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E-book gratuito, omaggio del blog Coltivare l’orto Proprietà letteraria riservata © Bruno Del Medico. Testi e fotografie di Bruno Del Medico. Disegni di Elisabetta Del Medico. Sono consentiti la duplicazione e la diffusione dell’intera opera, senza eliminare o sostituire nessuna parte. E’ proibito utilizzarne separatamente testi o disegni. Sono proibiti il disassembleggio o la scompilazione.

TRAPIANTI NELL'ORTO 2012-2 - Coltivare l'ortocoltivarelorto.myblog.it/files/TRAPIANTI NELL'ORTO 2012-4.pdf · COME ESEGUIRE I TRAPIANTI NELL’ORTO a cura di Bruno Del Medico Sommario

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E-book gratuito omaggio del blog Coltivare lrsquoorto Proprietagrave letteraria riservata copy Bruno Del Medico Testi e fotografie di Bruno Del Medico Disegni di Elisabetta Del Medico Sono consentiti la duplicazione e la diffusione dellrsquointera opera senza eliminare o sostituire nessuna parte Ersquo

proibito utilizzarne separatamente testi o disegni Sono proibiti il disassembleggio o la scompilazione

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COME ESEGUIRE I TRAPIANTI NELLrsquoORTO a cura di Bruno Del Medico

Sommario Un trapianto ben fatto egrave il primo requisito per il successo della colti-vazione

2

Il metodo di semina 3

PIANTINE IN AIUOLA O VASSOIO 4

Raccogliere le piantine 5

Aiutare la ripresa 6

Il ripicchettamento 7

Consigli sempre utili 8

CONTENITORI ALVEOLARI o singoli non biodegradabili

9

Estrarre le piantine dal contenitore 10

PROFONDITArsquo DI TRAPIANTO 11

TUTTI I LIBRI di Bruno Del Medico 12

PIANTINE DA DISCHETTI DI TORBA 13

PIANTINE DA CONTENITORI DI TORBA

15

RICONOSCERE LE PIANTINE MI-GLIORI

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Un trapianto ben fatto garantisce giagrave il 50 del successo Spesso quando ci troviamo di fronte alcune piantine e ci accingiamo a metterle a dimora nellrsquoorto veniamo aggrediti dai dubbi piugrave di-versi Saragrave il momento giusto Si tratta di piantine veramente buone A quale profonditagrave vanno interrate Come evitare che molte non sopravvivano al trauma del trapianto Sulla base della mia esperienza nella coltiva-zione dellrsquoorto che oramai supera ampiamen-te il mezzo secolo fornisco in questo e-book le risposte a tutte queste domande e molte altre ancora Nel periodo attuale moltissime persone si stanno avvicinando a quella che per me egrave unrsquoarte nobile la coltivazione dellrsquoorto un porsquo per il desiderio di ritornare alla natura un porsquo per portare sulla propria tavola dei cibi vera-mente genuini ed ecologici un porsquo anche per lrsquoesigenza di economia domestica che in que-sti tempi di crisi ci coinvolge tutti Vorrei con tutto il cuore che chi inizia il cam-mino dellrsquoorto non se ne allontanasse a causa di delusioni derivanti magari da motivi bana-li Auguro a tutti successo e felicitagrave Se qual-cuno mentre guarda lrsquoacqua scorrere tra le file vorragrave ingannare il tempo leggendo qual-cuno dei miei libri mi daragrave un motivo in piugrave per continuare questrsquoopera di supporto a co-mincia e anche a chi egrave giagrave un poco esperto

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COME ESEGUIRE I TRAPIANTI NELLrsquoORTO a cura di Bruno Del Medico

Il trattamento delle piantine varia a seconda di come sono state seminate La semina consiste nellrsquoaffidamento al terreno dei semi per otte-nerne delle piantine Mentre nellrsquoagricoltura a pieno campo si egrave sempre usato spargere i semi direttamente sul terreno nelle col-tivazioni orticole e specialmente nei piccoli orti familiari si egrave dif-fusa ormai universalmente la pratica di seminare preventivamen-te in vivaio le piantine che poi opportunamente cresciute ver-ranno trasferite in campo Questa pratica deriva da molte neces-sitagrave tra le quali quelle di - non sprecare le sementi divenute oggi molto costose - poter scegliere tra molte piantine le piugrave belle e trasferire in campo solo quelle - poter disporre le piantine alle giuste distanze senza che alcune vengano a trovarsi troppo vicine o che si creino ampi spazi vuoti per le mancate emersioni Nei vivaietti le piantine possono venire coltivate tutte assieme in appositi vassoi in conte-nitori alveolari di diverso tipo su dischetti di torba o di cocco o in vasetti di torba pressata

Bruno Del Medico informatico in pensione egrave au-tore di diversi libri sul tema dellrsquoorticoltura (Coltivare lrsquoorto Lrsquoorto e la luna Fare il com-post) Il suo prossimo libro (Lrsquoorto sul balcone ABC) saragrave disponibile dal 10 maggio su wwwdelmedicoit

Attualmente collabora con riviste del settore tra cui Casa in fiore il suo ultimo contributo pubblicato nel numero di marzo egrave relativo alla lotta biologica ai parassiti Ersquo creatore e gestore del network ldquoColtivare lrsquoortordquo che comprende numerosi blog e gruppi Facebook Fin dalla piugrave giovane etagrave apprende dal padre lrsquoarte della coltivazio-ne dellrsquoorto a cui si dedica con passione da oltre mezzo secolo

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Visita il blog httpcoltivarelortomyblogit

Il primo blog sullrsquoargomento Oltre 500000 visite dal 2009

A lato un vaso ret-tangolare sistemato al riparo di una tet-toia egrave stato suddiviso in quattro sezioni per essere usato co-me vivaio In ciascu-na zona si semina un ortaggio diverso

La semina in aiuola si fa ricavando da un picco-lo settore di orto uno spazio riempito di terra fine e ben spianata su cui si sparge il seme Poicheacute questa semina venendosi a trovare allrsquoaperto egrave soggetta alle intemperie o al calo-re si preferisce preparare una cassettina o con-tenitore analogo riempito di terra fine su cui si effettua la semina Questo contenitore allrsquooccorrenza potragrave essere spostato in luoghi piugrave adatti a proteggere meglio le piantine Per esempio di notte lo si puograve trasferire allrsquointerno per dare piugrave calore di giorno allrsquoesterno per dare piugrave luce Il trapianto da aiuola si dice ldquotrapianto a radice nudardquo ed egrave causa di una grande percentuale di insuccessi dal 15 al 60 delle piantine posso-no morire per lo stress da trapianto

PRO E CONTRO Si tratta di un metodo sbrigativo che comunque garantisce un buon controllo dello sviluppo delle piantine specialmente quando sono in vassoio I problemi sorgono tutti al momento del trapianto quando occorre espiantare le piantine per trasferirle a dimora Infatti per quanto si faccia attenzione una buo-na parte delle radici viene strappata e rimane nel terreno questo significa che la piantina verragrave a trovarsi in un micro-clima diverso piugrave esposto al calore del sole potendo fare affidamento solo sulla metagrave del suo patrimonio radicale

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Metodo della forchetta

La semina in aiuola o in vassoio egrave veloce ma presenta diversi inconvenienti Anzitutto ci saragrave un maggior spreco di semente percheacute dopo lrsquoemersione si saragrave costretti a diradare tutte le piantine nate troppo vicine La difficoltagrave maggiore perograve si presenta al momento di togliere la piantina dalla sua aiuola e trasferirla in campo Per fare questo occorre estirparla dal terreno in cui egrave nata ed in cui ha allar-gato senza nessun freno le sue radici Per quanto si cerchi di estrarla con una zolla di terra almeno la metagrave dellrsquoapparato radicale andragrave perso cau-sando un indebolimento generale della sua capacitagrave di sopravvivenza Inoltre le radici estratte senza la loro terra spesso muoiono prima di adattarsi al nuovo terreno Per estrarre la piantina conservando il piugrave possibile le radici con la propria terra si possono adottare diversi accorgimenti tra i quali - non strappare la piantina dalla terra tirandola - prima innaffiare molto bene il terreno in modo da ammorbidirlo - usare un accessorio che aiuti lrsquooperazione come per esempio una for-chetta o un cucchiaio - interrare immediatamente le piantine estratte

Per raccogliere le piantine risparmiando il piugrave possibile le radici egrave possibile aiutarsi con una forchetta o un cucchiaio come nella figura in alto In basso le piantine seminate tutte assieme in terra hanno una germinazione che puograve essere irregolare le piantine troppo fitte vanno dira-date estirpando le piugrave piccole

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IL PRIMO BLOG DEDICATO ALLA LUNA NEL MONDO AGRICOLO httpcalendariolunaremyblogit

Oltre 200000 visite dal 2009

Piante di cui si riduce solo la radice Cavolo broccolo verza cappuccio cavolfiore lat-tuga romana lattuga a cappuccio valeriana Piante di cui si riducono solo le foglie Barbabietola cicoria da radice finocchio prezze-molo sedano rapa Piante di cui riducono sia la radice che le fo-glie Bieta a coste erbette carciofo cardo indivia scarola cipolla porro sedano Piante da trapiantare integre Pomodori peperoni melanzane zucche e zucchi-ne piselli fagioli fave

Il trapianto a radice nuda puograve essere micidiale per la sopravvivenza delle piantine Infatti la riduzione delle ra-dici provoca uno squilibrio tra lrsquoumiditagrave dispersa dalle foglie e quella che le ra-dici riescono ad assorbire dal terreno Inoltre piugrave che le radici principali so-no le micro-radici quelle che possono ricrescere velocemente e continuare il lavoro e quelle vanno quasi tutte per-se Per riequilibrare lrsquoattivitagrave della pianta sono consigliabili due operazioni da eseguire sulle piante indicate a lato 1) Riduzione delle radici Si taglia la radice principale al 75 della sua lunghezza in modo che il fittone principale ne emetta molto ra-pidamente di nuove Allo stesso tempo si eliminano tutti i grovigli di radici sot-tili che comunque sarebbero destinati appesantire lrsquoattivitagrave di ripresa senza nessun utile 2) Riduzione del fogliame Si eliminano le foglie piugrave esterne o si taglia il ciuffo di foglie al 60 della sua altezza evitando perograve di tagliare il ciuffetto piugrave interno Eliminare le foglie esterne non porta nessun pregiudizio percheacute quelle piugrave interne andranno prestissimo a sostituirle

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Il ripicchettamento egrave lrsquooperazione con la qua-le si trapianta una piantina trasferendola in un contenitore piugrave adatto (solitamente piugrave grande) prima ancora di trasferirla in campo Questo puograve accadere per diversi motivi - Dopo aver allestito un vivaietto di piantine ci si accorge che queste sarebbero pronte al trapianto ma lo spazio nellrsquoorto egrave ancora oc-cupato da unrsquoaltra coltivazione ancora pro-duttiva Per non far invecchiare troppo la piantina la si ripicchetta in un contenitore nuovo con terra nuova in modo che possa svilupparsi ancora in attesa del trapianto de-finitivo - si vuole irrobustire di piugrave la piantina prima di metterla de finitamente a dimora - le condizioni atmosferiche (una primavera che tarda) sconsigliano ancora il trapianto mentre la piantina sarebbe pronta

Il ripicchettamento va sempre eseguito in contenitori singoli qualunque provenien-za abbia la piantina per non creare un secondo trauma da trapianto quando ver-ragrave messa definitivamente in terra Occorre procurarsi dei piccoli contenitori che garantiscano comunque unrsquoarea al-meno un paio di centimetri piugrave larga di quella originaria Lo scopo egrave consentire alle radici di allargarsi in modo che an-che il fusto possa crescere Occorre tenere presente che dopo il ripic-chettamento bisogneragrave aspettare almeno un mese per trapianto definitivo cioegrave sa-ragrave necessario che le radici colonizzino completamente il nuovo spazio in modo che quando si estrarragrave la piantina tutta la zolla (tenuta insieme dalla espansione delle radici) venga via dal vaso Altri-

menti si faccia il ri-picchettamento in vasetti di torba pres-sata in modo che al trapianto non sia ne-cessario estrarre le piantina ma la si metta a dimora con tutto il vasetto

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Per un buon trapianto

Eseguire sempre il trapianto nelle ore finali della giornata in modo che le piantine abbiano tutta una notte per iniziare ad ambientarsi prima di dover affrontare il sole battente del pieno giorno Appena eseguito il trapianto in-naffiare immediatamente le pian-tine in modo abbondante per far sigrave che lrsquoacqua compatti la terra attorno alle radici

Quando si interra la piantina ricavare at-torno al fusto con la pressione della ma-no una piccola conca in modo che le in-naffiature restino localizzate proprio do-ve servono cioegrave sopra le radici Nei due giorni successivi al trapianto ombreggiare le piantine per quanto pos-sibile nelle ore di maggiore insolazione Innaffiare abbondantemente due volte al giorno fincheacute si noteragrave che le piantine non soffrono piugrave nelle ore piugrave calde (le foglie non danno segni di afflosciamento ma restano fresche ed erette)

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Si tratta di piccoli contenitori ge-neralmente di plastica riempiti con terriccio da semina nei quali ven-gono coltivate le piantine una per ciascun contenitore Il trapianto viene detto ldquotrapianto con pane di terrardquo

Il vantaggio egrave rappresentato dal fatto che ogni piantina cresce da sola in un ambiente circo-scritto nel quale sviluppa un buon apparato radicale grazie anche alla qualitagrave del terriccio usato Al momento del trapianto la piantina si estrae dal contenitore con tutta la terra tenu-ta assieme dallrsquoapparato radicale e si trasferi-sce a dimora senza che le radici risultino dan-

neggiate Non crsquoegrave praticamente trauma da trapianto se non in misura molto limitata La percentuale di successo in questo tipo di trapianti egrave pari al 95-100 Si possono trovare in commercio dei contenitori in plastica nera raggruppati per 6 o per 10 Ersquo molto piugrave facile ed economico riciclare contenitori derivanti dallrsquoacquisto di piantine presso i garden center o utiliz-zare altri contenitori come per esempio i bicchierini da caffegrave come si puograve vedere nella foto Qualunque contenitore si scelga di usare egrave importante che abbia un foro sul fondo del diametro di 06 cm per agevolare lo sgrondo dellrsquoacqua di innaffiamento altrimenti le piantine mo-riranno tra muffe e muschi

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Vuoi iniziare un piccolo orto anche sul tuo balcone Ecco il blog che fa per te

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Estrarre le piantine Il giorno precedente non innaffiare in modo che la terra asciugandosi aderisca di meno ai bordi Per estrarre le piantine afferrare con due dita il piede (il punto in cui la piantina entra nel terreno) e tirare leggermente senza forzare Quando le piantine crescono un porsquo piugrave del previ-sto egrave possibile che le radici facciano forza sui bor-di del contenitore impedendo lrsquouscita del pane di terra intero In tal caso aiutandosi con una can-nuccia o una penna biro spingere dal foro inferio-re del contenitore e contemporaneamente tirare leggermente dallrsquoalto In casi estremi tagliare il contenitore

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Troverai molti suggerimenti utili

Quanto vanno interrate le piantine Alcune piantine traggono vantaggio se le si interra profondamente altre al contrario vanno interrate esatta-mente alla stessa profonditagrave del con-tenitore drsquoorigine

Si interrano a profonditagrave maggiore le pianti-ne che hanno la proprietagrave di emettere nuo-ve radici dalla parte di fusto interrata Tra le piugrave comuni Pomodoro Melanzana Peperone Queste si interrano fino a 1 cm circa dalle prime foglie vere (eliminare le fo-glie dicotiledonari cioegrave le piugrave basse quelle con cui la pianta emerge che al trapianto sono ormai giallicce e prossime a seccarsi) Si interrano esattamente alla medesi-ma profonditagrave le piantine che al colletto originano tutto il cespo come per esempio Insalate di ogni tipo Prezzemolo Sedano Bieta Cipolla Aglio Porro Zucche e zucchine Si possono interrare qualche centime-tro al di sopra del colletto (interramento parziale del fusto o a mezzo fusto) tutti i cavoli

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Tutti i libri di Bruno Del Medico

Coltivare lrsquoorto Piccoli trucchi e antichi segreti 120 pagine 1000 euro Lo trovi con sconti e omaggi su wwwdelmedicoit

Lrsquoorto e la luna Ottenere il meglio con metodi naturali 120 pagine 1000 euro Lo trovi con sconti e omaggi su wwwdelmedicoit

Risparmiare con il compost Recuperare gli scarti di cucina orto giardino 144 pagine 1400 euro Lo trovi con sconti e omaggi su wwwdelmedicoit

Lrsquoorto sul balcone ABC (copertina provvisoria) Con progetti di orti da 2 a 40 metri quadrati 200 pagine 1400 euro Lo trovi con sconti e omaggi su wwwdelmedicoit a partire dal 10 maggio

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I dischetti di torba sistemati in un conte-nitore vengono bagnati con acqua tiepida e raggiungono in pochi secondi le dimen-sioni adatte alla semina

I dischetti in torba pressata (o in cocco pressato) vengono com-mercializzati come si vedono nel-la foto a lato si tratta di grosse pastiglie alte circa 05 cm e con un diametro da 4 a 6 cm La tor-ba egrave pressata allrsquointerno di una calza finissima Sulla parte supe-riore del dischetto crsquoegrave la traccia di un foro che potragrave accogliere il seme Immergendo i dischetti in acqua in pochi secondi i dischetti cre-scono in altezza fino a 5 cm circa mantenendo invariata la larghez-za Nel piccolo buco situato nella parte superiore (che eventual-mente va approfondito) si siste-mano i semi da ricoprire con ter-riccio fine La piantina trova nella torba addizionata di fertilizzanti tutto il nutrimento di cui ha biso-gno Al momento del trapianto si puograve mettere a dimora il dischetto (a quel punto una zollet-ta) cosigrave comrsquoegrave evitando in questo modo anche la necessitagrave di togliere la piantina dal conteni-tore

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Per quanto siano costosi i dischetti di torba (o di cocco) presentano il grosso vantaggio di poter essere messi a dimo-ra senza sottoporre la piantina a nessu-na manipolazione La calza che avvolge il cilindretto di terra viene penetrata senza difficoltagrave dalle radici ed egrave biode-gradabile anche se non in tempi velo-cissimi puograve restare nel terreno anche un paio di anni Nella foto in basso due piantine che stanno sviluppando le prime foglie vere Le due foglie che si vedono sono quelle dicotiledonari cioegrave le prime ad uscire dal seme che non si contano Solo quando la piantina avragrave cinque foglie vere potragrave essere trapiantata con suc-cesso Nel frattempo trova nel cilindro di torba tutti gli elementi nutritivi di cui ha bisogno (eccetto lrsquoacqua che va for-nita con lrsquoirrigazione ordinaria)

Nella foto in alto un dischetto prima di essere ba-gnato e trenta secondi dopo La crescita avviene in altezza ma non in larghezza

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I contenitori di torba sono fatti con lo stesso materiale dei dischetti ma sono leggermente piugrave economici Si tratta di piccoli vasi in torba pressata di forma tonda o quadrata singoli o raggruppati a 6-10 per comoditagrave di mani-polazione Sono in grado di resistere per due o tre mesi alle sollecitazioni derivanti dalla coltivazione della piantina in particolare allrsquoumiditagrave ma sono permeabili alle radici Quando la piantina egrave pronta possono essere messi direttamente nel terreno dove com-pletano rapidamente il loro disfacimento Anche in questo caso il grande vantaggio egrave che la piantina puograve essere messa a dimora senza subire nessuna manipolazione In basso Indivia coltivata in un gruppo di 6 vasetti di torba

Quali contenitori scegliere Dal punto di vista di chi deve fare vi tra-pianti utilizzando piantine acquistate la so-luzione migliore egrave quella dei dischetti o con-tenitori di torba pressata percheacute il trapianto diventa una operazione sicura e veloce Purtroppo ben difficilmente troverete in commercio piantine coltivate su questi sup-porti a causa dei loro costi Troverete inve-ce praticamente sempre piantine coltivate in contenitori alveolari di plastica o di poli-stirolo In qualche mercatino potreste anco-ra trovare mazzetti di piantine a radice nu-da Qualche decennio fa si usava solo que-sto metodo Oggi si trovano ancora in ven-dita a mazzetti le cipolle ed i finocchi e qualche altro tipo di ortaggio Se comprate piantine a mazzetti mettete in conto di per-derne un certo numero per stress da tra-pianto Non comprate mazzetti di piantine di insalate ne perdereste la metagrave

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Foto in alto Le piantine da usare per un orto devono essere robuste allrsquoaspetto e di colore verde intenso nella tonalitagrave propria La pianta egrave pronta al trapianto quando la sua altezza minima egrave di 8-10 cm e comunque possiede almeno 5 foglie oltre quelle dicotiledonari (quelle della nascita)

Foto a sinistra Le piantine devono avere un fa-scio di radici ben sviluppato come si puograve vedere estraendone una dal contenitore Cosigrave sono ottime per una ripresa rapida

Foto in alto a destra Piantine esili e diafane spropor-zionate in altezza con gambi esili che si piegano al peso delle poche foglie con colorazione pallida Si tratta di piante ldquofilaterdquo cioegrave cresciute con troppa poca luce Una volta messe in campo moriranno Da evitare

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Sommario Un trapianto ben fatto egrave il primo requisito per il successo della colti-vazione

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Il metodo di semina 3

PIANTINE IN AIUOLA O VASSOIO 4

Raccogliere le piantine 5

Aiutare la ripresa 6

Il ripicchettamento 7

Consigli sempre utili 8

CONTENITORI ALVEOLARI o singoli non biodegradabili

9

Estrarre le piantine dal contenitore 10

PROFONDITArsquo DI TRAPIANTO 11

TUTTI I LIBRI di Bruno Del Medico 12

PIANTINE DA DISCHETTI DI TORBA 13

PIANTINE DA CONTENITORI DI TORBA

15

RICONOSCERE LE PIANTINE MI-GLIORI

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Un trapianto ben fatto garantisce giagrave il 50 del successo Spesso quando ci troviamo di fronte alcune piantine e ci accingiamo a metterle a dimora nellrsquoorto veniamo aggrediti dai dubbi piugrave di-versi Saragrave il momento giusto Si tratta di piantine veramente buone A quale profonditagrave vanno interrate Come evitare che molte non sopravvivano al trauma del trapianto Sulla base della mia esperienza nella coltiva-zione dellrsquoorto che oramai supera ampiamen-te il mezzo secolo fornisco in questo e-book le risposte a tutte queste domande e molte altre ancora Nel periodo attuale moltissime persone si stanno avvicinando a quella che per me egrave unrsquoarte nobile la coltivazione dellrsquoorto un porsquo per il desiderio di ritornare alla natura un porsquo per portare sulla propria tavola dei cibi vera-mente genuini ed ecologici un porsquo anche per lrsquoesigenza di economia domestica che in que-sti tempi di crisi ci coinvolge tutti Vorrei con tutto il cuore che chi inizia il cam-mino dellrsquoorto non se ne allontanasse a causa di delusioni derivanti magari da motivi bana-li Auguro a tutti successo e felicitagrave Se qual-cuno mentre guarda lrsquoacqua scorrere tra le file vorragrave ingannare il tempo leggendo qual-cuno dei miei libri mi daragrave un motivo in piugrave per continuare questrsquoopera di supporto a co-mincia e anche a chi egrave giagrave un poco esperto

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Il trattamento delle piantine varia a seconda di come sono state seminate La semina consiste nellrsquoaffidamento al terreno dei semi per otte-nerne delle piantine Mentre nellrsquoagricoltura a pieno campo si egrave sempre usato spargere i semi direttamente sul terreno nelle col-tivazioni orticole e specialmente nei piccoli orti familiari si egrave dif-fusa ormai universalmente la pratica di seminare preventivamen-te in vivaio le piantine che poi opportunamente cresciute ver-ranno trasferite in campo Questa pratica deriva da molte neces-sitagrave tra le quali quelle di - non sprecare le sementi divenute oggi molto costose - poter scegliere tra molte piantine le piugrave belle e trasferire in campo solo quelle - poter disporre le piantine alle giuste distanze senza che alcune vengano a trovarsi troppo vicine o che si creino ampi spazi vuoti per le mancate emersioni Nei vivaietti le piantine possono venire coltivate tutte assieme in appositi vassoi in conte-nitori alveolari di diverso tipo su dischetti di torba o di cocco o in vasetti di torba pressata

Bruno Del Medico informatico in pensione egrave au-tore di diversi libri sul tema dellrsquoorticoltura (Coltivare lrsquoorto Lrsquoorto e la luna Fare il com-post) Il suo prossimo libro (Lrsquoorto sul balcone ABC) saragrave disponibile dal 10 maggio su wwwdelmedicoit

Attualmente collabora con riviste del settore tra cui Casa in fiore il suo ultimo contributo pubblicato nel numero di marzo egrave relativo alla lotta biologica ai parassiti Ersquo creatore e gestore del network ldquoColtivare lrsquoortordquo che comprende numerosi blog e gruppi Facebook Fin dalla piugrave giovane etagrave apprende dal padre lrsquoarte della coltivazio-ne dellrsquoorto a cui si dedica con passione da oltre mezzo secolo

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Il primo blog sullrsquoargomento Oltre 500000 visite dal 2009

A lato un vaso ret-tangolare sistemato al riparo di una tet-toia egrave stato suddiviso in quattro sezioni per essere usato co-me vivaio In ciascu-na zona si semina un ortaggio diverso

La semina in aiuola si fa ricavando da un picco-lo settore di orto uno spazio riempito di terra fine e ben spianata su cui si sparge il seme Poicheacute questa semina venendosi a trovare allrsquoaperto egrave soggetta alle intemperie o al calo-re si preferisce preparare una cassettina o con-tenitore analogo riempito di terra fine su cui si effettua la semina Questo contenitore allrsquooccorrenza potragrave essere spostato in luoghi piugrave adatti a proteggere meglio le piantine Per esempio di notte lo si puograve trasferire allrsquointerno per dare piugrave calore di giorno allrsquoesterno per dare piugrave luce Il trapianto da aiuola si dice ldquotrapianto a radice nudardquo ed egrave causa di una grande percentuale di insuccessi dal 15 al 60 delle piantine posso-no morire per lo stress da trapianto

PRO E CONTRO Si tratta di un metodo sbrigativo che comunque garantisce un buon controllo dello sviluppo delle piantine specialmente quando sono in vassoio I problemi sorgono tutti al momento del trapianto quando occorre espiantare le piantine per trasferirle a dimora Infatti per quanto si faccia attenzione una buo-na parte delle radici viene strappata e rimane nel terreno questo significa che la piantina verragrave a trovarsi in un micro-clima diverso piugrave esposto al calore del sole potendo fare affidamento solo sulla metagrave del suo patrimonio radicale

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Metodo della forchetta

La semina in aiuola o in vassoio egrave veloce ma presenta diversi inconvenienti Anzitutto ci saragrave un maggior spreco di semente percheacute dopo lrsquoemersione si saragrave costretti a diradare tutte le piantine nate troppo vicine La difficoltagrave maggiore perograve si presenta al momento di togliere la piantina dalla sua aiuola e trasferirla in campo Per fare questo occorre estirparla dal terreno in cui egrave nata ed in cui ha allar-gato senza nessun freno le sue radici Per quanto si cerchi di estrarla con una zolla di terra almeno la metagrave dellrsquoapparato radicale andragrave perso cau-sando un indebolimento generale della sua capacitagrave di sopravvivenza Inoltre le radici estratte senza la loro terra spesso muoiono prima di adattarsi al nuovo terreno Per estrarre la piantina conservando il piugrave possibile le radici con la propria terra si possono adottare diversi accorgimenti tra i quali - non strappare la piantina dalla terra tirandola - prima innaffiare molto bene il terreno in modo da ammorbidirlo - usare un accessorio che aiuti lrsquooperazione come per esempio una for-chetta o un cucchiaio - interrare immediatamente le piantine estratte

Per raccogliere le piantine risparmiando il piugrave possibile le radici egrave possibile aiutarsi con una forchetta o un cucchiaio come nella figura in alto In basso le piantine seminate tutte assieme in terra hanno una germinazione che puograve essere irregolare le piantine troppo fitte vanno dira-date estirpando le piugrave piccole

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Piante di cui si riduce solo la radice Cavolo broccolo verza cappuccio cavolfiore lat-tuga romana lattuga a cappuccio valeriana Piante di cui si riducono solo le foglie Barbabietola cicoria da radice finocchio prezze-molo sedano rapa Piante di cui riducono sia la radice che le fo-glie Bieta a coste erbette carciofo cardo indivia scarola cipolla porro sedano Piante da trapiantare integre Pomodori peperoni melanzane zucche e zucchi-ne piselli fagioli fave

Il trapianto a radice nuda puograve essere micidiale per la sopravvivenza delle piantine Infatti la riduzione delle ra-dici provoca uno squilibrio tra lrsquoumiditagrave dispersa dalle foglie e quella che le ra-dici riescono ad assorbire dal terreno Inoltre piugrave che le radici principali so-no le micro-radici quelle che possono ricrescere velocemente e continuare il lavoro e quelle vanno quasi tutte per-se Per riequilibrare lrsquoattivitagrave della pianta sono consigliabili due operazioni da eseguire sulle piante indicate a lato 1) Riduzione delle radici Si taglia la radice principale al 75 della sua lunghezza in modo che il fittone principale ne emetta molto ra-pidamente di nuove Allo stesso tempo si eliminano tutti i grovigli di radici sot-tili che comunque sarebbero destinati appesantire lrsquoattivitagrave di ripresa senza nessun utile 2) Riduzione del fogliame Si eliminano le foglie piugrave esterne o si taglia il ciuffo di foglie al 60 della sua altezza evitando perograve di tagliare il ciuffetto piugrave interno Eliminare le foglie esterne non porta nessun pregiudizio percheacute quelle piugrave interne andranno prestissimo a sostituirle

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COME ESEGUIRE I TRAPIANTI NELLrsquoORTO a cura di Bruno Del Medico

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Il ripicchettamento egrave lrsquooperazione con la qua-le si trapianta una piantina trasferendola in un contenitore piugrave adatto (solitamente piugrave grande) prima ancora di trasferirla in campo Questo puograve accadere per diversi motivi - Dopo aver allestito un vivaietto di piantine ci si accorge che queste sarebbero pronte al trapianto ma lo spazio nellrsquoorto egrave ancora oc-cupato da unrsquoaltra coltivazione ancora pro-duttiva Per non far invecchiare troppo la piantina la si ripicchetta in un contenitore nuovo con terra nuova in modo che possa svilupparsi ancora in attesa del trapianto de-finitivo - si vuole irrobustire di piugrave la piantina prima di metterla de finitamente a dimora - le condizioni atmosferiche (una primavera che tarda) sconsigliano ancora il trapianto mentre la piantina sarebbe pronta

Il ripicchettamento va sempre eseguito in contenitori singoli qualunque provenien-za abbia la piantina per non creare un secondo trauma da trapianto quando ver-ragrave messa definitivamente in terra Occorre procurarsi dei piccoli contenitori che garantiscano comunque unrsquoarea al-meno un paio di centimetri piugrave larga di quella originaria Lo scopo egrave consentire alle radici di allargarsi in modo che an-che il fusto possa crescere Occorre tenere presente che dopo il ripic-chettamento bisogneragrave aspettare almeno un mese per trapianto definitivo cioegrave sa-ragrave necessario che le radici colonizzino completamente il nuovo spazio in modo che quando si estrarragrave la piantina tutta la zolla (tenuta insieme dalla espansione delle radici) venga via dal vaso Altri-

menti si faccia il ri-picchettamento in vasetti di torba pres-sata in modo che al trapianto non sia ne-cessario estrarre le piantina ma la si metta a dimora con tutto il vasetto

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Per un buon trapianto

Eseguire sempre il trapianto nelle ore finali della giornata in modo che le piantine abbiano tutta una notte per iniziare ad ambientarsi prima di dover affrontare il sole battente del pieno giorno Appena eseguito il trapianto in-naffiare immediatamente le pian-tine in modo abbondante per far sigrave che lrsquoacqua compatti la terra attorno alle radici

Quando si interra la piantina ricavare at-torno al fusto con la pressione della ma-no una piccola conca in modo che le in-naffiature restino localizzate proprio do-ve servono cioegrave sopra le radici Nei due giorni successivi al trapianto ombreggiare le piantine per quanto pos-sibile nelle ore di maggiore insolazione Innaffiare abbondantemente due volte al giorno fincheacute si noteragrave che le piantine non soffrono piugrave nelle ore piugrave calde (le foglie non danno segni di afflosciamento ma restano fresche ed erette)

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Si tratta di piccoli contenitori ge-neralmente di plastica riempiti con terriccio da semina nei quali ven-gono coltivate le piantine una per ciascun contenitore Il trapianto viene detto ldquotrapianto con pane di terrardquo

Il vantaggio egrave rappresentato dal fatto che ogni piantina cresce da sola in un ambiente circo-scritto nel quale sviluppa un buon apparato radicale grazie anche alla qualitagrave del terriccio usato Al momento del trapianto la piantina si estrae dal contenitore con tutta la terra tenu-ta assieme dallrsquoapparato radicale e si trasferi-sce a dimora senza che le radici risultino dan-

neggiate Non crsquoegrave praticamente trauma da trapianto se non in misura molto limitata La percentuale di successo in questo tipo di trapianti egrave pari al 95-100 Si possono trovare in commercio dei contenitori in plastica nera raggruppati per 6 o per 10 Ersquo molto piugrave facile ed economico riciclare contenitori derivanti dallrsquoacquisto di piantine presso i garden center o utiliz-zare altri contenitori come per esempio i bicchierini da caffegrave come si puograve vedere nella foto Qualunque contenitore si scelga di usare egrave importante che abbia un foro sul fondo del diametro di 06 cm per agevolare lo sgrondo dellrsquoacqua di innaffiamento altrimenti le piantine mo-riranno tra muffe e muschi

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Vuoi iniziare un piccolo orto anche sul tuo balcone Ecco il blog che fa per te

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Estrarre le piantine Il giorno precedente non innaffiare in modo che la terra asciugandosi aderisca di meno ai bordi Per estrarre le piantine afferrare con due dita il piede (il punto in cui la piantina entra nel terreno) e tirare leggermente senza forzare Quando le piantine crescono un porsquo piugrave del previ-sto egrave possibile che le radici facciano forza sui bor-di del contenitore impedendo lrsquouscita del pane di terra intero In tal caso aiutandosi con una can-nuccia o una penna biro spingere dal foro inferio-re del contenitore e contemporaneamente tirare leggermente dallrsquoalto In casi estremi tagliare il contenitore

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Troverai molti suggerimenti utili

Quanto vanno interrate le piantine Alcune piantine traggono vantaggio se le si interra profondamente altre al contrario vanno interrate esatta-mente alla stessa profonditagrave del con-tenitore drsquoorigine

Si interrano a profonditagrave maggiore le pianti-ne che hanno la proprietagrave di emettere nuo-ve radici dalla parte di fusto interrata Tra le piugrave comuni Pomodoro Melanzana Peperone Queste si interrano fino a 1 cm circa dalle prime foglie vere (eliminare le fo-glie dicotiledonari cioegrave le piugrave basse quelle con cui la pianta emerge che al trapianto sono ormai giallicce e prossime a seccarsi) Si interrano esattamente alla medesi-ma profonditagrave le piantine che al colletto originano tutto il cespo come per esempio Insalate di ogni tipo Prezzemolo Sedano Bieta Cipolla Aglio Porro Zucche e zucchine Si possono interrare qualche centime-tro al di sopra del colletto (interramento parziale del fusto o a mezzo fusto) tutti i cavoli

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Tutti i libri di Bruno Del Medico

Coltivare lrsquoorto Piccoli trucchi e antichi segreti 120 pagine 1000 euro Lo trovi con sconti e omaggi su wwwdelmedicoit

Lrsquoorto e la luna Ottenere il meglio con metodi naturali 120 pagine 1000 euro Lo trovi con sconti e omaggi su wwwdelmedicoit

Risparmiare con il compost Recuperare gli scarti di cucina orto giardino 144 pagine 1400 euro Lo trovi con sconti e omaggi su wwwdelmedicoit

Lrsquoorto sul balcone ABC (copertina provvisoria) Con progetti di orti da 2 a 40 metri quadrati 200 pagine 1400 euro Lo trovi con sconti e omaggi su wwwdelmedicoit a partire dal 10 maggio

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I dischetti di torba sistemati in un conte-nitore vengono bagnati con acqua tiepida e raggiungono in pochi secondi le dimen-sioni adatte alla semina

I dischetti in torba pressata (o in cocco pressato) vengono com-mercializzati come si vedono nel-la foto a lato si tratta di grosse pastiglie alte circa 05 cm e con un diametro da 4 a 6 cm La tor-ba egrave pressata allrsquointerno di una calza finissima Sulla parte supe-riore del dischetto crsquoegrave la traccia di un foro che potragrave accogliere il seme Immergendo i dischetti in acqua in pochi secondi i dischetti cre-scono in altezza fino a 5 cm circa mantenendo invariata la larghez-za Nel piccolo buco situato nella parte superiore (che eventual-mente va approfondito) si siste-mano i semi da ricoprire con ter-riccio fine La piantina trova nella torba addizionata di fertilizzanti tutto il nutrimento di cui ha biso-gno Al momento del trapianto si puograve mettere a dimora il dischetto (a quel punto una zollet-ta) cosigrave comrsquoegrave evitando in questo modo anche la necessitagrave di togliere la piantina dal conteni-tore

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Per quanto siano costosi i dischetti di torba (o di cocco) presentano il grosso vantaggio di poter essere messi a dimo-ra senza sottoporre la piantina a nessu-na manipolazione La calza che avvolge il cilindretto di terra viene penetrata senza difficoltagrave dalle radici ed egrave biode-gradabile anche se non in tempi velo-cissimi puograve restare nel terreno anche un paio di anni Nella foto in basso due piantine che stanno sviluppando le prime foglie vere Le due foglie che si vedono sono quelle dicotiledonari cioegrave le prime ad uscire dal seme che non si contano Solo quando la piantina avragrave cinque foglie vere potragrave essere trapiantata con suc-cesso Nel frattempo trova nel cilindro di torba tutti gli elementi nutritivi di cui ha bisogno (eccetto lrsquoacqua che va for-nita con lrsquoirrigazione ordinaria)

Nella foto in alto un dischetto prima di essere ba-gnato e trenta secondi dopo La crescita avviene in altezza ma non in larghezza

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I contenitori di torba sono fatti con lo stesso materiale dei dischetti ma sono leggermente piugrave economici Si tratta di piccoli vasi in torba pressata di forma tonda o quadrata singoli o raggruppati a 6-10 per comoditagrave di mani-polazione Sono in grado di resistere per due o tre mesi alle sollecitazioni derivanti dalla coltivazione della piantina in particolare allrsquoumiditagrave ma sono permeabili alle radici Quando la piantina egrave pronta possono essere messi direttamente nel terreno dove com-pletano rapidamente il loro disfacimento Anche in questo caso il grande vantaggio egrave che la piantina puograve essere messa a dimora senza subire nessuna manipolazione In basso Indivia coltivata in un gruppo di 6 vasetti di torba

Quali contenitori scegliere Dal punto di vista di chi deve fare vi tra-pianti utilizzando piantine acquistate la so-luzione migliore egrave quella dei dischetti o con-tenitori di torba pressata percheacute il trapianto diventa una operazione sicura e veloce Purtroppo ben difficilmente troverete in commercio piantine coltivate su questi sup-porti a causa dei loro costi Troverete inve-ce praticamente sempre piantine coltivate in contenitori alveolari di plastica o di poli-stirolo In qualche mercatino potreste anco-ra trovare mazzetti di piantine a radice nu-da Qualche decennio fa si usava solo que-sto metodo Oggi si trovano ancora in ven-dita a mazzetti le cipolle ed i finocchi e qualche altro tipo di ortaggio Se comprate piantine a mazzetti mettete in conto di per-derne un certo numero per stress da tra-pianto Non comprate mazzetti di piantine di insalate ne perdereste la metagrave

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Foto in alto Le piantine da usare per un orto devono essere robuste allrsquoaspetto e di colore verde intenso nella tonalitagrave propria La pianta egrave pronta al trapianto quando la sua altezza minima egrave di 8-10 cm e comunque possiede almeno 5 foglie oltre quelle dicotiledonari (quelle della nascita)

Foto a sinistra Le piantine devono avere un fa-scio di radici ben sviluppato come si puograve vedere estraendone una dal contenitore Cosigrave sono ottime per una ripresa rapida

Foto in alto a destra Piantine esili e diafane spropor-zionate in altezza con gambi esili che si piegano al peso delle poche foglie con colorazione pallida Si tratta di piante ldquofilaterdquo cioegrave cresciute con troppa poca luce Una volta messe in campo moriranno Da evitare

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Il trattamento delle piantine varia a seconda di come sono state seminate La semina consiste nellrsquoaffidamento al terreno dei semi per otte-nerne delle piantine Mentre nellrsquoagricoltura a pieno campo si egrave sempre usato spargere i semi direttamente sul terreno nelle col-tivazioni orticole e specialmente nei piccoli orti familiari si egrave dif-fusa ormai universalmente la pratica di seminare preventivamen-te in vivaio le piantine che poi opportunamente cresciute ver-ranno trasferite in campo Questa pratica deriva da molte neces-sitagrave tra le quali quelle di - non sprecare le sementi divenute oggi molto costose - poter scegliere tra molte piantine le piugrave belle e trasferire in campo solo quelle - poter disporre le piantine alle giuste distanze senza che alcune vengano a trovarsi troppo vicine o che si creino ampi spazi vuoti per le mancate emersioni Nei vivaietti le piantine possono venire coltivate tutte assieme in appositi vassoi in conte-nitori alveolari di diverso tipo su dischetti di torba o di cocco o in vasetti di torba pressata

Bruno Del Medico informatico in pensione egrave au-tore di diversi libri sul tema dellrsquoorticoltura (Coltivare lrsquoorto Lrsquoorto e la luna Fare il com-post) Il suo prossimo libro (Lrsquoorto sul balcone ABC) saragrave disponibile dal 10 maggio su wwwdelmedicoit

Attualmente collabora con riviste del settore tra cui Casa in fiore il suo ultimo contributo pubblicato nel numero di marzo egrave relativo alla lotta biologica ai parassiti Ersquo creatore e gestore del network ldquoColtivare lrsquoortordquo che comprende numerosi blog e gruppi Facebook Fin dalla piugrave giovane etagrave apprende dal padre lrsquoarte della coltivazio-ne dellrsquoorto a cui si dedica con passione da oltre mezzo secolo

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Il primo blog sullrsquoargomento Oltre 500000 visite dal 2009

A lato un vaso ret-tangolare sistemato al riparo di una tet-toia egrave stato suddiviso in quattro sezioni per essere usato co-me vivaio In ciascu-na zona si semina un ortaggio diverso

La semina in aiuola si fa ricavando da un picco-lo settore di orto uno spazio riempito di terra fine e ben spianata su cui si sparge il seme Poicheacute questa semina venendosi a trovare allrsquoaperto egrave soggetta alle intemperie o al calo-re si preferisce preparare una cassettina o con-tenitore analogo riempito di terra fine su cui si effettua la semina Questo contenitore allrsquooccorrenza potragrave essere spostato in luoghi piugrave adatti a proteggere meglio le piantine Per esempio di notte lo si puograve trasferire allrsquointerno per dare piugrave calore di giorno allrsquoesterno per dare piugrave luce Il trapianto da aiuola si dice ldquotrapianto a radice nudardquo ed egrave causa di una grande percentuale di insuccessi dal 15 al 60 delle piantine posso-no morire per lo stress da trapianto

PRO E CONTRO Si tratta di un metodo sbrigativo che comunque garantisce un buon controllo dello sviluppo delle piantine specialmente quando sono in vassoio I problemi sorgono tutti al momento del trapianto quando occorre espiantare le piantine per trasferirle a dimora Infatti per quanto si faccia attenzione una buo-na parte delle radici viene strappata e rimane nel terreno questo significa che la piantina verragrave a trovarsi in un micro-clima diverso piugrave esposto al calore del sole potendo fare affidamento solo sulla metagrave del suo patrimonio radicale

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Metodo della forchetta

La semina in aiuola o in vassoio egrave veloce ma presenta diversi inconvenienti Anzitutto ci saragrave un maggior spreco di semente percheacute dopo lrsquoemersione si saragrave costretti a diradare tutte le piantine nate troppo vicine La difficoltagrave maggiore perograve si presenta al momento di togliere la piantina dalla sua aiuola e trasferirla in campo Per fare questo occorre estirparla dal terreno in cui egrave nata ed in cui ha allar-gato senza nessun freno le sue radici Per quanto si cerchi di estrarla con una zolla di terra almeno la metagrave dellrsquoapparato radicale andragrave perso cau-sando un indebolimento generale della sua capacitagrave di sopravvivenza Inoltre le radici estratte senza la loro terra spesso muoiono prima di adattarsi al nuovo terreno Per estrarre la piantina conservando il piugrave possibile le radici con la propria terra si possono adottare diversi accorgimenti tra i quali - non strappare la piantina dalla terra tirandola - prima innaffiare molto bene il terreno in modo da ammorbidirlo - usare un accessorio che aiuti lrsquooperazione come per esempio una for-chetta o un cucchiaio - interrare immediatamente le piantine estratte

Per raccogliere le piantine risparmiando il piugrave possibile le radici egrave possibile aiutarsi con una forchetta o un cucchiaio come nella figura in alto In basso le piantine seminate tutte assieme in terra hanno una germinazione che puograve essere irregolare le piantine troppo fitte vanno dira-date estirpando le piugrave piccole

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IL PRIMO BLOG DEDICATO ALLA LUNA NEL MONDO AGRICOLO httpcalendariolunaremyblogit

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Piante di cui si riduce solo la radice Cavolo broccolo verza cappuccio cavolfiore lat-tuga romana lattuga a cappuccio valeriana Piante di cui si riducono solo le foglie Barbabietola cicoria da radice finocchio prezze-molo sedano rapa Piante di cui riducono sia la radice che le fo-glie Bieta a coste erbette carciofo cardo indivia scarola cipolla porro sedano Piante da trapiantare integre Pomodori peperoni melanzane zucche e zucchi-ne piselli fagioli fave

Il trapianto a radice nuda puograve essere micidiale per la sopravvivenza delle piantine Infatti la riduzione delle ra-dici provoca uno squilibrio tra lrsquoumiditagrave dispersa dalle foglie e quella che le ra-dici riescono ad assorbire dal terreno Inoltre piugrave che le radici principali so-no le micro-radici quelle che possono ricrescere velocemente e continuare il lavoro e quelle vanno quasi tutte per-se Per riequilibrare lrsquoattivitagrave della pianta sono consigliabili due operazioni da eseguire sulle piante indicate a lato 1) Riduzione delle radici Si taglia la radice principale al 75 della sua lunghezza in modo che il fittone principale ne emetta molto ra-pidamente di nuove Allo stesso tempo si eliminano tutti i grovigli di radici sot-tili che comunque sarebbero destinati appesantire lrsquoattivitagrave di ripresa senza nessun utile 2) Riduzione del fogliame Si eliminano le foglie piugrave esterne o si taglia il ciuffo di foglie al 60 della sua altezza evitando perograve di tagliare il ciuffetto piugrave interno Eliminare le foglie esterne non porta nessun pregiudizio percheacute quelle piugrave interne andranno prestissimo a sostituirle

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Il ripicchettamento egrave lrsquooperazione con la qua-le si trapianta una piantina trasferendola in un contenitore piugrave adatto (solitamente piugrave grande) prima ancora di trasferirla in campo Questo puograve accadere per diversi motivi - Dopo aver allestito un vivaietto di piantine ci si accorge che queste sarebbero pronte al trapianto ma lo spazio nellrsquoorto egrave ancora oc-cupato da unrsquoaltra coltivazione ancora pro-duttiva Per non far invecchiare troppo la piantina la si ripicchetta in un contenitore nuovo con terra nuova in modo che possa svilupparsi ancora in attesa del trapianto de-finitivo - si vuole irrobustire di piugrave la piantina prima di metterla de finitamente a dimora - le condizioni atmosferiche (una primavera che tarda) sconsigliano ancora il trapianto mentre la piantina sarebbe pronta

Il ripicchettamento va sempre eseguito in contenitori singoli qualunque provenien-za abbia la piantina per non creare un secondo trauma da trapianto quando ver-ragrave messa definitivamente in terra Occorre procurarsi dei piccoli contenitori che garantiscano comunque unrsquoarea al-meno un paio di centimetri piugrave larga di quella originaria Lo scopo egrave consentire alle radici di allargarsi in modo che an-che il fusto possa crescere Occorre tenere presente che dopo il ripic-chettamento bisogneragrave aspettare almeno un mese per trapianto definitivo cioegrave sa-ragrave necessario che le radici colonizzino completamente il nuovo spazio in modo che quando si estrarragrave la piantina tutta la zolla (tenuta insieme dalla espansione delle radici) venga via dal vaso Altri-

menti si faccia il ri-picchettamento in vasetti di torba pres-sata in modo che al trapianto non sia ne-cessario estrarre le piantina ma la si metta a dimora con tutto il vasetto

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Eseguire sempre il trapianto nelle ore finali della giornata in modo che le piantine abbiano tutta una notte per iniziare ad ambientarsi prima di dover affrontare il sole battente del pieno giorno Appena eseguito il trapianto in-naffiare immediatamente le pian-tine in modo abbondante per far sigrave che lrsquoacqua compatti la terra attorno alle radici

Quando si interra la piantina ricavare at-torno al fusto con la pressione della ma-no una piccola conca in modo che le in-naffiature restino localizzate proprio do-ve servono cioegrave sopra le radici Nei due giorni successivi al trapianto ombreggiare le piantine per quanto pos-sibile nelle ore di maggiore insolazione Innaffiare abbondantemente due volte al giorno fincheacute si noteragrave che le piantine non soffrono piugrave nelle ore piugrave calde (le foglie non danno segni di afflosciamento ma restano fresche ed erette)

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Si tratta di piccoli contenitori ge-neralmente di plastica riempiti con terriccio da semina nei quali ven-gono coltivate le piantine una per ciascun contenitore Il trapianto viene detto ldquotrapianto con pane di terrardquo

Il vantaggio egrave rappresentato dal fatto che ogni piantina cresce da sola in un ambiente circo-scritto nel quale sviluppa un buon apparato radicale grazie anche alla qualitagrave del terriccio usato Al momento del trapianto la piantina si estrae dal contenitore con tutta la terra tenu-ta assieme dallrsquoapparato radicale e si trasferi-sce a dimora senza che le radici risultino dan-

neggiate Non crsquoegrave praticamente trauma da trapianto se non in misura molto limitata La percentuale di successo in questo tipo di trapianti egrave pari al 95-100 Si possono trovare in commercio dei contenitori in plastica nera raggruppati per 6 o per 10 Ersquo molto piugrave facile ed economico riciclare contenitori derivanti dallrsquoacquisto di piantine presso i garden center o utiliz-zare altri contenitori come per esempio i bicchierini da caffegrave come si puograve vedere nella foto Qualunque contenitore si scelga di usare egrave importante che abbia un foro sul fondo del diametro di 06 cm per agevolare lo sgrondo dellrsquoacqua di innaffiamento altrimenti le piantine mo-riranno tra muffe e muschi

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Estrarre le piantine Il giorno precedente non innaffiare in modo che la terra asciugandosi aderisca di meno ai bordi Per estrarre le piantine afferrare con due dita il piede (il punto in cui la piantina entra nel terreno) e tirare leggermente senza forzare Quando le piantine crescono un porsquo piugrave del previ-sto egrave possibile che le radici facciano forza sui bor-di del contenitore impedendo lrsquouscita del pane di terra intero In tal caso aiutandosi con una can-nuccia o una penna biro spingere dal foro inferio-re del contenitore e contemporaneamente tirare leggermente dallrsquoalto In casi estremi tagliare il contenitore

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Quanto vanno interrate le piantine Alcune piantine traggono vantaggio se le si interra profondamente altre al contrario vanno interrate esatta-mente alla stessa profonditagrave del con-tenitore drsquoorigine

Si interrano a profonditagrave maggiore le pianti-ne che hanno la proprietagrave di emettere nuo-ve radici dalla parte di fusto interrata Tra le piugrave comuni Pomodoro Melanzana Peperone Queste si interrano fino a 1 cm circa dalle prime foglie vere (eliminare le fo-glie dicotiledonari cioegrave le piugrave basse quelle con cui la pianta emerge che al trapianto sono ormai giallicce e prossime a seccarsi) Si interrano esattamente alla medesi-ma profonditagrave le piantine che al colletto originano tutto il cespo come per esempio Insalate di ogni tipo Prezzemolo Sedano Bieta Cipolla Aglio Porro Zucche e zucchine Si possono interrare qualche centime-tro al di sopra del colletto (interramento parziale del fusto o a mezzo fusto) tutti i cavoli

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I dischetti di torba sistemati in un conte-nitore vengono bagnati con acqua tiepida e raggiungono in pochi secondi le dimen-sioni adatte alla semina

I dischetti in torba pressata (o in cocco pressato) vengono com-mercializzati come si vedono nel-la foto a lato si tratta di grosse pastiglie alte circa 05 cm e con un diametro da 4 a 6 cm La tor-ba egrave pressata allrsquointerno di una calza finissima Sulla parte supe-riore del dischetto crsquoegrave la traccia di un foro che potragrave accogliere il seme Immergendo i dischetti in acqua in pochi secondi i dischetti cre-scono in altezza fino a 5 cm circa mantenendo invariata la larghez-za Nel piccolo buco situato nella parte superiore (che eventual-mente va approfondito) si siste-mano i semi da ricoprire con ter-riccio fine La piantina trova nella torba addizionata di fertilizzanti tutto il nutrimento di cui ha biso-gno Al momento del trapianto si puograve mettere a dimora il dischetto (a quel punto una zollet-ta) cosigrave comrsquoegrave evitando in questo modo anche la necessitagrave di togliere la piantina dal conteni-tore

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Per quanto siano costosi i dischetti di torba (o di cocco) presentano il grosso vantaggio di poter essere messi a dimo-ra senza sottoporre la piantina a nessu-na manipolazione La calza che avvolge il cilindretto di terra viene penetrata senza difficoltagrave dalle radici ed egrave biode-gradabile anche se non in tempi velo-cissimi puograve restare nel terreno anche un paio di anni Nella foto in basso due piantine che stanno sviluppando le prime foglie vere Le due foglie che si vedono sono quelle dicotiledonari cioegrave le prime ad uscire dal seme che non si contano Solo quando la piantina avragrave cinque foglie vere potragrave essere trapiantata con suc-cesso Nel frattempo trova nel cilindro di torba tutti gli elementi nutritivi di cui ha bisogno (eccetto lrsquoacqua che va for-nita con lrsquoirrigazione ordinaria)

Nella foto in alto un dischetto prima di essere ba-gnato e trenta secondi dopo La crescita avviene in altezza ma non in larghezza

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I contenitori di torba sono fatti con lo stesso materiale dei dischetti ma sono leggermente piugrave economici Si tratta di piccoli vasi in torba pressata di forma tonda o quadrata singoli o raggruppati a 6-10 per comoditagrave di mani-polazione Sono in grado di resistere per due o tre mesi alle sollecitazioni derivanti dalla coltivazione della piantina in particolare allrsquoumiditagrave ma sono permeabili alle radici Quando la piantina egrave pronta possono essere messi direttamente nel terreno dove com-pletano rapidamente il loro disfacimento Anche in questo caso il grande vantaggio egrave che la piantina puograve essere messa a dimora senza subire nessuna manipolazione In basso Indivia coltivata in un gruppo di 6 vasetti di torba

Quali contenitori scegliere Dal punto di vista di chi deve fare vi tra-pianti utilizzando piantine acquistate la so-luzione migliore egrave quella dei dischetti o con-tenitori di torba pressata percheacute il trapianto diventa una operazione sicura e veloce Purtroppo ben difficilmente troverete in commercio piantine coltivate su questi sup-porti a causa dei loro costi Troverete inve-ce praticamente sempre piantine coltivate in contenitori alveolari di plastica o di poli-stirolo In qualche mercatino potreste anco-ra trovare mazzetti di piantine a radice nu-da Qualche decennio fa si usava solo que-sto metodo Oggi si trovano ancora in ven-dita a mazzetti le cipolle ed i finocchi e qualche altro tipo di ortaggio Se comprate piantine a mazzetti mettete in conto di per-derne un certo numero per stress da tra-pianto Non comprate mazzetti di piantine di insalate ne perdereste la metagrave

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Foto in alto Le piantine da usare per un orto devono essere robuste allrsquoaspetto e di colore verde intenso nella tonalitagrave propria La pianta egrave pronta al trapianto quando la sua altezza minima egrave di 8-10 cm e comunque possiede almeno 5 foglie oltre quelle dicotiledonari (quelle della nascita)

Foto a sinistra Le piantine devono avere un fa-scio di radici ben sviluppato come si puograve vedere estraendone una dal contenitore Cosigrave sono ottime per una ripresa rapida

Foto in alto a destra Piantine esili e diafane spropor-zionate in altezza con gambi esili che si piegano al peso delle poche foglie con colorazione pallida Si tratta di piante ldquofilaterdquo cioegrave cresciute con troppa poca luce Una volta messe in campo moriranno Da evitare

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Il primo blog sullrsquoargomento Oltre 500000 visite dal 2009

A lato un vaso ret-tangolare sistemato al riparo di una tet-toia egrave stato suddiviso in quattro sezioni per essere usato co-me vivaio In ciascu-na zona si semina un ortaggio diverso

La semina in aiuola si fa ricavando da un picco-lo settore di orto uno spazio riempito di terra fine e ben spianata su cui si sparge il seme Poicheacute questa semina venendosi a trovare allrsquoaperto egrave soggetta alle intemperie o al calo-re si preferisce preparare una cassettina o con-tenitore analogo riempito di terra fine su cui si effettua la semina Questo contenitore allrsquooccorrenza potragrave essere spostato in luoghi piugrave adatti a proteggere meglio le piantine Per esempio di notte lo si puograve trasferire allrsquointerno per dare piugrave calore di giorno allrsquoesterno per dare piugrave luce Il trapianto da aiuola si dice ldquotrapianto a radice nudardquo ed egrave causa di una grande percentuale di insuccessi dal 15 al 60 delle piantine posso-no morire per lo stress da trapianto

PRO E CONTRO Si tratta di un metodo sbrigativo che comunque garantisce un buon controllo dello sviluppo delle piantine specialmente quando sono in vassoio I problemi sorgono tutti al momento del trapianto quando occorre espiantare le piantine per trasferirle a dimora Infatti per quanto si faccia attenzione una buo-na parte delle radici viene strappata e rimane nel terreno questo significa che la piantina verragrave a trovarsi in un micro-clima diverso piugrave esposto al calore del sole potendo fare affidamento solo sulla metagrave del suo patrimonio radicale

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Metodo della forchetta

La semina in aiuola o in vassoio egrave veloce ma presenta diversi inconvenienti Anzitutto ci saragrave un maggior spreco di semente percheacute dopo lrsquoemersione si saragrave costretti a diradare tutte le piantine nate troppo vicine La difficoltagrave maggiore perograve si presenta al momento di togliere la piantina dalla sua aiuola e trasferirla in campo Per fare questo occorre estirparla dal terreno in cui egrave nata ed in cui ha allar-gato senza nessun freno le sue radici Per quanto si cerchi di estrarla con una zolla di terra almeno la metagrave dellrsquoapparato radicale andragrave perso cau-sando un indebolimento generale della sua capacitagrave di sopravvivenza Inoltre le radici estratte senza la loro terra spesso muoiono prima di adattarsi al nuovo terreno Per estrarre la piantina conservando il piugrave possibile le radici con la propria terra si possono adottare diversi accorgimenti tra i quali - non strappare la piantina dalla terra tirandola - prima innaffiare molto bene il terreno in modo da ammorbidirlo - usare un accessorio che aiuti lrsquooperazione come per esempio una for-chetta o un cucchiaio - interrare immediatamente le piantine estratte

Per raccogliere le piantine risparmiando il piugrave possibile le radici egrave possibile aiutarsi con una forchetta o un cucchiaio come nella figura in alto In basso le piantine seminate tutte assieme in terra hanno una germinazione che puograve essere irregolare le piantine troppo fitte vanno dira-date estirpando le piugrave piccole

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IL PRIMO BLOG DEDICATO ALLA LUNA NEL MONDO AGRICOLO httpcalendariolunaremyblogit

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Piante di cui si riduce solo la radice Cavolo broccolo verza cappuccio cavolfiore lat-tuga romana lattuga a cappuccio valeriana Piante di cui si riducono solo le foglie Barbabietola cicoria da radice finocchio prezze-molo sedano rapa Piante di cui riducono sia la radice che le fo-glie Bieta a coste erbette carciofo cardo indivia scarola cipolla porro sedano Piante da trapiantare integre Pomodori peperoni melanzane zucche e zucchi-ne piselli fagioli fave

Il trapianto a radice nuda puograve essere micidiale per la sopravvivenza delle piantine Infatti la riduzione delle ra-dici provoca uno squilibrio tra lrsquoumiditagrave dispersa dalle foglie e quella che le ra-dici riescono ad assorbire dal terreno Inoltre piugrave che le radici principali so-no le micro-radici quelle che possono ricrescere velocemente e continuare il lavoro e quelle vanno quasi tutte per-se Per riequilibrare lrsquoattivitagrave della pianta sono consigliabili due operazioni da eseguire sulle piante indicate a lato 1) Riduzione delle radici Si taglia la radice principale al 75 della sua lunghezza in modo che il fittone principale ne emetta molto ra-pidamente di nuove Allo stesso tempo si eliminano tutti i grovigli di radici sot-tili che comunque sarebbero destinati appesantire lrsquoattivitagrave di ripresa senza nessun utile 2) Riduzione del fogliame Si eliminano le foglie piugrave esterne o si taglia il ciuffo di foglie al 60 della sua altezza evitando perograve di tagliare il ciuffetto piugrave interno Eliminare le foglie esterne non porta nessun pregiudizio percheacute quelle piugrave interne andranno prestissimo a sostituirle

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Il ripicchettamento egrave lrsquooperazione con la qua-le si trapianta una piantina trasferendola in un contenitore piugrave adatto (solitamente piugrave grande) prima ancora di trasferirla in campo Questo puograve accadere per diversi motivi - Dopo aver allestito un vivaietto di piantine ci si accorge che queste sarebbero pronte al trapianto ma lo spazio nellrsquoorto egrave ancora oc-cupato da unrsquoaltra coltivazione ancora pro-duttiva Per non far invecchiare troppo la piantina la si ripicchetta in un contenitore nuovo con terra nuova in modo che possa svilupparsi ancora in attesa del trapianto de-finitivo - si vuole irrobustire di piugrave la piantina prima di metterla de finitamente a dimora - le condizioni atmosferiche (una primavera che tarda) sconsigliano ancora il trapianto mentre la piantina sarebbe pronta

Il ripicchettamento va sempre eseguito in contenitori singoli qualunque provenien-za abbia la piantina per non creare un secondo trauma da trapianto quando ver-ragrave messa definitivamente in terra Occorre procurarsi dei piccoli contenitori che garantiscano comunque unrsquoarea al-meno un paio di centimetri piugrave larga di quella originaria Lo scopo egrave consentire alle radici di allargarsi in modo che an-che il fusto possa crescere Occorre tenere presente che dopo il ripic-chettamento bisogneragrave aspettare almeno un mese per trapianto definitivo cioegrave sa-ragrave necessario che le radici colonizzino completamente il nuovo spazio in modo che quando si estrarragrave la piantina tutta la zolla (tenuta insieme dalla espansione delle radici) venga via dal vaso Altri-

menti si faccia il ri-picchettamento in vasetti di torba pres-sata in modo che al trapianto non sia ne-cessario estrarre le piantina ma la si metta a dimora con tutto il vasetto

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Per un buon trapianto

Eseguire sempre il trapianto nelle ore finali della giornata in modo che le piantine abbiano tutta una notte per iniziare ad ambientarsi prima di dover affrontare il sole battente del pieno giorno Appena eseguito il trapianto in-naffiare immediatamente le pian-tine in modo abbondante per far sigrave che lrsquoacqua compatti la terra attorno alle radici

Quando si interra la piantina ricavare at-torno al fusto con la pressione della ma-no una piccola conca in modo che le in-naffiature restino localizzate proprio do-ve servono cioegrave sopra le radici Nei due giorni successivi al trapianto ombreggiare le piantine per quanto pos-sibile nelle ore di maggiore insolazione Innaffiare abbondantemente due volte al giorno fincheacute si noteragrave che le piantine non soffrono piugrave nelle ore piugrave calde (le foglie non danno segni di afflosciamento ma restano fresche ed erette)

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Si tratta di piccoli contenitori ge-neralmente di plastica riempiti con terriccio da semina nei quali ven-gono coltivate le piantine una per ciascun contenitore Il trapianto viene detto ldquotrapianto con pane di terrardquo

Il vantaggio egrave rappresentato dal fatto che ogni piantina cresce da sola in un ambiente circo-scritto nel quale sviluppa un buon apparato radicale grazie anche alla qualitagrave del terriccio usato Al momento del trapianto la piantina si estrae dal contenitore con tutta la terra tenu-ta assieme dallrsquoapparato radicale e si trasferi-sce a dimora senza che le radici risultino dan-

neggiate Non crsquoegrave praticamente trauma da trapianto se non in misura molto limitata La percentuale di successo in questo tipo di trapianti egrave pari al 95-100 Si possono trovare in commercio dei contenitori in plastica nera raggruppati per 6 o per 10 Ersquo molto piugrave facile ed economico riciclare contenitori derivanti dallrsquoacquisto di piantine presso i garden center o utiliz-zare altri contenitori come per esempio i bicchierini da caffegrave come si puograve vedere nella foto Qualunque contenitore si scelga di usare egrave importante che abbia un foro sul fondo del diametro di 06 cm per agevolare lo sgrondo dellrsquoacqua di innaffiamento altrimenti le piantine mo-riranno tra muffe e muschi

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Vuoi iniziare un piccolo orto anche sul tuo balcone Ecco il blog che fa per te

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Estrarre le piantine Il giorno precedente non innaffiare in modo che la terra asciugandosi aderisca di meno ai bordi Per estrarre le piantine afferrare con due dita il piede (il punto in cui la piantina entra nel terreno) e tirare leggermente senza forzare Quando le piantine crescono un porsquo piugrave del previ-sto egrave possibile che le radici facciano forza sui bor-di del contenitore impedendo lrsquouscita del pane di terra intero In tal caso aiutandosi con una can-nuccia o una penna biro spingere dal foro inferio-re del contenitore e contemporaneamente tirare leggermente dallrsquoalto In casi estremi tagliare il contenitore

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Troverai molti suggerimenti utili

Quanto vanno interrate le piantine Alcune piantine traggono vantaggio se le si interra profondamente altre al contrario vanno interrate esatta-mente alla stessa profonditagrave del con-tenitore drsquoorigine

Si interrano a profonditagrave maggiore le pianti-ne che hanno la proprietagrave di emettere nuo-ve radici dalla parte di fusto interrata Tra le piugrave comuni Pomodoro Melanzana Peperone Queste si interrano fino a 1 cm circa dalle prime foglie vere (eliminare le fo-glie dicotiledonari cioegrave le piugrave basse quelle con cui la pianta emerge che al trapianto sono ormai giallicce e prossime a seccarsi) Si interrano esattamente alla medesi-ma profonditagrave le piantine che al colletto originano tutto il cespo come per esempio Insalate di ogni tipo Prezzemolo Sedano Bieta Cipolla Aglio Porro Zucche e zucchine Si possono interrare qualche centime-tro al di sopra del colletto (interramento parziale del fusto o a mezzo fusto) tutti i cavoli

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Tutti i libri di Bruno Del Medico

Coltivare lrsquoorto Piccoli trucchi e antichi segreti 120 pagine 1000 euro Lo trovi con sconti e omaggi su wwwdelmedicoit

Lrsquoorto e la luna Ottenere il meglio con metodi naturali 120 pagine 1000 euro Lo trovi con sconti e omaggi su wwwdelmedicoit

Risparmiare con il compost Recuperare gli scarti di cucina orto giardino 144 pagine 1400 euro Lo trovi con sconti e omaggi su wwwdelmedicoit

Lrsquoorto sul balcone ABC (copertina provvisoria) Con progetti di orti da 2 a 40 metri quadrati 200 pagine 1400 euro Lo trovi con sconti e omaggi su wwwdelmedicoit a partire dal 10 maggio

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I dischetti di torba sistemati in un conte-nitore vengono bagnati con acqua tiepida e raggiungono in pochi secondi le dimen-sioni adatte alla semina

I dischetti in torba pressata (o in cocco pressato) vengono com-mercializzati come si vedono nel-la foto a lato si tratta di grosse pastiglie alte circa 05 cm e con un diametro da 4 a 6 cm La tor-ba egrave pressata allrsquointerno di una calza finissima Sulla parte supe-riore del dischetto crsquoegrave la traccia di un foro che potragrave accogliere il seme Immergendo i dischetti in acqua in pochi secondi i dischetti cre-scono in altezza fino a 5 cm circa mantenendo invariata la larghez-za Nel piccolo buco situato nella parte superiore (che eventual-mente va approfondito) si siste-mano i semi da ricoprire con ter-riccio fine La piantina trova nella torba addizionata di fertilizzanti tutto il nutrimento di cui ha biso-gno Al momento del trapianto si puograve mettere a dimora il dischetto (a quel punto una zollet-ta) cosigrave comrsquoegrave evitando in questo modo anche la necessitagrave di togliere la piantina dal conteni-tore

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Per quanto siano costosi i dischetti di torba (o di cocco) presentano il grosso vantaggio di poter essere messi a dimo-ra senza sottoporre la piantina a nessu-na manipolazione La calza che avvolge il cilindretto di terra viene penetrata senza difficoltagrave dalle radici ed egrave biode-gradabile anche se non in tempi velo-cissimi puograve restare nel terreno anche un paio di anni Nella foto in basso due piantine che stanno sviluppando le prime foglie vere Le due foglie che si vedono sono quelle dicotiledonari cioegrave le prime ad uscire dal seme che non si contano Solo quando la piantina avragrave cinque foglie vere potragrave essere trapiantata con suc-cesso Nel frattempo trova nel cilindro di torba tutti gli elementi nutritivi di cui ha bisogno (eccetto lrsquoacqua che va for-nita con lrsquoirrigazione ordinaria)

Nella foto in alto un dischetto prima di essere ba-gnato e trenta secondi dopo La crescita avviene in altezza ma non in larghezza

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I contenitori di torba sono fatti con lo stesso materiale dei dischetti ma sono leggermente piugrave economici Si tratta di piccoli vasi in torba pressata di forma tonda o quadrata singoli o raggruppati a 6-10 per comoditagrave di mani-polazione Sono in grado di resistere per due o tre mesi alle sollecitazioni derivanti dalla coltivazione della piantina in particolare allrsquoumiditagrave ma sono permeabili alle radici Quando la piantina egrave pronta possono essere messi direttamente nel terreno dove com-pletano rapidamente il loro disfacimento Anche in questo caso il grande vantaggio egrave che la piantina puograve essere messa a dimora senza subire nessuna manipolazione In basso Indivia coltivata in un gruppo di 6 vasetti di torba

Quali contenitori scegliere Dal punto di vista di chi deve fare vi tra-pianti utilizzando piantine acquistate la so-luzione migliore egrave quella dei dischetti o con-tenitori di torba pressata percheacute il trapianto diventa una operazione sicura e veloce Purtroppo ben difficilmente troverete in commercio piantine coltivate su questi sup-porti a causa dei loro costi Troverete inve-ce praticamente sempre piantine coltivate in contenitori alveolari di plastica o di poli-stirolo In qualche mercatino potreste anco-ra trovare mazzetti di piantine a radice nu-da Qualche decennio fa si usava solo que-sto metodo Oggi si trovano ancora in ven-dita a mazzetti le cipolle ed i finocchi e qualche altro tipo di ortaggio Se comprate piantine a mazzetti mettete in conto di per-derne un certo numero per stress da tra-pianto Non comprate mazzetti di piantine di insalate ne perdereste la metagrave

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Foto a sinistra Le piantine devono avere un fa-scio di radici ben sviluppato come si puograve vedere estraendone una dal contenitore Cosigrave sono ottime per una ripresa rapida

Foto in alto a destra Piantine esili e diafane spropor-zionate in altezza con gambi esili che si piegano al peso delle poche foglie con colorazione pallida Si tratta di piante ldquofilaterdquo cioegrave cresciute con troppa poca luce Una volta messe in campo moriranno Da evitare

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Metodo della forchetta

La semina in aiuola o in vassoio egrave veloce ma presenta diversi inconvenienti Anzitutto ci saragrave un maggior spreco di semente percheacute dopo lrsquoemersione si saragrave costretti a diradare tutte le piantine nate troppo vicine La difficoltagrave maggiore perograve si presenta al momento di togliere la piantina dalla sua aiuola e trasferirla in campo Per fare questo occorre estirparla dal terreno in cui egrave nata ed in cui ha allar-gato senza nessun freno le sue radici Per quanto si cerchi di estrarla con una zolla di terra almeno la metagrave dellrsquoapparato radicale andragrave perso cau-sando un indebolimento generale della sua capacitagrave di sopravvivenza Inoltre le radici estratte senza la loro terra spesso muoiono prima di adattarsi al nuovo terreno Per estrarre la piantina conservando il piugrave possibile le radici con la propria terra si possono adottare diversi accorgimenti tra i quali - non strappare la piantina dalla terra tirandola - prima innaffiare molto bene il terreno in modo da ammorbidirlo - usare un accessorio che aiuti lrsquooperazione come per esempio una for-chetta o un cucchiaio - interrare immediatamente le piantine estratte

Per raccogliere le piantine risparmiando il piugrave possibile le radici egrave possibile aiutarsi con una forchetta o un cucchiaio come nella figura in alto In basso le piantine seminate tutte assieme in terra hanno una germinazione che puograve essere irregolare le piantine troppo fitte vanno dira-date estirpando le piugrave piccole

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Il trapianto a radice nuda puograve essere micidiale per la sopravvivenza delle piantine Infatti la riduzione delle ra-dici provoca uno squilibrio tra lrsquoumiditagrave dispersa dalle foglie e quella che le ra-dici riescono ad assorbire dal terreno Inoltre piugrave che le radici principali so-no le micro-radici quelle che possono ricrescere velocemente e continuare il lavoro e quelle vanno quasi tutte per-se Per riequilibrare lrsquoattivitagrave della pianta sono consigliabili due operazioni da eseguire sulle piante indicate a lato 1) Riduzione delle radici Si taglia la radice principale al 75 della sua lunghezza in modo che il fittone principale ne emetta molto ra-pidamente di nuove Allo stesso tempo si eliminano tutti i grovigli di radici sot-tili che comunque sarebbero destinati appesantire lrsquoattivitagrave di ripresa senza nessun utile 2) Riduzione del fogliame Si eliminano le foglie piugrave esterne o si taglia il ciuffo di foglie al 60 della sua altezza evitando perograve di tagliare il ciuffetto piugrave interno Eliminare le foglie esterne non porta nessun pregiudizio percheacute quelle piugrave interne andranno prestissimo a sostituirle

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Il ripicchettamento va sempre eseguito in contenitori singoli qualunque provenien-za abbia la piantina per non creare un secondo trauma da trapianto quando ver-ragrave messa definitivamente in terra Occorre procurarsi dei piccoli contenitori che garantiscano comunque unrsquoarea al-meno un paio di centimetri piugrave larga di quella originaria Lo scopo egrave consentire alle radici di allargarsi in modo che an-che il fusto possa crescere Occorre tenere presente che dopo il ripic-chettamento bisogneragrave aspettare almeno un mese per trapianto definitivo cioegrave sa-ragrave necessario che le radici colonizzino completamente il nuovo spazio in modo che quando si estrarragrave la piantina tutta la zolla (tenuta insieme dalla espansione delle radici) venga via dal vaso Altri-

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Quando si interra la piantina ricavare at-torno al fusto con la pressione della ma-no una piccola conca in modo che le in-naffiature restino localizzate proprio do-ve servono cioegrave sopra le radici Nei due giorni successivi al trapianto ombreggiare le piantine per quanto pos-sibile nelle ore di maggiore insolazione Innaffiare abbondantemente due volte al giorno fincheacute si noteragrave che le piantine non soffrono piugrave nelle ore piugrave calde (le foglie non danno segni di afflosciamento ma restano fresche ed erette)

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Il vantaggio egrave rappresentato dal fatto che ogni piantina cresce da sola in un ambiente circo-scritto nel quale sviluppa un buon apparato radicale grazie anche alla qualitagrave del terriccio usato Al momento del trapianto la piantina si estrae dal contenitore con tutta la terra tenu-ta assieme dallrsquoapparato radicale e si trasferi-sce a dimora senza che le radici risultino dan-

neggiate Non crsquoegrave praticamente trauma da trapianto se non in misura molto limitata La percentuale di successo in questo tipo di trapianti egrave pari al 95-100 Si possono trovare in commercio dei contenitori in plastica nera raggruppati per 6 o per 10 Ersquo molto piugrave facile ed economico riciclare contenitori derivanti dallrsquoacquisto di piantine presso i garden center o utiliz-zare altri contenitori come per esempio i bicchierini da caffegrave come si puograve vedere nella foto Qualunque contenitore si scelga di usare egrave importante che abbia un foro sul fondo del diametro di 06 cm per agevolare lo sgrondo dellrsquoacqua di innaffiamento altrimenti le piantine mo-riranno tra muffe e muschi

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Si interrano a profonditagrave maggiore le pianti-ne che hanno la proprietagrave di emettere nuo-ve radici dalla parte di fusto interrata Tra le piugrave comuni Pomodoro Melanzana Peperone Queste si interrano fino a 1 cm circa dalle prime foglie vere (eliminare le fo-glie dicotiledonari cioegrave le piugrave basse quelle con cui la pianta emerge che al trapianto sono ormai giallicce e prossime a seccarsi) Si interrano esattamente alla medesi-ma profonditagrave le piantine che al colletto originano tutto il cespo come per esempio Insalate di ogni tipo Prezzemolo Sedano Bieta Cipolla Aglio Porro Zucche e zucchine Si possono interrare qualche centime-tro al di sopra del colletto (interramento parziale del fusto o a mezzo fusto) tutti i cavoli

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I dischetti di torba sistemati in un conte-nitore vengono bagnati con acqua tiepida e raggiungono in pochi secondi le dimen-sioni adatte alla semina

I dischetti in torba pressata (o in cocco pressato) vengono com-mercializzati come si vedono nel-la foto a lato si tratta di grosse pastiglie alte circa 05 cm e con un diametro da 4 a 6 cm La tor-ba egrave pressata allrsquointerno di una calza finissima Sulla parte supe-riore del dischetto crsquoegrave la traccia di un foro che potragrave accogliere il seme Immergendo i dischetti in acqua in pochi secondi i dischetti cre-scono in altezza fino a 5 cm circa mantenendo invariata la larghez-za Nel piccolo buco situato nella parte superiore (che eventual-mente va approfondito) si siste-mano i semi da ricoprire con ter-riccio fine La piantina trova nella torba addizionata di fertilizzanti tutto il nutrimento di cui ha biso-gno Al momento del trapianto si puograve mettere a dimora il dischetto (a quel punto una zollet-ta) cosigrave comrsquoegrave evitando in questo modo anche la necessitagrave di togliere la piantina dal conteni-tore

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COME ESEGUIRE I TRAPIANTI NELLrsquoORTO a cura di Bruno Del Medico

Per quanto siano costosi i dischetti di torba (o di cocco) presentano il grosso vantaggio di poter essere messi a dimo-ra senza sottoporre la piantina a nessu-na manipolazione La calza che avvolge il cilindretto di terra viene penetrata senza difficoltagrave dalle radici ed egrave biode-gradabile anche se non in tempi velo-cissimi puograve restare nel terreno anche un paio di anni Nella foto in basso due piantine che stanno sviluppando le prime foglie vere Le due foglie che si vedono sono quelle dicotiledonari cioegrave le prime ad uscire dal seme che non si contano Solo quando la piantina avragrave cinque foglie vere potragrave essere trapiantata con suc-cesso Nel frattempo trova nel cilindro di torba tutti gli elementi nutritivi di cui ha bisogno (eccetto lrsquoacqua che va for-nita con lrsquoirrigazione ordinaria)

Nella foto in alto un dischetto prima di essere ba-gnato e trenta secondi dopo La crescita avviene in altezza ma non in larghezza

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I contenitori di torba sono fatti con lo stesso materiale dei dischetti ma sono leggermente piugrave economici Si tratta di piccoli vasi in torba pressata di forma tonda o quadrata singoli o raggruppati a 6-10 per comoditagrave di mani-polazione Sono in grado di resistere per due o tre mesi alle sollecitazioni derivanti dalla coltivazione della piantina in particolare allrsquoumiditagrave ma sono permeabili alle radici Quando la piantina egrave pronta possono essere messi direttamente nel terreno dove com-pletano rapidamente il loro disfacimento Anche in questo caso il grande vantaggio egrave che la piantina puograve essere messa a dimora senza subire nessuna manipolazione In basso Indivia coltivata in un gruppo di 6 vasetti di torba

Quali contenitori scegliere Dal punto di vista di chi deve fare vi tra-pianti utilizzando piantine acquistate la so-luzione migliore egrave quella dei dischetti o con-tenitori di torba pressata percheacute il trapianto diventa una operazione sicura e veloce Purtroppo ben difficilmente troverete in commercio piantine coltivate su questi sup-porti a causa dei loro costi Troverete inve-ce praticamente sempre piantine coltivate in contenitori alveolari di plastica o di poli-stirolo In qualche mercatino potreste anco-ra trovare mazzetti di piantine a radice nu-da Qualche decennio fa si usava solo que-sto metodo Oggi si trovano ancora in ven-dita a mazzetti le cipolle ed i finocchi e qualche altro tipo di ortaggio Se comprate piantine a mazzetti mettete in conto di per-derne un certo numero per stress da tra-pianto Non comprate mazzetti di piantine di insalate ne perdereste la metagrave

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Ritieni che questo e-book sia stato utile Vuoi conoscere tutti gli e-book giagrave pubblicati Vuoi essere informato sulle prossi-me uscite ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER Troverai il link di iscrizione sul blog httpcoltivarelortomyblogit

Foto in alto Le piantine da usare per un orto devono essere robuste allrsquoaspetto e di colore verde intenso nella tonalitagrave propria La pianta egrave pronta al trapianto quando la sua altezza minima egrave di 8-10 cm e comunque possiede almeno 5 foglie oltre quelle dicotiledonari (quelle della nascita)

Foto a sinistra Le piantine devono avere un fa-scio di radici ben sviluppato come si puograve vedere estraendone una dal contenitore Cosigrave sono ottime per una ripresa rapida

Foto in alto a destra Piantine esili e diafane spropor-zionate in altezza con gambi esili che si piegano al peso delle poche foglie con colorazione pallida Si tratta di piante ldquofilaterdquo cioegrave cresciute con troppa poca luce Una volta messe in campo moriranno Da evitare

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IL PRIMO BLOG DEDICATO ALLA LUNA NEL MONDO AGRICOLO httpcalendariolunaremyblogit

Oltre 200000 visite dal 2009

Piante di cui si riduce solo la radice Cavolo broccolo verza cappuccio cavolfiore lat-tuga romana lattuga a cappuccio valeriana Piante di cui si riducono solo le foglie Barbabietola cicoria da radice finocchio prezze-molo sedano rapa Piante di cui riducono sia la radice che le fo-glie Bieta a coste erbette carciofo cardo indivia scarola cipolla porro sedano Piante da trapiantare integre Pomodori peperoni melanzane zucche e zucchi-ne piselli fagioli fave

Il trapianto a radice nuda puograve essere micidiale per la sopravvivenza delle piantine Infatti la riduzione delle ra-dici provoca uno squilibrio tra lrsquoumiditagrave dispersa dalle foglie e quella che le ra-dici riescono ad assorbire dal terreno Inoltre piugrave che le radici principali so-no le micro-radici quelle che possono ricrescere velocemente e continuare il lavoro e quelle vanno quasi tutte per-se Per riequilibrare lrsquoattivitagrave della pianta sono consigliabili due operazioni da eseguire sulle piante indicate a lato 1) Riduzione delle radici Si taglia la radice principale al 75 della sua lunghezza in modo che il fittone principale ne emetta molto ra-pidamente di nuove Allo stesso tempo si eliminano tutti i grovigli di radici sot-tili che comunque sarebbero destinati appesantire lrsquoattivitagrave di ripresa senza nessun utile 2) Riduzione del fogliame Si eliminano le foglie piugrave esterne o si taglia il ciuffo di foglie al 60 della sua altezza evitando perograve di tagliare il ciuffetto piugrave interno Eliminare le foglie esterne non porta nessun pregiudizio percheacute quelle piugrave interne andranno prestissimo a sostituirle

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Il ripicchettamento egrave lrsquooperazione con la qua-le si trapianta una piantina trasferendola in un contenitore piugrave adatto (solitamente piugrave grande) prima ancora di trasferirla in campo Questo puograve accadere per diversi motivi - Dopo aver allestito un vivaietto di piantine ci si accorge che queste sarebbero pronte al trapianto ma lo spazio nellrsquoorto egrave ancora oc-cupato da unrsquoaltra coltivazione ancora pro-duttiva Per non far invecchiare troppo la piantina la si ripicchetta in un contenitore nuovo con terra nuova in modo che possa svilupparsi ancora in attesa del trapianto de-finitivo - si vuole irrobustire di piugrave la piantina prima di metterla de finitamente a dimora - le condizioni atmosferiche (una primavera che tarda) sconsigliano ancora il trapianto mentre la piantina sarebbe pronta

Il ripicchettamento va sempre eseguito in contenitori singoli qualunque provenien-za abbia la piantina per non creare un secondo trauma da trapianto quando ver-ragrave messa definitivamente in terra Occorre procurarsi dei piccoli contenitori che garantiscano comunque unrsquoarea al-meno un paio di centimetri piugrave larga di quella originaria Lo scopo egrave consentire alle radici di allargarsi in modo che an-che il fusto possa crescere Occorre tenere presente che dopo il ripic-chettamento bisogneragrave aspettare almeno un mese per trapianto definitivo cioegrave sa-ragrave necessario che le radici colonizzino completamente il nuovo spazio in modo che quando si estrarragrave la piantina tutta la zolla (tenuta insieme dalla espansione delle radici) venga via dal vaso Altri-

menti si faccia il ri-picchettamento in vasetti di torba pres-sata in modo che al trapianto non sia ne-cessario estrarre le piantina ma la si metta a dimora con tutto il vasetto

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Per un buon trapianto

Eseguire sempre il trapianto nelle ore finali della giornata in modo che le piantine abbiano tutta una notte per iniziare ad ambientarsi prima di dover affrontare il sole battente del pieno giorno Appena eseguito il trapianto in-naffiare immediatamente le pian-tine in modo abbondante per far sigrave che lrsquoacqua compatti la terra attorno alle radici

Quando si interra la piantina ricavare at-torno al fusto con la pressione della ma-no una piccola conca in modo che le in-naffiature restino localizzate proprio do-ve servono cioegrave sopra le radici Nei due giorni successivi al trapianto ombreggiare le piantine per quanto pos-sibile nelle ore di maggiore insolazione Innaffiare abbondantemente due volte al giorno fincheacute si noteragrave che le piantine non soffrono piugrave nelle ore piugrave calde (le foglie non danno segni di afflosciamento ma restano fresche ed erette)

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Si tratta di piccoli contenitori ge-neralmente di plastica riempiti con terriccio da semina nei quali ven-gono coltivate le piantine una per ciascun contenitore Il trapianto viene detto ldquotrapianto con pane di terrardquo

Il vantaggio egrave rappresentato dal fatto che ogni piantina cresce da sola in un ambiente circo-scritto nel quale sviluppa un buon apparato radicale grazie anche alla qualitagrave del terriccio usato Al momento del trapianto la piantina si estrae dal contenitore con tutta la terra tenu-ta assieme dallrsquoapparato radicale e si trasferi-sce a dimora senza che le radici risultino dan-

neggiate Non crsquoegrave praticamente trauma da trapianto se non in misura molto limitata La percentuale di successo in questo tipo di trapianti egrave pari al 95-100 Si possono trovare in commercio dei contenitori in plastica nera raggruppati per 6 o per 10 Ersquo molto piugrave facile ed economico riciclare contenitori derivanti dallrsquoacquisto di piantine presso i garden center o utiliz-zare altri contenitori come per esempio i bicchierini da caffegrave come si puograve vedere nella foto Qualunque contenitore si scelga di usare egrave importante che abbia un foro sul fondo del diametro di 06 cm per agevolare lo sgrondo dellrsquoacqua di innaffiamento altrimenti le piantine mo-riranno tra muffe e muschi

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Vuoi iniziare un piccolo orto anche sul tuo balcone Ecco il blog che fa per te

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Estrarre le piantine Il giorno precedente non innaffiare in modo che la terra asciugandosi aderisca di meno ai bordi Per estrarre le piantine afferrare con due dita il piede (il punto in cui la piantina entra nel terreno) e tirare leggermente senza forzare Quando le piantine crescono un porsquo piugrave del previ-sto egrave possibile che le radici facciano forza sui bor-di del contenitore impedendo lrsquouscita del pane di terra intero In tal caso aiutandosi con una can-nuccia o una penna biro spingere dal foro inferio-re del contenitore e contemporaneamente tirare leggermente dallrsquoalto In casi estremi tagliare il contenitore

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Troverai molti suggerimenti utili

Quanto vanno interrate le piantine Alcune piantine traggono vantaggio se le si interra profondamente altre al contrario vanno interrate esatta-mente alla stessa profonditagrave del con-tenitore drsquoorigine

Si interrano a profonditagrave maggiore le pianti-ne che hanno la proprietagrave di emettere nuo-ve radici dalla parte di fusto interrata Tra le piugrave comuni Pomodoro Melanzana Peperone Queste si interrano fino a 1 cm circa dalle prime foglie vere (eliminare le fo-glie dicotiledonari cioegrave le piugrave basse quelle con cui la pianta emerge che al trapianto sono ormai giallicce e prossime a seccarsi) Si interrano esattamente alla medesi-ma profonditagrave le piantine che al colletto originano tutto il cespo come per esempio Insalate di ogni tipo Prezzemolo Sedano Bieta Cipolla Aglio Porro Zucche e zucchine Si possono interrare qualche centime-tro al di sopra del colletto (interramento parziale del fusto o a mezzo fusto) tutti i cavoli

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Tutti i libri di Bruno Del Medico

Coltivare lrsquoorto Piccoli trucchi e antichi segreti 120 pagine 1000 euro Lo trovi con sconti e omaggi su wwwdelmedicoit

Lrsquoorto e la luna Ottenere il meglio con metodi naturali 120 pagine 1000 euro Lo trovi con sconti e omaggi su wwwdelmedicoit

Risparmiare con il compost Recuperare gli scarti di cucina orto giardino 144 pagine 1400 euro Lo trovi con sconti e omaggi su wwwdelmedicoit

Lrsquoorto sul balcone ABC (copertina provvisoria) Con progetti di orti da 2 a 40 metri quadrati 200 pagine 1400 euro Lo trovi con sconti e omaggi su wwwdelmedicoit a partire dal 10 maggio

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Per quanto siano costosi i dischetti di torba (o di cocco) presentano il grosso vantaggio di poter essere messi a dimo-ra senza sottoporre la piantina a nessu-na manipolazione La calza che avvolge il cilindretto di terra viene penetrata senza difficoltagrave dalle radici ed egrave biode-gradabile anche se non in tempi velo-cissimi puograve restare nel terreno anche un paio di anni Nella foto in basso due piantine che stanno sviluppando le prime foglie vere Le due foglie che si vedono sono quelle dicotiledonari cioegrave le prime ad uscire dal seme che non si contano Solo quando la piantina avragrave cinque foglie vere potragrave essere trapiantata con suc-cesso Nel frattempo trova nel cilindro di torba tutti gli elementi nutritivi di cui ha bisogno (eccetto lrsquoacqua che va for-nita con lrsquoirrigazione ordinaria)

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Foto in alto Le piantine da usare per un orto devono essere robuste allrsquoaspetto e di colore verde intenso nella tonalitagrave propria La pianta egrave pronta al trapianto quando la sua altezza minima egrave di 8-10 cm e comunque possiede almeno 5 foglie oltre quelle dicotiledonari (quelle della nascita)

Foto a sinistra Le piantine devono avere un fa-scio di radici ben sviluppato come si puograve vedere estraendone una dal contenitore Cosigrave sono ottime per una ripresa rapida

Foto in alto a destra Piantine esili e diafane spropor-zionate in altezza con gambi esili che si piegano al peso delle poche foglie con colorazione pallida Si tratta di piante ldquofilaterdquo cioegrave cresciute con troppa poca luce Una volta messe in campo moriranno Da evitare

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Il ripicchettamento egrave lrsquooperazione con la qua-le si trapianta una piantina trasferendola in un contenitore piugrave adatto (solitamente piugrave grande) prima ancora di trasferirla in campo Questo puograve accadere per diversi motivi - Dopo aver allestito un vivaietto di piantine ci si accorge che queste sarebbero pronte al trapianto ma lo spazio nellrsquoorto egrave ancora oc-cupato da unrsquoaltra coltivazione ancora pro-duttiva Per non far invecchiare troppo la piantina la si ripicchetta in un contenitore nuovo con terra nuova in modo che possa svilupparsi ancora in attesa del trapianto de-finitivo - si vuole irrobustire di piugrave la piantina prima di metterla de finitamente a dimora - le condizioni atmosferiche (una primavera che tarda) sconsigliano ancora il trapianto mentre la piantina sarebbe pronta

Il ripicchettamento va sempre eseguito in contenitori singoli qualunque provenien-za abbia la piantina per non creare un secondo trauma da trapianto quando ver-ragrave messa definitivamente in terra Occorre procurarsi dei piccoli contenitori che garantiscano comunque unrsquoarea al-meno un paio di centimetri piugrave larga di quella originaria Lo scopo egrave consentire alle radici di allargarsi in modo che an-che il fusto possa crescere Occorre tenere presente che dopo il ripic-chettamento bisogneragrave aspettare almeno un mese per trapianto definitivo cioegrave sa-ragrave necessario che le radici colonizzino completamente il nuovo spazio in modo che quando si estrarragrave la piantina tutta la zolla (tenuta insieme dalla espansione delle radici) venga via dal vaso Altri-

menti si faccia il ri-picchettamento in vasetti di torba pres-sata in modo che al trapianto non sia ne-cessario estrarre le piantina ma la si metta a dimora con tutto il vasetto

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Quando si interra la piantina ricavare at-torno al fusto con la pressione della ma-no una piccola conca in modo che le in-naffiature restino localizzate proprio do-ve servono cioegrave sopra le radici Nei due giorni successivi al trapianto ombreggiare le piantine per quanto pos-sibile nelle ore di maggiore insolazione Innaffiare abbondantemente due volte al giorno fincheacute si noteragrave che le piantine non soffrono piugrave nelle ore piugrave calde (le foglie non danno segni di afflosciamento ma restano fresche ed erette)

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neggiate Non crsquoegrave praticamente trauma da trapianto se non in misura molto limitata La percentuale di successo in questo tipo di trapianti egrave pari al 95-100 Si possono trovare in commercio dei contenitori in plastica nera raggruppati per 6 o per 10 Ersquo molto piugrave facile ed economico riciclare contenitori derivanti dallrsquoacquisto di piantine presso i garden center o utiliz-zare altri contenitori come per esempio i bicchierini da caffegrave come si puograve vedere nella foto Qualunque contenitore si scelga di usare egrave importante che abbia un foro sul fondo del diametro di 06 cm per agevolare lo sgrondo dellrsquoacqua di innaffiamento altrimenti le piantine mo-riranno tra muffe e muschi

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Si interrano a profonditagrave maggiore le pianti-ne che hanno la proprietagrave di emettere nuo-ve radici dalla parte di fusto interrata Tra le piugrave comuni Pomodoro Melanzana Peperone Queste si interrano fino a 1 cm circa dalle prime foglie vere (eliminare le fo-glie dicotiledonari cioegrave le piugrave basse quelle con cui la pianta emerge che al trapianto sono ormai giallicce e prossime a seccarsi) Si interrano esattamente alla medesi-ma profonditagrave le piantine che al colletto originano tutto il cespo come per esempio Insalate di ogni tipo Prezzemolo Sedano Bieta Cipolla Aglio Porro Zucche e zucchine Si possono interrare qualche centime-tro al di sopra del colletto (interramento parziale del fusto o a mezzo fusto) tutti i cavoli

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Quali contenitori scegliere Dal punto di vista di chi deve fare vi tra-pianti utilizzando piantine acquistate la so-luzione migliore egrave quella dei dischetti o con-tenitori di torba pressata percheacute il trapianto diventa una operazione sicura e veloce Purtroppo ben difficilmente troverete in commercio piantine coltivate su questi sup-porti a causa dei loro costi Troverete inve-ce praticamente sempre piantine coltivate in contenitori alveolari di plastica o di poli-stirolo In qualche mercatino potreste anco-ra trovare mazzetti di piantine a radice nu-da Qualche decennio fa si usava solo que-sto metodo Oggi si trovano ancora in ven-dita a mazzetti le cipolle ed i finocchi e qualche altro tipo di ortaggio Se comprate piantine a mazzetti mettete in conto di per-derne un certo numero per stress da tra-pianto Non comprate mazzetti di piantine di insalate ne perdereste la metagrave

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Foto a sinistra Le piantine devono avere un fa-scio di radici ben sviluppato come si puograve vedere estraendone una dal contenitore Cosigrave sono ottime per una ripresa rapida

Foto in alto a destra Piantine esili e diafane spropor-zionate in altezza con gambi esili che si piegano al peso delle poche foglie con colorazione pallida Si tratta di piante ldquofilaterdquo cioegrave cresciute con troppa poca luce Una volta messe in campo moriranno Da evitare

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Per un buon trapianto

Eseguire sempre il trapianto nelle ore finali della giornata in modo che le piantine abbiano tutta una notte per iniziare ad ambientarsi prima di dover affrontare il sole battente del pieno giorno Appena eseguito il trapianto in-naffiare immediatamente le pian-tine in modo abbondante per far sigrave che lrsquoacqua compatti la terra attorno alle radici

Quando si interra la piantina ricavare at-torno al fusto con la pressione della ma-no una piccola conca in modo che le in-naffiature restino localizzate proprio do-ve servono cioegrave sopra le radici Nei due giorni successivi al trapianto ombreggiare le piantine per quanto pos-sibile nelle ore di maggiore insolazione Innaffiare abbondantemente due volte al giorno fincheacute si noteragrave che le piantine non soffrono piugrave nelle ore piugrave calde (le foglie non danno segni di afflosciamento ma restano fresche ed erette)

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Si tratta di piccoli contenitori ge-neralmente di plastica riempiti con terriccio da semina nei quali ven-gono coltivate le piantine una per ciascun contenitore Il trapianto viene detto ldquotrapianto con pane di terrardquo

Il vantaggio egrave rappresentato dal fatto che ogni piantina cresce da sola in un ambiente circo-scritto nel quale sviluppa un buon apparato radicale grazie anche alla qualitagrave del terriccio usato Al momento del trapianto la piantina si estrae dal contenitore con tutta la terra tenu-ta assieme dallrsquoapparato radicale e si trasferi-sce a dimora senza che le radici risultino dan-

neggiate Non crsquoegrave praticamente trauma da trapianto se non in misura molto limitata La percentuale di successo in questo tipo di trapianti egrave pari al 95-100 Si possono trovare in commercio dei contenitori in plastica nera raggruppati per 6 o per 10 Ersquo molto piugrave facile ed economico riciclare contenitori derivanti dallrsquoacquisto di piantine presso i garden center o utiliz-zare altri contenitori come per esempio i bicchierini da caffegrave come si puograve vedere nella foto Qualunque contenitore si scelga di usare egrave importante che abbia un foro sul fondo del diametro di 06 cm per agevolare lo sgrondo dellrsquoacqua di innaffiamento altrimenti le piantine mo-riranno tra muffe e muschi

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Vuoi iniziare un piccolo orto anche sul tuo balcone Ecco il blog che fa per te

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Estrarre le piantine Il giorno precedente non innaffiare in modo che la terra asciugandosi aderisca di meno ai bordi Per estrarre le piantine afferrare con due dita il piede (il punto in cui la piantina entra nel terreno) e tirare leggermente senza forzare Quando le piantine crescono un porsquo piugrave del previ-sto egrave possibile che le radici facciano forza sui bor-di del contenitore impedendo lrsquouscita del pane di terra intero In tal caso aiutandosi con una can-nuccia o una penna biro spingere dal foro inferio-re del contenitore e contemporaneamente tirare leggermente dallrsquoalto In casi estremi tagliare il contenitore

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Quanto vanno interrate le piantine Alcune piantine traggono vantaggio se le si interra profondamente altre al contrario vanno interrate esatta-mente alla stessa profonditagrave del con-tenitore drsquoorigine

Si interrano a profonditagrave maggiore le pianti-ne che hanno la proprietagrave di emettere nuo-ve radici dalla parte di fusto interrata Tra le piugrave comuni Pomodoro Melanzana Peperone Queste si interrano fino a 1 cm circa dalle prime foglie vere (eliminare le fo-glie dicotiledonari cioegrave le piugrave basse quelle con cui la pianta emerge che al trapianto sono ormai giallicce e prossime a seccarsi) Si interrano esattamente alla medesi-ma profonditagrave le piantine che al colletto originano tutto il cespo come per esempio Insalate di ogni tipo Prezzemolo Sedano Bieta Cipolla Aglio Porro Zucche e zucchine Si possono interrare qualche centime-tro al di sopra del colletto (interramento parziale del fusto o a mezzo fusto) tutti i cavoli

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Tutti i libri di Bruno Del Medico

Coltivare lrsquoorto Piccoli trucchi e antichi segreti 120 pagine 1000 euro Lo trovi con sconti e omaggi su wwwdelmedicoit

Lrsquoorto e la luna Ottenere il meglio con metodi naturali 120 pagine 1000 euro Lo trovi con sconti e omaggi su wwwdelmedicoit

Risparmiare con il compost Recuperare gli scarti di cucina orto giardino 144 pagine 1400 euro Lo trovi con sconti e omaggi su wwwdelmedicoit

Lrsquoorto sul balcone ABC (copertina provvisoria) Con progetti di orti da 2 a 40 metri quadrati 200 pagine 1400 euro Lo trovi con sconti e omaggi su wwwdelmedicoit a partire dal 10 maggio

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COME ESEGUIRE I TRAPIANTI NELLrsquoORTO a cura di Bruno Del Medico

I dischetti di torba sistemati in un conte-nitore vengono bagnati con acqua tiepida e raggiungono in pochi secondi le dimen-sioni adatte alla semina

I dischetti in torba pressata (o in cocco pressato) vengono com-mercializzati come si vedono nel-la foto a lato si tratta di grosse pastiglie alte circa 05 cm e con un diametro da 4 a 6 cm La tor-ba egrave pressata allrsquointerno di una calza finissima Sulla parte supe-riore del dischetto crsquoegrave la traccia di un foro che potragrave accogliere il seme Immergendo i dischetti in acqua in pochi secondi i dischetti cre-scono in altezza fino a 5 cm circa mantenendo invariata la larghez-za Nel piccolo buco situato nella parte superiore (che eventual-mente va approfondito) si siste-mano i semi da ricoprire con ter-riccio fine La piantina trova nella torba addizionata di fertilizzanti tutto il nutrimento di cui ha biso-gno Al momento del trapianto si puograve mettere a dimora il dischetto (a quel punto una zollet-ta) cosigrave comrsquoegrave evitando in questo modo anche la necessitagrave di togliere la piantina dal conteni-tore

Coltivare lrsquoorto Pag 14 httpcoltivarelortomyblogit

COME ESEGUIRE I TRAPIANTI NELLrsquoORTO a cura di Bruno Del Medico

Per quanto siano costosi i dischetti di torba (o di cocco) presentano il grosso vantaggio di poter essere messi a dimo-ra senza sottoporre la piantina a nessu-na manipolazione La calza che avvolge il cilindretto di terra viene penetrata senza difficoltagrave dalle radici ed egrave biode-gradabile anche se non in tempi velo-cissimi puograve restare nel terreno anche un paio di anni Nella foto in basso due piantine che stanno sviluppando le prime foglie vere Le due foglie che si vedono sono quelle dicotiledonari cioegrave le prime ad uscire dal seme che non si contano Solo quando la piantina avragrave cinque foglie vere potragrave essere trapiantata con suc-cesso Nel frattempo trova nel cilindro di torba tutti gli elementi nutritivi di cui ha bisogno (eccetto lrsquoacqua che va for-nita con lrsquoirrigazione ordinaria)

Nella foto in alto un dischetto prima di essere ba-gnato e trenta secondi dopo La crescita avviene in altezza ma non in larghezza

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I contenitori di torba sono fatti con lo stesso materiale dei dischetti ma sono leggermente piugrave economici Si tratta di piccoli vasi in torba pressata di forma tonda o quadrata singoli o raggruppati a 6-10 per comoditagrave di mani-polazione Sono in grado di resistere per due o tre mesi alle sollecitazioni derivanti dalla coltivazione della piantina in particolare allrsquoumiditagrave ma sono permeabili alle radici Quando la piantina egrave pronta possono essere messi direttamente nel terreno dove com-pletano rapidamente il loro disfacimento Anche in questo caso il grande vantaggio egrave che la piantina puograve essere messa a dimora senza subire nessuna manipolazione In basso Indivia coltivata in un gruppo di 6 vasetti di torba

Quali contenitori scegliere Dal punto di vista di chi deve fare vi tra-pianti utilizzando piantine acquistate la so-luzione migliore egrave quella dei dischetti o con-tenitori di torba pressata percheacute il trapianto diventa una operazione sicura e veloce Purtroppo ben difficilmente troverete in commercio piantine coltivate su questi sup-porti a causa dei loro costi Troverete inve-ce praticamente sempre piantine coltivate in contenitori alveolari di plastica o di poli-stirolo In qualche mercatino potreste anco-ra trovare mazzetti di piantine a radice nu-da Qualche decennio fa si usava solo que-sto metodo Oggi si trovano ancora in ven-dita a mazzetti le cipolle ed i finocchi e qualche altro tipo di ortaggio Se comprate piantine a mazzetti mettete in conto di per-derne un certo numero per stress da tra-pianto Non comprate mazzetti di piantine di insalate ne perdereste la metagrave

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Foto in alto Le piantine da usare per un orto devono essere robuste allrsquoaspetto e di colore verde intenso nella tonalitagrave propria La pianta egrave pronta al trapianto quando la sua altezza minima egrave di 8-10 cm e comunque possiede almeno 5 foglie oltre quelle dicotiledonari (quelle della nascita)

Foto a sinistra Le piantine devono avere un fa-scio di radici ben sviluppato come si puograve vedere estraendone una dal contenitore Cosigrave sono ottime per una ripresa rapida

Foto in alto a destra Piantine esili e diafane spropor-zionate in altezza con gambi esili che si piegano al peso delle poche foglie con colorazione pallida Si tratta di piante ldquofilaterdquo cioegrave cresciute con troppa poca luce Una volta messe in campo moriranno Da evitare

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Foto a sinistra Le piantine devono avere un fa-scio di radici ben sviluppato come si puograve vedere estraendone una dal contenitore Cosigrave sono ottime per una ripresa rapida

Foto in alto a destra Piantine esili e diafane spropor-zionate in altezza con gambi esili che si piegano al peso delle poche foglie con colorazione pallida Si tratta di piante ldquofilaterdquo cioegrave cresciute con troppa poca luce Una volta messe in campo moriranno Da evitare

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Per quanto siano costosi i dischetti di torba (o di cocco) presentano il grosso vantaggio di poter essere messi a dimo-ra senza sottoporre la piantina a nessu-na manipolazione La calza che avvolge il cilindretto di terra viene penetrata senza difficoltagrave dalle radici ed egrave biode-gradabile anche se non in tempi velo-cissimi puograve restare nel terreno anche un paio di anni Nella foto in basso due piantine che stanno sviluppando le prime foglie vere Le due foglie che si vedono sono quelle dicotiledonari cioegrave le prime ad uscire dal seme che non si contano Solo quando la piantina avragrave cinque foglie vere potragrave essere trapiantata con suc-cesso Nel frattempo trova nel cilindro di torba tutti gli elementi nutritivi di cui ha bisogno (eccetto lrsquoacqua che va for-nita con lrsquoirrigazione ordinaria)

Nella foto in alto un dischetto prima di essere ba-gnato e trenta secondi dopo La crescita avviene in altezza ma non in larghezza

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COME ESEGUIRE I TRAPIANTI NELLrsquoORTO a cura di Bruno Del Medico

I contenitori di torba sono fatti con lo stesso materiale dei dischetti ma sono leggermente piugrave economici Si tratta di piccoli vasi in torba pressata di forma tonda o quadrata singoli o raggruppati a 6-10 per comoditagrave di mani-polazione Sono in grado di resistere per due o tre mesi alle sollecitazioni derivanti dalla coltivazione della piantina in particolare allrsquoumiditagrave ma sono permeabili alle radici Quando la piantina egrave pronta possono essere messi direttamente nel terreno dove com-pletano rapidamente il loro disfacimento Anche in questo caso il grande vantaggio egrave che la piantina puograve essere messa a dimora senza subire nessuna manipolazione In basso Indivia coltivata in un gruppo di 6 vasetti di torba

Quali contenitori scegliere Dal punto di vista di chi deve fare vi tra-pianti utilizzando piantine acquistate la so-luzione migliore egrave quella dei dischetti o con-tenitori di torba pressata percheacute il trapianto diventa una operazione sicura e veloce Purtroppo ben difficilmente troverete in commercio piantine coltivate su questi sup-porti a causa dei loro costi Troverete inve-ce praticamente sempre piantine coltivate in contenitori alveolari di plastica o di poli-stirolo In qualche mercatino potreste anco-ra trovare mazzetti di piantine a radice nu-da Qualche decennio fa si usava solo que-sto metodo Oggi si trovano ancora in ven-dita a mazzetti le cipolle ed i finocchi e qualche altro tipo di ortaggio Se comprate piantine a mazzetti mettete in conto di per-derne un certo numero per stress da tra-pianto Non comprate mazzetti di piantine di insalate ne perdereste la metagrave

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Ritieni che questo e-book sia stato utile Vuoi conoscere tutti gli e-book giagrave pubblicati Vuoi essere informato sulle prossi-me uscite ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER Troverai il link di iscrizione sul blog httpcoltivarelortomyblogit

Foto in alto Le piantine da usare per un orto devono essere robuste allrsquoaspetto e di colore verde intenso nella tonalitagrave propria La pianta egrave pronta al trapianto quando la sua altezza minima egrave di 8-10 cm e comunque possiede almeno 5 foglie oltre quelle dicotiledonari (quelle della nascita)

Foto a sinistra Le piantine devono avere un fa-scio di radici ben sviluppato come si puograve vedere estraendone una dal contenitore Cosigrave sono ottime per una ripresa rapida

Foto in alto a destra Piantine esili e diafane spropor-zionate in altezza con gambi esili che si piegano al peso delle poche foglie con colorazione pallida Si tratta di piante ldquofilaterdquo cioegrave cresciute con troppa poca luce Una volta messe in campo moriranno Da evitare

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COME ESEGUIRE I TRAPIANTI NELLrsquoORTO a cura di Bruno Del Medico

Tutti i libri di Bruno Del Medico

Coltivare lrsquoorto Piccoli trucchi e antichi segreti 120 pagine 1000 euro Lo trovi con sconti e omaggi su wwwdelmedicoit

Lrsquoorto e la luna Ottenere il meglio con metodi naturali 120 pagine 1000 euro Lo trovi con sconti e omaggi su wwwdelmedicoit

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COME ESEGUIRE I TRAPIANTI NELLrsquoORTO a cura di Bruno Del Medico

I dischetti di torba sistemati in un conte-nitore vengono bagnati con acqua tiepida e raggiungono in pochi secondi le dimen-sioni adatte alla semina

I dischetti in torba pressata (o in cocco pressato) vengono com-mercializzati come si vedono nel-la foto a lato si tratta di grosse pastiglie alte circa 05 cm e con un diametro da 4 a 6 cm La tor-ba egrave pressata allrsquointerno di una calza finissima Sulla parte supe-riore del dischetto crsquoegrave la traccia di un foro che potragrave accogliere il seme Immergendo i dischetti in acqua in pochi secondi i dischetti cre-scono in altezza fino a 5 cm circa mantenendo invariata la larghez-za Nel piccolo buco situato nella parte superiore (che eventual-mente va approfondito) si siste-mano i semi da ricoprire con ter-riccio fine La piantina trova nella torba addizionata di fertilizzanti tutto il nutrimento di cui ha biso-gno Al momento del trapianto si puograve mettere a dimora il dischetto (a quel punto una zollet-ta) cosigrave comrsquoegrave evitando in questo modo anche la necessitagrave di togliere la piantina dal conteni-tore

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Per quanto siano costosi i dischetti di torba (o di cocco) presentano il grosso vantaggio di poter essere messi a dimo-ra senza sottoporre la piantina a nessu-na manipolazione La calza che avvolge il cilindretto di terra viene penetrata senza difficoltagrave dalle radici ed egrave biode-gradabile anche se non in tempi velo-cissimi puograve restare nel terreno anche un paio di anni Nella foto in basso due piantine che stanno sviluppando le prime foglie vere Le due foglie che si vedono sono quelle dicotiledonari cioegrave le prime ad uscire dal seme che non si contano Solo quando la piantina avragrave cinque foglie vere potragrave essere trapiantata con suc-cesso Nel frattempo trova nel cilindro di torba tutti gli elementi nutritivi di cui ha bisogno (eccetto lrsquoacqua che va for-nita con lrsquoirrigazione ordinaria)

Nella foto in alto un dischetto prima di essere ba-gnato e trenta secondi dopo La crescita avviene in altezza ma non in larghezza

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I contenitori di torba sono fatti con lo stesso materiale dei dischetti ma sono leggermente piugrave economici Si tratta di piccoli vasi in torba pressata di forma tonda o quadrata singoli o raggruppati a 6-10 per comoditagrave di mani-polazione Sono in grado di resistere per due o tre mesi alle sollecitazioni derivanti dalla coltivazione della piantina in particolare allrsquoumiditagrave ma sono permeabili alle radici Quando la piantina egrave pronta possono essere messi direttamente nel terreno dove com-pletano rapidamente il loro disfacimento Anche in questo caso il grande vantaggio egrave che la piantina puograve essere messa a dimora senza subire nessuna manipolazione In basso Indivia coltivata in un gruppo di 6 vasetti di torba

Quali contenitori scegliere Dal punto di vista di chi deve fare vi tra-pianti utilizzando piantine acquistate la so-luzione migliore egrave quella dei dischetti o con-tenitori di torba pressata percheacute il trapianto diventa una operazione sicura e veloce Purtroppo ben difficilmente troverete in commercio piantine coltivate su questi sup-porti a causa dei loro costi Troverete inve-ce praticamente sempre piantine coltivate in contenitori alveolari di plastica o di poli-stirolo In qualche mercatino potreste anco-ra trovare mazzetti di piantine a radice nu-da Qualche decennio fa si usava solo que-sto metodo Oggi si trovano ancora in ven-dita a mazzetti le cipolle ed i finocchi e qualche altro tipo di ortaggio Se comprate piantine a mazzetti mettete in conto di per-derne un certo numero per stress da tra-pianto Non comprate mazzetti di piantine di insalate ne perdereste la metagrave

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Foto a sinistra Le piantine devono avere un fa-scio di radici ben sviluppato come si puograve vedere estraendone una dal contenitore Cosigrave sono ottime per una ripresa rapida

Foto in alto a destra Piantine esili e diafane spropor-zionate in altezza con gambi esili che si piegano al peso delle poche foglie con colorazione pallida Si tratta di piante ldquofilaterdquo cioegrave cresciute con troppa poca luce Una volta messe in campo moriranno Da evitare

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Foto a sinistra Le piantine devono avere un fa-scio di radici ben sviluppato come si puograve vedere estraendone una dal contenitore Cosigrave sono ottime per una ripresa rapida

Foto in alto a destra Piantine esili e diafane spropor-zionate in altezza con gambi esili che si piegano al peso delle poche foglie con colorazione pallida Si tratta di piante ldquofilaterdquo cioegrave cresciute con troppa poca luce Una volta messe in campo moriranno Da evitare

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