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ANNO XVII N. 1 VIA CRETA 42, BRESCIA TEL: 030 - 220011 FAX: 030 - 220041 E-MAIL: INFO@ACB.BS.IT WWW.ACB.BS.IT IN QUESTO NUMERO: PAG. 2 TELESOCCORSO I dati dell’andamento del servizio per l’anno 2012 PAG. 5 NUVOLA INFORMATICA Come aggiornare e risparmiare grazie alla nuova tecnologia cloud PAG. 9 AUTOVELOX le novità introdotte col 2013 PAG. 10 MULTE E SPESE POSTALI I perché dell’aumento delle contravvenzioni recapitate PAG. 11 PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI E LAVORO Tra novità legislative, agevolazioni, sentenze e proibizioni PAG. 12 ACB RISPONDE La rubrica che da’ risposta alle domande degli associati PAG. 13 DICE LA LEGGE La rubrica su sentenze e casi interessanti PERIODICO D’INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE COMUNI BRESCIANI GENNAIO 2013 Da ANCI, per le elezioni politiche febbraio 2013: Il manifesto dei Comuni e delle città Governare il Paese e valorizzare il ruolo dei territori e dei Comuni italiani dando loro piena autonomia e reale responsabilità delle decisioni Riportiamo di seguito il “manifesto dei Comuni e delle città” promosso da ANCI in occasione delle elezioni politiche del mese prossimo. I Sindaci italiani e tutti gli Amministratori comunali, di ogni colore e sensibilità politica ed ideale, riuniti nell’ANCI, sottopongono alle formazioni politiche che partecipano alla competizione elettorale nazionale del 24/25 febbraio alcune richieste fondamentali e prioritarie su cui chiedono un impegno preciso rispetto ai quali misureranno i comportamenti di chi assumerà il ruolo di Governo e della maggioranza ed opposizione nel futuro Parlamento. Attuare alcune riforme necessarie per il Paese, cogliendo quell’impellente esigenza di cambiamento, di innovazione e di rinnovamento che scorre nelle vene della società. Le riforme principali devono riguardare: 1. Dichiarazione di insostenibilità dei tagli lineari previsti a partire dal 2013, pari a 2.250 milioni con l’impegno a rivedere complessivamente l’ammontare e le modalità dei tagli secondo il procedimento dei fabbisogni standard ed efficientamento della spesa. 2. Una nuova IMU assegnata integralmente ai Comuni, attribuendo ampia possibilità di calibrarla per ragioni di equità, secondo il principio di progressività. 3. Un nuovo Patto di stabilità, prevedendo equilibrio di parte corrente e l’esclusione dal vincolo degli investimenti o di alcuni specifici settori d’investimento. 4. Esclusione dei piccoli Comuni dal patto di stabilità sino al completamento del riassetto delle gestioni associate obbligatorie delle funzioni fondamentali. 5.Centralità del ruolo della Città per lo sviluppo economico ed infrastrutturale, stabilizzando specifiche politiche pubbliche nei settori strategici e tenendo conto dei principi di coesione sociale per alcune aree più svantaggiate del Paese. 6. Istituzione delle Città metropolitane e Province ridotte di secondo grado.

acb-Informa gennaio 2013

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IN QUESTO NUMERO:

PAG. 2TELESOCCORSOI dati dell’andamento del servizio per l’anno 2012

PAG. 5NUVOLA INFORMATICACome aggiornare e risparmiare grazie alla nuova tecnologia cloud

PAG. 9AUTOVELOXle novità introdotte col 2013

PAG. 10MULTE E SPESE POSTALII perché dell’aumento delle contravvenzioni recapitate

PAG. 11PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI E LAVOROTra novità legislative, agevolazioni, sentenze e proibizioni

PAG. 12ACB RISPONDELa rubrica che da’ risposta alle domande degli associati

PAG. 13DICE LA LEGGELa rubrica su sentenze e casi interessanti

PERIODICO D’INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE COMUNI BRESCIANI GENNAIO 2013

Da ANCI, per le elezioni politiche febbraio 2013:

Il manifesto dei Comuni e delle cittàGovernare il Paese e valorizzare il ruolo dei territori e dei

Comuni italiani dando loro piena autonomia e reale responsabilità delle decisioni

Riportiamo di seguito il “manifesto dei Comuni e delle città” promosso da ANCI in occasione delle elezioni politiche del mese prossimo.

I Sindaci italiani e tutti gli Amministratori comunali, di ogni colore e sensibilità politica ed ideale, riuniti nell’ANCI, sottopongono alle formazioni politiche che partecipano alla competizione elettorale nazionale del 24/25 febbraio alcune richieste fondamentali e prioritarie su cui chiedono un impegno preciso rispetto ai quali misureranno i comportamenti di chi assumerà il ruolo di Governo e della maggioranza ed opposizione nel futuro Parlamento.

Attuare alcune riforme necessarie per il Paese, cogliendo quell’impellente esigenza di cambiamento, di innovazione e di rinnovamento che scorre nelle vene della società.

Le riforme principali devono riguardare:

1. Dichiarazione di insostenibilità dei tagli lineari previsti a partire dal 2013, pari a 2.250 milioni con l’impegno a rivedere complessivamente l’ammontare e le modalità dei tagli secondo il procedimento dei fabbisogni standard ed efficientamento della spesa.

2. Una nuova IMU assegnata integralmente ai Comuni, attribuendo ampia possibilità di calibrarla per ragioni di equità, secondo il principio di progressività.

3. Un nuovo Patto di stabilità, prevedendo equilibrio di parte corrente e l’esclusione dal vincolo degli investimenti o di alcuni specifici settori d’investimento.

4. Esclusione dei piccoli Comuni dal patto di stabilità sino al completamento del riassetto delle gestioni associate obbligatorie delle funzioni fondamentali.

5. Centralità del ruolo della Città per lo sviluppo economico ed infrastrutturale, stabilizzando specifiche politiche pubbliche nei settori strategici e tenendo conto dei principi di coesione sociale per alcune aree più svantaggiate del Paese.

6. Istituzione delle Città metropolitane e Province ridotte di secondo grado.

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Il servizio di Telessoccorso e Telecon- trollo (che da un punto di vista tecnico-organizzativo è erogato nelle due Centrali Operative di Vicenza Diurno e presidio H24) è stato av-viato a febbraio 2011 dalla società Tesan su incarico di ACB per il tramite di ACB Servizi srl. L’anno 2012 si può a buon diritto considera-re, dunque, come lasso temporale di erogazione del servizio a regime, ed essere indicativo della bontà di quanto fatto. Di seguito, con il contributo della Società Tesan, una sintesi dei dati statistici dell’attività svolta nel corso del 2012.

Il numero complessivo di utenti attivi a

al 31/12/2012 risulta pari a 588.

Nel corso del 2012, periodo di eroga-zione del servizio a regime, l’utenza ha registrato una diminuzione del 3,9%. Sul complesso della popolazione dei 10 Distretti Socio Sanitari interessati, l a nume ro s i t à d e l l ’ u t e n z a a l 31/12/2012 corrisponde ad una den-sità pari a 0,6 utenti per 1000 abi-tanti La penetrazione del servizio ri-spetto al target demografico di rife-rimento (la popolazione dei soggetti over 60) risulta rappresentata da una densità di 2,4 utenti over 60 per 1000 abitanti over 60. In relazione poi alla popolazione dei soggetti over 85, la densità d’utenza è di 10,8 utenti dddd

PAG. 2 PERIODICO D’INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE COMUNI BRESCIANI GENNAIO 2013

I PROSSIMAMENTE di ACB

Associazione Comuni Bresciani sta organizzando, per i mesi di febbraio e marzo prossimi,  seminari in tema di

Legge di stabilità  Esercizio associato delle

funzioni

Evoluzione e scadenze per le società partecipate 

Sistemi di realizzazione delle opere pubbliche, leasing in costruendo e

contratto di disponibilità  A breve, inoltre, prenderanno il via i nostri corsi per 

  

Da Tesan la sintesi dei dati riferiti ai servizi di Telesoccorso e Telecontrollo

Telesoccorso: bene il 2012

Per INFO:  030/ 220011 interno 1 e 4

-Piano formativo provinciale 2013

-Messi notificatori

-Sicurezza per operatori/addetti dei Comuni all’uso di piattaforme di lavoro elevabili

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over 85 per 1000 abitanti over 85.

Dal punto di vista della distribuzione dell’utenza a livello dei diversi Distretti Socio Sanitari interessati, il Distretto 4 Valle Trompia risulta caratterizzato dalla massima penetrazione del servi-zio: 1,36 utenti per 1000 abitanti. Seguono il Distretto 3 Brescia Est con

(con 1,28 utenti per 1000 abitanti) e i Distretto 5 Sebino e 7 Oglio Ovest (entrambi 1,05 utenti per 1000 abitanti). I Distretti Socio Sanitari 10 Bassa Bresciana Orientale e 6 Monte Orfano sono al contrario quelli con minore penetrazione del servizio eeee

(rispettivamente pari a 0,14 utenti per1000 abitanti e 0,12 utenti per 1000 abitanti) come si può vedere dal diagramma nella pagina precedente. In relazione alla dimensione complessiva dell’utenza, il gruppo di utenti più nu-meroso corrisponde alla fascia d’età tra gli 85 e gli 89 anni (33,5%). Segue il gruppo degli utenti con età tra gli 80

Attività di telesoccorso

Nel corso del 2012, erogazione del servizio a regime, i dispositivi termi-nali installati presso le abitazioni degli utenti hanno effettuato verso il com-plesso delle Centrali Operative di Tesan (comprendente tanto la Cen-trale Operativa funzionante in orario feriale diurno, quanto la Centrale Operativa attiva H24) un numero complessivo di chiamate telefoniche pari a 4.018 unità.

Le chiamate telefoniche vengono usualmente distinte in funzione delle cause che le originano, in due catego-rie principali:

- ALLARMI SIGNIFICATIVI

- ALLARMI NON SIGNIFICATIVI

Delle complessive 4.018 chiamate te-lefoniche pervenute nel 2012, 219 sono stati identificati e codificati co-me allarmi significativi e 3.799 come allarmi non significativi. Tra questi ulti-mi sono comprese, come sarà specifi-cato nel seguito, anche le prove tecniche e le prove spontanee di al-larme degli utenti che seguono alla telefonata di Telecontrol lo. La notevole riduzione nel numero degli allarmi non significativi rispetto al 2011 (n° 28.144) è essenzialmente dovuta all’avvio del servizio in cui vengono effettuate dai tecnici molte prove in fase di installazione del dispositivo; nel corso del 2012 le prove tecniche sono risultate un nu-mero di molto inferiore.

ALLARMI SIGNIFICATIVI

Nella Tavola 1 (alla pagina seguente) viene presentata la ripartizione degli allarmi significativi pervenuti nel corso del 2012 secondo la classificazione che, come di consueto, li distingue in base alla causa più rilevante:

- ALLARMI SANITARI;

- ALLARMI SOCIALI;

-­‐ ALLARMI PSICOLOGICI.

La Tavola 1 riporta altresì la di-stribuzione percentuale delle sud-dette categorie di allarme, unitamente ai valori del parametro che ne de-

PERIODICO D’INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE COMUNI BRESCIANI PAG.3

80 e gli 84 anni (28,1%). In comples-so, la fascia di età compresa tra gli 80 e gli 89 anni copre circa il 61,6% del-l’utenza totale e circa il 77% del-l’utenza supera gli 80 anni.

I dati dipingono un’immagine del-l’utenza che vede una marcata pre-ponderanza di utenti di sesso fem-minile (86,9%), in netta maggioranza vedovi (77,4%) e in stato di parziale autosufficienza (85,2%).

IIl flusso di allarmi significativi

pervenuti nel corso del-l’anno 2012 risulta carat-terizzato da una prepon-deranza di allarmi di tipo

sanitario (59,4%).

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scrive l’incidenza in rapporto al-l’utenza mediamente attiva nel pe-riodo in esame (“indice annuale degli allarmi per 100 utenti”).

ALLARMI SANITARI

Gli allarmi sanitari sono a loro volta classificati e codificati in 5 sotto-gruppi. Le situazioni di allarme gene-rate da cadute vengono, infatti, distin-te rispetto ad emergenze causate dall’insorgenza di patologie più gene-riche. Eventi che non hanno richiesto un intervento di ospedalizzazione vengono distinti rispetto ad emer-

genze che, invece, lo hanno richiesto op-pure che hanno addirittura portato al decesso dell’utente:

- allarmi per caduta senza ricovero;

- allarmi per patologia senza ricovero;

- allarmi per caduta con ricovero;

- allarmi per patologia con ricovero;

- allarmi per patologia con decesso.

L’approfondimento analitico della ri-partizione degli allarmi sanitari in tali sottogruppi ha fornito il quadro ripor-tato nella seguente Tavola 2.

Il volume è acquistabile ad € 4,99 e, previo iscrizione gratuita alla libreria on-line ultimabook, beneficia di uno sconto del 3%.

Un libro sull’ANTICORRUZIONE

modalità operative e piano triennale per gli Enti Locali

PAG. 4 PERIODICO D’INFORMAZIONE DI ASSOCIAZIONE COMUNI BRESCIANI GENNAIO 2013

I PROSSIMAMENTE di ACB

19 febbraio il seminario:“Novità in materia di

controlli in-terni intro-

dotte dal D.L. 174/2012 e le nuove disposizioni

riguardanti il bilancio degli Enti locali a seguito della

Legge di stabilità 2013”

L’Associazione Comuni Bresciani, per il tramite di ACB Servizi srl, a seguito delle novità introdotte dal D.L. 174/2012, convertito nella Legge 213/2012, in tema dei controlli in-terni e in considerazione delle dispo-sizioni della recente Legge di stabilità 2013, ha ritenuto utile proporre ai propri associati un incontro formativo di cui sarà relatore, il 19 febbraio prossimo, il dott. Sergio Marzari.

http://www.acb.bs.it/content/novità-materia-di-controlli-interni-introdotte-

dal-dl-1742012-e-le-nuove-disposizioni-riguar

Per ulteriori INFO:

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“on line”, esternamente, le applica-zioni e le attività invece che su PC o Server fisici installati all’interno del-l’ente. Perciò tutto quello che si deve fare è accedere a programmi e docu-menti via Internet. In sostanza il cloud computing è un nuovo approc-cio per la fornitura di risorse ICT (capacità computazionale, spazio di memorizzazione o software) sotto forma di servizi accessibili via rete. Gli utenti di “apple” hanno preso con-fidenza con l’argomento dal 6.6.2011, quando Steve Jobs (scomparso il 5.10.2011) lanciò iCloud, la nuova ap-

PAG. 2 PERIODICO D’INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE COMUNI BRESCIANI DICEMBRE 2012

Il Governo Monti attribuisce al CAD (Codice del l ’Amministrazione Digitale D. Lgs. n.82/2005) un’impor-tanza strategica per la modernizza-zione dei rapporti tra la Pubblica Amministrazione, cittadini ed im-prese, per la riduzione dei costi degli apparati pubblici e per la crescita dell’intero sistema Paese. Con il decreto per le semplificazioni (D.L. 9.2.12, n. 5, convertito dalla Legge 4.4.12, n.35) e con i decreti crescita uno e due (D.L. 22.6.12, n. 83, con-vertito dalla legge 7.8.12, n. 134 e D.L. 18.10.12, n. 179) sono state avviate importanti iniziative per favo-rire il decollo dell’economia italiana mediante l’uso massiccio delle nuove

Una grande opportunità per gli Enti locali:

Nuvola informatica

tecnologie digit-ali. Un’apposita cabina di regia (un comitato di Ministri) promuo-verà l’attuazione dell’Agenda Digi-tale Italiana nel quadro delle indi-cazioni del l ’A-genda Digitale Europea. Fra gli obiettivi della ca-bina di regia è stata inserita la “promozione della diffusione e del controllo di archi-tetture di cloud computing per le attività e i servizi del le Pubbl iche Amministrazioni”. Si tratta dell’im-

Stati Uniti) ed alle indicazioni della Co-munità Europea, precisando che il “clo-ud computing è un ambiente di ese-cuzione elastico che consente l'acces-so via rete e su richiesta ad un insieme condiviso di risorse ITC configurabili (ad esempio rete, server, dispositivi di memorizzazione, applicazioni e servizi) sotto forma di servizi a vari livelli. Tali servizi possono essere rapidamente richiesti, forniti e rilasciati con minimo sforzo gestionale da parte dell’utente e minima interazione con il fornitore.”

Le caratteristiche principali del cloud sono:

- L’accesso a banda larga: le risorse sono raggiungibili tramite la rete, la cui banda deve essere adeguata all’uso specifico richiesto, e vengono utilizzate con meccanismi che ne permettono la gestione con piattaforme client diver-sificate ed eterogenee, ovvero sia leg-gere sia complesse (ad esempio, oltre al PC, telefoni cellulari, portatili, o computer palmari).

- Il self-service a richiesta: un cliente può unilateralmente avvalersi nell’am-bito dei vincoli fissati dal contratto di fornitura, di risorse computazionali, come tempo macchina, risorse di me-morizzazione o altro, quando neces-sario per svolgere i suoi lavori, senza necessità di un intervento umano dei

portante e formale riconoscimento dell’ambiente cloud (nuvola), che può essere utilizzato per migliorare la pro-

Ovvero: come rinnovare od ampliare i servizi informatici senza impegnare spese in conto capitale e risparmiando sulle spese correnti

duttività degli apparati pub- blici e per diminuirne i costi. Cloud Computing significa gestire

plicazione che per-mette di accedere a documenti, foto emusica diretta-mente dal telefono cellulare o dal-l’iPad. In concreto, anziché sul PC, i software vengono decentrati sulla re-te, in una sorta di nuvola composta da un insieme di serverweb conte-nenti giganteschi archivi digitali a cui l’utente può acce-dere grazie al bro-wser ed alle appli-cazioni. DIGITPA, recentemente in-cor por a t a ne l -l’Agenzia per l’Ita-lia Digitale, per il-

lustrare l’architettura cloud fa riferi-mento alle definizioni del National Institute of Standards and Technology

(NIST, agenzia

federale del dipartimen-

to del commercio degli

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mente le applicazioni da un server fisico ad un altro (La tecnologia di vir-tualizzazione venne sviluppata inizial-mente negli anni ‘60 per frazionare l’hardware dei mainframe di grosse dimensioni ed ottimizzarne l’utilizzo come macchine “virtuali” separate, ma operanti su un’unica macchina fisica). Piuttosto che “cloud computing”, l’e-spressione “servizi cloud” esprime me-glio una delle principali innovazioni co-stituta dalla progressiva trasforma-zione dell’ICT in un “bene stan-dard” (commodity come il mais, pe-trolio ecc. ), acquistabile dai Cloud Service Provider (CSP) presenti sul mercato in forme essenzialmente equivalenti fra loro.

Pur in un quadro in rapida evoluzio-ne, i servizi cloud a consumo si pre-sentano come uno dei mezzi meno onerosi per assicurare ad una gran parte dei servizi di e-Government quelle caratteristiche di trasparenza, partecipazione ed economicità, pre-viste dal Codice dell’Amministrazione Digitale. In sostanza, le più rilevanti opportunità consentite dall’architet-tura cloud provengono dalle seguenti rivoluzionarie peculiarità:

- L’ELIMINAZIONE DELLE SPESE DI INVESTIMENTO, di enorme impor-tanza data l’attuale situazione finan-ziaria degli enti locali, che consentirà, inoltre, di ridurre significativamente il fattore di rischio dei progetti per-mettendo una maggiore sperimen-tazione. In sostanza i costi di avvio di un’operazione risulteranno estrema-mente ridotti, come pure i costi per rimediare a scelte errate e per la modifica o la chiusura di servizi.

- LA GRANDE ELASTICITA’ che permetterà agli utenti ed alle orga-nizzazioni di svolgere rapidamente attività complesse precedentemente impedite da vincoli di costi (sia in conto capitale, sia in parte corrente) o di tempo (per acquisire risorse ed

fornitori dei servizi stessi.

- La condivisione delle risorse: il forni-tore organizza le risorse stesse per servire più clienti e le assegna dinamicamente a seconda della richie-sta degli stessi. L’utente generalmente non ha né il controllo né la conoscen-za dell'esatta collocazione fisica delle risorse disponibili.

- La grande flessibilità: le risorse posso-no essere fornite rapidamente ed ela-sticamente per incrementare veloce-mente la capacità computazionale, ed allo stesso modo possono essere rapi-damente rilasciate per decrementare tale capacità. Dal punto di vista del-l'utente le risorse disponibili appaiono illimitate e possono essere richieste in qualsiasi quantità ed in qualsiasi momento.

- Il monitoraggio dell’utilizzo dei servizi: i sistemi cloud controllano ed ottimiz-zano automaticamente le risorse, sfruttando la capacità di misurarne l'utilizzo. Si tratta di un’importante modalità che permette al fornitore di reagire ad eventuali picchi di richiesta, allo scopo di garantire al cliente la qualità del servizio promessa. Dal pun-to di vista dell’utilizzatore, un’ulteriore caratteristica del cloud computing è il pagamento in base all’utilizzo dei servizi. Infatti, l'utente può sfruttare i servizi cloud su richiesta, scegliendo il fornitore ed i servizi che ritiene opportuno a seconda delle proprie necessità, e può richiedere l'utilizzo delle risorse solo quando necessarie e solo per il tempo necessario. Questa caratteristica permette all'u-tente un notevole risparmio sulle ri-sorse, trasferendo al fornitore di ser-vizi il rischio di inutilizzo delle stesse. Inoltre i sistemi cloud computing sono generalmente caratterizzati dalla vir-tualizzazione, un insieme di tecnologie che permette di condividere i server e gli archivi, di aumentarne radicalmente il tasso di utilizzo e di spostare facil-

avviare i servizi).

La realizzazione e l’adeguamento dell’infrastruttura informatica è una delle principali difficoltà che le piccole e medie Amministrazioni devono af-frontare, a causa dei lunghi e comples-si processi legati all’acquisizione delle componenti infrastrutturali, oltre che ai tempi di realizzazione. Le soluzioni di cloud computing, oltre ad evitare la realizzazione e la gestione “in casa” delle infrastrutture ICT, riducono dra-sticamente i tempi di acquisizione del-le tecnologie, in quanto il processo si sostanzia con la sottoscrizione di un contratto con il service provider. Perciò l’adozione di servizi in cloud favorisce il recupero della prontezza di risposta della pubblica amministra-zione alla crescente domanda di servizi. Inoltre, i sistemi nei datacenter delle cloud sono sempre aggiornati con hardware moderno e col software più recente.

Applicazioni pratiche:

Un esempio concreto può illustrare con grande chiarezza ed efficacia i rilevanti vantaggi operativi e finanziari che gli enti locali possono ottenere utilizzando l’ambiente cloud. La città di Imola (abitanti residenti alla fine del

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PAG. 4 PERIODICO D’INFORMAZIONE DI ASSOCIAZIONE COMUNI BRESCIANI DICEMBRE 2012

2010 n. 69116) spendeva nel 2011, per far funzionare 420 postazioni indi- viduali informatiche con 600 caselle di posta elettronica ed una media di 9000 messaggi email giornalieri, 93 mila euro l’anno (80% del costo ri-guardava le licenze software ed il re-sto manutenzioni e consumi), escluso il personale. Dal 2012, con le “apps” di google, che non richiedono ulteriori li-cenze e programmi, la spesa prevista è di 31.800 euro l’anno ed, oltre alla posta elettronica, l’amministrazione comunale può utilizzare:- Google docs con il quale più persone possono lavorare in tempo reale sul medesimo documento;- Google sites per creare rapidamente siti internet.Inoltre, le 10 persone che in prece-denza si occupavano del funziona-mento e della manutenzione di tali servizi sono state utilizzate per altre esigenze. Le città di Novara ed Udine, altre Amministrazioni Pubbliche, picco-le e medie imprese stanno facendo operazioni simili tramite GOOGLE, MICROSOFT, IBM, AMAZON od al-tre multinazionali operanti nel settore.(Si sono lanciate sul mercato dei servizi cloud anche aziende italiane come ARUBA, TELECOM, ecc.).

Problematiche e rischi dell’ambiente cloud:

In termini generali le Pubbliche Ammi-nistrazioni devono avvicinarsi ai servizi cloud privilegiando atteggiamenti o-rientati alla prudenza ed alla consa-pevolezza, come suggerito, tra gli altri, dal Garante per la protezione dei dati personali. E’ necessaria un’attenta valu-tazione dei rischi legati alla fruizione di servizi ICT in modalità cloud compu-ting, al fine di preservare la titolarità, la riservatezza e la protezione dei dati ed, inoltre, l'integrità e la con-tinuità dei servizi pubblici offerti agli utenti. I sistemi di cloud computing, in-fatti, possono esporre a rischi legati a alla sicurezza informatica e privacy de-gli utenti soprattutto se si devono me-morizzare dati personali o sensibili. Il cloud provider, in caso di comporta-mento scorretto o malevolo, potreb-be accedere ai dati personali per ese-guire ricerche di mercato e tracciare profili degli utenti. Con i collegamenti wireless il rischio sicurezza aumenta e si è maggiormente esposti alla pira-teria informatica, a causa della minore sicurezza offerta dalle reti senza fili. Delegando a un servizio esterno la gestione dei dati e la loro elabora-

zione, l'utente si trova fortemente li-mitato nel caso in cui i tali servizi non siano operativi per interruzioni o gua-sti. Un eventuale malfunzionamento, inoltre, potrebbe colpire un numero molto elevato di persone contem-poraneamente, dato che questi sono servizi condivisi. Bisogna anche con-siderare che tutto si basa sulla possi-bilità di avere una connessione Inter-net ad alta velocità e che, anche nel caso di una interruzione della connes-sione dovuta al proprio Internet Service Provider/ISP, si ha la completa paralisi delle attività. Infine è neces-sario preoccuparsi della difficoltà di migrazione dei dati nel caso di un e-ventuale cambio del gestore dei servi-zi cloud, tutelandosi con appropriate clausole contrattuali. Non esistendo uno standard definito tra i gestori dei servizi, un eventuale cambio di opera-tore risulta molto complesso. Tutto ciò sarebbe estremamente dannoso, in-fine, nel caso di fallimento del gestore dei servizi cui ci si è affidati.

LE OPPORTUNITA’ PER LE PICCOLE AMMINISTRAZIONI

Le proprietà fondamentali del Cloud computing prevedono l’accesso da parte delle amministrazioni ai servizi informatici in maniera dinamica (ossia con avvio e rilascio in ogni momento e in maniera semplice e veloce), ela-stica (con espansione o rilascio istan-taneo delle risorse qualora ce ne fos-se bisogno) e self-service (senza costo-si interventi esterni). Pertanto, le amministrazioni più piccole posso-no ottenere importanti benefici im-mediati: sono in grado di realizzare nuovi servizi senza preoccuparsi di espandere preventivamente le pro-prie risorse interne ed hanno l’op-portunità di attivarsi con una rapidità senza precedenti, a costi molto con-tenuti.L’Associazione Segretari G.B. Vighen-zi, che segue con particolare attenzio-ne le innovazioni tecnologiche ed organizzative nel campo pubblico, nel segnalare le enormi potenzialità del-l’ambiente cloud, auspica un maggior interesse della dirigenza locale all’ar-gomento, per consentire ai Comuni di realizzare, con l’ impiego di modeste risorse, interventi di grande qualità particolarmente interessanti per i cit-tadini utenti dei servizi pubblici.

Beniamino Udeschini componente del Comitato Esecutivo dell’Assovighenzi

I PROSSIMAMENTE di ACB Servizi

Seminario:“L’ATTIVITA’ CONTRAT-TUALE NEGLI ENTI LOCALI: CONVENZIO-

NI CONSIP E MERCATO ELETTRONICO”

A fronte delle novità inerenti il 2013 e delle richieste tecnico-operative perve-nuteci dagli associati, oltre che al fine di una continuità rispetto alle iniziative già svolte sul territorio, ACB Servizi srl, nell'ambito dello Sportello Appalti, propone il seminario dal titolo: "L'attività contrattuale negli Enti Locali: Convenzioni Consip e mercato elettronico (MePA)" nelle due occasioni di: giovedì 31 gennaio, dalle ore 9:30 alle 13:30, a Gardone Val Trompia, presso la Comunità Montana di Valle Trompia e giovedì 7 febbraio a Darfo Boario Terme, presso la Sala Riunioni Ufficio Tecnico. relatore degli incontri di aggiornamento sarà il dott. Pietro Paolo Mileti, Segretario Generale del Comune di Pavia.

Per ulteriori INFO:

http://www.acb.bs.it/content/lattivita-contrattuale-negli-enti-locali-convenzioni-

consip-e-mercato-elettronico

POMERIGGI DI STUDIO CON

ANUSCA:1 febbraio e 12 aprile prossimi

gli incontri

Tornano i pomeriggi di studio con ANUSCA. Gli incontri si terranno presso il Comune di San Zeno Naviglio e tratteranno i seguenti temi: Venerdì 1 febbraio 2013 “Elezioni Politiche e Regionali 2013", Venerdì 12 aprile "Le anagrafi alla prova del cambio di residenza in tempo reale" Eventuali iscrizioni dovranno pervenire entro e non oltre il giorno 30 gennaio 2013.

Per ulteriori INFO:

http://www.acb.bs.it/content/venerdì-1-febbraio-e-12-aprile-pomeriggi-di-studio-con-anusca

PERIODICO D’INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE COMUNI BRESCIANI PAG.7

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PERIODICO D’INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE COMUNI BRESCIANI PAG.5

I PROSSIMAMENTE di ACB Servizi

La Ragioneria Generale dello Stato ha concesso alle aziende speciali ed alle istituzioni sottoposte al Patto di Stabilità interno una proroga fino al 31 gennaio 2013 per l'iscrizione presso le Camere di Commercio e il deposito dei bilanci, senza sanzioni a carico dei soggetti ritardatari. La decisione fa seguito alla richiesta avanzata mesi fa da ANCI per ottenere un differimento dei termini, originariamente fissati al 30 novembre 2012 e posticipati poi al 31 dicembre, lamentando la difficoltà per i Comuni di adempiere nei tempi previsti.

Proroga al 31 gennaio per iscrizione presso le CAMERE

DI COMMERCIO e il DEPOSITO DEI BILANCI

A marzo la nuova edizione del corso per addetti al settore NE-CROFORI E

Torna il corso di formazione per necro-fori e tumulatori. Si svolgerà in 4 matti-ne in Brescia per un totale di 16 ore. Le date di svolgimento previste sono: 21 e 28 marzo, 4 e 11 aprile 2013. Al ter-mine del percorso formativo (che preve-de una frequenza non inferiore al 75% del monte-ore totale) sarà rilasciato specifico attestato di presenza. Per tutti i Comuni interessati ed iscritti al corso saranno, inoltre, forniti gratuitamente, previo sopralluogo da parte della do-cente, consigli di miglioramento per la gestione del cimitero comunale. La scheda d'iscrizione dovrà essere restitu-ita compilata entro il 14 marzo prossimo.

Per ulteriori INFO:

TUMULATORI dipendenti co-munali e di ditte appaltatrici

http://www.acb.bs.it/content/marzo-la-nuova-edizione-del-corso-necrofori-

tumulatori-0

Prosegue la raccolta fondi per l’asilo nido di Quistello

Acb per la ricostruzione dopo il sisma che ha colpito il mantovano

Come già annunciato nel precedente numero del nostro periodico, Asso-ciazione Comuni Bresciani ha scelto di essere vicina ad uno dei Comuni colpiti dal terremoto che ha interes-sato, la scorsa primavera, i territori di Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia, Bologna e Rovigo. Il progetto che si è scelto di appoggiare è la messa in sicurezza dell’asilo nido “Arcobaleno” del piccolo centro di Quistello, nel mantovano, certi che la ricostruzione debba passare, in pri-mis, dalla certezza, per le tante famiglie che ne fruiscono, che i propri figli siano ospitati in una struttura priva di pericoli. Il sisma aveva infatti significativamente compromesso l’asi-lo e, solo grazie ad una massiccia opera di messa in sicurezza, sarà pos-sibile renderlo con certezza antisi-smico. Continua, dunque, la raccolta fondi. Chiunque sia interessato a sa-perne di più o desideri sapere come contribuire, può contattare senza impegno i nostri uffici.

Sotto e a lato: alcune immagini dei lavori per la messa in sicurezza dell’asilo, tra cui la realiz-zazione di un muro di sostegno e la creazione di nuove fondamenta a prova di eventi sismici.

In alto a destra: tubi d’acciaio posti a rinforzo “elastico” della struttura

PAG. 8 PERIODICO D’INFORMAZIONE DI ASSOCIAZIONE COMUNI BRESCIANI GENNAIO 2013

Page 9: acb-Informa gennaio 2013

ANNO XVII N. 1 VIA CRETA 42, BRESCIA TEL: 030 - 220011 FAX: 030 - 220041 E-MAIL: [email protected] WWW.ACB.BS.IT

L’anno da poco conclusosi porta con sé, come sempre, anche le pesanti conseguenze degli incidenti mortali sulle strade della provincia bresciana. Sono infatti state 93 le presone che, nel 2012, hanno perso la vita sul-l’asfalto: un dato inferiore rispetto all’anno precedente solo di poco (era-no state 105 le morti complessiva-mente registrate nel 2011), un’unità in più rispetto al 2010. I mesi più tragici del 2012, stando alle statistiche, si sono dimostrati quelli di aprile ed agosto, entrambi contrassegnati da ben 11 vittime. Settembre, al contra-rio, è costato “solo” due decessi, men-tre la media dei restanti mesi si ag-gira attorno alle 8 vittime cadauno. Come negli anni precedenti è stato durante il fine settimana che l’inci-denza dei sinistri ha visto il maggior incremento. Le ore più critiche, tutta-via, non sono state le serali come verrebbe da pensare, ma quelle di maggior traffico viabilistico, quelle, cioè, comprese tra le 12 e le 18. Meno incidenti si sono verificati poi anche sulle autostrade: stando al bi-lancio della Polizia Stradale,  infatti, nel 2012, nell’ambito del Compartimen-to Lombardia, si sarebbero registrati (complici i tutor) 8.767 incidenti, un 10,33% in meno, cioè, del 2011. Tra le violazioni al Codice della Strada, il podio va al superamento dei limiti di velocità, con 70mila verbali su 251mila elevati. Ancora diffusissima la mala abitudine di non allacciare le cinture di sicurezza (9.559 verbali), mentre 5.915 sono stati compilati per guida in stato di ebbrezza. 5.762, infine, le sanzioni ad automobilisti trovati a telefonare mentre guidava-no. Il lavoro della Stradale, anche nel bresciano, si è concentrato sul controllo della guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di droghe. Nell’anno che si è appena concluso, sono stati fermati e controllati un totale di 174mila guidatori.

PAG. 6 PERIODICO D’INFORMAZIONE DI ASSOCIAZIONE COMUNI BRESCIANI DICEMBRE 2012

Riportiamo di seguito un articolo ap-parso di recente sul Sole 24 Ore in me-rito al controverso argomento (in pas-sato già affrontato dalla nostra testata) degli autovelox.Il groviglio delle regole è parecchio in-tricato anche per gli standard della nostra normativa, ma sul risultato fina-le sono tutti d'accordo. Da quest'an-no la metà dei soldi chiesti dagli au-tovelox della Polizia locale sulle pro-vinciali, regionali o statali andrà girata al proprietario della strada: il mecca-nismo, certo, disincentiva l'impegno dei Comuni nella vigilanza di alcuni tratti (l'autovelox ha un costo e per funzionare nei centri abitati deve im-pegnare quasi sempre una pattuglia, dato il divieto di controlli automatici sulle strade urbane ordinarie), ma fa decadere anche una delle principali cause di confusione fra tutela della sicurezza stradale ed esigenze di cassa dei Sindaci, soprattutto nei tanti Comuni medio-piccoli che in questi anni hanno trasformato in pila-stri delle entrate molti bei rettilinei ac-canto ai paesi. Tanto più che dovreb-bero diventare sistematici i controlli sugli utilizzi degli incassi da autovelox,

che secondo il Codice della strada (ar ticolo 142, decreto legislativo 285/1992) andrebbero interamente destinati a manutenzione e sicurezza stradale. Sugli Enti che sgarrano pen-de il taglio del 90% dei proventi, e sui loro dirigenti incombono la responsa-bilità disciplinare e il danno erariale. La divisione a metà della torta pro-dotta dagli autovelox fra Comuni ed Enti proprietari delle strade è scritta in «Gazzetta Ufficiale» dal 29 luglio 2010, ma è rimasta confinata nella te-oria per l'assenza del decreto attua-tivo che avrebbe dovuto disciplinare le verifiche e la spartizione degli intro-iti. Il Ministero delle Infrastrutture e il Viminale non hanno ancora tappato la falla, ma nel frattempo sono interve-nute le «semplificazioni fiscali» di mar-zo (articolo 4-ter del Dl 16/2012) a rompere gli indugi: decreto o non de-creto, dal 2013 si fa a metà. La norma originaria, ancora in vigore, direbbe esattamente il contrario, ma in una nota Anci di sei mesi fa anche i Sin-daci si sono detti d'accordo sul de-butto dal 2013. Gli automobilisti, in-somma, ora dovrebbero stare tran-quilli, perché le multe serviranno a tu-telare la sicurezza loro più di quella fi-nanziaria dei Comuni. Meno sereni re-stano invece gli operatori delle Ammi-nistrazioni Locali, perché ancora non è chiaro se il 50% andrà calcolato sul ri-scosso o sull'accertato, e come an-dranno trasmessi i dati ai ministeri. Per capirlo, serve il decreto ministeriale.

Con la fine dell’anno il drammatico conto delle “croci sull’asfalto”

Strada: nel 2012 93 vittime

Novità sull’uso degli incassi da multe

Autovelox: i proventi si dividono a metà

PERIODICO D’INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE COMUNI BRESCIANI PAG.9

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Parlando di multe, riportiamo di seguito un interessante articolo la cui fonte è il quotidiano economico-giuridico Italia Oggi.

I comandi di polizia locale dovranno adeguare a breve gli importi delle multe anche all'aumento delle rac-comandate postali entrato in vigore il 1° gennaio 2013. Quindi oltre al-l'aumento periodico biennale del 5,4% a breve arriverà un ulteriore aggravio per tutti i trasgressori. È questa una conseguenza dell'avvenuta pubblica-zione sulla G.U. n.1 del 2/1/13 della delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni del 20 dicembre 2012. A seguito della determinazione natalizia dell'Agcom il costo delle rac-

PERIODICO D’INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE COMUNI BRESCIANI PAG.7

Sulla contravvenzione gravano an-che gli aumenti delle raccomandate

Multe più care causa spese postali

comandate abilitate alla spedizione degli degli atti giudiziari è au-mentato da 6,60 a 7,20 euro. A questo importo però spesso devono es-sere aggiunti ulteriori costi postali anche essi ritoccati. Nel caso in cui il portalettere consegni copia dell'atto a persona abilitata a ricevere l'attoperò diversa dal destina-tario finale infatti l'uffi-cio postale dovrà in-viare all'interessato un'ulteriore racco-mandata de-nominata Comu-nica-

zione di avvenu-ta notificazione (Can) il cui costo è lievitato da qualche giorno da 3,30 a 3,60 euro.Nella diversa ipotesi in cui l'agente po-stale non trovi nes-suno a cui

consegnare la multa scatterà una di-versa procedura onerosa denomi-nata Comunicazione di avvenuto de-posito (Cad). In questo caso l'impor-to per la notifica potenziata è di ulteriori 4,30 euro (contro i prece-denti 3,90), ma sul punto si attendono chiarimenti. In buona sostanza media-mente l'aumento dei costi che può gravare sulla spedizione postale di una multa stradale si aggira sull'unità di euro. Spetterà però ai singoli comandi adeguare gli importi com-plessivi delle spese del procedi-mento sanzionatorio da porre sem-pre a carico del trasgressore. L'art. 201/4° del Codice della strada specifica infatti che “le spese di accertamento e di notificazione sono poste a carico di chi è tenuto al paga-mento della sanzione amministrativa pecuniaria”. Nel caso dei Comuni e delle Province quindi si tratta di as-sumere determinazioni urgenti (e per quanto possibile uniformi) per evitare che questo nuovo incremento delle spese correnti si traduca in un am-manco nelle casse comunali e in una ss conseguente possibile respon-

sabilità amministrativa dei responsabili

di settore.

Dal 4 aprile al via il nuovo

corso di for-mazione per certificatori

energetici de-

Associazione Comuni Bresciani Servizi srl propone la nuova edizione, in Brescia, del corso per tecnici certi-ficatori energetici degli edifici, in 72 ore, ripartite in 9 incontri da 8 ore ciascuno. Il periodo di svolgimento è previsto tra il 4 aprile ed il 30 mag-gio prossimi. Eventuali iscrizioni do-vranno pervenire ai nostri uffici entro e non oltre il 29 marzo prossimo.

Per ulteriori INFO:

I PROSSIMAMENTE di ACB Servizi

gli edifici. Un Ccorso accre-ditato Cened codice n. 930

Acb Servizi srl e Cenpi propongono un corso di aggiornamento per un totale di 40 ore, per coordinatori della sicurezza nei cantieri, che si svol-gerà, ripartito in 5 lezioni di 8 ore ciascuna, dal 5 marzo al 9 aprile prossimi. E’ previsto un numero mas-simo di 25 partecipanti, per una quota d'iscrizione pari a euro 500 + IVA. E’ inoltre possibile, per i dipendenti dei Comuni associati ad Acb, fruire di uno sconto quantificato nel 50% per i di-pendenti full-time e 10% per quelli part-time. Al termine del corso, che prevede frequenza obbligatoria per almeno il 90% del monte-ore totale, è previsto un test finale. Per informazioni o iscrizioni rivolgersi presso i nostri uffici entro e non oltre la data del 29 marzo 2013. E’ possibile, a richiesta, l’iscrizione anche a singoli moduli.

Per ulteriori INFO:

Corso di aggiornamen-to per coordinatori della sicurezza nei cantieri

http://www.acb.bs.it/content/corso-di-aggiornamento-coordinatori-della-

sicurezza-nei-cantieri-40-ore-0

http://www.acb.bs.it/content/corso-tecnici-certificatori-energetici-degli-

edifici-1

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Riportiamo di seguito un articolo del-l’avv. Aldo Monea inerente l’impossi-bilità per un dipendente dalla Pubblica Amministrazione di esercitare un se-condo lavoro:

Il dipendente pubblico non può eser-citare attività di vendita anche se col-labora soltanto al commercio come commesso, presso il negozio di una parente, con o senza compenso, e persino in modo discontinuo è sog-getto a licenziamento. In questo sen-so si è espressa la Corte di cassazio-ne, sezione lavoro, con la sentenza n. 20857/2012. Il caso è relativo a una lavoratrice che, a volte durante il nor-male orario di lavoro e talora durante l’assenza per malattia, collaborava alla vendita nella struttura della sorella. Accertato il fatto, la Regione l’ha li-cenziata, accusandola di aver violato il divieto assoluto di cumulo di impie-ghi e di incarichi lavorativi in costan-za di rapporto di lavoro subordinato con datore pubblico. L’impiegata ha fatto ricorso prima al tribunale e poi alla corte d’appello, ma ha perso in entrambi i giudizi. Si è rivolta, quindi, alla Cassazione, sostenendo che la

sentenza di secondo grado non aveva tenuto presente che lei aveva presta-to attività in modo non continuativo e non remunerato, sostando, per qual-che ora nel negozio della sorella. Poi ha portato a sostegno la giurispru-denza secondo cui è lecita la parteci-pazione in società agricole a condu-zione familiare, qualora l’impegno sia modesto, non abituale o continuato. La Cassazione ha messo in evidenza come i giudici di merito abbiano rile-vato che la dipendente pubblica si era trovata nel negozio sia in orario lavo-rativo che extralavorativo e che essi, correttamente, non hanno valutato rilevante l’attribuzione o meno di compenso per l’attività di vendita. I giudici di legittimità sottolineano, qui-ndi, che il legislatore (articolo 60 del testo Unico 3/1957 sulle incompati-bilità, richiamato dall’articolo 53, comma 1, del Dlgs 165/2001) consi-dera illecito l’esercizio, da parte del-l’impiegato pubblico, di commercio, industria o professione, senza far riferimento alla retribuzione e che la contrattazione collettiva pone il divie-to di attendere ad occupazioni estra-nee al servizio. Proprio nella lineare interpretazione di queste regole spic-ca il profilo giuridico di originalità e di maggiore interesse di questa sen-tenza: il divieto di vendere è, per il dipendente pubblico, assoluto, a pre-scindere dal fatto che la prestazione sia remunerata o continuativa.

PAG. 8 PERIODICO D’INFORMAZIONE DI ASSOCIAZIONE COMUNI BRESCIANI DICEMBRE 2012

Anche non retribuiti è vietato

I dipendenti delle P.A.: no al doppio lavoro

ALBO INFORMATICO delle AGENZIE PER IL LAVORO:

Comuni e Comunità

Montane non pagano il bollo d’iscrizione

Una nota prodotta lo scorso 14 di-cembre 2012 dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha fatto presente che i Comuni e le Comunità montane (che l’art. 6 del DLgs 13/09/2003 n.276, modifica-to dall’art. 29 della legge 111 del 15/07/2011, autorizza a svolgere attività di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro), sono esenti dal pagamento dell’imposta di bollo necessaria per l’istanza di iscrizione volontaria all’Albo infor-matico delle Agenzie per il Lavoro, al quale comunque hanno l’obbligo di aderire per operare mediazioni lavorative.

COMUNI E CONTRATTI DI LAVORO:

Al 31 gennaio nuove

informazioni da comunicare

I Comuni sono tenuti, come tutte le Pubbliche Amministrazioni, a tra-smettere entro ogni 31 gennaio le informazioni relative alle assunzioni a tempo determinato e gli incarichi di collaborazione coordinata e con-tinuativa sviluppati nel corso del-l’anno precedente. Da questo 2013, tuttavia, sono anche obbligati alla trasmissione delle informazioni su-gli incarichi dirigenziali conferiti a soggetti che non sono stati scelti a mezzo concorso pubblico. Gli Or-ganismi Indipendenti di Valutazio-ne (i Nuclei) sono responsabilizzati a tener conto del rispetto delle nor-me dettate dal legislatore nell’am-bito della valutazione dei dirigenti o, nei Comuni che ne sono sprov-visti, dei responsabili ai fini del rico-noscimento dell’indennità di risulta-to. Le norme di riferimento sono contenute negli articoli  7 e  36 del D.Lgs. n. 165/2001 e nei commi 39 e 40 dell’art. 1 della legge n. 190/2012, c.d. Anticorruzione.

PERIODICO D’INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE COMUNI BRESCIANI PAG. PERIODICO D’INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE COMUNI BRESCIANI PAG.11

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Un Amministratore comunale lamenta il ritardo della pubblicazione delle delibere di Giunta.

E‘ legittimo il comportamento dell’Amministrazione?

Tardiva pubblicazione delle delibere di Giunta

In passato il Legislatore nazionale aveva previsto un termine per la pubblicazione delle deliberazioni ( artt. 3 e 21 L. 530/1947) a cui, tuttavia, la giurisprudenza formatasi in materia aveva riconosciuto carattere ordinatorio, ritenendo che l’omessa pubblicazione configurasse un’irregolarità sanabile da parte dell’amministrazione. (Cons. Stato, Sez. V, n. 279/1960).La previsione di un termine apposito per la pubblicazione delle deliberazioni non è stata reintrodotta dalla normativa attualmente vigente (T.U.E.L. 18.8.2000, n.267). L’obbligo della pubblicazione di tali atti, sancito dall’art. 124 del citato TU, risponde all’esigenza di porre i cittadini nella condizione di avere legale conoscenza delle deliberazioni approvate dal Comune. Per quanto concerne, più specificamente, la previsione dell’obbligo di pubblicazione delle deliberazioni adottate dalla Giunta comunale, essa si correla, oltre che alla decorrenza del termine per l’impugnazione, all’esigenza di consentire al Consiglio, a cui l’art. 42, comma 1, del T.U.E.L. citato attribuisce funzioni “di indirizzo e di controllo politico-amministrativo”, di acquisire piena conoscenza dell’attività posta in essere dal governo dell’Ente.Quindi, secondo il Ministero dell’interno, data la mancanza di un termine specifico, la tardiva pubblicazione non comporta di per sé l’illegittimità dell’atto. Ciò vale anche per le deliberazioni dichiarate immediatamente eseguibili (art.134, quarto comma, del citato T.U.) pubblicate dopo l’effettiva esecuzione della stesse. Si tratta sostanzialmente di un problema organizzativo, di trasparenza e di rispetto del ruolo dei Consiglieri comunali, da valutare sotto questi profili.

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DICE LA LEGGE...Sentenze e casi interessanti

“Il Sindaco è una ma-rionetta!”: è diffama-zione, non politica...

A stabilirlo è stata la Sez. V Penale della Corte di Cassazione con la sentenza n. 49776 depositata il 21 dicembre scorso. L’antefatto è la sfuriata di un ex Consigliere comunale che ha pensato di affidare il proprio dissenso a dei volantini in cui esponeva la propria teoria secondo cui il Primo cittadino sarebbe stato “una marionetta”. I volantini volevano in verità rispondere “per le rime” al Sindaco stesso che, a spese del Comune, aveva in passato fatto stampare una serie di manifesti in cui tacciava la precedente amministrazione di aver mal governato (una presa di posizione politica che ha sollevato scalpore ma per cui il primo cittadino, denunciato, è in seguito stato assolto). La cosa ha però preso una crina diversa proprio per l’accusa di essere una “marionetta” e, ancor più, per i risvolti definiti dai giudici “sessisti”. Il Sindaco in questione è infatti una donna e questo, a parer loro, ha aggravato le cose, facendo assumere a quella che il Consigliere insisteva a vedere come una “critica politica”, i contorni della diffama-zione vera e propria. E’ stato in par-ticolare il termine “marionetta” a finire sotto la lente della Cassazione poiché, secondo i giudici, "attribuisce alla per-sona destinataria di tale qualifica l'as-senza di personalità, la soggezione al volere e alle strategie operative di altra o altre persone, il ruolo di acritico stru-mento di diffusione e realizzazione di idee altrui”. Ci sono tutti gli estremi per la diffamazione, dunque, ma questa si fa ancora più grave proprio perché rivolta contro un’Amministratore donna, in un Paese “notoriamente egemonizzato - no-nostante moderni e civili principi costitu-zionali - dagli uomini e conseguente-mente, non benevolo se non addirittura ostile nei confronti delle donne”.

Informazioni tratte dalla stampa specializzata

Mancato appalto: il ri-sarcimento è in rapporto all’offerta

Mancata aggiudicazione di un appalto: come quantificare il lucro cessante?! Il Tar di Roma è intervenuto sulla que-stione, stabilendo che si debba fare rife-rimento, sulla base dell'offerta presenta-ta dalla società, agli utili che sarebbero derivati dallo svolgimento del servizio oggetto di gara. In riferimento alla ri-chiesta di un ricorrente, i giudici, richia-mandosi ai precedenti del Cons. Stato, Sez. VI, 9 giugno 2008, n. 2751; T.A.R. Lazio, Roma, Sez. III ter, 23 luglio 2010, n. 28158, hanno infatti stabilito che “nelle ipotesi in cui deve essere quantifi-cato il lucro cessante da mancata espli-cazione di un’attività d’impresa, gli utili attesi dall’intera iniziativa devono essere determinati sulla base dell’offerta pre-sentata dalla società, diminuiti dei redditi sotto qualunque forma conseguiti dalla

Si può usare il fax per le gare d’appalto

E’ da considerarsi efficace la modalità di comunicazione tramite via fax del prov-vedimento di aggiudicazione definitiva di una gara. A stabilirlo è stato il Tar di Toscana con la Sentenza n. 1942 del 6 dicembre 2012 che ha ricordato che l’art. 77, comma 1, D.Lgs. 12 aprile 2006, n.163, afferma che tutte le comunicazioni e tutti gli scambi di informazioni tra stazioni appaltanti e operatori economici possono avvenire, a scelta delle stazioni appaltanti, mediante posta, mediante fax, per via elettronica ai sensi dei commi 5 e 6, per telefono nei casi e alle condizioni di cui al comma 7, o mediante una combinazione di tali strumenti. Il mezzo o i mezzi di comu-nicazione prescelti devono essere indicati nel bando o, ove manchi il bando, nel-l'invito alla procedura.

società; tanto, in applicazione del criterio dell’aliunde perceptum, vale a dire dell’u-tile alternativo che l’impresa avrebbe potuto acquisire svolgendo attività alter-native rispetto a quella che avrebbe dovuto eseguire ove avesse ottenuto il servizio in appalto”. Una linea che, tuttavia, sempre il Tar romano ha spie-gato non può disgiungere, di volta in volta, da specifici casi, specialmente ove si entri nel merito del danno all'imma-gine, al radicamento nel mercato, al-l'ampliamento della qualità industriale o commerciale dell'azienda, al suo avvia-mento e, certo, il tutto considerando di volta in volta eventuali illegittime aggiu-dicazioni.

Controlli per la conces-sione in sanatoria anche se “ante” vincolo paesaggistico

Ci vuole il parere dell’autorità di controllo al fine del rilascio di una concessione edilizia in sanatoria, anche se si riferisce ad opere realizzate anteriormente all’im-posizione del vincolo paesaggistico. La Sopraintendenza ai Beni Architettonici e per il Paesaggio del Lazio ha infatti an-nullato su questa base una determi-nazione dirigenziale di un Comune che esprimeva parere favorevole alla sana-toria di un fabbricato ad uso abitativo realizzato prima del vincolo come da art. 146 lett. c) del D. Lgs. n. 490/99. Un ricorso al Tar ha chiarito in proposito che “la Sovrintendenza non può sovrapporre o sostituire il proprio apprezzamento di merito alle valutazioni discrezionali com-piute in sede di rilascio del nulla osta da parte dell’Ente locale”, ma di contro “non spetta all’Amministrazione locale il rin-novo del giudizio tecnico discrezionale sulla compatibilità paesaggistico-ambien-tale dell’intervento in quanto tale potere è di esclusiva spettanza dell’autorità pre-posta alla tutela del vincolo” e che “in sede di rilascio della concessione edilizia in sanatoria, l’obbligo di acquisire il pare-re da parte dell’autorità preposta alla tutela del vincolo sussiste anche per le opere realizzate anteriormente all’impo-sizione del vincolo stesso e l’avvenuta edificazione di un’area o le sue condizio-ni di degrado non costituiscono ragione sufficiente per recedere dall’intento di proteggere i valori estetici o paesaggistici ad essa legati, considerato che, l’im-posizione del vincolo, costituisce proprio il presupposto per l’imposizione al pro-prietario delle cautele e delle opere

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necessarie alla conservazione del bene e per la cessazione degli usi incompatibili con la conservazione dell’integrità dello stesso”.

PAG. 14 PERIODICO D’INFORMAZIONE DI ASSOCIAZIONE COMUNI BRESCIANI GENNAIO 2013

Il Tar di Lecce, con la Sentenza n. 1985 del 2012, ha inteso chiarire un punto importante sulle modalità d’uso da parte delle P. A. della potestà di auto-tutela esecutiva. Un Comune, dopo aver stipulato con un’organizzazione sinda-cale un contratto di locazione di tipo privatistico (e alcune proroghe dello stes-so) per certi locali di proprietà comu-nale, ingiunge al conduttore di lasciare libero da persone e cose l’immobile en-tro e non oltre 15 giorni dalla notifica del provvedimento ed ordina, in caso di inottemperanza, lo sgombero coattivo con il coinvolgimento di agenti del Co-mando di Polizia Municipale. Il Comune, ha cioè adottato (per i giudici a torto) un’ordinanza di rilascio in via ammini-strativa che appartiene al modello legale tipico di autotutela esecutiva. Questa procedura, tuttavia, è applicabile solo se il bene mostra specifiche caratteristiche e, soprattutto, se assoggettato ad una condizione di asservimento all’uso pub-blico (nel caso in questione l’accoglienza di immigrati extracomunitari richiedenti o titolari di protezione internazionale e protetti umanitari, attraverso il finanzia-mento del progetto di riqualificazione della struttura stessa: una tipologia d’uso, tuttavia, formalizzata solo con una delibera di Giunta poi integrata da suc-cessivo provvedimento, e che difettava, dunque, di una specifica e concreta utilizzazione dell’immobile al fine divisa-to). Risultato: il bene immobile contro-verso faceva parte del patrimonio dispo-nibile del Comune durante tutto il rap-porto di locazione intercorso con il

ricorrente e quindi, in queste circostanze, la P. A. non poteva legittimamente rien-trare in possesso dell’immobile attra-verso il recupero coattivo del bene, ma doveva utilizzare gli ordinari mezzi di tutela.

E’ legittimo che un Ente locale scelga di non rinnovare una concessione di suolo pubblico per una porzione anche mini-ma di marciapiede in precedenza de-stinata ad ospitare l’esposizione di mer-ce di un negoziante. A stabilirlo è il Colle-gio di Perugia che, chiamato a dirimere la questione, ha richiamato l’orientamen-to giurisprudenziale per cui: “Secondo i principi generali in materia, sussiste ser-vitù di uso pubblico nel caso in cui il bene abbia un’intrinseca idoneità a esse-re utilizzato da parte di una collettività, configurandosi un uso a carattere gene-rale e non uti singuli per un periodo pro-lungato nel tempo” (Cons. Stato, Sez. IV, 8 giugno 2011, n. 3509; T.A.R. Veneto, Sez. II, 18 novembre 2004, n. 4035).

servanza dei vincoli economici e finan-ziari derivanti dall’Unione europea (art. 119 Cost.), rispettando il Patto di stabi-lità e contenendo le spese di personale. In pratica si dovrà considerare l’attività del Giudice di pace al pari degli altri servizi pubblici erogati ai cittadini dal-l’Ente e, dunque, l’Amministrazione co-munale, oltre a doverne sopportare gli oneri economici a beneficio del Ministero competente, dovrà valutare l’impatto dei pagamenti (spesa corrente) con il ri-spetto del Patto di stabilità e con la disciplina vincolistica prevista in materia di personale, sia con riferimento al con-tenimento della medesima, sia con riferi-mento al personale amministrativo giudi-ziario utilizzato dall’ente locale per il mantenimento del servizio. “Del resto” osserva sempre la Corte dei Conti in riferimento a detti obblighi “nella legisla-zione non vi è alcuna norma che per-metta di derogarvi, né tale scelta appar-tiene al Ministero.”

E’ illegittimo il ricorso all’autotutela esecutiva per il recupero beni del patrimonio disponibile

Quote associative ACB e FONDO DI SOLIDARIETA’ a

fronte di CALAMITA’

NATURALI

2013: Rimangono invariate le

quote

Anche per questo 2013 la quota as-sociativa di ACB resta invariata ed è da versare entro il 30 giugno prossimo. Così pure l’aderenza al Fondo di Solidarietà mantiene la medesima proporzionalità del passato. Per mag-giori informazioni andate al link:

http://www.acb.bs.it/content/quote-associative-acb-e-fondo-solidarieta-

calamità-naturali-2013

Lecito negare l’esposi-zione di merce sui mar-ciapiedi pubblici

I vincoli di finanza pub-blica per il Comune che mantiene l’ufficio sop-presso del Giudice di pace

la Corte dei Conti della Lombardia è in-tervenuta, con il parere n. 522, reso nel-l’esercizio della sua funzione collaborati-va con gli Enti locali il 12 dicembre scor-so, sul tema dell’accorpamento degli uffici del Giudice di pace. In particolare ha sottolineato che è nel diritto dei Co-muni (da soli o in unione con altri) man-tenere in funzione detti uffici, sul proprio territorio, ma a condizione che ne sop-portino interamente la spesa, ma in os-