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Cambiare paradigma culturale iniziare a vivere da esseri umani A cura di Giuseppe Carpentieri http://peppecarpentieri.wordpress.com/ Qualcosa che non va, feb 2010 è su scribd, calameo, Issuu

Cambiare paradigma culturale

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Cambiare paradigma culturaleiniziare a vivere da esseri umani

A cura di Giuseppe Carpentierihttp://peppecarpentieri.wordpress.com/

Qualcosa che non va, feb 2010 è su scribd, calameo, Issuu

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credenze• Lo psicologo e filosofo umanista Erich Fromm

ricorda il fatto che milioni di persone condividano gli stessi vizi non rendi questi vizi virtù

• In una cultura collettiva, giudizi e ragionamenti si basano su quelle che vengono percepite come le verità del paradigma fondamentale. Di conseguenza, se le credenze paradigmatiche di una cultura fossero false o inesatte, la popolazione che avesse consapevolmente operato secondo quelle credenze fallaci esprimerebbe collettivamente giudizi e ragionamenti di cattiva qualità.

BRUCE LIPTON, STEVE BHAERMAN, evoluzione spontanea, Macro Edizioni 2010, pag.258

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Feudalesimo elitario

1968. Colpo di Stato: manuale pratico di EdwardLuttwak [...] “Il colpo di stato si attua traendo vantaggio da questo comportamento meccanico: durante il golpe, perché usa parti dell’apparato dello stato per appropriarsi il controllo delle leve; dopo, perché il valore delle leve dipende dal fatto che lo stato è una macchina“.Chi sono i congiurati migliori? Ecco come li descrive Luttwak (p. 35): ” Tutto il potere, tutta la partecipazione, è nelle mani di una piccola élite istruita, benestante e sicura, e quindi radicalmente differente dalla vasta maggioranza dei suoi concittadini, praticamente una razza a parte. Le masse riconoscono questa realtà e accettano il monopolio del potere dell’élite, salvo che qualche esazione insopportabile porti a una rivolta disperata [...]

2011

2009

2012

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• Il sistema di governo politico feudale ha una forma piramidale ed al suo vertice vi è un capo barbaro circondato da fedeli. I vassalli del signore portavano in dono i benefici del feudo, il vassallaggio è un rapporto di tipo personale. Il Parlamento italiano ha attuato una “riforma”amministrativa negli anni ’90 che ha introdotto l’uso del diritto privato in ambito pubblico ed applica pedissequamente tale sistema feudale. Presidenti e Sindaci sono il signore e le nomine discrezionali nelle SpA gestrici, tramite concessione, dei beni demaniali sono i vassalli, siamo tornati nel X secolo.

• Dunque se il potere è un’idea che ha sedotto le maggioranze tramite il nichilismo, oggi bisogna svegliare le coscienze addormentate cambiando paradigma culturale e mostrando la reale natura umana fatta di cooperazione, relazione, creatività, reciprocità, passioni, amore e saper fare.

• Oggi, abbiamo gli strumenti per riconoscere questi errori e per progredire verso una reale crescita passando per una fase storica chiamata “decrescita felice”, sviluppando la resilienza necessaria e approdare ad una società della “prosperanza”. [1]

•[1] http://peppecarpentieri.wordpress.com/2011/10/19/decrescita-e-architettura/

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Comunicazione e credenze (illusioni)• I media che “martellano” il cervello delle persone con

parole (o parolacce) e concetti obsoleti, e poco significanti per la vita umana

• PIL, down jones, nasdaq, “crescita”, “benessere”, debito pubblico (chi è il creditore del debito pubblico?), finanza, indice di borsa, SpA, titoli azionari, titoli come: “L'inflazione spaventa i listini. Corre il petrolio. Tonfo della Borsa saudita”; oppure: “Geithner: i danni dei subprime sono ancora profondi urge la riforma dei mutui immobiliari”

• I media sono ripetitori (pappagalli) di parole e azioni dettate dall’élite senza spiegare l’etimologia dei termini e soprattutto senza raccontare gli effetti negativi sulla società (educazione civica)

• Il linguaggio tecnico finanziario ed i grafici volti a scoraggiare sono solo una maschera per nascondere uno dei sistemi meno studiati e compresi dai cittadini: la creazione della moneta.

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Cos’e’ la “religione della crescita”?• Per svelare la credenza religiosa della “crescita” è

sufficiente leggere quali indicatori usano le banche, ad esempio la BCE:

– 1) crescita economica (PIL) e prezzo del petrolio– 2) quantità di moneta circolante

• Da tempo ormai studiosi e analisti sostengono che come misura del benessere, il PIL,è inesatto e persino fuorviante. Più recentemente alcuni leader di diversi paesi, soprattutto europei, e organizzazione internazionali come l’Ocse l’hanno messo apertamente in discussione. La commissione Stiglitz-Sen-Fotoussi, nel settembre del 2009, ha pubblicato un rapporto di quasi trecento pagine con un elenco di suggerimenti, alcuni metodologici e altri filosofici, per misurare i progressi nazionali del ventunesimo secolo. *

*BENJAMIN R. BARBER, consumati, da cittadini a clienti, Einaudi, 2010, pag. 55

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Picco del petrolioLa teoria del picco di Hubbert (detta anche più brevemente picco di Hubbert) è una teoria scientifica (o modello) proposta, nella sua formulazione iniziale, nel 1956 dal geofisico americano Marion King Hubbert, riguardante l'evoluzione temporale della produzione di una qualsiasi risorsa minerale o fonte fossileesauribile o fisicamente limitata.

Oggi siamo nel picco del petrolio e questo significa che la domanda di petrolio èsuperiore all’offerta (estrazione). Una società che usa il petrolio come risorsa primaria nell’agricoltura, nella produzione di merci, nei trasporti al momento del picco è praticamente in crisi. E’ necessario ripensare e ricordare la società quando non dipendeva dal petrolio e impiegare le nuove tecnologie delle fonti alternative.

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I sicari dell’economia• Leggendo Confessioni di un sicario dell’economia ci si

chiede: che differenza c’è tra i boss della camorra e la CIA? Scopi e metodi sono identici, persino l’indifferenza nei confronti delle vittime e la brutalità con la quale si esercita il potere assoluto sono identiche.*

*Loretta Napoleoni nella profazione di John Perkins, confessioni di un sicario dell’economia, Minimun fax 2010

La “religione capitalista” della crescita per la crescita usa diversi, strumenti fra questi: la manipolazione di dati (truffa) sul PIL e la preparazione di “rappresentazioni” (schemi e dati) volutamente falsate per rubare risorse primarie agli Stati sovrani e sostenere le SpA. Nella sostanza, l’intera “rappresentazione” del capitalismo odierno inventato dalla Banca Mondiale, dal Fondo Monetario Internazionale e dalla Banca dei Regolamenti Internazionali può essere assimilata ad una gigantesca frode che usurpa i diritti umani e che si sostiene su due gambe: i media e le università che programmano e manipolano la percezione pubblica (credenza) della maggioranza dei cittadini.

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Svelare la credenza del PIL• L’affermazione che la crescita economica sia indispensabile

per far crescere l’occupazione viene ripetuta come un mantrabenché, a differenza del mantra, non abbia lo scopo di liberare la mente dalla realtà illusoria, ma di avvilupparla in una illusione irreale, priva di riscontri empirici e di fondamenti teorici. Dal 1960 al 1998 in Italia il prodotto interno lordo a prezzi costanti si è più che triplicato, passando da 423.828 a 1.416.055 miliardi di lire (valori a prezzi 1990), la popolazione è cresciuta da 48.967.000 a 57.040.000 abitanti, con un incremento del 16,5 per cento, ma il numero degli occupati èrimasto costantemente intorno ai 20 milioni (erano 20.330.000 nel 1960 e 20.435.000 nel 1998). Una crescita così rilevante non solo non ha fatto crescere l’occupazione in valori assoluti, ma l’ha fatta diminuire in percentuale, dal 41,5 al 35,8 per cento della popolazione. *

*MAURIZIO PALLANTE, “estratto” da Orientare la politica economica e industriale a creare occupazione nelle tecnologie che riducono l’impronta ecologica. Perugia, 9 ottobre 2010

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Alcuni effetti della “religione crescita”

rifiuti

Inceneritori = emissione di nanopolvericancerose

Isola di rifiuti grande come il Texas

Effetto: riduzione delle aspettative di vita ed aumento delle malattie croniche

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Alcuni effetti della “religione crescita”• Il disastro ambientale della

piattaforma petrolifera DeepwaterHorizon è stato uno sversamentomassivo di petrolio nelle acque del Golfo del Messico in seguito a un incidente riguardante il Pozzo Macondo, posto a oltre 1.500 m di profondità. Lo sversamento èiniziato il 20 aprile 2010 ed èterminato 106 giorni più tardi, il 4 agosto 2010, con milioni di barili di petrolio che ancora galleggiano sulle acque di fronte a Louisiana, Mississippi, Alabama e Florida, oltre alla frazione più pesante del petrolio che ha formato ammassi chilometrici sul fondale marino. (fonte Wikipedia)

• Continua la fuoriuscita di petrolio dalla piattaforma Gannet Alpha, 180 chilometri da Aberdeen, sulla costa orientale della Scozia. Lo annuncia la Shell, senza precisare altri dettagli, né quando sarà in grado di fermare la perdita.Ieri il colosso anglo-olandese aveva stimato la perdita di 200 tonnellate di greggio, circa 1.300 barili, nel Mare del Nord: secondo gli esperti si tratta dell'incidente più grave nell'area dal 2000. (16 agosto 2011)

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Inquinare a norma di legge• Comparto aria; inquinare (e quindi

ammalare ed uccidere) a norma di legge = “la misura del particolato avviene per via gravimetrica, vale a dire pesando le polveri (limite concesso 40µg/m3 anno e per 35 volte è concesso il limite soglia di 50µg/m3 ). Perciò, è ovvio che le particelle più grosse saranno quelle che incidono maggiormente nella valutazione mentre dal punto di vista sanitario saranno quelle che incidono meno.”

Fonte: STEFANO MONTANARI, l’insidia delle polveri sottili e delle nanoparticelle, Macro edizioni 2007

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Effetti sulla salute umana (gas e polveri sottili)

• Tossicocinetica. Assorbimento. […] Nell’ambito lavorativo l’esposizione a particelle metalliche (polveri e fumi) è più frequente di quella a vapori propriamente detti, ad eccezione di alcune lavorazioni come quelle che espongono a mercurio in cui è l’inalazione di vapori a causare il maggior assorbimento. Come per le altre sostanze, deposizione, ritenzione e assorbimento dei metalli nell’apparato respiratorio dipendono dalle dimensioni delle particelle inalate e della loro solubilità.

Fonte: LUIGI AMBROSI, VITO FOA’, trattato di medicina del lavoro, UTET 2000, pag. 315

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Effetti sulla salute umana (gas e polveri sottili)

• Complessivamente l’inquinamento ambientale urbano èresponsabile di effetti nocivi sull’apparato respiratorio e cardiovascolare, di effetti oncogeni e dell’aumento della mortalità generale. I principali studi condotti in Europa ed U.S.A. sulla correlazione fra inquinamento atmosferico e cancro al polmone sono concordi nel valutare che per ogni 10 µg/m3 di PM 2.5 si registra un incremento tra l'8% ed il 14% di neoplasie polmonari. Si ricorda che l'OMS ha stimato la quota didecessi attribuibili a valori di PM10 oltre 20µg/m3 in 13 cittàitaliane con oltre 200.000 abitanti sulla base dei valori di PM10 registrati negli anni 2002-2004.

• La stima è di 8220 morti/anno di cui 742 morti/anno per cancro del polmone

• Da studi recenti emerge, altresì, che i decessi che si misurano o si stimano come effetto dell’inquinamento atmosferico non sono una semplice anticipazione di eventi che sarebbero comunque accadutima rappresentano un effetto netto di una mortalità che sarebbe stata evitata se i livelli di inquinamento fossero stati inferiori.

Fonte: FNOM CeO – ISDE Italia, Tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubreInquinamento atmosferico urbano, stili di vita e salute, http://www.isde.it/

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Rifiuti? E’ sufficiente copiare la natura• L’industria progetta e produce rifiuti

• La natura non sa cosa sia un rifiutoL’approccio culturale olistico riconosce l’etica ed i principi della natura imitandone i processi per applicare una vera sostenibilità.Olismo, permacultura e decrescita felice sono antitetici al materialismo e sostengono i regimi energetici naturali.

L’attuale cultura politica di tutti i partiti al Governo è figlia dell’obsoleta crescita esponenziale che produce scarti inquinanti (rifiuti) e non contempla l’etica e la responsabilità sociale.La crescita applica il dogma del monetarismo (materialismo).

Alan Smith, respiro della terra, ciclo ossigeno-etilene

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Altri effetti della “religione crescita”• Il killer n°1 (o forse il n° 3) in America non è il cancro, né

sono le cardiopatie, bensì la pratica medica della medicina stessa. Riferendosi a stime prudenti, un raro articolo sul Journal of the American MedicalAssociation ha riconosciuto che, nel 2000, la terza causa principale di morte negli Stati Uniti erano le malattie iatrogene, ossia, “le malattie derivate dalla terapia medica”.

• Il Nutrion Institute of America ha commissionato un’analisi indipendente scoprendo che la stima complessiva negli USA è di 783.936 decenni l’anno.

• A seguito del Medicare Modernization Act (2003), Big Pharma (grande industria farmaceutica) ha ricevuto 1,2 trilioni di dollari.

BRUCE LIPTON, STEVE BHAERMAN, evoluzione spontanea, Macro Edizioni 2010, pag.238-241

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Altri effetti della “religione crescita”

• Le medicine testate, autorizzate, prescritte e normalmente usate, incidono per il 5,18% delle cause di morte; cosa che non viene mai riportata pubblicamente. (Fonte: Journal of the American Medical Association, dalle 90.000 alle 160.000 morti annue). Ogni giorno in USA muoiono 46 persone a causa degli effetti della semplice aspirina.

• Le disgrazie mediche evitabili (errori) incidono per il 2,40% (Fonte CDC - Center for Disease Control, dalle 40.000 alle 90.000 persone). In Australia muoiono 9.000 persone all'anno a causa di errori medici evitabili. (Fonte, Australian Medical Journal). Sempre in Australia ogni anno 50.000 persone riportano danni permanenti (menomazioni, mutilazioni) sempre per lo stesso motivo.

Fonte: Studio di Ron Law basato su statistiche ufficiali degli USA , http://www.aerrepici.org/ronlaw.htm

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Uso razionale dell’energia?Giuliano Preparata ed Emilio Del Giudice.

Fusione nucleare fredda, “inspiegabilmente”poco sostenuta dal Parlamento e dal Governo

Un’altra prova che l’élite sia obsoleta è il boicottaggio della ricerca pubblica e lo sviluppo nascosto della fusione freddaaffinché i cittadini non abbiano la possibilità di autoprodursi energia costringendoli a rimanere dipendenti dalle SpA.Il Rapporto quarantuno

Fisica e metafisica di una rivoluzione scientifica scomparsa di Angelo Sasohttp://www.rainews24.rai.it/ran24/inchieste/19102006_rapporto41.asp

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Cambiare paradigma culturale• Oggi, abbiamo gli strumenti per riconoscere questi errori e

per progredire verso una reale crescita passando per una fase storica chiamata “decrescita felice”, sviluppando la resilienza necessaria e approdare ad una società della “prosperanza”. [1]

• E’ una filosofia politica che poggia su principi di bioeconomia per un cambio di paradigma culturale e per la crescita spirituale

• Non considera l’obsoleto PIL e indaga il BES (Benessere Equo e Sostenibile), il BIL (Benessere Interno Lordo), la FNL (Felicità Nazionale Lorda)

• Suggerisce di considerare altri indicatori quali: la salute, l’ambiente, le relazioni umani (convivialità e reciprocità), la cultura, il paesaggio e tener presente dei principi della fisicaper le scelte politiche

• Movimento per la Decrescita Felice (MDF)

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Indicatori della qualita’ di vita• “Benessere Equo e Sostenibile” (BES) (CNEL ed ISTAT dal 2011,

“Gruppo di indirizzo sulla misura del progresso sulla società italiana” come obiettivo per integrare il PIL)

– invece che concentrarsi su un concetto di produzione, quale è il Pil, si deve privilegiare la misura del benessere economico delle persone;

– non esiste una misura singola che possa dar conto di tutte le varie dimensioni del benessere e gli indicatori compositi non sono una risposta soddisfacente, cosìcome la misura della felicità;

– ci si deve concentrare sulle dimensioni rilevanti per il benessere degli individui: lo stato psicofisico delle persone, la conoscenza e la capacità di comprendere il mondo in cui viviamo, il lavoro, il benessere materiale, l’ambiente, i rapporti interpersonali e la partecipazione alla vita della società e l’insicurezza. Inoltre, bisogna guardare alla distribuzione di tutte le dimensioni del benessere (equità)

• “Depiliamoci” – Benessere Interno Lordo(http://www.benessereinternolordo.net/joomla/)

• Happy Index Planet (http://www.happyplanetindex.org/)

• Indicatore del progresso autentico (GPI) è un concetto nell'economia verde e nell'economia di assistenza sociale che è stata suggerita per sostituire il Prodotto Interno Lordo (PIL) come misuratore dello sviluppo economico.

• Felicità Interna Lorda (FIL) Il termine fu coniato nella metà degli anni ottanta dal re del Bhutan Jigme Singye Wangchuck che mise in rilievo il suo impegno per la costruzione di un'economia coerente con la cultura tradizionale del suo paese basata sui valori spirituali del buddhismo.

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Decrescita felice

• Cambio di paradigma culturale:

• Ripensare e riprogettare la società con approccio olistico e multiculturale partendo dalle coordinate principali: chi siamo e dove siamo

• La natura è energia, l’uomo è energia.

• La vita esiste grazie al Sole e non per l’esistenza di una moneta.

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bioeconomia• La bioeconomia tiene conto delle leggi della

natura (fisica) e degli errori di progettazione industriale così da spingere ad imitare i processi naturali, cambiare i processi di trasformazione delle merci.

• Passare dal processo “lineare” a quello “circolare”

• Usare principi di eco-design ed usare l’energia in maniera razionale uscendo dalla dipendenza degli idrocarburi (petrolio e gas) e promuovere l’autosufficienza con le fonti alternative

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I “temi” di MDF• Stili di vita

– Cultura, formazione, consumo critico e consapevole, convivialità, reciprocità, autoproduzione (beni) -[Unisf] - e partecipazione diretta alla comunità

• Politica– creazione di circoli territoriali attivi e formazione

culturale alla sostenibilità dei dipendenti eletti• Nuove tecnologie

– Uso di fonti alternative, sole, vento, acqua tutto a piccola scala per autoconsumo e scambio delle eccedenze in una rete di proprietà popolare (prosumere democrazia economica)

– Mobilità sostenibile: a piedi, bicicletta, car-sharing• Cultura

– Cambio di paradigma culturale

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New economic foundation (Nef )• Il sistema bancario non è più al servizio dei bisogni delle

persone, o dell'economia produttiva. Sta distruggendo le risorse naturali che ci affidiamo, e le risorse sociali che danno senso alla nostra vita e ci permettono di rispondere attivamente e adeguatamente alle nuove sfide in un mondo che cambia.

• Se non cambia il sistema bancario, l'economia crolleràanche, con maggiori danni ambientali e sociali che ciò comporta.

• Non c'è nulla di 'naturale' circa i nostri attuali accordi economici. Sono stati consapevolmente progettati per realizzare un semplice obiettivo: la crescita. Ma la crescita non ci rende più felici, essa è la creazione di società disfunzionali e ineguali, e se continua gran parte del pianeta non sarà più idoneo per l'abitazione umana.

Fonte: http://www.neweconomics.org/about

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Eliminare la dipendenza dagli idrocarburi (petrolio e gas)

• Picco del petrolio

• Picco dell’acqua

• Picco dei metalli

• Uso delle fonti alternative (sole, vento, micro-idraulica, geotermia)

• Diventare prosumer (produttori e consumatori di energia). Azionariato diffuso

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Ribaltare il concetto di valore• Uscire dall’inganno psicologico della “moneta

debito” (usurpazione della sovranità monetaria)

• Introdurre la moneta credito senza interessi

• La moneta non è ricchezza ma uno strumento che misura la convenzione

• Non tutto è misurabile, ad esempio l’amore

• La ricchezza non è il possesso ma è: la creatività, la passione, la sostenibilità, esser felici, la capacità di non sprecare risorse finite ma di usarle col buon senso etc.

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Siete vivi? Chiedete alla natura• La Natura ride di noi ogni giorno, mentre ella ha la

capacità di rigenerarsi (autopoiesi) noi umani ci stiamo autodistruggendo poiché, ignoranti, scollegati dalla nostra anima, nichilisti e cinici

• Avete mai visto due pomodori scambiarsi una moneta per vivere su questo pianeta?

• Avete mai visto le piante e gli animali procurarsi una moneta per cibarsi?

• Sembrano domande stupide? Allora perché viviamo stupidamente? Abbiamo letto la Storia, quella vera? Le comunità non basavano la ricchezza sulla moneta ma sulla capacità creativa degli individui a risolvere problemi pratici: irrigare, spostare, coltivare, costruire, tessere etc.

• La soluzione di problemi pratici dipende solo dalle risorse e non dall’invenzione della moneta. La domanda non èquanto costa ma ci sono le risorse per farlo?

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Decrescere felicemente e’ umano

• In un’epoca dove vige il dogma religioso della moneta e della crescita infinita e dove le persone non sono realmente soddisfatte della propria vita poiché intimamente nichiliste, sembra ragionevole decrescere felicemente per spostare le proprie energie mentali sui bisogni reali, essenziali e abbandonando quelli effimeri cioèfigli di capricci indotti dall’ambiente, inteso come sistema di potere invisibile (banche, media, pubblicità …)

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Vivere insieme e cooperare• In un contesto sociale in cui le necessità vitali di ogni

persona si possono soddisfare solo producendo merci per avere un reddito monetario con cui acquistare merci, i rapporti interpersonali si fondano essenzialmente sulla compravendita che, a sua volta, si fonda sulla diffidenza reciproca e sulla competizione. […] Se invece di rapporti sociali basati esclusivamente sulla mercificazione, le persone che vivono in città instaurassero legami di collaborazione, si donassero reciprocamente tempo, attenzione, solidarietà, mettessero gratuitamente a disposizione degli altri le proprie competenze professionali, si ridurrebbe la loro necessità di acquistare e vendere per soddisfare tutte le esigenze vitali.

MAURIZIO PALLANTE, la felicità sostenibile, Rizzoli 2009, pag. 81

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Permacultura*• La permacultura insegna a progettare insediamenti

umani che imitino il più possibile gli ecosistemi naturali.• Progettare in permacultura significa creare sistemi

produttivi che durino nel tempo, che siano sostenibili, equilibrati e stabili; ovvero in grado di automantenersi e rinnovarsi con un basso input di energia.

• Il pensiero di fondo è quello di assumere come misura della produzione, le modalità di produzione della natura, quindi la permacultura non è orientata al profitto.

• I fondamenti etici della permacultura sono:– a) prendersi cura della terra; b) prendersi cura della gente; c)

condividere le risorse.

*wikipedia

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Fonte: DAVID HOLMGREN, permacultura, Arianna editrice, 2010, pag. 20

Page 33: Cambiare paradigma culturale

Modelli di pensiero e realta’ fisicaNel 1972 James Lovelock ha proposto l’ipotesi Gaia in cui ha

teorizzato che la terra fisica e la biosfera vivente formino un sistema complesso interagente che può essere considerato come un singolo organismo*

[…] se allontaniamo tra lorodue particelle che sono state precedentemente in contatto, qualunque sia la loro distanza esse comunicheranno istantaneamente** (paradosso EPR – Einstein, Podolsky, Rosen)

Con Socrate comincia ad emergere la questione generale dell’Uno entanglement quantistico

*BRUCE LIPTON, STEVE BHAERMAN, evoluzione spontanea, Macro Edizoni 2010, pag.278**MASSIMO TEODORANI, sincronicità, Macro Edizioni 2007, pag. 61

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I limiti dei nostri sensi, ovvio?

Page 35: Cambiare paradigma culturale

I nostri limiti

Noi vediamo solo una piccola parte di ciò che esiste

Page 36: Cambiare paradigma culturale

Il limiti dell’udito

le frequenze a noi udibili sono comprese approssimativamente tra 20 e i 20.000 Hz

Fonte immagine: UGO AMALDI, Fisica: idee ed esperimenti, Vol 2, Zanichelli, 2005, pag. 296

Page 37: Cambiare paradigma culturale

Il potere del suono• E’ noto che la musica aiuta a strutturare il

pensiero nell’apprendimento delle abilitàlinguistiche, matematiche e spaziali, influenzando soprattutto, sullo sviluppo neurale in giovane età. Meno risaputo è che la musica ha la capacità di influenzare l’uomo cambiandone lo stato emotivo, fisico e mentale: questa capacità o fenomeno, è stato definito come Effetto Mozart. […] L’Effetto Mozart è reputato esser in grado di agire come tecnica psicologica nella modificazione di problemi emotivi e nella comunicazione usufruibile anche in altre tecniche terapeutiche.

Fonte RICCARDO TRISTANO TUIS, 432 Hertz: la rivoluzione musicale, Nexus, 2010, pag. 99

Page 38: Cambiare paradigma culturale

Floating water bridge, ovvio?

L'acqua mostra qualcosa come una "memoria" della sua storia, esattamente come per il comportamento dei materiali ferromagnetici che non può essere attribuito ad un'ipotetica differenza della composizione molecolare tra il materiale magnetizzato e quello normale.Questa e’ la conclusione viste le ormai ampie evidenze fisiche e chimiche che dimostrano che l'acqua manifesta qualcosa di simileall'isteresi.

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materialismo-olismo

Fonte immagine: BRUCE LIPTON, STEVE BHAERMAN, evoluzione spontanea, Macro Edizoni 2010, pag.281

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Sviluppare la resilienza• Adattarsi ai cambiamenti

con creatività e partecipazione

• Assumere un atteggiamento flessibile rispetto alle risorse del territorio

• Studiare, cercare, valutare

• Programmare e mettere in pratica

Page 41: Cambiare paradigma culturale

Fonte: DAVID HOLMGREN, permacultura, Arianna editrice, 2010, pag. 45

Page 42: Cambiare paradigma culturale

Creare ed immaginare

• Accrescere la tecnica delle visioni

• Immaginare luoghi ideali e progettarli

• Adattare le visioni ai mezzi locali ed alle capacità individuali e collettive

Page 43: Cambiare paradigma culturale

Fonte immagine: BRUCE LIPTON, STEVE BHAERMAN, evoluzione spontanea, Macro Edizoni 2010, pag.79

Page 44: Cambiare paradigma culturale

Fonte: Franco Archibugi, pianificazione strategica, Alinea 2005, pag. 88

Page 45: Cambiare paradigma culturale

Democrazia diretta e partecipativa

• Introdurre tutti gli strumenti di democrazia diretta e partecipativa negli Enti territoriali (Regione, Provincia, Comune)

• Iniziativa e referendum (ambito regionale, provinciale e comunale) senza quorum di validità– Referendum deliberativo ed abrogativo (mai

referendum consultivi)

• Bilancio partecipativo deliberativo (ambito comunale)

Page 46: Cambiare paradigma culturale

Pianificazione partecipata

Il “comunicare” con gli abitanti e tra gli abitanti per comprendere, ricostruire una “immagine condivisa” della città

Town meetingScelta delle “priorità”

Assemblee di zona

sperimentareLaboratori di quartiere

Page 47: Cambiare paradigma culturale

Il linguaggio oggetto di indagini

• Attraverso l’analisi dei significati e dei sinonimi si tende a formare individui capaci di esprimersi in maniera appropriata (Protagora, Sofisti)

• Attraverso l’eristica sfruttando l’ambiguitàdel linguaggio è possibile controbattere le tesi e imporre il proprio punto di vista nelle discussioni, indipendentemente dalla validità delle cose sostenute (Gorgia, Sofisti)

Page 48: Cambiare paradigma culturale

Interrogare il sapere

• Il tema centrale nella riflessione di Socrate è il bene della città intesa come comunitàdei cittadini

• La ricerca filosofica si sviluppa perciò nel dialogo con interlocutori diversi, all’interno di gruppi giovani o meno giovani, riuniti dall’interesse per la riflessione e lo scambio di idee

Page 49: Cambiare paradigma culturale

L’inutile consumo dei suoliPiani urbanistici figli della “crescita” perché il “valore” è

deciso dalla rendita (immobiliare e fondiaria)L’avidità è stimolatrice di “crescita”, bisogna ribaltare i

valori.Un esempio di rendita: spendo 1 per costruire ex-novo e

vendo a 3; quindi ribalto: spendo 1 per ristrutturare e vendo a 3 l’esistente. La rendita non muta, ma si risparmia il suolo agricolo.

Ribaltare il valore: stabilire una nuova convenzione

L’etica è crescita = riuso dei suoli abbandonati e dare maggiore valore al riutilizzo dei volumi abbandonati o inutilizzati.

Anche nel mercato delle merci bisogna ribaltare i valori tramite la corretta informazione

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Prosumer

Partecipare veramente: essere co-creatori e co-gestori della comunità

Page 51: Cambiare paradigma culturale

“nuova” economia• Prima della rivoluzione industriale i cittadini

sapevano costruire, progettare e gestire la comunità ma non avevano diritti

• Oggi, la società è stata ri-feudalizzata tramite l’invenzione delle società giuridiche (SpA, srl) ed il sistema bancario internazionale che nasconde (società off-share e paradisi fiscali) e accentra i proventi illeciti nelle mani dell’élite

• Bisogna tornare a saper fare ma essendo realmente sovrani

• Applicare la democrazia economica o l’economia partecipativa

• Abbandonare l’obsoleto individualismo e sfruttare la reale natura umana: cooperare

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Sovranita’ alimentarePer garantire l'indipendenza e la sovranitàalimentare di tutti i popoli del mondo, èessenziale che gli alimenti siano prodotti mediante sistemi di produzione diversificati, su base contadina. La sovranità alimentare è il diritto di ogni popolo a definire le sue politiche agrarie in materia di alimentazione, proteggere e regolare la produzione agraria nazionale e il mercato locale al fine di ottenere risultati di sviluppo sostenibile, e decidere in che misura vogliono essere autosufficienti senza rovesciare le loro eccedenze in paesi terzi con la pratica del dumping. La sovranità alimentare non nega il commercio (internazionale), piuttosto difende l'opzione di formulare quelle politiche e pratiche commerciali che servano ai diritti della popolazione per una produzione (alimentare) nutriente, sana ed ecologicamente sostenibile.

Fonte: http://www.altragricoltura.org/fse/sovranita-alimentare.htm

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Dieta mediterraneaLa dieta mediterranea è un modello nutrizionaleispirato ai modelli alimentari tradizionali dei paesi europei del bacino mediterraneo, in particolare Italia, Francia meridionale (specialmente Provenza e Linguadoca), Grecia e Spagna.

Pioppi (Pollica, SA)

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Il respiro della terra

Fonte: Antonio de Falco e Fortunato Fabbricini, i segreti del suolo vivente, in Terra Nuova feb 2004http://www.agricolturasinergica.it/articoli/aam_200402.pdf

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Alcuni indicatori di sostenibilita’ in edilizia• Uso razionale risorse climatiche ed energetiche:

– Uso sistemi riscaldamento attivi e passivi– Uso sistemi raffrescamento passivo e della ventilazione naturale

• Uso razionale delle risorse idriche:– Riduzione e recupero acque meteoriche

• Salvaguardia dell’ambiente:– Uso di materiali, elementi e componenti a ridotto carico ambientale, riciclati,

recuperati, ad elevato potenziale di riciclabilità• Rifiuti e riciclo

– Prevenzione e riduzione alla fonte e raccolta differenziata “porta a porta” e puntuale• Benessere igiene e salute dell’utenza negli spazi esterni

– Protezione al campo elettromagnetico– Controllo della radiazione solare– Riduzione degli effetti di disturbo visivi– Protezione da fonti di rumore

• Salvaguardia dell’ambiente:– Massimizzazione della superficie drenante– Contenimento dell’area di sedime degli edifici– Contenimento del volume di sbancamento– Protezione delle specie vegetali– Tutela e valorizzazione della diversità biologica del contesto naturalistico

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Tecnologie della decrescita felice• Riduzione dell’impronta ecologica, autosufficienza energetica

• Esistono ben 25 metodi per misurare l'impatto ambientale nell'edilizia fra questi 5 sono italiani (ITACA, SB 100, Torino Olimpica, Ecocity UNI GL4, Eco Quartiere Mediterraneo), 2 internazionali (GB Tool, SB Method) e 3 europei (Lense, HQR2R, Indicatori ICE).

• Eliminare gli sprechi energetici esistenti nell’edilizia (case e terziario) e nei trasporti

• Diagnosi energetica ed uso di un mix-tecnologico: solare termico, fotovoltaico, micro eolico, micro e pico idraulico, pompe di calore geotermiche, motore magnetico

• Mobilità:

– Bike-sharing elettrico, car-sharing elettrico

– Treno a levitazione magnetica

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Le nuove tecnologiePompe di caloreTreno a levitazione magnetica

motore magneticodi Muammer Yildriz

Micro eolico

Micro idraulica

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comfort• L’obiettivo di una

buona edilizia ed il desiderio di chi ci abita

Fonte immagine:NORBERT LANTSCHNER, la mia casa clima, RAETIA, 2009

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Primo: cancellare gli sprechiPurtroppo, la principale fonte energetica usata male è quella spreca.Oggi, norme più stringenti obbligano l’adozione di standard riconosciuti.

Quantità espresse in kWh/m2a

Fonte immagine: THOMAS KONIGSTEIN, manuale per le costruzioni a risparmio energetico, Edizioni Konigstein 2010, pag. 102

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Le normeLa legislazione nazionale

fissa, in relazione alla zona climatica di appartenenza ed alla destinazione d’uso, alcuni requisiti minimi o massimi di carattere termico-energetico (D.P.R. 50/09 e s.m.i.) ed acustico ( D.P.C.M.5/12/1997 e s.m.i.)

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orientamento

Fonte immagine:NORBERT LANTSCHNER, la mia casa clima, RAETIA, 2009

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Proprieta’ termofisiche(alcuni aspetti tecnici utili per l’edilizia)

• λ conducibilità (o conduttività) termica W/mk; capacità di un materiale a trasmettere calore. – Maggiore è lo spessore del materiale coibente (isolante) e minore

sarà la dispersione del calore dall’interno verso l’esterno.

• R resistenza termica s/λ (m2k/W)

• U trasmittanza termica 1/R (W/m2k)

• Trasmissione del calore: Conduzione-convezione-irraggiamento

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Conducibilita’ termica di alcuni materiali

Fonte immagine: YUNUS A. ÇENGEL, termodinamica e trasmissione del calore, McGraw-Hill, 2009 pag. 474

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Conducibilita’ termica di alcuni materiali

Fonte immagine: GIULIANO CAMMARATA, fisica tecnica ambientale, McGraw-Hill, 2007 pag. 157

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Trasmissione calore (caso di una parete)

Fonte immagine: YUNUS A. ÇENGEL, termodinamica e trasmissione del calore, McGraw-Hill, 2009 pag. 499

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Bilancio termico riscaldamento

Fonte immagine:NORBERT LANTSCHNER, la mia casa clima, RAETIA, 2009

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Attestato di certificazione energetica

In riferimento alla normativa nazionale, l'ACE consente la determinazione della classe energetica dell’edificio, identificata da una lettera. Agli edifici a prestazione migliore è attribuita la classe A, agli edifici a prestazione peggiore la classe G.

La classe energetica viene attribuita sulla base di un intervallo di riferimento, all’interno del quale si colloca la prestazione energetica dell’edificio che rappresenta i consumi per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria. Per es., un edificio a Roma (zona climatica D con 1415 gradi giorno) di 100 mq e altezza lorda di 3m (fattore di forma S/V=0,3) è in classe A se l’indice di prestazione energetica è minore o uguale a 23.12 kWh/m2 anno, è in classe B se l’indice è compreso nell’intervallo 23.12--33.19 kWh/m2 anno, è in classe G se l’indice è maggiore o uguale a 100.62 kWh/m2 anno.

Fonte: http://www.classeag.com/classeag/ACE.html

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Ribaltare il paradigma urbano• Obiettivo: recuperare interi quartieri e renderli energeticamente

autosufficienti, cioè i cittadini potranno ristrutturare il proprio edificio e diventare produttori e consumatori di energia (prosumer). In che modo? Attraverso il reddito prodotto dalla vendita dell’energia rinnovabile potremmo coprire i costi della ristrutturazione (“cappotto”termico e infissi). Infatti, esistono alcune strategie per rinnovare il patrimonio edilizio esistente a costo zero per i condomini.

• In una simulazione effettuata su diverse tipologie edilizie si evince la sostenibilità economica della strategia su esposta. Senza alcun aiuto dallo Stato, ma con la sola volontà popolare interi quartieri, 1360 alloggi, potrebbero essere recuperati e resi autosufficienti.

• Zero crescita urbana, cancellazione degli sprechi e miglioramento del comfort abitativo.

• La stima effettuata si riferisce a edifici presenti nella Zona Climatica C e con 994 GG. Secondo le norme attuali gli alloggi dalla classe G devono rientrare almeno in classe B. I costi di ristrutturazione (stima di 290 €/mq) per 1360 alloggi, circa 5440 abitanti, sono circa €41.000.000(“cappotto” termico, infissi etc.) che possono essere ripagati dalla gestione eco-efficiente dell’energia. Il modello virtuoso appena esposto, che ripeto non produce debito, ma aumenta l’occupazione e consente, dopo 20 anni, di far scegliere ai cittadini se continuare a pagare la bolletta o terminare la dipendenza dagli idrocarburi, il modello fa crescere il livello di consapevolezza sui temi energetici e migliora la qualità urbana.

Fonte: Giuseppe Carpentieri, (Ri)Lanciare l’economia col buon senso, http://peppecarpentieri.wordpress.com/2012/01/11/rilanciare-leconomia-reale-col-buon-senso/

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stili di vitaL’orto sinergico, auto produrre insieme Democrazia diretta: esser sovrani

Creare e progettare insieme, open space technology Autoformazione:

biblioteca di quartiere

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La societa’ del presente/futuro• Agire direttamente: integrare la democrazia

rappresentativa con la democrazia partecipativa e diretta• Sviluppare la resilienza locale, creatività• Saper interpretare il mondo e benessere psicofisico• Autoprodurre cibo, orti sinergici, consapevolezza dei

consumi, stili di vita• Uso razionale dell’energia: prima eliminare gli

sprechi• Scambio e reciprocità: rete sociale, il valore del dono• Mobilità intelligente• Convivialità, cultura, sport e tempo libero• Monete locali cioè sovrane e libere dal debito e dagli

interessi• Strategia rifiuti zero/riciclo totale

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bibliografia• ALBERTO MAGNAGHI (a cura di), Il territorio degli abitanti, Dunod, Zanichelli, 1998• ALEXANDER DEL MAR, Storia dei crimini monetari, Excelsior 1881, 2010• BENJAMIN R. BARBER, Consumati, da cittadini a clienti, Einaudi 2010• BRUCE LIPTON, STEVE BHAERMAN, Evoluzione spontanea, Macro edizioni 2010• Centro Nuovo Modello Sviluppo, Guida al consumo critico, EMI, 2008• DANIEL LERCH, post carbon cities, Transition press, 2010• DAVID HOLMGREN, Permacultura, Arianna editrice, 2010• GIAMPAOLO FABRIS, La società post-crescita, Egea, 2010• GIUSEPPE CARPENTIERI, Qualcosa che non va, creative commons 2010• JEAN ZIEGLER, L’impero della vergogna, Marco Tropea editore, 2005• JOHN PERKINS, Confessioni di un sicario dell’economia, Minimun fax 2010• LORETTA NAPOLEONI, Il contagio, Rizzoli 2011• MAURIZIO PALLANTE, La decrescita felice, Edizioni per la decrescita felice• MAURIZIO PALLANTE, La felicità sostenibile, Rizzoli, 2009• MAURIZIO PALLANTE, Meno e meglio, Bruno Mondadori 2011• NICOLAS RIDOUX, La decrescita per tutti, Jaka book, 2008• PAOLO MICHELOTTO, Democrazia dei cittadini, Troll edizioni, 2009• RICHARD SENNETT, L’uomo artigiano, Feltrinelli 2008• ROBERTO CAVALLO, Meno 100 chili, Edizioni Ambiente 2011• ROB HOPKINS, TAMZIN PINKERTON, Cibo locale, Arianna editrice 2010• ROB HOPKINS, Manuale pratico della Transizione, Arianna editrice 2009• SALVATORE TAMBURRO, La via del denaro, Nexus, 2010• SERGE LATOUCHE, Come si esce dalla società dei consumi, Bollati Boringhieri, 2011• STEFANO MONTANARI (a cura di), Rifiuto: riduco e riciclo, Arianna editrice, 2009• THOMAS BENEDIKTER, Democrazia diretta, Sonda edizioni, 2008• UMBERTO GALIMBERTI, I miti del nostro tempo, Feltrinelli 2009• WUPPERTAL INSTITUT, Per un futuro equo, Feltrinelli 2007• ZYGMUNT BAUMAN, La società individualizzata, il Mulino 2001