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19 luglio 2011 anno IX - n. 28 [email protected] www.arci.it arci report settimanale a cura dell’Arci + Una manovra classista e vessatoria Nel giorno in cui la Camera approva la mano- vra economica socialmente più iniqua degli ultimi anni, l'Istat presenta i dati del rapporto 2010 sulla povertà in Italia. Una coincidenza che svela in tutta la sua evidenza la follia di quel provvedimento. In Italia i poveri sono più di otto milioni, quasi il 14% della popolazione, e molti altri potrebbero diventarlo. Può dirsi esente dal rischio, per ora, solo l'80% dei cit- tadini, ma al sud questo dato scende al 60%. Squilibri e disuguaglianze vergognosi per uno dei paesi più ricchi al mondo. È incredibile che, mentre si allarga la forbice del divario sociale e rischia di saltare la coesione del Paese, anziché rafforzare le misure di sostegno per chi è in difficoltà, il governo metta in atto una vera e propria ope- razione di macelleria sociale scaricando i costi della crisi sui più deboli, con una mano- vra classista e vessatoria senza precedenti che colpisce il lavoro e le famiglie, i pensiona- ti, i malati: il taglio delle risorse per Regioni e Comuni, l'azzeramento del fondo per le politi- che sociali, i nuovi ticket sanitari, l'aumento del prelievo fiscale sui redditi medio bassi col taglio delle detrazioni. Più tasse per chi le paga già, mentre restano intatti rendite e privilegi. Nessuna azione di contrasto all'evasione, nessuna riduzione dei costi della politica nonostante i ripetuti annun- ci. Perché non si è scelto di tassare adegua- tamente la rendita? Perché non si tolgono risorse alle spese militari per destinarle al sociale? Non c'è sviluppo possibile senza ridurre le disuguaglianze. Il ricatto delle turbolenze dei mercati non può giustificare scelte che rendono intollerabile il tratto antisociale di un governo che oltretutto non ci metterà al riparo dagli speculatori per- ché non ha più alcuna credibilità internaziona- le. E poi, perché subire supinamente il ricatto dei mercati finanziari e accettare come scritte nel Vangelo le compatibilità imposte da quegli stessi poteri che sono i primi responsabili della crisi e dovrebbero pagarne il prezzo? Dieci anni fa a Genova ci dipinsero come folli perché dicevamo ciò che poi sarebbe succes- so davvero. Perché non prenderne atto e imboccare l'unica via d'uscita possibile? Quella di un'economia rispettosa dei territori e dell'ambiente, di una società fondata sui beni comuni e l'uguaglianza dei diritti, di una vera democrazia partecipata. Oggi siamo di nuovo a Genova, per dire che tutto ciò non solo è ancora possibile, ma è sempre più necessario. INTERNAZIONALI I PAGINA 4 Sui tagli alla cooperazione internazionale un articolo di Silvia Stilli LEGALITÀ DEMOCRATICA I PAGINA 7 Sul progetto ‘Un bene è per sempre’ un articolo di Giuliana Campanelli di Arci Bari L a condizione dei migranti in Italia e in Europa nei 10 anni che ci separano dalla grande manifestazione del 19 luglio 2001 a Genova è visibilmente peg- giorata. Leggi sempre più restrittive e per- secutorie, una rappresentazione pubblica criminalizzante e un rapporto sempre più difficile con la pubblica amministrazione, fanno del 'modello italiano' un luogo di di- scriminazione insopportabile. In questi anni c'è stato un forte aumento della presenza dei migranti, con un uso sempre più strumentalmente negativo del tema immigrazione a fini propagandistici. Ma c'è anche stata, pur tra mille difficoltà, una crescita di protagonismo dei migranti, oltre che delle organizzazioni e delle reti che lavorano per promuoverne diritti e dignità. Tuttavia questo movimento soffre ancora di una complessiva debolezza. Il processo dei forum sociali mondiali ha posto al centro della sua iniziativa le que- stioni legate al mondo dell'immigrazione. Al Forum di Dakar è stata proposta una giornata di mobilitazione globale per i diritti dei migranti il prossimo 18 dicembre e san- cita la Carta dei Diritti dei migranti. Intanto in Italia le lotte contro la sanatoria truffa, le mille vertenze locali contro le discriminazio- ni che subiscono i migranti, nel mondo del lavoro come nell'accesso ali diritti sociali, la battaglia per la chiusura dei luoghi di deten- zione e per la libertà di movimento, hanno costruito dal basso relazioni e percorsi comuni. A Genova, nell'incontro del 19, ci impegneremo per rilanciare un luogo collet- tivo di iniziativa e riflessione e provare a inserire le vertenze italiane nel processo di globalizzazione mondiale del movimento per i diritti dei migranti. A Genova l'assemblea dei migranti: verso la Giornata di mobilitazione globale Immagine tratta dalla mostra ‘Cassandra. Genova 2001 - Genova 2011’, dal 1 al 24 luglio al sottoporticato del Palazzo Ducale in piazza Matteotti Ricominciamo da Genova foto di Giulia Parri

Arcireport numero 29 del 19 luglio 2011

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Arcireport numero 29 del 19 luglio 2011

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19 luglio 2011anno IX - n. 28

[email protected]

arcireports e t t i m a n a l e a c u r a d e l l ’ A r c i

Una manovraclassista e vessatoria

Nel giorno in cui la Camera approva la mano-vra economica socialmente più iniqua degliultimi anni, l'Istat presenta i dati del rapporto2010 sulla povertà in Italia. Una coincidenzache svela in tutta la sua evidenza la follia diquel provvedimento. In Italia i poveri sono piùdi otto milioni, quasi il 14% della popolazione,e molti altri potrebbero diventarlo. Può dirsiesente dal rischio, per ora, solo l'80% dei cit-tadini, ma al sud questo dato scende al 60%.Squilibri e disuguaglianze vergognosi per unodei paesi più ricchi al mondo.È incredibile che, mentre si allarga la forbicedel divario sociale e rischia di saltare lacoesione del Paese, anziché rafforzare lemisure di sostegno per chi è in difficoltà, ilgoverno metta in atto una vera e propria ope-razione di macelleria sociale scaricando icosti della crisi sui più deboli, con una mano-vra classista e vessatoria senza precedentiche colpisce il lavoro e le famiglie, i pensiona-ti, i malati: il taglio delle risorse per Regioni eComuni, l'azzeramento del fondo per le politi-che sociali, i nuovi ticket sanitari, l'aumentodel prelievo fiscale sui redditi medio bassi coltaglio delle detrazioni. Più tasse per chi le paga già, mentre restanointatti rendite e privilegi. Nessuna azione dicontrasto all'evasione, nessuna riduzione deicosti della politica nonostante i ripetuti annun-ci. Perché non si è scelto di tassare adegua-tamente la rendita? Perché non si tolgonorisorse alle spese militari per destinarle alsociale? Non c'è sviluppo possibile senzaridurre le disuguaglianze. Il ricatto delle turbolenze dei mercati non puògiustificare scelte che rendono intollerabile iltratto antisociale di un governo che oltretuttonon ci metterà al riparo dagli speculatori per-ché non ha più alcuna credibilità internaziona-le. E poi, perché subire supinamente il ricattodei mercati finanziari e accettare come scrittenel Vangelo le compatibilità imposte da queglistessi poteri che sono i primi responsabilidella crisi e dovrebbero pagarne il prezzo?Dieci anni fa a Genova ci dipinsero come folliperché dicevamo ciò che poi sarebbe succes-so davvero. Perché non prenderne atto eimboccare l'unica via d'uscita possibile?Quella di un'economia rispettosa dei territori edell'ambiente, di una società fondata sui benicomuni e l'uguaglianza dei diritti, di una verademocrazia partecipata. Oggi siamo di nuovo a Genova, per dire chetutto ciò non solo è ancora possibile, ma èsempre più necessario.

INTERNAZIONALI I PAGINA 4Sui tagli alla cooperazione internazionale un articolo di Silvia Stilli

LEGALITÀ DEMOCRATICA I PAGINA 7Sul progetto ‘Un bene è per sempre’un articolo di Giuliana Campanelli di Arci Bari

L a condizione dei migranti in Italia e inEuropa nei 10 anni che ci separanodalla grande manifestazione del 19

luglio 2001 a Genova è visibilmente peg-giorata. Leggi sempre più restrittive e per-secutorie, una rappresentazione pubblicacriminalizzante e un rapporto sempre piùdifficile con la pubblica amministrazione,fanno del 'modello italiano' un luogo di di-scriminazione insopportabile.In questi anni c'è stato un forte aumentodella presenza dei migranti, con un usosempre più strumentalmente negativo deltema immigrazione a fini propagandistici.Ma c'è anche stata, pur tra mille difficoltà,una crescita di protagonismo dei migranti,oltre che delle organizzazioni e delle retiche lavorano per promuoverne diritti edignità. Tuttavia questo movimento soffreancora di una complessiva debolezza.

Il processo dei forum sociali mondiali haposto al centro della sua iniziativa le que-stioni legate al mondo dell'immigrazione. Al Forum di Dakar è stata proposta unagiornata di mobilitazione globale per i dirittidei migranti il prossimo 18 dicembre e san-cita la Carta dei Diritti dei migranti. Intantoin Italia le lotte contro la sanatoria truffa, lemille vertenze locali contro le discriminazio-ni che subiscono i migranti, nel mondo dellavoro come nell'accesso ali diritti sociali, labattaglia per la chiusura dei luoghi di deten-zione e per la libertà di movimento, hannocostruito dal basso relazioni e percorsicomuni. A Genova, nell'incontro del 19, ciimpegneremo per rilanciare un luogo collet-tivo di iniziativa e riflessione e provare ainserire le vertenze italiane nel processo diglobalizzazione mondiale del movimentoper i diritti dei migranti.

A Genova l'assemblea dei migranti: versola Giornata di mobilitazione globale

Immagine tratta dalla mostra ‘Cassandra. Genova 2001 - Genova 2011’, dal 1 al 24 luglio al sottoporticato del Palazzo Ducale in piazza Matteotti

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Dopo essersi rivelati strumenti preziosi perripristinare la verità dei fatti e smascherarele menzogne delle autorità - ricordiamo tuttile false molotov alla Diaz - filmati e fotogra-fie tornano ad essere quello che avrebberodovuto essere sin dall'inizio: punti di vistasull'esperienza del Genoa Social Forum.Dieci anni dopo, Arci, Ucca, Aamod e Ge8hanno voluto realizzare la rassegna FrameG8 - punti di vista su Genova 2001 - cura-ta da Carlo Bachschmidt - per ricordare ilG8 di Genova attraverso gli autori chel'hanno filmato e fotografato, non solo nellefasi degli scontri ma anche in quelle, moltomeno viste, dei momenti di vita quotidianadei manifestanti che sono giunti a Genovasin dal 14 luglio. La consapevolezza delvalore e dell’importanza storica di quelleimmagini può aiutare a ricordare il clima diquei giorni e il punto di vista di chi ha testi-monato, in una diretta non stop, l'evento piùfilmato e fotografato al mondo. Le primedue serate sono state 'targate' Arci. RenatoAllegra, storico dirigente savonese, hacoordinato l'incontro inaugurale, domenicasera, che vedeva la presenza di due foto-grafi - Tano D'Amico e Luciano Ferrara - e

due registi - Silvia Savorelli e VincenzoMancuso. A Gabriele Taddeo, presidente diArci Genova, è 'toccata' la serata forse piùeclettica che metteva a confronto un gior-nalista, Andrea Bignami, un regista geno-vese, Gianfranco Pangrazio, il fotografoSamuele Pellecchia e il teknoartistaGiacomo Verde. Nella penultima serata confronto tra dueregisti - Manolo Lupichini e Max Valente - edue giornalisti: Marcello Zinola, firma stori-ca del quotidiano genovese Il Secolo XIX esegretario dell'Associazione ligure giornali-sti, e Fausto Pellegrini, vice caporedattoredi Rainews. Modera Vincenzo Mancusodell'Archivio Audiovisivo del MovimentoOperaio e Democratico (Aamod). Serataconclusiva - nella giornata dedicata al ricor-do dell'omicidio di Carlo Giuliani - tuttadedicata al cinema. Assente purtroppoFrancesca Comencini (regista di CarloGiuliani ragazzo) saranno invece presenti ilcritico cinematografico Enrico Ghezzi, iregisti Davide Ferrario, Federico Micali eRoberto Torelli. Modera Greta Barbolini,presidente nazionale Ucca.Info: [email protected]

Le peggiori previsioni del movimentodei movimenti si sono avverate. Adieci anni di distanza dalle straordi-

narie giornate di Genova '01 sono aumen-tate a dismisura le cifre dell'ingiustizia: 1,2miliardi di persone vivono con meno di undollaro al giorno, metà della popolazionemondiale riesce a stento a sopravviverecon due dollari, una persona su dieci ètotalmente analfabeta, mentre raggiungequota 4,6 miliardi il numero di persone chevivono in condizioni di povertà assoluta,una cifra ben superiore al 60% della popo-lazione mondiale. Ma la ricchezza è sem-pre di più concentrata nelle mani di pochi,nelle nuove ricchezze prodotte nei paesi invia di sviluppo e nelle rendite occidentalicresciute a dismisura nell'ultimo trentenniodi neoliberismo sfrenato. Il movimento dei movimenti aveva previstoanche questo, aveva denunciato l'insoste-nibilità di un modello di sviluppo basatosull'ingiustizia, aveva previsto - sin dal ver-tice di Seattle del 1999 - l'epilogo dram-

matico della globalizzazione economicache ha prodotto la crisi. La crisi, però, seda un lato ha aggravato le condizioni disofferenza e povertà di milioni di personeoccidentali, ha anche riproposto la dram-matica attualità dei temi che hanno inon-dato le piazze in questo ultimo decennio,legate tutte da un filo rosso che si chiamasperanza. La vittoria referendaria degli ulti-mi mesi è solo l'ultimo esempio cronologi-co della straordinario portato culturale epolitico che il movimento dei movimenti ciha lasciato in eredità. Un esempio significativo ma non l'unico;serve agire localmente ma allo stessotempo pensare globalmente; e allora ilpensiero va alle lotte per la libertà e per lademocrazia che stanno animando tutta l'a-rea Euromed, allo straordinario portatodelle istanze ecologiste in tutto il mondo,alle lotte generazionali e studentesche chestanno travolgendo l'Italia, la Spagna,l'Inghilterra e la Grecia. Tutte queste gran-di battaglie costituenti vivono nel solco

delle parole di Genova '01, nel nesso chec'è tra questione sociale e democratica, traeconomia e governance, tra nuova subor-dinazione e voglia di libertà. Sono anchequeste le motivazioni che spingono molti dinoi ad intravedere in questo appuntamentoun'occasione importantissima di confrontoe di rilancio, tutt'altro che una banale com-memorazione. I prossimi anni sarannoall'insegna dell'austerity, della restrizionedei diritti sociali e civili. La risposta che ipotenti hanno dato alla crisi è inadeguata,aggraverà la sofferenza dei più deboli eingrosserà le già folte fila di chi detiene ilpotere economico e politico a discapitodelle popolazioni mondiali. Tornare a Ge-nova per ripartire da Genova, per allunga-re questo filo rosso chiamato speranza.Molti di quelli che hanno animato le piazzestudentesche degli ultimi anni non c'eranodieci anni fa, ma le testimonianze, i volti ele storie, l'evocazione delle sofferenze edelle speranze patite in quei giorni sonostate per noi, a distanza di anni, la mollache ci spinge a desiderare giorno dopogiorno l'altro mondo possibile e necessa-rio, e da qui ripartiamo per costruirlo.

Quel lungo filo rosso che non si è mai spezzato

Filmati e fotografie per la rassegna ‘FrameG8 - punti di vista su Genova 2001’

L’Anpi difende i valoridella CostituzionePubblichiamo stralci del comunicato diffusodall'Anpi di Genova, che ricorda i fatti acca-duti in occasione del G8 del 2001. «In quei giorni furono sospese le libertà pre-viste e garantite dalla nostra Carta costitu-zionale e le violenze che ci sono statehanno messo in seria discussione il rappor-to con le forze dell'Ordine espressione delloStato, che avrebbero dovuto garantire lalibertà e l'incolumità dei manifestanti.I fatti del G8 del 2001 si portano dietro unagrave colpa nei confronti di quella nuovagenerazione di giovani che ha vissuto cosìdrammaticamente quell'evento e che siaffacciava alla vita e all'impegno, usandouna libertà democratica, quella di manifesta-re liberamente le proprie opinioni. È una feri-ta che non è facile rimarginare. Questo cirende ancor più consapevoli della necessitàdi partire dal valore della nostra Costitu-zione. Solo non vedendola come un'espres-sione del passato, ma come uno straordina-rio strumento di lotta programmatica per ilfuturo, si potrà uscire dalla crisi civile esociale, non solo economica, che stiamoattraversando, con più democrazia, con piùpartecipazione, con più giustizia».

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Un articolo di Roberto Iovino, portavoce della Rete della Conoscenza

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È stato necessario denunciare a viva vocela mancata assistenza dei migranti naufra-gati nel Mediterraneo affinché, l'11 luglio,un'imbarcazione spagnola della Nato,l'Almirante Juan de Borbón, soccorresseoltre un centinaio di donne, uomini e bam-bini di origine sub-sahariana, tunisina elibica, la cui imbarcazione di fortuna eraalla deriva tra la Libia, la Tunisia, l'isola diLampedusa e le coste maltesi. Alle domande di intervento lanciate dall'im-barcazione militare a Malta e all'Italia, si èrisposto con pretesti per non accogliere:Roma lamentando la mancanza di posti aLampedusa e le autorità maltesi il fatto cheil naufragio fosse avvenuto troppo lontanodal territorio nazionale e fosse, quindi, dicompetenza Nato. Lo stesso giorno, fuori dalle acque territo-riali tunisine, 3 dei superstiti bisognosi dicure mediche sono stati affidatidall'Almirante Juan de Borbón ad un'im-barcazione tunisina affinché fossero rico-verati in Tunisia. A seguire, altre 5 personesono state condotte a La Valletta per viaaerea. Per 6 giorni, l'Almirante Juan deBorbón è rimasta nelle acque internazio-

nali senza che alcuno Stato dell'Unioneeuropea, dell'Alleanza atlantica o dellacoalizione militare accettasse di accoglierequesti rifugiati. Alla fine, il 16 luglio, le per-sone soccorse sono state trasferite suun'imbarcazione tunisina, senza nemmenoche l'Almirante Juan de Borbón entrassenelle acque territoriali tunisine.Questo episodio mette in luce, per l'enne-sima volta, l’ipocrisia e l'inumanità degliStati europei di fronte ai naufragi nel cana-le di Sicilia. Ad oggi, l'Unione europea, chene ha i mezzi giuridici e le capacità, non haapprontato alcun dispositivo per facilitaregli arrivi e facilitare l'accoglienza negli Statimembri.Per questo un gruppo di associazioni euro-africane che si occupano di diritti deimigranti, tra cui l'Arci, reclamano un inter-vento di solidarietà dell'Unione Europeaper accogliere migranti e rifugiati che intra-prendono la traversata del Mediterraneo.Chiedono, inoltre, che le società civili euro-pea e africana, e soprattutto i marittimi,vigilino affinché cessi l'ecatombe nel Me-diterraneo.Info: [email protected]

migranti

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ICie svolgono sempre più una funzionedi propaganda, oltre che di odiosa eingiustificata persecuzione nei confronti

delle migliaia di migranti che vengono rin-chiusi in questi moderni lager. La scelta delGoverno di prolungare i tempi di detenzio-ne da 6 a 18 mesi non risponde affatto auna domanda di maggior efficacia nellagestione dell'irregolarità, come si affanna asostenere il Ministro Maroni. Si tratta infat-ti dell'ennesima iniziativa strumentale voltaa recuperare consensi elettorali in sfregioai diritti umani. Lo dimostrano i dati: negliultimi due anni - quelli della gestioneMaroni - si registra un calo delle espulsionie segnatamente delle espulsioni dopo ilpassaggio nei Cie. Un calo che è avvenu-to anche dopo il primo prolungamentodella detenzione da 2 a 6 mesi. Un risulta-to prevedibile e che, se venisse disgrazia-tamente approvato il decreto leggen.89/2011, si accentuerebbe, rendendoancora più inutili i Cie.La campagna lanciata dal Forum Immigra-zione del Pd dalle pagine dell'Unità, No alcarcere per gli innocenti, coglie in pienol'ingiustizia di un provvedimento che va

combattuto in Parlamento e nelle piazze. Spiace che l'opposizione non sia riuscita adare una lezione alla Camera a questamaggioranza cialtrona, in mano alla Lega eal suo razzismo di Stato. Nel passaggio alSenato, più difficile per lo squilibrio mag-giore dei numeri, va comunque fatto unulteriore tentativo per fermare una leggeche segnerebbe l'ennesima rottura dellaciviltà giuridica di questo Paese.L'Arci sostiene la campagna, proprio per-ché evidenzia una questione per noi cen-trale e cioè la necessità di impedire chepersone innocenti siano condannate ascontare una pena che nessun tribunale hacomminato. Così come è chiaramente incontrasto con l'articolo 21 della Costituzio-ne il divieto per la stampa, contenuto nellacircolare del 1 aprile firmata dal ministro, dientrare nei Cie. Da anni, nell'ambito della rete europeaMigreurop, abbiamo promosso una cam-pagna per il diritto alla trasparenza nei luo-ghi di detenzione per migranti. Siamo infat-ti convinti che, mentre dobbiamo continua-re la battaglia che portiamo avanti dal 1998per la chiusura di tutti i luoghi di detenzio-

ne, ci si debba contemporaneamente oc-cupare dei diritti di chi viene rinchiuso inquei luoghi. Per questo abbiamo raccoltol'appello lanciato nei giorni scorsi da diver-se organizzazioni per una mobilitazionedavanti ai Cie il 25 luglio prossimo, persostenere il diritto all'informazione e allatrasparenza. Denunceremo come questiluoghi siano di fatto l'emblema di tutto ciòche il governo è in grado di mettere incampo in tema di immigrazione e ne rap-presentano ormai la prova del fallimento. Fra l'altro, la maggior parte delle personeche si trovano nei Cie hanno già scontatoperiodi in carcere, spesso per non averottemperato all'ordine di allontanamento,reato cancellato dalla recente sentenzadella Corte Europea di Giustizia.Nonostante ciò, li si sottopone cinicamentead un nuovo periodo di pena.Chiudere con questa stagione di discrimi-nazione e ingiustizie è possibile. La cam-pagna lanciata dal Forum Immigrazionedel Pd è utile, ma forse oggi ci sono le con-dizioni per una battaglia comune e deter-minata per la chiusura di tutti i Cie.Info: [email protected]

L’Arci aderisce alla Campagna ‘No al carcere pergli innocenti’ e alle iniziative del 25 davanti ai Cie

Un intervento di solidarietà dell’UnioneEuropea per accogliere migranti e rifugiati

‘Libera tutti’, storiedi giovani migrantiLe storie di 15 tra ragazzi e ragazze di ori-gine straniera che svelano, davanti e dietrole telecamere, discriminazioni e pregiudizidi cui sono vittime. Questo il filo condutto-re del film Libera tutti, in uscita a settem-bre, di cui è stata presentata un’anteprimaal Meeting Antirazzista di Cecina. Il proget-to nasce dal lavoro dei circoli ArciMètissage di Milano e Thomas Sankara diMessina all’interno di Spunti di vista, pro-mosso da Arci nazionale con il supportodell’Unar (bando azioni positive) ed è ilfrutto di un laboratorio video tenuto al cir-colo Thomas Sankara dal videomakerGiuseppe Minolfi. Attraverso gli occhi diadolescenti, la camera mostra la visioneestraniante, dolorosa, talvolta ironica dellacondizione della generazione più giovanedi origine straniera. Convivono in questavisione, spaccato della città di Messina,storie di vita caratterizzate da diversi per-corsi migratori personali o delle famiglie,unite dal desiderio dei protagonisti di libe-rarsi dalle etichette che la società gli hamesso addosso. Musiche originali diCorrado Saija. È possibile visionare l’ante-prima del film sul canale youtube dell’Arci.

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Il campo di lavoro in Palestina è iniziato. Un gruppo di 10 persone e due tutor sitrova ora a Beit Jala, prendendo parte adun Meeting di giovani palestinesi organiz-zato dal nostro partner Opgai. Concluso ilMeeting il gruppo si dedicherà alla visitadei progetti e dei partner di Arci ed Arcs indiverse città palestinesi, visiterà il centroBurj al Luq Luq a Gerusalemme, vi saràuna visita a Silwan per conoscere un pro-getto di emergenza e altri incontri traRamallah e Nablus.I ‘campisti’ ci tengono costantemente ag-giornati attraverso un diario di bordo di cuipubblichiamo alcuni stralci: 15 luglio. Il nostro viaggio inizia da MilanoLinate alle 6 e 30. Arrivati a Tel Aviv, ciattendono i controlli all'aereoporto BenGurion. Usciti senza grandi problemi, par-tiamo per Betlemme. Il nostro sguardo èincuriosito, soprattutto nel momento in cuiattraversiamo il check point tra Gerusa-lemme e Betlemme...e per la prima voltavediamo il famoso muro. [...] Dopo cena ci attende una esperienza bel-lissima e inaspettata, Yasser, la personache ci guiderà durante il campo di Opgai ci

accompagna in bus in una vera tendabeduina nel deserto...Ci incamminiamoverso la tenda illuminati da una gigantescaluna.Accendiamo insieme a lui un falò e fumia-mo un narghilè. Linate è già un lontanoricordo!16 luglio. Inizia il campo di Opgai e un cen-tinaio tra ragazze e ragazzi palestinesi rag-giungono l'ostello di Beit Jala. Partiamo intarda mattinata alla volta del primo campodi rifugiati Deisha Camp.17 luglio. Ci svegliano alle 6 a gran voceper invitarci a fare colazione... le attivitàdella mattinata consistono nel pulire esgomberare strutture distrutte dalle fiam-me, strade invase dai rifiuti e dalle erbaccee il cortile di una scuola, siamo divisi in duegruppi insieme ai ragazzi palestinesi. [...]Alle 18 un gruppo di Palestine Monitor ciinvita a partecipare alla simulazione di ungioco che vorrebbero proporre nei pressidel muro: una lunghissima ed estenuantespiegazione delle regole del gioco ci portaa capire che si tratta di...’un, due, tre, stel-la’. Nonostante I nostri tentativi di barare,non abbiamo vinto nemmeno una volta!

Mentre l'attenzione di tutti gli osserva-tori era concentrata sulla manovrafinanziaria, il governo ha introdotto

nel decreto di proroga delle missioni militariinternazionali due commi (il 14 e il 15) nel-l'art.3 che di fatto eliminano le figure deivolontari e dei cooperanti previsti nella legge49/87 sulla cooperazione. La questione coin-volge e mette in serie difficoltà un migliaio divolontari in procinto di impegnarsi nei prossi-mi mesi in decine e decine di progetti in alme-no 90 Paesi, a fianco di chi versa in situazio-ni di estrema povertà o emergenza umanita-ria. La conseguenza dell'applicazione perdecreto dei predetti commi, al di fuori di ogniquadro generale di revisione delle normativedi applicazione della gestione dei programmida parte delle ong, comporta un grave stra-volgimento della legge 49/87; la modifica inun punto importante, creando un sostanzialeindebolimento della cooperazione non gover-nativa del terzo settore. Tutto questo avvienedi pari passo con la graduale riduzione (difatto cancellazione) di ogni impegno finanzia-rio italiano per la cooperazione internazionalee per la lotta alle povertà e alle pandemie,nonostante gli accordi sottoscritti con le

Nazioni Unite. Da quando la legge 49/87 è invigore le figure umane - prima ancora cheprofessionali - del cooperante e ancor più delvolontario, hanno permesso a tantissimi gio-vani di praticare un percorso di crescita e for-mazione sociale e culturale che li ha resi cit-tadine e cittadini più consapevoli e impegnatisui temi della pace, della giustizia, dell'ugua-glianza. Con il taglio a volontari e cooperantisi colpisce la pratica relazionale in contesti diemergenza e di sostegno all'autosviluppo dipopoli colpiti dalle fame, dalle malattie, dallecatastrofi, vittime di un modello mondiale disviluppo sbagliato. Da sempre pace, giustiziae diritti vanno di pari passo con la promozio-ne sociale, la solidarietà, la conoscenza e loscambio consapevole e responsabile tra lepersone e le genti. Con le misure abrogativepreviste in questo decreto, la politica delnostro Paese intende dare la massimaresponsabilità, se non l'unica, della costruzio-ne di un mondo senza guerre, senza emer-genze sociali e povertà sociali al terzo setto-re, alla società civile che le ong rappresenta-no e coinvolgono. La verità è che questocompito le ong lo sentono proprio e lo svol-gono da sempre, perché fa parte del loro

'codice genetico': non è però giusto e corret-to per un Paese 'sano' e democratico accet-tare che lo Stato, le istituzioni che rappresen-tano noi cittadine e cittadini dell'arcipelagodella solidarietà si tirino indietro di fronte aresponsabilità mondiali e cancellino la dignitàdell'azione delle ong. Per questo le ong ita-liane si stanno mobilitando in questi giorni,sollecitando i parlamentari a iscrivere emen-damenti soppressivi dei due commi. Dall'ap-provazione di questi emendamenti dipende ilbuon proseguimento dei progetti in corso, lastoria del volontariato internazionale italiano,che tanti successi e tante 'cose buone' hafatto, ottenendo riconoscimenti importanti, piùnei Paesi in cui ha operato che in Italia. Info: www.arciculturaesviluppo.it

Il decreto di proroga delle missioni militari all’esterodi fatto elimina le figure di volontari e cooperanti

Palestina...a tutto campo! Le esperienzedei volontari raccontate nel diario di bordo

Per il diritto alla letturain tutto il mondo!A settembre, dopo la pausa estiva, parti-ranno le iniziative sul territorio romanolegate alla Campagna Biblioteche Solidali.La Campagna intende promuovere a livel-lo globale il diritto alla lettura e all'informa-zione nei Paesi del Sud del Mondo e offri-re agli utenti delle Biblioteche di Romaoccasioni di informazione più approfonditasulla cultura e sulla realtà di detti Paesi.Per raggiungere tali obiettivi, le Bibliotechedi Roma hanno scelto di sostenere, tramiteuna campagna di raccolta fondi, 10 proget-ti di associazioni e organizzazioni giàesperte in cooperazione allo sviluppo nelsettore librario e bibliotecario. Anche Arcs èstata scelta e con il progetto Promozionedello sviluppo socio-creativo nella comuni-tà di Aley opererà per rafforzare il ruolodella Biblioteca di Aley come centro cultu-rale e spazio d'incontro, capace di incre-mentare lo sviluppo creativo ed il dialogointerculturale di giovani e bambini. Incontri,presentazioni di libri, documentari sui temie le aree relativi ai 10 progetti sarannoun'occasione di conoscenza e di reale sup-porto ai Paesi del Sud del mondo.Info: Campagna Biblioteche solidali (Fb)

È stata lanciata in questi giorni in Italiae a livello europeo la Campagna per il riconoscimento dello stato

di Palestina. L’obiettivo per l’Italia è la raccolta di un milione di firme.Per firmare: www.palfreedom.ps

CAMPAGNA PER LA PALESTINA

notizieflash

arci

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C on la pubblicazione degli atti delcorso di formazione, l'Ucca intendemettere a disposizione di tutti colo-

ro che hanno partecipato al corso, masoprattutto rendere accessibile a tutti i diri-genti dell'associazione, una traccia di rifles-sione che possa essere arricchente e fecon-da di ipotesi di lavoro per il futuro. Media education, presentando significativeesperienze di promozione della cultura cine-matografica nella scuola italiana, è un esem-pio concreto della centralità che ha nell'attivi-tà dell'Ucca l'intervento nel più grande ambi-to formativo in Italia, la scuola, con iniziativetese a sviluppare un'azione culturale di diffu-sione del cinema di qualità e della suaimportanza come strumento di conoscenzae di formazione nel panorama audiovisivocontemporaneo complessivo.

Il volume, dopo una introduzione a cura diGreta Barbolini, presidente nazionaledell'Ucca, e di Antonella di Nocera, che haprogettato il corso (e anche curato gli atti conRoberto D'Avascio) è suddiviso in tre parti. La prima è ricca è di interventi di studiosicome Gianna Cappello (insegna sociologiadell'educazione e sociologia della comunica-zione all'Università di Palermo), ClaudioGubitosi (fondatore e direttore da oltre qua-rant'anni del Giffoni Film Festival), Ales-sandra Guarino (responsabile dell'ufficioOrientamento e formazione della Scuolanazionale di Cinema), Monica Vaccari edElisa Giovannelli (che dirigono il progettoSchermi e lavagne di attività didattica dellaCineteca di Bologna). La seconda parte è costituita da un punto divista molto particolare, e cioè come il cinema

racconta la scuola. Roberto D'Avascio ha infatti intervistato seigiovani registi che, in occasioni diverse,hanno collaborato con l'associazione e chesi sono posti il problema di cercare di capirequale sarà il futuro della nostra società. La terza parte infine è il racconto di alcunespecifiche esperienze Ucca di particolarerilievo e importanza realizzate da Arci Moviedi Napoli, il cineclub Arsenale di Pisa, l'as-sociazione Concorto di Piacenza, l'Aucs diViterbo, il Centro iniziative culturali Arci-Iglesias, il progetto Cinema-scuola a Ferraracon il cinecircolo degli insegnanti, che hannoil merito di realizzare un'attività continuativada tantissimi anni e sempre più qualificata. Il volume è disponibile e scaricabile dal sitodell'Ucca o si può richiedere alla segreteria.Info: www.ucca.it

cultura

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L a coalizione Abbracciamo La Culturaha espresso fortissima preoccupazio-ne per gli effetti della 'stangata' varata

dal Governo sul complesso delle politicheculturali del nostro Paese. I tagli previsti pertutti i Ministeri riguarderanno anche quellodei Beni e delle Attività culturali, soprattuttoin merito alle spese di struttura e di persona-le. Nella manovra sono previsti 55,2 milionidi euro di tagli in tre anni oltre alla richiesta diridurre l'indebitamento netto di altri 54,4milioni di euro. Si rischia il collasso di undicastero che è già fortemente sotto organi-co e che potrebbe non essere più in condi-zione di esercitare molte delle sue funzioni. Drammatica la vicenda di Cinecittà Lucespa. Con la prevista trasformazione dellasocietà in srl con un capitale sociale ridicoloe con la dismissione del patrimonio di terre-ni e teatri di posa a Fintecna, di fatto lo Statorinuncia ad avere un ruolo importante nellapromozione e valorizzazione del nostro cine-ma buttando a mare competenze, professio-nalità, patrimonio. Ancora più pesanti saran-no gli effetti della manovra sulla tutela, valo-

rizzazione e promozione dei beni e delle atti-vità culturali dovuti ai tagli pesantissimi deitrasferimenti agli enti locali che sarannocostretti a ridurre ulteriormente il loro inter-vento nel campo delle politiche culturali sevorranno garantire livelli di assistenzadecenti ai cittadini. A fronte di una situazione che si preannun-cia drammatica, invocare il coinvolgimentodei privati per salvare i Beni Culturali delBelpaese sembra una presa in giro. Aziendein crisi, consumi in declino, un sistemaPaese senza progetto di futuro non rendonocredibile la possibilità di un consistente inter-vento di sostegno privato alla Cultura. Masoprattutto, qual è la cornice dentro la qualesi collocherebbe l'impegno delle aziendenella valorizzazione e tutela del patrimonioartistico? Stiamo svendendo il patrimonioculturale ai privati o siamo interessati ad unprogetto pubblico dove i privati siano di sup-porto? C'è bisogno di risposte certe e regolecondivise con il maggior numero di soggettiche si occupano di promozione, valorizza-zione, tutela del patrimonio culturale. Il previ-sto inserimento tra le possibili scelte del con-tribuente dell'utilizzo del 5 per mille della suatassazione per sostenere i beni culturaliappare totalmente demagogico. Inoltre, s'in-troduce la possibilità di cedere beni pubbliciaffidandosi solo al giudizio di congruità eco-nomica da parte dell'Agenzia del Demanio.Beni pubblici preziosi cedibili per estingueredebiti dei Ministeri e delle Amministrazionistatali. La Finanziaria infatti, contempla la

possibilità di regolare crediti e debiti attraver-so la cessione, senza evidenza pubblica edespressa clausola di salvaguardia per i benidi carattere storico-archeologico e di rilevan-za ambientale, di beni mobili e immobili anti-chi, preziosi, universalmente ritenuti 'pubbli-ci'. A ciò si aggiunge il Decreto Sviluppo incui si prevede il silenzio assenso anche perle operazioni edilizie più complesse e si abo-lisce l'obbligo d'informare il Ministero deiBeni Culturali di qualsiasi trasferimento deibeni vincolati. L'Amministrazione così nonavrà più alcuna informazione su chi ha mate-rialmente la disponibilità e la responsabilitàdi un bene vincolato. Il combinato dispostodella manovra finanziaria, che depotenzia lestrutture di controllo, e del Decreto Sviluppo,rischia di allargare le maglie dell'abusivismoedilizio e di aumentare il rischio idrogeologi-co. Per non parlare della sicura diminuzionedei consumi culturali dovuta alla stangata suiredditi più bassi per effetto del taglio delledetrazioni e deduzioni fiscali che deprimeràulteriormente la capacità delle famiglie dipoter partecipare alla vita culturale delPaese. Meno cultura, meno conoscenza,meno democrazia. Per questi motivi Abbracciamo la Culturaritiene che la manovra del Governo darà unulteriore brutto colpo alle politiche culturalidel nostro Paese. Contro la Costituzione, adanno della democrazia, della salvaguardiadel territorio e del paesaggio, contro il dirittodelle persone di accedere ai propri 'diritti cul-turali'.

L’allarme della coalizione ‘Abbracciamo la cultura’:oltre 100 milioni di tagli in tre anni

Ucca presenta 'Media Education', volume di promozione di cultura cinematografica nella scuola italiana

Il 22 luglio alle 19 presso la piazzaCardinal Lambertini va in scena (R)esistenze - storie della Resistenzanel ferrarese, spettacolo teatralediretto da Michalis Traitsis

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I giovani non sono il futuro, ma il pre-sente. I giovani insieme riescono afare delle cose bellissime, per ricorda-

re a tutti che non sono una categoria ana-grafica buona solo per qualche ricerca dimercato, ma sono un cuore che pulsaforte, occhi che scrutano attenti un mondoche vogliono diverso, testa che non staferma neanche un istante e ha semprevoglio di domani. Di tutto questo ArciMilano è pienamente cosciente: prova neè stata la ferma volontà di fare delCarroponte 2011 un laboratorio culturale esperimentale a misura di giovani talenti. A partire dalle piccole cose, così importan-ti per un'area così grande. Pensiamo al lavoro di coordinamento erealizzazione dell'immagine coordinata delprogetto 2011, affidata dopo un attentolavoro di screening all'interno del tessutocircolistico, ad una giovanissima creativasocia di un nostro circolo brianzolo(http://www.cevicrea.it). Pensiamo all'importante contest Sesto e

dintorni, rivolto ai progetti musicali emer-genti del territorio di Sesto San Giovanni ecomuni limitrofi. Contest realizzato in collaborazione conl'Assessorato alle Politiche giovanili del-l'amministrazione sestese, lanciato nelmese di maggio ed estremamente parteci-pato. Diverse centinaia sono infatti le band chehanno inviato materiale e contattato noiorganizzatori con il sogno di salire sulpalco del Carroponte. Sogno che per molti di loro è andato a rea-lizzarsi: 9 formazioni selezionate dallanostra giuria hanno aperto e apriranno iconcerti di nomi quali ad esempio Nofx,Paolo Benvegnù, Quintorigo, avendo cosìla possibilità di uscire dalla sala prove perfarsi 'sentire' da centinaia, se non migliaia,di spettatori.Quasi a riconfermare anche per gli artistinello specifico quella vocazione di labora-torio esperenziale propria del progettoCarroponte 2011, vocazione che va espli-

citandosi nella programmazione, nei pro-getti come Sesto e dintorni, nella nuovadisposizione logistica e nelle nuove strut-ture. Non mancano, ad esempio, le presenta-zioni di libri di giovani scrittori, come quel-la che si terrà il 22 luglio presso la nostralibreria: un giovane 29enne, AndreaScarabelli, già salito agli onori della crona-ca per un fortunatissimo volume dedicatoall'anoressia, ha voluto presentare la suaultima fatica Suonare il Paese prima checada proprio nel luogo che fa della musicail proprio marchio di fabbrica. Musica che è cultura, cultura che alCarroponte ormai nasce spontanea, comei canti e i tamburi dei giovani che certenotti fanno del prato del Carroponte il pro-prio personalissimo palco, da condividereinsieme agli altri. Perchè non c'è cultura senza condivisione,e non c'è cultura senza le possibilità che èdoveroso offrire a chi sta sbocciando.Info: [email protected]

D al 19 al 24 agosto, presso il Centrodi educazione ambientale di PràCatinat (Torino), si realizzerà la

prima edizione del programma nazionaledell'Arci Summer Skill, un campo estivocon attività, incontri, gruppi di lavoro e con-certi. Il programma Summer Skill nasce dalgruppo di lavoro sulle politiche giovanili e sirivolge ai soci dell'Arci di tutta Italia di etàcompresa tra i 18 e i 35 anni. L'iniziativa di quest'anno, sostenuta dalcomitato Arci Torino e dal consiglio ArciPiemonte, è curata dal circolo Margot edall'ArciLife. Il lavoro effettuato dalla testata e dal grup-po di lavoro sulle politiche giovanili dell'Arciha portato all'individuazione di alcune prio-rità sulle quali concentrare l'attenzione eattivare la rete nazionale. Tra queste, è considerato rilevante loscambio di esperienze e conoscenze tragiovani provenienti da vari circoli e asso-ciazioni dell’Arci, anche per contribuire allosviluppo di maggiori opportunità di mobilitànell'ottica di facilitare la costruzione di rela-zioni tra giovani provenienti da varie partidel territorio nazionale. Ciò potrà costituire, nel tempo, il terreno su

cui far nascere ogni sorta di scambio tra isoggetti che costituiscono il panoramaArci. Tra gli obbiettivi principali del campo, rilan-ciare, attraverso il confronto e la condivi-sione, i valori fondanti della nostra asso-ciazione; sollecitare lo scambio di cono-scenze e la mobilità dei giovani apparte-nenti all'Arci o vicini al nostro mondo; con-sentire l'acquisizione di competenze utilialla gestione delle attività dei propri circolio associazioni. Si prevede di realizzare quattro giornatenelle quali il tempo sarà scandito da attivi-tà di gruppo (pratiche, tecniche e teorie) emomenti dedicati alla riflessione e al con-fronto su temi che originano dalla riletturacreativa e critica dell'acronimo Arci, con lafinalità di ritrovare le radici fondanti dellanostra associazione e restituire ai giovanila possibilità di ripensare la propria Arci apartire dall'esperienza di chi l'ha fatta cre-scere. Una parte del tempo, la sera, sarà occupa-ta dalla creatività artistica dei giovani conperformance di vario tipo presentate dagruppi o singoli della nostra galassia asso-ciativa. Insieme alla possibilità di apprendere tec-

niche e ampliare la capacità di gestire pro-blematiche legate alla gestione pratica delproprio circolo o di eventi, di estremaimportanza saranno i momenti dedicati agliincontri nei quali si tenterà di ritrovare ivalori che hanno dato vita alla nostra asso-ciazione, per poterli trasmetterle ai nuovisoci e rinforzare un rinnovato spirito diappartenenza e di identità collettiva. La quota di adesione comprende la coper-tura completa delle spese di permanenza edi tutte le attività previste dal campo, ed èstata stabilita in modo da consentire unapartecipazione per tutte e tutti. Per iscriversi è necessario compilare ilmodulo di preiscrizione scaricabile dal sitoindicato di seguito. Info: www.circolomargot.com

Dal 19 al 24 agosto la prima edizione del ‘SummerSkill’, campo estivo per soci tra i 18 e i 35 anni

Carroponte 2011, un laboratorio culturale e sperimentalea misura di giovani talenti

Dal 28 al 30 luglio si tiene presso la scuola elementare il laboratoriodella legalità a cui parteciperanno 40 ragazzi under 17. In programmatestimonianze, seminari, dibattitie la visita a un bene confiscato

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Pubblichiamo un resoconto dell’esperien-za di Chiara Iscra ed Elia Zanetti di ArciModena, coordinatori del primo campodella legalità che si è svolto a Mesagne, inPuglia, e si è concluso la scorsa settimana. «1° luglio 2011. È l'inizio di una nuovaavventura in Puglia, che vede uniti Arci e lacooperativa Terre di Puglia - Libera Terraper i campi di lavoro sui terreni confiscatialla Sacra Corona Unita. 'Avventura' comeesperienza dove la componente del rischioe delle incognite comporta una sfidaimportante per la sopravvivenza, maanche 'avventura' intesa come avvenimen-to, come accadimento eccezionale porta-tore di cambiamento. Perché il nostro arri-vo è per noi un nuovo inizio come parte diun complesso organismo, sano e vigoroso,costituito dalle associazioni territoriali,dalle cooperative, dalle associazioni divolontariato e dai comitati cittadini che ognigiorno si battono per una vita sociale edeconomica dignitosa e fondata sui principidella legalità. L'obiettivo: disinnescare imeccanismi e annientare la cultura dellaviolenza che contraddistingue la mafia. Certo, il lavoro delle persone che incon-

triamo è tutt'altro che un'avventura. Èimpegno costante e quotidiano, mentale efisico, che richiede incredibile costanza eforza d'animo. Ma come si dice: ‘L'unionefa la forza’ e anche un piccolo gruppo di 12volontari come il nostro di forza può darnetanta. Il lavoro preparatorio degli organiz-zatori Arci, coadiuvati dal coordinatore inloco - Luca Merico di Libera - è lungo eostico. Dalla logistica alla predisposizionedei locali della villa confiscata alla Scudove alloggiamo, passando per la pro-grammazione, ogni aspetto del camporichiede attenzione e dedizione. Dopo l'ar-rivo dei volontari basta poco per avere ungruppo coeso. La passione che contraddi-stingue la cooperativa mesagnese è taleda farci sentire immediatamente parte diun grande progetto di cittadinanza attiva. Il lavoro sui campi alle prime luci dell'albaè alleggerito dalla consapevolezza che ifrutti ottenuti saranno frutti della legalità egli appuntamenti culturali pomeridiani cidanno una visione complessiva della lottaterritoriale avvalorando la nostra azione11 luglio 2011. Nonostante la fine del primocampo, l'avventura continua»

legalitàdemocratica

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N el luglio 2010 a seguito di unbando pubblico, abbiamo ricevutocome Arci Bari la concessione dei

due beni confiscati alla criminalità di Barivecchia. Entrare in un bene confiscato èsempre un po' emozionante. Basta pocoper ricordarti che lì i protagonisti erano affi-liati, le regole di vita erano i codici mafiosie la violenza il linguaggio delle loro storie.Lunedì 18 luglio è stato presentato il pro-getto Un bene è per sempre, finanziato daFondazione con il Sud che si realizzerà neibeni. Partners sono: Libera, Ucca, associa-zione Nero e non solo, Cama Lila, Larotonda, Kreattiva, Comune di Bari -Agenzia per la lotta non repressiva alla cri-minalità organizzata, e Regione Puglia -

Assessorato cittadinanza sociale. Le duestrutture sono state destinate ad attivitàsocioculturali: la prima, Urban Street, rivol-ta ai ragazzi del quartiere. Tra le attività, unlaboratorio stabile di facilitazione dell'ap-prendimento, laboratori di cittadinanza atti-va e seminari in/formativi sulla legalità incollaborazione con Libera, una web-radiodi quartiere con l'associazione Kreattiva,un info-point mobile sulle dipendenze conCama Lila e l'accensione di tirocini formati-vi in collaborazione con il Cnr. La seconda, Sguardi di donne, gestita daLa rotonda e Nero e non solo è destinataalle attività in favore delle donne del borgoantico, ospita uno sportello che effettuaattività di ascolto e consulenza finalizzateall'autodeterminazione di genere, sostegnoalla genitorialità - con particolare attenzio-ne alle giovani madri -, attività di informa-zione sugli interventi di assistenza e aiutoalla persona. Tra le attività, anche la realiz-zazione di un cortometraggio e progettifinalizzati a migliorare le condizioni diaccesso e dunque di fruibilità, da partedelle donne del quartiere, dei servizi socio-sanitari esistenti.

Lavorare in questo territorio non è e nonsarà facile: il progetto ha l'obiettivo di tra-sformare i beni in presìdi di legalità e inluoghi di socializzazione e di formazioneculturale e professionale; punti di riferimen-to per la promozione della cittadinanza atti-va, in grado di concorrere allo svilupposocio-economico del territorio e al migliora-mento della qualità di vita nel quartiere.«Teniamo molto a questo progetto - hadichiarato la presidente dell'Arci Bari, LiviaCantore - poiché ci consente di dare pote-re dare il nostro contributo in un pezzo dicittà tanto bello quanto complesso; e anzisiamo impazienti di passare dai progetti aifatti. In questa esperienza possiamo mette-re sul tavolo cinquant'anni di impegno perla legalità; il nostro principale obiettivo èquello di provare ad invertire la percezionestessa del bene confiscato: da emblema diespropriazione a simbolo di riappropriazio-ne da parte della comunità locale.Vogliamo rendere il bene confiscato unospazio di condivisione a disposizione del-l'intero quartiere, per diffondere la culturadella legalità e per creare opportunità diformazione e di socializzazione».

Presentato a Bari ‘Un bene è per sempre’, progetto per il riutilizzo di due strutture confiscate

Un grande progetto di cittadinanza attiva:si conclude il primo campo a Mesagne

La testimonianza di un volontarioOspitiamo la breve ma intensa testimonianzadi un giovane volontario, Victor Heuser, dapoco rientrato da Corleone: «Alla fine di que-sta seconda avventura a Corleone mi ritrovoa pensare quale fra le due sia stata la miglio-re. E purtroppo, o per fortuna, non riesco atrovare una risposta a questa domanda. Unasera, a Corleone, ho chiesto ad Andrea, unragazzo di lì che aveva partecipato a varicampi, qual era stato il suo preferito; mi rispo-se che ‘Di sicuro quello di cui ti ricorderaimeglio è il primo ma ogni campo è diverso,non si possono paragonare’. Da quella seradecisi di smetterla di pensare a quale campopreferivo e di gustarmi quello attuale, e lo feciin un modo cosi bello e glorificante che ora,una volta tornato a casa, ho realizzato chequest'anno sono riuscito, di più rispetto all'an-no scorso, a combattere la mafia nel mio pic-colo: arrivato alla cooperativa i soci, Franco,Salvatore, Gino e Calogero mi hanno accol-to con un sorriso vero e sincero, riconoscen-domi dall'anno prima e capendo che ero tor-nato per non lasciarli da soli in questa lotta.Perchè è questo l'importante: tornare e nonlasciare mai sole quelle persone che ognigiorno combattono la mafia».

Il 23 luglio alle 21.30 l’incontro La legalità conviene, da Corleone a Mantova insieme contro le mafie.Calogero Parisi presenterà la cooperativa Lavoro e non solo

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La nota Istat su La povertà in Italia,relativa al 2010, ci restituisce l'imma-gine di un'Italia povera. Di un paese

socialmente fragile, con un esercito di8.272.000 individui (462.000 in più rispettoal 2009) in condizione di povertà relativa(costretti cioè a una spesa mensile inferio-re a una soglia che per una famiglia di duemembri è pari a 992 euro). E con1.156.000 famiglie in condizione di povertàassoluta, per le quali cioè risulta impossibi-le procurarsi un pacchetto di beni e serviziconsiderati il minimo indispensabile percondurre una vita decente. Era così primadella crisi. Continua ad esserlo durante la tempesta.Soprattutto però i dati Istat confermano lapersistenza, anzi l'aggravamento, di tuttele caratteristiche che sono state indicatecome tipiche del ‘modello di povertà’ italia-no. Un modello patologico, senza confron-ti in Europa. Esse sono tre. In primo luogolo squilibrio nord-sud, con un differenzialeterritoriale che per la povertà relativa rag-giunge le 5 volte: il 67% della povertà ita-

liana continua a concentrarsi nel Mezzo-giorno, nonostante vi risieda appena il 31%della popolazione. In secondo luogo l'altis-sima incidenza della povertà tra le famiglienumerose, in particolare quelle con figliminori a carico, che fa dell'Italia la maglianera in Europa per quanto riguarda la piùscandalosa delle povertà, quella dei mino-ri, che qui raggiunge la percentuale recorddel 25% (secondo l'Agenzia statistica euro-pea Eurostat). Infine l'alto livello di povertà,sia relativa che assoluta, tra i lavoratori. La presenza, imbarazzante, dei workingpoor, dei ‘poveri al lavoro’. O, se si preferi-sce, di coloro che sono poveri sebbenelavorino (più del 6% sono in condizione dipovertà assoluta!).Ebbene, tutti e tre questi aspetti risultano -in alcuni casi drammaticamente - peggio-rati nell'ultimo anno. È sconvolgente che lapovertà relativa sia aumentata, in un soloanno, tra le famiglie numerose, di ben 5punti percentuali (dal 24,9% al 29,9%). E che nel Meridione, tra le famiglie con tree più figli minori, il balzo sia stato addirittu-

ra di 11 punti (dal 36,7% al 47,3%). Significa che lì, un minore su due vive inuna famiglia povera. E che una famiglianumerosa su tre è povera. Nel Meridione,d'altra parte, è peggiorata verticalmenteanche la posizione dei lavoratori autonomi(dal 14% al 19,2%) e quella delle personecon titolo di studio medio alto (dal 10,7% al13,9%), a dimostrazione di quanto la crisisia arrivata a mordere nel vivo anche tra leclassi medie (è un segnale nefasto che«tra le famiglie con persona di riferimentodiplomata o laureata aumenti anche lapovertà assoluta - dall'1,7% al 2,1%»).Possiamo immaginare quale possa esserel'effetto degli interventi lineari della mano-vra or ora approvata a tempo di record, suquesta ampia parte dolente del Paese. Che cosa comporti il taglio delle detrazionifiscali per figli minori e asili nido o per curepediatriche; la soppressione di serviziessenziali in campo educativo e sanitario;la reintroduzione dei ticket, accompagnatiagli effetti sperequativi del cosiddetto‘federalismo fiscale’. Sale sulle ferite.Come di chi preme sulla nuca di un uomoche affoga.

In un Paese con un modello di povertà ‘patologico’,la manovra finanziaria è come sale sulle ferite

Tagli al non profitdal 2013Il rapido varo della manovra correttiva, conse-guito alla caduta di fiducia sui mercati finan-ziari dei giorni scorsi, ha portato con sè alcu-ne preoccupanti novità riguardanti le cosid-dette agevolazioni fiscali. Tra le agevolazionioggetto di attenzione vi sono anche i beneficiaccordati al settore non profit nelle diversedeclinazioni, incluse le detassazioni dellequote sociali e dei contribuiti versati dai soci.La norma appena varata prevede che su que-sto variegato mondo di agevolazioni, esenzio-ni e regimi di favore, il Governo proceda altaglio del 5% nel 2013 e del 20% nel 2014, ameno che, nel frattempo, non venga attuata ladelega della riforma fiscale, ed essa producaeffetti positivi per 4 miliardi di euro nel 2013 eper 20 miliardi nel 2014. Nei prossimi mesisapremo come il Governo ed il Parlamentointenderanno muoversi per evitare i tagli linea-ri. Nel frattempo, il nostro mondo dovrà atti-varsi per sviluppare, a tutti i livelli, ogni azioneutile a salvaguardare il meglio del patrimoniolegislativo coltivato in questi anni, individuan-do sinergie con le realtà affini e promuovendoiniziative di confronto e sensibilizzazione indi-rizzate al legislatore.Info: [email protected]

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«Dal 2008 il nostro Paese vive in uno statodi crisi economica e non registra segnali dirisalita. In questa situazione, che sta diven-tando drammatica, ed è l'effetto perversodi questo modello di economia e di finan-za, il Governo deve trovare il coraggio diattuare riforme strutturali volte a rilanciareil futuro del Paese» - questa l’analisi delcoordinamento nazionale del Forum delTerzo Settore, che ha discusso i recentiprovvedimenti economici del Governo. «Questa manovra è invece un ennesimotentativo emergenziale per coprire un defi-cit finanziario, ma continua a non interveni-re sui problemi del nostro sistema econo-mico e non fornisce contributi per l'uscitada una condizione di forte insicurezzasociale. In un momento in cui ai cittadiniviene richiesta una forte assunzione diresponsabilità, i tagli lineari vanno a colpi-re in maniera indifferenziata, penalizzandoin particolare i più deboli che si trovano apagare le conseguenze più gravi di questacrisi. La manovra aggrava le condizionisociali del paese, non bastano gesti diresponsabilità dettati dall’emergenza. La forbice sociale sta aumentando, anzi-

ché diminuire. E la coesione sociale delnostro Paese sta per saltare, mentre ladialettica politica di maggioranza ed oppo-sizione sembra non tener conto del benedel nostro Paese.È in un momento come questo, invece,che il Paese deve ricevere segnali di rassi-curazione e azioni di sostegno reale perquanti stanno subendo gli effetti più pesan-ti della crisi e in modo particolare il ruolodelle organizzazioni sociali del terzo setto-re deve essere supportato.Il Forum del Terzo Settore lancia un appel-lo alle altre parti sociali perché condividanoun percorso comune e chiede al Governoche quanto prima venga convocato untavolo di confronto per affrontare insiemegli effetti della manovra. Crediamo che i costi della manovra debba-no essere sostenuti da chi ha maggior-mente guadagnato dalla rendita finanzia-ria, attraverso la ridefinizione del modellodi Difesa, e quindi una contrazione dellespese militari, un'azione decisa di contra-sto all'evasione fiscale, una razionalizza-zione dei costi del sistema istituzionale».Info: www.forumterzosettore.it

Il Forum del Terzo Settore: la manovraaggrava le condizioni sociali del paese

Pubblichiamo un articolo di Marco Revelli, storico e sociologo

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Inizia il 19 luglio, con la direzione artisticadel regista Luca Vullo, la terza edizionedel Lampedusainfestival, manifestazione

che affronta la realtà dell'immigrazione, l'in-contro con l'altro e le piccole storie intesecome metafore di grandi temi. Il Festival èorganizzato e curato dall'associazione cultu-rale Askavusa, da Asgi (Associazione studigiuridici sull'immigrazione), Re.Co.Sol. (Retedei Comuni Solidali), Legambiente Lampe-dusa e si avvale anche della collaborazionedi Arci Sicilia. Dal 19 al 23 luglio 2011, oltrealla proiezione delle opere in concorso,saranno organizzati incontri, dibattiti, con-certi ed altri eventi tra cinema, arte e lettera-tura, il tutto con l'obiettivo di dimostrare cheLampedusa è un'isola viva e attiva in ambito

culturale. Oltre al tema dell'immigrazione, ilFestival affronta anche quello della legalità,dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile.Molto spazio sarà dato al cinema, in partico-lare al genere documentario. Ma ci saràanche tanta musica con i concerti di AssaltiFrontali (20 luglio), Laura Lala (21 luglio) eIpercussonici (19 luglio). Direttamente dallaSardegna invece il reading musicale a curadel Marina Cafè Noir, Festival di letteratureapplicate (Cagliari), mentre alcuni dj settematici saranno affidati a Dj Surfarata. Tra le proiezioni di film fuori concorso 'sbar-ca' a Lampedusa Il volo di Wim Wenders,preceduto da un incontro con il sindaco diRiace Domenico Lucano e con il sociologoed economista Tornino Perna. Il volo è ilprimo filmato italiano in 3D distribuito nellesale che ha come tema centrale le positiveesperienze di accoglienza che Riace ed altripaesi della Locride stanno attuando dadiversi anni nei confronti di profughi politici eche ha tra i protagonisti lo stesso sindaco diRiace oltre a Ben Gazzara e Luca Zingaret-ti. Altro film fuori concorso, che sarà proietta-to il 22 luglio, è il recentissimo Il colore delvento di Bruno Bigoni, un documentario che

prende spunto dal disco Creuza de mä diFabrizio De André e Mauro Pagani, narran-do lo spazio storico-culturale del grandemare, filmando luoghi, volti, storie, porti, marie nazioni, raccogliendo tracce di culture, diguerre passate e presenti, di scenari futuri,di possibili immaginari partendo da Barcel-lona, passando da Tangeri, Bari, Tunisia,Libano, Lampedusa e Dubrovnik, per appro-dare a Genova. Per il concorso sono perve-nute ben 150 opere da tutta Italia e dall'este-ro (Russia, Spagna e Francia) in gara. Lasezione ‘Approdo e speranza’ vuole darevisibilità a storie che raccontino le speranzee le positive esperienze degli stranieri chevivono in Italia, con l'obiettivo di dare spazioa racconti di vita quotidiana per narrare lanormalità di una realtà di solito affrontata conla logica dell'emergenza. ‘Le storie’ si pro-pone invece di ripartire dall'individuo peroffrire una visione di fenomeni globali da unpunto di vista che tenda ad umanizzarli. Il 23luglio verrà anche presentata la Rete delcaffè sospeso, Rete di festival, rassegne eassociazioni culturali in mutuo soccorso dicui il Lampedusainfestival fa parte.Info: www.lampedusainfestival.com

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Cinema, musica e cultura al Lampedusainfestival,manifestazione che affronta il tema dell’immigrazione

Al circolo Aurora per la rassegna estiva TerrazzAurora appuntamentocon I sette diavoli e altre fiabe, docu-menti di narrativa orale raccolti sulterritorio e narrati da Piero Chierici

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La voce di RosaPALERMO - Al circolo ‘Nzocchè il20 luglio alle 21 un omaggio all’ar-tista siciliana Rosa Balistrieri con

la proiezione di La voce di Rosa diNello Correale, con DonatellaFinocchiaro. Il film, costruito con fil-mati, foto e canzoni, raccolti tra priva-ti ed enti pubblici, e testimonianze dipersone che l'hanno conosciuta, saràpresentato da Titti De Simone eAlessandro Rais. All’appuntamentosarà presente il regista.Info: nzocche.wordpress.com

Cinemania estate 2011MACERATA - Giunta alla sua XXIedizione la rassegna Cinemaniaestate 2011 promossa dal circoloOdeon con il patrocinio del Comunedi Macerata, della Società Civile delloSferisterio e dell'Arci provinciale.Ventinove proiezioni presso il cortiledella scuola media Mestica in via deiSibillini con inizio alle 22. Prossimiappuntamenti Offside il 20 luglio, Iragazzi stanno bene il 27 luglio,Precious il 3 agosto e Kill me pleaseil 10 agosto. Il costo del biglietto è di5 euro, 4 con riduzione. Per informa-

zioni sul programma completo inviateun’email all’indirizzo di seguito.Info: [email protected]

Genova2011dieciannidopoLECCO - Ultimo appuntamento conGenova2001dieciannidopo, iniziativanata con l’obiettivo di raccontare e aanalizzare, mediante l'intervento ditestimoni ed esperti, i principali avve-nimenti accaduti in occasione del G8del 2001. Il 24 luglio alle 21 presso ilparco della Fornace, a Pescate, con-certo di L'Officina della Musica,l'Orchestrina del Suonatore Jones, laGang dei Fratelli Severini, e ClaudioLolli. Ci sarà inoltre la proiezione divideo-testimonianze dalla manifesta-zione del 23 luglio a Genova.Info: [email protected]

Arna’s childrenUDINE - Al Mis(s)kappa una serataper ricordare Juliano Mer Khamis conla proiezione, in programma per il 20luglio alle 20.30, di Arna’s children,scritto e diretto da Juliano MerKhamis e Danniel Danniel. Un docu-mentario che esamina come, dietrola favola cupa del terrorismo suicida,

ci siano persone in carne e ossa,volti, nomi, storie familiari, speranze,paure. Juliano Mer Khamis, figlio del-l'ebrea israeliana Arna Mer e delpalestinese Saliba Khamis, era unodegli attori più famosi di Palestina-Israele. È stato assassinato a Jenin, il4 aprile 2011, colpito alla testa dacolpi di arma da fuoco sparatigli daun uomo mascherato.Info: misskappa.wordpress.com

Cinema all’ apertoCOMO - Per la rassegna di cinemaall’aperto promossa dal circolo ArciXanadù ogni mercoledì alle 21.30, inpiazza Martinelli, sono in programmale seguenti proiezioni: il 20 luglio Ilgrinta di Joel e Ethan Coen, il 27luglio The social network di DavidFincher, il 3 agosto Il discorso del redi Tom Hooper.Info: www.arcixanadu.it

RevolutionartGUAGNANO (LE) - Arci Rubik pre-senta Revolutionart, rassegna di artecontemporanea ideata e curata daAmbra delle Grottaglie, che si terràdal 24 al 29 luglio presso la sede del

circolo. La rassegna si apre con lamostra dal titolo Volti e mondi delledue artiste Francesca Randazzo eVeronica La Greca. All’inaugurazio-ne, prevista per il 24 luglio alle 22,acoustic performance di Alfredo Qua-ranta e dj set con Davide QBA Apol-lonio. Ingresso gratuito per soci Arci.Info: www.arcicastiglione.it

Banda garufalù all’Arci DallòCASTIGLIONE DELLE STIVIERE(MN) - All’Arci Dallò il 24 luglio a par-tire dalle 19 concerto della BandaGarufalù, un ensemble in cui jazz,musica popolare, musica classica,liscio ed atmosfere mediterraneecoincidono perfettamente. La forma-zione esegue composizioni originali ebrani del panorama tzigano-balcani-co che, grazie alla ruvida voce delcantante e al grande cuore dei musi-cisti, prendono corpo in un afflatogioioso e nel contempo sofferto, tipi-co dell’Europa continentale eMediterranea da sempre in bilico trainnumerevoli culture. Ingresso gratui-to con tessera Arci.Info: www.arcicastiglione.it

Notizie Brevi

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U na contromanifestazione per riba-dire il proprio ‘no a un raduno fasci-sta organizzato in una Regione che

è medaglia d’oro alla Resistenza’: questol’obiettivo dei tre giorni di iniziative promos-si dalla Tavola antifascista, di cui fa parteanche l’Arci Valle d’Aosta, per rispondere alraduno di La Muvra, gruppo escursionisti-co montano di Casapound, che si è tenutoin Valgrisenche lo scorso fine settimana.«Casapound si presenta come ‘un’associa-zione che si propone di sviluppare inmaniera organica un progetto ed una strut-tura politica nuova, che proietti nel futuro ilpatrimonio ideale ed umano che il fascismoitaliano ha costruito con immenso sacrifi-cio’. In realtà, un'ideologia mortifera che uti-lizza metodi violenti» si legge nel comuni-cato della Tavola antifascista. «Il fascismo non ha costruito, ma ha distrut-to - ha dichiarato Alexandre Glarey di ArciValle d’Aosta - il sacrificio è quello degli ita-liani mandati al fronte, di quelli torturati emorti nelle galere, il sacrificio di Chanoux eLexert, tra i molti caduti per la nostraCostituzione repubblicana e antifascista».

Per questo sono stati programmati un con-certo, un dibattito e un’escursione a Col duMont. «Vigileremo affinché il loro radunonazionale sia effettivamente un'occasioneper vivere la montagna da appassionati -ha aggiunto Marino Guglielminotti Gaiet,presidente dell’Anpi Valle d’Aosta - e nonun pretesto, come purtroppo già accaduto,per propagandare la cultura del ventennio». Per questo, la Tavola antifascista ha invita-to la società civile e i cittadini valdostani apartecipare alla tre giorni di iniziative di resi-stenza democratica, organizzata al Col duMont. Un luogo scelto per ristabilire unaverità storica, che già in passato i neofasci-sti cercarono di sporcare e strumentalizza-re: qui, a causa della vigliaccheria e dellafollia del regime nazi-fascista, morirono 33uomini. In particolare, venerdì pomeriggio la Tavolaantifascista ha presentato un dibattito sultema dell'antifascismo e della resistenza,dal titolo Resistenze ieri e oggi, con riferi-menti alle situazioni attuali, a partire dalleproteste No Tav, mentre in serata, al centrocongressi di Valgrisenche, hanno suonato i

Frontiera, ex Kina, protagonisti della stagio-ne punk italiana dei primi anni '80, e altrigruppi valdostani. Nella mattinata di sabatoPaolo Momigliano Levi, storico e consiglie-re comunale ad Aosta, ha guidato l'escur-sione al Col du Mont, dove il 26 gennaio del'45 morirono, travolti da una valanga, duemilitari e 33 operai della Società anonimanazionale Cogne. La conclusione deglieventi è stata affidata a uno stage di musi-ca tradizionale nel villaggio di Leverogne,ad Arvier. Contemporaneamente, l’Anpidella Valle d’Aosta ha organizzato, nell’am-bito delle iniziative estive nei luoghi simbo-lo della Resistenza, la commemorazionedel rastrellamento, dell’incendio e dei sedi-ci caduti a Saint Nicolais.

10incircolo

arcireport

Al Col du Mont con l’Arci Valle d’Aosta tre giornidi iniziative di resistenza democratica

Al Dolce vita in corso Umberto I il 20 luglio alle 19.30 il circolo Iskra

di Monte Argentario presenta La scoperta del mondo di Luciana

Castellina, finalista al premio Strega2011. Interviene l’autrice

PORTO SANTO STEFANO (GR)

notizieflash

Dal 25 al 31 luglioMama Africa Sesta edizione per il meeting Mama Africa,organizzato dal comitato Arci di Massa Car-rara e da Arci Regione Toscana in collabo-razione con la Regione Toscana, la Provin-cia di Massa Carrara, il Comune di Mulazzoe altre associazioni locali. Il meeting 2011 si terrà dal 25 al 31 luglio epresenterà una serie di novità oltre alla dif-fusione della cultura musicale africana. In programma una settimana di corsi elaboratori per adulti e bambini, danze, mu-sica e canti del Mali, Guinea, Burkina Faso,Senegal, Costa d’Avorio, Congo, Maroccoe Tunisia nelle loro forme tradizionali emoderne, stage tenuti da artisti di alto livel-lo e corsi di base totalmente gratuiti.Accanto a questi, alcuni interessanti labora-tori di ‘etica sociale’, come quello di forma-zione sui temi della legalità Liberarci dallespine per i giovani volontari che presteran-no la loro opera nei campi di lavoro antima-fia. L’edizione dello scorso anno ha visto lapresenza di circa 10mila persone. La corni-ce sarà, come di consueto, il Parco delDonatore di Gavedo di Mulazzo (MassaCarrara).Info: www.mamaafrica.it

All’Arci Festa a Mantova il 20 luglio una serata dedicata alle pari opportunitàAll’Arci Festa di Mantova si parla di pariopportunità, mercoledì 20 luglio a partiredalle 21.30, con L’isola di Penelope e lospettacolo Veneti Fair. Presso l’Arci bocciofila mantovana in vialeTe, sarà presentato il progetto di pariopportunità dedicato alle donne migrantidal titolo L’isola di Penelope, e a seguire, lapresentazione, a cura dell’antropologaAntonella Martini, del libro Voci di donnemigranti di Claudia Carabini, Dina DeRosa, Cristina Zaremba. Alle 22.30 ha ini-zio lo spettacolo Veneti Fair, spettacoloselezionato al Napoli Fringe Festival 2010,

di e con Marta Dalla Via, per la regia diAngela Malfitano. Sul palco, in una fieradella ‘venetità’ comica e tragica al tempostesso, compaiono tanti personaggi grotte-schi con i quali emergono i paradossi diuna terra ricchissima di risorse, di possibi-lità di lavoro e benessere materiale, cherischia però di ammalarsi di egoismo e di-sumanità. Questo spettacolo vuole offrireuna riflessione sulle contraddizioni interneal tanto osannato nord-est e su temi comeil senso di appartenenza, l’emigrazione ita-liana e l’amore per la patria.Info: www.arcimantova.it

arci

n. 28 19 luglio 2011

Dopo il successo dello scorso anno, il cir-colo Contrarock organizza School of rock,seconda edizione del concorso musicaleper artisti emergenti che presentino branioriginali, aperto a tutti i generi. Alla fasefinale, che si svolgerà nella giornata dell’11settembre presso la sede dell’associazionenel parco della ex scuola elementare dellafrazione di Contrapò (Ferrara), partecipe-ranno 8 band selezionate da una giuria di

qualità. I vincitori riceveranno in premio lacompilation School of rock, contenente unbrano per ogni artista selezionato, distribui-ta da (R)esisto nei migliori e-stores comeiTunes, Amazon, Nokia e promossa attra-verso le web radio. Per iscriversi alle sele-zioni gli artisti interessati dovranno inviareun’email entro il 21 agosto con le informa-zioni indicate sul sito di seguito.Info: www.contrarock.net/?p=189

A Contrapò torna il concorso ‘School of rock’

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L'Arci del Sud si è incontrata a Salernola scorsa settimana. L'associazio-nismo ed il terzo settore possono

divenire 'motori' di sviluppo civile, economi-co e sociale del mezzogiorno d'Italia?Questo più o meno il tema del dibattito cheha visto circa trentacinque dirigenti diCampania, Basilicata, Puglia, Sardegna,Calabria e Sicilia riuniti per due giorni aragionare su come 'Progettare da Sud'. Giàda un po' di tempo si sentiva l'esigenza di unincontro che potesse mettere a confrontol'Arci del Sud immaginando un 'progettocomune' di crescita. Nel senso, naturalmen-te, non semplicemente associativo, ma delradicamento e dello sviluppo della cultura,del capitale sociale e del benessere dellecomunità locali del mezzogiorno. Così ladomanda è stata girata, il primo giorno, adalcuni testimoni ed interlocutori privilegiati:Carlo Borgomeo, presidente della Fondazio-ne con il Sud, Piero Fantozzi dell'Universitàdella Calabria, Salvatore Orlando, dirigenteper le politiche regionali di Lamezia Terme.Per l'Arci c'era il presidente Paolo Beni. Laquestione è stata affrontata soffermandosisu alcune grandi aree problematiche: la

capacità di interlocuzione del terzo settorecon le istituzioni, ossia le questioni della rap-presentanza, della concertazione e dellacoprogettazione; la questione delle risorse,che in genere viene declinata nel sensodella loro scarsità, della loro mancanza, mache nel corso del dibattito è stata completa-mente capovolta; la supposta 'scarsa pro-pensione' meridionale al 'bene comune', alcivismo: il familismo amorale, l'indolenza alcambiamento e così via. Al centro, il nododelle disuguaglianze, che generano asim-metria nei rapporti e difficoltà di relazioniparitarie. Il tentativo è stato quello di supera-re le problematiche concentrandosi sulleproposte, prendendo in parola la provoca-zione di Carlo Borgomeo «Qualcuno ricordanegli ultimi quindici anni una sola idea che èstata suggerita per lo sviluppo del mezzo-giorno?» Tra diritti e lavoro per i giovani, lottaalla criminalità e riutilizzo dei beni confiscatialle mafie, promozione culturale diffusa estabile, partecipazione dei migranti, si è deli-neato un quadro di riferimento delle prioritàe delle difficoltà principali su cui provare acreare reti di alleanze pubblico-privato, masoprattutto immaginare nuove idee di svilup-

po. Questa la sfida che il secondo giorno èstata raccolta da tutti i partecipanti. Con undibattito ricco di spunti, idee ed esperienze,ci siamo lanciati in un confronto 'senza rete'ossia privo di schemi prestabiliti, ma con unobiettivo preciso: provare a far emergereun'idea progetto di sviluppo dell'associazio-nismo meridionale come bene comune emotore della crescita del mezzogiorno. Èpossibile superare lassismo e familismomeridionale, immaginando una cultura dicondivisione dei beni comuni più ampia, par-tecipativa ed inclusiva? A Salerno abbiamobuttato giù le fondamenta, l'appuntamentoora è per l'autunno, con l'impegno di forma-lizzare un 'patto' delle sei regioni meridionaliper rafforzare l'Arci. E il Sud. Info: [email protected]

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Progettare da Sud, la sfida dell'Arci per lo sviluppo dell'associazionismo nel mezzogiorno

Hanno collaborato a questo numeroGiuliana Campanelli, Francesca Coleti, Silvia DeSilvestri, Enzo Di Rienzo, Victor Heuser, ChiaraIscra, Roberto Iovino, Valentina La Terza, DanieleMandarano, Filippo Miraglia, Marco Revelli, Giuliano Rossi, Paola Scarnati,Alfredo Simone, Silvia Stilli, Elia Zanetti

In redazioneAndreina Albano, Maria Ortensia Ferrara, Carlo Testini

Direttore responsabileEmanuele Patti

Direttore editorialePaolo Beni

Impaginazione e graficaClaudia Ranzani

Progetto graficoSectio - RomaCristina Addonizio

EditoreAssociazione Arci

RedazioneRoma, via dei Monti di Pietralata n.16

Registrazione Tribunale di Roman. 13/2005 del 24 gennaio 2005

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n. 28 19 luglio 2011

Cultura... scontata / convenzioni editoriali i tanti vantaggi di avere in tasca la tessera Arci

Altreconomia - L'informazione per agire:rivista dei consumi critici e degli stili divita sostenibili. Ogni mese Altreconomiapropone scelte, consumi e comportamenti,favorisce la consapevolezza e la partecipa-zione agli avvenimenti locali e globali. Unaltro punto di vista sulla realtà di tutti i giorni,sempre più sfaccettata, proposta da unasocietà editoriale cooperativa che punta astringere un ‘patto informativo’ con i lettoriche sia garanzia di indipendenza e correttez-za dell’informazione.Info: www.altreconomia.it

.ECO - L'educazione sostenibile. Mensileedito dall’Istituto per l’Ambiente e l’Educazio-ne Scholè Futuro onlus. Da queste due paro-le chiave, ‘educazione’ e ‘sostenibilità’, si èpartiti per costruire una cultura della forma-zione ispirata ai principi dell'ambientalismo,della tutela e valorizzazione del territorio,della multiculturalità. .eco si rivolge a inse-gnanti e dirigenti scolastici, associazioni,amministrazioni pubbliche, cooperative e atutto il mondo del Terzo settore.Info: www.educazionesostenibile.it

Internazionale - Ogni settimana il megliodei giornali di tutto il mondo. Arriva a casaogni settimana il giorno di uscita in edico-la. Tutte le settimane articoli di attualità, cro-naca e approfondimenti che vanno dalla poli-tica alle scienze, dalla tecnologia alla cultura.Ma anche strisce di fumetti, graphic journa-lism e vignette. Il tutto in un contesto globaleche ha il pregio, per chi legge, di abbatterefrontiere e spazi.Info: www.internazionale.it

Terre di mezzo - Street Magazine, il men-sile delle ‘alternative possibili’. La strada èluogo di incontro e relazione, scambio e par-tecipazione. Nelle 52 pagine del giornale cisono le città e le aree urbane. Italiane per lopiù. Di quelle che si preferisce ancora osser-vare da lontano, sulla soglia, e che inveceTerre di mezzo vuole raccontarvi dall’interno.Nella convinzione che oggi il ‘sociale’ abbrac-cia tutti gli aspetti della vita quotidiana.Sociale, quindi, significa relazione.Quella che sta dietro a una notizia o a un’in-chiesta.Info: www.terre.it

www.arci.it/associarsi - [email protected]

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Genova 2001 - Genova 2011.Loro la crisi. Noi la speranza

DAL 15 AL 24 LUGLIOMostra fotografica Bil’in my love - ricordandoVittorio ArrigoniSottoporticato Palazzo Ducale (sala laterale) ore 10 / 20

DAL 17 AL 20 LUGLIORassegna Frame G8Sottoporticato Palazzo Ducale - ore 21.30 / 23.30

DAL 19 AL 22 LUGLIOLaboratorio di formazione La transizione a un’altraeconomia e a un’altra società (prima edizione)Circolo CAP, via Albertazzi. Il 19 luglio ore 14.00 / 17.30 Il 20 luglio ore 9.30 / 13.30 Il 21 luglio ore 9.30 / 13

Il 22 luglio ore 9.30 / 13

21 LUGLIOSeminario La tassa sulle transizioni finanziarieSala Maggior Consiglio Provincia - ore 15 / 18

22 LUGLIOPer una giustizia climatica ed economica: daKyoto a Rio de Janeiro per la transizione a unasocietà sostenibileSala Maggior Consiglio Provincia - ore 9.30 / 13

22 LUGLIOConvegno Fuori dalla crisi globale, basta con ilneo liberismo. Un’Altra Economia, un’AltraSocietàSan Salvatore, piazza Sarzano - ore 17 / 20

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n. 28 19 luglio 2011

PROGRAMMA INIZIATIVE COPROMOSSE DALL’ARCI

info: www.genova2011.org

19 LUGLIOAssemblea nazionale delle associazioni deimigranti e antirazziste L'Assemblea discuterà il contributo delle organizza-zioni italiane al 18 dicembre, proclamata al Forum diDakar del gennaio 2010 Giornata mondiale di azio-ne globale contro il razzismo, per i diritti dimigranti e rifugiati. Auditorium Palazzo Rosso - ore 16

Venti di cambiamento nel Mediterraneo - musicae testimonianze. Piazza Posta Vecchia - ore 20

20 LUGLIOIn ricordo di Carlo Giuliani - Interventi e testimo-nianze Piazza Alimonda - ore 15 / 20

21 LUGLIOGenova luglio 2011, io non dimenticoIntroducono e coordinano: Danilo De Biasio e Alessandra Fava.Intervengono: Emanuele Tambuscio, Paolo Fornaciari, Valerie Vie,Ezio Menzione, Laura Tartarini, Mina Zapatero, ChabiNogueras, Stefano Bigliazzi, Niels Martensen,Matthias Monroy, Vittorio Agnoletto, Livio Pepino,

Carlo Gubitosa, Salvatore Palidda, Riccardo Noury,Giuliano Giuliani, Enrica Bartesaghi.Sala Maggior Consiglio Palazzo Ducale- ore 9.30 / 17

Fiaccolata da pPiazza Matteotti alla scuola Diaz -ore 20.30

23 LUGLIOStrategie comuni in Europa-Maghreb-Mashrek.Sostegno alle rivoluzioni della dignità. Per lademocrazia e il lavoro, la giustizia e la pace.Seminario con alcuni dei protagonisti delle rivolte inMaghreb-Mashrek. Auditorium Palazzo Rosso - ore 9.30 / 13

Corteo, ore 16.30, da piazza Montano a piazzaCaricamento.

Concerto in piazza Caricamento, ore 20. Partecipano Modena city ramblers, La casa delvento, Zamboni e Baraldi dei CCCP, Mara Redeghieridegli Ustmamo, O.D.T., Gruppo di danzatori curdi, labanda di piazza Caricamento.

24 LUGLIOAssemblea Internazionale Loro la crisi noi la spe-ranza: dalla vittoria dei referendum all'agendainternazionale di iniziative del MovimentoAltermondialistaSan Salvatore, piazza Sarzano - ore 9.30 / 16.30

PROGRAMMA INIZIATIVE COLLETTIVE