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LUGLIO 2010 - anno 4 - numero Economia, attualità, costume e stile IL CONVEGNO Tito Boeri:“Un contratto unico per tutti i lavoratori” A Nembro l’economista affronta le criticità del mercato del lavoro CREATIVITA’ GIOVANILE Viaggio in provincia alla scoperta dei futuri imprenditori A Bergamo ci sono già le idee che potrebbero diventare business L’INTERVISTA Mettersi in proprio? “Molte le difficoltà, servono amici e troppi soldi” Giovanna Dossena spiega che immagine hanno i giovani dell’imprenditorialità Rivista mensile - Ogni primo venerdì del mese in edicola al prezzo di 4,00 euro. Poste Italiane S.p.A. Sped. in abb. post. 70% DCB Bergamo. In caso di mancato recapito restituire al mittente. 33 A Curno, il primo "Sport Resort" d'Europa In esclusiva, il proprietario Alberto Gamba ci parla dell'innovativo Club che verrà inaugurato a settembre: "In un unico luogo ci impegneremo per soddisfare le esigenze e i desideri dei nostri ospiti: sport, intrattenimento e svago, cure e relax"

Bergamo Economia 33

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LUGLIO 2010 - anno 4 - numeroEconomia, attualità, costume e stile

IILL CCOONNVVEEGGNNOOTito Boeri:“Un contratto unico per tutti i lavoratori”A Nembro l’economista affronta le criticità del mercato del lavoro

CCRREEAATTIIVVIITTAA’’ GGIIOOVVAANNIILLEEViaggio in provincia alla scoperta dei futuri imprenditori A Bergamo ci sono già le idee che potrebbero diventare business

LL’’IINNTTEERRVVIISSTTAAMettersi in proprio? “Molte le difficoltà, servono amici e troppi soldi”Giovanna Dossena spiega che immagine hanno i giovani dell’imprenditorialità

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A Curno, il primo"Sport Resort" d'Europa

In esclusiva, il proprietario Alberto Gamba ci parla dell'innovativo Club che verrà inaugurato a settembre:

"In un unico luogo ci impegneremo per soddisfare le esigenze e i desideri dei nostri ospiti:

sport, intrattenimento e svago, cure e relax"

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L’editorialeLuglio 2010

In viaggio con i giovani imprenditorifra idee, aiuti e tanta "palestra"

DI LUCA T. BILOTTA

La definizione di "giovane imprenditore" - presa da un qualsiasi vocabolario della linguaitaliana - lascia ben poco all'immaginazione. Due parole per descrivere una professio-ne che, in moltissimi casi, si trasforma in uno stile di vita. Un modus vivendi che anche

dal punto di vista giuridico - stando al Codice Civile -non lascia molti spazi all'inventiva: "E'imprenditore chi esercita professionalmente un'attività economica organizzata al fine dellaproduzione o dello scambio di beni o servizi" (art. 2082 c.c.). Da nessuna parte si parla d'ideee di spirito d'iniziativa. Cardini fondamentali per intraprendere una carriera imprenditorialefin da neolaureati. In questo numero di Bergamo Economia abbiamo dato ampio risalto aquesta nuova categoria che emerge in un contesto economico non proprio facile. Abbiamo

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osservato da vicino le belle promesse dell'imprenditorialità berga-masca, capace di tramutare - si spera - un'idea in un'impresa. Tantii progetti in ballo, tante le aspettative al loro interno. Fra questetroviamo un impianto che permette il recupero e il riutilizzo delcalore di scarto; un bicchiere (come quelli che si trovano nelle salecinematografiche) con all'interno un altro bicchiere per i pop corn;piattaforme web per monitorare 24 ore su 24 la propria azienda;una clinica mobile per curare e "rianimare" i computer guasti edinfine un servizio web 2.0 per mantenersi sempre in contatto con ipropri luoghi preferiti. Un lungo esempio. Storie d'idee nate maga-ri per caso e trasformatesi in progetti. Al Lazzaretto di Bergamo, inun contesto luminoso - quasi a simboleggiare le idee stesse deiragazzi - queste geniali soluzioni sono state presentate lo scorso5 giugno grazie alla kermesse promossa da Archimede diBergamo. Insomma, ai giovani bergamaschi non mancano leidee. Ora arriva la parte più difficile: "trasformarle in azienda".

Ma come si fa a diventare imprenditori? E soprattuttocom'è vista questa professione dai giovani? Dalle primeanticipazioni di una ricerca universitaria sull'imprendito-

rialità emerge "che i ragazzi di oggi - ci spiega all'interno di questonumero Giovanna Dossena, docente di Economia e Gestionedelle Imprese all'Università di Bergamo - non sognano di diventareimprenditori perché pensano che sia troppo difficile riuscirci, serva-no troppi soldi e troppi amici". Iniziamo male, ma il peggio è dietrol'angolo. Indovinate, stando a queste ricerche, qual è l'imprendito-re simbolo per i nostri figli? Flavio Briatore. Già, proprio lui è lafigura tipo che hanno in mente molti giovani italiani, bergamaschio milanesi non fa differenza, quando sognano di scommettere su sestessi e mettersi in proprio. Un'immagine frivola e dai contorni viva-ci, avventurosi e "pittoreschi". Nulla a che vedere con l'idea dellapiccola impresa, quella organizzata prevalentemente con il lavoroproprio (dell'imprenditore) e dei componenti della famiglia. Per nonparlare del "capo" che si sporca le mani e si spacca la schienacome i suoi dipendenti. "Vade retro Satana" direbbero i nostriavi italici. Insomma, a dispetto delle idee, qui proprio non ci siamo.

A ssodato che le idee non mancano - ma la figura professio-nale non è molto chiara nelle menti dei giovani bergama-schi -, passiamo al terzo step. Per tutti quelli che non si

tirano indietro dinanzi alle difficoltà e non inseguono le soubrettese le auto di F1, come si riesce a diventare imprenditori? Ce lo spie-ga sempre Giovanna Dossena e non c'è bisogno di grandi patri-moni da investire come molti immaginano. "I soldi senza le ideenon fanno l'impresa ma un'idea senza i soldi sì, purché l'aspiran-te imprenditore individui i canali di finanziamento più idonei".Facile no? Ma come trovare i soldi è il vero segreto. Detto fatto: cipensa la nostra cara Camera di Commercio, che è riuscita a dareuna risposta anche a questa domanda e a molte altre ancora. Perchi volesse, infatti, l'Azienda Speciale della Camcom ha messo apunto un sistema integrato di progetti e servizi di orientamento,formazione, assistenza e consulenza rivolti sia ad aspiranti

imprenditori sia ad imprese di nuova costituzione. Basta rivolger-si a "Bergamo Formazione" e molti impedimenti burocratici, finan-ziari e tecnici si potranno superare, anche con gli occhi di un ven-tenne spaventato dal mare industriale pieno d'insidie e squali.

O vvio, bisognerà rimboccarsi le maniche e considerare chesarà un vero e proprio bagno di sangue. Ma mai desistere daipropri intenti. Anche perché ci sono vari esempi positivi, che

lasciano ben sperare. Uno fra mille? Domenico Bosatelli, che dasemplice rappresentante della Bticino nel 1966 ha avviato un'attivitàartigianale, con il marchio Gewiss, per il commercio di piccolo mate-riale per impianti elettrici. Nel 1970 ha cominciato a produrre mate-riale elettrico da solo, con tre dipendenti in una superficie di 300 mq.E, oggi, ha addirittura deciso di abbandonare la Borsa pur avendoun'azienda che viaggia a ritmi impressionanti da leader internaziona-le del mercato. Per raggiungere certi livelli si deve lavorare cometreni, senza fermarsi in stazione. Guai a spaventarsi dinanzi alle insi-die. Comunque sia di opportunità ce ne sono a bizzeffe al di là delnostro orticello di casa. E prenderle al volo, talvolta, può rivelarsi vin-cente. Ad esempio il settore delle bioenergie, in particolare il solare,che sta dando tanti bei frutti agli imprenditori bergamaschi. E conti-nuerà a farlo in futuro. In questi mesi vi abbiamo raccontato moltestorie imprenditoriali di aziende nuove e non, che si sono lanciate inquesto mondo. Nel numero di Luglio 2010 ne abbiamo un'altra: laSER Group" che ha inaugurato - a Spirano - il più grande impianto ainseguimento dell'intera Lombardia. Insomma, provare per credere.

U n quadro interessante, a cui manca solo un tassello.Abbiamo le idee, l'inventiva, gli scenari e pure i modi perottenere aiuti tecnici, operativi e finanziari. Ora manca

solo un punto a questo viaggio ideale. Una "palestra" per met-tersi in gioco prima di buttarsi nella mischia. Proprio come per ilnostro servizio di copertina, Alberto Gamba e il suo supercen-tro Sportpiù in via di realizzazione a Curno. Un fiore all'occhielloper la nostra realtà, il più grande d'Europa. Non esiste una pale-stra per i giovani imprenditori? Detto fatto, ecco "Cyfe": Centerfor Young and Family Entrepreneurship. Ovvero, tradotto in ita-liano, un centro di ricerca per l'imprenditorialità giovanile e fami-liare. E' il nome del primo laboratorio universitario, dedicato aitemi imprenditoriali nella loro declinazione giovanile e familiare,che sarà operativo a Bergamo dopo l'estate. Il giusto modo permettere in risalto la nostra provincia come ideale luogo per valu-tare le dinamiche e i fattori strutturali che governano le gestionid'impresa. A darne l'annuncio in anteprima a Bergamo Economiaè stato il professor Lucio Cassia, lo stesso che ha lanciato unmonito a tutti i giovani imprenditori, a cui ci aggiungiamo in coro:"Post equitem sedet atra cura" ha scritto il poeta latino Orazio,"La cupa angoscia sta seduta alle spalle del cavaliere". Ovvero,chi guida un'azienda è sempre solo contro tutti. Il primo insegna-mento per la vita da giovane imprenditore. In poche parole,meglio strutturare le spalle in palestra prima di aprire un'attivi-tà. Perché dovranno essere sempre forti e, soprattutto, larghe.

IL CAPOREDATTORE

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Via Bolgare, 1, 24060 Carobbio Degli Angeli (BG)Tel. 035/778011

www.calonitrasporti.com

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Sommario

A pagina 70

Luglio 2010

70 CopertinaNasce a Curno il primo"Sport Resort" d'Europa

24 DelocalizzazioneA Brembate Sopra "Panni sporchi”per i 430 dipendenti della Indesit

32 Piazza AffariScossa della GewissBosatelli esce dalla Borsa

36 “Genio all’opera”Al Lazzaretto Bergamoscopre i suoi giovani inventori

48 Young EnterpriseLe nuove idee per fare businesspresentate alla Facoltà di Ingegneria

ECONOMIA& BUSINESS

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Presidente: Paolo AgnelliCuratori del progetto: Cristiano Agnelli e Luigi Berlusconi

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Caporedattore: Luca T. BilottaMail: [email protected]

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Collaboratori: Carlo Di Gregorio (ha collaborato a questo numero Federico Rossi)

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80 TerritorioRifugi e prelibatezze:la giusta formula del turismo orobico

84 In anteprimaBMW Serie 3 in voloall'Aeroclub di Orio al Serio

88 La novitàMeriva, flessibilitàper tutte le esigenze

96 Speciale matrimonio“Just Married". Vademecum tra i negozi di Bergamo per convolare a nozze

112 Chi, dove e perchéFoto e curiosità

76 Top business"Sistemi Energie Rinnovabili"il solare da record è a Spirano

A pagina 76

RUBRICHE& EVENTI

A pagina 128

www.bergamoeconomia.it

AZIENDE

52 Iniziative cameraliDall’idea all’impresacon Bergamo Formazione

56 Parola all’associazioneArtigiani: “Green Economy” e reti d’impresa contro la crisi

60 Il libroGiuseppe Antonio Banfiil banchiere "illuminato"

64 L’intervistaADBG, la cultura della prevenzioneha un nuovo presidente

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Notizie in breve

In occasione della Giornata Nazionaledell'Innovazione, SMIGroup ha ricevu-to dal Presidente della RepubblicaItaliana Giorgio Napolitano il "Premiodei Premi", prestigioso riconoscimen-to che evidenzia l'importanza che leistituzioni attribuiscono ad aziende,enti pubblici e privati in qualità di pro-tagonisti dell'innovazione, sostenen-do i loro sforzi nello sviluppo sociale,economico e scientifico del Paese.Nell'ambito della cerimonia ufficialetenutasi al Palazzo del Quirinale allapresenza del Presidente dellaRepubblica, SMI, la società capogrup-po, rappresentata per l'occasione dal

Consigliere Delegato Arsenio Nava,ha ricevuto la targa di riconoscimentoper le capacità di crescita dell'aziendaattraverso costanti investimenti ininnovazione. SMIGroup si è semprecontraddistinto per il suo particolarestile aziendale, basato su ricerca e svi-luppo (attività, queste, a cui è destina-to ogni anno il 4% del fatturato),eccellenza tecnologica, qualità delprodotto e rispetto ambientale, oltreche sulla massima valorizzazionedelle risorse umane e su uno strettorapporto con il territorio in cui opera.Le aziende Smigroup sono riuscite afar coesistere tecnologia e cultura,

design ed innovazione, efficienzae socialità: un mix di fattori che,unitamente all'approccio flessibi-le ai bisogni dei consumatori, hapermesso a quest'impresa diimporre nuovi standard tecnologi-ci nel mondo dell'imballaggio e distringere collaborazioni a lungotermine con i principali produttoridell'industria "food & beverages"."SMIGroup da anni ha posto laricerca e lo sviluppo al centro delleproprie attività - ha dichiara ArsenioNava, Consigliere Delegato Smi, amargine della cerimonia -. La nostraazienda si è attrezzata adeguata-

Premiazioni/1

18 milaE' il numero di "case fantasma", edifici costruiti più o meno abusivamentee non ancora accatastati, distribuiti sulle terre orobiche. In Lombardia,con 16.6 ogni mille abitanti, Bergamo è tra le province più virtuose

6200 euro

Riconoscimenti/1

E' il prezzo al mq per un immobile in Via Città Alta, mentre in vialeVittorio Emanuele costa 5.800. In provincia, guardando le compra-vendite del 2009, una casa a Treviglio costa 2.800 euro al mq

Alla SmiIl "Premio dei Premi"

BernasconiCavaliere dellavoro

C'e anche Pierluigi Bernasconi, fonda-tore e amministratore delegato delleMediamarket di Curno, tra i 25 nuoviCavalieri del Lavoro nominati dalPresidente della Repubblica, GiorgioNapolitano, su proposta del Ministroad interim dello Sviluppo Economico,Silvio Berlusconi, di concerto con ilMinistro delle Politiche AgricoleAlimentari e Forestali. Bernasconi, 56anni, ha introdotto in Italia la catena dinegozi di informatica e di elettrodome-stici Media World, leader del settore inEuropa e prima azienda italiana di dis-tribuzione non food. Inizia la sua carrie-ra nell'elettronica di consumo con laHitachi Italia, diventando prima capoarea e poi direttore delle vendite. Nel1989 entra nel gruppo tedesco Metro,per il quale sviluppa il progetto del lan-cio in Italia della catena di negoziMediamarket. Oggi è la 63esima azien-da italiana per fatturato. Nel '91 apre ilprimo punto vendita di Media World,che oggi ha 100 negozi in tutta Italiacon 7.500 dipendenti e una importantepresenza nella vendita on-line deiprodotti. Ha promosso, in partnershipcon il Politecnico di Milano, la primabusiness school nel retail italiano.

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mente per essere pronta a racco-gliere le sfide che il mercato ciporrà in futuro. Riconoscimenticome questo rappresentano unaconferma del nostro percorso stra-tegico sempre più orientato ai temidell'innovazione". Con 81,7 milionidi euro di ricavi delle vendite nel2009 e un organico di 520 dipen-denti (di cui 462 in Italia e 58 nellefiliali estere), Smigroup è una real-tà imprenditoriale importante perl'economica bergamasca ed unodei leader mondiali nel settoredelle macchine di imballaggio.Nonostante la vocazione interna-zionale (il 95% della produzione èdestinato all'export in 130 Paesi),le aziende Smigroup sono forte-mente radicate nel territoriodella Valle Brembana, nei comu-ni di San Giovanni Bianco e SanPellegrino Terme (Bergamo), dove,su una superficie complessivadi 65.600 mq, hanno sede tutti ireparti di produzione e gli uffici.

Premio Nokia al DreamCompany del Pesenti

Premio Nokia "Potenziale Internazionale"per Dream Company dell'IstitutoPesenti di Bergamo. Alcuni studentidell'Istituto professionale Pesentihanno vinto il concorso internazionalecon il progetto di micro dispositivo disicurezza che permette di verificare cheil casco da moto sia allacciato corretta-mente. Secondo le norme del concor-so, i ragazzi hanno sia progettato cherealizzato il casco, chiamato Bipbip,come il velocissimo struzzo dei cartonianimati. Si tratta di una cialda elettro-nica, posta sotto l'imbottitura del guan-ciale del casco, che è collegata a due

sensori, uno nel casco e uno al lac-cio di chiusura. Quando si indossail casco scatta un segnale acustico(decibel calibrati e a norma) udibi-le dal motociclista che si interrom-pe quando scatta la chiusura delsottogola. Dall'8 al 10 giugno si ètenuta la settima edizione di BIZFactory, la manifestazione orga-nizzata e promossa da JuniorAchievement Italia in collaborazio-ne con istituzioni e aziende leadernella responsabilità sociale per l'e-ducation e per i giovani. L'eventoche premia l'eccellenza e lo spiritoimprenditoriale nella scuola supe-riore, ha lanciato al ministrodell'Istruzione le sue proposte peruna scuola moderna ed efficace.All'interno della iniziativa di for-mazione all'imprenditoria che invi-ta alla creazione di un'impresa eallo sviluppo, produzione e venditadi un prodotto o di un servizio,Dream Company ha realizzato BipBip, un dispositivo elettronico perla sicurezza dei motociclisti unicosul mercato. Il prodotto si installafacilmente all'interno del casco e,grazie ad alcuni sensori e unmicrocontrollore per la segnala-zione acustica, è in grado di avvi-sare se il casco non è corretta-mente allacciato. Dalle ricerchedi questa classe, è ancora piutto-sto diffusa la cattiva abitudine dinon allacciare il casco o di indos-sarlo in modo improprio, renden-do inutile il suo uso. Per realizza-re Bip Bip, iI gruppo del Pesentiha instaurato partnership e joint-venture con 3 scuole europeepartecipanti allo stesso progettoimprenditoriale in Germania(Ofaset di Wuppertal), Stati Uniti,Lituania. Durante l'anno scolasti-co gli studenti del Pesenti hannoanche realizzato uno scambioimprenditoriale alla Chempark,ex-Bayer di Dormagen-Colonia.

Riconoscimenti/2

2 euroAl cono. A Bergamo, in zona semi centrale, un chilo di gelato artigianalecosta 15 euro mentre un cono medio è sui 2 euro. In Lombardia, negli altricapoluoghi di provincia il valzer dei prezzi varia dai 12 ai 24 euro al chilo

Premiazioni/2

Cavalierato a Chantal PallinZanardi

Chantal Pallin Zanardi, bergamascad'adozione, è stata insignita daPierre-Antoine Gailly, presidentedelle Camere di commercio france-si all'estero del Cavalierato a"l'Ordre National du Merite" (OrdineNazionale del Merito), a testimonian-za dell'attività svolta alla CFCII(Chambre de commerce de France enItalie)- la Camera di Commercio fran-cese in Italia - che punta a favorire l'in-terscambio tra le piccole e medieimprese francesi e italiane e per i suoi28 anni di servizio civile. Nata 49 annifa nei pressi di Lione da una famigliadi origini venete, da 18 risiede a Blello,un piccolo paesino della provincia ber-gamasca. Laurea in Economia eScienze politiche all'Università diGrenoble e un master in Studi europeiChantal Pallin Zanardi è sposata conCristian Zanardi, ex sindaco dellacomunità in Val Brembilla che nontocca i cento abitanti. "E' dal 1992 - haricordato Chantal Pallin Zanardi - chefaccio la pendolare tra Blello eMilano. L'incarico che ricoprivo alloraera quello di rappresentante dellaCamera di Commercio di Grenoblepresso la Camera di Commercio fran-cese di Milano. Sono stata poi, perquattro anni, segretaria generale"facente funzione" della Cfcii e daldicembre 2004, superate le ultimeresistenze, ho ricevuto la nominaufficiale". Chantal Pallin Zanardi èl'unica donna, segretaria generaledella Camera di Commercio, adaver ricevuto questa onorificenza.

0,79 centesimi E' il costo dell'applicativo iPhone, che si può scaricare in pochi secondi dall'AppleStore contro le zanzare tigre. Con un tocco, l'iPhone emetterà onde sonore confrequenze tra i 7000 e i 9000 hz: le nemiche volanti, infastidite, voleranno al largo

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I l 12 maggio 2010 è stata definitivamenteapprovata la legge comunitaria 2009 che,all'articolo 19, demanda al Governo l'adozio-

ne, entro 9 mesi dalla data di entrata in vigoredella legge, di uno o più decreti legislativi alfine di recepire le disposizioni della direttiva2008/99/CE del Parlamento europeo e delConsiglio, del 19 novembre 2008, sulla tutelapenale dell'ambiente , e della direttiva2009/123/CE del Parlamento europeo e delConsiglio, del 21 ottobre 2009, che modifica ladirettiva 2005/35/ CE relativa all'inquinamentoprovocato dalle navi e all'introduzione di san-zioni per violazioni. Continua, pertanto, il processo di ampliamentodelle fattispecie di reato ascrivibili autonoma-mente alle imprese e che quest'ultime si devo-no preparare a fronteggiare con procedure oprotocolli adeguati al rischio reato che le stes-se corrono. La delega prevede, in conformità con la diretti-va comunitaria menzionata, che la responsabili-tà amministrativa sia estesa ad ipotesi colposedi reato e sembra pertanto che debba acuirsi ladisarmonia (già creatasi con l'introduzione diipotesi di responsabilità colposa in tema disicurezza del lavoro) tra un impianto legislativopensato per reati di natura dolosa e la previsio-ne di fattispecie di natura colposa. La delega è sicuramente ampia e colpisce ipote-si variegate come: (1) lo scarico, l'emissione ol'immissione illeciti di un quantitativo di sostan-ze o radiazioni ionizzanti nell'aria, nel suolo onelle acque, (2) l'illecita raccolta, trasporto,recupero o smaltimento di rifiuti; (3) l'illegittimaspedizione di rifiuti, (4) l'esercizio di impiantipericolosi al di fuori delle ipotesi consentitedalla legge, (5) l'uccisione o il commercio dispecie animali protette. Resta ancora da vederetuttavia come la delega sarà attuata. Il Governo dovrà adottare ipotesi sanzionatorieadeguate alla gravità del reato con soluzioni

che dovranno inserirsi omogeneamente nellanormativa vigente. Pertanto, in conformità conquanto già previsto per altre ipotesi di reato,le sanzioni potranno includere misure come laconfisca, l'interdizione di determinate attività,nonché sanzioni pecuniarie adeguate. È previ-sto altresì la possibilità che si introduca, peralcune ipotesi, la pubblicazione della senten-za di condanna. La tecnica legislativa utilizzata nella leggecomunitaria non è delle più felici, dal momentoche il mero rinvio alla direttiva potrebbe faresorgere dubbi di costituzionalità circa la deter-minatezza della delega. Tuttavia, la disciplinadella 231 si è dimostrata finora particolarmente"resistente" ad obiezioni di natura costituziona-le e pertanto appare opportuno iniziare a prepa-rarsi per fronteggiare le novità normative che abreve saranno introdotte. Peraltro, l'adozione diun adeguato apparato sanzionatorio a tuteladell'ambiente è stato indicato in più occasionicome uno degli obiettivi del Ministro dellaGiustizia Angelino Alfano. Sembra legittimoaspettarsi un particolare attivismo da parte delgoverno ad implementare detta normativa. Molte imprese dovranno procedere ad un ade-guamento non particolarmente oneroso dei pro-pri protocolli 231. Infatti, i settori industriali piùfrequentemente interessati dalle fattispecie direato che saranno introdotte erano già destina-tari di norme che rendevano opportuna l'adozio-ne dei modelli 231. Appare sempre più opportuno che anche gliorgani amministrativi delle imprese che ancoranon si sono dotati dei protocolli previsti dalla231 predispongano adeguate procedure di con-trollo, tanto più che la mancata adozione didette procedure può avere rilievo anche conriferimento ad una eventuale responsabilitàcivile dell'amministratore nei confronti dellasocietà che lo stesso amministra (Trib. Milano.n. 1774 del 13.02.2008).

LEGGERE LA LEGGE - RUBRICA A CURA DELL’AVVOCATO MARCO AMORESE

ECONOMIA&BUSINESS

La scheda

ha conseguito unLL.M. presso laHarvard Law Schooled un Dottorato diricerca in diritto com-merciale pressol'Università degliStudi di Brescia.Italian Chair of theNew York State BarAssociation. È ammes-so all'esercizio dellaprofessione forensein Italia e a New York

STUDIO LEGALE AMORESEha sede a Bergamo Via Zelasco, 18; Tel. +39 035 212175 Fax +39 035 271110 e a Londra 76 Holland Park, Tel +44 207 229 0889(www.amorese.eu)

UE: la responsabilità delle imprese si estende ai reati ambientali

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Anno 2010, anno di importanti incentivi, ècosì che il Governo intende combatterela crisi economica, che se pur con influs-

si minori rispetto ad altri paesi, ha colpito moltisettori industriali del nostro sistema economiconazionale. Al fine, quindi, di sostenere l'attivitàproduttiva e i consumi, il Consiglio dei Ministriha approvato, il cosidetto "decreto incentivi". Inprimis, il decreto istituisce un fondo per ilsostegno della domanda finalizzata a obiettivi diefficienza energetica, ecocompatibilità e miglio-ramento della sicurezza sul lavoro, con unadotazione pari a 300 milioni di Euro per il 2010.Sul punto, il comunicato stampa della Presidenzadel Consiglio dei Ministri ha chiarito che i contri-

buti riguarderanno motocicli elettrici, abitazioni,elettrodomestici, cucine, macchine agricole, gru emotori per la nautica. Uno degli incentivi piùimportanti è quello riferito alle agevolazioni fiscaliindirizzate alle imprese che operano nel settoretessile, dell'abbigliamento e della moda made inItaly. L'Agenzia delle Entrate ha approvato ilmodello CRT per la comunicazione dei dati sugliinvestimenti fatti nel 2010 in attività di ricerca

industriale e sviluppo. Le imprese potranno acce-dere a fondi per un totale di 70 milioni di euro ero-gabili come esclusione dall'imposizione sul redditod'impresa delle spese sostenute nell'anno in corsoper la realizzazione dei campionari. Non è previstoalcun limite di natura giuridica o legato alla dimen-sione aziendale per poter accedere al beneficio. Lacircolare chiarisce, infatti, che l'agevolazione èaperta a tutti gli operatori che svolgono attivitàproduttive di reddito d'impresa nei settori delleindustrie tessili anche se l'attività non è svolta inmodo prevalente. Possono accedere al beneficiosia le imprese residenti sia le stabili organizzazio-ni, anche se determinano il reddito in modo forfet-tario e hanno iniziato l'attività dal 2010. Effettuare

attività di ricerca e ideazione estetica,o realizzazione prototipi per creare uncampionario o delle collezioni, sonoalcune delle condizioni necessarieper usufruire della detassazionededicata al settore tessile e dellamoda. Inoltre la circolare dell'Agenziadelle Entrate fa una panoramica deicosti ammissibili, specificando che ilcontribuente deve dimostrare l'ineren-za delle spese alle attività agevolate.La detassazione spetta esclusivamen-te ai fini dell'Irpef (comprese le addi-zionali) e dell'Ires, ed è riconosciuta aprescindere dal risultato di esercizio(utile o perdita). Tale agevolazionepotrà essere fruita solo al momentodel versamento del saldo delle impo-

ste sui redditi dovute per il periodo d'imposta dieffettuazione degli investimenti in oggetto. La cir-colare precisa che il risparmio d'imposta non puòsuperare l'importo massimo che l'agenzia delleEntrate comunicherà, in via telematica, al contri-buente in seguito alla sua richiesta di agevolazio-ne, che va presentata tra il 1 dicembre 2010 e il 20gennaio 2011. In caso di investimenti che nel lorocomplesso superano i 70 milioni di Euro stanziati,

CON... TRIBUTO - RUBRICA A CURA DELLA DOTT.SSA BARBARA PUTORTÌ

Stop alla giustizia dai tempi biblici:arriva la conciliazione

La scheda

Dottore CommercialistaRevisore Contabile

STUDIO ASSOCIATO MANAZZA - PUTORTÌ ha sede a Bergamo in via Cucchi n. 3,Tel +39 035 215205 +39 035 4136420 Fax +39 035 226736

l'agevolazione è attribuita proporzio-nalmente all'ammontare del risparmiod'imposta richiesto dal contribuente.L'Agenzia inoltre chiarisce che, inbase alle disposizioni comunitariesugli aiuti “de minimis“, l'importomassimo per il quale si può fruire del-l'agevolazione è pari a 200mila euro.

ECONOMIA&BUSINESS

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L' ambiente rappresenta un "valore" costi-tuzionalmente protetto la cui tutela coin-volge l'uomo sia a livello di formazioni

sociali sia come singolo individuo. Per talemotivo è ormai consolidato l'orientamento giu-risprudenziale che individua le associazioni ditutela ambientale come soggetti legittimati adagire in giudizio nelle azioni di risarcimento perdanno ambientale ed in caso di impugnazione diatti amministrativi. A tale principio di diritto siè giunti attraverso un lungo percorso legislativoche ha avuto inizio con l'entrata in vigore dellaLegge n. 349 del 1986 che, per la prima volta,ha riconosciuto la "legittimatio ad causam" ditali organismi. Detto potere, però, era limitatosul piano soggettivo alle sole associazioni rico-nosciute ex art. n. 13 della L. n. 349/86 ed inol-tre la giurisprudenza, basandosi sul presuppo-sto che non sussistesse un diritto soggettivoche potesse ritenersi leso, circoscriveva lalegittimazione delle associazioni ad una merafacoltà di intervento adesivo rispetto all'azioneesercitata nei confronti dell'autore del dannoda parte della persona offesa, e comunque, solonel caso di consenso di quest'ultima. Verso la fine degli anni novanta, ha cominciatoa prender piede un nuovo orientamento chericonosceva in capo alle associazioni di prote-zione ambientale il diritto di costituirsi partecivile nei giudizi penali in via autonoma, senzaun preventivo e specifico consenso della per-sona offesa. L'esistenza di un pregiudizio albene ambiente, infatti, veniva consideratocome un comportamento lesivo dell'interessestatutariamente perseguito dalle associazioni(c.d. affectio societatis) che comportava undanno anche non patrimoniale meritevole dirisarcimento. Un ulteriore passo avanti è avve-nuto grazie una sentenza del T.A.R. Liguria del2004 che, in applicazione del principio di sus-sidiarietà orizzontale, riconoscendo l'importan-te ruolo dell'autonoma iniziativa dei cittadini e

delle loro formazioni sociali nell'esercizio diattività di interesse generale, ha riconosciutoanche in capo agli enti privati non individuatiex art. 13 della L. n. 349/86 la legittimazione aricorrere in giudizio per la tutela del propriodiritto all'ambiente. Tale azione è però subordinata ad alcuni pre-supposti: che l'ente persegua in modo nonoccasionale obbiettivi di tutela ambientale,abbia un adeguato grado di stabilità, un suffi-ciente livello di rappresentatività ed esista unconcreto legame, anche su base territoriale, tral'associazione ed il luogo in cui si è verificatoil fatto. Con l'entrata in vigore del Codicedell'Ambiente ed il cambiamento dello scenarionormativo, alcuni autori avevano rimesso in dis-cussione la "legittimatio ad causam" delleassociazioni di protezione ambientale indivi-duando solo in capo al Ministero dell'ambienteil potere di azionare in sede penale il diritto alrisarcimento del danno ambientale. Tale inter-pretazione, però, è stata totalmente disattesadalla giurisprudenza che ritiene, invece, impu-tabile a tali enti un interesse di rilevanza costi-tuzionale che coincide con il diritto soggettivodi ogni uomo ad un ambiente salubre. In merito risulta emblematica la sentenza n.16575 del 2007 della Cassazione Penale che haevidenziato come il danno ambientale coincidacon la nozione, non di danno patito, bensì didanno provocato e, indifferentemente dalla pro-duzione o meno di conseguenze dannose, ildanno ingiusto da risarcire si configura con lasola lesione in sé dell'interesse ampio e diffu-so alla tutela dell'ambiente. Ad ulteriore conferma dell'orientamento giàespresso nel periodo pre e post riforma, laCassazione si è pronunciata recentemente conla sentenza n. 19883 del 2009 riconoscendoancora una volta la legittimazione delle asso-ciazioni ambientaliste a costituirsi parte civilenei processi penali per il risarcimento dei danni

LEGGE AL VERDE - RUBRICA A CURA DELL’AVVOCATO CRISTINA PUTORTÌ

ECONOMIA&BUSINESS

Associazioni ambientaliste: legittimate ad agire in giudizio per l'ambiente

La scheda

Avvocato presso il Foro di BergamoHa conseguito un master in Dirittodell'Ambiente presso l'Università degli Studi di Bergamo

STUDIO LEGALE PUTORTìHa sede a BergamoVia Silvio Spaventa, 25Tel. - Fax 035 [email protected]

ambientali, sia in qualità di portato-ri del comune interesse alla salubri-tà dell'ambiente, sia come titolari diun proprio diritto soggettivo identifi-cato nello stretto collegamento tralo scopo statutario dell'associazionee la zona territoriale in cui si è veri-ficato il danno.

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V orrei partire con una battuta d'esordio, che miè invece consueta alla fine dei miei Corsi ecioè: "Lo stress non esiste". Chiaramente sono

consapevole che si tratta di una forzatura e ovvia-mente, non essendo una psicologa, non mi permettodi entrare nei meandri della mente umana, la miaaffermazione è relativa unicamente a come si viveuna condizione di tensione verso l'obiettivo in ambi-to lavorativo. L'uso corrente del termine Stress èinfatti divenuto, come in altri casi, un termine cui siattribuisce un significato negativo e applicato inassoluto, capita di frequente infatti di salutare qual-cuno con il consueto "come va?" e di sentirsi rispon-dere invece di "Bene" o "Male" con un "sono stres-sato". Partiamo da questo punto, dunque.

Sono stressato perché debbo raggiungere unobiettivo - Bene, direi io. É indispensabile averedegli obiettivi di sostanza nella vita, siano essi lavo-rativi o personali, la cosa interessante e predisporregli strumenti necessari al loro raggiungimento e sta-bilire i tempi per dire che l'azione prevista si è com-piuta. E' nell'incrocio tra tempi e strumenti, definen-do una linea nell'asse cartesiana, che possiamo sta-bilire il reale livello di stress (ma traduciamolo in"tensione verso") che sarà necessario utilizzare per ilconseguimento del risultato. Vedete qualche cosa dinegativo in tutto ciò? Io direi di no assolutamente,tenendo conto ovviamente di avere stabilito obietti-vi raggiungibili e non irraggiungibili.

Sono stressato perché mi si richiedono compitiche non sono in grado di assolvere - Perché?Questa è la prima domanda da porsi. Non sono ingrado perché non sono preparato? Non sono in gradoperché non ho il tempo necessario? Non sono ingrado perché non era previsto? Non sono in gradoperché chi me lo chiede non ha fiducia in me? Potreiandare avanti così per molte altre domande ma ilsenso è rappresentato dalla necessità di interrogarsisul vero motivo della richiesta e sul valore o disvalo-re che assecondare quella richiesta ci porterà.Ricordiamoci sempre che sia nella vita professionaleche in quella personale l'elemento attribuibile allo

stress è spesso dovuto alla consapevolezza di nonpotersi sottrarre alla richiesta e di sentirsi quindi"costretti" confondendo questo sentire con unasituazione di stress. Ecco perché è necessario anda-re a monte ponendosi i giusti interrogativi, frazio-nando il problema ed esaminandone separatamentele funzioni. Inoltre è indispensabile, sia quandodiamo una lettura positiva allo stress che quando cisentiamo "costretti" , realizzare immediatamente un"inventario" di obiettivi e strumenti necessari. Altroelemento importante è quello di individuare corret-tamente gli obiettivi cercando di produrre un mix traobiettivi professionali/personali e analizzando comequesti avranno un impatto sulla nostra persona esulle nostra vita professionale.

Per esperienza personale, ogni volta che sento unasensazione di "costrizione" di fronte ad una richiestaho imparato a procedere attraverso una serie didomande che mi aiutano a focalizzare tutti gli obiet-tivi rendendoli miei e non vivendoli come obiettivialtrui, in sintesi mi chiedo "quale significato portacon se ciò che mi viene richiesto?" tiro un grossorespiro e provo a pensare. Facile, troppo facile" dire-te voi "Difficile, molto difficile" rispondo io, ma possi-bile, anzi indispensabile, per stabilire la giusta dire-zione. Ma ad ogni altrui richiesta è necessario rispon-dere con un "Sissignore" ? No, è esattamente il con-trario. Spesso siamo spinti a rispondere istintivamen-te con un si, senza avere esaminato con attenzionel'intero problema o richiesta, oppure ci ritroviamonelle situazioni non riuscendo a stabilire il come e ilquando questo sia accaduto, è solo dopo che ci assa-le il senso di costrizione di cui abbiamo parlato prima,è proprio per ovviare a questo inconveniente che visuggerisco di analizzare e riflettere, attraverso un'a-zione di check domanda-risposta, su ogni situazioneche la vita ci pone dinnanzi. Ma allora questa "punta-ta" dedicata allo stress si risolve solo con una sortadi filosofia spicciola, una ricettina semplice e di nes-sun impatto? Può darsi, rispondo io, ma provate adapplicarla e provate a rispondere con un "Bene" al"Come stai" dell'amico, del collega o del conoscen-te, non più dichiarando di essere "stressato" oppu-

IN... FORMAZIONE - RUBRICA A CURA DELLA DOTT.SSA MARIA ZACCONE

La scheda

laureata in Sociologia a Roma, specializzandosisoprattutto in tecniche di gestionedella Risorsa Umana e FormazioneHa lavorato per realtà internazionali quali la ex Mobil Oil Italia,ora Q8, e la Meridiana

re a dire "Oggi non va bene per niente houn problema da risolvere". Lo stress delnon dire, del voler apparire diversi da ciòche si è, del voler dimostrare ad ognicosto una superiorità inutile è un datorealmente dannoso, ma facilmente eli-minabile, il pericolo è avere falsi obietti-vi, sono questi che ci fanno dichiarare"Sono stressato" senza conoscerne eti-mologia, genesi e soluzioni.

ECONOMIA&BUSINESS

Lo stress: forme e soluzioni

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E’ l’indicazione dell'economista Tito Boeri, ospite a Nembro, per superare il dualismo del mercato del lavoro. Una lezione

sul caso Fiat, sugli intrecci fra economia e politica, sugli idraulicipolacchi e gli operai cinesi. Unico neo: nemmeno una battuta

sul caso Indesit di Brembate Sopra

IL CONVEGNO

"Un contratto unicoper tutti i lavoratori"

Da sinistraGGiiggii RRiivvaa e TTiittoo BBooeerrii

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"ABergamo, professor Boeri, inuna delle zone più produttivee più ricca d'Italia, sfogliandoi quotidiani locali si legge

dell'Italcementi che annuncia di lasciare a casamille dipendenti, della trattativa Legler che nonsi sblocca, della crisi continua e perdurante delmercato immobiliare, di un progetto Valserianadove l'Europa mette a disposizione il 75% deifondi ma nessun imprenditore si presenta conuno straccio di idea e in ultimo, della Indesit chesenza andare troppo per il sottile decide dichiudere lo stabilimento di Brembate Sopralasciando sulla strada 430 famiglie. Come spie-ga il fatto che un'azienda possa prendere soldipubblici e nello stesso tempo decida di tagliareposti di lavoro, senza tener conto dei lavorato-ri?" La domanda rivolta a Tito Boeri, docente diEconomia del lavoro alla Bocconi e presente aNembro in occasione di un convegno dal titoloevocativo "Crisi da cogliere come opportunitàda vivere o come declino ineludibile?" propostodall'associazione "Amici della Biblioteca",viene da una signora della platea che a detta dilei "arriva a malapena alla sufficienza in econo-mia domestica". La risposta? Al tema centraledell'incontro si, alla domanda della signora ber-gamasca nessuna perchè l'economista ha pre-ferito glissare e parlare di borsa e federalismo.Un vero peccato perché la chiusura della fab-brica Indesit di Brembate Sopra avrebbe meri-tato più spazio e attenzione. Sarebbe statomolto interessante comprendere il pensiero delprofessore che insegna alla Bocconi, se nonaltro per il fatto che Vittorio Merloni, in tempinon ancora sospetti, è stato ospite del Festivaldell'economia di Torino di cui Tito Boeri è diret-tore scientifico. Sarebbe stato molto curiosocapire, quando l'economista - sempre nel corsodella serata - denuncia le relazioni tra politicaed economia, se oltre a Berlusconi e Lunardipossa essere annoverata anche la deputatadel Pd, Merloni Maria Paola, figlia 45enne diMerloni Vittorio. Fino a poco tempo fa ministro"ombra" alle Politiche comunitarie e nello stes-so tempo responsabile delle relazioni istituzio-nali sempre per Indesit Company. Un doppioruolo - di governo e di azienda - che non ha maiimbarazzato la figlia del presidente dellaIndesit. Dal tema delle relazioni industriali e, in

particolare, dalla vicenda Fiat di Somiglianoè iniziato il "Boeri pensiero" moderato dalnembrese Gigi Riva, giornalista e caporedat-tore dell'Espresso. Prima ancora di conosce-re l'esito del referendum per accettare omeno l'accordo siglato lo scorso 15 giugno inConfindustria da quattro sigle sindacali: Fim,Uilm, Ugl e Fismic., che prevede un investi-mento di 700 milioni per la produzione dellaPanda "la vicenda di Pomigliano - ricorda l'eco-nomista - ci fa ripensare allo statuto dei lavora-tori. E' diventato un caso nazionale perchè qual-cuno ha voluto farlo diventare tale. Da unaparte lo stesso ministro del lavoro l'ha portatocome esempio per altre zone del paese e dal-l'altro, i sindacati lo hanno riempito di connota-ti e contenuti ideologici, In realtà è un caso

locale". In gioco c'è il futuro di circa 15 milalavoratori: ai 5.100 della Fiat vanno aggiuntiquelli dell'indotto e per tutte le famiglie coin-volte Pomigliano è la principale, se non l'unica,fonte di reddito. Forte del fatto che senza que-sto accordo il destino è già segnato, "l'unicalezione che si può trarre, a carattere generale,è che il nostro sistema di contrattazione e direlazioni industriali deve essere riformato.Il forte potere contrattuale dell'azienda chemette sul piatto 700 milioni di euro e una delo-calizzazione, questa volta dalla Polonia in Italia,cade una volta che l'investimento viene fattoperchè il potere si trasferisce automaticamen-te ai dipendenti", chiamati a rispondere su diun'organizzazione del lavoro che prevede turnia ciclo continuo e il fermo della produzione solo

ARTICOLO DI: LIVIO CASANOVAPHOTO: GIORGIO CHIESA

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domenicale. "L'accordo mette in evidenza iritardi di una riforma degli assetti contrattuali -precisa Tito Boeri -. La soluzione è una leggeper cui i lavoratori possano scegliere a priori illoro rappresentante e conferirgli il potere persottoscrivere un accordo a nome di tutti. Inassenza, e Pomigliano ne è un caso, si arriva adimporre delle clausole di responsabilità vinco-lanti come ad esempio il divieto di scioperare".Le misure contro l'assenteismo - legittime -chieste da Fiat sono a fronte di picchi incredibi-li che si verificano a Pomigliano. Il nuovoimpianto funziona solo con tassi di assentei-smo "fisiologici", superati questi l'impianto alta-mente tecnologico non funziona più. "Ecco per-ché è un caso particolare e non deve avere nes-sun'altra valenza se non quella locale".Tuttavia, dal punto di vista nazionale "è neces-saria - ripete il professore - una riforma dellacontrattazione e delle rappresentanze. In Italiai diritti vengono puntualmente violati quando aigiovani vengono proposti contratti di lavoro ter-mine, contratti di lavoro con collaborazioni con-tinuate e continuative o contratti a progetto.Sono tutti lavori a scadenza che non danno pro-spettive sul futuro e non permettono di fare

progetti di vita. Tipologie di lavoro che non pre-vedono formazione in azienda, con meno tute-le rispetto a chi ha un lavoro a tempo indeter-minato. Sono queste le criticità che il nostromercato del lavoro deve affrontare". La primacausa è la globalizzazione, "un esempio è datodall'invasione degli idraulici polacchi, che haportato con sé - sostiene Gigi Riva - un raffor-zamento del potere contrattuale dei datori dilavoro a scapito dei lavoratori", e poi rimanesempre il problema del costo del lavoro. "Lasfida - suggerisce Boeri - si gioca sulla produt-tività. Per un imprenditore il costo del lavoro simisura per unità di prodotto. La scelta della Fiatè dipesa anche dal fatto che la produttività deilavoratori italiani è maggiore dei polacchi". Perresistere alle spinte della globalizzazione "l'uni-ca strada è la produttività. Essere efficienti.Dove conta solo il lavoro poco qualificato comein Cina non c'è gara, non si può competere coni paesi che hanno un costo del lavoro molto piùbasso del nostro. Non è pensabile tornareindietro in un appiattimento verso il basso delleretribuzioni e delle condizioni lavorative". Inaltre parole si tratta di investire sul capitaleumano. Gli ultimi due spunti di riflessione sono

sul protezionismo e sui risvolti della crisi. L'ideaventilata da Tremonti e da Maroni, che staprendendo piede anche tra altri pensatorieuropei, ipotizza che con i dazi e una popola-zione interna di 731 milioni di abitanti l'Europapossa difendersi, "ma è anacronistico pensareche la risposta alla crisi sia chiudersi. Chiuderetutte le frontiere ci porterebbe al baratro". Laricetta, invece, "è cambiare sviluppo e specia-lizzazione produttiva - dice l'economista -.Prima c'era la svalutazione della lira che salva-va tutto e così le imprese riguadagnavanosempre la competitività, ora c'è l'euro e indie-tro non si torna. I mercati fanno male ma sonoanche uno stimolo a fare meglio, a cambiare. Iproblemi italiani sono di mancanza di compe-titività". In quest'ottica deve essere vista anchel'attuale crisi perché "permette di fare scelteche altrimenti non si farebbero in condizioninormali", ma mentre ci sono governi chefanno le riforme "il nostro - conclude laconi-camente Boeri - non ne ha fatte perchè hadeciso di non decidere. L'ultima manovrafinanziaria sancisce la fine della riforma dellapubblica amministrazione e commissaria leregioni". Con buona pace del federalismo.

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"Panni sporchi" per430 dipendenti Indesit

Il colosso internazionale della famiglia Merloniannuncia un piano "per il consolidamento dellapresenza industriale in Italia" da 120 milioni e la chiusura di due stabilimenti: Brembate Soprae Refrontolo. Lavoratori in sciopero e cancellipresidiati. Rota (Fiom-Cgil) "Indesit: prima gli incentivi, poi chiude"

DELOCALIZZAZIONE

"Il ministero dello Sviluppo economico ha deciso di attivare untavolo di confronto per affrontare le gravi conseguenze che cau-serebbe la chiusura degli stabilimenti Indesit di Brembate e diRefrontolo". Di seguito due però e un ma. Peccato - però (il

primo) - che il ministero sia vacante, dopo lo scivolone di Claudio Scajolaper la casa di Anemone. Ad interim, lo sta ricoprendo Silvio Berlusconi inpersona che - però (il secondo) - dal 5 maggio non è ancora riuscito a nomi-nare un sostituto. Ma (come se non bastasse), a tempo di record ilConsiglio Comunale di Brembate, il 17 giugno, approva una variante (la n.25) al Piano Regolatore per l'area di Indesit, proprio mentre dava la propriasolidarietà ai 430 che, in Indesit, rischiano di perdere il posto di lavoro. Eccoquello che si legge nella relazione tecnica che accompagna la variante:"L'amministrazione comunale di Brembate Sopra di fronte all'inaspettatae gravissima notizia della chiusura dello stabilimento Indesit di via BrunoLocatelli, con la conseguente perdita del posto di lavoro di circa 450 dipen-denti, oltre all'indotto, intende modificare la destinazione d'uso delle areesu cui insiste il comparto industriale con opportuna variante al PianoRegolatore Generale vigente ai sensi degli articoli 25 e 26 della legge

regionale 11 marzo 2005, n. 12 al fine di mettere in atto tutte le possibi-li azioni di propria competenza per cercare di dare una prospettiva di rein-serimento dei lavoratori". Nonostante tutto questo, continua ai cancellidell'azienda a Brembate Sopra la protesta dei lavoratori, dopo il dram-matico annuncio del 9 giugno di Indesit di voler chiudere lasciando acasa 430 lavoratori (più una ventina che lavorano in mensa). Sui però esui ma si concentreranno le attese del prossimo 9 luglio, quando azien-da e coordinamento sindacale, cioè le rappresentanze sindacali di tuttigli stabilimenti Indesit in Italia si incontreranno per sbrogliare la matassa.

I Fatti. Lo scorso 9 giugno alle 15.49 l'annuncio choc. Si legge sul sitodell'Ansa: "Indesit investe ma chiude due fabbriche" e di seguito"Indesit investirà 120 milioni nel triennio 2010-2012 per innovazione diprodotto e processo e potenziando i poli industriali al centro-sud. Il cdadel colosso degli elettrodomestici della famiglia Merloni ha varato unpiano per consolidare la presenza industriale in Italia. Saranno chiusigli stabilimenti di Brembate (Bergamo) e Refrontolo (Treviso), circa 500dipendenti in tutto, ma si potenzieranno Fabriano e Caserta, senza

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delocalizzazione della produzione negli 8 stabilimenti all'estero", che èun po' come dire "signori, guardate che stiamo facendo di tutto perrimanere qui".La nota, tuttavia, lascia trasparire quanto sia difficile perle maggiori imprese italiane mantenere la produzione entro i confini.Lo dimostrano proprio le due vicende che hanno svegliato l'attenzionedell'opinione pubblica in questo mese: il (possibile) rilancio dello sta-bilimento Fiat di Pomigliano d'Arco e l'annuncio della chiusura di duestabilimenti di elettrodomestici della Indesit, entrambi nel Nord Italia.

Dietrologia. Beneficiaria degli incentivi per la rottamazione degli elet-trodomestici, la Indesit a Brembate Sopra si sta comportando più omeno come faceva la Fiat a Pomigliano e Termini Imerese. Chiude. Conla differenza che poi Marchionne ha cambiato idea, accontentandosi diuna moratoria sugli scioperi e la malattia. Già così non è poco, ma vatenuto presente che questo concetto - prendere soldi pubblici e al con-tempo tagliare posti di lavoro - è due volte più vantaggioso per la fami-glia Merloni. Che delocalizzando da Bergamo a Caserta, incasseràanche gli sgravi fiscali dell'ultima Finanziaria, grazie alle misure di favo-

re inserite per il Mezzogiorno. Tutto lecito, ci mancherebbe. Lo dice lalegge. I 430 dipendenti di Brembate Sopra (e i 95 di Refrontolo, provin-cia di Treviso) sperano che lo dica anche il governo, nel senso che ripe-ta ai Merloni i concetti che un anno fa fecero presa sulla Fiat: chiudetea Termini Imerese? Allora non ha senso prorogare gli incentivi auto.

La politica. Una tesi caldeggiata soprattutto dalla Lega Nord, all'epoca,ma che potrebbe rimanere buona anche per il presente, visto l'attualeimpegno del Carroccio nella vicenda. Lo dimostra l'incontro tra il ministroRoberto Calderoli e l'amministratore delegato della Indesit, in cui l'aziendaha ribadito le proprie posizioni e la Lega le proprie contrarietà. Se guardia-mo indietro di sei mesi, all'incontro con Gianfelice Rocca (Tenaris Dalmine:1.024 esuberi annunciati), la differenza è notevole: Calderoli non si eraopposto, ma aveva chiesto un robusto piano welfare per gli ex lavoratori.Ottenendolo: non più mille ma 740 i tagli, un grosso di prepensionamenti,integrazione al reddito, contratti di solidarietà e così via, tanto che laConfindustria Bergamo si era rifiutata di firmare questa parte del verbale,temendo di creare un precedente pericoloso. Di segno opposto, invece, le

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parole dell'onorevole Giacomo Stucchi, "Abbiamo fatto presente al man-agement che, se l'azienda procederà davvero con il piano di traslochi, que-sta volta non si troverà di fronte soltanto lavoratori e sindacati, ma anchela Lega e tutto il territorio". Insomma, dalla poli-tica è arrivato un messaggio ben diverso, riba-dito dall'assessore regionale Gianni Rossoniper la parte che compete al Pirellone: "Useremotutti gli strumenti che ha a disposizione perdifendere l'unità produttiva Indesit di BrembateSopra ed evitare il depauperamento del territorio".

I sindacati. Sul fronte sindacale, il concetto"prendi gli incentivi e scappa" funziona comeun drappo rosso davanti al toro: "Non è possi-bile prendere incentivi pubblici e poi chiuderele fabbriche a spese della collettività - dichia-ra Mirco Rota, segretario provinciale dellaFiom Cgil - scaricando i costi sulle tasche deicittadini e sulla pelle dei lavoratori. Di qualeresponsabilità sociale si parla? Questa è inve-ce incoscienza sociale. Il Governo dovrebbeintervenire affinché chi utilizza i soldi pubblici,in questo caso attraverso il godimento di ecoincentivi per l'acquistodi elettrodomestici, lo faccia con alcune garanzie, senza poter met-tere in tasca il denaro per poi licenziare centinaia di persone".

Gli incentivi. Per via degli incentivi, il piano rottamazione2010 varato lo scorso 15 aprile riserva agli elettrodomestici ealle cucine di ultima generazione circa 110 milioni di euro,

rispetto a un pacchetto complessivodi 420 milioni per mobilità sosteni-bile, motocicli elettrici, abitazioni,macchine agricole, gru, motori nau-tici, eccetera. Interpellata sull'argo-mento, la Indesit ha preferito tacere,senza fornire cifre nè percentuali oquote di mercato. Di certo, non tuttala torta è finita nella sua pancia ecomunque si tratta di una fetta pic-cola rispetto all'anno scorso, quan-do il governo mise sul piatto 900milioni e la porzione più ricca toccòall'auto (alla Fiat). Nemmeno cosìsembrano briciole, comunque, imilioni incassati dalla Indesit con ilpiano rottamazione. Vero che leaziende non sono enti di beneficien-za e che devono pur stare sul mer-

cato in qualche modo, ma è altrettanto indubitabile che nonsi può mungere all'infinito dalle casse dello Stato, cioè danoi tutti che paghiamo le tasse.

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Una filiale già aperta a New York, nella 545 East 14Strett di Manhattan, e l'apertura di una sede distac-cata a Treviglio sono il biglietto da visita operativodell'Apindustria Bergamo che, sul fronte politico

gioca carte altrettanto pesanti: protagonista della svolta nella

Camera di commercio, l'associazione apre ora una nuova faseche potremmo chiamare di federalismo produttivo, in sinergiacon l'accresciuto ruolo della Regione. Questo in sintesi l'in-tervento in assemblea di Paolo Agnelli, confermato per laquarta volta alla presidenza, mentre nel nuovo direttivo entra

Apindustria Bergamoda Treviglio a New York

Una filiale già aperta a Manhattan e una prossima sede distaccata a Treviglionelle strategie dell'associazione che conferma alla guida Paolo Agnelli,

segna il ritorno nel consiglio direttivo di Giuliano Rota Martir e l’ingresso di una donna, Maria Luisa Bertuletti

ASSEMBLEA ASSOCIATIVA

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un'imprenditrice, Maria Luisa Bertuletti del MollificioBergamasco Srl di Carvico. "Sarebbe miope da parte nostra -ha dichiarato Agnelli durante la sua relazione - non com-prendere che, con l'avvio del federalismo spinto e sostenutoa livello centrale dal Governo in carica, aumenterà decisiva-mente il potere decisionale a livello regionale a scapito diquello centrale". Un filo conduttore che deve partire dal livel-lo nazionale di Confapi, ha spiegato - ma "soprattutto agen-do da protagonisti sul nostro territorio regionale e locale",partendo dalle attività di Apilombarda, "sempre più coinvoltadalla Regione Lombardia che avrà, con la svolta federalista,un ruolo e un peso sempre più importante per il futuro dellepiccole e medie imprese". Un ampio passaggio è stato dedi-cato alla Camera di commercio, con il nuovo corso della PMIe della presidenza Malvestiti. "Ci stiamo seriamente impe-gnando da anni nella crescita del ruolo di ApindustriaBergamo nel nostro territorio - ha detto Agnelli - nel lungopercorso iniziato tre anni fa insieme ad altre nove associa-zioni bergamasche nel comitato unitario Imprese & Territoriopossiamo oggi dire di aver raggiunto importanti successi gra-zie alla capacità di rappresentare in maniera unitaria gli inte-ressi delle PMI siano esse piccole industrie, commerciali oartigiane". L'aspetto politico, ha aggiunto, "riguarda la sceltadi un presidente, Paolo Malvestiti, espressione anche dellanostra associazione e una giunta camerale, ancora in via di

completamento, allargata ed espressione di una pluralità dicategorie". Il cambio di governo dell'ente camerale, "oggiguidato veramente in forma collegiale", costituisce secondoil presidente "un importantissimo avvenimento nella nostraprovincia per alcuni, forse a ragione, addirittura di portatastorica". Sotto l'aspetto più strettamente operativo, anchenel corso del 2009 l'associazione della piccola mediaindu-stria ha mantenuto numericamente e consolidato finanzia-riamente la propria situazione in termini di imprese asso-ciate e di solidità patrimoniale. In questo senso si inquadral’apertura di una filiale a New York, nella 545 East 14Street di Manhattan. Apindustria Bergamo mette così a dis-posizione dei propri associati un pool di professionisti cheassistono le imprese con informazioni commerciali primarieper chi desidera muoversi nel vasto ma complicato mercatoamericano. La struttura di servizi convenzionata è in gradopoi di assistere le imprese in vari aspetti commerciali: dallaricerca di partners a quella di nuovi clienti, dall'assistenzaper avviare attività in loco a quella giuridico-fiscale peroperazioni con gli USA. Infine, dopo la pausa estiva, l'as-sociazione affronterà una proposta di partnership per l'a-pertura di uno sportello operativo a Treviglio. Il contat-to è con un consorzio di imprese dell'area della BassaBergamasca, interessato a svolgere servizi e attività per lePMI in un'area di sicuro sviluppo con l'arrivo della Brebemi.

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Delisting. Gli americani sono stati capaci di con-densare in una sola parola ciò che noi, italiani,siamo costretti a spiegare con una frase: togliereun titolo dalla quotazione di Borsa. A fine mag-

gio, l'azionista di controllo di Gewiss, il Cavalier DomenicoBosatelli, ha lanciato un'opa - offerta pubblica di acquisto-totalitaria su 29.523.942 azioni ordinarie diGewiss, pari al 24,603% del capitale, alprezzo di 4.20 euro per azione, con l'obietti-vo di ritirare dal listino il titolo dell'aziendadi Cenate Sotto. Con lo 0,50 euro per azione,il corrispettivo stabilito per l'offerta incorpo-ra un premio del 16.5% circa rispetto alprezzo ufficiale del titolo Gewiss registratoil 27 maggio 2010 - giorno antecedente l'an-nuncio - (pari a 3,61 euro), il 28,2% su unmese, il 35,6% su tre mesi e 45% su seimesi. Logicamente il prezzo è superiore allaquotazione corrente del mercato per "con-vincere" alla vendita tutti i possessori deldetto titolo. Il motivo del delisting è unosolo: che tutta la Gewiss torni nell'orbita delsuo padre fondatore. Era il 3 novembre 1988quando Bosatelli presentava al pubblicodegli azionisti la sua Gewiss, in vista dell'offerta di due milioni di azioni, pari ad un

terzo del capitale, che avrebbe aperto alla società la stra-da per la Borsa. A sua disposizione aveva i dati dell' eser-cizio 1987, dai quali risultava una società in ottima salute,con una redditività estremamente interessante, ma anco-ra di dimensioni limitate: il giro d' affari superava infatti dipoco i 50 miliardi e veniva giudicato da alcuni analisti

Scossa GewissEsce dalla Borsa

20102009200820072006200520042003

6,5065,5054,50

2,5033,504

ARTICOLO DI LIVIO CASANOVAPHOTO: GIORGIO CHIESA

Stacco del dividendo

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troppo contenuto per una società che aveva l' obbiettivo diesordire in Piazza degli Affari. Nel riconoscere che ledimensioni non erano certo quelle dei maggiori gruppiquotati, Bosatelli fece presente che le prospettive dellaGewiss erano molto favorevoli e i tassi di crescita avreb-bero potuto portare il fatturato oltre i 100 miliardi nel1992. Non si può oggi sapere quanti credettero ciecamen-te alle previsioni fatte, ma il collocamento ebbe comunqueun grande successo, poiché il prezzo di emissione eraestremamente interessante anche sulla base dei risultatigià conseguiti. Offerte al pubblico a 5.450 lire in aprile, leazioni Gewiss esordirono in Borsa il 3 novembre del 1988a 7.500 lire, registrando un rialzo del 37,6% in poco più disei mesi. Oggi, Gewiss Group è tra i leader mondiali nellaproduzione di soluzioni per la domotica, l'energia e l'illu-minotecnica negli ambiti residenziale, terziario e indu-striale, con oltre 1.700 dipendenti e una presenza in 80Paesi nel mondo con 8 stabilimenti produttivi, 7 societàcommerciali e un polo logistico centralizzato a Calcinate,

dal quale gestisce in 48 ore le spedizioni in tutta Europa.A 40 dalla sua nascita e dopo 22 anni in Borsa, il gruppoche produce componenti per istallazioni elettriche siappresta a dire addio a Piazza Affari per tornare tutto nell'orbita di Bosatelli e famiglia. "L'offerta - spiega la notaufficiale - si inserisce in una più ampia operazione volta alperseguimento dello sviluppo e del consolidamento del-l'attività di Gewiss e alla riorganizzazione degli assettiproprietari e di corporate governance". Bosatelli intende,infatti, far sì che Gewiss "possa concentrare i propri inve-stimenti sul rafforzamento della posizione nel propriomercato di riferimento nonché operare, a tal fine, conmaggiore flessibilità ed efficienza nell'ambito della pro-pria attività". "L'offerente - prosegue la nota - ritiene chetali obiettivi di sviluppo e riorganizzazione possano esserepiù agevolmente ed efficacemente perseguiti con unaristretta base azionaria piuttosto che con un azionariatodiffuso ed in una situazione caratterizzata da minori onerie maggiore flessibilità gestionale e organizzativa".

33

PIAZZA AFFARI

Delisting di Bosatelli che dopo 22 anni di Borsa lancia un'opa - offerta pubblica di acquisto - totalitaria su 29.523.942 azioni ordinarie di Gewiss,pari al 24,603% del capitale al prezzo di 4.20 euro per azione, per ritiraredal listino il titolo dell'azienda di Cenate Sotto. Ecco tutti i motivi

Azioni

OrdinariaOrdinariaOrdinariaOrdinariaOrdinaria

0,10

0,100,100,08

OrdinariaOrdinariaOrdinariaOrdinariaOrdinaria

0,080,050,050,050,05

Ordinaria 0,05

Dividendi

0,100,100,100,100,080,080,050,050,050,050,05

EuroEuroEuroEuroEuroEuroEuroEuroEuroEuroEuro

17/05/1018/05/0919/05/0821/05/0722/05/0622/05/0624/05/0426/05/0320/05/0221/05/0108/05/00

20/05/1021/05/0922/05/0824/05/0725/05/0626/05/0527/05/0429/05/0323/05/0224/05/0111/05/00

27/04/1029/04/0907/05/0809/05/0703/05/0604/05/0505/05/0407/05/0308/05/0209/05/0103/05/00

0,106.8357.1969.0558.4296.4715.8985.0744.8054.3364.6463.786

Div. Cda Div. Ass. Divisa Stacco Pagamento Ass.blea Avviso

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34

Qualche parola va spesa per leggere trale righe e per dare la giusta interpreta-zione ai numeri. Prima di tutto può darsiche Bosatelli sia intenzionato a faredegli investimenti a lungo termine -superiori a cinque anni - e in questocaso l'azionista non può "aspettare"dieci anni prima di avere un ritorno. Lovuole e a breve. L'investitore cerca unrisultato e, seduto in consiglio, "pesta ipiedi" se non si vede "monetizzato" nel-l'arco di due anni. L'altra motivazioneplausibile, visti i risultati ottenuti, è cheil Cavaliere abbia in previsione degliutili che non intende spartire con altri.E come si può dargli torto. Per la serie:se la tua azienda va bene perchè divi-derla con altri? E' meglio condividerne idebiti. Ecco una delle motivazioni percui ci si quota in borsa. Se mettiamo daparte i casi delle aziende molto grandi,quotate e con molti azionisti, l'espe-rienza a Piazza Affari di Gewiss inse-gna che la Borsa "serve" se un'aziendavuole crescere in misura significativa.Per molte Pmi a carattere familiare - la Gewiss inizial-mente era una Pmi a carattere familiare - si rivela unascelta opportunistica vuoi perchè non vogliono o perchènon sono in grado di crescere echiedono al mercato di scommet-tere su di loro, anche a costo diperdere il pacchetto di maggio-ranza. Si spiega così il motivo percui si piazzano sul mercato quotedi minoranza quando la Borsa tiraper poi ricomperarle quando ilmercato batte la fiacca. Non è ilcaso di Bosatelli, per lui è stato ilvolano della crescita e non untavolo da gioco su cui muoversiper motivi puramente contabili.Lo dimostrano i suoi fondamenta-li, in ordine. Rimanendo semprein Borsa, ma sull'altra sponda, laGewiss è stata motivo di soddi-sfazione per molti "cassettisti",che acquistano un certo stock diazioni obbligazioni e, trascorsoun periodo lungo di tempo, le tol-gono dal cassetto per riscuoternei rendimenti. Così è stato per tutti coloro che si sonoavventurati in borsa alla ricerca di un titolo solido, stabi-le, senza eccessivi rischi di liquidità e forte di un buon

vantaggio competitivo, perché con Gewiss non hanno dovu-to patire "scosse" finanziarie. A onor del vero la crisi hapenalizzato anche Gewiss, ma non si può imputare la crisi

a Bosatelli. Poco appeal, invece,per il trader che rincorre profittirapidi e veloci perché il titolo rara-mente ha mostrato improvviseaccelerazioni di utili e vendite. Aparte il 2009 con un fatturato cheha toccato i 276 milioni di euro,negli anni precedenti il gruppo hafatto segnare sempre buoni risul-tati, in costante crescita dal 2004al 2008. Modesta, magari, vistoche siamo passati dai 312 milionidi fatturato nel 2004 ai 338 nel2008, ma tuttavia costante in ognisingolo anno. Costante e in cresci-ta è anche stato il dividendo: da0.05 del 2000 a 0.10 euro per azio-ne dal 2007. Lo stesso dello scorsoanno. Adesso, ai cassetisti Gewissnon rimane altro che far posto adaltri titoli, sperando nelle stesseperformance della Gewiss. Quali?

Viste le intuizioni, le capacità e la lungimiranza bisogne-rebbe chiedere a Bosatelli. L'illuminazione potrebbe veni-re proprio da lui.

Domenico Bosatelli

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ECONOMIA&BUSINESS

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Un impianto che permette il recupero e il riutilizzo delcalore di scarto, un bicchiere (come quelli che si tro-vano nelle sale cinematografiche) con all'interno unaltro bicchiere per i pop corn, piattaforme web per

monitorare 24 ore su 24 la propria azienda, una clinica mobileper curare e "rianimare" i computer guasti ed infine un servizioweb 2.0 per mantenersi sempre in contatto con i propri luoghipreferiti: sono i progetti dei giovani Archimede di Bergamo. AlLazzaretto, in un contesto luminoso - quasi a simboleggiare le idee stes-se dei ragazzi - queste geniali soluzioni sono state presentate lo scorso5 giugno, nell'ambito del primo festival della creatività giovanile "UOZZHAB", nel contesto del workshop: "Azioni, Progetti ed Esperienze asostegno dell'Imprenditorialità Giovanile". Promosso dal Consorzio dicooperative sociali Sol.Co Priula San Pellegrino, con la provincia diBergamo, il Comune e il sostegno di Fondazione della Comunità

Bergamasca, ha rappresentato un autentico momento in cui"Hubcreativi" - il progetto della Regione Lombardia destinato ai giovanidai 16 ai 30 anni che rende effettivo il programma "Nuova generazionedi idee" - ha aperto un costruttivo dibattito tra alcuni importanti promo-tori e sostenitori dell'imprenditorialità giovanile. Per circa 3 ore, coordi-nati dal dott. Johnny Dotti, amministratore di Welfare Italia, un'affol-lata ed attenta platea di fiduciosi giovani creativi, interessati imprendi-tori e talent scout, si sono trovati fianco a fianco per raccontare le espe-rienze delle aziende da loro rappresentate. Sul tema dell'imprenditoria-lità giovanile si sono confrontati Giovanni Fucili - Responsabile areacreazione e sviluppo d'impresa di Bergamo Formazione, MassimoAddato e Claudio Rossi - rispettivamente Capo area di UnicreditPrivate Banking e Family Business Advisors di Unicredit Group,Alberto Cottica - Project Leader di Kublai ed Andrea Pellegatta- direttore dell'incubatore d'impresa privato JoBox Connection.

ARTICOLO DI FEDERICO ROSSIPHOTO: GIORGIO CHIESA

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"Bergamo Formazione è una realtà in cui le idee imprenditoriali prendo-no forma - ha sottolineato Giovanni Fucili -, un luogo in cui i progettidi impresa possono concretizzarsi, uno spazio in cui gli aspiranti e i neoimprenditori ricevono supporto da consulenti esperti, si confrontano e siscambiano esperienze per dare vita alle proprie aspirazioni. All'internodel centro formativo, chi intende aprire o sviluppare un'attività può otte-nere, attraverso il servizio gratuito messo a disposizione dello sportelloPunto Nuova Impresa, informazioni sulle procedure per dare avvio allapropria iniziativa imprenditoriale, sulla stesura del business plan e indi-cazioni sulle possibilità di finanziamento disponibili e su come ottener-le". Un aiuto che si concretizza passo dopopasso perchè "da noi - ha tenuto a preci-sare il responsabile area creazione e svi-luppo d'impresa di Bergamo Formazione -è anche possibile approfondire la propriaformazione. Periodicamente vengonoorganizzati seminari di base destinati adaspiranti e neo imprenditori, di approfon-dimento sui temi del marketing e delbilancio o su aspetti specifici, individuatidi volta in volta. All'interno del centro gliaspiranti e neo imprenditori possono inol-

tre beneficiare di alcuni servizi tra cui la possibilità di valutare le pro-prie attitudini imprenditoriali e la propensione al rischio d'impresa eottenere voucher di consulenza personalizzata, per un massimo di 12ore, per sviluppare il business plan della propria idea imprenditoriale".

"E' assolutamente indispensabile - gli ha fatto eco Massimo Addato -che istituti di credito e gruppi bancari "a reti lunghe", su un territoriocome il nostro ad alta vocazione imprenditoriale, mettano a disposizio-ne dei giovani creativi le loro estese connessioni per facilitare una sele-zione condivisa e la sostenibilità dei progetti, anche dal punto di vista

Eureka! Bergamo scoprei suoi giovani inventori“GENIO ALL’OPERA”

Con "Uozz Hab", il primo festival della creatività giovanile, le geniali idee imprenditoriali dei ragazzi bergamaschi hanno trovatouno spazio per mettersi in luce. Al Lazzaretto in mostra prodotti e servizi innovativi che cambieranno il vivere quotidiano

Da destra: quattro ragazzidel team Plasboo:

Giorgio Ghisalberti, Stefano Longhi, Stefania

Ronchi e Andrea Taffi.Da sinistra: Daniele Rossetti, Massimiliano Buscati Caminiti

e D’Auria Gaetano

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finanziario". E' quello che è avvenuto in Unicredit con il"Progetto Talento delle Idee 2010", innovativa edizionedi un concorso per giovani inventori che in collabora-zione con Giovani Imprenditori di Confindustria, hapreso forma tra fine 2009 ed inizi 2010". "La rete deicomitati territoriali UniCredit - ha detto il Capo area diUnicredit Private Banking - è stato l'anello di congiun-zione fra banca e territorio, ha fornito un utile supportoall'individuazione e alla valutazione dei progetti impren-ditoriali più promettenti. I comitati hanno confermato,ancora una volta, il proprio ruolo a sostegno del territo-rio e la capacità di essere propulsori di innovazione:tema quanto mai prioritario per lo sviluppo del nostroPaese". Tirando un primo bilancio provvisorio "l'appenaconclusa edizione del concorso - ha concluso MassimoAddato - ha avuto un'insospettata e straordinaria par-tecipazione e, soprattutto, ha visto progetti di elevatis-sima qualità che hanno fatto emergere una spiccataqualità degli incubatori universitari. Per l'Università diBergamo sono stati rappresentati dal centro di ricer-ca e servizio Entrepreneurial Laboratory (ELab)diretto dalla professoressa Giovanna Dossena".

"La creatività - ha conferma Alberto Cottica pun-tualmente sollecitato dal coordinatore di casaJohnny Dotti - è rappresentata da tutti quei pro-getti che ogni ora vengono inseriti nel nostro sitowww.progettokublai.ning.com da tantissimi invento-ri. Noi non focalizziamo la nostra attenzione sull'età osul genere del promotore ma guardiamo esclusiva-mente alla genialità dell'idea. Vogliamo che tuttiabbiano la possibilità di esprimersi liberamente edando pieno adempimento alle loro qualità creative".Kublai è un ambiente di progettazione pensato per icreativi e orientato allo sviluppo locale, promosso daldipartimento per le politiche di sviluppo del Ministerodello Sviluppo Economico. "Il suo obiettivo principale- ha chiarito il Project Leader di Kublai - è di promuo-ve e rafforzare progetti creativi che abbiano un impat-to in termini di crescita locale, e cioè sul territorio nelquale vengono proposti. Kublai non ha risorse pro-prie, ma può consigliare e accompagnare progetticreativi meritevoli a concorrere alle risorse messe adisposizione da altri soggetti pubblici e privati".

"E' triste assistere allo sforzo che tanti giovani neolau-reati fanno per inserirsi nel mondo del lavoro - ha affer-mato Andrea Pellegatta - quando il più delle voltenon vadano ad ingrossare le fila delle intelligenze dis-occupate". In quest'ambito JoBox Connection rappre-senta un vero e proprio incubatore di nuove imprese"tra profitto e bene comune". Il progetto si rivolge a tutticoloro che non solo possiedono passione e competen-

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Plasboo!

Settore di applicazione Turismo

Sito Web www.plasboo.com

Proponente

Stefania RonchiAltri membri del gruppo: Flavio Ferrandi,

Giorgio Ghisalberti, Stefano Longhi,Massimo Merlino, Andrea Taffi.

Collaboratori esterni: Vincenzo Manzoni,Gloria Bordogna, Giuseppe Psaila

L’idea imprenditoriale

Plasboo (Places Social Bookmarking) èun servizio web 2.0 collaborativo per man-tenersi sempre in contatto con i propri luo-ghi preferiti. Grazie ad esso è possibileacquisire, ricercare, condividere e memo-rizzare informazioni di luoghi di interessein modo semplice ed intuitivo, da pc o dalproprio dispositivo mobile direttamentedalla località preferita.Fruibile in lingua ita-liana e inglese e basato su tecnologieinnovative quali i QR-code e l’augmentedreality, Plasboo si propone come promoto-re del turismo 2.0: un nuovo modo diviaggiare e di ottenere informazioni dalterritorio e dalle persone che ci circondano

pc-H

Settore di applicazione Infomation Tecnology

Sito Web -

ProponenteD’Auria Gaetano

Altri membri del gruppo: GrazianoDallagrassa

L’idea imprenditoriale

L’idea imprenditoriale nasce dalla consape-volezza dei problemi che ogni possessoredi un computer si trova ad affrontare.I problemi sono due:- Sistemare il computer perché guasto.Come è possibile risolvere il problema?- Si è comprato un nuovo computer, si devebuttare via il vecchio?L’idea imprenditoriale si propone di offrire - Un servizio di assistenza JUST IN TIME,disponibile in qualsiasi orario del giorno- Il ritiro dei vecchi computer.Il servizio di assistenza aiuterà ad alimen-tare il processo di rivalorizzazione dei vec-chi computer. Questa nuova società “pc-H”,acronimo di pc-Hospital si proprone didiventare leader nell’assistenza, nelladiagnosi e nella rianimazione di computer

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za, ma vogliono mettere in comune le proprie idee edesperienze per realizzare qualcosa di innovativo."Fare impresa in Italia non è semplice, soprattuttoper chi non ha tanto denaro da investire: da noi siapprende a fare impresa, ma si trovano anche i luo-ghi fisici dove poter muovere i primi passi e lanciarsinel mondo del lavoro. Jobox, infatti, è proprio unluogo dove i giovani vengono sostenuti e accompa-gnati nella fase di start up dei progetti imprenditoria-li, in una logica di innovazione delle politiche giovanili".

In chiusura Claudio Rossi, coordinatore conGabriella Facoetti per il territorio del "ProgettoTalento delle Idee 2010", ha presentato una selezionedegli inventori bergamaschi, chiamandoli ad uno aduno ad affermare con una breve presentazione i puntidi forza e le principali caratteristiche delle loro genialiscoperte. "Abbiamo lavorato molto vicino a questi gio-vani - ha detto Claudio Rossi di Unicredit Group - e io,personalmente, sono tornato a provare l'emozione diquando si sogna e come dal sogno si possano gene-rare delle idee imprenditoriali. A questi ragazzi, e nonsolo a questi, debbono essere concessi maggiori spazied alle loro intuizioni maggiori attenzioni dai senior sevogliamo vincere la sfida per il futuro". Poi spazio aigiovani e alle idee. Daniele Rossetti con "IcenovaEngineering" ha presentato un impianto che permetteil recupero e il riutilizzo del calore di scarto, PedroEnrique Marcella con "Double glass" ha ideato un bic-chiere (come quelli che si trovano nelle sale cinemato-grafiche) con all'interno un altro bicchiere per i popcorn, Massimiliano Buscati Caminiti con "H24Tecnologie Informatiche" è l'ideatore di piattaformeweb per monitorare 24 ore su 24 la propria azienda,D'auria Gaetano con "pc - H" ha creato una vera e pro-pria clinica mobile per curare e "rianimare" i computerguasti ed infine Stefania Ronchi con "Plasboo" offre unservizio web 2.0 per mantenersi sempre in contattocon i propri luoghi preferiti "Alcune delle idee presen-tate - Double Glass e Pc-H - sono state messe a puntoanche grazie al sostegno del Centro di ricerca e servi-zio Entrepreneurial Laboratory del Dipartimento diEconomia aziendale presso l'universita' di Bergamo".

"Sono fermamente convinto nella pratica dell'affi-do - ha detto Johnny Dotti a chiusura dell'affol-lato workshop - di questi giovani talenti. Sarebbebellissimo se, per mettere in atto una loro cresci-ta, tutti questi inventori potessero essere presi inaffidamento da altrettanti imprenditori senior. Lacapacità del sistema di rinnovarsi e di sviluppar-si diventerebbe enorme e non andrebbe spreca-to tanto patrimonio di eccellenze innovative".

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H24

Settore di applicazione Infomation Tecnology

Sito Web www.h24technology.com

ICENOVA

Settore di applicazione Energie rinnovabili, risparmio energetico

Sito Web www.icenova.eu

ProponenteIng. Daniele Rossetti

Altri membri del gruppo: Ing. GiordanoSuardi e Prof. Marco Marengo

L’idea imprenditoriale

Offrire soluzioni “TURN KEY”, ossia dalla pro-gettazione alla realizzazione chiavi in manodi impianti innovativi per il recupero di caloredi scarto; che può provenire sia da impianticivili sia da processi industriali, e valorizzarlo - Attraverso cicli a fluidi organici ORC, al fine diprodurre energia elettrica, da auto consumare oimmettere in rete- Attraverso macchine frigorifere ad adsorbimen-to e assorbimento, al fine di generare acqua refri-gerata, per la climatizzazione estiva degli edifi-ci o per l’autoconsumo nei processi industriali

Proponente Massimiliano Buscati Caminiti

L’idea imprenditoriale

H24 Tecnologie Informatiche è una SoftwareHouse che progetta architetture a livelloEnterprice e realizza piattaforme Web dedi-cate alla Business Intelligence, con l’uso deipiù riconosciuti framework sul mercato a tec-nologia Open Source.

Double Glass

Settore di applicazione Packaging

Proponente Pedro Henrique Marcella

L’idea imprenditoriale

L’idea imprenditoriale prevede la produzio-ne di un bicchiere con all’interno un bicchie-re più piccolo destinato ai settori dei parchidi divertimento, dei cinema e delle attivitàcircensi. Questo secondo bicchiere saràdotato, al centro, di una apposita cannucciache consentirà di gustare la bevanda

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Aspetti economico-finanzariconnessi allo sviluppo di nuoveiniziative imprenditoriali.

Manifesto che lo sviluppo di nuove iniziativeimprenditoriali rappresenta un fatto di fon-damentale e di vitale importanza per il

futuro economico della nostra società, consideratal'attuale struttura del sistema produttivo italiano, ècerto che il principale driver per una riconversione eristrutturazione del sistema industriale passa attra-verso un'innovazione tecnologica pressoché autono-ma. Questa spinta all'innovazione radicale ha trova-to in passato ed, in parte ancora oggi, un concretoostacolo nell’esistenza di opifici troppo grandi in set-tori ormai non piu' competitivi. E' pur vero che lagestione di una ben riuscita innovazione raramentesi accompagna alla fase di maturità di un'impresa,quando la caratteristica peculiare di un imprenditorenon è piu' la creatività ma l'esperienza tecnica perrendere sempre piu' efficiente un processo produtti-vo e più razionale l'utilizzo delle risorse a disposizio-ne. E' difficile che queste doti possano coesistere inuna stessa persona e ancora di piu' dentro una stes-sa organizzazione. D'altro canto l'avvio tout court diuna nuova impresa trova nella realtà numerosi e nonbanali ostacoli: l'investimento iniziale per dimensio-nare gli impianti, la rete distributiva da utilizzare, laforma giuridica da assumere nonché la localizzazio-ne degli stabilimenti. L'aspetto piu' problematicoriguarda pero' il reperimento delle adeguate risorsefinanziarie per un armonico e coerente "accompa-gnamento" dell'industrializzazione della nuova idea.Per assurdo non è neanche tanto la fase iniziale della

nascita di una nuova impresa quella piu' ardua dasostenere quanto la fase di sviluppo in cui crescitadell'attività e fabbisogno finanziario si succedonoad un ritmo molto difficilmente gestibile o pianifi-cabile, specialmente per un neo imprenditore. E'per questo che un'impresa già strutturata ed eco-nomicamente piu' solida è favorita in questo pro-cesso: non va dimenticato pero' che questa stessaimpresa risulta al contempo sfavorita nella struttu-ra organizzativa, che proprio perché consolidata,risulta molto meno elastica e flessibile di unanuova iniziativa. A mio personalissimo modo divedere condivido con quanto sostenuto da JohnnyDotti nel recente Workshop di Bergamo "GiovaniCreativi" e cioè che una singolare soluzione perconiugare questi aspetti potrebbe proprio esserequella dell'"affido" d'impresa innovativa. Questasoluzione permetterebbe di sfruttare la soliditàfinanziaria dell'impresa già operativa e la flessibili-tà della nuova azienda: questo sempre che que-st'ultime si orientino verso un'adeguata capitalizza-zione ed il sistema finanziario si doti di una piu'adeguata struttura di valutazione delle nascentinuove imprese innovative. I criteri di valutazione,infatti, oggi piu' ricorrenti si fondano sull'esamedi dati storici e di previsioni di redditività o di flus-si di cassa, purtroppo facilmente e troppo spessosmentibili dai fatti. Bisognerebbe invece affianca-re a questi, ulteriori modelli di analisi capaci divalutare la strategia delle imprese e la loro flessi-bilità a reagire ai cambiamenti ambientali, oggi-giorno veramente frequenti. E’ qui, infine, che ilruolo dello Stato ovvero del Sistema Paese diven-ta determinante attraverso uno sforzo concretoche vada oltre al finanziamento e prenda in consi-derazione la creazione di ambiente idoneo allo svi-

luppo di nuove iniziative, favorendone unadomanda qualificata e l'approntamento diun apparato legislativo adatto ad incenti-varle. Questo, già di per se stesso, rappre-senterebbe il non plus ultra degli "Incubatori"!

I finanziamenti agevolati.

I n tema di innovazione non possiamonon spendere due parole riguardo laforma dei finanziamenti agevolati: que-

st'ultimi infatti sono al momento moltofocalizzati verso il sostegno diretto deinuovi investimenti mentre sono molto limi-tati quegli interventi specifici a sostegnodiretto della nuova imprenditoria. Le mag-

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ECONOMIA&BUSINESS

PILLOLE DI FINANZA - RUBRICA A CURA DEL DOTT. CLAUDIO ROSSI

La scheda

Con laurea in Scienzedell'Economia e Master SDA Bocconi in WealthManagement, ricopre da diversi anniposizioni di responsabilità in ambito bancario e scrive articoli e testi concernentil'Impresa. Opera oggi come FamilyBusiness Advisor

giori criticità riguardano gli interventicreditizi a condizioni di favore: essiinfatti favoriscono le imprese ed i set-tori "capital intensive" contrastandoquanto prima detto in merito al realetrend di sviluppo economico delpaese. Comunque, oltre al leasingagevolato ed alle altre forme già trat-tate in questa rubrica nei mesi scorsi,puo' rappresentare una singolare tec-nica di sostegno all'avvio di una nuovainiziativa il franchising, ovvero il mec-canismo attraverso cui il detentore diun brevetto - il franchisor - concedead un'altra azienda - franchisee - lapossibilità di partecipare ai benefi-ci derivanti dall'utilizzo commercia-le o industriale del know-how stesso.

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ECONOMIA&BUSINESS

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Fare l’imprenditore? AAA cercasi esempio da imitare

Dalle prime anticipazioni di una ricerca universitaria sull'imprendi-torialità emerge "che i giovani - spiega Giovanna Dossena, professore di Economia e Gestione delle Imprese all' Università di Bergamo - non sognano di diventare imprenditori perché pensano che sia troppo difficile riuscirci, servano troppi soldi e troppi amici"

L'INTERVISTA

Flavio Briatore è la figura dell'imprenditore tipo che hanno in mentemolti giovani italiani, bergamaschi o milanesi non fa differenza,quando sognano di scommettere su se stessi e mettersi in pro-prio. Un'immagine di imprenditore dai contorni vivaci, avventuro-

si e "pittoreschi", deformata dai media. Assente è anche l'idea della pic-cola impresa, quella organizzata prevalentemente con il lavoro proprio(dell'imprenditore) e dei componenti della famiglia, per non parlare del"capo" che si sporca le mani e si spacca anche lui la schiena come i suoidipendenti. Lontana la figura del piccolo imprenditore o dell'artigiano chesfida ogni problematica e accetta di buon grado sacrifici, a partire dallelevatacce per accendere i macchinari del proprio laboratorio o che nelcuore di ogni notte si fa un "giretto" in azienda per controllare che i mac-chinari funzionino. Sono le anticipazioni di una ricerca dell’Università diBergamo con il supporto di Aidea - Accademia Italiana di EconomiaAziendale - svolta a livello nazionale tramite un questionario distribuitonelle università italiane dal quale emerge "che i giovani - ci spiegaGiovanna Dossena, professore di Economia e Gestione delle Impreseall' Università di Bergamo - non sognano di diventare imprenditori, e nonlo fanno, perché pensano che sia troppo difficile riuscirci, servano troppisoldi e troppi amici". E non si tratta di spinte, ma di "spintarelle". "E' unaquantità d'ipotesi - continua il direttore di Entrepreneurial Lab, il centro diricerca universitario che opera in collaborazione con il parco tecnologico"Kilometrorosso" - sulle quali tutti dobbiamo lavorare per sradicarle e

sgomberare il campo da false credenze. Dai primi dati della ricerca emer-ge che la figura dell'imprenditore non è chiara e delineata perché, primadi tutto, manca un riferimento culturale. Si focalizza l'attenzione sul man-ager e quando si parla d'impresa il pensiero corre a realtà già costituite eavviate, non alla possibilità di costruire qualcosa partendo da zero".

Nella nostra provincia, per un'aspirante imprenditore, conta piùavere dei soldi o buone idee?"I soldi senza le idee non fanno l'impresa, ma un'idea senza i soldi si,purché l'aspirante imprenditore individui i canali di finanziamento piùidonei ad erogare finanziamenti, compatibili con la tipologia di impre-sa/prodotto che l'idea sorregge. Non c'è nulla di più inutile che perde-re tempo bussando alle porte sbagliate. Quando si accende un'ideaimprenditoriale ci si deve concentrare sui modi idonei per renderlavalida agli interlocutori adeguati. Bergamo si caratterizza per una dif-fusa capacità imprenditoriale che spazia dall'artigianato all'industria,dal piccolo commerciante alla grande distribuzione. E' un valore imma-teriale che conferisce al territorio una potenzialità importante: unhumus per lo spirito ed il talento imprenditoriale, una precondizioneimportante grazie ad esempi e modelli di successo".

Ma perché non tutte le idee diventano impresa?"I motivi sono molti e molteplici. Non diventa impresa perché spesso, l'a-

ARTICOLO DI LIVIO CASANOVAPHOTO: GIORGIO CHIESA

Page 43: Bergamo Economia 33

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Giovanna Dossena spirante imprenditore, non pensa in terminiimprenditoriali. Un inventore di per sé non èun imprenditore e allora, prima di un finanzia-tore, deve cercare qualcuno che lo aiuti a por-tare la sua invenzione sul mercato. Qualcunopensa in termini di impresa ma non ne cono-sce la fisiologia e capita che spesso non sistrutturi o non protegga adeguatamente lasua idea. Ci sono casi in cui non si sa rappre-sentare il trovato e le sue implicazioni econo-miche, prerequisito indispensabile per coin-volgere un finanziatore, e altri in cui non siha la credibilità per rappresentare la pro-pria idea e, in questo caso, si deve trovareprima un assesment e poi un finanziatore".

Da disoccupati a imprenditori: è unafrase che spesso sentiamo circola-re. Secondo lei questo non corre ilrischio di essere solo uno slogan? "L'imprenditore non è un ruolo di ripiego maè il risultato di un talento che si esplicita inun'iniziativa con una valenza economica.Certo, a volte il bisogno aguzza l'ingegno".

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Il tessuto bergamasco è costituito da Pmi e micro imprese, real-tà, il più delle volte, a carattere familiare con giovani chiamatia prendere le redini di quanto è stato costruito dai padri o dainonni nel corso degli anni. La capacità di guidare un'azienda sieredita, si possono ereditare talento e fiuto per gli affari?"Probabilmente ci sono componenti innate, perciò genetiche, che si pos-sono ereditare: la salute, la forza fisica, l'aspetto e una qualche attitudinecomportamentale. Altre si traggono dagli esempi della vita vissuta, dal-l'esperienza quotidiana e in questo caso, nascere in famiglie di imprendi-tori rappresenta un vantaggio. Ma niente di tutto questo, però, è condi-zione sufficiente. Essere imprenditore è sempre più legato ad unavolontà esplicita, alla cultura, alla ricettività dell'ambiente circo-stante e alla conoscenza delle tecniche di gestione dell'impresa".

Rimane sempre il problema del passaggio generazionale."Quando l'impresa si sviluppa ci vuole un imprenditore che sappiaessere manager (in un recente convegno internazionale sull'im-prenditorialità che ho promosso all'università di Bergamo ho parla-to di imprager). Quando l'impresa è più strutturata ci vuole un man-ager imprenditore (mapreneur). I figli di imprenditori possono esse-re o non essere adatti all'impresa, ma lo stesso vale per la genera-zione di imprenditori che li ha preceduti. Non tutti sono in grado diassecondare le esigenze di sviluppo delle imprese che hanno gene-rato perché si tratta di evolvere con loro. Una volta generata l'im-

presa è una persona a sé, con proprie esigenze, obbiettivi,con fattori fisiologici e patologici che vanno capiti e seguiti".

Il contesto lombardo presenta il più alto tasso di dina-mismo imprenditoriale in Europa e la politica regionaleha deciso di investire sulla nascita e lo sviluppo dinuova imprenditorialità. Come giudica il progetto"START" che, tra l'altro, prevede un contributo a fondoperduto "determinante" per decidere la sfida del mercato? "E' un progetto che punta molto sull'imprenditoria giovanile ecerca di colmare alcune condizioni di svantaggio che possonorappresentare elementi di ostacolo allo sviluppo della stessa.Poi tutto si gioca sulla capacità/possibilità di selezionare leiniziative capaci di diventare impresa in modo duraturo e digenerare un indotto positivo piuttosto che di allocare contri-buti che danno solo pro tempore l'illusione di un'occupazione".

Quali sono i maggiori rischi ed ostacoli che l'aspiranteimprenditore deve affrontare in questo periodo di crisi?"Nella storia economica, i periodi di crisi rappresentano imomenti nei quale si esprimono i migliori sforzi di razionalizza-zione, investimento e ricerca di vie di reazione anche se le risor-se finanziarie sono meno accessibili ed il mercato, nella suatotalità, diventa più selettivo. Credo che la chiave sia: focalizza-zione, impegno, determinazione, ambizione e desiderio di suc-cesso meditati alla luce di un grande senso della realtà e capa-cità di valutare. Il mercato non ha mai ucciso una buona impresa".

Lei è direttrice di "Entepreneurial Lab", il centro di ricercasull'imprenditorialità dell'Università degli Studi di Bergamo. Unprimo bilancio a poco più di due anni dalla sua nascita. "L'enterpreneurial lab si propone di diffondere la cultura imprendi-toriale nel pubblico e tra i giovani, in particolare, favorendo la per-cezione del ruolo dell'impresa e della figura dell'imprenditore, per-ché la cultura imprenditoriale è il background necessario a favorirela propensione imprenditoriale. Per questi motivi cerchiamo moltesinergie sul territorio, soprattutto con le istituzioni - come ad esem-pio il kilometrorosso, gli ordini e le associazioni professionali -, cheoperano come veri e propri concentratori di imprenditorialità".

Nella nostra provincia come nascono la maggior partedelle nuove esperienze imprenditoriali? "Direi per lo più dalla pratica e dall'esperienza di lavoro".

A Bergamo c'è un'adeguata cultura imprenditoriale o mancauna cultura che favorisca l'imprenditorialità?"A Bergamo gli imprenditori parlano spesso dell'esistenza di unadiffusa "cultura del fare" che connota persone e territorio.Sicuramente hanno ragione perché questo rappresenta un fattoredi successo per la nascita e la diffusione delle imprese, ma credoche ad essa si debba affiancare una vera e propria "cultura dell'im-presa" affinché le imprese che nascono possano svilupparsi secon-do percorsi fisiologici ed efficaci nell'interesse di tutta la società".

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L'habitat' migliore dove aprire e sviluppare un'azienda nonè Bergamo, ma Bolzano. Se non ci si vuole spostare dallaLombardia l'ideale sarebbe Lecco o Varese tuttavia condizionifavorevoli si possono trovare anche a Sondrio. Dimostrano di

essere un terreno fertile anche Brescia, Milano, Como e poi, finalmente, c'èla nostra provincia. Bergamo, infatti, si colloca, al 20esimo posto nella clas-sifica nazionale per "Qualità della Vita dell'Impresa", settima provincia dellaregione. L'Ufficio Studi di Confartigianato ha misurato l'ambiente ideale perfare impresa, prendendo in esame 42 indicatori (26 indicatori a livello pro-vinciale e 16 a livello regionale) raggruppati in 11 ambiti. Dall'indagine èemerso che la regione in cui le imprese stanno meglio è il Trentino AltoAdige, in particolare a Bolzano (753 punti). Seguono Trento e Rimini (715entrambe), la Capitale si posiziona solo al 69esimo posto (556 punti). "L'indicesulla qualità della cita d'impresa" ha preso in esame 103 città ita-liane, cercando di stabilire quali sono le condizioni ideali affin-ché un'azienda possa rendere al meglio, che si sono rive-late essere in forte correlazione positiva con il PIL pro-capiteavalori correnti 2009. Tra i parametri (42 indicatori raggruppati in11 ambiti) presi in considerazione vi sono: densità imprenditoria-le, mercato del lavoro, pressione fiscale, concorrenza sleale delsommerso, burocrazia credito, tempi della giustizia civile, legali-tà, servizi pubblici locali e infrastrutture. Bene in generale per ilNord Est, con ai primi posti anche Prato (700), Lecco e Varese(688 entrambe), Ravenna (687), Trieste e Forlì-Cesena (685entrambe) e Sondrio (684). Bergamo, come detto, è 20esima(669), meglio dell'edizione 2009 quando si era posizionata solo al32esimo posto. Il Mezzogiornomostra, purtroppo, un ambien-te dove è più complesso e difficile esercitare l'attività imprendi-toriale e si conferma come sempre il fanalino di coda con gliultimi tre posti della classifica occupati dalle tre province cala-bresi di Vibo Valentia (424), Catanzaro (414) e Crotone (369), pre-cedute di poco da Caserta (427), Cosenza (430), Reggio Calabria(436), Siracusa (440), Napoli (442), Enna (445) e Taranto (447). NelLazio, Roma è battuta anche da Viterbo (65esimo posto),

mentre Latina, Rieti e Frosinone si collocano rispettivamente al 78esimo,79esimo e 80esimo posto. Nella classifica delle regioni la Lombardiaoccu-pa il sesto posto, meglio del Veneto e del Piemonte. Tra le regioni delMezzogiorno a mostrare le condizioni più favorevoli per il "fare impresa" c'èl'Abruzzo, mentre al Centro a primeggiare è la Toscana. Dal punto di vistadella pressione fiscale invece le migliori condizioni si registrano ancora alNord, ad Aosta, Bolzano e Trento. Le peggiori a Napoli, Viterbo eLatina. Le condizioni del mercato del lavoro sono più favorevoli aModena, Cuneo e Pordenone, mentre chiudono la classifica Potenza, Foggiae Crotone. La concorrenza sleale del sommerso è presente soprat-tutto nelle province di Cosenza, Vibo Valentia e Crotone, mentre è piùlieve a Bolzano, Reggio Emilia e Parma. Male il Sud anche per le condi-zioni di legalità e conflittualità con Caserta e Napoli agli ultimi posti.

Per il fare impresa meglioBolzano che Bergamo

Confartigianato ha analizzato l'indice di qualità sulla vita delle imprese A Bolzano e in generale al Nord Est è più facile "fare impresa". La provincia

orobica solo al 20esimo posto ma nell'edizione 2009 era 32esima

LO STUDIO

Provincia

BolzanoTrentoRiminiPratoLeccoVarese

RavennaTrieste

Forlì-CesenaSondrioBrescia

Posizione Indice Qualità dellaVita dell’imprsa

MilanoComo

Bergamo

123456789

1012151620

753715715700688688687685685684683677676669

Qualità della Vita dell’Impresa, posizioneclassifica generale per provincia

anno 2010 - indice da 100 a 1.000

ElaborazioneUfficio StudiConfartigianatosu dati da fontidiverse

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YOUNG ENTERPRISE

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"Cyfe": Center for Young and Family Entrepreneurship, tra-dotto in italiano è centro di ricerca per l'imprenditoriali-tà giovanile e familiare. E' il nome del primo laboratoriouniversitario, dedicato ai temi imprenditoriali nella loro

declinazione giovanile e familiare, che sarà operativo a Bergamo dopol'estate. Se si considera che il sistema imprenditoriale bergamasco ècaratterizzato dalla consistente e continua diffusione di realtà a caratte-re familiare si intuisce come la nostra provincia sia il laboratorio idealeper valutare le dinamiche e i fattori strutturali che governano le gestionid'impresa. A darne l'annuncio è il professor Lucio Cassia, Preside Vicariodella Facoltà di Ingegneria, a chiusura del ciclo di seminari tenuti all'in-terno dei corsi di "Entrepreneurship" e "Management delle imprese mul-tinazionali" per concentrarsi sulle opportunità per lo sviluppo di una

nuova imprenditorialità di natura tecnologica. "Il Cyfe - spiega il profes-sore Cassia -si fonda sulla convinzione che lo spirito imprenditoriale siaelemento essenziale per lo sviluppo economico e il miglioramento dellaqualità della vita. Nei desideri di questo progetto c'è la volontà di crearele condizioni affinché gli individui, in particolare i giovani, possano valo-rizzare le proprie inclinazioni a sfidare l'ignoto per mettersi in proprio, per"intraprendere". L'ufficializzazione sarà il prossimo 5 luglio, quando difronte al Senato Accademico saranno presentate le linee guida del pro-getto. "Pur in un contesto economico difficile - osserva il Preside Vicariodella Facoltà di Ingegneria - la convinzione che le nuove iniziativeimprenditoriali costituiscano la vera speranza di cambiamento per ilnostro Paese e per l'Europa è tale che il centro sarà fondato grazie ad unlungimirante supporto economico che giunge dal nostro territorio. Anche

ARTICOLO DI LIVIO CASANOVAPHOTO: GIORGIO CHIESA

Con la tecnica del "pitch elevator" i ragazzi della Facoltà di Ingegneriahanno presentato le loro idee per farebusiness a tre giovani imprenditori disuccesso. Tutto in 5 minuti, i limiti ditempo imposti dalla corsa in ascensore

A Dalmine "salgono"in ascensore le nuove idee imprenditoriali

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questo è parte della ventata di rinnovamento e di nuovo entusiasmo chepervade la nostra Università, che sempre di più, a partire dal nostroRettore, ha scommesso sui giovani". Un primo esempio di quello chepotrebbe essere il prossimo centro di ricerca viene dall'ultimo confrontoorganizzato dallo stesso Lucio Cassia, da Massimo Merlino - docente delcorso di Entreneuship e Alfredo De Massis - docente del corso diMangement delle Imprese Multinazionali. Nell'ultimo incontro i ragazzidella Facoltà di Ingegneria di Dalmine hanno messo in cattedra le loroidee per fare business, guidati da Tommaso Minola responsabile scien-tifico del progetto ed esperto di business competition e dallo stesso DeMassis nella stesura dei business plan partendo dalla tecnica del "pitchelevator" americano: l'approccio dell'ascensore. La metafora è chiara:immaginando di avere a disposizione un tempo limitato per convincere

l'interlocutore della bontà della propria idea imprenditoriale ci si costrin-ge a soppesare ogni parola, cercando di essere incisivi quanto basta perconvincere l'investitore. Tutto nei limiti di tempo imposti dalla corsa del-l'ascensore (la letteratura specialistica al riguardo fissa tale limite in 5minuti). Interlocutori del gruppo di ragazzi della Facoltà che hanno pre-sentato le loro idee sono stati tre giovani imprenditori di successo:Gianmarco Gabrieli, 36 anni, consigliere delegato dell'azienda "I PincoPallino", protagonista nel settore dell'abbigliamento di lusso per bambi-ni, con negozi monomarca in Via Spiga a Milano, Via del Babuino aRoma, gli Champs Elysées a Parigi e anche Mosca, con una vetrina sullaPiazza Rossa; Marcello Persico della Persico Spa conosciuta per averrealizzato gli scafi di "Luna Rossa" e Marco Manzoni della "NuovaTermostampi" società di costruzione e stampaggio di materiali in plasti-

A margine dell'incontro Lucio Cassia annuncia la nascita del "Cyfe",un centro di ricerca per giovani e imprese familiari

Da sinistraMarco Manzoni, Gianmarco Gabrieli, Massimo Merlino, LucioCassia, Marcello Persico e Alfredo De Massis

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ca ad alto contenuto tecnologico che fornisce per una scuderia di Formula1, una cover che rileva la pressione delle gomme grazie ad una plasticache costa 90 euro al chilo. Di fronte a loro, che incarnano lo spirito e lastessa anima imprenditoriale "critica" e selettiva che si trova sui mercati ditutto il mondo, i ragazzi armati di sondaggi, di ricerche di mercato, di con-tatti già avviati con imprese del territoriohanno presentato le loro idee, pronti - comedeve essere per ogni giovane che vuole met-tersi in proprio - al contraddittorio, risponden-do alle sollecitazioni, alle puntualizzazioni efacendo tesoro dei suggerimenti e delle "drit-te" della platea. La prima idea riguarda ilrecupero intelligente di materiali di scarto. Il"Green Dream"scommette su "macchinet-te" per la raccolta differenziata da collocarefuori dai centri commerciali per permetterealle famiglie di riciclare bottiglie e lattinedirettamente nel luogo dove, volenti o nolen-ti, si recano almeno una volta alla settimana.In cambio, per chi ricicla, ci sono punti o buonispesa in omaggio e per il supermercato

un'occasione in più per fidelizzare il cliente. Il materiale com-pattato sarà poi venduto con buona pace anche dell'ambien-te. Suggestiva, anche per via dell'esperimento "live", la "Thirddimension textile": si versa del caffé su un tessuto, siappoggia un foglio assorbente e in un attimo il tessuto nonpresenta nessuna macchia di caffé. L'idea è una lavanderiache personalizzi i capi di abbigliamento grazie a trattamentitecnici che li rendano antimacchia, batteriostatici, idrorepel-lenti, antipiega, antiodore. Di impatto immediato anche l'ideadi un "Parabrezza antiabbagliante" che grazie all'applica-zione di una pellicola a cristalli liquidi, permette l'oscuramen-to locale del parabrezza evitando l'abbagliamento. L'utilizzo ditecnologia ad alto contenuto innovativo è il motore di questaproposta. La "Crosswalk", invece, ha studiato un sistema, il"CrossLed", in grado di segnalare ai veicoli che procedono inentrambi i sensi di marcia,attraverso l'attivazione di LED anne-gati nel manto stradale, l'avvicinarsi di un attraversamentopedonale occupato o in procinto di essere impegnato. Le ulti-me idee hanno interessato le celle solari e l'affidamento deibambini in caso di emergenza con "Sos Baby Sitter". Duranteil confronto è emerso il problema dei finanziamenti, il rischio èche un'idea, nonostante dimostri tutti i carismi per affrontarela sfida dei mercati non abbia i soldi per mettersi in moto. "Peralcune idee imprenditoriali la mancanza di soldi non è undeterrente - ricorda Giannarco Gabrieli - ma è uno stimolo arendere la proposta ancora più performante, aguzza l'ingegnoe dà una carica in più. E poi le idee si possono sempre vende-re o metterle in pratica attraverso partneriati finanziari", comeaccade nelle università americane. Il monito finale è per tuttigli aspiranti imprenditori, perché "i capitani d'industria forti -ricorda Lucio Cassia - quando rientrano in azienda sono solicon i propri pensieri, con i propri problemi: un dipendente

bravo che si licenzia, un cliente che non paga, gli ordini che non arri-vano, le scadenze, i crediti che dovrebbero essere esigibili, le tasse,il fisco, le banche, le ispezioni della guardia di finanza legittime matalvolta invasive". "Post equitem sedet atra cura" ha scritto il poetalatino Orazio, "La cupa angoscia sta seduta alle spalle del cavaliere".

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Per diffondere una cultura favorevole alla nascita di nuoveattività imprenditoriali, educare all'autoimprenditorialitàed evitare la mortalità precoce delle neo-imprese, nelcorso degli anni l'Azienda Speciale della Camera di

Commercio Bergamo Formazione ha messo a punto un sistemaintegrato di progetti e servizi di orientamento, formazione, assi-stenza e consulenza rivolti sia ad aspiranti imprenditori sia adimprese di nuova costituzione. L'accompagnamento è infatti fon-damentale per trasferire agli aspiranti imprenditori informazioni,strumenti e competenze che li preparino ad affrontare con mag-giore preparazione e certezze la successiva sfida dei mercati.Diverse le iniziative a sostegno degli aspiranti e neo-imprendito-ri che Bergamo Formazione ha avviato negli anni. Dal 1994 èinfatti attivo lo sportello Punto Nuova Impresa, che forniscegratuitamente, a tutti coloro che desiderano mettersi in proprio,

orientamento, informazioni e assistenza (leggi di riferimento, iterburocratico necessario, finanziamenti disponibili, indicazioni perla stesura del business plan, ecc.). per compiere i passi e le scel-te iniziali legate all'avvio dell'attività desiderata. A partire dall'e-sperienza del PNI e dalla volontà di estendere il servizio di orien-tamento alla creazione d'impresa sul territorio, rendendola peròancora più mirata a seconda dei diversi settori economici, sonopoi stati creati gli sportelli Formimpresa, oggi attivi all'internodi 5 Associazioni di Categoria appartenenti ai settori commercio,cooperazione e agricoltura. A Bergamo la voglia di "fare impresa"non si è arrestata nemmeno durante la crisi: nel I trimestre 2010sono state 2.190 le nuove iscrizioni, contro le 1.369 dell'ultimotrimestre 2009. Certo le cessazioni sono state in numero supe-riore (rispettivamente 2272 nel I trimestre 2010 e 1499 nel IV tri-mestre 2009), ma ciò che colpisce è comunque la volontà di "con-

tinuare a mettersi in proprio" nonostante i venti di crisi. Eper agevolare e sostenere questa "voglia di impresa"anche nel 2010 sono stati pianificati una serie di semi-nari base "Mettersi in proprio: una sfida possibile"utili ad aspiranti e neo-imprenditori per iniziare ad acqui-sire una preparazione imprenditoriale e valutare tutte leproblematiche legate all'avvio di un'impresa. Realizzatidal 2002, sono incontri gratuiti, della durata di 8 ore, chepuntano a fornire strumenti e informazioni per la correttastesura del business plan, l'identificazione del mercato, lavalutazione della convenienza economico-finanziaria, lascelta della forma giuridica più appropriata. La finalità èfar capire al partecipante se l'idea imprenditoriale che ha

Dall'idea all'impresacon Bergamo Formazione

L'Azienda Speciale della Camera di Commercio ha messo a punto un sistema integrato di progetti e servizi di orientamento, formazione,assistenza e consulenza rivolti sia ad aspiranti imprenditori sia ad imprese di nuova costituzione

INIZIATIVE CAMERALI

I prossimi seminari MIP, incontribase per aspiranti e neo-impren-ditori, sono in programma persabato 10 luglio, sabato 18 set-tembre, sabato 30 ottobre e lune-dì 29 novembre. I seminari si

terranno nella sede di BergamoFormazione (via Zilioli, 2 -Bergamo), dalle 9 alle 13 e dalle14 alle 18. La partecipazione ègratuita su prenotazione (si veda ilsito www.bergamoformazione.it)

Prossimi appuntamenti seminari“Mettersi in proprio: una sfida possibile”

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in mente è realmente fattibile, per evitare di avviare un'iniziati-va destinata fin da subito all'insuccesso. Nel mese di maggio siè invece concluso il progetto regionale "Crisalide. Nascita,crescita e sviluppo delle imprese femminili", che danovembre 2009 ha messo a disposizione di imprenditrici e aspi-ranti tali servizi informativi e di orientamento (analisi compe-tenze e valutazione attitudini imprendi-toriali grazie allo sportello dedicato), diformazione (seminari sul mettersi inproprio generali e workshop tematici) edi consulenza (per la redazione delbusiness plan). L'iniziativa, finanziatadalla Camera di Commercio di Bergamoe da Unioncamere Lombardia, attraver-so i servizi messi a disposizione nelleCamere di Commercio aderenti (oltre aBergamo, Brescia, Cremona, Mantova,Milano, Monza e Brianza, Pavia e Sondrio)voleva favorire la nascita e lo sviluppodell'imprenditorialità femminile. Per unprogetto che si è chiuso, uno si è dapoco aperto: è il caso dell'iniziativaregionale "Start", che offre servizi (for-mazione e consulenza) e contributi afondo perduto ad aspiranti imprenditori,in particolare a disoccupati, inoccupati, cassaintegrati e lavora-tori in mobilità. Il progetto è promosso e finanziato dal Ministerodella Gioventù, dalla Regione Lombardia, da Unioncamere

Lombardia e da tutte le Camere di Commercio lombarde. Accantoa servizi/progetti nati a livello regionale per sostenere l'impren-ditoria, femminile o meno, Bergamo Formazione da anni realizzae sviluppa progetti che si possono definire dei punti fermi nel-l'attività dell'Azienda Speciale. E' il caso delle Guide e delleSchede Teseo e del progetto Incubatore d'Impresa. Le guide

sono manuali monotematici, cheraccolgono informazioni per l'avviodi specifiche attività imprenditoriali,mentre le schede sono strumenti piùsintetici dedicati a particolari inizia-tive imprenditoriali più nuove e dinicchia. A luglio verrà presentatal'ultima nata delle guide realizzate incollaborazione con il sistema asso-ciativo, quella destinata a chi voles-se avviare un negozio al dettaglionon alimentare, e nel corso dell'an-no saranno stese anche 4 nuoveschede della collana. Per quantoriguarda l'Incubatore d'Impresa, findal 2001 la Camera ha creduto nellepotenzialità del progetto e ha datocontinuità all’iniziativa, arrivata que-st'anno alla 9a annualità. La struttu-

ra è a Brembate Sopra, all'interno del Centro Formativo per laCreazione d'Impresa di Bergamo Formazione. Nell'Incubatoreaspiranti e nuovi imprenditori trovano un supporto concreto per

Punto Nuova Impresa

Ente finanziatore: Camera di Commercio

Bergamo Formazione

Sostenere la creazione d'impresa fornendo informazioni e orientamento adeguati per evitareerrori nella fase iniziale di progettazione/avvio dell'iniziativa imprenditoriale

Ente attuatore:

Obiettivi:

Aspiranti e neo imprenditori (ogni anno sono circa 3000 gli utenti dello sportello, che nell'88%dei casi non hanno ancora avviato l'attività)

Destinatari:

A integrazione dell'attività del PNI, nelle Associazioni di Categoria del territorio operano,con il coordinamento di Bergamo Formazione, una serie di sportelli che forniscono gratui-tamente informazioni e consulenze a chi desidera mettersi in proprio, tra questi ricordia-mo gli sportelli Formimpresa, CreaImpresa InProprio (sostengono l'avvio di iniziativeimprenditoriali artigiane da parte di lavoratori atipici ed extracomunitari), PuntoIn.Formativo dell'Impresa Donna (accompagnano imprese femminili nell'avvio e nel con-solidamento) e Innovazione e Sviluppo (aiutano ad affrontare meglio le fasi critiche delciclo di vita aziendale)

Iniziative collegate:

Segreteria di Bergamo Formazione (tel. 035/3888011; e-mail: [email protected]). Lo sportel-lo riceve a Bergamo nella sede di Bergamo Formazione (via Zilioli 2, da lunedì a venerdì,dalle 9 alle 13) o a Brembate Sopra nella sede del Centro Formativo per la Creazioned'Impresa (via Legler, lunedì e mercoledì pomeriggio, dalle 14.30 alle 19)

Per info e appuntamenti:

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la progettazione dell'idea imprenditoriale (uffici attrezzati inopen space) e servizi di consulenza e assistenza personaliz-zati per accompagnare le fasi di costituzione e di start up. Inquesti anni si sono insediate e hanno avuto accesso ai servizidell'Incubatore circa 90 idee di impresa; di queste più del 70%si sono costituite in forma imprenditoriale o in attività di lavoroautonomo e la quasi totalità è ancora oggi operante sul merca-to. Infine, in collaborazione con il sistema associativo, ricordia-mo 2 progetti che si rivolgono sia a imprese in fase di avviosia a imprese già attive sul mercato: i progetti Innovazionee sviluppo e Punto In.Formativodell'Impresa Donna. Al primo aderi-scono 13 Associazioni di Categoria,all'interno delle quali opera uno sportel-lo a cui le imprese possono riferirsi perusufruire di un check-up iniziale e suc-cessivamente di una consulenza mirataai diversi momenti del ciclo di vitaaziendale, ad esempio la fase di costi-tuzione (entro i primi 2 anni) o a quelliche coincidono con le "revisioni" d'im-presa (ristrutturazioni organizzative e/ogestionali, passaggio generazionale).Ogni azienda può usufruire fino a unmassimo di 30 ore di consulenza per-sonalizzata; nel 2010 saranno 17550 leore di consulenza che le Associazionipotranno erogare nell'ambito del pro-

getto, quindi ne potranno usufruire circa 600 imprese. Il secon-do progetto, a cui aderiscono 6 Associazioni di Categoria, for-nisce supporto consulenziale mirato a un campione di impresefemminili per aiutarle in fase di avvio o in fase di consolida-mento. Le consulenze personalizzate a disposizione, 20 oremassimo per impresa, vengono spesso realizzate direttamentein azienda, per permettere all'imprenditrice di "conciliare"meglio i tempi del lavoro con quelli della famiglia. Nel 2010 ilprogetto coinvolgerà 90 imprese, a cui saranno erogate 1800ore di consulenza personalizzata gratuita.

Formimpresa

Ente finanziatore: Camera di Commercio

Bergamo Formazione

5 Associazioni di Categoria (Ascom, Confesercenti, Confcooperative, Coldiretti Bergamo eUnione Provinciale Agricoltori)

Ente attuatore:

Partner dell'iniziativa:

Rete di sportelli informativi a supporto della creazione d'impresa nata sulla base dell'espe-rienza del Punto Nuova Impresa di Bergamo Formazione. Gli sportelli sono stati creati inalcune Associazioni di Categoria del territorio trasferendo la metodologia di orientamentoall'autoimprenditorialità propria dello sportello PNI, ma rendendola ancora più mirata a secon-da dei diversi settori

Obiettivi:

Aspiranti, neo imprenditori e imprenditori operanti nei settori artigiano, agricolo, commercialee cooperativo (nel 2009 sono state circa 400 le aziende beneficiarie che hanno usufruito di3500 ore di sportello)

Destinatari:

Attraverso gli sportelli, ogni Associazione offre alle aziende interessate sia un servizio diinformazione sia ore di consulenza (in totale circa 700 ore per ogni Associazione coinvolta)

Modalità operative:

Durata progetto: Annuale

Bergamo Formazione (tel. 035/3888011; e-mail: [email protected]; sito Internet www.berga-moformazione.it) o direttamente le sedi delle Associazioni di categoria aderenti al progetto

Per informazioni e adesioni:

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“Green Economy” e reti d’impresa contro la crisi

Secondo Angelo Carrara, presidente dell'Associazione Artigiani,formazione, innovazione, aggregazione e valorizzazione della persona, supportate da nuove idee come la Settimana e il Distretto per l'Energia,sono le carte vincenti per superare l'attuale momento critico

PAROLA ALL'ASSOCIAZIONE

ARTICOLO DI LIVIO CASANOVAPHOTO: LAURA PIETRA

L'Associazione Artigiani ha scelto di guardare in faccia la crisie aiutare gli artigiani bergamaschi a trovare le risorse persuperarla. Una delle soluzioni individuate è stata quella diprendere spunto dalle esperienze del passato, come ad

esempio le testimonianze fornite nel volume "Ad domos illorum deAcerbis - Storia di una famiglia e di un territorio". La storia - vera - riper-corre le tappe imprenditoriali di alcune famiglie di Rigosa e Sambusita(frazioni di Algua) e in particolare degli Acerbis capaci di attraversareperiodi storici critici, affrontare diverse crisi, cambiare attività e atti-varsi in cambiamenti, pronti a ripensare l'organizzazione e la strutturaproduttiva per non farsi travolgere dalla sorte e rimanere artigiani.Persone che hanno saputo innovare per rinnovarsi, che hanno scrittola storia economica della nostra provincia. Il libro, promossodall'Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti di Bergamo e redatto dalle ricer-catrici Nazzarina Invernizzi ed Eliana Acerbis sarà presentato in ante-prima venerdì prossimo nell'auditorium della sede di via Torretta, aBergamo. "Abbiamo sostenuto e patrocinato quest'iniziativa culturale- spiega Angelo Carrara, presidente dell'Associazione Artigiani -come un'ulteriore occasione per confrontarci con gli imprenditori chestanno vivendo momenti di difficoltà. Spesso sfiduciati, non immagi-nano che ci siano strade capaci di portarci fuori dalla crisi. L'esperienzadel passato, invece, insegna che spesso è la storia minore, cioè quel-la delle piccole imprese e delle loro famiglie, che porta avanti il mondo

Credo che la forza, la fantasia, la capacità di innovare tipici dellanostra categoria siano ancora oggi il valore aggiunto, in grado di farciguardare al futuro con fiducia per una vera e robusta rinascita".

Nell'ultima vostra Conferenza Organizzativa le misureindicate per fronteggiare la crisi sono state: innovazio-ne, aggregazione, sussidiarietà e valorizzazione dellapersona. In che misura questi temi possono rilanciarela figura dell'artigiano e dell'artigianato bergamasco?"I quattro temi che abbiamo definiti "driver" non sono parole messe infila a caso. In un momento di difficoltà come quello attuale, dove sonosaltati tutti gli schemi economici e produttivi, bisogna riposizionarsi.Innovare, quindi, significa cambiare il modo di "approcciarsi" al mercato.Non si tratta solo di acquistare il macchinario di ultima generazione: l'in-novazione deve riguardare il processo e implica un cambiamento anchementale. Aggiungo che l'individualismo, punto di forza per molto tempodell'artigianato bergamasco, oggi non paga più. E' il momento di ragio-nare in termini di aggregazione e reti d'impresa. Il governo ha recente-mente messo a disposizione delle imprese uno strumento giuridico, il"contratto di rete", che l'Associazione Artigiani sta promuovendo qualenaturale evoluzione di consorzi, cooperative e associazioni temporanee.Le reti d'impresa permetteranno a tutte le imprese, soprattutto alle piùpiccole, di far parte di un corpus più grande e competere sul mercato".

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Angelo Carrara

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Che ruolo giocano sussidiarietà e valorizzazione della perso-na? A quest'ultimo proposito, lei lo scorso 22 maggio ha assun-to l'incarico di vicepresidente di Confartigianato Lombardiacon delega alle politiche del welfare e della persona. È fruttodi un rinnovato interesse per la centralità dell'individuo?"Sussidiarietà significa essere, come organizzazione di rappresen-tanza, intermediari tra le esigenze delle imprese e i compiti delleIstituzioni. Significa riguadagnare il ruolo di "corpi intermedi" pro-prio delle associazioni di categoria, organismi autonomi in grado direlazionarsi direttamente con la P.A. con più efficacia rispetto allasingola impresa, un ruolo che nel recente passato sembrava erro-neamente essere superato. Per quanto riguarda il tema del welfa-re, assistiamo a tutti i livelli ad una riscoperta dell'individuo e dellasua centralità. Ci si è finalmente resi conto che dietro ad ogniimpresa c'è almeno una persona. Forse c'è voluto proprio questomomento di difficoltà per fare emergere con forza questa sollecita-zione, che dovrà rappresentare un paradigma assoluto, uno dei pila-stri del futuro, non solo per le associazioni ma anche per Istituzioni,Enti pubblici, istituti di credito ecc. La nostra associazione ha anti-cipato queste istanze conferendo nell'aprile dello scorso anno, perla prima volta, ad uno dei propri membri di giunta una delega spe-cifica. Quindi è seguito il compito attribuitomi da ConfartigianatoLombardia con la delega al welfare, che rappresenta una sfidasenza dubbio interessante e ricca di spunti umani e valoriali".

A Bergamo bilateralità e contrattazione territoriale possonoessere la strada e l'esempio di un nuovo modello di Welfare? "La nostra provincia è all'avanguardia, a livello nazionale, in mate-ria di bilateralità. È un punto di forza del nostro territorio raggiuntograzie all'impegno e alla disponibilità di tutte le parti sociali. Ne èun esempio l'Edilcassa di Bergamo che ha dimostrato concreta-mente cosa possa fare la bilateralità per dipendenti e imprese".

Nella nostra ultima intervista dell'autunno scorso abbia-mo dato largo spazio alla Settimana per l'Energia. È in pro-gramma una nuova edizione?"Tutto il nuovo che avanza, in termini di trasporti, produzione e instal-lazione di impianti ruota attorno al tema della "green economy".Stiamo già organizzando la seconda Settimana per l'Energia che pre-sumibilmente sarà dall'8 al 14 novembre, coinvolgendo gli attori delterritorio quali la Camera di Commercio, Servitec l'Università,Imprese&Territorio, Confindustria, l'Ordine degli ingegneri e in generetutti gli enti e gli organismi che si sono dichiarati interessati a parteci-pare. Sarebbe interessante se potesse diventare un appuntamentofisso, sul modello di Bergamoscienza, con eventi congressuali, labora-tori interattivi, conferenze, in grado di aggregare mondo politico,imprese, esperti ed esponenti della scuola e della cultura per appro-fondire il tema del risparmio energetico e delle energie rinnovabili.Intanto, anche l'Europa si è già accorta di noi. Il 23 marzo scorso, infat-

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Angelo Carrarae il direttore Stefano Maroni

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ti, ho avuto l'onore di illustrare a Bruxelles, al Comitato Economico eSociale Europeo, i lavori della nostra Settimana per l'Energia qualetestimonianza di buone pratiche messe in atto da uno Stato Membro".

Fra i risultati della Settimana per l'Energia anche laproposta di un distretto dell'energia a Bergamo. Cosasignificherebbe per le imprese e per la nostra provincia? "Per esempio garantirebbe agevolazioni anche fiscali alle imprese ade-renti e consentirebbe al nostro territorio un maggiore sviluppo ancheoccupazionale creando le condizioni per una crescita della competitività.Le condizioni che abbiamo posto alla creazione di un distretto dell'ener-gia nella nostra provincia riguardano infatti le sue ricadute che devonoavvenire sul nostro territorio, sia in termini di sviluppo delle imprese chedi aumento dei posti di lavoro. In sintesi, gli eventuali finanziamenti pub-blici concessi, dovranno servire a creare investimenti e occupazione nellaprovincia di Bergamo. Per quanto riguarda l'attuazione del Distretto, conil supporto della Camera di Commercio, cabina di regia del progetto,abbiamo già fatto i primi passi a livello governativo. L'intenzione èannunciarne le tappe ufficiali nella prossima Settimana per l'Energia".

Nonostante la crisi tra i giovani resistela voglia di fare impresa: la formazionecontinua ad essere un valido supportoalla crescita delle imprese?"Sicuramente sì. Per esempio, a gennaio abbiamoterminato il primo percorso formativo triennale diordine "accademico" in collaborazione con laSchool of Management - Sdm dell'Università diBergamo con una ventina d'imprenditori artigiani,quasi tutti giovani. Il percorso ha avuto l'obiettivodi fornire agli imprenditori-studenti le conoscenzee gli strumenti utili per comprendere e interpreta-re le dinamiche economiche, politiche e sociali incui operano e per migliorare le proprie capacitàimprenditoriali, al fine di gestire con lungimiranzala propria impresa e accrescerne la competitività.Per i partecipanti è stato un impegno notevole,principalmente in termini di tempo sottratto all'im-presa, perché ha comportato dieci giornate formativeogni anno, di otto ore ciascuna, con compiti indivi-duali e lavori da fare a casa. Eppure il gradimentoè stato altissimo, al punto che, per la prossimaedizione del corso che partirà in autunno, gliiscritti sono già 60 per 25 posti disponibili".

Quanto c'è dell'esperienza bergamascadi Imprese&Territorio in Rete ImpreseItalia, il nuovo soggetto rappresentativodelle Pmi a livello nazionale costituitotra Confartigianato, Confcommercio,Cna, Confesercenti e Casartigiani?"La costituzione di Rete Imprese Italia ha guardatoanche a Bergamo. E' un'aggregazione di secondo

livello dove ogni associazione mantiene la sua personalità, libertà eautonomia ma con una sola voce quando bisogna rappresentare inte-ressi comuni. In provincia, con Imprese&Territorio, siamo stati precur-sori di questo nuovo modo di fare rappresentanza che guarda unitaria-mente agli interessi delle PMI e allo sviluppo del territorio. L'obiettivodi Rete Imprese Italia è quello di essere un interlocutore forte, al paridi Confindustria e dei sindacati, nell'agenda politica del Governo".

L'elezione di Malvestiti alla guida della Camera diCommercio di Bergamo è frutto della coesione matura-ta all'interno di Imprese&Territorio. Cosa si attendel'Associazione Artigiani dalla nuova guida camerale?"In questi due mesi abbiamo operato in modo unitario e collegiale, conla consapevolezza che il momento richiede, prima di tutto, un sostegnoconcreto alle imprese. Per esempio, abbiamo già deciso di ricapitaliz-zare il fondo dei consorzi fidi, per favorire l'accesso delle imprese al cre-dito. Siamo sicuramente investiti da una importante responsabilità e miauguro che potremo operare nel migliore dei modi, grazie anche allaguida di Malvestiti che incarna il nuovo spirito di coesione in atto".

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IL LIBRO

"Bisogna mia faga 'mparà al gat a rampegà" ripeteva ai suoi collaboratorie proprio il rispetto della persona e delle competenze professionali lo hanno reso una persona unica all'interno del mondo bancario. Quarantatestimonianze, raccolte nel volume biografico a più voci "Intelligenza del cuore", raccontano lo storico direttore generale della Banca Popolaredi Bergamo

"Non avrei dovuto fare il bancario, ma il giardinie-re; non avrei dovuto studiare da ragioniere, mada perito agrario; tengomolto all'agricoltura,

perché al mio paese esistono solo lac,melgòt e formét e le industrie che pro-sperano in paese producono formai estrachì (Invernizzi) e fanno farina per lapolenta (Molino Nicoli)". A riportare lascherzosa frase di Giuseppe AntonioBanfi è Alfonso Bosis nel volume"L'intelligenza del cuore". Un libro presen-tato nella sede della Banca Popolare diBergamo (e non poteva essere diversa-mente), che raccoglie e racconta l'espe-rienza professionale e umana del ban-chiere bergamasco, direttore generaledella Popolare dal 1979 al 1992, dopoaverne varcato la soglia agli inizi deglianni Cinquanta ed esserne stato consigliere e vicepresidente sinoal 2006. Una frase, quella iniziale, che racchiude e simboleggia lafigura di Banfi, uomo profondamente attaccato alla sua terra, nel

senso di Bergamo e nella sua accezione più comune. Legato allaterra bergamasca per l'utilizzo di inflessioni dialettali, capaci di tra-

smettere immediatamente, agli inter-locutori, la vivacità intellettuale e lacifra del suo pensiero. E poi uomo diprofonda cultura nel senso del latino"colere", coltivare. Coltivare, appunto,il terreno delle relazioni umane con icollaboratori e non solo, creando unostile e una squadra che lo ha sempreconsiderato maestro di banca e divita. Relazioni che possono nascereper caso ma non crescono se non tro-vano un terreno fertile. Un terreno,quello di Giuseppe Antonio Banfi, col-tivato in più di 50 anni trascorsi all'in-terno della stessa banca. Nel 1952,all'età di 27 anni viene assunto dallaBanca Popolare di Bergamo dall'allo-

ra presidente Guido Zanetti e dal direttore generale GiacomoBertacchi. Nel 2006 per motivi di salute lascia l'incarico di vicepre-sidente e consigliere d'amministrazione dell'istituto di credito, sotto

Giuseppe Antonio Banfiil banchiere "illuminato"

ARTICOLO DI LIVIO CASANOVAPHOTO: LORIS SAMBINELLI

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la presidenza di Emilio Zanetti, figlio di Guido. E - curiosità - "dal1952 al 1992, nei quarant'anni lavorativi alla Banca Popolare -ha ricordato lo stesso Banfi ad unquotidiano locale - mi sono assen-tato per malattia solo due giorni"."L'intelligenza del cuore" (BolisEdizioni) non è una biografia ma è un"racconto biografico a più voci". Ilprogetto editoriale, ideato e portatoavanti da Clara Banfi, la figlia e dalmarito Sergio Belotti, è stato curatoda Sergio Beretta e raccoglie quaran-ta testimonianze di amici e collabora-tori di Banfi. Una schiera di nomi chehanno segnato, a livello nazionale, ilmondo del credito intrecciando laloro vita con il percorso professiona-le del banchiere bergamsco. Ci sonotestimonianze di Piero Barocci,Giampiero Cantoni, Piero Melazzini, Roberto Ruozi, GiuseppeVigorelli e tanti altri. Contributi che tracciano la professionalità, l'u-manità di una persona che scrivendo la storia della Banca Popolare

di Bergamo ha ispirato anche la crescita della città. Il volume è statopresentato da Franco Cattaneo, vicedirettore de L'Eco di Bergamo

che ha moderato gli interventi diEmilio Zanetti, presidente dellaBanca Popolare di Bergamo e delConsiglio di gestione di Ubi Banca,Laura Viganò, preside della Facoltàdi Economia dell'Università diBergamo, Claudia Sartirani, asses-sore alla Cultura di Bergamo, eAlberto Castoldi, rettore emeritodell'Università di Bergamo. "PinoBanfi - ha sottolineato EmilioZanetti - è stato capace di unire alsuo connaturato pragmatismo,derivante da una profonda e solidaconoscenza dell'attività bancaria,un forte e sincero senso di rispettoper i collaboratori. Ne curava la

crescita professionale e umana con uno stile, nella direzione, estre-mamente coinvolgente". Molte le qualità dimostrate sul campo per-chè "Banfi - ha aggiunto Zanetti -, ha mostrato una indiscussa

Emilio Zanetti presidente Ubi Bancae Claudia Sartirani assessore alla cultura

Laura Viganò, Preside della facoltà di economia a Bergamo

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capacità di valutare con fine competenza e saggezza le situazioni,grazie ad una linea segnata dalla prontezza nell'impartire direttivee soluzioni, dalla semplicità nei rapporti, dalla ricerca infaticabile disnellezza ed efficienza, supportato da unaspiccata intelligenza e da una grandeumanità". Durante la sua lunga carrieraGiuseppe Antonio Banfi ha ricopertoanche altri importanti incarichi: membrodel comitato esecutivo dell'Abi, compo-nente - per circa vent'anni - della Giuntadella Camera di Commercio di Bergamo,presidente dell'Orchestra stabile dellacittà, membro dell'Ente Bergamaschi nelmondo e del consiglio di amministra-zione del Premio narrativa Bergamo,della Fondazione Legler, del PremioSan Pellegrino. Nel 2002 il Comune diBergamo gli ha conferito la benemerenzacivica. Proprio l'amministrazione comunale nella figura di ClaudiaSartirani, assessore alla Cultura, ha ricordato ai presenti le "profon-

de tracce lasciate da Banfi nella vita cultura-le ed economica della provincia di Bergamo.Ha incarnato la sintesi perfetta tra ragione esentimento, tra banchiere e intellettuale. Unesempio da promuovere per i giovani, perché"serve più al futuro - ha sottolineato Sartirani- che al passato. Banfi ricorda che l'intelligen-za trova sempre una strada, che la correttez-za sul lavoro e nella vita privata paga, che lamorale è uno strumento per vivere in armoniacon gli altri. E che impresa e capitale devonocollegarsi con cultura e arte". La modernità el'attualità di Banfi, il suo stile "illuminato" nelcondurre l'istituto di credito sono stati sottoli-neati da Laura Viganò, preside della Facoltàdi Economia dell'Università di Bergamo, per-ché "se la banca opera con correttezza a trar-ne vantaggio è la comunità intera. Dalle testi-

monianze raccolte nel volume si profila l'attenzione di Banfi verso iclienti, la centralità della persona, l'occhio di riguardo per il territorio, ilprofondo senso del dovere, l'importanza del lavoro di squadra e una

sete di conoscenza: tutti atteggiamentimolto moderni". L'ex rettore dell'Ateneo,Castoldi, nel sottolineare le competenzeumane e professionali di Banfi, ha ricor-dato "l'autorevolezza e il suo ruolo diguida e formativo. E' persona dalle ampievedute sul proprio tempo e sulla realtà,con la quale ci si può identificare. Cisupera ma rappresenta valori che possia-mo fare nostri". In chiusura, Cattaneo hariassunto la figura di Banfi come "un ser-vitore della banca, della terra e delle isti-tuzioni bergamasche. Esempio di illustrebanchiere perchè grande uomo che si èmosso all'interno di un triangolo vincente

fatto di intelligenza, stile e passione civile". Al termine Sergio Berettaha riproposto alcune significative testimonianze raccolte nel libro.

Sergio Belotti con la moglieClara Banfi figlia di Giuseppe Antonio Banfi

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ADBG, la cultura della prevenzione ha un nuovo presidente

L'Associazione Diabetici Bergamaschi compie trent'anni il commercialista Giambattista Negretti, appena eletto a capo della Onlus: "Il diabete è una malattia subdola

e asintomatica. Il nostro scopo è informare le persone"

L’INTERVISTA

TESTO&FOTO DI GIORGIO CHIESA

"Il diabete è un acceleratore d'invecchiamento e una persona diabetica costaalla società più del doppio di una persona non diabetica. Per questo, anchele istituzioni, dovrebbero aiutare un'associazione come la nostra, in quanto lamalattia è un costo sociale non indifferente. Dunque, è meglio prevenire da

tutti i punti di vista, in quanto in prima fila ci deve sempre essere l'uomo, prima ancoradelle formalità burocratiche". Sono solo alcune battute registrate dopo l'incontro con ilprimario di diabetologia degli Ospedali Riuniti di Bergamo Roberto Trevisan, un breveinciso per capire quanto sia importante il lavoro che l'Associazione DiabeticiBergamaschi svolge sul territorio. Se un'attività, infatti, si vede anche dai numeri cheriesce a offrire, possiamo dire che quest'ultima è da trent'anni una delle Onlus più atti-ve di tutta la città. Con 22mila "screening" di controllo della glicemia effettuati ognianno, il neopresidente Giambattista Negretti ha sicuramente assunto una caricaimpegnativa e al contempo di grande responsabilità. Accanto a lui c'è comunque unaschiera di preparati consiglieri e alcuni specialisti del diabete, tra cui, appunto, RobertoTrevisan e Antonio Carlo Bossi, direttore unità operativa malattie metaboliche e dia-betologia dell'ospedale di Treviglio. E i numeri sono più che mai tangibili, in quanto pro-prio qualche giorno fa si è avuto un esempio delle potenzialità benefiche - e divulgati-ve - che la ADBG riesce caparbiamente ad offrire anche grazie ai suoi volontari.Parliamo dei tre eventi "clou" che hanno caratterizzato la Bergamasca nell'ultimo perio-do, vale a dire la mitica Adunata degli Alpini (8-9 maggio), la Camminata Nerazzurra (2giugno) e il ritrovo in Piazza Vecchia di domenica 6 giungo scorso. Appuntamenti neiquali sono stati effettuati controlli ad oltre mille persone. "Lo scopo della nostra asso-ciazione - afferma il presidente Negretti - è la prevenzione. Il diabete è una malattia sub-

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GIIAAMMBBAATTTTIISSTTAA NEEGGRREETTTTII

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dola e asintomatica, almeno fino a quando vio-lentemente si manifesta. Per questo è impor-tante far capire alle persone come alimentarsinel modo corretto e come trovare il tempo persvolgere un po' di attività fisica. Lo "screening"della glicemia è un'operazione molto utile: con-sente anche di parlare con la gente e al con-tempo di divulgare il più possibile l'importanzadella prevenzione. Dal canto nostro, abbiamosempre saputo quanto fosse fondamentaleagire sul territorio. A novembre, come ognianno, saremo presenti alla "GiornataMondiale del Diabete" al Quadriportico delSentierone in Bergamo, occasione nella qualevengono effettuati screening di controllo dellaglicemia mediamente ad oltre 800 persone".

Com'è strutturata l'attività dell'as-sociazione?"La nostra attività si svolge in modo itinerantein oltre 120 Comuni della provincia e consisteprincipalmente - come detto - nell'effettuazio-ne di screening di controllo della glicemia,misurando il valore di glucosio nel sangue conappositi strumenti (reflettometri). I cittadini peri quali questa misurazione evidenzia un valorefuori dai parametri, vengono invitati a recarsidal proprio medico curante per poter effettuareun controllo più approfondito con esami di labo-ratorio. Alle persone già affette dalla malattia,invece, possono essere date indicazioni circala gestione della malattia stessa attraverso uncorretto stile di vita (attività fisica e dieta)".

Quindi, cercate di coprire tutta laBergamasca con la vostra opera diprevenzione?"La comunicazione è senz'altro importanteper una Onlus come la nostra. La sede diBergamo collabora attivamente con quella diTreviglio, al momento siamo presenti anchealla Clinica Castelli e alle Cliniche Gavazzeni,per non parlare dell'ospedale Bolognini diSeriate e di Romano di Lombardia. Insomma,siamo in espansione sul territorio e nonvogliamo fermarci. Solo a Bergamo ci sono44mila persone diabetiche e molte altre nonsanno di esserlo. Vorrei aggiungere chesiamo una realtà totalmente benefica eviviamo di sole donazioni, la quota d'iscrizio-ne è infatti simbolica (10euro l'anno). Lanostra forza è accogliere tutti coloro chevogliono fare del bene, diabetici e non solo".

Quali problemi ha l'associazioneancora da risolvere?"Sicuramente continua Roberto Trevisan - dob-biamo fare un salto di qualità, dobbiamo riusci-re a diffondere maggiormente la consapevo-lezza del diabete. La realtà è che la societàattuale ci bombarda con una serie di messaggicompletamente sbagliati sul modo di alimen-tarci. Anche alcuni cibi tipici della cultura ber-gamasca dovrebbero essere consumati con piùmoderazione. Personalmente ritengo moltoimportante un'adeguata informazione svoltaanche nelle scuole - come già stiamo facen-do -, così da aggiornare o informare i docen-ti e i giovani studenti. Tutto, ancora, per pre-venire, effettuando anche prove glicemiche".

Quali novità porterà il nuovo ospe-dale per le associazioni Onlus?"Posso dirle che è prevista una sezione apposi-ta con una sorta di segreteria che avrà il com-pito di rappresentare tutte le Onlus del territoriobergamasco. È un grande vantaggio, in quanto

una persona potrà sempre mantenere unpunto di riferimento sicuro. Al momento,infatti, l'associazione è presente a Bergamodue volte la settimana, poi a Treviglio sei gior-ni e la domenica sulle piazze. Col nuovo ospe-dale si riusciranno a fornire tutte le informa-zioni in modo dettagliato, anche se probabil-mente lo spazio dedicato sarà più contenuto".

Com'è possibile investire sulla comu-nicazione della consapevolezza?"Intanto - continua Antonio Carlo Bossi - orga-nizzando serate come già stiamo facendo inpartnership con A.I.D.O. e Avis. Sono eventi ditipo divulgativo a cui spesso partecipano anchealcuni dietisti nostri collaboratori. Inoltre, lanostra associazione ha acquisito esperienza diattività di volontariato internazionale, suppor-tando il gruppo di sanitari che ha svolto attivitàall'Ospedale Regionale di Wa, in Ghana. Nondimentichiamo anche l'avventura all'OspedaleSanta Teresa di Abancay in Perù, un grandesuccesso sia per i numeri di persone visitate, sia

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ROOBBEERRTTOO TRREEVVIISSAANN

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per i risultati ottenuti. Sei nostri volontari sisono infatti recati in una località delle Andetra le più bisognose d'aiuto. Manteniamotutt'ora contatti con le culture locali gra-zie ai moderni sistemi di comunicazionecome Skype e Facebook, lo scambio diconoscenze è fondamentale per entrambi".

Un'esperienza che l'ha segnata pro-fondamente, visto anche che ha decisodi dedicarle il libro "Visitando In Perù"."Ad Abacay non c'è una struttura che possa for-nire assistenza specialistica diabetolo-gia. Quindi, fortificati dell'esperienzacon la Repubblica del Ghana - ricordiamo cheun "Diabetes Center" è oggi attivo pres-so l'Ospedale di Kumasi anche grazie a noi -vogliamo proseguire la collaborazione instaura-ta con il Santa Teresa, dando la possibilità apersonale peruviano di venire ospitato in Italiaper un periodo di specializzazione in campometabolico. Lo scopo è fornire le conoscenze,una volta rientrati in patria, per poter svolgereun adeguato servizio ai diabetici di Abancay".

Quali altri risultati importanti avetegià ottenuto?"E' impossibile stilare una classifica. Posso rac-contarvi un aneddoto - chiamiamolo così - che ciha regalato molta gioia e che dimostra come ildiabete sia una malattia non difficile da teneresotto controllo se c'è informazione. Un nostropaziente ha rappresentato l'Italia alla MaratonaInternazionale di Minneapolis, era l'unico diabe-

tico italiano a partecipare ed ha corso la gara conun microinfusore per insulina. Parlo di uno stru-mento che eroga la sostanza in modo continuograzie ad un apposito sensore glicemico, il tuttomentre si svolge l'attività fisica. È un sempliceesempio per ripetere il nocciolo della questio-ne: informazione, conoscenza e vicinanza delleistituzioni. Sono queste le ricette per rendere ildiabete un compagno di vita meno pericoloso".

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Da sinistraAntonioCarlo Bossi con DavideZanotti

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Ricordate quando Steve Jobs, nel lontano 1984, avevalanciato Macintosh, il primo computer con interfacciagrafica del mondo? Anche allora non era stato compre-so, e se tanto mi da tanto, la sensazione di scetticismo

che ha accompagnato il lancio di iPad haavuto evidenti analogie, anche per quantoriguarda il successo riscontrato. Il nuovo dis-positivo della "mela" di Cupertino è infatti ilprodotto più discusso e chiacchierato degliultimi tempi. Lo abbiamo provato per voi alcentro "Media World" di Curno il giorno dellancio ufficiale italiano, lo scorso venerdì 28maggio. La corsa all'ultimo oggetto del desi-derio era iniziata già dalla mattina, quando ilnegozio interno era stato preso d'assalto daacquirenti e curiosi. Pochi minuti per esauri-re tutti gli esemplari presenti,numerosi clienti si sono dovutiinfatti accontentare di provare ilnuovo gioiello nel banco provadel corner allestito. Davveroniente male, se si considera cheil modello base, con connessio-ne wi-fi e 16 gigabyte di memo-ria costa 499euro, mentre ilmodello più costoso (dotato di64 gigabyte di memoria, con-nessione wi-fi e 3G) è in vendi-ta a 799euro. Subito al primoincontro, la sensazione è statadi meraviglia, uno stupore dif-ficile da descrivere a parole.

Quello che dalla critica è stato definito un "iPhonone", è inrealtà un gioiello tecnologico che fa sognare. Ma a cosaserve, in poche parole, avere un "tablet computer" di similequalità? La risposta è abbastanza semplice, iPad espande

tutte le potenzialità che sono sem-pre rimaste inespresse in iPhone.La navigazione su Safari (il browserdi Apple) è incredibilmente facile eveloce e il controllo della posta èsemplice e immediato. Tuttavia, lenovità più sostanziose riguardanosenz'altro le applicazioni native"Numbers - Keynote - Pages" eiBooks. Le prime tre corrispondonosostanzialmente alla trasposizionedi iWorks (vale a dire la versioneMac di Microsoft Excel, PowerPoint

e Word), mentre l'ultima è l'interfaccia perarchiviare e sfogliare libri digitali. A 80 gior-ni di distanza dal lancio di iPad in NordAmerica, il dispositivo Apple ha raggiunto iltraguardo dei tre milioni di copie vendute intutto il mondo. Undici mila sono invece leapplicazioni sviluppate appositamente e dis-ponibili sull'Apple Store. Recentemente, inol-tre, la "mela" ha rilasciato la versione OS4del suo sistema operativo per iPhone, cheintroduce interessanti novità come il tantorichiesto multitasking. La versione iPad èinvece prevista per il prossimo autunno,quando finalmente i due maggiori dispositividi casa Apple potranno viaggiare paralleli.

Incompreso ma di successo,è arrivato il nuovo Apple iPad

Tre milioni di esemplari venduti in 80 giorni in tutto il mondoA Bergamo, già dalla mattinata del 28 maggio (giorno del lancio europeo)

"Media World" di Curno era stato preso d'assalto

“LA TAVOLETTA”

TESTO&PHOTO: GIORGIO CHIESA

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Nasce a Curno il primo"Sport Resort" d'EuropaIN COPERTINA

Verrà inaugurato a settembre ma già dal 23 agosto aprirà una speciale prevendita. Il proprietario Alberto Gamba: "Sport, intrattenimento e svago, cure e relax, tutto in un unico luogo"

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Da sinistra Alberto Gambaassieme all’architetto Stefano Genoni

Immaginatevi un luogo dove tutto, nei minimi det-tagli, è stato progettato per farvi stare bene. Ampispazi dedicati solo al benessere nel senso piùampio del termine. Dove poter trascorre del tempo

dedicandosi a se stessi e poter scegliere come impie-garlo fra molteplici possibilità. Non stiamo parlando diun luogo lontano nel tempo e nello spazio, vi stiamodescrivendo il nuovo "Sportpiù Resort". I più avvezzia questi termini un po' misteriosi si saranno già preci-pitati a cercare il modo di iscriversi perché ne hannocompreso le potenzialità, per i più scettici, nientepaura: queste pagine servono anche a voi. Vi accom-pagniamo nell'ultimo centro fitness&wellness, il piùinnovativo d'Europa, in apertura il prossimo settembre(ma con una speciale prevendita già dal 23 agosto). E

TESTO&PHOTO: GIORGIO CHIESA

"Fin dal primo incontro con gli architetti c'è stato un comun denominatore: progettare e costruire

un luogo magico che riuscisse a trasmettere un'emozione ai nostri ospiti in ogni momento della loro permanenza,

anche nei gesti più quotidiani"

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ad aprirci le porte - in esclusiva per Bergamo Economia -, èAlberto Gamba, figlio di Dario Gamba: il fondatore del mondodegli "Health & Sport Clubs" di Bergamo. "Questo, per me e la miafamiglia, è un sogno che si avvera. Finalmente possiamo offrirealla città un nuovo modo di pensare il centro sportivo. Nel 1989c'era un'esigenza, quella di creare un posto per poter fare bodybuilding finalizzato alla costruzione del corpo e in cui il cliente tro-vava uno spazio anche per l'aerobica e la prima acquagym. Oggi,invece, sempre per cercare di andare incontro ai nuovi bisognidella popolazione, ci proponiamo come promotori di salute, dibenessere e di stile di vita. E' un concetto diverso, lo stesso su cuisono state poste le fondamenta per il nuovo "Sport Resort". Valea dire, un luogo unico che si impegna a soddisfare le esigenze e i desi-deri dei propri ospiti per sport, intrattenimento e svago, cure e relax".

Come si concilia la parola "Resort" con un centro sportivo?"Non vogliamo costruire solo una grande palestra con attrezzid'ultima generazione: da noi si respirerà aria nuova, porteremo le

persone in percorsi polisensoriali ed emozionali. Ci saranno spaziadibiti al fitness senza dubbio, ma contestualmente ad altriambienti e servizi che permetteranno agli utenti di coniugare atti-vità fisica a benessere di corpo e mente nel massimo del com-fort. Abbiamo studiato una struttura che riesce ad unire - in modoarmonico - luoghi dove poter non solo fare fitness, ma anchespazi socializzanti dove potersi ritagliare del tempo per potersisvagare, divertire, rilassare, e dove addirittura si potrà lavorare".

Come si arriva ad un progetto tanto ambizioso?"Seguendo la filosofia che ci ha sempre contraddistinti.Mettendo al centro di tutto il progetto la persona. Vogliamo cheogni ospite viva l'esperienza del Club con grande serenità, comese fosse a casa. Per interpretare al meglio le esigenze dell'u-tente e tradurle in un'atmosfera che fosse magica e incantevo-le, ma anche funzionale, abbiamo scelto due architetti di famainternazionale, con un "occhio sul mondo", per aiutarci a fonde-re sport, movimento e accoglienza nello stesso concetto. Faccio

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riferimento a Christophe Pillet - con cui abbiamo progettatogli interni - e a Stefano Genoni, che ha progettato l'esterno".

La metratura è molto generosa: 5mila metri quadraticoperti e 33mila d'area verde. Ci illustra il progetto?"Un'altra delle novità del centro sarà l'organizzazione degli spazi,abbiamo infatti profilato gli accessi al centro e previsto dei per-corsi per ogni profilo. Quest'ultimi infatti, con le diverse zone cheabbiamo creato, sono studiati per soddisfare qualsiasi esigenza.La nuova filosofia parte proprio da una ridistribuzione degli spaziche vuole far coesistere tutta l'offerta in armonia, senza predomi-nio di alcuna: il 33% sarà dedicato all'acqua (temperature diver-se, salata e non salata, talassoterapia), un altro 33% allo sport el'ultimo terzo sarà dedicato alla relazione e alla socializzazione".

Nello "Sport Resort" come verrà intesa la comunepratica sportiva?"Abbiamo fatto di tutto affinché la persona sia felice di prati-

care attività fisica, prendersi cura del corpo non deve essereuna pratica alienante, ma divertente e gratificante. Lo "SportResort" s'impegna proprio in questo e lo fa mettendo a dispo-sizione i servizi in maniera tutt'altro che invasiva: il concetto diwellness non è sufficiente per identificare il nuovo centro,siamo proiettati verso un futuro che parla anche di joiness, lafelicità e la gioia nel dedicare spazio e tempo per se stessi".

Possiamo dire che uno "Sport Resort" così incentratosulla persona sia anche un servizio sociale?"E' quello che chiedono Governo ed Europa quando dicono chebisogna invertire la rotta: fare più prevenzione per spenderemeno nelle cure. Il nostro intento è proprio promuovere la pre-venzione e lo stile di vita sano. La persona che sta bene e famovimento è un individuo che vive in armonia con se stesso econ il suo prossimo, capace di affrontare la vita lavorativa e pri-vata con maggiore forza interiore. Concetto in linea con lanostra mission: avvicinare sempre più persone ad una regolare,

"Da "costruttori del corpo" negli anni ottanta, oggi siamo promotori di salute"

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corretta e coinvolgente esperienza fisica e mentale, contri-buendo a migliorare il loro stile di vita. E' il Dna del nostro mar-chio "Health & Sport Clubs": i club dello sport e della salute".

Come farà il cliente a scegliere uno dei percorsi proposti?"In seguito ad una attenta analisi dei suoi bisogni, in collabora-zione con il nostro staff d'accoglienza, sarà facile e bello per ilnostro ospite individuare il percorso più giusto per lui. Nel pro-seguo, sempre accompagnato dal nostro staff e accorgendosi diaver soddisfatto dei desideri e raggiunto degli obiettivi, potràpiacevolmente cambiarlo. I percorsi identificano sei profili dipersone. La prima è quella del cliente "move", che sente il biso-gno di fare movimento, dedicata a tutte le persone che svolgo-no l'attività fisica per migliorare la propria salute, allenandosiper il benessere quotidiano. La seconda è quella del cliente

"balance", che cerca il relax dalla tensione e dallo stress, alle-nandosi per raggiungere il proprio equilibrio psicofisico. La terzaè la tipologia del cliente "tonic", vale a dire quella personaattenta al proprio aspetto, che si sente bene quando si allena eche sceglie il percorso per bruciare calorie e tenere il peso sottocontrollo. Poi c'è il cosiddetto "power", che sarà scelto dalle per-sone più attente alla prestanza fisica. Il percorso "sport", invece,verrà utilizzato dai gruppi che devono prepararsi fisicamente auna determinata disciplina, come - nel caso del volley - laFoppapedretti o l'Olimpia Pallavolo Bergamo, che da quest'annosi allenerà con noi. Infine, il percorso "fun" è dedicato ai clienti checercano divertimento e che vogliono incontrarsi e socializzare".

Una domanda provocatoria: in questo mondo in cui tutto èmolto veloce e il tempo libero è sempre più ridotto, non è

"Anche attraverso la cura per il design, il tempo che l'ospite dedicherà a se stesso sarà piacevole, avrà la possibilità di provare emozioni diverse a seconda dei luoghi che andrà ad occupare"

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controproducente la scelta di aprire una struttu-ra simile?"Come detto, in base ai profili ci sono esigenzediverse. Abbiamo sempre più richieste di clienti chevogliono divertirsi, socializzare e, nel frattempo,tornare in forma. Spesso vediamo dei manager"obbligati" a venire a fare attività fisica perché ilproprio corpo non risponde più alle aspettative. Ilmanager del futuro, cosciente che il suo corpo e lasua mente sono il suo strumento di lavoro, gestiscela sua vita secondo principi. Avere un appuntamen-to in palestra significa dedicare tempo per se stes-si, per riuscire poi ad essere ancora più produttivisul lavoro, ancora più propositivi nella sfera privata".

Avete anche previsto un'area therapy?"Espanderemo le conoscenze che abbiamo maturatocon la clinica di via San Bernardino, avremo un percor-so ortopedico per risolvere le problematiche di tiposanitario, perché anche quest'ultime riconducono albenessere e al wellness. Dicevamo promotori di salu-te, in quanto c'impegneremo per portare l'individuo araggiungere la forma ottimale affinché stia bene.Fisiatri, medici e osteopati risolveranno i problemiortopedici. Infine, aggiungeremo un tassello in più perassistere le persone con problemi di sindrome metabolica".

Per concludere, sappiamo che avete stretto unaccordo con l'azienda leader (a livello mondiale)di attrezzi per la palestra."Life Fitness ha voluto fortemente che questo centrodiventasse il loro show-room in Europa. Si impegneran-no nel tenerci il parco attrezzi sempre nuovo e innovati-vo e, per questo, noi ospiteremo i loro clienti europei. IlResort, quindi, sarà anche una vetrina internazionaledella nuova filosofia di wellness che abbiamo ideato".

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Christophe Pillet e Stefano Genoni:“Sport Resort” interior&exterior designers

Stafano Genoni nasce a Busto Arsizio il 24 agosto 1977. Si è laureatoin architettura allo I.U.A.V. di Venezia nel 2005 ed ha poi iniziato l'attivi-tà nel 2006. Le sue esperienze professionali nel campo dell'architettu-

ra sono diverse, da concorsi internazionali a edifici residenziali, passando perstrutture commerciali, museali, recupero e restauro conservativo. Mantienenumerose collaborazioni con architetti di fama internazionale come LuigiSnozzi (con il quale ha vinto un concorso internazionale per la realizzazionedella nuova stazione "Alta Velocità" di Napoli), Paulo Mendes da Rocha (vinci-tori del concorso per la realizzazione del nuovo polo giudiziario a Trento) e YounJae Won, per la realizzazione del nuovo museo d'arte contemporanea a Seoul.

C hristophe Pillet è l'alfiere del nuovo designfrancese. Si è diplomato alla "Accademiadelle Arti Decorative" di Nizza nel 1985 ed

ha frequentato a Milano un master alla "DomusAcademy", dove ha poi collaborato con MartineBedin. Nel 1988 si è spostato a Parigi, dove percinque anni è stato assistente di Philippe Starck,incontro che ne ha segnato la carriera e il modod'interpretare la professione. Dal maggio 1993 halavorato come progettista e designer indipenden-te, e appena un anno più tardi è stato eletto crea-tore dell'anno. Le sue attività spaziano dal "fornitu-re design" al design di prodotto, dall'architetturaagli allestimenti. Collabora tutt'ora con numeroseaziende, tra cui Artelano, Cappellini, Mazzega,Driade, Trussardi, Whirlpool, Ycami, EcartInternational, Edra, Zanotta, EMU, Renault eLacoste. Tra i progetti recenti o in corso di realiz-zazione, ricordiamo una serie di accessori proprioper Lacoste, una collezione di lampade perMazzega, il corner Catherine Malandrino pressoHarrod's a Londra, i negozi Catherine Malandrinoa New York, una linea di tappeti per ToulemondeBochart, i Saloni Redken negli Stati Uniti, l'HotelSEIZZ a Parigi e il negozio Jean-Claude Jitroisa Londra. Nelle sue creazioni si fondono ispira-zioni tratte da elementi naturali come anche dal-l'immaginario degli anni '60. Infine, ha espostole sue opere al "Centre Georges Pompidou" diParigi, al "Museo delle Arti Decorative" diLucerna e in numerose altre sedi di prestigio.

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ECONOMIA&BUSINESS

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TOP BUSINESS

"Sistemi Energie Rinnovabili",il solare da record è a Spirano

C'è chi ci prova per business e chi è mosso da ideali.L'imprenditoria, se corretta, non si giudica, ma si può divi-dere molto sinteticamente in questi due filoni. La filiera delfotovoltaico, con tutto il suo carico d'innovazione e d'in-

centivi, è il settore ideale nel quale le due ramificazioni vengono allaluce. Dunque, se sabato 19 giugno scorso la "SER Group" ha inaugu-

rato - a Spirano - il più grande impianto a inseguimento dell'interaLombardia, la domanda è semplice e immediata: i fautori di una similemeraviglia tecnologica "inseguono" semplicemente il profitto o, nel casospecifico, hanno una vocazione "naturale" alla tutela e salvaguardia del-l'ambiente? Per il famoso protocollo di Kyoto la domanda ha ben pocaimportanza, ciò che conta è che tali opere vengano realizzate, special-

TESTO&PHOTO: GIORGIO CHIESA

E' stato inaugurato lo scorso 19 giugno il più grande impianto ad inseguimentodella Lombardia. Maurizio Barnabò, direttore generale di SER Group: "E' un capolavoro che abbatte le emissioni di CO2 per 689 tonnellate annue"

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mente in Italia, paese ancora arretrato nel settore delleenergie rinnovabili. Tuttavia, per il cittadino bergamasco,che esso sia imprenditore o semplice dipendente, il quesi-to assume un certo rilievo, specialmente quando in giocoentrano la serietà dell'azienda realizzatrice dell'opera, lasua esperienza e la sua, chiamiamola così, vocazione. Diquesto e altro abbiamo parlato con i quattro soci che com-pongono il CDA dell'azienda di Pognano, vale a direMaurizio Barnabò - direttore generale -, MatteoPiccoli - direttore tecnico -, Massimo Zanetti - diretto-re amministrativo - e Rino Carelli, direttore commerciale.

Da sinistra:Maurizio Barnabò, Rino Carelli,

Matteo Piccoli e Massimo Zanetti

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"Abbiamo realizzato - afferma il portavoce Barnabò - un capo-lavoro frutto dell'esperienza di quasi dieci anni d'attività. Conquest'ultima opera riusciamo ad abbattere le emissioni di CO2per circa 689 tonnellate annue. Il parco fotovoltaico si esten-de per 43mila metri quadri, è un 860,22 kWp ed è in grado diprodurre energia elettrica per 1,3milioni di kWh all'anno. In altreparole, può soddisfare il fabbiso-gno energetico di circa 400 fami-glie. La nostra azienda è nata conlo scopo di ridurre le emissioni dianidride carbonica, il know-howè sempre stato questo, non deri-viamo né discendiamo da un'im-presa elettrica e non abbiamointrapreso la strada del fotovol-taico per questioni di business".

Infatti, è curioso che parliateprima di emissioni di CO2 chedi rendimento energetico."L'impianto, per entrare nel dettaglio, è dotato di 92 inse-guitori (chiamati anche girasoli). Come è facile capireanche dal nome, sono una particolare tipologia di pannel-lo che consente di avere una producibilità del 30% più alta

rispetto ai fissi, in quanto si girano progressivamente indirezione del sole. L'investimento è stato molto importan-te, parlo di 4,4 milioni di euro, stanziati per il 20% daisoci, mentre il resto attraverso un finanziamento bancarioda parte della Mediocredito Italiano".

Qual è l'elemento che vi distingue dalle aziende che sisono "trasformate" in installatori d'impianti solari?"Come avrete già capito, lo spirito. Siamo nati nel 2001, quandoancora il mercato non era florido. Nel corso del tempo abbiamo

Il nuovo impianto di Spirano

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maturato esperienza sul campo, concentrati solo sul nostro set-tore. Siamo "system integrator", vale a dire professionisti ingrado di consegnare un impianto "chiavi in mano". Il nostro van-taggio è quello di svolgere tutta l'attività internamente all'azien-da, non sub-appaltando alcun aspetto. Lo staff è composto dacirca 50 dipendenti e proprio in loro risiede la nostra maggioreforza. Puntiamo molto sull'affidabilità, altrimenti non potrebbespiegarsi il fatto che in un decennio abbiamo installato 1290impianti fotovoltaici, raddoppiando di anno in anno il lavoro".

Per un privato, quali sono i vantaggi dell'energia pulita?"Un impianto fotovoltaico si ripaga in sette anni. Poi, per altriventi, fa guadagnare a chi l'hainstallato. Al termine dei trent'annifinisce il conto energia, cioè l'incen-tivo del Governo, a quel punto l'im-pianto continua a produrre energiacon un calo di prestazioni minimo.Tuttavia, bisogna considerare chealla fine del ciclo, e probabilmenteanche prima, ci sarà una tecnologiasuperiore, più raffinata, e magarianche un nuovo conto energia.Quindi potrebbe essere probabileche convenga smantellare l'im-pianto per installarne uno nuovo,che produce e fa guadagnare il triplo".

Immaginiamo che la crisi nonabbia colpito il vostro settore."Grazie alla crisi abbiamo incredi-bilmente tratto enormi vantaggi, inquanto sono venuti meno molti modid'investire. Inoltre, le banche si sonoconvinte una volta per tutte che ilmercato dell'energia pulita è sicuro.Ormai, il fotovoltaico è da trattarecome l'immobiliare di un tempo,anche se fondamentalmente e fiscal-mente rimane un bene strumentale".

Dove vengono prodotti i vostripannelli solari?"Non in Cina. Riteniamo che ilprodotto asiatico sia discreta-mente valido, tuttavia preferiamointerfacciarci con il mercato euro-peo, anche per una questione digestione degli imprevisti. In ognicaso, anche il resto del materialeche utilizziamo, come gli inverter,proviene tutto dall'Unione euro-pea. Inoltre, non riteniamo etica-

mente corretto spendere i soldi dei contribuenti (che ali-mentano il conto energia) in uno dei pochi paesi che sulpiano delle rinnovabili non intende fare nulla. Preferiamoche i soldi rimangano qui per dar fiato al nostro mercato".

Quali sono le vostre prospettive sul futuro?"Abbiamo ancora molta strada da fare. Siamo lontanianni luce da paesi come la Germania. Ci vorrebbe piùcontinuità anche da parte dei governi, l'Italia - infatti - haun potenziale enorme. Il futuro della "SER Group" saràanche in Sardegna, dove è presente - in abbondanza -un'altra fonte rinnovabile che ci interessa, quella eolica".

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ENOGASTRONOMIA&TURISMO

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GGiioorrggiioo BBoonnaassssoollii

ARTICOLO DI: CARLO DI GREGORIOPHOTO: GIORGIO CHIESARifugi e prelibatezze:

la giusta formula del turismo orobico

Parola all'Assessore al Turismo GiorgioBonassoli: "La sesta edizione de "I rifugidai sapori orobici" sarà un successoAttraverso un lavoro collaborativo potremo promuoverci nel mercato"

TERRITORIO

"Irifugi dei sapori orobici" anche que-st'estate allieterà i palati di tutticoloro che vorranno avventurarsi allascoperta delle montagne bergama-

sche, ma con molte novità in più. Non cambiail piatto forte della manifestazione, anzi,meglio, i piatti forti: venti rifugi, sparsi per leOrobie, che serviranno sulle loro tavole i pro-dotti tipici della tradizione locale. Pietanze uni-che, figlie della cultura bergamasca e del ter-ritorio, introvabili se non con grande sforzosugli scaffali di quella grande distribuzioneche, oramai, ha uniformato i gusti ed i saporidelle nostre tavole. Ecco dunque spiegato iltitolo della manifestazione, una sigla chevuole esprimere quel "fare sistema" che è lachiave di volta per affermare Bergamo e laBergamasca nel panorama dell'offerta turisti-ca. "Solo attraverso un lavoro sinergico potre-mo promuoverci con successo nel mercato del

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turismo", ha affermato l'Assessore alTurismo della Provincia di BergamoGiorgio Bonassoli, prima di spiegarne idettagli prendendo in mano uno dei pie-ghevoli realizzati finora dalla Provincia. "Inquesti prodotti editoriali ci sono moltefoto, ci sono le descrizioni delle bellezzebergamasche e tante altre informazioniutili a promuovere il territorio. Mancanoperò le indicazioni degli eventi in pro-gramma e mancano anche e soprattuttoquei riferimenti utili al turista per prenota-re una vacanza o anche solo un fine setti-mana. Questi pieghevoli sono fini a se

stessi in quanto, per consentire aBergamo di offrire un prodotto competiti-vo nel mercato turistico, bisogna creareun sistema di comunicazione integrato,con pacchetti turistici che coniughinotutte le bellezze della Bergamasca, daquelle naturali a quelle culturali, per pas-sare alle eccellenze enogastronomiche".

In questo senso, allora, qual è il ruolodella Provincia?"Il compito della Provincia è certamentequello di promuovere il territorio berga-masco attraverso un progetto di comuni-

cazione integrato. Quest'ultimo dev'esse-re ottenuto in sinergia con le altre realtàpresenti sul territorio, che si sono giàdimostrate molto attente al settore delturismo: CCIAA, associazioni di categoria,SACBO, fondazioni e privati. Un progetto,insomma, che oltre al turismo comune-mente inteso promuova le nostre struttu-re e i numerosi eventi che vengono propo-sti ogni anno su tutto il territorio. Bisognaanche sfruttare le opportunità geografi-che, mi riferisco all'aeroporto di Orio alSerio. Vale a dire, la contiguità conMilano, capitale della moda mondiale, e

Rifugio Gherardi

329.7232593

Rifugio Grassi

348.8522784

Rifugio Benigni

0345.89033

Rifugio Dordona

349.6148236

Rifugio Laghi Gemelli

0345.71212

1 2 3 4 5

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Città alta, un unicum nel panorama arti-stico europeo".

E per quanto riguarda l'enogastrono-mia?"Novità di quest'anno è stata la manife-stazione "L'oro in bocca",mostra-mercato di 23produttori d'olio doc ita-liano sul lago d'Iseo. Inparticolare, Bergamosarà rappresentata dal-l'eccellenza dell'olio delSebino. Questa manife-stazione è l'esempio diciò che ci serve per pro-muovere il turismo enogastronomicoed è dimostrazione del fatto che laProvincia sia in prima linea per pro-muovere il nostro territorio anche,come detto, attraverso l'enogastrono-

mia. E poi, quest'estate, "I rifugi deisapori orobici" arriveranno alla lorosesta edizione".

Con diverse novità da quel-lo che abbiamo capito.

"Tre in particolare: laprima è la collabora-zione con TurismoBergamo. La secon-da sono dei video susentieri e rifugi cheverranno realizzati aluglio e divulgati sui media. Laterza è la sinergia con laCamera di Commercio".

Per quanto riguarda la collaborazio-ne con Turismo Bergamo, in cosaconsisterà?"Turismo Bergamo è l'agenzia

per lo sviluppo e la promozione turisticaprovinciale ed è anche un portaleInternet. Quest'anno abbiamo deciso di

usare Turismo Bergamoper diffondere informazioninecessarie sulle strutturericettive della Bergamascae sui servizi ai turisti che lenostre località possonooffrire. L'obiettivo è fornireun prodotto a trecentoses-santa gradi per vivereappieno l'iniziativa "I rifugi

dei sapori orobici". Sul portale ci saranno,infatti, l'elenco dei venti rifugi che aderi-scono all'iniziativa, ma anche numerosenotizie sulle molte manifestazioni estiveprogrammate nelle nostre valli, come adesempio l'apertura delle cascate del

Serio, nonché la possibilità di preno-tare un posto nei rifugi e nelle

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Rifugio La Valledel Drago0345.84099

Rifugio Capanna 2000

0345.95096

Rifugio Alpe Corte0346.35090

Rifugio F.lli. Longo0345.77070

Rifugio Calvi

0345.77047

6 7 8 9 10

"Il titolo della manifestazione? E’ una sigla che vuoleesprimere quel fare sistema capace di divenire la chiave

di volta per affermare Bergamo e la Bergamasca nel panorama dell'offerta turistica"

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strutture ricettive delle nostre montagne".

È l'inizio di un lungo percorso dipromozione?"Bisognerebbe riqualificare le strutturealberghiere, investire anche nellacomunicazione e soprattutto in un lin-guaggio di sistema, cheriguardi tutte le Orobie enon le singole valli o loca-lità. Bisogna imparare alavorare insieme ed ivideo promozionali suirifugi sono il primo passo".

Quindi state rifacen-do anche l'immaginedel turismo bergamasco."Quest'anno la Provincia ed il suoAssessorato al Turismo hanno deciso dipartecipare in prima persona per valo-

rizzare i rifugi, così come l'impegno ed illavoro dei loro gestori. Quellodei video è un tentativo di pro-mozione. Quest'ultimi sarannopoi disponibili sul sito dellaProvincia di Bergamo e saran-no divulgati attraverso tra-

smissioni televisi-ve in onda anchesul satellite, pub-blicità televisiva e,infine, per mezzo di YouTube"

Cosa può dirci dellanuova sinergia con laCamera di Commercio?"La collaborazione con la

Camera di Commercio attraverso ilmarchio "Bergamo città dei mille... sapori"è il frutto di quella sinergia indispen-sabile se Bergamo vuole sfondare nel

mercato del turismo. Fa piacere che laCamera di Commercioabbia deciso di collabo-rare con il peso di tuttala sua rappresentativi-tà. Bisogna concentra-re risorse in progetti diqualità e non disper-derle in mille rivoli,tanto più in un campocome quello enogastro-

nomico, utilissimo per attirare turisti".

Avete altre idee per il futuro?"L'ambizione sarebbe inserire l'ec-cellenza dell'olio dell'Alto Sebino -mostrato sul lago d'Iseo durante la ras-segna "L'oro in bocca" -, nel paniere deiprodotti tipici offerti nei rifugi orobici,in modo da collegare assieme tra lorole nostre montagne e il nostro lago".

Rifugio Brunone

0346.41235

Rifugio Coca

0346.44035

Rifugio Curo’

0346.44076

Rifugio Barbellino339.6165067

Rifugio Tagliaferri0346.51219

11 12 13 14 15

Rifugio Passodel Vivione333.8984490

Rifugio Cimondella Bagozza

0346.56300

Rifugio Albani

0346.51105

Rifugio Olmo

0346.61380

Rifugio Parafulmine329.9634386

16 17 18 19 20

Page 84: Bergamo Economia 33

MOTORI

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Coupé e Cabrio sono state rivisitate con l'orientamento stilistico intrapreso con la nuova Serie 5. Le abbiamo guidate nel corso della quattro giorni all'Aeroclub

Bergamo, in cui BMW Italia ha messo a disposizione tre splendide vetture

BMW Serie 3 in voloall'Aeroclub di Orio al Serio

IN ANTEPRIMA

BMW aggiorna le Serie 3 Coupé e Cabrio conqualche ritocco estetico che segue l'orientamen-to stilistico intrapreso con la nuova Serie 5. Sitratta di modifiche di dettaglio ben riuscite, che

conferiscono alle due versioni un look leggermente piùslanciato e dinamico in linea con la natura sportiva dellecoupé e cabriolet bavaresi. Le abbiamo provate per voisabato 19 giugno, nel corso della quinta giornata di voloche ogni anno l'Aeroclub dedica a Bergamo, propriodurante la quattro giorni che BMW Italia ha concessoper testare con mano (e pedale) i suoi preziosi gioielli.DESIGN - Nel dettaglio sono stati modificati il cofano e

ARTICOLO DI LUCA T. BILOTTAPHOTO: LAURA PIETRA

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tutta la sezione frontale, con un doppio rene piùampio e incorniciato da un filetto cromato e lasezione inferiore, che funge da presa d'aria peril vano motore, dalla quale spariscono le tra-versine verticali in favore di un disegno senzasoluzione di continuità con inserti in colorealluminio. Tutte modifiche che aumentano losbalzo anteriore di quasi 3 cm. Si rinnovanoanche i gruppi ottici, con fari anteriori bixenonuovi nella forma, mentre al posteriore sonostate adottate plastiche di un rosso uniforme eun paraurti che fa apparire la coda un po' piùbassa. Nuovi anche gli specchietti retrovisoripiù ampi e in regola con le nuove normativeeuropee per l'omologazione, oltre all'andamen-to del brancardo che è stato ammorbidito spe-cialmente all'altezza del passaruota posteriore.

MOTORI BENZINA - Se le modifiche esteti-che sono percepibili solo dagli osservatoripiù attenti, tangibili sono le novità per lagamma motorizzazioni della Serie 3 Coupé e

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Design: Si rinnovano anche i gruppi

ottici, con fari anterioribixeno nuovi nella forma,mentre al posteriore sonostate adottate plastiche

di un rosso uniforme e unparaurti che fa apparire la coda un po' più bassa

Cabrio, ora Euro 5 grazie all'adozione su tutte le unità propulsive della tecno-logia EfficientDynamics. Le due varianti di carrozzeria si arricchiscono della nuovaversione entry level 318i equipaggiata con il quattro cilindri in linea di 2.0 litri, 143CV e 190 Nm di coppia, che permette rispettivamente un'accelerazione da 0 a 100km/h in 9,1 secondi (BMW 318i Coupé) e 10,3 secondi (BMW 318i Cabrio), con unavelocità massima per entrambe di 210 km/h. I consumi medi sono di 6,3 l/100 kme 146 g/km di CO2 per la Coupé e 6,6 litri e 154 g/km per la Cabrio. Rimanendo intema di benzina, si rinnova anche la versione al top della gamma 335i che adotta il6 cilindri in linea N55 3.0 litri, lo stesso della 535i GT. Si tratta di un'evoluzione delprecedente N54, rispetto al quale mantiene 306 CV e raggiunge una coppia massi-ma di 400 Nm attraverso l'adozione della tecnologia BMW TwinPower Turbo.Risultato: da 0 a 100 km/h in 5,5 secondi (BMW 335i Cabrio: 5,8 secondi), consu-mo medio per la Coupé di 8,4 litri per 100 chilometri e quello della Cabrio di 8,8 litri.I valori di CO2 sono 196 e 205 grammi per chilometro, mentre in entrambe levarianti di carrozzeria la velocità massima limitata elettronicamente è di 250 km/h.

BOMBE DIESEL - Migliorano anche le prestazioni dei due diesel più getto-nati, quelli delle versioni 320d e 325d. Il sei cilindri da 3 litri eroga adesso 204CV, ha una coppia massima di 430 Nm e permette un consumo medio di car-burante di appena 5,7 litri (6,1 litri la Cabrio) e prestazioni notevoli: velocitàmassima rispettivamente di 244 e 238 km/h, accelerazione da 0 a 100 km/h in6,9 e 7,5 secondi. Nel 2.0 quattro cilindri la potenza e la coppia salgono a 184CV e 380 Nm e così anche le prestazioni: la nuova BMW 320d Coupé accele-ra da 0 a 100 km/h in solo 7,5 secondi, la Cabrio in 8,3 secondi. La velocità mas-sima è di 237 e 228 km/h, mentre consumi ed emissioni dichiarate si attestanosu 4,7 litri per 100 chilometri e di 5,1 litri, con emissioni di CO2 di 125 e 135 g/km.

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MOTORI

Esterni: le dimensioni sono lievitate. Ora la lunghezza è passata da 4,05 metri a 4,29 metri, con una larghezzaaumentata di 4/4,5cm all'anteriore e al posteriore

ARTICOLO DI LUCA T. BILOTTAPHOTO: LAURA PIETRA

La prima generazione lanciata nel 2003 èstata un successo, proponendo unmonovolume compatto e ben rifinito aprezzi competitivi che è presto diventato

uno dei modelli cardine, insieme alla Corsa, delmarchio del Fulmine. La nuova Opel Meriva èinvece un po' più "premium", offrendo tutte leultime innovazioni della Casa di Russelsheim esoprattutto uno stile che non passa inosservatograzie a quelle due portiere controvento, bat-tezzate FlexDoor, che attualmente può vantaresolo un modello Rolls-Royce. Una rivisitazione

della Opel Kadett datata 1938, che sicuramen-te piace al mercato europeo. Non a caso lanuova nata ha già ottenuto più di 30.000 ordiniin tutta Europa. Dati che hanno sorpreso addi-rittura i vertici della casa tedesca. Noi diBergamo Economia ve la mostriamo in tutto ilsuo splendore in una location davvero parti-colare: un maneggio. Per rimarcare, se voglia-mo, che l'auto di famiglia Meriva ha "cavalli"adatti a qualsiasi esigenza stradale e di per-corso. Non a caso gran parte delle motorizza-zioni sono nuove e votate all'ambiente.

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Nella scenografica location di un maneggio, la nuova Opel si presenta ai bergamaschi con la caratteristica apertura controvento

delle portiere posteriori chiamato FlexDoor

Meriva, flessibilitàper tutte le esigenze

LA NOVITA'

Interni: in generale

l'ambiente è più sportivo della serie

precedente, con l'introduzione

di numerose soluzionivotate soprattutto

alla praticità come l'originale sistema FlexRail

DESIGN - Il pianale della nuova Meriva non èpiù quello della Corsa come in precedenza, maessendo derivato da quello della Zafira ledimensioni sono lievitate: la lunghezza da 4,05metri è passata a 4,29 metri, con una larghezzaaumentata di 4/4,5 cm all'anteriore e al poste-riore. Tutto ciò si riflette in un abitacolo didimensioni più ampie del precedente e unaluminosità migliorata sfruttando la particolarelinea delle finestrature laterali "a fulmine" chedà vivacità al profilo a cuneo e incrementa lavisibilità dei passeggeri posteriori. Sulla nuovaMeriva sono loro ad essere privilegiati: l'aper-tura delle portiere ha quattro posizioni fino a84° (contro i 67° delle portiere tradizionali) e

consente di sistemare con maggiore comoditàun seggiolino per i bambini, che possono esse-re meglio controllati quando si scende dallavettura. L'apertura è a prova di errore: in movi-mento non è possibile aprire gli sportelli, nep-pure per sbaglio, e se si cerca di partire quandoqueste sono aperte un allarme visivo e un cica-lino avverte il guidatore. Inoltre una luce verdevicino alla maniglia segnala che la portiera puòessere aperta, mentre a velocità superiore ai 4km/h si innesta sempre la chiusura di sicurezza.

INTERNI - Con la seconda generazione sonostati rinnovati completamente gli interni, carat-terizzati da una consolle rialzata che ospita la

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leva del cambio e i comandi dell'impian-to audio e climatizzatore. In generalel'ambiente è nettamente più sportivodella serie precedente e riprende ilnuovo stile introdotto con Insignia eAstra, ma introducendo rispetto alle col-leghe berline e hatchback numerosesoluzioni votate alla praticità come l'ori-ginale FlexRail: un "doppio binario" su cuisi montano vaschette, braccioli o borsein nylon che così possono scorrere dallazona anteriore a quella posteriore.Sulla nuova multispazio tedesca è statomigliorato il sistema FlexSpace per isedili posteriori che porta in avanti icuscini dei sedili posteriori e abbassagli schienali con un unico movimento. Lacapienza del bagagliaio è salita da 350 a400 litri (920 litri con i sedili posterioriabbassati) e con il sistema Flex-Floor si

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Motore: debutta un nuovo motore

1.4 litri, disponibile in tre diversi allestimenti.Tutte le unità sono Euro 5

e di serie sono offerti il controllo di trazione

e l'ESP Plus

può sollevare il piano del bagagliaio all'altezza del paraurti, rendendo piùagevole l'operazione di carico, oppure riporre gli oggetti sotto il piano.Penne, monete, torcia, stradario, occhiali da sole, disco orario, portafo-glio, fazzoletti di carta, cellulare, CD, caramelle, bicchieri, libri, riviste,quotidiani, frutta, un kit di pronto soccorso, giacca, guanti e bottiglie da1,5/1,0/0,5 litri: sono questi gli oggetti che secondo un'indagine di Opelsono sempre presenti a bordo di una vettura: sulla nuova Opel Meriva c'èposto per tutto. Fuori anche per una bicicletta, con l'ormai noto sistema FlexFix.

MOTORI - La gamma di motorizzazioni presenta propulsori sia diesel sia benzinaorientati al risparmio e alla diminuzione della cilindrata, ma al contempo garanti-scono prestazioni superiori rispetto alla prima generazione. Tutte le unità sonoEuro 5 e di serie su tutte le versioni sono offerti il controllo di trazione e l'ESP Plus.Tra le motorizzazioni a benzina debutta un nuovo motore 1.4 litri, disponibile in trediversi allestimenti. La versione meno potente eroga 100 CV ed è l'unico motoreaspirato della gamma, segue poi il nuovissimo 1.4 Turbo da 120 CV (88 kW) cheeroga 175 Nm di coppia e sostituisce l'attuale 1.6 da 105 CV, con una riduzionedel 10% delle emissioni di CO2 e dei consumi, ma un aumento di potenza pari acirca il 15%. Al top della gamma il più potente 1.4 Turbo da 140 CV (103 kW) cheeroga una coppia di 200 Nm ed è abbinato ad un cambio manuale a 6 rapporti.Due i propulsori diesel disponibili al lancio: il 1.3 CDTI da 75 CV (55 kW) dotato diun particolare sistema di controllo che riduce i consumi. La nuova Meriva consu-ma così solo 4,9 litri/100 km con emissioni di CO2 pari a 129g/km; l'altro diesel èil 1.7 CDTI che sviluppa 100 CV (74 kW) e 260 Nm di coppia ed è abbinato ad unatrasmissione automatica a sei rapporti. Nel corso dell'anno, verranno introdottisia la versione ecoFLEX a basse emissioni, dotata di un motore 1.3 CDTI da 95CV (70 kW) sia due nuove varianti del motore 1.7 CDTI, rispettivamente da 110CV (81kW) e 130 CV (96 kW) entrambe dotate di cambio manuale a 6 rapporti.

Longhi24125 Bergamo (BG)79/81, v. Ghislandi

tel: 035 210315

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www.longhiopel.it

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SOLIDARIETA’

ARTICOLO DI: CARLO DI GREGORIOTennis Vip, il galà conquistaaltri record

Ben 550 invitati in Fiera per festeggiare i premitati dell'edizione 2010. GiovanniLicini: "Abbiamo registrato 12mila presenze,raddoppiato i giocatori e inserito due nuovitornei. È un risultato incredibile"

LA KERMESSE

Venerdì 11 giugno scorso si è chiusa latrentaquattresima edizione del TennisVip ed è stato l'ennesimo successo diuna manifestazione che non esauri-

sce mai la sua energia e la sua voglia di fare delbene. Sono state, infatti, oltre 550 le presenzealla serata di gala, organizzata alla Fiera Nuovadi Bergamo. Numeri imponenti che chiudonoun'edizione unica: 12mila spettatori; 400 gioca-tori; 4 tornei; 3 settimane di gare; 3mila e otto-cento accessi al sito internet della manifesta-zione e 77mila pagine del sito visitate dall'iniziodell'evento ad oggi. "Questo risultato è meritodel gruppo che sta dietro alla manifestazione,non certo del singolo", ha commentato, a mar-gine della serata, la mente della manifestazio-ne Giovanni Licini. "È stata un'edizione parti-colarmente positiva, che ha confermato appie-no il nostro detto: chiunque viene da noi comeospite, torna come amico. Ancora una volta

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posso ritenermi pienamente soddisfatto". D'altronde, se con-frontiamo i numeri di quest'anno con quelli dello scorso, ciaccorgiamo non solo che sono raddoppiati i tornei ed i gioca-tori - in questa edizione sono state attivate la prima "Coppa ElioLodovici" e la prima "Coppa Le Due Torri Shopping Center" -, maanche le presenze hanno stabilito un nuovo primato. Se dodicimesi fa gli spettatori erano stati "solo" 10mila, quest'anno sonoaumentati di ben 2mila unità. "Tutti regolarmente censiti - haprecisato Licini - perché noi teniamo il conto delle presenze unaper una". Ma chi è stata la vera vincitrice della kermesse diCividino di quest'anno? La beneficienza, ancora una volta,

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come buona tradizione del Vip. Perché se è vero che negli ulti-mi sei anni la manifestazione ha raccolto e devoluto al volon-tariato bergamasco oltre 500mila euro, è altresì vero che con inumeri ed il successo di questa edizione molti altri sarannomessi a disposizione della "Wheelchair Tennis" e dell'associa-zione "Amici dell'Oncologia Valle Seriana e Val Cavallina",affinché continuino il loro impegno nel sociale. Per quantoriguarda, invece, i vincitori dei quattro tornei, il diciannovesimo"Trofeo Achille e Cesare Bortolotti" è andato al duo OscarDamiani-Gedeone Carmignani; il quarto "Trofeo GiacintoFacchetti" a Riccardo Maspero; la "Coppa Le Due TorriShopping Center" ad Alberto Ghisleni, mentre la "Coppa Elio

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Lodovici" al duo Cristina Casini-Paolo Agnelli. Come ogniedizione che si rispetti, anche quella del 2010 ha visto, inol-tre, la consegna di alcuni speciali riconoscimenti: il PremioVip d'onore "Gianni Radici" è andato a Pietro Piller Cottrer,fondista neocampione olimpico a Vancouver 2010; il PremioFair Play è andato a Giuseppe "Bepi" Pillon, allenatoredell'Ascoli che invitò i suoi giocatori a regalare un gol agliavversari per pareggiare un vantaggio fortunoso; due premispeciali sono andati a Bortolo Mutti e Arianna Errigo, fio-rettista, fresca vincitrice della Coppa del Mondo. Parentesispeciale la meritano i mitici Golden Vip, vere e proprie bene-merenze consegnate a quelle personalità famose che hannocontribuito a far conoscere la manifestazione. Per questa edi-zione è stata la volta di tre bergamaschi: un imprenditore,Gianluigi Viscardi, fondatore della Cosberg S.p.a (multina-zionale elettro-meccanica con sede a Terno D'Isola) e due ata-lantini doc, Maurizio Ganz e Gianpaolo Bellini. A confer-ma dell'importanza della manifestazione, alla festa di galaconclusiva erano presenti numerose istituzioni: gli asses-sori regionali, Monica Rizzi (Sport) e Daniele Belotti(Urbanistica); il sindaco di Bergamo Franco Tentorio accom-pagnato dal suo vice, Gianfranco Ceci; gli assessori provin-ciali Alessandro Cottini (Sport) e Giorgio Bonassoli(Turismo); l'onorevole Giorgio Jannone e il consigliereregionale Carlo Saffioti. Un pensiero, infine, non poteva cheandare alla campionessa italiana Francesca Schiavone, dapoco entrata nella storia del tennis italiano vincendo ilRoland Garros, proprio mentre a Cividino andava in scenal'undicesima giornata del torneo. "Dobbiamo festeggiarla -conclude Licini -, la inviteremo l'anno prossimo e forse già inautunno per la consegna del ricavato della manifestazione".

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SPECIALE MATRIMONIO

Le peripezie che una giovane coppiamoderna deve affrontare per convolarea giuste nozze sono ben poca cosarispetto al racconto manzoniano delle

avventure di Renzo e Lucia. Tuttavia, anche oggi, orga-nizzare un matrimonio Ł un’impresa tutta in salita, e nonci riferiamo alla difficolt� nel trovare la propria dolcemet�. Per riuscire a imbastire un ricevimento coi fiocchiservono tempo, idee e disponibilit� economiche. Nonparliamo poi della scelta della location, dell’abito dasposa, delle bomboniere, dei fiori, del catering e, natural-mente, del tanto desiderato viaggio di nozze. Con que-sto speciale abbiamo deciso di selezionare alcune eccel-lenti realt� bergamasche che si occupano del "mondomatrimonio" con tutte le sue mille sfaccettature, al fine difornire una guida che possa non certo esaurire l’argo-mento, ma almeno darne un taglio e una linea precisada seguire nella giungla delle offerte e delle tradizioni. Edil primo "elemento" del percorso parla proprio di tradizio-ne, quella che vede la giovane sposina sceglierlo assie-me alla madre. Di cosa stiamo parlando? Ovviamentedel vestito. L’abito bianco Ł forse uno degli elementi piøimportanti - se non l’unico oltre alla coppia in procinto diunire le proprie vite -, di qualsiasi tipo di cerimonia dimatrimonio. Sia essa in chiesa o al comune, vi siano100 invitati o solo i testimoni, l’abito in questo caso, ribal-tando un noto detto, "fa il monaco". E’ elemento delmatrimonio del quale si parler� piø a lungo ed in manieradettagliata, il particolare piø spettegolato, l’indiscrezionepiø bella. Dunque a chi affidarsi per la grande scelta?Sicuramente, "Spose di Cleo" Ł una risposta concretaalle esigenze della sposa, con abiti su misura impreziosi-ti da tessuti, tagli e volumi che rendono lo stile e le lineesobrie, eleganti e - al contempo - che sanno rapire losguardo. La cura nella realizzazione e nei dettagli con igiusti requisiti tecnici Ł, in particolare, un lavoro costantee quotidiano dell’azienda di Villa D’AlmŁ. La profondaconoscenza del settore, infine, ha reso "Spose di Cleo"flessibile per ogni tipo di esigenza della novella sposina.

Questo mese Bergamo Economia vi propone il vademecum per gli sposi,un reportage che traccia le linee guidaper l'organizzazione del vostro giornopiù importante

PROMESSI SPOSI

"Just Married"

ARTICOLO DI GIORGIO CHIESA

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V i a F o r n a c i , 5 - 2 4 0 1 8 V i l l a D ' A l m è ( B g ) - I t a l i aTe l e f o n o 0 3 5 . 5 4 1 3 2 3 - F a x 0 3 5 1 . 9 9 6 2 8 4 8 - M a i l : i n f o @ s p o s e d i c l e o . n e t

w w w . s p o s e d i c l e o . n e t

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Proseguiamo il nostro viaggio nelmondo dell’amore con la sceltadella location. In questo caso Łdavvero difficile selezionare uno

degli incantevoli posti che la Bergamasca Ł ingrado di offrire. Tuttavia, a Stezzano, c’Ł un luogomagico capace di coronare un matrimonio da favo-la. Parliamo della maestosa "Villa Caroli Zanchi",una struttura immersa in un giardino romantico dioltre quattro ettari. Ampi saloni, ognuno con untema e un colore diverso, rendono questa ottocen-tesca residenza nobiliare la cornice perfetta per ilgiorno piø importante della vita. La Villa offre unservizio di ristorazione di alto livello e sempre moltoapprezzato; tutto Ł realizzato direttamente tramiteun catering dedicato e curato da uno staff altamenteprofessionale, in grado di soddisfare ogni richiesta.Parlando dell’atmosfera, si pu� senz’altro dire cheil clima Ł cordiale e il personale altamente qualifi-cato. Il bel tempo e la stagione estiva, inoltre,danno la possibilit� di creare un ricevimento all’a-perto nell’ampio giardino e, volendo, Ł anche pos-sibile allestire la cerimonia all’aperto nel maestosoparco. La grande radura, circondata dal bosco, siapre sul retro della facciata principale, dove ilverde del manto erboso ha la peculiarit� di cattu-rare immediatamente l’occhio del visitatore. Comese non bastasse, ai limiti di questa bucolica diste-sa si possono scorgere le antiche sequoie, i leccied i tassi che circondano il laghetto, con la sceno-grafica fontana del Nettuno. ¨ facile quindi intuirecome questo parco si presti perfettamente comeset fotografico per l’album di nozze. E per la fred-da stagione? Anche qui l’atmosfera romanticaviene impreziosita dai caldi camini, che non sonoda meno nelle giornate di pioggia. La capienzadelle sale, infatti, consente di ospitare oltre 300persone e ci� permette di soddisfare sia il matri-monio piø intimo, sia quello piø numeroso.

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V i a D a n t e A l i g h i e r i , 4 2 - S t e z z a n o ( B g )Te l . 0 3 5 5 9 1 0 0 9 - F a x 0 3 5 4 3 7 9 9 6 9 - w w w. v i l l a z a n c h i . i t

R I C E V I M E N T I - C E R I M O N I E - M E E T I N G A Z I E N D A L I - S E T F O T O G R A F I C I

P e r i l t u o m a t r i m o n i o d a f a v o l a

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C100

Il banchetto di nozze Ł un elementofondamentale nell’organizzazione diun matrimonio, un particolare diassoluta importanza che richiede un

partner fidato. Oggi, sempre piø persone sonoorientate alla scelta di un catering che possa por-tare, ovunque si voglia, un servizio di ristorazioneespressa di alto livello. Il giusto banqueting deveoffrire e assicurare la piø alta competenza e lamigliore offerta. La qualit� del cibo e del servizio,deve essere impeccabile, curata in ogni dettaglio,proponendo ampia scelta di pietanze e capace disoddisfare anche i commensali con esigenze par-ticolari. "DaFlo Catering & Banqueting" Ł unarealt� specializzata in servizi di ristorazione peraziende e privati. Con flessibilit�, trasparenza ecapacit� organizzativa, i titolari Floriana Cancellie Roberto Belotti consigliano il menø ideale, lamise en place personalizzata, la migliore location,gli allestimenti e tutti i dettagli per l�organizzazio-ne di un matrimonio perfetto. Grazie al know-howacquisito in anni di esperienza, gi� al termine delprimo appuntamento, lo staff DaFlo Ł in grado difornire un preventivo particolareggiato e completo,esaudendo ogni tipo di richiesta, dal banchettointimo con pochi invitati al ricevimento con centi-naia di ospiti. La costruzione e lo sviluppo di unafesta, dall�accoglienza alla torta nuziale, devonostupire e incantare gli ospiti; per questo affidarsialle giuste persone che sappiano dissipare ognidubbio e curiosit� risulta essere una scelta impor-tante ai fini del miglior esito di un evento. L�offertadi un servizio tailor made, permette allo staffDaFLo di organizzare il giusto menø per ognioccasione, grazie alle sapienti scelte degli chef,che coniugano creativit� con sapori genuini e raf-finati, riservando anche la massima cura all’espo-sizione, per garantire un colpo d’occhio capace dicoinvolgere tutti gli inviatati.

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III dettagli fanno spesso la differenza, anchenei matrimonio piø sfarzosi. E quale migliordettaglio si pu� scegliere con classe se nonle bomboniere? Anche in questo caso, a

due passi dal centro di Bergamo, c’Ł un piccolo negozio,grande per offerta ed esperienza. Le squisitezze di "DolciRicordi" si dividono in una miriade di confetti originali. Perfare qualche esempio, le tenerezze alla frutta (all’amarena,all’ananas, all’anguria, all’arancia, alla banana, al cocco, allafragola, al limone, alla mela verde, al melone, alla pera, allapesca, al mandarino, alla pera e ricotta e al pistacchio), quel-le piø ricercate (come il Ciocomix - confetto col cuore di cioc-colato bianco e fondente -, al caffŁ - con mandorla cioccolatofondente e caffŁ -, al cappuccino, al gianduia, nougatine -con mandorla, cioccolato fondente e croccante -, al tiramisø,allo zabaione e al latte e menta), oppure le tenerezze spezia-te e profumate (come quelle alla cannella, al peperoncino,alla rosa o alla viola), le tenerezze classiche (con cioccolatoal latte, extra-fondente o alle nocciole bianche), i confetti conle mandorle classiche (insaporiti per� dal limoncello, dall’a-rancello e dal Grand Marnier) e altre numerose chicche,come i cannellini, i cuoriandoli, i finocchietti, i mini rombi allaliquirizia e i pistacchi, tostati e glassati. Ma l’accogliente nego-zio di via Paleocapa non si limita ai soli dolci, al contrario spa-zia sulle confezioni che vanno a comporre la piø originaledelle bomboniere. Si va dal classico sacchetto alla pochette,fino al white table, un particolare contenitore da appoggiaresul tavolo e che dona alla composizione la massima elegan-za. Inoltre, l’offerta comprende anche stupende scatole inplexiglas, al cocco, in acetato o le piø ricercate "collezioneparis" e "degustazione". Capitolo a parte lo meritano anchegli argenti, dalla cornice prestigiosa alla semplice ma pursempre ricercata oggettistica, che riescono ad accompagna-re ogni evento sia come bomboniera sia come articolo rega-lo. Infine, il bijoux, che si trasforma in un vero e proprio gioiel-lo attraverso la qualit� del prodotto. Realizzati in argento 925,con pietre naturali e zirconi, i preziosi di Dolci Ricordi sonosapientemente incastonati per dar vita a creazioni esclusiveche fondono modernit�, originalit� e innovazione.

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AArriviamo a quello che dovrebbe essereuno dei corollari della cerimonia, mache in realt� Ł sempre stato uno degliattori protagonisti. L’addobbo floreale

ha la massima importanza per qualsiasi matrimonioche si rispetti, dalle decorazioni in chiesa a quelle nelristorante, fino all’immancabile bouquet. I "VivaiCattaneo", da questo punto di vista, propongonovarie soluzioni di addobbo floreale per ogni kermessepubblica e privata: convention, matrimoni, feste, esi-bizioni concertistiche e teatrali. Caratteristica che lacontraddistingue Ł la possibilit� di visionare preventi-vamente i cataloghi, il database floreale dell’aziendao direttamente le ampie serre di fiori e piante presentiin sede. Il personale specializzato provvede alla rea-lizzazione "chiavi in mano" del progetto, sollevando ilcliente da ogni problema e incombenza. ¨ inoltre dis-ponibile un’ampia variet� di piante e fiori d’apparta-mento che vengono forniti unitamente a preziosi con-sigli di manutenzione e cura offerti anche gratuita-mente. Naturalmente, per quest’ultima opportunit�, lacoppia pu� pensare al futuro fin da subito, ordinandoun pacchetto che poi andr� ad allestire il loro nidod’amore, il tutto con la massima comodit� nel rivol-gersi ad un solo e unico committente. Le opportunit�e la flessibilit� di certo non mancano, anche perchØl’azienda di Valbrembo Ł da quasi quarant’anni spe-cializzata nel settore. Esperienza e professionalit�,comprovate da certificazioni di qualit� ISO 9000 e dirispetto degli standard internazionali per sistemi digestione ambientale ISO 14000, si fondono con latradizione, la passione e il rispetto per ogni tipo diambiente, dal semplice terrazzo cittadino al giardinopiø scenografico, per rispondere alle piø svariaterichieste della clientela, naturalmente comprese leoccasioni piø speciali. Ogni opera, infatti, prevedel’intervento di personale altamente formato nei varisettori, con l’ausilio delle piø moderne e sofisticatetecnologie nel campo della progettazione 3D.

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A z i e n d a A g r i c o l a C a t t a n e o s . r . l .V i a P r o v i n c i a l e , 1 2 4 0 3 0 Va l b r e m b o ( B G )

Te l ( + 3 9 ) 0 3 5 5 2 7 5 5 8 - F a x ( + 3 9 ) 0 3 5 4 3 7 8 7 5 9w w w. v i v a i c a t t a n e o . i t

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QQuindi Ł gi� tutto pronto, l’abito Ł perfetto, iluoghi del rituale sono stati scelti, gli invita-ti sono presenti. A questo punto c’Ł soloun nodo da sciogliere: con che auto

la sposa affronter� il breve "viaggio" per giungere al suoamato? A Osio Sopra Ł presente una nuova realt� ingrado di rispondere alle piø lussuose esigenze. E se ilsuo nome richiama altri mezzi di trasporto, non bisognacerto farsi ingannare. Stiamo parlando di "CamperTime", societ� specializzata nel noleggio e nella venditadi camper nuovi e usati, che ha da qualche tempo sco-perto il fascino di accompagnare una giovane sposaverso il suo giorno piø importante. Nata per pura passio-ne dei titolari, ora la societ� pu� andare incontro alle esi-genze piø disparate, dal matrimonio piø curioso a quellopiø lussuoso. Della prima categoria Ł sicuramente lasposa che arriva su una Volkswagen, e piø precisamen-te sul primo maggiolino cabrio immatricolato a Bergamo(costruito nel 1970 con ben 14 cavalli appositamentelucidati e restaurati). Se passiamo invece alla pura ele-ganza, la sposa potr� anche essere accompagnata dauna mitica Rolls Royce del 1935 (modello 20/25 Sport),anche questa gelosamente custodita con i suoi 72cavalli e la sua incredibile velocit� massima di 120 km/h.E sempre parlando di potenza, non passer� inosservatala sposina seduta su una fiammante Bentley (modelloS2) del 1960, capace di erogare una potenza di 200cavalli ma con estrema raffinatezza, per quei matrimonigiovani e al contempo - passateci il termine - sportivi alpunto giusto. Infine, l’intramontabile "Italian clichØ" la far�da padrone in quelle cerimonie in cui la sposa vorr� stu-pire gli invitati. E quale miglior modo di "bucare" gliobiettivi dei fotografi se non a bordo di una splendidaFerrari 456 GT, una quattro posti da favola che tocca i310 km/h di velocit� massima e che fa percorrere unbrivido lungo la schiena ad ogni rombo. Diciamo che cen’Ł per tutti i gusti e per tutte le esigenze, sempre ecomunque con classe e gusto. PerchØ il "viaggio", si sa,Ł un’esperienza da assaporare appieno.

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Oggi come oggi, scegliere tra la tanteofferte turistiche Ł molto difficile.L’agenzia di viaggi "Cenca Travel"cerca di scostarsi dalla massa, pro-

ponendo pacchetti per tutti i gusti e - passateci iltermine - per tutti i portafogli. Il viaggio di nozze Łinfatti una spesa non indifferente e allo stessotempo una vera e propria occasione unica e irri-petibile. Per questi motivi servono dei professio-nisti in grado di aiutare nella scelta del pacchettopiø adatto alle esigenze di una qualsivoglia clien-tela. Si va da lussuosi viaggi in Polinesia, inAustralia e Nuova Zelanda a piø economiche maugualmente romantiche crociere nel Mediterraneo.Quest’ultime, in particolare, sembrano una modache va sempre piø per la maggiore, dato checompagnie come Costa Crociere o MSC Crocieresono oggi in grado di organizzare tour dedicatisolo ed esclusivamente agli sposi. In ogni caso,Cenca Travel Ł un’agenzia in grado di adattarsi ein grado di soddisfare le esigenze piø disparate.¨ possibile fare un viaggio in America e visitarele metropoli piø importanti, ma senza dimenticarsidel mare nella seconda settimana della luna dimiele. Ad esempio, Ł possibile spostarsi nellecoste della Florida, o in California, o meglio anco-ra andare a visitare i Caraibi, o le Bahamas,addirittura le Hawaii. Nomi che fanno sognare eche Ł possibile raggiungere grazie alla cono-scenza del territorio dell’agenzia bergamasca,che ha sede anche a Covo. Per i piø avventuro-si, infine, "Cenca Travel" pu� anche organizza-re vere e proprie vacanze alternative, comesafari in Kenya che poi portano alle splendidecoste africane. Viaggi che partono dal centrodel continente e che arrivano sulle rive delMozambico. Insomma, le opportunit� non man-cano. D’altronde, dopo il fatidico "si", la giovanecoppia pu� concedersi tutto.

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B E R G A M O - V i a P r e v i t a l i , 4 3 - T e l . 0 3 5 4 0 2 2 1 0 - F a x 0 3 5 4 0 1 0 4 4 - M a i l : i n f o @ c e n c a t r a v e l . i tC O V O - V i a D e i C a d u t i 1 0 - T e l . 0 3 6 3 9 3 5 8 2 - F a x 0 3 6 3 9 3 1 0 3 - M a i l : c o v o @ c e n c a t r a v e l . i t

w w w . c e n c a t r a v e l . i t

V I A G G I - B U S I N E S S - B I G L I E T T E R I A A E R E A E M A R I T T I M A - V I S T I C O N S O L A R I G I T E S C O L A S T I C H E O R G A N I Z Z A T E - L I S T E N O Z Z E - A S S I C U R A Z I O N I V I A G G I

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Passiamo infine all ’emozionepura, quella del viaggio tantosognato, che segue la gioia delmatrimonio. I l fascino di luoghi

mai visti, le magie d�incontri insoliti ed ina-spettati. Camminare accanto a chi si ama,circondati da un mondo di visioni, suoni ecolori. Ovunque, passeggiando sui marcia-piedi delle metropoli del mondo o calpestan-do la fine sabbia di spiagge esotiche doverestare ammaliati da indimenticabil i tramon-ti. Lovetravel Ł la divisione dedicata esclu-sivamente ai viaggi di nozze che, dopo avertestato le varie soluzioni, affianca la coppianella scelta del viaggio, consiglia primadella partenza e assiste con discrezionedurante la vacanza. I l vantaggio di scegliereOvet Ł anche nel prezzo, grazie alle con-venzioni con i migliori tour operator mondia-l i. Per tutte le informazioni Ł possibile visi-tare i l sito www.ovetviaggi.it, oppure chia-mare per f issare un appuntamento anchenelle ore serali e di sabato. Tutte le desti-nazioni proposte, inoltre, sono state visitateda un�Øquipe dedicata: America, PolinesiaFrancese, Australia, Sudafrica, Botswana,Namibia, Kenya, Tanzania, Oceano Indiano,Oriente e America Latina. Un’esperienzache si Ł tradotta - nel solo 2010 - in 220stupendi viaggi di nozze. La fi losofia Ł sem-pre la stessa, creare viaggi su misura perfar vivere esperienze ed emozioni indimenti-cabil i , i l tutto senza trascurare i numerosiservizi per rendere ancora piø unico i l viag-gio: assistenza aeroportuale, trasferimentiin l imousine o auto privata dalla propria abi-tazione ai principali aeroporti i taliani e assi-stenza negli aeroporti d’arrivo e durantetutta la durata del viaggio.

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L'inaugurazione "ecologica" più attesa dell'anno si è svolta sabato19 giugno scorso. A Spirano, infatti, è stato mostrato al pubblicoil parco fotovoltaico ad inseguimento più grande dellaLombardia. Quasi un megawatt di picco che riesce a produrre 1,3

milioni di kWh d'energia elettrica all'anno (per i dettagli vi rimandiamoall'articolo su questo stesso numero di Bergamo Economia). Di proprietà di"Sines Energia" (la società partecipata da SER Group e Colosio S.p.a.), l'im-pianto cederà integralmente all'Enel tutta la sua produzione.All'inaugurazione, oltre al sindaco di Spirano Giovanni FrancescoMalanchini e ad altri sindaci della provincia, hanno partecipato numero-se autorità fra cui: Roberto Anelli - Assessore all'Edilizia scolastica eInnovazione tecnologica Provincia di Bergamo -, Daniele Belotti -Assessore regionale al Territorio e Urbanistica Regione Lombardia -,Giacomo Stucchi - deputato Lega Nord Padania -, Mario Barboni - con-sigliere regionale del PD - e Giorgio Bonassoli, Assessore alle Attivitàproduttive e Turismo Provincia di Bergamo. L'argomento, infatti, è di forteattualità e questo impianto rappresenta un esempio concreto e funzionan-te dei numerosi progetti in atto sia a livello nazionale sia nella nostra pro-vincia. Inoltre, si può dire sia un vero e proprio emblema che simboleggiala concretezza di una delle aziende che ha creduto in prima persona (e trale prime in Italia) alle energie rinnovabili. A partire da settembre, infine, ilparco fotovoltaico sarà dotato di un percorso didattico al fine di coinvolge-re istituti scolastici ed universitari in un'attività formativa e di sensibilizza-zione sull'uso delle energie pulite per la salvaguardia del nostro pianeta.

Parterre istituzionalee parco fotovoltaico da record: il grandegiorno di "SER Group"

CHI, DOVE E PERCHÈ

EVENTI

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La quarta edizione della "Camminata Nerazzurra", la marcia non competitiva dive-nuta ormai un "must" per tutti gli appassionati e sostenitori dei colori atalantini, hafatto registrare cifre sbalorditive anche quest'anno, richiamando nel pieno centrodi Bergamo migliaia di persone. Sono stati quasi novemila i partecipanti, per l'e-

sattezza 8.750, che si sono dati appuntamento al Sentierone nella mattinata di mercole-dì 2 giugno scorso. Da record, inoltre, l'importo che è stato devoluto alla "Casa di Riposo"di via Gleno. Oltre al ricavato derivante dalla vendita delle magliette, infatti, SergioFloccari e Nando Coppola hanno donato 5mila euro, contribuendo ad incrementare lasomma da devolvere in beneficienza, salita così a quota 41mila. Meraviglioso il colpo d'oc-chio della partenza, con un lungo serpentone che lentamente si è snodato attraversandoalcuni tra i luoghi più suggestivi della nostra città. Genitori, ragazzi, bambini, giovani emeno giovani non hanno voluto mancare a questo grande appuntamento aggregativo.Una vera giornata di festa all'insegna dell'amore per l'Atalanta, un amore che non cono-sce retrocessioni. Soddisfatti anche gli organizzatori, vale a dire "L'Azzurro Events" e il "ClubAmici dell'Atalanta". Il presidente del Club Amici Marino Lazzarini ha dichiarato: «Sonomolto felice per la splendida riuscita della Camminata, considerati anche alcuni elementiche hanno giocato a nostro sfavore come la retrocessione in B dell'Atalanta e lo slitta-mento dovuto alle precarie condizioni meteo. La cosa che più mi rende orgoglioso, però,è l'esser riusciti a raccogliere un importo record. Per questo vorrei ringraziare tutti coloroche, oltre a partecipare ad una bellissima giornata di divertimento e sport, hanno ricono-sciuto l'importante aspetto sociale della manifestazione». La speciale due giorni dedica-ta alla quarta Camminata Nerazzurra è partita martedì pomeriggio con l'inaugurazione del"Villaggio Nerazzurro" con giochi e spettacoli gratuiti per bambini. In serata si sono anchesvolte le finali di "Miss Bergamo", che hanno visto uscire vincitrice Jessica Brugali, ele selezioni di Miss Italia. Poi tutti a gustare le prelibatezze proposte dal ristorante della"Paolo Belli Onlus", associazione nata a Bergamo nel 1991 che si occupa della lotta allaleucemia. Mercoledì, invece, è stato il grande giorno della marcia non competitiva, segui-ta dalle premiazioni dei gruppi partecipanti e dall'estrazione di fantastici premi della lot-teria. Il pomeriggio si è concluso con tanti divertimenti e spettacoli per bambini, ilMerendone a base di pane e Nutella offerto dal "Consorzio di Bonifica" e, per non farsimancare nulla, una dimostrazione di rowing in collaborazione con i centri Sportpiù.

PHOTO: GIORGIO CHIESA&LAURA PIETRA

La Camminata non perde il primato:41mila euro raccolti in beneficenzaCHI, DOVE E PERCHÈ

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In occasione della "Lario Bergauto - BMW Italian Golf Club2010", la concessionaria ufficiale BMW per Bergamo e Leccoha rinnovato l'appuntamento con l'esclusività e il benessere.All'interno della splendida cornice del "Golf Club Lecco", è

stata presentata - sabato 26 giugno scorso - la nuova "Serie 5Touring", accompagnata, per l'occasione, da altri due gioiellidella casa bavarese: parliamo della "Serie 5 Berlina" e della"Serie 5 GT". Come ogni anno, quindi, Lario Bergauto torna sulgreen di Annone Brianza, tradizione che non ha mai abbandonatoda quanto il circuito è stato ampliato per diventare un fantasticoe completo 18 buche. La gara, per l'appunto, è stata divisa in trecategorie "Stableford", come da migliore tradizione golfistica chesi rispetti. Al termine della kermesse, l'immancabile premiazioneha visto sfilare i migliori giocatori della giornata.

PHOTO: GIORGIO CHIESA

BMW Italian GolfClub 2010, 18 bucheper incoronarela nuova "Serie 5Touring"

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Parliamo di un evento insolito, quello di un'agenzia di comunica-zione che fonda sull'etica e la correttezza uno dei suoi più gran-di know-how. Parliamo della società e20, realtà che ha avuto ilcoraggio di prendere scelte difficili ed eticamente corrette rimar-

candole con i fatti e con questo particolare vernissage. È stata infattiufficialmente presentata la "carta dei valori" della società di AlzanoLombardo. I titolari dell'azienda Elisabetta Lanfranchi e AndreaAmighetti, assieme ai numerosi partner della crescente attività, hannoillustrato - nella suggestiva location "Roof Garden Restaurant" dell'HotelExcelsior San Marco -, i valori e i principi a cui ogni componente di e20s'ispira ogni giorno. Passione e creatività alla ricerca di qualità, relazio-ni e rapporti umani. Onestà e responsabilità alla conquista della fiducia,semplicità e concretezza come risposta ad esigenze ed aspettative, pro-fessionalità e sussidiarietà per un contributo alla crescita del volonta-riato. Efficienza e flessibilità per la proiezione verso il futuro di unasquadra giovane ed innovativa. La "carta dei valori" della e20 è anchevolta ad incentivare l'impegno dei protagonisti, così da agire nelrispetto per il domani di ambiente, territorio, sport, cultura e impresa.

PHOTO: GIORGIO CHIESA

Una nuova "carta dei valori"per dar fiato agli e20di Bergamo

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L 'avvenire è già presente. Alla concessionaria ufficiale JaguarIperauto Bergamo, lo scorso martedì 8 giugno, si è svolta l'ante-prima di presentazione della nuova XJ: non una semplice auto-mobile ma una vera e propria icona, prodotta dal lontano 1968 e

giunta - in questo 2010 - alla sua ottava serie. L'occasione speciale è statala XJazz Night, una kermesse impreziosita dalle performance live di NicolaAngelucci e da alcuni scatti dell'interpretazione figurativa "XJ. La musadelle muse" del maestro Vittorio Storaro. La nuova ammiraglia è l'esem-pio dello stile automobilistico moderno: la forma è allungata, l'abitacolocombina un design elegante e sportivo al contempo, il tetto panoramico èparte integrante del concetto di design. Inoltre, sono state impiegate tuttele più moderne tecnologie Jaguar anche nella realizzazione della carrozze-ria in alluminio, che deriva direttamente dall'industria aerospaziale. Qualitàammirate dai numerosi ospiti presenti e che permettono al nuovogioiello della casa inglese di offrire, allo stesso tempo, resistenza,raffinatezza, sicurezza e - per quanto riguarda i consumi - emissioni diCO2 ridotte, grazie anche al peso estremamente basso per il segmento.

PHOTO: LAURA PIETRA

Nuova Jaguar XJ,il futuro reinterpretal'icona

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Èstata una vera e propria festa all'insegna della "Amica Acqua" quellache si è conclusa lunedì 24 maggio scorso alla "Casa del Giovane" diBergamo. Dopo il successo della mostra concorso d'arte "Acqua: con-fini invisibili" - indirizzata agli artisti orobici e inaugurata lo scorso 13

maggio allo "Urban Center" -, è stata la volta del concorso "Sulle tracce del-l'acqua", rivolto alle scuole della provincia. Entrambe le iniziative rientrano nelprogetto promosso dal Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca,che ha il fine di sensibilizzare i giovani, ma anche i meno giovani, sulla neces-sità di tutelare e salvaguardare l'acqua, bene prezioso e fondamentale. Glioltre 300 alunni delle scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo gradopresenti alla cerimonia di premiazione assieme al presidente del ConsorzioMarcello Moro, sono stati la testimonianza che l'obiettivo di avvicinare ilmondo della scuola alle realtà e ai vari aspetti dell'acqua è stato ampiamenteraggiunto. Seguendo le "tracce dell'acqua", i partecipanti hanno sviluppatol'argomento nelle più varie forme e negli stili più diversi, dando libero sfogoalla propria creatività. Tramite ricerche storiche legate al proprio paese, inda-gini etnografiche, album fotografici, cartelloni, fotoreportage, disegni e plasti-ci i giovani studenti hanno dato prova di una rinnovata consapevolezza sultema, rappresentando l'importanza dell'acqua nell'ambito quotidiano. IlPresidente del Consorzio di Bonifica della Media Pianura BergamascaMarcello Moro ha dichiarato: «Visti gli importanti risultati raggiunti a livellolocale, stiamo valutando l’opportunità di estendere l’iniziativa anche a livelloregionale. L’acqua è una risorsa che interessa tutti, ma che spesso non cono-sciamo a fondo. Per questo, partendo dal mondo della scuola, vogliamo dif-fondere una maggior conoscenza dei vari aspetti legati all’utilizzo di questaimportante risorsa. Ai bambini dico che l’acqua deve essere vista come un’a-mica, della quale prendersi cura tutti i giorni». Le creazioni degli alunni oro-bici finalisti, inoltre, sono state esposte in occasione della quarta "CamminataNerazzurra". A partire da martedì primo giugno, infatti, è stato allestito nelquadriportico del Sentierone uno stand dedicato al Consorzio, all'inter-no del quale si sono potuti ammirare gli elaborati delle scuole finaliste.

PHOTO: GIORGIO CHIESA

L'Amica Acqua fa breccianel cuore dei bambini

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Un parterre assolutamente giovanile per uno dei marchi berga-maschi più di moda degli ultimi anni. Il party è stato un invi-to allestito coi fiocchi per la presentazione della nuova MINICountryman (che è avvenuta mercoledì 23 alla concessionaria

di Bergamo MINI Lario Bergauto), il luogo del ritrovo era invece ilnuovo negozio "New School Progress" di via Borgo Santa Caterina.Proprio "New School Shop", infatti, è stato il partner dell'evento e, inquesto caso, anche un valido aiuto nel divulgare l'arrivo del nuovo ecurioso gioiello su quattro ruote. Sabato 12 giugno scorso, infatti, ungruppo di giovani appassionati si sono riuniti per un aperitivo (a basedi birra) offerto dal negozio bergamasco, proprio mentre sul cigliodella strada faceva mostra della sua sportività una MINI John CooperWorks GP Kit, per la precisione la numero 021 (come indica la tar-ghetta) dei 200 modelli destinati al mercato mondiale. Per l'occasione,inoltre, sono state distribuite chiavette usb, rigorosamente griffate MINI.

PHOTO: GIORGIO CHIESA

New School Progress,l'aperitivo-invitoveste giovane

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"Gli Alpini, sportivi di prim'ordine": è stato questo il temadella riunione conviviale del "Panathlon International Clubdi Bergamo" dello scorso giovedì 17 giugno. Nell'elegantecornice del "Ristorante Castello di Clanezzo" sono interve-

nuti il vice sindaco di Bergamo Gianfranco Ceci, il presidente della sezio-ne Ana di Bergamo Antonio Sarti, il responsabile della commissione spor-tiva Ana di Bergamo Dino Perolari, il Colonnello Comandante del "CentroSportivo Esercito" di Courmayeur Marco Mosso, il medico dietologo escrittore Antonio Carlo Bossi e alcuni atleti dell'Associazione NazionaleAlpini. L'obiettivo è stato quello di ridare eco alla recente Adunata, unevento che la nostra città ha vissuto con grande partecipazione e calore. Araccontare la manifestazione nei suoi aspetti più appariscenti e menoconosciuti sono stati proprio Ceci e Sarti, due dei principali organizzatori,ciascuno nel suo ambito di competenza. Il Comandante Mosso - recente-mente eletto a rappresentare le diverse forze armate nel consiglio federa-le della Fisi (Federazione Italiana Sport Invernali) -, ha invece avuto il com-pito di portare gli ospiti della serata in una caserma sui generis, quelladove prestano servizio gli atleti appartenenti alle squadre nazionali.Perolari, dal canto suo, ha parlato delle bellezze e particolarità delle vallibergamasche. Infine, il dottor Bossi ha illustrato le sue fatiche editoriali el'impegno nell'essere medico di molti alpini ed alpinisti in giro per il mondo.

PHOTO: LORIS SAMBINELLI

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La mitica Adunatarivive nello spiritoalpino del Panathlon

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La stavano aspettando tutti. Con un evento di grande classe nellaconcessionaria bergamasca MINI Lario Bergauto, lo scorso merco-ledì 23 giugno è stata presentata una delle più curiose novità delmercato automobilistico dell'anno. Parliamo della nuova "MINI

Countryman", il primo modello MINI a quattro porte, nonché la versionepiù grande della storia con oltre 4 metri di lunghezza (4,097 per la preci-sione). Il tutto mantenendo proporzioni e family feeling tipicamente MINI,pur con una carrozzeria del tutto inedita a cominciare dal frontale, caratte-rizzato dalla nuova griglia esagonale e dai fari che si estendono sulle fian-cate. Inoltre, la nuova nata è la prima storica versione ordinabile (già daadesso, ma disponibile a settembre) anche a trazione integrale sulle ver-sioni Cooper D e Cooper S. La serata ha visto anche la presenza di due part-ner d'eccezione: "New School Shop" col nuovo "New School Progress" -che ha esposto abbigliamento e attrezzature sportive per il giovane mondodelle BMX, del kitesurf, dello snowboard e di altre discipline -, e il"Tiempo" di Mozzo, che si è invece occupato del buffet offerto ai presenti.

PHOTO: GIORGIO CHIESA

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MINI Countryman,"welcome party"da prima della classe

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Anche questo mese è andata in scena la ormai storica edizione2010 della Travel Cup, il torneo organizzato grazie alla colla-borazione tra Roncalli Viaggi e l'agenzia di pubblicità e mar-keting e20. Le prime sei tappe sono state giocate al "Villa

Paradiso Golf Club", al "Castello di Tolcinasco Golf & Country Club", al"Golf Club Parco dei Colli", al "Golf Brianza Country Club", ancora alParco dei Colli e - per l'appuntamento del 2 giugno scorso - al"Franciacorta Golf Club" di Brescia, dove ha trionfato Eugenio Cucci.Ciascuna competizione è stata strutturata su un percorso di 18 buchemodalità Stableford, fattore che permette di continuare sulla scia degliottimi risultati già ottenuti negli scorsi mesi. Stiamo parlando di diecigare - ancora tre da giocare - che porterebbero i fortunati iscritti fino allafinale nella splendida Repubblica Domenicana. L'ultima kermesse si dis-puterà, dopo una pausa di qualche mese dal termine delle gare, a gen-naio 2011. Teatro della grande sfida oltreoceano sarà il "Golf ResidenceLa Estancia", situato nella zona di Bayahibe. La struttura, inoltre, si trovain una posizione privilegiata, su una delle più belle spiagge dell'isola, doveassaporare l'esperienza del golf può diventare davvero indimenticabile.

PHOTO: LORIS SAMBINELLI

Travel Cup 2010,il sogno caraibiconon è più un miraggio

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