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8/7/2019 Brelich Gli ultimi appunti di Pettazzoni
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Gli ultimi appunti di Raffaele Pettazzonia cura di Angelo Brelichu 1
~,u.J- . : e : ~~~JL
~ ~ P " " ' " ~>Y'i- )l. I IA ~ " D I I t , ' l . s - 55
In due block-notes - ilsecondo a.ppena incomincl4to -
e in un certo numero di fOf/li 8pl1m, nel aettembre del 1959,
Rtl.ffaele Pettazzoni prese gU ultimi I1ppunti del111sua vita:
fu . neU'intervallo tro 111prim4 crisi che 10 cwevl1 colto nel-
,'atl1te di quel!'l1nno e 111improovisCl ricaduta che dovev"
8/7/2019 Brelich Gli ultimi appunti di Pettazzoni
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.~It Gil "ruml appunal dl R ail .. . " Pe UC IU On i
gli balencuHI in mente un'ide" eM volev" ferm4Te, .enm
cmiiMrll in un conwto e aenza preoccupczni dellA loro for-ma. Si trcItt4 cUUM materia grezm - el l .chede t - per
opere progettate, no n eli open&, 1 1 cCU'Clttereprouuiaorio e
l'apreaaione rudimentGle di eeTti pemieri poerebbero per-
f ino p!'est4ni " malinteri, U che poerebbe f4r apparire dub-
bia l'opportunitG deUIl pubbliccz.done.Ma su que.ti .crupoli deue prevalere III conaiderazione
che quean ultimi frammemi deU'opercI pettazz0nicm4 BonO d~
cumenti .CTaordiMriamente prezioai che non Ii 4vrebbe U
diritto di R4Bcondere 0 lasciar cadere in obllo. Documenti
- IInche - umani, di alto valore biografico, documenti BUUII
per.onalitci dello BtudiOlOche, .ettllntaseienne, appena ,""clto
- e, in reilltci, .010 GppIIrentemente - do UM grave e dolo-
rOla malattia, riprendeua .ubito, con naturaleua e serenita,
quel lavoro con cui, ormai, .' identifkava la .ua vita ste88a.
Ma il significato di questi document! trascende il piano bio-
grafico. L'euoluzione del penaiero di uno studioso non e .
infatti, cOla che riguardi e.clusivamente la sua per.oM:perche Ie nostre idee si indiriuino e sf maturino in un senso
anziche in un aUro, perche di tanti problemi che si agitano
in noi sin daUa gioventti., aleuni premiano, con l'andar del
tempo, sem-pre maggior urgenza e predominio. probabilm.ento!
non dipende soltanto da fattori p.icologici e, comunque, indi-
viduali, ma 4nche d c z I fatto che viviamo inseriti in una cul-
tura che sf muove, sf trasfmma e in ceTti BUoimomenti '01-
lerita phi da cmi Ia.tiche non da certi altri Ie nostre rispo-
ste e reazioni. Negri ultimi decenni, pressappoco dagli anni
della guerra in poi, iIpensiero, Ie rkerche e it metoda Btesst)
di Pettazzoni BUbivano un intmBo approfondimento e pre-
sentavano noviti CM se potevano .fuggire al letfore super-
ficiale, dO era dowto soltanto alIa solidit4 e aU'ampieua
delle bczri gici precedentemente acquisite cui elSe venivano
•
orvanic4mente collegclte. a n a , gli ult imi appunti, proprio
perch. non c:leatiMti c a l pubblico, non peJ'Venuti all'elabora-
%lone , non inaeriti nel14 continuitO di un'opml scientijica,
m o st TC In o c m c or o. phi chi4TC1mente,quasi nudi nella loro span-
taneit4, gli ultimi interesd della studioso: m4 ,e pe1'dO ali
fomiscOJU>"n4 cht4ve per la comprensione piu precisa eli
"'tea l'opeN d' Pettazzoni, neUo stes,o tempo geteano luceIInche BUUasituazione presente, sui problemi piu attuczIi e
suUe prospettive degU studi storico.religiosi.
Sebbene con non celatCI diffidenza, Petta.zzoni ,eguiva
con incess4nte "ttenzione quegli orienta.menti che, nel nosero
cllmpo di studi, spesso vengono considerati come 'modem":
orientam.enti che non sempre IifondClno BUcosdenti criteri
metodologicl, me nei quali 10 sforzo rivolto 4 un'inte7pTeta-
%lone storiell cede costantem.ente a interesn di cUVersllnatu-
ra, ora net nome di unl!..R!!colog4a ritenuta valida per mtte
Ie epoche e per tutti icUmi cul"'rali, or4 nel segno di strut-
ture [ondCImentali fisse IIttribuite in p!'oprio iiifenomeni reli-
gioBi, qUllsi che questi avessero un'esistenza. in s~,al di fuori
della storia "mana, orll, infine, a.nche senzll Bimill preBUp-
POIti, ma solo sotto inconsci jmpulsi iM'azionali e mistisL
Pettazzoni non ignorav" nulla di qUllnto i rappresentllnti di
que.ti indiriui p!'oducev4no, ne resta insensibile 4 quanto
vi IitrOVIlVIldi fecondo 0 stimolante: ma n mantenne in un
costllnte riserbo, 4ppena rallentCIto in qualche recenaione
cortese ma ferma BUcerte istanze critiche. Ora, iBUolultim,IIppunti dimoatrano che, in realM, egU Iiproponev4 di pro-
cedere quanto prima ad UD4 Auselnandersetzung radkille
~ Ie correnti antistorkhe. Anche questA, pero, come "'tto
cia che egli portfWa dav"nt! a .l pubblico, doveull essere SCTU-
polos4mente prep4rata.. Pettazzoni non "veva dubbi sui puntifondam.entali del'" proprio. opposizione " quelle COTTenti.Lafmodemita', nel campo delle concezioni ideologiche, non Ii
mwr4 in 4nni 0 decenn'; ed egli, con '" BUG cul"'ra, non
aveva difficolttl di individuare. dietro Ie posizioni 'modeme'.
i filoni storici provenienti!J4 epoche EW"te (e gitl nel pas-sato orientati conero i primi genn4 de" , c&vittOmodemcI);
I InfatU, 1a masslor par te de, ll appuntl conlla\e In branl let teral~mente ripresl dal Ubrl (dl II. EUade, v. lOtto) che Pettazzonl s tavaleaendo. Qui rlproduclamo 1010 que l branl al quai l e,l I he as,luntoun lIa pur brevtsalmo commento.
\
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preoocupazioni metodologiche, Petta.uoni "ava progettando
cm.che qualche !Gvoro pClrtico!GTe.Un certo numero di a~
punti portano il titolo cora et labora It. Quale pToblema (e,
anzi, quale soluzione) si nasconda sOtto it motto benedetti-
no destinato fOTse ad essere ilti tolo di un la.voro indipefl-
dente 0 di un capitolo del la.voro metodologico, appaTe dal
contenuto di quegU a.ppunti: si fratta del rapporto tra sacro
e profano, tra l'attivitci religiosa e attivitci utilitaria del
attribuiTe, aU d iii&iriera deg" Irrazionalisti, un valore as
e uce entTambi a!l'unitci de l- _ ,l 'uomo .torico, come due aspetti par;ileli e funzionalmente -,connessi dellCl sua es!stenza. c La fannuM IntegTale i ora
et labora. IIvalore religioso poten.zla l'opera puramente tec-
nica e, in genere, emtenziale» (v. sotto, p. 46), mentTe,
come viene .ottolineato in altri appunti , da essa e deter-
minato.
~ 28 Gil "Itlml awunU dl Rattaele PeUazzonl
eTa convinto di esser« dalla parte dell'avveniTe. Ma per di-
mostrarlo, doveva affrontaTe diTettamente e vagliare sfu-
matuTCIper sfumatuTa Ie posizioni che intendeva contTo-
battere.
E' caratteristico delle sue intenzioni che egli si sia scelto
per inteTIocutore 0 antagonista un autore cui eTa legato da
una sincera e Teciproca stima e de una cordiale simpatia, e
che indubbiamente Tappresenta il livello phi elevato su cuigli orientamenti antistoricisti contefn.poTanei si siano espres-
si : in quegli ultimi mesi delIa sua vita, egli lesse (in parte,
senza dubbio, ri-Iesse) Ie opeTe di Mircea Eitade._1.e lesse,
Ie medito, Ie appunto - Ie numerose '.cheae' in cui riporta
lunghi passi di I.e mythe de l'etemel retour (Paris 1949),
Images et smyboles (Paris 1952) e Mythes, reves et mysb\res
(Paris 1957), sottoIineando e segnando con punti esclamativi
e interrogativi molte frasi e singole parole, mostrano I'estre-
ma attenzione posta nella lettuTa - e si prepara a discu-
teTIe. Con ogni evidenza, non si frattava di una polemica con
M. Eliade, bensi con tutto cia che neU'opera di Eliade t~a
la sua pi " raffinata e pi" eflicace espressione.N on " pU( ) , cer to , valutare cia che non si e realizzato,
ma anche i preparativi rudimentali contenuti negli appunti
fo.nno intTavedere che il compimento di questa presa di pos t -
zione metodologica so.rebbe mta eli grande impoTtanza_.pet--
l'avveil"re aa nostrt studi. Gli appunti steari - bisognll sot-
tolinea1'e - rappresent4no una fase inJziaJe del lavOm• in
essi, Pettazzoni batte e riba,Te"au 4Icuni RUn« fondo.mentplij
Ie lrequen.ti ripetizioni, Ia f o rma schenwtica delle osserva-
zion! e o.nche qualche caso el i insufliciente penetTazione net
penne ro dell'interlocutore mostrano che 14 sua critica s£
aa,.ebbe articolata, IIrricchita e completata solo nella fase
IUCcessiva,dl riordinamento coerente delle isto.nze e del rin-goli problefnl.
Le Ondo.mentali question! del metoda stanno, dUl1que,
al centro degli c zp pu nti e n e cos" U lSC ono a
indizi vcui , do. esteriori - come cent titoli dAti ad I I l cune
sellede - M intemi rivelano che, pu,. inseparabilmente dalle
2' 7
Un teT%Otem4 su cui II penslero di Pettazzoni tomava
con particoIare frequenza, potTebbe, di per se, far pensare
4
oscuri resagi e presentiment' dell'autore: ijl tem4 denamcrte. Mo. .14 0 sp " 0pe ettamente staccato, rio.ilpunto
aiViila dei relativi appunti mostT4no che, in realM, per
Petta.zzoni ri trattavo., anche in questo caso, di un problema
pUTo.mente scientifico. Ifenomenologi delle religioni, e M.
Eliade in partic:olare, insistono auU'aspetto germinate del ./
'co.o.' - e w e delle condizioni pre-cosmiche e pre-umane del
t e m p O delle origini cuf, per la coscienza religiosa arc:aico.,ri-
.alirebbe l'ardine dell'eristen.m ,.eale; d'o.ltT4 parte. esBi no.to.no anche Li tenomenolOid4 'c0.069" de1lp,mnrte, Oro., Pet-
tazzon! rilevll un ' ~ net f o . t t o che I II m o T te e un 'CC lOS '
che, tuttavia, non . 4 1 oriene di nulla e che imiti dell'origine
della morte . 'fnquadral1o pe, .jett4mente tm quel 'miti delleorigini' n cui conten.uto normale e , invece, Ia nascito. del-
l'ardine, cosmico 0 umano, dalJe condizioni ·co.otiche'.
Questi t,.e temi - Ie questioni fondamentali del metodo,
it ro.pporfo t1 '0 . attivitcl pratico. e attivit4 religios4 e l'aporia
della morte - as.orbono IIIquasi totalitci degli appunti. Non
I,I~•
. ,
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· .
lL METODO
2-9-59
L'ideologia dell'etemo ritorno, del clclico ripetersi degli
archetipi e storicamente condizionata, in quanto dlpende daun mond6 ciiltdi8le agncoi6 (aU C!l!llalavorazione e delraccolto, in-relaz. con i cicli stagionali).
Infatti l'avvento di una concez. lineare d. storia si ha conl'ideologia blblica del mondo creato una volta tanto e persempre, senza ritomo. - Questa ideologia it genetics, con-nessa con un mondo non agrico'a. come it quello dei nomadLpastori (piil primltivam., del nomadi cacciatorl). the sonoanche 1 portatori ~el1'jdea dl un Dio celeste unico creatore.
3-9-59
51dice (rna 10 ne dubito): tutti 1 mitl sono mitl delleorigint 1 , 2 , ho delle riserve. Ad ogni modo, ilpensiero prl-mitivo non si ferma aUe origini. Per noi, l'origine e un Inl-ziare assoluto; prima dell'origine c'e ilnulla.
II pensiero primitiv~ non consepisce jJ Dulla n Bevordelle origini non it ilnUlla,'1"un cItro. Prima dl questo mondoc'e un altro mondo.
Prima della nostra condizione umana c'e una diversacondizione umana. Da quel prim e diverso deriva lareata aimale, aenva per un utament, per una trasfor-mazione iniZIiJe che si prolung , ra, che si ripete pe-
riodicamente, e assicura la durata del po i .*'
Di fatto, questo prima it una costruzione del pensierop.!!mitivo: non ha consisteiiza ontologica I n $A i per , t o E'
un piOdOttodel pensiero dlalettlco; it I'antitesi di una tesl.La tesi , 11datoeJa realii. sra essa' ilmondo, la condizioneumana, eee, L'antitesi it un~liverso concepito comeanteriOR.come un prima.
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all ultlml Clppu1l .1
7 - 9 - 5 9
bens l pluttosto per mtltest, per inverslone e rovesclamento
dl unA t . e s L La teal e U dato, la realta; e ss o s er ve da ponto
cJi1)artenza per conceplre n suo inverso, c i o e u na non realtic:onceplta in modo contrario. Ma questa [non] r e a t a e sentlta
Cime reild; iDZl ad e s s a l! ittribulta una prior ita rispetto
alia quale la realta rappresenta una decadenza.
- -
Vediamo qualebe esempio: la morte appartiene alia con-
dizione umana. Ma in 1 1 1 0 tempore la morte non eslste.
Adamo esiste come uomo prima che 1 1 Signore
non nasce mortale: la morte gl1 e assegnata come
castigo del su o pecc:ato. Presso i primitivi ...
da Montecatlni (concerto)1 1 9 5 9Tale e 1 1 caso della m o T t e
- m cm tag iie
In fonda e sempre l'uomo che crea 1 1 suo mondo ideale.
Non el l mondo extraumano che crea 11 mondo umano! tE'l'uomo (llsamano) che erea IIsuo ereatore (ex nlhilo!)
dalle proprie esperienze voUtive -
(In questo caso 1 1 samano crea Dio a propria immagine
e somlgllanza).
8-9-959La RELIGIONE DELL'UOMO
7 - 9 - 5 9
I W r ! ! ! ! d o e dl quatn mondo non dell'evaslone da questo ! I.non 1 I tenore della stona. n pesslm1smo, n dlsprezzo della
vita. l'evaslone dal mondo, l'asplrazione a un altro
mondo.
benslla rellglone come serena eonsapevolezza e accettazlonedella condlziOne umana, neua speranza dl costruire_!!D.-
Dilgnore avven1re terreno, nella consa volezza del mi-
stero e nella su silo e mlsterola rellglone come fatto posltlvo ;:;e;;::lI_a..-_
L"uomo costruttore della 1 10stesso modo 1 '1come e ]'uomo costruttore delle artI, della scienza,
della fllosofiL
Nella teorla ~mJ~c:a dl Ellade _guanto e dowto alia aug - I (gestlone We nugtont deU'IndJa, con la loro ldeologia
del wota. C F e l I & maya, deUa realta che e 1a negazlo[ne]
nel Mondo, del non-l0 che e la negazione dell'lo. del ned
ned (c : fr . Et. Retour p. 68. etc.)
L'uomo erea Dio a propria imagine e somiglianza. (Xenofane:
anebe g11
anlmalUlI)
Cia sembra in contradlzione con la dla lettlca del pensiero
primitiv~
che conceplsce per negazlone e per antitesl.
Da alcunl annl slamo ormal abltuati a partare e sentlr
parlare sempre piu dl Archetipl e dl riproduzione lnaugurale
clc11ca,8CC. Chi scriveri la storia della sacrologla nel sec. XXdom far par te a questa nuova Ideologla che e un fennento
suscltatore dl un nuovo orientam. nel nostr i swdt.
D'allra parle endo DOlI ala ci a IIascurue un ~verso del penslero primltlvo. un atteggiamento
un pruipetizlcme d. archetlpi (e dproduzione deg11a lnl-
zlall [ma questa P a r t e entra qui meno in conslderazlone,.
8-9-959
N e1 penslero dl EHade sembra che 1a &U 8 eo&truz1onedel
~II'" - • 1010 U B8CrO • r ea te . - ala valida
J
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dl Raffa." P••taacml a 7Gil villmi appvn"
Eliade, Images et symboles, 29
La val ldite des symboles en tant que forme de connals-
sance ne depend pas du degre de comprehension de tel ou
tel individu. D es textes et des monuments figures nous preu-
vent abondamment que, au moins pour certains individus
d'une socl~te archaique, Ie symbolisme du c Centre» etaittransparent dans sa totalite; [.oHolineato in . , .osso:] Ie reste
de la socl~te se contentait de «parteciper» au symbolisme
[fine .ottoline4tUT4]. - In quail llmlti? E' difficlle dirlo.
Tout ce qu'on peut dire, c'est que l'actutdbCldon d'un symbole
ntest pa s m6canique: elle est en relation avec les tensions et
les altemances de la vie sociale, en demiere instance avec
les rythmes cosmiques.
,.
Me sempre nel penslero primltivo 11caos e sovente un mondo
anteriore al cosmo. SI inverta la posizione. E' dal caos
come ganz Anderes che emerge 11cosmo. eic} eh e e statoricavato per antitesl, negazione, rovesclamento, passa al
posto iniziale!!! I
[s.d. = 17.9.59]
La morte:
essa fa parte d. condizione umana. Essa puc}essere supe-ra ta solo nel mondo d. archeUpl. Allora la morte non esi-
steva ancora. La morte apparUene al tempo storico; eentrata nel mondo, insieme col peccato al caos. (dunque·
e 1 I caos la realta, la norma, 1 1 rovesc1am. del cosmo)
[in , .OS80:] !!!!!?
capitale! - Qui, al solito, • scamblata la norma con I'ec-
cez1one. La norma e quella della massa; essa'partecipa ai riti
aidieUpatl paradis1ac1, soltanto in momenti ec:cezionali della
sua vita. come evasione dalla routine, cloe nel momenti dl
vita reUglosa per lmpetrare un buon anno, una feUclta come
quella p ar ad is ia ca . - Le ilitu (samanl) hanno eventualm.
una esperienza cont inuata dl questo altTo mondo
~.
[fogl1o ,taccllto] Bologna 17-9.959
per Frazer c'. un'epoce magica anteriore all'epoca rellglosa.
per Schmidt c'. un'epoca razionale anteriore all 'epoca mltica.
per Ellade c'e un'epoca dell'uomo archetipico anteriore al-
J'uomo storico.
tutte costruzionl inconsistenti.
L'uomo fin da q~do eoDlliieIi ad essere uomo e insieme V I l lA
archetiplco e storico, mltico e razionale , lliagico e rel1- I I U lgloso.
Non esiste una umanlta archetipica, anterion! all 'uomo sto-rico.
D tempo storieo e altrettanto Nllte quanto 11tempo aurorale ~ ~(\
non storieo, perche ambedue 80no costruzionl dell'uomo. I~'\
1
ol..
[fogllo staccato] Bologna, 17-9-959
OU archeU'pl stess1 sono una costruz. deU'uomo (e perci6
BODO anch'essi storlciiiiente condlzlonati).
E' I'uomo cbe costruIsce n cosmo, cloe II mondo degl1 !I'clJe-
Up!. come n quadro aeila sua' vita normaJe.
B e l t\ sempre l 'uomo che costrulsce n caos come altro dal I Icosmo, n mondo senza archetipl, senza fonna.
Nel penalero prlmlUvo II cosmo e II dato, la tesi, e 11 caos
,. I'antitest, n rovesclam. del cosmo, 11'ganz Anderes'
Bologna 19-9-959
El1ade, Images et symboles 156
[in f'08Io:J (metodo!)
La structure (delle operazionl dl legare, sciogllere, ecc.) est
Ia mame. Dans l'~tat actuel de nos connaissances 11est dlffl-
• Parola d1 mea r t a lettura.
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18 au ulUm' .ppu,," a .
d 1e de pnclser s1 eette unlform1t4S provient de l'imitation,
d'emprun.fl chbtoriquu» (nel senso della scuola etoolog.
'storlco-culturale'), ou s1 elle s'expUque par Ie fait que toutes
ees operations decoulent de la B it u4 ti on T l'I Im e de l'homme
dans Ie mond e , c'est-l-cllre sont 181 varlantes d'un mbe
archetype qui se .reallse successlvement sur les plans multi-
ples et dans les aires culterelles diff~rentes.
[in rosso:]
come se , dunque, gil archetlpl avessero una realll I tontologica a se , Indlpendentem. dall'uomo che IIpensa
e concepisce
[in I'0Il0:]
nol I mitl dl orlglni sono veri p e r c h e sono la tavola dl fon- I fdazione del cosmo, del mondo attuale e della societl presente,
della realtl storlca. E' questa che cont&, non la fuga da
questa!!!!
[ /091io staccato] Bologna, 2~959
Ellade, Images et Symboles 93
II est tres probable que cette conception de la creation
et la destruction periodique du monde, bien qu'elle ait e teraffermle par Ie spectale de (sottoUn. in t 'OSso:) la mort et
la resurrection perlodique de la vegetation n'est pas pour
autant une creation des societes agrlcoles
(in rosso:]
ma qui non ci s1 pUGcontentare 4 1 1 una probabUitl. qui Ine in causa tutto 1 1 metodo e tutta l'ldeologla del tempo V I
cicl1co.
I.. .
Coal s1 e flnito per costruire un uomo Primi~ar- III'calco che sembra appartenere ad una specie Clivena al- W \I 'uomo modemo: un essere c he vive nel mondo eg arche-
tip!,' che per lui e la sola realtA, mentre U mondo della sua
vita quotidiana non e reale.
SI e dlmenticato che gil archetipl non hanno realtl fuori ldel pensiero umano che 1 1 concepisce. E 1 1 pensiero umano 1 1
conceplsce traendoli fuor! dalla sua esperlenza vitale quo-
tidiana.
n mondo [i1 mondo] d. archetipi e 1 1 MOndo mitico delle
orlglnl, nel quale I'uomo 8 1 rifugla nei momenti crlticl,
quando e In gioco Ia su a esistenza, e vi sl rlfugia per s up e -rare la crisl, per assicurarsl un nuovo perlodo di esistenzatranqullla, normale. . . . . < - - , . . : . - - - - - - . , . . - .
Bologna 19 - 9 - 959
( /og li o s tGc cato ) Bologna 19.9.959
Eliade, Images et symboles, '16
Les mythes sont vrais parce qu'lls sont sacres, parce qu'l1s
parlent des :£tres et des evenements sacres (e cosl traspor-
tano oltre la condizione profana, la 'situazione storica·.
Ellade, p. 79. storie vere e .torie label (queste come
queUe che narrano avventure personal!, senza senso
trascendente)
[s.d. = 22.9.59)[in. roIIO:] (CrlsUanesimo)
Eliade, Images et symboles 207 sg.
Contro la dlpendenza genetica del Cr.· dat misteri pagani. Ie
Chr.·· , religion hlstorlque, a des raclnes profondes daDa Iejudaisme, autre religion hlstorlque. Per splegare ° meglio
comprendere cerli s a c r am . 0 slmboli eristlanl nODc'e che da
cercare Ie loro 'figure' (tJpologla!) nell'A. Test. Dans la
perspective histor1cise du Ch.••, rlen 11 que de naturel: la
revelation a eu une hiBtoirej la revelation primitive, oper8e
a I'aube des temps. surnt encore panniles nations, mals elle
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Gil uUtinI Clpptmd dl Ranale PdfGaoftl a
est a molt!' oubli~, muW6e, corrompue; Ia seule voie d'apo
proche passe a travers l 'hlstoire d'Israe1: 1arevelation n'est
p1einement conservee que dans l'A.T. Le judeo-chr. s'efforce
de ne pas perdre contact avec I'hlstoire sainte qui, a diffe.
rence de l"histoire ' de toutes les autres nations, est 1a seule
reelle et la seule qui a une signification: car c'est Oleu lui-
meme qui la fail
(in 7'0$10:] (naturalm. questo e i1 pensiero cristiano che
non vale naturalm. fuori del Cr.O)
I Padri d. Chiesa dovevano necessariam. rifiu~ ognl
'paganesimo', ogni simbolismo extra-testamentario. Ma oggi!7
oggi sl puo riconoscere che iJ slmbcl," giudeo-crist. del bat-
tesimo non conlradice affa tto al slmbolismo acqualico uDi-
versale (morte e resurrez., ri-creaz. applicata aU'uomo). 22 1
Cosl pure/ I'~uivalence vie mystique (des Chretiens) =retour au Paradis n'est pas un hClpa:rjudeo-chretien. cree par
l'intervention de Dieu dans l'histoire , c'est une c donnee •
humaine universelle d'une incontestable anciennete (n scia-
mano ha 1 1 potere di rivivere la vi ta paradisiaca abolendo
tutto IItempo intermedio)
Iin YaSso:] Ma iJ samano, come i1 mistico cristiano, eun personaggio dl eccezionel come si puo
dunque dire che si tratti di un dato uni-
versale?
. .
mitl solari ci rivelano anche un 4C lato nottumo -, 'cattlvo· e
'funebre' del sole, e cio non e di primo acchito euidmte nel
fenomeno solare come tale. lin 1 ' 08 10 : ] Queslo esempl0 non
prova proprio nulla, dal momenlo che II sole scompare al
tramonto per compiere ilsuo giro nottumo!
Bologna. 24-9-959
Bologna. 23 • 9 - 959
Eliade, Mythes, reves et symboles
1'1. Pour les socit~les c primitives. et archaiques Ie mythe
est cense exprimer la verite absolue, parce qu'll raconte
une histoire 'ClCr~e.c'est-a-dlre une revelation trans-humaine
qui a eu lieu a J'aube du Grande temps, in ilIo tmapore.
ttant ,.iel et sac,.i, Ie mythe devient exemplaire et par con-
seq-uant repelable. Le mythe est une histoire v1 'cde qui s'est
passlte au commencement du temps et qui sert de modele au
comportement des humains. En imitant, ou en racontant
les actes exemplaires d'un dieu ou d'un hltros mythique,
l'homme arch8ique se detache du temps profane et rejoint
maglquement [in YaSso: t,.e punti esclClm4tivi e 14 pa,.ola sot-
tolineatG] Ie temps sacre.
(i n TOUO con u n a line a che ClttGccClilcommento AlEe
parole in illo tempore:)
no. n milo e vero nel senso esistenziale, e sacra l \perche conceme una crisi che sl protegge solo merce
18 religione. Dei ed eroi miticl non esistono che nel
pensiero umano che Ii crea.
Ellade, Images et symboles[s.d, = 24.9.59.]
[in rosso:] Dorma ed eccezione
p.99 [di Eliade, Mythes, raves et symboles). Nella socie t8 a
livello etnografico 1 samani. medicine-men ecc . sono gl i spe-
clalistl delle esperienze mistiche. Essl corrispondono, presso
i 'prlmitivi ' alia 'lite reUgiosa e at mlstlcl delle civllt8 pili
progredlte.
[in I ' O S I O : J dunque sono l'eccezlone, - non la -normal
. .,. -
'(c:ontbiuaZ.) 233: Si e volulo spiegare I' e orlgine» del simbo11CO D 1'lmpress1one fatta direttam. su la c:orteccia cerebrale dai
irandi ritml cosmlci p.' es. 11corso del sole. n problema e
mal poslo. D simbolo Don puo essere U riflesso di ritmi
cosmlcl in quanta / enomenf Mtunalf, perche u n simbolo ti-
v,la sempre qualcheCOsa dl pill dl quel che [viene] sugge-
rl to dail'aspettocosmlco Odella natura. P. es. I simbolismi ..
8/7/2019 Brelich Gli ultimi appunti di Pettazzoni
http://slidepdf.com/reader/full/brelich-gli-ultimi-appunti-di-pettazzoni 11/17
a
[s.d.] Olt4 ET LABOlt4[in 1'0550: ] 18 llberta
EUade, Mythes, lives et mys~res, 143
Les raelnes de la llbert6 dolvent 6tre cherch~ dans
lea profondeUl'S de 18psyche, et non pas dans les condiUons
cnfts p a r certains moments hlstoriques - Ie desire de la
Ubert6 absolue se range panni les nostalgles essenUelles de
11Iomme quel que solent son stade de culture et sa forme
d'orpDlsatlon soclale
['n 1'01'0, CIUaCCGto alia p c u - o Z a DOStalgies r i le1Hlt4 per
ma:ro di un cerchio 1 '0180 : ]
sempre 1 0 sguardo al passatol
[.otto, CIpenM:]
persino la llbertl e un deslderio di ritomare alia
eondizlone pre-umana.
(ora et labora) [fogUo staccato] Bologna 17 - 9 - 959
Don bisogna erlgere I 'eccezione a normal n dato posiUvo ela Dorma, la routine, la vita quoUdiana deU'uomo - Vacca-
zione sono i momenU di vita plia intensa. In primo luogo
queUl in cui e in gioco I'eslstenza: la partita di cacclat la
guerra. E' qui n mondo d. reUglone - E' un moDelo reale.
anche n mondo della norma e reale, co n 1suoi dolor! e glole
14 morte
(l Icworo quotfdiClno natunlle
eventi lmprevisU, I peccaU, ace. E anche qui opera la 1 ' 8 1 1 -
glone (ellmlnaz. magica del peceato) eee ,
non e vero che solo n mondo d. archeUpl e realtA: anche la
storia • realta, perche tutts la vita e realtA.
non es1ste un uomo archeUpale ch e non sla anche un uomorazionale - Non eslste una umanitl archeUpica anterlore
all'umanitA storical
(ora et labora) (foglio staccato s.d.]
EUade, It.retour, 23 1
Marc XI. 24
Tout ce que vous demanderez en priant, croyez que vous
I'avez obtenu, eela vous sera accorde
(ora et labora) (foglio .taccato s.d.]
E1lade, Images et Symboles, 88-90
preso nel quademettoU
['n 1'01.0:] molta aequa nel vIno - La prospettlva del tempo
mltico non eslge necessarlam, sempre la rlnunzia a1 tempo
8/7/2019 Brelich Gli ultimi appunti di Pettazzoni
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storieo (cos! nelJa stessa India: Bhagavad Gita): ct. modo el l
pattulre! + p. 118
Per 1 1 pensiero indiano, ansioso di superare ilduallsmo
degll oppostl e di unificare 1 1 reale reintegrando l 'Uno pri-
mordiale, la Maya stessa, cioe la grande Illustcne, che si
manifesta a traverso i1Tempo, s 'identifica con la fona erea-
trice. cosmogonica dell'Essere Assoluto, cioe essa stessa si
r isolve in una grande teofania. n fondo ult imo delle eos e ,11Grund, e costi tuito tanto dalla Maya, quanto dallo Spirito
Assoluto. Se ll tempo, in quanto Maya, e anch'esso una manl-
festa%.della diviniti, vivere nel tempo non e, di per se, una
cattiva azione: la c cattiva azione» e di credere che non
esista nulla fuori del tempo.
( /ogUo s ta c ca . to s.d.](ora et labora)
Eliade, 1m. et Symboles, 110
dialettica del SacTO (efr, Trsite, 15 sg.):
un objet quelconque devient paradoxalment une hie-
rophanie, un receptacle du s a m , tout en continuant
a participer a son milieu cosmique environnant (une
pierre s a c r e e ne reste pas moins une pierre quelconque)
(ora et labors) ( /og li o s t ac c ato s.d.]
Ellade, Images et Symboles, 132
II est vral que, dans la perspective de la pensee archaique
une anne est toujours un moyen magique ...
(ora et Jabora) [foglio .tGccato] Bologna, 23-9-959
Ellade, Images et Symboles, 233 su.
Gardons-nous de crolre que Ie symbolisme se mere unl-quement aux riaIites 'spirituelles·. Pour la pensee archaique,
dl R G t t _ r . P.ctazom
une telle Hparationentre le'SplritueJ'et Ie 'materiel' n,a pas
de sens: les deux plans sont complimentaires [in "OB'O: !!!!]
Du fait qu'elle est cens~ 18trouver au «Centre du Monde »,
une habitation n'est pas molns un outll qUi repond a des
besoins precis et qui est condltionni par Ie cllmat. la struc-
ture 6conomique de la societe et la tradition archltecturale.Recemment encore, 1a viellle quereUe entre les 'symbolistes'
et 1es '~alistes' a de nouveau tklate a propos de I 'arch!.
tectu"e Teligieuse de l'andenne Egypte. (dove?) Les deux
positions ne sont qu'apparamment irreconcUlables dans l'ho-
rizon de la mentalite archaique (ma cmche in queUa dell'uo-
mo moderno!), tenir compte des '~alit6s tmmediates' ne
signifle nullement qu'on ignore ou qu'on m6prise leurs Impli·
cations symboUques et vice versa. IIne faut pas croire que
I 'implication symbolique annule la valeur concrete et sp6cifl . .
que d'un objet ou d'une op6ration: lorsque la biche est
nommie phallus (comme n arrive dans certaines langues
austro-asiatiques) et que l'ensemencement est assimlIe al'acte sexuel (comme on I'a fait presque partout dans Ie
monde), n ne s'ensuit pas que I'agriculteur 'primitir ignore
la fonction sp6cifique de son travail et la valeur concrete,
imm6dlate de son outi l. Le symbolisme a;oute une nouvelle
valeur a un objet ou a une action, sans pourtant porter
atteinte a leurs valeurs propres et immicllates. En s'appli.
quant a un objet ou a une action. Ie symbolisme les rend
« ouverts ». La pensee symbolique falt «6clater» la realite
Imm6dlate. mais sans I'amoindrir ni la devaloriser: dans sa
perspective I·Univers n 'est pas ferm', aucun objet n·est isole
dans sa propre exlstentlallte: tout se tient ensemble, par un
systhi!me [ne/] 18m de correspondances et d'assimilatlon.
(Un objet devient ,acri tout en restant soknime, v. sopra
p. 110). L'homme des socletes archaiques a pris conscience
de sol.mime dans un «monde ouvert» et riche en signifJ-
cation: n reste a savoir al ees 4C ouvertUNs» SODtautant de
moyens d'~ ou al, au contraire, ella constltuent I'unt-
que posslbDJte d'acc8der a la veritable n a l i t e du monde.
8/7/2019 Brelich Gli ultimi appunti di Pettazzoni
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t8 GU uUtml appund
(in ros.O:)
Benissimo! ma un slffatto simbolismo non e proprio solo
del penslero arc:alco, e nonnale anche neU'uomo modemo.
S'lntende me nella mental. modema certi slmbolismi (0
mitt) non sono pit '! tol lerabili , ma cio non impllca necessa-
riam. ]a dJslntegraz. ]aicistica dl tutto )'uomo moderno, sltratta dl sostitulJe n simbollsmo [pCU'ol4 UlegibUe] con un
simb.· modemo.
[foglio .tacCAto] Bologna, 23-9-959
l llade, Images et symboles, 23 3 sgg. (gil preso)
Icco ]'errore!
Costrulre un'epoca del simbolismo, e un uomo simboli-
stico dlverso dall'attuale (10 stesso errore come neUa costruz.
dl un mondo mlUco e di un uomo pre-razionale, di un Mondo
maglco pre-tecnlco, ecc.).
La formula integrale e onIet laborA
n valore reUgioso potenzla l 'opera puram. tecnlca e in genere /
eslstenzlaJe.
Con 10avvento del pensiero modemo certl shnbolJsmi arcaici
decadono necessarlam. Per cio u poslUvJsmo~he
oiDl Vilore tel tgtow tramonti. Ma at soUto ~tramonta
e 1a forma . data 1mbolo come valore reUgloso. SI
tratta, vece, dl lasciar cadere lJ contenuto ldeolog. de slm-
bolo, conservando 11valore religioso e rlemplendolo dl un
contenuto Ideologlco diverso!
(ora et labora) Uoglio staccAto) Bologna, 24 sett. 1959
Illade, Mytbes, rives et myste~, 40 su·
n Paese dl cuc:cagna e una remlnJscenza dello stato para-
dislaco, da cui l'uomo e decaduto. 'l\ltta la letteratura del
sec. XV-XVII suI Buon Selvaggio rappresenta la nostalgia
deU'uomo europeo per la condlzlone edenica del Paradiso
penluto.
Del resto gil &tess i primlUvi hanno cosclenza ( 0 0 . cioe hanno
numerosl mill) di uno stato primordiale paradJsiaco. Dal
quale sono decadull in segulto ad una catastrofe che avvenne
in tllo tempore.
42 Avant ee desastre l'homme joulssait d'une vie qui n'etait
pas sans ressemblance avec celie d'Adam avant Ie p6che. I
miti paradlslac1 hanno del tratti c :omuni : en ee temps-18
I'homme etedt tmmoTtel· et pouvalt reneontrer Dleu face 1
facei n 'tall heureux et n'avait pCIB cl t rAvaUleT pour se
nounir. Un arbre pourvoyalt 1 sa subslstance, au bien lei
'""",menta agricola trcWalllaimt tout , eWS cl IG place,
comme des automates (si aggiunga la vicin. del Clelo alia
terra, Ja auto rita sopra gll anlmali, ece.).
44 . Pour un grand nombre de peuples. notamment les plus
Andeni culdvateurs de tubercules (non di cerealU) I'uomo
e dlvemlto clo che e oggl - mortale, sessualizzato e con-danMto ell lavoro - in seguito a un omleldl0 primordiale:
in lito tempore un essere dlvino, spesso una Donna 0 una
Fanc1uJla, talvolta un Ragazzo 0 un Uomo si lasclo immolare
afflnche da 1 suo corpo pullulassero del tuben:oll 0 degll
albert fruttlferi. L'immolallon de 1'6tre dlvin a inaugure
tant la necesslt4§ de l'alimentaUon que la fatallte de la mort
et, dl conseguenza, la sexuallte, unlco mezzo dl asslcurare la
contlnuit8 della vita . I.e corps de la divlnlte lmmolee s'est
transformee en nourri ture, son 'me est deseendue soua terre,
oli elle a fonde le Pays des Morts.
(retTo del/oglio ,ta«ato in dGtG 24 sett. 1959 )
(ora et labora)
IURde (Mythes, rives et my&teres) 41
Le a cannlbates Uitolo afflnnent: • Nos traditions sont lou-
jours vivantes parmi noUB,mAme lorsque nous ne dansons
• I col'll,,' luccudvllndJcallO Je parole IOttoUlleateIn roao da RP.
8/7/2019 Brelich Gli ultimi appunti di Pettazzoni
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• dl Rail.... P"~I
pas: maJ s nous travaiUOM umquement pwr pwvoir d tm s eT •
[In rosso:)
cercare IIpasso in Preuss!
(ora et labora) (fogllo staccato s.d.]
[ f ag li o s ta c cat o1 Bologna 25-9-959
Ellade, Mythes, reyeS et mysteres, 80 sg.
La note paradisiaque par excellence est l'immortalitil! 1t
[sottolineatura e punti esc!am4tivi in rosso)
Secondo Imiti afrlcani Ie caratteristiche dell'epoca paradi-
siaca primordiale erano:
gli uomini non morivano
intendevano i1 linguaggio d. animali e vivevano in
pace can lora (cosl ilsamano parla can gli animali
un linguaggio segreto)
non lavoravano e trovavano a portata di mano un
nutrimento abbondante
(Baumann, Schopfung u. Urzeit. 267 - En Afrique un
certain nombre de mythes paradisiaques ont fini. par
devenir mythes d'origine; ils expliquent, en effet l'orl-
gine de la mort (cfr. H. Abrahamsson, The Origin of
Death. Studies in African Mythology, Uppsala 1951).
Questa condizione iniziale dell'uomo e mutata in seguito a unevento primordiale. l'uomo e decaduto, Ia sua condlzione on-
tologica e mutata. Solo alcuni individui (samani) si sforzano
di aboUre neU'estasi la condizione umana attuale e torn are
ana condiz. primitiva dell'umanita (volo al cielo, discesa
agli inferi, colloquia can gli animali nel lora linguaggio se-
greto, padronanza sui fuoco).83. I.e complexe chamaniste represente pour les societes
c p rimitives. ce que dans les religions plus elaboreas on
s'aecorde A d~igner par mystique et ezperience mystique
(89 L'extase reactualise, provisoiNment et pour un nombre
restrelnt de sujets - les m ystiq ue s - I'etat initial de l'hu-
manile toute entiere.
Eliade, Mythes, r eves et mysteNs, 185.
La scoperta dell'agricoltura porta un camblam. racl1ca1e~ella
gerarchia dlvina: Ie Grandi Dee, Ie Dee Madri e I loro sposi
passano in primo piano. Ma non e I'agrlcoltura come tecnica
f)che p u o aver portato del cambiamenti nell'or!zzonte splrl-Ituale della umaniti. arcalca. Inquesto orizzonte non c'i . e p a -r az . I ra l'utensile, l'oggetto r eal e, co ncTe to , e il simbolo ch e10 valorirza, I Ta . l a. tecnlca e l'opmzzione magico-Teligiosa
ch e essClimplic4 (I'atto agricolo e assimllato aUtatto gene-
ratore; l'aratro e i1 fallo, la gleba e la matrice tellurica, I
semi sono 10 spenna virile, la ploggia e 11bieros gamos fra
Cielo e Teml.
[sot to l ineatuTCI e punta interrogativo di R.P.]
(ora et labora) (Iogl£o stacca.to s.d.]
«Un homme peut travaiJler dur, ~ A molns d'obtenir I'ap-
probation des esprits, dont Ie pouvoir s'exerce A son profit,
i1 ne deviendra jamais riche.
Cosl H.I. Hogbin, Man4, Oceania 6.1936, 257.
. .
8/7/2019 Brelich Gli ultimi appunti di Pettazzoni
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Gil "Itlml appvnt. 11
'I - 9 - 959
P u o avvenire che la prima morte sia prodotta per equivoco:
ma e egualmente definltiva. Talvolta, come per Adamo,
sl tratta di castigo per una colpa volontaria (Fidi Mu-
kullu).
Generalm. l'umanita mortale e preceduta da un'altra uma-
nitA, la cui condizlone era di diventar veechl e pol rin-
gtovanlre (la luna!).
Comunque, 1acondizione mortale e sentita come una caduta
da una condizione anteriore, una deminutio, = pessi-
mlsmo.
P e r a In certl casi 81 fa valere 11concetto cbe la condizlone
mortale e preferiblle al non morire.
Sorge 11deslderio della re.tflurazione, cioe del ritomo
a una condizione non mortaJe; alia elimlnaz. della morte. -
Questa apo1catuta.ri sara prolettata alla fine del tempi. Al-
lora s a r a la fine della storia, come la condiz. pre-mortale
apparleneva a un tempo pre- non storieo. Ma intanto che
avvlene dl ognl &ingolouomo dopo la morte?n penslero primltivo ignora i1 nulla.
n defunto seguita a vivere in forma divers&. EgU rientra
Della condiz. non mortale. n penslero prim1tivo concepisce 10
spirito come tutt'altro dall'uomo: un'ombra si, dai contorniugual1. Ma ancbe in modo dlverso.
1 1 mezzo uomo!
La maschera!
LA MORTE
(quademo I: Roma-Bologna, settembre 1959- Inizia)
2-9-59
In Ulo tempore la morte non esisteva. L'uomo nonmoriva.
L'uomo ba comlnclato a morire a un dato momento del
tempo storico. C'. stato un uomo cbe e mollo una prima
volta, e dopo tutti gll uomlni son~ morti.
Numerosl son~ imit! dell'origtne della morte. Questo e
un ease Uplco del modo come precede 11pensiero primlUvo:
per negazione, per contrasto, per anUtesl. La tesl, 11dato, tl
reale e la condizione mortale dell 'uomo: la condizione del-
I'uomo che non muore in Ulo tempore..! ricavata per roye-
selamento dalla condizlone reale. Per questo processo dia-
Tettlco la prospeWva e invertlta. La condlzione umana delmorire dlventa un posEeikii rlspetto alia eondizione del non
\
morire. La morte appartlene all'ordlne cosmico: it non mo-
rire e proprio del pre-tempo.
Dove non c 'e tempo, non c 'e morte. _
La morte 4 \ propria della condlzione umana. 'Uomo~ e 'mor-
tale' IOno slnoniml.
),fa
nel penslero primitivo non e cosl: l'uomo non nascemortale; d!uent4 mortale.
In altr1 casi l'umaniti. esIste giB da un pezza quando amene
c he un essere umano muore (per una ragtone qualsiasl,
Don sempre per una colpa commessa; talvolta per una
raglone molto futile e casuale).
Da que! momento tutti gil uomlnl moriranno.
[foglio staccato] Bologna 15-9-959
(lnclplt)C" un evento arcbetiplco che non risaJe in iUo tempore,
ma rd produce nel tempo storico, quando gi8 eslste l'uomo;
ed 4 \ Ia morte d. uomo, l 'lngn5S0 della morte nel mondo.
Non IOltanto Adamo inaugura Ia morte a causa di un peccato.
Ma ancbe In certi mlU meJaneslanl e african! dell'origlne
della morte (vedl)
8/7/2019 Brelich Gli ultimi appunti di Pettazzoni
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·-----...
Gil ultlml appuntle ll ' .. " . .. . Pe&fGaoft '
UogUo StaccAto) Bologna, 17-9 .959
C'e un evento umano per cui i1 ritomo aile originl non
offre alcuna salvezza, ed e la morte. Cl sono benal mitl dl
origlne della morte. Ma l'uomo lradlzlonale non puG sottrarsl
alia morte rifugiandosl inquel miti.
La morte appartlene alta condlzlone umana.
La morte entra nel mondo nel tempo storico (I'uomo DOD
n a s C e mortale! - diuent4 mortale!)
CIGe tanto vero nCr.· non ha potuto superare Ia condlzione
umana mortale, cioe non ha potuto ignorare la condlzione
umana mortale se Don proiettandola alia fine del tempi (re-
sur r ez . della came)
(ben lnteso l 'immortaUta [non etemita] dell'anima e un'al-
tra cosa.
rlcorso clc1lco d. creazione del mondo
= lnaugurazlone d. anno = ~ ~ .- della morte dl Halnuvele (paleoagricolo) * _
archetlpl = mitl delle originl
speclalm. origlne d. morte
dubbia dlstinzlone fra tempo sacro e tempo profano
(1 1 tempo sacro e quello delle originl -Ma e dubbio che solo queUo s 1 a saero.
eonfuslone fra la splrituaUt8 dl alcunl indlvldui eccezlonall
(samanl) e quelll della massa.
(Joglio rtGccAto) Bologna, sabato 26-9-959
(s.d. = 18.9 .59]
Sir J. Frazer. L'uomo magico. pre-reUgloso
W. Schmidt. L'uomo pre-mltico
Levy-Bruhl. L'uomo pre-Iogico
la pslcanallsl. L'uomo d. archetipl
Ellade, L'uomo pre-culturale, cosmico
Ma la morte e lnerente alia condlzione umana.
L'uomo paradislaco e esente da morte
Nel paradiso d. archetlpll'uomo 19nora 1a morte, la vita set-
suale, 1 1 lavoro.
La nostalgia d. paradiso e deslderio dl non mor1re, dl sottrarsl
alia morte.
La morte e un ritomo al caos.
ma d'altro Jato la morte e inerente alia condlzlone
umana.
La morte s'introduce nel tempo storico, oppure a1J'origine
del cosmo ILa morte e estranea al mondo deglt aTChetipl: entra nel
mondo quando gia 11cosmo eslste,ed'eslste l 'umanltB.
I miti d. origlne d. morte non rappresentano una nostalgia
del paradiso, perche nel paradiso la morte non esiste
Eliade, Images et symboles, 48
La destruction d'un ordre etabU (cosmos), I 'abolition d'une
image arch6typale, equivaut a une regression dans Ie chaos,
dans Ie pre-fonne, dans I'etat non differencie qui pricitdalt
la cosmogonie.
[in rosso:]
qui dunque e detto chiaramente che 1 1 caos precede u Jcosmos, l'amodo precede n formale - quindl Ia morte e un
ritomo al eaes , Ma Ia morte ha principio nel tempo storico,
nel tempo cosmico.
".
[/oglio staccato] Bologna 21-9-959
(aporia)
Troppe cose sono aflastellate insleme.
Bisogna distinguere piu accuratamente:
decadenza da uno stato paradislaco.• Parole .ulunte D matlta.
,IJ
II
I
8/7/2019 Brelich Gli ultimi appunti di Pettazzoni
http://slidepdf.com/reader/full/brelich-gli-ultimi-appunti-di-pettazzoni 17/17
. ..~
.. • 54, -
Gil ultlml appunU
Imit i d. mgine d. morte nascono dal bisogno di capire per-
cht§ I'uomo muore
L'uomo muore; nel mondo paradisiaco non morlva (= rove-
sciamento della situazione)
I miti d. origini procedono dal pensiero logico. L'uomo e statosempre uomo, cioe mitico e loglco Insieme. D mlto d. crt-
gine d.morte e una rappresentaz. fantastica di un eventoinlziale ed esemplare.
Non esiste ritomc ad una condiz. umana senza morte, per-
che ogni uomo muore.
La morte e buona in certi mitl d. orig. d. morte.
La liberaz. dal la morte, cioe 'Ia resurrezione 51 ha soltanto
nei ritl iniziatici, come la morte rituale, cui succede la
rinascita rituale = renovaUo d. uomo.
Anehe i1 Mondo e soggetto alia renovatiol
Cioe a una nuova creazione: ma a tal fine bisogna che il
Mondo muoia, d o e rllorni al eaes,
Clo • possibUe nei riU cieliel staglonali.
Ma non nei rit! funebri, nei quall 11defunto e definiti-
vam. uno Bplritol
II pensiero primiUvo per rovesciam., per anUtesi dello stato lattuale. La condiz. attuale it U dato, la tesi; 11mondo
mitlco e ranUtesi, 11non dato, il costruito.
II mito non wole abolire iltempo profano; anzi, wol
f0nd4 r e it tempo pro/ano, assicurandolo meree la
ripetiz. dell'evento mitleo.
Roveselamentl: tlmondo In orlg. it I'opposto deU'attuale
it seDZa montagne
n clelo it vicino alla terra
l'uomo non mUON, non lavora, non ba vita sessuale
11mondo attuale e una eaduta nella storia.
La storia, la vita e una caduta, neU'irreale - 11solo reale eU saero; rna anche la vita e sacra!!! la vita e una realta
assoluta.
•
[foglio StacCAto] Roma 2'1-9-959.
I mit! di origine della morte pongono del probleml im-
barazzantl.
La morte e 11chaos: rna la morte appartiene aUa con-
dizione umana, cioe al kosmo. E' vero che ilkosmo emerge
dal caos e 1 0 presuppone come prius. Ma dalla morte del-
I'uomo non emerge la vita deU'uomo, perche ogni uomo
muore. Muore e non risuscita, perehe l'uomo seguita bensl
a vivere, ma non pbi come uomo, bens! come spirito. La
rinascita dell'uomo avviene merce riniziazione.
;... .
~
·I
•
•