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Cultura e Turismo Infrastrutture, viabilità, trasporti Politica locale Pubblica Amministrazione Sanità, sociale, servizi per l'infanzia INDICE IN CENTRO C’È PIADA CIOCK 03/03/13 Corriere Romagna Ravenna 2 Da Verdi al folk, un’alchimia che funziona 03/03/13 Corriere Romagna Ravenna 3 Tutte le sfumature del liscio È l’ora della magia popolare 03/03/13 Il Resto del Carlino Ravenna 5 Nei giorni dei Lòm a Mêrz rivive la Caveja 03/03/13 La Voce di Romagna Ravenna 6 Piada Ciock per tutti 03/03/13 La Voce di Romagna Ravenna 7 CINEMA FILM DA OSCAR AL JOLLY STASERA A RUSSI C’È ‘LINCOLN’ 03/03/13 Il Resto del Carlino Ravenna 8 In casa Pd ci si interroga «Il dialogo con i 5 Stelle? Inevitabile» 03/03/13 Il Resto del Carlino Ravenna 9 Il Pd saprà voltare pagina? 03/03/13 Il Resto del Carlino Ravenna 12 Nelle partecipate da enti locali resta il nodo del lavoro 03/03/13 Il Sole 24 Ore 13 Avis: Luigi Rusticali confermato presidente 03/03/13 La Voce di Romagna Ravenna 14 Pagina 1 di 14

CINEMA FILM DA OSCAR AL JOLLY STASERA A … · Cultura e Turismo Infrastrutture, viabilità, trasporti Politica locale Pubblica Amministrazione Sanità, sociale, servizi per l'infanzia

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Cultura e Turismo

Infrastrutture, viabilità, trasporti

Politica locale

Pubblica Amministrazione

Sanità, sociale, servizi per l'infanzia

INDICE

IN CENTRO C’È PIADA CIOCK03/03/13 Corriere Romagna Ravenna 2

Da Verdi al folk, un’alchimia che funziona03/03/13 Corriere Romagna Ravenna 3

Tutte le sfumature del liscio È l’ora della magia popolare03/03/13 Il Resto del Carlino Ravenna 5

Nei giorni dei Lòm a Mêrz rivive la Caveja03/03/13 La Voce di Romagna Ravenna 6

Piada Ciock per tutti03/03/13 La Voce di Romagna Ravenna 7

CINEMA FILM DA OSCAR AL JOLLY STASERA A RUSSI C’È ‘LINCOLN’03/03/13 Il Resto del Carlino Ravenna 8

In casa Pd ci si interroga «Il dialogo con i 5 Stelle? Inevitabile»03/03/13 Il Resto del Carlino Ravenna 9

Il Pd saprà voltare pagina?03/03/13 Il Resto del Carlino Ravenna 12

Nelle partecipate da enti locali resta il nodo del lavoro03/03/13 Il Sole 24 Ore 13

Avis: Luigi Rusticali confermato presidente03/03/13 La Voce di Romagna Ravenna 14

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.5> i\L\ • 03/03/2013

orriere Periodicità: Quotidiano

di Ravenna Faenza-Lupo e Imola Tiratura: n.d.

Direttore responsabile: Pietro Caricato

Diffusione: n.d.

pressunE

RUSSI • IN CENTRO C'È PIADACIOCK

Prosegue oggi, nel cen-tro storico di Russi, la due giorni di "Piada Ciock": dalle 10 alle 20 fiera del cioccolato e delle specialità enogastrono-miche, con espositori di prodotti tipici provenien-ti da ogni regione d'Italia, la Fiera campionaria, il mercato straordinario, la mostra-mercato dell'arti-gianato e collezionismo e il mercatino di opere dell'ingegno e creativi, conditi da spettacoli iti-neranti e musica.

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Cronaud Raverna

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Pagina 27

DaVerdi folk, un'alchimia che funziona

\ \ • 03/03/2013

orriere Periodicità: Quotidiano

di Ravenna Faenza-Lupo e Imola Tiratura: n.d.

Direttore responsabile: Pietro Caricato

Diffusione: n.d.

pressunE

Da Verdi al folk, un'alchimia che funziona Dal 23 maggio al 14 luglio, ospiti d'eccezione Martha Argerich, Yo-Yo Ma e Burt Bacharach

di SUSANNA VENTURI

RAVENNA. «Tu la rama la piò béla, strapa i fiur ch'i t' piis a te...» quando il pubblico dell'Alighieri quasi sottovoce inizia a cantare i versi dell'antica canta romagnola, "La majé", sul suono dell'oca-rina di Michele Carnevali, la sorpresa che aveva colto tutti di fronte alle piroette dei giovani bal-lerini di liscio e alle fruste degli sc-iucaren fuori del teatro, si scioglie nella piena condivisione.

E si capisce che il tema che quest'anno Ravenna festival si è dato arriva al cuore di tutti, dando voce a pulsioni a lungo inascol-tate ma che ora si rivelano in tutta la loro vitalità: è il mondo popolare che ir-rompe sulla scena, con quella legge-rezza e alle-gria che oggi più che mai sentiamo necessarie. Sono le Al- chimie po- polari pre- sentate ieri alla città con un vero e proprio spetta-colo (animato dall'ocarina come dal sax di Fiorenzo Tassinari, dal clarinetto in do di Moreno Conficco-ni, dalla fisarmonica di Primo Montanari, dall'e-terea voce delle sorelle Pi-razzini o dall'estempora-nea lezione di ballo del maestro Malpassi), e che si dipaneranno dal 23 maggio al 14 luglio per poi prolungarsi nella trilogia operistica di novembre. Un mondo, quello folclori-co, che «in questo modo -come ha sottolineato l'as-sessore Bakkali insieme al sindaco Matteucci -vie-ne riconosciuto in tutto il

suo valore di patrimonio culturale da tutelare al pa- ri di altre espressioni ar- tistiche». La scelta è scatu- rita dalla trilogia popolare che con grande successo ha chiuso la scorsa edizio- ne: come ha spiegato Cri- stina Muti, «è nata dal cuo-

re popolare che pervade la musica di Verdi: la passione, gli affetti, il fer- vore, la rab- bia... una ve- rità dell'ani- ma che con- tinuiamo a

celebrare con le sue opere, per esempio con la nuova trilogia incentrata sui ti-toli shakespeariani, Mac-beth, Otello e Falstsaff, ma che ci conduce anche a ri-scoprire un altro grande della nostra terra: Secon-do Casadei». Al leggenda-rio musicista, simbolo del liscio romagnolo ricorda-to sul palcoscenico dalla figlia Riccarda, sarà dedi-cato un grande concerto che vedrà una tradiziona-le orchestrina folk affian-care l'Orchestra Cherubi-ni, insieme anche alle in-flessioni jazz dettate da so-listi come Trovesi e Co-scia, su musiche di Casa-

dei. Ma sulla scia del liscio si articolerà anche la nu-trita programmazione del-lo spazio allestito alla Log-getta Lombardesca, la "Balera ai giardini" dove per tutto il festival il re-pertorio da ballo sarà de-clinato secondo le più di-verse inflessioni, dal jazz al sound balcanico, senza trascurare vere e proprie lezioni di ballo.

E la vena "popolare" non risparmierà gli ap-puntamenti a Palazzo San Giacomo di Russi e neppu-re l'irrinunciabile versan-te "colto" del festival: con l'Omaggio a Berio, mae- stro della commistione tra linguaggi, con le antiche danze rielaborate dalla Cappella Savaria, con l'in-

contro tra la polifonia col-ta degli Odhecaton e il can-to a tenore sardo; poi con il tango riletto dalla grande pianista Martha Argerich, nome di punta di questo cartellone così come il vio-loncellista Yo-Yo Ma, e il songwriter Burt Bachara-ch. Il tutto per tornare a Verdi: a lui sono infatti so-no riservati i due appun-tamenti con Riccardo Mu-ti che dirigerà il "Nabuc-co" in forma di concerto sul podio degli organici del Teatro dell'Opera di Roma; eppoi il Concerto dell'amicizia che, dedicato alle zone terremotate dell'Emilia, approderà a Mirandola, tutto incentra-to su pagine verdiane.

www.ravennafestival.org

A Secondo Casadei sarà dedicato un grande concerto con l'Orchestra Cherubini e il jazz del duo Trovesi-Coscia

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\ • 03/03/2013

orriere Periodicità: Quotidiano

di Ravenna Faenza-Lupo e Imola Tiratura: n.d.

Direttore responsabile: Pietro Caricato

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pressunE

di CLAUDIA ROCCHI

RAVENNA. Dopo il fasci-no dei Momix, in attesa dell'annunciata prima ita-liana di Sleeping beauty (30 maggio-2 giugno Ali-ghieri) dell'inglese Mat-thew Bourne felicemente "adottato" da Ravenna fe-stival, il menù di danza 2013 esalta piatti forti di novità contemporanea, e poi la nuova danza africa-na con un'outsider femmi-nile, e un intermezzo a commento della recente storia italiana contempo-ranea e di ricerca, compiu-ta fra gli 80-90. Mentre in-contra, nel londinese Sadler's Wells, un ca-nale produt-tivo privile-giato di que-sta 24' edi-zione.

La danza africana propone (13 giugno Ali- ghieri) il ballerino Fer- nando Anouang'a. Bissa con la sorprendente coreo-grafa Dada Masilo nella sua personalissima ver-sione del "Lago dei cigni" (2 luglio Pala De Andrè). Una novità per l'Italia è il Gala Ivan Putrov (21 giu- gno Pala De Andrè) voluto dal ballerino ucraino tra-piantato al Royal di Lon-dra; il quale rilancia la danza secondo l'idea di Nureyev e di Béjart, quel-la cioè di una disciplina artistica più al maschile. E confeziona un gala di grandi ruoli maschili nel balletto classico e moder-

no. Altra novità arriva dal coreografo belga maroc- chino Sidi Larbi Cherkao- ui (quello di Sutra del 2009). Questa volta compie un viaggio in Argentina (6 luglio Pala De Andrè) cat-turando atmosfere del nuovo tango del porto, chiamato fusion dance. E ancora per la prima volta in Italia arriva il coreogra-fo americano Mark Morris (Vittoria Ottolenghi lo fe-ce conoscere all'Italia nel-la sua "Maratona" televi-siva nel 1980); farà danza-re il suo Dance Group su musiche di Bach, Hum-mel, Henry Cowell, Lou

Harrison e-seguite dal vivo, cifra stilistica della sua danza.

A ciò si ag-giunge il progetto ita-liano Ric.Ci ideato dalla

giornalista e critico Mari-nella Guatterini. La quale compie una analisi sulla danza innovativa italiana "storicizzata", ripropo-nendo al Rasi un trittico di lavori fondamentali della danza post moderna: sono "Duetto" di Virgilio Sieni e Alessandro Certini (6 giugno), "La boule de nei-ge" di Fabrizio Montever-de (7 giugno), "Calore" di Enzo Cosimi (8 giugno). Il progetto si completa con la nuova coreografia della ravennate Simona Bertoz-zi "Elogio de "La folia" sul-le Sonate per violino e con-tinuo op.V di Arcangelo Corelli (12 giugno).

La danza: oltre a Matthew Bourne in arrivo interessanti novità dal mondo del contemporaneo e dall'Africa

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DaVerdi folk, un'alchimia che funziona

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il Resto del Carlino

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

02/03/2013 press unE

Periodicità: Quotidiano

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LAWOCE Direttore Responsabile: Stefano Andrini

03/03/2013

Periodicità: Quotidiano

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press LinE ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

Icona senza tempo Anche i moderni writers rendono omaggio al simbolo romagnolo della caveja

Nei giorni d_ei Lòm a Mérz rivive la Caveja A "Ca'Sgurè" di Savarna una mostra rende omaggio

ad uno dei segnacoli più diffusi dell'identità romagnola

nche quest'anno "Ca'Sgurè" di Savarna celebra il rito dell'av- vento della primavera, i Lòm a

èrz, i fuochi magici propizia-tori della primavera, con una serie di e-venti che coniugano l'affetto per la pro-pria terra e le sue tradizioni, con l'intrat-tenimento e l'alta cultura.

Oggi, si va, dalle 14.30 in poi, dall' e-sibizione degli "S-ciucaren', alla sfilata dei carri romagnoli, ai filmati sul lavoro contadino e, all'imbrunire, divamperan-no i classici fuochi: il tutto accompagna-to da pizza al forno, salumi in graticola, dolci e tanto buon vino.

Nel dinamico menu di Romano Segu-rini, il piatto forte, nell'attuale ricorrenza dei "Lòm", è una vasta e selezionatissima mostra di "cm., ej e": uno dei più diffusi nostri "distintivi" regionali. Si tratta di u-na raccolta di 147 caveje, tra cui spicca-no una del 1698, con lo stemma di Cer-via e otto (di cui la più antica del 1814) della famiglia Orselli di S. Pancrazio, che tramandò il "segreto" della impareggia-bile bellezza delle sue realizzazioni fmo agli anni '30 del '900. A documentare questo imperdibile patrimonio, è il ca-talogo curato da Wanda Budini, cono-sciuta esperta di tradizioni romagnole e recente autrice di una ricerca sulle co-perte da buoi romagnole. La pubblica-zione, intitolata "Caveja cantarena", ri-sulta una delle più esaustive sull'argo-mento, dopo che nel 1977 era uscita quello di Mario Bocchini sullo stesso te-ma, "Romagna, la caveja nel tempo".

"Nata come strumento di lavoro con-tadino, destinato a fissare il timone del carro al giogo imposto sul collo dei bovi-ni che dovevano trainare i mezzi agricoli, è diventata nel tempo, in particolare fra la fine dell'800 e i primi decenni del 900, il simbolo della Romagna': così l'autrice ci presenta il secolare strumento. Appli-cate allo strumento erano le "anella", che andavano da una a quattro, a seconda dell'area geografica, e che avevano una duplice funzione: da una parte erano u-

na sorta di segnalatore acustico che av-visava dell'arrivo o dell'ubicazione del plaustro, monumentale carro agricolo trainato dai buoi, dall'altro un intento apotropaico, per purificare l'aria e allon-tanare influssi malefici. La Budini fa ri-salire quest'ultima funzione a una tra-dizione pagana: "Oltre ad utilizzare mol-teplici forme di campanelli, anelle, sona-gli tintinnanti come giocattoli o al collo di animali domestici, la cultura religiosa precristiana, che interessò a lungo anche popolazioni delle nostre zone, utilizzava nei riti sacri i sistri... probabilmente lo stesso dondolio di un oggetto rituale si riteneva potesse contribuire a difendere un luogo': Tali prerogative magiche sono poi continuate nella cultura contadina, alla caveja si attribuiva infatti virtù di di-vinazione potendo segnalare il sesso dei nascituri o tutelare le ragazze dalle in-cursioni notturne del "mazapegul", lo sfrontato folletto che le insidiava. La ca-

veja era anche manifestazione di potere e più le anella erano tintinnanti e varie nelle loro sonorità, più era dimostrata la ricchezza dei proprietari. Essa era poi personalizzata dalle iniziali degli artigia-ni costruttori e dai simboli delle famiglie dei possessori, dove non mancavano pretenziose corone regali, aquile impe-riali o immagini legate all'etimo dei co-gnomi: la fiamma per i Fiammenghi, la biscia per i Bissi, ecc. Molto diffuse an-che le figurazioni religiose: colombe del-lo Spirito Santo, angeli, monogrammi mariani, ma soprattutto croci di vario genere, latina, greca, gigliata, a sottoli-neare, da una parte l'intento di ottenere la protezione divina, dall'altra l'ortodos-sia dei proprietari che, nel periodo della dominazione pontificia, era fondamen-tale per non incorrere nell'occhiuta cen-sura della Chiesa. Le ultime generazioni non sempre hanno saputo apprezzare questo strumento, spesso finito tra i ferri

vecchi. L'opera di rivalutazione di Aldo Spallicci e dei suoi sodali anche dalle pa-gine del "Plaustro" e della "Pié", portò a un nuovo interesse e la caveja assurse a uno dei segnacoli più diffusi della Ro-magna. Oggi, con strumenti scientifici e filologici più raffinati, i cultori e i rac-coglitori di queste tradizioni raccolgono questi reperti in collezioni e musei et-nografici, veri centri di cultura e d'ag-gregazione di quel che resta del tanto sottovalutato mondo contadino. La festa dei "Lém", frutto dell'instancabile dina-mismo di Romano Segurini, coadiuvato dall'Associazione "Percorsi" e dalla mo-glie Maria Rosa (vera custode della vera cucina romagnola), è dunque il classico esempio di come una tradizione di an-tichissime origini possa essere rivitaliz-zata e coinvolgere tanta gente ancora le-gata alla propria identità (Info 0544-533609) .

Giovanni Zaccherini

Pagina 16 Nei giorni dei Lòm a Mérz rivive

ASSICITATIOCE Ak MILANESE S

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FOCE Direttore Responsabile: Stefano Andrini

03/03/2013

Periodicità: Quotidiano

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press LinE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

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Zanzare: ecco quanto ci casteranno 517,ú

DELIZIE A RUSSI

Piada Ciock per tutti Giornata conclusiva per la "Fiera del Cioccolato" e delle specialità culinarie in genere a Russi. Piada Ciock 2013 si svolgerà nel Centro Storico di Russi (Piazza FarMi / Corso FariM / Piazza Gramsci / Via Cavour / Piazza Baccarini) dalle 10 alle 20.

In menu: espositori di prodotti tipici provenienti da ogni regione d'Italia con la Fiera Campionaria all'interno della quale avrà luogo il mercato ambulante straordina-rio, la Mostra-Mercato di Artigia-nato, collezionismo e Mercatino di Opere dell'Ingegno e Creativi. Questo evento coinvolgerà l'in-tera città e le zone limitrofe, Ra-venna compresa. Nessuno potrà resistere alla tentazione di gusta-re crepes, piadine, bomboloni, brioches, tutto farcito al ciocco-lato, durante una passeggiata in-vernale. A ciò si aggiunga la pos-sibilità di trovare abbigliamento, oggetti, calzature, prelibatezze ti-piche, artigianato, collezionismo a prezzi convenienti e finalmente nel weekend, ovvero quando le persone non lavorano e trascor-rono il proprio tempo libero pas-seggiando in famiglia. Una festa iniziata ieri, per grandi e piccini, accompagnata dalle specialità più dolci.

Alle 10, tra l'altro, apertura mo-stra di pittura di "Artej - ritagli d'arte" (Chiesa in Albis) e raduno Auto Tuning (Piazza Farini). Dalle 14, spettacoli itineranti offerti da "saltasaltaprilla", apertura mer-catini dell'artigianato, collezioni-smo, prodotti tipici e giostre. Dal-le 15.30, Gianni Esposito - musi-ca dal vivo, e animazione.

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Sp, durai pnl1 d M' SIPpri «,r9ppi debiti. ,iviexiere»

press LinE il Resto del Carlino 03/03/2013

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

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CINEMA FILM DA OSCAR AL JOLLY STASERA A RUSSI C'È 'LINCOLIT

PROSEGUONO a Russi le proiezioni cinematografiche organizzate dal Circolo Anspi Jolly, in collaborazione con il Comune di Russi, presso ii. Cinema Jotty in via Cavour 5 a Russi tasera alle 21 verrà proiettato Imcoin' I premio Oscar , Daniet Day Lewls,

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CHI SONO

Gabriele Albonett, ex questore della Camera

ha appena conclus i

q suoi 12 anni

da parlamentare

"

Eraldo Baldi scrittore, è:ata o

assessore a Rus s i ed è milita

del centrosinistra

press unE il Resto del Carlino 03/03/201303/03/2013

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

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In casa Pd ci si interroga «Il dialogo coni 5 Stelle? hievitabile» La crisi del partito vista cki Gabriele Albonetti ed Ecaldo Baldini

• GABRIELE ALBONETTI

È evidente che siamo di fronte a una nuova epoca, e che il voto ai 5 stette rappresenta una manifesta insofferenza verso un modo di fare politica

• ERALDO BALDINI

La campagna elettorale è stata insufficiente, poco convincente. E il momento di prendere atto dette responsabilità, a ogni livello

GABRIELE Albonetti., ex questore della Camera ha appena con-cluso 1 suol 12 aracea da parlamentare. Nella sua Faenza àl Pd è crollato al 37%. La impressiona?

«In uno tsunami di questo tipo, risultati del genere ci possono stare, e non vedo cause locali. Tel resto il nostro risultato in Emilia-Romagna è miglio-re che altrove. Detto questo, è evidente che siamo di fronte a una nuova epoca, e che il voto al Movimento 5 stelle rappresenta una manifesta insof-ferenza verso un modo di fare politica».

Da deputato uscente, cosa pensa che succederà ora? «Bisogna preoccuparsi del bene del paese: dobbiamo dare risposte all'Eu-ropa e ai mercati, ma anche al disagio sociale che sta crescendo, e che è espresso dal voto. Il crollo dei partiti tradizionali al sud parla chiaro: il rigore non basta, la stessa democrazia occidentale è a rischio».

Scendere a patii coni Cinque stelle è inevitabile? «Se un movimento prende il 25% dei voti, e al suo iritertio c'è una forte propulsione giovanile, il. Pd deve saper rappresentare queste istanze. Il dia-logo è inevitabile, spero ci sia disponibilità anche da parte loro».

Le candidature del Pd ravennate erano giuste? «Penso di sì. Del resto, con questa legge elettorale, i nomi contano relativa-mente. Anzi, le liste bloccate penalizzano chi, come noi, aveva buoni can-didati».

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A CAMERA

PREFERENZE

Politica odiata? Emma Fattorini, cervese e neosenatrice per il Pd dopo essere stata capolista in Basilicata. «La politica ha raggiunto un discredito mai visto fra i giovani» Il:intervista è a p, in

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Candidati giusti Per Albonetti «le candidature del Pd ravennate erano giuste. Con questa Legge elettorale i nomi contano poco, anzi, le liste bloccate ci hanno frena to nette foto La Idem)

MASCOTTE .

press unE il Resto del Carlino 03/03/2013

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

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Eraldo Baldini, scrittore, ex assessore a Russi e militante del cen-trosinistra. Cosa pensa del risultata del Pd e dei suoi alleati in provincia di Ravenna?

«Chiaramente è stata una delusione e, come ripeto da tempo, non si devo-no incolpare altri: serve autocritica. La campagna elettorale è stata insuffi-cien te, poco convincente. E il momento di prendere atto delle responsabi-lità, a ogni livello».

anche il momento di cambiare dirigenti? «Nella politica di oggi, le posizioni sono abbinate alle facce. Il che non è sempre giusto, ma se ne deve tenere conto».

Chi vedrebbe come leader dopo Bersoni? «Il nuovo non è automaticamente migliore del vecchio, ma nella grande compagine del centrosinistra c'è tutta la possibilità di abbinare idee nuove a volti nuovi. I giovani interessanti ci sono: Civati, la Serracchiani, lo stes-so Renzi. L'importante è che si scelga democraticamente».

Le candidature ravennati erano deboli? «Non mi sembra, né a Ravenna né altrove. E in ogni caso non credo che gli italiani abbiano votato guardando ai nomi dei candidati».

Cosa penso del boom del Movimento 5 stelle? «E un fenomeno estremamente interessante, che coinvolge un gran nume-ro di persone in buona fede. Tuttavia, mi resta un interrogativo: dove vuo-le condurle il loro leader».

IL GUARDA AVANTI «CI SONO TANTI VOLTI NUOVI E GIOVANI — DICE ERALDO BALDINI —L'IMPORTANTE PERÒ È CHE VENGANO SCELTI DEOMCRATICAMENTE»

TRE DOMANDE IN CERCA DI RISPOSTA

domani «Grillo? Si tratta di un fenomeno interessante — sottolinea Bat coinvolge tante persone in buona fede. Ma ho una domandavi il Leader dove vuote portarle?

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Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

press unE

Periodicità: Quotidiano

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03/03/2013 il Resto del Carlino

RAVENNA

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015

AL SENATO

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PREFERENZE

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il Resto del Carlino

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

03/03/2013 pressunE

Periodicità: Quotidiano

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Diffusione: n.d.

ZN7

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pa

E1e m, boom t ds2d parti

lei tua pinlon

li, Ravenliate è sottoh per u t li Pd e in difficoltà, anche Peli, soffre. Boom dei grillini, Dì la tua opinion per mali, fax o posta rdinaria scrivendo a

fax ; 0544 39011, Via

[PROSEGUE l Al_ imma FACILE

la tensione, in casa d , s tissitria. Perché, al di là del-le dichiarazioni prudenti

i erticil d" , la discesa il 40 per cento di un cine.' abituato ad atten-

cita 50 si 1a sentire. in po' storditi.

„abile «Ve

l'avevamo detto» dei renzia- n qui, è risuonato più fichi- le che altrove: lo choc ri- guarda tutti. E guardando

014, rischia di traslor- paura: perdere Co-

aldi' come Cervia non é più fantaseien-

)055 gli elettori, c o capiti», ha'corr

sindaco di 1.2,avei i. E con lui al

pire se 'è soltanto formula di rito, o se è

1.7j0 di una riflessione ve-he riguarda il modo di politica (e amministra-e) sul territorio, può aspettare qualche

ertura verso i 'granai', di queste elezioni, an-

che a Ravenna, sono stati gli unici vincitori, Si può commettere qualche

proveedimenro a favore del-la trusparenza e della meri-

azia. Ma non può basta-la politica locale sì

none, innanzitutto, la ne-sita di fra un o alle elezioni con candi-credibili: proporre fac-agliate, stavolta, si pa-

la sconfitta. Equesto °1 centrosinistra co-

e per u entrodestra che > dispetto del buon recupe-

ro a livello nazionale, qui è uscito dal voto con le ossa

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ha

Pagina 12

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03/03/20/3

Periodicità: Quotidiano

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pressunE

ll'erld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano

Nelle partecipate da enti locali resta il nodo del lavoro di Ilaria Rizzo

al 2008 si è assistito a una progressiva pubblicizzazio- ne del rapporto di impiego

presso le società partecipate dall'ente locale (articolo 18, Dl 112/2008)

Tuttavia la disciplina è profon-damente diversa a seconda che si tratti di società strumentali o di so-cietà esercenti servizi pubblici lo-cali. Per quanto attiene le società "in house" che svolgono servizi pubblici locali, la disciplina, an-che per quanto attiene il persona-le, è quella dell'articolo 3-bis, Dl 138/2011, non toccato dalla pronun-cia della Consulta 199/2012 (inap-plicabilità del patto di stabilità). La norma prevede che le società partecipate disciplinino i rapporti di lavoro, in ogni loro aspetto, dal reclutamento del personale alla progressione verticale del rappor-to di impiego, in coerenza con i principi posti nel Testo unico sul pubblico impiego. Inoltre, tali so-cietà risultano destinatarie delle disposizioni in tema di riduzione della spesa del personale, dettate dal patto di stabilità interno (arti-colo 76, D178/2010).

Per quanto riguarda, invece, le società che gestiscono servizi stru-mentali, ex articolo 4, comma 1, Dl 95/2012, si è assistito a unatotale as-similazione del rapporto di impie-go a quello della pubblica ammini-strazione. Nello specifico, infatti, il comma 11, articolo) 4, prevede il blocco del trattamento economi-co complessivo dei singoli dipen-denti per gli anni 2013-2014, ivi com-preso quello accessorio, che non può superare quello ordinariamen-te spettante per l'anno 20n.

Per le società che svolgono ser-vizi pubblici locali vigono i princi-pi generali presenti sia nel Testo unico sul pubblico impiego che nel D178/2010, rispetto ai quali si pone il problema della compatibilità del Contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria. Così non sem-brano esserci problemi (anche ai sensi del comma 557, articolo 1,1eg-ge 296/2006, come riformulato dal comma 14, articolo 7, Dl 78/2010) all'applicazione degli scatti di an-zianità e degli aumenti salariali pre-visti dai rinnovi contrattuali.

La nota del 17 gennaio del Mini-stero dello Sviluppo economico sembra abbracciare questa inter-pretazione quando afferma che dallavigente legislazione non deri-vano impedimenti allo svolgimen-to della contrattazione collettiva, né vincoli normativi a quella nazio-nale. Mentre la contrattazione col-lettiva, anche di secondo livello, e le stesse società nella gestione del personale incontrano un limite operativo: quanto alla contratta-zione aziendale nelle eventuali di-rettive dell'ente controllante;

quanto ad entrambi nella disci-plina delle assunzioni e delle progressioni verticali per cui è imperativo il ricorso alle proce-dure di evidenza pubblica.

Per le società che gestiscono servizi strumentali, inve ce, insi-ste nell'ordinamento un'apposi-ta norma che inibisce in via espressa, al pari del trattamento economico del pubblico dipen-dente, il riconoscimento di una serie di emolumenti, compor-tando l'adeguamento del tratta-mento retributivo, con conse-guente disapplicazione dei rela-tivi Ceni di categoria.

L'operatore incontra molte difficoltà dovendosi tradurre in ambito privatistico le diversi componenti proprie del tratta-mento economico del pubblico dipendente. Un quesito non di poco conto che l'interprete si trova ad affrontare riguarda la nozione di «trattamento econo-mico complessivo» di cui al comma n, articolo 4,D195/2012. Un criterio utile, in assenza di in-dicazioni, per individuare tutte le componenti oggetto di "con-gelamento', potrebbe essere quello di far riferimento solo agli elementi caratterizzati da fissità e continuità e non già a quelli di carattere straordinario e/o periodico.

Ove si abbracciasse questa te-si dovrebbe riconoscersi un dif-ferente trattamento agli emolu-menti conferiti a titolo di pro-duttività e lavoro straordinario, diversamente che per gli aumen-ti contrattuali o per gli scatti di anzianità, atteso che tali compo-nenti, suscettibili di variazione e non costituendo elementi fissi del trattamento economico del lavoratore, potrebbero ritener-si svincolati dall'applicazione normativa de qua.

Opestainterpretazione, tutta-via, può far emergere qualche perplessità nella misura in cui il legislatore (non casualmente) adopera il termine complessi-vo, riferendosi al trattamento economico. Sarebbe, quindi le-gittimo chiedersi se la norma ab-bia inteso riferirsi alla retribu-zione, nel complesso riferita, senza discernere tra componen-ti fisse e componenti variabili e/o legate ad eventi occasionali e straordinari.

L'unico dato certo cui anco-rarsi è che le società strumenta-li, ove la scelta dell'ente locale sia quella di attendere la scaden-za naturale prevista nel contrat-to di servizio, incontreranno se-rie difficoltà operative attesi gli stretti margini in cui sono state circoscritte.

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03/03/2013

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press LinE ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO 8• IMOLA

RUSSI

Avis: Luigi Rusticali confermato presidente La sezione comunale dell'Avis di Russi ha da pochi giorni eletto il nuovo Consiglio direttivo. Luigi Rusti-cali (nella foto il terzo da sinistra) è stato riconfermato presidente. Gli altri consiglieri sono: Gabriele Scardovi, vice presidente; Roberta Bassi, segretario; Mario Colli-na, tesoriere; Cristiano Bassi; Giorgio Ravaioli; Buccino Gennaro Ciro; Elvisa Bondi; Mattia Onorevoli. I Sindaci Revisori sono: Giovanni Balelli; Bruno Bassi; Stefano Babini.

D1,1: wAhr

NT.

Volontariato II nuovo consiglio direttivo dell'Avis di Russi

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