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LA RIVISTA DEL COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI VENEZIA 4 / 2008

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LA RIVISTA DEL COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATIDELLA PROVINCIA DI VENEZIA

4 / 2008

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SommarioI servizi del Collegio- Ricevimento presidente e segretariotutti i mercoledì mattina dalle 10.00 alle 12.30

- Consulenza legale con l’avvocato del Collegioil primo mercoledì di ogni mese dalle 10.00 alle 12.30

- Consulenza in materia di previdenza(Cassa Geometri) con i delegati Cipagl’ultimo mercoledì di ogni mese dalle 10.00 alle 12.30

- Consulenza Parcellel’ultimo mercoledì di ogni mese,previo appuntamento telefonico

Tutti i servizi sono gratuiti,previo appuntamento telefonico con la segreteriatel. 041985313 - fax 041980941e-mail:[email protected].

Orario di apertura della segreteriamartedì-venerdì dalle 9.30 alle 12.30.

attività del collegio

Variazioni Albo Geometrie Registro Praticanti pag. 4

attività del collegio

Il Consiglio Nazionaleè pronto ad affrontare il futuro pag. 5

attività del collegio

Certificazione Collegio pag. 6

regolamenti

Notizie in brevele proroghe pag. 7

regolamenti

Una cabina di regiaper gli Suap pag. 9

sicurezza

Testo unico sulla Salutee Sicurezza sul lavoro pag. 12

professione

Geometri: semprepiù giovani e donne pag. 15

energia

Sicurezza energeticadalle fonti rinnovabili pag. 16zzi di storia

professione e satira

Teo Teodolite ela sorghetta comunale pag. 18

Collegio Geometrie Geometri laureatidella provincia di Venezia

Corte Marin Sanudo, 1 - 30174 Venezia-Mestretel. 041985313 - fax 041980941www.collegio.geometri.ve.it - e-mail: [email protected]

anno 3 numero4 / 2008

pubblicazione periodica edita daCollegio Geometri e Geometri laureatidella provincia di Venezia

direttore responsabileGiambattista Marchetto

commissione stampaDaniela Brazzolotto (presidente),Michelangelo Brichese, Mario Bullo, Alessandro Coletto, Sandro Lovato, Francesco Melato, Carolina Orlandini, Alberto Scardino, Giovanbattista Smania,

coordinamento editorialee progetto graficoCharta Bureauvia Fondamenta, 2 - Dolo VEtel. 0415128217 - fax [email protected]

stampaNovagrafica - Camponogara VEregistrazionenumero in attesa di registrazione

fotoarchivio del Collegio Geometrie Geometri laureatidella provincia di Venezia

foto di copertinagratuitamente concessa daMelato Francesco

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Collegio Geometrie Geometri laureatidella provincia di Venezia

att ività del col legio

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Variazioni Albo Geometrie Registro Praticanti

REGISTRO TIROCINANTISeduta del Consiglio Direttivo del 9 luglio 2008NUOVE ISCRIZIONIGeom. Silvestri Franco via Ciceri, 6 Int. 3 30027 San Dona’ Di Piave Ve Geom. Talpo Carlo via Biagio Zulian, 7 P. 2 30126 Lido Di Venezia Geom. Torresan Luca via Buel Del Lovo, 2 31057 S. Elena Di Silea TvRICONOSCIMENTO CONCLUSIVO ATTIVITA’ TECNICA SUBORDINATAGeom. Bellato Alberto via Veneto, 15 45017 Loreo RO

Seduta del Consiglio Direttivo del 6 agosto ottobre 2008NUOVE ISCRIZIONIGeom. D’odorico Riccardo via Levada, 46 30026 Summaga di Portogruaro Ve Geom. Michieli Massimo Castello 3552/a 30122 Venezia

Seduta del Consiglio Direttivo del 3 settembre 2008NUOVE ISCRIZIONIGeom. Busetto Alessio Via Casona N.23/e 30173 Venezia-Mestre Geom. Meneghetti Suan Via Tresievoli N. 75/a 30034 Mira Ve Geom. Finotto Nicola Via Don Orione N.4 Int.4 30027 San Dona’ di Piave Ve

Seduta del Consiglio Direttivo del 24 settembre 2008NUOVE ISCRIZIONIGeom. Pellizzato Stefano Via Moglianese N. 94 30037 Cappella Di Scorze’ Geom. Martin Luca Via Capo D’argine N. 23 30020 Meolo VeGeom. Ampo’ Cristina Via F. Lli Cervi N. 93 30010 CamponogaraGeom. Chinaglia Francesco San Marco 5364 30124 VeneziaGeom. Dagonfo Giacomo Via Consiglio N. 17 30027 San Dona’ Di Piave Ve Geom. Bertaja Luca Via Pizzon N. 4 Int. 1 30014 San Pietro Di Cavarzere Seduta del Consiglio Direttivo del 22 ottobre 2008NUOVE ISCRIZIONIGeom. Biancotto Enrico via Code, 38 30027 San Dona’ Di Piave (VeGeom. Cadamuro Leonardo via E. Fermi,19 31050 Zenson Di Piave (Tv)Geom. Canova Ilaria Letizia via Pirami, 27/a 30016 Jesolo (Ve)Geom. Colosso Cristina via Calvecchia, 77 30027 San Dona’ Di Piave (Ve)Geom. Di Dio Luca via Strada Spagnolo, 46 30033 Noale (Ve)Geom. Golfetto Martina via Prati, 35/c 30038 Spinea (Ve)Geom. Mazzucato Ambra via Meucci, 6 30010 Camponogara (Ve)Geom. Scardino Davide via Trieste N. 25 31022 Preganziol (Tv)Geom. Trevisan Elisa via Capitelmozzo, 22 30033 Noale (Ve)

ALBOSeduta del Consiglio Direttivo del 9 luglio 2008NUOVE ISCRIZIONIGeom. Furlan Isacco Via Genova N. 7/b 30024 Musile Di Piave VeISCRIZIONI ELENCO SPECIALE 818 Ministero degli InterniGeom. Zago Alessandro

Seduta del Consiglio Direttivo del 6 agosto 2008NUOVE ISCRIZIONIGeom. Levorato Devis Via Cavour N. 13 30010 Camponogara Ve Geom. Badalin Fabiana Via Roma N. 185 30020 Noventa Di Piave VeCANCELLAZIONIGeom. Castelli AldoGeom. Basato Mario

Seduta del Consiglio Direttivo del 3 settembre 2008CANCELLAZIONIGeom. Ferrari LauraGeom. Tonon MarcoISCRIZIONI ELENCO SPECIALE 818 Ministero degli InterniGeom. Invaso CristianoGeom. Maglione di Melasso Andrea

Seduta del Consiglio Direttivo del 22 ottobre 2008NUOVE ISCRIZIONI PER TRASFERIMENTOGeom. Piria Maria Grazia Via Don L. Orione N. 3/b/3 30027 San Dona’ Di Piave (Ve)CANCELLAZIONIGeom. Orlando Giuseppe Trasferimento Collegio Padova Con Decorrenza 23/09/2008ISCRIZIONI ELENCO SPECIALE 818 Ministero degli InterniGeom. Mariussi Fabio Via San Floriano n. 6 30026 PORTOGRUARO (VE)

Il Consiglio Nazionale è pronto ad affrontare il futuro

approvate all’unanimità dall’assemblea dei Presidentile modifiche al Regolamento

di Daniela Brazzolotto

Durante l’incontro dei Presidenti di Collegio, svoltosi a Roma il 15 luglio 2008, sono stati affrontati e approvati all’unani-mità due importanti punti all’ordine del giorno i quali verra-no sottoposti al vaglio del governo.Tali modifiche riguardano l’iscrizione all’albo dei pubblici di-pendenti e la nuova strategia per la definizione delle com-petenze dei geometri apportando delle modifiche all’articolo 16 del vigente Regolamento Professionale.A fronte dell’attuale situazione di assoluta confusione nel-l’iscrizione all’albo dei pubblici dipendenti che vedeva ap-plicare da parte dei Collegi in modo più o meno rigoroso l’articolo 7 del Regolamento, si è giunti ad approvare l’iscri-zione all’Albo fermo restando il divieto di esercitare la libera professione dei pubblici dipendenti a tempo pieno fissando-ne modalità e condizioni quali:- il possesso dell’abilitazione conseguita con il superamento dell’esame di stato;- l’estensione al dipendente degli stessi diritti e doveri di un normale iscritto ivi compreso l’obbligo della formazione con-tinua, dell’aggiornamento professionale ed il versamento dei contributi pensionistici previsti dalla nostra Cassa di Previ-denza;- uno specifico timbro professionale che individui gli elabora-ti redatti dal pubblico dipendente;- ed infine organizzare un serio controllo delle attività in con-flitto d’interessi per gli iscritti part-time.Questo nuovo aspetto del geometra dipendente negli uffici pubblici porterà a trasformare ed a considerare un nuovo assetto alla categoria ponendo fine alle divergenti posizioni ed aumentandone il controllo.Non meno importate è la decisione di riformulare, attraverso una nuova strategia, la definizione e la tutela delle nostre competenze.Poiché, come più volte il nostro Presidente Nazionale Fausto Savoldi ci invita a riflettere e condividere, “non è più vero che la sola iscrizione all’albo garantisce a tutti il diritto di fare tutto, ma assicura il diritto di fare a chi sa e dimostra di saper fare”.Ecco che nell’adozione di una strategia per la definizione delle competenze è stato scelto di puntare nella formazione specifica e specialistica realizzata in accordo con la scuola e l’università in modo tale che la formazione si avvicini sempre più ad un livello di “specializzazione universitaria”.

Tra i punti principali discussi durante l’assemblea di partico-lare rilevanza sono stati:- l’indicazione nell’Albo delle specializzazioni formative con-seguite;- il controllo degli aggiornamenti formativi;- l’individuazione dei contenuti minimi di qualità per ogni prestazione;- il diffondersi degli incarichi congiunti tra professionisti in possesso di diverse specializzazioni;- la necessità di individuare e valorizzare i compiti delle as-sociazioni di categoria già raccolte intorno a specifici temi professionali;- la necessità di rivedere le norme che regolano il pratican-tato per renderlo più efficace e più aderente alla realtà pro-fessionale.Questa è la metamorfosi che i nostri Rappresentanti stanno attuando perché la nuova categoria sia considerata un’insie-me di tecnici di qualità pronti ad affrontare le nuove esigen-ze della società per poter primeggiare nel mercato.Un’evoluzione altresì resa necessaria per poter garantire la continuità stessa alla categoria che chiede oramai da tempo la stesura di un nuovo Regolamento Professionale.La trasformazione sembra essere oramai iniziata partendo proprio dalla formazione per arrivare a definire in modo le-gittimo le competenze.Attendiamo con positività questa nuova veste, convinti che è questo ciò che ci permetterà di essere competitivi ed integra-ti in quella che è l’evoluzione naturale del tempo.Dobbiamo assolutamente essere pronti al via.

Collegio Geometrie Geometri laureatidella provincia di Venezia

att ività del col legio

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att ività del col legio

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regolamenti Collegio Geometrie Geometri laureatidella provincia di Venezia

Collegio Geometrie Geometri laureatidella provincia di Venezia

Il Collegioe le sue Certificazioni

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 180 del 2 agosto 2008 (www.gaz-zettaufficiale.it – serie generale – agosto), è stata pubblicata la Legge n. 129 del 2 agosto 2008, di conversione del D.L. n. 97 del 3 giugno 2008, recante “Disposizioni urgenti in materia di monitoraggio e trasparenza dei meccanismi di al-locazione della spesa pubblica, nonché in materia fiscale e di proroga di termini. Si segnalano, in particolare, gli articoli di seguito indicati.

L’art 3, comma 8, ha abrogato i commi da 29 a 34 del D.L. 223/2006 (Decreto Bersani, convertito con modificazioni dal-la Legge n. 248/2006), nonché il Decreto n. 74/2008 (ema-nato ai sensi del comma 34), concernente la “responsabilità solidale tra appaltatore e subappaltatore”.

L’art. 4, comma 2, ha prorogato l’entrata in vigore delle disposizioni di cui all’art. 18, comma 1, lett. r), e all’art. 41, comma 3, lett. a), del D. Lgs. 81/2008 “Testo Unico Sicurez-za”, che si applicheranno a decorrere dal 1° gennaio 2009.

L’art. 4, comma 2-bis, ha prorogato, al 1° gennaio 2009, l’entrata in vigore delle disposizioni previste dall’art. 306, comma 2, del D. Lgs. 81/2008 che, si ricorda, riguarda in particolare, il “Documento di Valutazione dei Rischi”.

L’art. 4, comma 9-ter, proroga al 31 ottobre 2008 il termi-ne per la rivalutazione di quote e terreni, previsto dall’art. 2, comma 2, del D.L. 24/12/2002, n. 282, convertito con la L. 21/02/2003, n. 27 (attenzione: le perizie devono essere asseverate entro il 31/10/2008).

L’art. 4-bis “Ulteriori proroghe di termini e disposizioni connesse”, comma 10, conferma quanto previsto dall’art. 3 del D.L. 31/12/2007, n. 248, convertito, con modificazioni, dalla L. 28/02/2008, n. 31: le strutture turistico-alberghiere con oltre 25 posti letto, hanno tempo fino al 30 giugno 2009 per completare l’adeguamento alla normativa di prevenzione incendi. Viene inoltre confermata l’abrogazione del comma 2-bis dell’art. 3 del sopra citato D.L. 31/12/2007, n. 248.

L’art. 4-quinquies “Termine di entrata in vigore delle disposizioni procedurali di cui all’articolo 146 del co-dice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, e successive modi-ficazioni, sostituisce completamente l’art. 159 (Regime

transitorio in materia di autorizzazione paesaggistica) del codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, e successive modificazioni.Fra l’altro, viene riscritta la procedura transitoria per il rila-scio dell’autorizzazione paesaggistica, applicabile fino al 31 dicembre 2008. La disciplina dettata dal capo IV si applica anche ai procedimenti di rilascio dell’autorizzazione paesag-gistica che alla data del 31 dicembre 2008 non si siano anco-ra conclusi con l’emanazione della relativa autorizzazione o approvazione. L’amministrazione competente rilascia o nega l’autorizzazione entro sessanta giorni dalla richiesta e comu-nica alla soprintendenza le autorizzazioni rilasciate. Entro 60 giorni dalla ricezione della completa documentazione, la so-printendenza può annullare l’autorizzazione se ritiene che non sia conforme alle prescrizioni di tutela del paesaggio. Decorso il termine di 60 giorni dalla richiesta di autorizzazio-ne, gli interessati possono chiederla alla soprintendenza, che si pronuncia entro altri 60 giorni dalla data di ricevimento. Viene anche introdotta una disposizione transitoria che fa salvi gli atti e le autorizzazioni adottati nei vari periodi tem-porali.

Notizie in brevele proroghe

In Collegio dei Geometri della Provincia di Venezia, già cer-tificato Iso 9001:2000 dal 2002, ha conseguito, nel 2006, l’ambito riconoscimento del C.I.S.E. Organismo di Certifi-cazione Sociale dei Sistemi di Responsabilità ottenendo la certificazione SA: 8000. Ogni anno il Collegio nel corso della riunione di Direzione analizza il conseguimento degli Obiettivi indicatori dell’anno trascorso e definisce i progetti di miglioramento per l’anno a venire.Il 26 marzo 2008 ha avuto luogo la riunione di Direzione alla quale ha partecipato l’esecutivo del Consiglio Direttivo, i due Responsabili delle Certificazioni ed il personale di segre-teria attualmente in servizio, durante la quale sono affrontati i seguenti temi:

- il Sistema di Qualità inteso come gestione di un sistema integrato;

- l’analisi dei risultati relativi all’anno 2007 e l’individuazione degli obiettivi per il 2008 che si sono attuate mediante:

• l’elaborazione del questionario sulla qualità da parte degli iscritti;• l’analisi delle non-conformità e delle relative azioni correttive intraprese e da intraprendere;• il contributo derivante dalle verifiche ispettive dell’Ente Certificatore nell’ottica di un continuo miglioramento;

- la formazione del personale di Segreteria;

- il Bilancio SA 8000.E’ stata poi approvata la Politica per la Qualità, integrata nel 2007 con le normative SA 8000, già pubblicata nel nostro sito internet.

RISULTATI CONSEGUITI NEL 2007ED OBIETTIVI PER IL 2008Gli obiettivi per la qualità per l’anno 2007 sono stati qua-si totalmente raggiunti; si sono mantenuti i rapporti con il Consiglio Nazionale e con il Consiglio Regionale Veneto . Obiettivi “istituzionali” raggiunti nel corso del 2007:• attivazione del sistema integrato per la qualità per il con-

tinuo aumento dell’efficacia ed dell’efficienza dell’attività del Collegio mediante la revisione delle procedure e loro divulgazione con particolare attenzione a quelle riguar-danti l’attivazione di corsi professionali;

• informazione agli Iscritti Albo: su 12 circolari cartacee pre-viste, ne sono state inviate 20 , oltre a 20 mail e a 45 news letter;

• comunicazioni in tempo reale mediante la divulgazione di informative territoriali e di categoria mediante il sito del Collegio;

• attivazione del servizio on-line di Rassegna Stampa;• servizi d consulenza parcelle;• servizi di consulenza CIPAG: sono diminuiti i tempi di ri-

sposta delle pratiche e sono aumentate le istanze presen-tate.

Le principali attività intraprese nel territorio nel corso dell’an-no 2008 riguardano:• la costituzione di ABS – Abiltare Bello e Sicuro – l’en-

te bilaterale realizzato unitamente ad Adiconsum che ha come scopo una collaborazione tra geometri professionisti e consumatori, assicurando a quest’ultimi determinate ga-ranzie di qualita’ e sicurezza nella costruzione delle abita-zioni.

• organizzazione di Convegni in collaborazione con altri Ordini ed Enti : il primo svoltosi in data 04 aprile 2008 presso il Russot Hotel di Mestre – San Giuliano dal titolo “EFFICIENZA ENERGETICA NEGLI EDIFICI” ed il secon-do svoltosi il 14 aprile u.s., sempre presso il Russot Ho-tel organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della provincia di Venezia con l’adesione del nostro Collegio, intitolato “EMERGENZA IDRAULICA”.

• organizzazione di Seminari di approfondimento professio-nale tra cui ha riscosso notevole successo è stato quello sul DECENTRAMENTO CATASTALE, tenutosi a Zelarino in data 22 febbraio u.s. (partecipazione di reti televisive)

• contribuzione alla Fondazione Studium Generale Marcia-num del Patriarcato di Venezia mediante il finanziamento di una borsa di studio nel Master d’eccellenza “Etica e Gestione d’Azienda”

• attivazione di corsi Professionali organizzati in collabora-zione con lo IUAV in attuazione della convenzione stipula-ta nel 2004 e di durata quinquennale;

• sportello informativo presso la Segreteria del Collegio nel-l’ambito del Progetto “AGIRE” – Rinnova la tua ener-gia” promosso dal Comune di Venezia

In ottemperanza alla normativa Sa 8000, gli obiettivi che il Collegio si è proposto di attuare per l’anno 2008 si articola-no nei seguenti punti:• Corso di pronto soccorso al personale di segreteria;• Corso di aggiornamento sulla Sicurezza al personale di se-

greteria;• Organizzazione convegno sulla Responsabilità Sociale

d’Impresa;• Sostituzione rimborsi buoni pasto con ticket;• Invio questionari fornitori e relativa valutazione;• Redazione bilancio Sa 8000 e relativa divulgazione;• Ricerca altri monitori Osservatorio.

Resoconto attività svolta anni 2007 - 2008

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Collegio Geometrie Geometri laureatidella provincia di Venezia

regolamenti

Una cabina di regiaper gli Suap

relazione dalla consultazionepresso la Regione Veneto

di Mario Bullo

A seguito dell’incontro tenutosi il 14 febbraio presso la Sede della Giunta Regionale di palazzo Balbi in cui è stata avviata una prima consultazione con i vari referenti/responsabili, è emersa la necessità di attivare un tavolo di lavoro regionale quale “Cabina di Regia” per il sostegno e il monitoraggio del progetto di rilancio e qualificazione degli SUAP.La direttiva servizi, che deve essere attuata entro il 2009, ha posto l’accento sulla libertà di concorrenza e scelta, ponen-do degli obblighi di risultato.A tale scopo la direttiva ha posto una serie di servizi che lo Stato, le Regioni e i comuni devono conseguire e fornire, lasciando ampio margine di discrezionalità alle singole Am-ministrazioni Pubbliche.

A tal fine il giorno 4 giugno scorso si è tenuta la seconda consultazione sul tema.La riunione si apre alle ore 10,30 con l’introduzione dell’as-sessore Flavio Silvestrin (Politiche degli Enti Locali, Personale, Parchi ed Aree Protette, Demanio e Patrimonio).Ringraziando i presenti per la collaborazione ricorda l’im-pegno preso nell’incontro tenutosi il 14 febbraio scorso di riprendere la discussione con i referenti/responsabili per met-tere a punto le varie problematiche riguardanti gli Sportelli Unici delle Attività Produttive. Indica la presenza di n° 368 Sportelli unici su 581 comuni, mentre operativi sono 152 di cui n° 80 di questi sono opera-tivi per tutte le procedure.Propone di rivedere e formulare una tipologia che sia di ga-ranzia al tipo di opera che sia prioritariamente del tipo Socia-le. Il servizio Regionale di Sportello Unico è già operativo.Si tratta di rivedere e formulare una tipologia che sia di ga-ranzia principalmente di tipo associato.Fino ad ora è stata eseguita una prima operazione che ri-guarda il servizio Regionale di Sportello Unico che è già ope-rativo dalla data odierna in tutte le realtà Provinciali; sono state istituite e aperte le sedi decentrate rispettivamente di Venezia, Treviso, Padova, Vicenza, Verona e Belluno e tra po-chi giorni partirà anche Rovigo.Presto l’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) delle varie Sedi Provinciali della Regione Veneto avrà istituito lo SUAP. Ovviamente la Regione non si fermerà qui ma dovrà prose-guire.

regolamenti Collegio Geometrie Geometri laureatidella provincia di Venezia

MODELLO UNICO PER L’EDILIZIASulla Gazzetta Ufficiale n. 164 del 15/7/2008 (www.gaz-zettaufficiale.it), è stato pubblicato il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 6 maggio 2008 relativa all’Appro-vazione del Modello unico digitale per l’edilizia.La norma prevede:

Art. 1. Modello unico digitale per l’edilizia e caratteristiche dell’infrastruttura tecnologica

1. Entro il 31 dicembre 2008 le regioni, i comuni e l’Agen-zia del territorio, attraverso la commissione di cui all’art. 2, definiscono il modello unico digitale per l’edilizia per la presentazione allo sportello unico per l’edilizia di cui al-l’art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, delle istanze in materia di attivita’ edilizia, comprendente anche le informazioni necessarie per l’ag-giornamento degli atti catastali, e le caratteristiche tecniche dell’infrastruttura per l’erogazione dei servizi.

Art. 2. Commissione 1. Per le attivita’ di cui all’art. 1 e’ istituita una commissione formata da sei componenti, nominati in egual misura su indicazione dell’ANCI, della conferenza dei presidenti delle regioni e dell’Agenzia del territorio, oltre al presi-dente, scelto dal dipartimento per gli affari regionali ed autonomie locali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ne promuove l’attivazione.

Art. 3. Linee guida

1. La commissione, nella definizione del modello unico digi-tale per l’edilizia, opera al fine di garantire la trasferibilita’ delle informazioni ivi contenute nei processi amministrativi collegati, con particolare riferimento all’integrazione si-stemica fra i dati relativi agli adempimenti catastali, i dati relativi ai processi autorizzativi edilizi e i dati utili all’aggior-namento delle anagrafi territoriali comunali.

2. La Commissione, nella definizione delle caratteri-stiche dell’infrastruttura tecnica di cui all’art. 1, garantisce, altresi’, la fruibilita’ del servizio per l’intero territorio nazio-nale, anche in relazione all’articolazione dello sviluppo del-le tecnologie ICT riscontrabili negli enti locali.

ICT è l’acronimo di Information and Communication Te-chnology, (cioè Tecnologia dell’Informazione e della Comu-nicazione, TIC, in italiano).

LAVORO: D.U.R.C. SOSTITUISCE ATTESTAZIONI DI PAGAMENTO

Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, Direzione Generale per l’Attività Ispettiva, ha pubblicato, sul sito www.lavoro.gov.it, (link interpello), in risposta ad uno specifico quesito, ha ritenuto di dover precisare che “l’azien-da in possesso di DURC, al fine di comprovare la correntezza dei pagamenti dovuti, possa produrre agli organi di vigilanza il Documento stesso in sostituzione delle attestazioni di pa-gamento coincidenti con il periodo di regolarità certificata”.

L’istituzione di queste Sedi rappresenta un segno tangibile della volontà Regionale di essere partner operativi in termini di assistenza e affiancamento sia alle Amministrazion Comu-nali sia agli altri enti interessati.L’obbiettivo oggi è quello di approntare, in concerto con le Amministrazioni Comunali, con le categorie economiche, gli Ordini Professionali, Enti Terzi, specifiche tematiche alla di-rettiva dei servizi, come previsto dalla Direttiva Europea n° 123 per creare lo Sportello Unico dove i prestatori di servizi possano espletare tutte le formalità che servono senza di-screzione.Poiché è improbabile che si possano mettere in piedi 581 Sportelli Unici sui vari Comuni in breve tempo, la Regione parte quindi con le Sedi Provinciali e costituirà poi anche tut-ta una serie di altri sportelli, ovviamente circoscritti in una determinata area.La regione si impegnerà ad individuare questi distretti otti-mali con il supporto degli applicativi informatici legati alla problematica Suap; verrà altresì predisposto un supporto formativo per le persone addette al Servizio SUAP al fine di rispondere ai dubbi e necessità del cittadino.

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regolamentiCollegio Geometrie Geometri laureatidella provincia di Venezia

Quanto su esposto è il programma avviato dalla Regione che intende costituire i distretti successivi i quali saranno forniti di attrezzature e di applicativi di formazione.L’Assessorato alle Politiche degli Enti Locali propone una ve-rifica continua anche con gli addetti ai lavori per trovare le soluzioni più appropriate in particolare durante la prima fase del progetto SUAP.Prende la parola l’ing. Luigi Rizzolo dell’UrbanisticaEsalta il lavoro di studio per SUAP, programmato e evidenzia che tale studio include tre Assessorati distinti. Ricorda la prima consultazione tenutasi a Palazzo Balbi – Sede della Regione di Venezia il 14 febbraio scorso dove è stato avviato un primo approccio con i vari referenti/responsabili il tavolo di lavoro per il monitoraggio del progetto di rilancio e riqualificazione degli SUAP. Evidenzia che la direttiva servizi deve essere attuata entro il 2009, questa pone la libertà di circolazione e della con-correnza, con obblighi di risultato. Pone una serie di servizi che lo Stato, le Regioni e i Comuni devono fornire, lasciando quindi un ampio margine di discrezionalità alle singole Am-ministrazioni pubbliche di cui sopra.Propone l’unificazione su tutto il territorio, con riferimento alla Direttiva Europea 2006, l’autocertificazione per impianti e servizi, rilasciata da imprese autorizzate.Propone altresì la predisposizione di un prezziario unico ge-neralizzato.Evidenzia che sono già ufficialmente efficienti le Sedi ope-rative del SUAP, la Regione è comunque a disposizione del Territorio e del cittadino.

sicurezza

Sicurezza e salutedei lavoratoriprincipali novità nel D.Lgs. 81/2008in un seminario promosso dal Collegio

di Daniela Brazzolotto

Il mese di luglio ha visto il collegio impegnato nella realiz-zazione di un seminario, successivamente ripetuto in una seconda giornata a fronte della forte partecipazione degli iscritti, rivolto ad uno dei temi maggiormente condivisi “Si-curezza e Salute delle Lavoratrici e dei Lavoratori”.In rappresentanza del ruolo degli Organi di Vigilanza era presente il dott. Giancarlo Magarotto direttore Spisal 12 di Venezia, l’avv. Andrea Andrich che ha presentato una rela-zione puntualizzando le novità giuridiche nonché sanziona-torie e l’ing. Luigi Galli Ispettore Tecnico Coordinatore presso il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale il quale ha relazionato sulla progettazione della sicurezza nelle cadute dall’alto ed il mancato riconoscimento del principio di sicu-rezza equivalente nell’attuale normativa.Il Decreto legislativo 9 aprile 2008 n.81 noto a tutti come “Testo Unico sulla Sicurezza” è nato per riordinare e raziona-lizzare la normativa in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro ed è entrato in vigore, a parte alcune eccezioni, il 15 maggio di quest’anno.L’incontro ha dato l’opportunità di incrementare la cono-scenza su questa disciplina a fronte della consapevolezza che la legge a volte, nostro malgrado, è scollegata dalla realtà, ci insegna a considerare la sicurezza non solo come una eccel-lente cinghia che serve ad incarcerare il lavoratore ma a farlo stare bene e farlo crescere culturalmente.La convinzione comune, di fronte alle notizie che quotidia-namente annunciano una morte bianca, è quella che la sicu-rezza non può essere improvvisata bensì progettata e che a fronte di una eccessiva mole di carta si oppone, nella realtà lavorativa, una scarsezza di realizzazione di quanto viene progettato sulla carta e ancor peggio una carenza stessa del-la progettazione della sicurezza.Con il Testo Unico era auspicabile una grande occasione per realizzare un vero e proprio restyling di tutta la normativa in vigore invece, ad oggi, tante sono le parti riprese e poche le novità che si presentano in modo chiaro ed univoco.Noi professionisti che quotidianamente assolviamo ai ruo-li tecnici come progettisti, direttori dei lavori, coordinatori della sicurezza, rappresentanti per l’impresa ecc. , sentiamo l’esigenza di avere degli strumenti tecnici che ci aiutino ad operare con indiscutibile certezza affinché la nostra presta-zione professionale sia accolta dalle parti e sia utile per il raggiungimento dell’obbiettivo finale che ben viene espresso nell’artico 15 della Legge e che si può riassumere in un’unica

incisione di “buon senso”.Il collegio di Venezia, a partire dal prossimo autunno, si im-pegna ad organizzare dei corsi di formazione ad indirizzo fortemente tecnico con l’obbiettivo di fornire agli iscritti de-gli strumenti utili all’operatività.E’ con l’aiuto della scienza e della tecnica che potremmo saper percepire, analizzare e affrontare le molteplici avversità che si presentano nell’articolato cammino di un professio-nista. In particolare alla categoria del geometra da sempre straordinariamente capace di saper riconoscere ed affrontare le mutazioni nel tempo che ci permetterà di festeggiare il prossimo anno l’ottantesimo anniversario della nostra costi-tuzione.

Il tavolo di lavoro dovrà comunque affrontare inizialmente alcune tematiche di seguito riportate:I procedimenti amministrativi relativi all’avvio, svolgimento, trasformazione e cessazione di attività economiche, installa-zione, attivazione, esercizio e sicurezza di impianti e agibilità degli edifici legati alle attività economiche, dovranno essere sostituiti da una dichiarazione resa sotto forma di dichiara-zione sostitutiva di certificazione o dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà dal proprietario o dall’avente titolo, che attesti la conformità o la regolarità degli interventi o delle attività.

Restano fermi il controllo e le verifiche successive, nonché la vigilanza da parte delle autorità competenti.L’individuazione di procedimenti amministrativi riguardante essenzialmente la modulistica unificata, nonché la standar-dizzazione degli allegati per tutte le Amministrazioni inte-ressate.La modalità di attivazione e/o implementamento dello Spor-tello unico per le imprese di cui all’art. 24 del D.Lgs 31 mar-zo 1998, n° 112, dichiarandolo altresì responsabile di tutti i procedimenti amministrativi inerenti le attività economiche produttive di beni e servizi.Introduzione del responsabile di informatica dell’Ufficio Ur-banistica il quale, al riguardo, propone un pacchetto infor-matizzabile con la semplificazione dell’operatività e presen-tazione progetti.Chiede lo studio dei procedimenti temi delle volontà opera-tive del tavolo di lavoro.Aggiunge che gli obbiettivi da individuare, con supporto in-formatico, devono essere dei punti strategici che siano an-che in grado di monitorare le problematiche Regionali.Segue un breve intervento del Direttore Aziende Sanitarie Renzo Genovese riguardante essenzialmente la comunica-zione unica alle C.C.A.A., plurima, comunque da definirsi. In fine si conclude il tavolo di lavoro con una lunga serie di domande e proposte riguardanti in generale la semplifica-zione delle procedure allo scopo di migliorare il servizio ed evitare le lungaggini operative e la logorante burocrazia ora esistente.

CATTIVO ESEMPIO.le immagini che corredano il servizio mostrano alcuni cantieri carenti sotto il profilo della sicurezza

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sicurezza

Testo Unico sulla Salutee Sicurezza sul lavoro

novità nei cantieri temporanei e mobili in seguito dell’entrata in vigore del D.Lgs. 81/08.

Il 15 maggio 2008 è entrato in vigore il D.Lgs. 81/08, provve-dimento cardine sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Il testo integrale del Decreto si compone di n.306 articoli e numerosi allegati.Le misure per la salute e la sicurezza nei cantieri temporanei e mobili sono disciplinate dal titolo IV° , capo I°, agli art. dal n.88 al n.104; questi sostituiscono il D.Lgs.494/96 e il suc-cessivo D.Lgs.528/99. Verranno qui esaminate brevemente alcune novità salienti introdotte dal Testo Unico, con particolare riguardo ai nuo-vi obblighi per i committenti, alla nuova definizione di “re-sponsabile dei lavori” e all’obbligo di aggiornamento dei coordinatori.

All’articolo 89 viene data una nuova definizione di “re-sponsabile dei lavori”: questo viene identificato quale “soggetto incaricato dal committente della progettazione o del controllo dell’esecuzione dell’opera; tale soggetto coincide con il progettista nella fase di progettazione del-l’opera e con il direttore dei lavori per la fase di esecuzio-ne dell’opera. Nel campo di applicazione del D.Lgs. 12 aprile 2006, n.163 e successive modificazioni (nei lavori pubblici) il responsabile dei lavori è il responsabile unico del procedimento. Tale norma introduce un’importante novità in quanto vengono coinvolti direttamente il progettista dell’opera e il direttore dei lavori, quali soggetti aventi obblighi e responsabilità ai fini della sicurezza del cantiere.

di Sandro Lovato

L’articolo 90 detta i nuovi obblighi del committente e del responsabile dei lavori.Dalla lettura dell’articolo emerge quanto segue:Il committente o il responsabile dei lavori nella fase di proget-tazione dell’opera, … e nell’organizzazione delle operazioni di cantiere deve attenersi ai principi e alle misure generali di tutela previste dall’art.15. Al fine di permettere la pianifica-zione dell’esecuzione in condizioni di sicurezza dei lavori o delle fasi di lavoro che si devono svolgere simultaneamente o successivamente tra loro, il committente o il responsabile dei lavori prevede nel progetto la durata di tali lavori o fasi di lavoro.Il committente o il responsabile dei lavori, nella fase di pro-gettazione dell’opera, valuta il piano di sicurezza e coordina-mento (PSC) e il fascicolo dell’opera redatti dal coordinatore per la progettazione ai sensi dell’art.91. Nei cantieri in cui è prevista la presenza di più imprese, an-che non contemporanea, il committente anche nei casi di coincidenza con l’impresa esecutrice, o il responsabile dei lavori, contestualmente all’affidamento dell’incarico di pro-gettazione, designa il coordinatore per la progettazione (CSP).

Nel caso citato al punto precedente il committente o il re-sponsabile dei lavori, prima dell’affidamento dei lavori, desi-gna il coordinatore per l’esecuzione dei lavori (CSE), … La disposizione di cui al punto 4 si applica anche nel caso in cui, dopo l’affidamento dei lavori a un’unica impresa, l’ese-cuzione dei lavori o di parte di essi sia affidata a una o più imprese.Il committente o il responsabile dei lavori, qualora in pos-sesso dei requisiti …, ha la facoltà di svolgere le funzioni sia di coordinatore per la progettazione, sia di coordinatore per l’esecuzione dei lavori.In caso di lavori privati, qualora le opere non siano soggette a permesso di costruire ma a denuncia di inizio attività, oppure siano opere di edilizia libera, il coordinatore per l’esecuzione (CSE), oltre a svolgere i compiti previsti dall’art.92, redige il PSC in conformità all’art.100 e ai relativi allegati e il fascicolo in conformità all’allegato XVI .Rispetto alle norme pre-vigenti il T.U. estende notevolmente i casi per i quali vige l’obbligo della nomina dei coordinatori, ponendo quale unica condizione “la presenza di più imprese, anche non contemporanea”.Il committente o il responsabile dei lavori, anche nel caso di affidamento dei lavori ad un’unica impresa:verifica l’idoneità tecnico professionale dell’impresa affidata-ria, delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi in re-lazione alle funzioni o ai lavori da affidare con le modalità dell’allegato XVII. Nei casi di cui al comma 11 (lavori privati) tale requisito è soddisfatto mediante presentazione da parte delle imprese del certificato di iscrizione alla Camera di Com-mercio, Industria e Artigianato e del documento unico di re-golarità contributiva (DURC) corredato da autocertificazione in ordine al possesso degli altri requisiti previsti dall’allegato XVII;chiede alle imprese esecutrici una dichiarazione dell’organico medio annuo, distinto per qualifica, corredata dagli estremi delle denunce dei lavoratori effettuate all’INPS, all’INAIL, e alle casse edili, nonché una dichiarazione relativa al contratto collettivo stipulato con le organizzazioni sindacali … applica-to ai lavoratori dipendenti. In caso di lavori privati tale requi-sito si considera soddisfatto mediante presentazione da parte delle imprese del DURC e dell’autocertificazione relativa al contratto collettivo applicato;trasmette all’amministrazione competente prima dell’inizio dei lavori oggetto del permesso di costruire o della denun-cia di inizio attività, il nominativo delle imprese esecutrici dei lavori unitamente alla documentazione di cui alle lettere a) e b). Tale obbligo sussiste anche in caso di lavori eseguiti in economia mediante affidamento delle singole lavorazioni a lavoratori autonomi, ovvero di lavori realizzati direttamente con proprio personale dipendente senza ricorso all’appalto. In assenza del DURC , anche in caso di variazione dell’im-presa esecutrice dei lavori, l’efficacia del titolo abilitativo è sospesa.L’efficacia del titolo abilitativo è altresì sospesa in assenza del PSC o del fascicolo quando previsti, o in assenza della notifica preliminare prevista dall’art.99 elaborata conformemente al-

l’allegato XII e trasmessa dal committente o dal responsabile dei lavori, prima dell’inizio dei lavori, all’ASL e alla Direzione Provinciale del Lavoro territorialmente competenti.

L’Allegato XVII dispone i requisiti minimi che imprese e lavoratori autonomi dovranno esibire al committente o al responsabile dei lavori.

Più precisamente le imprese dovranno esibire almeno:

- iscrizione alla CCIAA con oggetto sociale inerente al-l’appalto

- documento di valutazione dei rischi di cui all’art.17, comma 1, lettera a) o autocertificazione di cui al-l’art.29, comma 5

- specifica documentazione attestante la conformità alle disposizioni del D.Lgs.81/08 di macchine, attrezzature e opere provvisionali

- elenco dei dispositivi di protezione individuale (DPI) for-niti ai lavoratori

- nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, degli incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacua-zione, di primo soccorso e gestione dell’emergenza, del medico competente quando necessario

- nominativo del rappresentante dei lavoratori per la si-curezza

- attestati inerenti la formazione delle suddette figure e dei lavoratori prevista dal D.Lgs.81/08

- elenco dei lavoratori risultanti da libro matricola e relativa idoneità sanitaria prevista dal D.Lgs.81/08

- DURC di cui al D.M. 24 ottobre 2007

- dichiarazione di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdittivi di cui all’art.14 del D.Lgs.81/08

I lavoratori autonomi dovranno esibire almeno:

- iscrizione alla CCIAA con oggetto sociale inerente al-l’appalto

- specifica documentazione attestante la conformità alle disposizioni del D.Lgs.81/08 di macchine, attrezzature e opere provvisionali

- elenco dei dispositivi di protezione individuale (DPI) in do-tazione

- attestati inerenti la propria formazione e la relativa ido-neità sanitaria previsti dal D.Lgs.81/08

- DURCIn caso di subappalto il datore di lavoro committente verifi-ca l’idoneità tecnico-professionale dei subappaltatori con gli stessi criteri sopraccitati .

Gli obblighi del coordinatore per la progettazione, pre-visti dall’articolo 91, sono i seguenti:

- Durante la progettazione dell’opera e comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte, il coordina-tore per la progettazione:

- redige il PSC di cui all’art.100, comma 1, i cui contenuti sono dettagliatamente specificati nell’allegato XV;

- predispone un fascicolo, i cui contenuti sono definiti al-

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sicurezza

l’allegato XVI, contenente le informazioni utili ai fini della prevenzione e della protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori Il fascicolo non è predisposto nel caso di lavori di manutenzione ordinaria

L’articolo 92 detta gli obblighi del coordinatore per l’ese-cuzione dei lavori.Durante la realizzazione dell’opera, il coordinatore per l’ese-cuzione dei lavori:

- verifica con opportune azioni di coordinamento e con-trollo, l’applicazione, da parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi, delle disposizioni loro pertinenti contenute nel PSC e la corretta applicazione delle relative procedure di lavoro;

- verifica l’idoneità del POS adegua il PSC e il fascicolo in relazione all’evoluzione dei lavori ed alle eventuali modi-fiche intervenute

- organizza tra i datori di lavoro, ivi compresi i lavoratori au-tonomi, la cooperazione ed il coordinamento delle attività nonché la loro reciproca informazione;

- verifica l’attuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali

- segnala al committente e al responsabile dei lavori, previa contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati, le inosservanze alle disposizioni degli art.94, 95, 96 e alle prescrizioni del PSC, e propone la sospensio-ne dei lavori, l’allontanamento delle imprese o dei lavora-tori autonomi dal cantiere, o la risoluzione del contratto

- sospende, in caso di pericolo grave e imminente, diretta-mente riscontrato, le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese inte-ressate.

All’articolo 93 vengono riportate le responsabilità dei committenti e dei responsabili dei lavori.Il committente è esonerato dalle responsabilità connesse al-l’adempimento degli obblighi limitatamente all’incarico con-ferito al responsabile dei lavori.La nomina del responsabile dei lavori non esonera in ogni caso il committente dalle responsabilità connesse alla verifica degli adempimenti degli obblighi di cui all’art.90, 92, comma 1, lettera e) (adozione di provvedimenti in caso di gravi inos-servanze da parte di imprese e lavoratori autonomi, a seguito di segnalazione da parte del CSE) , e 99 (trasmissione della notifica preliminare) . Il responsabile dei lavori, anche se sono stati designati il CSP e il CSE, è tenuto a verificare che siano stati redatti il PSC e il fascicolo, oltre a verificare che il CSP sia adempiente ai propri obblighi.

Articolo 98 Requisiti professionali del CSE e del CSP... i soggetti devono ... essere, altresì, in possesso di attestato di frequenza, con verifica dell’apprendimento finale, a speci-fico corso in materia di sicurezza i cui contenuti, le modalità e la durata... devono rispettare almeno le prescrizioni di cui all’allegato XIV

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Geometri: semprepiù giovani e donne”analisi del Cesdoc, in collaborazione con CUP eFondazione delle Professioni.Oltre 15 mila gli iscritti agli Ordini e ai Collegi veneziani

professione

Boom di iscrizioni alle Professioni in Provincia di Venezia. Avvocati, ingegneri, architetti, dottori commercialisti e in ge-nerale le professioni rappresentano ormai una realtà signifi-cativa non solo più in termini di qualità delle prestazioni pro-fessionali offerte ma anche in termini numerici. Sono oltre 15 mila gli iscritti agli Ordini e ai Collegi veneziani: una cifra che attesta Venezia al secondo posto dopo Padova, come area che ospita il maggior numero professionisti. L’indagine, con-dotta dal CESDOC (Centro Studi dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Venezia) in collaborazione con la Fon-dazione CUP e il CUP di Venezia, ha monitorato gli iscritti ad albi e collegi nel periodo 2007, 2006 e 2000. Al 31 dicembre 2007 gli iscritti agli Ordini sono 12.809 mentre quelli iscritti ai Collegi 2.222. L’analisi fa il punto su una categoria sempre più importante per l’indotto lavorativo nella provincia di Venezia: infatti se alla ragguardevole cifra sopra riportata aggiungiamo collabo-ratori, tirocinanti ed impiegati con medie di 1-2 soggetti per studio, si raggiungono numeri che nulla hanno ad invidiare a settori come ad esempio le costruzioni o gli alberghi e risto-ranti (rispettivamente 30.539 e 32.185 addetti dati 2005).I professionisti più numerosi sono i medici chirurghi con 3.697 associati, che sommati agli architetti ed agli ingegneri coprono il 57,25% del totale. Analizzando il dato su sca-la più ampia, rispetto al 2000, tutte le professioni sono cre-sciute, con exploit importanti per quanto riguarda gli iscritti donne (ingegneri + 166,07%; commercialisti +127,45%, geometri +107,55%). Le uniche professioni calate global-mente negli ultimi sette anni sono geologi (-4,35%) e periti agrari (-4,96%), mentre rimangono stabili i notai. Per quanto riguarda la composizione anagrafica, secondo gli ultimi dati 2007, la maggior parte di over 40 sono fra notai ( 83,67%), periti agrari (79,85%) e ragionieri (79,73%), mentre tra le categorie con il più alto tasso di under 40 risultano ingegneri ( 46,68%), geologi (45,45%) ed architetto ( 44,84%). Particolare contributo all’incremento del numero dei profes-sionisti l’hanno offerto le donne: in particolare le giovani don-ne sotto i quarant’anni. Esempio su tutti le donne ingegnere che dal 2000 sono aumentate del 166% e ben il 90% di queste sono sotto i quarant’anni. Le professioni più rosa risultano essere avvocato (45,72% del totale), veterinario ( (41,51) e architetto (33,36%), mentre ri-mangono una prerogativa dell’universo maschile, periti agrari (98,51%), ingegneri (92,86%) e geometri (89,51%). Nell’an-no 2007, rispetto al 2006, relativamente agli iscritti don-ne, si sottolinea un incremento nelle professioni: ingegneri (+15,50%), avvocati (+10,55%) e geometri ( +8,91%).

I dati della ricerca rappresentano in sintesi una risposta im-portante per chi vede negli ordini professionali delle caste impenetrabili di privilegiati. Certo gli ordini professionali pos-sono anche essere riformati con intelligenza ma non c’è alcu-na ragione per eliminarli. Una riforma che va nella direzione giusta è una riforma che parte dal concetto di liberalizzazione e lo applica a quei settori che effettivamente liberalizzati non sono. Se oltremodo vuole andare sul versante della qualità è una sfida certamente da accettare. La formazione e gli esa-mi per l’acceso alle Professioni rappresentano comunque allo stato una garanzia di qualità del servizio che viene offerto al cliente. Se da un lato quindi è positivo il continuo aumento degli iscritti, dall’altro è da evidenziare la difficile situazione, in par-ticolare economica, con cui soprattutto i giovani che iniziano la professione si debbono scontrare. Il lavoro, visto anche l’aumento continuo dell’offerta, scar-seggia, e le soddisfazioni economiche stentano a decollare: come intervenire?Sicuramente è necessario far capire a chi governa che quan-do si parla di professionisti, ed in particolare di giovani pro-fessionisti, non ci si trova davanti a categorie privilegiate ma a soggetti che soffrono oggi problematiche similari ad altri comparti del mondo del lavoro. E se questi ultimi in qualche maniera godono di incentivi e agevolazioni, anche fiscali, me-desime misure devono essere studiate ed applicate anche per il settore professionale.Altro discorso riguarda l’orientamento scolastico: i giovani dovrebbero essere indirizzati verso settori dove c’è un rea-le bisogno di competenze professionali ed essere consci di quella che è la strada che si preparano ad affrontare. Per i giovani professionisti del futuro in un mercato sempre più competitivo e globalizzato, sarà necessario disporre di com-petenze distintive, ovvero di sapere qualcosa che non proprio tutti sanno e di dotarsi di capacità relazionali per comunicare il proprio ruolo non solo professionale ma anche sociale. E qui entra in gioca il rapporto professioni/università che do-vrebbe per il futuro diventare sempre più stretto prevedendo oltre ad insegnamenti più orientati alla Professione che verrà svolta, se necessario, l’applicazione intelligente del concetto del “numero chiuso”. Gli ordini e i collegi hanno quindi per il futuro una grossa responsabilità nei confronti dei più giovani che ambiscono a diventare liberi professionisti, e dovranno favorire le colla-borazioni con gli enti preposti e con l’università, impegnan-dosi per risolvere le problematiche evidenziate e frutto della ricerca.

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Allegato XIV Contenuti minimi del corso di formazione per i CSE e per i CSPMax n.30 partecipanti per corso.

PARTE TEORICA: Modulo giuridico 28 ore Modulo tecnico 52 ore Modulo metodologico 16 ore /organizzativo Totale 96 ore

PARTE PRATICA 24 ore

VERIFICA FINALE DI APPRENDIMENTO

Obbligo di frequenza con presenza minima pari al 90% delle ore totali.

Per i coordinatori già in possesso di attestato, è previsto l’ob-bligo di aggiornamento a cadenza quinquennale della durata complessiva di 40 ore

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energia

Sicurezza energetica dalle fonti rinnovabili

un quadro della situazione nazionalee sulle prospettive future

In questi mesi è di attualità il dibattito sullo sviluppo delle capacità produttive e sul ruolo della speculazione anche a seguito del forte aumento dei prezzi del petrolio. Se è vero che le tensioni geopolitiche in Pakistan e Nigeria non aiutano anche la svalutazione del dollaro contribuisce all’aumento del prezzo del greggio. A livello mondiale la domanda di petrolio è cresciuta dell’1,1% nel 2007 contro una crescita dell’offerta di appena lo 0,2%. La capacità dell’offerta di seguire la domanda è rimasta in calo come negli anni precedenti. La differenza tra domanda e offerta si è naturalmente riflessa nell’andamento delle scorte. Soprattutto durante la seconda parte del 2007 si è verificata una significativa riduzione delle scorte petrolifere dell’Ocse rispetto a un anno normale. Alla fine dell’anno 2007 l’Opec (Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio) ha deciso di limitare la produzione allo stretto necessario. Ciò ha aumentato il ricorso dei paesi Ocse alle scorte con l’effetto di ridurle ancora di più. Le scorte in-dustriali nelle aree Ocse sono state solo in piccola parte com-pensate da un aumento delle scorte governative. Il calo nel fabbisogno dei paesi Ocse nel loro complesso (iniziato a par-tire dal 2005) è stato ampiamente compensato dall’aumento dello stesso nei paesi non Ocse anche nel 2007. In tale contesto economico il prezzo al barile del petrolio ha superato i 100$ nei primi mesi del 2008, arrivando a 125$ nel mese di maggio.Relativamente al gas, dopo la leggera flessione nei primi mesi del 2008, il prezzo mediato sulle frontiere europee di impor-tazione è andato crescendo in modo consistente da luglio in poi. Da un valore medio di poco superiore a 21,5 c /m3 nel mese di giugno 2007, il prezzo medio è salito a 23,5 c /m3 a dicembre, continuando la sua crescita a 26,5 c /m3 nel mese di gennaio 2008 e oltre. In questo momento si registra una labilità del mercato del GNL per diverse ragioni ( aumen-to della generazione elettrica a base di gas in Giappone per far fronte al deficit procurato dal fermo di uno dei maggio-ri insediamenti nucleari a seguito del terremoto dell’estate 2007, dirottamento verso la Turchia di carichi di GNL algerino destinato inizialmente ai terminali di rigassificazione inglesi pe far fronte al taglio delle importazioni dall’Iran nel febbraio 2008). Il forte sviluppo delle infrastrutture in tutto il mondo e la mancanza di legame fisso tra origine e destinazione del gas concorrono poi alla crescente flessibilità del mercato del GNL con conseguente volatilità dei prezzi.

di Ing. Pierpaolo Gazzin

Nel 2007 per il quinto anno consecutivo, è stato il carbone la fonte fossile a più rapido sviluppo con oltre il 50% delle cre-scita di energia primaria a livello mondiale, spinta soprattutto dalla Cina e dall’India. Anche per il carbone si registra più di un raddoppio delle quotazioni nell’arco del 2007 conseguen-te sia ad una domanda notevole sia ad un’offerta perturbata per via di più effetti (strozzature portuali non più in grado di sostenere la crescita della movimentazione internazionale, carenza di navi, inondazioni nelle zone minerarie dell’Austra-lia, interruzioni di energia elettrica in Sud Africa e per ultimo l’ondata di freddo in Cina). Il carbone rimane di gran lunga leader mondiale nella generazione elettrica (39%), davanti al nucleare (20%) e al gas naturale (17%). Il blocco di gas turkmeno diretto in Iran alla fine del 2007 e la minaccia di tagli al gas russo destinato all’Ucraina all’inizio del 2008 hanno contribuito a porre il tema della sicurezza più che mai in cima all’agenda di politica energetica dei governi europei dell’Unione europea. I fattori di criticità che investo-no la sicurezza delle forniture europee riguardano soprattut-to l‘energia elettrica, il petrolio ed il gas naturale.Tra il 2000 ed il 2006 la potenza garantita ha avuto una crescita del 22% all’interno dei 25 paesi che compongono l’Unione per il Coordinamento della Trasmissione dell’Energia, organismo che coordina la trasmissione dell’energia elettrica. La potenza rinnovabile è cresciuta nello stesso periodo dal 3% all’8% della potenza totale. Essa è costituita per l’80% da impianti eolici. L’Autorità dell’Energia nella sua relazione annuale 2008 non parla in toni rassicuranti della situazione sul fronte dell’ener-gia, soprattutto sugli approvvigionamenti di gas da cui l’Unio-ne europea dipenderà in modo crescente nei prossimi due decenni.Per il prossimo decennio e oltre, si prevede un calo irreversi-bile della produzione di petrolio nei paesi non OPEC ed una scarsa propensione dell’OPEC ad investire in un aumento del-la capacità produttiva, nonostante la forte crescita dei fabbi-sogni dei paesi in via di sviluppo. In questo contesto la fiducia ad una politica nazionale basata su un forte impegno nel risparmio e nell’efficienza energetica e sullo sviluppo delle fonti rinnovabili è una soluzione realisti-ca al problema energetico. Nel lungo periodo (50-100 anni) secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia questa politica consentirà di risolvere il problema della sicurezza energetica.

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professione e sat ira

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Teo Teodolitee la sorghetta comunale

le follie di un eroe oscurocon un gran senso dell’umorismo

di Giovambattista Smania

Il nostro geometra si era recato in tutta fretta allo stadio comunale per partecipare assieme ai maggiorenti del paese (Sindaco, consiglieri, Tecnico Comunale, Segretario, capo uf-ficio ICI, vigili, carabinieri ecc) ad una esercitazione di pron-to soccorso organizzata dall’associazione “Si Salvi Chi Può” con il contributo della Cassa Peota e del circolo non a fine di lucro “La Pace sia con te”.Dopo la simulazione di salvataggio da assalto batteriologico provocato dalla fuoriuscita di isotopi radioattivi dalla moka del caffè del parroco, la prova prevedeva la rianimazione con respirazione bocca a bocca.Il Tecnico Comunale con il supporto esterno del geometra Teodolite era stato incaricato si stampare dei bigliettini nu-merati per fare gli accoppiamenti per la simulazione.Solo che i nostri eroi si erano precedentemente informati sui partecipanti da rianimare e avevano orchestrato il tutto in modo che al Tecnico Comunale toccasse la direttrice scola-stica, una bionda di trent’anni da sballo, mentre al geometra Teodolite spettasse la capoufficio della Cassa di Risparmio, una mora imbattibile.Ai venti consiglieri comunali compreso il Sindaco erano stati riservati altrettanti ospiti della casa di riposo, mentre al Se-gretario Comunale era stata destinata la signora Maria Tego-na, una vecchia infermiera di ottant’anni che per di più aveva la dentiera e una puzza al fiato insopportabile a 500 metri di distanza tanto da essere soprannominata “Rigasificatore Umano”.Mentre a Teodolite e al Tecnico Comunale l’esercitazione andò più che bene corrisposti adeguatamente dalle partners, per il Segretario Comunale, il Sindaco e consiglieri le cose subirono dei rovesci non indifferenti.Nell’applicare la respirazione bocca a bocca, la Maria Tegona profuse il meglio del suo alito pestilenziale intorpidendo le idee al capo della segreteria che improvvisamente si trovò in bocca addirittura la dentiera della donna, staccatasi dallo splintaggio gengivale.Tutto ciò provocò un prolasso amministrativo-burocratico del Segretario Comunale che, imbarcato sull’eliambulanza a pe-dali dei Coltivatori Diretti, era stato prontamente portato al pronto soccorso per le cure del caso e dimesso con prognosi benigna.Anche i consiglieri comunali erano stati colpiti da repulsione erotico-ormonale nell’assistere gli anziani della casa di ripo-so.Il tutto si era svolto nel centro del campo sportivo con le tribune affollate di studenti e cittadini applaudenti e sghi-gnazzanti per l’iniziativa.Mentre il giorno dopo tutto il paese parlava di quanto acca-duto durante l’esercitazione, si era verificato un fatto insolito quanto misterioso.

In prossimità di una curva di via dei Mille, c’era il ciglio stra-dale che non veniva mai sfalciato e la “sorghetta” cresceva spontanea, creando una vera e propria siepe alta oltre un metro e mezzo.Dietro a questo muro verde di solito si nascondevano i vigili con l’autovelox multando i malcapitati velocisti dall’accele-ratore facile.Durante la notte si era verificato un fatto assai grave: qualcu-no, favorito dalle tenebre, aveva tagliato le erbacce toglien-do lo schermo malvagio ai vigili.Salvati cielo! Il comandante aveva affisso sui muri un avvi-so con il quale era messo al bando il vigliacco tagliatore di “sorghetta” che era invitato a consegnarsi al corpo dei Vigili Urbani entro e non oltre le 24 ore, vivo o morto, per essere severamante punito.Ne era scaturita una denuncia che, secondo il verbale del Comandante della Polizia Locale, aveva il seguente tenore:“Verbale di accertamento reato scellerato e nefando per-seguibile d’ufficio compiuto da persona non identificata e anonima.In data odierna è stata verbalizzata la sottrazione con de-strezza da parte di ignoti, ben informati e dei quali si sta eseguendo l’identikit, di circa cinquanta gambi di sorghetta comunale dal ciglio stradale di proprietà demaniale. Da indagini al carbonio eseguite presso il laboratorio centra-le di statistica, risulta che le graminacee sono state falciate con lama metallica abilmente affilata e quindi fatte oggetto di vilipendio con calpestamento delle stesse in loco.Con tale atto vandalico sono stati provocati i seguenti mi-sfatti amministrativi:interruzione di pubblico servizio per impedimento delle fun-zioni di multaggio con autovelox perché la Polizia Locale, privata di idonea mimetizzazione naturale con il sorghum halepense, non poteva operare con le proprie apparecchia-ture rilevatrici.attentato alle finanze comunali che non possono aver i pro-venti di tali multe previste dal bilancioprovocato danni alla salute pubblica trovandosi l’amministra-zione comunale nella impossibilità di sostenere le rette per mandare in vacanza gli anziani in colonia marina e montanaappropriazione indebita di pubbliche graminacee a scopo denigrazione dell’alta missione socio-politica-culturale-edu-cativa della Polizia Locale e manifestazione ingiuriosa e lesiva di rigogliosa vegetazione comunale con reiterato e inopinato calpestamento delle stesserichiesta dell’intervento dell’Alta Corte Europea di Strasbur-go per i provvedimenti del caso.Dalla sede municipale lì 30 febbraio delle calende greche”.

Collegio Geometrie Geometri laureatidella provincia di Venezia

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