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Avventura Anno XXXI - n. 22 5 settembre 2005 Settimanale Poste italiane s.p.a. Spedizione periodico in abbonamento postale L. 46/04 art. 1 comma 2, DCB BOLOGNA Avventura

Avventura n. 6 - 2005

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La Rivista degli Esploratori e delle Guide

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AvventuraAnno XXXI - n. 225 settembre 2005

SettimanalePoste italiane s.p.a.

Spedizione periodico inabbonamento postale

L. 46/04 art. 1 comma 2, DCB BOLOGNA

Avventura

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IOAvventura 6/2005

Direttore Responsabile: Sergio Gatti

Redattore Capo: Giorgio Cusma

In redazione: Mauro Bonomini,Filomena Calzedda, Margot Casti-glione, Dario Fontanesca, StefanoGarzaro, Giorgio Infante, DonDamiano Marino, Stefania Martiniello,Antonio Oggiano, Don Luca Meacci,Andrea Provini, Enrico Rocchetti,Isabella Samà, Alessandro Testa,Paolo Vanzini, Jean Claudio Vinci

Grazie a: Sq. Sparvieri – Rosignano2, Sq. Scoiattoli – Pontedera 1, Sq.Pipistrelli – Rosignano 2, Sq. Tigri –Firenze 2, Sq. Tigri – Pietrasanta 1˚,Sq. Condor- Scandicci 1

Progetto grafico: Technograph

Grafica: Technograph

Disegni di: Franco Bianco, GiorgioCusma, Elisabetta Damini, ChiaraFontanot, Riccardo Francaviglia,Pierre Joubert, Sara Palombo, StefanoSandri, Simona Spadaro, JeanClaudio Vinci

Foto di: Federico Collautti, GiorgioCusma, Corrado Dapretto, FrancescoIandolo, Luigi Ferrando, Erika e PietroPolimeni, Marco Scandaletti, SalvoTomarchio, Claudio Closs (CentroAvventure H2O)

Foto di copertina: disegno di coper-tina di Adriano Perone

Per scrivere, inviare materiale, corri-spondere con Avventura ecco ilrecapito da riportare esattamentesulla busta:

Redazione di Avventura c/o GiorgioCusma – Santa Croce 438 – 34010Trieste TS

[email protected]

Avventura on line:www.agesci.it/avventura/

Webmaster: Emanuele Cesena

Manoscritti, disegni, fotografie, ecc.inviati alla redazione non vengonorestituiti.

�Editoriale

�Pregare in letizia

�Quanto sudore per una tappa????

�Un mondo d’amore

�Godzilla alla fiesta dei Gabbiani

�Guidoncini verdi in Toscana

�Spazio E/G

�Il sacco a pelo

�E la luce fu...

�Le panchette

�Giochi di squadriglia

�Topo di musicoteca

�C’è posta per voi

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S O M M A R I O

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Inserto: La Squadriglia si diverte

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settembre

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Guidoncini Verdi 2005 - base scout LE SALAIOLE - Toscana

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ora vi renderete conto che c’è del lavoro dafare, che in passato è stato commesso qual-che errore, che non si è lavorato come sisarebbe dovuto, che il Sentiero non è statovissuto da tutti con il necessario impegno.Le lezioni della vita servono a rimediare gli erro-ri fatti e questo è il momento di reagire.La fine dell’anno scout e la prospettiva che quellonuovo porterà cambiamenti e novità, è uno deimomenti più belli e stimolanti nella vita di Squadrigliae di Reparto. Generalmente dopo il Campo Estivo cisi ritrova carichi di entusiasmo, pronti e curiosi inattesa di passaggi e nuovi incarichi.È tempo di progetti, come ho già detto, perchéquello dei bilanci e delle verifiche si è conclusocon il Consiglio della Legge di fine Campo. Oraconoscete le vostre forze e le vostre debo-lezze, conoscete bene anche i vostri compagnie sapete benissimo quanto potete fare insieme:la Squadriglia sa dove puntare!Da quel Consiglio avete ricevuto l’approvazioneed il riconoscimento dell’impegno dimostrato nel

percorrere il vo-stro personaleSentiero, forse cisarà stata anchequalche nota ne-gativa: così ora sa-pete su cosa lavo-rare per miglio-rarvi.Insomma l’estate èfinita ma l’Avven-tura continua e voisapete benissi-mo come pro-seguire… bastapuntare sul ca-vallo giusto!Buona caccia suinuovi sentieri!

Giorgio

L’estate è trascorsa in un lampo,scommetto che nonve ne siete manco accorti, e già si torna a scuola! Però vi siete vissuti degli splendidi giorni ai CampiEstivi: no?! Beh, forse qualcuno avrà avuto un po’di pioggia, qualcuno ancora si sarà scottato cuci-nando, altri si saranno sbucciati le ginocchia gio-cando con tutta la grinta possibile: ma questecose sono normalità da superare con il sorriso esono certo che l’avrete fatto.Al tempo stesso sono sicuro che vi siete diverti-ti perché ci si diverte sempre quando si lavora inSquadriglia. Può sembrare strano, ma le difficoltàvissute insieme cementano l’armonia e poi si èsempre pronti a ridere e scherzare su come sonostate superate. Ora siete pronti a raccontarecome avete fatto e quanto siete stati bravi …magari esagerando un po’.Il Campo sarà servito a verificare la forza dellavostra Squadriglia. La competenza, che pensavatedi aver acquisito, è stata veramente all’altezzadella situazione o i risultati vi hanno convintoche, come minimo, bisognerà riparlarne?In ogni caso ora sipotrà fare il puntoe ripartire connuovi progetti. Setutto è andatobene si potràpensare di con-quistare com-petenze innuovi campi,gettarsi alla sco-perta di tecnichemai collaudateprima, oppure, piùsemplicemente,approfondireancor di più quelleche già possedete.Se qualcosa èandato storto, esiete sopravissuti,

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L’ESTATE È FINITA...E

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Avventura è al vostro fianco per aiutarvi nel cammino personale e di Squadriglia. Sequanto proponiamo non vi piace o non vi soddisfa, se vorreste approfondire qualcheargomento che noi non abbiamo ancora affrontato: ditecelo, scriveteci! Così Avventurapotrà migliorare con il contributo di tutti.In questo numero vi suggeriamo come divertirvi. Fatelo spesso perché, come dice ilproverbio, “il riso fa buon sangue”… e magari ci si becca qualche nuova Specialità oBrevetto: vale la pena provare.Nel prossimo numero vi proporremo invece come manutenzionare o rifare l’angolo diSquadriglia ed anche,al momento dei passaggi, come fare una bella accoglienza ai nuoviarrivi in Squadriglia, ed altre cosette che, speriamo, saranno di vostro gradimento.

Campo Estivo 2005 - Duino 1

FOTO DI CORRADO DAPRETTO

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U na delle caratteristiche proprie dell’uomoè, senza dubbio, quella del gioco, del diver-

timento, della festa. Pensate cosa sarebbe la vitasenza la gioia e l’allegria.Tutti gli ambiti della vitasi completano con la festa: si fa festa dopo la set-timana di lavoro, si festeggiano gli anniversaridella vita, si festeggiano i sacramenti della vita cri-stiana, si gioisce per una promozione, la fine del-l’anno scolastico, si gioisce per la nascita di unfiglio, si esulta per una vittoria sportiva, ecc.Anche la vita di Squadriglia o di Reparto, è scan-dita dalla festa: la conquista di una Specialità, di unBrevetto, la fine di un’Impresa; senza contare poile Tappe del sentiero personale. Anche la vita diGesù è stata scandita dalle feste e dai momentidi allegria, purtroppo gli evangelisti non hannoscritto molto di questo, ma sono sicuro che intanti momenti Gesù si è divertito ed ha fattofesta con i suoi amici.Non ci credete? Provate ad immaginarvi la scena: Gesù camminasulle acque e quel sapientone di Pietro lo sfida: -“Anch’io voglio provare questo prodigio”. Gesùlo invita a provare…….muove i primi passi mapoi non si fida e splash, con la testa fin sotto l’ac-qua. Pensate che Gesù non si sia messo a riderea crepapelle? Come vedete tutta la nostra vita èsegnata dalla festa, dalla gioia, ed è una dimensio-ne di cui non possiamo fare a meno. Ricordo cheun vecchio prete, dopo aver lasciato laParrocchia, si ritirò in Seminario e, appena varca-

tane la porta, a noi giovani seminaristi disse: -“Gente allegra, Dio l’aiuta!”.Ma vi siete mai domandati, da dove nasce lanostra gioia? Purtroppo c’è chi va a cercare lagioia nello sballo, ma rimane deluso, perché quel-la è un’allegria effimera, che dura poco, svaniscevelocemente e poi lascia ancora più tristi. Lanostra gioia trova origine in Dio, da Lui sgorga,come un fiume in piena, non ha mai fine ed hanella risurrezione la massima espressione diforza: è la vita che vince la morte, è la gioia chevince la tristezza e l’angoscia. È la sua presenzain noi, è l’incontro con Lui che ci porta a speri-mentare la gioia, perché da Lui ci sentiamo amatie non schiacciati, liberi e non usati, valorizzati enon giudicati. Tantissime sono le persone chehanno incontrato Gesù nella loro vita e questa ècambiata totalmente perché non si sono sentitegiudicate, ma amate e da questo incontro è natain loro una gioia incontenibile che li ha portatiad essere, da subito, testimoni della gioia. Ed èquesta gioia che deve contaminare tutta la vita,compresa la preghiera; forse non ci crederete,ma la preghiera, la Messa, devono esprimere lagioia che portiamo nel cuore. Concordo con voiche tante volte le Messe a cui partecipiamo sonotroppo “seriose” e quindi non riusciamo adesprimere e a far sprigionare la gioia. Anche lepreghiere che facciamo in Squadriglia o inReparto: spesso sono un po’ monotone, ripetiti-ve e non ci piacciono; ma allora perché non pro-

viamo a renderle vive,partecipate, perchénon le facciamo diven-tare occasioni in cuicelebriamo ed espri-miamo la gioia e di-ciamo a Dio quantosiamo contenti di esi-stere e di vivere belleavventure?Se avete qualche sugge-rimento o qualche vo-stra considerazione,perché non mi scrive-te? Potete farlo al mioindirizzo mail:[email protected], oinviando a quello,postale, di Avventura.Sarà mio impegno ri-spondervi.

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DI DON LUCA MEACCIFOTO DI SALVO TOMARCHIO

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PREGARE IN LETIZIAP

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San Giorgio 2005 - Zona Galatea

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Scorrazziamo da Reggio Calabria a Milano, da Avellino a Torino, passando per Genova.Giada, Giorgia, Elisabetta, Erika e Francesco continuano ad inviarci i loro pareri, le genuine sensazionidi voi Guide ed Esploratori d’Italia.Il titolo vi annuncia l’argomento, quindi non perdiamo tempo, chissà se avrete detto tutti le stessecose…

A CURA DI PICCHIO VOLENTEROSO TESTI DI GIORGIA COVIELLO, FRANCESCO IANDOLO, GIADA MARTIN, ERIKA POLIMENI EDELISABETTA SCHIEPPATI FOTO DI GIORGIO CUSMA, FRANCESCO IANDOLO, ERIKA E PIETRO POLIMENI

QUANTO SUDORE PER UNA TAPPA????

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Scoprendo il Reparto a occhi sgranati, ogni Piede Tenero intra-prende il sua Sentiero verso le quattro Tappe scout. Molti sonogli interrogativi che ci siamo posti riflettendo sulle Tappe e percercare di rispondere ad alcuni di essi, abbiamo intervistatoMargherita e Anna.Avventura: - Esiste veramente questo entusiasmo perconquistare le quattro Tappe?Anna: “Ammiravo la mia C.Sq. che stava conquistando la quartaTappa; avevo voglia di scoprire, di imparare, di crescere! Poi il mioentusiasmo è diminuito. Quando i Piedi Teneri hanno iniziato aseguire il mio esempio, e così, sentendomi in dovere di stimolarli, horipreso il mio cammino scout”.Margherita: “Ho provato interesse per le quattro Tappe soloquando ho capito che non erano solo distintivi, ma rappresentava-no un cammino personale molto importante. Ho notato che tuttigli E/G concentravano i loro sforzi nella conquista di Specialità eBrevetti di Competenza perché li consideravano più importanti,anche perché alla fine di ogni anno ricevevano una nuova Tappa senza molti sforzi”.Avventura: - Le Tappe sono veramente utili? Sono conquistate o vengono regalate?Margherita: “ Per conquistare le Tappe basta solo la partecipazione. Mentre per le Specialità bisogna rim-boccarsi le maniche e presentare lavori concreti, le Tappe vengono spesso regalate alla fine di ogni anno”.Anna: “Sarebbero utili se si raggiungesse un vero obiettivo fissato a priori con i Capi Reparto. Dovrebbe esser-ci più dialogo con i Capi, più spazi per chi non riesce a lavorare da solo per poter riflettere di più su ogni sin-gola Tappa”.(Giorgia - Genova 3)

Ripensando al nostro Sentiero la prima cosa che viene in mente sono le Tappe.Non sempre il percorso, che i ragazzi devono fare in vista della conquista della Tappa, è breve,soprattutto perché, non sempre, quest’ultima rappresenta il primo dei loro obiettivi.Riportando le impressioni degli E/G che ho ascoltato (Chiara, Mario e Martina) emerge che:

“Nonostante ci siano alcuni casi, in cui le Tappevengono “regalate”, per la maggior parte dellevolte sono i ragazzi che si sudano, con impegno ecostanza il fantomatico “quadratino in più”.“Oggi” continuano gli E/G “c’è più entusiasmointorno alla Vita di Squadriglia che riguardo al pro-prio Sentiero, anche perché c’è ancora chi pensache la Tappa sia legata all’età”.“Se date con criterio, le Tappe possono realmenterappresentare la Competenza personale edesserci utili funzionando così da sprone a miglio-rarsi e a dare sempre il massimo anche nel quoti-diano”.Vista dai Capi, la Tappa può essere un po’ pa-ragonata all’antico nodo che veniva fatto al faz-zolettone per ricordarsi della Buona Azione. Ildistintivo invece ricorda che Scoperta,Responsabilità, Competenza e Animazionedevono essere impegni da coltivare moltoseriamente. (Francesco - Avellino 1°)

Da sinistra: Martina, Mario e Chiara

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San Giorgio 2005 - Zone Trieste e Gorizia

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“Ripenso a quando entrai a far parte del Reparto Quercia Solitaria e curiosavo tra le camicie cer-cando di scoprire cosa fossero tutti quei distintivi.Quello che attirava maggiormente la mia attenzione era il cerchio azzurro diviso in quattro spazidella manica destra; mi spiegarono che si trattava delle Tappe.La conquista della Tappa è un obiettivo da raggiungere attraverso vari impegni presi al Consiglio dellaLegge, impegnandosi ad essere pronti a servire validamente il prossimo anche al di fuori delle atti-vità scout, nella vita quotidiana.Grande responsabilità è affidata ai Capi Reparto che devono sapere ponderare al meglio le loroconsegne, riconoscendo l’impegno di chi si è veramente messo al servizio degli altri”. (Giada - Torino6)

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Vanessa, Paolo,Valeria e Martina, mi parlano delle loro Tappe un po’ diverse…(NB – Si tratta delleTappe utilizzate dai Reparti che sperimentano un nuovosentiero)Avventura: - Quante sono le Tappe di questoSentiero un po’ diverso?Vanessa:“Tre: 1a, 2a-1°momento, 2a -2° momento, 3a.”Avventura: - Cosa rappresentano?Paolo: “Ogni tappa del nuovo Sentiero rappresenta con-temporaneamente la Scoperta, la Competenza e laResponsabilità. Sono tre momenti che noi dobbiamo scoprireper ciascuna delle tre! Anche i contenuti a cui fanno riferi-mento sono tre: Fede,Amore e Cittadinanza.”Avventura: - Come si raggiunge una tappa?Valeria: “Conquistandola! Il Sentiero è elastico;ognuno di noi,senza limiti, ha la possibilità di sperimentarne le fasi senzadover correre. Si parte da obiettivi personali. È un Sentiero individuale.”Paolo: “È il Consiglio Capi che decide se una Tappa è raggiunta. Per la consegna si fa un quadrato ufficiale a cuisegue una verifica nel Consiglio della Legge.”Avventura: - Le ritieni utili?Martina: “Le tappe ci stimolano a migliorarci. Sono una cosa seria ed entusiasmante; ognuno di noi conosce versocosa è in cammino. Io,ad esempio,verso l’ingresso al Noviziato.”Avventura: - Cosa significano per te?Vanessa: “Competenza, esperienza”.Paolo: “Obiettivi da raggiungere, sfide, impegno.”Valeria: “Mettersi alla prova”Martina:“Riflessione,migliorarsi.”(Erika - Reggio Calabria 15)

Da sinistra:Vanessa, Paolo,Valeria e Martina

Le intervistate ora sono Mara, Martina e Francesca.Avventura: - Ti è mai capitato che i Capi ti pren-dessero da parte per farti prendere degli impe-gni di Tappa o ti sei sempre presentato di tua ini-ziativa?Mara e Martina:“No, c’è stato spiegato tutto nella nottedella Veglia d’armi che precedeva la nostra Promessa davan-ti al Reparto, all’inizio dell’anno”.Francesca: “Di solito le Tappe le ho richieste, comunicando gli impegni che prendevo per raggiungere la“meta” successiva. Non nego però che mi è capitato di vedere Capi invitare chi non aveva ancora preso impe-gni, a farlo”.Avventura: - Per poter concludere un cammino di Tappa sono necessarie delle capacità obasta l’entusiasmo?Mara e Martina:“Ovviamente noi diciamo entusiasmo al 100%. “Francesca: “Sicuramente ci vuole l’entusiasmo perchè particolari capacità non c’entrano nulla con le Tappe.Però ritengo ci voglia anche dell’impegno, perché più si va avanti, maggiori sono gli impegni richiesti.”Avventura: - Ritieni che nel tuo Reparto vengano regalate o le si acquisisce lealmente?Mara e Martina: “Non pensiamo vengano regalate, anche perché a noi stesse non piacerebbe raggiungereuna Tappa non a tutti gli effetti, ma per poco. In questo modo le Tappe perderebbero il loro significato.”Francesca: “Non mi è capitato di vedere Tappe regalate, perché gli impegni di ognuna sono sempre stativerificati da tutti durante i Consigli dalle Legge. E poi se i Capi ritengono che non sei pronto te lo fanno nota-re e ti fanno riflettere su cosa hai fatto per raggiungere gli impegni.” (Elisabetta - Milano 20)

E/G del Gruppo Reggio Calabria 15

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Riceviamo dai nostri Corri-spondenti le risposte alla domandache avevamo loro proposto sultema delle Tappe.

“Che significa per voi conqui-stare una tappa? È importanteo è routine? Come le vivete: cilavorate alla grande tutto l’an-no? Se non fate ciò che è statostabilito a inizio anno: le riceve-te comunque o no? Significano davvero competen-za o vi vengono più o menoregalate?“

Come potrete leggere, la realtà cheaffiora dai loro interventi e da quel-li precedenti, presenta caratteristi-che diverse, da Reparto a Reparto, da luogo a luogo. Le Tappe segnano in manieradeterminante il vostro Sentiero e vanno senz’altro vissute con il massimo impegnopossibile. Impegno che viene preso al Consiglio della Legge e che, quindi, tutticonoscono. Ma questo non è determinante perché alla fine saranno i Capi, ed ilConsiglio della Legge, a valutare il lavoro che ciascuno ha svolto durante l’anno,tenendo conto anche di reali difficoltà che possono aver limitato l’impegno di unE/G. Per questo, talvolta, può sembrare che un passaggio di Tappa venga regalato ma inrealtà non è quasi mai così. L’essenziale è che alla fine di ogni Tappa si sia fatto un cam-mino che abbia portato una crescita di competenza, di disponibilità e dimaturità. Non staremo a misurarla con il metro, basta che ci sia ed il quadratino sullamanica sarà meritatissimo.

Essere competenti nel mio Reparto significa sapere determinate cose e riuscire a spiegarle e tra-smetterle agli altri. Questo significa conquistare una Tappa. Ogni anno, dopo l’uscita dei passag-gi, i Capi Reparto ci consegnano la Tappa successiva, del nostro cammino scout, che diventa l’im-pegno e lo scopo di tutto l’anno...Il raggiungimento della Tappa è sicuramente importante perchè è simbolo di crescita personale,di un percorso che porta gratificazione ed una maggiore conoscenza di se, del rapporto di socia-

lizzazione con gli altri, e sicuramente di Dio....Spesso gli impegni su cui lavoriamo per il raggiungimento della Tappa cercano di esse-re mirati sulle “carenze” di ognuno di noi, cercando di “smussare gli angoli del nostrocarattere”....è un bel percorso, impegnativo ma allo stesso tempo indispensabile per

vivere a pieno la vita e il mondo scout!!!! Solitamente si cerca di lavorarci alla grande tutto

l’anno..poi, anchese non riusciamo araggiungere tuttigli impegni, la Tap-pa ci viene con-segnata ugualmen-te perchè pensoche i Capi guardi-no l’impegno gene-rale durante tuttol’anno e la crescitapersonale di ognu-no di noi. (ChiaraClamori - Massa eCozzile1)

ED ORA LA PENNA PASSA AI NOSTRI CORRISPONDENTI!!

A CURA DI GIORGIO CUSMACON LA COLLABORAZIONE DEI CORRISPONDENTI DI AVVENTURAFOTO DI GIORGIO CUSMA, FEDERICO COLLAUTTI E SALVO TOMARCHIO

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Per me è molto importante conquistare una Tappa, perchè nel conquistarla mi sonoimpegnata al massimo ed ho imparato tantissime cose che mi servirannosempre. Conquistare una Tappa per me, significa, rendersi conto diquello che si è fatto in un mese, in un anno. Da noi le Tappe ed iBrevetti di Competenza non vengono regalate e, se così fosse, nonmi sembrerebbe giusto, perchè una persona deve guadagnarsi unavanzamento di Tappa o, allo stesso modo, un Brevetto. (MartaTodeschini – Sarmeola 1)

La conquista delle Tappe è un momento MOLTOimportante e rappresenta la crescita e/o la matu-razione della persona che le raggiunge. È di fon-damentale importanza cercare di arrivare allamèta che ci si è posti, ma se non si arriva bisognapremiare lo stesso la persona, tenendo conto delsuo impegno. Nel nostro Reparto non vengonoper niente regalate, anzi... e non mi sembra asso-lutamente giusto che altre persone di altri Repartile prendono solo per l’età e poi,magari,non sonoin grado nemmeno di accendere un fuoco da soli.(Venezia Filippo - Piazza Armerina 2)

Per quanto riguarda il discorso Tappe, nel mio Reparto sono semprestate più o meno “regalate”. Sebbene molti si siano dati da fare (e moltino), alla fine tutti avevano un nuovo distintivo da cucire sul camiciotto.Secondo me questo può essere giusto da un lato (perchè lo scautismonon deve essere nè un reggimento, nè una classe di scuola, ma unmomento di svago e di crescita comune), ma deve comunque essere ilsimbolo di un minimo di impegno, per salire quel gradino (anche picco-lo) che porta via via alla crescita di una persona. (Alessandro Camerada –Alghero 2)

Da sempre le Tappe sono un impegno personale e quindi in un repartocomposto da più di 40 E/G, ogni ragazzo si impegna secondo i propriinteressi nella conquista delle Specialità, delle Tappe e dei Brevetti!!Personalmente credo che prendersi degli impegni e cercare di portarli atermine sia un importante modo di arricchimento personale, e i maestridi Specialità hanno una funzione fondamentale in ciò. Nei nostri Repartile Tappe e le Specialità non si regalano affatto,bisogna guadagnarsele!!! Edè molto brutto andare ai Campi di Specializzazione e trovare ragazzi con15 specialità (senza esagerare!) attaccate sulla camicia! Da noi è impos-sibile raggiungere tali traguardi: un ragazzo con tutte le Tappe e unBrevetto è già considerato un “fenomeno”!! (Francesca Venturelli -

Sassuolo3)

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A proposito di CORRISPONDENTI: non ne abbiamo nessuno nelle regioni che seguono!ABRUZZO, BASILICATA, CALABRIA, CAMPANIA, FRIULI-VENEZIA GIULIA,PIEMONTE

Hai voglia di far sentire la tua voce ed esprimere le tue opinioni?Allora CONTATTACI al nostro indirizzo mail: [email protected]

Nel mio reparto le Tappe vengono consegnate a metà anno, quando (più o meno) vengono pronunciatele Promesse. Per noi, ricevere le Tappe è molto importante, perché fino ad allora è come se non avessi-mo cambiato anno. In quel momento i Capi ci chiedono se, secondo noi, siamo pronti ad iniziare questonuovo cammino.Io penso che il raggiungimento delle Tappe sia una cosa molto importante perché così ognuno vede veramen-te il frutto di quello che ha fatto durante tutto l’anno. (Miriam Fiorenza - Genova 25)

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U no degli articoli della Legge che restanoimpressi più facilmente anche ai nostri amici

non Scout è senza dubbio il quarto: «Sono amicidi tutti e fratelli di ogni altra Guida e Scout».Questo perché la prima parte («amici di tutti») sipresta spesso ad una lettura un po’ superficiale ea farci passare per ingenui (insomma il classicotormentone degli Scout che fanno attraversare lastrada alle persone anziane o compiono altreBuone Azioni simili, molto semplici e che noncostano molta fatica). In realtà, come sappiamo,essere davvero «amico» di qualcuno significamolto di più: saper ascoltare, saper perdonare,saper gioire dei suoi successi senza invidie. Inaltre parole essere disponibili con lui/lei in ognicircostanza e a qualunque ora (ricordate la para-bola del buon Samaritano, e dei due uomini difede che non soccorrono il povero viandante per-ché hanno fretta?) La seconda parte dell’articolo richiede verso glialtri Scout un impegno ancora maggiore: essereaddirittura loro «fratelli» (e sorelle). Non soltan-to verso gli altri componenti del nostro Repartoo del nostro Gruppo, che vediamo tutti i giorni ascuola o almeno tutte le settimane alla riunione,ma anche di quelli che non conosciamo, che vivo-no in posti lontani o addirittura in altri Paesi, eche quasi certamente non avremo mai la possibi-lità di incontrare.Che vuol dire allora sentirsi «fratelli» di Guide eScout di altre nazioni? In fondo parliamo linguediverse, mangiamo cose diverse, a volte professia-mo anche religioni diverse! Eppure da cent’annitutti gli Scout del mondo si considerano fratelli.Questo sentimento di comune appartenenza allagrande famiglia scout supera le diversità diciamocosì “dovute alla nascita”, perché tutti sentiamo dicondividere gli ideali di vita sana ed impegno afavore del prossimo proposti da B.-P. tanti anni faal campo di Brownsea, e subito dopo nel suofamosissimo Scouting for Boys, che diffuse rapi-dissimamente ovunque il movimento scout, ed èa tutt’oggi uno dei libri più tradotti al mondo.Infatti B.-P. era profondamente convinto che lastragrande maggioranza delle guerre combattutenel mondo fossero in realtà frutto dell’ignoranza

tra popoli vissuti a lungo separati e che diffidava-no per forza di cose gli uni degli altri nel momen-to in cui venivano in contatto. Il progresso, che giàa quell’epoca cominciava ad offrire maggiori pos-sibilità di viaggiare e conoscersi di quanto nonfosse stato per millenni, avrebbe quindi aiutato adimpedire in futuro il perpetuarsi di quelli inutililutti.Ma B.-P., che prima di dedicarsi ai ragazzi di tuttoil mondo era stato generale dell’EsercitoBritannico, e perciò conosceva bene la guerra,indicava anche un’altra ragione: su quell’ignoranza,infatti, facevano da sempre affidamento degli spe-culatori, che aizzavano l’odio verso gli «altri» pertrarre profitto dal conflitto stesso o dalla sua spe-rata conclusione vittoriosa. Per questo gli scoutavrebbero dovuto fare la loro parte, intrattenen-do quanto più possibile rapporti con i loro «fra-telli che vivono lontano» e cementare così unsenso di comunione al di là di ogni confine o bar-riera linguistica.Negli oltre 30 anni della sua «seconda vita» daeducatore il nostro amico Robert vide il mondo

DI ALESSANDRO TESTADISEGNI DI PIERRE JOUBERT

UN MONDO D’AMORE

L’IMPORTANZA

DI RICONOSCERSI NEGLI

OCCHI DEL FRATELLO (SCOUT)

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sconvolto, pur-troppo, da guerresempre più sangui-nose, ma non perquesto si persed’animo. Infatti altermine della Pri-ma Guerra Mon-diale in cui milionidi giovani, tra cuianche molti Scout,furono costretti,da circostanze piùgrandi di loro, adindossare una divi-sa di diverso colo-re e ad uccidersi avicenda, B.-P. decise di organizzare dei raduniperiodici fra i «suoi» ragazzi per rafforzare ilsenso di comune appartenenza alla grande fami-glia scout che quattro anni di guerra potevanoaver intaccato per sempre.Il primo Jamboree (parola che in una lingua afri-cana vuol dire «incontro festoso», e che lo stes-so B.-P. scelse per indicare i raduni mondialiscout) della storia si svolse infatti nel 1920, aLondra, e nonostante le grandi difficoltà logisti-che dell’epoca fu un grandissimo successo, coin-volgendo 8.000 ragazzi provenienti da ben 34nazioni. B.-P., che l’ultima sera fu acclamato«Capo Scout del Mondo», chiese a tutti loro,tornando a casa, di impegnarsi a fondo per esse-re dei “vaccini di pace” nel proprio Paese.Qualche anno dopo B.-P. scriverà: «Gli Scout diogni parte del mondo sono ambasciatori di buonavolontà, che fanno amicizia ed abbattono ogni bar-riera di razza, di credo religioso, di classe socia-le…Le guerre ci hanno insegnato che se un Paese

cerca di imporre il suo particolare punto di vistaagli altri, è fatale che ne seguano crudeli reazioni.Una serie di jamboree mondiali ed altre riunioni discout provenienti da molti Paesi diversi ci hannoinvece insegnato che attraverso l’esercizio della tol-leranza e dello scambio reciproci nascono la sim-patia e l’armonia. Questi jamboree hanno dimo-strato quale solido legame sia la Legge scout tra iragazzi di ogni Paese. Possiamo fare campi assie-me, fare uscite assieme e godere di tutta la gioiadella vita all’aria aperta, e così dare una mano aforgiare una catena di fraternità. Se siamo amici,non vorremmo litigare tra noi. Coltivando le nostreamicizie, come quelle cementatesi nei nostri grandijamboree, prepariamo la via alla soluzione dei pro-blemi internazionali, ottenuta per mezzo di discus-sioni di carattere pacifico…Prendiamo quindi l’im-pegno di fare assolutamente il massimo che potre-mo per stabilire l’amicizia tra gli Scout di tutti iPaesi e per contribuire a sviluppare la pace e la feli-cità del mondo e la buona volontà tra gli uomini».

Dopo più di cinquant’anni e moltealtre guerre, il suo messaggio è sicu-ramente ancora attuale. Soltanto laconoscenza reciproca, infatti, puòcoltivare quei sentimenti positivi diamicizia e stima fra popoli diversiche possono evitare il ripetersi deiterribili massacri del XX secolo. Dalmomento che purtroppo la pace, nelsuo senso più ampio, è un obiettivoche non può mai essere dato peracquisito, ma anzi va conquistata edifesa giorno per giorno, comeScout abbiamo il dovere diimpegnarci quotidianamente acostruirla «in ogni circostanza»,onorando la Promessa che abbiamofatto.

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P er primi entrarono i cammelli con i pen-nacchi rossi, cavalcati dai Tuareg con i caf-

fettani blu acceso, che pestavano su tamburipiazzati al lati della gobba. Poi toccò agli struz-zi: sul dorso reggevano una sella, e sulla selladei buffi personaggi mascherati da clown. Icavalli bianchi erano al passo, tenuti saldamen-te da vere Amazzoni, appena giunte in aereo –guarda un po’ – proprio dal Rio delleAmazzoni, mentre gli elefanti saltavano pesanti

f a c e n d os c o p p i a r econ le lorozampone deit e r r i b i l imor t a re t t isparsi a ter-ra. Da lonta-no si sentivail frastuonodella bandamusicale di

Borgo San Dalmazzo che si avvicinava a passilenti. Bono Vox, degli U2, aveva sfidatoJovanotti a chi gridava più forte, ma Eminem lisovrastava tutti.

Steven Spielberg era arrivato conciato da di-nosauro, in un bagno di sudore per lo spessocostume di gomma avanzato dall’ultimo filmdella serie, mentre Indiana Jones, più gasato

Avventura 6/2005Avventura 6/2005 1111

che mai,insegna-va atutti lecompl i -c a t i s s i -me lega-ture chelo ave-vano salvato nelle sue incredibili avventure.Luke Skywolker, che non voleva essere dameno, rischiò di distruggere una mensola del-l’angolo di squadriglia maneggiando la fiammadi Reparto come fosse una spada laser.Eh sì, la squadriglia dei Gabbiani aveva fatto lecose in grande per la fiesta finale della grandeimpresa d’autunno. Tutti i convocati eranoaccorsi, e forse si era presentato anche qual-che ospite non invitato.I trombettieri del re del Marocco stavano sfi-dando i suonatori di cornamusa calati dallecolline scozzesi, mentre la banda degli ottoni diBorgo San Dalmazzo, finalmente entrata insede, spaccava i timpani a tutti: «Abbiamoaggiunto qualche tamburo», disse sorridendo ilmaestro che abbagliava tutti con i suoi denti aspecchio. Alla fine entrò un vero drago cinesetra una follia di fuochi pirotecnici, facendosilargo tra Roger Rabbit e Bugs Bunny che sifacevano degli scherzi vergognosi.Il Caposquadriglia dei Gabbiani chiese unmomento di silenzio – e ce ne volle perchétutti lo ascoltassero – per leggere il messaggiodel Papa che, si scusava, non aveva potuto par-tecipare di persona. Fuori intanto le campanesuonavano a squarciagola, e il coro degli alpinicantava a distesa. O forse il contrario.La fiesta dei Gabbiani fu ricordata a lungo, nonsoltanto in sede, ma in tutta la città. Perfino“Avventura” avevano mandato un cronista.

La fine di un’impresa vuole sempre una fiesta:dopo che si è lavorato in modo così impegna-tivo, che ci si è conosciuti di più, che si è cre-

DI STEFANO GARZARODISEGNI DI RICCARDO FRANCAVIGLIA

GODZILLA ALLA FIESTA DEI GABBIANI

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Avventura 6/2005Avventura 6/2005

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sciuti insieme, è bello lasciarsi andare a unpazzo divertimento dove tutte le croste dellafatica si staccano e scompaiono.Ma c’è anche chi non festeggia. Sembra impos-sibile, eppure c’è chi dice che la fiesta è inuti-le, dal momento che si fa festa ogni giorno del-l’anno: se accendi la televisione, vedi gente chefesteggia a tutte le ore; se vai nei supermerca-ti, là è sempre giorno solenne – la sagra dellosconto pazzo, la fiera dell’offerta speciale dellamortadella, del tre per due del trapano elettri-co – perché fare acquisti e buttare soldi èun’enorme festa; se vai in centro il sabatopomeriggio, tutte le facce sono tirate a festa,tutti sono contenti, felici nei loro costosi etaroccati vestiti firmati.

Ma c’è da fidarsi di gente che festeggia a qual-siasi ora? O forse quelle persone si comporta-no così perché hanno la testa e il cuore vuoti,e in quel modo vogliono ammazzare il silenzioche invece parla, e parla eccome, e dice: «Voicontinuate a fare rumore, a riempirvi di frasi edi rumori soltanto perché non sapete che cosafesteggiare».

I Gabbiani, invece, sanno benissimo che cosafesteggiano: loro hanno compiuto un’impresae, grande o piccola che sia, l’impresa è vita.Nell’impresa si gioca, si diventa amici, si impa-rano tecniche e trucchi che la scuola nonsaprebbe insegnare, si mostrano con orgoglioagli adulti dei capolavori che loro ci invidiano.È con l’impresa infatti che si diventa grandi.Ai Gabbiani non tutte le imprese riesconosempre alla perfezione. Ma festeggiano lo stes-so, magari senza elefanti e cammelli, perchécomunque hanno lavorato e trafficato insieme.Gli errori possono diventare dei grandi mae-stri, e suggeriscono soluzioni che non si trova-

no nemmeno nei manuali della Fiordaliso. Sel’impresa è andata storta, nella fiesta bisognadimenticare i passi falsi compiuti, poiché si ègià litigato durante la verifica, quando ci si èdetto in faccia tutto ciò che non andava fatto esi sono cercate strade nuove per non cascarepiù nelle solite trappole.I Gabbiani hanno anche capito che la fiestadeve essere leggera, e cioè che sarebbe scioc-co ammazzarsi di fatica nell’organizzarla. Lafatica l’abbiamo già compiuta durante tutto ilresto dell’impresa. Sarebbe pazzo chi pensasseche per una bella fiesta occorrano lancio, pro-gettazione, realizzazione e magari una compli-cata verifica: bloccate quel disperato prima chesia troppo tardi.Così come non si fa fiesta scaricando su untavolo tre bottiglie di aranciata, otto sacchettidi patatine fritte e cinque di pop-corn al for-maggio piccante, con un po’ di musica rave: lafiesta non è uno spot televisivo, e non c’è nien-te di peggio che copiare – male – ciò che giàtutti fanno, sempre identico allo stesso modo.I Gabbiani hanno carattere, e lo dimostranoanche nella fiesta. Non per nulla Godzilla eBono Vox sono accorsi con entusiasmo.

Quando hanno ricevuto l’invito hanno detto:«Oh, finalmente qualcosa di nuovo, e non piùquegli stupidi interventi di quattro minuti intelevisione con gli applausi finti, dove qualcunoti suggerisce che cosa devi dire e quando deviridere. Questa volta voglio proprio divertirmi.Volo dai Gabbiani».E sia Godzilla sia Bono saltavano come pazzi dafar tremare i muri della sede, finché il ritrattodi B.-P. si staccò e cadde frantumandosi sulpavimento. Ma qualcuno, raccogliendo la foto,osservò che il vecchio con il cappellone sorri-deva ancora di più.

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DI GIORGIO

CUSMA

a cura della redazione di SCOUT Avventura � [email protected]

Agesci � Vita di Squadriglia n. 10

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LaSquadrigliasi diverte

vita di SquadrigliaLa Squadrigliasi diverte

Ma la fiesta chi la fa? Tutti!?!Sì� tutti: dal più piccolo al più grande� ciascuno con la propria aalllleeggrriiaa eddeessiiddeerriioo ddii ddiivveerrttiirrssii (…divertirsi: non fare solo rumore e baccano!)�Non dimenticando di portare con sè anche tutti i propri ttaalleennttii� Quali talenti? Ma le ccoommppeetteennzzee� è ovvio!In una fiesta� incarichi e posti d’azione non sono essenziali in quantopossono venir sostituiti dalle competenze specifiche di ciascuno� Ci sigiocherà le proprie SSppeecciiaalliittàà o il proprio BBrreevveettttoo�La fiesta non ha bisogno di topografi né di segnalatori (…oddio: perlo�meno è molto improbabile) però avrà bisogno di cuochi� elettricisti�disegnatori� sarti� attori� ecc�Vediamo un po’ insieme gli ambiti tecnici di una fiesta� ambiti essenzia�li che richiedono una preparazione accurata� garantita da specialisti (…semprechè vogliate far le cose per bene!)�La CCUUCCIINNAA: una fiesta senza cibarie e bevande è già fallita! Il cibo rap�presenta sempre un valido contributo all’atmosfera� Pizzette� bruschet�te� pasta fredda… perché non fare una gara per scoprire chi sa prepara�re gli stuzzichini migliori?La MMUUSSIICCAA: il divertimento è sempre associato a musiche� canti e danze�Cicale e musicisti saranno essenziali per alzare il tono del festoso incon�tro� C’è spazio anche per chi sa armeggiare con elettricità� registratori�personal computer ed impianti stereo�L’IILLLLUUMMIINNAAZZIIOONNEE: abbiamo già letto di quanto sia importante utiliz�zare le giuste luci… dal fuoco al faretto� Chi se la sente?L’AANNIIMMAAZZIIOONNEE: se preparata bene e condotta con vivacità� garantiràun risultato mitico alla fiesta�Lo SSPPEETTTTAACCOOLLOO: ogni Squadriglia presenterà dei momenti di puro spet�tacolo per il divertimento di tutti… ed anche qui� una buona prepara�zione evita di presentare delle sceMMette al posto di esilaranti sceNNette�La PPAARRTTEECCIIPPAAZZIIOONNEE: beh� ragazze e ragazzi� qui è questione persona�le…se non vi buttate… la fiesta non decolla mica!

Forza allora� c’è da fare per tutti�

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Far festa per i successi... far festa perriprendersi dagli insuccessi!

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Coordinamento editoriale: Giorgio Cusma

Progetto grafico e Impaginazione:Technograph - TS

Testi di:Margot CastiglioneGiorgio CusmaFabio FoguGiorgio InfanteStefania MartinielloSara MeloniStefano SandriSalvo Tomarchio

Disegni di:Elisabetta DaminiChiara FontanotSara PalomboStefano SandriMarco ScandalettiSimona SpadaroJean Claudio Vinci

Foto di:Marco Scandaletti

QQuuaannttee vvoollttee èè ccaappiittaa��ttoo cchhee llaa vvoossttrraa SSqquuaa��ddrriigglliiaa aabbbbiiaa ppoorrttaattoo aatteerrmmiinnee�� ddooppoo mmoollttaaffaattiiccaa ee iimmppeeggnnoo��uunn’’IImmpprreessaa eecccceezziioonnaa��llee?? Sicuramente tan�te� ma avete mai pen�sato di chiudere inbellezza le vostre fa�tiche con un momen�to di festa? Se la ri�sposta è sì� avetefatto la cosa giusta�Se invece avete prose�guito per la vostrastrada� testa bassa evia per nuovi obietti�vi… beh la vostraSquadriglia avrà sicu�ramente perso un’op�portunità� Lo Scout èlaborioso� come giu�stamente recita lanostra Legge� ma per�ché non fare una pic�cola pausa e dare ilgiusto merito ai risul�tati ottenuti dallaSquadriglia? Perchénon ritrovarsi tuttiinsieme per ricordareil lavoro fatto e maga�ri farsi una risata pen�

sando a qualche pa�sticcio combinato nel�l’esecuzione dell’Im�presa? Allora via conla fiesta e con il diver�timento! Non dimen�tichiamoci però delnostro essere Scout�Fate in modo che ilclima di allegria� ami�cizia e fraternità nonvenga sopraffatto dal�la sguaiatezza e dallavolgarità� Perché lafiesta riesca� è benepensare a tutti i parti�colari� il successo nonviene da sé! Anzi selasciamo spazio allabanalità rischiamo dimacchiare gli ottimirisultati ottenuti pre�cedentemente� Ancheil divertimento può edeve essere pianifica�to� Perché non pensa�re a un’ambientazioneparticolare (se siamoal Campo possiamoutilizzare il tema giàstabilito)� a una musi�ca speciale? Non sa�rebbe male trasfor�mare il nostro angolo

DI FABIO FOGUFOTO DI MARCO SCANDALETTI

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con luci e addobbi par�ticolari! Una fiestariuscita è un ottimomodo per ritrovarel’entusiasmo per unanuova avventura� Unincoraggiamento inpiù per rimboccarsi lemaniche e progettareun altro successo dascrivere nel libro d’orodi Squadriglia� QQuuaanntteevvoollttee èè ccaappiittaattoo cchhee llaavvoossttrraa SSqquuaaddrriigglliiaa nnoonnaabbbbiiaa ppoorrttaattoo aa tteerrmmii��nnee�� ddooppoo ttaannttaa ffaattiiccaa eeiimmppeeggnnoo�� uunn’’IImmpprreessaaeecccceezziioonnaallee??Non tutti sono perfet�ti� nemmeno gli Scout�Se non si riesce a rag�giungere l’obiettivoprefissato durante laprogettazione è il casodi fermarsi un attimo�

Non certo per pianger�si addosso e consu�mare intere confezionidi fazzolettini� Noncambierebbe il risulta�to dell’Impresa e nonsarebbe gratificanteper voi stessi che co�munque vi siete im�pegnati e avete fattodel vostro meglio� Chefare allora? Via con lafiesta! Anche in que�sto caso sarà un modoper gioire sul lavorosvolto e magari� (seavanza tempo altri�menti potrete farlo inuna riunione successi�va)� verificare conserenità gli errori fat�ti� Sarà sicuramente ilmodo più giusto perritrovare la convinzio�ne e l’autostima che

probabilmente aveteperso dopo l’insucces�so� Si sorride e sicanta� soprattutto nel�le difficoltà recita lanostra Legge…! Viacon la fiesta dunque�ma attenti alle con�troindicazioni� Comele medicine anche ildivertimento può di�ventare dannoso se ledosi diventano ec�cessive�Fate in modo che ilfesteggiamento nondiventi l’unico scopo eil motivo principaledel vostro agire� NNoonnssii ffaa uunn IImmpprreessaa ppeerraarrrriivvaarree aallllaa ffiieessttaa�� SSiiffaa llaa ffiieessttaa ppeerr pprreemmiiaa��rree ee rriiccoorrddaarree ttuuttttiiiinnssiieemmee�� iinn aalllleeggrriiaa�� iillnnoossttrroo llaavvoorroo��

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DI PANDA SORNIONE

DISEGNI DI ELISABETTA DAMINI

La fiesta è un momentoimportante per la vitadella Squadriglia�Proprio per la sua parti�colarità è un momentoche va valorizzato� resounico� In particolare vaevitato di pensare allafiesta come ad un mo�mento di normalità� Latorta portata a riunio�ne� la cena prima diincontrarsi per unConsiglio di Squadriglianon sono una fiesta�Come pure non va con�fusa la gioia dello stareinsieme che caratteriz�za la vita di Squadrigliacon la fiesta�

La fiesta è un momentoche si inserisce in uncontesto: in particolareè un momento dell’Im�presa (ma questo losapevate già)� E’ inoltreun momento successivoalla verifica di tutti glieventi importanti delReparto�La fiesta del CampoEstivo è forse la piùconosciuta� la più ap�prezzata� Tipicamentesi svolge l’ultima seradel Campo ed è caratte�rizzata dalla gioia diaver vissuto al meglio igiorni dell’evento esti�vo� Viverla però l’ultima

sera ha il difetto di con�siderare il giorno in cuisi smonta il Campo e igiorni successivi (in cuisi sistema il materiale)come momenti super�flui� In verità questisono realmente impor�tanti� Si può pensarequindi ad una fiesta suc�cessiva� magari quandosi ricominciano le atti�vità a settembre� Po�trebbe anche esserel’occasione per invitare igenitori� il resto delGruppo: un momentoper condividere la realtàdel Campo� magari pro�iettando le fotografie�sceneggiando i momen�ti più esilaranti� Un mo�do per comunicare all’e�sterno: e allora si posso�no anche invitare i pro�pri amici� perchè no�L’importante è mettereal centro l’esperienzafatta�La fiesta a termine diun’Impresa può inveceavere le più diversemodalità� Prevale sem�pre l’aspetto comunica�tivo� Ad esempio neiconfronti del resto delReparto che non aspet�ta altro che conoscere leperipezie della vostraSquadriglia�

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Verso coloro che han�no compartecipato al�la vostra Impresa: adesempio� se avetesvolto un’attività sulterritorio del vostroComune� si possono

invitare tutte le perso�ne coinvolte� Oltre all’aspetto comu�nicativo� deve ancheevincersi la gioia di averfatto del proprio meglioper realizzare l’Impresa�

Indipendentementedalle caratteristicheparticolari� la fiesta èil momento per espli�citare quello che èstato il cambiamentodella vostra squadri�glia� Il campo� o l’im�presa� sicuramente viavranno cambiato: disolito si cambia inmeglio� anche se tal�volta si può ancheappurare che non si ècambiati per nulla� Lo stesso si può direper il territorio e lepersone con le qualiabbiamo interagito�Se davvero si è inne�scato un meccanismoper migliorare noistessi� le persone e lecose che ci stannointorno� allora la fie�sta sarà il momentoper rendere chiare

queste novità e farlediventare stimolo perulteriori passi in avan�ti e testimonianzaverso l’esterno delloscautismo�

LLAA FFIIEESSTTAA......QQUUAANNDDOO??

- al termine di un’impresa

- al termine di un Campo (Estivo, altro)

- al termine di ogni momento forte della

Squadriglia.

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DI FABIO FOGU

DISEGNI DI ELISABETTA DAMINI

«Una fiesta ambienta�ta? Ma non siamo micaal carnevale di Gruppo oal Campo Estivo!»potrebbe risponderequalcuno di voi� Ma chiha detto che le ambien�tazioni valgono solo perqueste due occasioni?Anzi� proprio perchésappiamo quanto siadivertente fare giochi eattività a tema duranteil Campo Estivo� oppurepartecipare al carnevaledi Squadriglia� dovrem�mo essere invogliati atrovare altri momentiper dare sfogo alla fan�tasia� Nessuno ci vieta dirispolverare il materialedi espressione diSquadriglia anchedurante l’anno e usarevestiti e addobbi perfesteggiare il raggiungi�mento di una Specialitàdi Squadriglia o qualsia�si altra avventura intra�presa durante l’anno�Provate a pensare quan�te cose e in quanti ambi�ti una Squadriglia puòlavorare durante l’an�no! Bene ragazzi… perle ambientazioni non c’è

che l’imbarazzo dellascelta� (Fig��)

Ecco qualche esempio�Avete appena conclusoun’Impresa di speleolo�gia? Che ne dite di una

fiesta in stile preistori�co? Se decidete di fare

la fiesta insede� potre�ste trasfor�mare il vo�stro angolodi Squadri�glia in unapiccola ca�verna e tra�vestirvi dacavernicoli�(Fig��) Non saràcerto diffici�le� È un saltonel passatoche potreste

proporre anche al restodel Reparto e� se avetechiesto l’ aiuto di qualcheesperto� perché non

FIG.1

FIG.2

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ricambiare il favore econdividere la vostraallegria e la fiesta anchecon lui? Anzi� avete maipensato a fare degliinviti (anche in carton�cino) in cui chiedete agliospiti di partecipare conun abito adatto al temadella fiesta? (Fig��)

È un modo divertenteper coinvolgere gli ospi�ti ma anche le altre

Squadriglie! Se la sede ètroppo piccola potreteorganizzare l’attivitàanche all’aperto� Unabuona attenzione allascelta del posto valoriz�zerà sicuramente i vo�stri travestimenti e ren�derà tutto molto piùcoinvolgente� Magaridurante la vostra av�ventura in grotta aveterinvenuto un coccio diun antico vaso oppureavete scoperto scritte odisegni misteriosi su u�na parete rocciosa…beh perché non sceglie�re come ambientazioneun’avventura di IndianaJones? Dalle grotte almare� ogni ambito dilavoro può dare vita amolte ambientazioni�Cambia lo scenario ep�pure non mancano glispunti per fare della no�stra fiesta� un momentospeciale� La vostra Squa�driglia ha appena con�cluso la costruzione diuna zattera o di unkayak? Perché non or�

ganizzare una grandefiesta in spiaggia o inriva al lago per mostrarela vostra opera al restodel Reparto? Se qualcu�no non si fida di salire abordo potreste semprepresentarvi come bagni�ni: non ci vuole poitanto a trovare un tra�vestimento adatto!Chissà se in questo casobasterà l’abito a fare ilmonaco!? Perché altri�menti non sfruttare ilmare� o qualsiasi altroposto che scegliereteper festeggiare le vostreImprese� per ambienta�re fantastiche scenettee rendere la vostra fie�sta ancora più diverten�te? Potreste� ad esem�pio� trasformare la vo�stra zattera in una cara�vella� se vorrete raccon�tare la storia di un cele�bre navigatore del pas�sato (chi sarà maicostui?)� oppure in unmaestoso vascello sepreferirete narrare anti�che storie di pirati�

FIG.3

LLaa sscceellttaa ddeell tteemmaa nnoonn èè aaffffaattttoo uunn aassppeettttoo sseeccoonnddaarriioo�� ÈÈ mmoollttoo iimmppoorr��ttaannttee ccrreeaarree uunnaa ccoonnttiinnuuiittàà oo ccoommuunnqquuee cceerrccaarree uunn ffiilloo ccoonndduuttttoorree cchheelleegghhii ll’’aammbbiieennttaazziioonnee aall ttiippoo ddii llaavvoorroo cchhee aavveettee iinnttrraapprreessoo nneellllaa ffaassee ooppee��rraattiivvaa�� QQuueessttoo vvii aaiiuutteerràà aanncchhee aa rraaccccoonnttaarree ee mmoossttrraarree qquuaallee èè ssttaattaa llaavvoossttrraa aavvvveennttuurraa��

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Se avete a disposizionegli stampi di gesso� pote�te realizzare le mmaasscchheerreeiinn ccaarrttaappeessttaa:: (Fig��)Passate nello stampo lapunta del pennello dopoaverla inumidita conacqua e sapone� Prendete della striscioli�ne di carta di giornale (��� cm� di larghezza) e�dopo averle immersenell’acqua� adagiateleall’interno del calco stan�do attenti a non romperle�Spennellate lo strato con la colla vinilica diluita in acqua (� parte dicolla e � di acqua)�Ripetete la stessa operazione formando � strati di carta orizzontali e �verticali� alternati tra loro�Rimuovete la forma di carta dallo stampo e ponetela in un luogo fre�sco ed asciutto per farla asciugare�Con il taglierino rifilate i bordi e create i fori per gli occhi� la bocca e ilnaso�Quando la maschera è pronta� stendete un colore che faccia da fondo�possibilmente di tinta neutra�Decorate a piacere con colori a tempera�Se non volete utilizzare le maschere ma ttrruuccccaarrvvii iill vviissoo oo llee aallttrree ppaarrttiiddeell ccoorrppoo� ecco dei consigli pratici: (Fig��)� Utilizzate le tempere per il viso a base d’acqua� i brillantini in cremao gli stick perlati (pprroovvaannddoollii pprriimmaa ssuu ppiiccccoollee ppaarrttii ddii ppeellllee�� ppeerr ssccoonn��ggiiuurraarree ppoossssiibbiillii rreeaazziioonnii aalllleerrggiicchhee)�� Per colorare tutto il viso utilizzate una spugnetta ( così da ottenereun effetto omogeneo) oppure i pennelli� se dovete colorare dei parti�colari�� Potreste ricorrere alla tecnica dello stencil da realizzare con le formeche preferite per ottenere una decorazione precisa� dando sfogo anchealla vostra fantasia�� Con la matita per il trucco ripassate i contorni delle forme che avetedisegnato�SSbbiizzzzaarrrriitteevvii aadd uuttiilliizzzzaarree ccoolloorrii ee ddiisseeggnnaarree ffoorrmmee:: llaa rriiuusscciittaa ssaarràà aassssii��ccuurraattaa ee vveeddrreettee cchhee ssaarràà ddiivveerrtteennttiissssiimmoo!!

MMaatteerriiaallee nneecceessssaarriioo ppeerr llaa rreeaalliizzzzaazziioonnee ddii mmaasscchheerree iinn ccaarrttoonncciinnoo ooccaarrttaappeessttaa::occorrente per disegnare (matita� gomma� squadra e pennarelli)�taglierino� forbici� pennelli� acqua� cucitrice a punti metallici� nastroadesivo� colla� brillantini e unpezzo di stoffa di pizzo dellalunghezza di � cm�Potete anche recuperare delmateriale che avete in casacome fettucce di stoffa colora�ta� nastrini di raso e bottoni�Ecco come realizzare mmaasscchheerreeiinn ccaarrttoonncciinnoo:: (Fig��)Su un cartoncino disegnateprima la sagoma della masche�ra e poi la ritagliate con le for�bici�Prendete il pizzo e con ago e filo cucitelo� lasciandolo un po’ arricciato�a circa � cm di distanza dal bordo superiore della maschera� fino acoprire l’intera larghezza della sagoma�Per sicurezza� con della colla vinilica� ripassate il bordo del pizzo�

facendo particolare atten�zione ai punti dove termi�nano le cuciture�Con un pennarello eviden�ziate il contorno dellasagoma�Spalmate della colla (tipostick) lungo il contornodegli occhi e spargetecisopra della polverina colo�rata�Ai lati della mascherapotete attaccare delle fet�tucce di raso con la cucitri�

ce� della lunghezza di circa � cm�Per tenerla sulla faccia fate due forellini� magari sotto le fettucce�dove poter infilare l’elastico�

DI SARA MELONI DISEGNI DI SIMONA SPADARO

FIG.1

FIG.2

FIG.3

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spalla alla caviglia) elargo almeno ��cm� una fettuccia oun Nastro lungo unmetro� ago e filoSegnate il centro dellastoffa� Tagliate untriangolo con la basesul centro� Cucite lafettuccia sul rovesciodella stoffa in orizzon�tale per una lunghez�za di ���� cm�Piegate la stoffa alcentro e cucite le dueestremità con una

cucitura a � centimetri dal bordo e fino a � cm dalla piegatura del centro�A seconda dell’uso che vorrete farne potete bordarla con passamaneria�bottoni di metallo� strass� ecc�

IIll SSoollee::(Fig��)Semplice da realizzare edi grande effetto!!Occorrente: Strisce distoffa gialla� un Hulahop� ago e filoTagliate tante strisce distoffa e cucitelesull’Hula hop� “tiporaggi”� unendoli al centoe lasciando i bordi sfran�giati� come delle fiam�me�Indossate una maglia ed un pantaloncino giallo� legate da dietro il sole dalcentro attorno alla vita con un striscia si stoffa gialla�

QQuuaallcchhee uullttiimmoo ccoonnssiigglliioo: Se vi mancano le stoffe dei colori desiderati� tingetele� immergendo le len�zuola bianche in acqua e aceto a cui avrete aggiunto della carta crespa delcolore scelto� Quando usate i travestimenti� il fazzolettone va tolto� altri�menti sarete sempre degli Scout travestiti� Guardatevi intorno� con un po’di fantasia� qualsiasi oggetto può diventare quello di cui avete bisogno perrendere perfetto il vostro travestimento�Un’ottima fonte per i vostri personaggi sono gli armadi dei vostri nonni�sicuramente ci troverete abiti interessanti� Ma chiedete loro il permesso dipoterli usare!!

FIG.1

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Cosa fa ridere di più di una strana maschera o di un buffo travestimento?!?Tra le cose che non dovrebbero mai mancare in una cassa di Squadriglia c’èsicuramente il necessario per realizzare splendidi costumi� Bastano poche esemplici cose per poter diventare in poco tempo chiunque vogliate essere!Stoffe varie (delle vecchie lenzuola andranno benissimo!!)Qualche foulard colorato � Forbici � Ago e filo � Spille da balia � Gommapiuma � Colori a ditaEd ora proviamo a travestirci insieme…

LL’’ooddaalliissccaa ee iill mmaarraaggiiààOccorrente: semplicementedelle stoffe� andranno benissi�mo anche dei bellissimi pareicolorati(Fig��)

CCaappppuucccceettttoo RRoossssoo eedd iill lluuppooOccorrente: un fazzoletto distoffa rosso� fili di lana gialla oRafia naturale� gommapiuma�un cerchietto fermacapelli�colori a dita� Per Cappuccetto:Intrecciate la lana o la rafia dalledue estremità lasciando al cen�tro una ventina di cm non intrec�ciati� Fissate le trecce alle dueestremità� sistematele sulla testafermandole con il fazzoletto�Per il lupo:Ritagliate dalla gommapiumadei piccoli triangoli e colorarlicon i colori a dita�Fissate le orecchie al cerchietto fermacapelli con della colla o con ago e filo

TTuunniiccaa MMuullttiiffuunnzziioonnee(Fig��) Questa tunica sarà ottima per vari travestimenti� A seconda del colore in cuila realizzerete e degli accessori abbinati potrete diventare angeli� imperato�ri� orientali ecc�Occorrente: Un pezzo di stoffa lungo il doppio della vostra altezza (dalla

DI STEFANIA MARTINIELLO

DISEGNI DI CHIARA FONTANOT

FIG.1

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1313

preveda scenette� gio�chi� canti� momento ce�na ecc�� ma è anche veroche i festeggiamentipossono deviare il per�corso� aggiungendoparti nuove improvvisa�te (tipo scenetta d’imi�tazione dei Capi Sq�� unclassico)�Se il vostro Reparto èmolto “attivo”� potresteindividuare solo unacornice di riferimento ealcune cartucce da u�sare all’occorrenza� Mispiego: se l’ambienta�

z i o n escelta èm e s s i �c a n a �p o s s odecideredi met�tere inscalettauna se�rie dimusichedi tipom e s s i �c a n oche van�

no lasciate libere diandare� senza interru�zioni� Se il Reparto sibutta in “pista” aimprovvisare scenette�la Fiesta è fatta� E’ benecomunque prevederedelle cartucce di scortaossia dei giochi� scenet�te� canti che riportino�se si è persa la strada�sulla via dell’ambienta�zione scelta� Nel caso in cui invece ilReparto sia ancoramolto giovane o nonabituato a gestire spazi

così ampi di festa inautonomia� è meglioavere una scaletta eseguirla�Capita raramente co�munque che il Repartonon si indirizzi versoforme autogestite difesta e sano divertimen�to� È questa d’altrondela natura di una Fiesta�E allora musica ragazzie buona Fiesta a tutti!

FFiieessttaa ssccaalleettttaa FFiieessttaa ccoonntteenniittoorree• Scelgo le musiche adatte all’am�

bientazione

• Prevedo� in scaletta� ogni mo�mento:

� apertura� gioco� danze� momento cena� musiche� ecc�

• scelgo le musiche adatte all’am�bientazione che mi servono dacornice e dentro lascio andare lafesta

• preparo comunque �/� danze/gio�chi per eventuali tempi morti

1212

Prima di partire per ilCampo il mio Capo Sq� miaveva spiegato quantobella e particolare potesseessere una Fiesta di fineCampo Estivo� Arrivato al penultimogiorno di Campo� l’unicacosa che mi veniva inmente era la mia stan�chezza� Tutti gli altri dellamia Squadriglia invece�che non erano al loroprimo anno di Repartocome me� erano su di giriperché stasera ci sarebbestata la Fiesta… e aveva�no ragione! Più si andavaavanti nel pomeriggio�più mi sentivo in estasi:pizza� arancini� aranciata�dolci� danze� giochi� sce�nette� musica! Ragazzi� fula Fiesta più bella chericordi� Forse perché erala prima o forse perchéeravamo riusciti a creareun’atmosfera molto parti�colare grazie alla sceltaazzeccata delle musi�che…Ebbene sì� Anche unaFiesta� come ogni attività�và preparata in ogni suaparte� Ricordiamoci cheessa viene fatta a terminedi ogni Impresa o a fineCampo (Estivo ad es�) perfesteggiare i risultati� igiorni vissuti insieme�

Tutti partecipano� nessu�no escluso; tutti la prepa�rano; tutti sono protago�nisti assoluti!È bene scegliere un’am�bientazione che può esse�re la stessa del Campo ouna diversa� In base a que�sta si può adattare tutto:a partire dal cibo� passan�do per i travestimenti efinendo con le musiche�Questa potrebbe sembra�re la parte più difficile per�ché se si vuole usare musi�ca registrata bisogna avergià portato della musicaad hoc da casa (a menoche l’ambientazione sia lastessa del Campo); se sivuol utilizzare musica dal

vivo (per mano dei vostristrumenti musicali) biso�gna provare i pezzi inseri�ti in scaletta�Dunque la musica vaadattata sì all’ambienta�zione� ma anche almomento� Se in aperturavoglio tirar con me tuttoil Reparto� serve unamusica che trasporti� chestimoli la danza e chepiaccia; se invece la Fiestainizia con una scenetta�adatterò la musica a que�sta�Ricordiamoci però che laFiesta� per sua natura� hauna caratteristica partico�lare: è vero che è preferi�bile fare una scaletta che

DI LUNA D’ARGENTO

DISEGNI DI JEAN CLAUDIO VINCI

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1515

Se l’atmosfera è cupao si è già al tramontola luce invece dovràscemare� Per arricchire di qual�che effetto la scena èpossibile utilizzare ilfumo che illuminatoper bene garantisce unottimo effetto “neb�bia”� E’ anche possibile“filtrare” la luce utiliz�zando dei pannelli tra�sparenti colorati che�posti alla giusta di�stanza dai faretti� pos�sono colorare la scenasecondo i bisogni�Anche per la riuscita diuna fiesta di fine Cam�po è importante pre�parare la giusta luce:disporre alcune torcelungo tutto il perime�tro� crea il giusto cli�ma e illumina tutta l’a�rea� Utilizzare alcunepiccole candele puòessere utile anche persegnalare alcune po�

stazioni: il banchetto�la pista per ballareecc…La luce ci accompagnaanche nei momenti dipreghiera o nella ve�glia allestelle� P regarea lumedi can�dela èpiù sug�g e s t i v oche pre�gare sot�to unneon� D e l i m i �tare ilc a m p odi unav e g l i aalle stel�le conp i c c o l ecandeli�ne nondisturbala ve�

glia� ed e�vita i pos�sibili fascidi luce ab�bagliantedella lam�padina diuna primaTappa acui� dopodieci mi�nuti di ve�glia� scap�

pa la pipì!Largo alla fantasiadunque e ogni attivitàsarà l’occasione permettere in luce…levostre qualità!

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La luce è la protagoni�sta invisibile di ogninostra avventura�Dalla mattina� quandola mamma alza le ser�rande e ci acceca� allasera al Campo quandosi passeggia al chiarodi luna�Possiamo rinunciaredunque a dare “la giu�sta luce” ad ogninostra attività Scout?Impossibile!Il fuoco di bivacco piùbello del mondo risul�terà fiacco se è maleilluminato� La fiesta difine Campo sarà allacamomilla se sarà dif�ficile perfino guardarsinegli occhi�La luce infatti illumi�na� ma crea ancheatmosfera: trovarequella adatta ad ognimomento sarà lanostra sfida�Al fuoco� ad esempio�una buona luce garan�tisce una buona atten�zione� Qualche accor�gimento e un paio ditrucchi ci aiuteranno�E’ fondamentale in�tanto preparare benela legna� Selezionarequella più asciutta�separare i rametti (chebruciano prima e

fanno più luce) daitronchi (che brucianodopo ma garantisconoun minimo di luce)sarà come caricare lepile della lampadina�Giunti al traguardo diun fuoco ben gestitoecco alcuni trucchi“chimici”� Immaginatedi trasferire gli splen�didi colori dei fuochid’artificio nel vostrofuoco di bivacco� Inparte è possibi�le…basta andare a cer�care in alcune ferra�menta� nei bricocentero in alcune farmacie igiusti prodotti chimici�Rame o bario rende�ranno la fiamma ver�de� per il rosso basta lostronzio� per l’arancio�ne il calcio� il giallo

con il sodio o il potas�sio (ma basta anche ilsale da cucina!)� ilviola con il litio e ilcolor oro con la lima�tura di ferro� Non tuttiquesti elementi sonoeconomici e bisognaacquistarli ed uussaarrllii iinnppiiccccoollaa qquuaannttiittàà ffaa��cceennddoo mmoollttaa aatttteennzziioo��nnee qquuaannddoo llii ssii uussaa�L’effetto spettacolareè però assicurato!Ugualmente impor�tante è l’intensità del�la luce quando si orga�nizza uno spettacolinoteatrale� Illuminare unpersonaggio inveceche un altro significadare a questo piùimportanza� Se sullascena è giorno nonpuò esserci poca luce�

DI SALVO TOMARCHIO

DISEGNI DI SARA PALOMBO

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Non avevo mai visto una manifestazione per i “guidoncini verdi” così affollata.Certo che la Toscana è abbastanza estesa ma non è cosa di tutti i giorni trova-re 140 Squadriglie tutte insieme, convenute per ritirare il meritato simbolo delloro impegno nella conquista delle Specialità di Squadriglia. Nonostante un’ine-vitabile ressa, arrivano puntuali alla base delle Salatole, nei pressi di BorgoS.Lorenzo. Nella mattinata giochi a volontà! Le Squadriglie scelgono quelli chegradiscono di più. Dopo un veloce pranzo al sacco c’e lo spazio per esporre ledocumentazioni, di quanto realizzato, appendendo variopinti manifesti per tutta l’a-rea della Base. Metà Squadriglia rimane accanto ai propri tabelloni per spiegare aivisitatori quanto realizzato, mentre l’altra metà gira negli stand degli altri. Per scoprire e raccoglie-re idee per imprese future.Anche noi giriamo, intervistando alcune Squadriglie suli loro lavori, rea-lizzati tutti, con entusiasmo e competenza. Arriva infine il momento più atteso: la consegna dellericercatissime bandierine verdi!!! Volti felici, sorridenti, emozionati quando i Capi assicurano il gui-doncino sotto all’insegna di Squadriglia.Vediamo nel dettaglio le Specialità conquistate: Alpinismo 4 (rinnovi 2) – Artigianato 26 (rinnovi5) – Campismo 24 (rinnovi 4) - Civitas 4 (rinnovi 2) – Esplorazione 7 (rinnovi 1) - Espres-sione 21 – Giornalismo 9 – Internazionale 7 (rinnovi 1) – Meteorologia 1 – Natura 4 –Nautica 3 – Olympia 9 (rinnovi 1) – Speleologia 5 Di seguito i risultati delle nostre chiacchiere con solo delle Squadriglie tra quelle presenti, tempo espazio non ci hanno permesso di farlo con tutte.

A CURA DI GIORGIO CUSMAFOTO DI GIORGIO CUSMA E CLAUDIO CLOSS (CENTRO AVVENTURE H2O)

GUIDONCINI VERDI IN TOSCANA

UNA GIORNATA DIGIOIA A CHIUSURA DIUN GROSSO IMPEGNO

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Scoiattoli – Pontedera 1 – Olimpia1° Impresa – Rafting sul torrente Lima, che scendedall’Abetone. Ci accompagnavano il Capo Repartoe due Istruttori: uno era con noi e ci spiegava cosadovevamo fare, l’altro ci precedeva in canoa, ci

indicava ilpercorso daseguire e cifotografava,con la suamacchina fo-tografica su-bacquea. Cihanno fattoi n d o s s a r e

mute, caschetti e salvagente. L’unico a cadere inacqua è stato il Capo Reparto, perché nel saliresulla zattera non si era accorto di una buca piùprofonda.2° Impresa – La salita su una parete di roccia, con tec-niche alpinistiche.Missione: In un parco pubblico del nostro paese abbia-mo costruito un percorso Herbert. Erano previstevarie prove: si partiva con un passaggio alla marinara,uno slalom, un passaggio da farsi tenendosi appesi a

dei bastoni, un altro da farsi strisciando sotto a deglispaghi tesi molto in basso su dei bastoni di legno, unaserie di cerchietti in cui si doveva saltare da uno all’al-tro su di una sola gamba, l’ultima era un lancio a cane-stro di un pallone.

Sparvieri – Rosignano 2 – Espressione1° impresa – Visita al teatro “Goldoni” diLivorno, uno dei teatri più importanti dellaregione. Ne abbiamo esplorato la storia, loabbiamo visitato in tutti i dettagli: il palco, le

scene, il sistema delle luci, i camerini, la palestradei ballerini. Abbiamo cioè scoperto il teatronelle parti che il pubblico non può vedere.2° impresa – Abbiamo costruito un teatrinocon un sistema di scenari mobili.Missione: abbiamo scritto una storia e l’abbia-mo rappresentata ad un piccolo pubblico.

Sparvieri - Rosignano 2

Gli Scoiattoli in piena avventura!

Scoiattoli - Pontedera 1

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Avventura 6/2005Avventura 6/2005

Pipistrelli – Rosignano 2 – rinnovo di OlimpiaImpresa – la realizzazione di 2 porte in legno, contutte le legature “fatte a modo” (ndr: così il Csq!).Quindi abbiamo organizzato un torneo di pallamanodi Reparto, coinvolgendo tutte le altre Squadriglie. Lepremiazioni, con premi fatti da noi, alla Sq.vincitrice edal miglior portiere.

Tigri – Firenze 2 – Giornalismo1° Impresa: il vocabolario giovanile, in pratica una rac-colta di parole usate da noi giovani. La raccolta deivocaboli, che sono risultati essere parecchi, e l’asse-gnazione a ciascuno del reale significato si sono rive-late operazioni piuttosto complesse.Abbiamo impie-gato parecchio tempo ma alla fine il risultato è stato,a nostro avviso, molto carino.

2° Impresa: la realizzazione di un giornalino con unarticolo sul thinking day ed uno di confronto tradue diversi tipi di uscite di Squadriglia: una tradizio-nale, in cui tutto vien fatto secondo le regole, ed unalibera, in cui si fa quel che si vuole (ndr: logicamentedi pura fantasia!). Ed altri articoli ancora, tra cui unosulla nostra Missione.Missione: Incontro con persone di cultura diversadalla nostra: gli Eritrei. Prima ci siamo documentatisulla loro storia, cultura e tradizioni, poi li abbiamoincontrati ed intervistati. Ci sono piaciuti molto alpunto che abbiamo già deciso di partecipare alla lorofesta dell’Indipendenza, a maggio.

Tigri – Pietrasanta 1 – Esplorazione1° Impresa: abbiamo preparato un manualetto. Viabbiamo inserito molti argomenti collegati con l’e-splorazione: meteorologia, topografia, pronto soccor-so, cucina trappeur ed osservazione.2° Impresa: uscita di un giorno per rilevare il percor-so di un torrente del fiume Versilia, abbiamo pranzato

cucinando alla trappeur. Infine una caccia al tesoro, inbicicletta, cercando dei punti sulla cartina partendodalle loro coordinate, così abbiamo imparato ad usareanche il coordinatometro.Missione: al lago di Massaciuccoli. Abbiamo fattobirdwatching seguendo gli itinerari lungo passerellesospese sull’acqua. Ci hanno poi permesso di esplora-re il lago in canoa, andando dove volevamo.

Condor – Scandicci 1 – Civitas1° Impresa – Siamo andate ad animare una festa dicarnevale per 150 bambini. Come seconda fase,per un mese, siamo andate ogni domenica a fare daaccompagnatrici a degli anziani ed a ragazzi porta-tori di handicap. Li accompagnavamo alla Messa e liriportavamo a casa.2° Impresa – Ci siamo gemellate con la SquadrigliaCervi,dell’Empoli 1,e siamo andate a pulire il giar-dino di un asilo pubblico.Missione: Ci siamo impegnate alla festa della disa-bilità e della solidarietà, a Villa Dendo. In più siamo

andate a fare animazione alla nuova sede dell’asso-ciazione “I ragazzi del sole”, a Scandicci.Questa associazione è formata da volontari cheaiutano i ragazzi disabili, fisici e mentali.

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Pipistrelli - Rosignano 2

Tigri - Firenze 2

Tigri - Pietrasanta I°

Condor - Scandicci 1

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…DAL VOCABOLARIO DELLE TIGRI DEL FIRENZE 2

Antella: luogo di ritrovo per i giovani pottini dagli 11 ai 15anni.Bacheggiare: espressione che indica l’azione di non fareniente. Ovvero“tempo-libero”in ambito scout.Cioccietto: espressione che determina una persona dallecaratteristiche tenere.Di fori: aggettivo che descrive una persona non più coscien-te (dentro),es:”ma sei di fori”.Elli: allibito.Fly down: traduzione “vola basso”, sinonimi “abbassa la cre-sta”,si usa per declassificare un individuo che si crede ad unlivello superiore.Gufare: annunciare in anticipo un fatto portando così sfor-tuna. Es: “Ti interrogherà a geografia” Risp: “ Non me la gufa-re”Hot: traduzione caldo. Aggettivo che indica una cosa moltosexy.Imbroccare: corteggiare ossessivamente l’altro sesso Loffio: persona che non suscita né attrattiva né particolareinteresse.Maria: abbreviazione di marijuana, pianta utilizzata come stu-pefacente in particolare dai fricchettoni e dagli alternativi.Narrare: dire qualcosa. Es: “cosa narri?” ovvero ”Cosa dici”.Out: Traduzione fuori, non più alla moda.Pottino: Individuo che indossa vestiti di marca (lonsdale, kil-lah babe, diesel, ecc…). Rappresentano la classe borghese.Quagliare: termine utilizzato per dire di concludere veloce-mente il discorso.Rantolare: dire cose senza sensoSclerare: Sinonimo di arrabbiarsi.Tamarro: soggetto che utilizza per vestirsi solo ed esclusi-vamente di marca (dolce&gabbana, Cavalli, Armani, Gucci) danon confondere con Pottino.Unununio: espressione che si usa quando non si sa che direcioe quello che noi stiamo facendo ora dato che non ci sonoparole con la uVerga: prendere una forte contusione alla testa, sinonimo:mazzataWow: espressione usata per esprimere stupore.Zuzzerellone: aggettivo per definire una persona simpati-ca e un’po sbadata.

Gli arrivi

Giochi per tutti

Gioiosamente verso il guidoncino

L’incaricato regionale E/G, Matteo Spanò, consegna un guidoncino

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S. Messa - saluto all’elevazione

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La pillola va giù!!!!?!Salve a tutti, mi chiamo Francesca esono la Capo Squadriglia dellePantere del Ramacca 1 (Sicilia); vor-rei raccontarvi la mia ultima espe-rienza del San Giorgio.Due mesi prima del grande evento,con gli altri Capi Sq. della Zona,abbiamo partecipato al “campettoper Capi Sq”, per conoscercimeglio, in modo da poter lavora-re, con un maggiore spirito scout,al Campo San Giorgio.È da quel giorno che L’Alta Sqdel Ramacca 1, con l’aiuto deiCapi Reparto, inizia a lavorare

per la riuscita di un ottimo campo.Abbiamo fatto “Un tuffo nel passato” per rap-presentare il periodo storico dal 1930 al 1960.Noi Capi Sq. del reparto Sole, avevamo pensatodi rappresentare la nascita della Walt Disney, inparticolare Merry Poppins. È stato il suo motto“Non giudicare mai le cose dal loro aspetto” e lasua famosissima canzone “La pillola va giù”, che cihanno dato forza e coraggio per lavorare tuttiinsieme e trovar sempre il lato positivo delle cose!!!Con questo concludo, dicendo a ciascun Capo Sq, didivertirsi sempre in ogni circostanza, perché dimomenti belli e significativi ce ne possono essere,pochi o tanti, bisogna saperli cogliere.Coglieteli sempre, perché, un giorno quando non sare-te più nel Reparto ve ne pentirete!!!!!!!!.....

Francesca Salanitro

Spazio E/GSpazio E/G Spazio E/GSpazio E/G Spazio E/GSpazio E/G

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Sono della mitica Sq.Volpi del Reparto SanGiorgio - Lucca3!!! Volevo ringraziare la miaSquadriglia per tutte le esperienze meravi-gliose che mi fa vivere...e anche neimomenti di difficoltà ricordiamoci che L’U-NIONE FA LA FORZA!!!

Camilla

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E/G

Finalmente ai GuidonciniVerdi Toscani, ma che fati-ca!... Però ne è valsa la pena! Un saluto dai Capi Squa-driglia del Siena 2

Avventura 6/2005Avventura 6/2005

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Avventura 6/2005Avventura 6/2005

DI LUPO CHE CANTA (LUCIO COSTANTINI)DISEGNI DI GIORGIO CUSMA

I l sacco a pelo,ma anche saccoletto, saccopiuma,o,alla francese,duvet, comparve agli inizi del ’900 e fu

impiegato con successo fin dalle prime spedizionipolari, tradendo le sue origini nordiche. Nel corsodella guerra del 1915 - ’18 venne dato in dotazioneanche a parte delle nostre truppe alpine. Era assaiingombrante, pesante, realizzato con pelli morbide elanose all’interno, da cui il suo nome. Era poco igieni-co anche perché difficile da pulire. Pian piano le pellivennero sostituite da tessuti imbottiti e trapunti ecominciò a diminuire di peso e di volume. Si diffusevelocemente dopo la seconda guerra mondiale per-ché largamente impiegato in particolare dalle truppestatunitensi e progressivamente adottato dagli Scout.La scelta del sacco a pelo dipende dal tipo di attivitàche si intende svolgere: si va dai modelli estivi dausare al coperto a quelli invernali che possono esse-re impiegati all’aperto con temperature esterneestremamente basse.Tenete presente che il sacco apelo non scalda, ma trattiene, sopra e sotto, il caloreprodotto dal corpo. Per l’imbottitura si usano ilpiumino o le fibre sintetiche cave. Il piumino è dapreferire perché offre la resa migliore per peso,durata e volume quando chiuso. Il tessutoesterno deve respingere l’umidità, essere tra-spirante, antistrappo e leggero. Il sacco a pelodovrà durare a lungo: scegliete un prodotto diqualità, e,per i nostri usi,di tipo escursionistico (“trestagioni”) o per trekking (“quattro stagioni”). Meglioil modello a mummia piuttosto che a coperta.Assicuratevi che- sia dotato di un cappuccio e di un collare imbot-titi chiudibili con cordini indipendenti (Fig.1);- la cerniera di chiusura si possa aprire anche dal

fondo e siaprotetta da u-na fascia im-bottita per ri-durre le perdi-te di calore;- il sacco ditrasporto ,meglio se so-lidale con ilsacco a pelo,abbia due ro-buste cin-ghie per com-primerlo almomento dic h i u d e r l o(Fig.2).

Prima di infilarvi nel sacco a pelo, se l’imbottitura è dipiuma, scuotetelo (Fig.3) per farlo aumentare divolume: dormirete più caldi!

Se ne avrete cura ilvostro sacco a pelo viaccompagnerà a lungonelle vostre avventureall’aperto. Ricordatevi,dopo averlo usato, difarlo asciugare all’aria:sia al Campo che nelcorso delle uscite, ognimattina. Conservateloappeso in un luogoasciutto, senza piegarlo,arrotolarlo o compri-merlo. Se dovete lavar-lo, limitatevi a pulirecon acqua tiepida esapone neutro le partidi tessuto a contattocon il collo e la testa. Incaso di lavaggio generale, fatelo a mano o in lavatricea 30°. Lasciatelo asciugare molto bene all’aria, scuo-tendolo spesso.Per il lavaggio del sacco a pelo in fibrecave, seguite le istruzioni del fabbricante.

Vi auguro di poter vivere tante avventure all’apertocon il vostro sacco a pelo. Non appena vi sarà possi-bile, cer-cate ditrascor-rere unanotte al-l’addiac-cio, sottole stelle:s a r àun’espe-r i e n z ache ri-cordere-te pertutta lavita!

IL SACCO A PELO

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C erto tutti ci ricordiamo queste parole: sono fa-mose, sono storia.

Un bel giorno dalle tenebre più scure scaturì la luce etutto diventò visibile ai nostri occhi.Poi ci furono le scoperte, le invenzioni e venne la luceartificiale.Se i signori Volta,Edison e compagni avessero fatto qual-cos’altro nella loro vita, le nostre notti sarebbero anco-ra buie e illuminate a stento da candele e lampade adolio.Nelle buie notti di campo, non avendo a portata dimano corrente elettrica e lampadine, dobbiamo orga-nizzarci al meglio per poter vedere….chiaro.Pile a batteria, lampade di vario genere ci aiutano arischiarare le serate stellate del Campo Estivo.Voglio parlarvi invece della lampada a gas che viene sem-pre più utilizzata dalle SquadriglieCi sono diversi tipi di lampade, di differenti marche, matutte hanno il medesimo funzionamento.Sono composte da una bombola di gas infiammabile, daun rubinetto per permettere la chiusura e l’aperturadella bombola, di un vetro smerigliato (Fig.1) che servea diffondere meglio la luce e da una retina (Fig.2) che,una volta infiammata, diviene incandescente.Quando poi accendete la retina state ben attenti di nontoccarla con il fiammifero, essa, per poter diventare in-candescente, alla prima accensione si è carbonizzata(fig.3) ed ora è molto delicata, ogni minimo urto o con-tatto la farebbe sbriciolare.

Quando si usa la lampada a gas, si devono avere dueaccorgimenti: il primo quando si monta la nuova bom-bola, il secondo quando si accende la retina.Per sostituire la bombola esaurita si deve svitare la partesuperiore della lampada dal basamento,poi piazzata nel-l’apposito alloggiamento quella nuova si dovrà riavvitareper permettere allo spillo presente di forarla, ecco quifate attenzione ci deve essere una piccola guarnizione digomma (Fig.5) a garantire la perfetta tenuta, cercate dinon perderla.

EquipaggiamentoEquipaggiamento EquipaggiaEquipaggia

DI ENRICO ROCCHETTIDISEGNI E FOTO DI GIORGIO CUSMA

E LA LUCE FU...

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FIG.1

FIG.2

FIG.4

EquipaggiamentoEquipaggiamento

Io amo usare anche un altro tipo di lampada a gas, per essere precisi è a carburo. Il car-buro è un minerale che se bagnato con acqua rilascia un gas, che si chiama acetilene, edè infiammabile almeno quanto il propano delle bombole.La lampada a carburo (Fig.5) ha un comparto inferiore (A) dove si piazzano dei piccolisassi di minerale, a questo si avvita un serbatoio superiore (B) che contiene acqua, unrubinetto (C) che comanda la caduta del liquido a piccole gocce, un condotto parte dalserbatoio del carburo ed arriva ad un “ugello” (D) che spara fuori il gas che una voltaincendiato produce una luce brillante.A parte l’eccezionalità del fatto che per illuminare usereste il primo fuoco alimentato adacqua, la lampada a carburo è meno dispendiosa della classica a gas perché a parte gli ugel-li da sostituite ogni tanto non ha altre sostanziali rotture.Per risparmiare potreste sempre scavare un pozzo di 1000-1500 metri di profondità eraggiungere la prima sacca di metano, allora sì che il gas per far luce al Campo costereb-be meno…

FIG.3

FIG.5

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TESTO E FOTO DI LUIGI DI CANTALUPA

Arrivare al fuoco di bivacco, aprire la tua sedia dagiardino e metterti comodo non è molto Scout.Molto diverso se costruisci da te il tuo sgabellinodi legno. Quella sarà una piccola comodità conqui-stata grazie all’abilità e all’ingegno.Non sempre ci si può sedere per terra, i trappeurnon lo facevano mai, al più si sedevano appoggiati altallone dello scarpone.Anche i montanari si portava-no dietro uno sgabellino con una gamba sola, permungere o sorvegliare le pecore.Quindi, se impari a farlo, potrai usarlo anche tu in unsacco di occasioni.Per prima cosa ti occorre del legno verde o pocostagionato. Devi sapere che nella stagione invernale,in campagna e in montagna si fa il taglio delle piantenei boschi cedui. Il legno servirà per ardere,per i palidelle vigne, come materiale da costruzione e permolti altri usi.Tenendo bene aperti gli occhi, ti capi-terà spesso di vedere grandi cataste di legno, ilpadrone te ne darà certamente un pezzo se gli diraiche vuoi fare una panchetta come una volta.Il legno migliore per questo uso è il castagnoche si spacca, si divide e si lavora molto bene.Procurati un pezzo dal diametro di 25 cm,lungo circa 80 cm e senza nodi.A questo puntoprocurati due accette, un trapano a mano, unapunta da legno (mecchia) dal diametro di 30mm, una sega ad arco, un mazzuolo di legno,un coltellino, un metro e una matita. Ricordatiche hai bisogno anche di un ceppo su cui lavorare.Scorteccia interamente il tronco con un coltellino oimpugnando l’accetta per il ferro. Non togliere solo

la corteccia ma anche lo strato di fibre chiare chestanno sotto, sono tenere e vengono attaccate subi-to dai tarli. Ora devi spaccare in due metà iltronco per la lunghezza. (Fig.1) Decidi lungo qualelinea spaccare il tronco e segnala con la matita.Riporta ilsegno anchesulle due se-zioni trasver-sali. Ora conle due accet-te dovrai se-guire la lineasegnata finoa vedere leprime fessu-re.Se avrai co-m i n c i a t obene, la fibra del legno farà tutto da sola e il troncosi spaccherà in due metà esatte.Appoggia l’accetta suuna delle due sezioni trasversali seguendo la linea.Assesta un buon colpo con il mazzuolo.Lascia l’ac-cetta nel legno e con la seconda spostati sullalinea che hai segnato.(Fig.2) Assesta un nuovo colpo, poi libera la primaaccetta e spostala ancora lungo la linea,a questo pun-to il legno dovrebbe fessurarsi.Termina il lavoro con-tinuando così.

FIG.2

FIG.3

FIG.1

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Man

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LE PANCHETTE

Mani abiliMani abili Mani abiliMani abili Mani abiliMani abili

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FIG.5

FIG.4

Metti da parte la metà più grossa che dovrai lisciaredalle schegge con l’accetta.Dividi ancora per il lungo l’altra metà con la stessatecnica, poi sega ciascuna delle due parti a metà. Inquesto modo hai ottenuto la seduta e le quattrogambe! Ciascuna gamba deve essere lavorata conl’accetta in modo che la parte che si dovrà inserirenella seduta sia cilindrica e dello stesso diametrodella mecchia.Fai attenzione a non fare una punta,che non terrebbe e spaccherebbe il legno, la partecilindrica deve essere lunga circa 15 cm e avere dia-metro regolare. Liscia gli altri spigoli e arrotonda laparte che appoggerà a terra. Ora viene la parte piùdifficile ed entra in scena il trapano.(Fig.3) Segna con la matita dove vuoi fare i fori, puntail trapano, inizia a girare poi imprimigli un’ inclina-zione in modo che le gambe si divarichino leg-germente; quando il foro è appena iniziato con-trolla con una gamba che l’inclinazione non sia nètroppo nè troppo poco, potrai ancora correggerla.Fai attenzione a non fare i fori troppo vicino ai bordi,lo sgabello sarebbe troppo fragile. Poi con pazienzafora fino dall’altro lato.(Fig.4 – 5)Ora prova ad inserire le gambe senza forzaretroppo, riducine il diametro se necessario, poi pian-tale a fondo con il mazzuolo fino a che non spunta-no dall’altro lato.Se l’incastro è preciso non ci sarà bisogno di altro.Seinvece la gamba ballasse un pochino, potrai inserireun cuneo come quello dell’accetta.(Fig.6)Il cuneo va fatto con un legno duro, piantatonella parte di gamba che sporge,orientandolo in mo-do perpendicolare rispetto alla lunghezza dello sga-bello.Ora con la sega potrai tagliare le sporgenze ed even-tualmente pareggiare le gambe).(Fig.7)Rifinisci il tutto con il coltellino ed ecco fatto! Lo sga-bello è bello grosso e se vi stringete ci potete stareanche in tre. (Fig.8)

FIG.8

Man

i ab

ili

Man

i ab

ili

2200

FIG.6

FIG.7

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Giochi per la SquadrigliaGiochi per la Squadriglia

A CURA DI CHIARA FONTANOT

KIM DEI BOTTONIMateriale occorrente: un tavolo, bottoni di

vario genere, carta e penna per ciascun giocatore,

un telo o una copertaNumero giocatori:una o più SquadriglieI giocatori possono osservare i bottoni sparpaglia-

ti sul tavolo per trenta secondi, poi il capo gioco li

copre con il telo (maggiore sarà il numero di bot-

toni maggiore sarà il tempo che i giocatori avran-

no a disposizione per osservarli).I giocatori devono quindi rispondere ad alcune

domande, come, ad esempio, “Quanti sono i bot-

toni blu?” oppure “Quanti bottoni avevano quattro

fori e quanti due?”…Vincerà chi avrà risposto correttamente al mag-

gior numero di domande.

GIOCHI DI KIM

Gio

chi p

er la Sq

uad

rigliaG

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qu

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Giochi per la SquadrigGiochi per la Squadrigl

Kim, o meglio Kimbal O’Hara, è il personaggio principale dell’omonimo romanzo di RudyardKipling (autore tra l’altro de “Il libro della giungla”).Orfano di un sergente inglese, Kim cresce nei vicoli di Lahore in India, finchè viene ingaggiato daiservizi segreti britannici come spia.I giochi di Kim ci permettono di esercitare i nostri cinque sensi (tatto, vista, udito, gusto, odora-to) ma non solo… Mettiamo alla prova anche la nostra memoria e il nostro spirito di osservazio-ne, proprio come fa Kim nelle avventure narrate da Kipling.Questi giochi hanno delle regole molto semplici e possono essere sfruttati come giochi al chiuso incaso di pioggia, ma, con un po’ di fantasia e opportuni accorgimenti, possono essere utilizzati in qual-siasi occasione e risultare molto divertenti. Ecco alcuni esempi…

KIM DELLE SCARPE

Numero giocatori: almeno 10

I giocatori si dispongono in cerchio. Il capo gioco

sceglie un giocatore che deve osservare per tren-

ta secondi le scarpe dei propri compagni di gioco,

poi viene fatto allontanare.

I giocatori rimasti in cerchio si tolgono le scarpe, il

capo gioco sceglie una persona che deve posizio-

narle al centro del cerchio, mentre gli altri gioca-

tori le nascondono o ci si siedono sopra.

Il giocatore che si era allontanato rientra nel cer-

chio e osserva il paio di scarpe che sono state

posizionate al centro e cerca di indovinare a chi

appartengono.

Se riesce ad indovinare al primo tentativo il pro-

prietario delle scarpe dovrà allontanarsi a sua

volta, altrimenti il giocatore dovrà ripetere il

turno.

KIM SUONIMateriale occorrente: un tavolo, carta e penna,vari oggetti ed una bacchetta di legnoNumero giocatori: una o più SquadriglieI giocatori vengono fatti voltare ed il capo giocobatte la bacchetta a turno sui diversi oggetti posi-zionati sul tavolo. I giocatori devono indovinarel’oggetto in base al suono che ha prodotto e scri-verlo su un foglio.Vince chi ha indovinato il maggior numero dioggetti.Variante:È un po’ più impegnativa per chi deve preparare ilgioco, perché deve registrare con un piccolo regi-stratore diversi suoni: un tuono, un gatto che mia-gola, una moneta che cade, un vetro che si rompe,una sega che taglia un legno, un rasoio elettrico,uno starnuto…tutti suoni che possono esserefacilmente riprodotti in casa e registrati.I suoni registrati andranno poi a sostituire quelliprodotti con la bacchetta.

CACCIA AL TESORO CON KIM ODORIMateriale occorrente: cartoncini quadrati, ali-

menti vari che lasciano un odore forte se strofina-

ti sul cartoncino (cipolla, caffè, cioccolato, senape,

arancia, limone…)Numero giocatori: una o più SquadriglieIl capo gioco consegna ad ogni giocatore o ad ogni

Squadriglia un cartoncino con un determinato

odore. I giocatori devono seguire la pista formata

dai cartoncini con quello stesso odore, che li con-

duce al tesoro nascosto.Le piste possono essere sparse su un territorio

relativamente ristretto, in modo che i cartoncini

successivi siano visibili dai giocatori, oppure il ter-

ritorio può essere più ampio e in questo caso si

può abbinare al gioco di Kim un gioco di topo-

grafia, fornendo all’inizio del gioco una carta topo-

grafica che raffigura l’area di gioco e scrivendo die-

tro ai cartoncini le coordinate geografiche o degli

indizi utili per raggiungere la tappa successiva.

Avventura 6/2005Avventura 6/2005 2211

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Avventura 6/2005Avventura 6/2005

A CURA DI MAURO BONOMINI

Topo di musicotecaTopo di musicotecaT

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o d

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i m

usi

cote

caTopo di musicotecaTopo di musicoteca

Titolo: La schiappaAutore: Jerry SpinelliEditore: Oscar MondadoriPrezzo: € 7,80Può esistere un ragazzo che non vince mai in nessun gioco,che combina sempre guai,ma che ama mol-tissimo andare a scuola e ha un cuore coraggioso come pochi? Donald, che di cognome fa Zinkoff èquesta persona e viene facile, per i suoi compagni, affibbiargli il soprannome di Schiappa. Ma alla fine icompagni scopriranno che la cosa più importante non è vincere,ma avere cuore… e quello a Donaldnon manca di certo.

Titolo: Lilli de Libris e la biblioteca magicaAutori: J. Gaarder, K. HagerupEditore: SalaniPrezzo: € 10,50

Scambiarsi un epistolario, cioè una specie di diario, invece che normali lettere è il mezzo che due cugi-ni usano per comunicare. Ma una bibliografa un po’ sinistra spia i due ragazzi e cerca di rubare il loroepistolario per inserirlo nella sua Biblioteca Magica. I ragazzi, per evitare questo pericolo e per sco-prire quale sia il mistero di questa biblioteca, si improvvisano detective. Durante le loro indagini sco-priranno molte cose interessanti sul mondo dei libri e sulle biblioteche,come la classificazione Dewey.Non sapete cos’è questa classificazione? Ma correte a comprare il libro!

Titolo: L’ultimo elfoAutore: Silvana De MariEditore: Salani Gl’istriciPrezzo: € 8Questo è un bel libro fantasy, dove il personaggio principale è un’elfo magico e dolce, che soffre quan-do vede morire un animale. Il suo destino, scritto in un’antica profezia, lo porterà ad incontrare gli ulti-mi draghi, a fuggire da un Giudice malvagio e inflessibile. Proverà dolore e fatica e imparerà ad accet-tare il modo strano che hanno di vivere gli umani.Alla fine stringerà anche tra le mani un’antica e magi-ca spada. Consigliato a chi ama il fantasy e sa sognare e sperare in un mondo migliore.

2222

Titolo: Il giornalista quasi perfettoAutore: David RandallEditore: LaterzaPrezzo: € 12

È un testo serio, che approfondisce le tematiche del giornalismo e della cronaca, con molte citazionidi fatti accaduti. Scritto da un professionista affermato è un ottimo punto di partenza per chi vogliaconquistare una specialità o un brevetto di giornalista. Non è un libro che si legge in un attimo, richie-de un po’ di impegno e attenzione,ma se sarete riusciti ad arrivare all’ultima pagina senza perdervi perstrada… bhe, la redazione di Avventura ha sempre bisogno di giovani talenti!

Per riprendere il ritmo dopo le vacanze estive, e riempire le prime lunghe serate autunnali, niente di meglio chequalche buona lettura. Di seguito vi suggeriamo alcuni libri da leggere per puro diletto ma anche un paio diapprofondimento ad argomenti (informatica e giornalismo) che possono risultare utili per il vostro Sentiero.

Titolo: Contorti computerAutore: Michael ColemanEditore: Salani - Collana Una cultura pazzesca

Volete conoscere curiosità e stranezze dei computer? Volete sapere il significato dei termini piùcomuni usati in informatica? Questo libro vi offre tutto questo, condito da umorismo ed ironia.E se alla fine non saprete come usare un mouse… c’è sempre l’amico impallinato con la specia-lità di informatico!

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rispondere con Guide edEsploratori di tutt’ Ita�lia�����Ho �� anni sono simpa�tica� piena di idee e ho tantavoglia di conoscere altre per�sone�La mia passione��� viag�giare per il mondo!!!!!!!Scrivetemi in via Nino Mar�toglio ��� ����� Ramacca CT

SSeerreennaa SSAAPPOONNAARROO � ciao…vorrei prendere anch’io laspecialità di corrispondenteper conoscere E/G di tuttaitalia��� scrivete in tanti�garantisco riposte!!!���a pre�sto�Scrivetemi in: via La Sorte ����� Grottaglie TA� oppurespedite una e�mail a serena�saponaro@hotmail�it

GGiioovvaannnnaa SSAAVVAASSTTAANNOO e RRiittaaDDII PPAAOOLLAA – Scriveteci se voleteconoscere due supercrazyGuide quindicenni! Abbiamotaaa…nta voglia di corrispon�dere con E/G di tutta Italia�anche (se preferisci) in linguainglese� Non deludeteci!Impugnate subito le penne escriveteci� Gli indirizzi: Gio�vanna in via Cappella Vico �°n°� e Rita in via Carditello n°�entrambe a S�Tammaro CE

Avventura 6/2005Avventura 6/2005

A CURA DELLA REDAZIONE DI AVVENTURAFOTO DI GIORGIO CUSMA

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C’è posta per voiC’è posta per voi C’è posta per voiC’è posta per voi C’è posta per voiC’è posta per voi

GGiiuulliiaa AARRMMAANNIINNII � Ciao atutti!!!!!!!!!! Sono la vicedella mitica squadriglia Aquiledel Due Carrare � in provinciadi Padova���� Sono una tipa alle�gra� simpatica e con un’enormevoglia di conoscere E/G di tuttaItalia��� Faccio scout da annied è una cosa che adoro��� Amolo sport e ascoltare la musicasoprattutto il rap������ Spero mivogliate scrivere in tanti all’in�dirizzo: Via San Benedetto ������� Maserà di Padova oall’indirizzo mail:claudio�armanini@virgilio�it

MMaarrttaa BBAALLDDOO – ho �� anni�avrei bisogno di corrisponderecon E/G di tutta Italia per otte�nere la specialità di corrispon�dente� Sono simpatica� amo lamusica� la natura e gli amici�Aspetto le vostre al seguenteindirizzo: via Foscarini ��/a –���� Lecce

LLiissaa CCAATTAAPPAANNOO – ciao a tutti!Sto cercando di prendere laspecialità di corrispondente�ma cerco anche di scambiareesperienze del camminoscout! Scrivetemi� vi garanti�sco risposta! Il mio indirizzoè: via Varsavia �� – ���Rende CS

FFeelliiccee IIEENNGGOO – siamola Squadriglia Leonidel Portici � e vorrem�mo corrispondere contutte le Squadriglieche fanno attivitànautiche� Ci piacereb�be conoscere le vostreattività e magari or�ganizzare insiemedelle uscite o attivitànautiche con pernot�tamenti� Vi preghia�mo di scrivere intanti� risponderemo atutti! Ciao Ciao� scri�vere a:viale Tiziano ��– ���� Portici NA

RRoosssseellllaa MMEECCCCAA � �� anni� sonouna Guida con una vogliamatta di corrispondere conE/G di tutta Italia!!! Assicurouna risposta a tutti coloro chemi risponderanno!!! Scrivetenumerosi in: via Borgonuovo �� ���� Mathi TO oppure a raf�fabon@libero�it

MMaarrttiinnaa MMEERRCCUURRII – in realtàsiamo due Guide� io e Giulia�Abbiamo �� anni e siamo in ungran pasticcio: la NOSTRACASSETTA della POSTA èVUOTA!!! Quindi scriveteci eriempitela! Il mio indirizzo è:via Enrico Mattei �� – ����Mogliano Marche MC

LLiinnddaa PPOORRCCEEDDDDUU � sono unagiovane guida di �� anni dellaSq�Pantere del TO�� sonomolto interessata a prenderela specialità di corrispondentequindi voglio fare un appello atutti gli E/G di Italia� FATEVISENTIREEE� risponderò atutti! BUON SENTIERO ATUTT!!! Il mio indirizzo è: viaPetrella � ����� Torino TO

FFrraanncceessccaa SSAALLAANNIITTRROO � Hallo�ich bin Francesca desidero cor�

Eccovi un’altra infornata di aspiranti corrispondenti! Riusciranno i nostri eroi a rag-giungere la tanta inseguita specialità? Certamente sì: se voi sarete buoni e collaborati-vi, accettando i loro inviti e sommergendoli con le vostre lettere. Fatelo! Saranno felici!Da parte nostra siamo già abbondantemente inondati e sommersi da troppe richiesteper riuscire ad accontentare tutti. Pazienza!!!

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CCAALLEENNDDAARRIIOO SSCCOOUUTT 22OOOO66DDIIRRIITTTTOO AALL CCIIBBOO EE AALLLLAA SSIICCUURREEZZZZAA AALLIIMMEENNTTAARREE

È questo il tema del Calendario scout 2006

Di mese in mese potrete fare il giro del mondo... mangiando e cono-scendo aspetti insoliti di alcuni cibi che abitualmente consumate. Unasana e corretta alimentazione costituisce per gli scout la premes-sa per una vita spesa al servizio per gli altri.

Con il Calendario 2006 desideriamo offrire alcuni spunti per riflette-re su un rapporto sano e consapevole con il cibo, conoscerealcune questioni alimentari del nostro tempo, far crescere l’atten-zione per la “cultura” alimentare, espressione delle varie civiltàdel mondo. Attraverso i gesti della vita quotidiana allunghiamo losguardo un po’ oltre il nostro orizzonte.

Una ghiotta occasione per promuovere attività di autofinanzia-mento per le nostre Unità e farci conoscere all’esterno.Anche que-st’anno viene riproposto il CONCORSO A PREMI a vantaggio deiGruppi che distribuiscono il maggior numero di calendari in assoluto.Per notizie più dettagliate collegarsi al sito Fiordaliso www.fiordaliso.it

DA METÀ SETTEMBRE IL CALENDARIO È DISPONIBILE PER

L’ACQUISTO PRESSO GLI SCOUT SHOP

CCOONNCCOORRSSOO CCAALLEENNDDAARRIIOO 22000066Grande Concorso riservato ai Gruppi promosso dall’Agesci con la sponsorizzazione della Fiordaliso e degli Scout Shop

CHI PUÒ PARTECIPARE? COME SI PARTECIPA?Il concorso è riservato a tutti Gruppi regolarmente censiti nell’Agesci per l’anno scout 2004/2005 che si iscri-vono al Concorso presso uno Scout Shop prenotando un numero di calendari non inferiore a 300. GliScout Shop dovranno fornire alla Fiordaliso l’elenco dei gruppi iscritti.

CHE COSA SI VINCE?17 PREMI uno ad ogni Gruppo primo classificato per Scout Shop consistente in unbuono acquisto del valore di Euro 400 da spendere presso lo Scout Shop dovehanno acquistato i calendari. Gli Scout Shop possono mettere in palio ulteriori premicon appositi concorsi locali il cui bando e regole restano alla loro libera determinazione.

VERIFICA DEI RISULTATIRisulteranno vincitori i Gruppi che avranno distribuito il maggior numero di calenda-ri in assoluto per Scout Shop di acquisto. Entro il 28/02/2006 gli Scout Shop dovrannofar pervenire alla Fiordaliso l’elenco dei Gruppi che hanno partecipato al concorso con iquantitativi dei calendari distribuiti. I risultati saranno esaminati dal Consiglio diAmministrazione della Fiordaliso entro il mese di marzo 2006 e contestualmente eletti iGruppi vincitori.

COME E QUANDO SI RITIRANO I PREMI?I risultati saranno comunicati ai Gruppi vincitori a mezzo di lettera raccomandata / e-mail conallegato il buono di acquisto entro il 1° aprile 2006 provvedendo ad inviare nel contempo analo-ga comunicazione agli Scout Shop regionali di competenza.

SCOUT - Anno XXXI - n. 22 - 5 settembre 2005 - Settimanale - Poste italiane s.p.a. - Spedizione periodico in abbonamento postale L. 46/04 art. 1 comma 2, DCB BOLOGNA - € 0,51 - Edito dall’Agesci - Direzione e pubblicità Piazza Pasquale Paoli 18 - 00186 Roma - Direttore responsabile: Sergio Gatti - registrato il 27 febbraio 1975 con il numero15811 presso il Tribunale di Roma - Stampa: So.Gra.Ro., via I. Pettinengo 39, Roma - tiratura di questo numero copie 63.000 - Finito di stampare nel settembre 2005

La rivista è stampata su carta riciclata Associatoall'Unione StampaPeriodica Italiana

PARTECIPATE AL CONCORSO, PRENOTATE SUBITO I VOSTRI CALENDARI!