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MATELLI MATELLI MATELLI MATELLI LUNEDÌ 24 OTTOBRE 2011 IL TIRRENO 25 SPORT Anzalone e Taddei CARRARESE 2 SPEZIA 1 CARRARESE (4-4-2): Nocchi; Piccini, Benassi, Anzalone, Vannucci; Orlandi, Corrent, Taddei, Giovinco; Cori (40’ st Pacciardi), Gaeta (27’ st Merini). A disp. Gazzoli, Pasini, Conti, Ballardini, Belcastro. All. Sottili. SPEZIA (4-4-2): Russo; Rivalta, Lucioni, Murolo, Ferrini; Madonna, Bianco (12’ st Buzzegoli), Papini, Casoli (37’ st Testini); Evacuo, Iunco (13’ pt Mastronunzio). A disp. Con- ti, Enow, Lollo, Ferretti. All. Serena. ARBITRO: De Benedictis di Bari. RETI: nel pt al 37’ Bianco; nel st al 18’ Gaeta (rig.), al 43’ Corrent (rig.). NOTE: spettatori 4.900 circa, paganti 4.289 (400 fra omag- gi e accrediti), incasso 58.090 euro. Ammoniti Gaeta, Papini, Benassi; angoli 3-1. Un minuto di raccoglimen- to in memoria di Marco Simoncelli. Il bilancio: steward ferito da bomba carta e grossi petardi lanciati dal treno CARRARA. Due grossi petardi, qua- si delle bombe carta, lanciati dai fine- strini del treno che da Spezia portava circa 600 supporter aquilotti a Carra- ra, e che hanno appiccato il fuoco alle sterpaglie a fianco dei binari (sono do- vuti intervenire i vigili del fuoco); un giovane steward della società azzur- ra, Stefano Pluchino di 20 anni, di Ge- nova, rimasto ferito - per fortuna in modo leggero alle gambe, guarirà in dieci giorni - da una bomba carta, que- sta lanciata invece dai sostenitori del- la Carrarese al momento dell’arrivo allo stadio del pullman dello Spezia. Sono gli unici episodi di una giornata temutissima dalle forze dell’ordine - schierate numerosissime - e che inve- ce ha visto un bilancio più che soddi- sfacente per l’ordine pubblico. Gran- de tensione, certamente, cori e sfottò, e anche un momento di comune com- mozione: durante il minuto di racco- glimento in memoria di Marco Simon- celli, 5.000 spettatori hanno applaudi- to tutti insieme. Delirio azzurro, vittoria in rimonta Spezia schiantato nella ripresa con due rigori, la Carrarese vola al terzo posto CARRARA. Non è Davide contro Golia, perché le pro- porzioni e il divario non sono questi, ma è proprio vero che spesso nel calcio le corazzate e i nomi - almeno nelle sfide secche, poi alla distanza i valori dovrebbero emer- gere - non contano: e così la Carrarese della corsa, della grinta, anche di una certa fisicità, alla distanza schian- ta uno Spezia apparso a tratti quasi supponente, Narci- so. In vantaggio su mischia, gli aquilotti hanno commes- so l’errore di pensare di poter controllare la sfida. Ma so- no stati travolti, più di quanto non dica il 2-1 in rimon- ta, con doppio rigore. Carrarese in trionfo, quin- di, come nell’ultimo preceden- te ai Marmi (allora, ottobre 2002, fu 1-0 con gol di Banchel- li). Gara tattica, tirata. Il por- tierone Gazzoli non ce la fa, fra i pali va Nocchi, al debut- to stagionale. La Carrarese parte corta, con il 4-4-2, Cori e Gaeta di punta, Serena risponde con Evacuo-Iunco, ma dopo 10’ quest’ultimo, temutissimo, viene toccato duro da Taddei ed è costretto a uscire, al suo posto la Vipera Mastronun- zio. La prima conclusione è di Gaeta, debole, la chance mi- gliore al 7’ quando il portiere Russo svirgola il rinvio, la palla finisce addosso a Cori e rimbalza di nuovo verso il portiere ospite, graziato. La Carrarese cerca molto la sponda di Cori, sull’altro fron- te al 16’ un tiro-cross di Ma- donna manda in crisi Nocchi, che smanaccia fuori a fatica. I ritmi non sono alti, al 17’ un gran destro di Orlandi da 35 metri costringe Russo a rifu- giarsi in corner. Grandi prote- ste della Carrarese al 23’, su cross di Vannucci, Murolo tocca di mano, per arbitro e guardalinee è tutto regolare, Gaeta si sbraccia ma prende un giallo. In una fase di stan- ca, di studio, il vantaggio ospi- te: 37’, punizione da sinistra di Madonna, batti e ribatti in area, la palla rimane lì vagan- te a due metri dalla porta, Bianco di forza scaglia sotto la traversa. 0-1, curva Sud fe- steggia, stadio ammutolito. La Carrarese non riesce a scuotersi fino al riposo, nella ripresa entra con un passo molto più deciso, dopo che nel primo tempo è parsa un po’ contratta. Lo Spezia ha un sussulto al 4’, quando la Vipera stoppa e si gira in area, il suo mancino velenoso esce di poco. Poi gli aquilotti gradualmente si spengono: si specchiano in lanci e giocate di fino, gli azzurri si mettono a giocare con la giusta cattive- ria. La Carrarese attacca quindi con forza, con genero- sità e al 17’ pareggia: Vannuc- ci mette una gran palla in mezzo, Cori è in anticipo in area di testa ma è messo giù da Murolo, rigore, Gaeta fred- dissimo non sbaglia e spiazza Russo, 1-1, lo stadio ora non solo si rianima ma spinge a sua volta gli azzurri. E la Sot- tili-band insiste, mentre lo Spezia cala anche sul piano fi- sico: la squadra di casa avan- za il baricentro, mette pressio- ne sui portatori di palla, pun- ta sull’anticipo. Lo Spezia sof- fre i palloni filtranti, al 24’ Gaeta e Benassi non ci arriva- no per un soffio su tiro cross di Giovinco, i pericoli arriva- no quasi tutti da sinistra al 34’ Vannucci - scatenato nella ripresa - crossa in mezzo, pa- sticcio davanti a Russo, palla in corner; un minuto dopo, al- tro tiro cross da sinistra, Me- rini - subentrato al 27’ a Gae- ta - non ci arriva per un sof- fio. Ora lo Spezia è alle corde, e al 42’ il sorpasso: Merini fa un movimento straordinario sull’out di destra, tacco intelli- gente verso Corrent a centro area che allarga a Giovinco; stop a seguire, ma al momen- to del tiro è atterrato da Rival- ta. Altro rigore, ineccepibile: Corrent questa volta non sba- glia, dopo l’errore con il Frosi- none, insacca alla destra del portiere che intuisce ma non ci arriva. Lo stadio esplode, tutte e due le reti sotto la cur- va dello Spezia. Non è finita: Mastronunzio al 46’ si guada- gna quasi un rigore in movi- mento di testa con un movi- mento da centravanti vero, ma il tiro è debolissimo, Noc- chi ringrazia. Ora è finita. Il popolo azzurro può festeggia- re. Massimo Braglia Il bomber Gaeta Corrent segna il rigore del sorpasso di Massimo Braglia 6,5 NOCCHI Nel primo tempo un paio di uscite co- sì così non convincono appieno, poi gradualmente prende fiducia; lo Spe- zia, a parte il gol in mischia, non crea grossi pericoli, ma quando nel finale, a tempo scaduto, Nocchi ab- branca in prea il colpo di testa di Ma- stronunzio, il sospiro di sollievo del- lo stadio si è sentito dal Monte Sa- gro. 7,5 PICCINI Una forza della natura: sradica pallo- ni dai piedi di Casoli, non un giocato- re qualunque, poi riparte con sgrop- pate di 50-60 metri come se niente fosse. 7,5 VANNUCCI Carrarino doc, cresce tantissimo nel- la ripresa, suo il cross da cui nasce il primo rigore. 7 CORRENT GRande quantità, discreta qualità, freddo nel segnare il gol decisivo su rigore sotto la curva avversaria. 7 BENASSI A Evacuo e alla Vipera Mastronun- zio restano solo le briciole. Grande determinazione, e spesso va in avan- ti per cercare il gol in acrobazia. 7 ANZALONE Una gara di grande personalità, sem- pre a cercare l’anticipo, e come Be- nassi spesso è nel cuore dell’area avversaria. Onnipresente. 7 ORLANDI Nel primo tempo, quando lo Spezia ha ancora fiato, decisivo nel dare una mano in difesa, e recuperare pal- loni. Un suo destro fiondato avrebbe meritato il gol. 7 TADDEI Giostra dietro le quinte con grinta fe- roce, forse quasi troppa visto che ab- batte Iunco dopo una decina di minu- ti e lo mette fuori uso. 8 CORI Non segna ma è il migliore in cam- po: guadagna il primo rigore, va su di testa su ogni pallone, lotta sem- pre, fa da sponda. Imprendibile. Dal 40’ st Pacciardi s.v. : dà equilibrio nel momento clou del sorpasso. 7 GAETA Il superbomber ha pochi palloni gio- cabili, soprattutto smista la palla e cerca il dialogo con Cori. Poi, dal di- schetto, è implacabile. Dal 27’ st Me- rini 7: in circa venti minuti, ha modo di mandare in crisi la difesa avversa- ria, il colpo di tacco che innesca l’a- zione del secondo rigore è un capo- lavoro. 7 GIOVINCO Dopo un primo interlocutorio, si sca- tena nella ripresa: diventa imprendi- bile, immarcabile, fino all’atterra- mento del rigore-sorpasso. DOPO IL 90’ CARRARA. Il mister azzur- ro Stefano Sottili è il simbolo della felicità. Non sappiamo se ci sono dei precedenti, sta di fatto che Stefano è riuscito a vincere il derby su entrambi i fronti, prima da giocatore dello Spezia nel 2001 (rete deci- siva di Fiori al Marmi) e que- sta volta da tecnico della Car- rarese (ma era in campo an- che nello storico 2-3 al Picco del 2000). Domanda d’obbligo, cambia qualcosa? «No, rispon- de Sottili - la gioia è la stessa. Questo derby è talmente senti- to che chi ha la fortuna di vi- verlo e vincerlo, prova sensa- zioni che si porta dietro per tutta la vita e che si racconta- no ai nipoti. Oggi la Carrarese ha vinto questa partita grazie alla condizione atletica e con una determinazione che non ha accompagnato tutta la ga- ra dello Spezia. Noi sapevamo che se ci fossimo messi sullo stesso piano dello Spezia dal punto di vista della tecnica e del palleggio, avremmo sicura- mente agevolato i nostri av- versari. Così abbiamo cercato di mettere la partita sul ritmo e sull’agonismo. Alla fine sia- mo stati ripagati. Io credo che come prestazione generale og- gi la Carrarese non sia stata inferiore allo Spezia, al di là del risultato». Ma quanti rigo- ri vi danno? «La stessa doman- da me la chiesero quelli della Carrarese l’anno scorso quan- do ero a Carpi. Il direttore (Nelso Ricci ndc) rispose: il Carpi prende tanti rigori, per- ché va nell’area avversaria». Gli azzurri hanno dato prova di un carattere incredibile riu- scendo prima a pareggiare e poi a ribaltare il risultato. «La convinzione di potercela fare - spiega il mister - l’abbiamo ac- quisita strada facendo. Insi- stendo potevamo fare male al- lo Spezia, anche sfruttando un episodio, andando a pressare su tutti i palloni. La cosa che mi è piaciuta di più oggi, diver- samente da tante altre partite, è che abbiamo riconquistato tante seconde palle. Questo è sinonimo di una squadra at- tenta, vogliosa. Da qui dobbia- mo ripartire. Vorrei con tutto il cuore che la squadra tragga insegnamento da quello che è accaduto oggi, perché se lo spi- rito sarà sempre questo, allo- ra potremo toglierci tante sod- disfazioni e di sicuro non avremmo perso a Bassano do- menica scorsa». «Molti rigori? Siamo spesso in area» Mister Sottili felice: grande determinazione, ottima condizione atletica Con gli aquilotti non potevamo metterla sul palleggio Il mister azzurro Stefano Sottili LE PAGELLE

Carrarese Spezia23!10!2011

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  • MATELLI

    MATELLI

    MATELLI

    MATELLI

    LUNED 24 OTTOBRE 2011IL TIRRENO 25SPORT

    Anzalone e Taddei

    CARRARESE 2

    SPEZIA 1

    CARRARESE (4-4-2): Nocchi; Piccini, Benassi, Anzalone,Vannucci; Orlandi, Corrent, Taddei, Giovinco; Cori (40 stPacciardi), Gaeta (27 st Merini). A disp. Gazzoli, Pasini,Conti, Ballardini, Belcastro. All. Sottili.SPEZIA (4-4-2): Russo; Rivalta, Lucioni, Murolo, Ferrini;Madonna, Bianco (12 st Buzzegoli), Papini, Casoli (37 stTestini); Evacuo, Iunco (13 pt Mastronunzio). A disp. Con-ti, Enow, Lollo, Ferretti. All. Serena.

    ARBITRO: De Benedictis di Bari.RETI: nel pt al 37 Bianco; nel st al 18 Gaeta (rig.), al 43Corrent (rig.).NOTE: spettatori 4.900 circa, paganti 4.289 (400 fra omag-gi e accrediti), incasso 58.090 euro. Ammoniti Gaeta,Papini, Benassi; angoli 3-1. Un minuto di raccoglimen-to in memoria di Marco Simoncelli.

    Il bilancio: steward ferito da bomba cartae grossi petardi lanciati dal treno

    CARRARA. Due grossi petardi, qua-si delle bombe carta, lanciati dai fine-strini del treno che da Spezia portavacirca 600 supporter aquilotti a Carra-ra, e che hanno appiccato il fuoco allesterpaglie a fianco dei binari (sono do-vuti intervenire i vigili del fuoco); ungiovane steward della societ azzur-ra, Stefano Pluchino di 20 anni, di Ge-nova, rimasto ferito - per fortuna inmodo leggero alle gambe, guarir indieci giorni - da una bomba carta, que-sta lanciata invece dai sostenitori del-

    la Carrarese al momento dellarrivoallo stadio del pullman dello Spezia.Sono gli unici episodi di una giornatatemutissima dalle forze dellordine -schierate numerosissime - e che inve-ce ha visto un bilancio pi che soddi-sfacente per lordine pubblico. Gran-de tensione, certamente, cori e sfott,e anche un momento di comune com-mozione: durante il minuto di racco-glimento in memoria di Marco Simon-celli, 5.000 spettatori hanno applaudi-to tutti insieme.

    Delirio azzurro, vittoria in rimontaSpezia schiantato nella ripresa con due rigori, la Carrarese vola al terzo posto

    CARRARA. Non Davide contro Golia, perch le pro-porzioni e il divario non sono questi, ma proprio veroche spesso nel calcio le corazzate e i nomi - almeno nellesfide secche, poi alla distanza i valori dovrebbero emer-gere - non contano: e cos la Carrarese della corsa, dellagrinta, anche di una certa fisicit, alla distanza schian-ta uno Spezia apparso a tratti quasi supponente, Narci-so. In vantaggio su mischia, gli aquilotti hanno commes-so lerrore di pensare di poter controllare la sfida. Ma so-no stati travolti, pi di quanto non dica il 2-1 in rimon-ta, con doppio rigore.

    Carrarese in trionfo, quin-di, come nellultimo preceden-te ai Marmi (allora, ottobre2002, fu 1-0 con gol di Banchel-li).

    Gara tattica, tirata. Il por-tierone Gazzoli non ce la fa,fra i pali va Nocchi, al debut-to stagionale.

    La Carrarese parte corta,con il 4-4-2, Cori e Gaeta dipunta, Serena risponde conEvacuo-Iunco, ma dopo 10questultimo, temutissimo,viene toccato duro da Taddeied costretto a uscire, al suoposto la Vipera Mastronun-zio.

    La prima conclusione diGaeta, debole, la chance mi-gliore al 7 quando il portiereRusso svirgola il rinvio, lapalla finisce addosso a Cori erimbalza di nuovo verso ilportiere ospite, graziato. LaCarrarese cerca molto lasponda di Cori, sullaltro fron-te al 16 un tiro-cross di Ma-donna manda in crisi Nocchi,che smanaccia fuori a fatica.I ritmi non sono alti, al 17 ungran destro di Orlandi da 35metri costringe Russo a rifu-giarsi in corner. Grandi prote-ste della Carrarese al 23, sucross di Vannucci, Murolo

    tocca di mano, per arbitro eguardalinee tutto regolare,Gaeta si sbraccia ma prendeun giallo. In una fase di stan-ca, di studio, il vantaggio ospi-te: 37, punizione da sinistradi Madonna, batti e ribatti inarea, la palla rimane l vagan-te a due metri dalla porta,Bianco di forza scaglia sottola traversa. 0-1, curva Sud fe-steggia, stadio ammutolito.La Carrarese non riesce ascuotersi fino al riposo, nellaripresa entra con un passomolto pi deciso, dopo chenel primo tempo parsa unpo contratta. Lo Spezia haun sussulto al 4, quando laVipera stoppa e si gira in

    area, il suo mancino velenosoesce di poco. Poi gli aquilottigradualmente si spengono: sispecchiano in lanci e giocatedi fino, gli azzurri si mettonoa giocare con la giusta cattive-ria. La Carrarese attaccaquindi con forza, con genero-sit e al 17 pareggia: Vannuc-ci mette una gran palla inmezzo, Cori in anticipo inarea di testa ma messo gida Murolo, rigore, Gaeta fred-dissimo non sbaglia e spiazzaRusso, 1-1, lo stadio ora nonsolo si rianima ma spinge asua volta gli azzurri. E la Sot-tili-band insiste, mentre loSpezia cala anche sul piano fi-sico: la squadra di casa avan-

    za il baricentro, mette pressio-ne sui portatori di palla, pun-ta sullanticipo. Lo Spezia sof-fre i palloni filtranti, al 24Gaeta e Benassi non ci arriva-no per un soffio su tiro crossdi Giovinco, i pericoli arriva-no quasi tutti da sinistra al34 Vannucci - scatenato nellaripresa - crossa in mezzo, pa-sticcio davanti a Russo, pallain corner; un minuto dopo, al-tro tiro cross da sinistra, Me-rini - subentrato al 27 a Gae-ta - non ci arriva per un sof-fio. Ora lo Spezia alle corde,e al 42 il sorpasso: Merini faun movimento straordinariosullout di destra, tacco intelli-gente verso Corrent a centro

    area che allarga a Giovinco;stop a seguire, ma al momen-to del tiro atterrato da Rival-ta. Altro rigore, ineccepibile:Corrent questa volta non sba-glia, dopo lerrore con il Frosi-none, insacca alla destra delportiere che intuisce ma nonci arriva. Lo stadio esplode,tutte e due le reti sotto la cur-va dello Spezia. Non finita:Mastronunzio al 46 si guada-gna quasi un rigore in movi-mento di testa con un movi-mento da centravanti vero,ma il tiro debolissimo, Noc-chi ringrazia. Ora finita. Ilpopolo azzurro pu festeggia-re.

    Massimo Braglia

    Il bomber Gaeta Corrent segna il rigore del sorpasso

    di Massimo Braglia

    6,5 NOCCHINel primo tempo un paio di uscite co-s cos non convincono appieno, poigradualmente prende fiducia; lo Spe-zia, a parte il gol in mischia, noncrea grossi pericoli, ma quando nelfinale, a tempo scaduto, Nocchi ab-branca in prea il colpo di testa di Ma-stronunzio, il sospiro di sollievo del-lo stadio si sentito dal Monte Sa-gro.

    7,5 PICCINIUna forza della natura: sradica pallo-ni dai piedi di Casoli, non un giocato-re qualunque, poi riparte con sgrop-pate di 50-60 metri come se nientefosse.

    7,5 VANNUCCICarrarino doc, cresce tantissimo nel-la ripresa, suo il cross da cui nasce ilprimo rigore.

    7 CORRENTGRande quantit, discreta qualit,freddo nel segnare il gol decisivo surigore sotto la curva avversaria.

    7 BENASSIA Evacuo e alla Vipera Mastronun-zio restano solo le briciole. Grandedeterminazione, e spesso va in avan-ti per cercare il gol in acrobazia.

    7 ANZALONEUna gara di grande personalit, sem-pre a cercare lanticipo, e come Be-nassi spesso nel cuore dellareaavversaria. Onnipresente.

    7 ORLANDINel primo tempo, quando lo Speziaha ancora fiato, decisivo nel dareuna mano in difesa, e recuperare pal-loni. Un suo destro fiondato avrebbemeritato il gol.

    7 TADDEIGiostra dietro le quinte con grinta fe-roce, forse quasi troppa visto che ab-batte Iunco dopo una decina di minu-ti e lo mette fuori uso.

    8 CORINon segna ma il migliore in cam-po: guadagna il primo rigore, va sudi testa su ogni pallone, lotta sem-pre, fa da sponda. Imprendibile. Dal40 st Pacciardi s.v.: d equilibrio nelmomento clou del sorpasso.

    7 GAETAIl superbomber ha pochi palloni gio-cabili, soprattutto smista la palla ecerca il dialogo con Cori. Poi, dal di-schetto, implacabile. Dal 27 st Me-rini 7: in circa venti minuti, ha mododi mandare in crisi la difesa avversa-ria, il colpo di tacco che innesca la-zione del secondo rigore un capo-lavoro.

    7 GIOVINCODopo un primo interlocutorio, si sca-tena nella ripresa: diventa imprendi-bile, immarcabile, fino allatterra-mento del rigore-sorpasso.

    DOPO IL 90

    CARRARA. Il mister azzur-ro Stefano Sottili il simbolodella felicit. Non sappiamose ci sono dei precedenti, stadi fatto che Stefano riuscitoa vincere il derby su entrambii fronti, prima da giocatoredello Spezia nel 2001 (rete deci-siva di Fiori al Marmi) e que-sta volta da tecnico della Car-rarese (ma era in campo an-che nello storico 2-3 al Piccodel 2000). Domanda dobbligo,cambia qualcosa? No, rispon-de Sottili - la gioia la stessa.Questo derby talmente senti-to che chi ha la fortuna di vi-verlo e vincerlo, prova sensa-zioni che si porta dietro pertutta la vita e che si racconta-no ai nipoti. Oggi la Carrareseha vinto questa partita graziealla condizione atletica e conuna determinazione che nonha accompagnato tutta la ga-ra dello Spezia. Noi sapevamoche se ci fossimo messi sullostesso piano dello Spezia dal

    punto di vista della tecnica edel palleggio, avremmo sicura-mente agevolato i nostri av-versari. Cos abbiamo cercatodi mettere la partita sul ritmoe sullagonismo. Alla fine sia-mo stati ripagati. Io credo checome prestazione generale og-gi la Carrarese non sia statainferiore allo Spezia, al di ldel risultato. Ma quanti rigo-ri vi danno? La stessa doman-da me la chiesero quelli dellaCarrarese lanno scorso quan-do ero a Carpi. Il direttore(Nelso Ricci ndc) rispose: il

    Carpi prende tanti rigori, per-ch va nellarea avversaria.Gli azzurri hanno dato provadi un carattere incredibile riu-scendo prima a pareggiare epoi a ribaltare il risultato. Laconvinzione di potercela fare -spiega il mister - labbiamo ac-quisita strada facendo. Insi-stendo potevamo fare male al-lo Spezia, anche sfruttando unepisodio, andando a pressaresu tutti i palloni. La cosa chemi piaciuta di pi oggi, diver-samente da tante altre partite, che abbiamo riconquistatotante seconde palle. Questo sinonimo di una squadra at-tenta, vogliosa. Da qui dobbia-mo ripartire. Vorrei con tuttoil cuore che la squadra traggainsegnamento da quello che accaduto oggi, perch se lo spi-rito sar sempre questo, allo-ra potremo toglierci tante sod-disfazioni e di sicuro nonavremmo perso a Bassano do-menica scorsa.

    Molti rigori? Siamo spesso in areaMister Sottili felice: grande determinazione, ottima condizione atletica

    Con gli aquilottinon potevamometterla sul palleggio

    Il misterazzurroStefanoSottili

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