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La politica si deve riappropriare dei veri sui valori, e CHI fa politica, CHI amministra, deve onorare questo suo impegno sociale con onestà, responsabilità, coerenza e solidarietà verso tutti.
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Domenico Pittino
La storia di oggi, …gli eventi che hanno caratterizzato la
vita politica e sociale della nostra Calabria, ci indicano a
chiare lettere ciò da cui non si può assolutamente
prescindere:
il valore dell’impegno politico deve essere
essenzialmente un cammino che deve rispondere a tre
“chiamate”:
1) alla crisi della società calabrese
2) alla fatica della gente, delle famiglie
3) al ripristino dei valori essenziali del “fare politico
ed amministrativo” ad iniziare dall’etica e dal senso
di responsabilità, che certo, oggi, non coincidono
col vero valore di questi due elementi di vita in
un’ottica di comportamento esemplare e solidale.
A fronte dell’esperienza vissuta è dunque doveroso fare
un po i conti e vedere da che parte il bilancio è avaro.
Bisogna dare un voto alla politica calabrese, …quando
dare un voto significa, poi, capire quanto ci è stato
consegnato in un’ottica di coscienza personale e
collettiva, …e questo non ci permette il lusso, soprattutto
con alle porte la nuova competizione elettorale per il
rinnovo del Consiglio regionale, di esentarci dal dovere e
anche dal diritto di esprimerci.
Il voto da assegnare, dunque, al lavoro politico-
amministrativo svolto dall’uscente esecutivo, dall’uscente
Governo regionale calabrese va da 2 a 10, e questo,
volendo essere buoni, è 2. Un 2 che indica tutto tranne
che aver lavorato per la gente.
Fatti e dati inconfutabili non ci permettono di esprimerci
diversamente!
Dispiace per la situazione in cui ci troviamo, e senza
demagogia alcuna, perché non serve a nessuno fare
demagogia, siamo profondamente addolorati. Ma quello
che più ci rattrista e insieme ci fa rabbia …è che
nonostante il diluvio già regalatoci, questa dolorante ed
agonizzante nostra terra di Calabria oltre che subire
queste innumerevoli macerie prodotte da chi l’ha
“governata”, è costretta anche a subire il morbo di
QUANTI hanno il barbaro coraggio di ricandidarsi, di
ripresentarsi all’opinione della gente per “rinnovare il
loro impegno politico”.
Mah!!!!!
Io riesco a dire solamente che …se non mi venisse da
piangere …scoppierei a ridere, ma mi viene da piangere.
Dobbiamo rimettere al suo posto le cose, cari amici!!!
Sono stati calpestati i principi fondamentali della
Costituzione, che per giunta, dall’alto, si vuole cambiare a
proprio piacimento e ad ogni occasione utile …per
continuare farsi i porci comodi:
- se questa è la cultura politica a cui dobbiamo continuare
a fare reverenza, sebbene non si può essere agonizzanti
più di quanto già non lo si sia, purtroppo, non ci
dobbiamo meravigliare se il futuro ci serba una brutta
notizia: il peggio deve ancora venire - .
C’è dunque bisogno di “Cambiamento”.
Non esiste parola più vitale per descrivere la grande
stagione di crisi della nostra regione; …non esiste parola
più vitale per descrivere la grande necessità di ridare
senso alla politica, attraverso uno stile di semplicità,
sobrietà, onestà, disinteresse, …attraverso una politica
che deve essere missione, vocazione, servizio, NON UNA
FONTE DI RICCHEZZA E PRIVILEGI.
Prima di inoltrarci nelle varie riflessioni, vorrei dire a
quanti ritengono che il Governo di Centro-Destra in
Calabria abbia fatto bene di
CHIUDERE QUESTO OPUSCOLETTO E USARLO PER
ACCENDERCI IL CAMINO, dato che siamo alle porte
dell’inverno,
oppure,
DI PRESTARE LA MASSIMA ATTENZIONE A QUANTO
SEGUE …IN UN’OTTICA DI INTELLIGENZA E SOPRATTUTTO
DI COSCIENZA PERSONALE.
Grazie.
E’ mio desiderio, ora, ringraziare tutti voi per l’attenzione
che vorrete porre a quanto.
Un ringraziamento, dunque, a Orlandino Greco, il cui
ruolo, determinante e preminente per l’aver avviato
questa nuova fase politica calabrese, ma non solo, ci
pone certamente nelle condizioni di “identificare”
soluzioni serie a quei problemi che dovremo affrontare
con immediatezza nell’ambito territoriale da qui in
avanti.
Un saluto ed un ringraziamento a tutti Voi che
rappresentate questa grande forza culturale ed
intellettuale qual è l’IdM, per il modo encomiabile con cui
vi state prodigando ed organizzando nei vari territori
della nostra amata Calabria. Un saluto ed un
ringraziamento dunque ai responsabili provinciali di tutte
le province calabresi, e per appartenenza territoriale un
ringraziamento particolare al mio coordinatore
provinciale Raffaele Papa, sempre puntuale, preciso,
oculato. Un ringraziamento, dunque, ai responsabili locali
di tutti i paesi di questa nostra Calabria,
Un saluto ed un ringraziamento al nostro coordinatore
regionale Sen. Nicodemo Filippelli, che con grande senso
di responsabilità ha accolto con piacere l’invito a
rappresentarci, …lo stesso vale per il vice coordinatore
regionale Mimmo Frammartino, anch’esso completo nel
suo immisurabile senso di onestà intellettuale e
instancabile nell’offrire sempre e ovunque, a chiunque, il
suo aiuto, il suo contributo.
In ultimo, ma non perché tale, un ringraziamento alla
gente di Calabria, …che accogliendo di buon grado il
nostro volerci confrontare e dibattere, ci ha dato
l’opportunità di crescere giorno dopo giorno e attraverso
l’espressione più concreta e naturale che la politica possa
offrire, ci ha dato modo di riflettere e di redigere un
programma politico il cui tratto è essenzialmente la
fotografia del territorio e di chi in esso vive.
Grazie di nuovo a tutti.
Buona lettura.
Ma cosa stiamo vivendo?
E’ tempo di riflettere seriamente sugli esiti del fare
politico in Calabria!!! Frantumazioni ed evaporizzazioni
hanno concentrato nelle mani di pochi regole e limiti.
Parlare di valori e pressoché impossibile, se non
deleterio. Se consideriamo, con la massima lucidità che ci
appartiene, che coerenza e responsabilità … nulla hanno
a che fare con la realizzazione di una vera e propria opera
filantropica, a malincuore viene da dire … che non
bisogna andare lontano con l’intelligenza per capire che
la Terra delle Banane è proprio la nostra, … né credo di
azzardare più di tanto se dico, che viviamo una sorta di
oligarchia, ricca e corrotta, che dipende dai soliti noti e
che solo ai soliti noti può far comodo.
Non c’è un conflitto tra il male ed il bene!!! C’è un
conflitto fra poteri, in cui la lotta PER IL potere … è una
lotta PER UN potere che non tollera e assorbe ciò che
vuole nella più totale indifferenza per l’emergenza di vita,
per la sopravvivenza dei cittadini.
Il valore della vita, del lavoro, della salute, … di tutto ciò
che dovrebbe essere il perno per una causa comune non
ha spazio … e programmare un futuro più serio e sereno
sulla responsabilità di consegnare ad ogni uomo e ad ogni
donna le condizioni per potervi accedere NON E’ IN
AGENDA.
Da una parte ci si scanna e dall’altra si lavora per cucire
gli strappi. Da una parte si cuciono gli strappi e dall’altra
si lucida la garrotta.
Abbiamo già troppe volte ricucito il presente!!!, … senza
riuscire ad ottenere niente di buono.
Adesso BASTA!!!
E << BASTA >> … significa ribellarsi. Ribellarsi per avere in
cambio di una fumosa classe dirigente … persone che
garantiscano libertà e diritti in un’idea di vivere libertà,
uguaglianza e giustizia sociale reali. Oggi tutto ciò è
diventato un’utopia, e continuare in questo turbo
capitalismo non ci aiuta. E’ arrivato il momento di
scegliere se continuare a delegare ad ideologie
improvvisate la determinazione dei modelli di produzione
della ricchezza sociale e morale, come unici modelli
possibili, oppure cedere finalmente il passo alle sirene
delle regole che regolano per rilanciare economie
asfittiche e povere di idee e ideali sociali, per essere
concretamente solidali e democratici, per competere, per
fare proprio quanto molti hanno dovuto barattare e
rinunciare: la famiglia, una casa, il lavoro onesto, ecc. ecc.
Quando inizieremo a vergognarci di queste fondamenta
di libertà e di civiltà che non ci appartengono?!?!?!?
Quando?!?!?
A quanto ancora dobbiamo rinunciare grazie a questo
oblio, che ci ha regalato un futuro diventato chimera per
troppe persone?!?!?
BISOGNA CAMBAIRE, …E CAMBIARE SIGNIFICA
INNANZITUTTO RIFORMARE.
Se al Caino moderno OGGI basta molto meno di una clava
per sopprimere più di un fratello, … alla politica calabrese
è bastato girarsi dall’altra parte al grido di AIUTO per
lasciare sul lastrico un intero territorio e la sua gente.
Io dico:
se la politica è sintesi di dottrina, di opinioni, di costume
e di iniziative, … se la politica riflette con acuta sensibilità
tutto ciò che proviene dalla società:
Perché la sanità non funziona?!?!?
Perché le infrastrutture sono pressoché inesistenti ed
oltremodo inadeguate?!?!?
Perché i trasporti (strade, ferrovia e aeroporti) invece di
essere migliorati e potenziati sono soggetti a tagli di ogni
genere e grado?!?!?
Perché i GIOVANI … prima vengono incoraggiati ad
istruirsi e poi abbandonati a sé stessi?!?!? Anzi,
addirittura vengono accusati di ABBANDONARE IL
PROPRIO TERRITORIO!!!
Perché le aziende non vengono tutelate da politiche
nazionali ed internazionali devastanti?!?!?
Perché la cultura viene messa in rassegna senza
comprenderne bene il significato e sfruttarla al
meglio?!?!?
Perché il turismo si decanta … ma i nostri ospiti sono
essenzialmente I FIGLI DELLA NOSTRA TERRA che in
occasione delle vacanze ritornano sotto il proprio tetto
natio per abbracciare i propri cari e gli amici rimasti … e
solo sporadiche visite MORDI E FUGGI rappresentano la
vera economia turistica?!?!?
Perché ci fanno comprare arance del Marocco e della
Spagna piuttosto che quelle della Piana di Sibari?!?!?
Perché tutto questo?!?!?
Ecco la risposta:
innanzitutto PERCHE’ … abbiamo a che fare con una
classe dirigente incompetente, … figlia di una centralità
che non governa … ma che decide senza conoscere, …
che cala dall’alto imposizioni, incompatibilità, corruzione
… e tutto quanto è ninfa per creare gerarchie e
sottomissione.
Non c’è partito che non parta dal Territorio per
pubblicizzare la propria politica!!!!!!!
QUESTO E’ RIDICOLO E DELETERIO, OFFENSIVO, … e non
credo di azzardare più di tanto … se dico anche che E’
CRIMINALE.
COSA HANNO FATTO QUESTI SIGNORIDOPO LE
CHIACCHIERE!!!???
COSA E’ STATO DATO AL TERRITORIO E ALLA GENTE …
DOPO E OLTRE LE CHIACCHIERE!!!???
NIENTE: LE CHIACCHIERE SONO RIMASTE CHIACCHIERE.
NESSUNO, tranne CHI ha paraocchi, può mettere in
dubbio la tragicità degli eventi. TUTTI, dunque
CONDANNIAMO QUESTO FARE POLITICO ED
AMMINISTRATIVO.
… MA ATTENZIONE, … perché è serio aggiungere anche
un’altra cosa:
NOI, amici cari, DICIAMO CHE BISOGNA <<CAMBIARE>>,
… però CAMBIARE non significa più solamente << togliere
“queste” persone per metterne altre!!! >>. Certo!!!,
allontanare dallo scenario governativo GENTE che niente
ha fatto per il territorio se non deturparlo in tutti i sensi
… è la prima cosa da fare!!!, … ma CAMBIARE significa
prima di tutto RIFORMARE, … significa munire il territorio
di una governance che permetta alla nuova classe politica
e dirigente di dotare lo stesso territorio degli strumenti
necessari per affrontare la crisi attuale e prepararsi alle
sfide che verranno.
Questa è la lente con cui guardare il territorio calabrese.
Una lente che punta il dito contro la fiera dell’ipocrisia
politica sì, … ma innanzitutto ai silenzi dello Stato, reo di
essere stato complice di molte sciagure favorendo
nomine di Commissari Regionali che nella qualità di
controllati e controllori allo stesso tempo di sé stessi …
hanno decapitato il potere d’azione, dunque lo sviluppo
di un territorio lasciato al bordo della strada.
E’ da qui che bisogna partire!!!
Bisogna riformare le regole di azione per poi proseguire
con una serie di iniziative concrete, partendo da una
defiscalizzazione del territorio a compensazione del
danneggiamento provocato, … bisogna munirsi di nuova
regolamentazione della burocrazia che questa volta sia
anche semplificazione amministrativa e fiscale per
imprese e famiglie.
DUNQUE CHE SI INIZI CON:
- defiscalizzare le strutture attraverso l’abbattimento
delle imposte locali
- defiscalizzare la produttività
- ridistribuzione e ri-regolamentzione dell’accesso al
credito ivi compresa la semplificazione
amministrativa – (oggi per istruire una pratica di
finanziamento o di agevolazione servono almeno 30-
40 giorni e per la risposta si va dai 6 mesi ai 2-3 anni).
- stop, per un periodo di tempo da 5 a 10 anni, alle
spese per le aziende che assumono (IRAP ecc.)
- rendere i territori fruibili e regolamentarli ragionando
sulla produzione di beni e non solo di servizi che poi si
riducono, come abbiamo visto, a parassitismi diffusi
ed assistenzialismi di ogni genere e grado.
Non c’è sviluppo senza strategia, dunque, queste sono le
principali azioni da intraprendere per iniziare a dare un
volto serio allo sviluppo del territorio.
Non c’è sviluppo senza un connessione univerità-mondo
del lavoro-
-------------
La nostra terra deve diventare la “Terra del futuro”, con
solide radici, valori da conservare: un futuro da poter
costruire.
L’obiettivo principale è dunque … quello di sensibilizzare
le coscienze alla luce dei valori del nostro territorio, alle
tematiche dei cambiamenti sociali e del lavoro e di
offrire occasioni di discernimento per decidere scelte
economiche e politiche dei luoghi.
Problematiche vecchie e nuove incombono, e lo sguardo
alla situazione dell’intera nostra regione ci proiettano
immagini che meritano una riflessione attenta, oculata e
soprattutto immediata.
NOI partiamo dalle testimonianze, dai suggerimenti, dal
lancio di idee e provocazioni di chi in questa terra opera
quotidianamente, con fatica, ma anche con amore e
passione, tramandando la bellezza di una vita spesa in
armonia con sé stessi e la propria terra. Un’armonia
all’insegna della riscoperta delle tradizioni, delle proprie
radici, dell’identità delle comunità calabresi proiettando
nel futuro idee e proposte significative dal punto di vista
culturale, sociale ed economico. Idee e proposte in
grado di garantire benessere alle generazioni future.
L’imprenditore agricolo … così come il professionista, lo
studente … così come chi ha completato il percorso di
studi, hanno bisogno di essere tutelati e favoriti da un
impulso che sia reale e non più un’illusione: << perché ci
sia un futuro>> dobbiamo comprendere che la nostra
terra non è importante solo per la sua bellezza, ma è
materia prima, motore di sviluppo culturale, sociale ed
economico.
In particolare, la percezione del paesaggio dovrà essere il
frutto di una interazione tra la soggettività umana, il
carattere oggettivo dell’ambiente antropico e naturale,
… dovrà essere l’interazione tra mediatori socio-culturali
legati al senso di identità riconosciuto da una società e
legato ad un certo tipo di ambiente, ed è da qui che
suggeriamo e ci impegniamo per costruire una
all’alleanza tra commercio, turismo, industria, cultura,
storia, agricoltura, professionalità di ogni genere!!!
Ma non solo questo!!!, … anche alleanza e
coordinamento tra le amministrazioni locali, dalla
montagna al mare, … per rendere più competenti e
competitivi, collettivamente più capaci … le varie realtà
presenti sul territorio.
NOI diciamo:
SUPERIAMO GLI INDIVIDUALISMI. E SUPERARLI
SIGNIFICA pianificare in maniera più corretta il territorio.
Abbiamo l’esigenza di unire tutte le sinergie, le
professionalità e le passioni delle persone che credono
che la Calabria può e deve cambiare.
Il modo di affrontare le problematiche del nostro
territorio soffre di una mancata pianificazione e questo
ha impedito ed impedisce la realizzazione di opere
SEMPLICI e POSSIBILI. Opere “semplici”, sì, … ma opere
che migliorino la vita di chi abita questi nostri luoghi.
L’invito, dunque, è quello di RIFLETTERE PER CAMBIARE,
… quando CAMBIARE significa procedere per fermare
l’impoverimento dell’uomo, non solo economicamente
ma anche socialmente e moralmente.
BASTA PIU’ … lasciare il nostro territorio in mano a chi
non lo conosce e senza conoscerlo nelle sue specificità e
senza avere la possibilità di approfondirne le esigenze si
siede e detta legge!!! BASTA.
La terra in cui viviamo è un dono del nostro passato, del
presente e dovrà esserlo in e per un futuro migliore,
etico e solidale. Sì, dobbiamo ripensare alle nostre
comunità in senso solidale , ricercare e mantenere la
propria identità ed essere persone capaci di tracciare la
strada per promuovere il benessere di tutti, non solo
quello di sé stessi … come altri hanno fatto, continuano a
fare … e vorrebbero continuare a fare.
Riflettiamo.
Discorsi ed azioni amministrative che singhiozzano e
tartagliano non poco, travagli di ogni genere e grado,
gravi errori in circostanze delicate, serie,
…improvvisazioni, incompetenza, inciuci.
Queste, care amiche ed amici, cari giovani e meno
giovani, …sono le vicende che danno il “colore” alla
nostra amata terra di Calabria.
E’ dunque …non solo naturale, ma anche urgente
chiedersi:
<< E’ giusto che la comunità calabrese paghi lo scotto di
questa politica scialba? Di questa politica che non è
politica …ma “omicidio sciale” in corso d’opera? >>.
A voi la risposta. Io aggiungo solamente, che mai come in
questo preciso momento storico e culturale …appare
chiaro che le convulse e dolenti note di questa politica
siano diventate una pesante eredità di cui nessuno
avrebbe mai voluto essere omaggiato. Una cosa è certa,
…e dato che siamo persone serie le cose ce le dobbiamo
dire, con l’onestà intellettuale e politica che il caso
richiede …ce le diciamo e dobbiamo fare ammenda di
una questo:
<< Tutto ciò che oggi stiamo vivendo …non è il dono
invidioso di una divinità ostile calato dall’alto!!!, …ma ce
lo siamo voluto noi!, …lo abbiamo costruito noi >>.
Per fortuna, però, ecco che l’intelligenza non si ferma, …e
il NO all’essere “servi o padroni” di una cultura che ha
sempre predicato il bene comune, ha sempre predicato
valori ineludibili, ma che non si è mai identificata con il
popolo, non ha mai condotto eserciti per il popolo …nei
confronti del quale ha manifestato sempre e solamente
un orribile e disgustoso senso di consolazione, …ci fa
riflettere dignitosamente, …quando “riflettere
dignitosamente” significa soprattutto dire NO
all’istigazione intellettuale alla sedizione e alla
prepotenza. Germi che non possono scorrere nelle vene
di persone che hanno un onore e una dignità da
difendere.
Non v’è dubbio, che la prima riflessione dunque, anzi,
direi …la prima fotografia che dobbiamo associare a
questa miserabile politica calabrese, è quella di “paladini”
che in una sorta di recita nella recita fanno sfoggio di
cosciente immoralità, mai accompagnata da una pur
minima dose di modestia.
Come non v’è dubbio, adesso che le coscienze sono
ri-nate,
che questi “signori” che hanno governato con troppo
accento personale, paghino questo fio di dispregiatori
della popolarità e del potere; espressione puerile di chi si
lustra di un codice politico-intellettule di cui non conosce,
meglio dire, ne disconosce l’indirizzo.
Cari amici, ognuno di questi “signori” si è reso “libero”.
Ognuno, in una sorta di Pelloux alla paesana, si
destreggia e si impegna in una politica personale,
famigliare, al punto di limitare il vero libero arbitrio
appannaggio di un inneggiare ad una vera e propria
impresa coloniale.
Affratellati, dunque, dall’illusione che “tutto è possibile”,
ci si è però dimenticati della ri-nata forte tendenza a
tener conto della realtà, che si inquadra nella capacità di
esprimere democrazia e solidarietà, rigetta questi
dittatori senza parlamento e trae dai fatti, quelli veri, le
dovute conclusioni, …figlie dei veri titolari del “potere”: i
cittadini.
Allora io mi chiedo:
<< Per venir fuori da questo buio, per iniziare a vedere
uno spiraglio di luce che ci permetta di incamminarci
verso una svolta soprattutto etica, …dobbiamo
continuare a navigare dentro questa barca? >>.
Non credo proprio!!!
Dunque dico …che elementari e semplici diventano il
diritto ed il dovere di cambiare barca e destinazione.
Ma come cambiare?
In che cosa dobbiamo cambiare?
Cambiare …come si fa con le scarpe rotte: si buttano e se
ne scelgono altre nuove, più belle, più calzanti …e
soprattutto meno costose. Sì, soprattutto meno costose,
…perché, conti alla mano, la politica calabrese, sprecona
ed inadeguata, è costata “un occhio”. Possiamo
tranquillamente dire, che ogni cittadino calabrese, anche
il neonato di 1 giorno, ad oggi è stato derubato di almeno
20.000€uro disponibili per fruire di servizi efficienti,
sanità efficiente, educazione scolastica, culturale, servizi
di trasporto efficienti, …TUTTO.
Ecco perché dico …che è impensabile continuare a
navigare su questa barca i cui “capitani”, perché sono
tanti, …sono incuranti dei naviganti!!!
La Calabria ha una sua storia, una sua cultura, …ma
soprattutto quest’ultima, quella cioè di un popolo che è
abituato ad aggrapparsi alla gonnella del potente di
turno, al bravo oratore che con quattro parole riesce ad
infiammare gli animi e a “comprare coscienze, se di
coscienze possiamo parlare, ….DOBBIAMO BUTTARLA
NEL SECCHIO. E lo dobbiamo fare …perché è impensabile
continuare a vivere con le leggi del << tira a campare >>.
Dobbiamo risvegliarci da questo lungo sonno che ci ha
visti dormenti e chi ha consegnato una montagna alta e
ripida da scalare!!!
Dobbiamo risvegliarci. Dobbiamo risvegliarci ed essere
coscienti che QUESTA MONTAGNA VA SCALATA.
Per quanto riguarda poi IN CHE COSA DOBBIAMO
CAMBIARE, beh!!!, anche se qualche risposta è stata data
in quanto dianzi espresso, voglio, ma meglio dire …DEVO
aggiungere quella che ritengo sia la regola che regola:
FAR PROPRIO IL SENSO DI RESPONSABILITA’.
Questa regola la dice tutta su come la persona, ma
soprattutto Chi fa politica, Chi amministra, deve
contemplare il suo vivere ed essere.
Non me ne voglia la pacifica e democratica convivenza,
ma se non esiste etica, se non esiste senso di
appartenenza, se non esiste il rispetto, …non può esistere
convivenza, dunque, non può esistere responsabilità.
Ed è questo uno dei principali motivi per cui l’IdM è un
partito, è un movimento autonomo. L’IdM è un pensiero,
…un pensiero che dice a chiare lettere, che “la
maggioranza” è stabilita dall’assumersi e dal compiere i
propri compiti e doveri …piuttosto che dai numeri.
E’ giusto parlare di somme e sottrazioni, di bilanci, …ma
non dimentichiamoci che esiste anche un altro bilancio:
quello umano, …che non avrà mai numeri in entrata se
viene sempre accantonato e mai preso in debita
considerazione!!!
E’ dimostrato infatti, che è inutile la sola “responsabilità”
di “guidare” una popolazione!, …è necessario che questa
abbia in sé gli ingredienti necessari e giusti per poter
considerare tutti in maniera uguale, solidale, …attraverso
la legittimazione di diritti e doveri.
Detto questo …che significa dunque RIPRISTINARE IL
SENSO DI RESPONSABILITA’?!?!?!?!?:
significa darsi un appuntamento; un appuntamento a cui
nessuno deve mancare …e dove ognuno dovrà diventare
ed essere …non più responsabile solo di sé stesso, ma
dovrà esserlo anche di chi gli siede accanto.
E perché a questo Appuntamento ci si ritrovi tutti,
insieme, …dobbiamo ripartire dal basso, dal territorio,
dalla gente. Dobbiamo abbandonare, scendere dal treno
delle lobby e dire No ad una politica che fino ad oggi ha
causato solamente sciagure e disastri sociali, culturali,
economici, morali, …e chi ne ha più ne può mettere. E se
“qualcuno” …pensa il contrario, beh!!!, che abbia il
coraggio di dirlo durante la campagna elettorale per il
rinnovo del Consiglio Regionale della Calabria.
Bisogna dire NO alle decisioni calate dall’alto, che ci
hanno succhiato prima il sangue, poi l’osso insieme al
midollo. …E ancora, “CHI” pensa il contrario, …che abbia
il coraggio e la “bontà” di gridarlo forte nelle piazze. Così
…come abbia la “bontà” di darmi, di dare a tutti UN SOLO
MOTIVO VALIDO PER CONTINUARE A STARE SU QUESTA
BARCA E SU QUESTA ROTTA.
NOI DICIAMO A VOCE ALTA E CON RABBIA, CON
PASSIONE E SERENA EDUCAZIONE INTELLETTUALE E
POLITICA UN’ALTRA COSA, …DIACIOMO CHE:
non siamo per le vie e nelle piazze a gridare della vittoria
sul tempo!!! dunque …BASTA.
L’IdM è sceso da questa barca, cari amici!!!, …e vuole,
deve cambiare rotta. Ha rotto le catene e chiarisce a
tutti: NE’ DESTRA, NE’ SINISTRA, NE’ CENTRO, …MA CON
LA GENTE, PER LA GENTE.
Abbiamo rotto le catene, abbiamo rotto i legami con le
appartenenze.
Ognuno di noi, senza dover per forza rinnegare il passato,
ma di questo prendere la parte migliore, ha deciso di
stare dalla parte dei “deboli”, della gente, …che si è vista
derubare di quel tanto o di quel poco che aveva …e che
ora vuole e deve riprendersi.
Allora che cosa è successo?!?!?
E’ successo, che non vogliamo più far parte di questo
carrozzone che miete e lascia vittime durante il suo
tragitto. Non possiamo far finta di niente e condividere
scelte di CHI non ha bisogno degli altri … …quando gli
“altri” sono LA GENTE. Quella gente …che nei propri
valori affonda speranze e dalle delusioni trae lo spirito di
rivincita da cui affiora forte ed esasperata la richiesta di
giustizia sociale.
L’IdM non vuole farsi largo a tutti i costi!!! Non vogliamo,
non siamo né saremo questi!!!
L’IdM, anche per piacere di sola coscienza …NON SARA’
QUESTO.
<< L’IdM punta il dito >>. E’ vero!!! Ma punta il dito
dichiarando competizione, dunque non si nasconde e ad
ogni dito puntato ne motiva i <<perché>> con tanto di
soluzioni a tergo. Soluzioni che provengono dalla gente,
quella comune, …soluzioni che provengono dalle migliaia
di persone che ogni giorno, per tanti mesi, abbiamo
incontrato, ascoltato in largo ed in lungo della Calabria e
che continueremo ad incontrare e a riascoltare. …Perché
l’IdM, a differenza di “altri”, NON SI GIRA DALL’ALTRA
PARTE PER POI POTER DIRE DI NON AVER SENTITO. …
TANTOMENO, SI GIRA DALL’ALTRA PARTE PER POI POTER
DIRE DI NON AVER VISTO.
Care amiche e cari amici, cari giovani e meno giovani, in
Calabria …fare l’elenco delle cose che non vanno è
un’impresa assai difficile. Ma vi assicuro …che è ancora
più arduo fare quello delle cose che vanno.
Siamo tutti i giorni impegnati a mettere insieme i pezzi di
un mosaico impazzito …senza sapere cosa ne potrà venire
fuori, ma soprattutto …senza mai riuscirci.
Volete che non si scenda da questa barca?!?!? Volete che
non si debba cambiare rotta?!?!?!?
La classe politica che ci ha governati (governati – per
modo di dire) è da tempo alla prese con una
disoccupazione politico-intellettuale senza precedenti; è
ammalata di pressapochismo, insufficienza e
menefreghismo. Solo pochi, pochissimi si salvano, ma
non bastano.
Sciascia, il grande Sciascia, disse: << L’Italia andrà sempre
più in basso ma non toccherà mai il fondo >>.
SI’, forse l’Italia!!!!, ma la Calabria …il fondo l’ha toccato e
come!!!!!!!!!!!
Dunque, sarà per tradizione o per cultura, lo dicevo
prima, ma la politica del << tira a campare >> NON CI
PUO’ PIU’ APPARTENERE. Dobbiamo iniziare a chiederci
NON DI CHE COSA ABBIAMO BISOGNO!!!, MA DI COSA
NON ABBIAMO BISOGNO. COSA NON CI SERVE!!!
E non ci serve una politica astratta, né le persone che la
dipingono; …non ci servono le illusioni, non ci serve
essere servi e spettatori di uno spettacolo teatrale
disgustoso che deve finire.
TUTTO QUESTO NON CI SERVE!!!, …perché ci serve
semplicemente una politica che unisca popolo e politica;
…perché ci serve semplicemente una nuova politica per
la politica che parta dai territori e dal senso di
appartenenza, …quando “Appartenenza”, parola dai mille
significati, non deve rifuggire dalla sua più naturale
espressione. Ecco dunque che dico:
<< Appartenenza non significa, …non può né deve
significare solamente essere nati o vivere in un dato
posto, …ma deve significare CONTRIBUIRE, ognuno con la
propria professionalità, con la propria esperienze, ma
insieme agli altri, al buon andamento della vita sociale,
economica, politica, della comunità a cui si appartiene.
QUESTO SIGNIFICA APPARTENENZA.
Soprattutto, …questo E’ APPARTENENZA …quando si
incontra una politica solidale, democratica, lontana dai
circoli viziosi che hanno tracciato la strada e scavato al
centro il profondo solco tra cittadini e potere politico.
La vera Appartenenza, amici cari, va oltre le apparenze,
va oltre l’inquietudine e sottrae attenzioni fatali
donandole a quelle reali.
La gente deve essere LIBERA. Libera dagli schemi politici,
Libera dai politici d’affare, Libera dai preconcetti, Libera
da tutto ciò che oggi è stato causa dello status che ci
troviamo a vivere. La gente deve ESSERE LIBERA DI
ESSERE LIBERA …di pensare, di decidere, di fare e anche
disfare.
Allora a questo punto io invito tutti a riflettere con il
cuore e con la grande forze d’animo che ci
contraddistingue a scegliere e scegliere bene il proprio
cammino, … e dico, dopo questi disastri, dopo tutto ciò
che la nostra terra ha patito di ESSERE FIERI E:
Cari amici, c’è chi dice che alla gente NON PIACE LA
POLITICA.
NON E’ VERO.
Attenzione a questi “signori”. CHI dice questo …è “colui”,
o “coloro” che vogliono un alibi per allontanare la gente
dalla politica …e continuare nel “proprio cammino”.
E’ vero invece, che la gente sente ed ama la politica …e
vuole essere partecipe, vuole dare il suo contributo.
Ecco un altro << perché >> l’IdM ha rotto le catene e si è
allontanata, liberata da tanto assolutismo.
Sì, …per un percorso nuovo, …importante, condiviso. Un
percorso comune che dia spirito e forza alla grande
passione, alla grande voglia di VIVERE LA NOSTRA TERRA
ED ESSERNE LAVORATORI E PRODUTTORI DI BENI E DI
VALORI AGGIUNTI, …ED ESSERNE TUTORI ASSOLUTI.
Ho in mè una visione particolare della “mia”, “nostra”
Calabria:
<< avete presente i grandi supermercati, i grandi centri
commerciali con parcheggi per 2.000 – 3.000 automobili?
Ebbene sì, …io vedo questa nostra terra di Calabria come
TANTI GRANDISSIMMI CENTRI COMMERCIALI A CIELO
APERTO. Ogni territorio, piccolo o grande che sia, dallo
Jonio al Tirreno, E’ UN GRANDE CENTRO COMMERCIALE.
ABBIAMO TUTTO, dunque dico anche, e sottolineo con
forza: non dobbiamo elemosinare più a nessuno quello
che già ci appartiene, quello che già è nostro:
IL TERRITORIO, LA CULTURA, LA STORIA, LE TRADIZIONI,
L’INTELLIGENZA, TUTTO …che insieme diventano VOGLIA
DI RISCATTO, DI RIVINCITA.
L’Idm …NON E’ UNO SOLO CHE PARLA E GLI ALTRI CHE
ASCOLTANO SOLAMENTE!!! L’abbiamo dimostrato. E
devo dire, che questo ha suscitato scalpore, …perché
nessuno, e ripeto NESSUNO …si aspettava che alla base
della cultura IdM vi fosse inciso a grandi lettere il sano
principio che vede la gente sovrana e non suddita, …e che
debba essere la gente a dettare le direttive per una
politica sana che solo attraverso la cultura dell’ascolto,
del confronto e della condivisione si può ottenere.
Ha suscitato scalpore …perché nel DNA de l’IdM la parola
SOVRANITA’ non si sottende mai, si innalza e non sta a
significare solamente un diritto astratto o quello nascosto
dentro la cabina elettorale. La parola SOVRANITA’ per
l’IdM è un diritto assoluto, vero, che deve essere quello
di vivere tutti i giorni liberamente attraverso il proprio
pensiero e la propria ragione …contribuendo insieme con
gli altri a risollevare le sorti di una società che non
possiamo definire solamente “ferita”, …è poco, …perché
si parla di una società figlia di un carro trionfale, che
come dicevo prima, ha lasciato troppe vittime per la
strada.
L’IdM …
E’ LA POLITICA CHE PROVIENE DAL BASSO, che nasce e
cresce non sotto i riflettori ma con la gente, attraverso i
cori di aiuto che provengono dalla gente.
L’IdM …
E’ LA POLITICA CHE ASCOLTA …piuttosto che urlare
menzogne e promesse elettorali e non. Una politica che
ascolta e che coglie appieno le istanze facendone di
queste l’unico strumento per l’unico scopo per esistere:
GOVERNARE E RENDERE DEGNO IL GOVERNARE.
Permettetemi: ma …questa …E’ POLITICA! Solo questo!!!
Siccome però al sottoscritto, a cui piace parlare e scrive,
non prima di aver riflettuto,
siccome però al sottoscritto, a differenza di altri che mi
diverto a definire “dotte menti”, NON PIACE parlare in
astratto né marciare e magari indicare anche a qualcuno
verso dove marciare senza dare il giusto senso a quanto,
…ecco qui di seguito il programma politico dell’IdM
raccolto in 10 Punti …10, che sintetizzano in maniera
chiara quanto raccolto nei nostri incontri con la gente.
Sarei grato poneste molta attenzione a quanto segue
…perché il ritorno della gente ad essere protagonista
della politica è l’elemento essenziale acché si possa
parlare seriamente di politica che rispecchia la vera realtà
che altri hanno invece storto e contorto a piacimento,
per l’occasione e per convenienza.
Sicuri, dunque, di essere nel giusto, abbiamo sempre
invitato tutti ad essere innanzitutto chiari e sinceri con sé
stessi e di riflettere con serenità, con coscienza, …onde
evitare di continuare a commettere l’errore che tutti, chi
più e chi meno, ha sempre commesso, cioè …quello di
incamminarsi senza sapere dove andare e ignavi del
temporale che ci stava scoppiando addosso.
Ecco il programma:
Cari amici, è davvero bello immaginare, con dati di fatto
inconfutabili, che sviluppare questi 10 punti
significherebbe per la Calabria ESSERE AUTONOMA
SOTTO TUTTI I PUNTI DI VISTA, ma la cosa più bella è …
CHE SONO METE RAGGIUNGIBILI. E se questo sogno è il
sogno di tutti noi calabresi, beh!!!, solo se si sogna e
lavora insieme i sogni diventano realtà.
Detto questo, mi preme dire, che le ansiose verità che
appartengono alla gente di Calabria non possono
continuare ad esistere attraverso un affannoso inseguire
illusioni, ma devono essere combattute con la ricerca di
un sostanziale equilibrio che non può non passare
attraverso la drammatica esperienza di un passato-
presente tragico.
Oggi in Calabria …la più grande ricchezza che ci è rimasta
E’ LA DIGNITA’.
Attenzione!!!!!!! Hanno cercato di rubarci anche questa.
Certo …ce l’hanno calpestata, ma l’intelligenza, che come
la morale …è qualcosa che nessuno può regalarci ma che
cresce piano piano nell’arco della nostra vita,
…l’intelligenza non si compra …e diventa cultura.
BASTA PIU’ …CAPIRCI SENZA CAPIRE.
BASTA PIU’ …AVERE PAURA DI FIDARSI DI NOI STESSI.
BASTA.
Li rivoluzione culturale è iniziata …e nella forza sociale e
politica che ci appartiene …ha creato un precedente:
LIBERI DI ESSERE LIBERI
UNISCITI A NOI
PER SCRIVERE, INSIEME, UNA NUOVA PAGINA, REGALE,
DI STORIA DELLA CALABRIA E DELLA SUA GENTE.
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<< UNA CALABRIA MIGLIORE E’ POSSIBILE?
<< SI’ >>
…E SE QUESTO E’ IL SOGNO DI TUTTI,
…SOLO SE SOGNAMO E LAVORIAMO
INSIEME
QUESTO SOGNO DIVENTERA’ REALTA’ >>.
Grazie per l’attenzione che avete e vorrete porre a
quanto.
Domenico Pittino – IdM –