

Professor of Medicine,

Director of Transplant Hepatology

Department of Internal Medicine

Section of Digestive Diseases

Redazione esternaLaura SpositoCristina Grande

Redazione tecnicaBergamo [email protected] Seminati

Segreteria e Amministrazione24125 Bergamo, Via Borgo Palazzo 90Tel. 035 235327 - fax 035 [email protected]@aidolombardia.itC/C postale 36074276Ester MilaniLaura Cavalleri

SottoscrizioniSocio Aido Simpatizzante Sostenitore Benemerito € 35,00 € 50,00 € 70,00 € 90,00

C/C postale 36074276 AIDO Cons.Reg.LombardiaONLUS Prevenzione Oggi

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StampaCPZ - Costa di Mezzate BG

Reg. Trib. di Milano n. 139 del 3/3/90

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Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

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Risponde l’Aido Lombardia

Anche quest’anno chiedo la vostra collaborazione nel sostenere la nostra Associazione

attraverso l’indicazione del codice fiscale dell’A.I.D.O. Nazionale

800 23 51 01 69 sulla prossima dichiarazione dei redditi.

Vincenzo PassarelliPresidente Nazionale A.I.D.O.

5 PERMILLE

Consegniamo ai lettori, con questo numero estivo di“Prevenzione Oggi” una sintesi approfondita deilavori inerenti l’assemblea regionale tenutasi a

Lodi nello scorso mese di maggio. Cerchiamo, in questomodo, di mettere al corrente i lettori di quello che scorre nel-l’alveo della vita associativa. Un alveo che raccoglie acquespesso tranquille, di fiume che scorre lento e sicuro, a voltetorrentizie, segnate da svolte e rapide. Ma caratterizzatocomunque da uno scorrere costante che sta cambiando lasocietà ponendo e riproponendo con forza il tema della so-lidarietà attraverso la donazione di organi. Forse questepagine dedicate ai lavori assembleari sono meno accatti-vanti di altre sulle quali pubblichiamo interviste o articolidi approfondimento scientifico. Per questo abbiamo cercatodi articolare in modo agile i testi con una grafica che, gra-zie alla bravura del nostro Paolo Seminati, riesce ad eli-

minare in gran parte la pesantezza del lungo scritto. Ma d’altra parte riteniamo che i lettori abbiano il dirittodi sapere per condividere oppure per dissentire. E su questo punto vorrei fermarela vostra attenzione. Sarebbe certo bello che i lettori più appassionati e vicini al-l’Associazione si facessero parte attiva e si facessero sentire. Oggi gli strumenti dicomunicazione sono molti e facili da usare: chi volesse potrebbe scrivere le sue os-servazioni, le sue proposte, anche le sue lamentele. E poi potrebbe inviarcele tramitefax oppure con una mail. Va benissimo anche la cara e ormai quasi abbandonatalettera, che forse però è un po’ superata per una rivista mensile che vive di tempi li-mitati. La mia è una proposta che semplicemente parte dal cuore e vuole arrivareal cuore dei lettori. Non ho quindi particolari ricette da sottoporre né formule daapplicare. Però è importante che si sentano direttamente interpellati tutti coloroche - leggendo la mia proposta e amando la nostra rivista -, si sentono parte di unastoria comune, di un progetto comunicativo condiviso. Tornando per un momentoall’Assemblea, luogo appunto di confronto, voglio sottolineare che si è trattato di unabella assemblea, partecipata, con un dibattito forte e concreto, come è tradizionenell’Aido, dove difficilmente ci si nasconde dietro ad un dito ma ci confronta a visoaperto per il bene dell’Associazione e del suo mandato sociale e culturale. Magari proprio partendo dalla let-tura delle relazioni potranno scaturire alcune prese di posizione dei nostri lettori. La rivista ospita poi diversipreziosi contributi. Quelli della giornalista Laura Sposito, che illustra la vita della prestigiosa Associazione Pro-meteo, voluta dal grande chirurgo e scienziato dott. Mazzaferro; quelli collegati del dott. Gaetano Bianchi edella signora Cristina Grande. Il primo indaga il tema medico del colon irritabile, la giornalista espone invecealcuni consigli dietetici per combattere, con una corretta alimentazione, proprio i disagi dovuti alla patologiadel colon irritabile. Diverse pagine, infine, sono state riservate a quelle Sezioni Aido che si sono attivate e hannoinviato i loro articoli, le loro foto, le loro riflessioni. In definitiva mi auguro che sia una rivista gradita ai no-stri affezionati lettori e che la scelgano per farsi accompagnare nelle meritate vacanze estive. Mentre a tutti loroauguro di godersi questo periodo di riposo e rigenerazione, il mio pensiero va in particolare a chi non può per-mettersi di andare in vacanza. Sia a chi si ritrova in gravi difficoltà economiche a causa della drammatica crisiin atto, sia a chi la vacanza non la può godere perché impegnato a resistere alla malattia, in una lotta con lasofferenza che vorremmo ci sentisse più che mai vicini, partecipi e solidali.

Leonida Pozzi

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In copertina:«NATURA ESTIVA»©

foto di Silvio Gamberoni - Bergamo

“Una calda giornata estivaci regala una natura pacificaper nulla intimorita dalla presenza dell’uomo.Due piccole nuvole all’orizzonte fanno sperarein un possibile refrigerio ”.

L’analisi dei temi dibattuti in Assembleaper capire, condividere e sostenere l’Associazione

Editoriale

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Una elegante cornice hafatto da sfondo all'As-semblea Regionale Ordi-naria dell'Aido tenutasi il16 maggio all'UNA

Hotel di Lodi. Sapiente l'organizza-zione e quindi ben meritati i ringra-ziamenti che sono stati profusi dal Cav.Pozzi alla Sezione ospitante in aper-tura dei lavori. Come ogni anno, l'Assemblea Ordina-ria è l'occasione per fare il punto dellasituazione dell'Aido nella nostra amataregione, ma è anche il momento in cuisi raccolgono spunti di riflessione e sitraccia la linea futura da seguire. As-sumono quindi notevole importanzaanche gli interventi degli ospitiesterni, soprattutto se illustri e se ca-paci, come in questa occasione, di co-gliere e mettere al servizio di tutti,riflessioni particolarmente profonde.I lavori, come di consuetudine, sonostati aperti dal Presidente RegionaleCav. Leonida Pozzi e, dopo la nominaa Presidente dell'Assemblea di AngeloRapelli (Presidente della Sezione diLodi), a Vicepresidente della stessa di

Abbà Emerenziano e di Ester Milaniin qualità di segretario, la parola èstata ceduta agli ospiti per i saluti ini-ziali.Primo ad intervenire il Vescovo diLodi Mons. Giuseppe Merisi che conun intervento accorato ha sottolineatoil ruolo importante che l'Aido svolgenella società, ricordando la figura didon Carlo Gnocchi quale antesignanodella donazione, eroe della carità epromotore dell'accoglienza. Parlandopoi del Santo Padre ne ha sottolineatole sue affermazioni riguardanti l'esi-genza di orientare positivamente la li-bertà con la ricerca di prospettive digiustizia e carità che si traducono neldonarsi in gratuità; prospettive che sicontrappongono alla chiusura, allaspeculazione e all'egoismo.L'assessore ai Lavori pubblici, patri-monio e politiche per il fiume Adda delComune di Lodi Enrico Brunetti, in-terventuto subito dopo, ha portato ilsaluto del Sindaco e della Comunitàlodigiana, da sempre attenta alla vitae alla solidarietà. Ha confermato la vo-lontà dell'Amministrazione Comunale

Assemblea Regionaleper riflettere e tracciare

il futuro dell’Aido

Assemblea Regionaleper riflettere e tracciare

il futuro dell’Aido

di restare al fianco dell'Aido, perchè la-vorare con le associazioni è una dellemodialità per contrastare il personali-smo della società odierna. Sono poi stati letti i messaggi auguraliinviati dalle Autorità che non hannopotuto presenziare ai lavori: laDott.ssa Emanuela Cuccia (Coordina-tore al prelievo dell'Azienda Ospeda-liera di Lodi) e il Dott. Emilio Triaca(Direttore generale dell'Asl).A seguire l'ultimo intervento delle au-torità è arrivato dal Dott. EmanueleArensi, Assessore ai Servizi Socialidella Provincia di Lodi. Dopo averportato i saluti del Presidente dellaProvincia Avv. Pietro Foroni, il suo in-tervento ha sottolineato con favore ildato del 2009 che ha visto una crescitadelle donazioni rispetto al passato,esprimendo l'augurio che questo datofaccia da volano e da stimolo alle isti-tuzioni nazionali, regionali e locali af-finché intervengano, per le lorocompetenze, favorendo il lavoro futurodell'Associazione. Per l'Amministra-zione Provinciale di Lodi il rispettodella vita è uno dei valori da condivi-

dere con l'Aido e da sostenere con ini-ziative e progetti specifici. È stata poisottolineata l'intenzione di appoggiarele iniziative future dell'Associazione,dando inoltre la disponibilità ad af-fiancare l'Aido nelle attività rivolte agliistituti scolastici. A seguire le quattrorelazioni portanti dell'Assemblea:quella lunga e ricca sulle attività pre-sentata dal Cav. Pozzi e seguita da unfragoroso e lungo applauso; quella fi-nanziaria letta dall'AmministratoreDonata Colombo, approvata all'unani-mità; quella del Collegio dei Revisoridei Conti letta dal Rag. Mario Lan-franconi che ha certificato la corret-tezza del bilancio; quella del Collegiodei Probiviri con l'intervento accoratodel Dr. Giuseppe Mosconi che ha sot-tolineato, in qualità di medico, le re-centi conquiste della medicina graziealla robotica; il fatto che l'Italia sia ilsecondo paese dopo gli Stati Uniti, adaver introdotto questa strumenta-zione, è indice di grande progresso.Quindi sollecita l’AIDO a continuarela sua opera nella società e verso leIstituzioni ricordando che il 2011 saràl’anno Europeo del Volontariato, unagrande occasione per recuperare ilsenso della solidarietà. Dopo averespresso al Presidente Pozzi e a tuttoil Consiglio Regionale la stima e l’am-mirazione anche a nome degli amma-lati, la mattinata si chiude con le paroledense e ricche del Vice Presidente Na-zionale Felice Riva. IL suo interventoaffronta molti argomenti legati allavita associativa e ai rapporti con l'AidoNazionale e alle sue attività. Quasi unaseconda relazione per spiegare e con-dividere il lavoro del Consiglio Nazio-nale; una testimonianza preziosa eutile per comprendere scelte e idee chesi stanno muovendo al di fuori dellanostra Regione.Si conclude così una mattinata ricca dispunti e considerazioni che farà dapreludio agli interventi del pomerig-gio, alle approvazioni delle relazioni ealla stesura del Documento Finale, ap-parso particolarmente ricco e di sti-molo per il futuro.

Paolo Seminati

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Mons. Giuseppe Merisi

Enrico Brunetti

Dott. Emanuele Arensi

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Èstata una relazione precisa ed accurata come semprequella presentata dal presidente regionale dell’AidoLeonida Pozzi, lo scorso 16 maggio a Lodi S. Gratodurante la 22ª Assemblea Ordinaria Intermedia.Una relazione dettagliata, ma allo stesso tempo ca-

rica di emozione per i progressi fatti e gli obiettivi raggiunti, maanche rammarico per le mancanze ancora da colmare. “Oltre adessere un obbligo statutario - ha esordito Pozzi - l’Assemblea Inter-media è diventata una bella consuetudine che crea il momento di in-contro per confrontarsi sulle tematiche associative a livello lombardo eanche con uno scorcio nazionale. Ai convenuti a questa Assemblea ri-volgo, a nome di tutto il Consiglio Regionale e a mio nome, un calo-roso benvenuto in questa terra lodigiana, che ci ospita oggi. Prima diiniziare i lavori assembleari vogliamo ricordare la figura del nostro ca-rissimo Cav. Giorgio Brumat, già Fondatore del DOB e Co-Fonda-tore dell’AIDO, che ha concluso la sua vita terrena con la donazionedelle cornee; e con lui tutti coloro che hanno potuto donare i propri or-gani, salvando numerose vite. Insieme a loro vogliamo ricordare tutticoloro che in vita avevano scelto di donare i propri organi dopo la loromorte ma che per varie ragioni non hanno potuto farlo. A loro dedi-chiamo un momento di raccoglimento per esprimere tutta la nostra ri-conoscenza”.

Dopo il saluto iniziale carico di emozione e pathos per l’amicoscomparso, Pozzi ha speso un momento per rivolgere alle per-sone che instancabilmente collaborano con l’Aido un sentito rin-graziamento: “Desidero ringraziare in questo momento tutti coloroche in varie occasioni hanno collaborato con il Consiglio RegionaleAIDO Lombardia; in particolare: Ester Milani, che da lunghi anni de-dica la maggior parte del suo tempo alla nostra Associazione, in tuttigli orari, compreso i giorni festivi, con grande dedizione e soprattuttocon capacità professionale e grande spirito di appartenenza associativa.Ci auguriamo che possa proseguire ancora per lungo tempo, visto l’im-portante ruolo che ricopre nell’assetto associativo. La ragioniera Lo-renza Betti, collaboratrice esterna esperta amministrativa/contabile,che ha supplito con grande professionalità la nostra Laura, assente permaternità, portando al nostro sistema contabile del nuovo programmaalcune novità, che hanno molto snellito la procedura amministrativa.Laura Cavalleri, sempre attenta ai problemi contabili che gestisce inmaniera impeccabile grazie alla lunga esperienza maturata nella no-stra Associazione. Angelo Leghi, Responsabile del Centro di Preven-zione Oggi, che gestisce sempre con specifica competenza e grandecapacità organizzativa. Leonio Callioni, Direttore Responsabile diPrevenzione Oggi, che nonostante tutti i suoi impegni istituzionali ge-stisce con maestria il nostro giornale. Paolo Seminati, il nostro genialegrafico/fotografo, il quale, oltre a rendere Prevenzione veramente bellacon la sua innata abilità, tiene i rapporti con tutto lo staff redazionaleper cercare di rispettare i tempi di chiusura del giornale. A tutto lostaff del Comitato di Redazione: il Dr. Gaetano Bianchi, la nutri-zionista Dr.ssa Cristina Grande, la giornalista Dott.ssa Laura Spo-sito, i giornalisti “new entry” Dott.ssa Clelia Epis e Paolo Seminati.Sì, ho detto proprio Paolo Seminati - ha precisato il presidente -

La relazione sull’attivitàAIDO: il valore fondamentale

è l’amore per le personeche aspettano il nostro aiuto

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perché sta debuttando anche come giornalista, e Ester Milani che chiudeil giornale con la revisione e correzione delle bozze finali. Un grazie,infine, agli Enti come la Regione Lombardia, le Province e i Comunilombardi che in questi anni stanno veramente dando una forte colla-borazione nel diffondere la Cultura della Donazione”.

RAPPORTI CON LE ALTRE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

Si consolidano i rapporti con altre importanti associazioni divolontariato. Nella sua relazione all’Assemblea regionale, il pre-sidente sottolinea in particolare un incontro avvenuto in sederegionale con Roberto Aprile, presidente dell’ADMO (Associa-zione Donatori Midollo Osseo). Obiettivo del colloquio era pro-porre una collaborazione tra l’AIDO e l’ADMO su scalaregionale. La proposta ha ovviamente suscitato l’interesse diPozzi che ha subito contattato Domenico Giupponi, presidenteregionale di AVIS Lombardia, per un incontro ad un tavolo as-sociativo che possa dar vita ad una proficua collaborazione, sullascorta dell’esperienza fatta a Mantova lo scorso anno, che hacoinvolto ufficialmente anche l’associazione ABEO.

“Penso che sia giunto il momento - ha commentato Pozzi - chequeste tre grandi espressioni del Volontariato lombardo in materia diDonazione lavorino insieme, nel rispetto delle loro specificità, al finedi rendere più efficiente ed efficace le sinergie sul territorio, con ini-ziative congiunte per essere sempre più presenti con “Campagne” sullaDonazione, che parlino di solidarietà nella donazione di organi, san-gue e midollo osseo. E’ ovvio che questa iniziativa passerà al vagliodella Giunta di Presidenza Regionale per poi essere discussa in Con-siglio Regionale. Per il momento in Lombardia non stiamo vivendoaltre collaborazioni se non semplici relazioni con l’ANED -Associa-zione Nazionale Emodializzati- e con alcune altre Associazioni ditrapiantati. Sono talmente tante le Associazioni di trapiantati sorte inItalia e in Lombardia che non ne conosciamo la totale esistenza e gliscopi delle stesse”.

SVILUPPO ASSOCIATIVO 2009 Dopo l’introduzione ricca di ringraziamenti e riflessioni, il pre-

ISCRITTI AL DIFFERENZA

SEZIONE 31.12.08 31.12.09 INCR. %

BERGAMO 59.769 61.014 1.245 2,08

BRESCIA 43.416 44.588 1.172 2,69

COMO 13.052 13.408 356 2,72

CREMONA 13.533 13.655 122 0,90

LECCO 20.397 20.614 217 1,06

LODI 6.580 6.741 161 2,44

MANTOVA 15.947 16.207 260 1,63

LEGNANO 22.998 23.658 660 2,87

MELEGNANO-MELZO 15.068 15.428 360 2,38

MILANO 37.102 37.454 352 0,94

MONZA-BRIANZA 31.892 33.182 1.290 4,04

PAVIA 11.749 11.869 120 1,02

SONDRIO 6.114 6.278 164 2,68

VARESE 25.375 25.514 139 0,54

TOTALI 322.992 329.610 6.618 2,04

SEZIONE ISCRITTI COMUNI ABIT. %

MEL.-MELZO-LEGNANO 39.086 127 1.574.505 2,49

MILANO 37.454 7 1.547.327 2,43

BRESCIA 44.588 206 1.242.393 3,57

BERGAMO 61.014 244 1.086.613 5,62

VARESE 25.514 141 876.382 2,92

MONZA-BRIANZA 33.182 55 840.001 3,96

COMO 13.408 162 587.101 2,29

PAVIA 11.869 190 539.821 2,20

MANTOVA 16.207 70 410.231 3,96

CREMONA 13.655 115 360.906 3,79

LECCO 20.614 90 336.798 6,13

LODI 6.741 61 225.253 3,00

SONDRIO 6.278 78 182.205 3,45

TOTALE 329.610 1.546 9.809.536 3,37

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sidente Pozzi è entrato nel vivo della sua relazione, esaminandoda vicino lo sviluppo dell’Associazione nell’ultimo anno, con-frontandolo con il precedente.

Classifica per numero di iscrittiPartendo proprio dal numero di iscritti all’Aido a livello re-

gionale, Pozzi ha sottolineato che la Lombardia ha avuto un in-cremento di 6.618 unità, pari al 2,04%. Nonostante questoaumento, esistono ancora ampi spazi per migliorare, soprattuttoin tutte quelle province dove il numero dei Gruppi è veramenteirrilevante. Le Sezioni, invece, non hanno subito mutamenti e laprovincia di Bergamo si mantiene al primo posto, seguita daBrescia. Riguardo a questa situazione, vale l’osservazione delloscorso anno: “il posizionamento di Bergamo quale primo in classi-fica e di Brescia quale seconda in classifica sta ancora una volta a di-mostrare che nella provincia dove il numero dei Gruppi è maggiore,maggiore diventa il numero degli iscritti perché c’è più possibilità di la-vorare capillarmente nel tessuto sociale della propria comunità”, hacommentato Pozzi. La media regionale degli iscritti ha fatto se-gnare un più 2,04%, un risultato molto positivo “in quanto è laprima volta nella storia di tutto il CRL che tutte le Sezioni Provin-ciali e Pluricomunali hanno avuto incrementi di iscritti. Un sinceroplauso a tutte le Sezioni, perché questo è anche il risultato di aver ag-giornato la situazione anagrafica in tutte le Sezioni”, ha scritto ilpresidente.

La relazione ha poi preso in considerazione la situazione degliiscritti delle Sezioni Provinciali e Pluricomunali riferiti alla po-polazione dei rispettivi territori. A fronte di un aumento di po-polazione di 212.001 persone e di un incremento di iscritti, comegià detto, di 6.618 unità, la situazione è rimasta invariata rispettoallo scorso anno, con differenze enormi tra le varie Sezioni. Sipassa infatti dal primo posto di Lecco con un rapporto abi-tanti/iscritti del 6,13 per cento a Pavia, ultima in classifica, con2,20 per cento. “Evidentemente - ha commentato Pozzi - è il casodi fare, con ogni Sezione, una profonda analisi sulle cause di queste dif-ferenze”. Differenze che diventano ancora più significative se siprende in considerazione il numero dei Gruppi lombardi ri-spetto al numero dei paesi delle rispettive province/zone. Dal-l’analisi dei dati, il presidente Leonida Pozzi ha poi dedotto lanecessità di un lavoro strutturato e concreto: “Il vero lavoro chesi deve compiere per aumentare il numero degli iscritti è quello di in-crementare il numero dei Gruppi, rifondando quelli che si sono persi neltempo e creandone di nuovi dove non ci sono mai stati”, ha scrittonella relazione. “Bergamo ha 149 Gruppi pari ad una media del61,06%; Como ha 7 Gruppi con una media del 4,32%: ben 56,74% didifferenza! Non è possibile avere queste enormi differenze su un ter-ritorio che per comportamento e mentalità è abbastanza omogeneo sututta la Regione Lombardia. Bisogna veramente impegnarci tutti adoperare sul territorio per la campagna di costituzione e ricostituzionedei Gruppi. E’ chiaro per tutti che dove ci sono tanti Gruppi c’è anchemaggiore opportunità di avere molti iscritti”.

L’analisi della situazione ha portato il presidente alle seguenticonclusioni: “Il dato del 2009, come numero di iscritti nella regioneLombardia, ci riporta agli anni 2002 (con 329.888) e 2005 (con

SVILUPPO ASSOCIATIVO

CLASSIFICA ISCRITTI

329.935), quindi se analizziamo il trend di questi ultimi dieci anni,la regione Lombardia non è riuscita a scuotersi dal torpore e incideresul numero degli iscritti con un forte incremento. Al fine di procederead una propria campagna di iscrizioni alla nostra Associazione, chesi traduce in un incremento del numero di potenziali donatori, per il2011 - anno del 40° di Fondazione del DOB (Donatori Organi Ber-gamo) - proporremo una nuova campagna lombarda, con un titolo cherichiami ogni iscritto a portare un nuovo iscritto. Non solo, ma pro-porremo di indire una classifica fra le Sezioni che avranno maggior-mente incrementato il numero dei propri Gruppi nelle rispettiveprovince e zone”.

Situazione associativa a livello nazionaleA livello nazionale, da un confronto con il numero di iscritti

con relativi aumenti e riduzioni rispetto al 31 dicembre 2008, laLombardia si conferma al primo posto assoluto, con un incre-mento del 2% degli iscritti.

Dividendo il territorio italiano in zone si nota che nell’ItaliaNord Occidentale il numero degli iscritti è di 444.679, ossia il37,87% degli iscritti nazionali. Nella parte Nord Orientale, ilnumero degli iscritti è di 397.128, che rappresentano il 33,81%sul totale degli iscritti nazionali, contro unapopolazione che rappresenta il 19,10% sul-l’intera popolazione nazionale. Nell’ItaliaMeridionale gli iscritti sono 104.647,l’8,91% sul totale degli iscritti nazionali,contro una popolazione che rappresentaben il 23,56%. La differenza fra la popola-zione dell’Italia Nord Occidentale e quelladell’Italia Meridionale è di soli 1.769.932 inpiù nel Nord rispetto al Sud, ma gli iscrittidel Nord sono esattamente quattro volte inpiù rispetto al Sud.

ORGANIZZAZIONELeonida Pozzi è poi passato ad illustrare

la struttura dello staff regionale, con LauraCavalleri che è rientrata dalla maternità conun part-time di 6 ore giornaliere. “Laura -ha commentato il presidente - è molto bravanel suo lavoro, che svolge con grande senso deldovere e con grande meticolosità. Oltre alla con-tabilità, gestisce il magazzino e le forniture dimateriale esterno e nazionale tenendo i contatticon i fornitori e le Sezioni. Recentemente le èstato affidata la gestione organizzativa delSITO e, di prossima realizzazione, l’aggiornamento dell’archivio ge-nerale. Avendo introdotto un nuovo programma per la tenuta dellacontabilità, molto più razionale rispetto alle no-stre esigenze, siamo riusciti a pianificare un la-voro contabile più snello e più efficiente; questograzie al contributo della nostra Amministra-trice Dott.ssa Donata Colombo e della nostraconsulente Rag. Lorenza Betti, con la quale

REGIONE ISCRITTI ABITANTI % ISCRITTI PAESI CITTÀ

VALLE D’AOSTA 5.925 127.065 4,66 30 1

VENETO 197.813 4.885.548 4,04 581 7

EMILIA ROMAGNA 160.817 4.337.979 3,70 341 9

LOMBARDIA 329.610 9.742.676 3,37 1.546 12

TRENTINO + ALTO ADIGE 25.874 1.018.657 2,54 339 2

TOSCANA 82.912 3.707.818 2,23 287 10

LIGURIA 33.776 1.615.064 2,09 235 4

MARCHE 29.562 1.569.578 1,88 246 4

MOLISE 6.034 320.795 1,88 136 2

PIEMONTE 75.968 4.432.571 1,70 1.206 8

LAZIO 44.385 5.626.710 1,33 378 5

ABRUZZO 15.974 1.334.675 1,19 305 3

PUGLIA 45.570 4.079.702 1,11 258 5

SARDEGNA 18.263 1.671.001 1,09 377 8

UMBRIA 9.734 894.222 1,08 92 2

FRIULI VENEZIA GIULIA 12.624 1.230.936 1,02 219 4

SICILIA 42.996 5.037.799 0,85 390 9

CALABRIA 14.460 2.008.709 0,71 409 5

BASILICATA 3.331 590.601 0,56 131 2

CAMPANIA 19.287 5.812.962 0,33 551 5

ZONA ISCRITTI % POPOLAZIONE % POP. % ZONE

NORD ITALIA 841.807 71,68 27.390.532 45,61 3,07

CENTRO ITALIA 166.593 14,18 11.798.528 19,64 1,41

SUD ITALIA + ISOLE 165.915 14,12 20.856.244 34,73 0,79

TOTALE 1.174.315 60.045.304

INCIDENZA ISCRITTI PER REGIONE

STATISTICHE PER ZONE

SEZIONE GRUPPI COMUNI RAPPORTO

BERGAMO 149 244 61,06

MANTOVA 39 70 55,71

MONZA-BRIANZA 29 55 52,72

LECCO 34 90 37,77

MELEGNANO-MELZO-LEGNANO 47 127 37,00

CREMONA 31 115 26,95

BRESCIA 47 206 22,81

LODI 13 61 21,31

VARESE 20 141 14,18

SONDRIO 9 78 11,53

PAVIA 11 190 5,78

COMO 7 162 4,32

TOTALE 436 1.539 28,33

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RAPPORTO GRUPPI/COMUNI

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manterremo comunque un rapporto di collaborazione occasionale, daconsultare in caso di necessità. Ester Milani, come ormai è noto a tuttivoi, svolge il ruolo di perfetta segretaria, avendo la responsabilità ditutta la segreteria. Ester tiene i rapporti epistolari e telefonici, nonchédirettamente con le persone, di tutto il mondo che gravita attorno alleattività del CRL, che non sono poche in quanto si tratta di rapportarsicon le 13 Sezioni Provinciali/Pluricomunali, con i 450 Gruppi esi-stenti, con i giornalisti e redattori della rivista, con gli iscritti che si ri-volgono direttamente al CRL, con gli Enti Ospedalieri lombardi, conla Regione, Province ecc. Si occupa di organizzare tutte le uscite delPresidente e dei componenti della Giunta; di organizzare le intervistedi Prevenzione Oggi, in più tutti i lavori spiccioli della segreteria. PerEster non ci sono orari e, come spesso potete constatare voi stessi, nonci sono feste o domeniche. Ha il suo carattere, ma se non ci fosse biso-gnerebbe costruirla perché non mi ricordo di aver mai avuto una se-gretaria così attiva anche nella mia lunga attività aziendale”.

Pozzi ha poi esposto l’attività del Consiglio regionale, soffer-mandosi sugli incontri e le attività del 2009. Successivamente, haanalizzato i rapporti con le Sezioni provinciali e pluricomunali,evidenziando la positività del sistema “Tutti in rete” utilizzatonella nuova procedura nazionale: “è un ottimo servizio - ha affer-mato - purché diventi metodico per tutta la “rete” lombarda, come noiabbiamo fatto ormai da lunghi anni al nostro interno”. In generaleperò, il presidente Pozzi, nella sua relazione, ha rilevato unamancanza di comunicazione tra le Sezioni e i gruppi, oltre a unascarsa attenzione da parte di alcuni presidenti di Sezione a leg-gere le informazioni che arrivano tramite posta elettronica edaltri mezzi. “Quindi siamo costretti a fare direttamene “rete” con iGruppi, per dare loro tutte le informazioni possibili e più potenzialitàdi agire, oltre a farli sentire più parte attiva nell’Associazione”, ha ag-giunto. Il presidente ha poi ricordato alcune responsabilità delle

Sezioni, come il controllo che tutti igruppi attivi siano regolarmenteiscritti al Registro del Volontariato, lanecessità del controllo contabile deipropri Gruppi mandando, a campione,il Collegio dei Revisori dei Conti pro-vinciali per controllare come vengonotenuti i conti. Da ultimo, ma non certoper importanza, Pozzi ha ribadito aipresidenti Provinciali/Pluricomunalila necessità di “inviare al CRL tutti -dico: tutti - i verbali dei loro Consigli.Tutte le Sezioni devono adempiere a que-sto dovere. Sono ormai decine di volte cheritorniamo su questo argomento e siamoarrivati alla determinazione di pensareche: o non si fanno Consigli o non si sti-lano i verbali, oppure che talune Sezioninon vogliano far conoscere al CRL la loroattività o tengano un comportamento an-tistatutario. Lasciamo a voi le conclu-sioni”.

Dopo aver ricordato che le Sezioni

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REGIONI PIANTE GRUPPI

LOMBARDIA 12.588 209

VENETO 5.129 88

EMILIA ROMAGNA 4.379 65

PIEMONTE 2.677 41

TOSCANA 3.646 45

PUGLIA 1.957 32

MARCHE 1.636 27

TRENTINO 1.327 16

LIGURIA 1.032 17

SICILIA 956 21

LAZIO 742 15

UMBRIA 659 9

BASILICATA 527 11

CAMPANIA 453 12

FRIULI VENEZIA GIULIA 401 5

ABRUZZO 391 6

SARDEGNA 358 6

CALABRIA 337 7

VALLE D’AOSTA 288 4

MOLISE 190 5

ALTO ADIGE 48 1

TOTALE 39.721 642

8ª GIORNATA NAZIONALE

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Provinciali rimangono 11 e quelle Pluricomunali sono passateda 3 a 2, dato che la Sezione Pluricomunale Legnano è stata in-corporata alla Sezione Pluricomunale di Melegnano-Melzo,Pozzi ha spiegato alcuni passaggi di consegne per quanto ri-guarda la nomine: a seguito delle dimissioni di Monica Vescovidalla carica di vice presidente regionale vicario, è stato elettovice presidente regionale Riccardo Redaelli. Si è quindi proce-duto ad una nuova suddivisione delle aree territoriali: a RiccardoRedaelli vanno Como, Lecco, Sondrio, Varese; a Enrica Negronivanno Lodi, Melegnano-Melzo-Legnano, Milano, Pavia; a Gio-vanni Ravasi vanno Bergamo, Brescia, Cremona, Mantova,Monza. Inoltre, Franco Sinagoga, Segretario e Consigliere Re-gionale, ha rassegnato le dimissioni dopo 20 anni di servizio, perragioni di salute. Dopo un ringraziamento al segretario uscente,Leonida Pozzi ha ricordato che, come da consuetudine, la Se-greteria regionale avrebbe inviato alle Sezioni l’elenco del ma-teriale promozionale e didattico a disposizione. Il presidente hachiesto che la prenotazione del materiale avvenga entro i tempistabiliti e solo se necessaria. Tra le novità annunciate nella re-lazione, anche l’imminente disponibilità del nuovo programmaS.I.A. 2. “Con l’evento del SIA 2 ci sarà una novità assoluta - ha spie-gato Pozzi -: gli iscritti non si gestiranno più per Gruppi ma solo edesclusivamente per residenza; quindi saranno considerati facenti partedel Gruppo solo coloro che hanno la residenza dove ha sede il Gruppo.Non si potranno più gestire iscritti che risiedono fuori dal paese doveha sede il Gruppo. È ovvio che l’iscritto potrà continuare la sua operadi volontario dove più desidera”.

Il presidente Leonida Pozzi è poi passato ad illustrare i Rap-porti con il Consiglio nazionale, che - ha scritto - sono buoni, no-nostante spesso la Giunta nazionale non condivida “proposte fattedal CRL su attività che il nostro Regionale propone con la possibilitàdi interessare altri Consigli Regionali”. Ottimi anche i rapporti conil Presidente nazionale, Vincenzo Passarelli. Pozzi ha poi ag-giunto: “Dobbiamo con molto orgoglio affermare che la regione Lom-bardia - che paga al Consiglio Nazionale 51.089,55 Euro all’anno dicontributi, nientemeno che il 28,06 % delle entrate per contributi asso-ciativi del Nazionale e questo vuol dire, rispetto alle altre regioni, unonere considerevole! - nei 20 anni della sua attività ha sempre pagatopuntualmente, grazie soprattutto alla serietà e capacità di tutti i suoiPresidenti Provinciali e Pluricomunali nonché di tutti i suoi GruppiComunali. Questo è un grande merito dell’organizzazione lombarda,senza voler fare del campanilismo esasperato ma solo per amore di ve-rità. Vorrei qui sottolineare che purtroppo con le varie circolari susse-guite a proposito dello sconto del 50 % delle quote associative, solo perl’anno 2009, così come è stata gestita la cosa da parte della GiuntaNazionale, ha creato non poche difficoltà alla periferia; è mancataun’unica regia su questo argomento. Questi episodi, se pur sporadici,danno un senso di disorganizzazione che difficilmente poi si riesce acancellare con i nostri Gruppi. Si rischia di rovinare l’immagine as-sociativa che il C.N. sta creando con intenso lavoro. Dobbiamo onesta-mente affermare che questa Presidenza Nazionale con alla guida ilDott. Vincenzo Passarelli ha dato una svolta significativa a tutta l’or-ganizzazione strutturale dell’Associazione AIDO Nazionale, coin-volgendo tutte le strutture, e soprattutto ha dato una svolta importante

REGIONE DONATORI

1 PROVINCIA AUTONOMA TRENTO 37,0

2 TOSCANA 35,4

3 FRIULI V. GIULIA 34,4

4 MARCHE 32,2

5 EMILIA ROMAGNA 25,7

6 PIEMONTE –VALLE D’AOSTA 25,6

7 LOMBARDIA 23,4

8 VENETO 21,9

9 PROVINCIA AUTONOMA BOLZANO 20,2

10 LIGURIA 19,3

11 BASILICATA 18,6

12 LAZIO 16,0

13 SARDEGNA 14,4

14 CAMPANIA 12,0

15 UMBRIA 11,3

16 SICILIA 11,1

17 PUGLIA 10,8

18 ABRUZZO-MOLISE 9,1

19 CALABRIA 5,5

CLASSIFICA PER DONATORI

PRELIEVO IN LOMBARDIA

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nei rapporti ministeriali e con il CNT, e non solo, questa immagine cosìcome la sta creando il Presidente Passarelli va rafforzata e difesa senzaombra di dubbi che possano sorgere con comportamenti e comunica-zioni poco ortodossi”. Ed ha aggiunto: “Da quando il nostro Rag. Fe-lice Riva è diventato Vice Presidente Nazionale ho verificato cheattraverso di lui, che è dotato di forte spirito di appartenenza alla pro-pria regione pur essendo, nel suo ruolo di Vice Presidente Nazionale,sempre obiettivo e sopra le parti, parecchi episodi che potevano diven-tare motivo di incomprensione e conflittualità sono sempre stati chia-riti e appianati. Quindi, devo riconfermare che le mie dimissioni dalConsiglio Nazionale sono state più che giustificate, proprio grazie allacollaborazione che Riva sta dando a tutto il Consiglio Nazionale conle sue capacità, così come propone sempre la sua collaborazione anchealla Giunta Regionale”.

La relazione di Pozzi ha poi preso in esame i Rapporti conl’ente Regione Lombardia, sottolineando, in particolare, il pro-ficuo incontro con il nuovo Coordinatore regionale Sergio Ve-sconi. L’obiettivo per l’immediato futuro è, inoltre,l’organizzazione di un colloquio con Luciano Bresciani, confer-mato assessore alla Sanità nella nuova Giunta Formigoni.“Siamo fermamente convinti che anche in Regione Lombardia, comeormai in tutte le regioni italiane, bisogna creare il Centro Regionale diRiferimento che abbia la sua sede in Regione, dove risieda il Coordi-natore Regionale, abbia i suoi collaboratori e possa funzionare auto-nomamente, al fine di controllare l’efficienza e l’efficacia di tutte lestrutture ospedaliere lombarde che siano in condizioni di effettuareprelievi”, ha aggiunto Pozzi, sottolineando la necessità di inserireil CRL nella Commissione Regionale dei Prelievi, perché possaportare il contributo di tutta la sua esperienza associativa nelcontesto della situazione regionale.

La collaborazione con il Nitp e le aziende ospedaliere è statadefinita ottima, e Pozzi ha ricordato che si sta procedendo acreare “rapporti più intensi con le strutture ospedaliere di secondo li-vello che fanno attività di prelievo; con queste bisogna che i Presidentidelle Sezioni individuino degli interlocutori per intrattenere rapporti,che sono molto importanti”.

Il presidente ha poi trattato il capitolo della Giornata Nazio-nale della donazione e trapianto degli organi, segnalando unaquantità limitata di materiale a disposizione.

Pozzi ha poi ribadito l’importanza della “Giornata AIDO” for-temente voluta dall’AIDO Nazionale e condivisa a tutti i livelli,spronando i Gruppi e le Sezioni ad impegnarsi attivamente perquesta occasione. Un monito è arrivato anche per la collabora-zione con scuole e università che, secondo la relazione del pre-sidente, dovrebbe godere di una maggiore continuità edorganizzazione: “Non si può pensare di non svolgere sistematica-mente durante tutto l’anno scolastico gli incontri con i ragazzi delle

DONATORI SEGNALATI DONATORI EFFETTIVI DONATORI UTILIZZATI2007 2008 2009 2007 2008 2009 2007 2008 2009

293 263 345 203 169 232 195 160 226

ORGANI NUMERO ATTESA MORTALITÀ

RENE 6.808 2,97 ANNI 1,50%

FEGATO 1.447 2,06 ANNI 5,40%

CUORE 702 2,47 ANNI 10,10%

PANCREAS 226 3,06 ANNI 1,20%

POLMONE 312 1,90 ANNI 14,70%

LISTE D’ATTESA

REGIONE 2008 2009 DIFF.

PROVINCIA AUTONOMA TRENTO 0 9,1 9,1

PROVINCIA AUTONOMA BOLZANO 0 30,0 30,0

VENETO 21,6 28,6 7,0

UMBRIA 22,2 16,7 -5,5

FRIULI-VENEZIA GIULIA 25,0 16,1 -8,9

LOMBARDIA 25,5 23,5 -2,0

LAZIO 27,8 33,6 5,8

LIGURIA 28,0 30,6 2,6

PIEMONTE-VALLE D’AOSTA 28,6 33,5 4,9

TOSCANA 31,9 28,4 -3,5

EMILIA-ROMAGNA 33,3 25,0 -8,3

SARDEGNA 34,7 18,6 -16,1

PUGLIA 35,0 34,0 -1,0

MARCHE 36,0 25,8 -10,2

CALABRIA 38,3 54,5 16,2

ABRUZZO-MOLISE 44,6 50,0 5,4

CAMPANIA 46,8 36,9 -9,0

BASILICATA 47,6 25,0 -22,6

SICILIA 51,8 50,0 -1,8

ITALIA 32,6 30,5 -2,1

OPPOSIZIONI ALLA DONAZIONE

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scuole. Ci sono province che fanno solo alcuni interventi sporadici.Dobbiamo considerare questa una attività prioritaria su tutte le altre

attività che svolgono le Sezioni”. Leonida Pozzi ha poi aperto un capitolo sulla stampa Aido,

sottolineando le qualità di “Prevenzione Oggi”: “una veste graficamolto bella, i contenuti sono tutti molto apprezzabili e soprattutto quasisempre esenti da errori o di refusi. Questa è la qualità del nostro pro-dotto editoriale che è sempre scevro di ogni pubblicità, cosa ancora moltopiù piacevole”. Il presidente ha poi ricordato l’altro mezzo di in-formazione dell’Aido, “L’Arcobaleno” che completa la gammainformativa dell’associazione.

Il prossimo anno decorre il 40° Anniversario di Fondazionedel DOB - Donatori Organi Bergamo -.

Per la storia, bisogna a tutti ricordare che il DOB -DonatoriOrgani Bergamo-è stato fondato il giorno 14 novembre 1971,nel quartiere Monterosso di Bergamo, ad opera del Cav. Gior-gio Brumat; mentre l’AIDO è diventata “Associazione ItalianaDonatori Organi” il 26 febbraio 1973 sempre a Bergamo, da-vanti allo stesso notaio Dott. Mario Donati, dove era stato fon-dato il DOB, ad opera dei signori: Brumat Giorgio, CostantiniErmanno, Bonanomi Don Giovanni, Novali Luciano, PesentiProf. Giovanni, Bacchetta Prof. Luigi, Boschini Celeste, RodariAvv. Antonio, Penzani Beniamino, Carminati Anna in Penzani,Daminelli Maria, Daminelli Irene, Carrara Andrea, Viviani Ca-terina ved. Daminelli, che si sono presentati al Notaio dichia-rando di voler costituire una Associazione denominata AIDO -Associazione Italiana Donatori Organi -.

Questi sono i fatti veri della storia della Associazione, che nonvanno né trasformati né mistificati.

Giorgio Brumat è Fondatore unico, del DOB che è la parteoriginale della nostra Associazione e dell’AIDO che è semplice-mente nata da una trasformazione del DOB; quindi è doverosoche la Lombardia -e secondo noi anche tutta l’Associazione na-zionale- festeggi le vere origini dell’Associazione e il suo Fon-datore perchè la trasformazione e quindi la fondazionedell’AIDO è avvenuta per tramite le 14 persone sopra citate.Pertanto quando si parla di Fondazione AIDO bisogna citarletutte. Come in ogni Associazione che si rispetti, gli anniversariricordano le origini, che vanno onorate e festeggiate e non letrasformazioni, perchè pur avendo cambiato nome hanno man-tenuto gli stessi principi e scopi statutari. che sono rimasti im-mutati nel tempo. Il CRL che è coerente con la storia, riconoscele origini che l’hanno determinata.

In conclusione della relazione, Leonida Pozzi ha ricordato cheil prossimo anno è il 40° anniversario di Fondazione del DOB(Donatori Organi Bergamo) e ha trattato il tema delle attività diprelievo e trapianto di organi in Lombardia e in Italia, sottoli-neando che, dopo il crollo del 2008, la Lombardia ha avuto unagrande ripresa, con 82 donatori segnalati in più del 2008 e unadiminuzione delle opposizioni.

CONCLUSIONI Ho voluto lasciare due avvenimenti svoltisi durante lo scorso anno

nelle conclusioni proprio per il grande significato che hanno avuto nella

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storia dell’AIDO Regionale e Nazionale.Il primo avvenimento, che ha scolpito i cuori lombardi, è la cerimo-

nia del 4 ottobre scorso in quel di Vilminore di Scalve per l’inaugura-zione del Tempio del Donatore riportato all’antico splendore da unsapiente restauro.

In quella giornata, dove siamo stati accolti in maniera splendida dalGruppo AIDO presieduto dal Sig. Tiberio Belingheri e dalla SezioneAVIS presieduta dal Sig. Giorgio Pizio.

In quella luminosa giornata di sole, Vilminore e la sua valle, giàcontornati dai meravigliosi colori della natura, ha ricevuto un trionfodi colori dagli innumerevoli labari dell’AIDO e dell’AVIS accorsi a fe-steggiare questo importante avvenimento.

Il tutto si è concluso con la celebrazione della S. Messa all’aperto of-ficiata da Monsignor Gaetano Bonicelli, Vescovo Emerito di Siena,nativo di Vilminore, in una cornice di bellezza incomparabile.

Questo Tempio e questa giornata, che ha visto la partecipazione didelegazioni di Sezioni e Gruppi AIDO lombarde, resta memorabile,anche per l’accoglienza che ci è stata riservata dalle Associazioni edalle Autorità locali.

Il Consiglio Regionale AIDO Lombardia, nella seduta di Consiglio del20 dicembre 2009 ha deliberato di elevare il Tempio del Donatore di Vil-minore di Scalve a Tempio del Donatore AIDO della regione Lombardia.

La Giunta Regionale ha deliberato, nella seduta del 14 aprile scorso,la realizzazione di un bassorilievo, con l’immagine del Fondatore del-l’AIDO Giorgio Brumat, ad opera dello scultore Giovanni Ardrizzo,da collocare sulla facciata del Tempio, a fianco del bassorilievo conl’immagine del Dr. Pietro Iori (AVIS). L’opera sarà terminata entrola fine dell’anno.

La cerimonia di collocazione e benedizione del bassorilievo è previ-sta nel 2011, anno di celebrazione del 40° Anniversario di Fonda-zione di DOB-AIDO, con una grande manifestazione alla qualesaranno invitati tutte le Sezioni e i Gruppi lombardi.

Il secondo avvenimento è stato la cerimonia di Beatificazione di DonCarlo Gnocchi.

Ho cominciato a prendere contatto con la causa di Beatificazione diDon Gnocchi già nel 2002, esattamente il 30 novembre, quando daVice Presidente dell’AIDO Nazionale, insieme alla Giunta Nazio-nale e a una delegazione degli Alpini, accompagnati da una delega-zione della Fondazione Don Gnocchi di Milano, ci recammo a Romae, in sala Nervi del Vaticano consegnammo nelle mani di Papa Gio-vanni Paolo II la “Supplica” affinché fosse avviato l’iter di Beatifi-cazione di Don Gnocchi.

Per l’AIDO, questo grande Sacerdote, vero gigante della carità edella concretizzazione del Vangelo sulla terra, fu il primo donatore dicornee ufficialmente riconosciuto.

Per gli Alpini era il Cappellano militare che li aveva accompagnatinella più tremenda delle avventure belliche del XX secolo, partecipandoall’epica ritirata dalla campagna di Russia, in cui rischiò seriamentedi morire assiderato.

Per tutti Don Carlo Gnocchi fu il Fondatore dell’Opera dei Muti-latini -la “Pro Juventute”- e successivamente l’autore di una delle piùsignificative opere di misericordia sociale e sanitaria del primo dopo-guerra in Italia, la sua “Baracca”, come lui affettuosamente la chia-mava.

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Ho conosciuto l’operato di questo splendido Sacerdote nelle intervi-ste che ho svolto con la nostra èquipe di “Prevenzione Oggi” attra-verso le parole di Mons. Angelo Bazzari -Presidente della FondazioneDon Gnocchi- che ha ereditato dai suoi predecessori questo colossoormai sparso con numerosi Centri in tutta Italia e anche in altre partidel mondo.

Ho conosciuto Don Carlo attraverso gli scritti di Monsignor Gio-vanni Barbareschi, che era diventato grande amico di Don Carlo e loha seguito sul letto di morte, avvenuta a Milano il 28 febbraio del1956, e che ha raccolto gli ultimi pensieri di questo eccezionale uomo.

Ho conosciuto Don Carlo attraverso Monsignor Ennio Apeciti, cheha curato la causa di Beatificazione. L’ho ascoltato nell’austero Semi-nario di Venegono Inferiore, dove il racconto del suo vissuto è entratodentro di me, momento per momento.

Infine ho incontrato Don Carlo il 25 ottobre 2009 a Milano, nellameravigliosa cerimonia di Beatificazione svoltasi in piazza Duomo,in quella splendida giornata di sole, dove centinaia di labari del-l’AIDO erano presenti con una forte delegazione lombarda, assieme adecine di migliaia di Alpini in uniforme.

Per quella indimenticabile Cerimonia ho avuto l’onore di scortare lasalma di Don Carlo Gnocchi in corteo con il Presidente Nazionale ela Giunta Regionale con il labaro Nazionale, portato con grande di-gnità dal nostro Consigliere Regionale Antonio Scalise, dalla chiesa diSan Bernardino alle Ossa in piazza S. Stefano fino al Duomo.

A conclusione di questa relazione, vi voglio raccontare un episodio chemi ha molto rattristato.

La provincia di Bergamo ha una bellissima tradizione che è quelladi far seguire ai funerali dei Donatori i labari dei Gruppi Comunali,in segno di vicinanza ai familiari e di riconoscenza verso le persone de-funte, quale ringraziamento per il gesto d’amore e di grande genero-sità da loro compiuto.

In ottobre dello scorso anno moriva per aneurisma cerebrale la gio-vane Jessica residente a Tribulina di Scanzorosciate; 22 labari segui-rono alla sepoltura quella cara ragazza, che aveva solo 19 anni. Aseguito di questo fatto, si sono gettate le premesse per ricostituire ilgruppo AIDO di Scanzorosciate, che ha trovato la sua realizzazioneproprio con l’Assemblea costitutiva che si è svolta lunedì 19 aprile2010.

Qualche tempo dopo, una signora chiese un appuntamento perchè vo-leva parlare con me. Era il mese di novembre dello scorso anno. Si pre-sentò in ufficio una giovane donna con il volto molto triste e mi raccontòche ad agosto in seguito a un incidente stradale aveva perso il suo unicofiglio -Matteo- di 17 anni.

Matteo viaggiava seduto sul sellino posteriore di una moto insiemead un amico, che rimase incolume, quando avvenne l’incidente. Mat-teo fu ricoverato in Rianimazione ai Riuniti in condizioni critiche chenon superò; lei diede il consenso al prelievo degli organi di suo figlio.Era l’unico figlio che aveva, l’unico scopo della sua vita, l’essenza dellasua esistenza.

Poi mi guardò profondamente negli occhi e mi fece una domandache mi ghiacciò il sangue nelle vene: “Perchè Sig. Pozzi al funerale diJessica c’erano 22 labari dell’AIDO e a mio figlio neanche uno?“

Mi sentii piccolo e impotente di fronte a un così grande dolore. Miscrutava come se io dovessi dare una risposta ad un quesito che per lei

non poteva avere una giustificazione. Mi sono sentito responsabile diun avvenimento che era più grande di me in quel momento.

Ho rivisto nella mia mente tutti i Presidenti dei nostri Gruppi e misono chiesto: è impossibile che i Gruppi non abbiano letto sui giornalidi questo fatto e non abbiano trovato qualcuno che potesse portare conorgoglio il labaro dell’AIDO del proprio paese a rappresentare, oltre al-l’AIDO, la comunità di gran parte di quel paese al funerale; mi sonochiesto perchè quella mamma mi avesse fatto quella domanda.

La domanda l’ho capita nella continuazione del colloquio quando hocapito che dopo il triste evento è rimasta sola con il suo dolore. Forse ilricordo di quel momento attraverso la presenza dei labari l’avrebbefatta sentire meno sola perchè ogni labaro rappresenta qualcosa e qual-cuno, rappresenta la comunità, il volto di tante mamme che con la loropresenza potevano testimoniare di aver compreso il suo dolore e in quelmomento erano a lei vicine.

Questa riflessione deve essere per tutti noi un grande monito e me-mento.

Monito, perchè ogni qualvolta che venite a conoscenza del funeraledi un Donatore non vi lasciate vincere dalla pigrizia nel cercare qual-cuno dei vostri Gruppi che partecipi con il labaro.

Memento, perchè ogni volta che vi viene segnalato o leggete sui gior-nali l’evento di un funerale di un Donatore vi appaia il volto sofferentedi una mamma, o comunque di un familiare, che sta aspettando dal-l’AIDO un atto di vera solidarietà in un momento di grande dolore.

Ci aiuti il pensare che Jessica e Matteo siano in cielo accanto a DonCarlo e da lassù proteggano tutti coloro che in vita hanno scelto di vi-vere non solo con gli altri ma anche per gli altri, facendo della propriavita, quando questa si spegne, un dono d’amore. A voi tutti un fraternoabbraccio, unitamente a tutto il Consiglio Regionale.

Leonida Pozzi Presidente Regionale Lombardia

Elaborazione testo di Leonio Callioni

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Cari amici, desidero ringraziare tutti Voi per lapazienza e l'attenzione che sempre riservatealle relazioni finanziarie che occupano unaparte rilevante del tempo dell'assemblea.Quello dell'assemblea è uno dei momenti più

importanti dell'attività di ogni associazione: è il momentodell'analisi dei risultati, dei programmi futuri, delle riflessionie (perché no?) anche delle discussioni.

Il lavoro che oggi viene presentato è la "storia", espressa incifre, di un anno associativo.

Il bilancio è così chiaro, comprensibile e trasparente grazieal fattivo apporto di Laura, Lorenza e alla collaborazione diEster, che con competenza e grande professionalità portano acompimento tutte le operazioni che hanno come risultato fi-nale il lavoro che oggi esaminiamo.

Il bilancio è stato redatto nel rispetto delle norme contabilipreviste per le associazioni come A.I.D.O. ed è stato osservatoscrupolosamente il principio di competenza temporale, di pru-denza e di trasparenza.

Un grazie anche ai Revisori dei conti che sono attenti e pun-tuali nelle loro verifiche periodiche e un grosso ringrazia-mento a tutto il Consiglio per l'attività svolta nel corso del2009.

Donata ColomboConsigliere Amministratore

Ilavori dell'assemblea sono ripresi nel pomeriggio con ildibattito sulle relazioni e le votazioni finali. Tanti gli in-terventi, ricchi di proposte e considerazioni sulle possi-bili strade da intraprendere. Alcuni temi però toccanocon maggior fervore e raccolgono le considerazioni di

tutti. Primo fra tutti la problematica sulla comunicazione siainterna che verso l'esterno. Per quanto riguarda la prima,viene menzionata da più persone la necessità del rispetto delleregole e della capacità dei gruppi di lavorare sentendosi partedi un'unica Associazione e quindi condividendone le linee e leindicazioni generali. Ha suscitato indignazione il fatto che visiano ancora gruppi non iscritti al registro del volontariato,nonostante i richiami siano stati numerosi e incisivi. Bene al-lora parlarne ancora una volta ed essere schietti nelle affer-mazioni. Per quanto riguarda la comunicazione versol'esterno, ci si sta rendendo conto che la nostra società è sem-pre più multietnica e che quindi richiede una comunicazioneche tenga conto di questo fatto sociale. Un plauso generale hariscosso l'iniziativa di Milano che ha prodotto un volantinomultilingue che possa essere così compreso da tutti gli stra-nieri residenti in Italia. Apprezzamento è anche stato mani-festato per l'idea di avvicinare gli extracomunitari anche

La relazione amministrativa

Il dibattito e le votazioni

Un bilancio chiaroe comprensibileindice di trasparenza

IL DOCUMENTO FINALE

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attraverso il loro credo religioso. Altro tema al centro del po-meriggio è stato quello della distribuzione delle piante di an-thurium e della Giornata Nazionale. Da un lato si ritiene chevi siano troppi gruppi che non partecipano a questo momentoche dovrebbe essere al centro della vita dell'Associazione; dal-l'altro ogni anno che passa aumentano le perplessità sulla for-mula dell'iniziativa e sulle oggettive difficoltà di realizzazione.Spetterà all'Aido Nazionale raccogliere queste indicazioni efarle proprie in un ottica di miglioramento.

Il terzo tema che si vuole sottolineare è quello della colla-borazione con le Istituzioni e le altre Associazioni di volon-tariato.

Questa strada è sicuramente condivisa e il lavoro degli ul-timi anni in questo senso ha dimostrato che i risultati, nelmedio-lungo periodo, sono importanti. Ben venga allora l'in-vito alla pazienza, che in un'ottica di collaborazione con glialtri, è uno strumento essenziale per non demoralizzarsi e perriuscire a concretizzare le aspettative. Mantova ne è un esem-pio concreto dove la capacità di dialogo e l'attesa nei confrontidi coloro che lavorano con un passo diverso, ha portato a ot-timi risultati e ad un modello organizzativo da seguire.

L'approvazione delle relazioni all'unanimità e un documentofinale di alto profilo, suggellano l'apprezzamento generale perl'attività svolta dall'Aido Regionale nell'ultimo anno. Il cam-mino intrapreso è stato ancora una volta condiviso e la stradatracciata per il futuro pare proprio essere quella giusta. Oranon ci resta che lavorare insieme.

P.S.

Assemblea Regionale IntermediaLodi, 16 maggio 2010

L'Assemblea manifesta il proprio apprezzamentoper l'esaustività della relazione del consiglio sia nelcomplesso, sia per quel che concerne i singoli puntitrattati. Condivide gli indirizzi illustrati e proponeil perseguimento dei seguenti obiettivi:

1) Incrementare la comunicazione tra le variecomponenti associative, sensibilizzando i livelliinferiori all'adozione ed all'utilizzo degli stru-menti tecnologici necessari.2) Realizzare nuove sinergie con altre associa-zioni di volontariato, al fine di promuovere ilvalore della vita e della cultura della dona-zione.3) Intensificare i rapporti di interscambio conle Istituzioni regionali e provinciali, in parti-colare del settore sanitario, da considerare fon-damentale per la diffusione degli scopiassociativi.4) Stimolare le sezioni provinciali ad attivarsicon maggiore alacrità presso i gruppi locali alfine di garantire la massima partecipazionedegli stessi alle iniziative stabilite dal Consi-glio Nazionale o dal Consiglio Regionale (Cfr.giornata dell'informazione).5) Dedicare maggiori risorse all'informazionea livello universitario, sfruttando l'ampio tes-suto accademico della Regione.6) Sollecitare le Istituzioni regionali e locali adun incremento dell'informazione sui media, se-condo le forme ritenute più efficaci, per miglio-rare l'approccio culturale dei singoli cittadiniverso la prevenzione e, di conseguenza, verso lacultura della donazione.7) Valutare le iniziative idonee a garantiremaggiore e più capillare diffusione della rivi-sta "Prevenzione Oggi" (ad esempio nei di-stretti delle Asl e negli studi dei medici difamiglia).

Condividendo le proposte formulate dal consiglio,di formazione di commissioni ad hoc, si auspica:A - che il Consiglio Regionale si attivi nei confrontidel Consiglio Nazionale per valutare insieme aicompetenti organi statuali i metodi per semplificareed ottimizzare le modalità di espressione della vo-lontà alla donazione;B - che, dopo due anni di rodaggio, lo statutogiunga ad una versione definitiva che possa rima-nere inalterata per un congruo periodo di tempo.

Lorenzo LucidoGianluca Colombo

Gianfrancesco PelosoStefano Rossattini

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Partecipazione e responsa-bilità. È all’insegna diqueste due parole che si èsvolta sabato 5 giugno l’XI Giornata di Prometeo,

la onlus che deve il suo nome al-l’acronimo Progetto Malattie Epati-che Trapianti ed Oncologia che dal1999 si occupa di sostenere i malati ei loro familiari prima e dopo il tra-pianto di fegato. Una giornata che hadavvero coinvolto tutti e al massimolivello: pazienti, familiari, clinici, vo-lontari, psicologi e anche noi che,come AIDO, abbiamo un consolidatorapporto di amicizia con l’associa-zione. Cosa l’ha resa così speciale? Velo raccontiamo di seguito.Quando si organizza per tanti anni diseguito un evento, la prima domandache ti rivolge un giornalista è: madov’è la novità? Qual è la notizia? Ri-petitività non è infatti vocabolo che sipossa abbinare a curiosità. Ebbene,Prometeo – l’anno dopo il decennale- è riuscita a sfatare questo assioma,

INSIEME A PROMETEOCOINVOLTI…

«IN PRIMAPERSONA»

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dimostrando che se la cornice dellamanifestazione può essere sempre lastessa, è il quadro a fare la differenzae che la differenza, quando è reale, lasi avverte subito. Basta vedere comeinizia la Giornata per renderseneconto. Ad aprire la manifestazione èinfatti la S. Messa, celebrata all’in-terno della Basilica di S. Vittore,daDon Tullio, cappellano dell’Istitutodei Tumori. I presenti che affollano labasilica sono per lo più pazienti ve-nuti a ringraziare il buon Dio per ildono della salute ritrovata con il tra-pianto. Accanto a loro non ci sonoperò solo i familiari ma anche i clinicidel Reparto di Chirurgia Epato-Ga-stro-Pancreatica e Trapianto Fegatodell’Istituto dei Tumori nonché i vo-lontari e gli psicologi dell’associa-zione Prometeo. La sensazione èquella che a radunarsi per l’evento siaun’unica grande famiglia, una fami-glia che non è in chiesa per un puroatto di devozione ma per affidare nellemani del Signore chi le proprie spe-ranze di vita, chi il proprio lavoro, chila propria disponibilità a servire ilprossimo. Un’anomalia? Potrebbesembrarlo, in realtà è solo “il quadro”che sta cominciando a dipanarsi...”Ri-flettendo sul claim ‘In prima persona’scelto per la Giornata – dice in aper-tura il Dr. Regalia nella splendida lo-cation del Museo della Scienza e dellaTecnica – mi sono accorto che quelloche più conta per me sono le persone.Mai avrei immaginato – a distanza di20 anni dall’inizio dell’avventura inIstituto – che tanti volti, come quelliche vedo qui oggi, sarebbero divenutifedeli compagni di viaggio”. E forsemai avrebbe immaginato, aggiun-giamo noi, che in così poco tempoPrometeo avrebbe potuto conquistare- per uno “strano contagio” di per-sone - l’ambito premio Isimbardidella Provincia di Milano, quello cheviene attribuito alle associazioni chesi distinguono per iniziative a favoredella collettività. “A farmi conoscerePrometeo è stata una volontaria,Mara - spiega il Dott. Roberto Ca-puto, consigliere provinciale - E’ gra-

zie a lei se ho potuto comprenderequanto sia importante quello che fateper la nostra città e quanto sia auspi-cabile che le istituzioni milanesi pre-stino attenzione ad associazioni comela vostra, che incarnano forme silen-ziosamente operose di una solidarietàche va scomparendo”. Un’operositànon isolata, quella di Prometeo, mache trova piuttosto il suo corrispet-tivo nel lavoro di alto profilo tecnicosvolto con la massima abnegazione eprofessionalità dall’equipe del dottorVincenzo Mazzaferro, Direttore U.O.Chirurgia Generale 1 (Epato-Gastro-Pancreatica) e Trapianto Fegato.Cosa le unisce? La medesima atten-zione alla persona nel complesso dellesue esigenze. Lo conferma nel suo in-tervento il dott. Gerolamo Corno, di-rettore generale dell’Istituto. “L’equipe di Mazzaferro e lo staff diPrometeo smentiscono il fatto chel’iperspecializzazione della scienzamedica abbia fatto trascurare quel-l’aspetto di umanizzazione dell’ospe-dale così fortemente sentito.Entrambe ci insegnano infatti, nellapratica di tutti i giorni, che l’alta qua-lità dell’atto medico e chirurgico non-ché la ricerca di metodologieinnovative non possono mai essere di-sgiunte da un approccio delicato esensibile nei confronti dell’amma-lato”. Ed ecco svelato “il quadro”:quando la sostanza c’è, ovveroquando in un luogo è realmente pos-sibile – per medici, pazienti, volontari- fare esperienza dell’inscindibile con-nubio di cui sopra, questa è l’unicavera novità che valga la pena comu-nicare. E allora non importa se è l’un-dicesima volta che lo si dice, quelloche conta è che anno dopo annol’esperienza si approfondisce diven-tando tanto un’occasione di rifles-sione comune quanto un’opportunitàper esprimersi “in prima persona”. Loesemplifica bene il discorso del Dr.Mazzaferro, sempre capace di stupiretutti con la sua pungente lealtà. “Ri-flettere sul passato (ovvero su 20 annidi trapianti in Istituto), come mi èstato chiesto, non è compito mio

CHI È PROMETEOPrometeo promuove dal 1999 diverse attività diassistenza volte a migliorare, con l’aiuto dipsicologi e volontari, la qualità di vita dei pazientitrapiantati di fegato o curati all’Istituto Nazionaledei Tumori di Milano, ma anche dei loro familiari.(vedi sito www.onlusprometeo.org alla voceiniziative). Sostiene inoltre la ricerca, finanziaprogetti scientifici attraverso l’istituzione di borsedi studio per la cura delle neoplasie del fegato,del pancreas e delle vie biliari, diffonde la culturadella donazione degli organi, l’organizzazione deitrapianti, lo sviluppo di nuove tecniche siachirurgiche che mediche. Info: AssociazionePrometeo Onlus, via Venezian 1, 20133 –Milano. Tel. 0223902878 – fax 0223903257.mail: [email protected]

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anche perché il Dr. Belladonna - on-cologo di fama internazionale ed ex-direttore dell’Istituto - ha appenascritto in proposito un libro moltoesaustivo “Una guerra da vincere” .Se tuttavia devo farlo, allora preferi-sco ragionare sul concetto di tempo,rispetto al cui scorrere il trapiantorappresenta un’eccezione. Con essoinfatti un organo che poteva finire inpolvere riprende vita in un altrocorpo e ne assicura la sopravvivenza.Se è vero quindi che il trapianto dàpiù giorni alla nostra vita, siamo peròsicuri che dia più vita ai nostrigiorni?”. Una gran bella provoca-zione, com’è nello stile di Mazzaferro,a sottolineare che se il medico puòcertamente fare la sua parte e farla almeglio, il paziente è chiamato “inprima persona” a decidere se vivere iltrapianto come occasione per tra-sformare la propria esistenza o tor-nare semplicemente a quella diprima. “Il nostro è un lavoro tecnico– ammette il dottore – ma la vita èmolto di più”. E’ quella, sembra volerdire, che ognuno si gioca tutti i giorninel presente e che per lui, medico-chirurgo affermato, si è tradotta “inprima persona” - e quindi responsa-bilmente - in una serie di scelte incontrotendenza: non operare indi-scriminatamente tutti “perché l’am-malato viene in Istituto per esserecurato e non per essere operato” (ot-tenendo tuttavia nei casi “inevitabili”di trapianto i migliori risultati in Ita-lia); fare ricerca in sinergia con altriospedali (l’Università di Barcelona eil Mount Sinai School of MedicineNYC), ricevendo il premio AmericanAssociation Innovation Award2009.per la capacità innovativa deigruppi coinvolti; “pensare in grandequalunque progetto” anche quandotutti lo ritengono impossibile, comeè stato prima per Prometeo e poi perCasaPrometeo. ”Ora non ci resta checontinuare il cammino percorso in-sieme – ha detto concludendo Maz-zaferro e continuare con gioia”. E lagioia è stata non a caso il timbro ditutta la Giornata, l’ingrediente prin- Dott. Vincenzo Mazzaferro

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cipale di quel mettersi in gioco “inprima persona”che è l’elemento piùcontagioso del sodalizio fra Prome-teo e l’equipe del dottor Mazzaferro.A turno, volontari, pazienti, familiari,operatori professionisti sono così in-tervenuti a portare in proposito laloro testimonianza. “Fare volonta-riato a Prometeo – ha detto ad esem-pio Francesca – è diventataun’esperienza fondamentale della miavita Ad essa dedico tempo e passione,ricavandone in cambio un incre-mento della mia umanità”. E poi Or-nella, Paola, Alessandra .“Hoconosciuto Prometeo a causa dellamia malattia – ha detto quest’ultima– e ho visto il lavoro eccezionale chefanno con noi e con i nostri familiari.Ora che sto meglio sono pronta adaiutare chi si trova nella mia stessacondizione”. E infine Paolo, il più en-tusiasta. Psicologo, racconta di es-sersi avvicinato all’associazionegrazie alla Dr.ssa Laura Gangeri, lapresidente. “Mi avevano insegnatoche dovevo fare il mio lavoro in silen-zio, senza professare ciò in cui cre-devo e senza coinvolgermi troppocon le persone. E quindi, quando hoconosciuto Prometeo, ho cominciatoa fare il volontario un po’ in sordina.Poi l’entusiasmo che ho trovato qui,insieme agli altri volontari, mi ha “in-collato” sempre di più facendo lette-ralmente esplodere il mio desideriodi stare a fianco di chi soffre. E così ilmio amore per gli altri a poco a pocoè tornato a fiorire e poi a dilatarsi, ar-rivando fino in Africa. Oggi, per cir-costanze che nemmeno mi so

ADOTTA UNPROGETTO

È il titolo della campagna lanciata da Prometeonel corso dell’XI Giornata. L’adozione di ogni

specifico progetto, a scelta dell’adottante, puòessere totale o parziale e avviene secondo lemodalità della donazione specificate sul sito

(www.onlusprometeo.org). L’adottante riceveràun attestato di adozione con copia integrale del

progetto, un report sullo stato di avanzamentodello stesso e la relazione finale.

Di seguito alcuni dei progetti che si possonofinanziare (in costruzione la pagina dedicata su

www.onlusprometeo.org):- un libro ti prende in prestito: è il nome della

piccola biblioteca di Prometeo, attiva dalsettembre 2009. A causa della debolezza fisica,

il paziente può essere però costretto arinunciare al conforto della lettura. La soluzione

si chiama Audiolibri. La donazione servirà asostenerne l’acquisto.

- Casa Prometeo si allarga: in questo casoscopo del finanziamento è quello di aumentare

la capacità ricettiva del sistema “CasaPrometeo”, mediante l’identificazione di un

nuovo appartamento e la sua ristrutturazione.- Nutrizione enterale domiciliare: nel 2009

Prometeo ha potuto finanziare 2 trattamenti dinutrizione artificiale domiciliare per i pazienti non

residenti a Milano, di cui l’ASL di Milano nongarantisce la gestione. Il progetto comprende:

alloggio per il paziente e un familiare,organizzazione del servizio, educazione-

istruzione del paziente e della famiglia, garanziadi materiali adeguati, assistenza tecnica 24 oresu 24. L’obiettivo è garantire 4 trattamenti con

alloggio presso Casa Prometeo.

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spiegare, sono viceconsole del Togoe da lì vi ho portato alcune personeche, come me, hanno cambiato la lorovita”. Incredibile a dirsi, ma a rom-pere quel minimo di “ufficialità” checontraddistingue sempre l’incontroannuale di una Associazione, ecco ar-rivare direttamente dal Continentenero un gruppo di danzatori e suo-natori con i loro ritmi scatenati e iloro costumi variopinti. Per quindiciminuti buoni i presenti vengonocoinvolti a ballare e a lasciarsi trasci-nare in una specie di rito collettivo “dipartecipazione”. L’idea è originale edè venuta proprio a Paolo, che l’ha su-bito proposta alla Dr.ssa Gangeri:perché non trasformare il famoso “inprima persona” , tema che caratte-rizza tutta l’XI Giornata, da concettoin azione? Detto, fatto. A conclusionedelle danze e della Giornata, è lastessa Gangeri a spiegare il senso delparticolarissimo intermezzo, pro-dromo di una nuova iniziativa del-l’Associazione che sempre lei ha ilcompito di descrivere. “E’ da un po’di tempo che diciamo che l’Associa-zione deve crescere e che la modalitàè quella di aprirsi all’ascolto diquanto avviene all’esterno. Oggi,grazie alla proposta di Paolo, l’ab-biamo fatto e l’idea è proprio quelladi continuare. Come? Attraverso“Adotta un progetto” (vedi box per idettagli). Con questa campagna vo-gliamo infatti sollecitare tutti a par-tecipare attivamente alle iniziativedell’Associazione, a coinvolgersi cioècon esse “in prima persona”. Quali leragioni di questo impegno? La Gan-geri ne individua tre. “Perché parte-cipare ad attività pro-sociali, comequelle promosse da Prometeo, au-menta la capacità di resilienza di cia-scuno e quindi fa bene alla salute;perché essere impegnati in una atti-vità di volontariato significa altresìfare il bene della collettività; perchéadottare un progetto, oltre a consen-tire una partecipazione diretta agliobiettivi dell’Associazione, ne assi-cura la sostenibilità nel tempo”.Prendiamo ad esempio l’ultimo nato

LA PAROLA ALAURA GANGERIPRESIDENTEDI PROMETEO

In che direzione sta andandol’Associazione?Innanzitutto nell’ottica di unatrasformazione: passare darealtà a gestione ‘familiare’ aistituzione non profit semprepiù organizzata, soprattuttograzie al contributo volontariodi figure professioniste. In

questi ultimi anni Prometeo ha infatti voluto cercare diallargare i propri orizzonti anche al mondo esterno,chiedendo aiuto a chi non viveva direttamente l’esperienzadella malattia. Si è trattato cioè di superare un pregiudizio,quello secondo cui solo chi aveva vissuto l’esperienza deltrapianto potesse aver interesse a coinvolgersi conl’Associazione. In realtà abbiamo visto che non è cosi, chePrometeo ha un suo potere attrattivo che consiste nei valoriche sa trasmettere. In questo senso abbiamo davvero vintouna scommessa. In cosa si è tradotto questo “aprirsi all’esterno”?Innanzitutto in un salto di qualità. Confrontarsi con l’esterno,senza perdere quella sensibilità di approccio tipica di unapiccola realtà, consente di evitare il rischio di una pressochéinevitabile autoreferenzialità e quindi fa meglio tenerepresente la missione che si deve perseguire. In secondoluogo nella ricerca di una maggiore collaborazione con altreassociazioni che lavorano su bisogni simili ai nostri. ConCasaPrometeo, quando non sapevamo come rispondere allenumerose richieste di accoglienza che ci arrivavano,abbiamo spesso dirottato i pazienti verso altre realtà e apoco a poco abbiamo cominciato a lavorare in rete. Infine,per fare un esempio, “aprirsi all’esterno” ha voluto dire – conil progetto MU.Sa - dare spazio alla cultura dentro le muradell’ospedale, superando il pregiudizio che il paziente debbasolo “distrarsi” dalla sua condizione. L’incontro di docenti estudenti universitari (sani) con pazienti sofferenti è statoarricchente per entrambi: per i primi è stata la possibilità diuscire da un mondo accademico spesso chiuso in se stesso,per i secondi l’opportunità di accedere a percorsi culturalimolto soddisfacenti. In cantiere abbiamo anche altre novità,

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in ordine di tempo: il progetto socio-culturale MU.SA. Con esso Prome-teo ha vinto una scommessaimportante: fare in modo che all’in-terno di una struttura ospedalieravengano valorizzati i bisogni com-plessivi del paziente, non solo quellidiagnostici, terapeutici ed assisten-ziali ma anche quelli emotivi e psico-logici. È nato così nel 2009 – in collabora-zione con la Facoltà di Musicologiadi Cremona – un ciclo di incontri cheha portato, nel Reparto di ChirurgiaEpato-Gastro-Pancreatica e Tra-pianto Fegato, la musica, la lettera-tura e la pittura, migliorando laqualità di vita dei degenti. Come nonricordare poi il progetto CasaProme-teo? Nata nel 2005 per offrire ai fa-miliari e ai ricoverati del medesimoreparto, ma residenti fuori Lombar-dia, una struttura di accoglienza acosto sociale vicinissima all’ospedale,la Casa ha accolto in soli 6 anni più dicirca 1000 persone”. “Poter continuare con MU.SA, poterconsentire alla Casa di allargarsi persoddisfare le numerosissime richiestedi ospitalità inevase, poter proseguirecon tutte le altre attività volte a daresostegno e sollievo ai pazienti del re-parto di Chirurgia Epato-Gastro-Pancreatica e Trapianto Fegato e ailoro familiari, è – specialmente intempi di crisi - una questione di re-sponsabilità”. Adottare questi progetti – sembradire la Dr.ssa Gangeri - cioè decideredi sostenerli interamente o ancheparzialmente per la vita, equivale anon correre il rischio che tutto ciòche si è costruito in oltre dieci anni diimpegno vada perduto. A chiederlo èPrometeo, ma ancor di più sono i vo-lontari, i pazienti e i familiari dei pa-zienti del Reparto di ChirurgiaEpato-Gastro-Pancreatica e Tra-pianto Fegato visibilmente entusiastidei servizi dell’Associazione e del-l’alto livello di cure offerto dall’equipedel dottor Mazzaferro. E….. se pro-vassimo ad aiutarli?

Laura Sposito

fra tutte quella di portare a breve in ospedale anche il cinema.

Se dovesse dire qual è il carattere distintivo di Prometeocosa direbbe?

In realtà direi che ce n’è più di uno. In primo luogo la vitalità. Pur avendo sede in un reparto dove la morte e la

malattia sono di casa, Prometeo è una realtà piena di vita. Inseconda battuta l’associazione valorizza molto i volontari,

dando loro fiducia e responsabilità e coinvolgendolidirettamente nelle decisioni che riguardano le iniziative dapromuovere per i malati. E per finire la stretta alleanza fra

Prometeo e l’equipe del Dr. Mazzaferro. Che un’associazionedi volontariato venga riconosciuta e apprezzata per il lavoro

che svolge dalla realtà medico-scientifica in cui è inseritanon è davvero cosa che capiti facilmente.

C’è una dimensione che non avete ancora del tutto esplorato?

Sì, ed è quella della promozione della cultura della donazioneche ci è molto cara e che per altro rientra fra i nostri obiettivistatutari. Il legame con AIDO e con la donazione è fortissimo,

ma il tema in sé è ancora molto sotterraneo. La miaprofessione è in questo senso un osservatorio privilegiato.

Parlando con i pazienti mi è facile capire come ci sia sempreda parte loro un “sacro” timore nel raccontare del donatore.Poter affrontare questa tematica è invece fondamentale per

evitare il rischio del disadattamento, ovvero di quel tentare ditornare alla vita di prima come se niente fosse a cui

accennava Mazzaferro. Su questo problema stiamo facendouno studio con alcune colleghe, che ha lo scopo di

evidenziare – attraverso un modello di lettura psicologico –quali siano i fattori che fanno sì che l’esperienza del trapianto

possa in alcuni casi attivare dei processi di realetrasformazione, in altri no. Detto questo, mi piacerebbe molto

sviluppare con AIDO un progetto volto a promuovere lacultura della donazione.

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Uno dei disturbi attual-mente più diffusi a ca-rico dell’intestino ècertamente ilcolon irritabile.

Si calcola che coinvolgacirca il 30% della popola-zione almeno una voltal’anno e per taluni diventaun malessere così frequenteda condizionare la vita di ognigiorno. Più frequente di al-meno tre volte nelle donne, rap-presenta almeno la metà dellerichieste di visite specialistiche algastroenterologo.E’ caratterizzato da dolori che sipresentano all’addome con una lo-calizzazione ad “U” invertita: cioè insede laterale destra ( lungo il colonascendente), sinistra (lungo il colondiscendente) ed a sbarra nella partealta ( colon traverso) dell’addome.Altri sintomi la caratterizzanoquale: il senso di gonfiore e di ten-sione addominale, meteorismo, cioèpresenza di aria nell’intestino.Nella forma spastica il dolore è piùlocalizzato in una delle aree delcolon, più frequentemente nellaparte sinistra dell’addome in corri-spondenza del colon discendente,talora si accompagna con una emis-sione di sostanza mucosa con l’alvo,talora l’andar di corpo attenua i do-lori e la sintomatologia.E’ poi descritta una seconda formacaratterizzata da episodi di diarrea

n o ndolorosache si pre-senta appena al-zati il mattino e appenadopo un pasto. Il pasto inambedue le forme frequentementerappresenta un innesco al presen-tarsi della sindrome dolorosa.Altri sintomi più generici sono de-scritti, quali la cefalea, l’ansia, talorala depressione, la difficoltà a con-centrarsi sulla propria attività.Di solito alla visita medica il sog-getto che ne soffre sembra godere dibuona salute, non vi sono segniobiettivi di una qualche malattia or-ganica, se non una certa dolorabilitàalla palpazione dell’addome,taloracon un colon che appare più con-tratto.

IL COLON IRRITABILE

un malessere sempre più diffuso

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Malgrado numerosi studi, ancoroggi non si sono del tutto chiaritele cause responsabili della malattia.Certamente uno stato psicologico diansia, uno stress protratto, untrauma, una situazione di emotivitàspiccata rappresentano fattori favo-revoli alla comparsa dei sintomi. Inrari casi, una forma di colon irrita-bile è presente quale conseguenzadell’irradiazione per un tumoredella prostata.Dal punto di vista fisiopatologico,nei pazienti con colon spastico ediarrea predominante, il meccani-smo in oggetto è legato ad un rapidotransito del cibo digerito dal tenueal colon. Nei soggetti in cui predo-mina la stipsi (stitichezza), il tran-sito è invece più lento del consueto.I soggetti che soffrono di colon irri-tabile presentano una ipersensibilitàalla presenza di normali quantità digas all’interno dell’intestino, una più

spiccata sensibilità alla distensibi-lità dell’intestino e quindi unamaggiore sensibilità al dolore ad-dominale. Si ritiene che l’inte-stino reagisca in modo“esagerato” a stimoli che nor-malmente non arrecano alcundisturbo, con una diversa rispo-sta immunitaria a livello intesti-nale.

La diagnosi è non sem-pre agevole, il più

delle volte pere s c l u s i o n e .Molto impor-tante è ilsaper ascol-tare il pa-z i e n t er i g u a r -dante siail tipo didisturboa c c u -sato, le

even-

tuali cause scatenanti, il tipo di ali-mentazione , eventuali farmaci o te-rapie in atto. È molto importanteverificare quale interpretazione ilpaziente stesso da della propria ma-lattia. Certamente, nei casi in qual-che modo invalidanti, cioè checompromettono in modo impor-tante la qualità di vita del soggettoe che tendono a cronicizzarsi, è beneescludere che siano presenti condi-zioni patologiche organiche che diper se stesse possono giustificare isintomi. Un esame di facile esecu-zione è l’esame delle feci sia per laricerca di sangue occulto, per esclu-dere forme degenerative del colon,ma anche per la ricerca di parassitiintestinali. Nel dubbio è utile unaprostosigmoscopia per escludere pa-tologie quali i diverticoli del colon,la colite granulomatosa o la ulce-rosa, forme queste ultime che ri-chiedono una attenzione ed untrattamento specifico.La terapia del colon irritabile è so-prattutto indirizzata a un sostegnoanche psicologico del paziente, neicasi soprattutto in cui predomina lostato ansioso, o i sintomi sono so-praggiunti a seguito di un qualcheevento traumatico. Nei depressi, iltrattamento della depressione dàcertamente sollievo anche nei ri-guardi dei disturbi intestinali.Fondamentale è una dieta corretta,con apporto di cibi ricchi di fibre.Molto utile evitare sostanze e be-vande eccitanti quali thè, caffè ocontenenti cola per il suo alto con-tenuto di caffeina, ma anche il cioc-colato. Evitare anche cibi grassi. Nelcondire gli alimenti preferire l’oliodi oliva. Anche l’uso di sostanze chefavoriscono la normale presenza diflora intestinale può essere assaiutile. I farmaci antispastici, anti-diarroici, vanno limitati solo ai casipersistenti e particolarmente dolo-rosi, ma sempre sotto controllo delmedico curante, mai per automedi-cazione e comunque per periodi diassunzione particolarmente limitati.

Dott. Gaetano Bianchi

Fondamentale è una dieta

corretta, con apporto

di cibi ricchi di fibre

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Alcuni studi scientificisuggeriscono che i sin-tomi della sindromedell’intestino irritabilepossono essere causati

o aggravati da alcuni fattori die-tetici. È necessaria però la cautelaper non rischiare inutili e con-troproducenti restrizioni alimen-tari e una dieta nutrizionalmenteinsufficiente.

L’apporto di fibraLa fibra alimentare è una so-stanza contenuta nei cereali inte-grali e nei loro derivati, nellaverdura, nella frutta e nei legumi.Pur non potendosi considerare unnutriente, la fibra alimentareesercita effetti di tipo funzionale emetabolico che la fanno ritenereuna importante componente delladieta umana. La fibra migliora la funzionalitàintestinale e i disturbi ad essa as-sociati come la stitichezza e la di-verticolosi.La fibra insolubile riduce il tempodi transito intestinale delle fecimentre la fibra solubile si sciogliein acqua, formando un gel cheaiuta ad aumentare la massa dellefeci e rallenta l’assorbimento deigrassi e degli zuccheri.Frutta e verdura contengono no-tevoli quantità di entrambi i tipidi fibra mentre i cereali e soprat-tutto la crusca contengono prin-cipalmente fibre insolubili.Sebbene la raccomandazione die-tetica più comune per i pazienticon colon irritabile sia quello diaumentare l'assunzione di fibraalimentare, esistono però daticontroversi. Alcuni studi indicanoaddirittura che l’uso di crusca oaltra fibra insolubile in molti casipeggiora la sintomatologia. Al-cuni pazienti,invece, special-mente quelli che soffrono distitichezza, possono trarre giova-mento da un maggiore apporto difibra solubile. L’uso di fibre idrosolubili non ge-

lificanti,comeil PHGG (Par-tially HydrolyzedGuar Gum), chehanno la caratteri-stica di rimanere sem-pre liquide nell'intestinoe di evitare gli inconve-nienti degli integratori difibre tradizionali,sembra possamigliorare la funzionalità intesti-nale e ridurre il senso di gonfiore Oltre alla fibra, esistono altre ti-pologie di carboidrati introdotticon la dieta che sono in grado diraggiungere il colon. Si trattadelle frazioni di amido resistenteassociate ad alcuni alimenti ami-dacei, di oligosaccaridi non dige-ribili presenti in particolare nelleleguminose ed in alcune verdureed i prodotti contenenti polialcolisia di derivazione naturale che ag-giunti come dolcificanti ipocalo-rici. Anche alcuni zuccherinormalmente digeribili, come ilfruttosio e il lattosio, possono inparte sfuggire all’assorbimentonell’intestino tenue.

Queste sostanze sono rapida-mente fermentescibili e possonoprovocare disturbi intestinali,quali distensione addominale perproduzione di gas e diarrea e peg-giorare la sintomatologia dei pa-zienti con il colon irritabile, masono necessari ancora altri studidi conferma.

I probioticiI probiotici possono essere utilinel trattamento della sindromedel colon irritabile.I probiotici, come i bifidobatteri, ilattobacilli e lo streptococco sonomicrorganismi vivi con una vastagamma di potenziale terapeuticoper le malattie gastrointestinali epossono essere efficaci contro il

Consigli a

limentari

per il colon irr

itabile

gonfiore e la flatulenza.Un alimento probiotico è, peresempio, lo yogurt o il latte fer-mentato.La tecnologia mira a produrre ali-menti con effetto probiotico di-versi dallo yogurt e dal lattefermentato, come formaggi, suc-chi e gelati. I formaggi con pro-biotici sono già presenti daqualche anno sul mercato e hannoun notevole successo.

Le intolleranze individualiBisogna tenere conto dei sintomipredominanti del colon irritabile,che variano da persona a persona,ed evitare l'assunzione di queglialimenti che potrebbero acuirli.Un’attenta anamnesi alimen-tare è necessaria per eviden-ziare un consumoabbondante di fibra, frutta,latte o altri alimenti che,in genere, peggiorano lasindrome del colon irri-tabile o individuare glialimenti mal tollerati.Alcool e caffè sonospesso poco tolle-rati da chi soffredi colon irrita-bile. A volteanche l’ec-cessivad i -

stensione addominale che conse-gue al pasto può scatenare i di-sturbi, per cui è consigliabileevitare pasti abbondanti e sce-gliere di frazionare l’alimenta-zione, mangiando poco e spesso.Tenere un diario alimentare puòessere molto utile per identificareil rapporto tra abitudini alimen-tari e sintomi e identificare gli ali-menti che provocano i disturbi.

I consigli* Evita i pasti abbondanti* Fai pasti piccoli e frequenti* Bevi acqua abbondantemente* Mangia lentamente* Evita le bevande gassate

* Non mangiare subito prima diandare a letto* Riduci l’alcool, il caffè e i piattitroppo grassi o elaborati* Evita gli alimenti contenentisorbitolo, mannitolo presente ingomme da masticare, caramellesenza zucchero* Non mangiare troppa frutta oporzioni troppo abbondanti diverdura* Sostituisci il latte con lo yogurt* Ricorda che crusca e alimentiintegrali possono aumentare l’en-tità dei sintomi

In caso di stitichezzaBisogna aumentare l’apporto difibra, poco a poco. La gradualità è molto importanteper evitare dolore, sensazione digonfiore e flatulenza. Si può pro-vare ad aumentare poco alla voltale razioni di frutta e verdura oconsumare cereali come orzo eavena.La fibra deve essere accompa-gnata dall’acqua, per cui è impor-tante bere almeno 8-10 bicchieridi acqua al giorno.

In caso di diarreaBisogna sostituire i liquidi persi

bevendo molta acqua e limitarel'assunzione di fibre in-

solubili di pane inte-grale, crusca, cereali,noci e semi La frutta va consu-mata senza buccia.

Evitare i cibi troppograssi e consumarealimenti probiotici.

Cristina Grande

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Castrezzato ha visto una doppia celebrazione: il 35º anniversariodella fondazione del gruppo locale Aido e la "Giornata del dona-tore" che, per l'occasione si è celebrata proprio nella nostra comu-nità. La manifestazione ha avuto lo scopo di ricordare il grandegesto d'amore verso il prossimo, con l'atto della donazione, invi-tando tutte le famiglie della provincia che hanno perso un propriocaro e che, nell'immenso dolore per la perdita subita, hanno avutola forza e il coraggio di pensare a quanti soffrivano ed erano in at-tesa di trapianto, acconsentendo al prelievo degli organi. Tra essianche alcuni Castrezzatesi: Ombretta Zammarchi, prima donatricedi Castrezzato, a cui è intitolato il nostro gruppo Aido locale, la Si-gnora Flora Pontoglio e la Signora Iole Cavalli. L'intenzione della ma-nifestazione è stata anche quella di sensibilizzare la popolazione altema del dono, inteso come aiuto concreto da offrire a quanti si tro-vano in situazione di bisogno. Momento importante è stato l'in-contro di testimonianza, presso il teatro dell'oratorio, aperto allapopolazione, in cui varie persone trapiantate hanno portato la lorotoccante esperienza sia di sofferenza che di rinascita alla vita, dopoaver avuto il dono del trapianto. Tra gli ospiti dell'incontro anche laSignorina Mirta Festa che ha voluto condividere la sua esperienzadi "dono" in quanto donatrice di midollo osseo. Numerose le fami-glie dei donatori che hanno partecipato all'evento e numerosianche i gruppi Aido dei vari paesi della provincia che, con i loro la-bari, hanno accompagnato il corteo attraverso le vie del paese epresso il monumento Avis-Aido per un momento di raccoglimento.La manifestazione è stata allietata dall'esibizione delle majorettes"Frecce Azzurre" e dalla banda di Trenzano che hanno accompa-gnato i partecipanti fino alla chiesa parrochiale per la celebrazionedella S. Messa dedicata ai donatori. È stato questo il momento cul-minante della giornata: in un'atmosfera particolare, creata dalla

schola cantorum "don Arturo Moladori", alla presenza dei nume-rosi labari Aido, il parroco don Mario Stoppani, con le sue parole hasaputo scuotere le coscienze, ribadendo l'importanza del volonta-riato e della donazione, esortando a saper vedere i bisogni del pros-simo e soprattutto, invitando a superare l'egoismo personale pervivere con spirito di solidarietà verso il prossimo. In questo 35º an-niversario Aido, speriamo che le sue parole possano essere di buonauspicio e che la cittadinanza continui a rispondere positivamente,soprattutto i giovani, tenendo vivo lo spirito del volontariato chevorremmo caratterizzasse sempre più la nostra comunità. Orien-tate in questo senso anche le parole del Sindaco Signora GabriellaLupatini, che ha invitato a riflettere sul dono della vita che ciascunodi noi ha ricevuto e di cui potremmo rendere grazie, donando a no-stra volta a favore di chi richiede il nostro aiuto. Ringraziamo sia il Sin-daco che l'amministrazione comunale per esserci stati vicini nellarealizzazione di questo evento. Vogliamo cogliere l'occasione perporgere un sincero ringraziamento anche a don Claudio e donMario che si sono resi disponibili offrendo la struttura dell'oratorio,dando la disponibilità ad animare la S. Messa e accompagnandocicon la loro presenza in tutto il corso della manifestaziuone. Grazieanche per l'appoggio morale e per aver sempre condiviso con noii valori in cui crediamo. Tale appoggio è una risorsa vitale per l'interacomunità e un contributo prezioso per la crescita umana del no-stro paese.

Notizie dalle SezioniCASTREZZATO (BS)

35º anniversario e «Giornata del donatore»

Domenica 27 giugno, nella ricorrenza del 30º anniversario dell'Aidodi Cinisello Balsamo, si è svolta una celebrazione per inaugurare uncippo a ricordo con la seguente motivazione: "Beato don CarloGnocchi, donatore, cappellano degli alpini, il suo nome rimarràscritto nel libro della vita". Alla manifestazione erano presenti nu-merosi labari Aido, tante altre associazioni di volontariato del nostroterritorio e la Sig.ra Amabile Battistello, che ha ricevuto una corneadal Beato don Gnocchi. Sono intervenuti inoltre il Presidente Re-gionale Aido Cav. Leonida Pozzi, Mons. Angelo Bazzari Presidentedella Fondazione don Carlo Gnocchi, l'Assessore Calanni in rappre-sentanza del Sindaco di Cinisello, il Presidente Aido di Monza eBrianza, una delegazione della Polizia Municipale, gli alpini, tantis-simi soci Aido e il coro del Cai che ha cantato durante e dopo la Santa

Messa. Il cippo è stato volutamente eretto nel giardino dell'oratoriodella Parrocchia Sacra famiglia che ha accettato con entusiasmo l'ini-ziativa perchè frequentato da tantissimi giovani i quali, passandovidavanti, giorno dopo giorno, possono prendere esempio e ricordaresempre che donare è un atto di maturità ma anche d'amore.

Luciana Bonetti

CINISELLO BALSAMO (MI)Per il 30º anniversario un cippoin ricordo del Beato don Gnocchi

C’era una volta Revere: una piccola isola formata dalgrande fiume Po, quando scorreva libero nelle cam-pagne tra paludi e uccelli d’acqua. Refere, Riperium, Ri-pria, questi gli antichi nomi del luogo, etrusco prima,poi dominato dai Romani. All’inizio roccaforte, poi for-tezza dotata di ben sette torri, infine ingentilita da LucaFancelli che vi costruì l’ancor oggi magnifico palazzoducale gonzaghesco.E davanti? Un grande prato abbracciato d’alberi. Eccoil luogo dei giochi senza confini, punto d’incontro deiGruppi e dei loro giovani atleti, in una variopinta garatra amici. Per mantenere i legami e rafforzare le cono-scenze, sentirsi partecipi e appartenenti. Infine giocare,e correre e ridere insieme, spensieratamente, sotto ilbel sole di giugno.

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Notizie dalle SezioniREVERE (MN)

Giochi senza confini

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A circa cinque mesi di distanza dalla Beatificazione di donCarlo Gnocchi, il gruppo comunale Aido di Merate, Cernu-sco Lombardone e Montevecchia, ha organizzato presso ilsalone della chiesa di Novate in Merate una serata in suo ri-cordo. Grazie alla collaborazione del Coro Alpino Stelutis diBrivio (Lc) e del Gruppo Alpini di Bellano (Lc) ne è risultatauna serata dal clima suggestivo. La narrazione è stata affidata al sig. Domenico Parente diBellano; sono stati presentati i momenti salienti della vitadel Beato don Gnocchi, intervallati da canti e impreziositida immagini e filmati.Tra i duecento partecipanti all'evento, da citare la presenza

dal Parroco della Chiesa di Novate don Marino Rossi e delCav. Giampietro Mariani, rappresentante dell'Aido provin-ciale di Lecco, il quale ha portato il saluto ai presenti, com-plimentandosi per la bella iniziativa e l'ottimaorganizzazione.

Si è celebrata giovedì 8 aprile la “Giornata nazionale d’infor-mazione e sensibilizzazione alla donazione di organi e tes-suti” organizzata dall’Aido e dal Sism (Segretariato ItalianoStudenti di Medicina) in tutte le 26 Facoltà di Medicina delnostro Paese.Anche nella Facoltà di Medicina dell’Università Milano-Bi-cocca in Monza l’8 aprile ha operato nell’atrio della Facoltàun banchetto informativo, per il VI° anno consecutivo, conmateriale dell’Aido dove studenti del Sism e volontari dellaSezione Provinciale Aido di Monza e della Brianza hannodato informazioni sullo stato dei prelievi e dei trapianti eraccolto fra gli studenti ben 27 dichiarazioni di volontà a do-nare i propri organi e tessuti dopo la morte.

Questo fa ben sperare per il futuro dei trapianti in Italia, dovequesti giovani futuri medici andranno in seguito ad ope-rare negli Ambulatori e negli Ospedali, salvando così la vitaai tanti (attualmente circa 10.000) ammalati in lista d’attesa,che attendono da un trapianto il ritorno ad una vita attivae normale.

Notizie dalle Sezioni

MONZA-BRIANZA

MERATE (LC)Splendida serata in ricordo del Beato don Gnocchi

VIª Giornata Nazionale d’informazione Aido-Sism

Il Gruppo Comunale Aido di Carate Brianza ha festeggiatoil suo 30° anno di attività.I festeggiamenti si sono svolti sabato 24 aprile, prima con laS. Messa nella chiesa prepositurale officiata dal Parroco donGiampiero e poi nel salone dell’oratorio dove i soci e sim-patizzanti si sono riuniti per una simpatica riunione convi-viale. Il Vice Sindaco Giovanni Fumagalli ha portato il salutodell’Amministrazione Comunale a testimonianza della gra-titudine della città tutta per l’attività dei volontari del

Gruppo locale, guidati dalla Presidente Mirella Galli, nelladiffusione della cultura della donazione degli organi e tes-

MONZA-BRIANZA

30º anniversarioGruppo Comunale Aido Carate

Sabato 8 maggio alle ore 10,30 sono iniziate le mani-festazioni che i Gruppi Comunali Aido di Brugherio,Monza, Muggiò e Nova Milanese hanno organizzatoper ricordare un cittadino monzese illustre nel Bicen-tenario della sua nascita, l’ing. Eugenio Villoresi, idea-tore e costruttore dell'omonimo Canale che attraversai 4 Comuni sopra menzionati.La mattinata si è svolta in tre momenti distinti:- il presidente del Gruppo Aido di Monza Enrica Col-zani ha presentato l'evento ed ha sopratutto ricordato

l'importanza di decidere in vita se essere o meno do-natori di organi dopo la propria morte.- il prof. Camillo Agostoni, studioso della famiglia Vil-loresi, ha illustrato l'albero genealogico della famigliaVilloresi con particolare riguardo ad Eugenio ed al fra-tello Padre Luigi, fondatore dell'ancora attivissimo Col-legio Villoresi a Monza.Importanti anche i continui richiami alla Villa Realedove la famiglia Villoresi era incaricata di curare i giar-dini ed ai corsi d'acqua presenti in città quali il fonta-nile “La Pelucca”.- Albino Stegani, rappresentante di Lega Ambiente diNerviano, con fotografie bellissime ci ha portato ide-almente lungo gli 86 chilometri del Canale Villoresi.

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suti post mortem per aiutare gli ammalati in lista d’attesaper un trapianto. Il Presidente della Sezione Aido Provin-ciale di Monza e della Brianza Lucio D’Atri è intervenuto allemanifestazioni con parole di plauso e di apprezzamentoper il lavoro svolto in questi trent’anni e d’incoraggiamentoper continuare sempre meglio. L’appuntamento successivo

è stato il 30 maggio, Giornata nazionale della Donazione in-detta dal Ministero della Salute per portare il messaggiodella solidarietà umana fra i cittadini dove, anche a CarateBrianza, è stato preparato in piazza dai volontari un ban-chetto informativo per divulgare la cultura della donazionedegli organi al fine di trapianto.

Il 27 marzo scorso, per la tematica “Scienze e società” e nel-l’ambito del progetto di educazione alla salute ed allo svi-luppo sostenibile, è stato organizzato dalla SezioneProvinciale Aido di Monza e della Brianza e dal Liceo Gin-nasio Statale “B. Zucchi” di Monza il convegno “I progressi ele sfide della Medicina” rivolto agli studenti e docenti delLiceo Zucchi e della rete dei Licei della Brianza oltre che allacittadinanza ed alle Associazioni culturali della città diMonza. Relatori del Convegno sono stati la Dr.ssa SimonaMagni, medico anestesista rianimatore, responsabile localedel Prelievo di Organi e Tessuti del Presidio Ospedaliero diVimercate sull’argomento: “Il donatore multi-organo: iterclinico e burocratico” ed il Dr. Ettore Vitali, Direttore del Di-partimento Cardiovascolare Cliniche Humanitas Gavazzeni– Bergamo e direttore del Dipartimento CardiovascolareIstituto Clinico Humanitas – Rozzano sul tema: “ Il trapianto

cardiaco nel III° Millennio”.Numerosi gli studenti presenti, oltre 120, che hanno postoai relatori svariate domande d’approfondimento. Al termineil Vicepresidente provinciale Aido Vicario prof. Carla Baccantiha ringraziato i presenti, i Relatori, il Dirigente Scolastico Dr.Vincenzo Di Rienzo e la Professoressa R. Fabozzi, referentealla salute del Liceo.

Il Gruppo Comunale Aido di Vimercate ha organizzato, in collabo-razione con il Centro Commerciale Torri Bianche, un’esposizione diFerrari nella domenica 2 maggio con lo scopo di divulgare la cul-

tura della donazione degli organi e dei tessuti al fine di trapianto. Durante la giornata volontari dell’Aido hanno diffuso volantini sugliscopi dell’Associazione, hanno dato informazioni sul tema dei pre-lievi e dei trapianti e hanno raccolto le dichiarazioni di volontà adonare da parte dei cittadini interessati. Infine è stata anche unabuona occasione per avviare la 13ª Campagna Informativa Nazio-nale sulla donazione ed il trapianto degli organi indetta dal Mini-stero della Salute.

Notizie dalle Sezioni

MONZA-BRIANZA

VIMERCATE (MB)

Manifestazioni per i 200 annidella nascita di Eugenio Villoresi

Aido e Ferrari insiemeper la cultura della donazione

I progressi e le sfide della medicina

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Da ultimo i presidenti dei 4 Gruppi Aido Organizzatoridell'incontro hanno premiato i vincitori del 1° Con-corso fotografico “Camminando, fotografando lungo ilVilloresi”:1° premio Perego Emanuele2° premio Tosi Lidia3° premio Furini ValeriaLe persone intervenute hanno dimostrato un notevoleinteresse per l'incontro e tutte ci sono date appunta-mento in autunno per ammirare la mostra storica re-lativa al Canale Villoresi che verrà allestita dai GruppiAido a Monza, Muggiò e Brugherio.Il nostro scopo, oltre a voler perseguire l’obbiettivo as-sociativo di fare “cultura della donazione”, è anchequello di far conoscere un monzese così importante ela sua geniale opera di oltre un secolo fa. Domenica 9 maggio poi, si è svolta una “biciclettata”lungo le piste ciclabili del Canale Villoresi: con partenzada Monza, Piazza Trento e Trieste, attraversando Mug-giò, Nova Milanese e ritorno. Oltre 70 i partecipantiche con le magliette Aido hanno pedalato sotto uncielo che miracolosamente non ha ridonato pioggia.Nel frattempo altri volontari con due gazebo in piazzaTrento e Trieste hanno raccolto oltre 50 dichiarazionidi volontà ad essere donatori di organi dopo la morte.Ottima la riuscita della manifestazione, anche grazieagli amici di Monza in Bici, nostri partner nell'organiz-zazione dell'evento.

"Anche noi, nel nostro piccolo, crediamo che aiutaregli altri per alleviare le sofferenze sia un dovere di ognipersona". Con queste parole si è espressa la classe IV Adella scuola primaria di Vidigulfo, in occasione della vi-sita del Presidente provinciale dell'aido di Pavia, Luigi

Riffaldi, nonché ex Presidente del gruppo Aido di Vidi-gulfo. I bambini, dopo un incontro intenso, hanno pa-ragonato la scelta di donare gli organi alle scelte di vitadi grandi personaggi che hanno fatto il bene della so-cietà quali Gandhi e Martin Luther King. Scelte checambiano l'esistenza e che possono migliorare il no-stro mondo. Pensieri toccanti e intensi, suscitati da unincontro che ha permesso a questi ragazzi di com-prendere meglio lo scopo di questa associazione, non-

Notizie dalle Sezioni

VIDIGULFO (PV)I ragazzi della scuola primariaincontrano il Presidente provinciale

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Una Giornata Nazionale da ricordare quella vissuta aSondrio lo scorso maggio, anche perché le varie inizia-tive organizzate per l'occasione hanno coinvolto l'in-tero week-end. Sabato 22, l'apertura ufficiale èavvenuta in Piazza Garibaldi con il simbolico taglio delnastro da parte del Sindaco vicino al gazebo Aido cheè stato il punto d'incontro per tutti i partecipanti. A se-guire si è formato un nutrito corteo diretto verso il Pa-lazzo del Governo dove sotto il porticato centralehanno fatto gli onori di casa la Presidente provincialeBonvini, i Vicepresidenti Frizziero e on. Rossattini, il con-sigliere e vicepresidente regionale AIDO Redaelli, la Pre-sidente del Gruppo di Sondrio Castellini, i responsabilidegli altri otto gruppi comunali. Sono intervenute quindi una serie di autorità: l’euro-parlamentare On. Provera (già primario ospedaliero, dadeputato era stato il primo presentatore di una propo-sta di legge su donazioni e trapianti), il consigliere re-gionale Costanzo, il Sindaco di Sondrio Molteni, la

coordinatrice responsabile dei prelievi dell’Aziendaospedaliera Valtellina e Valchiavenna dr.ssa Dissette, ilDirettore amministrativo dell’ASL Pavese. Inoltre mes-saggi di saluto sono arrivati dal Presidente della Pro-vincia Sertori, dall’on. Del Tenno, dal consigliereregionale Parolo e dal Dirigente Scolastico provincialeMontrone. Quindi si è dato il via all'iniziativa centrale di questagiornata, l'apertura della mostra sul tema della dona-zione realizzata dai ragazzi del Liceo Artistico di Mor-begno. Alcune decine di opere hanno lasciato senzafiato i visitatori, che si sono soffermati con ammirazionee stupore; queste sono rimaste in esposizione per un'in-tera settimana.Domenica 23 invece è stato il tempo della seconda edi-zione de "La Camminata per la vita", noncompetitivache si è snodata per un percorso di una decina di chi-lometri affrontato da giovani e meno giovani. Al rientroper tutti l'iniziativa "colazioneinsieme", un ristorante al-l'aperto preparato dai volontari di diverse associazioniche hanno collaborato con l'Aido. Due giorni intensicon tante possibilità di incontro per affrontare e riflet-tere sul tema della donazione degli organi.

Notizie dalle Sezioni

SONDRIO

Tante iniziative in occasionedella Giornata Nazionale Aido

Domenica 23 maggio i cittadini di Vigonzone e di Torre-vecchia Pia, hanno avuto modo di incrociare sulle propriestrare gli atleti partecipanti alla gara ciclistica "Memorial Za-nini Carlo". Decine e decine di ciclisti si sono dati battaglia nel percorsodi una sessantina di chilometri, onorando lo sforzo dell'or-ganizzazione che ha visto in prima fila anche il gruppo AidoLandriano Bascapè di Torre Vecchia Pia. Sgab, Donne, Vete-rani, Gentlemen, Cadetti, Junior, Senior sono state le cate-gorie presenti che, con partenze scaglionate, hanno datovita ad una gara che si è snodata lungo tutto il pomeriggio.Un gruppo Aido che ha nel cuore il desiderio di coinvolgerela gente di questa comunità molto laboriosa, nella speranza

magari un giorno, di poter unire in armonia i gruppi di Lan-driano, Bascapè e Torre Vecchia Pia. Nel frattempo quello che conta è vivere le attività con ilcuore e la passione di sempre, per contribuire a diffonderela cultura del dono anche grazie ad iniziative sportive comequeste.

BASCAPÈ (PV)Disputato il «Memorial Zanini Carlo»

chè la sua storia e le sue iniziative, come quella di de-dicare uno spazio in memoria dei donatori presso il ci-mitero di Vidigulfo intitolato "Il giardino dellasolidarietà". Un'occasione per fare ancora una volta cultura delladonazione, rispondendo alle domande che immanca-bilmente un argomento del genere suscita. Ma spessole risposte precise e accorate che saziano la sete di co-noscenza non bastano e allora ci pensano le testimo-nianze, quelle che lasciano la bocca aperta e scaldano

i nostri cuori, come quella mamma che, dopo la tragicamorte del figlio di appena tre anni, ha acconsentito alladonazione, permettendo ad altri di poter continuareuna esistenza che altrimenti non avrebbe lasciatoscampo. "Siamo rimasti colpiti..." hanno detto i ragazzi, e noinon possiamo che essere d'accordo con loro, nella spe-ranza che questo sentimento susciti in loro la capacitàdi essere solidali con gli altri, anche attraverso il con-senso alla donazione degli organi.

LE TAPPE 2010PROLOGO (Media oraria Km 10)Sabato 7 Agosto 2010 Km 20

PRIMA TAPPA (Media oraria Km 10)Domenica 8 Agosto 2010 Km 53

SECONDA TAPPA (Media oraria Km 10)Lunedì 9 Agosto 2010 Km 52

TERZA TAPPA (Media oraria Km 10)Martedì 10 - Agosto 2010 Km 38

QUARTA TAPPA (Media oraria Km 10)Mercoledì 11 Agosto 2010 Km 46

QUINTA TAPPA (Media oraria Km 10)Giovedì 12 Agosto 2010 Km 51

SESTA TAPPA (Media oraria Km 10)Venerdì 13 Agosto 2010 Km 48

SETTIMA TAPPA (Media oraria Km 10)Sabato 14 Agosto 2010 Km 68

OTTAVA TAPPA (Media oraria Km 10)Domenica 15 Agosto 2010 Km 65

7-15 Agosto 2010

MARCIA DELLA SOLIDARIETÀTour della Valle d’Aosta e del Piemonte

Pila/Gressan(AO) › Aosta › Varallo (VC)

441km

RegionePiemonte

RegioneAutonoma

Valle d’Aosta

Media Oraria 10 km

Donazione, parlane oggi.

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Via Padre Marcolini, 7/9 - 25030 COCCAGLIO (Brescia) Italia - Tel./Fax 030 7722 815 - Cell. 335 5477 [email protected] - www-vitaperlavita.com

G.S. “Vita per la Vita”CASA DELLA SOLIDARIETÀ