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Avvenire 04/27/2014 Page : A01 Copyright © Avvenire April 30, 2014 11:49 am / Powered by TECNAVIA no aperte venerdì scorso nella Basilica di a Maria in Porto a Ravenna - per concludersi il ggio - le celebrazioni per la Madonna Greca, ona della diocesi di Ravenna-Cervia. Si tratta di assorilievo bizantino scolpito in marmo pario a antinopoli, risalente a un’età anteriore al cilio di Efeso (431), ritenuta così la più antica agine della Vergine. La venerata immagine di a orante fu trovata sulla spiaggia ravennate la enica in albis del 1100 dai monaci di Santa a in Porto Fuori, che Dante nel XXI canto del diso chiama «la casa di nostra Donna in sul Adriano». Le celebrazioni proseguiranno oggi, edute dall’arcivescovo Lorenzo Ghizzoni, con ocessione in mare con le barche alle 15.15 e n città, con arrivo alla Basilica di Santa Maria in o, dove l’arcivescovo presiederà l’Eucaristia alle 18. Domani, alle 18, presiederà la concelebrazione eucaristica l’arcivescovo Santo Marcianò, ordinario militare per l’Italia. Quest’anno la festa è incentrata sull’arrivo in città delle reliquie di Giovanni Paolo II, portate martedì a Santa Maria in Porto dall’arcivescovo di Leopoli, Mieczyslaw Mokrzycki, già segretario del Papa, che alle 18.15 presiederà la concelebrazione eucaristica, mentre alle 20.45 parlerà in un incontro pubblico sulla «Vita e santità di Giovanni Paolo II». «Il dono delle reliquie di Giovanni Paolo II due giorni dopo la sua santificazione – spiega Ghizzoni – è importante per la nostra diocesi a conferma degli stretti legami bimillenari fra Ravenna e Roma». Le celebrazioni si concluderanno giovedì 1 maggio, con la concelebrazione eucaristica alle 18 presieduta da Ghizzoni il quale alle 21 guiderà il pellegrinaggio diocesano a piedi dalla chiesa di Porto Fuori e Santa Maria in Porto. Quinto Cappelli © RIPRODUZIONE RISERVATA festa con Avvenire di Go- Fondo soste- e a cau- to Ma- oro sia soste- Empo- lle bol- cessa- nità di Sulla virtù della speranza riflette invece l’ar- cidiocesi di Udine. Una speciale Lettera pa- storale dell’arcivescovo Andrea Bruno Maz- zocato ha tracciato per le comunità cristia- ne un cammino di discernimento della realtà del mondo e della Chiesa, invitando tutti non tanto a discutere di speranza quanto a cam- biare sguardo. Il suggerimento dell’arcive- scovo è quello di guardare la realtà con gli oc- chi di Cristo, per vedere nel mondo e nella Chiesa i tanti segni di speranza. (A.Giul.) © RIPRODUZIONE RISERVATA La cerimonia di Alba (Severino Marcato) AZIONE CATTOLICA A Roma il 30 aprile al via la XIV Assemblea nazionale Si aprirà il 30 aprile, a Roma pres- so la Domus Pacis la XIV As- semblea nazionale dell’Azione cattolica italiana, con a tema: «Persone nuove in Cristo Gesù. Corresponsabili della gioia di vi- vere». L’assise si concluderà il 3 maggio con l’incontro con papa Francesco nell’Aula Paolo VI. ALESSANO Domani e martedì convegno sulla figura di Tonino Bello «Don Tonino Bello cantore di Ma- ria, donna dei nostri giorni» è il ti- tolo del convegno di studi pro- mosso dal vescovo di Ugento- Santa Maria di Leuca Vito Angiuli presso l’Auditorium Benedetto XVI ad Alessano, paese natale del vescovo Bello. Saranno due serate (dalle 18.30 alle 20.30) do- mani e martedì. ENNA-CERVIA lla diocesi romagnola grande festa r la patrona, la Madonna Greca

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Avvenire 04/27/2014 Page : A01

Copyright © Avvenire April 30, 2014 11:49 am / Powered by TECNAVIA

Si sono aperte venerdì scorso nella Basilica diSanta Maria in Porto a Ravenna - per concludersi il1 maggio - le celebrazioni per la Madonna Greca,patrona della diocesi di Ravenna-Cervia. Si tratta diun bassorilievo bizantino scolpito in marmo pario aCostantinopoli, risalente a un’età anteriore alConcilio di Efeso (431), ritenuta così la più anticaimmagine della Vergine. La venerata immagine diMaria orante fu trovata sulla spiaggia ravennate ladomenica in albis del 1100 dai monaci di SantaMaria in Porto Fuori, che Dante nel XXI canto delParadiso chiama «la casa di nostra Donna in sulLido Adriano». Le celebrazioni proseguiranno oggi,presiedute dall’arcivescovo Lorenzo Ghizzoni, conla processione in mare con le barche alle 15.15 epoi in città, con arrivo alla Basilica di Santa Maria inPorto, dove l’arcivescovo presiederà l’Eucaristia

alle 18. Domani, alle 18, presiederà laconcelebrazione eucaristical’arcivescovo Santo Marcianò,ordinario militare per l’Italia.Quest’anno la festa è incentratasull’arrivo in città delle reliquie di

Giovanni Paolo II, portate martedì a Santa Maria inPorto dall’arcivescovo di Leopoli, MieczyslawMokrzycki, già segretario del Papa, che alle 18.15presiederà la concelebrazione eucaristica, mentrealle 20.45 parlerà in un incontro pubblico sulla «Vitae santità di Giovanni Paolo II». «Il dono dellereliquie di Giovanni Paolo II due giorni dopo la suasantificazione – spiega Ghizzoni – è importante perla nostra diocesi a conferma degli stretti legamibimillenari fra Ravenna e Roma». Le celebrazioni siconcluderanno giovedì 1 maggio, con laconcelebrazione eucaristica alle 18 presieduta daGhizzoni il quale alle 21 guiderà il pellegrinaggiodiocesano a piedi dalla chiesa di Porto Fuori eSanta Maria in Porto.

Quinto Cappelli© RIPRODUZIONE RISERVATA

Giornata del quotidiano, quattro diocesi in festa con Avvenire

I messaggi-invitorivolti dai pastoridelle Chiese diTrieste, Concordia-Pordenone,Gorizia e Udine

uattro diocesi festeggiano oggi la Gior-nata di Avvenire: Trieste, Concordia-

Pordenone, Gorizia, Udine. Nelle pagine adiffusione locale che celebrano l’evento,Giampaolo Crepaldi arcivescovo di Triesteinvita i fedeli a sentire come «nostro» il quo-tidiano cattolico, «non solo in questa Gior-nata ad esso dedicata». E se il Papa invita ad«uscire» e raggiungere le «periferie esisten-ziali» del nostro mondo, spiega Crepaldi, «tut-ta la Chiesa è invitata a farlo, ma i mezzi diinformazione e comunicazione cattolici lo

devono fare per primi». Tempo di azione an-che per la diocesi di Concordia-Pordenone,il vescovo Giuseppe Pellegrini ha redatto untesto di orientamenti per il riordino delle fo-ranie e delle unità pastorali: «Rendo grazie alSignore per il significativo cammino com-piuto insieme e per aver trovato in tutti col-laborazione schietta. Si apre ora il tempo del-l’attuazione che chiede di proseguire nel re-ciproco ascolto e di dar luogo a una saggia ap-plicazione dei criteri adottati».Un’attenzione particolare alle questioni so-

ciali è quella riservata dall’arcidiocesi di Go-rizia. Diventa infatti operativo il Fondostraordinario «Famiglie in salita» per soste-nere le famiglie e le persone impoverite a cau-sa della crisi. L’arcivescovo Carlo Roberto Ma-ria Redaelli ha ricordato come «il lavoro siala preoccupazione maggiore; oltre ai soste-gni economici e materiali attivi con l’Empo-rio della solidarietà e con il sostegno alle bol-lette, qui si dà sostegno lavorativo, necessa-rio per rispettare e far ritrovare la dignità diogni singola persona».

Sulla virtù della speranza riflette invece l’ar-cidiocesi di Udine. Una speciale Lettera pa-storale dell’arcivescovo Andrea Bruno Maz-zocato ha tracciato per le comunità cristia-ne un cammino di discernimento della realtàdel mondo e della Chiesa, invitando tutti nontanto a discutere di speranza quanto a cam-biare sguardo. Il suggerimento dell’arcive-scovo è quello di guardare la realtà con gli oc-chi di Cristo, per vedere nel mondo e nellaChiesa i tanti segni di speranza. (A.Giul.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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«Martire per la carità»Padre Girotti è beatoPoletto: per noi un esempio e un richiamo La cerimonia di Alba (Severino Marcato)

CHIARA GENISIOALBA

iò che abbiamo vissuto insiemeoggi é opera del Signore, che lo a-veva scritto per noi da sempre».

Commosso Giacomo Lanzetti, vescovo di Al-ba, ha voluto condividere la gioia e la re-sponsabilità per il dono di un nuovo beato. Pa-dre Giuseppe Girotti, figlio di questa terra al-bese, ora è ufficialmente beato e la sua festasi celebrerà ogni anno il primo aprile. Giornodella sua morte avvenuta nel 1945 nel cam-po di concentramento di Dachau. Ieri pomeriggio, ad Alba, la Cattedrale gremi-ta ha accolto con un caloroso applauso l’a-pertura della cerimonia di beatificazione del«martire per la carità». Segno di una grandeemozione e partecipazione verso questa fi-gura, che, come ha ricordato Lanzetti, «ma-nifesta una forte carica di modernità, testi-monia la capacità della fede di fare grazie an-che nei terreni più ostici». A presiedere la con-celebrazione eucaristica il Papa ha inviato il

C«cardinale Severino Poletto, arcivescovo eme-rito di Torino, che nell’omelia ha in modopuntuale tratteggiato la figura del nuovo bea-to, «eroico fratello», martire, che «non badò airischi». Uomo di azione e di preghiera. Un e-sempio e un richiamo anche per noi oggi«troppo esposti alla superficialità che non cilascia spazio per Dio. Le nostre burrasche cipotrebbero travolgere se non abbiamo fede». Ad Alba sono giunti anche da lontano, Turchia,Irlanda e in tanti (quasi quattromila fedeli)comprese alcune suore di clausura, per con-dividere la gioia dell’evento. Oltre duecento iconcelebranti, tanti suoi confratelli domeni-cani. Un momento di grande grazia – sottoli-neano fra Fausto Arici, priore della Provinciadi San Domenico in Italia e padre Bernardi-no Prella, socio del Maestro dell’Ordine deipredicatori per le province di Italia e Malta –che ci fa pensare come «non sempre la quo-tidianità ci permetta di vedere cosa accadeaccanto a noi, ma poi la storia ci insegna. Lasantità non é un gesto straordinario, ma tra-sforma il quotidiano fino all’eroismo». «Il suo

modo di essere trovò anche ostacoli all’inter-no del nostro ordine, fin da giovane semina-rista – aggiunge padre Giordano Muraro –. Lasua straordinarietà risiede nell’aver compre-so e messo in pratica che la fede non é cono-scenza ma é impostazione nuova di vita, chetrasforma il nostro modo di vedere gli altri».E di quanto fosse speciale non hanno dubbii nipoti, presenti in Cattedrale. «Siamo moltofelici» rivela Fulvio, «anche se per noi – ag-giunge Teresa, figlia del fratello Michele – orasi apre la strada della responsabilità di avereun beato in famiglia». Una responsabilità av-vertita dai vertici dell’associazione "Padre Gi-rotti" e del Centro culturale San Domenico.«La beatificazione é stata il culmine del no-stro impegno di molti anni – annuncia Ro-berto Cerrato del Centro – ma ora il nostro la-voro continua per far conoscere sempre dipiù quest’uomo soprattutto ai ragazzi». Nona caso la mostra allestita ad Alba sul beatonella chiesa di San Domenico diventerà iti-nerante. Prima tappa: a Roma, al Pantheon.

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AZIONE CATTOLICAA Roma il 30 aprile al via la XIV Assemblea nazionaleSi aprirà il 30 aprile, a Roma pres-so la Domus Pacis la XIV As-semblea nazionale dell’Azionecattolica italiana, con a tema:«Persone nuove in Cristo Gesù.Corresponsabili della gioia di vi-vere». L’assise si concluderà il 3maggio con l’incontro con papaFrancesco nell’Aula Paolo VI.

ALESSANODomani e martedì convegnosulla figura di Tonino Bello«Don Tonino Bello cantore di Ma-ria, donna dei nostri giorni» è il ti-tolo del convegno di studi pro-mosso dal vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca Vito Angiulipresso l’Auditorium BenedettoXVI ad Alessano, paese nataledel vescovo Bello. Saranno dueserate (dalle 18.30 alle 20.30) do-mani e martedì.

RAVENNA-CERVIA

Nella diocesi romagnola grande festa per la patrona, la Madonna Greca

C A T H O L I C A 21Domenica27 Aprile 2014

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l volto rassicurante del Gesù misericordioso dipintosecondo la visione di suor Faustina Kowalska, misti-ca polacca canonizzata da Giovanni Paolo II, accoglie

i pellegrini che entrano nella Chiesa di Santo Spirito inSassia. Il continuo via vai non turba affatto il clima diraccoglimento: lì, davanti al quadro del Cristo tutto sem-bra fermarsi. Così come ai piedi della cappella antistan-te, dove campeggia l’immagine sorridente e benedicen-te di papa Wojtyla. Dal 1994 il tempio è il Centro di spi-ritualità della Divina Misericordia nato «dal personale de-siderio di Giovanni Paolo II che da Cracovia aveva por-tato nel cuore tale culto e desiderava che a pochi passida san Pietro si innalzasse il grido alla misericordia diDio», spiega il rettore, monsignor Giuseppe Bart. «Dasempre – osserva – sperimentiamo che di nulla l’uomoha più bisogno della misericordia: non solo i credenti,ma anche i lontani e coloro che provano disagi di tipospirituale, morale e materiale portano le loro moltepli-ci sofferenze davanti a Gesù misericordioso». La devo-zione iniziata da suor Faustina e incoraggiata da Wojty-

la ha ormai superato i confini e il tempo. «Il culto –- ri-leva monsignor Bart – ha avuto un grande sviluppo du-rante il pontificato di Giovanni Paolo II e questa ereditàè stata raccolta da Benedetto XVI che l’ha definita unadevozione non secondaria, ma parte integrante del cri-stianesimo». E ora «Papa Francesco è entrato nella stradadella misericordia preparata da Giovanni Paolo II e sta tra-scinando su di essa tanta gente», evidenzia il rettore peril quale «la consegna della Misericordina non fa altro che

ricordare agli uomini e alle donne di essere uomini e don-ne di misericordia, di compassione e tenerezza». Del re-sto, «parlare di misericordia vuol dire parlare dell’impor-tanza dell’essenziale messaggio evangelico». Sono numerose le iniziative che vengono promosse nel-la Chiesa di Santo Spirito in Sassia dove oggi, alle 18, ilcardinale Agostino Vallini, vicario del Papa per la dioce-si di Roma, presiederà la Messa di ringraziamento per lecanonizzazioni di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII:tutti i giorni circa 500 persone, tra le quali famiglie e gio-vani, si raccolgono per la preghiera nell’Ora della Mise-ricordia (alle tre del pomeriggio), mentre tutti i 5 del me-se, giorno della sua morte, si celebra la Messa in ricordodi suor Faustina e ogni terzo venerdì si può ascoltare lacatechesi. «Da qualche tempo vengono accompagnatiqui anche i malati", dice il rettore del Centro di spiritualitàin cui alcuni volontari operano a favore dei poveri chevivono intorno al Vaticano e sotto i ponti del Lungote-vere. Perché la Divina Misericordia si diffonda e, comedisse Giovanni Paolo II, «giunga a tutti gli abitanti dellaterra e ne riempia i cuori di speranza».

© RIPRODUZIO NE RISERVATA

I

Un milione di pellegriniRoma accoglie il mondoDI LUCA LIVERANI E MIMMO MUOLO

i siamo. La grande mobilitazione che questa mattina porterà unmilione di persone a Roma per la canonizzazione di GiovanniXXIII e Giovanni Paolo II - e mobiliterà 10mila uomini delle for-

ze dell’ordine - è al suo culmine. E ieri è giunta la notizia che sarà pre-sente anche Benedetto XVI, il quale ha accolto l’invito di papa France-sco e concelebrerà la Messa.La liturgia dei quattro Papi.Giornata davvero storica, dunque. Qualcuno l’ha già ribattezzata "gior-nata dei quattro Papi", due canonizzandi, oltre a Francesco e al suopredecessore. Padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa va-ticana, ha spiegato i particolari della presenza del Pontefice emerito.«Vicino all’altare – ha detto – saranno i cardinali Angelo Sodano, Gio-vanni Battista Re, Stanislaw Dziwisz e Agostino Vallini, oltre al vesco-vo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi. Benedetto XVI, invece, staràcon i cardinali e i vescovi sulla sinistra del sagrato e saremo tutti lietidi avere la sua presenza». Il portavoce ha anche annunciato che a por-tare la reliquia di Giovanni Paolo II sarà la seconda miracolata, Flori-beth Mora Diaz, insieme con la sua famiglia. Quella di papa Roncalli,invece, sarà portata dai suoi quattro nipoti, dal sindaco di Sotto il Mon-te, Eugenio Bolognini, e il presidente della Fondazione Giovanni XXIII,don Ezio Bolis. La prima miracolata da papa Wojtyla, suor Marie Si-mon-Pierre, leggerà l’intenzione in lingua francese della preghiera deifedeli. Inoltre, dopo la fine della celebrazione, anzi per maggior preci-sione dalle 14, ha aggiunto il portavoce vaticano, sarà possibile recar-si nella Basilica di San Pietro per rendere omaggio alle tombe dei duenuovi santi. Sarà possibile entrare fino alle 22. Infine lunedì mattina,in Piazza San Pietro, il cardinale Angelo Comastri presiederà una Mes-sa di ringraziamento per i pellegrini polacchi, in particolare per Gio-vanni Paolo II, mentre i fedeli provenienti da Bergamo potranno par-tecipare ad una Messa di ringraziamento per Giovanni XXIII nella chie-sa romana di San Carlo al Corso.I due nuovi santi visti da vicino.Ieri intanto le due figure dei Pontefici sono state ricordate in un brie-fing nella Sala Stampa della Santa Sede da Marco Roncalli, pronipotedel Papa bergamasco, e da Stanislaw Grygiel, amico e collaboratore diKarol Wojtyla. Il primo ha ricordato come nelle intenzioni di Giovan-ni XXIII il Concilio dovesse avere soprattutto tre accenti: «Apertura del-la Chiesa al mondo moderno, ricomposizione dell’unità dei cristiani,promozione della giustizia e della pace». Il secondo, nel sottolinearel’amore per la verità di Giovanni Paolo II (il quale, una volta, a una do-manda su quale versetto della Bibbia avrebbe salvato da un eventualedistruzione del Libro sacro, rispose: "La verità vi farà liberi"), ha rive-lato un particolare inedito: «Egli sapeva che la verità può essere mor-talmente pericolosa e presentiva l’attentato. Ricordo bene un collo-quio nel ’79, dopo la Messa sul Monte Cassino, do-ve era stato arrestato un uomo che cercava di avvi-cinarsi a lui, mi guardò e disse: "Sì, già mi cerca-no!"».La Caput mundi accoglie ancora i pellegrini.Il primo segnale è giù in via Cola di Rienzo. Uncamper polacco, imbandierato con le immaginidei Papi e della Madonna Nera, s’è attendato qui.Poche centinaia di metri più avanti c’è piazza Ri-sorgimento, prossima al colonnato, già affollata dipellegrini: tantissimi polacchi, altrettanti ispanici,sia europei che sudamericani da Messico, Colom-bia, Cile, Costarica... Tanti anche gli africani: ungruppo s’è fatto stampare sui tuniconi le facce deiSanti. Lì nei giardinetti campeggia l’ospedale dacampo della Croce Rossa. E poi metri cubi di bot-tigliette d’acqua. Poco più in là, da "Habemus Piz-za", sfornano a ripetizione teglie di margherita e funghi. Ovunque vi-gilano polizia, carabinieri, finanza, protezione civile e pizzardoni . Quel-la di oggi non si annuncia come una domenica facile per i residenti. Ivenditori di souvenir hanno tutto pronto da tempo: vanno alla gran-de i magneti con i tre papi: Francesco in mezzo, i due Giovanni (Pao-lo II e XXIII) ai lati. Piace pure quello di Wojtyla con l’aureola. Uno 2euro, tre 5, sei solo 10. L’aria è intersecata da musiche e canti. C’è l’or-

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Il segno.Nella Chiesa della Divina Misericordia il grazie della diocesiQuesta sera alle18 l’Eucaristiapresieduta dalcardinale Vallini.Santo Spirito inSassia è il centrodella devozioneispirata da suorFaustina KowalskaParla il rettore donBart: un messaggioche va al cuoredel Vangelo

Folla di pellegrini che già ieri si è recata in piazza San Pietro, dove questa mattina si svolgerà la canonizzazione dei due Papi

L’evento storicoUna vigilia carica di attesa epreghiera. I pellegrini hannogià raggiunto ieri la CapitaleImponente anche la macchinaper garantire la sicurezzaE stamattina tutti gli occhipuntati verso il sagrato doveavverrà la canonizzazione

Diretta televisiva per otto emittenticcezionale dispiegamento di mezzi per seguire l’eventodella doppia canonizzazione che, a partire dalle 9.20,

viene trasmessa in diretta da Raiuno, Tv2000, Telepace, La7,Rainews24, Retequattro e TgCom24, con differenti orari diinizio collegamento. Per l’occasione, la cerimonia saràvisibile anche in 3D, gratuitamente per tutti gli abbonatiSkyHD, su Sky3D e su Sky Tg24 HD. Ed è la prima volta cheun evento "papale" viene trasmesso in 3D, oltre chesperimentalmente in 4K. A fare la parte del leone saràTv2000, l’emittente dei cattolici italiani (canale 28 deldigitale terrestre, 18 di TvSat e 140 di Sky), che garantirà unadiretta di oltre cinque ore per seguire la cerimonia di

canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Latelecronaca dell’evento in piazza San Pietro sarà preceduta,sin dalle 8.30, da servizi dedicati alla notte di preghieradella vigilia e da collegamenti in diretta con le città cui sonolegati i due Papi, Sotto il Monte e Cracovia. Interviste eapprofondimenti in programma anche al termine dellacerimonia. Domani «Nel cuore dei giorni» ripercorrerà, dalle9 alle 10.20, i momenti più significativi dell’odiernagiornata. La programmazione di Tv2000 potrà essere seguitain diretta streaming su www.tv2000.it e suwww.radioinblu.it. Gli speciali, gli approfondimenti, leinterviste e le testimonianze saranno disponibili anche sulcanale YouTube (www.youtube.com/tv2000it), su Facebook(www.facebook.com/tv2000it) e Twitter (@tv2000it).

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la cerimonia tra tv e web

L’interno della chiesa di Santo Spirito in Sassia a Roma

AZIONE CATTOLICAIl presidente Miano: un donoda due testimoni della carità«La canonizzazione di Giovanni XXIII e diGiovanni Paolo II - cui l’Azione cattolicaitaliana rivolge ancora una volta il suo gra-zie per l’amorevole attenzione e paternavicinanza negli anni del loro magistero -rappresenta un momento eccezionale perriflettere sulla santità come vocazione u-niversale cui tutti siamo chiamati. Laiciper primi». È il messaggio ceh il presidentenazionale dell’Azione cattolica italianaFranco Miano ha inviato alla vigilia dellacanonizzazione e a pochi giorni dall’iniziodella XIV Assemblea nazionale dell’asso-ciazione che si svolgerà a Roma e si con-cluderà con l’udienza da papa Francesco.«È questa una delle grandi intuizioni delConcilio Vaticano II, voluta e sostenutacon gran forza e voce da tutti i Pontefici,dai due Papi santi in particolare, che conil loro esempio ne hanno testimoniato laconcretezza e la semplicità». «Ricordan-doci che i santi non sono superuomini,sono come ciascuno di noi, con l’unicadifferenza che quando hanno conosciutol’amore di Dio, lo hanno seguito con tut-to il cuore, senza condizioni o ipocrisie;hanno speso la loro vita al servizio deglialtri, hanno sopportato sofferenze e av-versità, senza odiare e rispondendo al ma-le con il bene, diffondendo gioia e pace.Ecco cosa ha intriso la vita di GiovanniXXIII e Giovanni Polo II, e quanto oggi es-si ci donano quali testimoni della carità cri-stiana pienamente vissuta».

RINNOVAMENTOIl presidente Martinez: sono statimiracoli dello Spirito Santo«Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II sonostati due "miracoli dello Spirito Santo".Due veri riformatori della Chiesa e facili-tatori della fede; due innamorati di Gesùche lasciavano ovunque, specie nei cuo-ri di chi incontravano, il segno di questapassione per il Vangelo della salvezza». I-nizia così il messaggio che Salvatore Mar-tinez presidente italiano del Rinnova-mento nello Spirito Santo, ha inviato inoccasione della canonizzazione dei duePapi. «Hanno cambiato il cammino dellastoria, nell’ultimo scorcio di secondo mil-lennio, con una "fantasia della carità" cheha tradotto in realtà il sogno del Concilioecumenico Vaticano II: una Chiesa "ri-conciliata" con gli uomini, con le culture,con le religioni. Hanno saputo vincere leattese inquiete e alimentare le speranzepiù vere, più profondamente umane di tut-te le genti, globalizzando, senza mai re-cedere, l’anelito all’amore, all’unità, allapace. In questo trinomio è senza dubbioiscritta l’originalità e la consonanza di fe-de e di opere dei due nuovi Santi». Inoltrea Giovanni XXIII e a Giovanni Paolo II «dob-biamo anche il ritorno allo "spirito origi-nario del cristianesimo", nel prevalere deigesti umili, semplici, diretti di cui i due Pa-pi continuamente si sono fatti espressio-ne - ad imitazione di Gesù di Nazareth -suscitando simpatia, stupore, emulazio-ne. Questo ritorno vitale alle sorgenti del-l’esperienza cristiana ci lascia in ereditàpreziosa la riscoperta del protagonismodello Spirito Santo, della sua azione nonsolo sacramentale ma anche carismatica,dunque legata non più solo ai chierici maanche ai laici, elemento questo di veramodernità e di rinnovamento voluto perla Chiesa del post Concilio».

chestrina tedesca con tanto di archi, fiati e fisarmonica. Scatenato il co-ro dei latinoamericani: «Juan Pablo segundo, te quiere todo el mundo». Lesuore - nere, grigie, azzurre - si annidano a gruppi tra le colonne di Piaz-za San Pietro. La Caput Mundi ne ha viste tante, di manifestazioni dimassa. E questa non è certo tra le più turbolente. Sorniona come sem-

pre, mamma Roma saprà essere accogliente.Diecimila "angeli" per un milione di fedeli.A stimare in un milione l’affluenza di pellegrini aRoma è il ministro dell’Interno. «L’Italia è prontaad ospitare questo grande evento», dice AngelinoAlfano dopo il vertice in Prefettura. A seguire l’e-vento nel mondo saranno due miliardi. In camposcenderanno 10mila uomini delle forze dell’ordi-ne, di cui 3.500 arrivati da fuori. Dovranno garan-tire la sicurezza anche di 122 delegazioni stranie-re, 24 tra capi di Stato e sovrani, 10 capi di gover-no, 40 tra ministri e viceministri, 8 vicecapi di Sta-to. Nessun allarme particolare: «Teniamo la situa-zione assolutamente sotto controllo, il livello di vi-gilanza è molto alto, tutte le fonti informative e diintelligence sono attivate». Sui costi per la Capita-le, che il sindaco Ignazio Marino stima in oltre 7

milioni, Alfano dice che «le questioni economiche saranno seguite neiprossimi giorni dai ministri competenti». Controlli anche sull’aspettocommerciale dell’evento: la Guardia di Finanza ha sequestrato 1.500"misericordine" false e 700mila souvenir contraffatti. Nel controllo acampione di 53 strutture ricettive, sanzioni per 23 che violavano nor-me sanitarie e fiscali.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

la folla. Fotografie, bandiere e disegniUn arcobaleno di racconti e storie

parge i fogli colorati sui sanpietrini della piazza. «Tuttiappesi allo zaino – spiega – non potevo metterli. Sono i

disegni dei miei bambini, vedi? Ecco "Giovanni Paolo 2"».Ivana è minuta e ha capelli brizzolati, insegna religione aMilano e alla vigilia della canonizzazione è venuta qui apiazza San Pietro. Il foglio più prezioso però è quello con lafoto di suo papà, Oscar, assieme a Giovanni XXIII,all’incontro con le Acli nel 1959. «Oggi – dice – è come se cifosse anche lui, con me». A piazza Navona è impossibilenon notare i ragazzi bavaresi, arrivati qui «anche perBenedetto XVI»: sventolano una canna da pesca alcarbonio da 10 metri su cui hanno inastato quattrobandiere: Vaticano, Gmg tedesca, Germania e - enorme -quella a scacchi bianchi e azzurri della terra di Ratzinger.Tra il fiume di pellegrini in via della Conciliazione spiccaquell’hijab. Il velo che le copre i capelli, le orecchie e ilcollo rivela la fede di Hayet e del marito Rachid. «Sì, siamomusulmani marocchini. Siamo a Roma per turismo masiamo voluti venire qui perché ammiriamo il papa polacco.Ai tempi della guerra contro l’Iraq si spese per la pace efece capire a tanti di noi che non era una guerra deicristiani contro l’islam. Wojtyla è un uomo di Dio».

L.Liv.© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il primo incontro tra Francesco e Benedetto XVI dopo l’elezione di Bergoglio

Domenica27 Aprile 2014

Alla cerimonia in piazzaSan Pietro, con Francesco,ci sarà anche Benedetto XVIche prenderà postocon i cardinali e i vescoviOggi dalle 14 alle 22 saràpossibile rendere omaggioalle tombe dei due nuovisanti che sono postenella Basilica Vaticana

LE VOCI